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Terrore e terrorismo in epoca romana: due articoli per approfondire l’approccio del mondo classico a un tema attuale

Roberta LunettaDOL- Master on line a.a. 2014/2015

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Nell'ottica della valorizzazione di risorse spendibili per una didattica rinnovata delle lingue classiche nei licei, si pone la lettura di questi due articoli che riguardano un tema di grande attualità: il terrorismo.Lo scopo della proposta è quello di contribuire alla attualizzazione di alcuni temi e testi in latino e/o greco e al dibattito critico sulle fonti classiche come basilari per la riflessione e la comprensione della realtà contemporanea. Non lingue morte, dunque, ma culture vive e pulsanti, ancora straordinariamente capaci di dialogare con il nostro mondo globalizzato che necessita memoria delle proprie radici e profonda valorizzazione del proprio passato.

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Gli articoli sono pubblicati on line sul sito della fondazione Niccolò Canussioun Istituto Scientifico Speciale di ricerca senza fini di lucro che si propone di promuovere e sostenere iniziative di studio, ricerca e divulgazione sul mondo antico, nelle sue espressioni storiche, artistiche, letterarie e culturali ricomprendendo le tracce che la civiltà greca e romana ha lasciato nella quotidianità del presente.

Indirizzo : http://www.fondazionecanussio.org/

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Tra le attività della fondazione spiccano i Convegni Internazionali, che richiamano periodicamente a Cividale qualificati specialisti degli studi storici, letterari ed archeologici per dibattere sui temi dell'Antichità classica in un'ottica che intende essere interdisciplinare ed innovativa. Gli atti dei Convegni sono gratuitamente consultabili e scaricabili dal sito della fondazione. Tra i titoli dei numerosi convegni, segnalo: “Integrazione, mescolanza, rifiuto. Incontri di popoli, lingue e culture in Europa dall'Antichità all'Umanesimo” (2000)“Moneta Mercanti Banchieri I precedenti greci e romani dell'Euro” (2002)“Dicere laudes. Elogio, comunicazione, creazione del consenso” (2010)

Gli articoli, di differenti difficoltà, possono essere un utile strumento didattico in classe come lavoro di approfondimento individuale o di gruppo, per discussioni, dibattiti, basi per role-playing. Alcuni articoli sono in lingua inglese, francese, tedesco e possono essere utilizzati nella didattica CLIL.

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La mia proposta riguarda due articoli in particolare, tratti dal Convegno “Terror et pavor- Violenza, intimidazione, clandestinità nel mondo antico” tenutosi nel 2005 in cui si tratta l’argomento del terrorismo nel mondo romano: cosa intendessero i latini per “terrore”, quali erano le tecniche e i mezzi del terrore all’epoca, quali fossero le reazioni psicologiche della gente comune e quali esempi di terrorismo di epoca romana possono essere paragonati al nostro concetto di “ terrorismo”.Tutti gli atti del Convegno del 2005 sono disponibili e gratuitamente scaricabili al link: http://www.fondazionecanussio.org/atti2005.htm

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Adalberto Giovannini: “Terrorismo e antiterrorismo a Roma”URL:

http://www.fondazionecanussio.org/atti2005/16Giovannini.pdf

ABSTRACT

Secondo la definizione moderna, il terrorismo è il ricorso ad azionidi distruzione destinate a intimidire e a terrorizzare le popolazioniLa caratteristica principale di queste azioni di distruzione è che non sono l’opera di individui che perseguono obiettivi personali , ma di persone che fanno parte d’una organizzazione segreta che persegue obiettivi comuni di carattere politico.Nel mondo moderno, le armi generalmente usate dai terroristi sonogli esplosivi. Nel mondo antico gli esplosivi non esistevano, ma esisteva un mezzo non meno temibile : il fuoco. Nell’articolo vengono esaminati alcuni incendi importanti della città di Roma e di altre città dell’ impero pervenendo alla conclusione che quasi tutti furono molto probabilmente accidentali, ma che sempre o quasi sempre la popolazione attribuì il disastro a mani criminali e generalmente si ricercarono i colpevoli tra i nemici reali o supposti dello Stato o della società. Questa paura costrinse il governo a ricercare e a punire gli eventuali colpevoli per rassicurare la popolazione, e peraltro a prendere disposizioni legali per eliminare o proibire associazioni suscettibili di ricorrere all’incendio per raggiungere i propri obiettivi. Si veda, ad esempio , sulla base di questa legislazione ,la condanna dei baccanti nel 186 a.C. e quella dei cristiani dopo l’incendio del 64 d.C.

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Alberto Grilli " Drammaticità del terrore nelle Catilinarie"

URL:http://www.fondazionecanussio.org/atti2005/11Grilli.pdf

ABSTRACT

La congiura di Catilina è un episodio per noi clamoroso di tentativo di sovvertire lo stato politico della repubblica romana. Coincise col consolato di Cicerone e in proposito Cicerone pronunciò quattro orazioni, le Catilinarie, per informare il popolo e trattarne in senato.Degli avvenimenti abbiamo relazione anche nel De Coniuratione Catilinae di Sallustio. Quello che è sintomatico è che in nessuno dei due autori compare segno di un terrore diffuso tra la popolazione. Cicerone per raggiungere dei toni che possano suscitare emozione si rifà al linguaggio enniano della tragedia e rimanda ad episodi " mitologici" della storia romana come l'incendio di Troia, l'invasione gallica o ancora quello dei baccanti. Questi erano gli eventi che egli riteneva più vicini alla congiura per la gravità e per la paura suscitata.


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