elettrofisiologia del cuore cellule differenti: potenziali dazione differenti
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Elettrofisiologia del cuoreElettrofisiologia del cuore
Cellule differenti: Potenziali d’azione differenti
Quattro importanti caratteristiche elettriche dei potenziali d’azione cardiaci
Fase di plateau lunga nei miociti (~200ms)
Depolarizzazione spontanea (potenz. pacemaker)Innervazione neuronale non richiesta
Propagazione tra le celluleSincizio elettricamente accoppiato
Assicura un’attività ritmica continua
Assicura una forte contrazione
Periodo di refrattarietà lungo nei miociti
Previene la sommazione di scosse muscolari semplici
ObiettiviObiettivicomprendere:comprendere:
La specializzazione delle cellule cardiache Il flusso di informazione elettrica nel cuore Le basi ioniche del potenziale d’azione in
queste cellule specializzate
Organizzazione multi-cellulareOrganizzazione multi-cellulare
= Giunzioni gap
Flusso dell’attività elettrica Flusso dell’attività elettrica cardiaca (potenziali d’azione) cardiaca (potenziali d’azione)
Nodo SA Andatura (stabilisce il ritmo cardiaco)
Muscolo atriale Contrazione
Nodo AV Ritardo
Fibre del Purkinje Rapide, distribuite uniformemente
Muscolo ventricol. Contrazione
Nodo SA
Nodo AV
Fibre diPurkinje
Fascio AV
Potenziale d’azione del nodo SAPotenziale d’azione del nodo SAPo
tenz
iale
di m
embr
.de
l nod
o SA
(m
V)
0
-50
200 msecNon c’è potenziale di riposo
(prepotenziale)
Depolarizzazione lenta e Ca+2-dipendente
Ripolarizzazione K+-dipendente
Nodo SA È un potenziale d’azione al Ca2+!!!!!
Potenziale d’azione del nodo AVPotenziale d’azione del nodo AV
Simile al nodo SA Segnaritmo latente Depolarizzazione lenta,
Ca+2-dipendente Conduzione lenta (ritardo) Ripolarizzazione K+-
dipendente
0
-50
200 msecnodo AV
nodo SA
Pote
nzia
le d
i mem
br.
del n
odo
AV
(m
V)
Nodo AV
È un potenziale d’azione al Ca2+!!!!!
Potenziale d’azione del muscolo atrialePotenziale d’azione del muscolo atriale
Potenziale di riposo (-80 / -90 mV) Attivazione rapida, Na+-dipendente Spalla Ca2+-dipendente Ripolarizzazione K+-dipendente Contrazione e conduzione
0
-50
200 msec
Pote
nzia
le d
i mem
br.
del m
usco
lo a
tria
le (
mV
)
Muscol. atriale
Potenziale d’azione delle fibre del Potenziale d’azione delle fibre del PurkinjePurkinje
Un altro pacemaker latente Attivazione rapida, Na+-dipendente Plateau Ca2+-dipendente Ripolarizzazione K+-dipendente Conduzione rapida
0
-50
200 msec
Pote
nzia
le d
i mem
br.
dell
e fi
bre
del P
urki
nje
(mV
)
Fibre diPurkinje
PdA del muscolo ventricolarePdA del muscolo ventricolare
Potenziale di riposo (-80 / -90 mV) Attivazione rapida, Na+-dipendente Plateau Ca2+-dipendente Ripolarizzazione K+-dipendente Contrazione
0
-50
200 msec
Pote
nzia
le d
i mem
br.
del m
usco
lo v
entr
icol
are
(mV
)
Muscolatura ventricloare
Il lunghissimo “plateau” del pda dei miociti ventricolari è funzionalmente importante per due buone ragioni:a) il Ca2+ che entra attraverso i canali (L) della membrana plasmatica attiverà il “Ca-activated Ca-release” del reticolo sarcoplasmatico, quindi la contrazione del cuore;
b) mantenendo depolarizzata la membrana, la rende ineccitabile per tutta la sua durata (perché mantiene inattivati i canali del Na+).
In altre parole: durante il plateau, il cuore si trova in uno stato di refrattarietà assoluta, quindi per tutta la durata della contrazione (della sistole) non può essere nuovamente eccitato.
Abbiamo visto che la situazione è molto diversa da quella che si ha nel muscolo scheletrico, nel quale la refrattarietà assoluta termina ancor prima che inizi la contrazione.
Canali ionici nei muscoli ventricolare e atrialeCanali ionici nei muscoli ventricolare e atrialeP
oten
zial
e di
mem
bran
a de
l mus
colo
ven
tric
olar
e (m
V)
-50
0
200 msec
Canali del K (KA)
Canali del K “delayed rectifier”
IK1
Canali del Navoltaggio-dip.
Canali del K “anomalus rectifier”
Canali del Cavoltaggio-dip.L-type
Nota: Nel muscolo atriale il plateau è meno pronunciato dovuto ad un diverso equilibrio tra I canali del Ca e del K voltaggio-dipendenti
Canali del Na cardiaciCanali del Na cardiaci
Quasi identici ai canali del Na dei neuroni (strutturalmente e funzionalmente) Apertura molto rapida (come nei neuroni) Inattivano (come nei neuroni) NON sono sensibili alla Tetrodotoxin
Espressi solo in tessuto non nodale Responsabili dell’innesco e della propagazione
del potenziale d’azione in cellule non nodali
Canali del Ca CardiaciCanali del Ca Cardiaci
Cellule nodali (SA-AV): principalmente T-type– innesco e propagazione dei potenziali d’azione -LENTO
Cellule non nodali: L-type– controllano la durata del potenziale d’azione– contrazione
Canali pacemaker “f”
I canali del Ca2+ delle cellule nodali sostengono il pda, ma per essere attivati necessitano di una depolarizzazione della membrana. Questa, nelle cellule autoritmiche, avviene “spontaneamente” e si chiama prepotenziale.
Nel tessuto pacemaker, il prepotenziale (e con esso l’automatismo cardiaco) è generato dall’apertura dei canali-f .
I canali “f” vengono attivati alla fine di ogni pda, quando la membrana si iperpolarizza. La loro apertura genera una corrente cationica entrante che, depolarizzando la membrana, produce il prepotenziale, e quindi innesca il pda successivo.
Appartengono alla classe dei canali HCN: “canali cationici attivati dall’iperpolarizzazione”.
Modulazione dei Canali “f”
Di grande importanza è la “modulazione” (variazione della sensibilità al voltaggio) dei canali f operata dall’orto- e dal para-simpatico tramite i rispettivi neurotrasmettitori<noradrenalina(+adrenalina) ed acetilcolina>.
Modulando i canali f, l’orto- ed il para-simpatico regolano la frequenza cardiaca (!!), come se fossero l’uno l’acceleratore e l’altro il freno di un’automobile.
Questi neurotrasmettitori agiscono su recettori accoppiati a proteine-G e fanno rispettivamente aumentare e diminuire il livello intracellulatre di AMPc.
L’elettrocardiogramma
Jimmie
Dimostrazione di Waller alla Royal Society 1909
L’onda P è dovuta alla depolarizzazione del nodo SA.
Il complesso QRS è dovuto alla depolarizzazione ventricolare.
L’onda T corrisponde alla ripolarizzazione ventricolare.
L’Elettrocardiogramma (ECG)
Relazione tra sequenza dei potenziali Relazione tra sequenza dei potenziali d’azione nel cuore ed elettrocardiogrammad’azione nel cuore ed elettrocardiogramma
AV
Purkinje
Ventricoli
ECGTP
approx. 0.44 s
SA
Atrii
0.12-0.2 s
Nodo SA
Nodo AV
Fibre diPurkinje
Fascio AV
R
Q S
P ≡ depolarizzazione del nodo SA.
QRS ≡ depolarizzazione ventricolare.
T ≡ ripolarizzazione ventricolare.
Il nodo SA genera un impulso: incomincia l’eccitamento atriale
Nodo SA
Impulso ritardato al nodo AV onda P finisce
Nodo AV
L’impulso passa all’apice del cuore: incomincia l’eccitamento ventricolare
Rami del fascio di His
L’eccitamento ventricolare è completo complesso QRS
Fibre del Purkinje
Eccitamento cardiaco correlato all’elettrocardiogramma
P
Q
R
SQ
L’onda T, che fa seguito all’onda S, corrisponde alla ripolarizzazione ventricolare
Intervalli dell’ECG normale
L’intervallo P-R è normalmente 0.12-0.20 sec, gran parte di questo tempo è il ritardo con cui l’eccitamento arriva al nodo AV.
Il complesso QRS dura normalmente meno di 0.10 sec. Un aumento nella durata del complesso è una caratteristica di difetti a livello delle ramificazioni del fascio o delle fibre del Purkinje.
L’intervallo Q-T varia in maniera inversamente proporzionale alla velocità cardiaca.
Aritmie cardiache
La sindrome denominata “Long QT” è una malattia definita da un prolungamento dell’intervallo QT dell’elettrocardiogramma.
L’intervallo QT inizia con il complesso QRS e termina alla fine dell’onda T. Rappresenta il periodo temporale tra la depolarizzazione (contrazione) ventricolare e la ripolarizzazione (rilassamento).Tutte le forme della sindrome del “long QT” coinvolgono una ripolarizzazione anormale del cuore.
Elettrocardiogramma: l’intervallo QT
intervallo QT
Ventricoli
ECGTP
approx. 0.44 s
R
Q S
Caratteristiche generali
(1)Malattia genetica, frequentemente autosomiale dominante.
(2)Predisposizione ad aritmie pericolose per la vita.
(3)Appare tra i 5 e i 15 anni di età.
(4)Manifestazioni iniziali sono sincope (perdita temporanea di coscienza dovuta ad ischemia cerebrale), attacco apoplettico, arresto cardiaco o morte improvvisa.
(5)Trattabile con antagonisti -adrenergici, pacemaker cardiaci e denervazione delle terminazioni ortosimpatiche sinistre del cuore.
Genetica della sindrome Long QT
Mutazioni nei geni che codificano i canali al K+ cardiaci sono le più comuni cause della sindrome Long QT. Difetti nei canali al Na+ cardiaci possono pure essere causa di questa malattia.
Denominazione gene Proteina codificata, funzione
LQT1 KCNQ1 Canale del K+ (Ks - slow)
LQT2 KCNH2 Canale del K+ (Kr - rapid)
LQT3 SCNSA Canale del Na+ Volt. Dip.
Biologia molecolare della sindrome Long QT
Mutazioni nei canali del K+ sono state identificate un po’ in tutta la molecola. Tuttavia il numero più elevato di mutazioni è stato riscontrato nelle eliche S3 e S6 e nell’ansa S5/S6 che forma il poro. Qui sotto sono riportate le mutazioni più frequenti:
gene proteina mutazione Localizz.
KCNQ KvLQT1 Gly168Arg
Gly314Ser
Ala341Glu
Ala341Val
S2
Poro
S6
S6
KCNH HERG Ala561Thr
Ala561Val
Ala614Val
S6
S5
poro
FINE
Verifiche
Perché il potenziale d’azione cardiaco, come quelli neuronali presentano un periodo di
refrattarietà?
Il periodo di refrattarietà rappresenta il tempo necessario per il ripristino della normale conformazione delle porte
(gates) del canale del Na+ (le porte di attivazione si chiudono, quella dell’inattivazione si apre.
La lidocaina è un farmaco che blocca i canali voltaggio-dipendenti del Na+ cardiaci. Cosa succede al potenziale d’azione di una cellula miocardica contrattile se si applica lidocaina
alla sua membrana?
Se i canali del Na+ voltaggio-dipendenti sono bloccati la cellula non è in grado di depolarizzarsi e quindi di contrarsi
Ritenete che i canali del Ca2+ presenti nelle cellule autoritmiche siano identici ai canali del Ca2+ presenti nelle cellule contrattili?
Giustificate la risposta.
I canali del Ca presenti nelle cellule autoritmiche non sono identici a quelli delle cellule contrattili. I primi si aprono rapidamente quando il potenziale di membrana raggiunge il valore di -50 mV e inattivano
quando viene raggiunto il valore di +20mV. I secondi sono più lenti ad attivarsi e non si aprono fino a quando la membrana non sia
depolarizzata completamente.
Cosa succede al potenziale d’azione di una cellula miocardica autoritmica se viene
somministrata TTX che blocca i canali voltaggio-dipendenti del Na?
Assolutamente nulla! Poiché tali cellule non presentano canali voltaggio-dipendenti del Na.
Indicare due funzioni del nodo AV. Qual è lo scopo del ritardo introdotto dal nodo AV nella
conduzione dei segnali elettrici?
Consente il trasferimento dei potenziali d’azione dagli atri ai ventricoli. Inoltre rallenta la conduzione di tali potenziali: in questo
modo la contrazione atriale si completa prima che quella ventricolare abbia inizio.
Identificare le onde dell’ECG riportato qui sotto e spiegare cosa accade quando un’onda P non è seguita da un complesso QRS.
Cominciando da sinistra: P, P, QRS, T, P, P, ecc.
Un’onda P non seguita da un complesso QRS è indice di un blocco intermittente della conduzione a livello del nodo AV.
Canali ionici nel muscolo ventricolareCanali ionici nel muscolo ventricolareP
oten
zial
e di
mem
bran
a de
l mus
colo
ven
tric
olar
e (m
V)
-50
0
200 msec
Canali del K inattivanti (ITO)
“Canali del K “rapidi” (IKr)
Canali del K “lenti” (IKs)
IK1
Canali del Navoltaggio-dip.
Canali del K “ultra-rapidi” (IKur)
Canali del Cavoltaggio-dip.
Canali ionici nel muscolo ventricolareCanali ionici nel muscolo ventricolare
Corrente
Corrente di Na
Corrente di Ca
IK1
ITO
IKur
IKs
IKr
Geni
SCNA5
CACNL1A1
Kir2.1 (KCNJ2)
Kv4.3 (KCND3)
Kv1.5 (KCNA5)
HERG (KCNH2) + miRP1 (KCNE2)
KvLQT1 (KCNQ1) + minK (KCNE1)
Canali del K Canali del K cardiaci cardiaci
voltaggio-voltaggio-dipendentidipendenti
Tutti strutturalmente simili ai canale del K dei neuroni ITO è un canale del K inattivante - rapida ripolarizzazione al
plateau IKur funziona come il canale del K neuronale – compete con
il Ca per mantenere il plateau IKr, IKs strutturalmente e funzionalmente complessi; IKr
aumenta all’aumentare della concentrazione esterna di K
Canali del K inattivanti (ITO)
Canali del K “rapidi” (IKr)
Canali del K “lenti” (IKs)
Canali del K “ultra-rapidi” (IKur)
Struttura dell’Inward Rectifier (IRK1)Struttura dell’Inward Rectifier (IRK1)
M1 M2
HO2CH2N
Interno
Regione P
Fluido extracellulare
membrane
Nota: non ha un “sensore del voltaggio”
Canali Inward RectifierCanali Inward Rectifier
0
-120 -100 -80 -60 -40 -20 0 20 40 60
Cor
rent
e
Vm (mV)
Ruolo dell’Inward RectifierRuolo dell’Inward Rectifier
Espresso primariamente nel tessuto non nodale Stabilisce il potenziale di riposo nei muscoli
atriali e ventricolari Contribuisce all’ultima fase della ripolarizzatione
del potenziale d’azione in cellule non nodali
Canali ionici nelle cellule nodaliCanali ionici nelle cellule nodali
Corrente di Ca CACNL1A1
Correnti di K
Corrente Gene
Various
HCN4 If (corrente pacemaker)
Canali del Ca della muscolatura cardiacaCanali del Ca della muscolatura cardiaca
L-type (sensibili alle di-idropiridine) Strutturalmente abbastanza simili ai canali del Na Somiglianza funzionale con i canali del Na:
la depolarizzazione apre i canali del Ca
Differenze funzionali con i canali del Na: Apertura più lenta Inattivazione molto lenta e incompleta Generano un flusso di corrente molto minore
Canali ionici nel cuoreCanali ionici nel cuoreRuolo fisiologico
Obiettivi da comprendereObiettivi da comprendere
Le più importanti proprietà dei canali ionici nelle diverse regioni del cuore
Il ruolo di questi canali nel modellare la forma dei potenziali d’azione in regioni diverse del
cuore
Canali ionici nelle cellule nodaliCanali ionici nelle cellule nodali
0
-50
200 msec
Canali If (pacemaker)
Canali del Ca+2 volt.-dip. (T)
Canali del K+ volt.dip.
Pot
enzi
ale
di m
embr
. del
nod
o S
A (
mV
)
Canali ionici nelle fibre del PurkinjeCanali ionici nelle fibre del Purkinje
Gli stessi delle cellule ventricolari Più una quantità molto piccola di canali If
(pacemaker)
Farmaci antiarritmiciFarmaci antiarritmici
Classe I: Azione di anestetici locali, riducendo la corrente di Na Quinidina Lidocaina
Classe III: prolungamento del potenziale d’azione – di solito inibendo canali del K cardiaci Amiodarone
Classe IV – Antagonisti del canale del Ca Verapamil
Domande a cui occorre rispondere quando si analizza un ECG:
Qual è la frequenza? È compresa nell’ambito normale di 60-10 battiti al minuto?
Il ritmo è regolare?
Tutte le normali onde dell’ECG sono chiaramente identificabili?
C’è un complesso QRS per ogni onda P? in caso affermativo il segmednto P-R è di lunghezza costante?
Se non c’è un complesso QRS per ogni onda P, contate la frequenza cardiaca utilizzando le onde P, poi utilizzando le onde R. la frequenza è la stessa? Quale onda corrisponde alla pulsazione avvertita al polso?