fumettopenia 02

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...Il logo definitivo ! 02 Benvenuti sul secondo numero della webzine di Fumettopenìa, vi prometto che il logo di testata sarà quello definitivo, in realtà questo è il terzo numero, se calcoliamo lo speciale Stealthteam. http://issuu.com/gennarospo/docs/fumettopenia01 http://issuu.com/gennarospo/docs/fumettopenia In questo numero parleremo di quasi tutto il Marvel Now Panini, del candidato agli Eisner Award, Hawkeye, e di un bel po ’ di altre cose… Vi auguro una buona lettura. Cardillo Gennaro Il ritorno degli agenti di H.A.T.E. Ve la ricordate la collana Grandi Saghe? Converrete che è stata un ’ ottima trovata editoriale, tra le migliori degli ultimi anni, ha riproposto in 100 numeri una montagna di fumetti interessanti. Alcune ristampe doverosamente necessarie, altre decisamente audaci, però al pari delle precedenti iniziative come “ I grandi classici del fumetto ” “ I grandi classici del fumetto ” “ I grandi classici del fumetto ” “ I grandi classici del fumetto ” di Repubblica, è stato un appuntamento settimanale quasi sempre gradito. Certo io avrei evitato di ristampare quel sonnolento mattone degli Eterni di Kirby, leggere gli Eterni di Kirby è un pò come calarti l ’ opera filmica incompiuta di Ejzenstejn: Que Viva Mexico! Una palla mostruosa. Lo so che con queste parole adesso sputtano quel poco di quell ’ aura credibilità che ho faticosamente tentato di costruirmi intorno in tutto questo. Ma fossi stato io presente quando s ’ è fatto il piano dell ’ opera, per esempio avrei proposto Nextwave. Continua all ’ interno... Continua all ’ interno... Continua all ’ interno... Continua all ’ interno... Speciale Marvel Now. Le recensioni sulle testate Panini Il Ritorno degli agenti di HATE Il Megacommento finale sulla X-Force di Rick Remender Robot al Cinema: Pacific Rim Il nuovo Occhio di Falco Made in Italy - Long Wei E le Suore Ninja In questo nuero: La ebzine di fuettopenia

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Il secondo numero della Webzine del Blog.

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  • ...Il logo definitivo ! 02

    Benvenuti sul secondo numero della webzine di Fumettopena, vi prometto che il logo di testata sar quello definitivo, in realt questo il terzo numero, se calcoliamo lo speciale Stealthteam. http://issuu.com/gennarospo/docs/fumettopenia01 http://issuu.com/gennarospo/docs/fumettopenia In questo numero parleremo di quasi tutto il Marvel Now Panini, del candidato agli Eisner Award, Hawkeye, e di un bel po di altre cose Vi auguro una buona lettura. Cardillo Gennaro

    Il ritorno degli agenti di H.A.T.E.

    Ve la ricordate la collana Grandi Saghe? Converrete che stata un ottima trovata editoriale, tra le migliori degli ultimi anni, ha riproposto in 100 numeri una montagna di fumetti interessanti. Alcune ristampe doverosamente necessarie, altre decisamente audaci, per al pari delle precedenti iniziative come I grandi classici del fumetto I grandi classici del fumetto I grandi classici del fumetto I grandi classici del fumetto di Repubblica, stato un appuntamento settimanale quasi sempre gradito. Certo io avrei evitato di ristampare quel sonnolento mattone degli Eterni di Kirby, leggere gli Eterni di Kirby un p come calarti l opera filmica incompiuta di Ejzenstejn: Que Viva Mexico! Una palla mostruosa. Lo so che con queste parole adesso sputtano quel poco di quell aura credibilit che ho faticosamente tentato di costruirmi intorno in tutto questo. Ma fossi stato io presente quando s fatto il piano dell opera, per esempio avrei proposto Nextwave. Continua all interno...Continua all interno...Continua all interno...Continua all interno...

    Speciale Marvel Now. Le recensioni sulle testate Panini

    Il Ritorno degli agenti di HATE

    Il Megacommento finale sulla X-Force di Rick Remender

    Robot al Cinema: Pacific Rim

    Il nuovo Occhio di Falco

    Made in Italy - Long Wei E le Suore Ninja

    In q

    uesto n

    uero

    :

    La ebzine di fuettopenia

  • Ce li hanno giustificati in tutti i modi i

    loro rincari gli editori: benzina,

    materie prime, costi di licenza, e

    ormai visto ch l'umanit si abitua a

    tutto, anche noi nerd, (checch se ne

    dica, siamo anche noi umani) ci siamo

    abituati anche a vedere la nostra

    amata passione prezzata nelle

    maniere pi disparate, mi viene da

    segnlalare per esempio, il volume

    della Bao dedicato al nuovo capitolo della Lega degli straordinari

    gentlemen, meno di 60 pagine in

    formato ridotto, vendute alla modica

    cifra di 13,00, e l'assurdo che c' pure chi ringrazia.

    Ma visto che si parla di edizioni pi

    popolari, e non questi brossurati in

    similpelle di coccodrillo, possiamo

    dire che il trend affermatosi quello

    dettato dalla Panini - tra i 3,00 ed i 3,50, salvo collane con foliazione

    maggiore, che ospitano comunque

    un solo personaggio o gruppo o una

    sola miniserie, come per esempio i

    Marvel Mega o come diavolo si

    chiamano adesso.

    Ora per, c' questo nuovo formato

    Panini che ospiter la gesta della

    famiglia Richards, che sembra una

    giusta via di mezzo - 2,90 per 48 pagine, sono solo 10 centesimi in

    meno rispetto ai 3,00 della collana

    Marvel Tales, non nulla, ma la sua forza non sta solo nel prezzo, che

    comunque manco a dirlo, come

    operazione di marketing stravince

    sul pessimo spillato Lion da 30 pagine o poco pi, formato che

    ospita una sola storia, copertina

    morbida e zero editoriali, venduto a

    2,50, che continua ad esistere nonostante a mio parere si sia

    rivelato un fallimento completo:

    basta vedere l'elitaria Before

    Watchmen, o sarebbe pi onesto dire le rese dell'elitaria, che brutta

    fine che hanno fatto.

    Quindi brava Panini, lo vedi che

    quando vendi effettivamente quello

    che pubblicizzi arrivano solo

    complimenti?

    La nuova serie dei Fantastici

    Quattro contiene due storie complete, collegate, compatibili, e

    tutte e due fedeli a quello che recita

    la copertina, in questo nuovo

    mensile, non ho trovato traccia della

    furboneria che ho riscontrato nel

    numero 1 di Thor Marvel Now, di cui abbiamo gi parlato e discusso

    sia qui, sia sulla pagina Facebook

    dell'editore Modenese.

    F come Fantastic....ma anche

    come Fraction.

    Non avrei mai immaginato che tra

    tutto il Marvel Now in uscita, io

    ripiegassi sui Fantastici Quattro,

    eppure stato un colpo di fulmine,

    questo formato mi ha piacevolmente

    colpito, in un solo albo, due serie

    nuove, due pointing start, senza

    pagine extra superpagate piene di

    recuperi indesiderati o serie minori

    indigeste.

    Per giudicare le serie un p presto,

    e il signor Fraction sa essere cos

    mutevole nelle sue sceneggiature,

    che vanno dalla qualit infima (Flop

    it Self e il suo passato Thor) al piccolo gioiellino da collezione (il

    prossimo Hawkeye disegnato da Aya). Quindi bisogna aspettare per

    dare un giudizio , diciamo subto cosa

    non ci piaciuto di questo album: M.

    Bagley e M. Allred, eh si a me

    personalmente non piace nessuno

    dei due, Bagley diventato molto pi

    sporco dai tempi in cui disegnava le

    risse tra l' Uomo Ragno-Venom ed il

    neonato (a quei tempi) Carnage, ora

    il suo tratto pi veloce, meno

    accurato, molto inspiegabilmente

    anni '90. Ricco di quella cinetica

    caciarona, nonch una dozzinale cura

    dei particolari, che stanca gli occhi.

    E poi c' Allred, un disegnatore del quale veramente non mi spiego il

    successo nel mondo dei comics,

    come illustratore ci si pu anche

    stare, quel suo stile volutamente

    lisergico sembra fatto apposta per il

    mondo dell'illustrazione

    pubblicitario, ma un intero

    fumetto...uno storytelling, a mio

    parere, la dinamica delle tavole

    viene pesantemente menomata da

    quel tratto cos spesso, che sacrifica

    movimenti e plasticit, le anatomie

    molte volte sono sconclusionate, ed i

    Pagina 2 Speciale Marvel Now ' ecco le opinioni su quasi tutte le nuove testate Panini.

  • I fantastici Quattro Marvel Now Miglior foratoPaGinE 2,90E

    Pagina 3

    la lettura invece che citare solo il

    fatto che la famiglia di supereroi ha

    visto i natali nel lontano 1961 per

    mano di Stan lee e Jack Kirby.

    L'albo letteralmente saturo di

    personaggi che possono apparire

    nuovi agli occhi dei neofiti, ed io

    siccome lo sto inspiegabilmente

    promuovendo, voglio dare una mano

    alle nuove leve con delle noticine

    che avrebbe dovuto dirvi l'editor

    della testata.

    Note a Margine: Come detto, Hickman ha creato una

    run spettacolare del quartetto, e

    durante la sua gestione, nella quale

    era presino momentaneamente morta

    anche la Torcia Umana, ha introdotto

    ed arricchito scenari, personaggi e

    villain di una delle serie pi vecchie

    in casa Marvel, come la zona

    negativa, tanto cara al buon Byrne,

    Galactus, i talpoidi e persino

    Destino.

    Ecco chi potrebbe lasciarvi spiazzato

    in questo album e Guidi non si

    preoccupato di presentarvi:

    Dragon Man - un androide, vecchio nemico dei Fantastici

    Quattro, qui lo vediamo in una

    versione upgradata (si pu dire

    cos?) da Valerie Richards, la figlia di Susan Storm e Reed Richards,

    piccolo genio membro della

    Fondazione futuro insieme al fratello

    Benjamin. Tra gli altri bambini che ritroverete nelle pagine del primo

    numero della Fondazione Futuro

    ricordiamo:

    Alex Power, dei Power Pack, supergruppo di bambini Marvel

    creato ala fine degli anni '80, Artie e

    Leech, due mutanti, apparsi nelle

    pagine di X-Factor, primissima serie. Artie era una sorta di telepate,

    ora non ricordo molto bene, ma mi

    sembra che riuscisse a proiettare le

    immagini mentali di quelli che

    riusciva a toccare con la sua mente.

    In pratica fu uno dei primi ospiti

    insieme a Rusty Collins, dei finti

    cacciatori di mutanti noti come X-

    Factor. Leech invece, a dei veri

    cacciatori di mutanti sopravvissuto,

    infatti faceva parte della comunit di

    mutanti reietti che vivevano nelle

    fogne: i Morloch? Trucidati durante il

    massacro mutante.

    Bentley-23, characters che promette tanto divertimento, in realt il clone

    di Wizard, vecchia nemesi dei F4,

    visto ultimamente come membro della

    Intelligencia.

    Tong Korr Turg e Mik, fanno parte della razza dei Talpoidi.

    Medusa, la regina degli inumani,

    moglie di Freccia Nera, sar membro della nuova Fondazione Futuro.

    Questo Ant-Man, Scott Lang, inventore squattrinato, che per salvare

    la figlia, e pagargli una costosa

    operazione cardiochirurgica, tanti anni

    fa rub la tecnologia di Henry Pym. in

    una memorabile storiella apparsa su

    Iron Man Play Press.

    Onome, la figlia di un ingegnere del Wakanda, nazione africana,

    scientificamente avanzata, che ha dato

    i natali a Pantera Nera.

    Darla Deering, attuale fidanzata di

    Jhonny Storm nota anche come Ms.

    Thing, di cui purtroppo non so dirvi assolutamente nulla. Io per via dei

    capelli l'avevo scambiata per la

    compagna di Jhonny ai tempi della run

    di Millar, ma sono quasi certo di

    sbagliarmi.

    Beh, la mia conoscenza si ferma qui,

    pi o meno, per direi di aver buttato

    un p di luce chiarificatrice, su alcuni

    personaggi, considerando che gratis

    non voglio sentire lamentele.

    Conlusioni F4 si prover, nonostante l' handicap

    degli illustratori e l'incognita dello

    scrittore, credo questa edizione ,

    questo formato, insieme al proliferante

    formato bonellide, sia un ottima

    proposta e risposta alla crisi, ed alle

    esigenze dei lettori. Un albo centrato,

    fedele alla sua copertina e coerente

    per contenuti.

    Riconosciamolo ad un editore che per

    ora non ha entusiasmato troppo con

    l'invasione Marvel Now. sopratutto

    con la geografie delle "nuove" testate.

    Baci ai pupi.

    visi dei personaggi sono tutti uguali,

    e si riescono a distinguere solo per

    l'acconciatura, il colore dei capelli ed

    il costume, ma sembra che sia

    quotatissimo ultimamente

    nell'ambiente ed il suo stile cos

    dannatamente pop, sembra essere

    molto apprezzato da critica e lettori.

    Io non riesco a digerirlo, quindi

    spero che resti il meno possibile ai

    disegni della Fondazione Futuro. Ma si diceva di Fraction - lo scrittore

    di Flop it Self, nota anche come la

    sagra del martello, ha un duro

    compito, deve tenere alta la

    godibilit di una serie che grazie ad

    Hickman, ha ritrovato una grandezza

    che forse non vedeva dai tempi di J.

    Byrne. Al tempo stesso tale compito

    persino facilitato, durante la sua

    gestione (che io ancora non ho letto,

    e spero finisca in volume al pi

    presto), Hickman ha arricchito il

    cosmo dei Fantstici Quattro di una

    quantit immensa di personaggi

    interessanti, e Fraction ha a

    disposizione un olimpo di facce pi o

    meno nuove, con le quali speriamo

    riuscir a regalarci delle belle

    evasioni.

    Il voto finale una sufficienza speranzosa, nel primo numero non succede quasi nulla, pi che altro si

    gettano le basi per il futuro (nel vero

    senso della parola), per siamo

    fiduciosi, quindi si decisamente il

    numero 2 si prender. Nonostante

    Allred e Bagley.

    L'edizione italiana

    Non potendo addossre a Panini la

    colpa sugli illustratori delle due

    serie, posso sempre rifarmi

    sull'editoriale di Giuseppe Guidi,

    veramente scarsino, la copertina

    recita NUMERO 1- ora questo reboot

    Marvel, davvero strano, non

    bisogna chiamarlo cos, perche non

    in pratica un reboot, eppure la

    numerazione ricomincia daccapo, ed

    un nuovo lettore che leggere

    Numero 1 sulla copertina, pu

    rimanere abbastanza interdetto da

    queste pagine, in cui tanto per

    essere chiari, il fumetto ha cos tanti

    legami con la passata stagione di

    Hickman che non si capisce nulla.

    Fantastici Quattro si un numero

    uno, ma strettamente legato alla

    run appena conclusasi, e qualche

    nota in pi andava messa, per aiutare

  • La lunga corsa della squadra mutante di guerrieri pronti a tutto giunta al termine e Rick Remender grazie ai fasti della testata X, passa a giocare tra i Grandi- Uncanny Avengers e Capitan America-.nella fase I del Marvel Now Uncanny X-force sorgeva dalle ceneri di una testata molto anni '90 e dagli eventi del Secondo Avvento: il sacrificio di Nightcrawler e il ritorno definitivo di Hope Summers nel presente, spingevano Wolverine a costituire un nuovo team segreto, rafforzandone il ruolo di leader ombra in contrasto con Ciclope, mentre Arcangelo manifestava in maniera sempre pi incontrollata i poteri e le attitudini di Morte, araldo del villain Apocalisse. Ecco la ninja telepate Psylocke, il suo amato Warren Worthington/Arcangelo, il folle Deadpool, il ladro dai tre cervelli Fantomex e lo stesso Wolvie uniti da uno scopo comune nascosto ai compagni in un arco di storie che s'aprono e chiudono come un'affascinante spirale. Attraverso il tratto elegante e stilizzato del retr Phil Noto, Remender conclude tutte le sotto-trame sapientemente seminate negli anni: si iniziava con i mutanti impegnati a sventare l'avvento d'un nuovo Apocalisse, e si termina con Evan -clone fanciullo di En Saban Hur- manipolato dai nemici dil'X-force, affinch diventi il noto cattivone. Stesso dubbio etico e la scia del peccato originale di Fantomex che uccise il bambino-Apocalisse per essere poi ammazzato atrocemente dalla Confraternit di Mistyca e Sabrethooth e del redivivo figliolo di Logan , Daken ; Come Betsy deve uccidere Arcangelo nella saga di Angelo Nero, cos nell'ultima missione Logan ammazza il figlio conosciuto troppo tardi e dei flashback mostrano come avrebbe potuto essere tra gli artigliati padre e figlio. Psylocke regalava al morente Warren una visione del futuro, d'una vita assieme, invece Logan immagina d'aver cresciuto Daken mentre lo annega. Entrambi sacrificano i propri affetti per salvare il mondo riportando ferite interiori tremende. Evan salvo e la venuta di un nuovo Apocalisse scongiurata, grazie al legame col defunto Fantomex; il ragazzo torner allo Jean Grey Institute e nel cast di Wolverine and the X-men di Jason Aaron, mentre Elisabeth Braddock sar l'anello di congiunzione tra la vecchia squadra e la nuova, in veste Marvel Now.

    LA MANCOLISTALA MANCOLISTALA MANCOLISTALA MANCOLISTA I primi 2 numeri di Uncanny x-Force sono andati su X-men De Luxe 197-198 ( Remender-Opena ) . Sul 199-200-201 andato il secondo Arc, disegnato da Ribic, da questo punto in poi, sono cominciate le variazioni, prima X-Men de Luxe, diventato X-men De luxe Presenta, ogni volume doveva ospitare una sola serie per numero, ed infatti la X-Force torna sul 203 con la prima parte di Angelo Nero, uno degli arc pi belli di tutta la run di Remender.

    Pagina 4 Di Rick reeneR

  • Di Rick reeneR

    LA MANCOLISTA:LA MANCOLISTA:LA MANCOLISTA:LA MANCOLISTA: La conclusione di Angelo Nero arriva sul 207, con un gradito ritorno di Opena alle matite ( sempre XMDLP ) Nuova Variazione - la Panini vara il nuovo mensile Wolverine e gli X-men, che ospita la serie di Aaron e Bachalo, The Uncanny X-Force finisce in appendice insieme a X-Men Legacy, in questa testata fino alla sua conclusione dal numero 2 al numero numero 15.

    In Execuzione Finale interessante che il leit motiv sia la Vendetta, ci che ,in sostanza ,ha condotto Wolverine a riformare X-force dopo la morte di Kurt; tutti i membri dell'ultima incarnazione della Confraternita hanno dei conti in sospeso con i nostri eroi, da Mistyca, Creed e Daken uniti dall'odio per il canadese pi celebre del Fumetto al Re delle Ombre che vuol vendicarsi di Psylocke. Ma le psicologie della mutaforma e dei due parenti di Logan appaiono piuttosto bidimensionali, al contrario del Nightcrawler dell'Era di Apocalisse, il cui tradimento in linea con il personaggio violento cresciuto nel sangue. Il team nato per impedire morti come quella dell'amatissimo elfo quasi distrutto dalla sete di vendetta della sua controparte contro il cannibalesco Blob. Daken invece, piuttosto incolore col suo soverchiante bisogno di attenzioni paterne; un personaggio che neppure

    nelle esperte mani dello sceneggiatore di Uncanny risultya pi interessante. Uncanny X-force stata la serie mutante migliore degli ultimi anni; a mio parere superiore al ciclo di Whedon su Astonishing X-men e per coerenza e rigore persino a quella di Morrison. Merito d'uno sceneggiatore dalle ottime idee e con una conoscenza approfondita del passato degli uomini-X : Remender un claremontiano puro quanto il Bendis, attualmente in azione su All New X-men, che ha caratterizzato in maniera poderosa Psylocke, rispolverato il Re delle Ombre, l'Altromondo di Excalibur con tanto di cast dalla serie britannica come la dimenticata Opal Saturnyne. Omaggia il padre putativo degli X-men ricordandoci che Destiny mor a causa del Re delle Ombre, che Creed uccise Volpe d'Argento e tutta la parte ambientata nel futuro distopico una citazione di storie dei New Mutants della saga del

    Magus, in cui Dani Moonstar e soci incontravano i loro s adulti, dittatori illuminati d'un mondo crudelmente in pace, ma non libero. Crea figure come Evan e gestisce un ottimo rapporto con la serie dell'amico Aaroon, cosa non da poco conto nell'attuale panorama dei comics. Sa bilanciare azione ed introspezione in modo originale ed avvincente, attraverso trame a lunga gittata, costringendo il lettore a divorare ogni singola vignetta e rinverdendo i fasti mutanti. Omaggia Morrison e basta solo fare un nome: E.V.A.! Miglior testata mutante anche per la parte grafica che ha visto succedersi Acuna, Brooks e Noto; tre artisti molto differenti in grado di restituire pienamente le suggestioni offerte da una trama complessa e riuscita. Per non parlare dell'ottimo cast: un Deadpool libero dal ruolo di giullare idiota, a cui non pesa l'essere il parto della mente di Liefeld-credetemi non poco-umano e accattivante; un Fantomex che si discosta dal modello morrisoniano convincentemente; un Logan che pu amare, seppur brevemente, un'alternativa versione di Jean

  • probabile che il malvagio esper potesse ancora usarne l'aspetto, vista l'et che dovrebbe avere l'ospite. Ma in questi casi sempre la stessa lacuna della Marvel del XXI secolo, ovvero l'assenza di supervisori preparati . Execuzione Finale il canto del cigno della serie mutante pi interessante dell'ultimo decennio e ,pur non raggiungendo il toccante lirismo della saga di Angelo Nero, racchiude in s i pregi della testata impoveriti, credo, dalla necessit di chiudere velocemente in vista delle conseguenze di AvX. Alla fine del suo cammino l'Uncanny X-force si scioglie; Logan sar perseguitato dall'omicidio del figlio mentre Elisabeth abbraccia un rinato ,e scisso in tre , Fantomex. Si tratta di un lieto fine o l'inizio di un nuovo ciclo? Baster aspettare qualche mese per scoprirlo. Roberto CesanoRoberto CesanoRoberto CesanoRoberto Cesano

    nel suo doppio ruolo di preside d'una scuola ed assassino con pochi scrupoli; Arcangelo nella sua incarnazione pi affascinante-una delle poche idee che apprezzo dell' X-factor di Louise Simonson-; il redivivo Deathlock sfruttato in maniera degna e Psylocke, diva della serie e cuore del gruppo, mai cos tridimensionale dai tempi di X-Chris, protagonista dell'archetipico menag a trois con un membro fondatore degli X-men e un membro di Arma X- telepate/membro originale del gruppo/ assassino dal cuore d'ore e burbero vi ricordano qualcosa? Remender si fa amare e gli si perdonano due grandi strafalcioni: la scomparsa inspiegata della telecinesi di Betsy, potere posseduto dall'inglesina al suo ritorno in scena, e le fattezze di Farouk da parte del Redelle Ombre:il telepate dovrebbe essere incorporeo, poich l'egiziano per durante il primo scontro con Xavier, molti decenni prima. Inoltre essendo Farouk presente in una mini di Excalibur ambientata durante gli anni '40, pare poco

    Pagina 6 La X-Force di Rick rEenDER di R. Cesano

    Long Wei di Diego Cajelli e Long Wei di Diego Cajelli e Long Wei di Diego Cajelli e Long Wei di Diego Cajelli e Luca GenoveseLuca GenoveseLuca GenoveseLuca Genovese ---- Bonellide dell' Bonellide dell' Bonellide dell' Bonellide dell' Editoriale Aurea, che detto cos Editoriale Aurea, che detto cos Editoriale Aurea, che detto cos Editoriale Aurea, che detto cos fa brutto lo so, ma rende l'idea, fa brutto lo so, ma rende l'idea, fa brutto lo so, ma rende l'idea, fa brutto lo so, ma rende l'idea, brossurato in bianco nero su brossurato in bianco nero su brossurato in bianco nero su brossurato in bianco nero su carta velinacarta velinacarta velinacarta velina 2,90 2,90 2,90 2,90 State per partire per il mare? Se siete fortunati, la distribuzione ha lasciato un p molto a desiderare, ma come dicevo se siete fortuinati, potreste anche trovare in edicola questo nuovo mensile dell' Ed. Aurea, non occupa molto spazio e non pesa nemmeno tanto, sembra sia stampato su cartL'Aurea sembra impermeabile alle critiche che gli muovono i lettori, e continua imperterrita per la sua strada, il nuovo mensile si chiama Long Wei, ed nuovo

  • Pagina 7 MAde in ITALY: Long ei 6 Suore NinJA

    Per fare il salto di qualit Zio Tony si indebiter con gente pericolosa e priva di scrupoli. Per porre rimedio alla difficile situazione, dalla Cina arriver proprio Long Wei, figlio di un cugino dello Zio Tony. E l'urlo di Long Wei terrorizzer l'occidente. Ed ecco come wikipedia riassume l'inizio della trama de L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente, uno dei film pi famosi con protagonista il grande Bruce Lee: Tang parte da Hong Kong per Roma per aiutare uno zio di famiglia, la cui nipote Chen Ching Hua ha aperto un ristorante insieme ad alcuni amici e al cugino Wang, il cuoco. Il ristorante suscita l'interesse della mafia locale, che intende trasformarlo in un'attivit illecita. Non riuscendo a convincere i proprietari a vendere, i malavitosi cercano di intimidirli, ma Tang riesce a sconfiggerli facilmente. Il succo questo: un palese omaggio ai film d'arti marziali dove l'eroe solitario grazie alla sua tecnica nelle arti marziali affronta e ridimensiona i farabutti di turno. Possiamo liquidare il tutto cos, con queste due parole? Pi o meno s, non c' molto altro. Per... perch c' anche un per... Per c' da dire che la lettura di Long Wei risulta parecchio divertente. L'impressione quella di star leggendo cose gi viste ( p i che gi lette ) non di meno la storia ha un respiro da B-movie o da telefilm di epoche passate, di quelli che ti prendono nonostante non offrano grandi novit. Entrando in contraddizione possiamo per dire che la novit proprio questa: nonostante il plot sia risaputo un'operazione del genere mancava al settore del fumetto italiano da edicola e cos l'esordio di Long Wei risulta essere comunque una boccata d'aria fresca. Una lettura rapida, divertente, disimpegnata e citazionista. Se sguazzate nel genere e nella cultura pop di tutti i tipi non potete farvi scappare questo albo. Pi o meno dovreste aver capito cosa ci troverete dentro. Al momento la scelta di ambientare la storia a Milano non cos caratterizzante, a parte qualche accenno topografico Milano o Napoli non avrebbe fatto differenza. Funzionali i disegni di Genovese che rende a dovere ambientazioni e scene di lotta curando nella giusta maniera il dinamismo che un plot del genere impone.

    Dario LopezDario LopezDario LopezDario Lopez

    appena uscito, non fatevi trarre in inganno dal giallognolo itterico delle pagine, non ho ben capito se sia una cosa voluta, che aumenti l'effetto "so 70'ies" dell'opera. O sia perch la carta effettivamente scadente. comunque se lo letto Dario, e qui di seguito vi lascio alla sua opinione, nel frattempo in bocca al lupo ai due autori... Finalmente Long Wei. Dopo una discreta attesa sono riuscito anche io a leggere il primo numero di quello che prometteva essere un piccolo caso editoriale. Come confermato anche dallo scrittore Diego Cajelli, l'hype intorno all'uscita di questo nuovo prodotto italiano cresciuta a dismisura fino a rendere l'esordio di Long Wei uno dei pi attesi nel panorama fumettistico nostrano. A creare attesa probabilmente un mix di fattori. Innanzitutto l'ambientazione milanese della vicenda che come protagonista presenta un immigrato cinese esperto di arti marziali. Le recenti pagine della cronaca milanese rendevano lo scenario di estrema attualit, un tocco di campanilismo e le aspettative salivano ancora. E' indubbio inoltre che il nome di Roberto Recchioni a seguire il progetto, forte delle passate esperienze, ha contribuito a solleticare la curiosit dei lettori. And last but not least il solido team creativo formato da Diego Cajelli e Luca Genovese gi visti entrambi su diverse pubblicazioni italiane, tra le altre collaborazioni per Sergio Bonelli Editore e sul John Doe ideato da Bartoli e dallo stesso Recchioni. Insomma, la curiosit c'era. Fin da subito chiara, per chi un minimo lo conosce, l'influenza delle passioni di Recchioni sull'intero lavoro. Passioni e tematiche che sono quasi sicuro siano le stesse dello scrittore Diego Cajelli: stralci di ambientazione giapponese, samurai, spade e scontri. Long Wei un ragazzo giovane che ha studiato le arti marziali in maniera profonda nella speranza di diventare un attore di spicco dell'industria cinematografica cinese. Nella Chinatown milanese lo Zio Tony gestisce insieme ai due figli Chen e Maria un ristorante che stenta a decollare.

  • Ne ha gi parlato Dario sul Blog di queste Suore, e sull'onda dei suggerimenti entusiasti che ho sentito in giro mi sono deciso a rimediare i primi due numeri di questa serie. E devo dire che sinceramente non ho ben capito, se dovevo ridere e quando dovevo ridere. 96 pagine di non-storia, tenute insieme da una catena di luoghi comuni, scandita da battute agghiaccianti, come i riferimenti al banchiere Calvi o l'omicidio della Claps. Un ordine segreto di suore addestrate in Giappone, per affrontare il male che minaccia i Ministri della Fede Cattolica. L'unica cosa che ho trovato davvero divertente in questo fumetto stata la matita di Vanessa Cardinale, una deliziosa distorsione underground delle anatomie disneyane che di fatto sono l'unica cosa gradevole di questa miniserie bimestrale targata Star-comics La sceneggiatura di La Rosa invece, mi spiace essere cos drastico, fa acqua da tutte le parti: non diverte e fa una satira qualunquista, in alcuni passaggi imbarazzante persino per chi legge.

    obbligato a partecipare, perch ci vanno tutti, io c'ero, tanto sono solo sei numeri, e pazienza se i primi due non dicono assolutamente nulla, pazienza se non si va oltre una dozzinale satira anticlericale. Allora ben venga la feroce satira anti fascista di Spataro nella sua Ministronza, l' impietosa striscia dedicata alle Non-gesta politiche della Meloni. Ho trovato persino irritante l'omofobia di Giovanardi, una satira politicamente innocua, su un personaggio di cui ci si dovrebbe auspicarne e promuovere il tramonto politico, ignorandolo, figuriamoci trasformarlo in Hulk. No Suore Ninja davvero brutto e pazienza se mi beccher un bel "rosicone" per il commento negativo. Baci ai pupi.

    Pagina 8 MAde in ITALY: Long ei 6 Suore NinJA

    Parlare male di un fumetto non mai una cosa facile, in Italia poi il blogger che parla male di questo o quel l'autore, ridotto a "rosicone invidioso del suo successo". Eppure questo Suore Ninja non mi ha trasmesso assolutamente nulla, se non una noia mortale. Il target di questo fumetto? I ribelli e gli anti-conformisti che identifichereste nella canzone degli Skiantos di Freak Antoni: Sono un ribelle mamma. Credo che i fenomeni, in ambito fumettistico, siano una cosa rara, in Italia poi, ancora meno - per esempio io non riesco ad andare oltre la quinta pagina di un qualsiasi volume di Zerocalcare, il fenomeno editoriale italiano degli ultimi tempi, ed io non lo capisco, ne riesco nonostante mi sforzi di farmelo piacere. Le suore sono uguali, un fenomeno nato on line, un martellante tam tam mediatico, che vi appanna ed appiattisce i gusti, ammaliandovi con le onde del wifi, ed ecco che un fumetto smette di essere tale, e diventa un brand, un logo, una moda, la festa del momento a cui sei quasi

    Le Suore nINJA ed.Star Coics. 2,90E 98pag.

  • Pagina 9 All NE X-MEN'Il Marvel Now che ci piace

    Il plot di All New XAll New XAll New XAll New X----men,men,men,men, fa acqua da tutte le parti, uno schiaffone alla continuity Marvel, ai puristi, allo zoccolo duro, agli affezionati della Marvel Comics, ai cosiddetti Marvel Zombie, l idea alla base di questi Nuovissimi X-Men di Bendis indigesta persino come operazione di ret-con. Quel che fa la Bestia ai giovani pupilli di Xavier, a dire il vero, fa a pugni anche con tutto quello che stato il genetista degli X-Men. Un' azione egoistica che tecnicamente mette in pericolo lo stesso futuro dei 5 Uomini X originali, una grossa forzatura, alla psicologia ed al modus operandi di un eroe votato alla non-violenza e all a ltruismo. Immaginatevi di essere un mutante adolescente, istruito a credere in un utopia di convivenza tra uomini e mutanti, di essere strappato dal vostro tempo e di ritrovarvi in un mondo, anzi nel vostro ineluttabile futuro, in cui apprendete che tutto quello che il professor X vi sta insegnando fallir. Immaginate di apprendere nel modo pi pratico che iddio possa concedervi, ossia vedendolo con i vostri occhi, che diventerete un leader terrorista che fa comunella

    con Magneto ( Leader della confraternita dei mutanti malvagi ) , che addirittura ucciderete il mostro stesso mentore, che la ragazza dei vostri sogni, morir, che il vostro amico Hank si trasformer in una grossa scimmia dal pelo blu, in fase terminale. E non si ancora toccata la questione Angelo, che io avevo lasciato formattato alla fine della saga Angelo Nero, su X-Force. Senza tirare di nuovo in ballo il caro dottor Emmet Brown, lo scienziato pazzo di Back to the future, che ho usato due giorni fa in quella immagine, e sparso un po in giro su facebook per darvi l hype giusto al commento, senza baloccarsi troppo con le sue teorie distruttive riguardo i viaggi irresponsabili lungo la linea del continuum spazio temporale, senza ipotizzare troppo la distruzione dell universo, direi che quello che apprendono i giovani X-Men nei promi due fantastici numeri, basti e avanzi per pretendere di essere riportati nel proprio tempo, ed inventarsi una nuova vita, magari in chiosco

    di grattachecche in centro, considerando che le doti di Bobby andranno ad aumentare negli anni, e che col ghiaccio vi suona l'aida, dare un taglio drastico alla carriera di supereroe. Invece non succede nulla di tutto questo, anzi al contrario succede che: JeanJeanJeanJean viene a sapere di essere in un punto del futuro in cui gi morta, ma non fa ina grinza anzi, impara ad usare i suoi poteri telepatici ( solo dietro un semplice consiglio ) .ScottScottScottScott apprende di essere l assassino del suo professore Charles Xavier. HankHankHankHank scopre di essere sul punto di essere ucciso dal suo stesso geneX, che intanto per lo ha reso un sacco di pulci blu, ( ma questo comunque non gli impedisce di pilotare un Blackbird di una 50ina d anni pi evoluto tecnologicamente ) . Ecco, questo succede. Eppure, questo fumetto al momento la cosa pi godibile di tutto il Marvel Now.

  • Pagina 10 All NE X-MEN'Il Marvel Now che ci piace

    Si avete capito bene, la pippa criticona d overture, era solo per far contenti i soliti brontoloni, la vera recensione comincia adesso, ed assolutamente entusiasta e positiva non solo sulla nuova serie di Bendis, ma anche per la nuova Legacy in appendice, quella con Legione disegnata da un Tang Eng Huat ispiratissimo, che a me ricorda molto l i talico Carlo Ambrosini sugli Inferni di Dylan Dog. Ma andiamo con ordine. Mr Bendis, veramente in uno stato di grazia, la serie ipercinetica ed incalzante, lo storytelling portentoso, e non un eufemismo, e per quanto possa essere assurdo il plot, in un universo che fa della continuity il suo vanto, le due generazioni di X-men a confronto un intuizione geniale. Punto. Caso chiuso. Il plot funziona ancora di pi perch sviluppato sugli X-men, mettere uno di fronte all a l tro Capitan America, non sarebbe stato cos stuzzicante, un personaggio statico nella sua psicologia, congelato nei suoi ideali genuini, ( anche se stato fatto da Alex Ross nella sua Vendicatori vs Invasori ) . Gli X-men sono il supergruppo, che pi degli altri ha visto trasformare la sua ragione d essere, dall evoluzione dei tempi, parlo il sogno di Xavier. Per tutto quello che hanno dovuto subire i mutanti dai lontani anni 60 fino ad oggi l'utilit di Xavier ha subito diversi ed irrimediabili colpi. Se la serie cos com , come scritta, ed impostata vale un bell otto, con quel

    diavolo di un ImmonenImmonenImmonenImmonen, con quei disegni, e quelle geometrie su tavole a dir poco mozzafiato, raggiunge tranquillamente il dieci pieno. E a proposito di impostazioni delle tavole, possiamo dare il bentornato al famoso widescreen comics, smarrito ahim dai tempi di Ultimates ( Millar & Hitch ) ? E che abbiamo intravisto un poco nella trilogia Ultimate Doom firmata Bendis Sandoval? La spinosa faccenda del La spinosa faccenda del La spinosa faccenda del La spinosa faccenda del comprimario.comprimario.comprimario.comprimario.Ho mollato Thor per via della pessima scelta dei comprimari, i Vendicatori di Hickman nemmeno li ho iniziati, per lo stesso motivo. I Fantastici Quattro di Fraction, invece li ho abbandonati, non perch il formato sia pessimo, anzi, come ho gi detto il nuovo formato che ospita il quartetto, competitivissimo, rispetto agli albetti Lion, ma la serie.dio la serie, un film di Truffaut piu veloce, due numeri e non successo assolutamente nulla, inoltre non dimentichiamo il malus

  • di due disegnatori a mio avviso pessimi, ed il nuovo quartetto, a casa mia, durato meno di Papa Papa Papa Papa LucianiLucianiLucianiLuciani. Al contrario invece questi Nuovissimi X-Men, il nome della testata per orripilante almeno come quello degli Incredibili Avengers, mi hanno conquistato subito, anche il nuovo Legacy merita attenzione, protagonista della serie: Legione, il figlio schizofrenico di Xavier, creato dal solito Claremont, nel 1985, e che probabilmente ha ispirato Morrison per la sua Crazy Jane. Sociopatico affetto da personalit multiple, un mutante di classe omega, estremamente potente, instabile e pericoloso, basti dire che ha svariati superpoteri, che si manifestano ogni volta che cambia personalitdi documentate ci sono la Pirocinesi, la Telecinesi, la Telepatia, il viaggio nel tempo. Insomma appetibile. La nuova serie di Spurrier e Huat promette un doppio sviluppo, sul piano fisico, dopo aver appreso della morte del padre, David decide di tornare nel mondo e rendersi utile alla comunit mutante. Sul piano psichico, Legione combatte una guerra nella sua martoriata testa contro le centinaia di personalit che la abitano, al fine di recuperare la sua integrit. Un Tan Eng Huat, decisamente mutato, dai tempi della sua Doom Patrol, che ripeto tanto ricorda il buon Ambrosini, specie quando alle prese con gli scenari atipici raffiguranti la psiche di David, che ricordano tantissimo Dylan Dog: Inferni .Per concludere: viaggi nel tempo e personalit multiple, per uno che reputa pietre miliari della sua mediateca, Ritorno al futuro e Fight club, direi che questo lo spillato che aspettava da tempo. Due gran belle serie che mi hanno portato a fare altre considerazioni in materia di Spendig Reviews. Visto che Avengers Arena non mi era affatto

    Pagina 11 All NE X-MEN'Il Marvel Now che ci piace

    dispiaciuta, e visto che mi sono spoilerato da solo una sorta di team-up tra Uncanny e All new, ho deciso di recuperare anche gli ultimi due numeri del mensile che ospita la serie di Remender-Cassaday, nonostante mi abbia lasciata cos freddino, perch al contrario di All New X-men, che ha un incipit coinvolgente, Uncanny Avengers si presenta abbastanza maluccio, con una piattezza psicologica dei personaggi protagonisti della serie, specie relazionati all u ltimo megaevento concluso, ed una legnosit grafica di un Cassaday non proprio in vena. Quindi il Marvel Now in casa fumettopena, si finalmente stabilizzato, e incredibile a dirsi per ora porta l inattesa firma di Bendis, autore che ho sempre detestato, ma stavolta non gli si pu dire nulla, per adesso ha catturato l attenzione alla grande. Perch si, forse vero, Ciclope aveva ragione. Ora tocca vedere quali dei due. Baci ai pupi.

  • Pagina 12 P ac if ic ri

    [e mentre scorrevano i trailer dei prossimi film in uscita, una [e mentre scorrevano i trailer dei prossimi film in uscita, una [e mentre scorrevano i trailer dei prossimi film in uscita, una [e mentre scorrevano i trailer dei prossimi film in uscita, una sorta di Neon Genesis Evangelion, firmata da Del Toro, del quale sorta di Neon Genesis Evangelion, firmata da Del Toro, del quale sorta di Neon Genesis Evangelion, firmata da Del Toro, del quale sorta di Neon Genesis Evangelion, firmata da Del Toro, del quale credo che far tranquillamente a menocit. me stesso dalla recensione credo che far tranquillamente a menocit. me stesso dalla recensione credo che far tranquillamente a menocit. me stesso dalla recensione credo che far tranquillamente a menocit. me stesso dalla recensione di Superman] Perch nella vita la coerenza tutto.di Superman] Perch nella vita la coerenza tutto.di Superman] Perch nella vita la coerenza tutto.di Superman] Perch nella vita la coerenza tutto.

    Ieri pomeriggio, ho stanziato un budget: 3,50 sovvenzionabili fino a 5, e mi sono posto due opzioni: i Vendicatori di Hickman o i Robottoni di Del Toro?

    Ho scelto la seconda, perch ancora una volta. la Panini ha scelto di costruire un albo seguendo la solita equazione a loro cara - Serie Valida ( stando alla critica) + pippa (stando alla mia opinione)- quindi ho optato per il cinema.

    Daltronde spendere 3,50 euro per un albo che sicuramente si conclude con continua, onestamente non mi sembrava un granch come investimento, quindi ho preso portafogli , chiavi e moglie -questultima in verit molto stizzita ad entrare in sala, quando ha scoperto che lavevo imbrogliata e non stavamo andando affatto a vedere "Il fondamentalista riluttante"- e via, comodi sulla poltrona imbottita per vedere sto film, che persino secondo la critica specializzata da vedere assolutamente.

    Ed cos che va, come diceva

    Johnny Gonzo Deep, in Paura e

    Delirio a Las Vegas, tutto

    fluisce secondo i capricci della

    grande calamita, effetto

    butterfly: io vedo il cinema a

    Roma al secondo spettacolo nel

    multisala di borgata, e sul

    vostro monitor, nel blog compare

    l'immancabile recensione.

    Perci cominciamo.

    Beh tanto per essere chiari -cos

    si capisce la linea della

    recensione- :questo film, dopo

    Godzilla e Cloverfield, la

    prova che gli americani, le cose

    le fanno meglio, anche quando non

    farina del loro sacco.

    Guillermo Del Toro e la sua

    truppa, hanno preso un genere

    cinematografico tipicamente

    nipponico ed hanno concepito-

    realizzato-montato un film,

    superando alla grande i maestri

    orientali.

  • Pagina 13 Pacific ri da VedeRe, puntO.

    I puristi del filone, o del cinema in generale, potranno puntualizzare questo o quel difetto quanto vogliono: d'altronde terreno fertile per far nascere e crescere rigogliose tante critiche c' ne. Anzi vi dir di pi quasi pretendo di sentirle. Specie dopo averne sentito di cotte e di crude sulla pellicola dedicata a Superman: "Che schifo Zodd!" "Che schifo Lois!" "Che schifo la morte di P Kent!" "Era meglio Cristopher Reeve!" "Che stronzata la pennetta che funziona dopo 20.000 anni!" Ma sparatevi va!

    Sembra esista una fetta di pubblico, che si reca al cinema giusto per poi trollare sulle pellicole, negli appositi forum, una cosa che reputo fastidiosissima, ( come nel caso di Superman). Beh i soliti criticoni possono anche sfregarsi le mani. Pure in questo caso, materiale per feroci critiche non manca.

    Assoluta piattezza della caratterizzazione dei personaggi, che sono ridotti a stereotipi. Imbarazzanti dialoghi, e chi si diletta in letture nipponiche vi avr gi detto che la trama del film identica a Neon Genesis Evangelion, a livello di sceneggiatura poi, ci sono buchi grossi come bocche di vulcani, specie nelle scene finali nei combattimenti sott'acqua, e parlando di finale, OCCHIO ALLO SPOILER, identico all'epilogo del godibile The Avengers di Whedon. FINE SPOILER

    Eppure nonostante tutto un film

    carinissimo e di ottima fattura. Il

    montaggio delle prime sequenze che

    introducono la storia sono eccezionali.

    Non sono arrivati nemmeno i titoli di

    testa che ci si ritrova davanti il

    sunto della guerra contro i Kaiju, in

    pratica un omaggio ai mostri della

    mitologia filmica nipponica, degli

    esseri mastodontici (realizzati

    stupendamente) che emergono dagli

    abissi oceanici, da un portale

    dimensionale, e che portano morte e

    distruzione sulle coste dei continenti.

  • Pagina 14

    L'Ozymandias di Alan Moore insegna: il nemico del mio nemico mio nemico, specie se alto come un grattacielo e grosso come uno stadio da football, e ad ogni colpo di zampa (o coda) spiana quartieri interi.

    Pertanto i mostri sono la ragione grazie alla quale i popoli del pianeta si uniscono, all together, romanisti e laziali, leghisti e terroni, Montecchi e Capuleti, per la creazione di una superarma che possa tener testa a quesa invasione.

    E se i Kaiju commemorano Godzilla e co. i Jaeger, i Robottoni giganti che rappresentano la principale linea di difesa terrestre sono un omaggio a tutto quello che c' stato a cominciare da quando Go Nagai imbottigliato nel traffico da qualche parte in Giappone si immaginato che alla sua auto sbucassero le gambe, e cominciasse a correre via (true story) ed ha inventato Mazinga Z, a finire al manga Neon Genesis Evangelion.

    Robot giganti antropomorfi pilotati da esseri umani, con la cabina di comando posta nella testa, che si attivano quando questa si attacca al resto del corpo. E via si va, daglie de Deja-vu, vi baster vedere la prima attivazione, del primo Jaeger, quello analogico (?!), e ricordi che credevate fossero andati persi, nella vostra mente vengono richiamati prepotentemente dalla potenza di quelle scene, da quelle inquadrature, perch Pacific Rim tutto qui, una dose dinfanzia per la generazione cresciuta vedendo Goldrake e Mazinga,

    nientaltro, e se lo spirito in cui entrate in sala questo passerete 131 minuti in assoluta estasi. Perch Del Toro non si limita ai combattimenti tra grattacieli, per gli amanti del genere c proprio tutto, persino il resto del cast suggerisce alla memoria i vecchi cartoni della bella giovent.

    Daltronde Charlie Day e Burn Gorman, i due scienziati, chi dovrebbero ricordarvi, se non i pazzoidi caricaturali che abitavano il Centro Ricerche di Mazinga Z o la Fortezza delle Scienze?

    Il Dr. Newton Geiszler, tatuato come un ergastolano di rebibbia o il suo socio saturo di tic, come fanno a non ricordare gli eccentrici dottori, tipo il dottor Saotome in camice e zoccoli in legno di Jetter robot?

    buchi nella SceneGGiatura? SticaZZI!

  • Pagina 15

    Come suggerito, nelle critiche da muovere, trama e personaggi sono stereotipati, non ci sono sfumature di sorta, buono e cattivo, punto, alcune situazioni come lo spaccio della carne e delle ossa di Kaiju, sono volutamente estremizzate. E' il discutibile sense of humoer tipicamente americano, ma ce sta, non stona. Stonava forse la Vedova nera quando alla vista del serpentone volante dice: "non mi sembra l'ideale per una festa." Mentre intorno a lei cadono alieni come la prima neve decembrina? E inutile gridare Ma che stronzata!

    Come detto non un film per cinefili, per passare una serata a foraggiare il pupo che portiamo dentro, perch rimarra difficile non gasarsi nel vedere il Jaeger estrarre la spada, o i pugni a razzo durante le sane scazzottate in titanio in centro. Quando trascina un transatlantico per l vie di Hong Kong, per sciabolarlo in faccia al Kaiju, sar dura trattenere le urla isteriche et estatiche. Non farete caso nemmeno pi alla moglie che poverina si addormentata a 40 minuti dalla fine. E ti chiede innocente "E quello quando morto?!"

    Del Toro si quello degli Horror cerebrali e psicologici come il Labirinto del Fauno, o dellinquietante Non avere paura de buio, ma ha gi deliziato noi nerd con la sua tecnica, infatti quello del secondo capitolo di HellBoy, The Golden Army, e se vi piaciuto l, qui anni e anni dopo di progressi teconologici in materia di effetti speciali, lo amerete.

    A me strapiaciuto, dovrei vergognarmene? Ma anche no.

    La vita non fatta solo di Ran e Il posto delle fragole, ogni tanto un po di caciara ci vuole.

    Quindi non indugiate oltre, i robottoni sono tornati, e se temete il flop Transfomers, non preoccupatevene, Pacific Rim tutta unaltra cosa..

    Baci ai pupi.

    Scappate al cinema!

    Approved by Go Nagai.

  • Pagina 16 Netwave 01 su MArvel Best Seller 09

    Ve la ricordate la collana Grandi Saghe? Converrete che stata un ottima trovata editoriale, tra le migliori degli ultimi anni, ha riproposto in 100 numeri una montagna di fumetti interessanti. Alcune ristampe doverosamente necessarie, altre decisamente audaci, per al pari delle precedenti iniziative come I I I I grandi classici del fumettograndi classici del fumettograndi classici del fumettograndi classici del fumetto di Repubblica, stato un appuntamento settimanale quasi sempre gradito. Certo io avrei evitato di ristampare quel sonnolento mattone degli Eterni di Kirby, leggere gli Eterni di Kirby un p come calarti l opera filmica incompiuta di Ejzenstejn: Que Viva Mexico! Una palla mostruosa.Lo so che con queste parole adesso sputtano quel poco di quellaura credibilit che ho faticosamente tentato di costruirmi intorno in tutto

    Focus ON questo. Fossi stato io presente quando s fatto il piano dellopera, per esempio avrei proposto Nextwave. Meno male che nel frattempo la Panini ha varato leconomica Marvel Marvel Marvel Marvel Best Seller, Best Seller, Best Seller, Best Seller, collana distribuita in edicola e fumetteria, che finora ha riproposto titoli che hanno visto una prima luce quasi sempre sui 100% Marvel:

    Marvel Zombie di Kirkman, Shanna di Frank Cho, il Manga-Wolverine di Nihei, Moon Knight di Huston-Finch. Il prossimo numero nove di questa collana ospiter 144 pagine del primo volume di Nextwave, al prezzo di 6 euro. Quasi la met della prima edizione originale che costava 11. Brava Panini, lo vedi che quando te ce metti, ti riescono le cose?

  • Ed a sto prezzo, probabilmente diventa anche una miniserie decisamenter abbordabile. Esempio #01 Rorkannu Rorkannu Rorkannu Rorkannu vi far ridere anche se non avete la minima idea a chi si ispiri, a chi in realt sta facendo il verso. Certo per che siete dei Nerds, e quindi lo sapete, allora Rorkannu vi far scompisciare dalle risate. Lappetibilit della serie direttamente proporzionale al vostro punteggio su un ipotetica scala nerdometrica. Se fate vedere le prodezze di Maradona ad un milanista, se non del tutto scemo dir: Eh ciulla! Ll propri brav cul bal! Se le stesse cose le fate vedere ad un napoletano probabilmente andr in estasi mistica, urlando:Maroooooooooooooooooooooonna mia do Carmine! Il coinvolgimento personale sublima, esalta il valore di qualcosa che gi oggettivamente bello. Cio Maradona bravo, bravissimo in verit, ma per il napoletano, un santo, se non Dio.

    E riesci persino a divenire simpatica a questi orchi brontoloni di Fumettopena. Era ora che Nextwave tornasse disponibile. Probabilmente una delle cose pi geniali della scorsa decade, e non lo diciamo solo perch Warren Ellis. W.A.R.P.W.A.R.P.W.A.R.P.W.A.R.P. Gli amanti della musica elettronica tra voi, avranno colto la citazione, We Are Resonable People. Con questo ragionamento avremmo dovuto dire un gran bene di un sacco di roba etichettata da big, ed invece abbiamo per ora affossato quasi tutto il Marvel Now. Nextwave non godibile solamente perch lennesima divertente distorsione del mondo supereroistico. E una cornucopia piena di una quantit imbarazzantemente enorme di esilaranti citazioni ed omaggi agli autori e ai fumetti ai quali si ispira, Nextvawe una miniserie da leggere assolutamente, perch deliziosamente surreale, lisergica, e lo in ogni sua pagina.

    Pagina 17

    Notare: La granDe onda Di kaNAGA+A

    Un fu.etto saturo di Citazioni.

  • Allo stesso modo NextwaveNextwaveNextwaveNextwave un ottimo fumetto, ma per un nerds, in alcuni passaggi, in alcune pagine senza esagerare un amplesso. Nel leggerlo vi pu assalire il dubbio che quel che state leggendo, un tantino insolito per i canoni della continuity Marvel, che i personaggi sono troppo eccentrici per il Marvel Universe, ma un dubbio che non pregiudica la lettura e soprattutto non mina la godibilit. Magari i neofiti potranno storcerete il naso alla fine del primo albo, quello con il drago gigante in mutande, i neofiti per, perch il suddetto Drago, viene direttamente dal Thor di Simonson, ma dategli tempo, non siate frettolosi, Nextvawe come un vecchio motore diesel, deve carburare. Gli serve solo qualche minuto. Se lo leggete con un nerds di fianco non potrete fare a meno di notare come sghignazzer nel riconoscere i membri di questo gruppo. Ma voi non vi curate di questi sfigati, ignorate queste stolte involuzioni del topo di biblioteca, prima i disadattati si rifugiavano nei tomi in cuoio rilegati, di racconti cavallereschi, ora invece si rintanano dietro gli spillati da edicola con la copertina variant! Ma voi fidatevi di me, anche se non avete idea di chi sia questa Monica che dice di essere stata in passato un membro dei Vendicatori con lidentit di Capitan Marvel, anche se non riconoscete in Aroon il vecchio robot chiamato Machine Man, protagonista pure di una ingenua miniserie illustrata dal grande B.W. Smith (Ed. Play Press). Continuate a leggere. Perch il CapitanoCapitanoCapitanoCapitano, leroe che tutti vorremmo finalmente vedere, uno scazzato, troppo umano per non incappare in sbalzi dumore. The Captain Ralph Supermaxieroe, solo un pochetto pi coordinato nei movimenti, ma nemmeno tanto, l Hancock di Will Smith, senza quella stronzata della continua rinascita alla Hawkman & Hawkgirl.

    La trama non richiede profonde conoscenze delle vicende delluniverso Marvel, non si poggia sulla continuity ed semplice, sar per questo che bella, daltronde si dice: I sistemi complessi sono fragili una legge della natura questa, un enunciato serissimo, mica me lo sono inventato io. Ed vero, e vale anche nei fumetti, Invece il buon Warren Ellis prende il pi vecchio espediente narrativo del mondo del fumetto dai tempi di Nembo Kid, e cio il cattivo e leroe, punto, semplice, lineare, intuitivo, funzionale. Solo che gli d una nuovo taglio, il cattivo una corporation, la Beyond Corporation, e oggigiorno, per noi lettori smaliziati che guardiamo

    Pagina 18 IMMONeN Subli.e

  • Pagina 19

    tutti i documentari di Micheal Moore, chi pi cattivo, pi cinico e bastardo di una qualsiasi Corporation? Di unazienda che per profitto non si cura di nuocere nemmeno al suo stesso paese? Basta con sti Villain e le loro perpetue battaglie personali con le loro controparti eroiche, ecco cosa ci voleva per cambiare un p il filtro dellaria sotto la cappa satura degli umori della solita zuppa, ci voleva un p di sano sarcasmo, era ora che qualcun altro infilasse un p di sana morale ecologica nelle sue opere, il bravo Miyazaki, non ce la poteva di certo fare ad educarci al rispetto dellambiente da solo! Applausi per Warren. Ecco la Beyond, e le sue filiali nello sperduto e sconfinato entroterra americano, dove sperimenta nuove assurde armi e nuove improbabili tecnologie. Ad illustrare il tutto uno Stuart Immonen come Maradona, fuori dal comune, un fuori classe, un cartoonist pi che un fumettista, che interpreta perfettamente le fantasie irriverenti di Ellis, con questo suo nuovo tratto assolutamente Pop, absolutely British, absolutely Underground, absolutely bello e bravo persino nelle copertine che fa l occhiolino per certi versi alla Tank GirlTank GirlTank GirlTank Girl di Alan Martin e Jamie Hewlett.

    Il risultato finale: una miniserie che avrebbe reso Grandi Saghe ancora pi interessante di quanto gi non lo sia stata, se qualcuno dei curatori della collana lavesse proposta, invece ci sono toccati gli Eterni e La vita e la morte di Capitan Marvel, abbiamo preferito il diazepam alla mescalina, e vabb. Fortuna vuole che la Panini si sia inventata questo Best Seller, e che abbia deciso di impreziosire la collana con questa pubblicazione, ad un prezzo assolutamente impareggiabile. Il mio consiglio e di reperirli e di leggerli e prendere coscienza che Another World is possible anche nei fumetti. Baci ai pupi.

    Sia.o su twitter e fAcebook

  • Dunque, quando mi ha contattato il Bar del fumettoBar del fumettoBar del fumettoBar del fumetto per una collaborazione, mi sono sentito decisamente

    gratificato per l'invito, in quel momento ho realizzato che effettivamente allora c' qualcuno che guarda il blog, ed io che pensavo che i dei 29.000 accessi almeno 20.000 erano le volte che entravo io, per vedere se qualcuno aveva commentato questa o quella recensione. Per me era gi allucinante pensare che ci fossero persone che leggevano i miei pezzi, ( dai tempi delle collaborazioni su Fumetti di Carta che la penso cos), ma che tra questi poi, ci fosse addirittura qualcuno che li ritenesse validi, onestamente per me, era pura fantascienza. Quindi grazie Bar, sopratutto per la bella botta di autostima. Per un blogger in erba come il sottoscritto che ha fatto della democratica incertezza la sua filosofia di vita ( cit. Luciano De . Luciano De . Luciano De . Luciano De CrescenzoCrescenzoCrescenzoCrescenzo), stato davvero un piacere, ritrovarsi su Twitter, un tale genuino invito. Quindi bando alle ciance e cominciamo subito. Hawkeye altres noto come bentornato Mr Hawkeye altres noto come bentornato Mr Hawkeye altres noto come bentornato Mr Hawkeye altres noto come bentornato Mr Fraction Fraction Fraction Fraction >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

    Pagina 20 http://fumettopenia.blogspot.it/

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    Avevamo gi parlato del nuovo Hawkeye di Fraction-Aja, in tempi addietro, ne riparliamo oggi, in virt dell'edizione italiana targata Panini. Innanzitutto siamo sinceri,

    questa rivoluzione Marvel Marvel Marvel Marvel non si rivelata finora quella gran figata che tutti professavano. Al momento non c' quasi nulla che trovi tanto interessante, da spenderci il prezzo di copertina, vale a dire che l dove c' davvero una serie appetibile, c' la questione dei comprimari pessimi, o i recuperi indesiderati che ti gela ogni entusiasmo, poi per carit, Nonna Marvel e Mamma Panini sono come il McBurger, nonostante tutto, per quanto le si possa denigrare e criticare, avranno sempre una fetta cicciotta sul grafico a torta, di affezionati per i quali andr sempre tutto comunque bene. Persino quando gli diranno che Cap in realt non era stato sparato con una pistola normale, bens con un arma speciale che aveva spedito la sua coscienza in una sorta di dimensione onirica, troverete quelli che "ma si dai tutto sommato ce sta". Personalmente sar dai tempi di Civil WarCivil WarCivil WarCivil War che non conto i giorni che mi separano dall'uscita di un nuovo albo, giusto RemenderRemenderRemenderRemender e la sua Uncanny XUncanny XUncanny XUncanny X----ForceForceForceForce mi hanno dato questo brivido, nient'altro, le serie regolari, ormai tocca farsene una ragione, seguono regole di merchandising che trascendono qualit e potenzialit, sia dei personaggi che dei loro autori.

    Aja Co.e MAzzuchelli

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    La Rivista Digitale 3 opera di 4 Cardillo gennaRo

    La lettura seriale esige ormai un approccio e aspettavive pi contenute. Non per altro , se non per vivere meglio questa passione.Ed evitare travasi di bile quando avete tra le mani cose spaventose come la versione in calzamaglia di "Datemi un martello", per gli amici nota come Fear It self.Fear It self.Fear It self.Fear It self. E non a caso cito proprio Fear it self, penultimo (?) megaevento del Marvel Universe di imbarazzante bruttezza, - mai cos brutto ed inutile come Secret Invasion, comunque - perch in sala regia di questo ennesimo megaeventone c'era lo stesso autore della miniserie di cui andiamo a parlare adesso.

    Bentornato Matt FractionBentornato Matt FractionBentornato Matt FractionBentornato Matt Fraction E' dai tempi di Iron ManIron ManIron ManIron Man che non ti si vedeva tanto in forma ed ispirato, ess perch il tuo Iron Man, diaciamolo, stato qualcosa di cos bello da leggere da come non se ne leggeva da tempo, per quello che conerne testa di ferro, dobbiamo risalire alle prime due Stark Wars degli anni '90, per ritrovare qualcosa di altrettanto godibile, tempi in cui alla Marvel c'era gente come Bright, Micheline, Byrne e Romita Jr. Era ora che ti appioppassero una serie staccata dal gioco della continuity, che ti sciogliessero dagli obblighi di mercato e ti lasciassero briglia sciolta, cosi tanto per scrivere qualcosa di interessante. Abbiamo dato lettura alla nuova miniserie su Hawkeye,Hawkeye,Hawkeye,Hawkeye, su Marvel Select #010Marvel Select #010Marvel Select #010Marvel Select #010 che proprio in questi giorni vi ammicca dagli scaffali delle fumetterie di tutta l' Italia ormai, ed davvero una gran bella roba. I super arcieri nei fumetti, non hanno una

    prosperosa continuit, vedi Green ArrowGreen ArrowGreen ArrowGreen Arrow, a parte la stupenda parentesi metropolitana ambientata a Seattle di Mike Greel Mike Greel Mike Greel Mike Greel, non mi ricordo altre run degne di essere ricordate, tanto meno la penultima ambientata nel bosco a forma di stella, sorto a StarCity, durante il pessimissimo Giorno Giorno Giorno Giorno pi Splendentepi Splendentepi Splendentepi Splendente. Per Clint Burton Clint Burton Clint Burton Clint Burton vige la stessa regola, la vita editoriale di questo character, per lo pi stata una lunga sconnessa confusa corsa, su noiose montagne russe, che lo hanno visto impersonare pi ruoli: Occhio di Falco, Ronin, Golia, stato eroe ed anche criminale, capo e gregario, ma nulla di qualsiasi cosa abbiate letto su Occhio di Falco, pu preparavi a questa deliziosissima miniserie Le cose si mettono male: Fraction Le cose si mettono male: Fraction Le cose si mettono male: Fraction Le cose si mettono male: Fraction come Palahniuk, adotta una frase e la rende un tormentone, un didascalico ritornello impanato d'adrenalina, incipit che apre le danze della lettura o che sublima i momenti topici della narrazione, una secchiata d'acqua fredda che l'autore ci tira addosso appena apriamo l'albo. Noccioline per le scimmie che vi ritrovate dietro

  • Pagina 23 Ci si vede nel prossi.o nu.ero!

    la schiena, brutti Marvel Zombie che non siete altro.Un delizioso Clint Burton, o meglio una sublime interpretazione di questo Characters che supera per appetibilit persino quella proposta nell'universo Ultimate. Underground, metropolitana, anticonformista, ma sopratutto umana tanto dannatamente umana, come nemmeno autori passati come Byrne hanno saputo scrivere, e si consideri che in mano a certe penne questo personaggio persino passato attraverso un divorzio, tematiche sociali forti, ma non abbastanza da tirargli via di dosso la calzamaglia. Cosa invece riuscitissima a Fraction, che parla prima ancora dell'arciere, dell'uomo. Con una sceneggiatura divertente, veloce, assolutamente piacevole. Grandioso l'uso delle didascalie in prima persona, grandiose le situazioni, i dialoghi, le citazioni, e le fonti d'ispirazione dalle quali l' autore attinge per questa miniserie candidata agli Eisner Award Eisner Award Eisner Award Eisner Award 2013 con ben 5 nomination, e delle quali ne sapremo di pi dopo il 19 luglio.

    Hawkeye Year One Hawkeye Year One Hawkeye Year One Hawkeye Year One - Se Leggendo HawkeyeHawkeyeHawkeyeHawkeye, avrete un dejavu che vi riporter al bellissimo Batman Year OneBatman Year OneBatman Year OneBatman Year One, non spaventatevi, come detto la sceneggiatura di Fraction volutamente, didascalica ed immediata. La colpa sar anche di Aja, l'illustratore ( che concorre agli Eisner) prende molto da quel MazzuchelliMazzuchelliMazzuchelliMazzuchelli, ma le somiglianze si fermano qui, le due miniserie sono separate da decenni, la dinamicit, la cinecit che li diversifica, strutturazione delle tavole, storytelling, e sceneggiatura sono il frutto delle contaminazioni della cinematografia del fumetto moderno. Ad avallare la tesi, la prima storia deliziosamente traslata su pi piani temporali, e nel finale della seconda, rimane davvero difficile non pensare a My names is EarlMy names is EarlMy names is EarlMy names is Earl leggendo le ultime pagine di quest primo numero? La mia lista delle cose da fare, in quelle tavole tutto porta a pensare al simpatico e genuino antieroe del serial tv. ansioso di rimettere a posto la sua vita e nel suo piccolo il mondo. Ecco, nel suo piccolo, son le parole chiavi per questa miniserie. Nel suo piccolo Burton, lontano dai Quinjet o dagli Skrull, tenta di raddrizzare i piccoli ma umani torti che affligono le societ metropolitane moderne. I disegni poi...il lavoro di Aja, rende inequivocabilmente questo fumetto pi grande, altro che AllredAllredAllredAllred. Buttatelo al secchio. Sublime le citazioni sparse nei primi due numeri. che vi riporto nelle foto.

  • Senza spoilerare una sola riga della trama, mi sento di consigliarvelo senza riserve, di inserirlo nella lista delle cose da avere a voi la scelta come: in inglese, in italiano, in albetti smilzi o in un unico volume, comprandolo, taccheggiandolo, o anche facendovelo prestare senza poi restituirlo, fate voi, ma fate in modo di metterci sopra le vostre mani sudaticce da nerd, e sopratutto leggetelo, anche pi di una volta. Perchc HawkeyeHawkeyeHawkeyeHawkeye di Fraction e Aja, fa quello che dovrebbe fare un buon fumetto, divertire. E diverte eccome, se ha divertito un rompicoglioni come me, andate lisci. Pi appetibile persino di Soldato d' Inverno. Ed alleluia proposto in un monografico, 3,00 per 48 pagine, fedeli a quello che recita la copertina, visto l'andazzo gi tanto. Tenetelo d'occhio (di Falco). Baci ai pupi.

    Pagina 24 Buone Vacanze a Tutti e Grazie di seguirci