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1 Elementi essenziali del progetto LA VOCE DELLA TERRA Settore e area di intervento Ambiente Salvaguardia e tutela di parchi e oasi naturalistiche Descrizione dell’area di intervento La conservazione della natura e della biodiversità e l’uso sostenibile delle risorse sono attualmente riconosciute come priorità da perseguire nelle politiche ambientali, al fine di “anticipare, prevenire e attaccare alla fonte le cause della perdita della diversità biologica “in considerazione dei suoi valori ecologici, genetici, sociali ed economici, scientifici, educativi, culturali, ricreativi ed estetici”, come sancito nella Convenzione sulla Biodiversità, definita a Rio de Janeiro nel 1992. I capisaldi di riferimento, per quanto concerne il legame tra natura- biodiversità-ambiente, sono rappresentati, in particolare, dalle due grandi convenzioni sull’ambiente globale che sono scaturite dalla Conferenza di Rio de Janeiro nel 1992, Ambiente e Sviluppo, la Convenzione sulla diversità biologica (CBD) e la Convenzione sui cambiamenti climatici (UNFCCC), da cui è derivato poi il Protocollo di Kyoto. L’integrità strutturale degli ecosistemi si evidenzia in primis dalla naturalità del paesaggio quale indice significativo del grado di pressioni ambientali che insistono sul territorio e che spesso determinano una riduzione, associata ad una riduzione generalizzata degli elementi naturali sia di sistema (biotopi) che individuali (specie animali e vegetali). La presenza di un’area naturalistica ampia e diversificata costituisce, quindi, un indicatore di integrità e funzionalità essendo tale formazione sede di processi biologici e ambientali di fondamentale importanza per la qualità naturale complessiva di un territorio. Purtroppo però, se il secolo XX è stato da un lato un periodo di grande progresso scientifico e tecnologico; dall’altro è stato il secolo di un esasperato modernismo che ha portato l’uomo a distruggere l’ambiente naturale, esaurendo le risorse non rinnovabili ed arrecando gravi danni al pianeta. L’uomo, infatti, ha creduto per molto tempo che il pianeta fosse una riserva di risorse da sfruttare e, su questo presupposto, ha costruito, a partire dall’Età moderna, una cultura ed un’economia basata sul depauperamento delle risorse naturali del pianeta. La difesa dell’Ambiente assume, quindi un’importanza strategica. Si tratta di un principio ideologico che ha trovato la sua prima formalizzazione nel 1987. In quell’anno, infatti, la Commissione Internazionale per l'Ambiente e lo Sviluppo (WCED)- istituita nel 1983 dall’ONU-pubblica Our Common Future nel quale “ambiente” e “sviluppo” sono considerati

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Elementi essenziali del progetto

LA VOCE DELLA TERRA

Settore e area di intervento

Ambiente – Salvaguardia e tutela di parchi e oasi naturalistiche

Descrizione dell’area di intervento

La conservazione della natura e della biodiversità e l’uso sostenibile delle risorse sono

attualmente riconosciute come priorità da perseguire nelle politiche ambientali, al fine di

“anticipare, prevenire e attaccare alla fonte le cause della perdita della diversità biologica “in

considerazione dei suoi valori ecologici, genetici, sociali ed economici, scientifici, educativi,

culturali, ricreativi ed estetici”, come sancito nella Convenzione sulla Biodiversità, definita a

Rio de Janeiro nel 1992. I capisaldi di riferimento, per quanto concerne il legame tra natura-

biodiversità-ambiente, sono rappresentati, in particolare, dalle due grandi convenzioni

sull’ambiente globale che sono scaturite dalla Conferenza di Rio de Janeiro nel 1992,

Ambiente e Sviluppo, la Convenzione sulla diversità biologica (CBD) e la Convenzione sui

cambiamenti climatici (UNFCCC), da cui è derivato poi il Protocollo di Kyoto.

L’integrità strutturale degli ecosistemi si evidenzia in primis dalla naturalità del paesaggio

quale indice significativo del grado di pressioni ambientali che insistono sul territorio e che

spesso determinano una riduzione, associata ad una riduzione generalizzata degli elementi

naturali sia di sistema (biotopi) che individuali (specie animali e vegetali).

La presenza di un’area naturalistica ampia e diversificata costituisce, quindi, un indicatore di

integrità e funzionalità essendo tale formazione sede di processi biologici e ambientali di

fondamentale importanza per la qualità naturale complessiva di un territorio.

Purtroppo però, se il secolo XX è stato da un lato un periodo di grande progresso scientifico e

tecnologico; dall’altro è stato il secolo di un esasperato modernismo che ha portato l’uomo a

distruggere l’ambiente naturale, esaurendo le risorse non rinnovabili ed arrecando gravi

danni al pianeta.

L’uomo, infatti, ha creduto per molto tempo che il pianeta fosse una riserva di risorse da

sfruttare e, su questo presupposto, ha costruito, a partire dall’Età moderna, una cultura ed

un’economia basata sul depauperamento delle risorse naturali del pianeta.

La difesa dell’Ambiente assume, quindi un’importanza strategica. Si tratta di un principio

ideologico che ha trovato la sua prima formalizzazione nel 1987. In quell’anno, infatti, la

Commissione Internazionale per l'Ambiente e lo Sviluppo (WCED)- istituita nel 1983

dall’ONU-pubblica Our Common Future nel quale “ambiente” e “sviluppo” sono considerati

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inscindibili. Il primo è definito come il «luogo dove tutti noi viviamo», il secondo come «ciò

che tutti noi facciamo nel tentativo di migliorare la nostra condizione» (WCED, 1987, p. 11).

Oltre a questo, l’estrema importanza del documento, è dovuta al fatto che per la prima volta

compare il concetto di “sviluppo sostenibile”, definito come «uno sviluppo che soddisfi i

bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i

propri». Ciò implica l’esigenza di elaborare politiche e di implementare azioni aventi come

obiettivo la riduzione dell’impatto antropico sull’ambiente che potrebbe tradursi in una

pesante eredità per i posteri: la sostenibilità del presente è quindi la precondizione per

realizzare uno sviluppo durevole e di lungo termine. L’intervento dell’uomo sull’ecosistema è

quindi lecito solo fin quando quest’ultimo non mette a rischio la capacità della natura di

sostenere presenza e azioni umane.

In quest’ottica, viene da sé che la preservazione dei Parchi e delle oasi naturali, aree

caratterizzate da paesaggi eterogenei, ospitanti diverse specie animali e vegetali e aventi la

funzione di mantenere l'equilibrio ambientale di determinati luoghi aumentandone la

biodiversità, diventa determinante. Soprattutto se i comportamenti incivili ed illeciti delle

componenti sociali che ne beneficiano, rischiano di minarne l’integrità.

Nonostante lo sforzo, però, si continua ad assistere ad una sostanziale perdita di biodiversità:

molte specie di animali e di piante sono ridotte a pochissimi esemplari e sebbene sia difficile

valutare la velocità con cui avviene questo processo, anche per la difficoltà di stimare il

numero di specie attualmente presenti sulla terra (lo studio 'A global analysis of extinctionrisk

for the world'splants', realizzato dal RoyalbotanicgardensKew insieme al Natural

historymuseum di Londra ed all'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, ha

evidenziato che circa un terzo delle specie presenti sulla Terra non è sufficientemente noto

da poterne studiare le metodologie più efficaci di conservazione), la comunità scientifica è

d'accordo nell'affermare che il tasso attuale di estinzione è 100-1000 volte superiore a quello

precedente la comparsa dell'uomo. Moltissime sono le specie minacciate e alcuni scienziati

sostengono che il 10-20% delle specie attualmente viventi sul pianeta si estingueranno nei

prossimi 20-50 anni.

Le conseguenze possono essere catastrofiche se si pensa che le alterazioni della diversità biologica presente sul pianeta possono direttamente ridurre le risorse di cibo, di acqua, di carburante, di materiali da costruzione, e anche di risorse genetiche o di medicinali. Ne deriva l’esigenza di puntare a politiche che tengano in seria considerazione la tutela delle specie animali e vegetali sul nostro pianeta, supportate dall’intervento diretto e coordinato con anche degli enti no-profit e della popolazione quale sforzo volto a salvaguardare non solo il nostro futuro più prossimo ma la nostra stessa esistenza sul pianeta.

Obiettivi del progetto

Obiettivo Generale

Il Progetto LA VOCE DELLA TERRA vuole garantire un elevato livello di protezione

dell’ambiente e promuovere lo sviluppo sostenibile riducendo l’impatto delle azioni nocive

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dell’uomo sull’ambiente.

OBIETTIVO SPECIFICO 1: Attivare iniziative di elevata sostenibilità ambientale, al fine di

garantire il mantenimento degli habitat naturali e la conservazione della biodiversità.

Ciò avverrà attraverso:

Prevenzione e lotta agli incendi boschivi salvaguardando le specie vegetali dalle

pratiche lesive dell’uomo come quella di rinnovare i pascoli con il fuoco.

Controlli 4 giorni la settimana per 3 ore (Tot. 576 ore).

Controlli per la conservazione e la protezione della biodiversità forestale

salvaguardando le specie animali nei periodi di riproduzione (primavera-estate)dai

comportamenti dannosi dell’uomo che possono determinarne la loro estinzione, come

le pratiche di rinnovo dei pascoli (spesso all’origine di grossi episodi incendiari che

distruggono vaste aree boschive), manifestazioni invasive, con lo scopo di favorire la

riproduzione stessa delle specie autoctone e preservarne l’estinzione.

Controlli 4 volte la settimana per 3 ore nei mesi di marzo-luglio (Tot. 192 ore);

Controlli 2 volte la settimana per 3 ore negli altri mesi (Tot.192 ore).

Benefici:

Riduzione dell'impatto da sovraccarico dei pascoli, da allevamenti intensivi, da

monocolture;

Tutela della flora e fauna protetta dal rischio di estinzione,

OBIETTIVO SPECIFICO 2: Incentivare forme di sviluppo turistico compatibili con le

esigenze di conservazione degli habitat e degli ecosistemi.

Ciò avverrà attraverso:

Controllo attività turistica:

Gestione orientata dei boschi di particolare interesse turistico-ricreativo e

storicoculturale controllando la sostenibilità dei comportamenti dell’uomo nei

contesti ambientali nei periodi di massimo uso del territorio (maggio-ottobre).

Controlli 3 volte la settimana per 3 ore nei periodi di maggio-ottobre (Tot. 180 ore);

Controlli 2 volte la settimana per 3 ore negli altri mesi (Tot.168 ore);

Itinerari nella natura: L’obiettivo specifico è quello di creare un nuovo prodotto

turistico per gli appassionati di trekking ed escursioni nei boschi al fine di

incrementare l’attrattività delle aree interne e pervenire ad un uso adeguato e

sostenibile delle risorse naturali di cui Avellino è dotata.

48 escursioni di 4 ore con gruppi di 10 persone alla volta (Tot.192 ore).

Benefici:

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Riduzione dei rifiuti nelle aree protette;

Aumento di turisti sul territorio,

Incremento economico per le attività commerciali/turistiche presenti sul territorio.

OBIETTIVO SPECIFICO 3: Sostenere la tutela e la salvaguardia dei contesti naturalistici

attraverso un’opera continuativa di educazione ambientale.

Ciò avverrà attraverso:

Formazione Permanente;

Si rivolge ai giovani studenti del Comune di Aiello del Sabato (l’ultimo anno delle

scuole dell’Infanzia, l’intera scuola primaria e secondaria di primo grado) ed in

particolar modo gli alunni delle scuole medie, sede dell’Associazione Falchi

Antincendio, e mira a creare e rinsaldare la sensibilità ambientale delle giovani

generazioni di modo da garantire una classe dirigente più sensibile al problema

ambientale.

12 Incontri di 4 ore (Tot. 48 ore);

Censimento delle specie protette.

Mira a rendere partecipi i giovani aiellesi nelle problematiche della perdita della

biodiversità attraverso un percorso giornaliro partecipativo e collaborativo con le

realtà operative del territorio con lo scopo di creare nuovi difensori delle specie in

estinzione.

12 Interventi sul territorio di 2 ore in gruppi da 20 studenti alla volta (Tot. 480 ore).

Tabella di sintesi degli indicatori

Indicatore Valore di partenza Valore di arrivo

Monitoraggio caccia e pesca intesa come

copertura dell’azione di vigilanza; dal rapporto

tra la forza lavoro e l’estensione territoriale

120 ha/uomo 100 ha/uomo

Monitoraggio protettivo per salvaguardare

l’attività riproduttiva della fauna, intesa come

copertura annuale dei siti espressi in

percentuale (180 gg)

90% 100%

% superficie (ha) percorsa dal fuoco 55% 35%

Monitoraggio inquinamento intesa come attività

di monitoraggio degli illeciti 78% 90%

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Copertura della vigilanza in manifestazioni sul

territorio espressa in percentuale il rapporto tra

il numero di eventi e l’effettiva presenza di

controllo.

90% 100%

N. incontri formativi di educazione ambientale

svolte con gli alunni delle scuole di Aiello del

Sabato.

7 incontri/anno 12incontri/anno

N. campagne attive di censimento delle specie in

via di estinzione effettuate con gli alunni delle

scuole di Aiello del Sabato.

5 iniziative/anno 12 iniziative/anno

Tabella di sintesi dei bisogni ed i relativi obiettivi

Bisogni Obiettivo

Garantire la sopravvivenza delle specie a

rischio estinzione dei territori avellinesi e la

tutela della flora dagli incendi.

Attivare iniziative di elevata sostenibilità

ambientale, al fine di garantire il

mantenimento degli habitat naturali e la

conservazione della biodiversità.,

patrimonio dell’umanità

Incoraggiare comportamenti più sostenibili

Controllare i luoghi di maggiore rilevanza

turistica da comportamenti inquinanti e

dannosi per l’ambiente.

Sostenere una campagna di educazione

ambientale

Sensibilizzare le nuove generazioni sul

valore della tutela del proprio territorio

mediante un’azione formativa.

Attività d’impiego dei volontari

Azione A: Supervisione aree protette

Attività A.1: Prevenzione e lotta agli incendi boschivi

- Supporto nella fase delle comunicazioni e riunioni di concertazione;

- Sostegno nella fase di definizione accordi e convenzioni operative;

- Aiuto nella suddivisione del territorio in aree di competenza;

- Aiuto nelle assegnazioni ai volontari delle rispettive aree di competenza;

- Apporto nella definizione del calendario delle attività;

- Contributo nell’organizzazione dei turni di copertura del servizio;

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- Collaborazione nell’effettuazione del servizio.

Attività A.2: Controlli per la conservazione e la protezione della biodiversità forestale

- Supporto nella fase delle comunicazioni e riunioni di concertazione;

- Sostegno nella fase di definizione accordi e convenzioni operative;

- Aiuto nella suddivisione del territorio in aree di competenza;

- Aiuto nelle assegnazioni ai volontari delle rispettive aree di competenza

- Apporto nella definizione del calendario delle attività;

- Contributo nell’organizzazione dei turni di copertura del servizio;

- Collaborazione nell’effettuazione del servizio.

OBIETTIVO SPECIFICO 2: Incentivare forme di sviluppo turistico compatibili con le

esigenze di conservazione degli habitat e degli ecosistemi.

Azione B: Sviluppo di attività di turismo ambientale e naturalistico

Attività B.1: Controllo attività turistica

- Supporto nella fase delle comunicazioni e riunioni di concertazione;

- Sostegno nella fase di definizione accordi e convenzioni operative;

- Aiuto nella suddivisione del territorio in aree di competenza;

- Aiuto nelle assegnazioni ai volontari delle rispettive aree di competenza

- Apporto nella definizione del calendario delle attività;

- Contributo nell’organizzazione dei turni di copertura del servizio;

- Collaborazione nell’effettuazione del servizio.

- Collaborazione nella segnalazioni;

Attività B.2: Itinerari nella natura

- Supporto nella fase delle comunicazioni e riunioni di concertazione;

- Apporto nella definizione lunghezza totale dell'itinerario;

- Supporto nella valutazione dislivelli da percorrere;

- Sostegno nella valutazione percorribilità (tipologia delle vie, sentieri, loro stato di

conservazione);

- Ausilio nell’individuazione attrazioni paesaggistiche, storico-culturali;

- Sostegno nell’individuazione posti tappa o punti di sosta;

- Collaborazione nell’effettuazione del servizio.

OBIETTIVO SPECIFICO 3: Sostenere la tutela e la salvaguardia dei contesti naturalistici

attraverso un’opera continuativa di educazione ambientale.

Azione C: Sensibilizzazione ambientale

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Attività C.1: Formazione Permanente

- Ausilio nel primo contatto con gli Istituti scolastici;

- Ausilio nelle riunioni di conoscenza;

- Assistenza negli accordi di partenariato;

- Apporto nella definizione del calendario delle attività;

- Contributo nella preparazione materiale didattico di supporto;

- Sostegno nella preparazione incontri;

- Aiuto nella scelta dei relatori;

- Collaborazione nell’effettuazione degli incontri.

Attività C.2: Censimento delle specie protette

- Ausilio nella fase di contatto con gli Enti;

- Contributo nelle riunioni operative di concertazione;

- Aiuto nella fase di coinvolgimento degli Istituti;

- Sostegno nella definizione collaborazione ed attività;

- Apporto della definizione degli accordi;

- Supporto alla preparazione materiale di supporto;

- Ausilio nella visita ai centri competenti;

- Coinvolgimento nelle attività;

- Collaborazione nei sopralluoghi sul territorio.

Criteri di selezione

Sistema Certificato UNI EN ISO 9001:2008 Cert. N. 008b/12 Di seguito si riporta uno estratto del ‘Sistema di Reclutamento e Selezione’ adeguato ad Ottobre 2015 e approvato dall’UNSC con decreto n.576/2015 cui per ogni eventuale approfondimento si rimanda alla consultazione sul sito www.amesci.org CONVOCAZIONE La convocazione avviene attraverso il sito internet dell’ente con pagina dedicata contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando integrale; progetto; procedure selettive, etc.); Presso le sedi territoriali di AMESCI è attivato un front office finalizzato alle informazioni specifiche ed alla consegna di modulistica, anche attraverso servizio telefonico e telematico. SELEZIONE Controllo e verifica formale dei documenti; Esame delle domande e valutazione dei titoli con le modalità di seguito indicate e con i seguenti criteri di selezione che valorizzano in generale:

- le esperienze di volontariato; - le esperienze di crescita formative

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- le capacità relazionali; - l’interesse del candidato.

Valutazione dei titoli massimo MAX 50 PUNTI

Precedenti esperienze MAX 30 PUNTI

Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre

conoscenze MAX 20 PUNTI

ESPERIENZE

Precedenti esperienze di volontariato max 30 punti

L’esperienza di attività di volontariato costituisce un titolo di valutazione.

Sono valutate le esperienze per mese o frazione di mese superiore o uguale a

15 gg; il periodo massimo valutabile è di 12 mesi per ogni singola tipologia di

esperienza svolta.

Le esperienze sono cumulabili fino al raggiungimento del punteggio massimo

previsto.

ITEM PUNTEGGIO

Precedenti esperienze di volontariato presso lo

stesso Ente che realizza il progetto nello stesso

settore

1 punto

(per mese o fraz.

≥15gg)

Precedenti esperienze di volontariato nello stesso

settore del progetto presso Ente diverso da quello

che realizza il progetto

0,75 punti

(per mese o fraz.

≥15gg)

Precedenti esperienze di volontariato presso lo

stesso Ente che realizza il progetto ma in settore

diverso

0,50 punti

(per mese o fraz.

≥15gg)

Precedenti esperienze di volontariato presso Enti

diversi da quello che realizza il progetto ed in settori

diversi

0,25 punti

(per mese o fraz.

≥15gg)

Esperienze aggiuntive non valutate in max 4 punti

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precedenza:

Si tratta di esperienze diverse da quelle valutate al punto precedente (per

esempio: stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza

ai bambini durante il periodo estivo, etc.).

L’esperienze sono cumulabili fino al raggiungimento del punteggio massimo

previsto.

ITEM PUNTEGGIO

Esperienze di durata superiore od uguale a 12 mesi 4 punti

Esperienze di durata inferiore ad un anno 2 punti

TITOLI DI STUDIO

Titoli di studio: max 8 punti

Sono valutabili i titoli rilasciati da scuole, istituti, università dello Stato o da

esso legalmente riconosciuti. Viene valutato solo il titolo più elevato.

ITEM PUNTEGGIO

Laurea (magistrale, specialistica, vecchio ordinamento) 8 punti

Laurea triennale 7 punti

Diploma scuola superiore 6 punti

Per ogni anno di scuola media superiore concluso (max

4 punti)

1 punto/anno

Titoli di studio

professionali:

max 4 punti

I titoli professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti accreditati

(valutare solo il titolo più elevato).

ITEM PUNTEGGIO

Titolo completo 4 punti

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Titolo non completo 2 punti

N.B.: in caso di qualifica professionale afferente il triennio della scuola

media superiore, essa non và valutata se è presente il diploma; in caso

contrario il titolo viene riportato solo in questa sezione e non anche

nella precedente

ALTRE CONOSCENZE

Altre conoscenze in possesso del

giovane

max 4 punti

Si valutano le conoscenze dichiarate e/o certificate riportate dal giovane (es.

specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera,

conoscenza del computer). Per ogni conoscenza riportata è attribuito 1

punto fino ad un massimo di 4 punti

ITEM PUNTEGGIO

Attestato o autocertificati 1

punto/conoscenza

I candidati effettueranno, secondo apposito calendario pubblicato sul sito web dell’ente, un colloquio approfondito sui seguenti argomenti:

1. Il servizio civile nazionale 2. Il progetto 3. Le pregresse esperienze sotto l’aspetto qualitativo (con particolare riguardo alle

precedenti esperienze di volontariato e lavorative nel settore specifico del progetto e non)

4. La motivazione e l’idoneità del candidato al fine di avere un quadro completo e complessivo del profilo del candidato, delle sue potenzialità, delle sue qualità e delle sua attitudini.

COLLOQUIO MAX 60 PUNTI

La somma di tutti i punteggio assegnati al set di domande diviso il numero delle domande dà come esito il punteggio finale del colloquio.

L’idoneità a partecipare al progetto di servizio civile nazionale viene raggiunta con un minimo di 36 PUNTI al colloquio

REDAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA FINALE

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Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria.

Condizioni di servizio ed aspetti organizzativi

Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Realizzazione (eventuale) delle attività previste dal progetto anche in giorni festivi e

prefestivi, coerentemente con le necessità progettuali

Flessibilità oraria in caso di esigenze particolari

Disponibilità alla fruizione dei giorni di permesso previsti in concomitanza della

chiusura della sede di servizio (chiusure estive e festive)

Partecipazione a momenti di verifica e monitoraggio

Disponibilità ad effettuare il servizio al di fuori della sede entro il massimo di 30 gg

previsti

Osservanza della riservatezza dell’ente e della privacy di tutte le figure coinvolte nella

realizzazione del progetto

Disponibilità ad utilizzare i veicoli messi a disposizione dell’Ente.

Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Cultura media; buone conoscenze informatiche; buone capacità relazionali.

E’ titolo di maggior gradimento:

- diploma di scuola media superiore;

- pregressa esperienza nel settore specifico del progetto;

- pregressa esperienza presso organizzazioni di volontariato;

- buona conoscenza di una lingua straniera;

- spiccata disposizione alle relazioni interpersonali e di gruppo;

- capacità relazionali e dialogiche;

- studi universitari attinenti;

- buone capacità all’utilizzo di dispositivi tecnologici (radiotrasmittenti, etc.);

- buone capacità di analisi.

Sedi di svolgimento e posti disponibili

1.400

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Numero dei volontari da impiegare nel progetto: Numero posti con vitto e alloggio: Numero posti senza vitto e alloggio: Numero posti con solo vitto:

N. Sede di attuazione del progetto Comune N. vol. per sede

1 ASSOCIAZIONE FALCHI

ANTINCENDIO AVELLINO 4

Caratteristiche conoscenze acquisibili

Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO

Eventuali tirocini riconosciuti: NO Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae: Durante l’espletamento del servizio, i volontari che parteciperanno alla realizzazione di questo progetto acquisiranno le seguenti competenze utili alla propria crescita professionale:

competenze tecniche (specifiche dell’esperienza vissuta nel progetto, acquisite in particolare attraverso il learning by doing accanto agli Olp e al personale professionale): supporto alle relazioni sociali, organizzazione logistica, segreteria tecnica, ideazione e realizzazione grafica e testuale di testi informativi, uso di strumentazioni tecniche, riconoscimento delle emergenze, valutazioni tecniche;

competenze cognitive (funzionali ad una maggiore efficienza lavorativa e organizzativa): capacità di analisi, ampliamento delle conoscenze, capacità decisionale e di iniziativa nella soluzione dei problemi (problem solving), team working;

competenze sociali e di sviluppo (utili alla promozione dell’organizzazione che realizza il progetto ma anche di se stessi): capacità nella ricerca di relazioni sinergiche e propositive, creazione di reti di rapporti all’esterno, lavoro all’interno di un gruppo, capacità di mirare e mantenere gli obiettivi con una buona dose di creatività;

competenze dinamiche (importanti per muoversi verso il miglioramento e l’accrescimento della propria professionalità): competitività come forza di stimolo

4

0

4

0

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al saper fare di più e meglio, gestione e valorizzazione del tempo di lavoro, ottimizzazione delle proprie risorse.

Tali competenze, elaborate secondo gli standard europei delle UCF (Unità Formativa Capitalizzabile), sono riconosciute e certificate da Medimpresa, associazione nazionale delle piccole e medie imprese, nell’ambito di uno specifico accordo, relativo al presente progetto.

Formazione specifica dei volontari

In aula:

I APPROFONDIMENTO:

Modulo I: Parchi ed Oasi: le strategia dei tutela, aree protette: protezione, competenze,

obblighi.

Modulo II: I cambiamenti climatici e le conseguenze sull’ecosistema.

II APPROFONDIMENTO:

Modulo III: Informazione ai volontari (conforme al D.Lgs 81/08 art. 36).

Rischi per la salute e sicurezza sul lavoro

Procedure di primo soccorso, lotta antincendio, procedure di emergenza

Organigramma della sicurezza

Misure di prevenzione adottate

Modulo IV: Formazione sui rischi specifici (conforme al D.Lgs 81/08 art. 37, comma 1, lett.b

e accordo Stato/Regioni del 21 Dicembre 2011).

Rischi derivanti dall’ambiente di lavoro

Rischi meccanici ed elettrici generali

Rischio biologico, chimico e fisico

Rischio videoterminale

Movimentazione manuale dei carichi

Altri Rischi

Dispositivi di Protezione Individuale

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Stress lavoro correlato

Segnaletica di emergenza

Incidenti ed infortuni mancati

Corso e-learning:

La tutela dell’ambiente:

Le linee generali dello sviluppo storico dell’Educazione Ambientale.

Impatto dell'attività antropica sugli ecosistemi Acquatici e Terrestri

Evoluzione

Normativa

Siti di Interesse Comunitario

l cambiamento verso una società sostenibile: Scenari futuri

Cos’è il turismo sostenibile? Le sue caratteristiche

L’ambiente:

Conoscenza e rispetto della realtà naturale e ambientale

Cittadinanza attiva e legalità

L’ecosistema: gli equilibri, le tendenze

Il Concetto di rifiuto e ciclo dei rifiuti, tipologia dei rifiuti e utilizzo,

Il Rifiuto come risorsa: buone pratiche

Il riconoscimento della flora

Il riconoscimento della fauna

La macchia mediterranea

La biodiversità:

Gli indici

Le specie in estinzione

Il metodo dell’Interpretazione Ambientale e quello dell’Educazione Ambientale,

aspetti comuni e differenze tecniche progettuali e realizzative.

Le azioni territoriali di tutela

Contenuti della metaformazione:

Il modello formativo proposto, caratterizzato da un approccio didattico di tipo costruttivista

in cui il discente “costruisce” il proprio sapere, permette di acquisire un set di meta-

competenze quali:

capacità di analisi e sintesi

Page 15: Elementi essenziali del progetto - amesci.org · Commissione Internazionale per l'Ambiente e lo Sviluppo (WCED)- istituita nel 1983 ... funzione di mantenere l'equilibrio ambientale

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abilità comunicative legate alla comunicazione on line

abitudine al confronto e alla discussione

L'uso di una piattaforma FAD inoltre consente inoltre, indipendentemente dagli argomenti della formazione specifica, l'acquisizione di una serie di competenze informatiche di base legate all'uso delle TIC e di Internet