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OLTRE I PUNTI

ELENCO Suggerimenti grafici e alternative possibili agli elenchi puntati e numerati

Gli elenchi puntati sono utili al relatore per raccogliere le idee, ma, per la loro impostazione

grafica, tendono a peggiorare la comunicazione. Esistono però delle alternative che soddisfano

relatore e pubblico. Questa breve guida ne illustra alcune.

CRISTINA RIGUTTO

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Sommario

Introduzione ............ 1

Elenchi puntati ......... 2

Elenchi visivi ............ 5

Elenchi tabellari ........ 6

Elenchi su più slide .. 8

OLTRE I

PUNTI ELENCO Suggerimenti grafici e alternative

possibili agli elenchi puntati e numerati

Introduzione

La nuova generazione di presentazioni zen, ci ha

abituati a sostituire i concetti con le immagini, a

limitare lo scritto all'essenziale e soprattutto ci ha

messo addosso la fobia dei punti elenco. Una

ragione c'è: i punti elenco vengono quasi sempre

usati a beneficio del relatore, gli servono per

ricordarsi cosa deve dire, e non per aiutare il

pubblico a capire, a fissare le idee. Ecco perché slide

ricche di punti elenco si traducono quasi sempre in

presentazioni di scarsa efficacia comunicativa; sono

pensate per il relatore, non per il pubblico.

Ma ci sono dei casi in cui l'uso di elenchi non solo è

accettabile, ma anche consigliato: per brevi elenchi,

per indicare gli argomenti principali della nostra

presentazione, per evidenziare dei concetti chiave,

per ricordare i passaggi principali di un processo,

per permettere al pubblico di fissare le idee

all'interno di una presentazione complessa, o

paradossalmente troppo zen.

Come fare allora per usare i punti elenco, e nello

stesso tempo comunicare efficacemente? Basta

usare qualche piccolo accorgimento grafico per

rendere la slide più leggibile e l'informazione

immediatamente accessibile.

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Gli elenchi puntati Caratteristiche generali

Possiamo usare gli elenchi puntati? In alcuni casi dobbiamo sicuramente

usarli: negli indici, negli elenchi molto lunghi di parole, quando

dobbiamo operare una comparazione.

Non dobbiamo usarli invece per elencare interi paragrafi, o per frasi

molto lunghe che potrebbero essere proposte su più slide. E se proprio

non riusciamo a farne a meno, seguiamo qualche piccolo accorgimento

per rendere la presentazione più efficace dal punto di vista della

comunicazione.

La prima regola è sintetizzare. Sintetizzare il più possibile. Ridurre i

paragrafi eliminando tutte le parole superflue e cercare di esprimere il

concetto in un paio di righe, meglio se una sola. Meno parole contiene la

slide e più agevole sarà la lettura da parte di chi vi ascolta.

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Una volta strutturato il testo, questo va inserito seguendo piccoli

accorgimenti di stile:

(a) Power Point, per default, propone il simbolo del punto elenco ogni volta che si inizia a scrivere dentro la diapositiva. Se pensiamo di

inserire una sola frase, ricordiamoci di togliere il simbolo puntato,

perché altrimenti farebbe apparire incompleta la slide.

(b) Per lo stesso motivo, quando si inizia a scrivere bisogna avere

allora l’accortezza di non iniziare il paragrafo con un numero, in

modo da evitare l’uso contemporaneo di elenchi puntati ed

elenchi numerati

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(c) Infine, per una migliore leggibilità, quando si usano i punti

elenco, è meglio far rientrare tutto il paragrafo uniformemente e

non solo la prima riga,.

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Gli elenchi visivi Sostituire i punti con le immagini

Se i punti elenco non sono molti, da due a cinque al massimo, e se i

testi possono essere riassunti in poche parole in modo da essere

contenuti in un elemento grafico, anziché ricorrere all’impostazione

tradizionale, si possono usare delle immagini.

Uno degli espedienti che uso più frequentemente è quello di usare la

slide come una lavagna digitale, dove, con una semplice animazione,

incollo uno alla volta dei post-it che contengono i punti chiave della mia

esposizione. Non illustro la tecnica per costruire l’animazione perché

potete scaricare gratuitamente un template già pronto dalla pagina del

mio blog http://tuttoslide.blogspot.com/p/risorse-in-rete.html

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Gli elenchi tabellari Sostituire i punti con le tabelle

A volte non ci è proprio possibile procedere seguendo i suggerimenti già

visti, e dobbiamo mantenere dei paragrafi anche un po’ corposi nelle

nostre slide. Possiamo comunque migliorarne l’aspetto per rendere

l’informazione più accessibile e chiara.

Vediamo come, partendo da una slide organizzata secondo lo schema

standard proposto da power point, e riorganizzandone la disposizione

dei contenuti in modo più efficace.

Per prima cosa individuiamo la parola chiave di ogni paragrafo, che

fungerà da titolo di sezione, e scriviamola con caratteri tipografici

diversi dal resto del testo, ad esempio usando il font Arial black. Nella

slide in esame possiamo individuare due sezioni distinte: “Formazione”

ed “Europee”. Anziché separare orizzontalmente le due sezioni,

separiamole verticalmente, con l’aiuto di una tabella.

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Rimuoviamo il segno grafico del punto elenco e sostituiamolo con una

frase o parola chiave, il sottotitolo, in grassetto. (“seminari/visite di

studio” e coordinamento, partecipazione”). A destra di ogni titolo

inseriamo il testo descrittivo.

L’informazione risulta ora organizzata, i sommari rendono immediata

la percezione dell’informazione e i contenuti sono ben delimitati dallo

spazio bianco. Il testo organizzato in colonne risulta più leggibile e

nitido, e la slide che otteniamo ha finalmente l’ impatto visivo

desiderato.

L’organizzazione del testo in tabella è utile anche in fase di scrittura e

non solo di lettura. La tabella infatti, obbliga ad una disciplina

nell’organizzazione delle informazioni. Mentre i punti elenco spesso si

riducono ad una lista casuale di tutto ciò che si intende dire, la tabella

obbliga a decidere l’ordine delle informazioni, a scegliere il testo, a

sintetizzarlo, e soprattutto aiuta ad accertarsi che l’informazione sia

completa. Una casella bianca vicino al titolo, ci dice subito che manca

una notizia.

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Elenchi su più slide Riorganizzare la struttura

Un ultimo metodo per rielaborare gli elenchi numerati, è quello di

dividerli, inserendo ogni punto su una slide diversa. Si può inserire in

ogni diapositiva solo il testo, oppure se l’intenzione è quella di dare la

massima enfasi ai punti che vogliamo trattare, possiamo inserire

anche un elenco numerico, ma destrutturando la slide.

Il numero non sarà all’inizio del paragrafo, ma centrale nella diapositiva,

ed evidenziato con un font più grande e un colore diverso, come

nell’esempio di questa pagina.

Un’ultima regola da ricordare è che l’elenco, quale che sia la sua forma,

non va mai letto al pubblico, ma commentato.

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Per maggiori informazioni:

CRISTINA RIGUTTO

[email protected]

http://tuttoslide.blogspot.com/


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