Transcript
  • Metallurgia della

    saldatura Progetto del corso

  • Metallurgia della saldatura

    Indice

    La saldatura e il suo sviluppo ........................................................................................... 1

    Principali procedimenti di saldatura ................................................................................. 3

    Metallurgia della saldatura ............................................................................................... 7

    Difetti nella saldatura...................................................................................................... 12

    Bibliografia ..................................................................................................................... 17

  • - 1 -

    Metallurgia della saldatura

    La saldatura e il suo sviluppo

    La saldatura un procedimento che permette il collegamento permanente di parti

    solide tra loro e che permette la continuit del materiale nel quale si applica. In generale

    presuppone l'apporto di calore localizzato tale da permettere la fusione del materiale.

    Tale materiale pu essere il materiale che compone le parti stesse che vengono unite,

    ma pu essere anche un materiale estraneo ad esse, detto materiale di apporto.

    La maggior parte dei processi di saldatura metalli sono stati inventati negli

    ultimi anni, ma alcuni hanno una lunga storia. Brasatura e la saldatura martello d'oro

    sembrano essere stati conosciuti durante l'Et del Bronzo, ma sono stati utilizzati

    principalmente per fare ornamenti. Saldatura prima si evoluto come una tecnica di

    primaria importanza economica quando l'uso del ferro si diffuso, nel Medioevo,

    essendo necessaria non solo al fine di rendere i prodotti finiti, ma anche come parte del

    processo di produzione del ferro stesso.

    Per avere dei procedimenti di saldatura con caratteristiche omogenee e

    riproducibili, fu necessario arrivare al 1901 con la saldatura ossiacetilenica, in cui si

    univano le parti per fusione dei lembi di un modo molto semplice e ripetibile.

    Agli inizi del XX secolo si svilupparono generatori elettrici sufficientemente

    potenti per generare un arco avente una potenza sufficiente alla fusione del ferro. Il

    primo procedimento di saldatura che fu sviluppato utilizzando l'energia dell'arco

    elettrico fu il procedimento ad elettrodo non protetto, attualmente completamente

    abbandonato a favore del procedimento a elettrodo rivestito, il procedimento pi diffuso

    nel mondo.

    Nel 1925 veniva messo a punto il procedimento di saldatura a resistenza, oggi

    utilizzato ampiamente in ambito industriale per produzioni di grande serie.

    Nel corso della Seconda guerra mondiale fu sentita l'esigenza di produrre giunti

    saldati di buona qualit con una produttivit maggiore di quella che poteva essere data

    dall'elettrodo rivestito, in quellepoca apparso l'arco sommerso, che permetteva una

    produttivit ed una riproducibilit assolutamente maggiori.

    Nel dopoguerra furono sviluppati i procedimenti MIG (Metal-arc Inert Gas) e

    MAG (Metal-arc Active Gas) per avere una produttivit confrontabile con quella

  • - 2 -

    Metallurgia della saldatura

    dell'arco sommerso, pur con una maggiore flessibilit di impiego. In parallelo fu

    sviluppato il procedimento TIG (Tungsten Inert Gas), che permetteva un controllo

    molto preciso delle caratteristiche della saldatura ed una lavorazione continua, che non

    era permessa dall'elettrodo rivestito.

    Infine negli anni settanta furono sviluppati i procedimenti ad energia

    concentrata, cio electron beam e laser, che permettono di limitare la zona di materiale

    modificata dalla saldatura.

    Attualmente sono in corso studi per la saldatura per diffusione, in cui non si

    porta a fusione il materiale da saldare, ma si sottopone a pressione ad una temperatura

    sufficientemente elevata perch gli atomi del reticolo cristallino diffondano attraverso la

    superficie di separazione dei pezzi, in modo da realizzare giunti a temperature

    relativamente basse.

  • - 3 -

    Metallurgia della saldatura

    Principali procedimenti di saldatura

    Poi i tipi pi importanti di saldatura sono brevemente espiegati.

    TIG (Tungsten Inert Gas): procedimento di saldatura ad arco con elettrodo non

    fusibile (di tungsteno), sotto protezione di gas inerte, che pu essere eseguito

    con o senza metallo di apporto. La saldatura TIG uno dei metodi pi diffusi,

    devuto a la sua elevata qualit, ma richiede operatori altamente specializzati.

    Figura 1.- Schema della saldatura TIG.

    MIG/MAG (Metal-arc Inert Gas/Metal-arc Active Gas): procedimenti a filo

    continuo in cui la protezione del bagno di saldatura assicurata da un gas di

    copertura, che fluisce dalla torcia sul pezzo da saldare. Il filo fatto da un

    elettrodo consumabile. L'unica differenza fra le due il gas che viene usato per

    la protezione.

    Figura 2.- Schema della saldatura MIG/MAG.

    Generatore di

    corrente d'arco

    Bombola del gas

    di protezione Massa

    Torcia

    Avanzamento e

    controllo del filo

    Massa

    Elettrodo di

    tungsteno

    Condotto di

    gas

    Bombola del gas

    inerte

    Sostegno delelettrodo

    Gas di protezione

    Macchina

    di

    saldatura

    Condotto

    elettrico Guaina

    isolante

  • - 4 -

    Metallurgia della saldatura

    Ossiacetilenica: metodo di saldatura in cui l'energia viene fornita dalla

    combustione di acetilene in ambiente fortemente ossidante. Nella saldatura

    ossiacetilenica quasi sempre richiesto che sia fornito materiale d'apporto, di

    solito sotto forma di bacchette, fondenti sotto la fiamma. Date le sue

    caratteristiche non tutti i materiali sono saldabili con questa tecnologia.

    Figura 3.- Schema della saldatura ossiacetilenica.

    Ad arco con elettrodo rivestito: metodo in cui lelettrodo del metallo dapporto,

    che consumabile, rivestito con sostanze che, fondendo, producono gas

    protettivo e scoria.

    Figura 4.- Schema della saldatura ad arco con elettrodo rivestito.

    Ad arco sommerso: procedimento in cui l'elettrodo un filo continuo, che opera

    immerso in un letto di flusso, cio di materiale solido, granulare, che in parte

    fonde e lascia una scoria di protezione sul cordone di saldatura. La morfologia

    generale della zona di saldatura permette di generare una grande quantit di

    calore che, essendo schermato dalla scoria, cattiva conduttrice termica, resta

    localizzato nel bagno di saldatura. Quindi la saldatura ad arco sommerso

    permette di operare con elevate velocit.

    Torcia

    Tubo Miscelatore

    Valvola di

    ossigeno Ingresso di

    ossigeno

    Ingresso di

    acetilene

    Valvola di

    acetilene

    Ugello di

    pressione

  • - 5 -

    Metallurgia della saldatura

    Figura 5.- Schema della saldatura ad arco sommerso.

    A plasma: metodo in cui la torcia utilizzata presenta al centro l'elettrodo di

    tungsteno, il quale infusibile durante il processo. Intorno a tale elettrodo

    giunge un gas plasmogenico che, in presenza del campo elettrico presente

    esternamente o internamente alla torcia, diventa plasma.

    Figura 6.- Schema della saldatura a plasma.

    Laser e a fascio elettronico: procedimenti che ussano laser o un fascio di

    elettroni per unire i lembi tramite una saldatura sottile e profonda senza metallo

    dapporto. Questi procedimenti hanno un'alta densit di potenza, risultante in

    piccole zone riscaldate con alta velocit di riscaldamento e di raffreddamento.

    Figura 7.- Schema della saldatura laser.

    Laser

  • - 6 -

    Metallurgia della saldatura

    A resistenza elettrica: metodo di saldatura per fusione in cui il materiale viene

    riscaldato per resistenza elettrica. Ci sono tre principalli tipi: a punti, a rulli e a

    cilindri di testa per scintillio.

    Figura 8.- Schema della saldatura a resistenza elettrica.

    Per attrito: procedimento in cui il cordone di saldatura formato da un utensile

    cilindrico che ha un pin nella parte terminale che pu presentare una filettatura.

    Il pin, ruotando genera attrito, quindi calore. Quest'ultimo rende plastico il

    materiale, che, ricristallizzandosi, unisce i due pezzi.

    Figura 9.- Schema della saldatura per attrito.

    Forza premente

    Acabado Rotacin Acercamiento Soldadura Alejamiento

    Cilindro

    Pin

  • - 7 -

    Metallurgia della saldatura

    Metallurgia della saldatura

    La saldatura per fusione comporta limpiego di una sorgente termica concentrata

    di sufficiente potenza per fondere parte dei lembi e il eventuale metalle dapporto. Il

    apporto termico specifico dato dalla seguente formula:

    Formula 1.- Equazione per ottenere il apporto termico specifico, dato per W, dove V

    la tensione, I la corrente e v la velocit di avanzamento.

    Nel giunto realizzato mediante un processo di saldatura per fusione possono

    essere evidenziati due zone nelle quale si producono fenomeni diversi. Queste zone,

    rappresentate nella figura 10, sono:

    La zona fusa (ZF): la zona che durante il processo di saldatura stata portata a

    fusione.

    La zona termicamente alterata (ZTA) o zona di transizione: la parte del metallo

    base che non stata portata a fusione, ma le cui propiet meccaniche o

    microstrutturale sono state alterate per effetto della temperatura raggiunta

    durante la saldatura, o che comunque stata sede di fenomeni metallurgici

    particolari allo stato solido provocati dal processo di saldatura.

    Figura 10.- Rappresentazione delle zone in una saldatura.

    Si se osserva un cordone di saldatura mentre questo si sta formando si pu

    vedere un bagno di fusione in movimento, cio una piccola pozza di metallo fuso che si

    sposta con una velocit costante, mantenendo quasi inalterata la propia forma. Questa

    forma allungata ed allincirca ellittica.

  • - 8 -

    Metallurgia della saldatura

    Figura 11.- Schema della distribuzione di temperatura in un cordone di saldatura.

    Nella figura 11 si pu vedere la distribuzione di temperatura in un cordone di

    saldatura. La temperatura del bagno di fusione massima in 0 e minima lungo il

    contorno ABCE, queste contorno rappresenta un luogo a temperatura costante, pari alla

    temperatura del liquidus del sistema, cio la temperatura a partire della quale la lega

    completamente liquida. Esternamente a queste contorno la temperatura tale da aversi

    solo parziale fusione, cio ad una temperatura tra il liquidus e il solidus. In ultimo, la

    linea tratteggiata rappresenta lisoterma del solidus, allesterno di questa si trova la zona

    termicamente alterata.

    Se la velocit con la quale viene fatta traslare la sorgente termica supera un

    valore critico, il bagno di fusione passa da una forma ellittica ad una forma a goccia

    allungata. Questo si ripercuote sul tipo di accrescimento dei grani cristallini durante la

    solidificazione. Quando la forma ellittica la crescita dei grani sempre perpendicolare

    allinterfaccia solido/liquido, la struttura ha un comportamento pi omogeneo e c una

    minore concentrazione delle segregazioni al centro. Invece quando la forma a goccia

    allungata la direzione del massimo gradiente di tempertura risulta sempre pressoch

    costante, quindi la crescita dei grani perpendicolare al cordone intermedio e in questo

    caso c una forte segregazione nella zona centrale dove si incontrano i due fronti e una

    marcata anisotropia nel comportamento meccanico.

    Figure 12a e 12b.- Forme possibili della zona fusa e tipi di accrescimenti dei grani.

    a b

  • - 9 -

    Metallurgia della saldatura

    La crescita dei grani cristalini nel cordone di saldatura fortemente influenziata

    dal flusso termico e dallorientazione e dalle dimensioni dei grani del metallo base. Di

    solito, su scala microscopica i grani cristalini tendono a solidificare in modo da

    estendere nella zona fusa la structura del metallo base. Questo tipo di crescita

    chiamato accrescimento epitassiale.

    Figura 13.- Accrescimento epitassiale.

    La presenza di direzioni prefenziali di crescita secondo linee di flusso termico e

    secondo particolari direzione cristallografiche permette laccrescimento dei grani che

    sono pi favorevolemente orientati a danno dei grani vicini che siano orientati meno

    favorevolemente, questo accrescimento detto competitivo.

    Figura 14.- Accrescimento epitassiale competitivo.

    Se il bagno ha forma ellittica i grani si sviluppano con accrescimento epitassiale

    attraverso il bordo della linea di fusione in direzione perpendicolare allinterfaccia

    solido-liquido. Poi a mano a mano che la solidificazione procede la direzione di crescita

    dei grani si curva per seguire landamento del massimo gradiente di temperatura, che

    rimane perpendicolare alla superficie di separazione solido-liquido (vedere fig. 12a).

    Invece se il bagno ha forma di goccia allungata a mano a mano che la

    solidificazione procede la direzione del gradente massimo di temperatura si mantiene

  • - 10 -

    Metallurgia della saldatura

    quasi costante. Dal punto di vista micrografico il cordone sar costituito da grani

    allungati che partono perpendicolarmente dal bordo, sono leggeramente inclinati in

    avanti nella direzione di saldatura e si incontrano lungo il suo asse (vedere fig. 12b).

    La rapida velocit di raffreddamento determina una importante conseguenza

    nella solidificazione per limpossibilit di seguire esattamente il diagrama di stato.

    Questo fenomeno chiamato sottoraffreddamento costituzionale o

    sottoraffredamento di composizione. Si possono cos avere diverse situazioni descritte

    nelle figure 15.

    La struttura cellulare si forma quando lestensione dalla zona di sovra

    raffreddamento molto inferiore al diametro del grano, tale struttura costituita da

    elementi paralleli a pareti lisce con sezione esagonale.

    Se lestensione del sottoraffredamento maggiore si ha il passaggio dalle celle

    alle dendri, queste si formano quando alcune celle crescono pi rapidamente

    sopravanzando le altre fino a che la crescita non accade pi in una direzione, ma si ha

    un accrescimento ramificato lungo altre direzioni di accrescimento preferenziale.

    Infine se lestensione del sottoraffredamento costituzionale grande, molto pi

    grande del diametro del grano, si ha la solidificazione con formazione di dendriti

    colonnari, cio, il grano solidifica con una crescita ramificata a partire da un asse

    centrale unico.

    Nella seguente figura possibile vedere il tipo di accrescimento dei grani

    cristallini in funzione del gradiente di temperatura imposto al liquido.

    Figura 15.- Tipo di accrescimento dei grani cristallini in funzione del gradiente di

    temperatura imposto al liquido.

  • - 11 -

    Metallurgia della saldatura

    Figure 15a, 15b, 15c e 15d.- Forme di accrescimenti dei grani: 15a accrescimento

    planare, 15b accrescimento cellulare, 15c accrescimento dendritico cellulare e 15d

    accrescimento dendritico colonnare.

  • - 12 -

    Metallurgia della saldatura

    Difetti nella saldatura

    Normalmente per difetti di saldatura si intendono le imperfezioni fisiche, che

    fanno precipitare i valori di resistenza e tenacit del giunto saldato in quanto trattasi di

    inneschi di rottura nonch intensificatori di sforzi che nel pi o meno lungo periodo

    causano la frattura della saldatura.

    Ci sono molti tipi di difetti come si possono osservare nella figura siguente e

    dalle quale se vedono alcuni essempi in foto. Ma poi ci concentreremo su due tipi di

    difetti principalmente: le cricche a caldo, che si verificano nella zona fusa, e le cricche a

    freddo, che lo fano nella zona termicamente alterata.

    Figura 16.- Difetti nella saldatura.

    Si definisce come mancanza di penetrazione il riempimento incompleto della

    parte inferiore del metallo base con il metallo d'apporto.

    Figura 17.- Difetto di mancanza di penetrazione.

    Mancanza di fusione

    Micro-fessure

    Cricca nella radice

    Underbead cricche

    Lacrime calde

    Sottotaglio

    Cricche a caldo Scoria

    Porosit

    Cricca dell punta

    Lacrime lamellari

  • - 13 -

    Metallurgia della saldatura

    Gli incollaggi si presentano quando si forma una strato di ossido tra la zona fusa

    e il lembo da saldare. Questo strato determina una riduzione della resistenza meccanica

    del giunto.

    Figura 18.- Difetto dincollatura.

    Le inclusioni allungate di scoria si trovano usualmente lungo la zona di fusione

    mentre le inclusioni isolate di scoria hanno forma irregolare e si possono trovare in

    qualsiasi posizione nella saldataura.

    Un giunto con inclusioni di scoria non omogeneo, pertanto presenta una

    resistenza minore da quella teorizzata dal progettista, inoltre le inclusioni di aspetto

    sottile e allungato rappresentano, specialmente in presenza di sollecitazioni oscillatorie,

    un formidabile invito alla rottura.

    Figura 19.- Difetto dinclusioni di scoria.

  • - 14 -

    Metallurgia della saldatura

    Le inclusioni gassose sono vuoti, di diversa forma e dimensione, che si vengano

    a formare nella zona fusa.

    Figura 20.- Difetti di porosit,tarli e microcavit.

    I difetti tipici della zona fusa sono le cricche a caldo, formati in una fase di

    solidificazione.

    Per effetto delle forti tensioni provocate dal retiro di solidificazione e dalla

    contrazione termica, alcuni ponti che siano ormai solidi, possono rompersi

    (nonostante la plasticit del metallo ad alta temperatura) se si ha ancora presenza di

    liquido a temperatura relativamente bassa. Questo avviene per essempio quando c una

    alta concentrazione di impurezze come zolfo e fosforo perch si concentrano al bordo

    delle dendriti, rimanendo l veli di metallo liquido a temperatura pi bassa. Oppure

    quando il contenuto di carbono alto perch provoca una diminuzione di duttilit ad

    alta temperatura, cio una riduzione della possibilit di assecondare il ritiro mediante

    deformazione plastica dei ponti formatisi tra le dendriti. Per questi motivi molto

    importante una opportuna scelta del metallo base oltre agli elettrodi, i fili, i flussi e i

    rivestimenti che vano scelti in funzione della loro azione desolforante.

    Bisogna inoltre evitare apporti termici specifici elevati sia per non creare una

    diluzione alta, sia per evitare la formazione di dendriti grossolane.

    Infine, se possibile, devono essere evitati vincoli troppo rigidi alla saldatura.

    Le cricche a caldo hanno origine e si sviluppano nel cordone, con morfologie

    diverse; cos possibile avere: cricche longitudinali alla radice della saldatura, cricche

    longitudinali lungo lasse sul diritto della saldatura, cricche interdendritiche, cricche

    marginali, cricche trasversali e cricche di cratere.

  • - 15 -

    Metallurgia della saldatura

    Figura 21.- Cricca a caldo.

    I problemi legati alla zona termicamente alterata sono le cricche a freddo. Si

    generano prevalentemente nella zona termicamente alterata a causa della concomitanza

    di tre fattori: presenza di idrogeno (derivato dall'umidit dei lembi o del materiale

    d'apporto), presenza nella matrice del materiale di zone di tempra (dovute ad un

    raffreddamento del giunto troppo veloce), presenza di tensioni residue (fenomeno in

    saldatura comunque inevitabile).

    Per evitare cricche a freddo bisogna prima di tutto evitare fenomeni di tempra in

    ZTA (impiego di acciai con tenore di carbono basso, cicli termici poco severi,

    preriscaldati) ed evitare la cessione di idrogeno al materiale saldato (impiego di elettrodi

    basici). In casi particolari addirittura possibile usare elettrodi in acciaio inossidabile

    austenitico, cos la zona fusa rimane austentica drante il raffreddamento, ed

    impossibile la diffusione di idrogeno verso la ZTA.

    Il parametro usato per valutare la saldabilit degli acciai e ricavare indicazione

    sulla necessit o meno di effettuare preriscaldi e postriscaldi CE, carbonio equivalente.

    Cos non sar necessario nessun preriscaldo per CE minore di 0,40%; sar

    necessario un preriscaldo per CE compreso tra 0,40% e 0,60%; e se CE maggiore di

    0,60% dovremmo fare un preriscaldo e un postriscaldo.

  • - 16 -

    Metallurgia della saldatura

    Tale formula si mostra particolarmente adatta per acciai che abbiano un tenore di

    carbonio maggiore di 0,16%; per acciai con pi basso tenore di carbonio pu essere

    utilmente usata questa altra formula:

    Tuttavia, le indicazione ricavabili de tale formule sono estremamente sommarie

    e, in definitiva, insufficienti. Diversi contributi sono disponibili in letteratura, nella

    ricerca di informazioni pi soddisfaccenti. Cos da esempio, con la rappresentazione di

    Mller possibile determinare per via grafica la curva di raffredamento nellintervallo

    di temperatura compreso tra 900 e 400 C, poi, riportandolo nel diagramma CCT

    dellacciaio sottoposto a saldatura possibile ricavare indicazioni sulla struttura e sulla

    durezza della ZTA.

    Figura 22.- Cricca a freddo.

  • - 17 -

    Metallurgia della saldatura

    Bibliografia

    Il materiale usato per fare questo progetto stato ottenuto delle siguenti fonti:

    Libri

    o J. F. Lancaster Metallurgy of Welding Allen & Unwin Quarta

    edizione 1987

    Siti web

    o it.wikipedia.org

    o www.monografias.com

    o www.ing.unitn.it

    o www.telwin.it

    o www.airliquide.it

    o www.larapedia.com


Top Related