galleria 2.0

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1 Politecnico di Milano Milano – Galleria 2.0 Interazione sociale e rinascita urbana MMXII PRESS

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Politecnico di Milano Scuola di Architettura e società a.a. 2012-13 Corso di laurea in Architettura ambientale LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3 Milano – Galleria 2.0 Interazione sociale e rinascita urbana docenti Alessandro Rocca, Matteo Aimini, Matteo Clementi tutor Alessandro Altini, Leonardo Belladelli, Maria Feller, Marta Geroldi, Matteo Roveda, Edoardo Ticcozzi

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  • 1Politecnico di Milano

    Milano Galleria 2.0 Interazione sociale e rinascita urbana

    MMXII press

  • 2a cura diAlessandro RoccaDipartimento di architettura e studi urbaniPolitecnico di Milanovia Bonardi, 3I - 20133 MilanoT +39 02 2399 5475C +39 347 601 2322

  • 3Politecnico di MilanoScuola di Architettura e societa.a. 2012-13Corso di laurea in Architettura ambientaleLABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3

    Milano Galleria 2.0 Interazione sociale e rinascita urbana

    docentiproff. archh. Alessandro Rocca, Matteo Aimini, Matteo Clementitutorarchh. Alessandro Altini, Leonardo Belladelli, Maria Feller, Marta Geroldi, Matteo Roveda, Edoardo Ticcozzi

    gruppi di progettazione degli studentiBeretta, Carnovali, ZoncaBiraghi, Fanzago, PitasiBonini, Gimigliano, ScarpelliniBonvini, Castoldi, SpadoniBusi, Semeraro, ValentiBusnelli, MauriCarrasso, Conni, SociCasirati, Luinetti, SuardiCrespiCrespi, De BernardiCristofori, Farina, RotaElliFarina, Savio, ZangariLazzarini, Longhi, PrandoliniMagnani, Palmitessa, PelucchiMaj, ModelliMicheli, Peci, ZanicottiParzani, Pompameo, Tomasini

  • 4Stop al consumo di suolodi Alessandro Rocca

    Le parole dordine del decennio trascorso, nonluoghi, modernit liquida, junk space, si riferivano a un mondo in cui sviluppo e dissipazione erano legati da un rapporto quasi virtuoso e dove sembrava che fossero il consumo e la spesa stessa a creare ricchezza. Oggi, a partire dalla decrescita felice di Serge Latouche, e soprattutto dalla feroce crisi economica, siamo chiamati a registrarci su parametri completamente diversi e a immaginare unarchitettura che non serve solo a muovere capitali ma anche a salvare, riparare e rigenerare le parti di citt investite da processi di obsolescenza e dismissione, e a cogliere nuove opportunit di sviluppo dolce e sostenibile. Fermare ogni nuova costruzione: questa unidea, ed anche uno slogan molto efficace, che segna lindirizzo prevalente dellurbanistica consapevole nella gestione dello sviluppo urbano. Sar la fine dellarchitettura? Sicuramente la fine, o almeno dovrebbe esserlo, dei grandi progetti calati dallalto che si impossessano di aree estese, le bonificano, magari eliminando ogni traccia di quello che cera prima, e insediano nuovi complessi, intere parti di citt omogenee al proprio interno e slegate da quello che le circonda.Gli esempi recenti e in corso, a Milano, sono numerosi, dai quartieri localizzati sulle aree dismesse, come i Piani di recupero urbano (Rubattino, Porta Vittoria, Porta Romana, Marelli, ecc.) e come le operazioni di Santa Giulia, e come gli sviluppi downtown di Citylife e Porta Garibaldi.Non sono convinto che questo sistema fosse sbagliato, o perlomeno non sempre, ma oggi queste strade appaiono sempre meno percorribili innanzitutto per ragioni economiche, perch i

  • 5Localizzazione del mercato ortofrutticolo e delle carni nellEst milanese.(fonte: Alad)

    grandi investimenti richiedono grandi impegni finanziari, tempi lunghi, prospettive di commercializzazione rassicuranti.In questi ultimi anni, in base a queste considerazioni, abbiamo sviluppato laboratori di progettazione intesi a riqualificare edifici esistenti o a inserirsi in complessi gi densamente urbanizzati, accettando quindi unipotesi di sviluppo debole, basato sulla gradualit, sulla molteplicit di attori, sulla considerazione del fattore temporale e della compatibilit sociale come i parametri fondamentali della trasformazione urbana.

  • 6Un laboratorio di sperimentazioni urbane di Matteo Aimini

    Questarea di 150.000 mq, faraway so close, per parafrasare un celebre film di W.Wenders, cos lontana per la sua inaccessibilit ma cos vicina al cuore della citt in termini di prossimit spaziale stata dal 2006 loggetto dei nostri studi strategici e progettuali. Coinvolti in una specie di cronistoria impazzita, dalla Citt del Gusto e del Benessere, figlia dellottimismo pre crisi e di una Expo poco generosa nei confronti della citt consolidata, allo scampato pericolo ligrestiano che delineava i tratti emaciati di una cubatura illimitata dai caratteri somatici simil acciaio e vetro. Fino ad approdare allo scenario quotidiano, frammentato e aggredito per parti, talvolta da permanenze (in)stabili ma poco pertinenti alla vocazione del luogo, come il deposito giudiziario dei motori rubati o sequestrati.Insomma, un brandello di anarco-citt che lotta per mantenere alcune piccole funzioni attive ma che per il 90 per cento lasciato alla crescita spontanea di un numero non precisato di graminacee, arbusti e nuova fauna...uno scenario quasi post qualcosa.Per assurdo questa particolare fragilit dovuta ad un contesto instabile ed indeterminato puo in qualche maniera stimolare un nuovo modus operandi nellarea, certo siamo consapevoli della sua dimensione e vastit che non si puo certamente risolvere con un programma ideologico, semplificato e mirato esplicitamente al ricavo oneroso, come si visto gi molte altre volte in interventi arcinoti degli ultimi dieci anni a Milano.Forse questa crisi economica nello specifico ci sta insegnando qualcosa, o meglio, si ritorna a pensare la citt non solo in pianta ad un scala quasi satellitare ed omnicomprensiva, ma ad azioni di piccolo medio taglio che coinvolgano parti mirate e circoscritte dove la partecipazione sociale non pi vista come un standard

  • 7numerico obbligatorio ma come un attore indispensabile per la vita dei luoghi. Certo che scoperta....no gente no vita, ma non quello il punto, il nodo della questione un programma sufficientemente solido che concentri pi possibilit in solo luogo, una sorta di entropia eterotopica deflagrante.Siamo di fronte ad una caso studio che si potrebbe definire quasi classico, negli ultimi ventanni i macelli dItalia e deuropa per citarne alcuni : Venezia con luniversit, Roma con il museo darte contemporanea o la Villette di Parigi con il celeberrimo progetto firmato da B.Tschumi od meno noto caso di Amburgo, hanno dimostrato come possibile avviare processi di riconversione efficaci. Lunica via possibile il ridisegno di una polarit alla scala urbana e cio di quartiere, selettiva, flessibile e con un certo grado di instabilit, capace di mantenere gli edifici che reputa salvabili, come nel caso delle palazzine liberty o della galleria delle carni e proporre per il rimanente 90% un programma capace di attivare nuove dinamiche spaziali anche sperimentali.Una specie di laboratorio di ricette urbane che alterna processi di ritorno economico a situazioni di responsabilit sociale finalizzate allirrigazione del territorio di potenzialit future ora latenti.Perch non ricominciare da Calvairate-Molise, dalle migliaia di lavoratori del Mercato ortofrutticolo, dal nuovo quartiere che rapidamente sale nellex area di Porta Vittoria, dai mercati temporanei, dalla necessit di incrociare i nuovi bisogni delle popolazioni pi giovani in cerca di nuovi spazi di lavoro ecc. ecc.Codificati in una speciale miscela di neo-contestualismo e possibili attitudini germinali che Milano ha da sempre dentro di s...

  • 8Il macello di Milano

    II Macello, istituzione datata 1863, nacquein seguito a una legge che imponevacontrolli sanitari su tutte le carni commerciatea Milano, a seguito delle frodi, dellascarsa igiene rilevata e dellobbrobriocreato nei vicini dai molti macelli privatiche si trovavano in tutta la citta.La macellazione della carne fu confinatanei cinque ettari che si trovano tra le vieCalco e Olona, dove si trovava unmacello comunale ritenuto allavanguardia(tra i migliori dEuropa) e che contavacentodiciassette macellai.A lato di esso, appena fuori dalle muraspagnole (i Bastioni) , si venne a creare ilcosiddetto Scalo del Bestiame (attualeParco Solari) , da dove Ie carni, arrivatesulla strada ferrata , venivano introdottenel macello tramite un corridoio ricavatonelle mura.Nel 1929 il Macello trasferito inviale Molise 62.In origine qui si vendeva bestiame vivo, simacellavano bovini, equini ed ovini, conattenzione anche a tecniche di macellazionelegate alle varie religioni (ebraica eislamica). Vi si tenevano inoltre corsi permattatori.Successivamente, il mercato fu solo dibestiame macellato, il che ha portato acambiare la definizione da Mercato delBestiame a Mercato delle Carni.

    (fonte: Alad)

  • 9Veduta della Galleria del mattatoio in attivit (fonte Sogemi).

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  • 11

    Larchitettura della Galleria e degli edifici circostanti.

  • 12

    Nel 2012-13 il nostro laboratorio ha affrontato il tema del recupero della galleria delle carni, situata allinterno del complesso di capannoni e spazi aperti dellex mattatoio di Milano, 14 ettari di area densamente edificata con costruzioni che, nella maggior parte dei casi, appaiono difficilmente recuperabili.Alle spalle delle cosiddette palazzine liberty, un complesso allineato lungo viale Molise che appare facilmente convertivile a usi pubblici o privati, si estende la teoria dei capannoni abbandonati, ammucchiati secondo un ordine che oggi non pi comprensibile e chiaramente poco adatti a ospitare qualsiasi attivit, almeno nel rispetto delle normative vigenti, a causa di caratteristiche ambientali incompatibili, a incominciare dalla presenza di amianto per finire allinsufficiente isolamento di pavimenti e pareti.Il progetto richiesto agli studenti riguarda quindi la missione quasi impossibile di conferire una possibilit di vita alla Galleria, immaginando usi e processi di trasformazione rispettosi dellesistente e generalmente improntati a strategie low cost e low tech.Si quindi accettata come un dato di fatto la struttura della Galleria che, sia per le pareti che per la copertura, si intesa come un manufatto modificabile ma non eliminabile.A partire da questo vincolo, i gruppi di progettazione hanno

    La sezione della galleria delle carni

  • 13

    cercato di introdurre le funzioni pi diverse, commerciali, produttive, residenziali, cercando sempre di mescolare gli usi e gli interpreti di quello spazio, e tenendo come un riferimento costante la possibilit che alcune parti degli spazi circostanti, sia aperti che coperti, potessero accogliere attivit produttive legate allagricoltura e allallevamento. In questa logica, diventata estremamente importante la comprensione della struttura edilizia della Galleria che stata studiata soprattutto attraverso la sezione trasversale, considerata la vera invariante e il vero elemento distintivo della struttura.Perci il confronto tra la sezione dello stato di fatto e la sezione di progetto stato scelto come il vero punto di snodo tra analisi e progetto, e come ragion dessere dellintervento che, a prescindere dalle funzioni prefigurate, doveva avere una coerenza e una logica trasformativa convincente prima di tutto dal punto di vista architettonico e strutturale.(A.R.)

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    3,17

    50,

    402,

    720,

    502,

    72

    0,50

    0,50 15,005 0,50

    9,45

    5

    12,9

    6

    SEZIONE A-A comparazione SEZIONE A1-A1 progetto

    Progetto Sezione B - B'

    Sara Mauri - Federico Busnelli

    Sezione trasversale Progetto 1:100

    MagnaniPalmitessaPelucchi

    Sezione trasversale Progetto 1:100

    MagnaniPalmitessaPelucchi

  • 15

    0,50

    0,50

    SEZIONE A2-A2 progetto

    0,50

    0,50

    SEZIONE A3-A3 progetto

    A

    BB

    0,50

    0,50

    SEZIONE A3-A3 progetto

    A

    BB

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    Veduta zenitale della Galleria con gli edifici circostanti e il margine del lotto lungo via Lombroso.

    Stop al consumo di suoloi progetti per la galleria 2.0

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    Beretta, Carnovali, Zonca

    Giardino botanico + co-working

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    plastico 1:50: cook sharing

    cook sharing piano terra: scala elicoidale centro ricerca centro ricerca: rampa panoramica

    5 viste 3D - schizzi di progetto - plastico (1:50)

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    Biraghi, Fanzago, Pitasi

    Orti urbani + parco pubblico + mercato

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    Bonini, Gimigliano, Scarpellini

    Ristorazione + vendita + parco

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    Politecnico di Milano | Facolt di Architettura e Societ | Corso di Laurea in Architettura Ambientale | A. A. 2012 - 2013

    Laboratorio di progettazione Architettonica 03 | Prof: Matteo Aimini - Alessandro Rocca - Matteo Clementi

    Studenti: Tommaso Castoldi 726684 | Stefano Bonvini 746412 | Federico Spadoni 760727

    Inquadramento territoriale in scala 1:2000

    Sezione A - A in scala 1:2000

    A

    A

    Sezione A - A dello SDF in scala 1:100

    Sezione B - B dello SDF in scala 1:100

    Planimetria del piano terra in scala 1:500

    Viale Lombroso Viale Lombroso

    Il concetto prevalente del nostro progetto quello di interrompere la continuit e monotonia delle pareti della galleria tramite l'uso di pilastrature a diverse altezze e bucando la muratura tramite un gioco di sfondati per mettere questo spazio direttamente in relazione con il contesto.Questo permette di creare un unico spazio tra interno ed esterno facendo entrare la vegetazione nella galleria e creando una continuit dal punto di vista architettonico all'esterno della stessa.Il parco stato progettato pensandolo come una cerniera tra l'organismo architettonico e il resto della citt rappresentato dall'aaccio su via Lombroso; La morfologia del percorso esterno riprende concettualmente la logica distributiva dell'interno della galleria richiamandone le linee guida e le principali direttrici.In particolare siamo partiti da un modello di aggregazione basato su moduli di 10m x 10m cercando di comporre i diversi volumi in maniera coerente alle funzioni in essi presenti.Questi diversi volumi sono poi stati inglobati nell'architettura esistente e collegati con un sistema di rampe (con inclinazione del 8%) e diversi elevatori localizzati strategicamente in modo da consentire l'uso dell'intera struttura anche a persone aette da disabilit motorie.L'intervento cerca di considerare l'intero lotto come un unico organismo architettonico coerente e funzionale; sono predisposte inoltre delle vasche per la raccolta e il trattamento delle acque piovane, all'interno esse raccolgono l'acqua attraverso canaline provenienti dalla copertura e all'esterno grazie ad una pendenza naturale del terreno.Nelle vasche poste all'interno della galleria avviene il processo di todepurazione compiuta da diverse essenze vegetali preposte a questa funzione.Questo sistema di raccolta delle acque piovane viene utilizzato anche per le serre che sono state progettate in modo da utilizzare un sistema di coltura idroponica a causa dei numerosi van-taggi che essa ore.

    CONCEPT PROGETTUALE:

    Aggiunte

    Tolto

    Alzata

    Base

    Modello

    Percorso

    A

    A

    B

    B

    TAV. 01

    Bonvini, Castoldi, Spadoni

    Parco urbano + serre + mercato + aree espositive

  • 36

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    Sezione E - E in scala 1:200

    Sezione D - D in scala 1:100

    Prospetto SUD in scala 1:200

    Politecnico di Milano | Facolt di Architettura e Societ | Corso di Laurea in Architettura Ambientale | A. A. 2012 - 2013

    Laboratorio di progettazione Architettonica 03 | Prof: Matteo Aimini - Alessandro Rocca - Matteo Clementi

    Studenti: Tommaso Castoldi 726684 | Stefano Bonvini 746412 | Federico Spadoni 760727

    TAV. 04

    D

    D

    E E

    D

    D

    E E

    + 3 m

    + 9 m+ 9 m

    + 0 m

    + 3,8 m

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    Politecnico di Milano | Facolt di Architettura e Societ | Corso di Laurea in Architettura Ambientale | A. A. 2012 - 2013

    Laboratorio di progettazione Architettonica 03 | Prof: Matteo Aimini - Alessandro Rocca - Matteo Clementi

    Studenti: Tommaso Castoldi 726684 | Stefano Bonvini 746412 | Federico Spadoni 760727

    TAV. 05

    Sezione A- ABioclimatica dellinterno del punto ristoro

    Sezione A- ABioclimatica dellinterno del punto ristoro

    Sezione B - BBioclimatica dellinterno delle serre

    Sezione B - BBioclimatica dellinterno delle serre

    EQUINOZIO PRIMAVERILE ED AUTUNNALE SOLSTIZIO ESTIVO ED INVERNALE

    9:00 12:00 15:00 9:00 12:00 15:00 9:00 12:00 15:00 9:00 12:00 15:00

    A

    A

    AB

    A

    B

    B

    B

    B

    DEUMIDO ELECTRONIC E20 (Vortice) Deumidicatore a comando elettronico dotato di display digitale. 2 velocit. Possibilit di selezionare la soglia di umidit ammessa nell'ambiente. Pannello comandi dal design esclusivo. Timer 24h. Indicatore tanica piena con avviso sonoro. Tanica estraibile. Filtro aria lavabile. Termostato antigelo. Sistema di scarico continuo. Limitato impatto ambientale

    VORTRONIC 200T (Vortice) Forte azione depurante grazie alla cella elettrostatica che riesce a depurare l'aria da particelle anche microscopiche, trattenendole al suo interno come una calamita. Elimina ecacemente gli odori mediante il ltro ai carboni attivi (da sostituire periodicamente); dotato di un ltro supplementare al carbone attivo granulare. Silenzioso: grazie alle sue 3 velocit di depurazione, questo apparecchio pu essere utilizzato anche durante le ore notturne. Sicuro: si arresta automaticamente, qualora si apra lo sportello dei ltri o in caso di ltri saturi (spia ltri saturi).

    Nel periodo estivo viene sfruttato leetto caminoche viene a crearsi allinterno delle serre in modotale che laria scaldata allinterno venga espulsanella parte alta grazie ad un condotto che la incanala

    Nel periodo invernale le serre rimangono chiusedallesterno (saltuariamente aperte per il ricircolodellaria) e viene sfruttato leetto camino con linterno dei padiglioni: laria calda e viziata delle serreviene convogliata nelle aree adiacenti previadepurazione e deumidicazione

    Soggettiva dallinterno del punto ristoro il 21/6 alle 14:00

    Soggettiva dallinterno del punto ristoro il 21/12 alle 14:00

    INVERNO PRIMAVERA ESTATE AUTUNNO INVERNO

    BRISE SOLEIL (sistema di oscuramento del punto ristoro) | Esploso assonometrico e soggettiva

    MontantiBarra per la regolazionedellinclinazione Brise Soleil Sistema di appoggio

    Il sistema di oscuramento del punto ristoro stato studiato in modo da garantire il

    comfort termico sia estivo sia invernale.Infatti il Brise Soleil prevede un sistema

    automatizzato che ne regola linclinazionedurante tutto il periodo annuale;

    in tal modo le lamelle possono assumeretutte le inclinazioni necessarie per schermare

    la luce solare in Estate oppure permettere alla radiazione di entrare e riscaldare

    nel periodo invernale.

    MATERIALI:I pannelli del Brise Soleil sono in legno

    trattato per esterni;in tal modo si riesce in parte ad ovviareal problema del surriscaldamento della

    facciata.Il legno utilizzato legno di Iroko impregnato e

    trattato per esterni.

    INVERTER SOLARMAX 15MT2Gli inverter di stringa della serie SolarMax MT

    convertono la corrente continua (DC) di un generatorefotovoltaico in corrente alternata (AC) conforme alla rete.

    La conversione avviene tramite uno schema di collegamentobifase senza trasformatore.

    Lallacciamento e limmissione sincrona della correnteconvertita nella rete elettrica pubblica avvengono sempre

    per mezzo di linee trifase.Il funzionamento dellinverter avviene in modo completamente

    automatico ed in funzione della potenza fornitadai moduli fotovoltaici.

    Se la potenza presente suciente, linverter passaal funzionamento a rete e la immette nella rete elettrica.Se il generatore FV non fornisce una potenza suciente,

    linverter si stacca dalla rete elettrica e si spegne.

    Per quanto riguarda la manutenzione del Brise Soleil stato studiato un sistema che consenta di smontare e sostituirne i singoli componenti in modo agevole senza la necessit dellintervento di operai specializzati.

    SISTEMI DI OSCURAMENTOLe specie arboree di nuovo impianto sono state pensate in modo da garantire la schermatura naturale dei padiglioninel corso del tempo. In questa rappresentazione schematica viene evidenziata l crescita delle piante nella scansione temporaledei 30 anni, in particolare si evidenzia il rapporto costruito/vegetazione nella zona del punto ristoro.

    Tutte le specie vegetali inserite nel progetto sono caducifoglie; in tal modo possiamo garantireuna schermatura naturale nei periodi estivi ed un suciente irraggiamento nei periodi invernali.

    COLTIVAZIONE IDROPONICA:

    VANTAGGI

    SVANTAGGI

    NUTRIMENTO

    SISTEMI APERTI SISTEMI CHIUSI

    - Il nutrimento viene somministrato continuamente alla pianta.- Adatto anche per la coltivazione con acqua di rubinetto dura (EC di 0,75 o superiore).

    - Maggiore perdita di acqua e nutrimento.- La soluzione nutritiva in eccesso (drenaggio) deve essere eliminata.

    CANNA Substra CANNA Aqua

    - Non necessario il drenaggio. - Molta aria per le radici.

    - Le malattie si possono trasmettere attraverso la soluzione nutritiva in tutto il sistema.- I valori pH e EC nel nutrimento devono essere maggiormente controllati.

    PROSPETTO SUD DEL PUNTO RISTORAZIONE (con Brise Soleil) E DELLA SERRA (con i tendaggi interni)

    Per quanto riguarda la schermatura delle serre si deciso di utilizzare delle tende schermanti che possano riparare dalla radiazione solare nei periodi caldi e che, automatizzate, permettanolirraggiamento nei periodi invernali contribuendo al surriscaldamento dellambiente interno.

    Particolare in Scala 1:10 dei Pannelli Fotovoltaici

    Le vasche interne hanno la doppia funzione di raccolta acqua piovana (dalla copertura) tramite gronde e diFITODEPURAZIONE; la vasca esterna ha la sola funzione di raccolta acqua, tramite la pendenza del terreno che verr riutilizzata (previa depurazione e ltraggio) allinterno delle serre.

    La todepurazione un sistema naturale di depurazione delle acquedi scarico costituito da un bacino impermeabilizzato riempito conmateriale ghiaioso e vegetato da piante acquatiche. All'uscita siottiene esclusivamente acqua depurata a norma di legge,senza alcuna produzione di fanghi.La depurazione avviene mediante l'azione combinata tra substrato ghiaioso, piante, reuo emicrorganismi presenti. All'interno del letto di ghiaia, al passaggio delle acque reue, siformano microrganismi che mettono in atto reazioni biochimiche di degradazionedelle sostanze inquinanti. Le piante, oltre a partecipare attivamenteall'eliminazione degli inquinanti, forniscono l'ossigeno necessario alle reazionitrasportandolo dall'apparato foliare a quello radicale.

    30

    Politecnico di Milano | Facolt di Architettura e Societ | Corso di Laurea in Architettura Ambientale | A. A. 2012 - 2013

    Laboratorio di progettazione Architettonica 03 | Prof: Matteo Aimini - Alessandro Rocca - Matteo Clementi

    Studenti: Tommaso Castoldi 726684 | Stefano Bonvini 746412 | Federico Spadoni 760727

    TAV. 05

    Sezione A- ABioclimatica dellinterno del punto ristoro

    Sezione A- ABioclimatica dellinterno del punto ristoro

    Sezione B - BBioclimatica dellinterno delle serre

    Sezione B - BBioclimatica dellinterno delle serre

    EQUINOZIO PRIMAVERILE ED AUTUNNALE SOLSTIZIO ESTIVO ED INVERNALE

    9:00 12:00 15:00 9:00 12:00 15:00 9:00 12:00 15:00 9:00 12:00 15:00

    A

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    DEUMIDO ELECTRONIC E20 (Vortice) Deumidicatore a comando elettronico dotato di display digitale. 2 velocit. Possibilit di selezionare la soglia di umidit ammessa nell'ambiente. Pannello comandi dal design esclusivo. Timer 24h. Indicatore tanica piena con avviso sonoro. Tanica estraibile. Filtro aria lavabile. Termostato antigelo. Sistema di scarico continuo. Limitato impatto ambientale

    VORTRONIC 200T (Vortice) Forte azione depurante grazie alla cella elettrostatica che riesce a depurare l'aria da particelle anche microscopiche, trattenendole al suo interno come una calamita. Elimina ecacemente gli odori mediante il ltro ai carboni attivi (da sostituire periodicamente); dotato di un ltro supplementare al carbone attivo granulare. Silenzioso: grazie alle sue 3 velocit di depurazione, questo apparecchio pu essere utilizzato anche durante le ore notturne. Sicuro: si arresta automaticamente, qualora si apra lo sportello dei ltri o in caso di ltri saturi (spia ltri saturi).

    Nel periodo estivo viene sfruttato leetto caminoche viene a crearsi allinterno delle serre in modotale che laria scaldata allinterno venga espulsanella parte alta grazie ad un condotto che la incanala

    Nel periodo invernale le serre rimangono chiusedallesterno (saltuariamente aperte per il ricircolodellaria) e viene sfruttato leetto camino con linterno dei padiglioni: laria calda e viziata delle serreviene convogliata nelle aree adiacenti previadepurazione e deumidicazione

    Soggettiva dallinterno del punto ristoro il 21/6 alle 14:00

    Soggettiva dallinterno del punto ristoro il 21/12 alle 14:00

    INVERNO PRIMAVERA ESTATE AUTUNNO INVERNO

    BRISE SOLEIL (sistema di oscuramento del punto ristoro) | Esploso assonometrico e soggettiva

    MontantiBarra per la regolazionedellinclinazione Brise Soleil Sistema di appoggio

    Il sistema di oscuramento del punto ristoro stato studiato in modo da garantire il

    comfort termico sia estivo sia invernale.Infatti il Brise Soleil prevede un sistema

    automatizzato che ne regola linclinazionedurante tutto il periodo annuale;

    in tal modo le lamelle possono assumeretutte le inclinazioni necessarie per schermare

    la luce solare in Estate oppure permettere alla radiazione di entrare e riscaldare

    nel periodo invernale.

    MATERIALI:I pannelli del Brise Soleil sono in legno

    trattato per esterni;in tal modo si riesce in parte ad ovviareal problema del surriscaldamento della

    facciata.Il legno utilizzato legno di Iroko impregnato e

    trattato per esterni.

    INVERTER SOLARMAX 15MT2Gli inverter di stringa della serie SolarMax MT

    convertono la corrente continua (DC) di un generatorefotovoltaico in corrente alternata (AC) conforme alla rete.

    La conversione avviene tramite uno schema di collegamentobifase senza trasformatore.

    Lallacciamento e limmissione sincrona della correnteconvertita nella rete elettrica pubblica avvengono sempre

    per mezzo di linee trifase.Il funzionamento dellinverter avviene in modo completamente

    automatico ed in funzione della potenza fornitadai moduli fotovoltaici.

    Se la potenza presente suciente, linverter passaal funzionamento a rete e la immette nella rete elettrica.Se il generatore FV non fornisce una potenza suciente,

    linverter si stacca dalla rete elettrica e si spegne.

    Per quanto riguarda la manutenzione del Brise Soleil stato studiato un sistema che consenta di smontare e sostituirne i singoli componenti in modo agevole senza la necessit dellintervento di operai specializzati.

    SISTEMI DI OSCURAMENTOLe specie arboree di nuovo impianto sono state pensate in modo da garantire la schermatura naturale dei padiglioninel corso del tempo. In questa rappresentazione schematica viene evidenziata l crescita delle piante nella scansione temporaledei 30 anni, in particolare si evidenzia il rapporto costruito/vegetazione nella zona del punto ristoro.

    Tutte le specie vegetali inserite nel progetto sono caducifoglie; in tal modo possiamo garantireuna schermatura naturale nei periodi estivi ed un suciente irraggiamento nei periodi invernali.

    COLTIVAZIONE IDROPONICA:

    VANTAGGI

    SVANTAGGI

    NUTRIMENTO

    SISTEMI APERTI SISTEMI CHIUSI

    - Il nutrimento viene somministrato continuamente alla pianta.- Adatto anche per la coltivazione con acqua di rubinetto dura (EC di 0,75 o superiore).

    - Maggiore perdita di acqua e nutrimento.- La soluzione nutritiva in eccesso (drenaggio) deve essere eliminata.

    CANNA Substra CANNA Aqua

    - Non necessario il drenaggio. - Molta aria per le radici.

    - Le malattie si possono trasmettere attraverso la soluzione nutritiva in tutto il sistema.- I valori pH e EC nel nutrimento devono essere maggiormente controllati.

    PROSPETTO SUD DEL PUNTO RISTORAZIONE (con Brise Soleil) E DELLA SERRA (con i tendaggi interni)

    Per quanto riguarda la schermatura delle serre si deciso di utilizzare delle tende schermanti che possano riparare dalla radiazione solare nei periodi caldi e che, automatizzate, permettanolirraggiamento nei periodi invernali contribuendo al surriscaldamento dellambiente interno.

    Particolare in Scala 1:10 dei Pannelli Fotovoltaici

    Le vasche interne hanno la doppia funzione di raccolta acqua piovana (dalla copertura) tramite gronde e diFITODEPURAZIONE; la vasca esterna ha la sola funzione di raccolta acqua, tramite la pendenza del terreno che verr riutilizzata (previa depurazione e ltraggio) allinterno delle serre.

    La todepurazione un sistema naturale di depurazione delle acquedi scarico costituito da un bacino impermeabilizzato riempito conmateriale ghiaioso e vegetato da piante acquatiche. All'uscita siottiene esclusivamente acqua depurata a norma di legge,senza alcuna produzione di fanghi.La depurazione avviene mediante l'azione combinata tra substrato ghiaioso, piante, reuo emicrorganismi presenti. All'interno del letto di ghiaia, al passaggio delle acque reue, siformano microrganismi che mettono in atto reazioni biochimiche di degradazionedelle sostanze inquinanti. Le piante, oltre a partecipare attivamenteall'eliminazione degli inquinanti, forniscono l'ossigeno necessario alle reazionitrasportandolo dall'apparato foliare a quello radicale.

    30

  • 39

    Busi, Semeraro, Valenti

    Co-working + spazi espositivi + giardino

  • 40

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    Urb

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    Tav.

    1 I

    nqua

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    Riflessioni progettuali

    Masterplan Scala 1:500

    Programma funzionale

    Inquadramento urbano Scala 1:2000Inquadramento della galleria nel sistema delle aree verdi di Milano

    Busnelli, Mauri

    Fattoria urbana + co-working

  • 44

    Urban Fa mSitop a Tav. 2 Piante - sezione longitudinale

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    Urb

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    Tav.

    3 Se

    zio

    ni

    Sezione stato di fatto B - B' Sezione stato di fatto C - C' Sezione stato di fatto D - D' Sezione stato di fatto E - E' Sezione stato di fatto F - F'Scala 1:100 Scala 1:100 Scala 1:100 Scala 1:100 Scala 1:100

    Sezione di progetto B - B' Sezione di progetto C - C' Sezione di progetto D - D' Sezione di progetto E - E' Sezione di progetto F - F'Scala 1:100 Scala 1:100 Scala 1:100 Scala 1:100 Scala 1:100

    Pianta piano terra Scala 1:500

    Prospetto esterno ovest stato di fatto Prospetto esterno est stato di fatto

    Prospetto esterno ovest progetto Prospetto esterno est progetto

    Scala 1:100

    Scala 1:100

    Fotomontaggio con modellino. Fotomontaggio con modellino.

    Foto 1 Foto 2 Foto 3

    Schizzo in soggettiva del foyer.

    Schizzo in soggettiva del percorso con le cisterne per la raccolta dell'acqua piovana.

    Urban Fa mSitop a Tav. 1 24 ore

    1 3 42 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 2221 23 2421 giugno

    Programmazione attivit

    Radiazione solare diretta

    Luce indiretta

    Radiazione solare diffusa

    Schema dell'irraggiamento solare. 21 giugno - ore 15.00, orario critico in quanto la temperatura dell'aria raggiunge il valoremassimo della giornata.

    Tenda esterna parasole: Le tendecostituiscono un sistema a diffusioneluminosa che rendono la distribuzionedel livello d'illuminamento e dellaluminanza di un locale uniforme. Latenda parasole risulta particolarmenteefficace a livello energetico offrendo unaprotezione dall'irraggiamrnto in quantointercetta i raggi solari prima che questiimpattino sulle vetrate impedendo ilriscaldamento dell'ambiente interno.

    Pannelli solari: La tecnologiafotovoltaica consente di trasformaredirettamente in energia elettrical'energia associata alla radiazionesolare. I modulo selezionati per ilprogetto sono in silicio monocristallino epermettono di ottenere un'efficienza del15%.

    Pianta piano terra Scala 1:200 Scala 1:100Sezione A - A'

    AA

    '

    BB

    '

    Zona soggetta a climatizzazione

    Zona non soggetta a climatizzazione

    Scala 1:100Sezione B - B'

    Aperture home - automation

    Torre di climatizzazione per espulsione tramiteeffetto camino dell'aria riscaldata e viziata

    Bocchette esterne di captazione dell'aria

    Tubo a serpentina

    Ventilazione passiva tramite effettocamino: Una volta all'interno dellagalleria l'aria fredda tende a scaldarsi ea salire. Grazie alle aperture poste incopertura l'aria viene estratta favorendoun costante ricambio d'aria.

    21 DICEMBRE

    Programmazione attivit

    Zona soggetta a climatizzazioneZona non soggetta a climatizzazione

    Radiazione solare diffusa

    Schema dell'irraggiamento solare. 21 dicembre - ore 13.00, orario caratterizzato dal maggior irraggiamento solare.Scala 1:100Sezione A - A'

    Schema della ventilazione.

    Radiazione solare diretta

    Pannelli solari: La tecnologiafotovoltaica consente di trasformaredirettamente in energia elettrical'energia associata alla radiazionesolare. I modulo selezionati per ilprogetto sono in silicio monocristallino epermettono di ottenere un'efficienza del15%.

    La tenda durante il periodo invernaleviene avvolta in modo da permettere ilpassaggio della radiazione solare direttaall'interno della galleria allo scopo diriscaldare l'ambiente circostante.

    L'illuminazione zenitale essereconsiderata una soluzione integrativaall'illuminazione laterale.

    L'illuminazione zenitale essereconsiderata una soluzione integrativaall'illuminazione laterale.

    Scala 1:100Sezione B - B'

    Bocchette esterne di captazione dell'aria

    Tubo a serpentina

    Schema della ventilazione.

    Pianta

    Prospetto

    Giardino verticale

    Schizzo in soggettiva

    Scala 1:20

    Scala 1:50Configurazione giardino verticale Riferimento pogettuale: AMPHORAEwater collection and distribution system

    Approfondimento su sistemi e strategie

    SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DEI LUCERNARI

    Radiazione solare diretta

    Luce indiretta

    Tenda parasole esterna

    Il funzionamento bioclimaticorisulta essere il medesimonell'altro parte di edificioclimatizzato posto al termine delpercorso didattico.

    Pannello per copertura non coibentato

    Travi con profilo a doppia T Lucernari

    Capriata esistente

    Lucernari

    Capriata esistentePannello sandwichcon isolamento

    Travi con profilo a doppia T

    Scala 1:100

    Scala 1:100

    Vetrata strutturale sospesaGiardino verticale

    VETRATA STRUTTURALE SOSPESA

    Sottostruttura metallica

    Squadrette metalliche

    Viti a incasso

    Giunto elastico

    Pianta piano terra Scala 1:200

    AA

    '

    BB

    '

    PRIMAVERA - ESTATE

    Urban Fa mSitop a Tav. 2 365 giorni

    GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE

    IPOTESI SUDDIVISIONE DELLE COLTIVAZIONI

    Pianta piano terra Scala 1:500

    Scala 1:200

    AVVICENDAMENTO DELLE COLTURE NELL'ORTO

    LEGENDA

    Scala 1:200

    AUTUNNO - INVERNO

    LEGENDA

    AUTUNNOStagioneLe giornate siaccorciano, letemperaturesono freddee il tempo variabile. A autunno sipossonoverificare leprime gelate.

    Sorvegliarel'irrigazione, iparassiti e leinfestanti.Eliminare lepiante estive, ilcui ciclo terminato, epreparare l'ortoper le semineautunnali.Aggiungerecompost.

    Bietola da costa,spinaci, piselli,fave, songino,ravanello, rucola,carota.

    Lavori SeminaBietola da costa,cipolla, cavolo,cavolfiore,scarola, lattugainvernale,barbabietola.

    SemenzaioBietola da costa,cavolo, scarola,lattuga, finocchi,porro.

    TrapiantiAll'inizio diottobre, ultimeraccolte dipeperoni,pomodori e altreverdure estive.Si raccoglierannocipolla fresca,cavolo,cavolfiore,scarola, piselli,lattuga, rapa,ravanello ecarota.

    RaccoltaPRIMAVERAStagioneLe giornate sonoabbastanzalunghe, ma ancora il rischiodi gelate tardiveche potrebberodanneggiare lepiante.

    Le piantecresconorapidamente.Occorresorvegliarel'irrigazione, iparassiti e leinfestanti.Legare aisupporti epotare.

    Si possono seminare:bietole da costa, aglio,sedano, spinacio, piselli,lattuga, rapa, patata,ravanello, barbabietola,rucola, prezzemolo,cicoria, valeriana,ravanelli, carota.Quando non ilrischio di gelate, si iniziare a seminareortaggi estivi: zucca,mais, cetriolo, peperoni,melanzane, fagiolini,pomodori, melone,cocomero.

    Lavori SeminaSedano, cipolla,lattuga, porro eortaggi estivi inun luogoprotetto.

    SemenzaioAll'inizio dellaprimavera:cipolla, porro,cavolo, bietolada costa elattuga. A primavera sipossonotrapiantare gliortaggi estivi.

    TrapiantiBietola da costa,sedano, cavolo,cavolfiore,pisello, fava,rapa, porro,barbabietola ecarota. Siinizieranno araccogliereortaggi a ciclocorto: lattuga,ravanello, rucola,valeriana,cicoria.

    RaccoltaESTATEStagioneE' il periododell'anno con letemperature elevate e con lamaggiorevaporazione.

    Sorvegliarel'irrigazione, iparassiti e leinfestanti.Legare aisupporti epotare.

    Si seminanoortaggi estivi:mais, fagiolo,zucca o melone. o fine agosto,quando letemperaturescendono, siiniziano aseminare ortaggiautunnali: bietolada costa,songino,ravanello, rucola,carota.

    Lavori SeminaSi preparano lepiantine diortaggi cheverrannocoltivate inautunno: lattuga,scarola, cipolla,cavolo,cavolfiore,finocchi e bietolada costa.

    SemenzaioFino a luglio possibileeseguire gli ultimitrapianti diortaggi estivi.

    TrapiantiE' il periodo dellaraccolta dinumerosi ortaggi:bietola, sedano,cipolla, lattuga,ravanello, rucola;e ortaggi estivi:zucchina,cetriolo,pomodoro.

    RaccoltaStagioneLe giornate sonocorte e letemperaturebasse. avanza l'inverno, le giornate siallungano.

    E' il periodo in cui l'orto meno attivo. L'orto sideve presentare con ilterreno ben pulito, liberoda residui di vegetazionee da radici. Una voltalibero dalle colturedell'anno precedente, siprocede con ladistribuzione del letame e,se il terreno non particolarmente gelato, si iniziare lapreparazione del letto disemina con la vangatura.Si deve innaffiare poco.Si possono pianificare ilavori della primavera eraccogliere i semi.

    Non consigliabileseminare inquesti mesi. Allafine dell'inverno,a partire dafebbraio, sipossonoseminare aglio,cipolla, spinaci,piselli, fave,rape, patate,ravanelli, rucolae carote.Se il clima mite, a bassorischio di gelate,si anticiparela semina.

    Lavori SeminaSe il clima mite, si preparare ilsemenzaioprotetto percipolla, lattuga ebarbabietola.

    SemenzaioNon consigliabilerealizzaretrapianti fino allafine dell'inverno,quando possibiletrapiantare labietola da costa,la cipolla e lalattuga.

    TrapiantiCavolfiore,verza, porro,cicorie, rape.

    RaccoltaINVERNO

    LAVORI NELL'ORTO

    Piano orizzontale

    0,00 m

    1,00 mSuperficie del terreno

    Il terreno che ospita la coltivazione degli ortaggi dotato di una pendenza creata artificialmente mediante opportuna sistemazioneche permette di attuare una strategia d'irrigazione a con conseguente minor spreco di risorse. Tale strategia l'irrigazione ascorrimento ad ala semplice. L'acqua si riversa sul terreno in pendenza grazie ad un fossetto adduttore perfettamente orizzontale,denominato adaquatrice, posto nella parte superiore, e scorre sulla superficie da irrigare infiltrandosi nel terreno. Una volta raggiuntoil grado desiderato di saturazione del terreno, l'acqua continua a ruscellare in superficie raggiungendo altre coltivazioni. L'acquaeventualmente in eccesso viene raccolta al termine della pendenza mediante un fossetto colatore.

    AA

    '

    Aglio

    RavanelloAcqua

    Adacquatrice

    Colatore

    Sezione A - A'

    Inverted umbrella cisterne per la raccolta dell'acqua piovana

    Pianta piano terra Scala 1:500

    AA

    '

    Concept

    Inverted Umbrella sono delle strutture che si ripiegano come degli ombrelli,ma che quando vengono aperti hanno la di raccogliere l'acqua.L'idea semplice: prendere una forma comune, come quella di un ombrello ecapovolgerlo. Esteticamente si presentano come una membrana con unaforma a tulipano e sono l'esemplificazione di come un elemento funzionale sipossa trasformare in un elemento architettonico. L'idea di raccogliere l'acquapiovana da una struttura in tessuto sempre comune e se fattaconvergere all'interno di cisterne o bacini di raccolta essere agevolmenteutilizzata per l'irrigazione dei terreni agricoli circostanti.

    Sezione A - A' Scala 1:50

    Struttura Inverted Umbrella Scala 1:50

    A A'

    Pianta livello -1

    A A'

    Pianta livello 0

    A A'

    Pianta livello 1Scala 1:50 Scala 1:50 Scala 1:50

    Livello -1

    Livello 0

    Livello 1

    Tubo perforato

    Fontanella

    Ghiaia

    Tondo di cementoarmato

    Tubo di collegamentotra le cisterne

    Fosse settiche dicemento

    Riempimento sopra eintorno ai serbatoi

  • 46

  • 47

    Carrasso, Conni, Soci

    Co-working + biblioteca + serra + orti urbani

  • 48

  • 49

  • 50

  • 51

    Casirati, Luinetti, Suardi

    Co-working + parco urbano

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    PROGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA GALLERIAPIANTA PIANO TERRA E SPAZI ESTERNIPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE

    1 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica IIIa.a. 2012/2013

    Pianta piano terraSpazi esterni

    0,00 m

    Esposizione grandi opere0,00 m

    Esposizione sculturah. 3,40 m

    Foyer distributivo0,00 m

    BagniGuardaroba Vano tecnicoMagazzino Vano tecnico

    Esposizione grandi opere0,00 m

    Biglietteria/Reception

    Magazzino Magazzino

    Sezione a 2,00 m

    Bar/caffetteria

    Zona servizih. 3,40 m

    D

    D'

    E

    E'

    A A'

    Via Cesare Lombroso

    Spazio espositivo

    Spazio espositivo

    Spazio espositivo

    Spazio espositivo

    Scala 1:200

    Area di sosta

    Spazio espositivo

    Esposizione minore

    Stefano Crespi761636

    Bookshop

    Parcheggiobiciclette

    Marciapiede

    Ingresso

    Spazio espositivo

    Spazio espositivo

    Bosco urbano dilatifoglie

    Bosco urbano dilatifoglie

    Bosco urbano diconifere

    Bosco UrbanoLa realizzazione di interventi di forestazione urbana, coincide spesso con il recupero ambientale di aree degradate da un punto divista ecologico, nonchpaesaggistico. Il Bosco Urbano, in questo senso riveste un ruolo molto importante poichin grado diriqualif icare gli ambienti degradati of f rendo funzioni ludico-culturali; si colloca normalmente a margine dei centri abitati,occupando ampie superf ici, f ormando cinture verdi, aree ricreative, f aunistiche, naturalistiche, didattiche, paesaggisticheconnesse col tessuto agroambientale circostante, oppure si sviluppa su superf ici pi piccole all'interno del tessuto cittadinoconsolidato, rappresentando cosun nuovo modello di parco urbano, meno studiato e controllato e pi libero e naturale.Attualmente le popolazioni delle cittsono proprio alla ricerca di questa naturalitche risulta sempre pi lontana dalla vitacittadina caotica e inquinata. La presenza di questo verde all'interno delle cittpu rappresentare un polmone verde non solo perle persone, ma anche per gli animali che, in essi possono vivere e riprodursi, specie se non si tratta di interventi isolati, ma diinterventi dif fusi e f requenti all'interno del tessuto urbano, come di fatto sembrerebbe stia accadendo nella zona di progetto, conun sistema verde abbastanza esteso nella zona di Porta Vittoria e limitrof i. Agli elementi naturali si associa una strutturaorganizzata, parcheggi, servizi, attrezzature, che consentono di svolgere attivitricreative e sportive. La funzione prevalente delBosco Urbano di permette lo svolgimento di attivitricreative a contatto con la natura, rispondendo ad un'esigenza semprecrescente degli abitanti delle fasce urbane. Se viene progettato con macchie ampie di vegetazione eterogenea il Bosco Urbanopu diventare un valido habitat per la nidif icazione e il rif ugio della f auna. Il Bosco Urbano per la maggior parte moltopermeabile, ma pu avere una funzione f rangivento nelle zone in cui la vegetazione maggiormente compatta, come previstonella zona a nord del lotto, dove il bosco di conif ere ef f ettua una funzione f rangivento dai venti f reddi provenienti da nord.

    Bosco urbano

    Il progetto, vista dalla strada di accesso

    Il progettoIl progetto prevede la piantumazione di diverse specie arboree. In particolare verso sud si prevede la piantumazione dicaducifoglia, che schermino il sole nei periodi estivi quando hanno la chioma rigogliosa e permettano a questi ultimi di f iltraredurante l'inverno quando sono spogli, in modo da migliorare le condizioni climatiche della galleria e degli spazi esterni. VersoNord, invece si prevede un bosco di conifere, che possano schermare i venti f reddi con le loro f itte chiome, provenienti da nord.Inoltre, come indicato nella tavola e a seguito, si scelto di piantumare specie caratterizzate da diverse altezze, in modo dacreare delle quinte arboree ai conf ini della macchia verde principale; questo dettato anche dall'esigenza di avere delle macchie dip i a n t e o r n a m e n t a l i , t r a t t a n d o s i d i u n b o s c o u r b a n o e n o n t i u n a f o r e s t a .

    Legenda

    Piante di altezza compresa tra i 10 e i 15 m

    Piante di altezza compresa tra i 5 e i 10 m

    Piante di altezza compresa tra i 2 e i 5 m

    Piante di altezza compresa tra i 0,5 e i 2 m

    Latifoglie schermano il sole estivo verso sud

    Conifere schermano il vento invernale proveniente da sud

    Conifere presenti Latifoglie presenti

    Abete bianco, Abete rosso, Cedro,Larice, Tasso

    Frassino, Acero, Carpino, BetullaCastagno, Tiglio, Quercia

    PotaturaOgni due anni necessariauna pulizia degli spazi verdi,come ad esempio la rimozionedi rami secchi o caduti permantenere in sicurezza l'area.Ogni 10 anni circa necessaria la potatura deglialberi che altrimenti andrebberoa interferire con le funzionisvolte nell'area e con gli edifici.

    Illuminazione notturna esternaAll'esterno possibile crearespazi espositivi fruibili anche lanotte, ottenendo fra gli alberi ele opere d'arte atmosferesuggestive. Si sono sceltilampioni di ultima generazionecon pannelli fotovoltaiciintegrati per la produzione dienergia elettrica necessariadurante il giorno e accumulataper essere disponibile la nottecol buio.

    Parcheggio biciclette

    Piastre per l'esposizionedelle opere

    Lampioni

    Panchine

    Edifici esistenti

    B

    B'

    C

    C'

    Piante ornamentali (magnolia, ciliegioselvatico, azalea, forsizia, ecc)

    scala 1:100

    Panchine in legno construttura in acciaio zincato

    INQUADRAMENTO URBANO, CONCEPT COMPOSITIVO E FORMALEPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE02 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica III

    a.a. 2012/2013

    Inquadramento urbano e collegamenti Concept costitutivo e formale Tecniche costruttivi e concept distributivo

    Stefano Crespi761636

    Altro tema affrontato stato quello del collegamento dell'area alla citt . Infatti tale spazio di tredici ettari sipresenta come una porzione urbana strappata alla citt e isolata da essa tramite un alto muro. Per quantoriguarda la porzione limitata sulla quale si interviene si cercato di aprire tale spazio verso la vita cittadina, quindiverso le strade dalle quali i futuri potenziali visitatori della galleria e fruitori dell'area arriveranno. Ricordando chel'accesso principale dell'ex mercato carni era posto al centro della galleria e si affacciava su Via Cesare Lombroso,si scelto di creare proprio in corrispondenza di questo il nuovo ingresso. Per fare ci stata necessaria lademolizione degli edifici confinanti con la galleria verso sud e cosfacendo si aperto un varco verso la strada.Questo ha anche permesso di liberare la maggior parte della facciata sud, esposizione migliore, e permettere airaggi del sole e alla luce di entrare all'interno dei nostri spazi espositivi. E' stato inoltre demolito un edificio versonord per permettere il collegamento, attraverso la galleria, tra strada e parti interne dell'area da recuperare.

    Area di intervento e strade principali con ingresso all'ex mercato da Via Molise

    Demolizioni effettuate Scala 1:2000

    Via Cesare Lombroso

    Viale M

    olise

    Galleria centrale

    Ingresso principale di Via Cesare Lombroso - Stato di fatto

    Lo spazio della galleria uno spazio enorme e monumentale, dotato di un forte carattere, all'interno del quale non facile lavorare e intervenire rispettandolo e completandolo rispettandone canoni estetici e formali. Qualunqueintervento sembra una entit aliena, un corpo aggiunto in contrasto con il forte carattere dell'edificio esistente.Partendo da questo presupposto, si voluto ancor pi enfatizzare questo fatto e creare delle strutturecompletamente isolate dalle pareti esistenti, in modo da tagliare qualunque relazione queste possano avere conl'edificio. La nuova struttura si articola su 3 livelli e si costituisce di profili d'acciaio e solette in calcestruzzo: unostile forte, come forte quello gi esistente, ma anche rispettoso non entrando mai in contatto. Le colorazioni sonocromaticamente opposte, ovvero molto chiare per l 'esistente, molto scure per le nuove strut ture.L'intervento ha seguito varie fasi di sviluppo che a seguito verranno brevemente descritte e si costituiscefondamentalmente di piastre sospese per l'esposizione delle opere e rampe di collegamento per la fruizione diqueste. Sono presenti inoltre ascensori e scale di servizio e di sicurezza. Come accennato prima, il tutto nell' otticadi creare un percorso che permetta al visitatore di spostarsi fra le opere e osservarle da punti di vista differenti.

    Percorso espositivo

    La nuova struttura sar realizzata in acciaio ed esattamente costituita di profili HE in acciaio di altezza variabileper i pilastri e travi IPE per le travi, sia per le primarie, che le secondarie. Il piano di calpestio sar realizzato incalcestruzzo armato gettato in opera e gli impianti elettrici posizionati in apposite tubazioni appese all'intradossodei solai. Le ringhiere protettive per piastre e rampe saranno in acciaio. Sar predisposta una opportunai l l um inaz io ne a r t i f i c i a l e p e r i l l um ina r e le ope r e d i cu i a segu i t o s i mos t r a la d i sp os i z i one .La luce naturale entrer invece dalle finestre sulle pareti e sulla copertura opportunamente isolate e schermate.

    Particolare costruttivo dell'attacco a terra della struttura e plinto di fondazione Scala 1:20

    Particolare costruttivo del nodo pilastro-trave/solaio Scala 1:50

    Distribuzione opere d'arte

    Piantapiano terra

    Piantapiano primo

    Piantapiano secondo

    Grandiopere

    Scultura Foierdistributivo

    Servizi Grandiopere

    Scultura Installazioni luminoseFotografia

    PitturaPannelli

    Arte tessilePiccoli oggetti

    Riferimenti progettuali: MACRO - Roma

  • 55

    Stefano Crespi761636

    INQUADRAMENTO STORICO E DESTINAZIONE D'USOPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE01 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica III

    a.a. 2012/2013

    Inquadramento storico Localizzazione e stato di fatto Concept funzionaleL'ex Macello, Mercato e Scalo bestiame di Viale Molise (zona 4 della citt milanese) fu realizzato a partire dalsettembre del 1914. In realt la sua realizzazione era gi stata prevista diversi anni prima, come si pu ben vedereda alcune carte storiche della citt sulle quali l 'area era gi segnata con questa destinazione d'uso.Nel giro di vent'anni, di fatto, il mercato tra Via Molise e Via Lombroso completato ed entra in funzione.All'epoca si scelse questa zona, che oggi giorno pare insolita per una attivit di questo genere, in quanto all'iniziodel secolo scorso l'area era all'estrema periferia est della citt ma vicina allo scalo ferroviario di Porta Vittoria, gi utilizzato dal vicino mercato ortofrutticolo ormai scomparso e rimpiazzato da un parco pubblico. Il Macello eraservito da un binario esclusivo che partendo dal suddetto scalo penetrava fin dentro all'area tra le funzioni delmacello/mercato.

    Questa fu sicuramente una delle pi grandi opere pubbliche realizzate dalla citt di Milano all'inizio del novecento,sia per la grandiosit dell'opera, sia per il costo della sua realizzazione. Fu un'opera necessaria per motivi tecnici elogistici, e soprattutto per motivi igienici; i mercati della carne erano infatti originariamente collocati a PortaM a g e n t a , o r m a i z o n a t r o p p o c e n t r a l e p e r q u e s t a a t t i v i t c h e n e c e s s i t a v a d iedifici pi grandi. Presso la zona quattro venne cosrealizzato un complesso di edifici capaci di affrontare i nuovibisogni dell'attivit di macellazione cittadina; questo si snodava attorno a una lunga galleria centrale emonumentale e vedeva il proprio centro operativo nelle palazzine liberty lungo via Molise.

    Carta di Milano del 1910. In alto a sinistra si nota il Duomo e segnata in rosso l'area destinata ai nuovi mercati carne

    Carta di Milano del 1937. In alto a sinistra si nota il Duomo e segnati in rosso gli edifici del nuovo macello e mercato carni

    Palazzine Liberty lungo Viale Molise in una foto d'epoca

    Il complesso del mercato carni e macello in una foto d'epoca

    L'ex Macello e Mercato carni, si trova nella zona 4 della citt di Milano, nei pressi dello scalo ferroviario di PortaVittoria e degli attuali mercati cittadini gestiti dalla societ Sogemi, all'incrocio tra Viale Molise e Via Lombroso.Il complesso risulta oggi dismesso e in parte occupato abusivamente. Volge in uno stato di degrado avanzato cheha portato alcuni edifici all'inagibilit . Il complesso comprende cinque palazzine liberty di importante interessestorico e architettonico, cinque gallerie di macellazione, tettoie per il bestiame, celle frigorifere, spazi per il mercatocarni, una piccola fabbrica per il ghiaccio, uffici e locali tenici, il tutto svolto attorno a una grande galleria centralec h e f u n g e v a d a ce n t r o n e l q u a l e c o n v o g l i a v a n o f u n z i o n i e p r o d o t t i d e l m a c e l l o / m e r c a t o .Molti di questi edifici non presentano significativi aspetti per i quali sia opportuna una ristrutturazioe, altri invece,come le palazzine liberty o la galleria centrale, della quale noi ci occuperemo, sono architettonicamente piacevoli einteressanti dal punto di vista storico perch realizzate con un particolare stile risalente all'epoca di costruzione.Di tutta l'area che occupa il mercato, circa 13 ettari, porremo l'attenzione su un edificio in particolare, come dettopocanzi, ovvero la galleria centrale, che con le sue testate lavorate e piene di aperture e il suo svolgimento inlunghezza per oltre 200 metri, risulta assai suggestiva, a guisa di antiche cattedrali gotiche. Prenderemo inconsiderazione anche l 'area circostante la suddetta gal ler ia per insediarv i le funzioni previste.

    L'area del macello in una recente foto aerea

    Fotopiano dell'area con indicato l'ingrandimento sotto riportato

    Stato di fatto della galleria e dell'area circostante Scala 1:2000

    1 2

    3

    4

    Cono ottico 1

    Cono ottico 2Cono ottico 4Cono ottico 3

    Come gi detto in precedenza di tutti gli edifici presenti nell'area dell'ex macello noi interverremo solo su alcuni.Esattamente procederemo alla ristrutturazione della galleria centrale e all'abbattimento di 2 edifici ad essaaddossati , che volgono in un avanzato stato di degrado e non presentano nessuna caratter ist icaarchitettonicamente rilevante tale per cui risulti obbligata la scelta di una loro riqualifica. Sar invece riqualificatal'area sulla quale insistevano gli edifici abbattuti e sar utilizzata per ospitare alcune funzioni del piano did e s t i n a z i o n e d ' u s o a s e g u i t o d e s c r i t t o e i l l u s t r a t o c o n f o t o g r a f i e e s e m p l i f i c a t i v e .

    La scelta per la destinazione d'uso degli spazi da riqualificare caduta sull'arte. Pi precisamente su tutte quelleforme d'arte che sempre pi prendono piede nel terzo millennio e che vedono la commistione di stili, materiali etecniche. Si quindi deciso di creare uno spazio per nuova arte di nuovi artisti che, spesso ghettizzati o nonconsiderati, hanno bisogno di esporre e mostrare al pubblico le loro opere. Sar quindi questo un luogo libero, maopportunamente gestito da un ente preposto per permettere agli artisti di esporre le proprie opere d'arte, siano essidi fama internazionale o semplicemente sconosciuti. Uno spazio quindi aperto a tutti, anche a tutti quei giovani chescelgono l'arte come mezzo per esprimere le proprie emozioni ma che non hanno un luogo per farlo e dannoorigine a quei fenomeni di degrado urbano come i graffiti sulle facciate dei palazzi o i fumetti sui cartelli stradali.La riqualificazione prevede l'insediamento di varie funzioni all'interno dell'area, ma solo alcune andranno a farparte del progetto e si posizioneranno nella galleria e negli spazi antistanti all'aperto. Lo schema seguenteraff igura il piano di riqualif icazione e in rosso sono indicate le attivit coinvolte nel progetto attuale.

    Via Cesare Lombroso

    Viale M

    olise

    Galleria centrale

    ArteSpazio e visibilitper nuovi artisti

    Mostre temporanee espettacoli in orariodiurno e serale neglispazi interni ed esterni

    FOTOGRAFIA

    DISEGNOPITTURA

    VIDEO ARTE

    ARTE TESSILE

    INSTALLAZIONI TECNOLOGICHE

    SCULTURA

    ARTE DI STRADA

    SPETTACOLO

    MUSICA

    Spazio di lavoro percreazione di opered'arte, laboratori, corsi

    supporto

    BAR CAFFETTERIA BOOKSHOP

    PERCORSI PEDONALISERVIZI

    AREE DI SOSTA SPAZI VERDI

    BOTTEGHEARTIGIANE

    LABORATORI

    OFFICINE

    ATELIER

    SPAZIO STUDENTI

    CORSI D'ARTE

    Stefano Crespi

    Centro darte + esposizioni + laboratori + attivit commerciali

  • 56

    PROGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA GALLERIAPIANTA PRIMO E SECONDO LIVELLO E PIANTA COPERTURAPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE

    2 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica IIIa.a. 2012/2013

    A A'

    A A' Pianta piano primo3,60 mEsposizione grandi opere0,00 m

    Esposizione scultura e installazionih. 3,40 m

    Foyer distributivo0,00 m

    Esposizione grandi opere0,00 m

    EsposizioneMagazzino Magazzino

    3,90 m

    Esposizione installazioni tecnologiche/luminoseh. 3,40 m

    3,90 m

    3,90 m

    A A' Pianta piano secondo7,20 mEsposizione grandi opere0,00 m

    Esposizione quadri, fotografia, pannelli

    Foyer distributivo0,00 m

    Esposizione grandi opere0,00 m

    7,80 m

    Esposizione quadri, fotografia, pannelli, arte tessile 7,80 m

    Sezione effettuata a 6,00 m

    Sezione effettuata a 8,50 m

    Pianta copertura

    B

    B'

    Scala 1:200

    Scala 1:200

    Scala 1:200

    Magazzino

    B

    B'

    B

    B'

    Stefano Crespi761636

    D

    D'

    E

    E'

    C

    C'

    D

    D'

    E

    E'

    C

    C'

    D

    D'

    E

    E'

    C

    C'

    Esposizione a tutta altezza

    Rampa sorretta da pilastrini 20x20

    Tiranti in acciaio (vedi Macro, Roma)

    Tiranti in acciaio (vedi Macro Roma)

    Tiranti in acciaio (vedi Macro Roma)

    Tiranti in acciaio (vedi Macro Roma)

    Trave in acciaio per la sospensione delle passerelle

    PROGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA GALLERIAPROSPETTIPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE

    3 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica IIIa.a. 2012/2013

    Stefano Crespi761636

    Stato di fatto(filo strada)Scala 1:200

    Stato di progetto(filo strada)Scala 1:200

    Stato di progettoScala 1:200

    Prospetto sud

    Sportiparasole

    120 cm100 cm80 cm50 cm

    Larghezza sporti parasole

    Prospetto nord

    Stato di progettoScala 1:200

    Prospetto ovest Prospetto est

    Stato di progettoScala 1:200

    Stato di progettoScala 1:200

  • 57

    Sezione D-D'STATO DI FATTOScala 1:100

    Sezione D-D'STATO DI PROGETTOScala 1:100

    Sezione B-B'STATO DI FATTOScala 1:100

    Sezione B-B'STATO DI PROGETTOScala 1:100

    PROGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA GALLERIASEZIONIPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE

    4 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica IIIa.a. 2012/2013

    Stefano Crespi761636

    Tiranti in acciaio(vedi Macro Roma)

    Trave in acciaio per lasospensione delle passerelle

    Rampe

    Riferimenti progettuali: MACRO - Roma - Odile Decq

    Sezione C-C'STATO DI FATTOScala 1:100

    Sezione C-C'STATO DI PROGETTOScala 1:100

    Piastre che permettonodi osservare le opereda punti di vista differentiEspositori(vedi Fondazione Pomodoro)con illuminazione integrata

    Struttura portante

    Riferimenti progettuali: Fondazione Arnaldo Pomodoro -Milano- Cerri e associati

    Sezione E-E'STATO DI FATTOScala 1:100

    Sezione E-E'STATO DI PROGETTOScala 1:100

    Sezione A-A'STATO DI PROGETTOScala 1:200

    Stefano Crespi7616365 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica IIIa.a. 2012/2013PROGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA GALLERIAPARTICOLARI COSTRUTTIVIPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE

    Particolari costruttiviScala 1:50

    Particolare costruttivo dell'attacco a terra della struttura eplinto di fondazioneScala 1:20

    1 Terminali di fuoriuscita dell'aria calda e fredda

    Luci per espositori orizzontali e ambienti

    Luci per espositori verticali

    Tende avvolgibili elettriche per interno. E' presente un sensorefotocaptatore che, quando la quantit di luce supera un certovalore preimpostato, aziona un motore elettrico che avvolge

    o srotola la tenda.

    I vetri dei serramenti della copertura sono opachi, quindifiltrano i raggi del sole che entrano DIFFUSI all'interno della

    galleria, illuminando le opere d'arte senza essere fastidiosa

    Nel periodo invernale fondamentale l'isolamento delle superficitrasparenti. Per il progetto si scelto un triplo vetro con telaio

    in pvc con trasmittanza pari a 0,76 W/mqK

    L'orologio centrale quello attualmente esistente

    2 Pompe di calore dell'impianto

    Pompe di calore ad assorbimento ROBUR a gas metano.Per confronto con un impianto simile della stessa casaproduttrice si ottenuto:numero pompe di calore: 3;Potenza termica nominale: 60 KW;Potenza frigorifera nominale: 27 KW;Altre energie utilizzate: energia rinnovabile aerotermica.

    Le pompe sono posizionate sulla copertura dell'edif icioesistente posto a nord del la galleria. Le tubazioniscendono a terra all'interno del vecchio edif icio e a quota0 metri entrano nella galleria e viaggiando al di sottodella pavimentazione, raggiungono tutti i terminali.

    L'acqua piovana viene raccolta in cisterne interratee l'acqua utilizzata per i bagni e l'irrigazionedel parco antistante la galleria

    Espositori a pannelli,due misure:4m x 4m h.2m2m x 2m h.2m

    Espositori a blocchi2m x 2m h.1,5m

    Gli espositori hanno tre formati, due perle opere da appendere in verticale e unoper le opere da posizionare in orizzontale.Gli espositori sono normalmente ripostinei magazzini presenti su ogni piano.

    Espositori

  • 58

    Stefano Crespi7616367 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica IIIa.a. 2012/2013PROGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA GALLERIASVILUPPO DEL PROGETTO NELLE 24 ORE: 21 GIUGNOPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE

    21 GIUGNOScansione temporale (h)

    01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

    Temperature (C) 17 17 17 17,5 18 18,5 19 20 21 22 23 24 25 26 27 26 25 24 23 21,5 20 18,5 17,5 17

    Altezza solare () 0 0 0 0 2,6 12,3 22,4 33 43,3 53,3 58,4 62,6 61,5 56 47,2 37,2 21,2 16,3 6,2 0 0 0 0 0

    Attivit

    Galleria chiusa durante la notte Dalle 9.00 alle 22.00 la galleria aperta al pubblico Dopo la chiusura si effettuano le attivit di manutenzione e pulizia

    Irraggiamento solare:6,24 KWh/mq

    Ore 12.00: I raggi solari hanno una inclinazione di 62,6.Le finestre sono protette dagli aggetti come in sezione.

    I vetri dei serramenti della copertura sono opachi.

    I vetri dei serramenti della copertura sono opachi, quindifiltrano i raggi del sole che entrano DIFFUSI all'interno della

    galleria, illuminando le opere d'arte senza essere fastidiosa

    Al tramonto i raggi del sole sono bassi e schermati dagli edifici attorno alla galleriae dagli sporti previsti da progetto come in sezione

    All'alba i raggi del sole sono bassi e schermati dagli edifici attorno alla galleriae dagli sporti previsti da progetto come in sezione

    Temperature interna (C) 17 17 17 17,5 18 18,5 19 20 21 22 23 24 24 24 24 24 24 24 23 21,5 20 18,5 17,5 17

    Ventilazione naturale econdizionamentoper il mantenimento della temperaturainterna

    Finestre aperte per il passaggio dell'aria Finestre aperte per il passaggio dell'ariaPer garantire la temperatura ideale all'interno dellagalleria, nelle ore pi calde necessaria l'accensione

    dell'aria condizionata

    Terminali dell'aria condizionatae del riscaldamento

    Finestre chiuseFinestre chiuse

    MILANO latitudine:45,456827nord longitudine:9,226220est Altitudine:115m slm

    Le luci internerimangono spente

    in orario di chiusuraIlluminazione

    Luci per espositori verticali Luci per espositori orizzontali e ambientiIlluminazione notturna esternaSi sono scelti lampioni di ultima generazione con pannelli fotovoltaici integrati.

    Le luci internerimangono spente

    in orario di chiusura

    Alberi

    Stefano Crespi7616368 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica IIIa.a. 2012/2013PROGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA GALLERIASVILUPPO DEL PROGETTO NELLE 24 ORE: 21 DICEMBREPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE

    21 DICEMBREScansione temporale (h)

    01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24

    Temperature (C) -1 -1 -0,5 -0,5 -0,5 0 0 0 0,5 0,5 1 1,5 13,5 2 2 1,5 1,5 1 1 0,5 0,5 0 0 -1

    Altezza solare () 0 0 0 0 0 0 0 0,2 8,3 15 19,3 21,4 20,6 17,4 12,1 4,5 0 0 0 0 0 0 0 0

    Attivit

    Galleria chiusa durante la notte Dalle 9.00 alle 19.00 la galleria aperta al pubblico Dopo la chiusura si effettuano le attivit di manutenzione e pulizia

    Irraggiamento solare:1,21 KWh/mq

    Ore 12.00: I raggi solari hanno una inclinazione di 21,4.Gli aggetti non sono sufficientemente sporgenti per impedire l'ingresso deiraggi luminosi. Questo consente di avere APPORTI SOLARI GRATUITI.

    I raggi sono comunque filtrati da tende interne per non abbagliare i visitatori.

    Tende avvolgibili elettriche per interno. E' presente un sensorefotocaptatore che, quando la quantit di luce supera un certovalore preimpostato, aziona un motore elettrico che avvolge

    o srotola la tenda.

    Nel periodo invernale fondamentale l'isolamento delle superficitrasparenti. Per il progetto si scelto un triplo vetro con telaio

    in pvc con trasmittanza pari a 0,76 W/mqK

    16 15,5 15 14,5 15 16 17 18 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 18,5 18 17,5 17 16,5Temperature interna (C)

    Sistema di riscaldamento Spento

    Sistema di riscaldamento acceso. Impianto ad ariacon terminali posizionati alla base della galleria,

    sui due lati, ogni 10 metri

    2 Pompe di caloredell'impianto di riscaldamento/raffrescamento

    1 Terminali di fuoriuscita dell'aria calda e fredda

    Spento

    1 Terminali di fuoriuscita dell'aria calda e fredda 2 Pompe di calore dell'impianto

    Pompe di calore ad assorbimento ROBUR a gas metano.Per confronto con un impianto simile della stessa casaproduttrice si ottenuto:numero pompe di calore: 3;Potenza termica nominale: 60 KW;Potenza frigorifera nominale: 27 KW;Altre energie utilizzate: energia rinnovabile aerotermica.

    Le pompe sono posizionate sulla copertura dell'edif icioesistente posto a nord del la galleria. Le tubazioniscendono a terra all'interno del vecchio edif icio e a quota0 metri entrano nella galleria e viaggiando al di sottodella pavimentazione, raggiungono tutti i terminali.

    MILANO latitudine:45,456827nord longitudine:9,226220est Altitudine:115m slm

    Le luci interne rimangono spente

    in orario di chiusuraIlluminazione

    Luci per espositori verticali Luci per espositori orizzontali e ambientiIlluminazione notturna esternaSi sono scelti lampioni di ultima generazione con pannelli fotovoltaici integrati.

    Le luci interne rimangono spente

    in orario di chiusura

    Alberi

    Gli abeti nella zona a nord della galleria proteggono l'areadai venti freddi invernali

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    Stefano Crespi7616369 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica IIIa.a. 2012/2013PROGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA GALLERIASVILUPPO DEL PROGETTO NEI 365 GIORNI E NEI 30 ANNIPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE

    12 MESIScansione temporale(mesi)

    30 ANNIScansione temporale(anni)

    gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre

    Temperature mediamensile (C)

    1 4 8,2 13 17,2 21,7 24,4 23,2 19,4 13,1 6,7 2,6

    Pluviometria media (mm) 53 40 73 83 104 85 72 80 87 120 106 75

    1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

    MILANO latitudine:45,456827nord longitudine:9,226220est Altitudine:115m slm

    Irraggiamento solaremedio mensileKWh/mq

    1,52 2,39 3,73 4,76 5,63 6,24 6,26 5,33 4,01 2,65 1,66 1,21

    Riscaldamento x x x x x

    Condizionamento x x x xxxxxx

    Erba bassa Erba bassaTaglio erbaErba molto altaErba alta

    Crescita erba

    Crescita deglialberi e potatura

    La 1 potatura avviene a 20 anni dall'impianto

    Dalla 2 potatura, essasi ripeter ogni15 anni circa

    Degrado dei materiali

    Le panchine esterne hannole sedute in lamelle di legnoche a 30 anni dovrannoessere riverniciate

    La pavimentazione esternain calcestruzzo a 30 anni avrassunto diverse colorazionie sar macchiata

    La copertura in acciaioa 30 anni inizier a subiredanni dovuti dalla rugginecausata dalla presenza diacqua

    L'intonaco dopo 30 annipresenter macchie dovute alruscellamento di acqua e allosmog cittadino

    I serramenti in pvc nonsubiscono particolaridegradi, infatti prerogativa diquesto materiale durare alungo nel tempo

    Le strutture portanti in acciaionon subiranno degrado nei primi30 anni, sia perch perfettamentetrattati con vernici, sia perchnon sono presenti fonti di degradoall'interno della galleria

    L'acqua piovana viene raccolta in cisterne interratee l'acqua utilizzata per i bagni e l'irrigazionedel parco antistante la galleria

    Via Cesare Lombroso

    Viale M

    olise

    Galleria centrale

    Via Cesare Lombroso

    Viale M

    olise

    Galleria centrale

    Via Cesare Lombroso

    Viale M

    olise

    Galleria centrale

    Come da progetto sono previste alcune demolizioni eil riuso della galleria.Attivit: Mostre temporanee (fotografia, video arte, arte di strada,disegno, pittura, musica, arte tessile, scultura, installazioni tecnologche;Attivit di supporto (bar caffetteria, bookshop, servizi igienici, aree di sosta,spazi verdi.Consumo di suolo: l'area che attualmente quasi completamente coperta dacemento viene liberata con opportune demolizioni, quindi il consumo disuolo diminuisce

    Nel corso degli anni la riqualificazione dell'area continuer e quindi anchele demolizioni.Attivit: Mostre temporanee (fotografia, video arte, arte di strada,disegno, pittura, musica, arte tessile, scultura, installazioni tecnologche,botteghe artigiane, atelier, corsi d'arte;Attivit di supporto (bar caffetteria, bookshop, servizi igienici, aree di sosta,spazi verdi.Consumo di suolo: in diminuzione

    Nel corso degli anni la riqualificazione dell'area continuer e quindi anchele demolizioni.Attivit: Mostre temporanee (fotografia, video arte, arte di strada,disegno, pittura, musica, arte tessile, scultura, installazioni tecnologche,botteghe artigiane, atelier, corsi d'arte, laboratori, officine, spazio studenti,Attivit di supporto (bar caffetteria, bookshop, servizi igienici, aree di sosta,spazi verdi.Consumo di suolo: in diminuzione

    Panchine e para soleScala 1:100Nel periodo estivo le panchine devono essere schermate. All'anno1 gli alberi appena piantati non sono in grado di assolvere a talefunzione, quindi sono necessari dei parasole in legno.

    Per le schermature siutilizzalegno riciclatoeconomico, in quantosaranno necessariosolo per 10 anni.

    Dopo 10 anni il legno delle schermature, inassenza di manutanzione, sar altamentedegradato e marciscente e dovr quindi essererimosso.Nel frattempo le piante saranno cresciute eassolveranno alla funzione di ombreggiare lesedute, al posto delle schermature in legno chenon dovranno essere cos sostituite

    Espositori

    Sviluppodell'area

    Parasole per lepanchine

    Espositori a pannelli, due misure:4m x 4m h.2m2m x 2m h.2m

    Espositori a blocchi2m x 2m h.1,5m

    Gli espositori hanno tre formati, due perle opere da appendere in verticale e unoper le opere da posizionare in orizzontale.Gli espositori sono normalmente ripostinei magazzini presenti su ogni piano.

    Stefano Crespi7616366 Politecnico di MilanoCorso di laurea in Architettura AmbientaleLaboratorio di progettazione architettonica IIIa.a. 2012/2013PROGETTO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA GALLERIAAMBIENTAZIONE E FOTO MODELLOPROPOSTA DI RIQUALIFICAZIONE DI UNA PORZIONE DELL'EX MACELLO IN VIA MOLISE

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    Crespi, De Bernardi

    Centro darte e artigianato + esposizioni + laboratori + formazione

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    Cristofori, Farina, Rota

    Galleria darte + co-working

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    Farina, Savio, Zangari

    Centro enogastronomico + mercato

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    Lazzarini, Longhi, Prandolini

    Agricoltura urbana + playground

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    Magnani, Palmitessa, Pelucchi

    Piazza + serra + foresta

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    Maj, Modelli

    Giardino + moschea

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    Micheli, Peci, Zanicotti

    Centro sociale + servizi culturali + spazio espositivo

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    Parzani, Pompameo, Tomasini

    Co-working + parco pubblico

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