filastrocca filastrocca della befanadella … · suonato brani natalizi e recitato poesie di...
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FILASTROCCA FILASTROCCA FILASTROCCA FILASTROCCA
DELLA BEFANADELLA BEFANADELLA BEFANADELLA BEFANA
Di Gianni Rodari
Viene viene la Befana
Da una terra assai lontana,
Cosi lontana che non c’è…
La befana sai chi è?
La Befana viene viene,
Se stai zitto la senti bene:
Se stai zitto ti addormenti,
La Befana più non senti.
La Befana, poveretta,
Si confonde per la fretta:
Invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato.
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Della casa di riposo di MonticelloDella casa di riposo di MonticelloDella casa di riposo di MonticelloDella casa di riposo di Monticello
Gennaio e
Febbraio
2009
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AVVISO
Gentili ospiti, a causa delle numerose ini-
ziative svolte nel mese di dicembre l’ani-
mazione ha deciso di unire il giornalino di
gennaio e di febbraio in un'unica edizione.
Ci scusiamo per l’attesa e vi auguriamo
una buona lettura!!!
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I COMPLEANNI DEL MESE DI GENNAIO
Auguri a::::
Brambilla Annamaria il 3 gennaio
Colombo Angela il 7 gennaio
Grassellini Umberta il 15 gennaio
Landriscina Francesca il 7 gennaio
Mapelli Giuseppe il 24 gennaio
Ravasi Maria il 26 gennaio
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Ricordando…
Il mercatino di natale domenica 7 dicembre è stato un grande successo, grazie
soprattutto ai nostri ospiti che hanno lavorato sodo e sono riusciti a creare og-
getti e decorazioni che poi sono stati venduti superando le nostre aspettative.
L’animazione ringrazia tutti gli ospiti che hanno aiutato e quindi permes-
so la realizzazione della bancarella natalizia della casa di riposo.
Grazie del bellissimo lavoro.
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Nelle foto Umberta e Ernesta alle prese con le bancarelle del
mercatino di natale.
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Un ringraziamento speciale alla signora Noemi
Con la conclusione delle vacanze natalizie vogliamo mettere in luce la figura di
una signora che è rimasta dietro le quinte, ma è stata la colonna portante. Con il
suo aiuto ha contribuito alla realizzazione della bancarella del mercatino di Na-
tale.
La signora in questione si chiama Noemi Fumagalli, moglie del nostro ospite
Camillo Maggioni, che purtroppo l’anno scorso ci ha lasciato.
La signora Noemi si è presa carico di aiutarci nella “messa in opera” dei lavori
esposti nella bancarella, in modo tale che i nostri ospiti contribuissero alla rea-
lizzazione di tali lavori.
Ha messo a disposizione il suo tempo, la sua casa, il suo materiale (oltre a quel-
lo che le è stato dato dall’animazione), la sua inventiva e, nonostante gli acciac-
chi, ha realizzato dei bellissimi centrotavola, dei comodi cuscini (imbottiti dagli
ospiti), delle lenzuola ricamate e dei pacchettini contenenti delle caramelle.
Ma questa non è la prima occasione in cui la signora Noemi ha prestato il suo
aiuto agli ospiti della nostra struttura. Infatti, già in precedenza, ha realizzato
dei cuscini di varie forme e grandezze, che sono serviti per migliorare la postu-
ra sia a letto che in carrozzina dei nostri anziani. Inoltre ha realizzato delle
“borsettine” da utilizzare per gli ausili dei nostri ospiti.
Schiva e riservata, sicuramente la signora Noemi non gradirà questa ventata di
notorietà che le abbiamo riservato, ma è un modo per rignraziarla a nome di
tutti e di darle un arrivederci...all’anno prossimo!
Ringraziamenti al Coro Brianza
Nella mattinata di Domenica 14 dicembre come ogni anno, il coro Brianza ha
alietato i nostri ospiti intonando canzoni natalizie per augurare a modo loro il
Buon Natale, noi li ringraziamo per la loro allegria e compagnia.
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Il compleanno di Lucia Fumagalli: 100!!!!! Venerdì 12 dicembre la signora Lucia Fumagalli ha compiuto e festeggiato i
suoi 100 anni.
I parenti, in collaborazione con l’animazione, hanno organizzato e preparato i
festeggiamenti. Dopo un caldo augurio fatto dal Direttore e dai sindaci, è stata
subito portata la buonissima torta alla festeggiata e, poi, a tutti i partecipanti
alla festa.
Un pomeriggio pieno di canti tradizionali offerti dalle sorelle Panzeri che han-
no cantato tutto il pomeriggio coinvolgendo i nostri ospiti..
Grazie a tutti e ancora complimenti alla signora Lu-
cia!!!
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Brindisi con l’associazione amici volontari della casa di ri-
poso e musica con il coro AIDO
Sabato 20 dicembre il coro AIDO e l’associazione amici & volontari della casa
di riposo hanno allietato il nostro pomeriggio con tanta buona musica e con
buoni panettoni offerti dall’associazione amici & volontari.
La casa di riposo di Monticello ringrazia vivamente il coro
AIDO per il bellissimo spettacolo offertoci e l’associazione amici & volontari
per il bellissimo pomeriggio passato in compagnia.
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I bambini Nel mese di dicembre sono venuti a trovarci, per porgerci i loro migliori auguri
di Natale i bambini di diverse scuole:
Il 16 dicembre sono venuti i bambini della scuola dell’infanzia di Cortenuova
Il 18 dicembre sono venuti i bambini della scuola elementare di Monticello
Il 19dicembre sono venuti i bambini della scuola elementare di Cassago brianza
I Bambini della scuola dell’infanzia di Cortenuova
I bambini della scuola elementare di Monticello
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I bambini della scuola elementare di Cassago Brianza
Durante queste visite, molto gradite ai nostri ospiti, i bambini hanno cantato,
suonato brani natalizi e recitato poesie di auguri. Alcuni dei nostri ospiti hanno
ricambiato i piccoli pensieri raccontando storie sul natale di una volta. Massi-
mo ha raccontato a questi bambini la vera storia di babbo natale.
Alla fine di ogni incontro c’è stato uno scambio di doni tra nonni e bimbi.
Il presepe vivente
Lunedì 22 dicembre è stata celebrata la Santa Messa di Natale e come ogni an-
no è stata accompagnata dal presepe vivente, il personale della casa di riposo
(asa, fisioterapisti, infermieri...) si sono resi disponibili per impersonare i prin-
cipali personaggi del presepe, Maria e Giuseppe, i pastori e i rè Magi.
Dopo la messa, il pomeriggio si è concluso con l’intonazione da parte di tutti di
canti natalizi.
Ringraziamo tutto il personale che ha collaborato con noi per la realizzazione
di questo evento natalizio.
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Feste e ricorrenze mensili La befana
La befana, ( termine che è corruzione di Epifania cioè manifestazione) è nel-
l’immaginario collettivo un mitico personaggio con l’aspetto da vecchia che
porta doni ai bambini buoni la notte tra il 5 e il 6 gennaio.
La sua origine si perde nella notte dei tempi, discende da tradizioni magiche
pre-cristiane e , nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cri-
stiani: la Befana porta i doni in ricordo di quelli offerti a Gesù bambino dai Ma-
gi. L’iconografia è fissa: un gonnelline scuro ed ampio, un grembiule con le ta-
sche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, un paio di ciabatte
consunte, il tutto vivacizzato da numerose toppe colorate.
Si rifà al suo aspetto la filastrocca (la Befana) che viene recitata
In suo onore:
La befana vien di notte
Con le scarpe tutte rotte
Col cappello alla romana…
VIVA VIVA LA BEFANA!
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavalcioni di una scopa, sotto il peso di un
sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle (sul sui fondo non manca
mai anche una buona dose di cenere e carbone), passa sopra i tetti e calandosi
dai camini riempie le calze lasciate appese dai bambini.
Questi, da parte loro, preparano per la buona vecchia, in un piatto, un mandari-
no o un’arancia e un bicchiere di vino. Il mattino successivo insieme ai regali
troveranno il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cene-
re sparsa nel piatto.
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I COMPLEANNI DEL MESE DI FEBBRAIO
Auguri a:
Arrisio Pierina 14/ 02
Castelletti Olga 11/02
Crippa Bianca 28/02
Maggi Albino 28/02
Negri Agnese 05/02
Piombo Giuseppina 01/02
Teruzzi Luigia 28/02
Leporati Carlo 05/02
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Il carnevale Il Carnevale è tradizionalmente il periodo che precede la quaresima ed è festeg-
giato con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze.
Si conclude con il giorno di martedì grasso, che precede il mercoledì delle ce-
neri, primo giorno di quaresima.
Il nome deriva probabilmente dal latino carne levare, cioè “togliere la carne”
dalla dieta quotidiana, in osservanza del divieto nella religione cattolica di
mangiare la carne durante i quaranta giorni di quaresima.
I festeggiamenti, generalmente vengono fatti nelle due settimane che precedono
le ceneri ed hanno un’origine molto lontana. Si dice che nelle feste religiose pa-
gane si faceva uso delle maschere per allontanare gli spiriti maligni.
Con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale e rimasero
semplicemente come forme di divertimento popolare.
Ancora oggi il Carnevale rappresenta un’occasione di divertimento e si esprime
attraverso il travestimento, le sfilate mascherate, le feste e come si sa…
A carnevale ogni scherzo vale!!!!
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Leggende di casa nostra
La leggenda di Adelchi
Adelchi, figlio del re Desiderio, era a caccia di un cinghiale di notevoli dimen-
sioni, tra i querceti del lago di Oggiono.
Ad un tratto scorse il bellissimo animale, dotato di un incredibile agilità al pun-
to che, in un attimo, fu perso di vista sia dai cani che dai cavalieri. Adelchi non
si perse d’animo e continuò a cacciare finchè raggiunse l’animale sulla piana
dell’eremo di San Benetto sopra Civate.
Subito colpì l’animale con la lancia, ma quando scese da cavallo per ucciderlo
con la spada, si accorse di non vedere più nulla e barcollando cadde a terra.
Adelchi, completamente cieco, sentiva i canti e le preghiere dei frati provenire
dall’Oratorio poco distante, ma nessuno sentiva le sue richieste di aiuto.
Verso sera fu raggiunto dagli altri cavalieri e, mentre raccontava l’accaduto, si
avvicinò loro un frate con una ciotola contenente acqua “miracolosa” che sgor-
gava in quei boschi.
Con quest’acqua lavò gli occhi del giovane che riacquistò la vista mentre il cin-
ghiale ferito era misteriosamente sparito.
Re Desiderio, commosso per il lieto fine della vicenda, fece costruire una gran-
de abbazia dedicata a San Pietro proprio sul luogo del miracolo sopra a Civa-
te… che ancora oggi possiamo visitare.
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Il grande angolo degli ospiti L’angolo di Alessandrina: Il matrimonio di una volta
Alessandra ci racconta che nella sua vita ha fatto tanti sacrifici per mettere da
parte i soldi per i matrimoni dei suoi figli. Ma tempo prima era la dote, indi-
spensabile al matrimonio e non i soldi…
Una volta sia la moglie che il marito arrivavano al matrimonio con una dote.ù
Alessandra ricorda di aver ricevuto una bella dote composta da salviette e len-
zuola che ancora conserva. In denaro aveva ricevuta l’ultima busta paga.
I nostri sposi sono arrivati in chiesa a bordo del pullman.
Alessandra ricorda che indossava un vestito azzurro corredato da un grazioso
cappello.
Dopo la cerimonia tutti a casa degli sposi a pranzare tutti insieme, come si fa a
Natale.
Niente viaggio di nozze ma tanto amore...23 anni di felicità per la nostra cara
ospite….
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Filastrocca dei mesi dell’anno.
Gennaio mette ai monti la parrucca
Febbraio, grandi e piccoli in bacucca
Marzo libera il sol di prigionia
April di bei colori orna la via
Maggio vive tra musica di uccelli
Giugno ama i frutti appesi ai ramoscelli
Luglio falcia le messi al sol leone
Agosto avaro e ansando le ripone
Settembre i dolci grappoli arrubina
Ottobre di vendemmia riempie la tina
Novembre ammucchia aride foglie in terra
Dicembre ammazza l’anno e lo sotterra.
Ed ora un interessante proverbio:
“Il buon tacere non fu mai scritto”
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La rubrica di Massimo
Torta di carote
Il 5 gennaio, per festeggiare l’Epifania, Massimo Giussani, Albino, Giuseppe
Cavalli, Vittoria Scaccabarozzi, Federica Gorfer hanno partecipato al laborato-
rio di cucina, ed hanno preparato 5 buone torte.
Massimo ci ha fornito la ricetta della torta di carote, già utilizzata nel laborato-
rio precedente, e che ha avuto un enorme successo. Per questo la mettiamo a
disposizione di tutti!!!!
Ingredienti:
3 etti di farina
3 etti di latte
2 uova
50 grammi di zucchero
1 bustina di lievito
3 carote grosse
1 etto di margarina
Grattugiare le carote e metterle da parte, prendere una marmitta abbastanza ca-
piente metterci la farina, lo zucchero il lievito e la margarina mescolare il tutto.
Aggiungere poi le uova il latte e le carote ,grattugiate in precedenza
, mescolare fino a rendere omogeneo tutto l’impasto, versare quindi il prepara-
to in una teglia già imburrata e mettere in forno per 40 minuti circa alla tempe-
ratura di 180 °.
Servire fredda.
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La poesia di Federica
La neve
Dal cielo arrivano infiniti fiocchi di neve.
Si rincorrono veloci, perché tutti cercano di potersi posare sui rami degli alberi.
Si rifiutano di cadere per terra, evitando così di sporcarsi.
Vogliono rimanere candidi e luccicare come tanti cristalli.
Restano attaccati affinché arrivino i raggi caldi del sole, che li sciolgono, spa-
rendo così.
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L’angolo degli operatori Sono Maria Salas lavoro qua dal 2004, mi trovate al reparto giallo, mi trovo
molto bene qui con voi e voglio bene a tutti.
Spero che questo sentimento sia contraccambiato.
L’angolo dei fisioterapisti Magnetoterapia
La magnetoterapia è una forma di fisioterapia che utilizza l’energia elettroma-
gnetica, stimolando la rigenerazione dei tessuti.
La magnetoterapia s’inserisce nell’ambito della terapia fisica, utilizzando cam-
pi magnetici pulsanti a bassa frequenza e a bassa intensità.
Per semplificare l’azione di questa terapia bisogna immaginare il concetto di
calamita: infatti la parte da trattare vien posizionata all’interno di due solenoidi,
uno positivo e l’altro negativo, con la liberazione all’interno di questi dell’ener-
gia terapeutica. La quale darà l’effetto benefico al paziente.
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Il campo di applicazione maggiore è quello delle patologie dell’apparato mu-
scolo-scheletrico, in particolare post-traumatico. Tutti gli eventi traumatici, dal
piccolo trauma discorsivo alla grave frattura, possono trovare vantaggio da que-
sta terapia, con tempi di guarigione a volte clamorosi.
Si può affermare pertanto che la magnetoterapia, sfruttando le basse frequenze,
può rappresentare una metodica terapeutica di prima scelta nella patologia in-
fiammatoria, traumatica e degenerativa dell’apparato osteo-articolare e musco-
lo-tendineo.
La magnetoterapia è controindicata nei soggetti portatori di paec-maker, duran-
te gli stati febbrili e nelle vicinanze di mezzi di sintesi metallici.
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E da Francesca e Massimo ecco i santi del mese
Il 5 - Sant'Agata - I suoi attributi sono la tenaglia (con la quale le fu reciso
il seno) e i carboni ardenti sui quali fu condannata a camminare per subire
ulteriori torture da parte del console Quintiano sotto l'Imperatore Decio ma,
mentre stava per iniziare questo supplizio, l'Etna iniziò ad eruttare e un forte
terremoto scosse la terra. La Santa fu allora risparmiata dalle torture ma morì
di stenti in prigione. E' protettrice delle balie e delle nutrici, dei fonditori di
campane, degli infermieri e viene invocata contro le malattie del seno, le eru-
zioni vulcaniche, terremoti e incendi. Patrona della città di Catania.
Il 9 - Santa Apollonia vergine - di Alessandria d'Egitto, visse nel III secolo
ed è protettrice dei dentisti e di coloro che soffrono di mal di denti per il
martirio subito. Durante le persecuzioni contro i cristiani sotto l'imperatore
Filippo l'Arabo, Apollonia fu presa e le furono spezzati i denti rompendole le
mandibole. Costretta a recitare frasi blasfeme dai suoi aguzzini, si lanciò nel
fuoco lei stessa piuttosto che cedere. E' raffigurata con una tenaglia o con i
denti che le furono estratti e spesso tiene in mano un ramo di palma che sim-
boleggia il martirio
Il 14 - San Valentino - Valentino era un giovane cristiano nato sui monti del-
la Sabina intorno al 270 d.C., si trasferì a Roma con la sua famiglia dove e-
sercitò la professione di concia-pelli. Era un bel ragazzo che però non si ac-
corgeva nemmeno degli sguardi delle ragazze romane preso com'era dal ri-
cordo della sua adorata Valeria che lo attendeva al suo paese e con la quale si
erano giurati eterno amore. Valeria era però fastidiosamente corteggiata da un
centurione romano ed invocò l'aiuto di Valentino per salvarsi da lui. I due in-
namorati, deciso che anche Valeria sarebbe andata a Roma e si misero in
cammino durante la notte, ma una spia avvertì il centurione della fuga dei
due giovani i quali furono sorpresi alle porte di Roma sulla via Flaminia e
Valentino fu ucciso. Il centurione venne condannato e Valentino divenne sim-
bolo dell'amore tra fidanzati.
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L’angolo della salute Il cibo del buonumore
Per la sua scadente qualità e per il consumo sempre più insensato, il cibo sta
diventatdo nocivo per la salute non solo del corpo, ma anche dell’anima, poiché
può causare sbalzi di umore, irritabilità e stati d’ansia.
Il buonumore è il benessere dell’anima, una condizione che ci dà gioia di vive-
re e ci fa star bene con noi stessi e con gli altri.
L’esistenza di una relazione tra cibo e umore è stata intuita fin dai primordi del-
la medicina. Ai melanconici si prescriveva il cavolfiore, il basilico e una pozio-
ne a base di zenzero e miele.
Pure le antiche medicine orientali, tuttora praticate in gran parte del mondo,
hanno sempre puntato sulla dieta per migliorare l’umore.
Che gli antichi avessero visto giusto riguardo alla relazione tra cibo e umore è
stato provato da recenti ricerche scientifiche, i cui risultati sono stati raccolti in
un documento pubblicato nell’ambito di un progetto inglese chiamato “Progetto
su cibo e umore”.
E’ stato provato che il cibo, se saporito e ben presentato, può rallegrare l’anima
perché incanta tutti i 5 sensi. Già prima di essere gustato sollecita la vista, l’ol-
fatto e il tatto, poi in bocca delizia il palato con i suoi sapori e concede qualcosa
anche all’udito grazie al suono della masticazione. Arrivato finalmente allo sto-
maco, dà un senso di appagamento, anche se, esagerando mette pesantezza e
malessere..
A tenere alto l’umore sono soprattutto gli alimenti vegetali, con i cereali in pri-
ma linea, i quali però andrebbero consumati integrali. Infatti gran parte del loro
tesoro è racchiuso nel germe e nella crusca, proprio le due parti che sono elimi-
nate nel processo di raffinazione del chicco e della farina.
Il meno dotato di sostanze benefiche risulta essere il mais, mentre è importante
consumare il miglio e il riso.
La patata ve consumata con parsimonia, in quanto aumenta la glicemia rapida-
mente e contiene piccole quantità di solanina, una sostanza che il sistema ner-
voso non ama.
Ottimo cibo per la mente sono invece le noci, ed in generale tutta la frutta sec-
ca.
Da non trascurare frutta e verdura fresca, che sono alla base di una sana alimen-
tazione, erbe aromatiche (soprattutto il basilico per le sue proprietà digestive), e
il pesce (soprattutto quello azzurro).
Allora...Buon appetito!!!!
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Ricordando… Domenica 11 gennaio con i bambini e la nutella…
Un pomeriggio di musica e festa con i bambini della scuola dell’infanzia di Va-
laperta. Sono venuti accompagnati da maestre e genitori e tutti insieme, hanno
suonato e cantato brani natalizi.
Sono stati davvero bravi!!!!
Il pomeriggio si è concluso con una fantastica merenda a base di pane e nutella.
Ringraziamo i bambini, le maestre e i genitori del bellissimo pomeriggio, e li
aspettiamo anche l’anno prossimo.
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Quali feste organizzate dall’animazione hanno preferito i
nostri ospiti?
Angela Chimini, Anna Sala e Dina Balconi, hanno detto che la festa più bella è
stata quella con i bambini delle scuole elementari e delle scuole dell’infanzia
perché hanno portato tanta allegria.
Anche Olga Bazzi ha gradito molto la visita dei bambini e le sono piaciute tutte
le canzoni che hanno cantato.
Maria Gerosa non si ricorda molto bene ma a lei le feste piacciono sempre e co-
munque, basta stare in compagnia
Giovanna Fumagalli è stata felice di accogliere tutti i bambini ospiti e le è pia-
ciuto molto il pomeriggio passato con il coro dell’AIDO, per lei lo spettacolino
con la bambola ballerina è stato molto divertente.
Giuseppina Piombo ha la memoria corta, ma è sicura che tutte le feste sono
state belle e divertenti.
E infine Adele Canzi è stata molto lieta di ospitare tutti i bimbi e si è divertita
molto con loro perché erano tutti “piscinen”.
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IL PROSSIMO NUMERO VI ATTENDE A
MARZO 2009!!!