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Pasqua 2012via Giardini, 231 - 41124 Modena - tel. 059 350.266

www.parrocchiasanfaustino.it - [email protected]

Un po’ tutti, famiglie e non, con-statiamo che durante la settima-

na abbiamo impegni ed occupazioni di lavoro (quando c’è) e di casa, così da essere spesso affaticati e non aver tempo di coltivare le buone relazio-ni; la domenica diventa allora l’occa-sione per “ricrearci”, per ritrovare noi stessi e metterci in rapporto con Dio e con gli altri.Questo deve essere un tempo diverso

dagli altri giorni, così da essere diver-si anche noi. È questione della nostra identità di uomini e di cristiani. Abbia-mo bisogno della domenica, che, più che un tempo di riposo per sé o un dovere, è un dono che Dio ci dà per vivere il vero incontro personale con Lui e comunitariamente con i fratelli, primariamente nell’Eucarestia, parte-cipando alla Messa.Perché la Messa? Quali le motivazioni?

1) Perché ogni domenica riviviamo l’evento di Cristo morto, risorto e pre-sente in noi, è la Pasqua, la memoria viva del suo amore che ci salva, è la gioia di ricevere il cibo della sua Pa-rola e del suo Pane che ci rafforza nel cammino di vita.2) Questa fede va celebrata con per-severanza nella Chiesa, comunità dei credenti; siamo il popolo di Dio che insieme vive la comunione fraterna

Educare alla Festala domenica, Pasqua del Signore

Uno sguardo e una riflessione alla domenica intesa come giorno di festa da dedicare alla santificazione del Signore, alla gioia di stare insieme ai familiari e a coltivare le relazioni

umane dopo una settimana di lavoro

ParrocchiaS.S. Faustino e Giovita

Modena

136 Pasqua 2012

segue in seconda pagina

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Tanti gli appuntamenti di marzo, aprile e maggio da non perdere Siamo pronti a un cambiamento del modo di vivere la nostra esistenza?2 3

Pinnacolo di aprileIl torneo mensile di beneficenza di pinnacolo si svolgerà giovedì 12 aprile alle 20,30 nei locali del sottochiesa.In marzo la gara ha compiuto i due anni di vita e il bilancio è sicuramente positivo. La media dei partecipanti per serata è di 96 persone. Ultimamente il torneo si è arricchito di un monitor in cui i giocatori possono assistere in diretta al conteggio e alla proclamazione dei vincitori. Come sempre il montepremi è ricco: alla coppia vincitrice vanno due prosciutti e due salami. Ai secondi due prosciutti e ai terzi due assortimenti di salumi. Sono poi previsti numerosi altri premi in prodotti alimentari.Le iscrizioni si ricevono recandosi in ufficio parrocchiale o telefonando allo 059 350266 dalle 9,30 alle 11,30 dei giorni feriali, chiamando o mandando un sms al 392 2998804, o via mail scrivendo a [email protected].

Domenica 1 aprileLE PALMES.S. Messe con distribuzione dell’ulivo benedetto ore 8.30; 10.00; 11.30; 19.00Alle ore 9.45 ritrovo dei fedeli nel cortile della scuola parrocchiale (v. della Pace 15) e processione verso la chiesa.

Lunedì 2 aprileOre 17 confessioni per ragazzi di IV elementare Ore 18 confessioni per ragazzi di I media

Martedì 3 aprileOre 17 confessioni per ragazzi di V elementareOre 18 confessioni per ragazzi di II media

Mercoledì 4 aprileOre 18 in Cattedrale Messa crismale, presieduta da Mons. Arcivescovo e concelebrata da tutti i Sacerdoti della Diocesi, con la presenza di tutti fedeli, durante la quale ci sarà la benedizione dell’olio dei catecumeni, dell’olio per gli infermi e la consacrazione del Crisma (in Parrocchia non sarà celebrata la Santa Messa delle ore 19).

La Settimana Santagiorno per giorno

Ecco il programma completo per prepararci degnamente alla Pasqua

8 giorni di intense celebrazioni e momenti comunitari da vivere nella pienezza del Signore

Venerdì 23 marzoOre 21 Via Crucis vicariale con partenza dalla nostra chiesa di san Faustino, viale della Pace, via Pillio da Medicina, via Vaccari, via Guicciardini, via Sassi e conclusione alla chiesa di san Giovanni Bosco

Sabato 24 marzoOre 15.30 confessioni per ragazzi di III media, scuole superiori e scout.

Lunedì 26 marzo e martedì 27 marzoQUARANTORE (Adorazione eucaristica prolungata)Orario: ore 8.40 Lodi mattutine; ore 9.00 Celebrazione eucaristicaDalle ore 9.30 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.30 Adorazione eucaristicaOre 18.30 Santo Rosario; ore 19.00 Celebrazione eucaristica Dalle 19.30 alle ore 22.00 Adorazione eucaristica

Da mercoledì 28 marzo a venerdì 30 marzoESERCIZI SPIRITUALI PARROCCHIALIOrario dei tre giorni:ore 20.30 Prima meditazione biblica tenuta da don Matteo Mioni, Sacerdote delle Case della Carità di Reggio Emilia; ore 21.15 preghiera silenziosa; ore 21.45 seconda meditazione di don Mioni; ore 22.20 preghiera di compieta; ore 22.30 conclusione

Sabato 31 marzoDalle ore 15 accoglienza nella nostra Parrocchia dei giovani delle Parrocchie di San Paolo, Corlo, Magreta, Casinalbo; incontri, preghiera, cena, processione verso la chiesa di san Francesco e poi alla Cattedrale per la Giornata diocesana della GioventùOre 18.30 Vespri solenni per l’inizio della Settimana santa, con vestizione dei nuovi chierichetti

Ultimi incontri di Quaresima

Giovedì 5 aprileGIOVEDì SANTOOre 9.00 Ufficio delle Letture e Lodi Mattutine,poi confessioni fino alle ore 12.00Ore 15.30 Celebrazione della Messa nella Cenadel Signore, poi confessioni Ore 18.30 VespriOre 21.00 Celebrazione della Messa nella Cenadel Signore, poi adorazione eucaristica

Venerdì 6 aprileVENERDì SANTOGiorno di astinenza e digiunoOre 9.00 Ufficio delle Letture e Lodi Mattutine,poi confessioni fino alle ore 12.00Ore 15.30 Celebrazione della Passione del Signore e adorazione della Croce, poi confessioniOre 18.30 VespriOre 21.00 Celebrazione della Passione del Signore e adorazione della Croce, poi confessioni per giovani e adulti

Sabato 7 aprileSABATO SANTOOre 9.00 Ufficio delle Letture e Lodi Mattutine,poi confessioniOre 12.00 Benedizione delle uova (sono invitatii bambini, anche piccoli)Ore 15.30 ConfessioniOre 18.30 VespriOre 21.00 Celebrazione della Veglia pasquale,con Liturgia della luce, della Parola, dei Battesimied eucaristica (è la celebrazione più importantedi tutto l’Anno liturgico)

Domenica 8 aprilePASQUA DI RESURREZIONES.S. Messe ore 8.30; 10.00; 11.30; 19.00.Alle ore 15 in lingua polacca.Ore 18.30 Vespri solenni

dalla prima pagina

e rende attuale la realtà della Pasqua. 3) Rigenerati nella nostra esistenza dal Cristo risorto, ritrovato il vero significato (anche trascendente) della nostra vita, siamo invitati, a vivere, testi-moniare l’amore di Cristo nella famiglia, nel lavoro, nel socia-le, a servizio dei fratelli. Dalla festa così vissuta nasce il nostro modo di vivere, lavorare, amare il quotidiano. Non siamo certo molto aiutati oggi a cogliere il senso autentico della Pasqua domenicale.La famiglia, la Chiesa possono e debbono educare a scoprire questo significato.Nella domenica la famiglia può programmare e sperimentare uno stile di vita cristiano fissando, come priorità, la parteci-pazione alla Messa per rendere lode al Signore insieme con le altre famiglie: è bene educare anche i bambini piccoli ad essere presenti, perché vivano la loro fede; col crescere poi dell’età i ragazzi vanno a Messa secondo il gruppo di appar-tenenza. Come educarli? Dando l’esempio e poi insegnan-do che, come i primi cristiani, non possiamo vivere senza la domenica, abbiamo bisogno di celebrare la Pasqua di Cristo, vivere con Lui e per Lui. Sappiamo che la domenica spesso c’è bisogno di ordinare la casa, curare la “buona cucina”; dobbiamo però conciliare questi impegni con il nostro bisogno di Dio che occupa il primo posto, cercando di evitare il lavoro (se non costretti),e disperderci in centri commerciali e in acquisti non necessari. Se avremo vissuto bene l’incontro eucaristico, educati alle re-lazioni fraterne, la grazia e i doni ricevuti ci permetteranno di operare meglio fuori, nelle attività umane. È molto importante la cura della celebrazione eucaristica da parte di tutti, ministri e laici, per una partecipazione più cora-le e ministeriale, dando rilievo anche all’abito di festa (sia per i concelebranti, i ministranti che per i fedeli; non serve il fasto ma neppure la sciatteria), alla puntualità, alla disponibilità al servi-zio (canto, letture, gesti, offerte... ), ad una presenza attiva.Del resto è fondamentale impegnarsi per una “bella” celebra-zione, curarne il decoro e l’armonia dell’insieme, valorizzando i gesti e i segni. Lo scopo è quello di far cogliere la bellezza della liturgia eucaristica che manifesta la centralità di Cristo, l’amore, la gioia, la fraternità. “Essa (Eucarestia) risplen-de in tutto il suo splendore e in tutta la sua importanza quando è celebrata in verità e qualità” (lettera pastorale del Vescovo Antonio per l’anno 2011-2012 cap 4° n 1.2).Il fare festa così vissuto non viene ridotto alla sola partecipa-zione alla Messa, perché ci permette di orientare la giornata, come conseguenza dell’amore ricevuto, all’esercizio della ca-rità e della fraternità, nel servizio in famiglia ed anche verso i parenti anziani, i malati, i poveri, le persone sole, recandosi a far visita o accogliendo ospiti, per un conforto e reciproco sollievo: tutto ciò dà grande valore al giorno del Signore.“È nel giorno consacrato a Dio che l’uomo comprende il senso della sua esistenza e anche della sua attività lavorativa” (Benedetto XVI, Sacramentum Caritatis n.74).

Lunedì 9 aprileLunedì dell’Angelo (non di precetto)SS. Messe ore 8.30; 10.00; 11.30; 19.00Martedì 10 aprileGita a Parma con visita alla Cattedrale, Battistero, Santuario della Steccata(iscrizioni in ufficio parrocchiale)Domenica 15 aprile Ore 11.30 Santa Messa in suffragio delle vittime della stradaDomenica 22 aprile Gita a Firenze. Iscrizioni in Ufficio parrocchialeMartedì 1 maggioOre 20.45 inizio del mese di maggio: santo Rosario in chiesa e nei diversi “pilastrini” sparsi sul territorio parrocchiale (e così ogni sera, fino al 30 maggio)Domenica 13 maggioOre 16 Prima ComunioneDomenica 20 maggio Invicta dayOre 16 Prima ConfessioneGiovedì 31 maggio ore 21 chiusura comunitaria del mese di maggio in chiesa: recita del santo Rosario e meditazione mariana

...E DOPO PASQUA

G esù sta morendo sulla croce.

Chinato il capo consegna lo Spirito. Te lo dona. Se lo accogli nella tua vita farà scorrere il sentire di Gesù, i suoi pensieri, il suo abbandono al progetto di salvezza del Padre. Il Crocifisso risorto ti dice: Non aver paura di non essere capace di amare come io ho amato voi. Non pensare: “Non ce la faccio”, perché lo Spirito rende presenti in te i miei sentimenti: pazienza, umiltà, solidarietà verso tutti. Non bloccare l’energia dello Spirito Santo, non resistergli con i tuoi calcoli, le delusioni, il tuo passato. Come gratuitamente ricevi questo soffio dell’amore di Dio, così restituiscilo. È il respiro di Dio in te! Allora continuerai a svolgere la tua vita di routine in fabbrica, a scuola, a casa, ma non sarà più come prima: Io faccio nuove tutte le cose - dice il Signore - . Farai circolare amore nel mio Corpo che è la Chiesa, ma abbraccia anche la creazione. Quell’amore andrà dove c’è più necessità e mancanza di gioia, pace, verità. Tu sei mio Corpo, ma non sei solo. Ci sono tutti gli altri e la tua vita è in funzione del Corpo, è per gli altri. Io infatti mi identifico in ciascuno dei miei fratelli,in particolare nei più deboli, oppressi e poveri. Quello che avrete fatto a uno di loro, è fatto a me. Lo Spirito che personalizza in te i miei lineamenti farà apparire nei tuoi gesti la mia bontà e tenerezza. Non togliere all’armonia del concerto la tua voce.

M. Lucia del Dio Vivente (Carmelitana, Ravenna)

Diorespira in te

Suor Lucia,dal Convento delle Carmelitane di Ravenna, ci propone una traccia di meditazione

In un incontro di gruppo sposi siamo stati attratti dal suggestivo titolo di un

libro uscito recentemente “Prepariamoci” e sottotitolo “a vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza e forse più felicità”, di Luca Mercalli, presidente della Società me-tereologica italiana.

La situazioneSenza essere sociologi, come famiglie che vivono in questi tempi di crisi economica, ci stiamo rendendo conto che viviamo al di sopra dei nostri mezzi, a livelli di spesa e di debito pubblico ormai inso-stenibili. Siamo stati indotti infatti, an-che a livello personale e fa-miliare, a un tipo di benesse-re orientato al consumo, all’acquisto, non perché ne abbiamo bisogno, ma perché lo desideriamo: è la legge del consumismo esasperato.Incapaci ormai di rinunciare al tenore di vita, seguiamo la cultura dominante: aspirare ad avere sempre di più, a non accontentarci.Prendiamo allora atto che dobbiamo liberarci da quella schiavitù che la filosofia con-sumistica esercita su di noi; anche come cristiani prati-canti ne siamo contagiati.

Le conseguenzeSono ben visibili a chi si fer-ma a riflettere:- si prescinde da Dio e dal Vangelo dell’amore;- si perde la famiglia, nasco-no meno figli;- siamo insoddisfatti e infeli-ci;- si sta deteriorando l’am-biente, si producono troppi rifiuti, si consuma molta energia.Ci siamo chiesti: “Siamo disposti a cambiare?Per farlo è indispensabile aver ritrovato scopi superiori ai beni promessi dal consu-mismo, cioè quei beni spiri-tuali di cui abbiamo bisogno per vivere, l’amore, la felici-tà, l’amicizia.Perché rivedere gli stili di vita? Quali le motivazioni?

Come educare anuovi stili di vita

Il metereologo Luca Mercalli ci prepara a un futuro più sobrio

I ritmi frenetici della nostra vita ci fanno perdere di vista i veri valori ma è possibile fare un passo indietro e vivere in maniera più misurata

“Lo stile di sobrietàè una forma di imitazionedi Cristo povero e crocifissoe anche la contestazione

più credibile dei falsi modelli della società consumisticae dell’edonismo diffuso”

(C. M. Martini)

- per le nuove generazioni, perché trovino un mondo migliore;- perché vi sono milioni di esseri umani che muoiono di fame, sono analfabeti, man-cano di qualche possibilità di lavoro; non possiamo essere solidali con gli ultimi senza cambiare lo stile di vita;- si tratta di vivere la povertà evangelica non come rinun-cia al necessario, ma come libertà dal denaro, dal super-fluo, come compartecipazio-ne dei doni ricevuti, nella gioia della condivisione. Non ci può essere uno stile di vita autentico senza Dio: “Siate moderati e sobri, per

dedicarvi alla preghiera. Siate sobri, vegliate” (1 Pt 4,7; 5,8). Cosa si può fare? Quali ca-ratteristiche di vita appaiono maggiormente nelle nostre famiglie, nelle nostre comu-nità cristiane e laiche? Sono efficienti agenzie di consumi o danno esempio di sobrie-tà? Constatiamo che è nella fa-miglia che si decidono le maggiori spese e i relativi comportamenti: noi, influen-zati dai media e dalla pubbli-cità, scegliamo secondo le mode o secondo il Vangelo? Alcuni esempi:- la moda cambia sempre;

noi abbiamo bisogno di cambiare il nostro guardaro-ba o ci serve solo ciò che è indispensabile?- I regali? Li facciamo per ob-bligo o forse è meglio dare segni di affetto, di amicizia, regalare una telefonata, un sorriso?- Diminuiamo gli sprechi, dal cibo, all’acqua, ai medicinali! È possibile produrre meno rifiuti a testa ogni anno, in-quinando meno usando pic-cole auto e pannelli solari, spegnendo le luci quando si esce da una stanza; ecc.- La festa? Come viverla in so-brietà? Dando priorità allo spirito, alla solidarietà o ai beni materiali?- Cosa mangiare? Secondo il piacere personale? Certo sia-mo assediati e influenzati dalla asfissiante pubblicità. Vogliamo però cambiare gli stili alimentari, anche per la

salute, per prevenire infarti ed ictus (usando ad es. cibi semplici, moderazione nei condimenti).- È possibile consumare meno e produrre di più, da parte nostra, in famiglia o fra più famiglie (inventando for-me nuove di aiuto come pic-coli laboratori, cantieri, orti...).- Riguardo alla salvaguardia dell’ambiente, per ridurre l’inquinamento: meno rifiuti di plastica da smaltire, meno TIR sulle strade, meno litri di petrolio...Dobbiamo ragionare di più in famiglia e nelle comunità, sul significato della vita, sul senso ultimo delle cose, col-tivando di più le relazio-ni: le “buone relazioni” con Dio e con i fratelli e le tante azioni di vicinanza e di ami-cizia che riempiono di felici-tà la vita e non costano nulla. Le chiese e le religioni pos-sono dare un grande segna-le, coerente con il messaggio evangelico, facendo ricorso a un sistema di valori soste-nibili: dalla cooperazione alla solidarietà, dalla sobrietà alla contemplazione delle bellezze naturali. Ognuno di noi può e deve comportarsi in modo più sobrio ed equo nelle azioni quotidiane, sen-tendosi responsabile per la sua parte. Se non lo faccia-mo, saremo presto costretti dalla necessità ad un radicale ridimensionamento del livel-lo del nostro benessere.Un programma vissuto e condiviso da tutti coloro che vogliono liberarsi dalle schiavitù del consumismo, per essere più liberi e solida-li, può condurre a soluzione alcuni dei problemi sociali e politici del nostro tempo.

“PRePaRiaMoCia ViVeRe in

un MonDo Con Meno RisoRse, Meno eneRgia,

Meno abbonDanzae foRse

Più feLiCità”

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Molti contrari e pochi favorevoli alla scelta adottata a proposito del commercio festivo Una bella iniziativa di aiuto concreto ai senzatetto nel periodo di grande gelo4 5

» Le celebrazioni

Sul lavoro domenicale Emergenza freddoLa proposta rivolta a cristiani e non solo: niente shopping la domenica In collaborazione col Comune di Modena e la Protezione Civile

Anche nella Lettera alla città del 31 gennaio, il nostro Arcivescovo Mons. Antonio Lanfranchi difende il valore sociale della domenica. Il dibattito rimane aperto Per 8 notti sono state ospitate nei locali parrocchiali persone in difficoltà.

Un grazie va a chi ha prestato assistenza e a chi ha fornito generi di confortoUn’associazione cristiana di lavoratori come le ACLI riflette da tempo sulla questione del “lavoro

domenicale”, inteso come prassi e non come fatto episodico o relativo a lavori indispensabili in quanto legati a servizi pubblici indispensabili. L’idea di estendere gli orari di apertura dei negozi viene presentata, di volta in volta, come ricetta per curare la crisi economica, incrementare i posti di lavoro, dare maggior libertà ai consumatori. Per i cristiani però la domenica è sacra. È un giorno da dedicare a Dio, oltre che al riposo. La domenica è un giorno libero per la famiglia, per la comunità; in altre parole è un giorno per socializzare. Non è forse un piacere avere la domenica per riunire la famiglia a colazione o a pranzo, ritemprare le forze e, per i credenti, dedicarsi alle pratiche religiose? La nostra società corre il rischio serio di diventare un modello “aperto 24 ore”, dove poter spendere e consumare ogni giorno dell’anno, ogni ora del giorno. Infatti i luoghi di frequentazione di massa si trasformano sempre più in un supermercato: ogni nuovo stadio o distributore di benzina è contemporaneamente un centro commerciale. Ma la capacità di spesa dei consumatori non dipende dall’aumento dei giorni di vendita, bensì essenzialmente dal reddito disponibile. Tempi di vendita più lunghi non significano automaticamente maggiore consumo visto che un euro può essere speso una sola volta. Quindi gli effetti positivi sull’ economia sono tutti da dimostrare. A meno di non pensare che i cittadini/consumatori siano come oche, che invitate a bere lo fanno ben oltre le loro reali necessità. Per il presidente nazionale Andrea Olivero: «è importante salvaguardare il principio della eccezionalità del ricorso al lavoro domenicale contro la tendenza a rendere intercambiabile il giorno di riposo settimanale. Dobbiamo evitare che anche in questo ambito la flessibilità lavorativa si scarichi con effetti negativi sulla vita delle famiglie e delle comunità».

Le ACLI egli orari estesi

Cosa ne pensa l’associazione sull’apertura domenicale degli esercizi commerciali

Il recente decreto per il rilancio e lo sviluppo che

ha liberalizzato l’apertura domenicale dei negozi ha suscitato un ampio dibattito nella società e nella comu-nità cristiana. La Chiesa ha sempre sostenuto il valore della festa, della domenica, come momento dedicato ai rapporti familiari, alla so-lidarietà, al riposo e, per i credenti, a Dio. La festa è segno della centralità del-la persona. La recente Lettera pastorale del nostro Arcive-scovo (spec. pagg. 80-81) è solo l’ultimo esempio di un magistero at-tento a questi temi. Ai nostri governanti e a chi ha re-sponsabilità economiche chiediamo che lo sviluppo e la crescita non siano cercati a tutti i costi, non siano con-tro gli uomini e le donne. In questo senso dobbiamo do-mandarci se è giusto amplia-re le già tante occasioni di

lavoro domenicale legate a servizi indispensabili. È una domanda rivolta prima di tutto a ciascuno di noi: cosa è veramente indispensabile? Questi beni e servizi che ri-teniamo così indispensabili, non rischiano di essere ot-tenuti a scapito della libertà, del benessere, dei diritti de-gli altri? Alla fine è poi così indispensabile fare la spesa alla domenica? Mons. Lan-franchi nella Lettera alla città

per la festa di San Geminiano ci ha proposto di adottare uno stile di vita più sobrio. La scel-ta di non fare la spesa alla domenica che proponiamo a tutti e in primo

luogo ai cristiani, potrebbe essere un segno di cambia-mento. I centri commerciali aprono alla domenica per-ché la legge lo consente, ma anche perché la gente ci va.

L’ufficio di pastorale sociale dell’arcidiocesi

di Modena-nonantola

COS’è DAVVERO INDISPENSABILE?

QUESTI BENI E SERVIZI NON

SONO OTTENUTI A SCAPITO DELLA

LIBERTà, E DEI DIRITTI DEGLI

ALTRI?

S ono una bambina, mi chiamo Chiara e vivo a Mode-na. Vi scrivo perché ho un piccolo problema, a dire il

vero ho un grande problema: non riesco più a vedere la mia mamma, perché purtroppo è sempre al lavoro! Dato che non sono una stupida so che se tutti gli ipermercati firmano uno stupido contratto non riuscirò più sul serio a rivederla e voi credo che lo sappiate bene, ovviamente per le aperture anche di domenica! Se devo dire la verità ho visto mia madre piuttosto nervosa per questo motivo.Il fatto è che anche lei ha una famiglia, ha una vita e sin-ceramente non posso sopportare che sia schiava del lavoro nonostante lei lo adori! Tanto è vero che per il periodo di dicembre la mia mamma è sempre a lavorare; è un sacri-ficio per noi, però sappiamo che lavorerà di domenica solo per breve tempo. In effetti anche la gente che deve venire per gli acquisti natalizi dovrà pur comprare qualcosa; ma non c’è bisogno di tenere aperto tutto l’anno. Sono una bambina e ho bisogno di mia madre, ho bisogno di parlare con lei di cose belle e di quelle meno belle che mi succedo-no durante la giornata, che mi aiuti a fare i compiti, che andiamo insieme a Messa di domenica, che mangiamo in-sieme… secondo voi chiedo tanto? Chiara

Lettera di una bambina della nostra Parrocchia, a proposito del lavoro domenicale, pubblicata dalla Gazzetta di Modena in data 18.02.2012

Voglio la mammaa casa la domenica!

Quali conseguenze familiari? L a nostra Parrocchia è stata recentemente cita-ta dai giornali locali in

occasione della emergenza freddo dei primi giorni di feb-braio, per la disponibilità ad accogliere nelle aule di cate-chismo sopra al Cinema Mi-chelangelo (i locali dove un tempo aveva sede il Consul-torio diocesano) alcune per-sone senzatetto che rischiava-no la vita, a causa del rigore della stagione invernale. For-se può servire spiegare come si è arrivati a questa decisio-ne. Il 3 febbraio mi viene inol-trata dal responsabile degli educatori dei gruppi giovanili della nostra Parrocchia una mail proveniente da Reggio Emilia che dice così: «Tenuto conto dell’eccezionale onda-ta di freddo siberiano in arri-vo nei prossimi giorni ritenia-mo necessario che tutti gli spazi coperti e potenzialmen-te “idonei” debbano essere messi a disposizione, almeno provvisoriamente, dei tanti senza fissa dimora che vivo-no nella nostra città. Si preve-dono per le prossime notti minime che potrebbero rag-giungere i -16°. Dormire all’addiaccio significa, con queste temperature, morire assiderati. Per questo mettia-mo a disposizione le strutture di due spazi sociali della cit-tà: il Laboratorio aq16 e Casa Bettola. Pur non essendo luo-ghi adibiti a dormitorio cre-diamo che in questi giorni di gelo estremo sia un atto dovu-to dare ospitalità a chi non ha un posto in cui dormire. Invitiamo tutti, cittadini, as-sociazioni, gruppi, parroc-chie che gestiscono spazi a metterli a disposizione coor-dinandosi con gli enti prepo-

sti e l’amministrazione ad aprire luoghi come la stazio-ne dei treni e per esempio al-lestire i sottopassi». Il tono è talmente chiaro e perentorio che mi viene spontaneo dire: «In effetti a san Faustino qualche spazio si potrebbe proprio ricavare… Che fac-ciamo?». Passa qualche gior-no, ma quell’appello non mi lasciava tranquillo. Il 7 feb-braio, senza ulteriori consul-tazioni, prendo in mano il te-lefono e chiamo l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Modena, dicendo: «Sentite, se siete in difficoltà e non sa-pete dove alloggiare qualche persona senza fissa dimora

che non sa dove andare a dormire, un posto nelle sale di san Faustino lo troviamo; sospenderemo per qualche giorno le attività formative e aggregative previste in quei luoghi (d’altro canto, con quella neve… chi sarebbe ve-nuto?). Piuttosto, io non ho letti e cuscini, ma solo degli spazi da occupare». E dall’al-tro capo del telefono mi si dice: «Non c’è problema: per le brandine e l’assistenza pos-siamo chiedere alla Protezio-ne civile, per le coperte a Por-ta Aperta: Se ci sarà bisogno, ci facciamo vivi senz’altro». Il giorno seguente suona il tele-fono e dai Servizi sociali mi

viene detto: «Se siete ancora disponibili, verremmo stasera stessa, ci sono proprio alcune persone che non sappiamo dove ricoverare. Verso le 19.30 verranno i volontari della Protezione civile ad al-lestire le stanze con le bran-dine e le coperte e un’ora più tardi, dopo aver mangiato a Porta Aperta, arriveranno gli ospiti». E così è iniziato questo piccolo punto di accoglienza, che con la direzione del Ser-vizio stranieri del Comune e la Protezione civile ha garan-tito, assieme ad alcuni scout e qualche giovane della Parroc-chia, l’assistenza per almeno una dozzina di persone che venivano a dormire verso le ore 20 e uscivano alle ore 8, per una settimana, cioè fino a quando è cessata l’emergenza del freddo. Durante questi giorni ci sono stati alcuni gesti molto significativi: alcune mamme si sono organizzate per fare trovare ogni mattina una o due torte fatte in casa, per la colazione degli ospiti e dei volontari. Diverse perso-ne hanno telefonato per chie-dere se c’era bisogno di qual-cosa, altre hanno portato coperte e giacconi pesanti.Moltissimi hanno chiesto in-formazioni e si sono interes-sati all’iniziativa. Alla fine di questa piccola esperienza mi sono tornate in mente alcune parole di don Oreste Benzi: «Il bene va fatto subito, senza pensarci troppo, altrimenti si rischia di non farlo mai». Mi viene da pensare che questo stile possa aiutare ogni fami-glia a pensare quali gesti di accoglienza si possano fare, concretamente. In fondo, ba-sta veramente poco.

Don alberto

Gli spazi sono stati allestiti dai volontari della Protezione Civile nei locali sopra al cinema Michelangelo. Le brande sono le stesse “Ministeriali” montate in occasione del terremoto che ha investito L’aquila nel 2009

Battesimo 22 gennaio 2012

Anniversari di Matrimonio 12 febbraio 2012 Domenica delle Palme 17 aprile 2011

Battesimo 15 gennaio 2012

“G iovani aperti alla vita” è il messaggio di quest’anno dei Vescovi italiani, in particolare rivolto ai giovani e alla loro sensibilizzazione verso la vita:. In esso è evidenziata la

preoccupazione per lo scadimento del senso di rispetto per la vita. Educare i giovani alla vita significa offrire esempi, testimonianze da parte di adulti contenti del dono dell’esi-stenza, aperti alle necessità dei più deboli, pronti ad aiutare chi è in difficoltà. In tal senso anche a Modena esistono varie associazioni che operano in favore della vita, a cui tutti possono aderire secondo il proprio tempo disponibile.Le catechiste hanno cercato di sensibilizzare i ragazzi, coinvolgendoli nel partecipare all’offertorio materiale per la vita (con pannolini, pappe, prodotti per l’igiene...). L’iniziati-va della vendita di primule e di torte da parte dei ragazzi di 2° media è stata rinviata al 19 febbraio a causa delle abbondanti nevicate. Il ricavato è stato devoluto al Movimento per la Vita, al Centro di aiuto alla Vita e al Consultorio familiare diocesano.

Giornata per la VitaDomenica5 febbraio è stata celebrataa S.Faustino la34a Giornataper la Vita, indetta dalla CEI.I Vescovi italianisi rivolgono soprattutto ai giovani insistendo sul grande valore del rispettoper la vita

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Il 5 per millealla nostra parrocchia

Come si farà a destinare la quota del 5 per mille dell’Irpef alla parrocchia?Basterà segnalare nell’apposita casella della dichiarazione dei redditi (modelli 730, Unico, CUD) riservato alle associazioni di promozione sociale “senza fini di lucro” il codice fiscale dell’Oratorio san Faustino che è 94152710367 apponendo la propria firma.

Uno sguardo all’Anagrafe parrocchiale 2011 2010 2009 2008 2007 2006Battesimi 40 40 78 50 43 51Prime Confessioni 55 52 44 67 68 62Prime Comunioni 54 44 68 71 63 58Cresime 71 53 51 54 48 52Matrimoni 5 12 11 8 10 10Funerali 73 81 79 70 54 40

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Un istituto scolastico vivace che stimola gli interessi del bambino Sport e musica, momenti formativi e di recupero delle tradizioni modenesi6 7

1 Scambio degli auguri di Natale tema: “Caro Gesù ti scrivo…”

2 Don Alberto recita la preghiera durante lo scambio degli auguri di Natale

3 Uscita didattica “Villaggio dello Sport del CSI con il Vescovo” settembre 2011

4 Iniziative genitori a favore della scuola: “La merenda”

5 Uscita didattica al Teatro Comunale Pavarotti

6 Progetto di educazione ambientale “Capanna Tassoni”, a lezione con l’esperta

7 Attività didattica in palestra“I colori dell’acqua”

8 Suor Silvia delle suore Francescane in visita ai bambini in occasione del 4 ottobre festa di san Francesco

9 Festa di Carnevale10 Attività ludico motoria: i colori11 Educazione motoria:

avviamento al baseball con istruttore esterno

12 Progetto in collaborazionecon la palestra Panaro: ginnastica artistica

13 Progetto orienteeringe albering a Zocca

Una Scuola,tanti progetti

Immagini di vita nella nostra scuola parrocchiale San Faustino

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Il recente dibattito sulla possibilità di estendere anche alle Scuole paritarie (in gran parte di ispirazione cattolica) l’IMU

offre l’occasione per chiarire la finalità di queste Scuole e va-lorizzarne la presenza. Come più volte si è ribadito, è errato definirle “private”, perché svolgono un vero servizio pubbli-co, come viene riconosciuto dalla legge di parità 62/2000. Sono aperte a tutti e seguono scrupolosamen-te i programmi previsti dall’ordinamento dello stato. In che cosa differiscono le Scuole che hanno ottenuto il decreto di parità (e quindi devono essere chiamate “paritarie”)? Nel pro-getto educativo, che, nel nostro caso, è ispira-to ai valori cristiani e si propone di coniugare l’apprendimento dei saperi nel confronto con la cultura cattolica (e non solo). Chiarito il dilemma sull’effettivo servizio pubblico e appurato che queste Scuole sono realmente attività “no-profit” (spesso sono in perdita ed eventuali utili vengono subito riutilizzati per l’adeguamento delle strutture e il migliora-mento dell’attività didattica), risulta abbastanza ovvio che a queste istituzioni scolastiche vada riservato lo stesso tratta-mento che viene riservato alle Scuole statali. Il servizio che le une e le altre svolgono, a servizio della crescita del Paese, nella forma dell’educazione dei cittadini, merita non solo di non essere appesantito da ulteriori oneri, ma di essere aiutato e sostenuto nello sforzo quotidiano. Lunedì 27 febbraio il pri-mo ministro Mario Monti ha precisato che le scuole cattoliche esenti dall’Imu saranno quelle che «svolgono la propria attivi-tà con modalità concretamente ed effettivamente non com-merciali». Il giurista Giuseppe Dalla Torre, rettore della Lum-sa, ha sottolineato che le parole del premier Monti «prendono atto del grande contributo che il sistema scolastico paritario dà alla società italiana. Queste scuole sono espressione della società civile e come tali vanno valorizzate, non mortificate». Nella nostra Diocesi la realtà delle Scuole paritarie è anco-ra viva: 14 Nidi d’infanzia, 54 Scuole dell’infanzia, 8 Scuole primarie (elementari), 2 Scuole secondarie di primo grado (medie) e 2 Scuole secondarie di secondo grado (superiori) per un totale di 6330 alunni che costituiscono un segno di speranza per il futuro e si propongono di svolgere un servizio all’istruzione, alla educazione, alla crescita globale dei bambi-ni e dei ragazzi, con l’apporto specifico della cultura cristiana. Sono una risorsa da non disperdere.

don alberto zironidelegato provinciale scuole cattoliche FIDAE

dal settimanale “Nostro Tempo” del 4 marzo 2012

Una risorsa danon disperdere

Su Nostro Tempo il commento di Don Alberto, in veste di delegato provinciale FIDAE Praticare lo sport in

parrocchia significa crescere, e non solo

fisicamente, e intrecciare re-lazioni positive nel rispetto delle regole. L’attività sportiva che unisce nella fatica dell’al-lenamento e nella tensione agonistica della gara, fa cre-scere insieme agli altri, com-pagni di squadra e avversari, arbitro, allenatori, pubblico. L’Invicta da sempre cerca di offrire ai giovani della par-rocchia e del nostro territorio l’opportunità di completare la loro formazione attraverso la pratica dello sport di squadra. Le difficoltà nel portare avanti le nostre attività istituzionali sono molteplici, dai problemi legati agli impianti sportivi, a quelli per completare gli orga-nici delle squadre, alla gestio-ne dei gruppi. Per non citare poi i costi crescenti e le diffi-coltà burocratiche e fiscali per gestire una società, che pur essendo di matrice parroc-chiale, si confronta sul cam-po con le altre realtà sportive del territorio. Gli sforzi della dirigenza, sempre sostenuta dalla parrocchia attraverso il

Invicta cresce coi giovaniRicordiamo che anche quest’anno è possibile devolvere il 5 per mille dell’IRPEF a favore della società San Faustino Invicta A.S.D.: aderire è semplice e non ha alcun costo aggiuntivo. È sufficiente apporre la firma e il numero del codice fiscale della nostra società 02748480361 nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi (modelli 730, UNICO e CUD) riservato al sostegno delle associazioni di promozione sociale senza fini di lucro secondo la legge 27 dicembre 2006, n. 296.Un grazie di cuore a quanti lo hanno già fatto gli anni scorsi, sostenendo le nostre attività in parrocchia.

l’interesse si è spostato anche verso gli adulti, con la con-ferma di un gruppo misto, i cosiddetti “Over” e con l’or-ganizzazione della terza edi-zione del Torneo Misto Sanfa. Dopo il grande successo delle due precedenti edizioni, gran-de momento di aggregazione tra giovani e meno giovani, il torneo si svolge nella Pale-stra Barani nei fine settimana da marzo a maggio. Le finali si disputeranno domenica 20 maggio in occasione dell’In-victaday, ormai tradizionale momento di riflessione e di

I problemi da superare per una società sportiva sono tanti, ma lo spirito è quello giusto

festa dello sport in parrocchia. Naturalmente sono in pieno sviluppo con apprezzabili ri-sultati anche tutte le attività agonistiche nei campionati giovanili sia maschili che fem-minili e delle prime squadre femminile e maschile.Buona Pasqua a tutti!

Claudio andreoli

Alcune belle immagini delle squadre che compongono la società sportiva Invicta. Sopra la formazione degli Under 12 femminile con i genitori,la 3a divisione maschile e, sotto, l’Under 16 femminile

5permille

Chitarre&mandoliniCon la Piccola Orchestra Mutinae Plectri rinasce una cultura a Modena

Nel 2003 nasce a Mode-na il Quintetto a Plettro “Agostino Malagoli”. I

suoi componenti si pongono come ideali continuatori del-la tradizione mandolinistica che a Modena risale alla fine dell’800 e che, con alterne vi-cende, si è mantenuta nella città per tutto il XX secolo. In questa formazione (2 man-dolini, 2 mandole e chitarra) si sono esibiti per alcuni anni proponendo vari programmi, spaziando dal classico al po-polare, dalla musica napoleta-na a quella irlandese. Suonano musica originale per strumenti a plettro e trascrizioni di bra-ni famosi, molte realizzate da loro. Collaborano con altri strumentisti (arpa, flauto, vio-loncello). Affiancano anche alcuni cantanti in concerti di

canzoni napoletane e dialet-tali modenesi. Il Quintetto a plettro “Agostino Malagoli” si è dedicato anche al recupero storico-musicale del periodo d’oro del mandolinismo mo-denese. Ad oggi sono stati portati alla luce la vita e le opere di cinque compositori modenesi, i più importanti dei quali sono Giuseppe Sgallari (1868-1926) e Primo Silvestri (1861-1960). La presentazione di questi autori modenesi è av-venuta in conferenze-concerto presso l’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Modena (giugno 2009 e otto-bre 2011) e in Rocca Rangoni, a Spilamberto (maggio 2011).Nel 2010 il Quintetto si allarga e diventa la “Piccola Orchestra Mutinae Plectri”, composta da M.Cecilia Vaccari, Paolo Tof-

fanetti e Marco Pisa (Mando-lini), Giampaolo Parmeggiani e Davide Pancetti (Mandole), Corrado Barbieri e Piergiorgio Pecorari (Chitarre). Anche con questa formazione ha parte-cipato a numerosi concerti e festival. Nel 2011 si è costitui-ta in Associazione, la Mutinae Plectri a.p.s., affiliata all’UNA-SP/ACLI.La Direzione del Quintetto e dell’Orchestra è sempre stata tenuta da M.Cecilia Vaccari. La sua solida preparazione musicale ne fa un punto di ri-ferimento non solo per la Pic-cola Orchestra ma anche per la Scuola di Mandolino e Chitarra dell’Associazione.La scuola è aperta ad allievi di tutte le età e propone programmi di

studio a vari livelli.Il corso segue il calendario scolastico: inizia ad ottobre e termina a maggio, ma ci si può inserire in qualunque momen-to. È strutturato a cadenza set-timanale (martedì o venerdì) con lezioni che prevedono momenti individuali e mo-menti di insieme.Le lezioni si tengono presso la Sala Riunioni in via Giardini 255 (sopra al Teatro Michelan-gelo). Alcune esecuzioni fatte assieme agli allievi della Scuo-la di Mandolino e Chitarra esal-tano la valenza formativa della Scuola e rendono l’attività del-la Mutinae Plectri più attraente e didatticamente più efficiente. Oggi l’orchestra, formata da 10 esecutori (4 mandolini, 2 mandole, 2 chitarre, 2 chitarre basso), è in grado di offrire alla comunità diverse proposte te-

matiche tra cui: “Il mando-lino a Modena e dintorni nel primo ‘900” (P. Silvestri - F. Jori - Selmi - Ravulli - Sgallari - Mozzani); “Serena-te pizzicate” (serenate e me-lodie recenti o d’altri tempi eseguite “sotto il balcone”); “Memorial De André” (il ricor-

do del grande Fabrizio in una originale proposta: due voci e l’atmosfera affascinante delle corde pizzicate). Quest’ultima proposta sarà presentata il prossimo 11 maggio alle 21,15 presso il Seminario Metropoli-tano di Modena come conclu-sione di un corso che esamina l’influenza che la Bibbia ha avuto su alcuni testi di cantau-tori italiani (Fabrizio De André e Francesco Guccini).

I bilanci parrocchiali

USCITEGESTIONI IMMOBILI PARROCCHIALI Manutenzioni straordinarie 53.620,16Manutenzioni ordinarie 26.286,46Assicurazioni immobili e spese condominiali 14.961,32TOTALE 94.867,94

GESTIONI UFFICI e OPERE PARROCCHIALI Utenze gas, energia, acqua, telefono 63.424,65Pulizia locali Parrocchia, aule catechismo e palestra 5.044,22Oratorio: pulizia e utenze 30.743,47Attiv.pastorali e oneri di gestione vari 11.518,45Viaggi e pellegrinaggi 436,40Tributi alla Diocesi Messe binate o trinate+Trib. annuale Diocesi 4.495,00Contributo Diocesi per vendita appartamenti 9.525,0010% ricavato Sagra alla Carità 1.428,00TOTALE 126.615,19CULTO Spese per ostie, paramenti, cera votiva, libri e varie 5.410,18Arredi liturgici 597,22TOTALE 6.007,40PERSONALE Remunerazioni sacerdoti e altro personale 30.588,64ALTRE COMPONENTI PASSIVE Mutui e interessi passivi 42.692,17IMPOSTE E TASSE IRPEF - Imp.Registro - ecc. 14.746,00ICI 2011 6.492,00TOTALE 21.238,00TOTALE GENERALE USCITE 322.009,34

ENTRATECONTRIBUTI PERCEPITI Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ed Enti vari 34.300,00OFFERTE Offerte domenicali-festive-feriali 79.219,32Per Sacramenti, funerali, benedizioni alle famiglie, pro Chiesa, ecc 97.575,21Offerte straordinarie pro-ristrutturazioni 6.935,07TOTALE 183.729,60AFFITTI ATTIVI E RIMBORSI 44.071,00PROVENTI NETTI FINANZIARI 559,67PROVENTI DA CAMPEGGI 7.667,24PROVENTI DA SAGRA, MERCATINO, PINNACOLI E VARIE 21.830,75TOTALE GENERALE ENTRATE 292.158,26PASSIVITA’ 2011 29,851,08RESIDUO PASSIVO 2010 55.864,95PASSIVO 2011 29.851,08TOTALE PASSIVITA’ 85.716,03COLLETTE Durante l’anno, per giornate particolari 14.746,10

ENTRATEDa persone, gruppi, salvadanai ragazzi, in occasione funerali, ecc. 18.289,4510% da incasso netto sagra 1.428,00Da parziale utilizzo accantonamento 2010 700,00Saldo attivo 2010 11,28TOTALE GENERALE ENTRATE 20.428,73

USCITEAiuti costanti o occasionali a persone e famiglie in difficoltà e vari 10.266,74Per affitti arretrati, bollette luce e gas arretrate di famiglie bisognose 5.866,00Rette scolastiche ragazzi bisognosi 4.162,00TOTALE GENERALE USCITE 20.294,74SALDO ATTIVO 2011 133,99 Sono inoltre stati donati alimenti di prima necessità e per l’infanzia, circa n. 1000 sacchetti alimentari, centinaia di capi d’abbigliamento, numerosi mobili d’arredo, lettini, passeggini e carrozzine per bambini, che sono stati distribuiti a persone e famiglie in difficoltà della Parrocchia

parroco e il Consiglio pasto-rale parrocchiale, hanno per-messo alla società di crescere

e poter continuare la propria attività trasversalmente a va-rie fasce d’età. Ultimamente

Rendiconto economico 2011

Rendiconto Caritas 2011

I componenti della Piccola Orchestra Mutinae Plectri. Da sinistra: M.Cecilia Vaccari,Paolo Toffanetti, Marco Pisa, Giampaolo Parmeggiani, Corrado Barbieri e Piergiorgio Pecorari

Dall’inizio dell’anno scolasti-co, sono stati tanti i momenti formativi che hanno coinvol-to gli alunni. I quali, nei prossi-mi mesi, parteciperanno ad al-tre interessanti iniziative come:- Visita al Duomo di Modena; - Lezione di acquaticità in pi-

scina; - Campo scuola di atletica leg-

gera;

- Progetto educazione stradale;- Sorridi alla prevenzione;- Esami facoltativi Cambridge;- Il piacere di leggere stand di libri a scuola- Festa dei papà nel giorno di

san Giuseppe;- Iniziative genitori: camminata

delle famiglie; bar e colazioni; incontro formativo per geni-tori scuola-famiglia.

Page 5: Pasqua 2012 Educare alla Festa la domenica, Pasqua del Signore · sione per “ricrearci”, ... offerte... ), ad una presenza attiva. Del resto è fondamentale impegnarsi per una

Don Alberto, Don Maurizio, Don Mauro e i Diaconi augurano a tutti una serena e felice Pasqua nella grazia del Signore!

Soggiorni invernali e campi estivi all’insegna dello stare insieme8

Dal 29 dicembre al 2 gennaio, il placido villaggio di Monclassico, adagiato nella tranquillità della Val di Sole in Trentino, è stato invaso dall’orda dei gruppi giovanili dell’unità pastorale San Faustino – San Giovanni Bosco. Invasa in tutti i sensi, dato che al Campo Invernale hanno partecipato 100

Seguendo “La triste storia di Carolina da Pietrarubbia e di Raimondo da Gradara” ci siamo immersi nel mondo del teatro che ha messo alla prova le nostre doti di recitazione, più tardi ci ha spinto a camminare sulle colline romagnole e alla fine ci ha permesso di festeggiare insieme il capodanno.

Come è tradizione, la nostra parrocchia organizza nel mese di agosto una gita-pellegrinaggio di 8 giorni.Dal 5 al 13 agosto,i partecipanti avranno la possibiltà di visitare alcune tra le più belle località francesi: Verdun, Reims, Lisieux (Santuario di Santa Teresa di Gesù Bambino), Mont Saint Michel, Parigi (Santuario della Medaglia miracolosa), Fontainebleau, Ars (San Giovanni Maria Vianney), Lione, Annecy (San Francesco di Sales e Santa Giovanna Francesca de Chantal).Le iscrizioni si ricevono in Ufficio Parrocchiale nei giorni feriali, sabato compreso, dalle 9.30 alle 11.30 entro il 31 maggio.

» Uno sguardo ai prossimi campi e campeggi estivi e al consueto viaggio culturale

» Si sono svolti i campi invernali, tra divertimento e momenti di preghiera comunitaria

ragazzi dei gruppi giovani delle due parrocchie. Nei 5 giorni di campo insieme abbiamo sfoggiato le nostre innate abilità tecnico-sciistiche-slittinistiche e ci siamo cimentati in agoni sportivi sciistici, incredibili evoluzioni sui pattini e soprattutto discese “alla morte” con slittini, bob, ciambelle gonfiabili, sacchi del pattume eccetera dal pendio situato proprio dietro la nostra bella casetta che

ci ha ospitati. Il campo è stata anche l’occasione per riflettere sul tema “Portiamo un tesoro in vasi di creta” che ci ha impegnato in due mattinate di riflessione e nella Veglia prima di Capodanno, alla quale ha fatto seguito la mitica festa con fuochi d’artificio, “vecchia” data alle fiamme, musica dei migliori deejay modenesi e un’appassionante gara di improvvisazione

teatrale. Insomma, è stata l’occasione per riflettere sui tesori che portiamo dentro e che a volte non condividiamo con gli altri, per divertirci sulla neve e per conoscere la bellissima realtà di San Giovanni Bosco, con la quale abbiamo iniziato un cammino di crescita insieme e di condivisione di esperienze. Concludo ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile questo campo, in primis la nostra guida don Maurizio, secondis (come diceva Totò) don Alberto e don Angelo e don Wojtek che sono venuti a trovarci su in campeggio; infine, i bravissimi cuochi che hanno deliziato (letteralmente) il campo. Last but not least, un grande grazie ai ragazzi di San Faustino e San Giovanni Bosco, per la loro voglia di crescere e stare insieme e perché questo campo è stato solo l’inizio di un percorso di condivisione e fratellanza, una piccola scintilla che vogliamo diventi un bel fuocherello! Lollo

Giovani a MonclassicoReparto a Rocca delle Caminate

Positiva l’esperienza del gemellaggio con i giovani di San Giovanni Bosco Dal 27 dicembre all’1 gennaio, un campo scout fuori dalle righe sulle colline forlivesi

Campo di gioia al Cimoncino Gita parrocchiale in Francia

Giovanigrandi

a Fleres

3a media, 1a e 2a superiorea Calalzodi Cadore

Per i più piccoli una destinazione collaudata ma sempre molto gradita Un ricco programma che si snoda attraverso tutta la nazione transalpina

Tra le stupende montagne e i magnifici paesaggi dell’Alto Adige

Scorci mozzafiato a due passi dalla Perla delle Dolomiti Cortina d’Ampezzo

Anche quest’anno la nostra parrocchia organizzerà il “Campo di Gioia” rivolto ai ragazzi dalla seconda elementare alla prima media. Si svolgerà da sabato 23 giugno a sabato 30 giugno presso l’albergo

“La Buona Stella” al Cimoncino di Fanano (MO) a m. 1400 slm. Iscrizioni presso le catechiste.

Il campo dei giovani grandi (dalla 3a superiore in su)

ci sarà dal 29 luglioal 5 agosto a Fleres (BZ)

Il campo di 3a media,1a e 2a superiore si svolgerà dal 18 agosto al 25 agosto a Calalzo di Cadore (BL)


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