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FLORINDO RITUCCI CHINNI (1886 – 1955) politico poeta musicista “amò l’arte in tutte le sue forme più espressive per cui con lo stesso entusiasmo impugnava il pennello per dipingere una marina o la bacchetta da direttore d’orchestra per una serata di beneficenza”. (Giovanni Peluzzo) Florindo Ritucci Chinni, personaggio dal multiforme ingegno, nacque a Vasto (CH) da agiata famiglia borghese di solide tradizioni cattoliche il 28 ottobre 1886. Fin da giovanissimo evidenzia una spiccata predisposizione per le arti che nel tempo concretizzerà nel campo della pittura, della musica e della poesia. Frequenta l’Accademia delle Belle Arti a Napoli dove si laurea però in Giurisprudenza nel 1909. Tornato a Vasto, vive da protagonista l’appassionante stagione della nascita del Partito Popolare, collaborando con Giuseppe Spataro e Carlo Mayo che ne furono i principali sostenitori. Fondò la sezione vastese del Partito e ne fu il primo segretario politico, carica che ricoprì per un solo anno in quanto venne eletto nel 1921 sindaco di Vasto, proprio come rappresentante di una coalizione centrista, resterà sindaco fino al 1923. Con l’avvento del fascismo rimarrà unico rappresentante eletto della opposizione per poi abbandonare la politica attiva per dedicarsi alla cultura nel senso più profondo e ampio del termine. Nel 1925 è uno dei principali collaboratori di Gelsomino Zaccagnini nell’organizzare quella giornata memorabile in cui si inaugurano l’acquedotto del Sinello, il Monumento a Gabriele Rossetti ed il Palazzo Scolastico. Nel 1929 dirige, come segretario, la Mostra Palizziana, retrospettiva di altissimo livello sui fratelli Palizzi che pone Vasto all’attenzione di tutta l’Italia. Sono per Ritucci Chinni gli anni di maggior impegno nell’allestire in giro per l’Italia mostre dei suoi dipinti che ritraggono paesaggi della campagna vastese, scorci dell’amata marina, vie e chiese del centro storico, celebri sono rimaste le esposizioni a Roma nel 1931 ed a Genova nel 1933. Negli stessi anni scrive libretti di operette, ne cura la musica, le mette in scena organizzandone le rappresentazioni, prepara le scenografie e dirige l’orchestra. La sua operetta “Le Midinettes”, verrà rappresentata anche al Michetti di Pescara e al Marrucino di Chieti. E’ un susseguirsi di eventi culturali che per la Vasto di allora rappresentano veramente un respiro grande ed uno sguardo aperto sull’arte. Alla già citata “Le Midinettes”, degne di nota sono le sue “Il Burattinaio di Norimberga”e “La leggenda di Arlecchino” tra le opere teatrali; “Lidia” e “Lea” tra le operette. Nello stesso periodo insegna nell’ Istituto tecnico Commerciale “Nicola Paolucci”, viene nominato presidente della Società Operaia locale, presidente del Circolo Cattolico intitolato a S. Filippo Neri, con cui organizzerà spettacoli, feste, incontri e conferenze, ed

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Page 1: FLORINDO RITUCCI CHINNI (1886 - regione.abruzzo.it Florindo Ritucci Chinni, personaggio dal multiforme ingegno, nacque a Vasto (CH) da agiata famiglia borghese di solide tradizioni

FLORINDO RITUCCI CHINNI (1886 – 1955)

politico poeta musicista

“amò l’arte in tutte le sue forme più espressive per cui con lo stesso entusiasmo impugnava il pennello per dipingere una marina o la bacchetta da direttore d’orchestra per una serata di beneficenza”.

(Giovanni Peluzzo)

Florindo Ritucci Chinni, personaggio dal multiforme ingegno, nacque a Vasto (CH) da agiata famiglia borghese di solide tradizioni cattoliche il 28 ottobre 1886. Fin da giovanissimo evidenzia una spiccata predisposizione per le arti che nel tempo concretizzerà nel campo della pittura, della musica e della poesia. Frequenta l’Accademia delle Belle Arti a Napoli dove si laurea però in Giurisprudenza nel 1909. Tornato a Vasto, vive da protagonista l’appassionante stagione della nascita del Partito Popolare, collaborando con Giuseppe Spataro e Carlo Mayo che ne furono i principali sostenitori. Fondò la sezione vastese del Partito e ne fu il primo segretario politico, carica che ricoprì per un solo anno in quanto venne eletto nel 1921

sindaco di Vasto, proprio come rappresentante di una coalizione centrista, resterà sindaco fino al 1923. Con l’avvento del fascismo rimarrà unico rappresentante eletto della opposizione per poi abbandonare la politica attiva per dedicarsi alla cultura nel senso più profondo e ampio del termine. Nel 1925 è uno dei principali collaboratori di Gelsomino Zaccagnini nell’organizzare quella giornata memorabile in cui si inaugurano l’acquedotto del Sinello, il Monumento a Gabriele Rossetti ed il Palazzo Scolastico. Nel 1929 dirige, come segretario, la Mostra Palizziana, retrospettiva di altissimo livello sui fratelli Palizzi che pone Vasto all’attenzione di tutta l’Italia. Sono per Ritucci Chinni gli anni di maggior impegno nell’allestire in giro per l’Italia mostre dei suoi dipinti che ritraggono paesaggi della campagna vastese, scorci dell’amata marina, vie e chiese del centro storico, celebri sono rimaste le esposizioni a Roma nel 1931 ed a Genova nel 1933. Negli stessi anni scrive libretti di operette, ne cura la musica, le mette in scena organizzandone le rappresentazioni, prepara le scenografie e dirige l’orchestra. La sua operetta “Le Midinettes”, verrà rappresentata anche al Michetti di Pescara e al Marrucino di Chieti. E’ un susseguirsi di eventi culturali che per la Vasto di allora rappresentano veramente un respiro grande ed uno sguardo aperto sull’arte. Alla già citata “Le Midinettes”, degne di nota sono le sue “Il Burattinaio di Norimberga”e “La leggenda di Arlecchino” tra le opere teatrali; “Lidia” e “Lea” tra le operette. Nello stesso periodo insegna nell’ Istituto tecnico Commerciale “Nicola Paolucci”, viene nominato presidente della Società Operaia locale, presidente del Circolo Cattolico intitolato a S. Filippo Neri, con cui organizzerà spettacoli, feste, incontri e conferenze, ed

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infine direttore della Filarmonica cittadina che allieterà il pubblico in occasione delle varie feste religiose. Nel 1931 compone il suo piccolo capolavoro dialettale: la canzone “Cuncittì”, ancor oggi molto popolare e inserita in tutti i repertori dei gruppi folcloristici abruzzesi.

Cuncittì chi vocca bbelle Ssa vuccuccia a risarelle!

E’ na rose di ciardine ssa vuccuccia Cuncittine!

Cuncitti nin t’arruscì, Cuncitti dimme ca scì.

La sua multiforme attività artistica viene interrotta dalla guerra d’Africa, Florindo Ritucci Chinni parte militare per l’Etiopia nel 1937. Resterà in Africa orientale per qualche anno, prigioniero degli Inglesi nel ’41, inizia nel ’43 ad Asmara la carriera di Procuratore Rientra in patria solo a guerra finita e nel ’46 è di nuovo sindaco di Vasto per la Democrazia Cristiana, carica che terrà ininterrottamente fino al ’55. Prende in mano le redini della politica vastese, col sostegno del ministro Spataro, e inizia la ricostruzione di Vasto, impegnandosi alacremente per il porto di Punta Penna e per l’incremento delle istituzioni scolastiche ed educative della città, avendo sempre come concreto riferimento il suo rapporto semplice ed immediato con la gente. Fonda il mensile “Lavoro Arte Libertà” che, oltre a presentare un accurato resoconto degli interventi sul territorio, è impreziosito da tanti suoi articoli sulle bellezze artistiche del centro vastese. Nonostante i suoi sempre più gravosi impegni politici ed artistico-culturali, nel 1950 riesce ad organizzare una nuova Mostra Palizziana, ottenendo per l’esposizione quadri da Roma e da Napoli. Nel 1954 la sua ultima grande fatica: la Mostra Rossettiana nel centenario della morte del poeta vastese Gabriele Rossetti. Nell’occasione riuscì ad ottenere in dono per la città dalla nipote Olivia Rossetti, fotografie e disegni di Dante Gabriel Rossetti. Morì improvvisamente nella sua Vasto il 12 gennaio 1955 all’età di 69 anni. “Don Florindo”, come veniva affettuosamente chiamato dai vastesi, rappresenta una riuscita sintesi di elementi apparentemente contraddittori: mediterraneo nella sensibilità, anglosassone nell’approccio razionale; cattolico convinto per tradizione familiare e scelta personale, e laico liberale nel tratto umano; poeta sognatore nel guardare e nell’esprimere la bellezza della natura e politico pragmatico e mai domo nel perseguire le aride pratiche dell’amministrazione. Un’affascinante “anima di artista” che ha saputo coniugare la bellezza e la verità dell’arte con la concretezza e la materialità della politica. Alla città del Vasto è stato donato dal figlio Francesco (Franz), medico negli USA, un terreno con annesso villino per destinarlo alla “Scuola Civica Musicale” intitolata a suo padre Florindo, oltre alla dotazione di mille dollari l’anno per borse di studio per gli allievi della istituzione musicale cittadina. Franz Ritucci Chinni morirà a New York nel settembre del 2011. A Florindo Ritucci Chinni sono intitolate una scuola elementare e una via del moderno quartiere san Paolo della città di Vasto.

Carlo Maria d’Este (Centro reg.le Beni Culturali)

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OPERE.

Il Corporativismo nella storia con particolare riferimento all’Abruzzo, Vasto, Guizzetti, 1932 Filippo Palizzi e l’arca di Noè, in “Lavoro Arte Libertà”, Vasto, 1950 La vita aneddotica di Filippo Palizzi, in “Lavoro Arte Libertà”, Vasto 1951 Il Vasto medievale. Santa Maria Maggiore, in “Lavoro Arte Libertà”, Vasto, 1951 Il Vasto medievale. San Pietro, in “Lavoro Arte Libertà”, Vasto, 1951 Il Vasto medievale. Il castello e le torri minori, in “Lavoro Arte Libertà”, Vasto, 1951 Francesco Paolo Palizzi (1825 – 1865), in “Lavoro Arte Libertà”, Vasto, 1951 Il “Palazzo” del Vasto, in “Lavoro Arte Libertà”, Vasto, 1952 Lucio Valerio Pudente, in “Il Corriere del Vasto”, Vasto, 1953 Cristo Re nella iconografia cristiana, in “Il Corriere del Vasto”, Vasto, 1953 Dante Gabriel Rossetti pittore, Napoli, Giannini, 1954 Lucio Valerio Pudente, Vasto, Arte della Stampa, 1954 BIBLIOGRAFIA E FONTI: Paolo Calvano, Ritucci Chinni Florindo, in Gente d’Abruzzo Dizionario Biografico, Castelli, Andromeda, 2006, vol.9 Giuseppe Catania, Vasto commemora l’ex sindaco Ritucci Chinni, in “Il Tempo”, 9 ottobre 1981 Lucio Martella, Florindo Ritucci Chinni carissima anima di artista, in “Immagini di vasto”, Vastophil 187, 1987 Giuseppe Pietrocola, Ricordo di Florindo Ritucci Chinni a cent’anni dalla nascita, in “Vasto Domani”, ottobre 1986 Lino Spadaccini, Florindo Ritucci Chinni un sindaco dal multiforme ingegno, in www.noivastesi.blogspot.com

Aggiunto in Sulmona il 05 novembre 2014