ernst junger e klaus ulrich leistikov - mantrana, un gioco [byfanatico, 2008]

54

Upload: cosimo-polisena

Post on 16-Feb-2015

151 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

Page 1: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]
Page 2: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]
Page 3: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

I1 collezionista e la natura

Il respiro più lungo è del1 'aforisma KARL KRAus

Una collezione di aforismi ha sempre qualcosa di tau- tologico; giacché una 'collezione' è sempre e comunque una 'raccolta' di aforismi, e all'aforisma in quanto genere si addice la collezione.

Non altrimenti intendeva Walter Benjamin quando insti- tuiva una connessione tra lo 'sguardo' del Collezionista e quello d e l l ' A l l e g ~ la cui scrittura raggelante si serve del frammento, prelevato dal contesto, per ricostruire sempre nuove ed ermetiche costellazioni di senso. Allo stesso modo il Collezionista, vero angelo del nascondimento, strappa 1"oggetto' al suo ambiente, alla sua funzione originale, per ricondurlo al suo 'simile', agli altri 'oggetti' della col- lezione, laddove il criterio della 'somiglianza' è in realtà l'arbitrario 'cerchio magico' del su^ Io. Solo la collezione dà dunque senso all'oggetto collezionato a prescindere dalla sua funzione originaria, dal suo senso 'naturale'.

Per questo ogni collezione è collezione di aforismi, i quali, nella loro mera esistenza, si costituiscono ad 'encicle pedia' del sapere. Di un sapere però che non soggiace più alla schiavitù dell'attribuzione autonale, lì il Collezionista si trasformerebbe in Capitalista, ma d'ordine della 'vetrina', in cui l'oggetto si espone ad un mondo carico di passato, ma soprattutto di presente e di futuro.

Page 4: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

Non è un caso che Jcinger e Leistikov ci presentino questa 'magica enciclopedia' secondo un ordine tematico e non secondo gli autori. Come non è un caso che il 'gioco' consista nell'ordinare questa collezione secondo orizzonti di senso che dipendono solo dal giocatore.

I mantra raccolti, sono - conformemente all'etimo della parola - 'forrnule magiche', strumenti di relazione tra l'uomo e ciò che lo trascende (non semplicemente la trascendenza), il loro senso non sta nella loro sostanza let- terale ma nella loro funzione relazionale, nel loro mette- re in gioco l'uomo e ciò che lo circonda (persino Dio). Essi sono perciò, come gli 'oggetti' del Collezionista, i 'lemmi' di un dizionario segreto, cifrato, di un'enciclope- dia il cui piano sta nello sguardo senza dimensioni del Melanconico, del Collezionista, l'unico che può dare un senso alla loro sequenza. Ed è dalla giustapposizione e dalla sinossi dei mantra che il senso scaturisce quale 'com- mento' di un testo che non c'è e che forse non c'è mai stato, ma le cui tracce invadono il nostro presente. I1 vero metodo del Collezionista - scriveva ancora Walter Benjamin - è quello dell'attualizzazione dell'oggetto nel nostro spazio e nel nostro tempo. Ma non saranno tanto gli oggetti giustapposti e ordinati in collezione a dare il senso, quanto la giustapposizione stessa, lo spazio, il vuoto, la differenza tra un aforisma e l'altro, tra un mantra e l'altro.

È in questi spazi che accade il futuro. L'invito a rendere produttivi, a collezionare secondo

nuovi lessici, tali spazi, non occultandoli, ma facendoli parlare nelle interruzioni del testo, è il vero obiettivo di questo gioco; in gioco è la nostra capacità non di ricucire gli strappi semantici del testo della metafisica, ma di indi-

Page 5: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

care tali intervalli, magari parlando d'altro, citando gli oggetti e i 'pezzi' della nostra collezione, costruendo tra essi relazioni 'magiche', di una magia che è però atto di profanazione. In gioco è appunto la nostra capacità di creare senso al di là delle dittature autonali o del Testo in quanto con-Testo.

Manipolare gli aforismi, usarli come 'oggetti' sottratti alla loro aura, creare nuove collezioni, nuovi lessici, è questo il destino, per niente 'giocoso', a cui questo gioco introduce.

MICHELE COMETA

Page 6: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

MANTRANA Un gioco

condotto da Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov

Page 7: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

Mantrana è un domino con i mantra. I mantra esprimono sotto forma di brevi sentenze esperienze e

convinzioni. Che i mantra siano adatti al gioco lo decide solo la loro f m . Ogni mantra è - in quanto massima - in sé autonomo; tutta-

via può essere considerato come tema o motivo e stimolare alla con- ferma o alla contraddizione, come pincipio dunque.

Dapprima il gioco conduce ad una raccolta di mantra che può essere completata con massime tratte dalla letteratura mondiale.

Questa collaione viene presa in esame e ordinata secondo temi scelti liberamente dal complesso delle massime: i mantra o le massi- me che forniscono i temi si intenderanno come tracce, i rimanenti, conformemente alla h o afinità, come spunti.

La traccia sarà di seguito indicata con cipe romane, gli spunti con quelle arabe.

Ogni gaocatore disporrà i rnantra a proprio piacimento. Potrà dare agli altri la precedenza nei tempi, trovare relazioni tra i man- tra, allinearli diversamente o pervenire a spunti che si ramijìcano. Il gioco vive di pesto.

Se durante la raccolta dei mantra è importante la varietà, durante la composizione dovrà prevalere la sinossi. Si darà f m a ad una casa, ad una sala o solo ad u n bovindo; forse sarà s u . - ciente anche u n vademecum ad uso personale.

Mantrana è u n gzoco come è u n gioco cercare delle conchiglie sulla spiaggia, disporle secondo motivi e scompigliarle di nuovo.

Page 8: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

I Da Dio nulla di nuovo

1 Dio è tutto in una volta e ci si mostra a poco a poco.

2 Dio è povero e sino ad una certa ora impotente.

3 Dio, il mio martire e il mio martirio.

4 Sei dì impiegò Dio nella sua onnipotenza per creare il mondo. Quanto avrà impiegato per se stesso?

5 Non è impossibile descrivere Dio.

6 Se noi fossimo certi della bontà di Dio, l'anarchia sarebbe la nostra forma durevole.

7 Dio ha nel suo giardino animali e mostri, uomini e bruti, ed ha anche i loro guardiani.

8 «Dio è morto* - A che quindi ancora sonniferi?

9 L'uomo è un incognito che Dio non usa più.

10 Se il diavolo depone le proprie spoglie, perde anche il nome.

Page 9: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

I1 Noi siamo gli embrioni di uno stadio superiore e allo stesso tempo coloro che lo portano in grembo

1 L'uomo, la levatrice di se stesso.

2 L'uomo non è solamente il proprio Io.

3 Le orecchie dell'uomo sono mal custodite; a quanto pare i vicini non erano previsti.

4 Come si detesterebbe meno gli uomini, se solo non avessero tutti un viso.

5 Ogni uomo porta in volto un certo fascino: a qualcu- no finisce per piacere.

6 Dapprima si disse che gli uomini erano uguali davanti a Dio, poi: davanti alla Legge. Oggi sono completa- mente uguali e tutto gli è uguale.

7 Gli uomini diventano più civili e muoiono a poco a poco, alla fine saranno del tutto civili e moriranno tutti in una volta.

8 Chiunque riesca, o per distrazione o per incapacità, a fermare per un po' l'umanità nella sua marcia, ne è il benefattore.

9 The philantropist is a lover of mankind, but does he (or she) loue you ?

Page 10: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

10 Dopo aver letto gran parte delle utopie si diventa scet- tici sulla capacità dell'uomo d'immaginare forme di vita che siano diverse da cima a fondo da quelle date.

11 I1 flusso dell'accadere incrocia solo una parte dell'uomo, la più piccola del migliore.

12 Ogni uomo sano è per quelli malati già una medicina.

13 L'uomo è libero di ammalarsi dove preferisce, e se gli tolgo questa libertà non è più in salute.

14 Si può dire che ogni uomo ha, come Prospero, un proprio Ariel, ma non tutti lo lasciano libero.

15 La dignità è nell'uomo qualcosa di antico ed aumenta con l'età.

Page 11: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

I11 La creazione fu il p imo atto di sabotaggio

1 I1 mondo - un prodotto di decomposizione?

2 Questo mondo deve essere stato un contrattempo per il suo Creatore.

3 <<I1 mondo è una mia rappresentazione* - bene, ma da questo non segue che sia io a condurre il gioco.

4 Questo mondo non merita di esser riconosciuto.

5 Forse un'altra stella è più degna delle forze migliori dell'uomo.

6 Forse che la nostra terra è una femminella?

7 La terra non può essere vinta senza la propria luna.

8 Lo spazio non ha ancora esaurito il cosmo.

9 Nel caos si radunano gli ordini.

Page 12: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

IV La vita ha contorni sfocati

1 La vita: filisteismo della materia.

2 La vita è determinata non solo dalla durata, ma anche dal contenuto. Contenuto e durata si corrispondono come quadro e cornice in un'opera d'arte.

3 Se nostra madre si fosse unita ad un altro uomo, non saremmo venuti al mondo - o non proprio così come siamo. Ma per questo non esisteremmo forse?

4 Chi crede di poter ancora perdere la propria vita, l'ha già anche persa.

5 La nostra vita, un sonno turbato troppo spesso.

6 L'esistenza della terra sembra, relativamente all'atrno- sfera terrestre, un miscuglio di componenti che prese per sé hanno un effetto mortale.

7 I1 vivente: la posizione perduta dall'ente.

Page 13: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

V La mode è un arciere che sfiora appena la vita

1 La morte illumina il bosco melanconico della vita.

2 La morte non appare rosea a chi ha un cuore cieco ai colori.

3 Talvolta il pensiero della morte ha qualcosa di comi- co. Ed è, allora, un attimo di consolazione.

4 Tramite la morte di un amico stringiamo amicizia con la morte.

5 Quando la morte si avvicina con la velocità del fulmi- ne, crediamo che la vita non possa sfuggirle. Ma non è questione di velocità.

6 La morte ha sempre raggiunto la vita, come il riccio la lepre nella favola. Ma senza il riccio la lepre non cor- rerebbe.

7 Dove c'è vita non può esserci morte. Questa ci colma come l'acqua colma la bottiglia, ma solo quando l'aria è fuoriuscita.

8 Nessun incontro sembra così casuale come quello con la morte, eppure bisognava aspettarselo.

9 Ci sono cose che una parte del nostro essere deve tenere nascoste all'altra. La conoscenza dell'ora fatale vi appartiene.

Page 14: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

10 Solo l'ingresso della morte ci meraviglia, non la morte in sé.

11 Quando muoriamo, seguiamo un istinto.

12 Non muori perché sei malato, muori perché vivi.

13 I1 morire lo si può ancora vivere, la morte si può solo morire.

14 I1 sonno è una morte goduta.

15 I1 morente fa terra bruciata.

16 Dalla Vera -a non giungono notizie.

17 Riguardo alla sepolt~ira e ai suoi riti non si deve pren- dere in considerazione solo la possibilità di una morte apparente, ma anche che il morto, dopo un primo momento di stordimento, rimanga ancora un po' con il proprio cadavere.

18 I1 desiderio di venir sepolti sotto gli alberi deriva dal nostro ricordo di quei tempi in cui il fogliame sul nostro capo era il nostro unico tetto.

19 I1 diritto alla sepoltiira è diritto all'ospitalità.

20 I1 &ssert per il verme

Page 15: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

VI Mostrare è più che essere

1 Testimoniare è più che essere.

2 L'aver testimoniato è più dell'esser stato.

3 L'essere produce esistenze diverse.

4 L'essere non ammette alcun proprio.

5 Nel naufragio riconoscere l'essere.

Page 16: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

VI1 Al nulla manca per giunta uno c h l 'osservi

1 I1 nulla è dappertutto non valido.

2 L'eccedente equivale a niente.

3 Un segreto dello Zero sta nel modo in cui viene scrit- to. Se, per esempio, si mette al posto di O 1 diviso 00

esso acquista l'aspetto di qualcosa di imponente.

Page 17: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

VI11 Rendere coltivabile il tempo

1 I1 tempo ha spessori più grandi e più piccoli come la materia, profondità ed abissi come il mare. Ci sono secondi ai margini dell'eternità che controbilanciano millenni. Là può ancora accadere l'infinito.

2 Quando gioco con il mio gatto chissà se è lui a passare il tempo con me o io con lui.

3 Tempi di crisi sono tutti quei tempi di cui abbiamo coscienza in quanto tempo.

4 L'orologio non arresta il tempo.

5 Se l'orologio non andasse avanti, il ricordo non andreb- be indietro.

6 Quando tutti i ricordi si spengono, rimane pur sem- pre il tempo in cui cominciano.

7 Stiamo seduti insieme e parliamo e ci agitiamo, e gli occhi si illuminano e le voci si fanno più sonore: mille anni fa altri sedevano allo stesso modo: era lo stesso, erano gli stessi: e allo stesso modo sarà tra mille anni. Ciò che fa sì che non ce ne rendiamo conto è il tempo.

8 I1 tempo stesso si accanisce contro ciò che richiede tempo.

9 I1 poeta coglie il tempo così come si può parlar di cogliere una sorgente.

Page 18: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

IX Nell'io l'eternità è in simil modo che la luce nel sole

1 In. noi c'è un advocatus diaboli. È lui a trovare ragioni, soluzioni e mezzi contro l'indistruttibile. Questo è il suo compito.

2 Anche il cattivo dà valore alla propria individualità e al mantenimento di essa; rispetto a ciò non lo spaven- ta nemmeno la minaccia del fuoco.

3 Là dove si spengono le individualità, non v'è né pena né ricompensa.

4 Come un cavaliere cambia i cavalli, così Ciò che ritor- na cambia gli individui.

5 Si trova altrettanta differenza tra noi e noi stessi, che tra noi e gli altri.

6 Sentieri di caccia lungo i quali si ha visione della più rara selvaggina: se stessi.

Page 19: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

X In ogni religione si trova un elemento che è più antico del suo rito

1 C'è molto di vero nell'invisibile, molto inganno nel visibile. Ma se uno dice: «Credo solo a quel che vedo», allora crede allo stesso tempo troppo e troppo poco.

2 Chi si considera solamente ragionevole, crede appun- to questo.

3 Le preghiere non hanno alcun effetto, confermano. Da ciò deriva la loro efficacia.

4 Siamo simili a fanciulli che una cianfrusaglia rende già felici e non immaginano d'esser gli eredi di grandi proprietà.

5 Ridere del padre è permesso solo agli eunuchi.

6 Ciò che bestemmi con più impeto potrebbe divenire la tua salvezza.

7 Per quanto riguarda sia la teologia che gli alberi da fi-utto: la marza migliore nell'arbusto più selvaggio.

8 I1 figliuol prodigo può scegliere tra l'esser pianto dai porci o l'esser invidiato dai suoi.

9 La Chiesa è un eremo sovraffollato.

Page 20: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

10 Di tutti gli amministratori di denaro, Giuda Iscariota era il più vicino a Dio.

l 1 Se nessuno fosse più realista del re, nessuno sarebbe allora re.

12 Depuis h x mille ans, Jésus se venge sur nous de ne ;tre pus mort sur u n canapé.

13 Cristo disse al buon ladrone: «Oggi stesso sarai con me in paradiso». Egli tacque sul destino del cattivo ladrone. Questa è una mossa pedagogica.

Page 21: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XI Nascosto alla folla sta Socrate al mercato

1 È saggio non fidarsi dei saggi.

2 1 più saggi sono spesso solo saggi in quello che non sanno.

3 Chi è ignorante, sia ignorante.

4 Solo chi vuol apprendere anche il falso, può appren- dere.

5 Chi affida i propri bambini agli insegnanti avrebbe fatto meglio a lasciarglieli procreare.

6 Le nostre deficienze sono i nostri migliori maestri: ma si è sempre ingrati verso i migliori maestri.

7 In una testa buona lavorano più levatrici.

Page 22: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XII La libertà è più piccola &lla singola cella

1 La libertà solo difficilmente si lascia limitare; le libertà sono limitabili.

2 Tutte le prigioni si fanno dentro più spaziose.

3 Si può certo dire che una rete è un sistema di prospet- tive, ma queste non sono ciò che irretisce.

4 I1 compenso della libertà è il silenzio. l 5 L'apparenza della libertà si può significativamente

aumentare regalando subordinati agli schiavi.

6 Ci sono etichette che inebriano più del vino. I 7 Una schiavitù rende maturi per l'altra. 1 8 La necessità è per ognuno diversa. i

9 Nell'era del consumo la libertà è direttamente propor- l

zionale alla mancanza di bisogni. Alla fine la povertà diverrà libertinaggio sociale e sarà quindi proibita. Lo stato si rafforzerà grazie a delle irrecusabili opere di bene.

10 Inaccessibile povertà.

11 La ricchezza è il raggio d'azione della vita.

Page 23: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

12 Le donazioni oggi vengono quietanzate come i contri buti. Così tanto si teme la sovrabbondanza di pro- prietà.

13 Dovizia orientale: ~Deliziarsi di ciò di cui ci si vorreb- be liberare..

Page 24: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XIII Nel contrasto riconosci che il diritto è diviso

1 Chi è nel giusto vuole avere tutto come si deve, chi è nel torto passa sopra a molte cose di buon grado.

2 Un diritto, nella misura in cui non posso fame uso a mio piacimento, è già un dovere.

3 I governi vivono del giusto.

Page 25: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XIV Si deve biasimare il fallo quando É visibile, punirlo quando ha delle conseguenze

1 «Questo sei tu.. Per questo ogni omicidio implica un suicidio. La pena capitale ne è il simbolo.

2 Ogni punizione che migliori il giudice è legittima.

3 Quando il volume di affari aumenta, quando si costruisce molto, quando gli assassini rimangono in vita si tratta di presagi ammonitori.

4 L'assassino può essere assolto per grazia, non per legge - cioè abbondando e non economizzando.

5 Se il re ha il diritto di concedere una grazia, il delin- quente ha il diritto di rifiutarla.

Page 26: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XV Invano l'occidente cerca una fmma d'agonia degna del suo passato

1 Europa fu rapita su un toro. Questo non lo si può fare con l'occidente.

2 Stiamo in un edificio in cui c'è corrente da tutti i tempi.

3 L'ora del crimine non batte contemporaneamente per i popoli: così si spiega la durata del mondo storico.

4 L'ombra della mania di migliorare il mondo e la mania di distruzione.

5 La tassa sul macello si paga in guerra.

6 I1 bene comune è ciò che solamente rende appetibili i beni.

7 I1 buon vicino non si avvicina troppo.

8 Sotto il pelo del lupo si sta a proprio agio.

9 I 1 juste milieu assomiglia ad una vita devota fatta di soli peccati veniali.

10 Nel linguaggio dei pidocchi leone equivale a pascolo.

Page 27: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

11 I1 'non andar troppo per il sottile' fa i martiri e i car- nefici.

12 Basta che siate dei martiri e sarete sicuri del fatto vostro.

13 È più facile strappare i morti alle loro tombe, che i vivi alle loro abitudiqi.

14 Persino delle idee scarsamente esplosive hanno un effetto distruttivo dcyo che le si è represse a dovere.

15 Le porte dei grandi sono corpulente.

16 Si awerte con maggior preoccupazione il vacillamen- to delle fondamenta in soffitta che il crollo del tetto in cantina.

17 Tutte le rivoIuzioni sono state finora relativamente conservatrici.

18 Ammutinamento: ribaltamento dell'equipaggio.

19 Dato che non esiste altra forma di governo che quella dispotica, si hanno per despoti ora re, ora le guardie dei blocchi, infine i blocchi stessi.

20 Oggi il Messia si attende come classe.

21 Che il pesce ha opposto resistenza non lo si nota più quando lo si serve.

Page 28: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

22 Il vero censore apprezza il passo che cancella.

23 Quando lo Stato costringe all'erudizione, degli scemi volontari tengono all'erta lo spirito.

24 Muoversi nel sottosuolo non significa ancora smuove- re il sottosuolo.

25 Da dove vengono le grandi epoche? Devono essere nascoste nelle piccole, per quanto strano possa apparire.

26 La nobiltà concessa dal poeta è più duratura di quella concessa dai re. Aiace e Diomede sono principi ancor

oggi.

27 Di alcuni eroi non esiste leggenda, ma le spade schian- tate dei tiranni testimoniano della loro esistenza.

28 Trionfo e successo vanno distinti.

29 I buoni non son forti perché mancano i cattivi, ma proprio perché ci sono.

Page 29: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XVI Alcuni amici sono in debito, altri in credito

1 Se certi accompagnatori rimangono indietro, vuol dire che si è sulla giusta via.

2 Ai grandi seguiti si addicono i folli e i buontemponi.

3 Si precipitò come una locomotiva senza vagoni.

4 Se tutti sono dalla nostra parte, siamo in grande peri- colo.

5 Non ci si salva dal pericolo che tramite il pericolo.

Page 30: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XVII Definiamo nemico colui che giudichiamo da ciò che temiamo di lui

1 Oltre a tutte le altre forme di paura, anche terrorizza- ti scientificamente.

2 Si capitola davanti a se stessi prima di capitolare davan- ti al nemico.

3 Pavoneggiarsi con le armi.

4 La volpe Reinecke: «La porta sempre aperta nel retro del mio castello (non sempre la stessa) è il suo lato più forte..

5 Non c'è alcun punto da cui non ci si possa più ritirare.

6 Odiando il nemico gli confermiamo una tremenda statura.

7 Problème touareg: Transforrner b soleil en haine.

8 Colui che si ostina ad odiare chi sofie è simile a quel- lo che a teatro ride al momento sbagliato.

9 L'odio non conosce mimetismo.

10 I1 tecnico combatte senza dare nell'occhio, e a vittorie apparenti segue una pace poco appariscente.

Page 31: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XVIII Il cannibalismo come servizio d'amore, abolito

1 Non ci cibiamo l'uno dell'altro, ci scanniamo soltanto.

2 Penso che sia una barbarie peggiore divorare un uomo da vivo che da morto.

3 Due tipi awersari del cannibalismo: al primo rincre- scono soprattutto i preparativi, all'altro il gusto.

4 Tutti i cibi rivelano qualcosa del passato da cui prove- niamo.

5 I fondaton della scuola stoica pensavano certamente che non ci fosse nulla di male nel servirsi in qualche modo dei nostri cadaveri secondo i nostri bisogni e nell'utilizzarli come nutrimento.

6 I medici non esitano ad adoperare in qualche modo il corpo umano a vantaggio della nostra salute, sia inter- namente che esternamente.

7 Talvolta non ingoiamo anche durante l'amore un ornino?

Page 32: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XIX Sulk strade cresce l'erba del mi

1 Ad ogni strada la terra diventa sempre più impraticabile.

2 Stolti che di tutto fanno piazza pulita.

3 Un edificio nel quale i costruttori non lasciassero qualcosa di aperto sarebbe inabitabile.

4 C'è un record per le trivellazioni nel minor tempo possibile. Più difficile è fare di tre zolle uno strato di humus.

5 I1 progresso si affatica contro i suoi stessi regressi.

6 Viaggiare in discesa è un modo di frenare.

7 Si è fatto in modo che le annate di buon raccolto fos- sero anche annate di topi.

Page 33: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

X X ll sogno della felicità è il più feroce nemico del successo

1 I1 dado ha 21 punti, ma il lancio già solo 6.

2 Ognuno non è solo artefice della propria fort~ina, ma anche incudine, martello, tenaglia, materia prima, fuoco e mantice.

3 I1 nostro contante è solo una parte di ciò che ci appar- tiene ma non è stato ancora coniato. Di esso non s a p piamo neppure se ci appartiene, per non parlare poi di dove si trova o di come ne verremo in possesso. Così è anche per il fondo di felicità che non conoscia- mo e per i casi fortunati che potremo contare solo in seguito.

Page 34: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XXI Scuola peripatetica: variando i problemi

1 Un principio è solo un salto nel non-vero.

2 Non possiamo pensare nulla che non sia almeno pen- sabile.

3 Leibniz: «Le monadi non hanno finestre.. Questo si può dire anche di una casa che ha pareti di vetro.

4 Quanti alberi formano un bosco, quanti fili d'erba un prato? Dove finisce la collina e dove comincia il monte? Questi sono i nostri concetti e la loro esattezza.

5 Alcuni credono che tutto sia spiegabile, altri che nulla lo sia, altri ancora ritengono che alcune cose siano spiegabili e altre no. Tutte queste menti vagano come ombre su un paesaggio. La Sfinge non risponde.

6 Prendiamo la nostra eco per la risposta della Sfinge. In questo non c'è solo qualcosa di perdonabile, ma anche qualcosa di giusto.

7 Della verità in realtà non se ne può neppure parlare.

8 Verso il mezzo, i mezzi si allontanano.

9 I mezzi migliori sono quelli che mancano.

10 Tra causa ed effetto sta molta terra di nessuno.

11 Dove c'è un utile, non c'è alcuna causalità.

41

Page 35: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XXII Le nostre parole sono solo un 'eco della parola

1 Strappare all'eco l'ultima parola.

2 Locuzione laconica con una parola attica.

3 Se la tua parola fosse sterco da spargere sui campi vor- rei onorarla.

4 Prendere in parola ma non alla lettera.

5 Il faut oblig-er les mot à fenner.

6 Chi ascolti, la lettera o il lettore? Ascolta la lettera!

7 Così come le lingue derivano dalla lingua, così le nazioni dalla patria.

8 La voce dei senza voce è senza padroni.

9 Le cose giungono alla parola nel loro sfacelo.

10 Dove tutto si può dire, tacere è bene.

11 Se tacessero i morti, tacerebbero anche i poeti.

12 Una poesia non si tradisce mai con parola alcuna.

13 Nel tacere Orazio e Platone si contendono l'un l'altro il rango.

1 4 L'immediato è anche il non mediabile.

Page 36: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XXIII Lapidan'a davidica

1 Si può appiattire l'oro sino alla trasparenza, ma non è , la trasparenza a dar valore all'oro.

2 I1 poeta di enigmi affida la soluzione all'ascoltatore per darle più forza.

3 Chi ha l'udito troppo fine sente troppi rumori.

4 La finezza dell'allusione sta nel suo nascondiglio.

Page 37: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XXIV Tutte le arti contribuiscono alla più grande delle arti, l 'arte della vita

1 Porre correttamente un problema significa risolverlo nell'arte.

2 La giustizia artistica è la più dura: infligge pene capi- tali a nostra consolazione.

3 La torre viene completata con frammenti.

4 Completato, anche se non compiuto.

Page 38: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XXV Fenice, chi dà fuoco alle cenai

1 Tifone può certo essere superato, ma non spazzato via.

2 Orfeo anima grazie al sonno il dio della morte.

3 Dove manca il focolare, Estia si accontenta del cuore.

Page 39: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

X X V I La metafisica è altrettanto fuori posto nella scienza naturale dellhcqua in una nave

1 Una pseudoscienza fu l'inizio di ogni scienza.

2 Tra l'altro anche riguardo alla natura le scienze descrit- tive osservano sempre più spesso il suo carattere speri- mentale, il suo creare forme che vengono subito di nuovo distrutte.

3 Su un astro sommerso dal mare sapremmo cos'è la tem- pesta e cosa sono i flutti, ma non cosa sono le isole o le coste. Tuttavia ci si formerebbe una vaga idea, una teo- ria di cosa è la terraferma.

Page 40: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XXVII La freschezza del mattino è un'eredità della notte

1 L'albero si copre di foglie, ma gli vengono tolte.

2 L'estremo si sviluppa per primo.

3 Il luccichio è il piacere della luce alle superfici levigate.

4 I1 valore delle pietre preziose sta nel nostro stupore.

5 Argento come anima del piombo.

6 Là dove c'è l'oscurità, tutte le ombre coincidono.

7 La definizione: 41 sole è una stella opaca. getta luce sul lato oscuro della fisica.

8 Due monocoli non assomigliano ad un binocolo e non vedono neanche come lui.

9 Quando una chimera diviene visibile questo non acca- de in quanto genere che si incarna, ma in quanto genere tout-court.

10 La mezza luna è un ibrido?

11 Sebbene il guscio dell'uovo sia fatto di calcio l'uccello è ricoperto di un manto di piume e non di porcellana.

12 Anche tra i virus infuriano degli 'ignoti sowersivi'.

Page 41: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XXVIII Uno strumento a fiato dall'aspetto ripugnan5 &e essere prima suonato

1 Chiunque sa soffiare, ma ci si inceppa nella posizione delle dita.

2 Visitatori che pur di essere invadenti fanno una vera invasione.

3 Non si issa la bandiera per via del vento, ma il vento fa la sua parte.

4 Una banderuola non sventola, si volta.

5 I1 serpente non s'inchina davanti a nessuno.

6 L'allodola non s'innalza più in alto del proprio canto.

7 I1 veleno è un pasto pnncipesco.

8 I1 cavaliere deve montare a cavallo a piedi.

9 Alare è anche navigazione.

10 Si ara più in profondità di quanto si semini.

11 Una cipolla può muovere alle lacrime più di una guer- ra. Dipende a che distanza dagli occhi si tengono le cose.

Page 42: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XXIX Preso in giro ma non per giullare

l Nessuno viene giudicato da un proprio pari.

2 Tutte le particolarità stanno dalla stessa parte.

3 Chi non ha garbo, non ha neanche posto.

4 Sistema è la propria malattia imposta a tutto.

5 Fa che il cinque diventi pari e il quattro diverrà dispari.

6 Che grado di compiutezza raggiungeremmo se solo ci lasciassimo un po' andare.

7 La costanza dei tedeschi non conosce limiti, persino nella follia: Nietzsche la sopportò undici anni, Holderlin quaranta.

8 In una nave a tre alberi nel tifone dell'inconscio.

9 La filosofia dei naufraghi comincia con il naufragio di un filosofo.

10 L'ordinario come maschera di una nobksse sofferente.

11 Un delitto sessuale, una casa di piacere, una dissoluta orgia di ubriaconi: ci sono livelli nel piacere che sono simili alle pene dei dannati. Tuttavia anche nella con- versazione tra due saggi l'errore irrompe come da una flebo.

Page 43: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

12 Non con il nostro corpo ma tramite il corpo godiamo.

13 Non si pecca con il sesso ma contro di esso.

14 I divertimenti hanno meno bisogno di giustificazione di ogni altra cosa.

15 La paura di non essere amati è madre di molti piccoli.

16 Ciò che si può aspettare non bisogna pretenderlo.

17 Ciò che è gratis nessuno lo accetta in regalo.

18 Frenarsi e stordirsi. Due chiavi: la prima apre, l'altra chiude.

19 Abbandono, una qualità della speranza.

20 L'awenenza è un'audacia che non conosce se stessa.

21 L'astuzia trae origine dall'indigenza perciò le volpi del deserto sono più furbe delle altre.

22 Mancare il bersaglio muove al riso a seconda di quan- to lo si manca.

23 Per poter esagerare come si deve bisogna prima giudi- care con esattezza.

24 La grandezza è una sconosciuta.

Page 44: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

X X X Sic et non

1 Que sais-je?

2 Je m 'engage d @ c ì h t .

3- Io sono pio e perciò capace di tutto.

4 Via da me.

5 Mihi mori lucrum .

6 Se la mia consolazione non mi fosse sconosciuta, sarei inconsolabile.

7 Se riposassi mi armerei.

8 La mia stella tramonta per gli altri ma non per sé.

9 Anche da perdente contribuisco alla gloria.

Page 45: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

IV, 7 Tradiiciamo rlnr Seiendc con ente. V, 2 Traduciamo farùenblinrles Hen, che nell'uso comune significa more daUonico, letteralmente con more C1GM ai colori perché non andasse perdii- ta la ricchezza semantica dell'apposizione. VI, 1 e 2 Nella traccia e nei primi due Mantra troviamo i seguenti verbi: m'gen (mostrare, indicare, dimostrare, dar prova, segnare); zeugen (dime strare, dar prova, testimoniare, ma anche procreare, generare, concepi- re); h g t hnùen (aver testimoniato, attestato). È owiamente impossibile rendere la rete di significati diretti e le associazioni semantiche e foneti- che che si ottengono dalla giustapposizione di questi tre verbi e dei Mantra nella loro interezza. Ne proponiamo dunque una traduzione che, pur riferendosi direttamente ai campi semantici tedeschi, innesca ulteriori associazioni semantiche in italiano. VI, 4 Abbiamo tradotto Scin con essere per quanto significhi anche suo e stia in relazione con tigm (proprio). entrambe le possibilità ci sembrano significative. Forse potrà aiutare un aforisma di Kafka: .La parola 'sein'

s in tedesco significa le due cose: essere e appartenerGli*. XV, 2 Gioco di parole dove al posto di Seiten (lati) sta Zeiten (tempi).

Page 46: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]
Page 47: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

I numeri tra parentesi indicano i Mantra che hanno subito tagli e variazioni di rilievo

Page 48: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

Abelardo P., XXX. Abel W., XVIII; XVIII (3), 7. Anonimo 1, XXVIII 7. Anonimo 2, I11 7, (8); XIX 1, 2; XXII 4; XXIII 3; (XXIV 3) ; XXVII; XViII 1, 2, 3, 5, 6, 7, (8), 10, 11, (12); XXVIII 5,8, 9, (10); XXIX 5.

Bachofen J. J., XXV 1. Benn G. XXVI 2; XXIX 8. Berner W., 15. Bloy L., I; I 2. Braatz K, (XX 3). Brecht B., VI; XXW, XXIX 14. Bnnkrnann O., VI1 2.

Carossa H., X 6; XII 7; (XVI 1). Chemnitz W., (X); XV 4. Cioran E. M., I1 8; 111; I11 4; IV 1; V 2; X 12; W, XV 3; XXIX 7. Closs A., I1 9. Conrad J. Vi 5; XViI 1; XXIX 23. Cousin R., V 3.

Dunker H., XX 2; XXIX, XXIX 1, 2,3,9. Egarten B., I1 2; IV 4; X (7), 9; XIX 3. Ehlfeldt &, (I11 9); XXI 10.

Freund U., VI 1,2.

Gebhardt J., XXI 8,3. Gide A., XXIV 1.

t Giebelhausen H., XXIX 15.

Page 49: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

Gross J., (I1 6) ; XII 9; (XIII 2) ; XV 1.

Hanisch E., V 8; XI 5; XXIV 2. Hebbel F., I1 5; V 14; XXII 1. Helwig P., (V 13). Helwig W., (XV 2). Hennig W., (I1 1); XXIX 19.

Jouhandeau M., I 3; (XXX 9). Jiinger E., 16 , 7; 11; I11 3. IV2, (3); (V); V5, 7, 9, 10, ( I l ) , 15, 16, 17, 20; VI11 1, 6; IX 1, 2, 3, 4; X 1, 3, 13; XII 11; XW, XIV 1, 3, 4; XV 5, (6), (26), 28; XVI 2, 3, 4; XIX 7; XXI 3, 4, 5, 6; XXII; XXVI; XXVI 3; XXVII 9; XXIX 11, 12, 18. Jiinger F. G., (I 1); I1 12, 13, (14), 15; VII; VI11 3, (8); XI (2), 7; XII 8; XIII; XV 25, 29; XIX 4; XXI 11; XXII 3, 6, ( lo) , 14; (XXIII 4); XXIV 4; XXVIII 6; XXIX 6, 13, 20, 21,22; (XXX 3).

Kammerer G., XV (7), 15. Kleinschmidt K-, I1 11. Kranz G., (X 4).

Landwehr H., XVII 6. Leistikov K U., (I 9); I11 2; IV 5, (7); V 1, 4, 19; VI 4; VI11 5; IX 6; (XI); XI 4; XII 10; XVI; XVII 5; XXI; XXII 2, 7,8, 11; XXIII. XXV; xxv 2, (3); XXVIII 3,4; XXIX 24; XXX 7,8. Lichtenberg G. Ch., I11 6; VIII; XVIII 1; (XIX). Lindemann F., (VI 3); XXI 2, (7); XXVI 1. Machiavelli N., XVI 5. Mansfeld P., XVII 9.

Page 50: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

Meidinger-Geise I., XXVII 4. Metternich C. principe di, XII 1. Michaux H., I1 3, 4; XVII 7; XXII 5. Montaigne M. de, V 12; VI11 2; IX 5; XVIII 2, 5, 6; XXVIII 1; XXX 1,2. Muller W., W. Muller-Payer H. G., I1 10.

Nietzsche F., I 10; XI 6; XIV 2, 5; XV 12; XVIII 4; XXVIII; XXX 1,2.

Obergottsberger H., XIII 1; (XV 27).

Paolo, apostolo XI 3; (XXX 5). Piontek H., (V 18). Prussen J., (VI11 9) ; (IX) .

Rudow H., XVII 8.

Schopenhauer A., VI11 7. Schroers R., (XII 12). Schwabe G. H., XXIII 2. Seel O., XXII 13; (XXIX 10). Seifert J., X 2; (XI 1); XII 6; XV 8, 11, 20; XX, XXI 1; XXII 9, ( l ) ; XXIX 4. Shaw G. B., VI11 4. Siemerling R., (I1 7).

Thelen P., XXVIII 1 1. Tober M., 14 , (8); I11 1; (W 6), VI1 3; X 5, 8, 10, 11; XII; X I I 2 , 3 , 4 , 5 , 13; (XII I3) ;XV9, 10, 13, 14, 16, 17, 18,

$ (19), (21), 22,23, 24; XVII; XVII 2,3,4, (10); XIX 5,6;

Page 51: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

XX l; (XXIII 1); XXVIII 2; XXIX 16; XXX 6.

Wilder Th., I11 5. Witt E., VI1 1; (XXIX 17). Wolff-Windegg Ph., V 6.

Page 52: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

Indice

7 Il collezionista e la natura l l Mantrana, un gioco 53 Note 55 Referenze

Page 53: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]

I CARATTERI

1. Manlio Sgalambro Contro la musica 2. Gabriele D'Annunzio Su Nietzsche 3. Giuseppe Raciti Feste Segrete 4. Jacques-Benigne Bossuet Trattato della concupiscenza 5. Giuseppe Frazzetto Museo. Aporia dell'immagine 6. Alexandre Koyr6 Riflessioni sulla menzogna politica 7 . Giuseppe Tornatore Una pura formalità 8. Ornella Rota Acqua, olio, cotone

STAMPATO DALLA TIPOLITOGRAFIA P.M.

DI CATANIA FEBBRAIO MCMXCV

Page 54: Ernst Junger e Klaus Ulrich Leistikov - Mantrana, Un Gioco [Byfanatico, 2008]