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Bagnasco, Barbagli, Cavalli (2004) Elementi di sociologia
Il Mulino, Bologna.
lezioni passate: Cap. I e II - integralmente
questa lezione: Cap. III, paragrafi: 1 (Azione, relazione, interazione sociale), 3 (Norme valori e istituzioni),
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Alcune definizioni
I valori sono ciò a cui le norme si ispirano: sono degli atteggiamenti culturali di fondo, degli orientamenti diffusi che contribuiscono a dare significato all'esistenza, gli scopi çhe gli individui possono proporsi di raggiungere e i mezzi che è lecito usare.
I ruoli sono insiemi di comportamenti regolati da norme, attraverso cui l'individuo interagisce con gli altri. Tipicamente i ruoli sono complementari: a quello del marito corrisponde quello della moglie, a quello dell'insegnante quello dello studente, a quello del medico quello del paziente e così via.
Ciascun individuo svolge tuttavia una pluralità di ruoli (un uomo adulto ad esempio puo essere simultaneamente marito, padre, impiegato, rappresentante sindacale e così via). L'insieme dei ruoli principali che un individuo ricopre è ciò che gli conferisce il suo status, cioè la posizione che egli occupa complessivamente all'interno della sua società.
Le istituzioni sono sotto-unità del sistema sociale che implicano più ruoli interagenti tra loro. Un'istituzione, per esempio, è la famiglia, così come lo è la scuola, al cui interno interagiscono insegnanti e studenti.
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Le norme
A: - Buona giornata! B: - Buona in che senso? B: - A quale parte della giornata ti riferisci?
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A: (agita la mano amichevolmente) Come stai?
B: Come sto rispetto a che cosa? Alla salute, ai soldi, alla scuola, al lavoro, alla tranquillità mentale ...
A: (rosso in viso e improvvisamente fuori di se) Senti, cercavo solo di essere gentile! Francamente non me
ne importa un accidente di come stai.
[Garfinkel 1963, p.222].
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le norme sono uno di questi fenomeni relazionali, sociali, che scompaiono quando “tutto va come ci si aspetta”
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Una norma esiste quando la sua violazione comporta una sanzione.
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Durkheim sulla norma • “Non è soltanto un modo abituale di agire, è un
modo obbligatorio di agire, sottratto, cioè, in qualche misura, all’agire individuale.”
• “La società è interessata al dominio dell’ordine e della pace; l’anomia è un male perché la società ne soffre: per vivere, ha bisogno di coesione e regolarità.”
Emile Durkheim (1893) Division du travail social prefazione alla 2° edizione, V-VI
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Durkheim sul reato
• “Il solo carattere comune a tutti i reati è che essi consistono in atti universalmente riprovati dai membri di una società”
• “Il reato offende cioè sentimenti comuni a tutte le coscienze sane di uno stesso tipo sociale”
Emile Durkheim, (1893) La Division du Travail social , tr. it. La divisione del lavoro sociale, Comunità, Milano, 1977
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Durkheim sui sentimenti collettivi offesi
Devono essere sentimenti forti: “non velleità incerte e superficiali, ma emozioni e
tendenze fortemente radicate in noi”.
“Devono essere precisi: riferirsi a una pratica ben definita. Questa pratica può essere semplice o complessa, positiva o negativa, consistere cioè in un’azione o un’astensione, ma sempre determinante”.
Emile Durkheim, (1893) La Division du Travail social , tr. it. La divisione del lavoro sociale, Comunità, Milano, 1977
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Blackwell dictionary of sociology: la norma
• E’ relativa a un comportamento / un modo di apparire
• E’ l’associazione tra il comportamento e la sanzione.
• Le norme aiutano a creare modelli di comportamento attesi in ciascun sistema sociale
• Aiutano a definire e mantenere i confini tra insiders e outsiders
• Trasformano i valori da comportamenti desiderabili in attese reali con forti conseguenze sociali.
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Le norme
• Da chi vengono? Da individui che occupano posizioni
collegate con quelle del soggetto • Per l’individuo hanno carattere esterno,
oggettuale, in misura varia obbligante e costrittivo
• Le norme sono una delle cose che vengono interiorizzate con la socializzazione.
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In che ambito agisce una norma?
In una società
oppure in parti di essa: in una cultura, in una subcultura
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controllo sociale
Meccanismi espliciti che una società mette in opera, per far conformare i comportamenti degli individui a ruoli, norme e consuetudini sociali.
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Montesquieu:
“la tirannia è tagliare l’albero per raccogliere una mela”.
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Il filtro affettivo
Stephen Krashen (2003) Explorations in Language Acquisition and
Use. Portsmouth: Heineman
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sanzioni negative
e
“sanzioni” positive
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New Sociology of Education
il ruolo di studente e di insegnante non sono ruoli standard e definiti una volta per tutte
Danby & Baker, (2000) “Unravelling the Fabric of Social Order in Block Area “in Hester & Francis, Local Educational Order, Amsterdam, Banjamin.)
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buon ordine in aula impegno dell’insegnante
buon ordine in aula alti livelli di apprendimento
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Arum, R. Beattie, I. Pitt, R., Thompson, J. Way, S. (2003) Judging School Discipline: The Crisis of Moral Authority in American Schools Cambridge, Massachussets, Harvard University Press
Coleman, Hoffman & Kilgore (1982) High School Achievement: Public, Catholic and Private Schools Compared, New York, Basic Books
Newman, F.M., Rutter, R.A., & Smith, M.S. (1989) “Organizational Factors that Affect Teachers’ Sense of Efficacy, Community and Expectations” in: Sociology of Education, 62, pp. 221-238
Norme ed efficacia
Dirigenti scolastici e disciplina dirigenti scolastici che non sostengono gli
insegnanti nel loro tentativo di imporre ordine in classe,
sono costantemente citati come la fonte di demoralizzazione più importante
degli insegnanti, più dello stipendio basso, più dell’impegno strenuo che il lavoro richiede, più dei bambini difficili.
• Moeller, G. H. (1964) “Bureaucracy and Teachers’ Sense of Power”, in: School Review, 72, pp. 137-157.
• Liu, X.S. e Meyer, J.P. 2005 “Teachers’ Perceptions of Their Jobs: A Multi-Level Analysis of the Teacher Follow-Up Survey for 1994-95” in Teachers College Record, 107, pp. 985-1003.
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Tratto da: Antonio Schizzerotto, Carlo Barone (2006) Sociologia dell’istruzione, Il Mulino Bologna.
Non solo sanzioni
Oltre all’ordine, è necessario un consenso minimo sui valori dello studio:
“Ottenere dagli studenti un trasferimento delle proprie lealtà dal gruppo dei pari e dalla cultura popolare verso i libri e le idee.”
Steven Brint (2006), Scuola e società Il Mulino, p. 301 22
Gli insegnanti hanno 3 risorse per il consenso:
1. accettazione da parte degli studenti dell’autorità dell’insegnante
2. offerta implicita da parte della scuola di uno scambio conveniente: conoscenze utili e qualifiche, credenziali, in cambio di cooperazione e rispetto
3. interesse sostantivo dei contenuti curricolari e delle attività svolte in aula (almeno alcuni studenti).
Steven Brint (2006), Scuola e società Il Mulino, p. 301 23