effetti dell’eclissi di sole

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Effetti dell’eclissi di sole Il fenomeno dell'eclissi, totale o parziale che sia, ha una durata troppo breve per poter produrre dei veri e propri mutamenti climatici. I fenomeni ai quali un'eclisse dà luogo sono lievi e di breve durata VENTO DELL’ECLISSE durante un'eclissi totale, la mancanza di irraggiamento solare provoca un abbassamento di temperatura che può superare i 10 gradi, rispetto alla temperatura all'inizio del fenomeno, accompagnato da un aumento dell’umidità e da una diminuizione della pressione. Tra il cono d’ombra ( che viaggia ad una velocità Tra 1000 e 2000km/h) e le regioni circostanti si forma una depressione che è in grado di spostare considerevoli masse d’aria. Questo movimento è quindi il cosiddetto "vento dell'eclissi".

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Page 1: Effetti dell’eclissi di sole

Effetti dell’eclissi di sole• Il fenomeno dell'eclissi, totale o parziale che sia, ha

una durata troppo breve per poter produrre dei veri e propri mutamenti climatici.

• I fenomeni ai quali un'eclisse dà luogo sono lievi e di breve durata

VENTO DELL’ECLISSE• durante un'eclissi totale, la mancanza di

irraggiamento solare provoca un abbassamento di temperatura che può superare i 10 gradi, rispetto alla temperatura all'inizio del fenomeno, accompagnato da un aumento dell’umidità e da una diminuizione della pressione. Tra il cono d’ombra ( che viaggia ad una velocità Tra 1000 e 2000km/h) e le regioni circostanti si forma una depressione che è in grado di spostare considerevoli masse d’aria. Questo movimento è quindi il cosiddetto "vento dell'eclissi".

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LE OMBRE VOLANTI

• Questo fenomeno inizia un minuto prima della totalità e continua fino ad un minuto dopo la totalità. E’ possibile osservare veloci movimenti paralleli di ombre a strisce, larghe pochi centimetri.

• Le ombre volanrìti sono un fenomeno di cui non si ha sufficiente documentazionein quanto sono difficili da riprenderea causa del rapido movimentoe del basso contrasto tra le strisce chiare e scura.

• La prima foto del fenomeno è stata fatte nell’eclisse del 7 marzo del 1970 in Messico

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MAREE• L’allineamento Sole Luna influisce sulle maree.

• Le maree sono determinate dall'attrazione gravitazionale combinata di Luna e Sole sulle masse d'acqua del nostro pianeta.

• In questo caso, infatti, l'effetto di marea del Sole agisce lungo la stessa direzione di quello della Luna (che ha un'intensità circa doppia rispetto a quello del Sole) e si somma con esso.

• Tuttavia questo effetto è presente non solo durante un'eclisse di sole bensì ad ogni novilunio, dato che anche allora Sole e Luna si trovano pressappoco nella stessa direzione

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EFFETTI SULLA VEGETAZIONE E SUGLI ANIMALI

• Durante un’eclisse totale di Sole non c’è più una corrispondenza naturale tra l’orologio biologico di cui sono dotati tutti gli esseri viventi e il graduale abbassamento di lumunosità che si osserva.

• Gli animali meno evoluti si calmano come se stessero per andare a dormire. Per esempio i grilli cominciano a cantare e gli uccelli fanno ritorno ai loro nidi

• Mentre gli animali più evoluti cominciano ad essere irrequieti, cani e cavalli comprendono che si sta verificando qualcosa di inconsueto e reagiscono latrando e nitrendo

• I fiori si richiudono • Tutto questo si verifica per pochi minuti poi tutto torna

normale

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Cosa si studia durante l’eclisse di sole• protuberanze solari (ingl.

prominences) • Nubi di gas che dalla cromosfera del Sole si

protendono nella corona, fino ad altezze che a volte superano i 500.000 km. Possono essere osservate anche a occhio nudo, durante le eclissi totali di Sole, come strutture brillanti immerse nella corona.

• Le p. sono state studiate sistematicamente, in eclisse, a partire dal 1842 e, dal 1860, fotografate. Nel 1868 vennero per la prima volta osservate con tecniche spettroscopiche:

• fra le righe di emissione se ne scoprì subito una, alla lunghezza d’onda di 587,7 nm, che venne chiamata D 3 per la sua vicinanza alle righe del sodio D 1 e D 2 .

• Questa riga, che non risultava essere emessa da alcuna specie chimica allora conosciuta, fu attribuita a un nuovo elemento che venne chiamato elio. Soltanto successivamente l’elio fu individuato anche sulla Terra.

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Cromosfera• cromosfera Parte dell’atmosfera solare, che si

trova fra la fotosfera e la corona, di colore rosso-arancione, visibile a occhio nudo soltanto al principio e alla fine delle eclissi totali di Sole. Lo spettro di emissione della cromosfera comprende un gran numero di righe osservabili globalmente solo per pochi secondi nelle fasi iniziali e finali delle eclissi (di qui il nome di spettro lampo, flash spectrum, con cui viene indicato).

• La cromosfera è caratterizzata da una rapida variazione della temperatura che da ~4000 K, al confine con la fotosfera, aumenta fino a ~1.000.000 K a 3000 km di altezza, dove ha inizio la corona. La struttura della cromosfera è dominata dai campi magnetici. Infatti, a differenza di quanto accade nella fotosfera (assai più densa) e nella corona (assai più calda), la pressione dei gas è inferiore alla pressione associata al campo magnetico.

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cromosfera

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Corona solare• La corona è circa un milione di volte meno luminosa del

disco solare. In particolare, la parte della corona più vicina al sole è osservabile solo durante un’eclisse totale di sole. Neppure con i coronografi, strumenti che schermano artificialmente la luce del disco solare, è possibile vederla. Per studiarla bisogna necessariamente recarsi la dove si verifica un’eclisse. La corona solare è un problema irrisolto dell’astrofisica. La fotosfera, la superficie luminosa del Sole, si trova alla temperatura di circa 6000 gradi. Le particelle della corona sono mille miliardi di volte più rarefatte della fotosfera sottostante, ma la loro temperatura è nettamente superiore, superando il milione di gradi. Quale meccanismo fornisca l’energia in più è un mistero. Il principale sospettato è il campo magnetico solare, ma mancano le prove,

• L’INAF è impegnata ad indagare le proprietà della corona solare • Abbiamo costruito un innovativo polarimetro a cristalli liquidi

con il quale studiamo la luce solare diffusa dagli elettroni liberi nella corona. Un altro telescopio studierà l’emissione del ferro ionizzato (Fe XIV). I dati che ricaveremo sull’interazione tra queste particelle e il campo magnetico aiuteranno a chiarire lo scenario

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Intervista a Silvano Fineschi realizzata dallo staff INAF in OAVdA prima della partenza per la missione in Libia nel 2006