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Novantiqua Multimedia - Formazione 2010 Aggiornamenti per personale ospedaliero I LINGUAGGI DELL’EMERGENZA Introduzione agli strumenti d’uso per la comunicazione base intraospedaliera in alfabeto cirillico, arabo, cinese. relatore dr. Paolo Tentori, novantiqua multimedia

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Una comunicazione medico - paziente ben strutturata e comprensibile è la base di ogni prestazione sanitaria di qualità. Nel caso di utenti stranieri senza un bagaglio linguistico sufficiente in italiano od inglese anche la semplice compilazione di un questionario anamnestico può risultare arduo senza strumenti alternativi efficaci. Ancora più complessa la situazione in casi di emergenza quando dalla velocità di diagnosi dipende la vita del paziente. Ecco allora lo scopo di questo corso di cui riportiamo alcune schede on line.

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Page 1: Emergency communication: a multilingual approach. Comunicazione ospedaliera medico-paziente multilingue

Novantiqua Multimedia - Formazione 2010

Aggiornamenti per personale ospedaliero

I LINGUAGGI DELL’EMERGENZAIntroduzione agli strumenti d’uso per la comunicazione base

intraospedaliera in alfabeto cirillico, arabo, cinese.

relatore dr. Paolo Tentori, novantiqua multimedia

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Introduzione Una comunicazione medico - paziente ben strutturata e significativa è la base di ogniprestazionesanitariadiqualità.Nelcasodiutentistranierisenzaunbagagliolinguisticosufficienteinitalianoodingleseanchelasemplicecompilazionediunquestionarioanamnesticopuòrisultarearduasenzastrumentialternativiefficaci.Ancorapiùcomplessalasituazioneincasidiemergenzaquandodallavelocitàdidiagnosidipenda lavitadelpaziente.Questeslidesono l’abstractdiuncorsoveroepropriocheèstatostudiatoperpersonaleospedaliero(medicieinfermieri).Sipongonolebasiperusarestrumentionlineefficacieprocedurestandarddicomunicazionescrittacheportinoglioperatoriadindividuarenelminortempopossibilelinguad’usoedatiessenzialiperlacostruzionedelquadroclinico.Verrannoanalizzatiprontuarigiàdisponibilidatempo(comequellomultilinguedellaCroceRossaInglese)mettendoneinrilievopregielimitiefornendopropostealternative.Adistanzadicircaunanno,faràseguitounulteriorecorsodiperfezionamentoperchi,nelfrattempo,abbiavolutoprendereconfidenzaconl’alfabetoarabo,cirillicoecinese,linguedicuinonsirichiedelaconoscenzaperquestocorsobase.

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LA FIGURA DEL MEDIATORE CULTURALE

Un ruolo sempre più fondamentale nei centri di assistenza viene svolto dal mediatore culturale. È un professionista della comunicazione che svolge il compito di far da tramite tra i bisogni del paziente e le risposte della struttura di ricovero. Solitamente però non esiste una copertura sulle ventiquattr’ore, ad es. nei Pronto Soccorso. Mi è capitato di essere chiamato di notte presso l’ospedale della mia città per definire la nazionalità di un ragazzino definito arabo che in realtà era di etnia pastho (afgana). Il pastho si scrive con caratteri arabi ma è un’altra lingua (esattamente come confrontare l’italiano ed il tedesco anche se usano lo stesso alfabeto latino). Qualsiasi mediatore avrà una o poche altre lingue di riferimento in cui si muova con destrezza. Imparare metodi standard di comunicazione multilingue è quindi un obbligo anche per questo tipo di professionista.

Bibliografia: http://www.mediatoreinterculturale.org/

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Le dispense In base al confronto con i manuali on line si è cercato di fornire uno strumento più agevole (divisione dei capitoli per argomenti) e di fornire sempre la traslitterazione in alfabeto latino, l’unico mezzo che renda possibile una relazione parlata anche a chi non sia padrone di arabo, russo e cinese.

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TRASLITTERAZIONE / TRASCRIZIONE: GLI STANDARD

Il problema degli standard di traslitterazione viene affrontato in queste slide solo di sfuggita (si veda per un approfondimento il documento del corso per bibliotecari inserito su slideshare accanto a questo file) in quanto di base si intende fornire una capacità pratica su documenti scritti più facilmente gestibili sia dall’operatore che dall’utente. Imparare comunque l’alfabeto arabo, cirillico e un set minimo di caratteri cinesi è una base fondamentale e relativamente facile da acquisire per potersi muovere nella lingua parlata. Per quanto riguarda la trascrizione in alfabeto latino dei nostri esempi e dei moduli d’uso si tende a valorizzare più una trascrizione fonetica che faciliti la comprensione piuttosto che una traslitterazione scientifica.

Bibliografia: http://archive.ifla.org

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IO, TU, EGLI: i tre attori della comunicazione sanitaria

I pronomi personali fondamentali per il nostro obbiettivo sono soltanto tre in quanto il grosso della comunicazione in emergenza si può riferire a questi attori:

Io (I) - la struttura sanitaria

Tu (You) - il paziente

Egli (He/She) - il paziente (con soggetto del dialogo un eventuale accompagnatore: vedi caso di un bambino o di un ferito incosciente).

Bibliografia: http://it.wikibooks.org/wiki/Russo/Pronomi_personali http://guide.supereva.it/cultura_araba/interventi/2006/10/273162.shtml http://it.wikipedia.org/wiki/Grammatica_cinese

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IO, TU, EGLI: i tre attori della comunicazione sanitaria

Non spaventatevi di questa parte un po’ tecnica, in seguito e nelle dispense d’uso cartacee troverete gli esempi scritti in lingua con trascrizione e potrete fermarvi lì, se invece volete approfondire l’argomento nelle prossime slide un piccolo inquadramento degli alfabeti e una panoramica sull’uso dei pronomi nelle tre lingue base del corso: arabo, russo, cinese.

ARABO

A (alef) - ا ; B (ba) - ب ; T (ta) - ت ; TH (sa) - ث ; J - Ğ (gym) - ج ; H - Ḥ (ha) - ح ; KH (kha) - خ ; D (dal) - د ; DH (dhal) - ذ ; R (ra) - ر ; Z (za) - ز ; S (sin) - س ; SH - Š (schin) - ش ; Sad - Ṣ (sad) - ص ; Dad - Ḍ (dad) - ض ; Ta enfatica - Ṭ (ta) - ط ; Za enfatica - Ẓ (zha) - ظ ; Ayn -ʿ(ain) - ع ; GH - Ġ (gain) - غ ; F (fa) - ف ; Q (qaf) - ق ; K (ka) - ك ; L (lam) - ل ; M (min) - م ; N (nun) - ن ; Ha hafifa (ha’) - ه ; W (waw) - و ; Y (ja) - ي . Gli allungamenti vocalici sono per la fatha ā - Ā; per la kasra ī - Ī e per la damma ū - Ū.

In arabo esistono ben 13 pronomi soggetto, detti anche isolati per il maschile, il femminile ed il duale. Dunque avremo: IO, TU maschile, TU femminile, EGLI ed ELLA per il singolare; ESSI 2 e ESSE 2, LORO 2 per il duale; NOI, VOI m., VOI f., ESSI, ESSE per il plurale. Bibliografia: http://guide.supereva.it/cultura_araba/interventi/2006/10/273162.shtml

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IO, TU, EGLI: i tre attori della comunicazione sanitaria

RUSSO

А - a, Б - b, В - v, Г - g, Д - d, Е - e, Ё -je, Ж - ž, З - z, И - i, Й - j, К - k, Л - l,

М - m, Н - n, О - o, П - p, Р - r, С - s, Т - t, У - u, Ф - f, Х - h, Ц - c, Ч - č,

Ш - š, Щ - šč, Ъ - “, Ы - y, Ь - ‘, Э - è, Ю - ju, Я - ja.

La lingua russa contempla l’uso di 7 pronomi personali: я (io), ты (tu), он (egli/esso), она (ella/essa), мы (noi), вы (voi / Lei), они (essi). Esiste anche il pronome neutro оно, che viene declinato come он.

Molte le risorse on line per imparare l’alfabeto russo (basta scrivere “alfabeto russo” su Google).

Bibliografia: http://listen2russian.com/lesson01/a/index.html

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IO, TU, EGLI: i tre attori della comunicazione sanitaria

CINESE Il discorso è un po’ più complesso che per gli alfabeti arabo e cirillico. Per un’introduzione al problema segnaliamo questi siti. Parole e frasi essenziali per il nostro corso verranno spiegate in seguito nel dettaglio. Si tenga presente che per l’uso dei pronomi personali il cinese non fa distinzione tra maschile e femminile se non per la terza persona singolare e plurale e che non esistono declinazioni come per l’arabo ed il russo. In totale i pronomi personali sono dodici.

Bibliografia: http://www.omniglot.com/writing/mandarin_pts.htm http://www.pinyin.info/index.html

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UN EXCURSUS SUGLI STRUMENTI PER LE LINGUE

Possiamo dividere gli strumenti multilingue in due grandi categorie: prontuari cartacei e risorse on line.Tra le risorse scritte segnaliamo l’Emergency Multilingual Phrasebook curato dalla British Red Cross scaricabile on line a capitoli in pdf dal sito del Wyoming Departmente of Health o dal DH di gov.uk.

Sito di riferimento: http://www.dh.gov.uk/en/Publicationsandstatistics/Publications/PublicationsPolicyAndGuidance/DH_4073230

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UN EXCURSUS SUGLI STRUMENTI PER LE LINGUE

Tra i manuali realizzati nel nostro paese segnaliamo quello realizzato da Rotary Club Ravenna e AUSL Ravenna e curato dal dr. Alfonso Zaccaria ( direttore dell’Ematologia di Ravenna): “Come stai?” che contiene frasi e modi di dire in 10 lingue.

Sito di riferimento: http://www.ausl.ra.it

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UN EXCURSUS SUGLI STRUMENTI PER LE LINGUE

Per quanto riguarda le risorse on line il panorama è ricchissimo sia per l’interazione tra le lingue europee sia per il dialogo tra alfabeti latini e non latini. Ecco sotto uno dei siti più interessanti per quanto riguarda l’area di lingua spagnola: un traduttore automatico in linea estremamente efficace e funzionale che sarebbe ottimale al triage di un pronto soccorso. Provate a testarlo al sito riportato.

Sito di riferimento: http://polyglot.topsailmultimedia.com/polyglot.html

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UN EXCURSUS SUGLI STRUMENTI PER LE LINGUE

Un sito molto utile per i principianti di lingue “lontane” è linguanaut.com che porta ad acquisire in modo semplice e diretto le frasi di uso comune in molti idiomi differenti.

Sito di riferimento: http://www.limguanaut.com

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UN EXCURSUS SUGLI STRUMENTI PER LE LINGUE

Un glossario medico inglese - arabo con l’aggiornamento continuo di esperti traduttori è quello di proz.com. I termini vengono analizzati e studiati im modo dettagliato e professionale.

Sito di riferimento: http://www.proz.com

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UN EXCURSUS SUGLI STRUMENTI PER LE LINGUE

Un glossario medico inglese - arabo diviso per reparti e branche mediche è quello di altibbi.com. Estremamente utile per i termini generali. Sotto il settore “Pronto Soccorso”.

Sito di riferimento: http://www.altibbi.com

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Branche specialistiche e risorse on line Tenendo presente che il nostro è un corso base è comunque possibile con semplici passaggi entrare a conoscenza di letteratura medico scientifica settoriale. Ecco sotto un esempio in arabo per la branca neurochirurgica con sito originale, traduzione automatica in Google (da verificare sempre) e creazione di un piccolo database di termini per le patologie nervose in arabo/italiano.

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Branche specialistiche e risorse on line Ecco un altro semplice esempio in ambito, questa volta, cardiologico. La traduzione on line è stata rimaneggiata ma anche dal traduttore automatico l’idea di fondo dei concetti risulta interpretabile.

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AMMALARSI... IN ARABO

Giochiamo un po’ con le prime parole dello “stato di malattia” in arabo...Come si dice essere ammalato e ammalarsi in arabo?iamaradu (ammalarsi) e marida (essere ammalato). Siamo alla terza persona singolare per cui potremmo tradurre: lui si sta ammalando o è malato. Di sfuggita vi spiego come funzionano

Sito di riferimento: http://www.youtube.com/watch?v=L0IhykYf-5E

i verbi in arabo (come in russo...): attraverso azioni concluse (in stato perfetto perchè realizzato) o in corso di svolgimento (in stato imperfetto perché non ancora realizzato), ma non preoccupatevi! Questo è argomento del corso di perfezionamento. Però è curioso vedere come si scrive il verbo ammalarsi nei due stati:

D r m yaYamaraDu

D r m mariDa

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AMMALARSI... IN ARABO

Per i più curiosi (tenendo presente che l’arabo si legge da destra a sinistra) ecco l’individuazione delle consonanti in una tabella alfabetica. Nella prima riga la parola è “legata” in sequenza per cui le consonanti assumono una forma diversa dalla forma slegata ma si impara in fretta a riconoscerle magari aiutandosi con un editor di testo e slegando ogni singola consonante.

D r m yaYamaraDu

D r m mariDa

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SCHEDA ANAMNESTICA la raccolta dei dati base “Che lingua parli?” - “Qual’è il tuo nome?” - “Di dove sei?”

Abbiamo detto che lo scopo del nostro corso è quello di imparare ad acquisire dati significativi in modo standardizzato ed il più in automatico possibile su diverse lingue. Dobbiamo praticamente riconoscere il campo semantico di pertinenza (ceppo linguistico) e garantire azioni significative di intervento (raccolta dati personali paziente, inquadramento clinico generale, quadro diagnostico sempre più specifico, ecc.). Il primo dato importante da sapere è il nome del paziente che assieme all’altra domanda base: “Che lingua parli?” determineranno il gruppo di schede nell’idioma corretto per interagire con l’utente.

Ma smuk?

Gde ti?ni shi nali ren?

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SCHEDA ANAMNESTICA la raccolta dei dati base “Qual’è il tuo nome?”

Esempio di scheda multilingue. L’operatore ha un riferimento numerico per tutte le lingue. In questo caso 1 per il campo nome. L’utente compila lo stesso campo numerico nella sua lingua.

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SCHEDA ANAMNESTICA risorse per il cineseUno dei problemi della lingua cinese sta nell’altezza dei toni (che sono quattro). Molte le risorse on line che ci aiutano anche in questo caso. Testeremo ad esempio il sito di nciku.com (bisogna saper inserire i caratteri in cinese ma in seguito avremo gli esempi sia scritti che in audio). Questo è il risultato inserendo la parola “infermiera” hùshì.

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IL NOSTRO VERBO PIU’ IMPORTANTE scrivi!L’interazione col paziente passa attraverso lo modulistica ma almeno una parola dovremo dirgliela a voce: scrivi! Impareremo durante il corso semplici trucchi mnemonici per acquisire il maggior numero di traduzioni del nostro verbo. Per ora guardatevi le tre occorrenze più importanti.CINESE: xiě.

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IL NOSTRO VERBO PIU’ IMPORTANTE scrivi!RUSSO: pishi!

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IL NOSTRO VERBO PIU’ IMPORTANTE scrivi!ARABO: uktub!

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IL NOSTRO VERBO PIU’ IMPORTANTE scrivi!Possiamo raffinare il nostro concetto di scrivere e portarlo verso l’ambito del “compilare”. Alcuni siti ci aiutano a differenziare i significati con risultati in più lingue. Si veda ad es. il sito http://kirzen.com .

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SCHEDA ANAMNESTICA la raccolta dei dati base “Qual’è il tuo nome?”

La richiesta del nome al paziente è un campo fondamentale della scheda anamnestica. Vale la pena fare un piccolo approfondimento fonetico/semantico che vi mostra come le radici linguistiche hanno poche occorrenze comuni: per “nome” fondamentalmente il radicale NM e ISM. Questo vi rende, con poco sforzo, più sicuri nel vostro esprimervi. Per il campo dei dialetti arabi si riportano anche le varianti più comuni (egiziano e marocchino), ma qualsiasi madrelingua arabo capirà senza problemi l’arabo standard.

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SCHEDA ANAMNESTICA la raccolta dei dati base “nome e cognome”

Il concetto occidentale di cognome (family name) non è usuale nei paesi arabi. Comincia ad entrare nell’uso per alcuni paesi (area del Maghreb o Libano per i passaporti internazionali). Questa “occidentalizzazione” del nome è una costruzione artificiale della catena integrale in uso per il mondo arabo per ottenere il nostro identificativo nominale (nome/cognome). Non è difficilissimo ma bisogna saperlo se capitano utenti che riferiscano l’identificativo dei propri dati in modo classico (anche su alcuni documenti). Facciamo un esempio pratico. Stabiliamo che Mahmud e Fatima sono il papà e la mamma di Karim e Sarah. La base del nome (ISM) è il nome personale (Karim, Sarah, Mahmud, Fatima). KUNYA: è un attributo del nome e significa padre di/madre di. Per il maschile è Abu, per il femminile Umm. Es.: ISM Mahmud KUNYA Abu Karim = Padre di Karim ISM Fatima KUNYA Umm Sarah= Madre di Sara

NASAB: patronimico di Karim e Sarah si esplicita con Ibn o Bin (che significa figlio di). La catena generazionale può essere più o meno lunga (quindi con più Ibn):Es.: ISM Karim NASAB Ibn Mahmud = Figlio di Mahmud ISM Sarah NASAB Ibn Fatima = Figlia di Fatima

LAQAB: è un attributo dell’ISM (es.: il grande, il generoso, il giusto)Es.: ISM Karim LAQAB al-Rashid = Karim il generoso

NISBA: è ancora un attributo dell’ISM (quello che assomiglia di più al nostro cognome e descrive un’occupazione, l’origine geografica, l’appartenenza ad un ceppo tribale o famigliare.)Es.: ISM Karim NISBA al-Filastinia = Karim il palestinese.

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SCHEDA ANAMNESTICA la raccolta dei dati base “nome e cognome”

Proviamo ad inquadrare allora con un esempio il nostro Karim che è appena giunto in PS:

Karim al-jamil ibn Mahmud ibn Abdulaziz al-filistini

Karim il grazioso, figlio di Mahmud, (a sua volta) figlio di Abdulaziz il palestinese.

Facciamo gli scongiuri, ma se ci capiterà di aver bisogno del PS in alcuni paesi arabi il nostro collega infermiere molto facilmente ci darà da compilare una scheda anamnestica in cui compariranno i campi: nome, cognome, attibuto secondario, nome del padre, nome della famiglia, ecc.

Una buona serie di esempi e varianti sul problema possono essere trovate a questo link:http://en.allexperts.com/e/a/ar/arabic_name.htm.

Si tenga solo presente che in molti paesi arabi (ad es. il Pakistan) e nella convenzione moderna dei nomi non vengono scritti i riferimenti a “figlio di” (ibn/bint). L’ultimo nome in questo caso è quello del padre, quindi se invece di Muhammad ibn Ahmad troveremo Muhammad Ahmad l’ISM sarà Muhammad.

Altro esempio: Saleh ibn Tariq ibn Khalid Al-Fulan significa Saleh, figlio di Tariq, (a sua volta) figlio di Khalid, della famiglia Al-Fulan. Nella convenzione moderna dei nomi troveremo:Saleh Tariq Khalid Al-Fulan. Nome, nome intermedio, nome famiglia.

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SCHEDA ANAMNESTICA la raccolta dei dati base “nome e cognome”

Questa sequenza standard: nome, nomi intermedi, nome famiglia è per esempio chiaramente visibile nel form usato dalle ambasciate per il visto di entrata nel paese di Oman. Per aumentare la visibilità sono stati trascritti e ingranditi i campi nome interessati (Family name, 1st,2nd e 3rd name).

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SCHEDA ANAMNESTICA la raccolta dei dati base “nome e cognome”

Un esempio in lingua originale preso dal mondo biblioteconomico:

Nome : Ghazi Bin Abdul Rahman Al-Qusaibi (che è l’autore del libro oltre che un importante uomo politico dell’Arabia Saudita. Il titolo è facilissimo. Quella specie di V in arabo significa 7).A destra invece una lista di nomi arabi. Nelle dispense troverete la traduzione e la traslitterazione. Per ora provate ad indovinarne qualcuno anche se vi sembrerà difficile (ma così non è).

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SCHEDA ANAMNESTICA la raccolta dei dati base “nome e cognome”

Ribadiamo che il problema della traslitterazione viene affrontato in questo documento essenzialmente al fine di una buona interpretazione fonetica. Per curiosità si riporta una statistica sulle percentuali di traslitterazioni diverse riportate in Google su nomi comuni in arabo come Muhammad o Gaddafi (webreferenza: http://www.al-bab.com/arab/language/roman1.htm):

Muhammad 41%Mohammed 32%Mohamed 25%Mahomet 3% Gaddafi 72%Qadhafi 16%Gadafi 8%Gadafy 2%Qadhdhafi 1%

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I LINGUAGGI DELL’EMERGENZA studia e parti... Il terremoto di Haiti è una delle tipiche emergenze che richiedono elasticità mentale e la capacità di apprendere concetti linguistici minimi nella lingua locale molto in fretta (haitian kreyòl). Ecco il “pacchetto” che ho fornito ad alcuni colleghi partiti in fretta e furia. Si può studiare praticamente solo sull’aereo nel viaggio di andata ma gli strumenti sono efficientissimi e si trovano on line.

Sito di riferimento: http://creole.hesperian.net/Glossary_ES-A

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PREVISIONE RISULTATI PER IL CORSO: I LINGUAGGI DELL’EMERGENZA Per la frequentazione non è necessaria, per il corso base, una conoscenza delgli alfabeti (indispensabile per il corso di perfezionamento) . Per il cinese è sufficiente l’uso degli strumenti presentati e la lettura del Pīnyīn. I risultati sono ottenibili con l’uso incrociato di più risorse di riferimento on line, l’uso delle dispense e non si basano sulla conoscenza linguistica dei corsisti.

Lingua CINESE RUSSO ARABO

Obbiettivo

1 - Gestione di schede multilingue Buono Buono Buono precompilate.

2 - Compilazione scheda anamnesi Buono Buono Buono

3 - Inquadramento diagnostico Buono Buono Buono

4 - Moduli consenso informato Buono Buono Buono

5 - Servizio di reference ad utenti stranieri Raggiungibile al 2 livello

6- Dialoghi Raggiungibile al 2 livello (conoscenza alfabeto di base in lingua e grammatica di base richiesti)

Nota: il corso base insegna l’uso di strumenti standardizzati scritti in cui l’interazione orale è minima o inesistente. Lo scopo è quello di indirizzare in modo veloce l’informazione in base alla criticità medica della situazione con l’uso di moduli standard di riferimento a schede. Il corso di perfezionamento invece è mirato all’acquisizione di strumenti minimi di interazione linguistica che richiedono conoscenza dell’alfabeto e di grammatica di base per le lingue in oggetto.