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FABIO

RO

SSI

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Ricominciamo da lì. Dal gol di Borriello e dai tre punticonquistati a Milano. Una vittoria importantissima inun momento delicato della stagione. Perdere contro lasquadra di Allegri avrebbe voluto dire abbandonarequalsiasi tentativo di rimonta e far diventare ancor più

difficile l’ambiente intorno alla squadra. Ed invece è arrivatala vittoria, non importacome, quella che in que-sto strano campionato ciha riportato a ridossodelle prime della classe.Ora ci vorrebbero altritre punti nella calza del-la Befana, contro un Ca-tania che quando ci affronta tira fuori il doppio della grintache mette in campo contro gli altri. Mettiamo da parte tutti i“casi” che ci hanno tenuto compagnia in questi giorni di feste,e pensiamo solo ed esclusivamente a risalire la classifica.Troppe le occasioni perse sin qui, ora è obbligatorio ingranarela marcia giusta e spingere sull’acceleratore. Da oggi comin-cia un nuovo campionato anche per le altre; ci sarà un Milancon un Cassano in più ed un Inter con un allenatore diverso egiocatori più sereni e (forse) motivati. La rosa della Roma ècertamente all’altezza della situazione. Serve solo il giustoapproccio e la giusta determinazione anche nelle gare chesembrano più semplici. Poi serve qualcuno che aiuti Borrielloa cantare e portare la croce. Coraggio ragazzi, si riparte daSan Siro! ■

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Renato Bosco

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XV - Numero 1 - Giovedì 6 gennaio 2011

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Massimo Limitim.limiti@forzaroma.info

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EE DD II TT OO RR II AA LL EErubrica a cura di Massimo Limiti

Siamo nei piedi diSuperMarco…

33

5544

Nell’anno della verità

Smaltiti (si spera) panettoni, cotechini e spumanti, sitorna in campo (una breve, magari sciocca annotazio-ne: passeremo a miglior vita prima di vedere, come inInghilterra, calciatori super ricchi e viziati come Roo-ney, Drogba, Fabregas, Balotelli ecc. ecc. giocare a

Santo Stefano e Capodanno per la gioia dei tifosi britannici?)e per la Roma l’avversario si chiama Catania che evoca dueavvenimenti a loro modo storici: l’esaltante, ubriacantetrionfo della Roma spallettiana con sette gol nella porta et-nea, e il sogno spezzato da Ibra (con corredo di vergognoseintimidazioni dei catanesi mai indagate e tantomenopunite) di uno scudetto che sarebbe stato leg-gendario, per la scansionedegli eventiche lo avreb-bero determi-nato (più omeno come quello in-frantosi sul colpo di testa di Pazzini il 25 aprile scorso).Il match dell’Epifania ha un album di fotografie menoricco e intrigante, almeno alla vigilia, anche se, ma-sochisticamente, l’ambiante giallorosso non perdemai l’occasione per complicarsi la vita. Ma andiamoper ordine e iniziamo dalla note liete, valorizzatedalla vittoria di S.Siro che riapre di fatto il cam-pionato della Roma anche rinfocolando ambi-zioni di successo che sembravano riposte me-stamente nel cassetto dei sogni. Meglio,cioè,della scorsa stagione, dominata daiMourinho boys per 3/4 e poi quasi gettatavia dagli stessi nerazzurri nel finale, coigiallorossi capaci di aprofittarne purtroppo

non compiutamente.Stavolta il sovrano e-quilibrio che regna nel torneo, se fa

scrivere e parlare tutti noi di un ab-bassamento sensibile della qualità

complessiva delle squadre di verti-ce, consente al tempo stesso dialimentare progetti fulgidi purdovendo superare, come la Ro-ma, mesi in bilico fra crisi d’i-dentità e sprazzi di classe, fra

incomrensione dei problemi elampi di genio.

Ranieri ha vissuto mesi intensissimi,forse tra i più stressanti della sualunga carriera, ma a nostro modestoavviso, ne sta uscendo benissimo:certo, ha commesso errori, anchegravi, ma ha saputo, insieme aisuoi calciatori, riprendere il filo diquell’energia, quella carica, quel-l’ambizione che stavano per farci

tutti impazzire di gioia soltanto qual-

che mese fa. Un merito su tutti,per il testaccino: la gestione, per-fetta, di Jeremy Menez, sbertuc-ciato anche da chi scrive per lasua indolenza e la dissipazione delsuo innegabile, sconfinato talentoche Ranieri ha avuto la pazienza ela saggezza di far lievitare anchetrattandolo male, anche sosti-tuendolo dopo un tempo. E poiGreco, che Ranieri ha saputo inse-rire nel puzzle al momento giusto,col ragazzo che ha dimostrato unfosforo e una serietà da veterano.Per la rosa Menez c’è però la spi-na Pizarro, e senza entrare nelmerito degli spifferi di corridoio

che possono anche far venire la bronchite,sottolineiamo l’importanza di un uomo co-me il cileno, rimasto insieme a Pirlo e Xaviuno dei pochi organizzatori di gioco del cal-cio moderno, dove a centrocampo spesso sipreferiscono i muscoli alla materia grigia.C’è poi la questione Adriano, che non ci vo-leva Einstein per capire che era perlomenocome sperare di vincere la lotteria, idea cheavevano chiara anche a Trigoria, visto chehanno fatto carte false (e non è solo un gio-co di parole, visto che c’è di mezzo Unicre-dit...) per accaparrarsi Borriello, chiuso alMilan dall’arrivo di Ibra. Mentre ticchettia-mo sui tasti del computer l’Imperatore oquel che ne resta sta ancora “soffrendo” inBrasile. Resta l’enorme paradosso di unasocietà in amministrazione controllata comedi fatto è la Roma che paga un sontuoso sti-pendio a un giocatore le cui cose migliori lepuoi vedere solo in un dvd vecchio di alme-no tre anni. ■

IILL DDEETTEECCTTIIVVEE GGIIAALLLLOORROOSSSSOORub r i c a a cu ra d i C l aud i o U rban i

66

SSTTOORRIIAA GGIIAALLLLOORROOSSSSAARub r i c a a cu ra d i Dan i l o L eo

Acominciare dal suo “sindaco”, BrunoConti, quello forse più popolare, la Ro-ma ha nella sua storia sempre avutograndi giocatori che han fatto del pie-de sinistro la loro “arma impropria”

per infiammare le folle giallorosse. Possiamoricordare fra gli altri Chini Luduena, il primostraniero a vestire della Roma, Miguel AngelPantò, ala sinistra del primo scudetto, perarrivare ad Arne “Raggio di Luna” Selmos-son, gentleman svedese primalaziale poi romanista a cavallofra gli anni Cinquanta e Ses-santa; a Sebino Nela, protago-nista assoluto del secondo scu-detto e a Walter Samuel, invali-cabile “muro” difensivo dell’ul-timo tricolore conquistato.Il Catania di scena oggi all’O-limpico è curiosamente unasquadra contro cui due fra i piùfamosi mancini della Romahanno compiuto “imprese” uni-che nel loro genere. Gianfranco Zigoni (nella foto in alto), purnon avendo militato a lungo in giallorosso(solo due stagioni), è uno di quelli cui Romaè rimasta nel cuore. Una volta ebbe a confi-dare la speranza che suo figlio Gianmarco,un attaccante classe ’91 di grandi prospetti-ve, possa arrivare alla Roma e dare così an-che a lui la possibilità di tornare nella Capi-tale. L’11 aprile del 1971, Zigoni si trovò con

la Roma dinanzila difesa delCatania. Sen-tiamo il suoracconto: “Non era certo una partita di car-tello, ma comunque avevamo la promessadel presidente di un grosso premio per ognigol segnato. Segnò subito Amarildo (un altromancino, ndr), io raddoppiai nel primo tem-po. Poi segnarono Cappellini e Roberto Vieri.

Verso fine gara, l’arbitro ciconcesse anche un rigore. Vifu una piccola contesa sul di-schetto fra Cordova, Amarildoe il sottoscritto. Bestia com’e-ro, la risolsi a mio favore. Esegnai il rigore. Cosa rara perme, visto che nella mia carrie-ra ne avevo fino a quel mo-mento tirati cinque e sbagliatitutti”. Aldo Maldera (a fianco), Mal-dera III come si diceva allora,

mancino pieno, aveva la fama di terzino go-leador quando nel 1982 arrivò alla Roma. Eanche nella Capitale si confermò, mettendoa segno 6 reti in due campionati. E di quelle6, due furono riservate al Catania nella par-tita di andata (1-0 il 31 dicembre del 1983)e in quella di ritorno al Cibali (il 6 maggiodell’84) nella medesima stagione. Dunque, Riise, Greco, Adriano e, soprattut-to, Marco Borriello sono avvisati: col Cataniai mancini della Roma vanno a nozze! ■

Roma-Catania nel passato

Tiro mancino

catania

9988

GIOVEDÌ 6 GENNAIO 2011 - STADIO OLIMPICO

ROMA-CATANIAPROBABILI FORMAZIONI

ROMADoni 32

Cassetti 77Mexes 5

Juan 4Riise 17

Perrotta 20De Rossi 11

Brighi 33Simplicio 30

Menez 94Borriello 22

Ranieri All.

Julio Sergio 27N.Burdisso 29

Castellini 3Totti 10

Greco 23Okaka 89Vucinic 9

CATANIA21 Andujar22 Alvarez6 Silvestre3 Spolli

33 Capuano26 Sciacca17 Gomez13 Izco8 Ledesma9 Antenucci

11 Maxi Lopez

All. Giampaolo

30 Campagnolo14 Bellusci20 Martinho4 Delvecchio5 Carboni

19 Ricchiuti11 Llama

MILAN 36NAPOLI 33LAZIO 33JUVENTUS 31ROMA 29PALERMO 27INTER 23SAMPDORIA 23UDINESE 23GENOA 21CHIEVO 21CATANIA 21CAGLIARI 20BOLOGNA 20FIORENTINA 19PARMA 19CESENA 15BRESCIA 15LECCE 15BARI 11

CLASSIFICA

DL’ultima volta che la “Befana” ha portatobene ai giallo rossi è stato il 6 gennaio2002 quando sconfissero il Torino 1-0con un gran gol di Totti, (pazienza se erain fuori gioco..). Dopodiché, ogni volta

che si è giocato il giorno dell’Epifania la Romaha collezionato delusioni: l’ultima “perla” fu ilclamoroso 2-2 a Cagliari. Per sfatare questotabù bisognerà battere il Catania, un avversarioostico in grado di creare problemi a tutti i suoi

avversari. La squadra hasette punti in più rispet-to allo scorso anno, gra-zie al suo nuovo allena-tore Giampaolo, che hasaputo raccogliere ciòche aveva seminato loscorso anno il suo pre-decessore Mihajilovic. Iltecnico abruzzese, com-plice anche la campagna

acquisti operata dalla so-cietà, ha migliorato lasquadra anche dal punto di vista tattico. Il Ca-tania, infatti, ha giocato col 4-4-2, il 4-3-1-2, eil 4-1-4-1, modulo che Giampaolo dovrebbe a-dottare giovedì pomeriggio. In attesa di qual-che rientro da parte di qualche infortunato, laformazione rosso azzurra dovrebbe giocare conla seguente formazione: il nazionale Andujiartra i pali, e una linea difensiva formata da Alva-rez, Silvestre, Bellusci, e Capuano. Delvecchiodovrebbe giocare davanti alla difesa, mentre lalinea del centrocampo dovrebbe essere compo-sta da Izco, Ledesma, Ricchiuti e Pesce. La cop-pia d'attacco sarà formata dal recuperato Ma-scara, e Maxi Lopez. La rosa del Catania è for-mata da ventinove giocatori, molti dei quali inpartenza, ed altri infortunati, come ad esempioil castiga-Roma Morimoto. A gennaio, comun-que, la società tenterà di sfoltire l'organico, an-che se non è detto che il presidente Pulvirenti

possa comprare qualche altro giocatore. Adogni modo la panchina dovrebbe esser for-mata dal secondo portiere, e anche ex ro-manista Campagnolo, Terlizzi, Llama, Go-mez, Antenucci, Marchese, e Sciacca. Irapporti tra le due società sono tornatibuoni, ma non quello tra le tifoserie,ahinoi. L'ultima volta che Giampaoloaffrontò la Roma fu la scorsa stagionequando allenava il Siena: quel giornosi lamentò degli insulti, (mai ripresidalle telecamere) di Totti e De Ros-si all'arbitro. Speriamo che, a dif-ferenza di qualcun altro suo colle-ga, non covi rancore. ■

OO CC CC HH II OO AA LL NN EE MM II CC OORub r i c a a cu ra d i A l be r t o Ba l e s t r i

13

IZCO

21

ANDUJAR

3

SPOLLI6

SILVESTRE

26

SCIACCA

9

ANTENUCCI

22

ALVAREZ33

CAPUANO

17

GOMEZ8

LEDESMA

11

MAXI LOPEZ IL MODULO4-1-4-1

PROSSIMI TURNI(9-1-2011) (16-1-2011)

BARI BOLOGNACHIEVO PALERMO

CATANIA INTERCESENA GENOA

FIORENTINA BRESCIALAZIO LECCEMILAN UDINESEPARMA CAGLIARI

SAMPDORIA ROMANAPOLI JUVENTUS

BRESCIA PARMACAGLIARI PALERMOCATANIA CHIEVOCESENA ROMAGENOA UDINESEINTER BOLOGNA

JUVENTUS BARILAZIO SAMPDORIALECCE MILAN

NAPOLI FIORENTINA

MARCATORI10 reti: Di Natale (Udinese);Cavani (Napoli)

9 reti: Di Vaio (Bologna); E-to'o (Inter); Quagliarella (Ju-ventus); Ibrahimovic (Milan)

8 reti: Matri (Cagliari)

7 reti: Hamsik (Napoli); Bor-riello (Roma); Pastore, Ilicic(Palermo)

Corsa e grinta:indomabile Catania

1111

tre città attorno alle squadre di riferimen-to non c'è un tiro al bersaglio di questogenere, non questa livida caccia all'agget-tivo più perfido o al più fosco scenariopossibile. Ai quali, sempre, fanno da con-traltare la scientifica minimizzazione degliobiettivi tecnici e gestionali raggiunti e lamancata sottolineatura di ciò che di buonola società esporta a livello di immagine eche spesso, massimo dei paradossi possi-bili, viene colto molto prima fuori da Romapiuttosto che dalla comunicazione cittadi-na. Tutto materiale per poter risponderein modo efficace, liquidando con tre parolei critici a prescindere. Forza, Roma. ■

LL ’’ AA VV VV EE LL EE NN AA TT AARubrica a cura di Paolo Marcacci

Dammi tre parole

Ogni volta lo stessoargomento, girache ti rigira: chiscrive di qua, chisparla di là, chi

prefigura scenari, chi pa-venta un catastrofico fu-turo. E mai nessuno cheammetta di aver sbaglia-to, alla fine. In tutto que-sto bailamme di articoli,editoriali, analisi tecnico-economiche sul futurodella Roma, sulle cessioniimminenti, assordante èil silenzio di chi dovrebberispondere, cioè la Romastessa. Per tutelarsi e di conseguenza tu-telare il suoi tifosi, ma soprattutto per di-mostrare che non sempre si può scrivereciò che si vuole, spesso con uno stile al li-mite del canzonatorio. Anche perché, or-mai, con l'esperienza di costernati lettoriche abbiamo immagazzinato negli anni,possiamo registrare una specie di tenden-za statistica: ai pezzi più catastrofici e ca-tastrofisti non ha mai fatto seguito la rea-lizzazione di certi scenari che venivanoprefigurati. Ragione in più per volersi edoversi rivalere, noi crediamo. Non che sipretenda una stampa filosocietaria e "bul-gara" nella protezione del club, però in al-

Vendita Roma:arrivano i dollari?

Si torna a parlare di Americani:dopo un silenzio durato diversesettimane nelle quali si rincorre-vano tante voci e poche certezze,il futuro della Roma sembra

essere legato non più ad una sola ipo-tesi concreta (Angelucci) ma a diversesoluzioni provenienti dall’estero. Ilcredito che viene dato alle indiscrezionisu di un interesse statunitense peril pacchetto azionario della

società, aumenta la speranza dei tifo-si, ansiosi di conoscere quale sarà ilnuovo proprietario del club. Tutti gliindizi portano a Boston, capitaledello stato del Massachussets: nei me-si scorsi si era parlato di informazionirichieste e sondaggi da parte di ungrande gruppo di investitori sportivi, laNew England Sport Ventures, tra lemaggiori compagnie nel settore ma al-cune vicissitudini avevano “raffredda-

di MIRKO PORCARI

1313

1414

to” la pista. La compagnia, che giàvanta la proprietà della squadra dibaseball locale, i Red Sox, era im-pegnata nell’acquisto del Liver-pool, società inglese che aveva con-tratto ingenti debiti sotto la guida del-l’ormai ex presidente Martin Brough-ton: l’affare tra statunitensi e inglesi siè concluso nel giro di poche settimane,gisuto il tempo di formulare l’offertagiusta per appianare il “buco” di300 milioni di sterline accumulatonel triennio di presidenza di Boughton.A metà ottobre (esattamente il 15) iReds hanno ufficializzato il cambio diproprietà ed un euforico John Henry

(uno dei maggiori azionisti della NewEngland Sports Ventures) parlava allastampa in toni trionfalistici, assicuran-do “un ritorno del Liverpool ai massimilivelli grazie a massicci investimenti sulmercato”. Roba da mille e una notte.Da diverse parti filtrano notiziesulla volontà di un blitz “romano”degli stessi investitori, pronti a rile-vare la Roma con un’offerta sostanzio-sa già avanzata a Unicredit, la quale,insieme a Banca Rotchild, la considerala più concreta e più vicina a quella “i-deale” per continuare a mantenere laRoma nell’elitè del calcio italiano edeuropeo. ■

Foto ANDREA CALORO

Foto ANDREA CALORO

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Quindicinale d'informazione sportiva - 6 gennaio 2011 Editore: Dacral Srl

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Acapodanno si usa gettar via le cose vecchie o rotte. Il 31dicembre a qualche tifoso sarà venuta voglia di buttar viaanche la propria Tessera del Tifoso, una delle cose più inu-tili che il nostro Governo abbia mai potuto inventare. Al dilà dei numeri che ci hanno propinato, lo strumento come

tale ha evidenziatoche non era questala maniera giustaper mettere a posto iproblemi degli stadi.Le decisioni attuatein partite come Chie-vo-Roma hanno poireso inutile lo sforzodi coloro i quali, purdi continuare a seguire la Roma in tutti gli stadi, l’avevano con-trovoglia sottoscritta. Al 2011 chiediamo qualche buona inizativada parte dei nostri governanti, soprattutto nella direzione di chida tanto tempo segue il calcio dal vivo, allo stadio, e che per tan-to tempo ancora rifiuta l’idea del divano e della televisione. E’ maipossibile che bisogna soddisfare solo ed esclusivamente il popolodei “pantofolati”? Ogni tanto una ventata di calcio vecchie manie-re, dettata soprattutto da chi veramente frequenta gli stadi, nonfarebbe male ad un mondo che continua a guardarsi allo specchioaccorgendosi di perdere pezzi giorno dopo giorno. A cominciaredal numero di tifosi allo stadio… ■

EE DD II TT OO RR II AA LL EErubrica a cura di Massimo Limiti

Il flop dellaTessera

del Tifoso

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sembra del tutto evidente che la Roma at-tuale non possa prescindere da tre giocato-ri cardine: Juan in difesa, De Rossi a cen-trocampo e Borriello in attacco. In difesa ,gli esterni mostrano preoccupanti scric-chiolii. Se per il bresciano Marco Cassetti ,si può pensare ad un appannamento tem-poraneo della forma fisica e mentale, dovu-to ad affaticamento che il riposo può averdebellato e risolto, più difficile ci sembra ilrecupero totale e completo del “rosso” nor-vegese, che, vorremmo sbagliarci, non cisembra più lo stesso dopo l’infortunio subi-to con la sua nazionale. Ben venga, quindi,lo spostamento del “guerriero” Nicolas Bur-disso sulla fascia, perché la sua grinta epersonalità può aiutare a far ritrovare com-pattezza ad una difesa forte al centro, ma“ballerina” sui lati, da dove sono “partiti”quasi tutti i goals subiti in questa stagione.A centro campo, c’è da chiarire, si spera u-

na volta per tutte, la “situazione” Pizarro!Come vedete, amici e compagni di fedegiallorossa, parliamo di situazione e nonposizione, perché ci sembra assurdo chenon possano coesistere due giocatori comeDe Rossi e il cileno! Uno, fortissimo nellafase difensiva e l’altro in quella di organiz-zazione del gioco! E’ talmente elementare alivello tattico questa situazione che è evi-dente che si tratta esclusivamente dellecondizioni fisiche del campione cileno. Ilquale, nello stato attuale, non garantiscequel filtro che, quando sta bene fisicamen-te, riesce comunque a produrre grazie alsuo coraggio, alla sua tigna e al suo nonvoler mai mollare, che, solo i più disattentie sprovveduti di cose calcistiche, non rie-scono a comprendere, perché sono superfi-cialmente attratti dalle dimensioni fisicheridotte e dalle ”veroniche” ripetute dal pic-colo regista che, invece, non sono mai finea se stesse, ma tendenti a far smarcare icompagni e spiazzare gli avversari. In at-tacco infine, ci sembra veramente, inutile edannoso soffermarsi sempre sull’impiego ono, del nostro grande Capitano. Gli annipassano per tutti, anche per Maradona ePelè! Deve essere una forza, un’arma mici-diale in più poter disporre in qualsiasi mo-mento della partita, di un’alternativa comeil nostro grande numero dieci! Poche squa-dre possono permetterselo e sono solo lepiù forti, quelle che lotteranno fino alla fineper la vittoria, come la Juve con Del Piero eil Milan con Seedorf, che quando entrano,fanno la differenza! E noi che abbiamoFrancesco Totti, non siamo capaci di utiliz-zarlo nella stessa maniera?? Coraggio e de-cisione Mister Ranieri! Sempre la “Roma” aldi sopra di tutto e tutti!!! ■

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Ci risiamo amici e Compagnidi fede giallorossa. Si rico-mincia! Con il Catania saràun’altra battaglia! E quandomai? Loro dicono che i rap-

porti con la Roma sono ottimi eche l’umiliazione subita all’Olimpi-co è acqua passata. Sarà! Ma restail fatto che ogni volta che andiamoin Sicilia, l’accoglienza è da paurae quando vengono qui da noi,sembrano tarantolati!! Ma non è u-na novità, soprattutto per chi se-gue la “Magica” sin dagli anni cin-quanta!! Ma pensiamo a noi! Ci

Le sceltevincentidi ROBERTO CIAMPOLILLO

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L’angolo del tifosoL’angolo del tifoso

L' UTR e laminicoreografia inTribuna d'Onoreper salutare laRoma nell'ultimagara casalinga del2010

Ecco le foto dei lupacchiotti grandi tifosi della Roma anchedall'estero: a sinistra Kian Alessio Benini di 5 mesi che vive inPerù con mamma Patricia e papà Gianluca e a destra ViolaMiranda Beata Benini lupacchiotta scatenata della Roma chevive a Zurigo con mamma Barbara e babbo Stefanoper la gioia della nonna Silvana Noris

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Il piccolo Edoardo vestito con la maglia dellaRoma imita il Capitano per la gioia di papàAlessandro.

Il direttivo e alcuni soci del RomaClub Treviso in occasione di unarecente cena sociale del Club

Questo spazio è riservato a tutti i Fans Club o Gruppi organizzati chevogliano far conoscere la propria esistenza e le loro iniziative. L’indiriz-zo per mandare testi e foto è: redazione@forzaroma.info

Diego e Alessia nella sede dell’UTR aviale Giulio Cesare

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ci che si sono divertiti nel cantare le canzo-ni dell’amatissima Roma e nell’estrarre, conuna lotteria ben ideata, diversi premi messiin palio da alcuni sponsor contattati dalClub. Un plauso agli organizzatori del Club in par-ticolar modo al direttivo composto dal VicePresidente Anna Zuppardi, dal tesoriereGianluca Panarese, dal Presidente dei Pro-biviri Angelo Romani, dal Presidente delCollegio Sindacale Giuliano Romani e daisoci Alberto Palma e Manola Messina..All’evento ha partecipato anche una rappre-sentanza del Roma Club Montenero Sabinopresieduto da Diego Statuti e gemellato conquello organizzatore dell’evento.

Francesco Mancuso

GIORGIO ROSSI AL NATALEDEL R.C. EUR TORRINO

SS i è svolta il 20 dicembre scorso, pressoil Gran Caffè Jacopucci, la consueta ce-

na natalizia del Roma lub Eur Torrino “Fede-rica Del Poggetto” per scambiare gli auguri

di fine anno con i Soci ed amici; è statal’occasione per presentare ai soci il pro-gramma delle iniziative sportive e culturalidel Club. Al termine della serata il miticomassaggiatore della Roma Giorgio Rossi,accompagnato dalla figlia Gaziella, ha pre-miato Cinthia Lo Bascio e Paola Pompa perl’organizzazione, gli Alfieri del 2010 MariaBorzi, Mimma Nuccitelli e Francesco Fazzi .Il nostro socio Vittorio Lombardi ha allieta-to la serata cantando varie canzoni dedica-te alla nostra Roma e presentando il suonuovo CD “Daje Sempre Roma”. Hannopresenziato per “Roma Channel” MatteoVespasiani, i Presidenti dei Roma Club “Te-vere” Paolo Barbato; “Unicredit” Mauro Pe-raccini; “ Lupi Internazionali” Primo Falap-pa e la moglie Ornella; Luciano Giovarru-

scio del “Personal Jet” ed il mitico “il Bana-le” Massimo Palombelli. Al termine dellamanifestazione c’è stata una interminabiletombolata seguita dal brindisi finale. Il Clubringrazia la Famiglia Jacopucci per l’ottimariuscita della serata.

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NELLA OSTILE MILANOTORNA A VIVEREUN ROMA CLUB

NNato alla fine del 2009 dall'incontro ca-suale di diversi tifosi della Roma che

vivono a Milano, il Club è cresciuto sull'on-da dell'entusiasmo dei fantastici risultati ot-tenuti dalla Roma nello scorso campionatoche ha visto la Roma protagonista di unameravigliosa rimonta.Come sede è stata scelta quella del barZanzibar in via Latisana 4 perchè era giàla sede dell'ultimo Roma club fondato aMilano.Il progetto del presidente Ramon Colombri-no e dei soci ha avuto subito un gran suc-cesso raccogliendo tanti estimatori e roma-nisti che da tanto tempo aspettavano unRoma club a Milano.Bellissime le trasferte di Parma e di Veronadello scorso campionato alle quali il RomaClub Milano ha partecipato e dove quei co-lori e quell'entusiasmo dei tanti romanisti alseguito della squadra resterà uno dei ricor-di più belli.Nell'estate 2010 il Club si è affiliato all'U-nione Tifosi Romanisti per offrire ai nostrisoci la possibilità di poter vivere la Roma a360° anche da lontano e questa iniziativa èstata ben apprezzata e ben raccolta daivecchi soci facendo sì di poter raggiungereun numero enorme di iscritti, tanto da do-ver assegnare un responsabile per ognicittà lombarda viste le numerose richieste. Quest'anno il Club ha svolto già diverse at-tività e diverse operazioni benefiche e so-

prattutto ha partecipato a diverse trasferteorganizzate come quelle di Milano (super-coppa italiana), Roma (Roma-Lecce) e Ve-rona.Il Club è già un punto di riferimento per iromani in trasferta a Milano per lavoro epunta a diventare un domani l'orgoglio deiromani per tutto quello che riuscirà a farein una regione ostile nei confronto di Romasquadra e città capitale.

Daniele Scasseddu

NASCE IL ROMA CLUBFONTE LAURENTINA

MMartedì 14 dicembre 2010, presso unagriturismo nei pressi della zona Ro-

ma Eur, si è tenuta la cena d’inaugurazionedel Club Giallorosso Fonte Laurentina in oc-casione della quale il Presidente del U.T.R.Fabrizio Grassetti e il Presidente del ClubDon Fernando Altieri, dopo gli auguri per lefestività, si sono scambiati alcuni doni nata-lizi. La cena nonostante il giorno infrasetti-manale ha avuto la presenza di circa 70 so-

vitadiclub