etica deontologia professionale

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ETICA E’ una componente imprescindibile della professionalità di tutti gli operatori sanitari. Il termine caratterizza le filosofie che pongono il dovere come principio assoluto fonte dell’obbligazione morale. Etica è la riflessione sul dover essere, ossia s u come dovremmo comportarci, in base a quali principi e ragioni. Il termine deriva dal greco antico ETHOS “ carattere, comportamento, costume, consuetudine”. DEONTOLOGIA PROFESSIONALE E’ il complesso delle regole di condotta che devono essere rispettate nell’attività professionale al fine di impedire che la professione stessa venga lesa, perdendo così di credibilità pubblica . Per l’OSS l’etica è fondamentale in quanto il suo lavoro è a stretto contatto con il paziente e pertanto richiede un comportamento etico il più possibile appropriato alla situazione. Le professioni sanitarie più di tutte sono finalizzate al benessere dell’uomo, utilizzando tecniche e metodi il più possibile eticamente corretti. La centralità è del paziente ed è sovrana – Carta dei diritti del malato – tutto ruota intorno a lui e dipende da lui. Una volta fornitegli accurate ed attente informazioni, è lui che decide di sé. La centralità del paziente ha portato così alla formazione di nuovi modelli etici comportamentali ai quali fanno riferimento tutte le figure sanitarie. E’ nel XX secolo che vediamo cambiamenti avvenuti in tutto l’ambito sanitario, apportando modifiche del S.S.N. ( Servizio Sanitario Nazionale) non solo da un punto di vista di strutture bensì anche di nuovi ruoli e competenze delle figure professionali. Il medico diventa sempre più specializzato, abbandonando la vecchia figura del “medico factotum”, l’infermiere, con il riconoscimento della propria professionalità come AUTONOMA, ha mutato radicalmente il suo ruolo. Infatti con la caduta del mansionario infermieristico, la competenza dell’infermiere passa da professionale ( tecnica) a professionista (intellettuale). In questo modo essendo investito di nuovi compiti e responsabilità, non può sempre occuparsi dei compiti pratici che richiedono, ovviamente molto tempo, come ad esempio la prima assistenza del malato. Per cui nasce la figura dell’OSS i cui compiti sono: Soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario.

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Page 1: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

ETICA

E’ una componente imprescindibile della professionalità di tutti gli operatori sanitari.

• Il termine caratterizza le filosofie che pongono il dovere come principio assoluto fonte

dell’obbligazione morale. Etica è la riflessione sul dover essere, ossia s u come dovremmo

comportarci, in base a quali principi e ragioni.

• Il termine deriva dal greco antico ETHOS “ carattere, comportamento, costume, consuetudine”.

DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

E’ il complesso delle regole di condotta che devono essere rispettate nell’attività professionale al fine di

impedire che la professione stessa venga lesa, perdendo così di credibilità pubblica .

Per l’OSS l’etica è fondamentale in quanto il suo lavoro è a stretto contatto con il paziente e pertanto

richiede un comportamento etico il più possibile appropriato alla situazione.

Le professioni sanitarie più di tutte sono finalizzate al benessere dell’uomo, utilizzando tecniche e metodi il

più possibile eticamente corretti.

La centralità è del paziente ed è sovrana – Carta dei diritti del malato – tutto ruota intorno a lui e dipende

da lui. Una volta fornitegli accurate ed attente informazioni, è lui che decide di sé.

La centralità del paziente ha portato così alla formazione di nuovi modelli etici comportamentali ai quali

fanno riferimento tutte le figure sanitarie.

E’ nel XX secolo che vediamo cambiamenti avvenuti in tutto l’ambito sanitario, apportando modifiche del

S.S.N. ( Servizio Sanitario Nazionale) non solo da un punto di vista di strutture bensì anche di nuovi ruoli e

competenze delle figure professionali.

Il medico diventa sempre più specializzato, abbandonando la vecchia figura del “medico factotum”,

l’infermiere, con il riconoscimento della propria professionalità come AUTONOMA, ha mutato

radicalmente il suo ruolo. Infatti con la caduta del mansionario infermieristico, la competenza

dell’infermiere passa da professionale ( tecnica) a professionista (intellettuale).

In questo modo essendo investito di nuovi compiti e responsabilità, non può sempre occuparsi dei compiti

pratici che richiedono, ovviamente molto tempo, come ad esempio la prima assistenza del malato. Per cui

nasce la figura dell’OSS i cui compiti sono:

Soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie aree di competenza, in un

contesto sia sociale che sanitario.

Page 2: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Favorire il benessere e l’autonomia dell’utente.

L’OSS osserva tutte le sfere dell’assistito e ricoprendo così un grande ruolo nel S.S.N. ne tutela lo stato di

benessere psicologico, fisico e sociale.

E’ così di particolare rilevanza che l’OSS abbia una conoscenza profonda del significato di Etica e di tutto ciò

che quest’ultima porta con sé.

L’Etica è la branca della filosofia che si interessa degli standard di comportamento e dell’azione morale.

L’etica sanitaria riguarda il modo con cui i sanitari adempiono alle loro responsabilità e assistono le persone

cercando di essere professionali ma allo stesso modo rispettosi della persona che si ha di fronte.

ETICA PROFESSIONALE

Principi e valori applicati secondo standard universali di condotta, che devono essere rispettati in ogni

situazione.

L’operatore deve evitare di esprimere pensieri e/o giudizi personali al fine di evitare di condizionare la

decisione del paziente nei confronti del trattamento da seguire.

ETICA MORALE PERSONALE

E’ un insieme di comportamenti regolati da valori morali propri.

La morale personale è dettata dall’educazione ricevuta in età infantile, dalla religione, dalla cultura. Tali

esperienze generano idee che successivamente si trasformano in atteggiamenti comportamentali, azioni

che il singolo decide di attuare.

E’ necessario che tra Etica Professionale e Etica Morale si cerchi di creare una sinergia per essere

eticamente professionali senza prescindere dalla propria morale.

ETICA SANITARIA E I SUOI PRINCIPI FONDAMENTALI

Sono valori di riferimento che guidano e supportano tutti gli operatori della professione sanitaria nella

comprensione della correttezza del loro comportamento e nella individuazione della prassi eticamente

giusta.

Principio di autonomia: ovvero il diritto di ognuno di decidere per se stesso.

Di decidere autonomamente ciò che è meglio per sé. Per coloro che non sono in grado di decidere per sé (

bambini, portatori di handicap, neurologici, anziani con demenze ecc.) è obbligatoria la designazione di un

Tutor Amministratore di sostegno.

Gli OSS svolgono al loro funzione in collaborazione ed a supporto ad altre professioni con l’obiettivo di

soddisfare al meglio e nelle migliori condizioni i bisogni primari e favorire il benessere e l’autonomia

dell’utente.

Page 3: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Tali mansioni portano l’OSS a trascorrere molto tempo con l’assistito instaurando tra loro un rapporto di

fiducia che potrebbe influenzare le decisioni dello stesso sui trattamenti sanitari da seguire.

Per tale motivo è bene che l’OSS non commenti minimamente né tantomeno esprima pensieri personali

sulla condizione fisica e sulle cure a lui consigliate.

Principio di beneficienza: l’operatore ha l’impegno morale di cercare il più possibile di ottenere il massimo

bene per le persone che a lui sono state affidate.

Il principio di beneficienza è la base di tutta l’assistenza sanitaria.

Principio di non maleficenza: dovere dell’operatore di evitare con tutti i mezzi a disposizione di far del

male, fisicamente e/o psicologicamente all’assistito.

Tale principio è quindi volto ad evitare e prevenire il malessere del paziente anche attraverso l’utilizzo di

trattamenti dolorosi ma comunque finalizzati al suo benessere.

Principio di giustizia: l’obbligo morale e professionale di ciascuno a trattare ed assistere tutti in equal

misura evitando discriminazioni.

DEONTOLOGIA

E’ composta da un insieme di regole fondamentali alle quali sono obbligati ad attenersi, all’interno di una

professione, tutti coloro che ne fanno parte.

Il rispetto di queste regole, elencate nel codice deontologico, nasce non solo per tutelare l’assistito e la

professione, ma anche per incrementare, sviluppare al meglio le potenzialità della professione stessa.

Ciò consente di offrire agli utenti un servizio sempre migliore, che muta giorno per giorno cercando di

adattarsi alle esigenze della società.

Gli OSS si occupano dell’essere umano quando non è sempre in grado di provvedere a se stesso, in quanto

vive un periodo di stress psico emotivo e fisico dettato dalla circostanza, temporanea o permanente, di non

essere più capace di soddisfare i propri bisogni autonomamente.

Tutti gli operatori che lavorano all’interno della sanità, dovrebbero lavorare con passione e devozione.

Infatti diversi ed importanti potrebbero essere i danni causati da un suo comportamento

deontologicamente, moralmente ed eticamente scorretto.

Coloro che scelgono di lavorare nell’ambito della sanità, devono avere sempre a mente l’art. 32 della

Costituzione, in modo da essere in grado di dare il meglio di sé per il paziente nel rispetto della legge e della

propria coscienza.

Si può essere un bravo operatore sanitario, indipendentemente dal ruolo che si ricopre, adottando solo

scienza – coscienza – morale e passione per il prossimo.

Page 4: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

CODICE DEONTOLOGICO

Il codice Deontologico è un CORPUS di regole di autodisciplina predeterminate dai professionisti al fine di

garantire il buon funzionamento sociale della professione.

A causa del cambio di competenze, l’OSS nasce come figura di supporto a tutte le professioni sanitarie ma è

di particolare supporto all’infermiere.

La responsabilità di una valida ed adeguata gestione assistenziale è del tutto infermieristica, per tale motivo

nel momento in cui un infermiere affida un compito ad un OSS è l’infermiere stesso ad esserne

responsabile.

Ad oggi non esiste un vero e proprio Codice Deontologico degli OSS essendo una figura professionale che

nasce da un Accordo tra Stato e Regioni relativamente giovane.

L’OSS per il momento, comunque può fare riferimento al Codice Deontologico degli Infermieri, in attesa del

perfezionamento della normativa.

Nel 2017 un D.D.L. della Ministra Lorenzin intese definire le giuste competenze con le dovute

responsabilità, in modo da ridurre la tensione tra competenze e responsabilità Infermieri – OSS.

Ovviamente la responsabilità per la corretta gestione dell’assistenza è in mano all’infermiere ma allo stesso

tempo l’OSS ha una discreta autonomia di operato all’interno di una struttura e nel profilo non viene

indicata nessuna forma di dipendenza dall’infermiere in modo specifico.

Questo ovviamente provoca paura e diffidenza sollevando nel contempo confusione tra le figure.

I DIRITTI DEL MALATO

La carta dei diritti fondamentali dell’unione europea

DIGNITA’

Articolo 1 Dignità umana

La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata.

Articolo 2 Diritto alla vita

1. Ogni persona ha diritto alla vita.

2. Nessuno può essere condannato alla pena di morte, né giustiziato.

Articolo 3 Diritto all’integrità della persona

• 1. Ogni persona ha diritto alla propria integrità fisica e psichica.

• 2. Nell'ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati: a) il consenso

libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge; b) il divieto

delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle persone; c)

il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro; d) il divieto della

clonazione riproduttiva degli esseri umani.

Page 5: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Articolo 4 Proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti

Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti.

Articolo 5 Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato

1. Nessuno può essere tenuto in condizioni di schiavitù o di servitù.

2. Nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio.

3. È proibita la tratta degli esseri umani.

LIBERTÀ

Articolo 6 Diritto alla libertà e alla sicurezza

Ogni persona ha diritto alla libertà e alla sicurezza.

Articolo 7 Rispetto della vita privata e della vita familiare

Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e delle proprie

comunicazioni.

Articolo 8 Protezione dei dati di carattere personale

1. Ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano.

2. Tali dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità determinate e in base al

consenso della persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla legge. Ogni

persona ha il diritto di accedere ai dati raccolti che la riguardano e di ottenerne la rettifica. 3

3. Il rispetto di tali regole è soggetto al controllo di un'autorità indipendente.

Articolo 9 Diritto di sposarsi e di costituire una famiglia

Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia sono garantiti secondo le leggi nazionali che

ne disciplinano l'esercizio.

Articolo 10 Libertà di pensiero, di coscienza e di religione

1. Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di

cambiare religione o convinzione, così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria

convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l'insegnamento,

le pratiche e l'osservanza dei riti.

2. Il diritto all'obiezione di coscienza è riconosciuto secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio.

Articolo 11 Libertà di espressione e d'informazione

1. Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di

ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità

pubbliche e senza limiti di frontiera.

2. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.

Page 6: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Articolo 12 Libertà di riunione e di associazione

1. Ogni persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di associazione a tutti i livelli,

segnatamente in campo politico, sindacale e civico, il che implica il diritto di ogni persona di

fondare sindacati insieme con altri e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

2. I partiti politici a livello dell'Unione contribuiscono a esprimere la volontà politica dei cittadini

dell’Unione.

Articolo 13 Libertà delle arti e delle scienze

Le arti e la ricerca scientifica sono libere. La libertà accademica è rispettata.

Articolo 14 Diritto all'istruzione

1. Ogni persona ha diritto all'istruzione e all'accesso alla formazione professionale e continua.

2. Questo diritto comporta la facoltà di accedere gratuitamente all'istruzione obbligatoria.

3. La libertà di creare istituti di insegnamento nel rispetto dei principi democratici, così come il diritto dei

genitori di provvedere all'educazione e all'istruzione dei loro figli secondo le loro convinzioni religiose,

filosofiche e pedagogiche, sono rispettati secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l'esercizio.

Articolo 15 Libertà professionale e diritto di lavorare

1. Ogni persona ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata.

2. Ogni cittadino dell'Unione ha la libertà di cercare un lavoro, di lavorare, di stabilirsi o di prestare servizi in

qualunque Stato membro.

3. I cittadini dei paesi terzi che sono autorizzati a lavorare nel territorio degli Stati membri hanno diritto a

condizioni di lavoro equivalenti a quelle di cui godono i cittadini dell'Unione.

Articolo 16 Libertà d'impresa

È riconosciuta la libertà d'impresa, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi

nazionali.

Articolo 17 Diritto di proprietà

1. Ogni persona ha il diritto di godere della proprietà dei beni che ha acquisito legalmente, di usarli, di

disporne e di lasciarli in eredità. Nessuna persona può essere privata della proprietà se non per causa di

pubblico interesse, nei casi e nei modi previsti dalla legge e contro il pagamento in tempo utile di una giusta

indennità per la perdita della stessa. L'uso dei beni può essere regolato dalla legge nei limiti imposti

dall'interesse generale.

2. La proprietà intellettuale è protetta.

Articolo 18 Diritto di asilo

Il diritto di asilo è garantito nel rispetto delle norme stabilite dalla convenzione di Ginevra del 28 luglio 1951

e dal protocollo del 31 gennaio 1967, relativi allo status dei rifugiati, e a norma del trattato sull'Unione

europea e del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (in appresso denominati «i trattati»)

Page 7: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Articolo 19 Protezione in caso di allontanamento, di espulsione e di estradizione

1. Le espulsioni collettive sono vietate.

2. Nessuno può essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esiste un rischio serio di

essere sottoposto alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti.

UGUAGLIANZA

Articolo 20 Uguaglianza davanti alla legge

Tutte le persone sono uguali davanti alla legge.

Articolo 21 Non discriminazione

1. È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della

pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni

personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza

nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale.

2. Nell'ambito d’applicazione dei trattati e fatte salve disposizioni specifiche in essi contenute, è vietata

qualsiasi discriminazione in base alla nazionalità.

Articolo 22 Diversità culturale, religiosa e linguistica

L'Unione rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica.

Articolo 23 Parità tra donne e uomini

La parità tra donne e uomini deve essere assicurata in tutti i campi, compreso in materia di occupazione, di

lavoro e di retribuzione.

Il principio della parità non osta al mantenimento o all'adozione di misure che prevedano vantaggi specifici

a favore del sesso sottorappresentato.

Articolo 24 Diritti del minore

1. I minori hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere. Essi possono

esprimere liberamente la propria opinione. Questa viene presa in considerazione sulle questioni

che li riguardano in funzione della loro età e della loro maturità.

2. In tutti gli atti relativi ai minori, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private,

l'interesse superiore del minore deve essere considerato preminente.

3. Il minore ha diritto di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori,

salvo qualora ciò sia contrario al suo interesse.

Articolo 25 Diritti degli anziani

L'Unione riconosce e rispetta il diritto degli anziani di condurre una vita dignitosa e indipendente e di

partecipare alla vita sociale e culturale.

Articolo 26 Inserimento delle persone con disabilità

Page 8: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

L'Unione riconosce e rispetta il diritto delle persone con disabilità di beneficiare di misure intese a

garantirne l'autonomia, l'inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità.

SOLIDARIETA

Articolo 27 Diritto dei lavoratori all'informazione e alla consultazione nell'ambito dell'impresa

Ai lavoratori o ai loro rappresentanti devono essere garantite, ai livelli appropriati, l'informazione e la

consultazione in tempo utile nei casi e alle condizioni previsti dal diritto dell'Unione e dalle legislazioni e

prassi nazionali.

Articolo 28 Diritto di negoziazione e di azioni collettive

I lavoratori e i datori di lavoro, o le rispettive organizzazioni, hanno, conformemente al diritto dell’Unione e

alle legislazioni e prassi nazionali, il diritto di negoziare e di concludere contratti collettivi, ai livelli

appropriati, e di ricorrere, in caso di conflitti di interessi, ad azioni collettive per la difesa dei loro interessi,

compreso lo sciopero.

Articolo 29 Diritto di accesso ai servizi di collocamento

Ogni persona ha il diritto di accedere a un servizio di collocamento gratuito.

Articolo 30 Tutela in caso di licenziamento ingiustificato

Ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto

dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali.

Articolo 31 Condizioni di lavoro giuste ed eque

1. Ogni lavoratore ha diritto a condizioni di lavoro sane, sicure e dignitose.

2. Ogni lavoratore ha diritto a una limitazione della durata massima del lavoro, a periodi di riposo giornalieri

e settimanali e a ferie annuali retribuite.

Articolo 32 Divieto del lavoro minorile e protezione dei giovani sul luogo di lavoro

Il lavoro minorile è vietato. L'età minima per l'ammissione al lavoro non può essere inferiore all'età in cui

termina la scuola dell'obbligo, fatte salve le norme più favorevoli ai giovani ed eccettuate deroghe limitate.

I giovani ammessi al lavoro devono beneficiare di condizioni di lavoro appropriate alla loro età ed essere

protetti contro lo sfruttamento economico o contro ogni lavoro che possa minarne la sicurezza, la salute, lo

sviluppo fisico, psichico, morale o sociale o che possa mettere a rischio la loro istruzione.

Articolo 33 Vita familiare e vita professionale

1. È garantita la protezione della famiglia sul piano giuridico, economico e sociale.

2. Al fine di poter conciliare vita familiare e vita professionale, ogni persona ha il diritto di essere

tutelata contro il licenziamento per un motivo legato alla maternità e il diritto a un congedo di maternità

retribuito e a un congedo parentale dopo la nascita o l'adozione di un figlio.

Page 9: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Articolo 34 Sicurezza sociale e assistenza sociale

1. L'Unione riconosce e rispetta il diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale e ai servizi

sociali che assicurano protezione in casi quali la maternità, la malattia, gli infortuni sul lavoro, la

dipendenza o la vecchiaia, oltre che in caso di perdita del posto di lavoro, secondo le modalità

stabilite dal diritto dell’Unione e le legislazioni e prassi nazionali.

2. Ogni persona che risieda o si sposti legalmente all'interno dell'Unione ha diritto alle prestazioni di

sicurezza sociale e ai benefici sociali, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi

nazionali.

3. Al fine di lottare contro l'esclusione sociale e la povertà, l'Unione riconosce e rispetta il diritto

all'assistenza sociale e all'assistenza abitativa volte a garantire un'esistenza dignitosa a tutti coloro che non

dispongano di risorse sufficienti, secondo le modalità stabilite dal diritto dell’Unione e le legislazioni e

prassi nazionali.

Articolo 35 Protezione della salute

Ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni

stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali.

Nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche ed attività dell'Unione è garantito un livello elevato di

protezione della salute umana.

Articolo 36 Accesso ai servizi d'interesse economico generale

Al fine di promuovere la coesione sociale e territoriale dell'Unione, questa riconosce e rispetta l'accesso ai

servizi d'interesse economico generale quale previsto dalle legislazioni e prassi nazionali, conformemente ai

trattati.

Articolo 37 Tutela dell'ambiente

Un livello elevato di tutela dell'ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle

politiche dell'Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile.

Articolo 38 Protezione dei consumatori

Nelle politiche dell'Unione è garantito un livello elevato di protezione dei consumatori.

CITTADINANZA

Articolo 39 Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo

1. Ogni cittadino dell'Unione ha il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo

nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.

2. I membri del Parlamento europeo sono eletti a suffragio universale diretto, libero e segreto.

Articolo 40 Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali

Ogni cittadino dell'Unione ha il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali nello Stato membro in

cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato.

Page 10: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Articolo 41 Diritto ad una buona amministrazione

1. Ogni persona ha diritto a che le questioni che la riguardano siano trattate in modo imparziale ed equo ed

entro un termine ragionevole dalle istituzioni, organi e organismi dell'Unione.

2. Tale diritto comprende in particolare: a) il diritto di ogni persona di essere ascoltata prima che nei suoi

confronti venga adottato un provvedimento individuale che le rechi pregiudizio; b) il diritto di ogni persona

di accedere al fascicolo che la riguarda, nel rispetto dei legittimi interessi della riservatezza e del segreto

professionale e commerciale; c) l'obbligo per l'amministrazione di motivare le proprie decisioni.

3. Ogni persona ha diritto al risarcimento da parte dell’Unione dei danni cagionati dalle sue istituzioni o dai

suoi agenti nell'esercizio delle loro funzioni, conformemente ai principi generali comuni agli ordinamenti

degli Stati membri.

4. Ogni persona può rivolgersi alle istituzioni dell'Unione in una delle lingue dei trattati e deve ricevere una

risposta nella stessa lingua.

Articolo 42 Diritto d'accesso ai documenti

Ogni cittadino dell'Unione nonché ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno

Stato membro ha il diritto di accedere ai documenti delle istituzioni, organi e organismi dell’Unione, a

prescindere dal loro supporto.

Articolo 43 Mediatore europeo

Ogni cittadino dell'Unione nonché ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno

Stato membro ha il diritto di sottoporre al mediatore europeo casi di cattiva amministrazione nell'azione

delle istituzioni, organi o organismi dell’Unione, salvo la Corte di giustizia dell'Unione europea nell'esercizio

delle sue funzioni giurisdizionali.

Articolo 44 Diritto di petizione

Ogni cittadino dell'Unione nonché ogni persona fisica o giuridica che risieda o abbia la sede sociale in uno

Stato membro ha il diritto di presentare una petizione al Parlamento europeo.

Articolo 45 Libertà di circolazione e di soggiorno

1. Ogni cittadino dell'Unione ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli

Stati membri.

2. La libertà di circolazione e di soggiorno può essere accordata, conformemente ai trattati, ai cittadini dei

paesi terzi che risiedono legalmente nel territorio di uno Stato membro.

Articolo 46 Tutela diplomatica e consolare

Ogni cittadino dell'Unione gode, nel territorio di un paese terzo nel quale lo Stato membro di cui ha la

cittadinanza non è rappresentato, della tutela delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato

membro, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato

GIUSTIZIA

Articolo 47 Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale

Page 11: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Ogni persona i cui diritti e le cui libertà garantiti dal diritto dell'Unione siano stati violati ha diritto a un

ricorso effettivo dinanzi a un giudice, nel rispetto delle condizioni previste nel presente articolo. Ogni

persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine

ragionevole da un giudice indipendente e imparziale, precostituito per legge. Ogni persona ha la facoltà di

farsi consigliare, difendere e rappresentare. A coloro che non dispongono di mezzi sufficienti è concesso il

patrocinio a spese dello Stato, qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso effettivo alla giustizia.

Articolo 48 Presunzione di innocenza e diritti della difesa

1. Ogni imputato è considerato innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente

provata.

2. Il rispetto dei diritti della difesa è garantito ad ogni imputato.

Articolo 49 Principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene

1. Nessuno può essere condannato per un'azione o un'omissione che, al momento in cui è stata

commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o il diritto internazionale. Parimenti, non

può essere inflitta una pena più grave di quella applicabile al momento in cui il reato è stato

commesso. Se, successivamente alla commissione del reato, la legge prevede l'applicazione di una

pena più lieve, occorre applicare quest'ultima.

2. Il presente articolo non osta al giudizio e alla condanna di una persona colpevole di un'azione o di

un'omissione che, al momento in cui è stata commessa, costituiva un crimine secondo i principi generali

riconosciuti da tutte le nazioni.

3. Le pene inflitte non devono essere sproporzionate rispetto al reato.

Articolo 50 Diritto di non essere giudicato o punito due volte per lo stesso reato

Nessuno può essere perseguito o condannato per un reato per il quale è già stato assolto o condannato

nell'Unione a seguito di una sentenza penale definitiva conformemente alla legge.

DISPOSIZIONI GENERALI CHE DISCIPLINANO L’INTERPRETAZIONE E L'APPLICAZIONE DELLA CARTA

Articolo 51 Ambito di applicazione

1. Le disposizioni della presente Carta si applicano alle istituzioni, organi e organismi dell'Unione nel

rispetto del principio di sussidiarietà, come pure agli Stati membri esclusivamente nell'attuazione del diritto

dell'Unione. Pertanto, i suddetti soggetti rispettano i diritti, osservano i principi e ne promuovono

l'applicazione secondo le rispettive competenze e nel rispetto dei limiti delle competenze conferite

all'Unione nei trattati.

2. La presente Carta non estende l'ambito di applicazione del diritto dell'Unione al di là delle

competenze dell'Unione, né introduce competenze nuove o compiti nuovi per l'Unione, né modifica le

competenze e i compiti definiti nei trattati.

Articolo 52 Portata e interpretazione dei diritti e dei principi

Page 12: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

1. Eventuali limitazioni all'esercizio dei diritti e delle libertà riconosciuti dalla presente Carta devono

essere previste dalla legge e rispettare il contenuto essenziale di detti diritti e libertà. Nel rispetto

del principio di proporzionalità, possono essere apportate limitazioni solo laddove siano necessarie

e rispondano effettivamente a finalità di interesse generale riconosciute dall'Unione o all'esigenza

di proteggere i diritti e le libertà altrui.

2. I diritti riconosciuti dalla presente Carta per i quali i trattati prevedono disposizioni si esercitano alle

condizioni e nei limiti dagli stessi definiti.

3. Laddove la presente Carta contenga diritti corrispondenti a quelli garantiti dalla Convenzione

europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà fondamentali, il significato e la portata degli

stessi sono uguali a quelli conferiti dalla suddetta convenzione. La presente disposizione non preclude che il

diritto dell'Unione conceda una protezione più estesa.

4. Laddove la presente Carta riconosca i diritti fondamentali quali risultano dalle tradizioni

costituzionali comuni agli Stati membri, tali diritti sono interpretati in armonia con dette tradizioni.

5. Le disposizioni della presente Carta che contengono dei principi possono essere attuate da atti

legislativi e esecutivi adottati da istituzioni, organi e organismi dell'Unione e da atti di Stati membri

allorché essi danno attuazione al diritto dell'Unione, nell'esercizio delle loro rispettive competenze.

Esse possono essere invocate dinanzi a un giudice solo ai fini dell'interpretazione e del controllo di

legalità di detti atti.

6. Si tiene pienamente conto delle legislazioni e prassi nazionali, come specificato nella presente

Carta.

7. I giudici dell'Unione e degli Stati membri tengono nel debito conto le spiegazioni elaborate al fine di

fornire orientamenti per l'interpretazione della presente Carta.

Articolo 53 Livello di protezione

Nessuna disposizione della presente Carta deve essere interpretata come limitativa o lesiva dei diritti

dell'uomo e delle libertà fondamentali riconosciuti, nel rispettivo ambito di applicazione, dal diritto

dell'Unione, dal diritto internazionale, dalle convenzioni internazionali delle quali l'Unione o tutti gli Stati

membri sono parti, in particolare dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e

delle Libertà fondamentali, e dalle costituzioni degli Stati membri.

Articolo 54 Divieto dell'abuso di diritto

Nessuna disposizione della presente Carta deve essere interpretata nel senso di comportare il

diritto di esercitare un'attività o compiere un atto che miri a distruggere diritti o libertà riconosciuti nella

presente Carta o a imporre a tali diritti e libertà limitazioni più ampie di quelle previste dalla presente

Carta.

Dalla carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea possiamo trarre la Carta dei Diritti del Malato.

Ogni paese dell’unione Europea sceglie liberamente se aderire o meno, parzialmente o totalmente alla

carta dei Diritti. Infatti ogni Sistema Sanitario Nazionale si presenta in modo diverso nei confronti

dei diritti della persona assistita.

Page 13: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

La Carta dei Diritti del Malato ha l’obbligo di tutelare tutti i malati di diverse nazioni facendo applicare

regole comuni a tutti che prescindono dalla discrezionalità dei singoli paesi.

• Art. 1 (Diritto a misure preventive) Ogni individuo ha diritto a servizi appropriati per prevenire le

malattie.

Codice di deontologia medica

• (Informazione al cittadino) - … Il medico deve, altresì, soddisfare le richieste di informazione del

cittadino in tema di prevenzione. .

• Art. 2 (Diritto all’ accesso) -Ogni individuo ha il diritto di accedere ai servizi sanitari che il suo stato

di salute richiede. I servizi sanitari devono garantire eguale accesso a ognuno, senza discriminazioni

sulla base delle risorse finanziarie, del luogo di residenza, dl tipo di malattia o del momento di

accesso al servizio.

Codice di deontologia medica

• Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’ uomo e il sollievo dalla

sofferenza nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana, senza discriminazioni di

età, di sesso, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di

pace come in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera.

La salute è intesa nell’ accezione più ampia del termine, come condizione cioè di benessere fisico e

psichico della persona.

• Art. 3 (Diritto alla informazione) -Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutte le informazioni che

riguardano il suo stato di salute, i servizi sanitari e il modo in cui utilizzarli, nonché a tutte quelle

informazioni che la ricerca scientifica e l’ innovazione tecnologica rendono disponibili.

Codice di deontologia medica

• Nel rilasciare le prescrizioni diagnostiche, terapeutiche e riabilitative deve fornire, in termini

comprensibili e documentati, tutte le idonee informazioni e verificarne, per quanto possibile, la

corretta esecuzione. …

• Art. 4 (Diritto al consenso) -Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutte le informazioni che

possono metterlo in grado di partecipare attivamente alle decisioni che lo riguardano. Queste

informazioni sono un prerequisito per ogni procedura e trattamento, ivi compresa la partecipazione

alle sperimentazioni.

Codice di deontologia medica

• Il medico non deve intraprendere alcuna attività diagnostica e/o terapeutica senza l’ acquisizione

del consenso informato del paziente. Il consenso, espresso in forma scritta nei casi previsti dalla

legge e nei casi in cui per la particolarità delle prestazioni diagnostiche e/o terapeutiche o per le

possibili conseguenze delle stesse sull’ integrità fisica

• Art. 5 (Diritto alla libera scelta) Ogni individuo ha il diritto di scegliere liberamente tra differenti

procedure ed erogatori di trattamenti sanitari sulla base di informazioni adeguate

Codice di deontologia medica

Page 14: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

• (Libera scelta del medico e del luogo d cura) –La libera scelta del medico e del luogo di cura

costituisce principio fondamentale del rapporto medico-paziente

• Art. 6 (Diritto alla privacy e alla confidenzialità) Ogni individuo ha il diritto alla confidenzialità delle

informazioni di carattere personale, incluse quelle che riguardano il suo stato di salute e le possibili

procedure diagnostiche o terapeutiche, così come alla privacy durante l’ attuazione di esami

diagnostici, visite specialistiche e trattamenti medico-chirurgici

• Codice di deontologia medica

• (Segreto professionale) Il medico deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è stato confidato o

che può conoscere in ragione della sua professione; deve, altresì, conservare il massimo riserbo

sulle prestazioni professionali effettuate o programmate, nel rispetto dei principi che garantiscano

la tutela della riservatezza. La rivelazione assume particolare gravità quando ne derivi profitto,

proprio o altrui,

• Art. 7 (Diritto al rispetto dei tempi dei pazienti) Ogni individuo ha il diritto di ricevere i trattamenti

sanitari in tempi brevi e predeterminati. Questo diritto si applica ad ogni trattamento sanitario.

• Codice di deontologia medica

• (Esercizio dell’ attività professionale) Il medico nell’ esercizio professionale deve attenersi alle

conoscenze scientifiche ed ispirarsi ai valori etici fondamentali, assumendo come principio il

rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libertà e della dignità della persona; non deve

soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura.

• Art. 8 (Diritto al rispetto di standard di qualità) Ogni individuo ha il diritto di accedere a servizi

sanitari di alta qualità, sulla base della definizione e del rispetto di standard ben precisi.

• Codice di deontologia medica

• In nessun caso il medico dovrà accedere a richieste del paziente in contrasto con i principi di

scienza e coscienza allo scopo di compiacerlo, sottraendolo alle sperimentate ed efficaci cure

disponibili.

• Art. 9 (Diritto alla sicurezza) Ogni individuo ha il diritto di non subire danni derivanti dal cattivo

funzionamento dei servizi sanitari e da errori medici e ha diritto di accedere a servizi e trattamenti

sanitari che garantiscano elevati standard di sicurezza.

• Codice di deontologia medica

• La prescrizione di un accertamento diagnostico e/o di una terapia impegna la responsabilità

professionale ed etica del medico e non può che far seguito ad una diagnosi circostanziata o,

quantomeno, a un fondato sospetto diagnostico

• Art. 10 (Diritto alla innovazione) Ogni individuo ha il diritto di accedere a procedure innovative,

incluse quelle diagnostiche, in linea con gli standard internazionali e indipendentemente da

considerazioni economiche o finanziarie.

• Codice di deontologia medica

Page 15: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

• (Aggiornamento e formazione professionale permanente) Il medico ha l’ obbligo dell’

aggiornamento e della formazione professionale permanente, onde garantire il continuo

adeguamento delle sue conoscenze e competenze al progresso clinico scientifico.

• Art. 11 (Diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari) Ogni individuo ha il diritto di evitare

quanta più sofferenza possibile, in ogni fase della sua malattia.

• Codice di deontologia medica

• Dovere del medico è la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’ uomo e il sollievo dalla

sofferenza nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana, senza discriminazioni di

età, di sesso, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, in tempo di

pace come in tempo di guerra, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera.

• Art. 12. (Diritto ad un trattamento personalizzato) Ogni individuo ha diritto a programmi diagnostici

o terapeutici il più possibile adeguati alle sue esigenze personali.

• Codice di deontologia medica

• Il medico nell’ esercizio professionale deve attenersi alle conoscenze scientifiche ed ispirarsi ai

valori etici fondamentali, assumendo come principio il rispetto della vita, della salute fisica e

psichica, della libertà e della dignità della persona; non deve soggiacere a interessi, imposizioni e

suggestioni di qualsiasi natura.

• Art. 13 (Diritto al reclamo) Ogni individuo ha il diritto di reclamare ogni qual volta abbia subito un

danno e di ricevere una risposta.

• Codice di deontologia medica

• (Rispetto dei diritti del cittadino) Il medico nel rapporto con il cittadino deve improntare la propria

attività professionale al rispetto dei diritti fondamentali della persona.

• Art. 14 (Diritto al risarcimento) Ogni individuo ha il diritto di ricever un risarcimento adeguato, in

tempi ragionevolmente brevi, ogni qual volta abbia subito un danno fisco, morale o psicologico

causato dai servizi sanitari.

• Codice di deontologia medica

Mentre il Codice di deontologia medica si limita a declinare il profilo della responsabilità in una accezione

del tutto ampia, (ri)-comprendendovi, accanto alla componente “professionale”, anche quella di pertinenza

“etica”, la Carta europea dei diritti del malato sancisce in maniera del tutto esplicita: a) il diritto di usufruire

di servizi dotati di elevati standard di sicurezza; b) il diritto, contestuale, di ottenere un risarcimento

adeguato nel caso di errore medico e/o di cattivo funzionamento dei servizi sanitari.

DIRITTI DEL MALATO NELLE STRUTTURE SANITARIE

Questa parte propone la proclamazione di quattordici diritti dei pazienti, che nel loro insieme cercano di

rendere i diritti fondamentali concreti, applicabili e appropriati alla attuale fase di transizione dei servizi

sanitari. Tutti questi diritti mirano a garantire un “alto livello di protezione della salute umana” (articolo 35

Page 16: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

della Carta dei diritti fondamentali) assicurando l’alta qualità dei servizi erogati dai diversi sistemi sanitari

nazionali.

Riguardo ai 14 diritti, è necessario fare alcune premesse:

La definizione dei diritti implica che sia i cittadini che gli altri attori della sanità assumano le proprie

responsabilità. I diritti sono infatti correlati sia con i doveri che con le responsabilità.

La Carta si applica a tutti gli individui, riconoscendo il fatto che le differenze, come l’età, il genere, la

religione, lo status socio-economico, il livello di alfabetizzazione, ecc., possono influenzare i bisogni

individuali di assistenza sanitaria.

La Carta non intende prendere posizione su questioni di tipo etico.

La Carta definisce diritti che sono validi negli attuali sistemi sanitari europei. Essa potrà essere

quindi rivista e modificata per tenere conto della loro evoluzione, nonché dello sviluppo della ricerca

scientifica e tecnologica.

I quattordici diritti sono una concretizzazione di diritti fondamentali e, come tali, devono essere

riconosciuti e rispettati indipendentemente da limitazioni finanziarie, economiche o politiche, tenendo

conto dei criteri di appropriatezza.

Il rispetto di questi diritti implica il soddisfacimento sia di requisiti tecnici e organizzativi, sia di

modelli comportamentali e professionali. Questi diritti, perciò, richiedono una riforma globale dei modi in

cui operano i sistemi sanitari nazionali.

Ogni articolo della Carta si riferisce a un diritto e lo definisce e illustra, senza la pretesa di prevedere

tutte le possibili situazioni a cui esso si riferisce.

1. Diritto a misure preventive

Ogni individuo ha diritto a servizi appropriati a prevenire la malattia.

I servizi sanitari hanno il dovere di perseguire questo fine incrementando la consapevolezza delle

persone, garantendo procedure sanitarie a intervalli regolari e libere da costi per i diversi gruppi di

popolazione a rischio, e rendendo disponibili per tutti i risultati della ricerca scientifica e della innovazione

tecnologica.

2. Diritto all’accesso

Ogni individuo ha il diritto di accedere ai servizi sanitari richiesti

dal suo stato di salute “Carta dei Diritti del Paziente ”

RICEVERE CORRETTE E DETTAGLIATE INFORMAZIONI SUL SUO STATO DI SALUTE E SU COME POTER

UTLIZZARE I SERVIZI SANITARI

Un paziente ospedaliero ha il diritto a una informazione che sia continua e accurata.

Page 17: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Ciò può essere garantito da un “tutor”.

Ogni individuo ha il diritto all’accesso diretto alle informazioni sulla ricerca scientifica,

sull’assistenza farmaceutica e sulla innovazione tecnologica. Questa informazione può venire da fonti

pubbliche o private, con la garanzia che essa risponda a criteri di accuratezza, attendibilità e trasparenza.

3. Diritto a una informazione che sia continua e accurata

Ogni individuo ha il diritto all’accesso diretto alle informazioni sulla ricerca scientifica,

sull’assistenza farmaceutica e sulla innovazione tecnologica.

Questa informazione può venire da fonti pubbliche o private, con la garanzia che essa risponda a

criteri di accuratezza, attendibilità e trasparenza.

4. Diritto al consenso

Ogni individuo ha il diritto ad accedere a tutte le informazioni che lo possono mettere in grado di

partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la sua salute.

Queste informazioni sono un prerequisito per ogni procedura e trattamento, ivi compresa la

partecipazione alla ricerca scientifica. I fornitori e i professionisti dei servizi sanitari devono dare al paziente

tutte le informazioni relative a un trattamento o a una operazione a cui deve sottoporsi.

Tale informazione deve comprendere i rischi e i disagi associati, gli effetti collaterali e le alternative.

Questa informazione deve essere data con sufficiente anticipo (con un preavviso di almeno 24 ore)

per mettere il paziente in condizione di partecipare attivamente alle scelte terapeutiche riguardanti il suo

stato di salute.

I fornitori e i professionisti dei servizi sanitari devono usare un linguaggio noto al paziente e

comunicare con esso in un modo che sia comprensibile anche per le persone sprovviste di una conoscenza

tecnica.

In tutte le circostanze in cui è previsto che sia un legale rappresentante a dare il consenso

informato, il paziente, che sia un minore o un adulto incapace di intendere e di volere, deve essere

coinvolto quanto più possibile nelle decisioni che lo/la riguardano.

Il consenso informato di un paziente deve essere ottenuto su queste basi. Un paziente ha il diritto

di rifiutare un trattamento o un intervento medico e di cambiare idea durante il trattamento, rifiutando il

suo proseguimento.

Il paziente ha il diritto di rifiutare di ricevere informazioni circa il suo stato di salute.

5. Diritto alla libera scelta

Ogni individuo ha il diritto di scegliere liberamente tra differenti procedure ed erogatori di

trattamenti sanitari sulla base di adeguate informazioni.

Il paziente ha il diritto di decidere a quali esami diagnostici e terapie sottoporsi, nonché quali

medici di famiglia, specialisti od ospedalieri utilizzare. I servizi sanitari hanno il dovere di garantire questo

Page 18: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

diritto, fornendo ai pazienti informazioni sui diversi centri e professionisti in grado di garantire un certo

trattamento e sui risultati della loro attività.

Essi devono rimuovere ogni tipo di ostacolo che limiti l’esercizio di questo diritto. Un paziente che

non ha fiducia nel suo medico ha il diritto di designarne un altro.

6. Diritto alla privacy e alla confidenzialità

Ogni individuo ha il diritto alla confidenzialità delle informazioni di carattere personale, incluse

quelle che riguardano il suo stato di salute e le possibili procedure diagnostiche o terapeutiche, così come

ha diritto alla protezione della sua privacy durante l’attuazione di esami diagnostici, visite specialistiche e

trattamenti medico-chirurgici in generale.

Tutti i dati e le informazioni relative allo stato di salute di un individuo, nonché ai trattamenti

medici o chirurgici ai quali esso è sottoposto, devono essere considerati privati e, come tali, adeguatamente

protetti.

La privacy delle persone deve essere rispettata, anche nel corso dei trattamenti medici e chirurgici

(esami diagnostici, visite specialistiche, medicazioni, ecc.), i quali devono svolgersi in un ambiente adeguato

e in presenza di coloro la cui presenza è assolutamente necessaria (a meno che il paziente non lo abbia

esplicitamente consentito o richiesto.

7. Diritto al rispetto del tempo dei pazienti

Ogni individuo ha diritto a ricevere i necessari trattamenti sanitari in un periodo di tempo veloce e

predeterminato. Questo diritto si applica a ogni fase del trattamento. I servizi sanitari hanno il dovere di

fissare tempi di attesa entro i quali determinati servizi devono essere erogati, sulla base di specifici

standard e in relazione al grado di urgenza del caso.

I servizi sanitari devono garantire a ogni individuo l’accesso ai servizi, assicurando la loro immediata

iscrizione nel caso di liste di attesa. Ogni individuo che lo richiede ha il diritto di consultare le liste di attesa,

nei limiti del rispetto della privacy.

Nel caso in cui i servizi sanitari non siano in grado di fornire i servizi nel tempo massimo

predeterminato, deve essere garantita la possibilità di usufruire di servizi alternativi di qualità comparabile

e ogni costo da ciò derivante per il paziente deve essere rimborsato in un tempo ragionevole.

I medici devono dedicare un tempo adeguato ai loro pazienti, compreso il tempo dedicato a fornire

informazioni.

8. Diritto al rispetto di standard di qualità

Ogni individuo ha il diritto di accedere a servizi sanitari di alta qualità, sulla base della definizione e

del rispetto di precisi standard.

Il diritto a servizi sanitari di qualità richiede che le strutture sanitarie e i professionisti pratichino

livelli soddisfacenti di prestazioni tecniche, di comfort e di relazioni umane.

Page 19: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Questo implica la specificazione e il rispetto di precisi standard di qualità, fissati per mezzo di una

procedura di consultazione pubblica e rivisti e valutati periodicamente.

9. Diritto alla sicurezza

Ogni individuo ha il diritto di essere libero da danni derivanti dal cattivo funzionamento dei servizi

sanitari, dalla malpractice e dagli errori medici, e ha il diritto di accesso a servizi e trattamenti sanitari che

garantiscano elevati standard di sicurezza.

Al fine di garantire questo diritto, gli ospedali e i servizi sanitari devono monitorare continuamente i

fattori di rischio ed assicurare che i dispositivi sanitari elettronici siano mantenuti in buono stato e che gli

operatori siano formati in modo appropriato.

Tutti i professionisti sanitari devono essere pienamente responsabili della sicurezza di ogni fase ed

elemento di un trattamento medico.

I medici devono essere in grado di prevenire i rischi di errori attraverso il monitoraggio dei

precedenti e la formazione continua.

I membri di staff sanitari che riferiscono la esistenza di rischi ai loro superiori e/o colleghi devono

essere protetti da possibili conseguenze avverse.

10. Diritto alla innovazione

Ogni individuo ha il diritto all’accesso a procedure innovative, incluse quelle diagnostiche, secondo

gli standard internazionali e indipendentemente da considerazioni economiche o finanziarie.

I servizi sanitari hanno il dovere di promuovere e sostenere la ricerca in campo biomedico,

dedicando particolare attenzione alle malattie rare. I risultati della ricerca devono essere adeguatamente

disseminati.

11. Diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari

Ogni individuo ha il diritto di evitare quanta più sofferenza possibile, in ogni fase della sua malattia.

I servizi sanitari devono impegnarsi ad assumere tutte le misure utili a questo fine, come ad

esempio fornendo cure palliative e semplificando l’accesso di pazienti a esse.

12. Diritto a un trattamento personalizzato

Ogni individuo ha il diritto a programmi diagnostici o terapeutici quanto più possibile adatti alle sue

personali esigenze.

I servizi sanitari devono garantire, a questo fine, programmi flessibili, orientati quanto più possibile

agli individui, assicurando che i criteri di sostenibilità economica non prevalgano sul diritto alle cure.

13. Diritto al reclamo

Page 20: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Ogni individuo ha il diritto di reclamare ogni qual volta abbia sofferto un danno e ha il diritto a

ricevere una risposta o un altro tipo di reazione.

I servizi sanitari devono garantire l’esercizio di questo diritto, assicurando (con l’aiuto di terze parti)

ai pazienti informazioni circa i loro diritti, mettendoli in condizioni di riconoscere le violazioni e formalizzare

il loro reclamo.

I reclami devono essere fatti tramite procedure standard e facilitati da istituzioni indipendenti e/o da

organizzazioni dei cittadini e non possono pregiudicare il diritto dei pazienti ad avviare un’azione legale o a

perseguire procedure di conciliazione.

14. Diritto al risarcimento

Ogni individuo ha il diritto di ricevere un sufficiente risarcimento in un tempo ragionevolmente

breve ogni qual volta abbia sofferto un danno fisico ovvero morale e psicologico causato da un trattamento

di un servizio sanitario.

I servizi sanitari devono garantire un risarcimento, qualunque sia la gravità del danno e la sua causa

(da un’attesa eccessiva a un caso di malpractice), anche quando la responsabilità ultima non può essere

determinata con assoluta certezza.

PRINCIPI ETICI OSS

Importanti pilastri per il raggiungimento dell’alta salute dell’individuo sono i principi etici che

regolano i rapporti tra gli operatori, l’assistito e le loro famiglie, consentendo di ottenere comportamenti

egalitari tra chi eroga assistenza.

Tali principi sono dipendenti l’uno dall’altro.

1 Principio di fedeltà

E’ il principio attraverso il quale gli operatori restano fedeli agli impegni presi nel momento in cui

hanno scelto e accettato di svolgere questo lavoro.

La loro fedeltà deve rimanere invariata nonostante momenti di stress lavorativo.

La fedeltà ai compiti che svolgono, alle promesse e agli impegni presi deve essere rispettata sempre

e comunque.

E’ come un contratto sociale tra operatore ed assistito.

2 Principio di veridicità

La veridicità comporta la completa sincerità dell’operatore nei confronti dell’assistito riguardo le

sue condizioni di salute.

Page 21: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

Detto principio risulta particolarmente necessario nella comunicazione delle diagnosi.

La verità è fondamentale dato che attraverso questa si può far rispettare a pieno il Diritto di

Autonomia.

Applicare al meglio tale principio non è semplice.

Infatti in alcuni casi l’operatore potrebbe optare per la compassione riportando un quadro poco

fedele della realtà; soprattutto in circostanze particolarmente gravi.

• E’ per questo che una comunicazione onesta, ma compassionevole, richiede specifiche abilità e

tecniche di comunicazione che tutti i professionisti della salute devono sviluppare.

• E’ sinonimo, infatti, di professionalità e rispetto, essere estremamente onesti, onorando il diritto

del malato e della sua famiglia di conoscere esattamente di che natura è il disturbo.

3. PRIVACY

Tutti i dati personali che riguardano la sfera personale e lo stato di salute dell’assistito vengono

tutelati dal Codice della Privacy – D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e ss.mm.ii.

Tale norma è volta a garantire che la raccolta e la registrazione, l’elaborazione, la comunicazione e

la diffusione dei dati della persona da parte degli enti pubblici e soggetti privati, avvenga nel rispetto della

dignità della persona, con particolare riferimento alla riservatezza e alla identità personale.

Pertanto è di fondamentale importanza che tutte le figure sanitarie rispettino la privacy del

paziente in qualsiasi circostanza.

L’OSS utilizzerà un paravento durante il tempo di relazione tra lui ed il malato qualora dovessero

trovarsi all’interno di una struttura con più assistiti, utilizzerà un tono di voce bassa, cercherà di entrare in

empatia, eviterà di parlare di questioni mediche legate allo stato di salute e di esprimere il proprio parere.

Tutti gli operatori hanno l’obbligo di rispettare e tutelare le informazioni sullo stato di salute del

malato, sulla vita privata sua e dei suoi familiari.

Il rispetto della privacy in alcuni rari casi è apparentemente violato, poiché su di esso prevarrà il

Principio di Non Maleficienza, volto alla tutela ed al benessere del paziente stesso.

Qualora il diritto alla Privacy venisse violato, all’infuori di legittimi casi, l’operatore è soggetto

all’art. 662 c.p.

Art. 662 c.p. Chiunque, avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria

professione o arte, di un segreto , lo rivela, senza giusta causa , ovvero lo impiega a proprio o altrui

Page 22: ETICA DEONTOLOGIA PROFESSIONALE

profitto , è punito, se dal fatto può derivare nocumento , con la reclusione fino a un anno o con la multa

da trenta euro a cinquecentosedici euro.

4.Riservatezza

Il principio di riservatezza vieta la divulgazione da parte degli operatori che hanno l’accesso ai dati

sensibili dell’assistito.

Le informazioni personali, richieste perché indispensabili per la guarigione del paziente, devono

restare riservate, eccetto i casi in cui vi è l’autorizzazione del diretto interessato.

Anche il principio di riservatezza ha ragione di essere violato solo se si ha la certezza di raggiungere

e far valere il principio di non maleficienza.

5. Il Consenso Informato

L’art. 50 del Codice Penale, espone il concetto di consenso informato, ovvero l’accettazione di tutto

il percorso della cura che viene proposto al paziente.

L’accettazione avviene solo in seguito ad una accurata spiegazione della diagnosi, delle terapie

consigliate, di potenziali rischi.

L’informazione deve essere chiara, ripetuta più volte se necessario e con un linguaggio appropriato

e consono a chi ci si rivolge.

Il consenso informato è verbale e scritto.

Viene esposto prima verbale, dando così la possibilità al paziente di porre domande.

Fa seguito una forma scritta e firmata, su apposito modulo, per accettazione dell’assistito in caso di

persona in grado di intendere e di volere, oppure a chi ha il titolo giuridico per rappresentarne la volontà.