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VITE SOSPESE AD UN FILO
COSTRUIAMO INSIEME
L’ACCOGLIENZA
IL
VIAGGIO
IL VIAGGIO
PERCHÉ SONO PARTITO ?
- Guerra nel proprio paese - Conflitti familiari o tra villaggi - Conflitti e persecuzioni a carattere religioso,politico,sociale … ma anche: -Problemi economici, carestie, siccità, povertà
Il rifugiato è una persona che,
“per fondato timore di persecuzione per motivi di
razza, religione, nazionalità, appartenenza a un
determinato gruppo sociale od opinione politica,
si trova fuori del paese di cui ha la cittadinanza,
e non può oppure, a causa di tale timore,
non vuole avvalersi della protezione di tale
paese”
[Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati]
“……..In un’epoca di così vaste migrazioni, un gran numero di persone lascia i luoghi d’origine e intraprende il rischioso viaggio della speranza con un bagaglio pieno di desideri e di paure, alla ricerca di condizioni di vita più umane..." (papa Francesco GMMR2015)
Dal testo della Costituzione Italiana art.10 – comma 3
"Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio
delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto
d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni
stabilite dalla legge".
PERSONE ACCOLTE
DAL 21 MARZO 2014 AD OGGI ABBIAMO ACCOLTO
2.500PERSONE in provincia BG
Di queste 1.350 sono rimaste in provincia
Bergamo, Botta di Sedrina, S.P.d’Argon, Casazza, Urgnano, Lizzola, Castione, Rovetta, Cerete, Roncobello, Pagazzano, Terno d’Isola, Mapello, Treviglio, Sotto il Monte, Costa Volpino, Lurano, Martinengo, Monasterolo, Antegnate, Gandino, Sorisole, Cenate Sopra, Masano
Il primo impatto della presenza di giovani richiedenti asilo nel territorio
Ospitali ma con la paura dell’altro
Sono giovani, con le stesse abitudini dei nostri ragazzi, gironzolano a gruppi e
potrebbero darci fastidio
Opportunità, sfida o fardello per la comunità?
• Corsi di italiano.
• Attività ricreative, feste.
• Incontri con gruppi giovanili, ragazzi del catechismo.
• Momenti di preghiera per le varie festività Pasqua, Natale, Ramadam, Tabaschi.
• Serate di solidarietà e condivisione in oratorio.
• Feste patronali, CRE estivi, scambi interculturali.
• Visita di alcune parrocchie nei diversi centri.
• Inviti, nelle famiglie, a pranzo.
• Attività di volontariato .
• Laboratori teatrali, musicali, di racconto.
• Corsi di formazione professionale
La comunità accompagna con pazienza • La vicinanza dei giovani che riescono a instaurare relazioni amicali, di
incontro e di scambio….nella massima semplicità, senza barriere e schemi.
La comunità si fa vicina nella preghiera
L’accoglienza non si concentra solo sui beni
-Coloro che vengono da lontano sicuramente ci disturbano.
-L’accoglienza non è mai facile ed indolore.
-Se una famiglia non educa suo figlio ed una comunità cristiana i suoi fedeli non è assolutamente possibile maturare atteggiamenti ospitali
• Molte comunità si sono messe in discussione, in cammino, altre hanno preferito dire semplicemente no, non ce la sentiamo.
• Le persone accolte transitano nelle nostre comunità, sono di passaggio, non c’è una prospettiva futura nei nostri territori.
• Possiamo fare di più?
A NOI LA SCELTA