gazzetta della bassa. tra mantova, reggio emilia, modena e rovigo

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LA BASSA Ottobre 2014 Anno VI - n. 60 MENSILE GRATUITO - TRA MANTOVA, REGGIO EMILIA, MODENA E ROVIGO GAZZETTA DE FESTE D'AUTUNNO NELLA BASSA SUL NUMERO DI OTTOBRE Feste, colori e profumi del nostro territorio ad ottobre PRIMO PIANO CORREGGIO VILLIMPENTA QUISTELLO (MN) ATTUALITÀ. Sua eccellenza la zucca mantovana REGGIOLO (RE) ARTE. Il lascito artistico di Serafino Valla PEGOGNAGA (MN) EVENTI. Festa d'autunno CULTURA Musica in castello CULTURA. La nuova stagione del teatro Asioli LA CLESSIDRA EDITRICE ci trovate anche su

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Gazzetta della Bassa. Tra Mantova, Reggio Emilia, Modena e Rovigo. Ottobre 2014, anno VI, n. 60.

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laBassaOttobre 2014 Anno VI - n. 60

mensIle GRATUITO - TRA mAnTOVA, ReGGIO emIlIA, mOdenA e ROVIGO

GAZZETTA DE

FESTE D'AUTUNNO NELLA BASSAsul numero di ottobre

Feste, colori e profumi del nostro territorio ad ottobrePRIMO PIANO

CORREGGIO

VILLIMPENTA

QUISTELLO (MN)ATTUALITÀ. Sua eccellenza la zucca

mantovana

REGGIOLO (RE)ARTE. Il lascito artistico

di Serafino Valla

PEGOGNAGA (MN)EVENTI.

Festa d'autunno

CULTURAMusica in castello

CULTURA. La nuova stagione del teatro Asioli

LA CLESSIDRA EDITRICEci trovate anche su

GAZZETTA DELLA BASSAOttobre 2014 | anno VI - n 6004

IL PROGETTO Gazzetta della Bassa, o meglio la Bassa. È una testata diffusa gratuitamente nel territorio d’incontro di tre province: Reggio Emilia, Mantova e Modena.di cosa trattiamo? Di usanze e tradizioni del nostro territo-rio, di enogastronomia, dialetto, storia locale e ancora volon-tariato, solidarietà...Da ultimo, ma con un occhio di riguardo, la Bassa guarda all’Arte e alla creatività del territorio, ai tanti artisti più o meno noti, e cerca di dar loro la visibilità e l’attenzione che meritano. In appendice è presente una parte di carattere più generale dedicata all’attualità e alle opinioni. La Bassa è un giornale plurale, non legato a partiti, organizzazioni religiose o altro.dove siamo? Ci trovate nei luoghi di incontro: bar, locali, attività commerciali. La Bassa è distribuita nei seguenti co-muni: Reggiolo, Rolo, Fabbrico, Campagnola, Rio Saliceto, Novellara, Guastalla, Gualtieri, Luzzara, Guastalla, Bagnolo in Piano, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Poviglio, Pom-ponesco, Viadana, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Motteggiana, Borgoforte, Virgilio, Mantova città, Campitello di Marcaria, Castellucchio, Sabbioneta, San Benedetto Po, Quistello, Pieve di Coriano, Revere, Ostiglia, Borgofranco Po, Carbonara Po, Sermide, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Bergantino, Poggio Rusco, San Giacomo Segnate, Roncoferra-ro, Governolo, Sustinente, Bagnolo San Vito, Moglia, Novi di Modena, Rovereto S/S, Concordia, Mirandola e Carpi.

PrimoPiano

06 mostre in corso a borettoBORETTO. Eventi

09 il racconto di una vitaREGGIOLO. Libri

28 la festa dell'uva a bondeno di gonzagaBONDENO DI GONZAGA. Eventi.

41 ancHe a carPi la Youngercard CARPI. Attualità

53 curiamo il raffreddore a tavolaBENESSERE E SALUTE

55 daniele manfredini e la fotografia dell'assurdoARTE. Persone

Per la vostra pubblicità

Per i comuni di Bagnolo in Piano, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Poviglio, Reggio Emilia, Correggio, Campegine, Roncoferraro, Governolo, Sustinente e Bagnolo San Vito: Sig.ra Catia Corradini tel. 334 2582678 e Sig. Alberto Predieri tel. 348 3134825

Per gli altri comuni: Sig. Marco Barbieri tel. 328 0050604

Gazzetta della BASSAeditore: Editrice La Clessidra

sede: via XXV aprile 33, 42046 Reggiolo (RE) Tel. 0522 210183 - [email protected]

direttore responsabile: Davide DonadioGrafica: Paola Torelli

stampa: Tipografia E. Lui Reggiolo (RE)Pubblicità: BMG Immagine, commerciale Sig. Marco Bar-

bieri, tel. 328 0050604 - [email protected] Predieri, tel. 348 3134825 [email protected]

Gazzetta della BassaRegistrazione n. 1243 del 25/01/2011,

Tribunale di Reggio Emilia

Ci trovate anche su

57 dove vai, cHi sei...TURISmO. Cultura e società

Ottobre 2014 Anno VI - n. 60

reggio emilia - tel. 0522.3561 fax 0522.356349

Polo uffici di: guastalla: Via 11 Settembre 6 - tel. 0522.825941

luzzara: Via marconi 20 - tel. 0522.977042 (aperto nelle mattine di lunedì, martedì e giovedì per necessità

diverse rivolgersi all’ufficio di Guastalla) reggiolo: Viale Bandini 27 - tel. 0522.972459

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bre con partenza davanti la palestra Comunale Mo-nia Franciosi.Si tratta di gruppi di cammino, come ce ne sono tanti, a Novi nati per promuovere l’attività fisica di tutte le persone attraverso un esercizio semplice ma di grande importanza, arricchito dalla voglia di con-dividere salute e socializzazione.

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Insieme per la salute e la compagnia

CAMMINOVINOVI DI MODENA/ MO

I paesi della BassaBREVI

In un periodo di grave disagio delle famiglie, potrà essere utile segnalare per il comune di Sermide (MN) il seguente avviso di bando per il sostegno alle famiglie in grave disa-

gio economico per il pagamento dell'affitto anno 2014.Il bando è aperto dal 15 settembre 2014 e continuerà fino al 31.10.2014 presso l'Ufficio Servizi Sociali del Comune di Ser-mide P.zza Plebiscito 1. Per scaricare i moduli consultare il sito del comume: http://www.comune.sermide.mn.it/

Ricordiamo che molti comuni hanno adottato questo prov-vedimento, qui vi indichiamo Sermide a titolo esemplifica-tivo, ma in caso siate interessati consultate il sito del vostro comune.

Un bando per le famiglie in difficoltàAIUTI ALLE FAMIGLIE

SERMIDE / MN

Inaugurata il 27 settembre 2014, la mostra "Vincenzo Parea. Pittore cromopla-

stico" continuerà fino al 2 no-vembre. La mostra è curata da Roberto Pedrazzoli, sarà aper-ta nei giorni di venerdì, sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00, presso la Galleria Civica d'arte Contemporanea di Viadana (MN), in via Man-zoni, 4.

Pittore cromoplasticoVINCENzO pArEA

VIADANA / MN

GAZZETTA DELLA BASSA 05Ottobre 2014 | anno VI - n 60

06

I paesi della BassaBREVI

È stata inaugurata il 21 settembre in occasione della

XI Sagra del Fojonco, Piazza XXV Aprile a Cadelbosco alla pre-senza di tanti cittadini, di Don Valter Beltra-mi, che ha portato la benedizione a questo luogo così importan-te per la comunità, di diversi sindaci, auto-rità e della presidente della Provincia Sonia Masini.Secondo quanto ripor-ta l'amministrazione: "Le vicissitudini di questo progetto sono state sicuramente tra-vagliate dal suo avvio; la crisi economica, il

duro colpo assesta-to all’edilizia, hanno bloccato i lavori per diverso tempo Un rin-graziamento speciale e meritorio va ai com-mercianti dell’ATI Ve-trine del Fojonco per l’aiuto operato nella riqualificazione anche di Piazza della Pace J.Lennon; all’APD il Traghettino, al gruppo sportivo Shorei Kan e a tutti i meravigliosi volontari per la colla-borazione nelle diver-se iniziative che hanno animato il centro del paese durante tutto il fine settimana.”

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UNA NUOVA PIAZZAInaugurata la nuova piazza

del paese

CADELBOSCO SOPRA / RE

Nel 2012, il presi-dente della Gal-leria “GNC” di

Boretto Antonio Artoni e l'artista Henry Guatteri hanno organizzato tre mo-stre di spicco: Alfonso Bor-ghi “Ritorno al Po”, la per-sonale della fotografa Rita Bedogni “Gente di New York 2012” nell’ambi-to della prestigiosa ker-messe “Fotografia Euro-pea” e “Accordi” del pittore astrattista Marino Iotti, ma la novità è l'imprevisto pieno di giovani tra il pub-blico alla mostra “Com-plementi d’Arredo e live Performance” di Alessan-dra Leidi, Corbara & Gua-po, presentata dal critico d’arte Angelo Leidi in via fratelli Cervi n° 2 presso la ex Scuola Elementare di Santa Croce. Luca Bacchi, in arte Corbara, ha aperto nuove straordinarie pro-spettive e spianato la stra-da verso le nuove dimen-sioni dell’Install’Arte. In ottobre nell’ampio spazio espositivo della “Galle-ria San Marco” dei fratelli Cristina e Luca Bernardi di via Saccani n°2 con ve-trina anche in via Roma, è stata allestita la colletti-va d’Arte “Espressioni a confronto”, essa sin dal giorno della vernice ha fat-to registrare un’affluenza di pubblico notevole ed è stata visitata anche da alcune classi della Scuola Elementare di Boretto con le maestre che l’hanno rite-nuta molto educativa. Gli

artisti borettesi Guglielmo Bacchi, Marta Mori, Pietro Pellicelli, Cristina Pessina e Sergio Pratissoli (che è an-che curatore della mostra), hanno mostrato la loro so-lida preparazione tecnica nel trasmettere emozioni che nascono dalla seria consapevolezza di essere veri nelle loro competenti proposte individuali. Uno stile veritiero, sobrio, di buon gusto e un serio im-pegno per un’equa distri-buzione degli spazi espo-sitivi, hanno permesso ai protagonisti di “Espressio-ni a confronto” di avere un grande successo di pubbli-co e di essere credibili nel preferire il bene comune al lusso di pochi. I loro consapevoli approfonditi punti di vista sull’abilità artigianale e sulla creati-vità artistica hanno reso possibile un sano sviluppo culturale, solidale e di reci-proco rispetto.Nel 2014 la “G.S.M.” inau-gurata ufficialmente alla presenza del sindaco Mas-simo Gazza, l’ass. alla cul-tura Giorgia Bia, il critico Sergio Zanichelli e Angelo Leidi è gestita dai pittori Laura Zilocchi e Vittorio Zanichelli che si occupano anche della direzione arti-stica.Nella foto: il pittore Alfon-so Borghi, l'artista Marco Cagnolati e il critico Ema-nuele Filini arrivano in Galleria. - Foto Antonio Artoni.

MOSTRE IN CORSO A BORETTO

BORETTO / RE

GAZZETTA DELLA BASSAOttobre 2014 | anno VI - n 60

Un successo per le mostre in paese

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Il centro di Reggiolo sta ritornando pia-no piano a vivere.

Vecchi edifici ritornano a vivere (ad es. a bre-ve lo storico negozio di moda Fioriti, all'angolo tra via Vittorio Veneto e via Giacomo Matteotti); vi segnaliamo, inoltre che Immagine si è spo-stata in una nuova sede, di fronte alla sanitaria e che il bar Toscanini ha riaperto in piazza.Non solo ristrutturazioni e trasferi-menti, ma anche nuove aperture. Si segnala, per esempio, l'apertura del Bar Tacco 100, a fianco della Farmacia,

sempre in via Matteotti.Auspichiamo che a breve il centro reg-giolese torni ad essere vivace come un tempo, che torni ad essere una delle passeggiate per lo shopping più movi-mentate della Bassa.

Via Matteotti ricomincia a prendere vita, tra nuove aperture, trasferimenti e ristrutturazioni terminate

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

GAZZETTA DELLA BASSA 09

Ha fatto mille me-stieri. È nato in una famiglia che

non si poteva definire benestante, ma, nel suo piccolo si può definire una persona che ce l'ha fatta, che si è realizzata. Parliamo di Franco Pet-tenati, noto commercian-te reggiolese conosciuto dai suoi cittadini per la schiettezza e l'intrapren-denza. Oggi, raggiunta un'eta da "nonno" si può permettere di mettere in fila gli anni della sua esistenza e raccontarceli in un breve libro. E non

è solo la storia di Franco, ma anche della sua fa-miglia, dei suoi figli e in un certo senso anche la storia della Reggiolo di quegli anni. Molti lettori di quella generazione, e anche delle generazioni successive, riconocosce-ranno un clima fami-gliare di un'epoca in cui ancora "ci si arrangiava", ma in cui i rapporti era-no ancora reali e sinceri e con l'intraprendenza era possibile migliora-re il proprio benessere famigliare. Chissà che Pettenati non decida di

ripubblicare il libro con un editore e cercare una platea di lettori più am-pia.

Scritto e pubblicato in autonomia, la storia di una vita a suo modo avventurosa, quella di Franco Pettenanti, che fa

intravedere sullo sfondo anche la storia della comunità di Reggiolo

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

I paesi della BassaREggIolo

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La pausa estiva non ha bloccato l’andamento dei lavori della ricostruzione. Ad oggi sono stati assegnati oltre 26.000.000 di euro e liquidati oltre 12.000.000.

Rimangono però da assegnare ancora n° 274 pratiche di cui 212 risultano solo prenotate, senza domanda di contributo.

EVENTI

Immagini dell'ormai storica Fiera della Zucca. L'edizione

2014 è andata bene, molti visitatori fuori dal

comune. Il servizio fotografico è di

Furio Camillo

LA FIErA dELLA zUCCA

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

I paesi della Bassa REggIolo

GAZZETTA DELLA BASSA 11

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

AL PUB IN MOTOIntervista ai fratelli Francesco e Lorenzo Artioli

del Sinner’s Reunion Pub di Rolo

Ragazzi, rac-contateci un po’ di voi... come è nata l’idea di

aprire un locale di que-sto tipo?“È stata una scelta fatta nel 2010 parlandone tra l’Australia, dove si trovava Lorenzo, e l’Italia dove in-vece ero io. Il pub è stato aperto il 13 luglio 2011, ed è nato come un gioco da una nostra passione. L’idea era quella di creare un locale dove poter condividere con altri la nostra pas-sione: parlare di moto davanti ad una buona birra e a una buona bistecca... Abbiamo quin-di avuto l’idea di creare un pub per motocicli-sti, un locale che prima di tutto a noi sarebbe piaciuto frequentare come clienti. Per questo abbiamo privilegiato non tanto la location in sé, ma quello che questa trasmette. Non ab-biamo un salotto abbastanza grosso in casa da poter ospitare tutti i nostri clienti, ma qui è come se avessimo un salotto di 500 mt qua-dri, come se la gente venisse semplicemente a casa nostra”.

Cosa offrite alla vostra clientela? “Cerchiamo di offrire quello che a noi da altre parti è sempre mancato. Abbiamo un vasto assortimento di birre con una scelta conti-nua: cinque birre fisse e quattro artigianali che cambiano tutte le settimane, oltre a 150 tipi di birre in bottiglia. Inoltre, siamo un menù vocale, nel senso che quando il cliente viene al bancone a scegliere cosa bere gli descriviamo le birre che abbiamo. Il dialogo con il clien-te per noi è molto importante, si fanno due chiacchiere, ci si conosce meglio e così si rie-sce a capire i suoi gusti e a consigliargli cosa mangiare e cosa bere. Da un anno, infatti, ab-biamo inserito anche la possibilità di mangia-re. I piatti proposti sono quelli della classica cultura da motociclista americano, non la soli-ta piadina... Anche in questo caso la rotazione delle nostre proposte è continua, da noi non mangi o bevi due volte la stessa cosa. E se a qualcuno non dovesse piacere la birra, offria-mo una vastissima scelta di cocktail, creando anche proposte personalizzate”.

Sappiamo che ospitate spesso concerti...“Esatto, ospitiamo spesso concerti a tema. Per noi un live deve essere qualcosa che va

a chiudere la serata. Ab-biamo sempre guardato all’aspetto artistico all’in-terno del locale. Prossi-mamente avremo, infatti, la possibilità di chiamare ragazzi con gli skate e con le bmx, ma anche ritrattisti, fumettisti e ospitare espo-sizioni fotografiche. Inol-tre, abbiamo un’area ester-

na in cui è possibile ospitare eventi e concerti. Non c’è un palco, però, i musicisti suonano sempre a livello della gente. Abbiamo solo un carretto dell’uva, regalatoci da un cliente, sopra cui suona il batterista. Secondo noi il palco crea distanza tra chi ascolta e chi suona, mentre preferiamo che si crei un contatto sia tra chi suona e gli spettatori, ma anche tra i singoli clienti”.

Il Sinner’s è unico nel suo stile. È vero che si entra anche in moto?“Sì, esatto! Qui tutto gira intorno alla moto, che è il fulcro del locale. Proprio per questo si può arrivare fino al bancone in moto. Ci sono, inoltre, i parcheggi dentro e si può par-cheggiare anche di fianco al tavolo. C’è anche un’area con una piccola officina gratuita. Da questo inverno, inoltre, partiremo con un’ini-ziativa nuova: i corsi di meccanica, dove per-sone qualificate spiegheranno ai clienti le basi della manutenzione della moto”.

Che tipo di clientela ospitate?“Il nostro è un locale aperto a tutti. La clien-tela è eterogenea, non è solo un locale per motociclisti ma anche per famiglie. Inoltre, la domenica spesso ci incontriamo con i no-stri clienti e andiamo a fare insieme dei giri in moto. Il nostro non è solo un lavoro, ma una passione. Nel nostro locale abbiamo ospita-to motociclisti arrivati apposta da Treviso, Piacenza e Padova. I ragazzi di un chapter dell'Harley Davidson Club di Genova sono venuti qui apposta con l’intenzione di venire a passare la serata in nostra compagnia. Ab-biamo anche le griglie, che mettiamo gratuita-mente a disposizione per chi si vuole portare la carne da casa e passare la serata con noi. Quello che ci accomuna ai nostri clienti è la passione per le moto e la gente la percepisce subito”.

12 GAZZETTA DELLA BASSAOttobre 2014 | anno VI - n 60

I paesi della BassaREggIolo

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via Intarsiatori rolesi, 20B - Rolo (RE)

Francesco 334 2582730Lorenzo 334 2582732

GAZZETTA DELLA BASSA 13Ottobre 2014 | anno VI - n 60

I paesi della Bassa REggIolo

Il momento è di grande tristezza, di pro-fonda malinconia, per gli amici, per tutti i compagni che hanno conosciuto il nostro

Pino.L’amministrazione ha voluto rendergli omaggio proclamando oggi lutto cittadino, per il suo valore e per i suoi principi che han-no fatto la storia del nostro paese.Per tutti noi Pino sarà il Sindaco di Reggiolo.Oratore straordinario, Agostino, credeva nei fondamenti morali della politica, che li espri-meva e li rendeva sempre facilmente com-prensibili.Oggi tocca a me renderti l’ultimo saluto e ne sono molto grato. Anche tu quando sei stato eletto Sindaco avevi 29 anni, da poco compiuti, eri uno dei sindaci più giovani della nostra provincia e come me quando il partito ti ha chiesto di candidarti hai avuto paura di non farcela, sa-pevi che era una responsabilità importante, ma hai accettato perché amavi questo paese.Ecco questo è uno delle cose che più ci lega e quando ci incontravamo mi dicevi sempre - ascolta la gente, i bisogni delle persone - mi dicevi ancora - quando una persona entra in Municipio lo fa perché ha realmente bisogno, quindi la prima cosa da fare è di ascoltarlo, poi aprendo le braccia per abbracciarmi, mi scuotevi e mi dicevi - coraggio sei un bravo ragazzo, impegnati sempre.La tua idea era quella di saper vedere e saper ascoltare saper cogliere le indicazioni che i tuoi cittadini ti rivolgevano, per guadagna-re la loro fiducia era indispensabile mettere loro al centro di ogni tuo pensiero, eri sem-pre vigile in questo, dovevi rendere conto a

loro.Hai messo insieme una per-sonale cassetta degli attrezzi che ti permettesse di agire al meglio e determinato e riso-lutivo hai affrontato i proble-mi di petto senza deleghe ne tentennamenti.Ti sei impegnato era, era una continua mobilitazione per la lotta dei braccianti, per il la-voro, i contratti salariali, l’as-sistenza, non ti sei mai risparmiato.Hai innalzato tante bandiere, per te erano importantissime si dovevano vedere da lontano, come mi hai ricordato l’anno scor-so durante la festa organizzata in piazza. Le bandiere ti scaldavano il cuore erano un messaggio importante per te e per la gente.Di quante manifestazioni mi hai raccontato, di tante riunioni nel movimento sindacale, nel partito. Hai conosciuto tanta gente, gi-rando l’Italia in lungo e in largo, hai avuto dibattiti accesi e spesso contrastanti, ma sem-pre per il bene della tua comunità.Tu riuscivi sempre a trovare un accordo, ri-uscivi a mediare perché trovavi il buono in tutte le persone che avevi a che fare.Con cura e dedizione mi hai sostenuto e in-coraggiato perché anche tu sapevi quanto e stato difficile fare questo passo importante da Sindaco così giovane.In un attimo sapevi coinvolgere tante per-sone in un progetto, ti accettavano, ti segui-vano, ti esaltavano, erano pronti a seguirti sempre.Avevi grande capacità di convincere e tra-

smettere l’entusiasmo, sempre unito a punta di idealismo, che ridava vita a valori sommersi.Hai affrontato diversi pro-blemi, lo hai descritto nel tuo racconto autobiogra-fico - Buongiorno Signor Sindaco - come l’occupa-zione, l’assistenza, la scuo-la e i principali servizi del comune.

Ti sei poi dedicato all’impegno sociale nel sindacato dei pensionati della cgil dal 1967 fino ad oggi e nel centro sociale, sei stato membro consigliere emerito e fondatore del centro sociale Nino Za.Ti sei dedicato alla famiglia al lavoro nella segreteria delle scuole medie, e nel far vivere i tuoi ideali.Hai combattuto tante battaglie e ora conosce-rai il modo con cui si depone la corazza.Per me il dolore più grande è che te ne sei andato troppo presto, è un dolore sapere che non ci incontreremo più che non mi seguirai nel mio cammino da Sindaco che ho appena iniziato, ma quando penso a te, penso ad un paese che si impegna, dove i diritti e i doveri camminano insieme, cercherò di meritarmi l’eredità da te lasciatami.Quindi mi auguro, anzi ne sono certo, che a Reggiolo si continuerà a pensare e parlare di te AGOSTINO, cioè di giustizia, libertà, lega-lità e impegno per una società migliore.Ciao Agostino”.

Roberto Angeli

Intervento del Sindaco Roberto Angeli durante la cerimonia funebre

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Il pulmino precedente era ormai un mezzo molto datato, che necessitava di interventi

importanti di manutenzione

NUOVO pULMINOSCUOLA

Doppia vittoria per il Comu-ne di Luzza-

ra. Bambini e ragazzi hanno ora infatti a disposizione un “nuo-vo” pulmino, che sarà destinato al trasporto per attività scolastiche

e ricre-a t i v e . Per ac-quistarlo, l’Ente ha utilizzato i soldi provenienti da una causa legale vinta. Il pulmino prece-dente era ormai un mezzo molto data-to, che necessitava di interventi impor-tanti di manutenzio-ne, comunque non risolutivi, quando si è presentata una buona occasione

per un usato sicuro: la Parrocchia di Pieve di Guastalla ha messo in vendita il pulmino che utilizza-va per il Grest, da 19 posti oltre a quello dell’autista. Terminate le procedure di con la Motorizzazio-ne Civile per l’abilitazione alla fa-scia d’età trasportabile (il Comu-ne in quanto Ente pubblico segue una normativa diversa rispetto alla Parrocchia), il pulmino ha ora preso servizio.Via Quasimodo, 1 - 42023 Cadelbosco Sopra (RE)

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Questo libro è a metà strada tra un manuale turistico e un racconto storico: cammina lentamente sulle sponde dei nostri fiumi e ne fa per-cepire l'aroma di argilla e foglie. È un libro che merita di essere letto e

ancor di più conservato come una preziosa memoria famigliare.

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Diciassettetrenta: aperitivo lettera-rio è una serie di

iniziative di presentazioni di libri a cura di Biblioteca Comunale di Palazzo Frat-tini / Libreria del Corso.

sabato 11 ottobrePalazzo DucaleMai per caso di Enrico Stefanidialogano con l'autore Domenico Noris Bucchi, avvocato penalista e Tiziano Soresina, giornalista della Gazzet-ta di Reggio sabato 18 ottobreLibreria del CorsoPeggy guggenheim una vita per l'arteconferenza con Aurora Marzi sabato 25 ottobreLibreria del CorsoCiao amore mio di Elisa Nizzolila forza di raccontare il proprio dolore

sabato 8 novembreLibreria del CorsoUn ritratto ritrovato di Ferrante gonzaga di Paolo Bertellidialoga con l'autore il dott. Gio-vanni Sartori sabato 15 novembreLibreria del CorsoConvivialità della famiglia gonzagaconferenza con Giancarlo Mala-carne INFO. Biblioteca Comunale 0522839755 [email protected]/ Libreria del Corso 0522835341 · [email protected]

APERITIVILETTERARI

Se siete interessati alla lettura, ecco una serie di appuntamenti da non perdere

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

I paesi della BassaBRESCEllo

GAZZETTA DELLA BASSA16

La rassegna del Teatro Gino Cervi promossa da VideoClub Brescello in collaborazione con Comune e Fondazione Paese di Don Camillo e Peppone

TEATrO A brEsCELLOCULTURA

La stagione teatrale 2014-2015 presso il Teatro Gino Cervi di Brescello sito in Via F.lli Rossel-

li (dietro Scuola Media) presenta il se-guente spettacolo il giorno 18 ottobre .L'ingresso costa 10 Euro (con Tessera Amici del Teatro, rilasciata alla Bigliet-teria del Teatro ed ha durata annuale). Ridotto 5 Euro (ragazzi fino a 18 anni - Anziani oltre ai 65 anni - Tessera AU-SER).Parcheggio auto presso AUSL-AVIS en-trata dal cancello in via A. Moro 6Sabato 18 OttobreCompagnia Zimmer FreiProduzione TeatroBarrique

"Chi ha incastrato Charley Grant"regia di Riccardo Iotti e Veronica Tavo-ni

con: Franco Bonilauri, Marcello Borcia-ni, Tiziana Caselli, Giovanni Gherardi-ni, Paolo Guatteri, Margherita Menoz-zi, Alida Raschiani, Clizia Riva, Nicola Tassoni.

"Chi ha incastrato Charley Grant". Autorevoli esponenti dell'aristocrazia americana si ritrovano, a sorpresa, a dover gestire una situazione sempre più imbarazzante, con funambolici intrecci della vicenda, continue entra-

te e uscite, sparizioni, sangue, corna e disguidi. Un semplice anniversario si rivela essere fonte di questo stress crescente. "Chi ha incastrato Charley Grant" è una farsa, o meglio un vau-deville, spassosa, irresistibile, ricca di colpi di scena, costantemente in equi-librio sul filo di un ritmo forsennato e coinvolgente. Gli attori e le attrici che la interpretano sanno sprigionare una energia contagiosa, capace di raggiun-gere lo spettatore, travolgerlo e portar-selo dentro nella commedia. Solo una compagnia collaudata ed esperta come Zimmer Frei poteva creare e rendere appieno questo testo.

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

I paesi della Bassa CoRREggIo

GAZZETTA DELLA BASSA 17

La nuova stagione del Teatro Asioli

"VEdErE, sCOprIrE"

CULTURA

Dodici spettacoli di prosa e sei di teatro musicale, musica e danza - da novembre a maggio - cui si

aggiungeranno quattro titoli per ragazzi e famiglie. Questi i numeri del prossimo cartellone del teatro Asioli - proposto da Comune di Correggio ed Emilia Roma-gna Teatro Fondazione - che si presenta con un programma denso di proposte di notevole interesse, ricco di autorevoli interpreti, testi importanti, attento alla drammaturgia dell’oggi e soprattutto alla qualità della messa in scena degli spettacoli ospitati. Nonostante la diffici-lissima situazione economica generale e, ancor di più, del teatro italiano, il Comu-ne di Correggio ed Ert non rinunciano a mantenere l’alto profilo di un’attività che ha fatto dell’Asioli il secondo teatro della provincia.“Nonostante le difficoltà degli enti locali - dichiara il sindaco di Correggio Ilenia Malavasi - continuiamo ad investire in cultura con una stagione teatrale di gran-de qualità. Gli attori che calcheranno il nostro palcoscenico porteranno a Cor-reggio opere eccellenti che stimoleranno la partecipazione del pubblico corregge-se e non, contribuendo ad arricchire la proposta culturale di tutta la provincia. Per rimarcare la funzione fondamenta-le del Teatro come spazio di riflessione, riconoscimento e sviluppo per la comu-nità, in questo momento di difficoltà eco-nomica, abbiamo previsto una riduzione del 50% sul prezzo dell’abbonamento per tutti coloro che si trovano in condi-zioni di disoccupazione, cassa integra-zione, sospensione del lavoro, mobilità. Un segnale di attenzione importante per sostenere il diritto alla cultura come in-vestimento strategico per crescita delle persone e la coesione sociale del nostro territorio”.Tra i nomi di grande rilievo che saran-no ospiti dell’Asioli, diversi attesi ritor-ni: Filippo Timi, autore e interprete del commovente e comico monologo Skian-to, in cui, tra intimi dolori e sguaiate fughe pop, si trasformano in esistenza vera i complessi, i traumi, le menoma-zioni, le possibilità negate di una gioven-tù difficile segnata dalla “malattia” ma ricca di vita interiore, desideri e parole non dette; Silvio Orlando - diretto da Daniele Luchetti, accanto ad un nutrito gruppo di notissimi attori tra cui Marina Massironi e Roberto Citran - sarà prota-

gonista di La scuola, riportando oggi in scena quegli scrutini della IV^ D e quel gruppo di insegnanti che, vent’anni fa, con il titolo Sottobanco, fecero di quello spettacolo un vero cult, raro caso in cui poi il cinema accolse un successo teatrale italiano; Marco Paolini, autore e protago-nista di Ballata di uomini e cani, da Jack London, si prenderà “due ore di libertà” dal teatro civile per portarci ai confini del mondo e dell’umana solitudine, nei paesaggi dell’anima del grande scrittore americano; Ottavia Piccolo sarà protago-nista, accanto ad altre dieci attrici, di 7 minuti, “dramma proletario” dolente e contemporaneo di Stefano Massini ispi-rato ad una vicenda realmente accaduta, con la regia di Alessandro Gassmann; Luigi Lo Cascio con il suo poetico Otello, liberamente ispirato alla nota tragedia shakespeariana, scaverà dentro l’antica e modernissima ossessione di un possesso amoroso che diventa funesto; Umberto Orsini sarà protagonista de Il giuoco delle parti da Luigi Pirandello, da lui adattato con il regista Roberto Valerio e con Mau-rizio Balò, che ripercorre la nota vicen-da di marito-moglie-amante in un folle flashback che mescola reale ed irreale, presente e passato, razionalità e follia; Elio De Capitani, regista e protagonista con il suo Teatro dell’Elfo, porterà in scena Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller, un classico del Novecento che il regista-attore affronta per prose-guire una personale riflessione sulla vita d'oggi e sul tema dei rapporti tra giova-ni e adulti attraverso la drammaturgia americana d'ogni epoca. Beppe Severgnini passerà dal libro e dal-lo schermo al palcoscenico come autore e protagonista di La vita è un viaggio, adat-tamento teatrale dei suoi scritti diretto da Francesco Brandi. Homicide House è il testo del drammatur-go reggiano Emanuele Aldrovandi vin-citore del premio Tondelli-Riccione 2013, che arriverà all’Asioli dopo la prima as-soluta al festiva Castel dei Mondi, messo in scena con la regia di Marco Maccieri e con, tra gli altri, Deniz Özdogan, giova-ne attrice tra le più stimate della scena nazionale che ritroveremo anche in Furia avicola di Rafael Spregelburd, il dramma-turgo argentino fra i più acclamati della scena mondiale, che in questo spettacolo è anche regista e ha assemblato due suoi atti unici (La fine dell’arte e Burocrazia)

uniti da un intermezzo.Michela Cescon e Luca Lazzareschi sa-ranno gli splendidi protagonisti di Good People, intenso testo del drammaturgo americano premio Pulitzer David Lin-dsay-Abaire. Ritornerà il Teatro delle Ariette con Ma-trimonio d’inverno (diario intimo), il raccon-to del loro amore e dell'amore che li lega ai loro campi e ai loro animali, agli amici e ai compagni di vita, messo in scena at-torno a un desco per 26 commensali.Tre saranno gli spettacoli musicali: Ri-goletto di Giuseppe Verdi, diretto da Giulia Manicardi, con la soprano Paola Cigna, Marzio Giossi nel ruolo del titolo e il tenore Riccardo Mirabelli; il concerto Un’orchestra da quattro soldi dell’Ensem-ble Concordanze di Bologna, che con musiche di Johann e Josef Schrammel, Strauss, Mahler, Martinu e Dvorak com-pone una sorta di itinerario nei territori popolareschi della “musica dell’Impero” ricreando - grazie a trascrizioni originali per due violini, violoncello, fisarmoni-ca, corno, clarinetto e percussioni - l’en-tusiasmante atmosfera della musica da strada; infine l’operetta Il paese del sorriso messa in scena da Corrado Abbati. Ancora tre i titoli di danza: la prima as-soluta di Carmen/Bolero della compagnia MM Contemporary Dance Company, di-retta da Michele Merola, con coreografie di Emanuele Soavi e dello stesso Merola sulle celebri musiche di Bizet e Ravel, e i due spettacoli Made in Italy 13.0 e Made in Italy 14.0, frutto del lavoro di Agorà Coaching Project, corso professionale di alta formazione per danzatori che li vede interpretare coreografie firmate da importanti protagonisti della danza con-temporanea italiana ed europea.La campagna abbonamenti avrà inizio sabato 4 ottobre, con diritto di prelazione per gli abbonati della stagione preceden-te. I nuovi abbonamenti saranno messi in vendita da sabato 25 ottobre; i biglietti per tutti gli spettacoli della stagione sa-ranno in vendita da lunedì 3 novembre.Notizia da comunicato stampa.

Tutte le info su www.teatroasioli.it Teatro Asiolie-mail: [email protected] tel.: 0522 637813

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

Feste e iniziative d'autunnoRolo

SABATO25 OTTOBRE

DOMENICA26 OTTOBRE

LE MOSTRE

DA GUSTARE

GAZZETTA DELLA BASSA18 Ottobre 2014 | anno VI - n 60

ROLO - FIERA DI SAN SIMONE - 25 e 26 OTTOBRE

NoVI DI MoDENAFeste e iniziative d'autunno

GAZZETTA DELLA BASSA 19Ottobre 2014 | anno VI - n 60

Novi - Fera d'Utober - 11 e 12 Ottobre

GAZZETTA DELLA BASSA20

I paesi della BassaMANToVA

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

21GAZZETTA DELLA BASSA

I paesi della Bassa MANToVA

Alla galleria Arte-Arte di via Gala-na 9 a Mantova,

sabato 20 settembre, alle ore 18.30, si inaugura la mostra intitolata Tessere magiche, una personale che inquadra l’interes-santissimo lavoro di Giu-lio Menossi, un mosai-cista friulano di grande talento. La mostra si avvale dell’intervento critico di Gianfranco Ferlisi .L’esposizione resterà aperta sino al 4 ottobre dal martedì al sabato dal-le 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. La dome-nica e il lunedì solo su ap-puntamento. Info: Valentina Marongiu, tel. 3332121988 – ([email protected])

TESSERE MAGIChE

Alla galleria ArteArte di via Galana 9 a

Mantova, la mostra intitolata Tessere magiche di Giulio

Menossi

MANTOVA/ARTEFIERA MILLENARIA dI GONZAGA La provincia di Mantova verso Expo 2015

Ancora Paolo Bambini insieme alla dirigenza di Confartigianato Mantova.

Il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina con il Presidente della Provincia di Mantova Ales-

sandro Pastacci, presenti in Fiera Mille-naria di Gonzaga 2014, presso lo stand di Cucine Bambini dove è stata esposta in anteprima la Cucina “Compact Spa-ce 1”, la quale farà bella mostra di sé a EXPO 2015 a Milano, nello spazio di Confartigianato dedicato alle Eccellen-ze Artigiane.

Paolo Bambini insieme al noto giornalista te-levisivo Patrizio Roversi, intento ad ammirare alcuni particolari della nuova linea di Cucine Ecologiche “Eco-Art-Lab”.

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

22 GAZZETTA DELLA BASSA

I paesi della Bassa

Ci eravamo lascia-ti con l’intervi-sta al Rag. Fabio

Calderone dell’Agenzia Cattolica Assicurazioni di Campitello. Proseguiamo con altre due domande chiave:

In un mercato fatto di tanti operatori, come si fa a scegliere quello giusto?La prima cosa che biso-gna considerare è la fi-ducia. Chiaramente an-che il prezzo ha la sua importanza ma questo diventa insignificante se prima non si è rag-giunta la tranquillità e la consapevolezza di essere assicurati bene.

Come facciamo a sape-re se siamo assicurati bene oppure no?La nostra agenzia Cat-tolica Assicurazioni di Campitello desidera

che il proprio cliente pretenda, a fronte del pagamento di un pre-mio, un servizio, il mi-gliore possibile! Il nostro servizio per il cittadino è quello di fornire una consulenza chiara e personalizzata che gli consenta di po-ter scegliere il prodotto assicurativo più adatto alle proprie esigenze.A confermare il buon servizio offerto ci sarà il passaparola dei pro-pri concittadini. Il buon vecchio passaparola appunto, secondo noi il miglior sistema pos-sibile!Ringraziamo ancora gli abitanti di Campitello/Marcaria che hanno creduto nella nostra causa e che ci consen-tono, giorno dopo gior-no, di portare avanti un servizio di successo!

CAMPITELLO OFFREUN SERVIZIO IN PIù

NOTIZIE DALLE ATTIVITÀ

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

23GAZZETTA DELLA BASSA

I paesi della Bassa CAMPITEllo / MARCARIA

L'autunno è la stagione giusta per le passeggiate in bicicletta, ancora il freddo non è proibi-

tivo e il caldo è un ricordo estivo.Lo scorso mese di giugno, come ap-prendiamo da comunicato stampa, si è concluso l’intervento per la re-alizzazione di servizi per i fruitori sul percorso verso le testimonianze gonzaghesche di Gazzuolo e Bel-forte che ha visto la realizzazione di un’area di sosta, in prossimità di Piazza Garibaldi e, in particolar modo, sul percorso ciclopedonale “Greenway del Parco Oglio Sud”, costituita da un gazebo in legno a pianta rettangolare della superficie di 9 mq circa con tavolo da picnic in legno e panche incorporate. Nel-la nuova area di sosta sono state

inoltre posizionare n. 3 panchine, n. 2 portabiciclette e n. 3 cestini por-tarifiuti, oltre a una staccionata in legno mordenzato. L’intervento è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo e di Regione Lombardia a valere sul progetto em-blematico capofilato dalla Provincia di Mantova “Nel segno del manto-vano”. All’interno del progetto il Comune di Gazzuolo, ha aderito al piano “Paesaggi e culture di fiume tra Oglio e Po”, che, con l’assisten-za tecnica del GAL Oglio Po terre d’acqua, ha visto la realizzazione di numerosi interventi in 9 Comuni dell’area per la valorizzazione del patrimonio storico - architettonico, culturale e naturalistico locale.

IN BICICLETTA ATTRAVERSOI COMUNI dELL'OGLIO PO

Suggerimenti per suggestivi percorsi in bicicletta in questa parte del mantovano

GAZZUOLO E COMUNI OGLIO PO

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24 GAZZETTA DELLA BASSA

I paesi della BassaPoggIo RUSCo

IL SALUTO dI dON TONINOPARROCCHIA

Secondo quanto spiegato dal co-municato parrocchiale riportato

sul sito ufficiale Don Tonino ha sa-lutato Poggio Rusco, con la S. Messa delle ore 18.30 in piazzale S. Fran-cesco.Don Tonino è entrato a far parte del-la parrocchia di Governolo domeni-ca 21 settembre durante la celebra-zione della S. Messa delle ore 10.30Nella foto un momento della S. Mes-sa e dei ringraziamenti.

ORARI DI APERTURA Al PUBBlICo DEglI UFFICI CoMUNAlI

UFFICIo PRoToCollo Lunedì dalle ore 08:00 alle ore 12:00 Martedì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 Mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 Giovedì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 Sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:00 UFFICIo ANAgRAFE – STATo CIVI-lE – ElETToRAlE E SERVIZI CIMI-TERIAlI Lunedì dalle ore 08:00 alle ore 12:30 Martedì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 e dalle ore 16:30 alle ore 18:00 Mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Giovedì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:30 SPoRTEllo ATTIVITÀ PRoDUTTI-VE DI PoggIo RUSCo – MAgNA-CAVAllo E SAN gIoVANNI DEl DoSSo Lunedì dalle ore 08:00 alle ore 12:30 Martedì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 e dalle ore 16:30 alle ore 18:00 Mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Giovedì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:30 UFFICIo RAgIoNERIA e UFFICIo

TRIBUTILunedì dalle ore 8:00 alle ore 13:00 Mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00 Sabato solo su appuntamento (tel. 0386 734405 int.4) UFFICIo SEgRETERIA - CUlTURA Lunedì dalle ore 08:00 alle ore 12:30 Martedì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Giovedì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:30 UFFICIo SERVIZI SoCIAlILunedì dalle ore 08:00 alle ore 12:30 Martedì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Giovedì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Venerdì dalle ore 10:00 alle ore 12:30 Sabato dalle ore 10:00 alle ore 12:30 UFFICIo TECNICo (EDIlIZIA PRIVA-TA – oPERE PUBBlICHE ED EColo-gIA)Lunedì dalle ore 08:00 alle ore 12:30 Giovedì dalle ore 08:00 alle ore 12:30 Sabato su appuntamento (tel. 0386 734405 int. 3) UFFICIo PolIZIA loCAlELunedì dalle ore 08:30 alle ore 12:30 Mercoledì dalle ore 08:30 alle ore 12:30 Sabato dalle ore 08:30 alle ore 12:30

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

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Spazio concesso gratuitamente dalla «Gazzetta della Bassa»

all’Associazione Commercianti per dare comunicazione delle

attività del paese. L’Associazione Commercianti è indipen-

dente dalle attività imprenditoriali della testata.

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

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essendo un territorio lom-bardo, hanno sempre per-cepito l'influsso della vici-na regione, il Veneto, e in particolare del territorio veronese.L'Italia, lo sappiamo, è la terra dei mille campanili. In molti comuni vi è un piccolo monumento che vale la pena visitare o si trova nascosto, tra le pie-ghe della storia, un evento storico che è avvenuto tra le strade di piccoli paesi.Per quanto riguarda que-sto territorio, pare che proprio qui, nel 452 d.C avvenne lo storico incon-tro tra il Papa Leone Ma-gno e il terribile re degli Unni, Attila.

Fu l'ultimo e più poten-te sovrano degli Unni. Dall'Europa, dal 434 fino alla sua morte, governò un vastissimo impero che si estendeva dall'Europa centrale al Mar Caspio, e dal Danubio al Baltico, unificando - per la prima

ed ultima volta nella sto-ria - la maggior parte dei popoli barbarici dell'Eu-rasia settentrionale.Il famoso re dei mongoli, infatti, aveva terrorriz-zato con i suoi guerrieri l'intera Europa, e proprio la mediazione del Papa, come vuole la tradizione, fu la causa della ritirata di Attila. Insomma, se l'Occi-dente non diventò, forse, un impero mongolo per i secoli avvenire, fu pro-prio grazie all'incontro tra i due personaggi storici, proprio qui, nel territorio di Roncoferraro e Gover-nolo!Va detto che seppure l'evento è storico, cioè è veramente accaduto, non sappiamo se questa carica simbolica che gli attribu-iscono le fonti fosse con-creta e se Attila rinunciò a proseguire per l'abilità retorica o il prestigio spi-rituale del pontefice.

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Si è svolta dal 26 al 29 settembre e dal 3 al 5 ottobre con grande successo la

Festa dell'Uva di Bondeno. Ecco, alcu-ne immagini dei tanti volontari della mani-festazione. le giornate di festa hanno visto

come protagonisti non solo gli spettacoli musicali alla sera, ma anche i piatti della

cucina tradizionale preparati dai volontari, che come ogni anno si sono impegnati per il

buon funzionamento della festa.

goNZAgA I paesi della Bassa

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

30

Nu m e r o s e persone han-no assistito

al l ' inaugurazione della mostra "Poliro-ne luogo di pace. La testimonianza degli artisti". Si tratta di una mostra allestita nel Refettorio del fa-

moso monastero di San Benedetto e cura-ta dal Club Unesco.Ma questa è solo la terza manifestazione in ordine di tempo, visto che è stata pre-ceduta da la "Catena umana di Polirone", del 2012, e da "Pace

in piazza" del 2013.Il Comitato Unesco (Alfredo Zanini, Ro-berto Pedrazzoli, Italo Scaietta, Paolo Corbellani, Sergio Cordibella, Anna Raineri, Marco Gia-vazzi, Davide Bassi) ha pensato a questa

Un percorso a tema verso la candidatura ufficiale di San Benedetto Po come patrimonio Unesco dell'Umanità

GAZZETTA DELLA BASSA

pOLIrONELUOGO dI pACE

EVENTI

I paesi della BassaSAN BENEDETTo Po

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

31GAZZETTA DELLA BASSA

I paesi della Bassa SAN BENEDETTo Po

serie di eventi come a un percorso che ar-rivi alla candidatura del Polirone per il ri-conoscimento di sito patrimonio dell'uma-nità. Ambizione non esagerata, se si pensa che San Benedetto e il suo monatero fu-rono importantissi-mi snodi della storia medievale italiane ed europea.L'evento di quest'an-no, realizzato attra-verso l'opera di 60 artisti, vuole testimo-

niare la sensibilità nei confronti del patri-monio culturale del Polirone. E ciò è stato sottolineato anche in sede di inaugurazio-ne.Gli autori, prove-nienti dalla pronvicia di Mantova, alcuni di San Benedetto e al-tri dai paesi attorno hanno aderito con entusiasmo all'invito degli organizzatori, preparando qualcosa appositamente oppu-re scegliendo fra la

propria opera un la-voro che esprimesse la finalità di pace.Il sindaco Marco Giavazzi e il presi-dente della Provincia Alessandro Pastacci hanno definito la ri-apertura del refetto-rio dopo il terremoto del 2012 “un tassello importante nella gra-duale riappropria-zione del Complesso monastico, che sarà completa entro il 1° maggio 2015, in tem-po per l'Expo”.

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

Questa è una di quelle sto-rie che sanno di duro la-voro, mattine iniziate pre-

sto e serate finite tardi, storie che profumano di terra, di pioggia, di nebbia, di campagna, storie di una volta, storie di bassa mantovana che sentiamo nostre. Nostre come i prodotti che il campo ci offre qui, spesso più generosamente che al-trove. Il vino, la polenta, la zucca li abbiamo nelle ossa, preziosi tesori fin dai tempi in cui aver di che sfa-marsi sulla tavola era ciò che più contava. E per tutti questi è finalmente giunta da qualche stagione anche la sacrosanta affermazione che me-ritano: la De.c.o. (Denominazione

Comunale di Origine). Si tratta del riconoscimento con-cesso dalle amministrazioni co-munali con lo scopo di tutelare e valorizzare produzioni locali ti-piche, siano esse prodotti agricoli o piatti artigianali di eccellenza. Ad oggi sono 16 le denominazio-ni comunali assegnate in tutta la provincia, da non confondere con la celeberrima DOP denominazio-ne d’origine protetta, la De.c.o è strettamente legata al territorio di produzione e risulta attribuita dai singoli Comuni. A Quistello è conferibile dai pri-mi mesi dell’anno 2013 e la base di partenza fu il Vin Cot della Canti-na Sociale. Secondo prodotto an-

noverato tra le tipicità territoriali d’eccellenza risulta essere, dalla primavera scorsa, anche la rinoma-ta zucca “cappello da prete” (capèl da pret in dialetto), la varietà più antica in assoluto prodotta presso l’Azienda Agricola Calciolari di Lorenzo e Giuliano, nella frazione quistellese di San Rocco Mantova-no. Incontriamo Lorenzo, il figlio, che da anni riversa le sue energie con appassionata dedizione nel campo della frutticultura. “Le zucche, in particolare questa tipologia, le abbiamo sempre pro-dotte - esordisce - anche quando mio padre si occupava prevalente-mente di allevamento. Solo che era-

sUA ECCELLENzA zUCCA MANTOVANALa specialità detta “capèl da pret” prodotta

a Quistello conquista la De.c.o.

32 GAZZETTA DELLA BASSA

EVENTI

I paesi della BassaQUISTEllo

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

I paesi della Bassa

33GAZZETTA DELLA BASSA

no destinate ad un uso prettamen-te familiare, mia nonna ogni anno metteva da parte i semi migliori così da ripartire alla coltivazione successiva dagli esemplari qua-litativamente più elevati”. Un’at-titudine, quella per la selezione, che ha dunque radici nelle lontane consuetudini rurali delle nostre campagne, certo degna premessa per l’eccellenza oggi raggiunta. “Quando dieci anni fa aprimmo anche il punto vendita diretto - prosegue Lorenzo - acquisimmo la possibilità di far conoscere mag-giormente questa zucca in tutta la sua qualità, sul mercato si trova or-mai di tutto ma la vera zucca man-tovana deve avere determinate ca-ratteristiche”. Da questa unicità si avvia il percorso per l’assegnazio-ne della denominazione d’origine, una cammino sbocciato quasi per caso nel 2010: “In collaborazione con Sicopom, Regione Lombardia e soprattutto l’Università di Pavia - racconta il coltivatore quistelle-se - partecipiamo ad un progetto per la salvaguardia dei prodotti in via d’estinzione, venendo nel no-stro caso interpellati in merito alla produzione del peperone bianco mantovano. Quando il professor Graziano Rossi dell’università di Pavia ci confessa di aver difficoltà nel rintracciare la vera zucca man-tovana gli presentiamo la nostra. Inutile dire che prese atto entusia-

sticamente della piacevole scoper-ta, si convenne così di accantonare immediatamente la strada del pe-perone in favore della zucca capèl da pret.” Partì da quella decisione l’iter re-lativo a tutte le analisi di laborato-rio svolte dall’Università di Pavia. Nel giro di due anni giunge fi-nalmente il responso che certifica l’eccellenza del prodotto, Lorenzo Calciolari si occupò personalmen-te di compilare il disciplinare di produzione riguardante le pecu-liarità chiave della zucca, i tempi di rotazione e tutto ciò che riguar-da la coltivazione di questa magni-fico frutto della terra. “Ho sempre insistito affinché ricevesse le tute-le che meritava - conclude Loren-zo - e il Comune da parte sua ha sempre denotato grande interesse riguardo l’opportunità di valoriz-zare ben due prodotti locali anche al di fuori del territorio quistelle-se”. Particolarità di questa zucca, oltre ad avere una polpa giallo-arancio molto soda, piacevolmen-te dolce, risiede nel fatto che può durare parecchi mesi, anche un anno, e risultare ancora molto gustosa. Se è vero che prime trac-ce di questa specialità di zucca si riscontrano addirittura in dipinti del ‘600 possiamo tranquillamen-te asserire che le cose belle durano poco, quelle buone decisamente di più. Edoardo Calciolari

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

GAZZETTA DELLA BASSA34

ANChE qUEsT'ANNO LE bOrsE dI sTUdIO

Tre borse di studio da assegnare agli studenti che hanno conseguito la maturità nell’anno scolastico

2013/2014

FORMAZIONE

L’Amministrazione Comunale di Suzzara ha pubblicato con scadenza il 15 novembre pros-

simo, il bando per l’attribuzione di tre borse di studio da assegnare agli studenti che hanno conseguito la ma-turità nell’anno scolastico 2013/2014 e si siano iscritti ad un corso universi-tario.Per il quinto anno consecutivo si è

voluto rinnovare questa importante opportunità che quest’anno ha intro-dotto alcune novità puntando soprat-tutto sul merito degli studenti affin-chè le borse di studio possano essere consegnate a coloro che sia attraverso la votazione alla maturità quanto nel primo anno di studio universitario, si distinguano per preparazione, capa-cità e volontà di studio.

I paesi della BassaSUZZARA

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

35GAZZETTA DELLA BASSA

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I paesi della Bassa SUZZARA

Proprio per questo motivo il bando è stato aperto a tutti gli Istituti Superiori non solo Statali e anche fuori la Provin-cia di Mantova mantenendo comunque come elemento fondamentale quello che gli studenti devono essere residen-ti a Suzzara e aver conseguito una vo-tazione non inferiore agli 81/100.La graduatoria finale sarà stilata anche in base al reddito famigliare che non dovrà superare i 30.000,00 € mentre la consegna dell’assegno di 1.000,00 € per ciascuna borsa di studio avverrà in due momenti in quanto si terrà conto anche dei risultati conseguiti, in termini di crediti formativi universitari, raggiunti

entro il 31 luglio 2015.Con queste borse di studio, l’Ammini-strazione Comunale di Suzzara inten-de dare un aiuto agli studenti che ab-biano dimostrato rilevanti qualità nel loro percorso di studio e che vogliano allo stesso modo perseguirlo nei pros-simi anni universitari ritenendo che il merito sia una componente fondamen-tale per il raggiungimento di impor-tanti traguardi nella vita professionale dei giovani.

I corsi per adulti sono organiz-zazti da EDA per Istuituto com-prensivo "gorni" di Quistello e

comprendono: Alfabetizzazione 1° livelloAlfabetizzazione 2° livelloScuola media

le iscrizioni vanno portate o inviate via fax o via mail all'Istituto gorzi.Nella domanda è possibile specifi-care che si richiede di frequentare le lezioni a Suzzara. In questo caso, se si raggiunge un numero di iscritti sufficiente, i corsi si terranno al "Par-co la Quercia".

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

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Una delle più belle e coin-volgenti manifestazioni del calendario delle iniziative

culturali, spettacolari e ricreative di Pegognaga, è sicuramente la “Festa d’Autunno”, che si svolgerà da ve-nerdì 10 a domenica 12 ottobre nel centro storico laurenziano. La ma-nifestazione è promossa dalla Pro

Loco e dal Comune in collaborazio-ne con enti, associazioni e commer-cianti. L’articolato palinsesto della Festa prevede per venerdì 10 otto-bre alle ore 21 presso la sala civica, una conferenza con reading del prof. Luigi Gualtieri sul tema: “La Boje: tra emancipazione e diritti” a cura del “Laboratorio Ambiente”. Saba-

GAZZETTA DELLA BASSA36

I paesi della BassaPEgogNAgA

Promossa da Pro Loco e Comune in collaborazione con enti, associazioni e commercianti

FEsTA d’AUTUNNO A pEGOGNAGA

EVENTI

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

to 11 alle ore 21 in piazza Matteotti “Opera” di Marco Belladelli presente-rà una sfilata di moda della collezio-ne autunno inverno. La giornata cloù della Festa sarà domenica 12 ottobre in piazza Matteotti, dove per tutta la giornata vi saranno artistiche banca-relle, stand gastronomici con prodotti e sapori dell’autunno, stand espositivi delle associazioni di volontariato, luna park, spazi giochi per bambini, truc-ca bimbi, antichi mestieri, mostre. In particolare in piazza V. Veneto ci sarà il mercatino del riuso, antiquariato, hobbistica. In via Roma dalle ore 15,30

sfilate di moda dei negozi Ottica Mar-tinelli, Lucia Baby, Lollipop calzature, Centro Nails Sara, Benessere Monica. In via Marconi dalle ore 16,30, teatro dialettale con la compagnia i “Giovani alla Ribalta” che presentano la com-media dialettale “Nadal al pivrunsin”. Sul viale San Lorenzo ci sarà il Merca-to della Rocca e alle ore 16 presso la Pizzeria Tanino concerto della Brown Sugar Band. In via Montegrappa alle ore 16 concerto della band “XX Cen-tury” con musiche del ventesimo se-colo. In via Piave e piazza Galvaligi, avrà luogo l’esibizione degli “Arceri del Po”, mentre in via Don Tazzoli mostra di antichi trattori e trebbiatura del granoturco con macchine d’epoca, l’agriturismo Villoresi organizza giri a cavallo per bimbi. L’aspetto spetta-colare prevede dalle ore 16 davanti al Municipio, spettacoli di danza delle scuole New Generation di Jessica Bec-chi, APD Gymnasium di Villarotta, DanzaStudio diretta da Giorgia Bre-viglieri, Studio Arte Danza diretta da Silvia Calabria. Inoltre i commercianti di Pegognaga hanno promosso il con-corso della miglior vetrina sul tema “Armonie e colori dell’Autunno”, ri-storanti, pizzerie, agriturismi e gastro-nomie proporranno per il pranzo e la cena, piatti tipici della cucina locale. All’imbrunire in piazza Matteotti, uno spettacolo pirotecnico illuminerà il cielo d’autunno pegognaghese.

Vittorio Negrelli

37GAZZETTA DELLA BASSA

I paesi della Bassa PEgogNAgA

Promossa da Pro Loco e Comune in collaborazione con enti, associazioni e commercianti

FEsTA d’AUTUNNO A pEGOGNAGA

EVENTI

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Il Comune di Villim-penta nell'ambito di un progetto di va-

lorizzazione del castello

scaligero-gonzaghesco (risalente probabilmente all'XI secolo) come cen-tro culturale in cui svol-gere eventi di carattere socio-culturale ha forma-lizzato nei primi giorni di ottobre un accordo con l'accademia Music Store Academy, associazione di promozione sociale già presente sul territorio, al fine di organizzare corsi di musica all'interno del castello.

Per questo l'Ammini-strazione Comunale ha concesso all'associazione la sala conferenze del ca-

stello per il periodo otto-bre 2014/maggio 2015. All'interno del progetto è coinvolta anche la Biblio-teca Comunale "G. Ro-dari" dove si svolgeranno incontri nell'ambito del progetto nazionale "Nati per la musica".

I corsi verranno realiz-zati, come accennato, da Music Store Academy. L'accademia è nata nel comune di Sorgà (VR)

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Corsi di musica all'interno del castello di Villimpenta

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Sede principale: Sorgà (VR), V.le Piave 2 Sede di Villimpenta: c/o Castello, Via Tione

Telefono segreteria: cell 329 4253741E-mail: [email protected]

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

41GAZZETTA DELLA BASSA Settembre 2014 | anno VI - n 59

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nel 2006 grazie alla passione del suo presidente Davide Vicen-tini con lo scopo di soddisfare le richieste di chi volesse impa-rare a suonare uno strumento musicale. Da allora Music Store Academy offre corsi personaliz-zati con la possibilità di ottene-re un'abilitazione MMI. I corsi attivati attualmente sono: pia-noforte, chitarra elettrica, basso elettrico, batteria, canto, sax e clarinetto, fisarmonica, teoria e solfeggio, musica d'insieme, ar-monia, esercitazioni corali, dj & home recording.

L'accademia è un'associazione no profit che si propone di rida-re energia ed ossigeno ai valori della cultura, ritrovare le ragioni del trovarsi insieme e di aiutare

i nuovi talenti a scoprire la loro strada. Proprio per questo, l'acca-demia mette a disposizione, per i propri soci e non, uno studio di registrazione dotato di tutte le at-trezzature di ultima generazione che servono a chi vuole realizza-re un proprio disco, una colonna sonora o una demo.

Ottobre 2014 | anno VI - n 60 39

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Ha riscosso successo a n c h e quest'an-

no la "Festa dei Popoli" organiz-zata dall'Associa-zione Rete Rosa di Viadana.La manifestazione si è svolta sabato 20 settembre e ha registrato una forte presenza di pubblico sia italiano che stra-niero.Durante la giornata ad animare le vie del centro del paese sono stati i banchetti del mercato etnico, i laboratori, i giochi e lo spazio de-stinato ai bambini.

A riscuotere particolare successo è stato il ristorante, dove era possibile gustare piatti di cuci-na etnica e piatti della nostra cucina locale (come, ad esempio, pane e salame) per chi predilige i gusti

più tradizionali.La giornata di festa, come accen-nato in precedenza, è stata orga-nizzata dall'associazione senza fini di lucro Rete Rosa di Viada-na, nata con lo scopo di portare avanti e di affrontare le temati-che e le problematiche legate alla questione femminile.

UN SUCCESSO PER LA FESTA dEI POPOLI

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Sabato 18 ottobre l'Associazione Avulss, in occasione del suo 25° anniversario di attività, offre alla

città di Viadana un concerto per arpa. Alle ore 17.00 presso la Chiesa di S. Roc-co (via M. D’Azeglio - Viadana) verrà eseguito “Rapsodia” - Recital per arpacon Davide Burani. Questo il program-ma: Giovanni Caramiello Fantasia su “La Traviata” 1838 - 1938 di Giuseppe Verdi per arpa sola - Alphonse Has-selmans La source 1845 - 1912 Etude - Gabriel Pierné Impromptu - Caprice 1863 - 1937 - Marcel Tournier Au ma-tin 1879 - 1951 Etude de concert - Jesus Guridi Viejo Zortziko 1886 - 1961 - Mar-cel Grandjany Rhapsodie for the harp 1892 - 1974 on a Theme of a Gregorian Easter Chant “Salve Festa Dies”, op. 10 - George Gerswin Fantasia su temi da 1898 - 1937 “Un Americano a Parigi” e “Rapsodia in blu” versione per arpa di Eleonor Fell. Ingresso libero.

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41GAZZETTA DELLA BASSA

ANChE A CARPI la YoungERcard

Sconti e agevolazioni per i giovani in tutto il territorio della Regione Emilia Romangna

YoungERcard, di cosa si trat-ta? È una carta gratuita, dedicata ai giovani dai 14 ai

29 anni che vivono, studiano e lavo-rano in Emilia Romagna.Il progetto riguarda tutta la Regione e anche la Città di Carpi ha aderito. Cosa offre questa carta? Dà diritto ad opportu-nità, sconti ed agevolazioni presso enti e negozi di Carpi e di tutto il territorio regionale. La card, che dal 20 giugno ha sostituito la CartaGio-vani, si può trovare al Qui Città e allo Spazio Giovani Mac’è! negli orari di apertura al pubblico. Secondo quanto riporta anche il il pe-

riodico dell'amministrazione: “l’am-ministrazione comunale ha aderito alla YoungERcard regionale - spie-ga l’assessore alle Politiche giovanili Milena Saina - con la convinzione di poter contribuire ad una maggiore valorizzazione del rapporto tra i gio-vani ed il territorio, non limitato ai soli confini della nostra città ma este-so a tutta la Regione. Con la possibi-lità di promuovere e diffondere, da un lato, le opportunità presenti per i giovani e, dall’altro, di incentivarle ulteriormente mediante sempre più significative aperture e collaborazio-ni con i vari soggetti del territorio”.

“Riteniamo che questa esperienza sia particolarmente preziosa per i ragaz-zi, oltre per chi la riceve. I progetti vengono organizzati in collaborazio-ne con enti locali, associazioni, uni-versità, scuole, polisportive, circoli, cooperative sociali. Le attività pro-poste possono riguardare i seguenti ambiti: educativo, artistico, ricreativo, sociale, sportivo, culturale, ambien-tale. Abbiamo poi anche l’obiettivo di avvicinare maggiormente i giovani al mondo del volontariato attraverso una campagna di promozione”.

Le città e la Bassa CARPI

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

42 GAZZETTA DELLA BASSA

Domenica 19 Ottobre, pres-so Piazza Andreoli, si terrà durante tutto l'arco della

giornata la "Festa della mela Cam-panina e del Parmigiano Reggiano": l'evento comprenderà degustazioni, musica, laboratori per bambini e di-versi tipi di intrattenimento! Grande novità per tutti gli sportivi e le spor-

tive della Bassa: alle ore 10 la bici-clettata Concordia - San Possidonio, iniziativa promossa dal CEAS "La Raganella" e dal servizio Marke-ting dell'Unione Comuni Modenesi dell'Area Nord e realizzata in col-laborazione con FIAB di Modena e Associazione Città d'Arte della Pia-nura Padana.

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pArMIGIANO rEGGIANOTra le varie iniziative nell'autunno della

Bassa, vi segnaliamo anche questa festa

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Da lunedì 1 settembre la Biblioteca "Garin" di Mirandola riprende-rà il proprio orario abituale di apertura al pubblico: mattina da martedì a sabato 8,30-13; pomeriggio da lunedì a giovedì 14,30-

18,30. Chiuso lunedì mattina, venerdì e sabato pomeriggio. L'estensione dell'apertura al venerdì pomeriggio verrà comunicata appena sarà rea-lizzabile.

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

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44 GAZZETTA DELLA BASSAOttobre 2014 | anno VI - n 60

45

Più luci che ombre in questo inizio stagione. Molte delle compagini locali inserite nel nostro mensile,

sono partite con il piede giusto, altre ci stanno arrivando, ma come sempre è presto per tirare somme o abbozzare pronostici. E come al solito partiamo dalla categoria più nobile, la Promo-zione dove concorrono Luzzara e Reg-giolo.luzzara. Un po’ a sorpresa la forma-zione di Dall’Asta si ritrova al primo posto in classifica nel girone A del CRER. Dieci punti in quattro gare non sono pochi per una neo promossa, ora ci si aspetta una conferma nelle prossi-me gare, ma sembra che la squadra sia partita con il piede giusto.Reggiolo. Anche la squadra di Reggia-ni tutto sommato non è partita male ri-spetto alla passata stagione, ha subito una sconfitta, ma i due successi, ed in particolar modo l’ultimo alle spese del forte Colombano, hanno dato segnali molto importanti e di questo passo si può veramente puntare ad un campio-nato ben diverso dalla passata stagio-ne, dove la salvezza fu raggiunta in extremis.Viadana. Scaliamo la Prima categoria, sempre CRER. La squadra di Mister Angelo Boni sta rispettando i prono-stici, cioè quelli di un campionato tran-quillo, a ridosso delle prime. Al debutto è andata male con una sconfitta interna che brucia ancora per come è maturata, poi un pareggio a Cavezzo ed un inco-raggiante successo con la Povigliese.

La rosa di questa squadra appare mi-gliore di quella della passata stagione, e questo fa ben sperare alla società e ai tifosi. Prima del campionato ha parteci-pato alla Coppa Emilia dove è mancato il passaggio del turno successivo per la sola minor differenza reti.gonzaga. Passiamo al girone Lombar-dia. Al momento più ombre che luci in casa Gonzaga, quattro gare e quattro i punti in classifica, con due sconfitte! Qualche attenuante non manca, ma ci si aspetta di più, le credenziali per ri-salire ci sono tutte, certo bisognerà pre-stare maggior attenzione e tenere alta la concentrazione sino al 90’ se si vo-gliono raggiungere i risultati, “tuona” mister Osti.Suzzara. Ora scaliamo in seconda cate-goria. Il Suzzara si è svegliato al mo-mento giusto, lo ha fatto a spese della capolista Sarginesco, un segnale forte per le avversarie, ma guai a cullarsi sugli allori per il successo ottenuto, bi-sogna dare continuità al gioco e ai ri-sultati.Pol. Futura. La formazione di Dosolo, aveva un po’ illuso i tifosi con tre risul-tati utili nelle prime tre gare, ora è arri-vata una batosta interna che non entra-va nelle previsioni, bisogna risalire con il giusto morale, questa è una compagi-ne che può ben sperare e posizionarsi in una classifica interessante.Iveco Suzzara. La neo promossa for-mazione suzzarese sembra essere par-tita con il piede giusto, certo lo scotto della categoria prima o poi si paga,

ma intanto ha messo in cascina cinque punticini pesanti che danno tranquilli-tà e consentono alla squadra di entrare in campo con la giusta serenità che non è poco.Poggese. Avvio non certo facile per il team di mister Bruschi, ma lo si sa-peva… tanti innesti hanno portato ad un rallentamento nell’amalgama del-la squadra, ma ci sono i mezzi per far bene.Pomponesco. Ottimo lavoro del nuovo mister Gerardo Ciccone, nove punti in quattro gare sono un ottimo biglietto da visita.Dinamo gonzaga. Proprio nell’ultima di settembre la dinamo cede i tre pun-ti tra le mura amiche e perde anche il primato in classifica, ci può stare in quanto si vede bene che la squadra ha i mezzi per dominare il campionato.Moglia. Due vittorie ed una sconfitta, un buon inizio rispetto alla passata sta-gione, ma bisogna dare continuità ai risultati se si vuole padroneggiare in vetta.Pegognaga. Non male la partenza, an-che qui migliore rispetto alla passata stagione, si dovrà vedere nelle prossi-me gare come si qualificherà la compa-gine dei mister Mondini-Spagnoli.San Benedetto Po. Inizio un po’ arran-cato, la gara vinta nel derby contro il forte Bagnolo ha dato speranza, ma si è capitolati subito dopo… qual è il reale valore di questa compagine? Staremo a vedere…

SPORT dELLA BASSAcalcio, pallavolo e ciclismo

IL CALCIO dELLA bAssAE NON sOLO

di Sergio Ballarini

GAZZETTA DELLA BASSA 43Ottobre 2014 | anno VI - n 60

Per la congiuntivite andate al mattino presto sotto la pianta di vite tagliata bagnata di rugiada

e fate cadere le gocce negli occhi.Se vi viene il singhiozzo vi suggeri-sco alcuni consigli: trattenere il fiato per 10 secondi - bere acqua rapida-mente a piccoli sorsi - bere un cuc-chiaio di succo di limone. Se ancora non passa annusate il pepe, lo star-nuto vi libererà dal disturbo.Per disinfettare una ferita, se non avete nessun prodotto, preparate un composto di aceto, limone e sale oppure schiacciate un acino di uva acerba sulla ferita.Per alleviare i dolori di schiena do-vuti a postura da lavoro scaldate sale grosso, mettetelo in un sacchetto e posizionate sulla schiena.Per i dolori reumatici lievi fate un bagno tiepido con un sacchetto di garza con dentro 4/5 rametti di ro-

smarino, lasciateli nell’acqua per 10 minuti, agitando di tanto in tanto, poi immergetevi.Se sentite gli occhi stanchi e arros-sati per essere stati troppo davanti al computer imbevete due batuffoli di cotone in una leggera camomilla tiepida, il vapore acqueo aiuterà gli occhi a decongestionarsi.Per togliere il gonfiore sotto gli oc-chi fate impacchi di acqua e sale.Per chi soffre di crampi frizionate la parte con una soluzione di acqua bol-lente con due bustine di zafferano.Per le mani screpolate, per non usare creme, sfregatele con un com-posto di olio e un pizzico di zucche-ro, lasciate per qualche minuto, poi risciacquate con acqua calda.Se avete problemi di insonnia, la sera mangiatevi un bel piatto di lattu-ga che rilassa e aiuta ad addormen-tarsi.

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GAZZETTA DELLA BASSA 47

Cucina nella Bassa

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

48 GAZZETTA DELLA BASSA

di Sabrina Baracchi*

lE sPEZIE E Il VINOSECONDA PARTE. Quali vini esaltano al meglio il sapore delle spezie? Ecco qualche abbinamento e consiglio...

Vasi di vetro e sacchi di juta pie-ni di spezie colorate che diffon-dono i loro fantastici profumi

nei piatti di tutto il mondo.Fiori e foglie, cortecce e frutti, bacche e infiorescenze, semi e radici, interi o sminuzzati, ridotti in polveri finissi-me devono essere conservate al fre-sco e al buio, in contenitori ermetici che imprigionino le prorompenti doti olfattivo-gustative dei loro principi attivi. Liberati spesso, grattandoli o macinandoli al momento dell’uso.Tra i fornelli o direttamente in tavola le spezie esprimono la quintessenza, diventando talvolta il perno dell’inte-ra personalità del piatto.

Spesso sfugge che tutti i salumi di casa nostra, qualche formaggio e mol-te preparazioni di cucina mediterra-nea sono accomunati da una sottile speziatura.Irriverenti e provocatorie, le spezie rischiano di rendere turbolento il rap-porto con il vino e se la speziatura è piccante, l’incontro con il vino può naufragare con facilità. Nella maggior parte le carni e i crosta-cei, pesci e molluschi, uova e ortaggi, legumi e cereali riescono ad attenua-re l’esuberante reattività delle spezie, attenuandone i toni accesi e l’identità focosa. Occorre un vino molto morbi-do…

Ma ricordate: se il piccante eccede, il vino perde ogni confronto.Continuiamo il nostro viaggio tra i profumi e gli spiccati sapori, intrec-ciandoli con il nettare di Bacco e con i giusti abbinamenti. Il ginepro, le cui bacche vengono ab-binate a piatti di capriolo e lepre, era venduto al posto del pepe nero, molto più costoso.Pensiamo ad un piatto di capriolo al vino rosso e ginepro che evoca sensa-zioni gusto-olfattive speziate, succu-lente di grassezza e tendenza dolce, un ambiente montano riscaldato da un camino, richiede un vino di carat-tere come il Lagrein Riserva, morbido

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

GAZZETTA DELLA BASSA 49

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e caldo con tannini fitti, finale spezia-to e tostato. La senape à una pianta erbacea dalla quale si ricavano semi dalle essenze forti e penetranti, usate per la produ-zione delle mostarde italiane, inglesi e francesi. Le varianti sono molte, con curry e curcuma, paprica e dragoncel-lo, in vino o aceto. Le Mustard anglo-sassoni sono miscele di senape rossa e bianca con un po’ di curcuma messe a macerare nel whisky o nella birra.L’arista di maiale alla senape si può abbinare con un Cabernet Sauvignon Riserva, anche Toscano o Friulano, passato in legno dai tratti vegetali e speziati, sapido con tannini eleganti. I semi di anice verde offrono la loro intensità a zuppe di pesce, creme ve-getali e formaggi, ma anche a liquori come Ouzo e Pastis.La bellissima forma dell’anice stellato da astro stilizzato color ruggine è nata in Cina e Vietnam, ma nonostante non sia parente dell’anice in semi ha lo stesso olio essenziale.

Se pensiamo alle Frittelle di Castagne all’anice stellato e finocchio dove que-sti rinvigoriscono la dolcezza e pasto-sità di questo dolce, avvolgente e di discreta succulenza si esige un vino morbido come il velluto, dolce, spe-ziato e sapido, dagli intensi profumi come un Gewurztraminer Vendem-mia Tardiva dell’Alto Adige oppure un Vendages Tardives Alsaziano. I semi di finocchio mediterranei e so-lari, che profumano pesci, carni e pane, insaccati come la finocchiona toscana, olive e salse, ma anche la pasta con le sarde siciliana o una zuppa d’orzo e funghi con coriandolo e finocchio, da abbinare con il Tocai Friulano. Il sesamo, delicato e con sentori che ricordano quelli della noce, aggiunto in insalate e polpette e impiegato in preparazioni come il tonno, scottato avvolto in una sottile crosta di questi semi croccanti, lo si consiglia con un delizioso Riesling Piemontese o della Mosella, con sapori cremosi e persi-stenti.

La vaniglia, come le orchidee dalle quali si ottengono i baccelli, è come il cioccolato un’eredità delle civiltà pre-colombiane.Ne aumenta il fascino l’ambiente eso-tico come il Madagascar, Thaiti, le Seychelles dove le radici aeree di que-sta pianta abbracciano le piante che le sostengono, nutrono e arricchiscono i baccelli di vanillina e altre numerose sostanze aromatiche.Da non confondere con la vanillina, di sintesi, meno pregiata e meno aroma-tica.La si utilizza non solo per i dolci, ma anche per carni e insaccati cotti, nei quali con zafferano e cannella, noce moscata e chiodi di garofano, compo-ne bouquet raffinati.Un piatto morbido, ricco di grasso, particolare, come le Cervella in spezie dolci, può dare soddisfazione in abbi-namento con uno Chardonnay affina-to in Legno.Sulla Bavarese alla vaniglia, perfetto un Recioto di Soave.

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Gonzaga, posta al confine tra la Lombardia e l’Emilia, appare enologicamente come un prezioso crocevia di esperienze che si concretizzano nella produzione dei suoi vini.I suoi vigneti insistono su un’area della Pianura Padana laddove si congiungono le Province di Mantova, Reggio Emilia e Modena. Terreni di diverse tipologie, tutti alluvionali: dal compatto al sabbioso, vocati senz’altro alla coltivazione di uve per la produzione vini frizzanti.Questa zona, identificata nella piana di destra Po, è sempre stata regno del Lambrusco Mantovano.E nel mondo del Lambrusco è protagonista indi-scussa la Cantina Sociale di Gonzaga. Fondata nel 1928 da un ristretto numero di soci, oggi la Canti-na conta 100 soci e lavora 30mila quintali di uva. Tutti i soci sono seguiti da agronomi e rispettano i criteri della Lotta Integrata garantendo la massi-ma qualità del prodotto nel rispetto dell’ambiente. Nell’anno 2012 ha ottenuto le certificazione Biolo-gica e NOP.La Cooperativa si è dotata, nel corso degli anni, di avanzate attrezzature per la lavorazione e l’imbot-tigliamento che permettono di conservare le tipiche caratteristiche dei vini proposti al consumatore ma allo stesso tempo hanno permesso di poter scopri-re prodotti alternativi ottenuti dalle stesse uve.Un importante lavoro improntato alla qualità che non ha tardato a produrre riconoscimenti.

Quella di Gonzaga infatti è stata la prima Cantina Mantovana ad ottenere la Gran Medaglia D’Oro al Concorso Enologico Internazionale Vinitaly 2009, come miglior vino della categoria Vini Frizzanti a Denominazione D’Origine – Vini Frizzanti Rossi Secchi con residuo zuccherino fino a 15G/L., con il Lambrusco Mantovano DOC “Rosso della Signoria”.Il riconoscimento è arrivato a coronazione di un periodo di grandi cambiamenti per la Cantina Sociale di Gonzaga, da una raccolta mirata delle uve con la massima collaborazione da parte dei soci, a un ottimo lavoro svolto in Cantina

sotto la direzione del nuovo Enologo Alessandro Cop-pini e del Presidente Paolo Bernini, a dimostrazione che anche il Lambrusco può essere considerato un vino di Qualità.Un altro importante riconoscimento riguarda il “Man-tè rosso” che è stato inserito nella guida “Bere bene Gambero Rosso 2014” oltre alla vincita del premio Matilde di Canossa 2014. La linea Mantè rappresenta il fiore all’occhiello per la Cantina di Gonzaga, il segmento alto della propria produzione. Il Rosso mantè è adatto a consumato-ri esigenti che non si accontentano di un semplice Lambrusco. Il rosè Mantè è per un consumatore che predilige un Lambrusco 100% mantovano (Lambru-sco Ruberti) in versione rosa brillante. Il Mantè extra dry, ottenuto da Lambrusco vinificato in bianco e Chardonnay, è per chi desidera un happy hour con un vino del territorio.

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

di Wilson Blasi*

L'Italia sta attraver-sando un momento difficile e questo è

indubbio. ma questa cri-si non è solo economica, sta modificando anche la tipologia di offerta e domanda. Il carrello del-la spesa è una voce im-portante per l'economia di una famiglia, il conte-nimento del quale può fare la differenza alla fine del mese.ma come fare per spen-dere meno senza pri-varci dei piaceri della tavola? Ahimè, oggi non è semplice, due sono i fattori principali, il primo riguarda le donne che

lavorano: hanno poco tempo da dedicare alla cucina, quindi acquista-no spesso prodotti se-milavorati o anche pronti al consumo che hanno prezzi alti, derivanti dal costo della manodopera. Secondo sono i prodotti stessi che hanno cam-biato il rapporto di valore nei confronti del mercato di filiera. Oggi non esiste più il prodotto buono che costa poco, nei super-market ci sono le offerte speciali, spesso discu-tibili, oppure prezzi flut-tuanti per il pesce e per la carne, a volte inavvici-nabili.

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Una riflessione (gastronomica)tra presente e passato

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

51GAZZETTA DELLA BASSA

* Presidente Associazione Cuochi di Reggio Emilia. Consi-gliere Nazionale FIC (Federazione Nazionale Cuochi) e Team

manager squadra SARC (Squadra Associazione Reggiana Cuochi)

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Quando ero giovane, mia nonna cucinava e faceva la spesa per tutta la famiglia, spendendo pochissimo perchè c'erano ottimi prodotti a basso costo. Parlan-do di pesce, ad esempio, ricordo che comprava le vongole veraci a 30 lire al kg, ma anche le seppie, le triglie e il baccalà costavano pochissimo. Anche la carne, i cosiddetti secondi tagli per fare gli spezzatini, le polpette e il ragù erano accessibili. Per frutta e ver-dura aveva il suo orto, ricordo ancora quando faceva le verdure ripiene sulla griglia a carbone e il profumo si sentiva passando per strada. Tempi passati, impossibile paragonarli ai tempi attuali, però vi invito a riflettere su qualcosa che può sembra-re un paradosso ma che è una realtà. Io considero la cucina romana una delle migliori d'Italia, tuttora nelle trattorie si può mangiare benissimo spendendo poco. Questa cucina affonda le sue radici nella storia, è una cucina povera perchè è vero che a Roma arrivavano da tutta Italia grandi quantità di merci e bestiame, ma la maggior parte e soprattutto le parti migliori erano destinate all'aristocrazia, al clero e al governo, quin-di al popolo rimanevano i pezzi meno pregiati, come le code, i piedini, i guanciali, le pancette, le trippe, il fegato, le testine. Da questi prodotti, con molto inge-gno e fantasia, hanno creato una tra le migliori cucine regionali italiane.Non voglio darvi ricette questo mese e neanche con-sigli per gli acquisti, ma solo invitarvi a riflettere su quanto detto: l'uomo moderno è il risultato della sto-ria, la tecnologia e le conoscenze attuali sono stupe-facenti in tutti i campi del sapere umano, però penso che l'uomo nella frenesia di raggiungere questi grandi risultati, e dandosi degli obiettivi sempre più ambiziosi abbia perso un po' di quel buon senso che avevano i nostri nonni.Penso che se riflettiamo sul passato, ognuno con le sue storie, potremo trovare qualche soluzione in più e magari aiutarci anche a far quadrare il bilancio fa-miliare.

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

52 GAZZETTA DELLA BASSA

IL LOTTO, QUESTO SCONOSCIUTOmetodi di gioco e curiosità sul popolare gioco del lotto

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Metodo del Mese giochiamo su genova e MILANOottobre 2014Ci a�diamo alla costruzione di metodi che

si avvalgono della cosidetta “Applicazione Visiva”, questi in periodi ben de�niti, analizzano situazioni che costantemente si ripetono e di per sé non fanno uso di altri riferimenti numerici quali possono essere le spie, oppure determinate sortite combinate di numeri in cadenze, decine, �gure o quant’altro, ma solamente della visualizzazione nel quadro estratti. Da queste possibili situazioni porto a conoscenza, con apposite ricerche, elementi che con cadenze temporali particolari tendono ad una “costante” e si proietta con interesse per i prossimi periodi di gioco…

ITER COSTRUTTIVONessun altra regola deve essere applicata, oltre la descrizione seguente...Stabiliamo come punto fermo la QUINTA estrazione mensile.Quindi ogni mese, ed in speci�co ad ogni QUINTA estrazione mensile, applichiamo la seguente tabella all’estratto indicato e prepariamo il gioco nelle ruote di

GENOVA-MILANOprendiamo il PRIMO estratto della ruota di ROMA (occhio ad essere alla 5^ del mese) e cosi com’ è lo rimettiamo in gioco nelle ruote selezionate per Ambata, a seguire nell’esempio proposto sotto gli abbinamenti da selezionare. Vediamo con esempio recente, reale:Estrazione di calcolo è la 5^ del mese, in data 11.07.2013Le Caselle contenenti i Numeri da mettere in Gioco per le ruote citate:

Il 1° estratto di Roma come Ambata Principale [49]

Abbinamento 2° estratto di Palermo come Ambo o superiori [13]

Abbinamento 5° estratto di Firenze come Ambo o superiori [86]

Abbinamento 3° estratto di Milano come Ambo o superiori [48]

Abbinamento 2° estratto di Napoli come Ambo o superiori [70]

Abbinamento 5° estratto di Torino come Ambo o superiori [42]

RUOTE DI GIOCO Genova e MilanoESITO:49 su Ge 5° colpo [23.07.2013]49 su Mi 5° colpo [23.07.2013]49 su Ge 8° colpo [30.07.2013]48.86 su Ge 1° colpo [13.07.2013]49.70 su Mi 5° colpo [23.07.2013]42.13 su Ge 7° colpo [27.07.2013]

Nel corso dei mesi passati, si sono avute diverse situazioni più che positive, a noi basta evidenziare la curva di frequenza positiva nel periodo proposto e con �ducia il proseguio sul prossimo step di estrazioni.Dobbiamo altresi ricordare che il gioco del Lotto è un gioco aleatorio, nessuno può garantire il successo di un determinato evento, quindi è d’ obbligo la giusta razionalità e un meritato e attento distacco critico, alla proxima...

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

Benessere e salute

Curiamo il raffreddore a tavolaConsigli per combattere uno dei malanni di stagione più diffusi con l'alimentazione

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GAZZETTA DELLA BASSA 53

Rafforzare le difese immu-nitarie. Stiamo andando in-contro all’inverno e i prossimi

mesi rappresentano un periodo di tran-sizione che ci porterà verso temperature più fredde e verso un clima in cui è più facile andare incontro a qualche leggero disturbo. Tra i malanni tipici di questa stagione, spicca senza dubbio il raffred-dore (causato dal Rhinovirus). Ecco perchè questo è il momento ideale per rafforzare le nostre difese immunitarie e per prepararle ad affrontare al meglio i prossimi mesi.

Prevenire. In aiuto alle nostre difese

immunitarie viene la nostra alimenta-zione. Infatti esistono alcuni alimenti che possono sia aiutarci a prevenire il raffreddore che aiutarci a rimetterci in forma più rapidamente.Tra gli alimenti più benefici nel primo caso spiccano quelli ricchi di vitamina C e carotenoidi come agrumi, cachi, kiwi, zucca, spinaci e carote. Non solo, anche lo zinco (presente in germe di grano, cereali integrali, molluschi e carne) e la vitamina A (contenuta in latte, uova, burro, carote e spinaci) possono risulta-re utili per prevenire il raffreddore.

Zenzero. E se abbiamo preso il raf-

freddore? In questo caso per guarire più rapidamente è consigliabile l’assunzione di antiossidanti che si possono trovare nelle crucifere (verza, broccoli, cavol-fiori) e che, stimolando le mucose, faci-litano l’escrezione del muco.Ma, tra tutti gli ingredienti che la natura ci offre, è lo zenzero il vero toccasana contro i sintomi del raffreddore. Lo zenzero, infatti, rilascia nel nostro orga-nismo una sensazione di calore (effetto termogenico) che può essere molto utile in caso di brividi e freddo e che inoltre libera i bronchi e scioglie il muco.

Annalisa DiacciCounselor Professionale

Iscritta al CNCP

Ascolto e Consulenza PsicologicaLavoro olistico mente - corpo

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

Benessere e salute

GAZZETTA DELLA BASSA54 Ottobre 2014 | anno VI - n 60

L’idrocolonterapia è una pratica usata fin dall’antichità per lava-re l’intestino. La sua origine risale, infatti,

al 1500 a.C. e oggi si avvale della più moderna tecnologia in modo da garantire al paziente un buon comfort e una perfetta igiene. La terapia dura da 35 a 45 minuti e consiste nell’immissione a bassa pressione nell’intestino di acqua tiepida, dolce e filtrata. Scopo della terapia è quello di svuotare gradualmente e com-pletamente il tratto dell’intestino terminale. In questo modo viene eliminato tutto ciò che aderisce alle pareti del colon, come batteri e parassiti, cellule morte, secre-zioni intestinali e gas nati dalla fermentazioni batterica che pos-sono causare patologie a diver-se aree del corpo (pelle, sistema nervoso, vie digestive e respira-

torie). Ogni giorno, infatti, il no-stro colon perde parte della sua funzionalità a causa di tossine e rifiuti favoriti dall’alimentazione, dall’inquinamento e dallo stress. L’idrocolonterapia permette di ri-muovere i residui fecali, di favori-re la crescita di una flora batterica equilibrata (e di eliminare quella anomala), di riattivare le funzio-nalità del sistema immunitario e di eliminare i gas presenti all’in-terno del colon.La terapia risulta particolarmen-te indicata a chi soffre di proble-mi intestinali o a chi presenta un cattivo funzionamento del colon (coliti, stitichezza, meteorismo...), ma anche a chi presenta patologie sistemiche come malattia celluli-tica, cefalea “essenziale”, malat-tia acneica, invecchiamento della pelle, alitosi ribelle, indebolimen-to della memoria, affaticamen-to cronico e artropatie croniche.

Inoltre, è una pratica consigliata ad anziani, infermi, para e tetra-plegici, alle donne incinte (fino al quarto mese di gravidanza e dopo il parto) e nei pazienti che hanno subito un’anestesia generale per attenuare i problemi legati al fun-zionamento dell’intestino dopo l’operazione. Trova indicazioni anche nel trattamento di malattie da autointossicazione, in alcune patologie del metabolismo, come il diabete, o nei casi di disordini alimentari, tutte condizioni in cui viene favorito l’accumulo di sostanze acide nell’organismo. È indicato infine nella preparazione di colonscopia, di rx clisma opa-co e di ecografia addominale, in quanto, migliorando la pulizia in-tesinale, garantisce una maggiore accuratezza dell’esame, oltre a una sua maggiore rapidità e a mi-nor disagio per il paziente.

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GAZZETTA DELLA BASSA 55Ottobre 2014 | anno VI - n 60

Arte Artigianato Moda

Daniele Manfredini e la fotografia dell'assurdo

Artista visionario, noto nel territorio perchè autore delle provocanti copertine

de "L'Eretico", è scomparso nel mese di agosto

Gli elogi "funebri" per una perso-na scomparsa non sarebbero sta-ti nel suo stile. Daniele avrebbe

alzato le spalle e con il solito tono gentile e pacato avrebbe detto: "Mah, fate come volete".Ma la scomparsa prematura di un artista eclettico e visionario che nel pieno della maturità avrebbe potuto dare ancora tanto al panorama della fotografia contempora-nea, non solo in ambito locale, ci spinge a soprassedere a quella modestia che caratte-rizzava l'artista.Daniele Manfredini aveva fatto per anni un mestiere "normale", affiancandolo alla pas-sione per la fotografia. Era diventato col-laboratore del noto mensile locale "L'Ere-tico. Idee arte pensiero" e per alcuni anni era stato l'autore di provocanti copertine e servizi fotografici.Attraverso una fantasmagorica unione di fotografia reale e rielaborazione digitale, Daniele aveva creato un mondo parallelo, surreale e fortemente espressivo. Vi domi-

nava una follia di fondo, che lui - così tran-quillo e posato - diceva essere una sua follia interiore, ma che l'osservatore non poteva non accostare alla follia di un presente così problematico come il nostro.Alla cessazione della pubblicazione della rivista, Daniele aveva continuato con mo-stre, non solo in Italia, e aveva cercato di sviluppare idee nuove. In una delle ultime occasione in cui abbiamo avuto modo di vederlo, Daniele parlava di fare arte oltre la fotografia, di provare ad ibridare le arti, magari anche a pensare ad installazioni che rendessero plasticamente le sue visioni.Poi è sopraggiunta la malattia, e le esigenze di salute hanno forzatamente messo in se-condo piano la sua passione.Se vogliamo superare l'emotività, che pure tocca da vicino quelli che lo hanno cono-sciuto, va detto che la sua opera andreb-be catalogata, ordinata e pubblicata, letta, commentata. Il senso della vita di un artista sta anche nella memoria che della sua opera rimane.

56 GAZZETTA DELLA BASSA

Pittura

La sofferenza come espressione e l’espressio-ne come vita”. In questa

massima, che ho ripreso in forma contratta, si racchiude il mondo di Serafino Valla, la splendida persona, prima an-cora che intenso e profondo artista, che ci ha lasciati alla vigilia di ferragosto di

quest’anno. Dall’alto dei suoi quasi 95 anni parlava ancora con la freschezza e la lucidi-tà del giovane artista, capace ancora di innamorarsi della sua arte, capace ancora di provare

meraviglia e stupore davanti ad un fiore che sboccia, capace ancora

di sperare in un mondo più umano.

Ricordo, era venuto a trovarmi nel mio studio in diverse oc-casioni, con mille cose da raccontare e altrettante da voler fare. Mi torna alla mente la frase che Guccini riferisce al suo rappor-to col nonno: “Sprezzante come i giovani gli scivolavo ac-canto, senza... afferrarlo”; atteggiamento, involontario e spontaneo, nonostante il quale mi sforzavo di ascoltarlo e di capire,

quasi sempre senza riuscire nell’intento, per-ché lo sentivo troppo lontano da me. Le sue erano parole forti, che però ai miei orecchi ingenui e presuntuosi, risuonavano come espressioni forzate e costruite per un effetto calcolato. Ma quanto ho sbagliato! Ma quanto sono stato superficiale! Perdonami Serafino! Le tue parole erano profonde perchè tu hai conosciuto la profondità dell’animo umano, anche nei sentimenti più cattivi! Le tue rifles-sioni non potevano essere “costruite” perché non era nella tua natura “costruire” per ingan-nare. Tu eri Autentico come il frumento delle nostre campagne; schietto e sincero come il miglior lambrusco delle nostre vigne, Serafi-no, e in questo sta la tua grandezza! Ad uno sguardo scettico e disattento i tuoi paesaggi perennemente innevati, i tuoi olmi sempre rigorosamente tripartiti e mozzati da una potatura cruenta, i tuoi protagonisti costante-mente a capo chino e col viso nascosto dallo stesso strano cappello quadrato, potevano apparire come immagini stereotipate, ripetiti-ve e “facili”. E invece non è così: dietro quei paesaggi, quegli olmi, qui personaggi scorre una sorta di fluido vitale, che deriva da quella vita lunga, a volte maledetta e terribile, che hai attraversato. Ma io non l’avevo capito, e di nuovo ti chiedo perdono.L’arte di Valla viene sbrigativamente definita naif, come una forma artistica di catego-ria inferiore. Invece “il naif come pittore popolare è sempre esistito [...]. Ma, perché gli si riconosca validità culturale, bisogna giungere al momento in cui l’estetica roman-tica mette in crisi la tradizionale concezione della professionalità, per sostituirla con quella dell’artista-libero-creatore-individuale, svin-colato da norme, da imposizioni e da volontà esterne”. Così Piero Adorno rileva storica-mente un preciso valore di quell’espressione artistica, riconoscendo al naif quel ruolo del tutto singolare che ha così ben delineato. Gli fa eco l’Argan: “nel momento in cui l’arte si qualifica come attività intellettuale al livello

Ma non ho ancora capito… chi avesse capito la vita!PITTURA. Il lascito artistico di Serafino Valla,

Ottobre 2014 | anno VI - n 60

Cultura&Società

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57GAZZETTA DELLA BASSA

più alto, si sente il bisogno di distin-guerla dalla cultura ufficiale o borghese per un suo carattere di spontaneità creativa: si afferma insomma che l’arte può esistere anche senza, anche contro quella cultura”. Dunque il naif è arte vera, dunque Serafino Valla merita un posto preciso, e di sicuro interesse, nel vasto panorama dell’arte mondiale, senza etichettature e senza definizioni che ne sminuiscano il valore intrinseco, l’originalità.A scuola, con i miei studenti, quando commento le opere d’arte, magari anche citando episodi e aneddoti della vita degli artisti, i ragazzi mi guardano increduli o scettici, dubitano che siano verosimili tanti accadimenti nella vita di un artista, di un uomo, e l’opera d’arte viene spesso guardata con superficialità, con facilità, …tanto “...esiste già, e poi sono capace anch’io di farla così”. Ma quello che mi sforzo di far loro “sentire” è tutto l’impegno, tutta la sofferenza che c’è “dietro” a quell’opera d’arte, il pathos che sta nell’atto creativo, a monte di ogni rea-lizzazione. E allora mostrando la vita dell’artista, magari attraverso un film, quella stessa opera d’arte è vista con un diverso angolo visuale e con un più partecipato spirito critico. Così, diventa più chiara anche a me, per esempio, la riflessione di Serafino Valla che, a parer mio, meglio riassume la sua filo-sofia umana e artistica: “L’esperienza artistica m’ha insegnato quanto siano importanti il vissuto affettivo umano e la sofferenza esistenziale, per una realizzazione d’una immagine artistica personale: Diversamente si tradurreb-be un’Arte che non si possiede”.Questo era il Serafino Valla, l’Artista, l’Uomo che più volte è venuto a tro-varmi nel mio studio; questo era quel testimone prezioso di un’epoca triste e interminabile che non sempre ho saputo cogliere, questo era lo spirito libero che con la sua enorme ricchezza interiore tanto aveva ancora da inse-gnare a tutti noi.[Ma non ho ancora capito, con la mia cultura fasulla, chi avesse capito la vita… e chi non capisse ancor nulla. - Francesco Guccini.]

Roberto Rinaldi

Dove vai, chi sei...

Il carattere di una persona è dato dalla somma di moltissimi elementi che si associano in in-finite combinazioni. Nel tempo, ed al variare

delle circostanze, l’influenza di alcuni elementi può modificarsi dando vita a mutazioni caratteria-li. Da ciò si può concludere che i caratteri umani sono infiniti e non definitivi. Il carattere di un in-dividuo, in un dato momento, è unico e difficil-mente collocabile, per intero, in categorie prede-finite. Ciò nonostante il tentativo di classificare i caratteri è molto radicato. Anche noi, nel nostro quotidiano, siamo abituati ad “incasellare” le per-sone che abbiamo di fronte: estroverso, collerico, iperattivo, affabile, eccetera. Di seguito sono descritti venti profili caratteriali con i relativi suggerimenti per i viaggi. Provate a posizionare voi stessi e non sorprendetevi se, per quanto detto, troverete riscontro in più tipi.

Il Critico. Valuta le situazioni giudicando ciò che è bene o male, ciò che è giusto o sbagliato. Ha senso pratico, autocontrollo, serietà e inflessibili-tà. Può essere pedante e pignolo. Esamina tutto in anticipo e non ama gli imprevisti. Odia i last mi-nute. Preferisce i viaggi organizzati in cui anche la natura sia sotto controllo. Una bella crociera che visiti i paesi del Nord Europa può incontrare la sua scelta ideale.

L’Artista. Ha il gusto del bello ed il senso dell’armonia. Intuitivo e romantico è, talvolta, stravagante. Non disdegna situazioni strane e cose proibite. Può orientarsi, con eguale entusiasmo, sia verso percorsi di riscoperta che di vera ricer-ca. Dall’Ermitage al Louvre, delle cattedrali delle Fiandre ai castelli della Lorena, è in sintonia con le rivisitazioni. Un’esplorazione, tra i paesi del Centro Africa, per la scoperta di aspetti poco noti

dell’arte indigena, può rappresentare un’allettante proposta.

Lo Spirituale. È pervaso dell’ascetismo pro-manato dai luoghi sacri. Valuta con interesse ritiri in luoghi spartani dove la privazione e la medi-tazione soddisfano la domanda di spiritualità. Le mete agognate sono: i monasteri italiani, le scuole dei monaci tibetani, la moschea di El-Jazzar ad Acco, il Santo Sepolcro ed il Muro del Pianto a Gerusalemme, e via dicendo.

L’Edonista. L’unico metro di valutazione è il divertimento senza sforzo. È attratto dai percorsi enogastronomici dove è possibile scoprire la sem-plicità ed i sapori della cultura locale. Ama i par-chi tematici: di divertimento, acquatici, faunistici, naturalistici, eccetera.

Il Gaudente. È un sottotipo particolare dell’Edonista. Include anche l’erotismo tra i suoi obiettivi e va alla ricerca di sensazioni particolari. Le sue mete sono paesi come la Thailandia, il Sud America, Cuba.

II Salutista. Almeno una volta l’anno vuole pensare al proprio corpo e alla propria salute. Le beauty farm e le terme sono le organizzazioni che fanno per lui. Un’opportunità di relax con mas-saggi rigenerativi, trattamento della pelle, terapie con colori e musiche, troveranno sicuramente il suo interesse.

Lo Sportivo. Viaggi in bicicletta, moto, barca, automobili, piuttosto che corsi di vela, di paraca-dutismo. Oppure grossi avvenimenti agonistici in cui gli eventi si possono conciliare con luoghi in-teressanti. Le Olimpiadi in Cina sono state un’ot-

Ogni temperamento ha una meta di viaggio ideale? Ecco una divertente lista di

tipologie di personalità e vacanze adatte

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58 GAZZETTA DELLA BASSA

Cultura e società

tima occasione.

Il Consumista. Viaggia per lo shopping o per semplice curiosità. Se si trova in talune località, non può mancare di visitarne i mercati caratte-ristici: quelli di Natale Altoatesini, dei Presepi a Napoli, delle ceramiche a Lisbona, dei tappeti in Tunisia, dei profumi a Grasse, del cioccolato a Bruges… Sono tanti che a farli tutti potrebbe non tornare mai nello stesso posto.

L’Organizzatore. Cerca di realizzarsi nell’organizzare viaggi per gli altri. È capace ed efficiente e si identifica nel gruppo cui appartie-ne. È la classica “super-mamma” che pensa a tut-to e si offende se si avanzano proposte di aiuto. Per questo mostra subito il suo limite: non può andare oltre la sua personale esperienza, quindi non molto più in là della gita fuoriporta.

Il Gregario. Per lui non importa dove, o come, ma con chi. L’importante è che ci sia un gruppo che pensi a tutto. L’ideale sono i viaggi “all inclusive” dai pasti alle escursioni, per cui non gli verrà mai richiesto di prendere una de-cisione.

L’Amante del “famolo strano”. Il suo viaggio deve essere assolutamente non conven-zionale. Le sue scelte potrebbero essere: il giro del Bangladesh su elefante, il sorvolo in mon-golfiera delle colline dello Champagne, l’attra-versamento dell’Arizona a cavallo, il vivere in

una capanna costruita sugli alberi della foresta amazzonica o in un igloo con gli Inuit o altre cose da pazzi. L’importante sarà stupire gli amici al ritorno.

L’Ottimista. Quello che parte senza grossi mezzi e senza una meta precisa. È convinto di riuscire a vivere una favolosa esperienza e di vi-sitare luoghi che altri non potranno vedere. È un atteggiamento che, alla fine dell’avventura, nella maggioranza dei casi, lo vedrà migrare verso al-tre categorie caratteriali.

Lo Studioso. Nella maggioranza dei casi è interessato a perfezionare la conoscenza di una lingua. L’obiettivo è quindi una “full immersion” nell’ambiente madrelingua. Per l’inglese il mer-cato dei soggiorni di studio propone offerte per tutte le tasche, dall’Irlanda all’Australia, dall’In-ghilterra alla Nuova Zelanda. Per le altre lingue la scelta è meno varia.Altre forme di studio possono riguardare gli usi ed i costumi locali. Sono possibili con l’ausilio di organizzazioni umanitarie e culturali; si è ospiti di famiglie o nuclei sociali per condividerne le abitudini. Richiede grande capacità di adatta-mento e disponibilità verso gli altri. Ancora si possono seguire corsi: di fotografia, di degustazione, di lavorazione della creta, di rica-mo, eccetera.

L’Altruista. Concepisce il viaggio come op-portunità di aiuto diretto e volontario a popola-zioni o gruppi in condizioni di disagio sociale. Si va dall’assistenza ai diversamente abili, ai pellegrinaggi dei malati verso santuari rinomati, all’aiuto a costruire un pozzo in un villaggio nel deserto, e via sofferenza elencando.

L’Imbranato. L’ideale per lui è tutto quanto può migliorare la fiducia in se stessi. Si va dai corsi di sopravvivenza, dove bisogna attraver-sare corsi d’acqua ed accendere il fuoco come i primitivi, alle pseudo avventure dove si è lasciati in balia di eventi non proprio amichevoli. Inte-ressante è l’esperienza in una zona suburbana di una grande metropoli dove le bancarelle sfidano ogni norma di igiene, la folla spintona da tutte le parti, i lavori in corso sono senza segnalazio-ni, i tombini sono spesso aperti e le impalcature fatiscenti non impediscono la caduta libera de-gli oggetti più svariati. Dove non è difficile fare docce inaspettate di liquidi sconosciuti o dove

bisogna impegnarsi a scansare i micidiali sputi dei masticatori di qualcosa. Gli attraversamenti stradali, poi… sono alla “spera in Dio”, eccetera. Al ritorno, da una simile avventura, si può ben dire che nulla può fargli più impressione.

Il Credulone. Ama i misteri, quindi andrà a visitare i luoghi di avvistamento degli UFO, visi-terà il castello del conte Dracula in Transilvania, ripercorrerà le orme di Sandokan trovandone te-stimonianze nell’isola di Mompracem (sic!), en-trerà nelle tenebrose dimore delle streghe a Praga e non potrà esimersi dall’esaminare i misteriosi cerchi nel grano che vengono “rinfrescati” ogni estate…

L’Ambientalista. Trascorrerà le sue vacan-ze a raccogliere rifiuti nei posti più disparati: valli alpine, greti di torrenti in secca, spiagge ed isolotti disabitati...

L’Amante della cultura. Sarà al seguito dei maggiori eventi: festival, concerti, cinema. Si sobbarca estenuanti “tour de force”, spostandosi di paese in paese, pur di potervi assistere ed, al ritorno, poter pronunciare la fatidica frase “c’ero anch’io!”. Come pure visita i luoghi del proprio libro preferito, ricerca le scene e le inquadrature di un’opera d’arte e studia le tappe di episodi sto-rici come le campagne napoleoniche. La città d’arte è una meta tipica per l’abbondan-za di storia e monumenti. In Italia siamo ben at-trezzati con città come Roma, Firenze, Venezia, Palermo, eccetera.Non ultimi, sono di grande interesse i siti arche-ologici che abbondano in tutto il bacino mediter-raneo, in Egitto e nel Medioriente.

Il disimpegnato. È forse la categoria più numerosa. Va al mare per la voglia di prendere il sole e, di sera, andare per locali e discoteche. Fa al suo caso la crociera su una nave da cui non c’è mai bisogno di scendere piuttosto che le località tipiche delle riviere italiane o i villaggi turistici tipo Sharm El Sheik.

Il Naturalista. Abbonato a National Geo-graphic, ha come mete: le grotte di Castellana, la foresta Umbra, gli orsi marsicani, le cascate del Niagara, i geiser dell’Islanda, i baobab africani, i fiordi norvegesi, eccetera.

Raffaele Giglietti

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Ottobre 2014 | anno VI - n 60

Luoghi non comuniattualità e altro

È già capitato di parlare di fol-lia legata al lavoro, o meglio alla mancanza di lavoro. Dopo

gli ultimi risultati economici che ci vedono sempre in coda nel Vecchio Mondo arrancante sotto i colpi del-la globalizzazione, ci troviamo per l’ennesima volta stupiti della nostra inconsapevolezza nei confronti della crisi, come lo struzzo che si guar-da attorno cavando la testa dalla sabbia. A volte lo smarrimento si trasforma in abisso, perché, ben-ché tutti siano stressati dal lavoro quando c’è, nel momento in cui lo si perde, ci si perde assieme a lui.Articolo 18, flessibilità, “8 ore di la-voro, 8 di svago e 8 per dormire”, lavoro per tutti e disoccupazione di massa. Oscilliamo tra l’intenzione di avere un posto fisso e la certezza che ciò non potrà più essere, tra le colpe di padri con pensioni che i figli non riusciranno più a garantire, tra troppi diritti acquisiti e spesso abu-sati e fragilissime garanzie per chi cerca nuova occupazione.Il concetto di domanda ed offerta si è ormai completamente ribaltato: nella nostra economia stantia la de-flazione offre troppo e chiede poco, ma come spesso accade quando non si hanno proposte concrete da chi ci governa, scatta la creatività, l’arte di arrangiarsi, l’apparente follia.Al di là del recupero di “vecchi me-stieri”: dalla sarta al ciabattino, dall’arrotino al pastore, la crisi ha messo in moto anche la voglia di percorrere nuove strade. Il benessere e l’etica “dell’usa-e-getta” hanno incentivato l’iperpro-duzione di oggetti, quindi il “re-cupero” è diventato un dovere. I mercatini del riuso fioriscono e ap-passiscono nel giro di una giornata. Si recuperano mobili, magari tra-sformandoli “shabby chic”, così la cassapanca logora appare raffinata con due pennellate imprecise ed un vasetto di lavanda sopra. Si ricucio-no abiti svecchiandoli con qualche strass o trasformandoli secondo il re-fashion: prendo una maglietta e ne faccio una borsetta. Se la produzione ormai tira a cam-

pare, il settore dei servizi, fino a che ci sarà qualcosa da vendere, scam-biare, comprare o affittare sembra possa avere ancora un po’ di respi-ro. Accanto alle nuove professioni legate al web* e al commercio on-line: copywriter, app designer, web server administrator, web security manager, ecc. ecc, esiste un web-mondo parallelo dove praticamente si replicano le figure commerciali e amministrative del mondo reale, dal marketing manager all’advertising manager, magari senza scrivania e a tempo, ma pur sempre occupabi-li. Se poi vogliamo dare un respiro internazionale alle nostre attività la-vorative, possiamo diventare parte della homestay community ed ospi-tare in casa nostra ospiti da tutto il mondo, noleggiando loro un po’ del nostro tempo e dei nostri spazi.Per i ricchi sempre più ricchi si cre-ano servizi che i poveri sempre più poveri neanche possono immaginare per quanto sembrano futili. Giusto per fare alcuni esempi: il life stylist cura riunioni ed eventi fuori dal ma-trimonio, mentre il wedding plan-ner proprio quelli del matrimonio; il personal shopper, dietro congruo compenso, sa cosa ci serve dentro l’armadio, mentre l’home shopper l’armadio lo compera per noi, met-tendolo in armonia con il resto del nostro arredamento. Se poi pensia-mo di vendere casa e non ci riuscia-mo, gli home stager possono darci

una mano facendo il make up alle nostre abitazioni, rendendole così più appetibili. Banalmente, per reinventarsi un la-voro, si dovrebbe partire da tre con-cetti fondamentali: la voglia di lavo-rare che l’opulenza del dopoguerra ha assopito; la necessità di lavora-re, come completamento di sé che ogni uomo ed ogni donna dovrebbe avere e che, invece, potrebbe sotto-stare alla perdita del sussidio di di-soccupazione, oppure al bisogno di curare i figli o i genitori o al non rite-nere “adeguata” l’offerta lavorativa; la possibilità di mettersi in gioco e su questo aspetto il sistema scola-stico italiano dovrebbe assumersi qualche responsabilità. In una scuola omologante come la nostra i ragazzi non crescono né af-famati né folli come li avrebbe voluti Jobs, le diverse modalità di appren-dimento non vengono testate se non in modo marginale o casuale e la creatività viene spesso castrata da poca inventiva e modalità di inse-gnamento che non fanno percepire quanto, attorno a noi, il mondo stia cambiando, ma soprattutto quanto ognuno di noi possa mettere a frutto i propri talenti.

*mi scuso per l’utilizzo esagerato di termini inglesi, ma davvero sarebbe stato complicatis-simoe soprattutto poco funzionale, tradurre i corrispondenti in italiano.

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di Maddalena Letari

Affamati e folliL'unico modo di fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per

te, continua a cercare, non fermarti, come capita per le faccende di cuore, saprai di averlo trovato non appena ce l'avrai davanti. E, come le grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col passare degli

anni. Quindi continua a cercare finché non lo troverai. Non accontentarti. Sii affamato. Sii folle. (S. Jobs)

http://qfwfqblog.wordpress.com/https://www.facebook.com/qfwfqblog

59GAZZETTA DELLA BASSA Ottobre 2014 | anno VI - n 60

60

ANTEPRIMA

è il racconto biografico di una vita "normale", e proprio per questo affascinante e unica

L'UNICITà dI UNA VITA NORMALE

Sarà disponibile a breve questa nuova opera della collana

Autos: I miei sessant'anni di Daniele Piccagli, la testimonianza au-tobiografica dell'autore. Una terra, quella emiliana, e una società che cambia impetuosamente, dall'infanzia vissuta in un'Italia ancora contadina, fino ai mutamenti degli anni recenti. L'autore racconta, con un tono fresco e spontaneo, il suo modo di vedere il mondo, le sue emozioni, i successi e i rimpianti, ritrovando con la scrittura il bambino di allora, il ragazzo, l'adulto, il marito, il padre, il nonno che è stato e che è diventato. Il percorso di una "vita normale" che rappresenta con semplicità un senso di umanità universale. Potrete acquistare il volume sulle librerie on-line come www.ibs.it.

NoTIZIE DA lA ClESSIDRA

Ancora nel filone testimo-nianze e racconti, que-sto viaggio nella storia

e nella campagna emiliana del passato. "Qui nessuno corre, nessuno ha smanie e le pagi-ne hanno una loro vita lieve, delicata, che ti sfiora appena, anche se ha la forza di coinvol-gerti. La vita ha le sue gioie e i suoi dolori e questo è accettato con calma e serena rassegna-zione. Qui sembra che, dopo la tempesta, tutto si ricomponga quietamente nell'eterno mosai-co della vita."

Il cervello erotico, la sessualità tra biologia, psicologia e filosofia

IL NUOVO NUMERO dI "NEUROSCIENZE ANEMOS"

Il nuovo numero di “Neuroscienze Anemos” tratta di un tema sempre attuale: la sessualità. Tema “os-

sessione” del nostro presente, o for-se di tutti i tempi, dal quale è difficile fuggire proprio perché è una dimen-sione fondamentale del nostro vivere “biologico” e sociale. Il tema viene affrontato dalla consueta prospettiva interdisciplinare, neurobiologica, psi-cologica, filosofica e artistica.

PERIODICI

Cultura e società

Ottobre 2014 | anno VI - n 60 GAZZETTA DELLA BASSA

61

L'oSSERVAToRio

Una volta, ai bambini, a scopo educativo, si raccontava una storiella in cui ogni fatto ve-

niva commentato dal tormentone: Che fortuna! - direte voi, riferito agli aspetti positivi, seguito subito dopo dal contro-tormentone: Che sfortu-na! - direte voi, in relazione all’ine-vitabile rovescio della medaglia, e viceversa.

A causa dell’effetto serra, nei pros-simi decenni, la temperatura media dell’area mediterranea crescerà di circa due gradi, per tale ragione la resa degli ulivi crescerà e diminui-ranno le infestazioni del suo paras-sita più temuto, la mosca olearia; da tutto ciò conseguirà un notevole aumento dei redditi degli olivicolto-ri. Che fortuna! - direte voi. Invece il clima peggiorerà alternando perio-di di aridità a vere e proprie bombe d’acqua. Che sfortuna! - direte voi.

In Italia, fin dai tempi di Cesare Beccaria, si è affermata la cultura di una giustizia garantista. Le leggi sono proliferate in migliaia di “riga-gnoli” per coprire ogni casistica con l’obiettivo di rendere la giustizia “più giusta”. Che fortuna! - direte voi. Questo, però, ha reso il lavoro dei magistrati molto pesante ed abili avvocati riescono a sfruttare le in-numerevoli norme per ottenere l’in-terpretazione più favorevole al loro assistito o, perlomeno, per dilaziona-re la conclusione del processo fino a renderne vano l’effetto. Oggi ricorre-re alla giustizia, anche quando si ha torto marcio, è sempre conveniente. Che sfortuna! - direte voi.

I sindacati, e le associazioni di ca-tegoria, sono nate per difendere i lavoratori dai soprusi e dalle discri-minazioni. Che fortuna! - direte voi. Ma, nel tempo, si sono trasformati in centri di potere che promuovono i privilegi e li difendono ricattando i datori di lavoro e privando i normali

cittadini dei loro diritti. Così un pu-gno di facchini, o una mezza doz-zina di controllori di volo, mettono in ginocchio un intero aeroporto, i tassisti bloccano una città, avvocati e magistrati sospendono l’ammini-strazione della giustizia, e tanti altri episodi che sono sotto gli occhi di tutti. Che sfortuna! - direte voi.

La medicina ha fatto progressi pro-digiosi ed ha permesso l’allunga-mento della vita media. Che fortuna! - direte voi. Ma, a tanti ha regalato solo i peggiori anni della loro vita e, a qualche altro, una inopportuna lon-gevità politica ed economica di cui la collettività avrebbe fatto volentieri a meno. Che sfortuna! - direte voi.

L’evoluzione ha permesso all’uomo di differenziarsi dagli altri primati per-mettendo lo sviluppo di un cervello decisamente superiore. Che fortuna! - direte voi. Ma, tra le diversificazioni attuate, ha soppresso l’osso penico e l’uomo si è ritrovato col sesso di-sossato andando incontro a tanti problemi psicologi-ci, prima ancora che fisici. Che sfortuna! - direte voi. Eppure, è grazie a que-sto, che intere categorie di medici, strutture sanitarie ed aziende farmaceutiche hanno potuto prospera-re. Che fortuna! - diranno loro.

Il progresso ha migliora-to l’alimentazione di mol-te popolazioni incremen-tandone anche statura e peso. Che fortuna! - direte voi. Tuttavia questo com-porta che tutte le strutture ed equipaggiamenti vanno adeguati alle nuove corpo-rature. Così, ad esempio, i militari cinesi non riescono più ad infilarsi nei loro car-rarmati, e le attrezzature

scolastiche, dai banchetti alle toilet-te, in molte parti del mondo vanno riproporzionate alle taglie dei nuovi studenti. Che sfortuna! - direte voi.

Molto ancora sarebbe da commen-tare: dall’inflazione bassa o negativa che abbassa i prezzi, all’invasione di termini inglesi nella nostra lingua, all’esasperazione dei principi di tute-la delle minoranze, eccetera, eccete-ra, eccetera.

L’ottimista è colui che vede il rove-scio del rovescio della medaglia.

di Raffaele Giglietii

“Che (s)fortuna!” direte voi

Quasi tutte le vicende, umane e non, hanno degli effetti positivi da un lato e negativi dall’altro: il cosiddetto rovescio della medaglia.

Quasi sempre, l’insieme degli impatti tende alla “somma zero” con la compensazione parziale o totale tra i vantaggi e gli svantaggi.

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