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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 152 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 17 maggio 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu” CECCUZZI È SINDACO DI SIENA Da pagina 2 a pagina 6 foto di Fabio Di Pietro

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Da pagina 2 a pagina 6 foto di Fabio Di Pietro Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 152 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 17 maggio 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

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Settimanale gratuito di informazione • Anno IV • numero 152 • Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008 • Chiuso in redazione il 17 maggio 2011 • Tiratura 9.000 copie • Stampato su carta 100% riciclata con marchio ecologico “Angelo Blu”

CeCCuzziè sindaCodi siena

Da pagina 2 a pagina 6foto di Fabio Di Pietro

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delusi nannini e Corradisoddisfatti vigni e pinassi

– 2

Vanessa DaViD, elena Vannucci

elezioni

Man mano che, nel po-meriggio di lunedì, arrivavano i primi dati dalle lente e far-

raginose operazioni di scrutinio, arri-vavano di pari passo le prime dichia-razioni dei candidati. Il primo a rilasciare una dichiarazione su-bito dopo la chiusu-ra dei seggi è stato il candidato per il Pdl e per la Lega Alessandro Nannini, il quale ha espresso la speranza di poter arrivare almeno al ballottaggio: «Credo che questo potrebbe essere positivo per Sie-na». Alle 17 poi è sta-ta la volta di Michele Pinassi, candidato per il Movimento Cinque Stelle, che apprenden-do la notizia della sua quotazione intorno al 4% sul primo seggio scrutinato, ha dichia-rato: «Siamo al 4 per cento, speriamo di aprire uno squarcio nel cielo di Siena. Mi piacerebbe avere uno o due consiglieri co-munali». Poco dopo è stata la volta di Laura Vigni, candidata per la lista Sinistra per Siena: «In caso di ballottag-gio non appoggeremo nessuno. Ci hanno già sbattuto le porte in faccia, in primo luogo quelli di Sel e poi al tavolo di centrosinistra. Noi siamo per una politica che guardi agli in-teressi della città e non alla semplice divisione del potere». Dopo il risul-tato emerso dallo scrutinio delle pri-me tre sezioni si è pronunciato anche il candidato per il Nuovo Polo e per le Liste Civiche Gabriele Corradi: «La campagna elettorale è stata per me un’esperienza molto positiva. Io ho accettato questa sfida perché sono insoddisfatto di come la città è stata gestita negli ultimi anni. A giu-dicare dai primi dati mi sembra che i segnali siano già evidenti: Siena pro-

babilmente non è ancora pronta per il cambiamento». E conclude con una battuta: «È più probabile che Bernardo centri la Champions con l’Udinese che io il ballottaggio». È ormai tarda notte quando emergono

i risultati definitivi: il nuovo sindaco sarà Franco Ceccuzzi, candidato del PD e non ci sarà nemmeno bisogno del ballottaggio dato il suo 54, 42% di preferenze; chiara è la delusione di Alessandro Nannini: «Ho accet-tato questa sfida per vincere e non soltanto per partecipare. Sono mol-to soddisfatto dell’appoggio che abbiamo riscosso dal partito, grazie anche all’arrivo di ministri a Siena e alla telefonata del premier Silvio Berlusconi. Adesso non me ne an-drò, comunque, siederò in Consiglio proseguendo il percorso iniziato e controllando ciò che farà la maggio-ranza». E chiare sono anche le di-chiarazioni di Gabriele Corradi, che

già nel pomeriggio si era espresso in maniera pessimista e che rimarca chiaramente le sue posizioni al ter-mine delle operazioni di scrutinio: «A mio giudizio si è manifestata una certa miopia negli elettori. Io

ho ricevuto un sacco di attestati di insoddisfazio-ne ma evidentemente si è preferito mantenere que-sta situazione». Il terzo posto va evidentemente stretto al candidato per le liste centriste: «Io ho manifestato la volontà di un cambiamento di rotta, ma confrontando i dati di queste elezioni con quel-le del 2006 si vede subito che non è cambiato niente e la sinistra ha mantenuto inalterati i suoi voti». Di tutt’altro umore si è dimo-strata Laura Vigni: «Noi siamo molto soddisfatti. Siamo un piccolo gruppo che ha ricevuto un ampio consenso in città. Non vo-levamo il ballottaggio, vo-levamo soltanto affermare dei valori diversi della sinistra e ci riusciremo, dato che saremo nel pros-simo consiglio comunale. La prima cosa che farò sarà chiedere l’istituzione del registro per le coppie di fatto, sia eterosessuali che omosessuali; cercherò

inoltre di affrontare anche la que-stione del testamento biologico». Euforico anche Michele Pinassi, vera rivelazione di queste elezioni senesi: «È successo qualcosa di davvero ec-cezionale, non ci speravamo assolu-tamente. Abbiamo superato partiti ormai consacrati a Siena e questo ci ha fatto molto piacere. Mi aspettavo la vittoria di Ceccuzzi anche se spe-ravo che i senesi avessero imparato la lezione e puntassero a un cambia-mento più radicale. Noi siamo per una democrazia diretta e una parte-cipazione attiva dei cittadini e i voti che abbiamo ricevuto dimostrano che c’è una larga fetta di cittadini stanchi di sentirsi sudditi».

Un’analisi attenta del voto richie-de tempo. Sarà fatta nei giorni che seguono, quando speranze o paure saranno ormai sopite e i dati gron-deranno meno di sudore, gioia o de-lusione. Ma da subito qualcosa salta agli occhi. Primo. Le liste civiche crollano con una sconfitta personale di Pierluigi Piccini di proporzioni storiche. È una sconfitta politica innanzitutto: il suo schieramento è arrivato terzo supe-rato anche dal Pdl che gli ha riman-giato quei voti che gli aveva prestato cinque anni fa, lui personalmente ha preso così poche preferenze da arriva-re secondo nella sua lista e il suo ami-co Martelli è scomparso nella nebbia elettorale. Dove sono finite le armate di Ipazia?Secondo. Il grande successo elettora-le di Siena Futura e personale del suo capolista Mauro Marzucchi che, uni-to al successo dei Riformisti, porta la componente ex socialista del centro-sinistra a un dato vicino a quello dei tempi eroici. Hanno niente da dire, Martelli a parte, Mazzoni della Stella e la Scricciolo?Terzo. Lo schieramento di centro-sinistra supera nel suo complesso il 60% mettendo in campo tante forze e tanti candidati diversi che hanno ottenuto un risultato complessiva-mente rilevante. Alcune, come Sel, superano la nottata, altre invece hanno risentito maggiormente della campagna di diffamazione e della stessa presenza della lista guidata da Laura Vigni. QuaTTro. I programmi pagano. Quando per mesi e mesi Alessandro Mugnaioli si è ostinato a stare giorno e notte al cosidetto “tavolo” del cen-trosinistra, può essere apparso come troppo politico e pignolo. Politico lo è stato, visti i risultati. Pignolo an-che, visto il dettagliato programma presentato. Roba seria rispetto alle paginette fatte circolare dalle altre coalizioni. I frutti si sono visti.

Cosa saltaagli oCChi

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CeCCuzzi è sindaCo di sienavinCe la rivoluzione dolCe

Alle dieci in punto Franco Ceccuzzi scende nella piccola sala stampa del suo comitato elettorale. È sereno, abbraccia tutti i suoi collaboratori e gli amici che incrocia lungo il corridoio. Fino ad allora era stato chiuso nella sua stanza con i suoi più stretti collaboratori e con i leaders del suo partito, da Mugnaioli a Alberto Monaci, da Piazzi a Carli, da Turchi a Nerli, da Castellani a Eleonora Mariotti. I risultati sono fermi a 23 sezioni elettorali su 50 ma ormai non ci sono dubbi: è lui il nuovo sindaco di Siena con una percentuale che , a quell’ora, rasenta il 54 per cento. «Sono soddisfatto – dice esordendo di fronte ad una selva

di cineoperatori e fotografi – anch’io, come tutti, sono in trepidante attesa dei ruisultati definitivi». Parla dell’alta percentuale di partecipazione al voto in tempi di «cre-scente disaffezione dalla politica» e di un voto popolare che «legittima il principio della legittimità del Co-

mune». C’è una grande serenità nell’aria, la certezza di aver vinto con più di un’incollatura, tant’è che molti militanti del Pd sono ormai più attenti a seguire le vicende milanesi che non quelle di casa Siena.È il progetto del centrosinistra che ha vinto. Basta guardare, anche a colpo d’occhio, i dati che arri-vano lenti dalle sezioni elettorali: il Pd è di gran lunga il primo partito, ma appare subito rilevante anche l’exploit di Siena Futura e dei Riformisti, i due schieramenti che si rifanno alla migliore tradizione socialista. Buona la tenuta di Sel. È ben consapevole di questo Franco Ceccuzzi quan-do dice: «Il nostro progetto ha convinto. Ha avuto cioè la meglio quella “rivoluzione dolce”, quel cambiamento condiviso che serve per un salto di qualità e per affrontare i problemi più importanti. Il prossimo mandato amministrativo sarà decisivo per realizzare un programma che guarda molto più lontano».Quali sono i primi interventi che il candidato intende fare? Si dimetterà, come promesso, da deputato? Quando formerà la squadra, cioè la giunta? I giornalisti si fanno sentire con le loro domande. «Un minuto dopo la proclamazione, non perderò tempo. Devo fare un salto alla Ca-mera dove si discute una questione rilevantissima, cioè il. testamento biologico. Poi mi metterò a lavorare sulla giunta che penso di riuscire a formare nel giro di una settimana-dieci giorni. E sarà

composta, come ho annunciato, per metà di uomini e per metà di donne. Confermo anche che mi dimetterò da Deputato ma che lo farò concordando tempi e modi con il mio gruppo parlamentare».

Poche le battute sull’analisi del voto. Ci sarà tempo per farle con dati più definiti. Ma intanto il nuovo sindaco non si sottrae dal formulare commenti secchi e taglienti. «Chi ha seminato veleni e impostato

la campagna elettorale sulla macchina del fango e sugli sgambetti ha preso un pugno di voti». Esplicito il riferimento a Claudio Martelli e alle “armate” di Ipazia scese in

terra senese. Così come esplicito è il riferimento alla debacle delle liste civiche e al gran recupero realizzato contro di esse dai partiti del centrodestra.

Più articolato il giudizio sulla lista di Laura Vigni: «Hanno preso un voto di protesta consistente, ma forse anche minore di quello che ci si aspettava.Questa lista nata per danneggiarci non c’è però riuscita. Ora mi rivolgo ai suoi elettori dicendo che non avevano bisogno di metterci alla prova: le loro aspettative saranno soddisfatte dal nostro modo di governare e così fra cinque anni non ci sarà alcun bisogno di loro».Ma è principalmente sull’agenda di governo che si concentra Franco Ceccuzzi: «La campagna elettorale è ormai alle spalle e i cittadini hanno bisogno di avere quelle risposte alle tante questioni che ci han-no ripetutamente detto: l’attenzione ai temi del lavoro e della crisi, a quello della centralità della cultura e del centro storico. Abbiamo presentato un programnma che intendo onorare. Così come inten-do mantenere il grande e coinvolgente contatto avuto con i cittadini. Quel dialogo continuerà quotidianamente. Il Comune sarà punto di riferimento permanente nella vita della nostra comunità. Io ce la met-terò tutta per onorare questa fiducia con la consapevolezza di dover rispondere ogni giorno ai bisogni di questa città e con l’orgoglio di rappresentare una città speciale che non sarà mai uguale alle altre».La voglia di festeggiare supera di gran lunga quella di commentare. Si brinda. In tanti: vecchie nuove facce del Pd (Anna Carli, Alessandro Orlandini, Gabriella Piccinni, Fiorenza Anatrini, Silvano Sbardellati) dirigenti provinciali (Elisa Meloni ricorda i successi di Scaramelli a Chiusi e di Machetti a Trequanda) e cittadini (Alfredo Monaci, Alfio Cortonesi, Alessandro Orlandini). Il presidente della Provincia Simone Bezzini insieme a molti assessori si rilassa seguendo le proiezioni dei dati nazionali. Si vedono alcuni sindaci del circondario come quello di Sovicille, Masi, e quello di Castelnuovo Berardenga, Bonechi, con un nuovo look. È una festa serena e serenamente al Pd si brinda. Domani è un altro giorno.

Francesco TunDa

3 –elezioni

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– 4 elezioni

laura vigni 6,77 % 2.203 VoTi

sinisTra per siena 4,23 % 1.287 VoTi

alessandro nannini 18,23 % 5.933 VoTi

io amo siena 1,05 % 319 VoTi

moVimenTo DiFesa senesiTà 0,24 % 73 VoTi

popolo Della liberTà per nannini 14,27 % 4.346 VoTi

lega norD 2,57 % 784 VoTi

miChele pinassi 3,55 % 1.154 VoTi

moVimenTo siena 5 sTelle 2,74 % 833 VoTi

franCo CeCCuzzi 54,71 % 17.802 VoTi

iTalia Dei Valori 2,42 % 738 VoTi

FeDerazione Della sinisTra 2,18 % 663 VoTi

siena FuTura 7,32 % 2.230 VoTi

sinisTra ecologia liberTà 4,59 % 1.397 VoTi

riFormisTi 7,12 % 2.167 VoTi

parTiTo DemocraTico 38,5 % 11.723 VoTi

gabriele Corradi 16,73 % 5.445 VoTi

nuoVo polo per siena 3,35 % 1.019 VoTi

per corraDi sinDaco 4,86 % 1.481 VoTi

lisTe ciViche senesi 4,57 % 1.392 VoTi

i risultati del Comune di siena

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5 –elezionisCatti di una serenaserata di vittoria

preferenze:i primidi ogni listaDopo la vittoria è il momento delle pre-ferenze. Nelle prime ore di martedì 17 maggio si rincorrono i numeri sulle pre-ferenze che stabiliranno chi comporrà il prossimo Consiglio Comunale di Siena. Per la lista di Franco Ceccuzzi una piog-gia di voti per Massimo Bianchi con 647 e Mario Ronchi con 559, David Lucia-no Chiti e Anna Gioia rispettivamente con 499 e 470 preferenze, Andrea Nuti si ferma a 422, Alessandro Piccini 396, Gianluca Ranieri con 376, Lucio Pace con 368, Luca Guideri con 357, Rita Petti con 350, Leonardo Nannizzi con 300, Giancarlo Meacci con 297; per i Ri-formisti le maggiori preferenze vanno a Leonardo Tafani con 414 voti, Francesca Maugnaini con 305 e Aldo Pannini con 292; per Siena Futura Mauro Marzucchi ottiene 659 preferenze e Cannamela per Sel 181; ancora per la lista di Ceccuz-zi sono 105 i voti di Elisa Saracini per l’Italia dei Valori e 91 quelli di Giacomo Paoli per la Federazione della Sinistra. Per la lista di Nannini che conquista il secondo posto sono 429 le preferenze di Enrico Tucci e 289 quelle per Ales-sandro Manganelli; ben 122 quelle del candidato della Lega Francesco Giusti, 39 per Carlo Nigi per Io amo Siena e 37 i voti di Paolo Faldoni per la lista Mo-vimento Difesa Senesità. Corradi al ter-zo posto conta poi 255 preferenze per Marco Falorni e 245 per Pierluigi Pic-cini entrambi con Liste Civiche Senesi; 101 sono invece le preferenze per San-dro Senni con la lista Nuovo Polo per Siena e 96 quelle di Enzo De Risi per la lista Corradi Sindaco. La lista unica di Laura Vigni Sinistra per Siena vede la candidata Antonella Eleonora Buscal-ferri conquistare 106 preferenze seguita da Vincenzo Coli con 57. Infine la lista del movimento Cinque Stelle di Michele Pinassi trova il massimo delle preferenze con Mauro Aurigi con 26 voti. Naturalmente bisognerà aspettare la ri-partizione dei seggi per sapere quanti consiglieri spetteranno ad ogni parti-to e/o simbolo. È indubbio il successo di alcuni esponenti politici a partire dall’exploit di Mauro Marzucchi, il quale immediatamente dopo il voto ha dichiarato di voler far diventare la sua lista civica Siena Futura un vero e pro-prio partito. Di notevole rilievo anche il risultato di alcuni dei candidati nella lista dei Riformisti. Nelle prossime ore si saprà con esattezza chi è destinato ad andare in consiglio comunale.

Nelle foto di fabio di Pietro alcuNi momeNti della festa Nel comitato elettorale di ceccuzzi

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– 6 elezioni

Occhi puntati per un intero pomeriggio e poi una interminabile serata davanti ai televisori per seguire le quattro grandi sfide (Torino, Milano, Bologna, Napoli). Qui ci si giocava tutto. Questa volta si sa chi ha perso e si sa anche chi ha vinto: il Pd e il centrosinistra riconquistano al primo turno Torino (rilevante l’exploit di Piero Fassino) e Bologna. Ma il vero e strabiliante risultato arriva da Milano. Il titolo più eloquente è di Vespa, che a Porta a Porta già alle 22 della sera del voto stampa un enorme “Milano, mira-colo rosso” nel videowall alle spalle dei suoi ospiti. Contro qualsiasi previsione Pisapia sfiora la vittoria al primo turno fermandosi al 48,04%, mentre la Morat-ti non arriva al 42%. Buono il successo di Grillo un po’ ovunque, ma è nella cit-tà natale di Casini che ottiene il massimo del consenso, anche se il candidato del centrosinistra alla fine passa al primo turno. Lo zapping si sposta di rete in rete, di proiezione in proiezione, di città in città. A dire il vero le reti Mediaset si mostrano straordinariamente silenziose: tace Emilio Fede, tace Italia Uno e solo in tardissima serata c’è lo “Speciale Ele-zioni” di Matrix, dove a fatica si tenta di sminuire l’insuccesso milanese.

C’è poi Napoli che va al ballottaggio con Lettieri del centrodestra e De Magistris che conquista il secondo posto staccan-do di gran lunga il candidato ufficiale del Pd. Sarà lui a contendersi, dopo questo successo personale, la carica di sindaco in una città che ha risentito della bagarre interna al Pd in occasione delle primarie e di una complicata e lunga gestione del governo cittadino e regionale. Poco o nulla si riesce a sapere delle altre piccole città, pure capoluogo di provin-cia e delle stesse elezioni provinciali. Si apprende che a Lucca rivince il centro-sinistra, che a Varese ci sarà il ballottag-gio, che a Siena Ceccuzzi passa al pri-mo turno e alla fine emerge il seguente quadro: ballottaggio in vista per Trieste e Cagliari, mentre a Catanzaro il candi-dato del centrodestra, Michele Traversa passa il turno con il 62% dei consensi. Dei 16 capoluoghi di provincia già scru-tinati (sul totale di 23), 7 vanno al cen-trosinistra (Savona, Ravenna, Arezzo, Siena, Fermo, Benevento, Villacidro), uno al centrodestra (Caserta), mentre in otto se la vedranno al ballottaggio (Novara, Varese, Pordenone, Rovigo, Rimini, Grosseto, Crotone, Iglesias, con il candidato di centrosinistra Perseu al 49,9%).

dallo zappingla magia di milano

sCiaramellisindaCo a Chiusi

maChetti elettoa trequanda

Chiusi ha un nuovo sindaco. Il candidato del Centrosinistra Stefa-no Sciaramelli (Centrosinistra per Chiusi) è stato eletto con il 58,27% dei voti davanti a Giorgio Cioncoloni (La Primavera di Chiusi) con il 27,39%. Rita Fiorini Vagnetti (I Cittadini per Chiusi) è stata votata dal 7,25% degli elettori mentre Gaetano Gliatta ha ottenuto il 7,07%. Scaramelli ha ottenuto percentuali altissime allo Scalo (tra il 50 e il 66,7% in quattro sezioni ) e nelle frazioni, con il 67,98% a Montevenere e l’81,86% di Montallese. Il voto per Cioncoloni si è concentrato prevalentemente nel centro storico. Così i seggi al consiglio comunale: otto vanno al Centrosi-nistra per Chiusi, tre alla lista La Primavera di Chiusi, uno alla lista civica I Cittadini per Chiusi, nessun seggio per il Popolo della Libertà - Lega Nord.

Roberto Machetti è il nuovo sindaco di Trequanda. Il candidato del centrosinistra è stato eletto sindaco con il 63,51 per cento dei voti. Ma-chetti è sostenuto dalla coalizione “Uniti per il Comune”, che raggruppa Partito democratico, Sinistra ecologia libertà e Partito socialista italiano. Il risultato da ragione a chi ha messo al primo posto l’esigenza di rin-novamento e una candidatura, quella di Roberto Machetti, promos-sa dopo una consultazione che ha coinvolto centinaia di trequandini. «Sono molto emozionato e felice per questo risultato che premia una nuo-va proposta politica, nel segno della continuità con l’amministrazione di Franca Muzzi – il primo commento del neo sindaco trequandino – ma soprattutto del rinnovamento, con tanti giovani che entrano per la prima volta in consiglio comunale con la voglia di lavorare per il bene pubblico e di mettere a disposizione della comunità il proprio impegno e le proprie competenze».

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il personaggio della settimanaBASSILICHI, UOMINI E TECNOLOGIESi raddoppia. Due fratelli, due imprenditori, due fiorentini che adorano Siena. Niente errori o esagerazioni giornalistiche, nelle parole di Marco e Leonardo Bassi-lichi c’è tutta la riconoscenza per una città che ha saputo trasformare il loro sogno in una realtà. Un’azienda con più di 1000 dipendenti, 36 centri di assistenza con cir-ca 850 tecnici dislocati su tutto il territorio nazionale e un fatturato di 256 nell’anno 2010. La Bassilichi S.p.A. è uno dei principali operatori a livello nazionale nell’am-

bito del Business Process Outsourcing (BPO). Ma non so quanto possa dire qual-cosa alla maggior parte di voi. Vediamo quindi di semplificare. L’offerta aziendale copre tre aree: Monetica, Sicurezza e Back office ed è contraddistinta da soluzioni “Full service”, ovvero una gamma di servizi modulari e integrati a copertura dell’in-tera catena del valore, dalla locazione, installazione e manutenzione di hardware e software fino all’help desk, monitoraggio, tele-assistenza e trasporto valori.

marTina cenni

1opera di un’intera famiglia

Di tutto questo e di molto altro si occupano Marco, Amministratore Delegato, e Leonardo Bassilichi, Direttore Generale. La società nasce a Firenze nel 1957 in veste di s.n.c., in una piccola officina in via de’ Ginori, ad opera di Gualberto Bassilichi e della moglie Mara, ge-

nitori di Marco e Leonardo. L’attività è inizialmente dedicata all’assistenza tecnica di macchine da scrivere e calcolatrici e poco dopo anche a quella di apparecchiature microfilm, fotocopiatrici e strumentazioni specifiche desti-nate alle banche. A metà degli anni ‘70 la natura giuridica dell’azienda viene modificata da Società

in nome collettivo a Società per Azioni. È negli anni ’80 poi che anche la struttura aziendale subisce modifiche più profonde, con la creazione di più aziende alla guida delle quali c’è la holding “Fratelli Bassilichi S.p.A.” Intanto dal punto di vista geografico, si consolida la presenza sul territorio nazio-nale con l’apertura delle filiali di Perugia e di Roma e nel 1987 di Siena. Nel 1985 nasce la “Fonda-

zione Mara Bassilichi”, a memoria di Mara Bassilichi, con lo scopo di approfondire tematiche sociali e culturali legate alle nuove tecnologie nel settore dell’elaborazione elettronica dei dati.

2 “beni” e svoltaNella seconda metà degli anni ’80 inizia inoltre l’impegno

dell’azienda nell’ambito dei Beni Culturali. Questo momento coincide però anche con uno dei peggiori periodi di crisi

dell’azienda, che si trasformerà, come ci dice lo stesso Marco, con «la più grande opportunità» per la Bassilichi. Dopo essere stata per 40’anni legata al territorio fiorentino, l’azienda trova

infatti il sostegno di cui ha bisogno a Siena nel Monte dei Paschi. La banca acquista, infatti, il 14,50% delle quote della società e così inizia quella che l’amministratore definisce, 2°

fase. «Le condizioni per fare quello che abbiamo fatto c’erano solo a Siena, la storia lo dimostra e la nostra riconoscenza è

grande. Senza il Monte non sarebbe successo nulla: ci hanno insegnato ad essere manager e non solo azionisti, lo credo

profondamente». Nel 1998 Bassilichi S.p.A. diviene quindi azienda unica e il capitale sociale viene rinvigorito con l’entrata di nuovi soggetti come appunto il Monte dei Paschi di Siena

(1997) e successivamente del Fondo Sici Centro Invest (2001) e della Finanziaria Senese di Sviluppo (2005). Nel contempo, i dipendenti (circa 150 unità) sottoscri-

vono una quota di parteci-pazione pari al 12% del nuovo capitale sociale, acquisendo il diritto

ad essere rappresen-tati nel Consiglio di Amministrazione:

si tratta di una delle prime esperienze di questo

tipo in Italia.

marCoTutto questo è naturalmente merito dei due fratelli Bassilichi che non hanno mai abbandonato il

sogno di trasformare la piccola azienda di via de’ Ginori in una grande società. Marco, nato a Firenze il 3 ottobre 1965, dopo la maturità scientifica si è iscritto alla Facoltà di Economia e Commer-

cio. Ha quindi iniziato la carriera professionale all’interno dell’azienda di famiglia come internal auditor ed ha ricoperto, nell’ambito dell’area amministrativa, ruoli di sempre

maggior responsabilità. A partire dal 2000 ha promosso e guidato un complesso processo di trasformazione dell’azienda, traghettandola dall’impostazione familiare, con cui era

nata, ad una manageriale. Dal giugno 2002 è Amministratore Delegato e Consigliere del CNEL (per il quinquennio 2010-2015), come rappresentante delle aziende per il settore

Industria.

3

Nato a Firenze nel 1971, Leonardo Bassilichi ha fatto il suo ingresso nell’azienda di famiglia nel 1990, occupandosi dell’area marketing e ne ha assunto la direzione nel 1992. Successivamente, ha ricoperto la carica di Direttore Commerciale, avviando la razionalizzazio-ne della relativa struttura. Nel 1998, come Responsabile della Direzione Operativa, assume il coordinamento dell’assistenza tecnica, del centro servizi, della produzione software e della

logistica. Nel 2003 diventa Vice Direttore Generale e dal 2005 è Direttore Generale, condividendo con il fratello Marco, la

responsabilità di attuare una profonda trasformazione che ha reso l’azienda un player di riferimento nel Business Process

Outsourcing a livello nazionale.

5

4

una domanda

leonardo

Tanto lavoro, un legame speciale con il territorio, rico-noscenza e metodo di lavoro. Queste sono in sintesi le parole che rimangono dalla chiacchierata con Marco e

Leonardo Bassilichi e da un racconto che di questi tempi ci da speranza e grinta per il futuro. Un solo punto ci ri-

mane da chiarire: ora che il Siena è in A per quale squadra faranno il tifo i due fratelli fiorentini?

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– 8

a pezzi e bocconi

Quando a Siena arrivò la notizia che il granduca aveva lasciato Firenze con la famiglia e che la paci-fica rivoluzione del 27 aprile 1857 aveva avuto un insperato successo, si riunì subito il Comitato se-nese per l’Unità d’Italia sotto la presidenza di Bar-tolomeo Aquarone, professore di diritto nell’Uni-versità. Si rise sulla frase di un diplomatico francese, che aveva commentato quel moto rivoluzionario dicen-do: «Perbacco, neanche un vetro rotto !» e si con-cluse, riguardo a Leopoldo II, che «tutto sommato, il buon Canapone aveva asciugato meglio le Marem-me che le tasche». Ma, a proposito di soldi, proprio ora c’era bisogno di un ulteriore sforzo per raccogliere fondi a favore del programma “Italia e Vittorio Emanuele”.Il garibaldino Agostino Bertani aveva fondato a Ge-nova la “Cassa centrale di soccorso a Giuseppe Gari-baldi” e in Toscana l’agente di Bertani era il fornaio fiorentino Giuseppe Dolfi, anima dell’insurrezione del 27 aprile. A sua volta per il Comitato senese si dava molto da fare Giuseppe Baldini detto Ciaramella, un po-polano del quale il giornale L’Unità Italiana del 3 giugno 1860 dette questa notizia :«A Siena, nella Contrada della Tartuca, che ha i co-lori giallo e nero, fu eletto capitano Giuseppe Bal-dini. Egli rifiutò l’onorevole carica con una lettera compitissima per far sentire al Seggio che rinunzia per ragioni patriottiche, per attaccamento a quella causa che a tutti costò e costa grandi sacrifizi e san-gue». Ciaramella ebbe un ruolo non secondario nel ten-tativo del garibaldino Callimaco Zambianchi di en-trare nello Stato pontificio per un’azione diversiva voluta forse dal Generale durante la sosta dei Mille a Talamone. Con 54 uomini, Zambianchi – definito al tempo della Repubblica Romana del ‘49 «grosso di cervello quanto spavaldo di cuore» – era sbarcato nel porticciolo maremmano, deciso a raccogliere al-tri volontari e a invadere il territorio del «prete di Roma», come chiamava Pio IX.Il tentativo non andò a buon fine, ma il senese Bal-dini, poi accusato di avere troppa simpatia per le idee di Mazzini, offrì con ferma determinazione il suo contributo, felice di sapere che – dopo l’accet-tazione da parte di Vittorio Emanuele II di un pro-tettorato sulla Toscana – un’ordinanza del nuovo governo guidato da Ubaldino Peruzzi stabiliva che sugli uffici pubblici dovesse sventolare il tricolore e che l’asta della bandiera dovesse «essere distinta coi tre colori nazionali e restar fissa al suo posto per modo da non essere mai rimossa». Una lapide sulla casa di Ciaramella, in via dei Ter-mini n.17, lo ricorda come «fido e valoroso seguace dell’Unità d’Italia» e «schivo di ricompense e di onori», onde «morì onestamente povero a Roma il 2 giugno 1893».

la passione di Ciaramella

Giuliano Catoni

due grandi momentidella storia senese

libri tosCani al salone

salVaTore ValenTino

La crescita urbanistica oltre le mura della città nella seconda metà degli anni 50 è il tema della pubblicazione a cura dello storico Stefano Maggi dal

titolo Il Piano regolatore di Siena del 1956, che la Fondazione Monte dei Paschi ha presentato lo scorso 13 maggio presso la sede dell’Accademia Musicale Chigiana. All’incontro sono intervenuti Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps, Mauro Barni, ex sindaco di Siena, Bruno Dolcetta, professore della Facoltà di Architettu-ra dell’Università IUAV di Venezia, che fu allievo di Luigi Piccinato, uno dei realizzatori del piano, oltre all’autore Stefano Maggi. Definito “piano Piccinato” dal nome dell’urbanista di fama inter-nazionale, il piano regolatore, segnò una svolta nella sto-ria della città, con l’ampliamento urba-no e la progettazione di una seconda città oltre le mura. Pregio della pianificazione fu la conservazione del nucleo storico, che non subì stra-volgimenti, grazie anche alla successiva

chiusura al traffico del centro nel ’65. La pianifi-cazione riguardò prevalentemente l’architettura e il paesaggio, con particolare attenzione a non alte-rare il tessuto medievale e salvaguardando le valli verdi. Fondamentale per lo sviluppo della città, il piano regolatore ha conservato a lungo una per-cezione positiva non soltanto all’interno di Siena, ma nella stessa urbanistica nazionale, quale esem-pio di sperimentazione innovativa e soprattutto di rispetto del nucleo medioevale della città. Il libro, realizzato da Protagon Editori di Siena, fa parte della collana editoriale della Fondazio-ne Mps “Protagonisti e Momenti”, sezione di carattere formativo ed informativo dedicata ad avvenimenti, fenomeni e biografie di personag-

gi che hanno avuto peso nella storia di Siena. Sempre presso l’Accademia Chigiana, il prossi-mo 30 maggio verrà presentato il quarto volume di “Prota-gonisti e Momenti”, Il potere e la parola, guida al costituto volgarizzato di Sie-na, di Duccio Bale-stracci.

Torino, ormai capitale italiana del libro e dell’editoria, ha ospitato come consuetudine il Salone Inter-nazionale del libro, giunto alla sua ventiquattresima edizione. Cuore di quest’edizione è stata la mostra “1861-2011 l’Italia dei libri”, dedicata ai 150 volumi che hanno costruito, lungo questo secolo e mezzo, l’identità nazionale. Durante la quattro giorni all’ombra della Mole (12-16 maggio), il mondo dell’edi-toria toscana ha avuto l’ occasione di mettersi in mostra con la presenza di diverse case editrici, tutte sotto lo stand e il marchio di Toscanalibri. Presenti le case editrici senesi Protagon Editori, Salvietti & Barabuffi, Betti Editrice, Edizioni Cantagalli, Primamedia Editore, da Firenze Olschki Editore e Sarnus, da Grosseto Edizioni Effigi e da Empoli Menichetti Editore. Tra i visitatori eccellenti il presi-dente di Abi e Banca Mps Giuseppe Mussari, che, dopo aver partecipato alla presentazione del libro di Alessandro Azzi La democrazia in banca. Partecipazione, libertà, coesione, responsabilità ,si è fermato presso lo stand di Toscanalibri, a sottolineare il rapporto di partenership tra il portale e Banca Mps. Un bilancio più che positivo dati alla mano, che ha registrato un aumento dell’affluenza dei visitatori, grazie anche all’apporto estetico del design Ma-Bo, che ha creato un’ulteriore attrattiva. Da seganalare anche la presenza di “aficionados” che spesso, da qualche anno a questa parte, oltre all’acquisto, tornano a frequentare gli spazi dedicati all’editoria toscana e ai suoi prodotti. Il materiale promozionale, consistente in cartoline rappresentanti le diverse parti della Toscana, ha permesso di costruire itinerari tipicamente tosca-ni che è stato possibile percorrere in compagnia dei titoli presenti, passando attraverso le leggende toscane fino alle feste e i giochi

delle terre di Siena.

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9 –

Si svolge nell’artificioso borgo di Bagnaia, ma invece che a Sovicille, a due passi da Siena, il summit pro-mosso ogni anno dall’Osservatorio Giovani-Editori potrebbe aver luogo in qualsiasi angolo del pianeta. Se ne ha notizia attraverso le televisioni e i resoconti degli inviati, che finiscono per dare più rilievo alla presenza di ministri in vacanza – per la decima edizione di questo 2011 Frattini e Tremonti – che per il merito delle discussioni. Andrea Ceccherini, il frenetico organizzatore, riesce a farsi ritrarre con i suoi due occhioni spiritati e inquietanti in ogni foto e non lesina saggi ammonimenti. A chiusa del convegno “Crescere tra le Righe” e a commento del progetto molto lodato del “Quotidiano in classe” ha scandito un’esortazione memorabile, incoraggiando i giovani studenti a «ragionare con la propria testa e a raffor-zare il senso critico, per essere indipendenti, autonomi e veramente liberi». In effetti le priorità invocate per invogliare alla lettura dei quotidiani cartacei ormai in discesa libera sono state l’indipendenza e l’innovazione. Due i. L’innovazione è inevitabilmente concorrenziale: è assodato da tempo che la notizia tipica del quotidiano è destinata a correre, veloce e immediata, online. E non c’è nessuna ragione perché uno debba continuare a conoscere il giorno dopo cose che già ha appreso dallo schermo del suo pc molte ore prima. Circa l’indipendenza mai concetto fu più fumoso. Il vicepresidente di UniCredit ha auspicato che i giornali siano fatti da editori che non si occupino d’altro. Questo è il nodo da sciogliere. Ma gli editori puri da noi sono certo meno numerosi che altrove. Sicché anche chi deve in classe insegnare a leggere un quotidiano si trova a mal partito. Chi ha insegnato agli insegnanti a decifrare e far decifrare un quotidiano sulla base delle regole e dei linguaggi propri di un medium del quale nei programmi scolastici vigenti nulla si racconta e nulla si chiarisce? Ci si può anche consolare del fatto che in Italia gli acquirenti di quotidiani nella fascia d’età 14-24 anni siano nel decennio cresciuti del 4%. Ma un’informazione tanto gridata e sopra le righe come può favorire la crescita della consapevolezza critica dei fatti? È la crescita più difficile, e non percentualizzabile.

al contrariosopra le righeRoberto Barzanti

tra sCienzae fantasCienza

la shoa raCContatada nedo fiano

inContro di sCienziatiin giugno a poggibonsi

“Tra Scienza e Fanta-scienza” è il titolo della conferenza di-vulgativa che il bio-chimico fisiocritico Neri Niccolai terrà all’Accademia dei Fisiocritici il prossimo 24 maggio. Tema dell’iniziativa sarà la difesa del me-todo scientifico e la corretta diffusione dei risul-tati della ricerca ottenuti seguendo rigorosamente tale metodo. Niccolai prende spunto dalle recenti conclusioni cui è giunto il virologo francese Luc Montagnier – scopritore nel 1983 del virus HIV e Premio Nobel per la medicina nel 2008 – riguar-do lesue ricerche sulla strutturazione dell’acqua causata dalle radiazioni emesse dal DNA di alcu-ni virus e batteri. Le nuove tecnologie informati-che per l’acquisizione e la diffusione dei risultati richiedono oggi maggiori livelli di attenzione e di responsabilità. La facilità di accesso ad una infor-mazione ormai globalizzata rende infatti ancor più necessario contenere i danni culturali causati da chi sostiene tesi mal comprovate, in opposizione alla consolidata conoscenza scientifica.

Torna l’appuntamento con “Comunicare la Scienza”, la rassegna realizzata dal Comune di Poggibonsi con il patrocinio della Regione Toscana e il sostegno e patrocinio della Pro-vincia di Siena. Questa seconda edizione della manifestazione si terrà il 3 e 4 giugno al Casse-ro della Fortezza Medicea di Poggibonsi dove astronauti, scienziati, artisti si incontreranno per parlare di cultura scientifica e sensibilità ambientale. Oltre a questo, laboratori, con-certi, attività ludiche, presentazioni di libri e interviste. La manifestazione è rivolta infatti in modo particolare gli studenti delle scuole ed è intesa ad orientarli verso la scienza e verso temi di sensibilità ambientale, anche attraverso laboratori specifici a loro dedicati. Per questo per due gior-ni si svolgeranno attività ludico-laboratoriali curate da Bio-tech Siena (La scienza in 3D), da Fun Science (La magica scienza, Nau-fragio), oltre che azioni interattive curate dalle scuole del territorio. Completano la ras-segna “A cena con la scienza” (su pre-notazione), l’osser-vazione astronomi-

ca del cielo, il riconoscimento “Comunicare la scienza”. La manifestazione si svolgerà, come detto, presso il Cassero della Fortezza Medi-cea, dove si sono dati tra l’altro appuntamento alcuni scienziati particolarmente impegnati nell’azione divulgativa, per testimoniare il fa-scino della scienza e della cultura scientifica. Fra i numerosi eventi della due giorni da se-gnalare l’intervista all’astronauta italiano Um-berto Guidoni e due appuntamenti con il ma-tematico Piergiorgio Odifreddi che presenterà C’è spazio per tutti, libro che ha vinto il premio Galileo 2011, e la novità editoriale del 2011

Caro Papa, ti scrivo. Altra novità editoriale quella presentata da Telmo Pievani con

La vita inaspettata. Fra i protagonisti anche Mario Tozzi che parlerà di rifiuti ed energia in “Un pianeta da salvare” introducendo il concerto a tema –

evento unico per “Comunicare la Scienza” – di “Stazioni Luna-ri” (a pagamen-

to), progetto ideato da Francesco Ma-gnelli con Max Gazzè, Enzo Avi-

tabile, Brunori Sas e Gi-nevra Di Marco per “Sos

Pianeta Terra”.

Stefano Bisi, presidente del Collegio Circoscriziona-le Toscano dei Maestri Venerabili del Grande Oriente d’Italia intervisterà Nedo Fiano, uno dei maggiori testi-moni della Shoa. Ottantasei anni, Fiano, che perse l’in-tera famiglia nei campi di concentramento, ha dedicato l’intera vita alla lotta per la libertà, contro la follia nazi-fascista e ogni totalitarismo: «Cercate di ricordare cosa è accaduto e preparatevi a difendere il vostro diritto e il diritto degli altri» ha detto Fiano ai fratelli riuniti in Gran Loggia a Rimini che lo hanno acclamato Gran Ma-estro Onorario del Grande Oriente d’Italia. Dirigente d’azienda, scrittore e ricercatore economico, è uno dei sopravvissuti all’inferno di Auschwitz e uno dei più attivi testimoni contemporanei dell’Olocausto nazi-sta. Dopo la promulgazione delle leggi razziali fasciste nel 1938, Fiano dovette abbandonare la scuola a 13 anni perché di religione ebraica. Proseguì gli studi presso una piccola scuola organizzata autonomamente all’interno della comunità ebraica fiorentina. Il 6 febbraio 1944 venne arrestato dalla polizia fascista e rinchiuso nel car-cere di Firenze. Successivamente trasferito al campo di transito di Fos-soli, l’11 maggio 1944 venne deportato, insieme a tutti i suoi familiari arrestati, ad Auschwitz, dove arrivò il 23 maggio. L’11 aprile 1945 venne liberato dalle forze ame-ricane nel campo di concentramento di Buchenwald, dove era stato trasferito dai nazisti in fuga. L’ occasione per sentire la sua testimonianza diretta sarà il prossi-mo 21 maggio presso la sala dei concerti dell’Accademia Chigiana.

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sul tirreno sventola la bandiera blu

– 10 vacanze

ilaria acciai

La Toscana si confer-ma anche quest’anno una delle regioni più apprezzate per le proprie spiagge. Sono in tutto 16, in-

fatti, quelle premiate con la Bandiera Blu, il riconoscimento internazionale assegnato alle località turistiche balneari che soddisfano criteri di qualità relativi alla

pulizia delle spiagge, delle acque di balneazione ed ai servizi offerti. La nostra regione si conferma quindi al secondo posto della classifica con 16 tra le più belle spiagge italiane, dopo

la Liguria, anche quest’anno al primo posto. 125 è invece il numero totale dei comuni promossi con l’ormai famosissimo drappo blu, rappresentativi di 233 spiagge sparse su tutto il territorio nazionale, ben

8 in più rispetto al 2010. Il bel Paese si conferma quindi, e la classica gliene rende merito, come una delle mete più ambite per il turismo estivo e come luogo di villeggiatura preferito da molti cittadini della middle Europa, conti-

nuano a scegliere le nostre spiagge oltre che per la bellezza del paesaggio e per le acque cristalline, anche per i servizi e le strutture di eccellenza. Su questi e su altri parametri si basa infatti la classifica della FEE, Foundation for Environmental

Education, che con questa 25° edizione dell’iniziativa cerca di promuovere ancora una volta l’educazione ambientale, il rispetto per l’ambiente e la sfida attualissima alla creazione di un turismo sostenibile. A questo proposito interessante è il riconoscimento

ai 63 approdi turistici, premiati per la validità delle acque di balneazione, l’efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, la corretta gestione dei rifiuti, le spiagge dotate di tutti i servizi e le strutture turistiche all’altezza.

«Annunciamo con soddisfazione anche per il 2011 un incremento di Bandiere Blu, dimostrando così l’efficacia di un percorso virtuoso per le località rivierasche basato sul miglioramento continuo – ha detto Claudio Mazza, presidente della FEE Italia, presentando oggi a

Roma i risultati della classifica – le amministrazioni che non si orientano nella direzione di un turismo sostenibile nelle proprie località si precludono la possibilità di sviluppare turismo di qualità in futuro».Tra le novità più interessanti l’inserimento nella classifica di una località lacustre. Si tratta per la precisione delle sponde del Lago di Scanno in Abruzzo che riceve il premio dopo un anno di assenza. Confermate invece, come detto, tutte le spiagge toscane da Forte dei Marmi a Pietrasanta, da Castiglion della Pescaia al Monte Argentario. La premiazione della FEE, in collaborazione con il Cobat-Consorzio nazionale batterie esauste e Enel Sole, lo ricordiamo, arriva a ridosso della approvazione del Dl sviluppo che, con la concessione delle aree demaniali ai privati per 90 anni, sembra preludere a un futuro di cementificazione dei litorali nostrani. La manifestazione si è trasformata quindi anche in un’occasione per esortare i comuni virtuosi a «rinunciate alla svendita delle spiagge per difendere il turismo di qualità». L’associazione ha quindi invitato gli amministratori dei comuni costieri a firmare un appello sul proprio sito per impedire la «svendita» che, di fatto, si profila con l’attuazione del Decreto Sviluppo.Turismo di qualità. Sembra essere questo lo slogan della 25° edizione della manifestazione. Quel turi-smo, cioè, che oltre all’acqua pulita e servizi efficienti guarda con attenzione alle risorse naturali e al paesaggio, pianificando correttamente lo sviluppo del territorio in modo da migliorare le condizioni di soggiorno per tutti i turisti e non solo.

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11 –tecnologie

La RTRT (Rete Telematica Regionale

Toscana) ha fatto tappa anche a Siena per fare il punto sull’attività della Rete,

che ha recentemente rinnovato gli organi con elezione di un Comitato strategico.

È stato un momento di confronto con il territorio senese in vista della definizione del prossimo Programma regionale sulla società

dell’informazione e della conoscenza. «Dobbiamo garantire e supportare, attraverso le tecnologie, il diritto di accesso ai servizi in rete da parte dei cittadini ed esploderne tutte le opportunità di sviluppo». Sono questi, in

sintesi, gli obiettivi della Regione espressi dalla vice presidente e assessore alle infrastrutture

tecnologiche ed e-government, Stella Targetti. «Ascolto e confronto in una fase cruciale - ha

detto - in cui stiamo scrivendo la nostra agenda digitale toscana, in risposta a quella europea. Attraverso RTRT stiamo lavorando per una

maggiore innovazione nel rapporto con i cittadini, verso un impiego più efficiente delle risorse e

una crescita complessiva del nostro sistema, sia del capitale umano sul piano individuale, sia

delle nostre imprese». La volontà della Regione è quella di rafforzare le ragioni delle comunità, mettendo a disposizione una ricchezza unica di

network community che possa favorire scambio di nuove pratiche e le condizioni affinché la Toscana

possa stare al passo dell’innovazione.«Apprezzo molto la continua ricerca, da parte della giunta regionale, di un confronto stretto e diretto con i territori – ha detto il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini- Sono

tre i grandi obiettivi che ci siamo dati e su cui stiamo concentrando i nostri sforzi sul

fronte dell’innovazione tecnologica: eliminare completamente il digital divide; garantire

adeguata competitività al nostro territorio e alle sue imprese, e potenziare le capacità di

innovazione delle pubbliche amministrazioni per accrescere la qualità e la quantità dei servizi

in rete, ma anche per ridurne i costi, viste le condizioni di finanza pubblica e la minore

disponibilità di risorse».«Obiettivo che l’ente - ha ricordato l’assessore

all’innovazione Marco Macchietti - sta perseguendo attraverso il progetto “La Provincia

digitale: dalla rete ai servizi” di cui è stato recentemente presentato lo studio di fattibilità,

per passare dalla copertura infrastrutturale della rete, ad un’efficiente erogazione di servizi di Information and Comunication Technology (ICT). Il rapporto con la dimensione regionale, su questi temi, è strategico, per cui riteniamo

fondamentale socializzare il lavoro che sta facendo la Regione, metterlo a disposizione dei territori, scambiare buone pratiche e mantenere sempre

aperto il confronto. In questo senso, è importante proseguire e rafforzare i rapporti tra il sistema

delle amministrazioni comunali e della Provincia con la Rete telematica della Regione».

Una necessità espressa anche dal presidente del Consorzio Terrecablate, Roberto Rappuoli, che ha introdotto anche un altro tema: quello

di condividere con RTRT un percorso di infrastrutturazione del territorio finalizzata a superare definitivamente il digital divide

derivante dallo scarso interesse economico dei grandi operatori di telecomunicazione verso i

territori con scarsa densità abitativa.Noi siamo qui che aspettiamo!

F5 verso un programma regionale per la soCietà della ConosCenza

pagina a cura Di rosalba boTTa

Presentata un’ applicazione (http://itunes.apple.com/it/app/my-sommelier/id402399056?mt=8) per iPhone che promette di abbinare il vino giusto alla cena che state cucinando, con tanto di approfondimento su alcune cantine. L’Aspi (http://www.aspionline.it) Associazione Sommelier Professionisti Ita-liani, quella che fa parte dell’Asi. L’applicazione è “pesante” (100mb) ma una volta installata va come un fulmine, è pratica e veloce e ha delle animazioni, come il menu delle ricette, davvero interessanti e molto apple-style. Rapida e intuitiva, si adatta bene ad essere consultata al supermercato mentre si fa la spesa e in coda dal macellaio.L’ampia scelta di ricette ben organizzate garantisce di trovare qualsiasi pietanza e un vino abbinabile con soddisfazione. Schede di vini semplici ma complete, leggibili, con etichette bene in vista e rese impeccabilmente dal punto di vista grafico. Peccato però che la parte su cantine, aziende lasci alquanto a deside-rare. Ci sono lacune enormi con Lazio, Liguria, Sardegna, Calabria e Molise lasciate vuote senza nemmeno mezzo vino segnalato, Basilicata con tante can-tine quando Toscane e Piemonte, Sicilia con due rappresentanti. Al momento dell’abbinamento questo si traduce ovviamente in piatti classici regionali con abbinamenti molto fantasiosi e generici. Una mappatura più ampia non è semplice da realizzare, ma ad esempio si po-teva sfruttare di indicare la doc adatta per un certo piatto e non sempre e solo una etichetta specifica. Questo, insieme all’onnipresenza di Bormioli, che ci

consiglia con ogni vino un bicchiere del proprio catalogo, fa capire come siano stati coperti i costi dell’applicazione, che viene resa disponibile gratuitamente, però dal punto di vista della completezza la lacuna è piuttosto grave.Altri peccatucci, pensiamo di gioventù, in alcuni abbinamenti un po’ allegri come ad esempio la selva di vini piuttosto tannici e amarognoli che vengono proposti con il formaggio Stilton: di regola si va su un Porto o vino con dol-cezze importanti.Detto questo, l’applicazione è realizzata molto bene e se vengono aumentate le cantine presenti – al momento, la pretesa di farci da guida per scoprire nuo-ve cantine è piuttosto velleitaria -, oltre ad essere introdotta una funzione di ricerca testuale per le ricette (con abbinamenti anche sulle Doc e non solo su aziende note) potrebbe diventare davvero una killer app per il vostro telefono. Tutto questo se siete anglofobi, perchè in inglese esiste già la mitica HelloVino!Pregi

– velocità di esecuzione e immediatezza delle risposte– gratis!– grafica etichette, completezza descrizione vinidifetti

– alcuni abbinamenti discutibili– copertura regionale non completa, poche etichette presenti nel database– mancanza di una funzione di ricerca tra le ricette

mY sommelier per iphone tra luCi e ombre

riCariCaCon la voCe

Ricaricare il telefonino semplicemente con la voce umana. Potrebbe essere possibile già nel fu-turo prossimo, secondo un’equipe di ingegneri dell’Università di Seoul. I caricabatterie hanno i giorni contati. A rendere possibile la cosa è un nuovo tipo di batteria, in grado di trasformare le vibrazioni sonore in elettricità. Non solo la voce, quindi: il telefonino si potreb-be ricaricare anche lasciandolo in un ambiente rumoroso. Magari, tenendolo in tasca quando si viaggia su un mezzo pubblico. Più rumore c’è, meglio è, secondo i ricercatori. Una soluzione che potrebbe invitare ad urlare nel telefono per ricaricarlo. Alla batteria è collegato un materiale fonoassorbente, che vibra e trasmette la vibra-zione a filamenti di ossido di zinco. Questi ri-spondono alla vibrazione contraendosi ed espan-dendosi, producendo elettricità. Al momento esiste solo un prototipo della batteria, in grado di alimentare dispositivi a basso consumo. Tut-tavia, le applicazioni commerciali su ampia scala potrebbero non essere così distanti.

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Nessuno avrebbe immaginato che, a promozione abbondantemente fe-steggiata e con largo anticipo, ci sarebbe stata una polemica di fine sta-gione così accesa. La sconfitta di Ascoli, però, ha lasciato spazio a mol-te recriminazioni, più per la dinamica con cui è maturata nel punteggio

(dal doppio vantaggio alla sconfitta per 3-2) che per quello che si è visto in campo, dove un Siena dignitoso ha tenuto botta fin quando ha potuto, contro un avversario più motivato, complice anche qualche assenza e le scorie lasciate nelle gambe e nella testa dai festeggiamenti. Una situazione paradossale, che vede la tifoseria arrabbia-ta, come la società. Il problema è che il Siena non vive in un mondo a parte, ma gioca nello stesso sistema calcio che domenicalmente offre il fianco alla dietrologia, almeno nei finali di stagione. Tutti gli anni la stessa storia. Le partite vengono decise dalla “motivazione” delle squadre, il che implica che nella maggior parte dei casi si aggiudica l’intera posta quella che ne ha più bisogno. Un po’, giustamente, per la diversa “tensione” rispetto all’obiettivo. Molto per una forma mentale sbagliata che ha preso piede nel nostro calcio e che rischia di comprometterne la credibilità, almeno quella che ancora resta. Il fair play e le regole della cavalleria imporrebbero di affondare il colpo, senza pietà per l’avversario, tenendo fede fino in fondo alle proprie prerogative. Ma non è facile: su tutti i campi della serie A e della serie B si producono rimonte sensazionali, capovolgimenti imprevedibili, con squadre fino a marzo derelitte che viaggiano con una media da primato e invincibili armate che si afflosciano sotto i colpi di nemici non irresistibili. Dopo la promozione virtuale raggiunta a Grosseto, al Siena è venuto meno il killer istinct: sconfitte in rimonta contro Portogruaro e Ascoli, pareggi sempre in rimonta contro Novara e Torino, undici gol subiti in quattro gare dalla miglior difesa del campionato. Succede, c’è la stanchezza, c’è l’appagamento, c’è che il nostro calcio è così. Non lasciamo che questo rovini una festa giusta, da celebrare tutti insieme contro il Varese. Anche (speriamo) in campo.

pagina a cura Di pancrazio anFusopagina a cura Di pancrazio anFuso

una festa da faretutti insieme, unitiuna festa da faretutti insieme, unitiuna festa da faretutti insieme, uniti

in & out

Chi sale o sCende, Chi resta o parte

pianesein finaleContinua il sogno-promozione della Pianese. Una vittoria corsara a Castel Rigone con il punteggio classico di 2-0 e la finale dei playoff è conquistata. La sfida che porta al paradiso della Lega Pro sarà contro il Sansepolcro, che ha regolato il Todi. I bianconeri di Davide Sassarini hanno vinto con pieno merito, portandosi in vantaggio dopo un quart d’ora con Settembrini, che ha approfittato di un errore difensivo degli umbri, e raddoppiando in chiusura di partita, dopo aver mancato il raddoppio in diverse occasioni. Contro il Sansepolcro la sfida decisiva: la Pianese ha lo svantaggio di non potersi accontentare del pareggio, almeno dopo i tempi supplementari, per via della miglior classifica degli avversari. Quello che conta, però, è avere la possibilità di provarci. Con convinzione, come giustamente dice a fine gara Sassarini: «Ci aspetta la sfida di Sansepolcro, che affronteremo con la massima attenzione per bissare questo successo, consapevoli che non sarà facile, ma anche con la volontà di andare avanti». Domenica la sfida decisiva.

Verdetti impietosi in serie A. La retrocessione di Sampdoria e Bari precipita nel baratro Curci, Ghezzal e Maccarone, indimenticati alfieri della Robur che si erano sottratti alla discesa nella cadetteria, facendo valere la propria buona quotazione sul mercato. Soprattutto Big Mac ha avuto una stagione molto negativa, cominciata male, a Palermo e finita peggio a Genova. Per tutti l’augurio di una pronta risalita. L’ennesima rivoluzione in casa Juve accende i riflettori su Antonio Conte, possibile successore di Delneri sulla rovente panchina della vecchia signora. Dipendesse dai tifosi juventini, l’affare si farebbe di sicuro. La società, invece, tentenna, visto che ci sono parecchie opzioni praticabili. Il Siena ha già promesso a Conte il via libera, in caso di chiamata da Torino. Una perdita importante, visto che il tecnico ha guidato con sicurezza la squadra alla pronta risalita. Sul mercato, però, ci sono sostituti all’altezza. Tecnici di vaglia come Delio Rossi e Gasperini, esperti e affidabili come Di Carlo e Ventura: l’importante è decidere in fretta.

NERO

BIANCO

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pagina a cura Di nicola panzieripagina a cura Di nicola panzieri

signore e signorieCCo i plaYoffsignore e signorieCCo i plaYoffsignore e signorieCCo i plaYoff

BIANCOBIANCO VerDe

VerDe

Si è chiusa la regular season, l’enne-sima dominata dalla Montepaschi, la regina che tutti vorrebbero detroniz-zare, salvo battere regolarmente nel

canape, come si dice a Siena.La delusione per la quarta semifinale eu-ropea persa – seppure contro i futuri cam-pioni d’Europa – può sempre lasciare delle scorie nelle menti dei giocatori. Non è un caso infatti che al rientro nella realtà del campionato sia arrivata una sconfitta in ter-ra sarda, contro una squadra motivatissima, che ha colto contro la Mens Sana i punti necessari per centrare i playoff. L’ultima di campionato ha condotto a Siena una Virtus Roma, anch’essa alle prese con la partita che vale una stagione. La superiorità tecni-ca della Mens Sana è stata evidente durante tutto il campionato, ma portare a casa una partita di questo tipo – ed evitare così la terza sconfitta consecutiva sul suolo italiano – ha sempre un valore particolare. La Mens Sana ha infatti potuto già confrontarsi con il clima rovente dei playoff, giocando quello che è stato a tutti gli effetti un vero e pro-prio antipasto della post season senese. Per i capitolini, come noto, si è trattato invece dell’epilogo stagionale, una sconfitta che, oltre ai playoff, costa a Roma la licenza di Eurolega.Ora, sotto con i playoff e sotto con Bologna, contro un’altra squadra che si è qualificata all’ultimo respiro. Le Vu Nere del patron Sa-batini sono una squadra ben allenata da Lino

Il quarto di finale che si incrocerà con quello della Mens Sana vede una di fronte all’al-tra la grande sorpresa Avellino (quarta) e la Benetton Treviso, quinta. Un grande duel-lo, molto equilibrato, che vedrà il coach di Avellino Vitucci – serio candidato al trofeo di coach dell’anno – di fronte al suo recente passato. Avellino ha dalla sua la coesione di un gruppo passato attraverso mille traversie, Treviso una panchina molto più lunga e giovani di grandissimo talento. Sarà una serie combattuta.Derby lombardo per la seconda classificata Cantù che incrocerà le armi con i cugini varesini (settimi). Sul piano tecnico, la compagine di coach Trinchieri ha dimostrato di meritare il ruolo di damigella d’onore della Montepaschi, ma i derby sono sempre imprevedibili.Quarto più abbordabile per Milano, che con il suo terzo posto ha visto recapitarsi la sesta, quella Dinamo Sassari che ha già compiuto l’impresa eccezionale di qualificarsi per i playoff. Milano dovrà guardarsi dall’entusiasmo dei sardi, che giocheranno senza pressione anche se non sembrano in grado di mettere troppi pensieri a Dan Peterson e i suoi ragazzi.

scouting reportil quadro

Lardo, che basa le sue fortune sulla vena rea-lizzativa degli esterni. Il finlandese Koponen e l’italianissimo Peppe Poeta si dividono la cabina di regia: più compassato e tiratore il primo, più grintoso ed estroso il secondo. Le bocche da fuoco principali sono gli Usa

Kennedy Winston, un passato con la maglia del Panathinaikos, e K.C. Rivers, principe dei tiratori da tre punti. Sotto canestro la Virtus ha giocatori buoni ma non, eccezionali, gran-di lavoratori e cultori del lavoro sporco come Homan e Sanikidze. Si aprano le danze!

13 –

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Per anni è stato tenuto legato ad una pesante cate-na senza mai poter calpestare un filo d’erba.Mangiava 2/3 volte alla settimana ed aspettava inutil-mente una carezza, un contatto da par-te di un “umano”. Adesso finalmente

sa cosa significa prato dove correre e cibo tutti i giorni. Va d’accordo con tutti, adora le per-sone.Al momento si trova a casa di una volontaria in attesa della sua nuova famiglia.

Per informazioni: Laura 347 4728515 - 0577 563324 ore [email protected]

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Sabato 21 maggio e Domenica 22 maggio

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viale Cavour, 2680577 44606giornaliero

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via Banchi di Sotto, 20577 280109giornaliero e notturno a chiamata

Domenica 22 maggio

esso via Pescaiaagip viale Toselliagip viale CavourtamoiL Cerchiaiaagip (anche gpL) via Massetana Romanaagip tangenziale Ovest

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arieteÈ arrivato per il mo-mento della svolta. Ascesa in ambito pro-fessionale? Troverò l’amore? No! Almeno, almeno per adesso. Approfittate per rifarvi

il guardaroba e cercate di dare un’immagine più fre-sca di voi stessi. Un semplice accessorio può essere in grado di rivoluzionare la vostra esistenza. E poi basta conciarsi da ragazzini! STATICI

leoneSempre oberati di lavoro, ma trovate sempre il tempo per fare di tutto. Siete infaticabili in ogni aspetto della vostra vita. Si può sapere

qual è il vostro segreto? La consapevolezza di non es-ser mai arrivati. Cercate sempre di migliorarvi, anche se questo alla lunga può diventare un difetto, e anche la salute potrebbe risentirne. INFATICABILI

sagittarioFareste bene a pren-dervi un po’ più cura di voi, e non solo a livel-lo fisico. Occupatevi del vostro benessere spirituale ed emoti-vo. Potreste avere dei dubbi su certe vostre

scelte ma verrete di sicuro ripagati. Fare qualcosa per voi non appagante potrebbe essere più deleterio. Pen-sateci bene, ne va del vostro futuro. SERENI!

gemelliE date uno sguardo alla vita con occhi un po’ più disincantati!! Ultimamente rendete insofferente chi vi sta intorno. Per carità i vostri timori son più

che legittimi, certo, la crisi non è ancora passata. Si ma quella economica, non quella esistenziale. Stare seduti sul divano di casa a inveire contro chiunque passi per il tubo catodico non è salutare. POLEMICI

bilanCiaPensate ad una bre-ve ma precisa visione di quello che sarà il futuro delle vostre finanze. Non avete bisogno di un esper-to per capire cosa vi aspetta. Sforzatevi nel

rendere meno rigido il vostro codice di comportamen-to. In ambito professionale qualcosa potrebbe costarvi caro. Qualcuno vi osserva. ATTENTI!

aCquarioVi verrà data la possi-bilità di scegliere, ma tutti si aspettano che accontentiate tutti. Dovrete scendere a compromessi. È im-portante che sappiate

capire quando è il momento di dare istruzioni e quan-do invece dovreste riceverle. La vostra forte persona-lità potrebbe essere scambiata per arroganza, affina-te la vostra capacità di ascolto. RESPONSABILI

toroEvitate le uscite fuori porta! Perché, chie-derete giustamente voi, proprio ora che la presenza del sole co-mincia ad essere una

delle poche certezze che avete. Sarà per il rischio al-lergie? Nemmeno!! Diciamo che forse sarebbe meglio per voi dedicarsi un pochino di sana vita sedentaria. State tirando troppo la corda amici del toro, il tempo libero alla lunga stanca. SPENSIERATI

vergineDurante le settimane precedenti il lavoro vi ha tenuto molto im-pegnati ma ora è ar-rivato il momento di dedicare la vostra at-tenzione alle esigenze e ai problemi della

casa e della famiglia. Impegnatevi a concludere un certo accordo finanziario. Agite sempre con la mas-sima attenzione. PRUDENTI

CapriCornoSiete in attesa di ri-cevere dei riconosci-menti per un lavoro ben fatto, nel frattem-po non montatevi la testa e continuate a darvi da fare. Non sa-

prete resistere alla tentazione di inseguire un deside-rio: siate pronti tuttavia, a faticare il doppio, il tempo degli elogi sul posto di lavoro è lontano. Non sentitevi appagati e continuate su questa strada. AMBIZIOSI

CanCroDopo le ultime espe-rienze negative, non sarà per voi facile continuare ad avere fiducia ma se dovre-ste riuscirci potreste essere premiati oltre

ogni più rosea aspettativa. Dunque sarà fondamen-tale il modo in cui ciascuno reagirà a ciò che è inatte-so. Sarà la tanto da voi denigrata sfera sentimentale a darvi lo slancio definitivo. SPERANZOSI

sCorpioneVa detto, questo sem-bra proprio essere il vostro periodo fortu-nato. Non conoscete ostacoli, e quando li trovate, riuscite a evi-tarli. La sfera privata e

quella sentimentale sono il motore di questa forte ri-presa. Non resta altro che raccomandarvi di non abbas-sare la guardia, c’è sempre qualcuno o qualcosa pronto a mettersi fra voi e i vostri obbiettivi. GUARDINGHI

pesCiCedete all’istinto ma ricordatevi anche di controllare le vostre reazioni che non de-vono essere mai spro-porzionate all’evento. Una persona a voi

molto cara potrà aiutarvi, ma solo se riuscirete a met-tere da parte l’orgoglio. Sapere cosa la gente pensa di voi, nel bene e nel male può esservi utile nel migliora-re il rapporto con gli altri. ISTINTIVI

– 14 il mago di oz

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Il GazzettIno

Direttore responsabile: Fabio Di Pietro

Hanno scritto: Ilaria Acciai, Pancrazio Anfuso, Roberto Barzanti, Sonia Boldrini, Rosalba Botta, Martina Cenni, Vanessa David, Anna Maria Di Battista, Claudia Gasparri, Maura Martellucci, Nicola Panzieri, Yan Pontis, Francesco Tunda, Salvatore Valentino, Elena Vannucci.

Fotografie: Fabio Di PietroGrafica di: Claudia Gasparri

Pubblicità: Marilena MasiaTel. 0577 905316 - [email protected]

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Registrazione n. 7 del Tribunale di Siena dell’8 aprile 2008

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il sonettoahhhh...7 maggio 2011, il siena festeggia la promozione in serie a

Da ascoltare

Dopo Pisa e Firenze, sono a Siena gli ultimi due giorni di elimi-natorie dei gruppi/musicisti selezionati per la terza edizione di T-Rumors, concorso promosso da Regione Toscana e organiz-zato da associazione Toscana Musiche, che da anni riunisce le principali rassegne rock, pop e jazz. Appuntamento doppio, do-menica 22 e lunedì 23 maggio all’Enoteca Italiana della Fortezza Medicea, dove si daranno battaglia 9 delle 30 band selezionate per il contest. Nove artisti/formazioni gravitanti in orbite musi-cali diverse, ma tutti con un comune denominatore, la qualità. Ottimo infatti il livello dei partecipanti a questa terza edizione, come evidenziato dalla giuria composta da addetti ai lavori, cri-tici musicali e direttori artistici dei principali festival toscani.22.05: Miyagi’s Dead, Nemesi Ultima, No Grazie! All Stars, Quite After Storm, Giada Celeste Chelli. 23.05: Isola Jazz Quartet, Meeting Sounds Quartet, Gaga Quartet, Catville Quintet e Tommy Ceccarelli.

t-rumorsfortezza mediCea, siena - 22723 maggio

Allora oh… a la fine ci s’è fatta!A forza di fa’ gol in qua e in là

Ariecco ‘l Roburrone in serie A!A chi aspettava la nostra disfatta

A chi diceva… tanto ‘un ci si faA chi diceva… ora perde… ora impatta

A chi diceva… è una squadra sciattaA chi diceva…‘sto Siena ma ‘n do’ va?

A chi diceva… vedi so’ in affannoA quelli che… ‘un è cotta la frittata

A quelli che… lo vedi ‘un ce la fanno

Avete visto…? ‘l Sienona è in serie A!A voi gufacci una bella risata:

Ah.. Ah.. Ah.. Ah.. Ah.. Ah.. Ah.. Ah.. Ah.. Ah..

Francesco Burroni – Laboratorio del sonettowww.sonetto.org

15 –occhio e orecchio

il campo Dei miracoli

la mostra

a Cura di maura martelluCCi

E adesso parliamo di matti. E di pazzia. E di storie di pazzia e di storie di pazzi. All’insegna di questo programma (che rispecchia un elemento fondamentale del-la nostra società: come convivere con il disagio mentale e con chi ne è affetto) si apre una nuova rassegna (“Storie di follia e dintorni”) curata dalla Cooperativa Sociale “La Proposta”, che si occupa (fra gli altri soggetti) del reinserimento di chi proviene dalla psichiatria. Tre sere per tre temi: si comincia mercoledì 25 mag-gio con Andrea Friscelli e Francesca Vannozzi che discutono de “Il lavoro: cura o costrizione?”. Si prosegue giovedì 9 giugno con la riflessione di un antropologo, Fabio Mugnaini, che tocca il tema “Le voci ed i silenzi: storie dal manicomio di Siena e altrove”. Infine, venerdì 24 giugno, ancora un antropologo, Alessandro Falassi, uno storico della cultura popolare, Florio Carnesecchi, e un operatore culturale abituato a coniugare sociale e letteratura, Francesco Burroni, per ana-lizzare il risvolto della pazzia nell’immaginario collettivo di ieri e oggi, nelle storie, nelle novelle, negli aneddoti: “Roba da pazzi”. Tre appuntamenti per un unico fine: capire cos’è la pazzia e capire che, a contatto di essa, e, talvolta, in mezzo ad essa, ci viviamo – consapevoli o no – quotidianamente. www.ortodepecci.it

Prosegue il programma di StARTers – assaggi d’arte – serie di inizative del Siena Art Institute, polo d’eccellenza per la formazione artistica, fondato da Paul Get-ty III. Per il prossimo 19 maggio alle 18.30, presso la Siena School for Liberal Arts in via Tommaso Pendola, è in programma la mostra fotografica dell’artista senese Daniele Sasson. La presentazione racconterà le suggestioni di un univer-so artistico, esito pittorico di una raffinata scrittura fotografica in cui è possibile riscontrare influenze che vanno dal futurismo al combine painting, dal procedi-mento distruttivo del decollage al surrealismo. La sua tecnica fotografica, ca-ratterizzata da un trattamento per viraggio e sovraimpressioni in stampa, crea un universo onirico che rende unico il suo lavoro e il suo percorso fotografico.StARTers, la prima delle iniziative organizzate dal Siena Art Intitute, prevedeva un calendario di tredici chiaccherate con artisti di respiro internazionale, senesi e non, che hanno raccontato e racconteranno l’arte come processo creativo, in-contro di esperienze, strumento di esplorazione della società. Gli appuntamen-ti continueranno il 26 maggio con Stefano Parrini, protagonista dell’incontro “Pinhole and Holga photography: discussione dei progetti di fotografia”, e il primo giugno con l’incontro “Celeste Network. Un caso di studio: come premio d’arte è diventato un network per artisti”.

tre sere di pazzia. una nuova rassegna all’orto de’ peCCi

un alfabeto del visibile19 maggio – siena, sChool for liberal arts

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