fotografia & architettura · fotografia & architettura facoltÀ di ingegneria e...
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FOTOGRAFIA &
ARCHITETTURA
FACOLTÀ DI INGEGNERIA E ARCHITETTURACorso di Laurea i Scie ze dell’architettura
Studente: Nicola PabaRelatore: Prof. Vincenzo Bagnolo
F ATesi di: Nicola PabaRelatore: Vincenzo Bagnolo
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARIFACOLTÀ DI ARCHITETTURA E INGEGNERIAC.d.L. in Scienze dell’Archite uraA.A. 2014-2015
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Nel 1826 Nicéphore Niépce davan alla
fi nestra della villa di famiglia a Saint-Loup-de-
Varennes, non avrebbe potuto predire il ruo-
lo che la fotografi a avrebbe ricoperto in soli
centocinquant’anni; László Moholy-Nagy, un
secolo dopo, ci andò molto vicino:
«No olui he ig o a l alfa eto, e sì o-lui he ig o a la fotog afi a, sa à l a alfa eta del futu o» .
Nella società moderna e frene ca nel-
la quale viviamo, che fa della rapidità la sua
forza, la fotografi a, e le immagini in generale,
hanno assunto un ruolo da protagonista. Sia-
mo so opos ogni giorno e in ogni contesto
ad un’ingente quan tà di materiale visivo, che
diventa il mezzo principale dell’interpretazio-
ne del mondo che ci circonda. Televisione, ci-
nema e fotografi a sono solo alcuni dei canali
che scandiscono la nostra quo dianità: in un
contesto del genere è inevitabile che le gene-
razioni presen e future ne siano infl uenzate.
Questo fenomeno interessa dire amen-
te l’archite ura: la maggior parte delle opere
studiate nei libri di testo ad esempio, viene
visualizzata a raverso la fotografi a, la quale
non è una riproduzione ogge va della realtà,
bensì il prodo o dell’interpretazione del foto-
grafo; per un archite o è dunque necessaria
la conoscenza del linguaggio della fotografi a
L. M -N , Visio i o o , 1947.
di archite ura.
Queste ragioni mi hanno suggerito lo
sviluppo di questo lavoro di tesi il quale, at-
traverso qua ro tappe, si propone di off rire
una conoscenza di base del linguaggio della
fotografi a, con par colare riguardo a quella di
archite ura.
In una prima parte è stata studiata la re-
lazione tra l’immagine e la realtà ed è stata
approfondita la stru ura della comunicazione
per immagini.
Nella seconda parte è stata aff rontata la
fotografi a in termini generali, sia dal punto
di vista tecnico che da quello storico-sociale,
ripercorrendo i passi fondamentali della sua
breve ma intensa evoluzione.
Nella terza fase è stato tra ato nel de a-
glio il legame tra la fotografi a e l’archite ura
so o gli aspe documenta vo, commerciale
e ar s co.
Nella quarta, infi ne, si è giun allo studio
del linguaggio fotografi co suddiviso in a ia-ili, quali ad esempio taglio, composizione, e
presenza dell’uomo, mostrando, a raverso le
foto di Gabriele Basilico, il punto di vista di uno
dei più no tra i tan fotografi di archite ura
contemporanei.
11
1.1 C ’
Il famoso pi ore surrealista René Magrit-
te, accompagnò la famosa rappresentazione
[Fig.2] con la didascalia che aff ermava che
quella non fosse una pipa; dal 1928 provo-
ca l’osservatore che, naturalmente, si chiede
cosa sia; la risposta la diede l’autore stesso:
«La fa osa pipa…? “o o stato i p o e ato a asta za i e ito. Tu a ia la si pu ie -pi e? No, o e o, solo u a app ese -
tazio e: se a essi s i o so o il io uad o: Questa u a pipa , a ei e to».
Magri e con questa rappresentazione
mise in chiaro il conce o, che fi no ad allora
era stato dato per scontato. L’uomo nel corso
della sua esistenza, è sempre stato a ra o dal-
la possibilità di ricreare la realtà a raverso le
immagini. Per quanto l’ar sta possa essere ca-
pace, la rappresentazione massima alla quale
egli possa aspirare è solamente un’imitazione
della propria realtà percepita o la creazione di
un’altra realtà, ma che non può coincidere con
quella che si sta cercando di rappresentare. La
percezione della realtà a raverso lo sguardo è
già di per se un complesso susseguirsi di pro-
cessi biologici e fi sici, a raverso i quali l’occhio
e il cervello ne rielaborano una visione perso-
nale: è quindi errato credere che esista una
sola immagine della realtà, se già il punto di
Fig.2 R. Magri e, La T ahiso des i ages; 1928.
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3.1 G
Il rapporto tra fotografi a e archite ura è
an co quanto la storia della fotografi a stessa.
I primi sca rappresentarono spazi archite o-
nici che si prestavano alle lunghe esposizioni
necessarie per imprimere la luce sui suppor .
Uno dei primi dagherro pi, Boule a d du Te -ple [Fig.32], fu realizzato dalla fi nestra dell’a-
telier parigino di Daguerre; è uno sca o del
1838 che fa parte di un tri co di dagherro pi
dona a Luigi I re di Baviera, un’opera che mo-
stra già una grande padronanza tecnica dello
strumento affi ancata all’esperienza ar s ca di
pi ore. La composizione pone in primo piano
la sta cità data dalla ripresa frontale di un edi-
fi cio di cinque piani, contrapposta alla dinami-
cità prospe ca del susseguirsi dei prospe
del viale che, nonostante in quelle ore fosse
aff ollato quo dianamente, appare invece de-
serto per la lunghezza del tempo di posa; allo
stesso tempo questo è il primo sca o che ab-
bia mai immortalato una persona: un uomo,
facendosi lustrare le scarpe, rimase immobile
abbastanza a lungo da rimanere impresso nel-
la lastra metallica.
Talbot invece, dopo i primi approcci alla
fotografi a di archite ura, scrisse The Pe il of Natu e nel 1843, il primo libro che parla e con-
ene fotografi e. La seconda tavola, in tolata
The Boule a ds of Pa is [Fig.33], mostra uno
scorcio ripreso nel pomeriggio da una posi-
Fig.32 L.J.M. Daguerre, Boule a d du Te ple alle del a o; 1838 circa.
Fig.33 W.H.F. Talbot, The Boule a ds of Pa is; 1843.
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del quadro dell’immagine e le linee diagonali
della fotografi a.
Una similitudine tra gli sca dei balconi
vis dal basso di Rodčhenko [Fig.60] e quelli
di Moholy-Nagy [Fig.58] suggerisce delle con-
vergenze tra Russia e Germania, benchè per
il russo il fi ne dell’arte sia di po propagandi-
s co. Nella rivista Nuo a “i ist a, le immagini
rappresentano il nuovo linguaggio della rivo-
luzione visiva che deve tenere il passo di quel-
la poli ca. La sua fotografi a ricalca quella della
Nuova Visione, nella quale la dinamica delle
sue inquadrature ricalca le linee della Sehen
Neues. I principi arrivarono anche nell’area
ceca, dove si dis nse il fotografo Jaromìr Fun-
ke; il dinamismo delle sue diagonali composi-
ve esaltava le opere in costruzione degli ar-
chite funzionalis con i quali collaborò nella
sua carriera.
Questo approccio trasgressivo non fu
però sempre usato per rappresentare l’archi-
te ura moderna. Lo stesso Gropius che com-
missionò le fotografi e del reportage sulla Bau-
haus di Dessau non pubblicò mai la foto dei
laboratori del Bauhaus [Fig.59], che ripresa dal
basso con una focale grandangolare, mostrava
una distorsione delle linee ver cali molto ac-
centuata, e probabilmente troppo innova va
per il tempo. La fotografi a della Neues Sehen
infa , si dis nse dalla fotografi a di “archie u-
ra moderna”, che mantenne una forma docu-
mentale; le loro riprese si sposavano meglio
Fig.58 L. Moholy-Nagy, Dessau, al o i del Bauhaus; 1928.
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ma che ha mantenuto coerente in tu o il pro-
ge o, e che è sempre risultato funzionale alla
narrazione.
Inoltre, ho cercato di dimostrare tali va-
riabili del linguaggio sca ando io stesso al-
cune fotografi e. Ho scelto come sogge o il
quar ere popolare del CEP a Cagliari, conside-
randolo ada o a rispondere a buona parte dei
requisi .
4.1 G B
Nato a Milano nel 1944, Gabriele Basili-
co è stato uno dei fotografi di archite ura più
no in tu a europa. Nel 1973 conseguì la lau-
rea in Archite ura al Politecnico di Milano e,
proprio durante gli studi, ebbe i primi approc-
ci con la fotografi a; inizialmente più orientata
verso l’a vità poli ca, raccontava con i suoi
sca i grandi cambiamen della società tra la
fi ne degli anni sessanta e l’inizio dei se anta.
Nel 1983 mosse il primo passo lavora-
vo nel se ore fotografi co con la mostra al
Padiglione di Arte Contemporanea di Milano,
dal tolo Mila o, it a di fa i he. Con la
grande notorietà derivata dal primo lavoro,
nel 1984 riceve e il primo incarico interna-
zionale. Fu invitato a partecipare al Mission
Photographique della D.A.T.A.R. per conto del
governo francese, per il quale sviluppò un pro-
ge o lungo le coste, partendo dal confi ne con
Fig. ‘it a o di Ga iele Basili o.
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Fig.75 N. Paba, CEP, ista da Via Do Fla io Gioia, ip esa di s o io, 2015.
133
Sommario
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Introduzione .......................................................................................................3
I. Realtà e Comunicazione Visiva ...................................................................... 91.1 Ceci n’est past une pipe ..............................................................................................11
1.2 Comunicazione visiva ..................................................................................................14
II. La Fotografi a .............................................................................................. 212.1 La nascita della fotografi a ..........................................................................................23
2.2 Il ritra o ......................................................................................................................25
2.3 Fotografi a come arte ...................................................................................................26
2.4 La svolta ......................................................................................................................28
2.5 Fotografi a e scienza .....................................................................................................30
2.6 Fotografi a commerciale ..............................................................................................31
2.7 Fotografi a Vernacolare ................................................................................................35
2.8 Reportage ....................................................................................................................37
2.9 Street photography .....................................................................................................42
2.10 La rivoluzione digitale ...............................................................................................44
2.11 Il Buisiness della fotografi a ........................................................................................47
III. La Fotografi a di Archite ura ..................................................................... 513.1 Gli esordi .....................................................................................................................53
3.2 Fotografi a di archite ura come strumento di conoscenza .........................................55
3.3 Fotografi a commerciale di archite ura .......................................................................69
3.4 Fotografi a di archite ura come espressione d’arte ....................................................74
3.5 Neues Sehen ...............................................................................................................78
3.6 Secondo dopoguerra ...................................................................................................82
IV. Il Linguaggio della fotografi a di archite ura .............................................. 874.1 Gabriele Basilico ..........................................................................................................92
4.2 Apertura angolare della veduta fotografi ca ................................................................95
4.3 Formato dell’immagine .............................................................................................101
4.4 La luce ......................................................................................................................103
4.5 Taglio e composizione ...............................................................................................109
4.6 Punto di vista .............................................................................................................111
4.7 Presenza di fi gure umane ..........................................................................................119
4.8 Bianco e nero e colore ..............................................................................................123
135
Conclusioni .....................................................................................................125
Bibliografi a .....................................................................................................129
Sommario .......................................................................................................133