fisiopatologia del sangue. il sangue è formato da una parte liquida e da una parte corpuscolata,...
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FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
Il Il SANGUESANGUE è formato da una è formato da una parte liquida e da parte liquida e da una parte corpuscolata, costituita da cellule.una parte corpuscolata, costituita da cellule.
La parte liquida si chiama La parte liquida si chiama plasmaplasma ed è composta ed è composta in larga parte da acqua; vi si trovano disperse in larga parte da acqua; vi si trovano disperse
numerose famiglie di numerose famiglie di proteineproteine, , di cui la più di cui la più rappresentata è l'rappresentata è l'albumina, che svolgono svariate , che svolgono svariate funzioni: funzioni: trasporto di sostanze, regolazione della trasporto di sostanze, regolazione della
coagulazione ed altre; inoltre vi sono disciolti coagulazione ed altre; inoltre vi sono disciolti ormoni, , elettroliti e e gas..
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FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
LE FUNZIONI DEL SANGUE: LE FUNZIONI DEL SANGUE: Le funzioni principali del sangue sono:Le funzioni principali del sangue sono:1. 1. Respiratoria: per il trasporto di O2 e CO2; Respiratoria: per il trasporto di O2 e CO2;2. 2. Nutritizia: trasporto di sostante nutritizie assorbite; Nutritizia: trasporto di sostante nutritizie assorbite;3. 3. Escretrice: attraverso reni, ghiandole sudoripare e Escretrice: attraverso reni, ghiandole sudoripare e
polmoni; polmoni;4. 4. Termoregolatrice: cedendo facilmente calore; Termoregolatrice: cedendo facilmente calore;5.5. Mantenimento del tasso idrico; Mantenimento del tasso idrico;6. 6. Trasporto di ormoni ed enzimi, o sostanze Trasporto di ormoni ed enzimi, o sostanze introdotte con gli alimenti, vitamine;introdotte con gli alimenti, vitamine;7. 7. Difesa di tipo specifico e aspecifico (anticorpi, Difesa di tipo specifico e aspecifico (anticorpi, granulociti, linfociti)granulociti, linfociti)8. 8. Antiemorragica, mediante la cascata della Antiemorragica, mediante la cascata della coagulazionecoagulazione
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
La La massa di sanguemassa di sangue di un organismo adulto di 70 di un organismo adulto di 70 kg in condizioni di buona salute è di 3,5-7 litri; kg in condizioni di buona salute è di 3,5-7 litri;
dovrebbe corrispondere a 1/12-1/13 del peso dovrebbe corrispondere a 1/12-1/13 del peso corporeo.corporeo.
Per VOLEMIA si intende il volume di sangue Per VOLEMIA si intende il volume di sangue circolante in genere 5-6 litri. Il valore normale circolante in genere 5-6 litri. Il valore normale
indicato come indicato come NORMOVOLEMIA,NORMOVOLEMIA, variazioni in variazioni in piu’ piu’ IPERVOLEMIAIPERVOLEMIA, o in meno , o in meno
IPOVOLEMIA.IPOVOLEMIA.
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
Plasma ematico (liquido)Plasma ematico (liquido)Rappresenta dal 46% al 60% del volume totale negli Rappresenta dal 46% al 60% del volume totale negli
uomini, dal 53% al 63% del volume totale nelle donne uomini, dal 53% al 63% del volume totale nelle donne Contiene: Contiene: cloruro di sodio, bicarbonato di sodio (sistemi cloruro di sodio, bicarbonato di sodio (sistemi
tampone), glucosio indispensabile per il metabolismo tampone), glucosio indispensabile per il metabolismo energetico della cellula, aminoacidi per la sintesi delle energetico della cellula, aminoacidi per la sintesi delle
proteine, ormoni, enzimi, vitamine, colesterolo, proteine, ormoni, enzimi, vitamine, colesterolo, trigliceridi, fosfolipidi, lipoproteine, glicoproteine, trigliceridi, fosfolipidi, lipoproteine, glicoproteine,
proteine suddivise in fibrinogeno, albumine, globuline.proteine suddivise in fibrinogeno, albumine, globuline.
Il Il plasmaplasma può essere facilmente separato dalla parte può essere facilmente separato dalla parte corpuscolata, semplicemente lasciando sedimentare una corpuscolata, semplicemente lasciando sedimentare una
provetta contenente sangue reso incoagulabile con provetta contenente sangue reso incoagulabile con apposite sostanze anticoagulanti: i globuli rossi, essendo apposite sostanze anticoagulanti: i globuli rossi, essendo
più pesanti del liquido in cui sono dispersi, vanno a più pesanti del liquido in cui sono dispersi, vanno a fondo, e nella parte superiore rimane un liquido di colore fondo, e nella parte superiore rimane un liquido di colore giallo chiaro, il plasma. Questo poi può essere sottoposto giallo chiaro, il plasma. Questo poi può essere sottoposto
ad analisi per effettuare i tests di laboratorio.ad analisi per effettuare i tests di laboratorio. Il plasma privato del fibrinogeno per la formazione del Il plasma privato del fibrinogeno per la formazione del
coagulo si chiama coagulo si chiama siero.siero. Per Per sierosiero si intende il plasma defibrinato; ossia quando si intende il plasma defibrinato; ossia quando
del sangue viene lasciato in una provetta, si separa una del sangue viene lasciato in una provetta, si separa una frazione liquida paglierina supernatante detta frazione liquida paglierina supernatante detta sierosiero
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
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FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
Se al sangue non si aggiunge l'anticoagulante esso coagula, Se al sangue non si aggiunge l'anticoagulante esso coagula, perché i fattori della coagulazione sono liberi di agire. perché i fattori della coagulazione sono liberi di agire.
Centrifugando il sangue coagulato si ottiene ancora una Centrifugando il sangue coagulato si ottiene ancora una parte solida ed una parte liquida, il parte solida ed una parte liquida, il siero,siero, che è in pratica che è in pratica
simile al plasma, con la differenza fondamentale che il siero simile al plasma, con la differenza fondamentale che il siero non contiene più i fattori della coagulazione (consumati e non contiene più i fattori della coagulazione (consumati e
rimasti intrappolati nella parte solida assieme ai globuli), ma rimasti intrappolati nella parte solida assieme ai globuli), ma contiene ancora praticamente tutte le altre sostanze e contiene ancora praticamente tutte le altre sostanze e
componenti del plasma. componenti del plasma. Il plasma privato del fibrinogeno per la formazione del Il plasma privato del fibrinogeno per la formazione del
coagulo si chiama coagulo si chiama siero.siero. Per Per sierosiero si intende il plasma defibrinato; ossia quando del si intende il plasma defibrinato; ossia quando del sangue viene lasciato in una provetta, si separa una frazione sangue viene lasciato in una provetta, si separa una frazione
liquida paglierina supernatante detta liquida paglierina supernatante detta sierosiero
Le proteine plasmatiche si suddividono Le proteine plasmatiche si suddividono in : in : fibrinogeno, albumine, globuline.fibrinogeno, albumine, globuline.
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L’ aumento delle proteine totaliL’ aumento delle proteine totali puo’ essere causato da: puo’ essere causato da: Disidratazione o nei processi di emoconcentrazioneDisidratazione o nei processi di emoconcentrazione
Cirrosi epatica, sarcoidosi, malattie autoimmuniCirrosi epatica, sarcoidosi, malattie autoimmuni Proteine abnormi (immunoglob. complete o incomplete Proteine abnormi (immunoglob. complete o incomplete
secrete da plasmacellule derivanti da un solo clone).secrete da plasmacellule derivanti da un solo clone).La diminuizione delle proteine totaliLa diminuizione delle proteine totali si verifica : si verifica :
GravidanzaGravidanza Insufficiente apporto proteico alimentareInsufficiente apporto proteico alimentare
Malassorbimento (grave insufficienza pancreatica, enteriti Malassorbimento (grave insufficienza pancreatica, enteriti croniche, fistole intestinali)croniche, fistole intestinali)
Epatopatie croniche, carenza di aminoacidiEpatopatie croniche, carenza di aminoacidi Perdita proteica (nelle sindromi nefrosiche, nelle piaghe e Perdita proteica (nelle sindromi nefrosiche, nelle piaghe e
fistole, nelle emorragie, neoplasie, ustioni gravi)fistole, nelle emorragie, neoplasie, ustioni gravi)
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IL FIBRINOGENOIL FIBRINOGENO E’ una E’ una glicoproteina del del plasma sintetizzata dal sintetizzata dal fegato e e
dal dal tessuto endoteliale.. I valori normali sono da 200 a 400 mg/dl.I valori normali sono da 200 a 400 mg/dl.
Il fibrinogeno è essenziale nella coagulazione del sangue Il fibrinogeno è essenziale nella coagulazione del sangue poiché esso è trasformato dalla poiché esso è trasformato dalla trombina tramite un tramite un
processo di polimerizzazione in processo di polimerizzazione in fibrina necessaria alla necessaria alla formazione del formazione del trombo emostatico..
I suoi valori possono venire alterati da infezioni gravi, I suoi valori possono venire alterati da infezioni gravi, presenza di presenza di carcinomi, , emorragie, , gravidanza, e , e
coagulazione intravascolare disseminata (gravissima (gravissima patologia caratterizzata dalla presenza disseminata di numerosi patologia caratterizzata dalla presenza disseminata di numerosi
trombi ) )
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COAGULAZIONE DEL SANGUE
Le proteine di rilevanza clinica presenti nel plasma sono circa Le proteine di rilevanza clinica presenti nel plasma sono circa un centinaio e possiedono un’amplissima variabilità di funzione un centinaio e possiedono un’amplissima variabilità di funzione
e di struttura. Tuttavia, mediante le metodiche elettroforetiche e di struttura. Tuttavia, mediante le metodiche elettroforetiche classiche, esse vengono raggruppate principalmente in 2 classiche, esse vengono raggruppate principalmente in 2
frazioni: le frazioni: le albuminealbumine e le e le globuline,globuline, queste ultime ulteriormente queste ultime ulteriormente suddivise in suddivise in , , e e globuline. Le funzioni fisiologiche delle globuline. Le funzioni fisiologiche delle proteine plasmatiche sono molteplici: proteine plasmatiche sono molteplici: rappresentano una fonte rappresentano una fonte
di aminoacidi; contribuiscono a mantenere la pressione di aminoacidi; contribuiscono a mantenere la pressione oncotica; possiedono la funzione di tampone per la regolazione oncotica; possiedono la funzione di tampone per la regolazione
dell’equilibrio acido-base; vengono utilizzate per il trasporto dell’equilibrio acido-base; vengono utilizzate per il trasporto di numerose molecole; regolano la risposta infiammatoria e di numerose molecole; regolano la risposta infiammatoria e
forniscono una difesa contro le infezioniforniscono una difesa contro le infezioni Ad eccezione delle Ad eccezione delle globulineglobuline, rappresentate dagli anticorpi e pertanto prodotte da , rappresentate dagli anticorpi e pertanto prodotte da
cellule linfoidi, la maggior parte delle proteine plasmatiche cellule linfoidi, la maggior parte delle proteine plasmatiche viene sintetizzata principalmente dal fegato. viene sintetizzata principalmente dal fegato.
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
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L’ L’ albumina PM 66.000 daltonalbumina PM 66.000 dalton ha una vita media ha una vita media di 20 giorni viene sintetizzata dalle cellule di 20 giorni viene sintetizzata dalle cellule parenchimali del fegato. Sono le proteine parenchimali del fegato. Sono le proteine
plasmatiche che per il loro basso peso plasmatiche che per il loro basso peso molecolare diffondono meno difficilmente al di molecolare diffondono meno difficilmente al di fuori del letto capillare vascolare: si riscontrano fuori del letto capillare vascolare: si riscontrano
infatti nell’ultrafiltrato renale anche per lievi infatti nell’ultrafiltrato renale anche per lievi alterazioni del filtro renale, e nel liquido alterazioni del filtro renale, e nel liquido
interstiziale ogni qualvolta sia presente un interstiziale ogni qualvolta sia presente un alterazione della permeabilità vascolare . alterazione della permeabilità vascolare .
Le albumine oltre a rappresentare delle Le albumine oltre a rappresentare delle proteine veicolo per molte sostanze proteine veicolo per molte sostanze endogene ed esogene (metalli calcio, rame, nichel, bilirubina, acido urico, endogene ed esogene (metalli calcio, rame, nichel, bilirubina, acido urico,
ormoni, vitamine, farmaci) ormoni, vitamine, farmaci) contribuiscono a determinarecontribuiscono a determinare la pressione la pressione oncotica.oncotica.
IPERALBUMINEMIA:IPERALBUMINEMIA:E’ rara dovuti in genere a fenomeni diE’ rara dovuti in genere a fenomeni di disidratazione. disidratazione.
IPOALBUMINEMIA: IPOALBUMINEMIA: 1.1. PERDITA: PERDITA:
perdita urinaria nelle nefrite e nella sindrome nefrosicaperdita urinaria nelle nefrite e nella sindrome nefrosicaustioniustioni
alterazioni acute o croniche della mucosa del tubo digerente.alterazioni acute o croniche della mucosa del tubo digerente.2.2. APPORTO INADEGUATO di proteine (vomito, diarrea, tumori, pancreatiti, APPORTO INADEGUATO di proteine (vomito, diarrea, tumori, pancreatiti,
enteriti, coliti)enteriti, coliti)3.3. DIMINUITA SINTESI NELLE MALATTIE EPATICHEDIMINUITA SINTESI NELLE MALATTIE EPATICHE
4.4. AUMENTATO CATABOLISMO come si verifica nell’ipertiroidismo, nel AUMENTATO CATABOLISMO come si verifica nell’ipertiroidismo, nel diabete scompensato, nei traumidiabete scompensato, nei traumi
5.5. GRAVIDANZA, ALLATTAMENTOGRAVIDANZA, ALLATTAMENTO
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
Il metodo più semplice per ricavare informazioni sulla composizione Il metodo più semplice per ricavare informazioni sulla composizione proteica del siero (per le frazioni citate precedentemente), è costituito proteica del siero (per le frazioni citate precedentemente), è costituito
dall’dall’elettroforesi su un supporto di acetatoelettroforesi su un supporto di acetato di cellulosadi cellulosa. . L’L’elettroforesielettroforesi è una tecnica analitica e separativa basata sul movimento è una tecnica analitica e separativa basata sul movimento
di particelle di particelle elettricamente cariche immerse in un fluido per effetto di un immerse in un fluido per effetto di un campo elettrico applicato mediante una coppia di applicato mediante una coppia di elettrodi al fluido al fluido
stesso. Le particelle si spostano verso il stesso. Le particelle si spostano verso il catodo se hanno carica positiva e se hanno carica positiva e verso l'verso l'anodo se hanno carica negativa se hanno carica negativa;;
Il referto consiste in un tracciato disegnato su un foglietto di carta in cui Il referto consiste in un tracciato disegnato su un foglietto di carta in cui sono presentisono presenti solitamente 5 cuspidi, ad ognuna delle quali corrisponde solitamente 5 cuspidi, ad ognuna delle quali corrisponde una categoria di proteine: albumina, alfa1 globuline, alfa2 globuline, una categoria di proteine: albumina, alfa1 globuline, alfa2 globuline,
beta globuline, gamma globuline. L'altezza di ogni cuspide corrisponde beta globuline, gamma globuline. L'altezza di ogni cuspide corrisponde grosso modo alla quantità totale di proteine appartenenti ad una grosso modo alla quantità totale di proteine appartenenti ad una
categoria,ma non ci dice niente sulla quantità di ogni singolo tipo di categoria,ma non ci dice niente sulla quantità di ogni singolo tipo di proteinaproteina
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ELETTROFORESI ELETTROFORESI PROTEICAPROTEICA
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
Esistono due classi principali nelle Esistono due classi principali nelle sieroproteiene: albumina e sieroproteiene: albumina e globuline. globuline. Esiste inoltre una piccola banda superiore all' Esiste inoltre una piccola banda superiore all'albumina
chiamata chiamata pre-albumina. Le globuline sono classificate a seconda . Le globuline sono classificate a seconda delle bande relative:delle bande relative:
La zona La zona alfaalfa (α) é suddivisa in due bande,: (α) é suddivisa in due bande,: – alfa1alfa1 - - alfa1-antitripsina, alfa1- glicoproteina acida. , alfa1- glicoproteina acida.
– alfa2alfa2 - - aptoglobina, , alfa 2-macroglobulina, , alfa2-antiplasmina. . La Zona La Zona betabeta (β) - (β) - transferrina, , lipoproteine a bassa densità (LDL), (LDL),
complemento C3 La zona La zona gammagamma (γ) - (γ) - immunoglobulina ( (IgA, , IgD, , IgE, , IgG and and
IgM). ). Paraproteine Le Le bande monoclonali appaiono solitamente in appaiono solitamente in questa zona. Vedi lucidoquesta zona. Vedi lucido
PREALBUMINAPREALBUMINA v.n.:10-40 mg/dlv.n.:10-40 mg/dl E' determinabile con metodi selettivi di elettroforesi e svolge funzioni di E' determinabile con metodi selettivi di elettroforesi e svolge funzioni di
carrier della tiroxina e della vitamina A. E' considerato un indice di attività carrier della tiroxina e della vitamina A. E' considerato un indice di attività protidosintetica epatica.protidosintetica epatica.
Aumento:Aumento: Morbo di HodgkinMorbo di Hodgkin
Diminuzione:Diminuzione: MalnutrizioneMalnutrizione EnteriteEnterite ColiteColite Sindrome nefrosicaSindrome nefrosica Epatopatia Epatopatia Ustioni Ustioni Ipertiroidismo Ipertiroidismo
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
BISALBUMINEMIA BISALBUMINEMIA sdoppiamento acquisito della sdoppiamento acquisito della banda dell’albumina nel tracciato elettroforetico che si banda dell’albumina nel tracciato elettroforetico che si puo’ riscontrare in caso di puo’ riscontrare in caso di ipotiroidismo, pseudocisti ipotiroidismo, pseudocisti pancreatica, o in seguito a trattamenti con antibiotici pancreatica, o in seguito a trattamenti con antibiotici lattamici come penicilline a forte dosi.lattamici come penicilline a forte dosi.
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FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
PROTEINE PLASMATICHE E QUADRO PROTEINE PLASMATICHE E QUADRO PROTEICO ELETTROFORETICOPROTEICO ELETTROFORETICO
v.n.: 6-8 g/dlv.n.: 6-8 g/dl Albumine 3,6-4,9 g/dl 55-64%Albumine 3,6-4,9 g/dl 55-64% a1 -globuline 0,2-0,4 g/dl 4,2-7,2%a1 -globuline 0,2-0,4 g/dl 4,2-7,2% a2-globuline 0,4-0,8 g/dl 7-9%a2-globuline 0,4-0,8 g/dl 7-9% ß-globuline 0,6-1 g/dl 9-13% ß-globuline 0,6-1 g/dl 9-13% y-globuline 0,9-1,4 g/dl 13-21%y-globuline 0,9-1,4 g/dl 13-21% A/G 1,2-1,7A/G 1,2-1,7
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
LeLe globuline globuline al tracciato elettroforetico: al tracciato elettroforetico: 1-antitripsina1-antitripsina è un’inibitore delle proteasi come le collagenasi, rilasciate è un’inibitore delle proteasi come le collagenasi, rilasciate
nei processi infiammatori dai leucociti, dal pancreas, dal fegato.nei processi infiammatori dai leucociti, dal pancreas, dal fegato. AptoglobinaAptoglobina : la sintesi è epatica, forma un complesso stabile con : la sintesi è epatica, forma un complesso stabile con
l’emoglobina ossigenata. Aumenta nelle infiammazioni acute e croniche l’emoglobina ossigenata. Aumenta nelle infiammazioni acute e croniche nelle neoplasie, nelle nefrosi.nelle neoplasie, nelle nefrosi.
2 macroglobulina 2 macroglobulina è una proteina sintetizzata dal fegato e dai macrofagi in è una proteina sintetizzata dal fegato e dai macrofagi in grado di legare molte endopeptidasi come la trombina, la plasmina, la grado di legare molte endopeptidasi come la trombina, la plasmina, la
tripsina. Aumenta nei diabetici, nei cirrotici, nella tripsina. Aumenta nei diabetici, nei cirrotici, nella sindrome nefrosicasindrome nefrosica, in , in gravidanza e nell’età senile.gravidanza e nell’età senile.
La La sindrome nefrosica (SN)sindrome nefrosica (SN) è una condizione patologica determinata da una è una condizione patologica determinata da una aumentata permeabilità del glomerulo renale alle proteine, che vengono aumentata permeabilità del glomerulo renale alle proteine, che vengono
perse con le urine (proteinuria); questo fenomeno determina una riduzione perse con le urine (proteinuria); questo fenomeno determina una riduzione della concentrazione di proteine nel sangue.della concentrazione di proteine nel sangue.
Il basso livello delle proteine sieriche, con riduzione della pressione Il basso livello delle proteine sieriche, con riduzione della pressione oncotica del siero, permette il passaggio dei liquidi al di fuori dei vasi oncotica del siero, permette il passaggio dei liquidi al di fuori dei vasi
sanguigni, con conseguente edema.sanguigni, con conseguente edema.
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
LeLeglobuline si distinguono in globuline si distinguono in 1 e 1 e 22:: La La 11 corrisponde alla corrisponde alla transferrinatransferrina
TransferrinaTransferrina è sintetizzata dal fegato, lega due atomi di è sintetizzata dal fegato, lega due atomi di ferro trivalente e ha il compito di trasportare il ferro dalla ferro trivalente e ha il compito di trasportare il ferro dalla
sede di assorbimento ai luoghi di sintesi. sede di assorbimento ai luoghi di sintesi.
Aumenta in gravidanza, nelle anemie ferrocarenziali, Aumenta in gravidanza, nelle anemie ferrocarenziali, terapia estroprogestinica.terapia estroprogestinica.
Diminuisce nelle malattie epatiche, nelle neoplasie, nella Diminuisce nelle malattie epatiche, nelle neoplasie, nella nefrosi per perdita urinaria.nefrosi per perdita urinaria.
valori di riferimento 200-320 mg/dl.valori di riferimento 200-320 mg/dl.
La La banda banda 22 corrisponde alla corrisponde alla frazione C3 del frazione C3 del complementocomplemento
La concentrazione del C3 aumenta nella cirrosi biliare La concentrazione del C3 aumenta nella cirrosi biliare primitiva, nelle colestasi, nelle flogosi acuta.primitiva, nelle colestasi, nelle flogosi acuta.
Ipocomplementemia: Ipocomplementemia: lupus eritematoso sistemico, lupus eritematoso sistemico, anemie emolitiche autoimmuni, epatiti virali acute e anemie emolitiche autoimmuni, epatiti virali acute e
croniche, glomerulonefrite post streptococcica.croniche, glomerulonefrite post streptococcica.
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
Le Le globuline : le immunoglobuline. globuline : le immunoglobuline. Una Una diminuzionediminuzione nella concentrazione di questa classe nella concentrazione di questa classe
proteica, si verifica in corso di proteica, si verifica in corso di sindromi sindromi immunodeficitarie ereditarie o acquisite (infezioni, immunodeficitarie ereditarie o acquisite (infezioni,
neoplasie linfoidi e non linfoidi, trattamento neoplasie linfoidi e non linfoidi, trattamento immunodepressivi, cause tossiche).immunodepressivi, cause tossiche).
Un aumento nelle gammopatie monoclonali e Un aumento nelle gammopatie monoclonali e policlonali.policlonali.
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
GAMMOPATIE MONOCLONALIGAMMOPATIE MONOCLONALI Le Le gammopatie monoclonaligammopatie monoclonali sono un gruppo di malattie caratterizzate da sono un gruppo di malattie caratterizzate da
una eccessiva produzione di una eccessiva produzione di immunoglobuline da parte delle da parte delle plasmacellule del del midollo emopoietico. Il termine di gammopatia si riferisce al fatto che . Il termine di gammopatia si riferisce al fatto che le immunoglobuline sono evidenziate per la maggior parte nella regione le immunoglobuline sono evidenziate per la maggior parte nella regione gamma dell'elettroforesi proteica, che in questi casi presenterà il gamma dell'elettroforesi proteica, che in questi casi presenterà il cosiddetto "picco", conseguenza dell'eccesso di immunoglobuline.cosiddetto "picco", conseguenza dell'eccesso di immunoglobuline. Il Il termine monoclonale indica che questetermine monoclonale indica che queste proteine sono prodotte tutte da un sono prodotte tutte da un solo clone di plasmacellule e sono uguali fra di loro, a differenza delle solo clone di plasmacellule e sono uguali fra di loro, a differenza delle normali immunoglobuline che sono policlonali. normali immunoglobuline che sono policlonali.
Consistono in vere e proprie Consistono in vere e proprie neoplasie dei dei linfociti B, le cellule da cui B, le cellule da cui originano le plasmacellule: con iperproliferazione neoplastica di un unico originano le plasmacellule: con iperproliferazione neoplastica di un unico clone di plasmacellule, con la conseguente produzione di una quantità clone di plasmacellule, con la conseguente produzione di una quantità abnorme di anticorpi tutti della stessa classe. abnorme di anticorpi tutti della stessa classe.
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
Le immunoglobuline monoclonaliLe immunoglobuline monoclonali assumono assumono nel tracciato elettroforetico un profilo diverso da nel tracciato elettroforetico un profilo diverso da
quelle policlonali. Tutte si posizionano in quelle policlonali. Tutte si posizionano in regione γ, ma le Ig monoclonali hanno un profilo regione γ, ma le Ig monoclonali hanno un profilo
a a picco alto e strettopicco alto e stretto in quanto la loro identità in quanto la loro identità strutturale le fa migrare con la medesima strutturale le fa migrare con la medesima
velocità elettroforetica. Le velocità elettroforetica. Le immunoglobuline immunoglobuline policlonalipoliclonali,, invece, essendo strutturalmente invece, essendo strutturalmente
eterogenee, hanno un profilo a eterogenee, hanno un profilo a gobba con base gobba con base largalarga. .
GAMMOPATIE MONOCLONALIGAMMOPATIE MONOCLONALI
La figura sottostante mostra un tracciato elettroforetico normale (a La figura sottostante mostra un tracciato elettroforetico normale (a sinistra) e quello di un paziente con gammopatia monoclonale (a sinistra) e quello di un paziente con gammopatia monoclonale (a
destra). In quest'ultimo si osserva la presenza di un picco alto e destra). In quest'ultimo si osserva la presenza di un picco alto e stretto in zona γ: la componente monoclonale. stretto in zona γ: la componente monoclonale.
GAMMOPATIE MONOCLONALIGAMMOPATIE MONOCLONALI
GAMMOPATIE MONOCLONALIGAMMOPATIE MONOCLONALI
MIELOMA MULTIPLOMIELOMA MULTIPLO
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
GAMMOPATIE MONOCLONALI MALIGNE: GAMMOPATIE MONOCLONALI MALIGNE: MIELOMA MULTIPLO (IgG, IgA, IgM)MIELOMA MULTIPLO (IgG, IgA, IgM)
la macroglobulinemia di Waldenström la macroglobulinemia di Waldenström le malattie delle catene pesanti le malattie delle catene pesanti l'amiloidosi l'amiloidosi la malattia da deposito delle catene leggere. la malattia da deposito delle catene leggere. il mieloma micromolecolare (che produce solo catene il mieloma micromolecolare (che produce solo catene
leggere) leggere)
GAMMOPATIE MONOCLONALIGAMMOPATIE MONOCLONALI I sintomi più frequenti nei pazienti con mieloma multiplo sono: I sintomi più frequenti nei pazienti con mieloma multiplo sono:
Dolore osseiDolore ossei (le plasmacellule tendono ad accumularsi nel midollo dove (le plasmacellule tendono ad accumularsi nel midollo dove esse crescono generalmente in ammassi, visibili come focolai d'osteolisi alla esse crescono generalmente in ammassi, visibili come focolai d'osteolisi alla radiografia).radiografia).
Astenia e debolezzaAstenia e debolezza Quando le plasmacellule diventano molte numerose possono inoltre Quando le plasmacellule diventano molte numerose possono inoltre
impedire la crescita delle altre cellule normali del midollo: si potrà avere impedire la crescita delle altre cellule normali del midollo: si potrà avere quindi quindi anemia, leucopenia, piastrinopenia.anemia, leucopenia, piastrinopenia.
Febbre più o meno elevata Febbre più o meno elevata Infezioni ripetute Infezioni ripetute Nausea e vomito Nausea e vomito Emorragie cutanee e delle mucose (petecchie, epistassi, gengivorragie) Emorragie cutanee e delle mucose (petecchie, epistassi, gengivorragie) Sudorazioni eccessive, specie notturne Sudorazioni eccessive, specie notturne Diminuzione del peso corporeo Diminuzione del peso corporeo Alcuni tipi d'immunoglobuline hanno una notevole tendenza a depositarsi nei reni, Alcuni tipi d'immunoglobuline hanno una notevole tendenza a depositarsi nei reni,
provocando una diminuzione più o meno grave nel tempo della funzionalità renale.provocando una diminuzione più o meno grave nel tempo della funzionalità renale.
GAMMOPATIE MONOCLONALIGAMMOPATIE MONOCLONALI
biopsia e/o l'agoaspirato osteomidollare (per valutare il numero delle biopsia e/o l'agoaspirato osteomidollare (per valutare il numero delle plasmacellule nel midollo )plasmacellule nel midollo )
esame emocromocitometrico completo (per valutare l'esistenza di una esame emocromocitometrico completo (per valutare l'esistenza di una eventuale anemia e/o leucopenia e/o piastrinopenia) eventuale anemia e/o leucopenia e/o piastrinopenia)
radiografia dello scheletro (per escludere la presenza di lesioni ossee radiografia dello scheletro (per escludere la presenza di lesioni ossee causate da un eccesso di plasmacellule) causate da un eccesso di plasmacellule)
calcemia (può essere aumentata a causa di sostanze prodotte dalle calcemia (può essere aumentata a causa di sostanze prodotte dalle plasmacellule) plasmacellule)
funzionalità renale con esame urine, creatinina, azotemia, proteinuria delle funzionalità renale con esame urine, creatinina, azotemia, proteinuria delle 24 ore (può essere alterata a causa del deposito delle proteine monoclonali 24 ore (può essere alterata a causa del deposito delle proteine monoclonali nel rene, dell'ipercalcemia ecc.) nel rene, dell'ipercalcemia ecc.)
Proteinemia totale ed elettroforesi delle proteine , dosaggio delle Proteinemia totale ed elettroforesi delle proteine , dosaggio delle immunoglobuline, immunofissazione (servono per stabilire la quantità di immunoglobuline, immunofissazione (servono per stabilire la quantità di proteine monoclonali ed il tipo) proteine monoclonali ed il tipo)
Proteinuria di Bence JonesProteinuria di Bence Jones, per ricercare l'eventuale presenza delle proteine , per ricercare l'eventuale presenza delle proteine anomali nelle urine anomali nelle urine
VES, LDH, proteina C reattiva, beta2 microglobulina VES, LDH, proteina C reattiva, beta2 microglobulina
PROTEINURIA DI BENCE-JONESPROTEINURIA DI BENCE-JONES
La cellula assembla catene pesanti e leggere a formare l'intera molecola La cellula assembla catene pesanti e leggere a formare l'intera molecola immunoglobulinica. In alcune patologie delle plasmacellule come il immunoglobulinica. In alcune patologie delle plasmacellule come il
mieloma, invece, la sintesi di catene leggere può essere superiore rispetto mieloma, invece, la sintesi di catene leggere può essere superiore rispetto a quella di catene pesanti. In tal caso grandi quantità di a quella di catene pesanti. In tal caso grandi quantità di catene catene leggere leggere
liberelibere si accumulano nel plasma. Inoltre, essendo le catene leggere si accumulano nel plasma. Inoltre, essendo le catene leggere piccole molecole, passano il filtro renale e vengono eliminate nelle urine piccole molecole, passano il filtro renale e vengono eliminate nelle urine
dove possono essere ritrovate anche in grande quantità (si misurano in dove possono essere ritrovate anche in grande quantità (si misurano in mg/litro). mg/litro). Le Le catene leggerecatene leggere liberelibere urinarieurinarie costituiscono la cosiddetta costituiscono la cosiddetta
proteinuria di Bence-Jonesproteinuria di Bence-Jones. .
LE PROTEINE DI BENCE-JONES SONO CATENE LE PROTEINE DI BENCE-JONES SONO CATENE IMMUNOGLOBULINICHE LEGGERE LIBERE (KAPPA O LAMBDA) IMMUNOGLOBULINICHE LEGGERE LIBERE (KAPPA O LAMBDA)
CHE SONO FILTRATE DAI RENI IN PARTICOLARI STATI CHE SONO FILTRATE DAI RENI IN PARTICOLARI STATI PATOLOGICI (mieloma multiplo, morbo di Waldenstrom, Leucemie, PATOLOGICI (mieloma multiplo, morbo di Waldenstrom, Leucemie,
linfomi , policitemia vera )linfomi , policitemia vera )
GAMMOPATIE MONOCLONALIGAMMOPATIE MONOCLONALI
GAMMOPATIE MONOCLONALIGAMMOPATIE MONOCLONALI
GAMMOPATIE POLICLONALIGAMMOPATIE POLICLONALI la stimolazione di numerosi cloni (stipiti) di plasmacellule con la stimolazione di numerosi cloni (stipiti) di plasmacellule con
l’incremento di diverse classi di immunoglobuline si riscontra nelle l’incremento di diverse classi di immunoglobuline si riscontra nelle seguenti malattie:seguenti malattie:
Cirrosi biliare, epatite cronicaCirrosi biliare, epatite cronica Malattie del collagene lupus eritematoso, artrite reumatoide.Malattie del collagene lupus eritematoso, artrite reumatoide.
Infezioni: tubercolosi, mononucleosi infettiva, toxoplasmosi, Infezioni: tubercolosi, mononucleosi infettiva, toxoplasmosi, malaria.malaria.
Fibrosi cistica, sarcoidosi.Fibrosi cistica, sarcoidosi. All’elettrofoeresi le gammopatie policlonali son caratterizzate da un All’elettrofoeresi le gammopatie policlonali son caratterizzate da un
incremento diffuso ed eterogeneo della frazione gammaincremento diffuso ed eterogeneo della frazione gamma
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
PRELIEVOPRELIEVO L’esecuzione troppo lenta di un prelievo comporta facilmente la L’esecuzione troppo lenta di un prelievo comporta facilmente la
coagulazione del campione ematico, fenomeno da evitare assolutamente, coagulazione del campione ematico, fenomeno da evitare assolutamente, soprattutto se il campione è destinato ad indagini ematologiche. La soprattutto se il campione è destinato ad indagini ematologiche. La
formazione di un coagulo, infatti, “intrappola” una parte anche cospicua formazione di un coagulo, infatti, “intrappola” una parte anche cospicua delle cellule ematiche, soprattutto di globuli bianchi, rendendo inutile delle cellule ematiche, soprattutto di globuli bianchi, rendendo inutile
l’esame emocromocitometrico, in quanto la conta delle diverse componenti l’esame emocromocitometrico, in quanto la conta delle diverse componenti cellulari risulta sottostimata.cellulari risulta sottostimata.
La scelta dell’anticoagulante da utilizzare dipende dal tipo di indagine La scelta dell’anticoagulante da utilizzare dipende dal tipo di indagine richiesta. Per richiesta. Per l’esame emocromocitometrico, per esempio, è preferibile l’esame emocromocitometrico, per esempio, è preferibile
utilizzare provette contenenti l’anticoagulante EDTAutilizzare provette contenenti l’anticoagulante EDTA, che garantisce una , che garantisce una conservazione ottimale delle cellule. L’eparina può risolvere alcune conservazione ottimale delle cellule. L’eparina può risolvere alcune
situazioni in cui, nonostante la limitata disponibilità di sangue, sia richiesto, situazioni in cui, nonostante la limitata disponibilità di sangue, sia richiesto, oltre all’esame emocromocitometrico, anche un profilo biochimico oltre all’esame emocromocitometrico, anche un profilo biochimico
completo. completo. Per tutte le indagini di chimica clinica il materiale di elezione è Per tutte le indagini di chimica clinica il materiale di elezione è rappresentato dal rappresentato dal siero, che si ottiene attraverso la centrifugazione di siero, che si ottiene attraverso la centrifugazione di
provette prive di anticoagulante. provette prive di anticoagulante.
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
L’EDTA, ad esempio, è inadatto al dosaggio di L’EDTA, ad esempio, è inadatto al dosaggio di diversi parametri (calcio, potassio, ALP) a causa diversi parametri (calcio, potassio, ALP) a causa del suo meccanismo d’azione, che consiste nella del suo meccanismo d’azione, che consiste nella chelazione di diversi elettroliti e metalli pesanti. chelazione di diversi elettroliti e metalli pesanti.
Il sodio citrato rappresenta invece Il sodio citrato rappresenta invece l’anticoagulante d’elezione per la misurazione l’anticoagulante d’elezione per la misurazione
dei tempi di coagulazione.dei tempi di coagulazione.
EMOCROMOEMOCROMO
L'esame L'esame emocromocitometrico o emocromoemocromocitometrico o emocromo è utilizzato per la è utilizzato per la valutazione del numero delle cellule nel sangue. Si effettua su un valutazione del numero delle cellule nel sangue. Si effettua su un
campione di sangue prelevato mediante puntura di una vena, campione di sangue prelevato mediante puntura di una vena, generalmente del braccio. Il sangue è quindi immesso in una generalmente del braccio. Il sangue è quindi immesso in una
provetta contenente una sostanza anticoagulante (per impedirne la provetta contenente una sostanza anticoagulante (per impedirne la coagulazione che lo renderebbe inservibile per questo esame) e coagulazione che lo renderebbe inservibile per questo esame) e
conservato a temperatura ambiente fino al momento conservato a temperatura ambiente fino al momento dell'effettuazione dell'esame. Oggi si usano macchine, chiamate dell'effettuazione dell'esame. Oggi si usano macchine, chiamate
contatori elettronici, che permettono di analizzare un campione in contatori elettronici, che permettono di analizzare un campione in poche decine di secondi e forniscono anche numerosi indici utili per poche decine di secondi e forniscono anche numerosi indici utili per
stabilire se esistono anomalie a carico delle cellule del sangue. stabilire se esistono anomalie a carico delle cellule del sangue. VEDI LUCIDOVEDI LUCIDO
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
Per Per l’esame emocromocitometricol’esame emocromocitometrico è necessario disporre è necessario disporre di unodi uno striscio striscio ematico di buona qualità, nel quale cioè le ematico di buona qualità, nel quale cioè le
cellule siano uniformemente distribuite in un cellule siano uniformemente distribuite in un monostrato, condizione indispensabile per una corretta monostrato, condizione indispensabile per una corretta
analisi morfologica cellulare. Sarà così possibile analisi morfologica cellulare. Sarà così possibile evidenziare le caratteristiche morfologiche delle diverse evidenziare le caratteristiche morfologiche delle diverse
popolazioni cellulari presenti, al fine di renderne agevole popolazioni cellulari presenti, al fine di renderne agevole l’esame microscopico. Lo l’esame microscopico. Lo strisciostriscio, deve essere , deve essere
opportunamente colorato, preferibilmente mediante una opportunamente colorato, preferibilmente mediante una colorazione la più usata delle quali è la colorazione May colorazione la più usata delle quali è la colorazione May
Grünwald-Giemsa. Grünwald-Giemsa.
Per completare l’esame emocromocitometrico, infatti, Per completare l’esame emocromocitometrico, infatti, occorre anche procedere ad un accurato esame occorre anche procedere ad un accurato esame
microscopico dello striscio. Questo serve innanzitutto microscopico dello striscio. Questo serve innanzitutto per effettuare la conta leucocitaria differenziale (formula per effettuare la conta leucocitaria differenziale (formula
leucocitaria), ma anche per valutare accuratamente la leucocitaria), ma anche per valutare accuratamente la morfologia sia degli eritrociti che dei leucociti. La morfologia sia degli eritrociti che dei leucociti. La
formula leucocitariaformula leucocitaria permette di calcolare il numero permette di calcolare il numero assoluto delle cellule di ogni classe leucocitaria. In caso assoluto delle cellule di ogni classe leucocitaria. In caso di leucocitosi, per esempio, è fondamentale sapere quale di leucocitosi, per esempio, è fondamentale sapere quale
sia la classe cellulare principalmente coinvolta, e quali sia la classe cellulare principalmente coinvolta, e quali alterazioni morfologiche presentino le cellule colpite, in alterazioni morfologiche presentino le cellule colpite, in
modo da orientare correttamente la diagnosi.modo da orientare correttamente la diagnosi.
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
STRISCIO DI SANGUE PERIFERICOSTRISCIO DI SANGUE PERIFERICO
EMOPOIESIEMOPOIESI
Il termine emopoiesi o ematopoiesi si riferisce alla formazione e alla maturazione di tutti i tipi di cellule del sangue a partire dai loro precursori. Nell’adulto normale le cellule ematiche sono formate nel midollo osseo dello
scheletro assiale. Durante lo sviluppo fetale l’emopoiesi si svolge Durante lo sviluppo fetale l’emopoiesi si svolge
dapprima nel dapprima nel sacco vitellinosacco vitellino, successivamente nel , successivamente nel fegatofegato e nella e nella milzamilza e infine nel e infine nel midollo osseo. midollo osseo.
Nell’adulto vertebre, teca cranica, sterno e bacino producono globuli Nell’adulto vertebre, teca cranica, sterno e bacino producono globuli rossi, granulociti, piastrine e mielomonociti, le formazioni linfatiche rossi, granulociti, piastrine e mielomonociti, le formazioni linfatiche i linfociti adultii linfociti adulti
nell’adulto il tessuto emopoietico è il 3,5 -6 % del peso corporeo nell’adulto il tessuto emopoietico è il 3,5 -6 % del peso corporeo L’emopoiesi è controllato dal grado di L’emopoiesi è controllato dal grado di ossigenazione periferica e ossigenazione periferica e
dall’eritropoietinadall’eritropoietina (ormone sintetizzato dal rene che stimola i (ormone sintetizzato dal rene che stimola i midollo alla produzione di G.R)midollo alla produzione di G.R)
Normalmente tra l’elaborazione della I° cellula differenziata di ogni Normalmente tra l’elaborazione della I° cellula differenziata di ogni serie e l’immissione nel sangue circolante passano 3-5 giorniserie e l’immissione nel sangue circolante passano 3-5 giorni
Data la durata limitata delle cellule ematiche, l’emopoiesi è un Data la durata limitata delle cellule ematiche, l’emopoiesi è un processo continuoprocesso continuo
In condizioni normali ogni giorno vengono immessi in circolo circa In condizioni normali ogni giorno vengono immessi in circolo circa 20 cc di globuli rossi 20 cc di globuli rossi
EMOPOIESIEMOPOIESI
I globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrineI globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine derivano da derivano da un’unica cellula staminale emopoietica pluripotente. La un’unica cellula staminale emopoietica pluripotente. La formazione di questa cellula staminale è la prima di una formazione di questa cellula staminale è la prima di una
serie di tappe, sequenziali e ordinate, di crescita e serie di tappe, sequenziali e ordinate, di crescita e maturazione cellulare. maturazione cellulare. La cellula staminale pluripotenteLa cellula staminale pluripotente
può seguire linee di maturazione morfologicamente e può seguire linee di maturazione morfologicamente e funzionalmente diverse, a seconda del condizionamento funzionalmente diverse, a seconda del condizionamento determinato dal tipo di stimolo o di mediatore presente. determinato dal tipo di stimolo o di mediatore presente.
Questa procede verso due direzioni principali:Questa procede verso due direzioni principali: la la linea linfoidelinea linfoide da cui sia avvia la linfopoiesi (linfociti B, da cui sia avvia la linfopoiesi (linfociti B,
T ed NK ovvero "NATURAL KILLER") T ed NK ovvero "NATURAL KILLER") la la linea mieloidelinea mieloide da cui si sviluppa la mielopoiesi, da cui si sviluppa la mielopoiesi,
l’eritropoiesi e la produzione di piastrine (granulociti, l’eritropoiesi e la produzione di piastrine (granulociti, monociti, eritrociti, piastrine). lucidomonociti, eritrociti, piastrine). lucido
EMOPOIESIEMOPOIESI
EMOPOIESIEMOPOIESI
La cellula staminale La cellula staminale
EMOPOIESIEMOPOIESI
Eritropoiesi regolata dalla quantità di O2e dall’eritropoietina. Le cellule immature della
serie rossa prendono il nome di eritroblasti (proeritroblasto eritroblasto basofilo eritroblasto
policromatofilo eritroblastoorto cromatico reticolocito eritrocito)
I reticolociti sono eritrociti giovani(0.8-1.5%)
EMOPOIESIEMOPOIESI
EMOPOIESIEMOPOIESI
Granulocitopoiesi Le cellule immature della serie bianca prendono il nome di: mieloblasto, promielocito,
mielocito, metamielocito, granulocito (neutrofilo, eosinofilo, basofilo)
Linfoblasto prolinfocito linfocita esistonodue tipi di linfociti: linfocitiT (immunitàcellulare) e linfocitiB
(immunitàumorale) Monoblasto monocita
Piastrinopoiesi Megacarioblasto, megacariocito piastrina
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
EMOPOIESIEMOPOIESI
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
MIDOLLO OSSEOMIDOLLO OSSEO
Il Il midollo osseomidollo osseo è un è un tessuto molle che si trova nell'interno cavo molle che si trova nell'interno cavo delle delle ossa. È la sede principale dell'. È la sede principale dell'emopoiesi, il processo di , il processo di
produzione delle produzione delle cellule del del sangue. Costituisce il 4% del peso . Costituisce il 4% del peso corporeo totale, cioè circa 2,6 kg negli adulti.corporeo totale, cioè circa 2,6 kg negli adulti.
MIDOLLO OSSEOMIDOLLO OSSEO
L’esame del midollo osseo consiste nell’analisi patologica di un L’esame del midollo osseo consiste nell’analisi patologica di un campione di midollo ottenuto taramite ‘”Biopsia’’ (esame campione di midollo ottenuto taramite ‘”Biopsia’’ (esame
istologico) o “aspirato” (esame citologico). Con questi metodi è istologico) o “aspirato” (esame citologico). Con questi metodi è possibile diagnosticare tra le altre cose pure leucemia, mieloma possibile diagnosticare tra le altre cose pure leucemia, mieloma
multiplo, multiplo, anemia e e pancitopenia. Il midollo osseo produce le cellule . Il midollo osseo produce le cellule del sangue: globuli bianchi, rossi e piastrine .del sangue: globuli bianchi, rossi e piastrine .
Per effettuare un ‘’’aspirato’’’ del midollo di solito si usa un ago Per effettuare un ‘’’aspirato’’’ del midollo di solito si usa un ago cavo per prelevare un campione di midollo osseo rosso dalla cresta cavo per prelevare un campione di midollo osseo rosso dalla cresta iliaca in anestesia locale o generale. L’aspirato viene poi strisciato iliaca in anestesia locale o generale. L’aspirato viene poi strisciato su un vetrino e colorato, così da poterlo osservare al microscopio. su un vetrino e colorato, così da poterlo osservare al microscopio. La ‘’’biopsia’’’ midollare si effettua con un piccolo trapano: con La ‘’’biopsia’’’ midollare si effettua con un piccolo trapano: con
esso si preleva dalla cresta iliaca un cilindretto di tessuto midollare. esso si preleva dalla cresta iliaca un cilindretto di tessuto midollare.
MIDOLLO OSSEOMIDOLLO OSSEO
PRELIEVO DEL MIDOLLO OSSEOPRELIEVO DEL MIDOLLO OSSEO
Ci sono due tipi di midollo osseo: il Ci sono due tipi di midollo osseo: il midollo osseo rosso (costituito principalmente da (costituito principalmente da tessuto mieloidetessuto mieloide) e il ) e il
midollo osseo giallo (costituito soprattutto da cellule del (costituito soprattutto da cellule del tessuto grasso che ne determinano il colore). tessuto grasso che ne determinano il colore).
Globuli rossi, , piastrine e la maggior parte dei e la maggior parte dei leucociti vengono prodotti nel midollo rosso, alcuni leucociti si vengono prodotti nel midollo rosso, alcuni leucociti si
sviluppano nel midollo giallo. Entrambi i tipi di midollo sviluppano nel midollo giallo. Entrambi i tipi di midollo osseo contengono una grande quantità di osseo contengono una grande quantità di vasi sanguigni
e e capillari..
MIDOLLO OSSEOMIDOLLO OSSEO
L’esame del midollo osseo si rende indispensabile nelle seguenti L’esame del midollo osseo si rende indispensabile nelle seguenti situazioni:situazioni:
1) Anomalie ematologiche rilevate mediante esame 1) Anomalie ematologiche rilevate mediante esame emocromocitometrico (citopenie periferiche, soprattutto se associate emocromocitometrico (citopenie periferiche, soprattutto se associate tra loro, trombocitosi/leucocitosi persistenti)tra loro, trombocitosi/leucocitosi persistenti)
2) Stadiazione di neoplasie (linfoma, mastocitoma, carcinomi, ecc.)2) Stadiazione di neoplasie (linfoma, mastocitoma, carcinomi, ecc.) 3) Iter diagnostico della febbre di origine sconosciuta, ipercalcemia, 3) Iter diagnostico della febbre di origine sconosciuta, ipercalcemia,
gammopatie mono- e policlonaligammopatie mono- e policlonali 4) Ricerca agenti eziologici (leishmaniasi, infezioni fungine 4) Ricerca agenti eziologici (leishmaniasi, infezioni fungine
sistemiche, ecc.)sistemiche, ecc.) 5) Valutazione di lesioni radiografiche ossee che possono suggerire 5) Valutazione di lesioni radiografiche ossee che possono suggerire
un coinvolgimento midollare (mieloma multiplo, neoplasie ossee un coinvolgimento midollare (mieloma multiplo, neoplasie ossee primarie, metastasi, malattie infiammatorie/infettive, ecc.)primarie, metastasi, malattie infiammatorie/infettive, ecc.)
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
Le cellule del sangue o Le cellule del sangue o ematicheematiche si dividono in: si dividono in: eritrociti o o globuli rossi o emazie; o emazie;
leucociti o o globuli bianchi, a loro volta distinguibili in: , a loro volta distinguibili in: – granulociti: : neutrofili, , eosinofili e e basofili; ;
– agranulociti: : monociti (o (o macrofagi) e ) e linfociti; ; piastrine o trombociti. o trombociti.
I globuli rossi hanno la funzione trasportare l'ossigeno a I globuli rossi hanno la funzione trasportare l'ossigeno a tutte le cellule del corpo; i globuli bianchi hanno il tutte le cellule del corpo; i globuli bianchi hanno il
compito di difendere l'organismo dagli attacchi di agenti compito di difendere l'organismo dagli attacchi di agenti patogeni quali patogeni quali batteri o o virus; le piastrine infine svolgono ; le piastrine infine svolgono
un ruolo essenziale nella un ruolo essenziale nella coagulazione del sangue..
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
EMOPOIESIEMOPOIESI
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
Mielopoiesi: produzione delle cellule del sangue Organi mielopoietici: Midollo osseo (sterno, coste,
bacino, cranio, estremità prossimale di femore e omero) Fegato (nella vita intrauterina) ed in alcune malattie)
Milza (nella vita intrauterina ed in alcune malattie)
Cellule del sangue Eritrociti o globuli rossi ciclo vitale: 120 giorni
Granulociti o globuli bianchi ciclo vitale: da alcune ore ad alcuni giorni
Trombocitio piastrine ciclo vitale: 10 giorni
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
I globuli rossi umani sono cellule acidofile discoidali I globuli rossi umani sono cellule acidofile discoidali biconcave, con la biconcave, con la membrana cellulare trasparente ed il trasparente ed il
citoplasma composto da acqua, citoplasma composto da acqua, emoglobina (Hb) ed (Hb) ed emoglobinato di emoglobinato di potassio (KHb). Non esiste il (KHb). Non esiste il nucleo (se (se
non nelle prime fasi di vita del globulo rosso "giovane" o non nelle prime fasi di vita del globulo rosso "giovane" o reticolocita) e non esistono ) e non esistono organuli citoplasmatici. Il . Il
disco ha un diametro di 6-8 µm ed ha uno spessore che disco ha un diametro di 6-8 µm ed ha uno spessore che da 2,5 µm ai bordi, degrada sino a 0,9 µm. Questa forma da 2,5 µm ai bordi, degrada sino a 0,9 µm. Questa forma
biconcava è favorevole perché aumenta la superficie biconcava è favorevole perché aumenta la superficie della cellula rispetto al volume.della cellula rispetto al volume.
La loro funzione è principalmente quella di trasportare La loro funzione è principalmente quella di trasportare ossigeno
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
L’L’emoglobina dell'adulto è una proteina coniugata dell'adulto è una proteina coniugata formata da 4 subunità proteiche uguali due a due (due formata da 4 subunità proteiche uguali due a due (due catene α e due catene β). Ciascuna catena contiene un catene α e due catene β). Ciascuna catena contiene un
gruppo gruppo eme: un complesso non proteico (anello : un complesso non proteico (anello tetrapirrolico) con al centro un atomo di Fe2+, che può ) con al centro un atomo di Fe2+, che può
legare una molecola d’ossigeno. Ogni molecola di legare una molecola d’ossigeno. Ogni molecola di emoglobina contiene quindi 4 atomi di emoglobina contiene quindi 4 atomi di ferro e può legare e può legare
reversibilmente quattro molecole di reversibilmente quattro molecole di ossigeno. LUCIDO . LUCIDO n-4n-4
Per la presenza del Fe2+, l’emoglobina assume un Per la presenza del Fe2+, l’emoglobina assume un colore rossastro, che aumenta quando il ferro si colore rossastro, che aumenta quando il ferro si
combina con l’ossigeno e diminuisce quando la globina combina con l’ossigeno e diminuisce quando la globina si lega con l’anidride carbonica. si lega con l’anidride carbonica.
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
EMOGLOBINA Eme (frazione contenente ferro)
Globina (frazione proteica) costituita da quattro catene polipeptidiche uguali a due a due. Si conoscono quattro tipi di
catene: α, β, γ, δNei soggetti normali sono presenti 3 tipi di Hb:
HbA1: 2 catene α e 2 β HbF: 2 catene α e 2 γ(<2%)
HbA2: 2 catene α e 2 δ(< 2%) Deficit di sintesi di una catena (es talassemie) (difetti quantitativi)
Sintesi di emoglobine patologiche (es drepanocitosi) (difetti qualitativi)
Difetti misti
EMOGLOBINAEMOGLOBINA
EMOGLOBINAEMOGLOBINA Hb F (fetale) Hb F (fetale) 2222
Hb A Hb A 22 22
Hb AHb A22 222 2 2.5%2.5%
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
La sopravvivenza normale dei globuli rossi è di 120 La sopravvivenza normale dei globuli rossi è di 120 giorni. I globuli rossi non muoiono a caso ma dopo giorni. I globuli rossi non muoiono a caso ma dopo
processi di invecchiamento. Il G.R. senescente è processi di invecchiamento. Il G.R. senescente è fagocitato dai macrofagi del midollo osseo, fegato e fagocitato dai macrofagi del midollo osseo, fegato e
milza e la globina è degradata ad aminoacidi, il ferro è milza e la globina è degradata ad aminoacidi, il ferro è riutilizzato per la sintesi di nuova emoglobina; il nucleo riutilizzato per la sintesi di nuova emoglobina; il nucleo tetrapirrolico dell’eme è trasformato in tetrapirrolico dell’eme è trasformato in bilirubina libera bilirubina libera
non coniugata quindi indiretta. non coniugata quindi indiretta. Pertanto la bilirubina indiretta è direttamente Pertanto la bilirubina indiretta è direttamente proporzionale all’emoglobina che si libera dalla proporzionale all’emoglobina che si libera dalla distruzione dei globuli rossi, aumenta in tutte le distruzione dei globuli rossi, aumenta in tutte le
condizioni di emolisi.condizioni di emolisi.
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
PARAMETRI ERITROCITARIPARAMETRI ERITROCITARIGLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
Valori normali 4.800.000 - 5.600.000 /mmc (millimetro cubo) per Valori normali 4.800.000 - 5.600.000 /mmc (millimetro cubo) per
l’uomo e 4.600.000 - 5.200.000 /mmc per la donna. l’uomo e 4.600.000 - 5.200.000 /mmc per la donna. Alla nascita sono molto di più, tra i 7 e gli 8 milioni/mmc, ma dopo Alla nascita sono molto di più, tra i 7 e gli 8 milioni/mmc, ma dopo
pochi giorni scendono ai valori normali. Essendo 5 i litri di sangue, pochi giorni scendono ai valori normali. Essendo 5 i litri di sangue, possediamo in totale 25 mila miliardi di globuli rossi (l’uno accanto possediamo in totale 25 mila miliardi di globuli rossi (l’uno accanto
all’altro coprirebbero una superficie pari a quella di un campo di all’altro coprirebbero una superficie pari a quella di un campo di calcio). All’esame è possibile calcolare anche altri parametri dei quali calcio). All’esame è possibile calcolare anche altri parametri dei quali
riportiamo anche i valori ritenuti normali:riportiamo anche i valori ritenuti normali:
MCV (Volume corpuscolare medio) MCV (Volume corpuscolare medio) Indica la grandezza dei globuli rossi Indica la grandezza dei globuli rossi ed è importante perché serve nella diagnosi delle anemie: i globuli rossi ed è importante perché serve nella diagnosi delle anemie: i globuli rossi
possono essere più piccoli del normale (anemia microcitica) o più grandi possono essere più piccoli del normale (anemia microcitica) o più grandi (anemia macrocitica). Si ricava da (ematocrito*10/numero di globuli rossi) e i (anemia macrocitica). Si ricava da (ematocrito*10/numero di globuli rossi) e i
valori normali vanno da 80 a 100 femtolitri (indicati con fl). valori normali vanno da 80 a 100 femtolitri (indicati con fl).
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
MCHMCH (Mean Corpuscolar Haemoglobin = quantità di (Mean Corpuscolar Haemoglobin = quantità di emoglobina presente in ciascun globulo rosso) Hb/n° emoglobina presente in ciascun globulo rosso) Hb/n°
globuli rossi in milioni 27-32 picogrammi globuli rossi in milioni 27-32 picogrammi Aumento: anemie ipercromiche o macrociticheAumento: anemie ipercromiche o macrocitiche
Diminuizione : anemie ipocromiche o microciticheDiminuizione : anemie ipocromiche o microcitiche MCHCMCHC (Mean Corpuscolar Haemoglobin Concentration (Mean Corpuscolar Haemoglobin Concentration
= concentrazione media di emoglobina in ciascun = concentrazione media di emoglobina in ciascun globulo) Hb/HMT globulo) Hb/HMT
32-37%32-37% Aumento Aumento : disidratazione intense o prolungate: disidratazione intense o prolungate DiminuizioniDiminuizioni: anemia sideropenica, talassemie : anemia sideropenica, talassemie
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
PARAMETRI ERITROCITARIPARAMETRI ERITROCITARI
EMATOCRITOEMATOCRITO misura la quantità percentuale dei globuli rossi misura la quantità percentuale dei globuli rossi rispetto alla frazione liquida del sangue; la sua sigla è HCT.rispetto alla frazione liquida del sangue; la sua sigla è HCT.Valori considerati normali sono Valori considerati normali sono 38 - 52% per l’uomo, 36 - 46% per 38 - 52% per l’uomo, 36 - 46% per la donna.la donna.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da alcolismo, da diabete, da insufficienza renale acuta, da peritonite, da alcolismo, da diabete, da insufficienza renale acuta, da peritonite, da policitemia, da poliglobulia, da uso di diuretici, da ustioni, da policitemia, da poliglobulia, da uso di diuretici, da ustioni, da vomito da disidratazionevomito da disidratazione..Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemie, da aplasie midollari, da carenza di ferro, da carenza di anemie, da aplasie midollari, da carenza di ferro, da carenza di vitamina B12, da cirrosi epatica, da collagenopatie, da emorragie, da vitamina B12, da cirrosi epatica, da collagenopatie, da emorragie, da infezioni gravi, da insufficienza renale cronica, da leucemie, da infezioni gravi, da insufficienza renale cronica, da leucemie, da tumori maligni. tumori maligni.
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
HbHbValori normali 14-18 g/100 ml per gli uomini Valori normali 14-18 g/100 ml per gli uomini
12-16g/100ml12-16g/100ml per le donne per le donne
Valori superioriValori superiori a quelli considerati normali possono essere causati a quelli considerati normali possono essere causati da diarrea, da disidratazione, da enfisema, da policitemia, da da diarrea, da disidratazione, da enfisema, da policitemia, da
poliglobulia, da shock, da ustioni, da trasfusioni ripetute poliglobulia, da shock, da ustioni, da trasfusioni ripetute Valori inferioriValori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da a quelli ritenuti normali possono essere causati da
aplasia midollare, da collagenopatie, da deficit di ferro, da deficit di aplasia midollare, da collagenopatie, da deficit di ferro, da deficit di vitamina B12, da emorragie, da epatopatie, da infezioni gravi, da vitamina B12, da emorragie, da epatopatie, da infezioni gravi, da
insufficienza renale cronica, da leucemie, da morbo di Cooley, da insufficienza renale cronica, da leucemie, da morbo di Cooley, da morbo di Chron, da metrorragia, da neoplasie maligne, da ulcera morbo di Chron, da metrorragia, da neoplasie maligne, da ulcera
peptica, da morbo di Hodgkin.peptica, da morbo di Hodgkin.
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
PARAMETRI ERITROCITARIPARAMETRI ERITROCITARI Anisocitosi: termine di origine greca che significa notevole
variazione delle dimensioni dei globuli rossi: normocitemia, microcitemia e megalocitemia
Poichilocitosi. Variazione della forma del contorno dei G.R. I globuli rossi possono assumere una forma a falce o
drepanociti (anemia falciforme); di cellula a bersaglio (talassemie ed altre anemie); sferica o sferociti (sferocitosi ereditaria); di ellissi (ellissicitosi o ovalocitosi ereditaria);
di frammenti globulari o schizociti .
Alterazioni tintoriali: normocromia, ipocromia, ipercromia
ANEMIAANEMIA
Si intende per Si intende per anemiaanemia una diminuizione sia del numero una diminuizione sia del numero dei globuli rossi che della quantità di emoglobina dei globuli rossi che della quantità di emoglobina
presente in circolo accompagnata da una contemporanea presente in circolo accompagnata da una contemporanea riduzione del valore ematocrito al di sotto dei valori riduzione del valore ematocrito al di sotto dei valori
normali.normali. Anemia valori di Hb nell’uomo < 14 g%, nella donna Anemia valori di Hb nell’uomo < 14 g%, nella donna
<12 g% <12 g% Sintomi:Sintomi: astenia, pallore, vertigini, facile affaticabilità, astenia, pallore, vertigini, facile affaticabilità,
disturbi visivi, dispnea, irritabilità e difficoltà di disturbi visivi, dispnea, irritabilità e difficoltà di concntrazione, tachicardia, lipotimie da ipossia concntrazione, tachicardia, lipotimie da ipossia
cerebrale.cerebrale.
ANEMIAANEMIA
Classificazione delle Anemie
Anemie da ridotta produzione Anemie da eccessiva perdita (anemie post-
emorragiche) Anemie da eccessiva distruzione (anemie
emolitiche) lucido n.5
ANEMIAANEMIA
CLASSIFICAZIONE DELLE ANEMIECLASSIFICAZIONE DELLE ANEMIE:: DIMINUITA O ALTERATA PRODUZIONE DI GLOBULI DIMINUITA O ALTERATA PRODUZIONE DI GLOBULI
ROSSIROSSI DA RAPIDA DISTRUZIONE DEI GLOBULI ROSSIDA RAPIDA DISTRUZIONE DEI GLOBULI ROSSI Oppure in base ai valori dell’MCVOppure in base ai valori dell’MCV1.1. ANEMIE MICROCITICHE:ANEMIE MICROCITICHE:
Da carenza di ferroDa carenza di ferroSindromi talassemicheSindromi talassemiche
2.2. ANEMIE MACROCITICHEANEMIE MACROCITICHEDa carenza di vit. B12 e folatiDa carenza di vit. B12 e folati
3.3. ANEMIE NORMOCITICHEANEMIE NORMOCITICHEAnemie emoliticheAnemie emolitiche
ANEMIAANEMIA
TALASSEMIETALASSEMIE Costituiscono un gruppo di disordini Costituiscono un gruppo di disordini ereditari recessiviereditari recessivi dovuti ad un dovuti ad un
difetto di sintesi di una o piu’ catene globiniche. difetto di sintesi di una o piu’ catene globiniche. Dal punto di vista clinico le piu’ importanti sono le alterazioni della Dal punto di vista clinico le piu’ importanti sono le alterazioni della
catena catena talassemia) e della catena talassemia) e della catena ((talassemia) ridotta o talassemia) ridotta o assente sintesi delle catene.assente sintesi delle catene.
I I geni di queste due proteine si trovano su due di queste due proteine si trovano su due cromosomi diversi: diversi: abbiamo quattro geni alfa sul abbiamo quattro geni alfa sul cromosoma 16 e due geni beta sul e due geni beta sul
cromosoma11.11.La loro delezione definirà la variante talassemica.La loro delezione definirà la variante talassemica.
Quale che sia l'alterazione, si ha una riduzione della sintesi Quale che sia l'alterazione, si ha una riduzione della sintesi dell'emoglobina dell'emoglobina 222, con conseguente 2, con conseguente anemia ipocromica, cioè ipocromica, cioè
con globuli rossi poco colorati (ricordiamo che l'emoglobina è un con globuli rossi poco colorati (ricordiamo che l'emoglobina è un pigmento di colore di colore rosso).).
ANEMIAANEMIA
TALASSEMIE
Malattie ereditarie a trasmissione autosomica recessiva caratterizzate da deficit di sintesi una catena emoglobinica (α e β
talassiemie) caratterizzate da deficit di emoglobina HbA1, aumento di HbFe HbA2.
Incidenza (Italia) Morbo di Cooley1:500-1:1500 neonati
Forme cliniche (β-talassemie) Talassiemia maior(morbo di Cooley)
Talassiemia minor (anemia microcitica costituzionale) Talassiemia minima (trait talassemico)
talassemia o morbo di talassemia o morbo di Cooley o talassemia majorCooley o talassemia major
Si tratta di soggetti che hanno ereditato entrambi i geni Si tratta di soggetti che hanno ereditato entrambi i geni mutati per le catene beta da entrambi i genitori e quindi mutati per le catene beta da entrambi i genitori e quindi
sono del tutto incapaci di sintetizzare le sono del tutto incapaci di sintetizzare le globine globine Le talassemie sono caratterizzate da microcitosi, Le talassemie sono caratterizzate da microcitosi, ipocromia, cellule a bersaglio, anisopoichilocitosi, ipocromia, cellule a bersaglio, anisopoichilocitosi,
iperresistenza osmotica, ipersideremia. iperresistenza osmotica, ipersideremia. C’è uno sbilanciamento tra la sintesi delle catene C’è uno sbilanciamento tra la sintesi delle catene e e
con una maggiore produzione di catene con una maggiore produzione di catene che che precipitano.precipitano.
Lucido 6Lucido 6
talassemia o morbo di Cooley o talassemia o morbo di Cooley o talassemia majortalassemia major
Nel caso di assenza totale di catene Nel caso di assenza totale di catene betabeta, si formano solo le catene , si formano solo le catene alfaalfa, che precipitano, con la conseguente distruzione delle , che precipitano, con la conseguente distruzione delle emazie (anemia (anemia emoliticaemolitica) e ingrossamento di ) e ingrossamento di fegato e e milza ( (epatomegalia e e ipersplenismo) che ne digeriscono i detriti ) che ne digeriscono i detriti
Eritropoiesi inefficace e una emolisi periferica vedi lucidoEritropoiesi inefficace e una emolisi periferica vedi lucido Alterazioni osse (cranio “orletto a spazzola”) estesa osteoporosi di Alterazioni osse (cranio “orletto a spazzola”) estesa osteoporosi di
tutte le ossa piatte, lunghe e corte.tutte le ossa piatte, lunghe e corte. Ritardo dello sviluppo corporeo e puberale, facies mongolideRitardo dello sviluppo corporeo e puberale, facies mongolide
Eritropoiesi extra midollare (fegato e milza)Eritropoiesi extra midollare (fegato e milza) Aumentato assorbimento intestinale di ferroAumentato assorbimento intestinale di ferro
Formazione di ulcere cutaneeFormazione di ulcere cutanee Colorito pallido o subitterico, splenomegalia, cardiomegalia
talassemia o morbo di Cooley o talassemia o morbo di Cooley o talassemia majortalassemia major
REPERTI EMATOLOGICIREPERTI EMATOLOGICI:: anemia grave (Hb, 5-6 g%), microcitosi, anisopoichilocitosi,
aumento dei reticolociti. Aumento HbF e HbA2 con riduzione HbA1.
Oligocitemia, riduzione della concentrazione di emoglobina, Oligocitemia, riduzione della concentrazione di emoglobina, presenza di cellule a bersaglio, microciti, presenza di eritroblasti.presenza di cellule a bersaglio, microciti, presenza di eritroblasti.
Iperbilirubinemia Iperbilirubinemia IpersideremiaIpersideremia IperferritinemiaIperferritinemia
Urobilinuria e feci ipercoliche Biopsia osteomidollare. Iperplasia eritroblastica spiccatissima
GLOBULI ROSSIGLOBULI ROSSI
Policitemie e poliglobulie
Poliglobulia (eritricitosi): aumento del numero di globuli rossi (> 6.5 milioninell’uomo e > di 6
milioni nella donna): Policitemia: malattia primitiva caratterizzata da
aumento del numero delle emazie e di regola anche delle piastrine e dei leucociti.
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
EMOPOIESIEMOPOIESI
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
Globuli bianchi o Leucociti cellule del sangue coinvolte nei Globuli bianchi o Leucociti cellule del sangue coinvolte nei meccanismi di difesa dalle meccanismi di difesa dalle infiammazioni e dalle e dalle infezioni. .
Ciclo vitale: da alcune ore ad alcuni giorni
I valori normali vanno I valori normali vanno da 4,3 a 10 migliaia/mLda 4,3 a 10 migliaia/mL. .
La composizione dei globuli bianchi (La composizione dei globuli bianchi (formula leucocitariaformula leucocitaria) è la ) è la seguente: seguente:
NeutrofiliNeutrofili: 35-70%: 35-70%LinfocitiLinfociti: 20-50%: 20-50%MonocitiMonociti: 2-12%: 2-12%EosinofiliEosinofili: 0-5%: 0-5%BasofiliBasofili: 0-2%: 0-2%
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI I globuli bianchi o leucociti dal greco Leukòs = bianco, sono elementi I globuli bianchi o leucociti dal greco Leukòs = bianco, sono elementi
cellulari nucleati del sangue e della linfa. cellulari nucleati del sangue e della linfa. Essi possono passare attraverso i vasi sanguigni e i tessuti; hanno anche Essi possono passare attraverso i vasi sanguigni e i tessuti; hanno anche
il potere di distruggere i microrganismi che penetrano nel nostro corpo. il potere di distruggere i microrganismi che penetrano nel nostro corpo. Se ne distinguono tre gruppi principali: Se ne distinguono tre gruppi principali: linfociti, granulociti, monociti.linfociti, granulociti, monociti. I I
linfociti sono sferici, hanno un nucleo sferico intensamente colorabile linfociti sono sferici, hanno un nucleo sferico intensamente colorabile circondato da una sottile striscia di citoplasma. Adempiono al ruolo di circondato da una sottile striscia di citoplasma. Adempiono al ruolo di cellule immunologicamente competenti, cioè assicurano la capacità di cellule immunologicamente competenti, cioè assicurano la capacità di
risposta nel risposta nel SISTEMA IMMUNITARIO. . I granulociti costituiscono la maggioranza dei globuli bianchi e il loro I granulociti costituiscono la maggioranza dei globuli bianchi e il loro
nucleo presenta aspetti diversi.nucleo presenta aspetti diversi. In base alla diversa affinità chimica dei In base alla diversa affinità chimica dei granuli presenti nel citoplasma, essi si distinguono in 3 gruppi tutti granuli presenti nel citoplasma, essi si distinguono in 3 gruppi tutti
provenienti dal midollo osseo (neutrofili, eosinofili, basofili). provenienti dal midollo osseo (neutrofili, eosinofili, basofili). La loro La loro principale funzione è quella di inglobare (fagocitosi) e digerire particelle principale funzione è quella di inglobare (fagocitosi) e digerire particelle estranee o microbi presenti nel sangue.estranee o microbi presenti nel sangue. Il loro numero aumenta in tutte le Il loro numero aumenta in tutte le
infezioni. infezioni. I monocitiI monociti sono simili ai linfociti per la forma, ma di sono simili ai linfociti per la forma, ma di dimensioni maggiori ed hanno un nucleo voluminoso. Svolgono attività dimensioni maggiori ed hanno un nucleo voluminoso. Svolgono attività
fagocitaria come i granulociti.fagocitaria come i granulociti.
FISIOPATOLOGIA DEL SANGUEFISIOPATOLOGIA DEL SANGUE
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
GRANULOCITI O POLIMORFONUCLEATIGRANULOCITI O POLIMORFONUCLEATI Questi globuli bianchi, aventi un diametro di circa 15 µm, possiedono un Questi globuli bianchi, aventi un diametro di circa 15 µm, possiedono un
solo nucleo suddiviso in lobi in numero variabile da 2 a 5. Si formano nel solo nucleo suddiviso in lobi in numero variabile da 2 a 5. Si formano nel midollo osseo a partire da a partire da cellule staminali, i mieloblasti, differenziatesi da , i mieloblasti, differenziatesi da
una cellula staminale pluripotente, dalla quale hanno origine tutte le linee una cellula staminale pluripotente, dalla quale hanno origine tutte le linee cellulari sanguigne. Vengono detti granulociti a causa delle formazioni cellulari sanguigne. Vengono detti granulociti a causa delle formazioni
granulose osservabili nel loro granulose osservabili nel loro citoplasma. Tali granuli, rispondendo in modo . Tali granuli, rispondendo in modo diverso a colorazioni come quella detta di Giemsa o di Wright, permettono diverso a colorazioni come quella detta di Giemsa o di Wright, permettono
di distinguere tre classi di granulociti. di distinguere tre classi di granulociti.
I I NEUTROFILINEUTROFILI acquistano un colore lilla. acquistano un colore lilla. Possiedono una notevole Possiedono una notevole capacità di movimento ameboide; estroflettendo prolungamenti di capacità di movimento ameboide; estroflettendo prolungamenti di
citoplasma, detti pseudopodi, sono in grado di inglobare e fagocitare citoplasma, detti pseudopodi, sono in grado di inglobare e fagocitare piccole particelle allo scopo di neutralizzarle. Contengono diversi piccole particelle allo scopo di neutralizzarle. Contengono diversi
enzimi antibatterici. Intervengono nella fase iniziale di antibatterici. Intervengono nella fase iniziale di un’infiammazione: fagocitano i microrganismi patogeni, quindi un’infiammazione: fagocitano i microrganismi patogeni, quindi
degenerano e muoiono, degenerano e muoiono,
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
Gli Gli EOSINOFILI EOSINOFILI presentano granuli di colore rosso-arancio. presentano granuli di colore rosso-arancio. Intervengono nei processi antinfiammatori, nel corso dei quali Intervengono nei processi antinfiammatori, nel corso dei quali
svolgono una limitata azione di svolgono una limitata azione di fagocitosi dei dei batteri. Hanno invece . Hanno invece il ruolo specifico di inglobare i complessi antigene-anticorpo che si il ruolo specifico di inglobare i complessi antigene-anticorpo che si
formano nelle reazioni formano nelle reazioni immunitarie, delle quali attenuano l’intensità. , delle quali attenuano l’intensità. Il loro numero aumenta sensibilmente in presenza di Il loro numero aumenta sensibilmente in presenza di parassiti, di , di
allergie e di infezioni cutanee. e di infezioni cutanee.
Nei Nei BASOFILIBASOFILI i granuli si tingono di blu-viola. Hanno funzioni i granuli si tingono di blu-viola. Hanno funzioni simili a quelle dei mastociti, cellule presenti nel tessuto connettivo e simili a quelle dei mastociti, cellule presenti nel tessuto connettivo e
coinvolte con la risposta antinfiammatoria; contengono coinvolte con la risposta antinfiammatoria; contengono istamina, , composto ad azione vasodilatatrice che interviene nelle composto ad azione vasodilatatrice che interviene nelle
infiammazioni e nelle allergie, ed eparina, sostanza infiammazioni e nelle allergie, ed eparina, sostanza anticoagulante. . Insieme ai mastociti, in caso di infiammazione liberano queste Insieme ai mastociti, in caso di infiammazione liberano queste
sostanze e determinano dilatazione, aumento della permeabilità delle sostanze e determinano dilatazione, aumento della permeabilità delle pareti dei vasi e formazione di essudato. pareti dei vasi e formazione di essudato.
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
MONOCITI E MACROFAGIMONOCITI E MACROFAGI
I monocitiI monociti hanno diametro compreso tra 12 e 18 µm e un nucleo a hanno diametro compreso tra 12 e 18 µm e un nucleo a forma di forma di ferro di cavalloferro di cavallo. Si formano dal midollo osseo a partire da . Si formano dal midollo osseo a partire da
cellule dette promonociti; permangono come monociti nel sangue cellule dette promonociti; permangono come monociti nel sangue solo 1-2 giorni, quindi migrano nel tessuto connettivo lasso, dove si solo 1-2 giorni, quindi migrano nel tessuto connettivo lasso, dove si trasformano in cellule più grandi, i macrofagi. trasformano in cellule più grandi, i macrofagi. Dunque, macrofagi e Dunque, macrofagi e
monociti rappresentano due stadi di uno stesso tipo cellulare. I monociti rappresentano due stadi di uno stesso tipo cellulare. I macrofagi in caso di infiammazioni esplicano un’intensa attività macrofagi in caso di infiammazioni esplicano un’intensa attività fagocitica degli agenti patogeni e di eventuali particelle estranee fagocitica degli agenti patogeni e di eventuali particelle estranee
penetrate nell’organismo; in particolare, producono sostanze penetrate nell’organismo; in particolare, producono sostanze batteriolitiche. Intervengono nelle infiammazioni più tardivamente batteriolitiche. Intervengono nelle infiammazioni più tardivamente
rispetto ai granulociti neutrofili, distruggendo i residui dei rispetto ai granulociti neutrofili, distruggendo i residui dei microrganismi ancora presenti. microrganismi ancora presenti.
EMOPOIESIEMOPOIESI
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI I linfociti sono coinvolti nella risposta immunitaria e si formano a partire da I linfociti sono coinvolti nella risposta immunitaria e si formano a partire da
un progenitore linfoide comune. Hanno dimensioni comprese tra 5-8 µm e 12-un progenitore linfoide comune. Hanno dimensioni comprese tra 5-8 µm e 12-15 µm. Sono in grado di spostarsi con movimenti ameboidi, ma non hanno 15 µm. Sono in grado di spostarsi con movimenti ameboidi, ma non hanno
attività fagocitica. attività fagocitica.
I LINFOCITI TI LINFOCITI T sono coinvolti con sono coinvolti con l’immunità mediata da cellulel’immunità mediata da cellule. Come . Come indicato dalla lettera T, si sviluppano nel timo; sono capaci di distinguere gli indicato dalla lettera T, si sviluppano nel timo; sono capaci di distinguere gli
antigeni antigeni non-selfnon-self, ovvero, per semplificare, le molecole estranee , ovvero, per semplificare, le molecole estranee all’organismo. Possono vivere anche per molti mesi o anni. In presenza di all’organismo. Possono vivere anche per molti mesi o anni. In presenza di
sostanze antigeniche, si trasformano in linfociti di quattro diverse tipologie: i sostanze antigeniche, si trasformano in linfociti di quattro diverse tipologie: i linfociti linfociti T-T-killerkiller (o citotossici o T-CD8+), (o citotossici o T-CD8+), capaci di attaccare e neutralizzare capaci di attaccare e neutralizzare
le cellule infettate da agenti patogeni o cellule tumorali, grazie alla liberazione le cellule infettate da agenti patogeni o cellule tumorali, grazie alla liberazione di proteine che ne disgregano la di proteine che ne disgregano la membrana plasmatica; ; i linfociti T-i linfociti T-helperhelper (o (o
coadiuvanti o T-CD4+),coadiuvanti o T-CD4+), indispensabili per l’azione delle altre cellule del indispensabili per l’azione delle altre cellule del sistema immunitario, soprattutto perché producono , soprattutto perché producono citochine ad azione ad azione
stimolatrice; i stimolatrice; i linfociti-soppressori,linfociti-soppressori, che disattivano l’azione immunitaria dei che disattivano l’azione immunitaria dei linfociti T-linfociti T-killerkiller e dei linfociti B; e dei linfociti B; infine, cellule T della memoriainfine, cellule T della memoria, che entrano , che entrano
in azione nel caso di nuove esposizioni all’agente patogeno in azione nel caso di nuove esposizioni all’agente patogeno
IMMUNITA’ SPECIFICA CELLULAREIMMUNITA’ SPECIFICA CELLULARE E’ costituita da E’ costituita da linfociti T, linfociti B.linfociti T, linfociti B.
I linfociti T si suddividono in linfociti T helper CD4+ e I linfociti T si suddividono in linfociti T helper CD4+ e linfociti T citotossici (CTL) CD8+;linfociti T citotossici (CTL) CD8+; la funzione effettrice la funzione effettrice dei primi è quella di attivare i macrofagi, i linfociti B, e dei primi è quella di attivare i macrofagi, i linfociti B, e di mediare il processo infiammatorio mediante il di mediare il processo infiammatorio mediante il reclutamento di varie cellule grazie alla produzione delle reclutamento di varie cellule grazie alla produzione delle citochine; la funzione effettrice dei secondi è quella di citochine; la funzione effettrice dei secondi è quella di lisare le cellule infette. lisare le cellule infette. I linfociti B maturano nel midollo osseo, e una volta I linfociti B maturano nel midollo osseo, e una volta attivati, possono specializzarsi in cellule secernenti attivati, possono specializzarsi in cellule secernenti anticorpi (plasmacellulle). anticorpi (plasmacellulle).
SISTEMA IMMUNITARIOSISTEMA IMMUNITARIO
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
I I LINFOCITI BLINFOCITI B sono responsabili dell sono responsabili dell’immunità’immunità mediata da mediata da anticorpi (o (o umorale).umorale). Devono il loro nome (B) all’organo in cui vengono prodotti Devono il loro nome (B) all’organo in cui vengono prodotti
negli negli uccelli, chiamato “borsa di Fabrizio”, posto in prossimità della , chiamato “borsa di Fabrizio”, posto in prossimità della cloaca. Nei cloaca. Nei mammiferi questa struttura non esiste, ma vi è un sistema di questa struttura non esiste, ma vi è un sistema di
tessuti linfatici detto “equivalente borsale”, che comprende il midollo tessuti linfatici detto “equivalente borsale”, che comprende il midollo osseo e altre regioni linfatiche della mucosa dell’apparato digerente. I osseo e altre regioni linfatiche della mucosa dell’apparato digerente. I
linfociti B sopravvivono per pochi giorni. In presenza di sostanze linfociti B sopravvivono per pochi giorni. In presenza di sostanze antigeniche estranee, si attivano e estranee, si attivano e danno origine a grandi plasmacellule, danno origine a grandi plasmacellule,
deputate alla liberazione di anticorpi nel sangue, e alle cellule B della deputate alla liberazione di anticorpi nel sangue, e alle cellule B della memoria, responsabili dell’immunità a lungo termine e capaci di memoria, responsabili dell’immunità a lungo termine e capaci di
attivarsi in caso di successive esposizioni all’agente patogeno estraneo. attivarsi in caso di successive esposizioni all’agente patogeno estraneo. I I LINFOCITI NK, O LINFOCITI NK, O NATURAL-KILLERNATURAL-KILLER, agiscono contro le cellule , agiscono contro le cellule infettate da infettate da virus, scavandovi pori mediante la liberazione di particolari , scavandovi pori mediante la liberazione di particolari
proteine. Insieme alle cellule ad azione fagocitaria (macrofagi), i proteine. Insieme alle cellule ad azione fagocitaria (macrofagi), i linfociti NK esplicano una delle difese aspecifiche dell’organismo, che linfociti NK esplicano una delle difese aspecifiche dell’organismo, che
intervengono appena agenti estranei superano le barriere della pelle e intervengono appena agenti estranei superano le barriere della pelle e delle mucose. delle mucose.
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
L'L'aumento dei neutrofiliaumento dei neutrofili ( (neutrofilianeutrofilia)) è indice di è indice di infezioni acute, infezioni acute, infiammazioniinfiammazioni croniche, reazioni leucemoidi, croniche, reazioni leucemoidi, infarto miocardicoinfarto miocardico. . Una diminuzione Una diminuzione ((neutropenianeutropenia)) può essere causata da un'elevata può essere causata da un'elevata
distruzione dovuta a malattie autoimmuni o da una ridotta distruzione dovuta a malattie autoimmuni o da una ridotta produzione, di solito provocata dall'assunzione di farmaci produzione, di solito provocata dall'assunzione di farmaci
((citotossicicitotossici, immunosopressori, , immunosopressori, antibioticiantibiotici), da infezioni virali o da ), da infezioni virali o da malattie ematologiche. malattie ematologiche.
L'L'aumento dei aumento dei linfocitilinfociti ( (linfocitosilinfocitosi)) avviene in seguito a malattie avviene in seguito a malattie infettive virali acute, infezioni croniche e infettive virali acute, infezioni croniche e leucemieleucemie linfatiche. La linfatiche. La diminuzione diminuzione ((linfopenialinfopenia)) può essere dovuta ad immunodeficenza può essere dovuta ad immunodeficenza
ereditaria o acquisita (ereditaria o acquisita (AIDSAIDS), al Morbo di Hodgkin, all'assunzione ), al Morbo di Hodgkin, all'assunzione di farmaci (citotossici, cortisonici) o a di farmaci (citotossici, cortisonici) o a radioterapiaradioterapia. .
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
L'L'aumento di aumento di monocitimonociti ( (monocitosimonocitosi)) è indice di sindromi è indice di sindromi mieloproliferative (leucemie, linfomi, mielomi, istiocitosi), infezioni mieloproliferative (leucemie, linfomi, mielomi, istiocitosi), infezioni
croniche, malattie autoimmuni, neoplasie maligne, affezioni croniche, malattie autoimmuni, neoplasie maligne, affezioni gastrointestinali. Una diminuzione gastrointestinali. Una diminuzione ((monocitopeniamonocitopenia)) è causata da è causata da
malattie associate a malattie associate a pancitopeniapancitopenia. .
L'L'aumento degli eosinofiliaumento degli eosinofili ((eosinofiliaeosinofilia)) è sintomo di affezioni è sintomo di affezioni allergiche e parassitarie. allergiche e parassitarie. Una diminuzioneUna diminuzione ((eosinofilopeniaeosinofilopenia) può ) può
essere associata a stress, al trattamento con essere associata a stress, al trattamento con corticosteroidicorticosteroidi o al Morbo o al Morbo di Cushing. di Cushing.
Un Un aumento dei basofiliaumento dei basofili ( (basofiliabasofilia) può essere dovuta a ) può essere dovuta a leucemialeucemia mieloide cronica, policitemia, colite ulcerosa, artride reumatoide, mieloide cronica, policitemia, colite ulcerosa, artride reumatoide, carenza di ferro, neoplasie, infezioni, malattie metaboliche. Una carenza di ferro, neoplasie, infezioni, malattie metaboliche. Una
diminuzione diminuzione ((basofilopeniabasofilopenia) solitamente si associa ) solitamente si associa all'eosinofilopenia.all'eosinofilopenia.
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
Leucemia linfatica acutaLeucemia linfatica acuta
La La leucemialeucemia è un termine con il è un termine con il quale si indica un insieme di quale si indica un insieme di
malattie maligne, vari tipi di malattie maligne, vari tipi di tumori caratterizzati dalla caratterizzati dalla
proliferazione neoplastica di una di una cellula staminale emopoietica. Le cellula staminale emopoietica. Le
cellule staminali emopoietiche, che cellule staminali emopoietiche, che si trovano nel si trovano nel midollo osseo rosso, ,
danno origine a due linee cellulari:danno origine a due linee cellulari: La linea mieloide, da cui originano i La linea mieloide, da cui originano i
globuli rossi, alcuni tipi di globuli , alcuni tipi di globuli bianchi (granulociti e monociti) e le bianchi (granulociti e monociti) e le
piastrine. piastrine. La linea linfoide, da cui originano i La linea linfoide, da cui originano i
linfociti linfociti A seconda della linea cellulare verso A seconda della linea cellulare verso
cui evolve il clone leucemico si parla cui evolve il clone leucemico si parla di di leucemia mieloblastica o leucemia leucemia mieloblastica o leucemia
linfoblastica. linfoblastica.
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
Il Il quadro clinicoquadro clinico della leucemia è dovuto essenzialmente della leucemia è dovuto essenzialmente all'invasione del midollo da parte del clone neoplastico e all'invasione del midollo da parte del clone neoplastico e
alla conseguente distruzione delle cellule emopoietiche alla conseguente distruzione delle cellule emopoietiche normali: il paziente affetto da leucemia sviluppa dunque normali: il paziente affetto da leucemia sviluppa dunque
anemia (per insufficiente produzione di (per insufficiente produzione di globuli rossi), ), infezioni frequenti e graviinfezioni frequenti e gravi (per ridotta produzione di (per ridotta produzione di
globuli bianchi) ed ) ed emorragia (per ridotta produzione di (per ridotta produzione di piastrine). ).
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
Si distinguono in base al decorso Si distinguono in base al decorso leucemie acute e leucemie leucemie acute e leucemie croniche. croniche.
Le Le forme acuteforme acute si caratterizzano per infiltrazione dei tessuti si caratterizzano per infiltrazione dei tessuti emopoietici ed extraemopoietici da parte di linee cellulari emopoietici ed extraemopoietici da parte di linee cellulari
immature monomorfe senza chiaro orientamento maturativo immature monomorfe senza chiaro orientamento maturativo (blasti), ad esordio improvviso e con decorso aggressivo, (blasti), ad esordio improvviso e con decorso aggressivo,
invasione del midollo osseo (dolori ossei, s.anemica, infettiva, invasione del midollo osseo (dolori ossei, s.anemica, infettiva, emorragica). emorragica).
Le Le forme cronicheforme croniche hanno un decorso lento e si caratterizzano hanno un decorso lento e si caratterizzano per la proliferazione di cellule più differenziate, molto simili ai per la proliferazione di cellule più differenziate, molto simili ai
normali costituenti.normali costituenti.
LEUCEMIELEUCEMIE
Le forme acute sono:Le forme acute sono: a) a) leucemie linfoidileucemie linfoidi (LAL), (LAL), a forme "comuni", "nulle", di tipo B, a forme "comuni", "nulle", di tipo B,
pre B e T cellulari;pre B e T cellulari; b)b) leucemie mieloidileucemie mieloidi (LAM) (LAM) caratterizzate dalla proliferazione di caratterizzate dalla proliferazione di
blasti originati dalla linea granulo-e monocitopoietica, con decorso blasti originati dalla linea granulo-e monocitopoietica, con decorso grave (per es. leucemia acuta mieloblastica, promielocitica, grave (per es. leucemia acuta mieloblastica, promielocitica,
mielocitica, monocitica, eritroleucemica)mielocitica, monocitica, eritroleucemica)Le forme croniche sono:Le forme croniche sono:
a) a) leucemia mieloide cronicaleucemia mieloide cronica, che nell’85% ha un marker , che nell’85% ha un marker cromosomico, il cromosoma Philadelphia;cromosomico, il cromosoma Philadelphia;
b) b) leucemia linfatica cronicaleucemia linfatica cronica, ad andamento lento, dell’anziano con , ad andamento lento, dell’anziano con sopravvivenza di 4-6 anni;sopravvivenza di 4-6 anni;
c) c) leucemia a cellule capellute o "hairyleucemia a cellule capellute o "hairy";"; d) d) leucemia prolinfociticaleucemia prolinfocitica..
Lucido 7Lucido 7
LEUCEMIELEUCEMIE
LEUCEMIE ACUTE Clinica. Colpiscono l’infanzia e l’età avanzata. Iniziano
in modo brusco con: febbre elevata, talora di tipo settico astenia grave, pallore, emorragie cutanee (petecchie,
ecchimosi etc) e mucose (epistassi, gengivorragie), ematuria, ematemesi, melena, necrotico-emorragiche
dell’orofaringe; modica epatosplenomegalia, adenomegalia dolenzia alla pressione sulle ossa sintomi
da infiltrazione leucemica di vari organi (interessamento del sistema nervoso, digerente, respiratorio etc)
LEUCEMIELEUCEMIE
LEUCEMIE ACUTE
Laboratorio. Elementi immaturi della serie bianca, di aspetto monomorfo e fortemente atipici. Piccola percentuale di forme
mature ed assenza di forme intermedie. Riduzione spiccata degli eritrociti e delle piastrine.
Decorso. In assenza di terapia exitus in poche settimane o mesi per emorragie, aplasia midollare, infezioni.
Terapia. Polichemioterapia di induzione, seguita da una chemioterapia di mantenimento. I farmaci utilizzati variano a
seconda del quadro citologico (vincristina, prednisone, daunamicina, aspariginasi, ciclofosfamideetc). Trapianto di midollo.
LEUCEMIELEUCEMIE
LEUCEMIE CRONICHELEUCEMIE CRONICHE
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICALEUCEMIA MIELOIDE CRONICA La La leucemia mieloide cronicaleucemia mieloide cronica è una neoplasia maligna, causata da una è una neoplasia maligna, causata da una alterazione acquisita della cellula staminale totipotente del midollo osseo. alterazione acquisita della cellula staminale totipotente del midollo osseo.
Questa alterazione, permanente, causa una proliferazione incontrollata e Questa alterazione, permanente, causa una proliferazione incontrollata e afinalistica del midollo osseo stesso con produzione di un numero elevato afinalistica del midollo osseo stesso con produzione di un numero elevato di precursori mieloidi specie della linea granulocitica. I globuli bianchi in di precursori mieloidi specie della linea granulocitica. I globuli bianchi in
eccesso escono dal midollo osseo e vanno a colonizzare il sangue periferico eccesso escono dal midollo osseo e vanno a colonizzare il sangue periferico e la milza. e la milza. Il termine “cronica” indica che la malattia ha inizialmente un Il termine “cronica” indica che la malattia ha inizialmente un decorso lento, con pochi sintomi, anche se dopo un periodo variabile di decorso lento, con pochi sintomi, anche se dopo un periodo variabile di
alcuni anni si trasforma inevitabilmente in una leucemia acuta.alcuni anni si trasforma inevitabilmente in una leucemia acuta.
E’ il risultato di un danno acquisito (non ereditario) del DNA della cellula E’ il risultato di un danno acquisito (non ereditario) del DNA della cellula staminale. Quest’alterazione non è presente alla nascita e, per cause ancora staminale. Quest’alterazione non è presente alla nascita e, per cause ancora
sconosciute, compare nel corso della vita. L’alterazione del DNA sconosciute, compare nel corso della vita. L’alterazione del DNA conferisce a queste cellule staminali un vantaggio di crescita rispetto alle conferisce a queste cellule staminali un vantaggio di crescita rispetto alle
cellule normali; la conseguenza é una crescita incontrollata dei globuli cellule normali; la conseguenza é una crescita incontrollata dei globuli bianchi nel sangue che però conservano le loro caratteristiche funzionalibianchi nel sangue che però conservano le loro caratteristiche funzionali
GLOBULI BIANCHIGLOBULI BIANCHI
La malattia è caratterizzata dalla presenza La malattia è caratterizzata dalla presenza del cromosoma Philadelphia del cromosoma Philadelphia (Ph),(Ph), che prende il nome dalla città nella quale fu scoperto dal Dr. Peter che prende il nome dalla città nella quale fu scoperto dal Dr. Peter Nowell e dal Dr. David Hungerford nel 1960. Nowell e dal Dr. David Hungerford nel 1960. Questo unico marcatore Questo unico marcatore
cromosomico rappresenta l'anomalia genetica specifica della LMC, ed è il cromosomico rappresenta l'anomalia genetica specifica della LMC, ed è il risultato di uno scambio (o traslocazione) di DNA tra i cromosomi 9 e 22: risultato di uno scambio (o traslocazione) di DNA tra i cromosomi 9 e 22:
tale scambio dà luogo ad un cromosoma 22 più corto, detto appunto tale scambio dà luogo ad un cromosoma 22 più corto, detto appunto Philadelphia. Tale cromosoma oltre che nella LMC è presente anche nel Philadelphia. Tale cromosoma oltre che nella LMC è presente anche nel
5% dei bambini e nel 30% degli adulti affetti da leucemia linfoblastica 5% dei bambini e nel 30% degli adulti affetti da leucemia linfoblastica acuta.acuta.
In seguito alla traslocazione, si produce una In seguito alla traslocazione, si produce una proteina anomala definita proteina anomala definita Bcr-AblBcr-Abl che implica conseguenze disastrose per le cellule del midollo che implica conseguenze disastrose per le cellule del midollo osseo, in particolare la proliferazione incontrollata dei globulibianchi.osseo, in particolare la proliferazione incontrollata dei globulibianchi.
Le cause che determinano le rotture cromosomiche presenti nella LMC Le cause che determinano le rotture cromosomiche presenti nella LMC non sono note. In una piccola percentuale di pazienti, la causa della non sono note. In una piccola percentuale di pazienti, la causa della
rottura è secondaria all’esposizione a dosi elevate di radiazioni. rottura è secondaria all’esposizione a dosi elevate di radiazioni.
LEUCEMIALEUCEMIA
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA
Colpisce prevalentemente soggetti adulti. Inizia con sintomatologia subdola (astenia, febbricola etc) e disturbi legati alla splenomegalia. La comparsa della sintomatologia può precedere di molto tempo la
diagnosi.
CLINICA. Splenomegalia, spesso di notevoli dimensioni, epatomegalia, spiccata dolenzia ossea alla pressione sullo sterno,
febbre, disturbi neurologici centrali e periferici. Possono essere presenti tumefazioni linfonodali, emorragie, alterazioni ossee,
disturbi legati all’infiltrazione leucemica degli organi (organi di senso, cute).
LEUCEMIALEUCEMIA
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA
Laboratorio. Aumento del numero dei leucociti (fino a 100.000-
300.000) costituiti quasi esclusivamente da cellule della linea mieloide, in gran prevalenza granulociti maturi (50-
70%) e forme non molto immature (mielociti, metamielociti). In piccolo numero le forme più immature
(mieloblasti, promielociti). Queste cellule presentano varie atipie cellulari.
Modesta anemia e piastrinopenia
LEUCEMIALEUCEMIA
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA
Laboratorio. Midollo osseo: prevalenza della serie granuloblastica rispetto a quella eritroblastica con prevalenza delle forme più mature. Nella milza trasformazione mieloide del tessuto splenico. Presenza di un cromosoma abnorme detto Phyladelphia (90% dei casi). Riduzione
della fosfatasi alcalina leucocitaria.
Decorso. Progressivo con successivi miglioramenti ed aggravamenti. Prognosi infausta a lungo termine (circa 10 anni). L’exitusa avviene
per infezioni, emorragie o trasformazione in leucemia acuta.
Terapia. Radioterapia: irradiazione della milza. Chemioterapia: busulfan, idrossiurea, interferone-α. Trapianto di midollo.
DIAGNOSTICA DELLE MALATTIE EMATOLOGICHE
Emocromo con formula Reticolociti Transferrinemia sideremia Bilirubinemia Ferritinemia Elettroforesi proteica Vitamina B12 ed acidofolico Test di Coombs Aspirato midollare e biopsia osteomidollare Ecotomografia addominale Rx torace TAC torace ed addome
LINFOMALINFOMA
Il linfoma è una malattia neoplastica del tessuto linfoide (linfociti T e B e loro precursori). Il linfoma ha molti tratti (fenotipici e
citogenetici) in comune alle leucemie, tuttavia si indica con il termine linfoma un tumore che si presenta sottoforma di masse
distinte (in un tessuto linfoide periferico, generalmente), mentre con il termine leucemia (letteralmente “sangue bianco”) si indica un
diffuso interessamento del midollo osseo e la presenza in circolo di ingenti quantità di cellule tumorali.
Malattie neoplastiche dei tessuti emopoietici con localizzazione prevalente nei linfonodi o in tessuti particolarmente ricchi di tessuto
linfoide. Si distinguono in Linfoma di Hodgkin
Linfomi non-Hodgkin
LINFOMALINFOMA Al fine di classificare un linfoma è necessario avere numerose Al fine di classificare un linfoma è necessario avere numerose
informazioni derivanti dalla storia clinica del paziente e dall’anamnesi, informazioni derivanti dalla storia clinica del paziente e dall’anamnesi, dall’esame obiettivo (adenomegalie?), dalle tecniche di diagnostica per dall’esame obiettivo (adenomegalie?), dalle tecniche di diagnostica per
immagini (TAC, TAC/PET), dall’analisi del sangue, dalla biopsia immagini (TAC, TAC/PET), dall’analisi del sangue, dalla biopsia linfonodale e dall’aspirato midollare o biopsia ossea linfonodale e dall’aspirato midollare o biopsia ossea
STADIAZIONE CLINICASTADIAZIONE CLINICA Stadio I:Stadio I: Interessamento di una sola regione linfonodale (I), o Interessamento di una sola regione linfonodale (I), o
interessamento di un solo organo o sito extranodale (IE). interessamento di un solo organo o sito extranodale (IE). Stadio II:Stadio II: Interessamento di due o più regioni linfonodali dallo stesso Interessamento di due o più regioni linfonodali dallo stesso
lato del diaframma (o sopra o sotto), o affezione localizzata ad un solo lato del diaframma (o sopra o sotto), o affezione localizzata ad un solo organo o zona extralinfatica contigua (IIE). organo o zona extralinfatica contigua (IIE).
Stadio III:Stadio III: Interessamento di due o più distretti linfonodali da entrambi i Interessamento di due o più distretti linfonodali da entrambi i lati del diaframma, che si può accompagnare all’interessamento della lati del diaframma, che si può accompagnare all’interessamento della
milza (IIIS), e/o dell’organo o della zona extralinfatica contigua (IIIE, milza (IIIS), e/o dell’organo o della zona extralinfatica contigua (IIIE, IIIES). IIIES).
Stadio IV:Stadio IV: Affezione disseminata o multipla di uno o più organi o Affezione disseminata o multipla di uno o più organi o tessuti extralinfatici, con o senza interessamento linfatico. La tessuti extralinfatici, con o senza interessamento linfatico. La
localizzazione midollare definisce sempre uno stadio IV. localizzazione midollare definisce sempre uno stadio IV.
LINFOMALINFOMA
LINFOMA DI HODGKINSi riscontra in tutte le età con prevalenza dell’età media e nell’adolescenza
Clinica. Inizio subdolo: tumefazione linfonodale (laterocervicaleo sopraclaverae) o sintomi generali (febbre irregolare, prurito,
astenia). Sintomatologia classica: Tumefazione linfonodale unica cui seguono a distanza di tempo variabile la comparsa di altre tumefazioni: linfonodi superficiali (90%), mediastinici (70%),
retroperitoneali(50%). Dimensioni variabili, superficie liscia, ben separati fra loro, spostabili sui piani superficiali e profondi,
indolenti, consistenza duro-elastica, con variazioni temporali di dimensioni. Febbre ondulante, con periodi febbrili ed altri
completamente apiretici. Prurito, sudorazioni notturne Splenomegalia (50%) e talora epatomegalia Possibile infiltrazione di
altri organi (ossa, polmone, sistema nervoso, apparato digerente)
LINFOMALINFOMA
LINFOMA DI HODGKIN
Diagnosi Esami ematochimici: modesta leucocitosi (neutrofilia ed eosinofilia con linfopenia assoluta). Aumento di VES, ferritinemia,
cupremia, α2-globuline. Anemia normocromica, normocitica. Biopsia linfonodale: quadro caratteristico di linfoma di Hodgkin Biopsia
osteomidollare: possibile invasione midollareRx torace, ecotomografia addominale, TC torace ed addome
Prognosi e decorso. Decorso irregolare con riattivazioni e remissioni. Tendenza alla diffusione specialmente per alcuni tipi istologici. Prognosi
infausta in assenza di chemioterapia, altrimenti sopravvivenza > 80% a dieci anni.
Terapia. Radiante nei primi due stadi, chemioterapia ed eventuale terapia radiante negli stadi 3 e 4
PIASTRINEPIASTRINE
PIASTRINEPIASTRINE
Le Le piastrinepiastrine o o trombociti.trombociti. Sono specializzate nei Sono specializzate nei fenomeni di emostasi (impedire la perdita di sangue dopo fenomeni di emostasi (impedire la perdita di sangue dopo
una lesione). una lesione). Le Le piastrinepiastrine, prodotte nel midollo osseo, , prodotte nel midollo osseo, sono presenti in un valore numerico di 200.000-300.000 sono presenti in un valore numerico di 200.000-300.000
per mm³ hanno una vita media di circa 10 giorni .per mm³ hanno una vita media di circa 10 giorni . Sono prive di nucleo. Morfologicamente nella Sono prive di nucleo. Morfologicamente nella piastrinapiastrina
sono rilevabili granuli, suddivisi in tre tipi: sono rilevabili granuli, suddivisi in tre tipi: Granuli alfaGranuli alfa: : poco opachi e molto numerosi,contenenti poco opachi e molto numerosi,contenenti fattore quarto fattore quarto
piastrinico, e fattori di crescita (ad esempio PDGF) piastrinico, e fattori di crescita (ad esempio PDGF) Granuli meno densi: Serotonina, trombossano, ioni Granuli meno densi: Serotonina, trombossano, ioni
Calcio, ADP, ATP.Calcio, ADP, ATP. Granuli lambda :Granuli lambda : contengono contengono idrolasi idrolasi lisosomiali e perossisomilisosomiali e perossisomi
Funzioni:Funzioni:
PIASTRINEPIASTRINE
Le Le piastrinepiastrine sono la componente cellulare ematica che per prima sono la componente cellulare ematica che per prima reagisce al reagisce al danno vascolaredanno vascolare. Esse normalmente circolano libere alla . Esse normalmente circolano libere alla periferia del flusso sanguigno, si dispongono lungo la parete vasale periferia del flusso sanguigno, si dispongono lungo la parete vasale
lesa aderendo alle strutture sottoendoteliali.lesa aderendo alle strutture sottoendoteliali. L’adesione piastrinicaL’adesione piastrinica è il fenomeno fondamentale nella formazione è il fenomeno fondamentale nella formazione
del tappo emostatico.del tappo emostatico. In conseguenza di questa adesione le piastrine subiscono una serie In conseguenza di questa adesione le piastrine subiscono una serie
di modificazioni morfologiche-strutturali (processo di attivazione).di modificazioni morfologiche-strutturali (processo di attivazione). Perdono la normale forma discoide biconvessa e diventano delle Perdono la normale forma discoide biconvessa e diventano delle
sfere spinose con pseudopodi (shape change) . sfere spinose con pseudopodi (shape change) . Contemporaneamente i granuli riversano il loro contenuto ADP, Contemporaneamente i granuli riversano il loro contenuto ADP,
TxA2, e PAF che attivano altre piastrine e promuovono la loroTxA2, e PAF che attivano altre piastrine e promuovono la loro aggregazioneaggregazione a ridosso di quelle già aderenti. Il progressivo a ridosso di quelle già aderenti. Il progressivo
accumulo di piastrine porta alla formazione del accumulo di piastrine porta alla formazione del tappo emostatico tappo emostatico primario o tappo piastrinico vedi lucido 8primario o tappo piastrinico vedi lucido 8
PIASTRINEPIASTRINE
Le piastrine concorrono nel processo di coagulazione del sangue. Le piastrine concorrono nel processo di coagulazione del sangue. Tale processo avviene perché il fibrinogeno, una proteina ivi Tale processo avviene perché il fibrinogeno, una proteina ivi
presente, viene attivato e trasformato in fibrina (filamentosa e presente, viene attivato e trasformato in fibrina (filamentosa e insolubile) grazie all'azione della trombina. Quest'ultimo è un insolubile) grazie all'azione della trombina. Quest'ultimo è un
enzima che viene attivato a sua volta dalla protrombina, richiamata enzima che viene attivato a sua volta dalla protrombina, richiamata a sua volta da fattori plasmatici. L'intreccio di filamenti di fibrina a sua volta da fattori plasmatici. L'intreccio di filamenti di fibrina trattiene le trattiene le piastrinepiastrine,, globuli rossi e leucociti e con la contrazione globuli rossi e leucociti e con la contrazione delle delle piastrinepiastrine, successivamente a un rilascio massiccio di fattori , successivamente a un rilascio massiccio di fattori
tissutali vi è la retrazione del coagulo. Successivamente tissutali vi è la retrazione del coagulo. Successivamente interverranno nella lisi del coagulo la plasmina attivata a sua volta interverranno nella lisi del coagulo la plasmina attivata a sua volta
dal plasminogeno. Una deficienza di plasmina può provocare dal plasminogeno. Una deficienza di plasmina può provocare trombosi continue e infarto. Lucido 9trombosi continue e infarto. Lucido 9
Alcune malattie emorragiche sono causate da difetti Alcune malattie emorragiche sono causate da difetti piastrinici qualitativi (piastrinopatia) o quantitativi piastrinici qualitativi (piastrinopatia) o quantitativi
(piastrinopenia).(piastrinopenia).
PIASTRINEPIASTRINE
PIASTRINOPENIA PIASTRINOPENIA è un termine che una diminuzione del numero è un termine che una diminuzione del numero delle piastrine nel sangue periferico. Il numero delle piastrine nelle delle piastrine nel sangue periferico. Il numero delle piastrine nelle
persone adulte è generalmente compreso fra 150 mila e 400.000 per persone adulte è generalmente compreso fra 150 mila e 400.000 per microlitro microlitro
Una diminuzione delle piastrine circolanti nel sangue può essere Una diminuzione delle piastrine circolanti nel sangue può essere causata da numerosi fattori. Alcuni di essi sono ereditari, altri sono causata da numerosi fattori. Alcuni di essi sono ereditari, altri sono
acquisiti cioè compaiono dopo la nascita. Le molte cause di acquisiti cioè compaiono dopo la nascita. Le molte cause di piastrinopenia possono essere raggruppate in tre grandi categorie, piastrinopenia possono essere raggruppate in tre grandi categorie,
secondo il meccanismo che porta alla diminuzione del numero delle secondo il meccanismo che porta alla diminuzione del numero delle piastrine nel sangue circolante, tenendo presente che una stessa piastrine nel sangue circolante, tenendo presente che una stessa
causa (come infezioni e farmaci) può agire con più meccanismi: causa (come infezioni e farmaci) può agire con più meccanismi: Piastrinopenia da diminuzione della produzione; Piastrinopenia da diminuzione della produzione;
Piastrinopenia da aumentata distruzione; Piastrinopenia da aumentata distruzione; Piastrinopenia da sequestro (splenomegalia) lucido 10Piastrinopenia da sequestro (splenomegalia) lucido 10
TROMBOCITOPENIE.
Definizione Sindromi emorragiche dovuta alla riduzione del numero di piastrine (<30-50000)
Etiologia In gran parte dei casi imunologica. Farmaco-allergiche (antibiotici, FANS, sulfamidici, chinino e chinidina), autoimmuni
(connettiviti, infezioni virali e batteriche, neoplasie ematologiche), Forme non immunologiche (aplasie midollari, infezioni, emopatie,
consumo) luido 9 Clinica. Petecchie, ecchimosi a livello cutaneo, emorragie viscerali,
gengivali, nasali, uterine etc. Petecchia : piccola chiazza di colore rosso localizzata sulla pelle e
sulle mucose, dovuta a emorragie da fragilità capillare. Ecchimosi: area emorragica di 1-2 cm di diametro dovuta ad uno
stravaso di sangue nei tessuti, in seguito ad una contusione.
PIASTRINEPIASTRINE
PIASTRINEPIASTRINE
TROMBOCITOPENIE.
Laboratorio. Piastrinopenia, anemia. Allungamento del tempo di sanguinamento. Presenza di anticorpi
antipiastrine.
Prognosi. In genere buona. Rischio di gravi emorragie.
Terapia. Allontanamento della causa scatenante (sospensione di terapie farmacologiche, terapia di
infezioni etc). Terapia corticosteroidea ed immunodepressiva. Terapia sostitutiva.
TROMBOCITOSITROMBOCITOSI Aumento del numero di piastrineAumento del numero di piastrine FISIOLOGICA:FISIOLOGICA:
Esercizio fisicoEsercizio fisico REATTIVA:REATTIVA:
traumi, fratturetraumi, frattureinfezioni acute e croniche infezioni acute e croniche terapie con corticosteroiditerapie con corticosteroidirecenti interventi chirurgici, specie la splenectomia recenti interventi chirurgici, specie la splenectomia infiammazioni croniche infiammazioni croniche grave anemia sideropenica (carenza di ferro)grave anemia sideropenica (carenza di ferro)recente emorragia acuta recente emorragia acuta tumori di altri organi con metastasi al midollo emopoietico tumori di altri organi con metastasi al midollo emopoietico
In queste condizioni la causa dell'aumento delle piastrine è in genere In queste condizioni la causa dell'aumento delle piastrine è in genere evidente e transitoria; le piastrine ritornano quasi sempre alla norma con la evidente e transitoria; le piastrine ritornano quasi sempre alla norma con la sola terapia della malattia di base e non si ha predisposizione alle trombosi, sola terapia della malattia di base e non si ha predisposizione alle trombosi,
tranne nei casi associati agli interventi chirurgici. tranne nei casi associati agli interventi chirurgici.
TROMBOCITOSI O TROMBOCITOSI O TROMBOCITEMIA ESSENZIALETROMBOCITEMIA ESSENZIALE
La trombocitemia essenziale (TE)La trombocitemia essenziale (TE) o idiopatica o emorragica è una o idiopatica o emorragica è una malattia caratterizza dall'aumento persistente delle piastrine (chiamate malattia caratterizza dall'aumento persistente delle piastrine (chiamate
anche trombociti) nel sangue periferico. anche trombociti) nel sangue periferico. La trombocitemia è una malattia abbastanza rara, compresa nel gruppo La trombocitemia è una malattia abbastanza rara, compresa nel gruppo
delle malattie mieloproliferative croniche assieme alla policitemia vera, delle malattie mieloproliferative croniche assieme alla policitemia vera, alla leucemia mieloide cronica ed alla mielofibrosi idiopatica. Tutte alla leucemia mieloide cronica ed alla mielofibrosi idiopatica. Tutte queste malattie hanno in comune l'origine dalle cellule staminali del queste malattie hanno in comune l'origine dalle cellule staminali del
midollo midollo La trombocitemia esenziale può essere completamente asintomatica e La trombocitemia esenziale può essere completamente asintomatica e scoperta casualmente dopo aver effettuato un emocromo per altri motivi.scoperta casualmente dopo aver effettuato un emocromo per altri motivi. Molto spesso il primo sintomo è una emorragia (epistassi, gengivorragie, Molto spesso il primo sintomo è una emorragia (epistassi, gengivorragie,
petecchie, ecchimosi, eccessiva quantità e durata del flusso mestruale, petecchie, ecchimosi, eccessiva quantità e durata del flusso mestruale, raramente emorragie gastrointestinali o di altri organi interni); altre volte raramente emorragie gastrointestinali o di altri organi interni); altre volte
si possono avere fenomeni tromboembolici arteriosi e/o venosi: si possono avere fenomeni tromboembolici arteriosi e/o venosi: trombosi venose degli arti inferiori, ischemia cerebrale (ictus) o degli trombosi venose degli arti inferiori, ischemia cerebrale (ictus) o degli
arti inferiori, ischemia (infarto)cardiaca possono rappresentare i motivi arti inferiori, ischemia (infarto)cardiaca possono rappresentare i motivi per cui questi pazienti ricorrono alle cure mediche. per cui questi pazienti ricorrono alle cure mediche.
TROMBOCITOPATIATROMBOCITOPATIA
Anormale funzionalità piastrinica senza Anormale funzionalità piastrinica senza alterazione del numero delle piastrine circolantialterazione del numero delle piastrine circolanti
Da difetti di adesioneDa difetti di adesione Da difetti di aggregazioneDa difetti di aggregazione
Da difetti di secrezioneDa difetti di secrezione CongenitaCongenita AcquisitaAcquisita
Vedi lucido 10Vedi lucido 10