federico marchetti

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Viaggio alla scoperta di Federico Marchetti. In questo articolo conosceremo da vicino il nuovo portiere della Lazio, giunto nella capitale dopo una stagione passata ai box. Con l’ausilio di Felice Pulici, portiere campione d’Italia nel 1974, abbiamo realizzato un’analisi completa e approfondita dell’attuale estremo difensore biancoceleste. di Valerio Alessandro Cassetta Il personaggio

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Page 1: Federico Marchetti

Viaggio alla scoperta di Federico Marchetti.

In questo articolo conosceremo da vicino il

nuovo portiere della Lazio, giunto nella capitale dopo

una stagione passata ai box. Con l’ausilio di Felice Pulici, portiere campione d’Italia nel 1974, abbiamo

realizzato un’analisi completa e approfondita

dell’attuale estremo difensore biancoceleste.

di Valerio Alessandro Cassetta

Il personaggio

Page 2: Federico Marchetti

Il Personaggio - pag. 45

Il nuovo custode della porta

biancoceleste

federico Marchetti

cARRIeRANato a Bassano del Grappa nel 1983, Marchetti muove i primi passi da giocatore nelle vesti di attaccante e non di portiere. Tut-tavia, le qualità innate da estremo difensore non tardano a manife-starsi e così, prima Bessica, e poi Torino si aggiudicano negli anni delle giovanili le prestazioni di Federico. A partire dalla stagione

Ottobre 2011

2002-2003 Marchetti è chiamato a farsi le ossa in tutta Italia, indos-sando le maglie di Pro Vercelli, Crotone, Treviso, ancora Torino e Biellese fino ad approdare all’Albi-noleffe. È qui che il portiere veneto mette in mostra le sue doti, tanto da compiere il tanto sognato salto di qualità e di categoria: Marchetti sbarca in Sardegna, debuttando in Serie A nelle fila del Cagliari.

La carriera dell’estremo difensore sembra essere in ascesa: le ottime prestazioni anche nella massima Serie con la maglia rossoblù gli assicurano il premio di miglior por-tiere del campionato 2008-2009. Marchetti è cercato da moltissime squadre: club prestigiosi e rino-mati sono pronti ad aggiudicarsi il suo cartellino, ma non riescono ad accordarsi con la società isolana.

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effettuato una preparazione inten-sa, guidata dall’ottimo preparatore Grigioni. Migliorare la reattività e mantenere alta la concentrazione, puntando molto sull’esplosività del suo fisico. Ecco la strategia per farlo tornare più forte di prima. Tuttavia, il portiere biancoceleste, per ritornare al top della forma ha bisogno di giocare, perché è solo scendendo in campo che potrà ri-trovare il ritmo partita. In Europa League ha debuttato lo scorso 18 agosto, quando la Lazio vinse 6 a 0 contro i macedoni del Rabotni-cki, mentre per l’esordio in Serie A con la maglia della Lazio ha do-vuto attendere la terza giornata di campionato, partita Lazio - Genoa (1-2). Infatti, contro il Milan è stato Bizzarri a difendere la porta bian-coceleste, dato che Marchetti era chiamato scontare una squalifica rimediata ai tempi della Primavera del Cagliari.

LA PeRsoNAQuanto successo al Cagliari lo ha sicuramente colpito, ma la vita aveva già segnato Federico in altre occasioni. Sopra il bicipite destro Marchetti ha un tatuaggio specia-le: “Andrea e Francy with me fore-ver”. Dietro quell’inchiostro si cela una cicatrice dell’anima: Francesco Varrenti e Andrea Tagliaferri erano due calciatori, amici del portiere, morti in due incidenti stradali. Nel primo, drammatica coinci-

pag. 46 - Il Personaggio Ottobre 2011

Nell’estate del 2010, però, succe-de un fatto che cambierà la storia di Marchetti. Federico dichiara di aver sperato in un trasferimento alla Sampdoria, scatenando le ire del presidente Cellino che lo mette fuori rosa, relegandolo ai margini della squadra. Per il portiere ha inizio l’inferno: nel momento mi-gliore della sua carriera è co-

stretto a fermarsi per un anno intero. La Lazio, che aveva già messo gli occhi sul gio-catore in tempi non sospetti, continua a seguirlo da vicino

e nel luglio del 2011, avvalen-dosi della clausola rescissoria, lo acquista a titolo definitivo per una cifra complessiva di 5,2 milioni di euro. L’estremo difensore firma un contratto quinquennale.

LA RINAscItAL’arrivo alla Lazio costituisce per Federico la fine di un incubo. Ar-rivato alla ribalta del calcio inter-nazionale, disputando addirittura un Mondiale da titolare, è stato costretto a fermarsi. Marchetti però non si è arreso. La caparbietà e la forza di volontà lo hanno spinto ad allenarsi, giorno dopo giorno, co-me se dovesse scendere in campo per giocare una finale di Cham-pions League. La Lazio ha sempre creduto in lui ed ora Federico è pronto a ripagare la fiducia della società e vuole riprendersi tutto: Serie A, Europa League e Nazio-nale. Durante l’estate ha QUEL RIGORE

PARATO A ZARATENella stagione 2009, il Cagliari si impose all’Olim-pico di Roma per 4 ad 1. Le reti furono di Rocchi per la Lazio, mentre per i cagliaritani segnarono Ac-quadresca, Matri e Jeda, doppietta. Durante la gara, Marchetti, allora portiere rossoblù, si rese protago-nista di una gara strepitosa. Il direttore di gara as-segnò due rigori alla Lazio, ma il portiere fu abile ad ipnotizzare prima Rocchi, che spedì il pallone fuori, e poi Zarate, respingendo il tiro dagli undici metri.

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Federico Marchetti durante gli allenamenti

denza, è stata coinvolta anche la sorella di Buffon, Veronica. Il nume-ro uno biancocelste invece ha visto la morte in faccia in un altro schian-to in autostrada ma se l’è cavata e, in segno di riconoscenza, si è fatto un altro tatoo: “Ho tatuato una pre-

ghiera dell’Avesta, l’equivalente della nostra Ave Maria, in

segno di ringraziamen-to, perché sei anni fa in un incidente d’auto mortale qualcuno las-sù mi ha protetto. E quando vedi la mor-te in faccia ti scatta

qualcosa dentro per sempre. Ricordo le fiam-

me e le lamiere, ho visto la morte in faccia, ma nel

buio ho avuto un abbaglio, la

Il Personaggio - pag. 47Ottobre 2011

Page 5: Federico Marchetti

Madonna era lì con noi e ci ha sal-

vati”

IL PAReRe dI PuLIcICome giudica il nuovo portie-re della Lazio?“Avendolo visto all’opera in un’al-tra squadra, abbiamo dei dati sicu-ri. Credo che la Lazio abbia fatto un ottimo investimento. Marchetti mi piace molto”.

Crede che Marchetti sia pron-to per una squadra come la Lazio?“Secondo me poteva arrivare anche prima. Quando giocava all’Albinoleffe l’avevo già segnala-to: nelle gare che aveva disputato dimostrava di avere quelle qualità necessarie per poter svolgere un ruolo importante in una grande squadra”.

Quali sono i suoi punti di for-za?“Innanzitutto, la struttura fisica è fondamentale. Marchetti ha il fisi-co del portiere moderno. Tuttavia, questo non basta per essere un buon portiere. Infatti, lui ha molta posizione, è coraggioso e reattivo. Ha tutte le caratteristiche per poter fare bene”.

pag. 48 - Il Personaggio Ottobre 2011

Marchetti o stekelenburg?

Marchetti tutta la vita!

“”

DUE NUMERIDi solito per indicare un portiere si ricorre all’espres-sione “numero uno”, ma sembra che per Marchetti non sia utilizzabile tale terminologia. Federico, in-fatti, ha scelto due numeri. Nelle partite europee indosserà la maglia con il numero 83, per le gare di campionato, invece, il numero stampato sarà il 22.

Page 6: Federico Marchetti

Secondo lei c’è una crisi ge-nerale dei por-

tieri?“ P r o b a b i l -mente sì, ma a noi ne basta uno!”

Marchetti o Steke-

lenburg?“Marchetti tutta la

vita”.

Rispetto a Muslera, cosa guadagna e cosa perde la Lazio con Marchetti?“Avevo una grande stima anche di Muslera. Giocare a Roma non è facile, ma Marchetti arriva nel periodo di maturià assoluta, in un momento favorevole e con tanta voglia di riscatto e di farsi cono-scere. Credo che possa portare qualche vantaggio alla Lazio, così come lo ha portato Muslera, por-tiere giovane, cresciuto molto gra-zie alla sua applicazione. Tuttavia, Marchetti parte da una posizione di base migliore di Muslera”.

Secondo lei, Marchetti è il migliore dei portieri italiani dopo Buffon?“Buffon è un mito del calcio mon-diale e si sta riprendendo molto bene da un intervento subìto. Cre-do che però Marchetti possa egua-

Il Personaggio - pag. 53Ottobre 2011

gliarlo. La crescita di un portiere dipende anche dal gruppo e dai compagni di squadra. Mi auguro che la crescita di Marchetti sia im-portante e forte, dovuta alla sua ap-plicazione, alla naturale capacità e che sia supportato anche dalla sua squdra. Questo discorso lo voglio rapportare a me stesso. Quando arrivai alla Lazio nel 1962, per me-tà campionato sono stato preso per mano dai miei compagni, che mi hanno permesso di fare esperienza e per questo li ringrazio molto. Diffi-cilmente mandavano alla conclusio-ne gli avversari, poi sicuramente ci ho messo anche del mio. C’erano dei portieri, senza fare nomi, che avevano sempre 8 in pagella, pren-devano 60 goal all’anno e veniva-no impegnati dal primo all’ultimo minuto: quelli non erano portieri buoni. Il buon portiere, nella logi-ca della terminologia, è quello che non prende mai gol o che, magari, subisce solo un tiro e lo para.”

Quale è la scuola di portieri migliore del mondo?“Non credo ci sia una scuola vera e propria al giorno d’oggi. Una volta era una caratteristica italia-na, ma adesso quel tipo di allena-mento e di insegnamento è stato esportato. Bravi portieri arrivano anche dal Brasile, che pur avendo avuto in passato un grandissimo portiere come Gilmar, mio punto di rifermento assoluto, non ha mai avuto una grande tradizione di estremi difensori. Con la tecnologia e la comunica-zione così sviluppate i metodi di allenamento sono stati esportati all’estero. In più, il portiere ha do-vuto fare i conti sia con il cambio di alcune regole di gioco che con il cambio di palloni. Nella sostanza, il portiere deve essere sempre presente, concentra-to al massimo, sbagliare poco ed avere un ottimo feeling con i propri compagni.

L’ESORDIO IN NAZIONALEL’esordio in maglia azzurra risale al 2009, quando Federico disputa un’amichevole contro l’Irlanda del Nord. Il commissario tecnico Lippi lo considerava una valida alternativa a Buffon, tanto da convocar-lo per il Mondiale 2010 in Sud Africa, competizione in cui Marchetti è chiamato a sostituire il primo portiere infortunato, collezionando tre presenze.

Federico si riscalda nel pre-partita sotto gli ordini di Grigioni