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Sembra che RobertoSaviano, autore d'un unico

libro, abbia l'intenzione dipresentare liste con il suo nomee cognome alle prossimeelezioni. La letteratura al potere.Indubbiamente. Ma si tratta di buona o cattivaletteratura?

Pubblicità solidale offerta da “la Riviera”

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RRocco se li cullò con gliocchi guardandoli da lon-tano. Elena e Kike stava-

no seduti sulla panca di legno, aibordi della terrazza naturale chedominava i monti e portava lavista a perdersi lontano, nel verdeazzurro di uno Ionio di velluto.Rocco Sarra si sentì orgoglioso dise stesso, Kike von Karsten l'ave-va trovato sessant'anni primaaccovacciato alla base di un pino,col corpo tempestato di scheggemetalliche. Kike era un capitanodell'esercito tedesco in rotta sottoi bombardamenti americani. Iltedesco era sfuggito al mitraglia-mento di un caccia e si era personei boschi dell'Aspromonte.Rocco Sarra era sfuggito ai suoipeccati esiliandosi in montagnadietro alle capre. Per sessant'anniavevano convissuto in una casu-pola e lenito le rispettive pene.Quando Kike, ormai novantenne,aveva iniziato a cedere all'età,Rocco aveva scritto una letteraaffidandola a un giovane pastoreperché la imbucasse. Dopo quin-dici giorni il pastore gli aveva por-tato la risposta. Rocco con unascusa aveva lasciato solo all'ovileKike ed era sceso giù in paese.Elena l'aveva vista scendere da untaxi, trepidante come una pro-messa sposa in attesa del si.Erano risaliti insieme sul taxi e sierano fatti portare in montagna.Rocco come un padre aveva por-tato la sposa all'altare. Kike avevapreso Elena per mano e l'avevaportata a sedere nella terrazza suimonti. Rocco Sarra guardò con lelacrime agli occhi il suo capolavo-ro. Elena Stoner e Kike vonKarsten, rampolli della migliorearistocrazia prussiana. Splendidifanciulli divisi per oltre mezzosecolo dalla malvagità dell'uomo,ora di nuovo e per sempre insie-me a ricostruire un amore maidomo. Ecco si disse Rocco,“l'Aspromonte non è l'inferno masolo un tortuoso purgatorio cheporta al meritato paradiso”. Siasciugò le lacrime Rocco Sarra,certo di esserselo meritato il ripo-so incombente, privo di una colpache ormai non ricordava più.

LE CHEVALIER

EUGENIO TRIVERI, PEPPE FONTANAGIGI SARROINO: CHI È L’UOMO PIÙSEXY DELLA LOCRIDE?

Elena e Kikeun amoreaspromontano

LE COLONNE DI ERCOLELE COLONNE DI ERCOLEUNA STORIAUNA STORIA

SCILLA

CCARARTOLINE PER LA PTOLINE PER LA PADADANIAANIA * di Antonio Calabrò

Le notizie più lette della settimana su larivieraonline.com

1) BOVALINO DISTRUTTO IL BEACH SIDE DALLE FIAMME

Dati larivieraonline.com

Corteo storico a Roccella JonicaCorteo storico a Roccella Jonica

BBaastione estremo diterra, sentinella anticadello Stretto, scoglio

strappato al mare e al cielo.Antica fortezza silenziosa,rifugio di pirati e nobili, tanadella mostruosa creatura cheghermì i compagni di Ulisse,finiti tra le sue fauci in unbaleno. E, a Chianalea, gatticlandestini e amori silenziosisfilano romantici,annusandone la bellezzasuggestiva.

2) BOVALINO: QUESTA ESTATE TUTTI AL BEACH SIDE

3) RICCARDO È FGLIO DI ROCCO

4) BOSCO S’IPPOLITO: SANGUE SULLA PROVINCIALE

5) LOCRI LA VERGOGNA DI VIA COSMANO

6) CALCIO SCOMMESSE: SCULLI IN CARCERE? E PERCHÈ?

7) INTORNO AL MASTRO COME GLI SCIITI A LA MECCA

DDomenica a Roccella Ionica abbiamo assistito ad un’evento che resterà scolpito nellememorie di tutti noi, come d’incanto siamo stati catapultati nel 1600, la via Vittorio

Emanuele era un mare di persone che seguivano quello che è stato il nostro Principe CarloMaria Carafa, con costumi stupendi e comparse veramente belle abbiamo rivissuto unevento meraviglioso. Complimenti a tutti!

LLa Locride bene esiste eabbonda di sexy simbol. Nonce ne voglia la questura, ma

ci sono tanti ragazzi che da questeparti non si ispirano al Gambazzadi San Luca, al Tiradrittu di Africoo al Mastro di Siderno. Esempi dialtra natura si sono consacrati neglianni con l’arma della seduzione enon con le calibro nove. È un datodi fatto che esistono almeno treSiderno che vivono insieme e nonsi incontrano mai. E, almeno una èaffiliata più al rito dell’ happy hourche non a quello dei summit.Come Locri, Gioiosa, Bovalino,Roccella eAfrico. Sì,anche adAfrico molti,tanti, preferi-scono i lididell’estate, leschiume, enon i santuaridella monta-gna. La pasti-na più delragù. Di gente chesa stare almondo laLocride èpiena: un sukdi belle ragaz-ze e latinlover. Latin loverappunto. Escludendo, perché fuoriconcorso, Paolo Sofia di Bovalino eRiccardo Tropiano di GioiosaMarina, tre uomini hanno fatto ladifferenza. Giuseppe Fontana diLocri. Moro, chalet d’inverno ebungalow d’estate, più ufficialegentiluomo che american gigolò.Gigi Sarroino di Siderno, cuorecalmo, occhi di ghiaccio e atavicoritmo da Donna Summer, carica apalla asciutta e mai a pallini.Eugenio Triveri di Bovalino, fasci-no da intellettuale e braccio da ten-nista. Nulla a che vedere col morodi Locri e con i suoi ufficiali.Eugenio è un kamikazedell’Ultimo tango a Parigi.Accende fuochi e lascia tizzoni.

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Parlando

ATTUALITÀ

di...

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Niente ironia o gio-chini stupidi questasettimana, nè

distinzioni fra nordici esudici. L'Emilia è in baliadi un mostro spaventosoche la gente del sud cono-sce da sempre. Noi col ter-remoto ci conviviamo dallanotte di tempi, la Calabriaè stata nei secoli devastatain ognuno dei suoi angoli.Sappiamo dell'angosciache stringe le viscere quan-do la terra trema. Gli emi-liani vanno avanti, vivonola vita al ritmo di cinquan-ta scosse a notte. La provaalla quale sono sottoposti èestremamente dura.Hanno bisogno di tantecose in queste ore, di aiutimateriali e di vicinanzaaffettiva. Il nostro è ungiornale piccolo ma con undiscreto numero di lettori,a loro ci rivolgiamo.Chiediamo a chi ci seguedi aderire agli appelli epartecipare alle sottoscri-zioni di fondi per i terre-motati, di fare quanto ènelle loro possibilità mate-riali e morali per sostenereuna grande regione comel'Emilia Romagna, messain ginocchio da uno scia-me sismico estenuante.Noi come giornale e indivi-dualmente faremo quantochiediamo ai nostri lettorie offriamo la nostra dispo-

nibilità totale per qualun-que iniziativa potesse ser-vire. Noi che di macerie cene intendiamo vi siamovicini, e con tutto il cuoreci sentiamo fratelli vostrima proprio non avremmovoluto esserlo in questofrangente. Siamo fratelli enon nelle macerie. Serviziosms solidale 45500, si pos-sono donare 2 euro, ver-sam. C.c.p. 367409 intesta-to a regione EmiliaRomagna presidente dellagiunta regionale v.le AldoMoro 52-40127 Bologna.Per gli enti pubblici è pre-visto l'accreditamentosulla contabilità specialen° 30864 accesa c/o labanca d'Italia sez. tesore-ria di Bologna.

Fratelli nelle macerie

NORDICI & SUDICIDI GIOACCHINO CRIACO

Ora si conoscono i nomi dei 21candidati alla procura diReggio Calabria, in corsa

per sostituire il dottor Pignatoneormai procuratore capo di Roma.Si inizia adesso a capire che diversimagistrati dati per favoriti alla suc-cessione di una poltrona difficilema ambita sono in realtà fuori dallacorsa. Tenendo conto dell'anzianitàdi servizio e del gioco delle corren-ti, difficilmente Nicola Gratteri oMichele Prestipino comanderannola procura reggina. I nomi con pos-sibilità di chance sono altri, alcunicalabresi e altri provenienti un po'da tutta Italia. Alcuni noti,altri meno al grande pubblico, matutti candidati di prestigio. Fra essi reggini doc come Arcadi e

FERNANDO SAGADO

Il nostro tifo per laProcura di Reggio

Carlo Macrì. Nomi pesanti comeSpagnuolo, Cardella, Spinosa. Ladecisione è tutt'altro che scontata èdipenderà da diversi fattori cheordinariamente il CSM osserva, cri-teri obiettivi ed equilibri correntizi.Non è nostra intenzione inserirci inun procedimento così ingarbuglia-to, ma qualche osservazione ci toc-cherà pur farla, usando lo stessometodo da noi tenuto nella ipotiz-zata nomina di Sergio Laganà apresidente del parcod'Aspromonte. Sappiamo benequanto accanto alla ritualità sia ilsuo contrario a essere spesso lamolla che fa scattare le scelte nelleistituzioni pubbliche. Quello cheriterremmo giusto come lineaguida, in ogni decisione che impat-ta con il territorio, sarebbe l'ascoltodelle comunità locali e non per una

sorta di leghismo da sud ora che lalega nord è alle corde, ma perchésarebbe importante la valutazionedel territorio su chi in esso abbiaoperato. Ad esempio, tanti dei can-didati alla procura di Reggio hannogià lavorato in Calabria. Non sareb-be opportuno sentire i calabresi?Conoscere le loro valutazioni sull'o-perato del magistrato? Ovvio che igiudizi dovrebbero essere espressidagli istituti di raccordo fra la gentee le istituzioni. Quindi, prima diinsediare il capo della procura diReggio potrebbe ascoltare sindaci,associazioni territoriali e perché noanche organi d'informazione.Eccolo, questo era l'inganno inseno al pezzo. Noi, Riviera, vor-remmo dire la nostra sulla qualitàdei magistrati in lizza, con riguardoa quelli che abbiamo visto al lavoro

Forse la nostra rovina sono i sindaciprosaici. Pensano terra terra. Simuovono terra terra. Volano basso.Non conoscono l’estetica delle tassealla cui bellezza bisogna dedicare leultime sostanze. E per ciò stesso,seguendo le orme d’un cattivo mae-stro, qual è il sindaco di PolistenaMichele Tripodi, hanno deciso d’ap-plicare l’IMU con l’aliquota dello02%. Il che significa che i proprieta-ri-proletari e, tra costoro, anche iproprietari, custoditi negli ospizi, difatto non pagheranno nulla. Per

non fare lungo l’elenco, ci limitiamoper ora a citare le lodevoli determi-nazioni del sindaco di Gioia Tauro,avv. Renato Bellofiore, e del sinda-co di Rogudi, Dr. AgostinoZavettieri. Al contrario dei detti sindaci prosai-ci, come aquila vola, rischiando diperdere il contatto con la vigile scor-ta, che la fa importante, statuaria,lapidaria, la sindaca antimafia diRosarno, signora Elisabetta Tripodi.La quale sprezza con tutta l’animasua la decisione sull’IMU del

DIAVOLO NERO

L’aquila di Rosarno

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la Riviera

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in presa diretta. Al CSM diremmo discegliere fra quelli sobri. Di eleggerequalcuno che ha sempre e solo bada-to a lavorare, che non abbia ceduto airiflettori profondendo ogni sua ener-gia solo ed esclusivamente al lavoro.Il nostro voto, lo diciamo, andrebbesenza preferenza a due dei calabresiin corsa. Questo non per campanili-

smo o provincialismo, anzi di regolanon amiamo che chi sia nato in unposto ne sia anche il controllore. Peròi due giudici per cui tifiamo, il lorocompito l'hanno sempre svolto nonsolo in nome della legge ma sempre ecomunque a favore del popolo cala-brese. A loro, e a noi, il nostro inbocca al lupo.

Sindaco di Polistena, definendola,come chi non sa di che cosa parla ecome chi non capisce quello chelegge, “populista”. Aggettivo cheavrebbe il privilegio inestimabile diun concentrato micidiale contro ilpopolo e le sue attese. Ma ove la Signora avesse tempo,oltre che per sventolare la bandie-ra dell’antimafia, ormai credibil-mente sbiadita sotto gli schiaffidella pioggia e il logoramento deiraggi del sole, per volare- è o non èun’aquila?- in Russia dove il popu-

lismo nacque, s’accorgerebbe cheesso rappresentò e storicamenterappresenta una elevata scuola dipensiero e d’azione redentori. Ovuole buttare a mare AlessandroHerzen?Si sbaglia, si sbaglia sempre. Si faconfusione, si fa sempre confusio-ne. Forse l’Aquila di Rosarnointendeva “populista” come“demagogica”. E neppure questo,intendendosi per proposta dema-gogica ciò che si promette in termi-ni mirabolanti senza il seguito di

risultati effettivi. Ma a Polistena èstato mantenuto quello che erastato annunziato.Saremmo, dunque, alla bancaraot-ta totale della logica più elementa-re se al dissesto discorsivo dellaSindaca non accordassimo le atte-nuanti generiche d’un pensiero,tutto volto alla lotta contro lamafia, e nel quale nulla entra senon questo tirannico dongiovanni-smo antimafioso, che costringe agirare attorno a sé come una trot-tola.

SINDACI LOCRIDE

1)Uccella Fulvio2)Grigo Maurizio3)Macrì Carlo4)Lombardo Antonio Vincenzo5)Cardella Fausto6)Arcadi Concezio7)Giannelli Antonella8)Giordano Francesco Paolo 9)Palma Guarnier Annamaria10)Cafiero De Rhao Federico11)Troncone Maria Antonietta12)Lupacchini Otello13)Rizzo Fulvio Massimo14)Rinaldi Erminio15)Spagnuolo Mario16)Guerriero Antonio Rosario Luigi17)Spinosa Giovanni18)De Luca Salvatore19)Frunzio Luigi20)Prestipino Giarritta Michele21)Gratteri Nicola

DOPO PIGNATONE I CANDIDATI

POLAROID: «RICCARDO NON MOLLARE»

L’onorevoleCarbonellainterviene amodo suo sulla questione“Falsa Politica”con due taze-bao, similcomunista,esposti all’en-trata delmunicipio diSiderno:«Riccardo nondimetterti, il sin-daco diSiderno non èun mafioso»

Le dimissione diPietro Crinò. Unottimo presidentePietro Crinò le dimissioni da Presidentedell’Associazione dei Comuni della Locridele aveva pensate da tempo, e le aveva anchepresentate. Le ha ripresentate mercoledì23 maggio. Irreversibili,cioè neppure da discutere.L’Assemblea dei Sindaci,sia pure dispiaciuta, nonha potuto che prenderneatto. E si capisce. PietroCrinò ha saputo guidarel’Assemblea dei Sindacicon grande spirito di moderazione, di conci-liazione, e di ricerca dell’unità di pensiero ed’azione. E della carica s’è avvalso noncome un distintivo di vanità personale, macome d’un segno capace di trascinare allalotta la Locride. Non sarà facile scegliere il successore.

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LA COPERTINA LA CICATRICE DEL BEACH SIDE

Sono da poco passate le tre di notte di lunedì 29 maggio. Si avverte un rumore su corso Umberto, poi solo fumo e fiamme. L’abitazione della famiglia Sacco, in cui erano riposte le strutture dello stabilimento Beach Side, resta devastata da un incendio. Numerose potevano essere le vittime

ANTONELLA ITALIANO

Ecosì lunedì brucia, su corsoUmberto I, il lido Beach Side.L'odore acre del fumo, e il caloreintenso, tolgono il fiato persino ai

vigili del fuoco, che usano i respiratori condifficoltà. È una lotta contro il tempo, allaricerca delle due bombole di gas ancorapiene rinchiuse nelle stanze, per evitare cheil vile gesto diventi una strage. Una lotta perdomare le fiamme, prima che raggiunganole abitazioni adiacenti. Quel fuoco bruciatutto, brucia la casa della famiglia Sacco, e illoro stabilimento balneare, brucia i progettidi chi, prendendolo in gestione, avrebbevoluto un'estate diversa, brucia i sacrifici diuna vita onesta e la volontà di restare nellaLocride. O almeno così crediamo, in unprimo momento.D'estate, al mare, noi bovalinesi portavamol'essenziale: tovaglia e costume. Ci arrivava-mo con fare spavaldo, una rapida occhiata,dalla strada, a chi era già seduto ai tavolinidel Beach Side, poi l'ingresso meramentepianificato. Perché eravamo adolescenti,senza facebook e senza cellulari, quindi l'at-teggiamento per noi era tutto. Degli zocco-li in legno, dai tacchi ultraconsumati, anda-vamo fieri. Si strascinavano sul lungomare aritmo, per preannunciare il nostro arrivo.Partivamo da ogni angolo di Bovalino perraggiungere il Lido sulla spiaggia. Le pan-chine, arroventate dal sole di luglio, resiste-vano nella misura di una ogni tre. Un po'-colpa delle mareggiate, un po' l'incuria delleamministrazioni, un po' gli atti vandalici,avevano ridotto il nostro lungomare ad unabozza. Ma noi l'amavamo. Amavamo quelmuretto, che ci vedeva, la sera, seduti tuttiin fila, amavamo quel Lido, che come unmiraggio sbucò dalla sabbia, e fu il nostro

unico riferimento per molto tempo. Sullostretto marciapiede camminavamo in dop-pia fila a rischio scontri, e la sera dopo le19.00 il traffico si congestionava, ma lo stopper salutare gli amici era un atto dovuto.“Arriviamo fino al Beach?” si diceva, e sipartiva per il primo giro di ricognizione. Equanta pazienza ebbe con noi FiorinoSacco, anche se qualche volta il pallone, aipallavolisti, minacciò di sequestrarlo davve-ro. Il Beach Side era l'unico stabilimentosulla spiaggia. Ma, nel 1990, sdraio e lettinisotto l'ombrellone ci suonavano strani, edera strano che le persone più grandi prefe-rissero quelle comodità al sapore delle pie-tre sotto il sedere, della sabbia attaccata alcorpo, delle onde che con i loro movimentici bagnavano i piedi. Noi eravamo sistema-ti a mo' di profughi ai lati delle staccionate.E ci restavamo a lungo, dopo il tramonto,

per parlare con gli amici e sbollire dal sole. I resti del nostro stabilimento stanno oraaccatastati sulla strada chiusa al traffico.Accanto ai vigili lavorano i bovalinesi. Conil cuore stretto dalla malinconia caricano suicamion gli inservibili banchi frigoriferi, leimpalcature, le pedane. La puzza di fumo, edi plastica bruciata, si attacca sulla pelle esui capelli, ma siamo ancora insieme, un po'più grandi dopo vent'anni, ma ancora insie-me. E mai ci eravamo accorti di quanto quelLido fosse il nostro simbolo, mai la rabbiaaveva pulsato nelle vene come oggi. Siamostati sequestrati a decine, e siamo rimasti insilenzio. Le nostre strade invase da grandimacchine, e noi giravamo in motorino. Un“Si” truccato, buono in tutte le stagioni. Inostri locali sono stati bruciati più volte,insieme alle macchine. E' morta gente sullenostre strade. E, noi, siamo rimasti in silen-zio. Contiamoci, oggi. Contateci, vili. Voi cheavete tentato di ostacolarci, stavolta non cisiete riusciti. Stiamo già raccogliendo i fondiaffinché il Beach Side torni più bello diprima, sotto lo sguardo attento del nostroSan Francesco. Là, alla rotonda, dove per più di vent'annil'avete visto operare. E noi ci saremo. Appoggiati alle stacciona-te, sui muretti, a giocare il volley nei campi,sotto gli ombrelloni, al bar per un cafféveloce o di sera per la pizza, agli eventiorganizzati dell'amico Ruggero e da Fabio.Accanto a Rocco, Peppe, Davide e Nino. Eciò che vi ha spinto, oggi, ad accendere ilfuoco, brucerà il vostro cuore per tutto giu-gno, luglio e agosto. Ascolterete la nostramusica dalla strada, e guarderete impotentiquel sorridente via vai di persone.Contateci. Abbiamo un nome e un cogno-me. E ora contatevi…

Oggi, domenica 3 giugno,alle ore 18,30, sul lungomaredi Bovalino si terrà unamanifestazione di solidarietà,e raccolta fondi, per laricostruzione e la riaperturadel Lido Beach Side. Da ogniparte d’Italia, già a poche oredall’incendio, arrivavanoappelli di solidarietà allafamiglia Sacco. I bovalinesinon indietreggiano!

IN EVIDENZA

L’incendio che accese il cuore di Bovalino

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RUGGERO CALVANO

Andare di notte dai calabresi a mettere fuoco,rubare nelle loro case, taglieggiarli, vessarli. Faremale ai calabresi è reato, lo è per leggi dello Stato

e prima ancora lo è secondo le regole millenarie dellanostra terra. Quelli del Beach Side sono calabresi,Bovalino non sta sulla luna e i bovalinesi non sono arri-vati da una lontana galassia a conquistare la Locride.Questa è terra loro, ci hanno versato un contributoimmenso in vite spezzate, libertà rubate, economie rapi-nate. I ragazzi del Beach Side sono gente nostra, cos’ènon hanno pagato, si sono dimenticati di chiedere il per-messo a qualcuno, non salutano, non riveriscono o sem-plicemente sono antipatici? Non c’è una ragione, né puòesistere un motivo per cui a qualcuno gli si bruci unsogno. E nessuno può arrogarsi il diritto di spezzare ilfuturo altrui. Non c’è il potere di impedire ogni progettosu questa terra, che è di tutti i calabresi e non di alcuni.Cos’è pensiamo di poterlo fare perché tanto quelli delBeach non ci verranno ad aspettare sotto casa con lamazza da baseball o non verseranno benzina sulle nostrecose? Ammettiamolo che se avessimo il timore di unareazione molti di noi la smetterebbero di fare i bulli dastrapazzo. Confessiamo a noi stessi che facciamo gestivili perché confidiamo nella viltà degli altri, o meglio cipiace pensare che nella mancata reazione ci sia paura.Ma chi ricostruisce non ha paura, chi resta non è vile, chi

reagisce con la forza della moralità dentro ha il coraggiovero. Abbiamo violentato Bovalino per troppo tempo,abbiamo stuprato e tradito la Calabria, siamo stati noi afarlo per primi, calabresi. Noi abbiamo alzato il bracciocontro i nostri fratelli e continuiamo a farlo, ed è ovvioche la mano non la si alza contro nessuno ma parlare acertuni necessita di un certo linguaggio perché sono talu-ni che devono ammettere con loro stessi di essere dallaparte sbagliata, perché alcuni devono sapere che non c’èalibi che tenga quando si tocca la nostra gente. Perchél’altra notte al Beach Side non ci sono andati intrepidieroi ad attaccare un’impari lotta col sistema. Non c’era-no guerrieri in sfida con Goldmansachs. I cavalieri dellatavola rotonda non sfidavano i Draghi di turno. Un pic-colo irrisorio gesto meschino, questo è stato fatto, controqualcuno che si ostina a lavorare per la propria terra equindi il fuoco è stato appiccato contro tutti noi. E voi losapete che di solito siamo dei garantisti pelosi e il pelo loandiamo a cercare anche per il peggiore dei malacarne.Lo sapete che noi siamo contro chi usa la politica, lalegge, la toga, la divisa, il saio, il camice.. per rubare aquesta terra. Lo sapete che noi siamo e saremo sempree comunque per la Calabria. Siamo e saremo per i tantiragazzi del Beach Side che hanno sogni da realizzare acasa propria. E i cattivi scolari non li sopportiamo più,anche se i responsabili veri sono i soliti cattivi maestri chegli stanno alle spalle e ai quali una terra libera non con-sentirebbe alcuna ribalta.

Toccare la nostra gente è reato

Tutti al beachTutti li quest’anno per dire chestiamo insieme a quelli che nonsi arrendono, non scappano,restano nella nostra terra permigliorarla, costruiscono giornoper giorno un futuro diverso pertutti e non per se stessi. Tutti abere mojito in riva allo Ionioinsieme alla famiglia Sacco, aFabio e al mio amico Ruggero.Niente pacche sulle spalle, incor-aggiamenti on line. Presenzaconcreta, seduti ai tavolini, sullesdraio e sotto gli ombrelloni delBeach Side. Intorno a quelli chenon fanno vittimismo, retoricache sulle disgrazie non ci mar-ciano, che la nostra terra non lastrumentalizzano, semplice-mente la amano e non si pie-

gano alle passerelle, alle parate.Quelli che gli incendi li subis-cono e non li ostentano, che lefiamme li dominano e ricostruis-cono pezzo per pezzo un sognoche ci appartiene, a tutti e non èsolo loro. E sulla sabbia quelliche pensano che muoversi albuio e colpire alle spalle sia unfatto da uomini non ce livogliamo. A questi smettiamo disorridere, riverire e servire.Sorridiamo e riconosciamo ilcoraggio a chi ce l’ha, a chi èconvinto che un ruolo in questasocietà ce lo si deve conquistarecol sacrificio, con le qualità, colrispetto degli altri. A quelli chepensano di essere uomini con levalentizze mostriamo quello chesentiamo dentro e per pauranascondiamo. Non si ama chimostra i muscoli, non si ama

l’arroganza, ne si prova disprez-zo. E la viltà dei molti il disprez-zo non lo può più nasconderecontro la prevaricazione dei sin-goli o dei gruppi. A Ruggero eagli altri quest’anno, sudici, nonregalate le frasi fatte e lo schifonon confidateglielo di nascosto oin chat. Andateci a Bovalino,andiamoci. C’è gente nuova chein questa terra vuole viverci, per-ché è la terra di tutti. E’ nostra, è un sogno e i sogninon muoiono con le albe infuo-cate, i più belli durano e si fannoa occhi aperti. Per quest’anno,sudici, il caffè andatevelo a pren-dere al Beach Side di Bovalino,pagatelo a gente come i Sacco ei Brizzi. Offritelo a quelli comeloro, ai sudici veri d’ora in poinegate persino l’acqua del rubi-netto.

EDITORIALEDI GIOACCHINO CRIACO

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PRIMO PIANO

SanitàFuga da Locri

La qualità professionale all’ospedale di Locri non può emergere, puòsopravvivere solo adeguandosi alla mediocrità. Così uno alla volta i medicimigliori scappano via lasciandosi alle spalle una sanità minuscola

Fra qualche giorno riempirà il suozainetto con le poche cose cheporterà via, si calerà in testa ilsuo casco nero, tirerà su lalampo del suo giubbotto di pelle,

salterà sulla Ducati rossa 740, darà gas èsparirà da Locri. Ci ha provato, ora gettala spugna. Noi torneremo a prendere iltreno, l’aereo o l’auto secondo le nostrepossibilità e andremo a farci aprire la pan-cia da un’altra parte. Il re della laparosco-pia ci molla, la speranza lascia l’ospedaledi Locri e per ritrovarla bisognerà rimet-tersi in viaggio. Noi La Riviera ce ne fac-ciamo una colpa, Peppe Pavone nonabbiamo saputo difenderlo, non siamoriusciti a farlo restare, non abbiamo sapu-to spiegare alla gente quanto fosse impor-tante il suo lavoro, quanta necessità c’eradi trattenere la sua capacità. Voi utenti,pazienti, malati ne avete colpa, ma si sa voisiete come i clienti degli avvocati che allavigilia di una causa promettete mari emonti e una volta vinta non passate a sal-dare il conto, convinti che il successo erascontato, la vittoria dovuta. Anche quan-do vi affidavate tremanti a Pavone, sullasoglia della sala operatoria pregandoloquasi fosse un dio gli promettevate ricono-scenza eterna e una volta avuta salva lavita vi convincevate che in fondo uno sbre-go in pancia sarebbe stato in grado di farloanche il garzone del macellaio. PeppePavone, primario di chirurgia generaleall’ospedale civile di Locri se ne va, scegliela pensione pur potendo prolungare il suolavoro, prende il largo come tanti profes-sionisti prima di lui, ma non sono i cattivisoliti a cacciarlo. La ‘ndrangheta non c’en-

Peppe Pavone. Il bullo se ne va Giuseppe Pavone, primario di chirurgia generale dell’ospedale della LocrideSopra, l’aladell’ospedale diLocri che ospita ilreparto di chirurgia

Rientrava dal lavoro. Poi le fitte allo stomaco, un doloreintenso alla spalla, al braccio, mentre lo sguardo si rabbuiava.Stette così, guidando a rischio, coprendo a stento quei metriche lo separavano dalla sua abitazione. Spense il motore e sitrascinò nell'ascensore, ed ebbe appena il tempo di varcare lasoglia di casa. Quando si risvegliò era a Catanzaro. Numerosi furono gli arresti cardiaci avuti in un giorno. Edogni volta lo salvò solo il tempestivo intervento del personaledell'ospedale Sant'Anna. La famiglia non dimenticherà ilgiorno in cui se lo vide davanti alla porta, scuro in volto esenza forze, accasciarsi impotente a terra. Non dimenticherà

la corsa folle fino a Locri, contro il tempo, e contro quella vitache si ostinava ad andar via. «E' un caso troppo grave - rispo-se qualcuno - va portato a Catanzaro. Ma abbiamo solo l'am-bulanza per farlo, con l'elicottero non possiamo partire». E fuun “non garantiamo che ci arrivi ancora in vita” a risolvere ilfastidioso impiccio morale del personale medico. Già! Saràche loro la morte la vedono ogni giorno, e contro di essa com-battono, e sono stati costretti ad indurire l'animo per evitaredi esserne, di volta in volta, devastati. Ma guidare dietro ad

un'ambulanza, per tutta la statale 106, è difficile. Cosa accadràlì dentro? Cosa vedrò quando le porte si apriranno? Sonodomande troppe pesanti, e ore troppo lunghe, capaci di farmorire persino i sani.Un amico giocava, tempo fa, la sua partita di calcio a 5. Eracosì ogni settimana. Un'improvvisa nausea lo costrinse a fer-marsi, poi il vomito lo piegò ai bordi del campo. Si stese senzaforze, tranquillizzò gli amici. Ma non riuscì a dire altro. Il viag-gio in ospedale, a lui, non salvò la vita. E ci fu, invece, chi restò nel suo lettino, al pronto soccorso. Inattesa di cure appropriate. Restò così, per sempre. Perchéquando il cuore si ribella lascia ben poco margine di azione, eancor meno tempo. Ma, ancora, non abbiamo imparato.In questi casi, purtroppo, resta forte il dubbio che si sarebbepotuto fare di più. E le lunghe attese, l'impotenza del nostroospedale di Locri, di certo non aiutano la rassegnazione. Aqualcuno è andata male, a qualcuno è andata meglio, per altriil tempo è stato davvero troppo poco. Ma se avessimo dellestrutture di cui poterci fidare, forse questa lotta contro tutto,e tutti, saremmo disposti a farla. Sono gli attimi in cui capia-mo che la vita se ne sta andando, quelli decisivi. Sono gli atti-mi in cui preferiamo la nostra casa, il nostro letto. Una sceltaincosciente, in momenti ancora senza allarme, quando la vitacontinua come al solito. L'ultimo, disperato, tentativo di illu-derci che tutti resti uguale. E la testa sul nostro cuscino, piut-tosto che sul muro di una sala d'aspetto, ci allieva la sofferen-za. Poi un giorno potrebbe toccare anche chi, quei 4 mila europer l'elisoccorso dell'ospedale di Locri, non li volle stanziare.Nonostante il 26 gennaio 2011 il sottosegretario alla

Protezione civile, Franco Torchia, aveva annunciatoche “Si è riusciti ad ottenere dall'Enac (ente nazio-nale per l'aviazione civile) l'idoneità all'impiego diur-no e notturno dell'elisuperficie collocata nella sededella Protezione civile regionale di Germaneto eCatanzaro”. «Si tratta - ha affermato Torchia in unanota nell'ufficio stampa della giunta regionale - di un

risultato fortemente positivo in quanto è la prima elisuperfi-cie in ambito regionale ad essere certificata ed abilitata alleoperazioni di volo diurno e notturno». Ma, secondo la nostrasanità, i soldi per rendere idoneo il trasporto in elicottero, ecollegare così Locri alle strutture regionali, non erano urgen-ti. Poche migliaia di euro, ed una firma. Non fu messa. Chissàcosa penserà, nel suo viaggio in ambulanza, quando i chilo-metri della 106 gli sembreranno interminabili.

4 mila euro e una firma, peradeguare la pista dell’elisoccorso alvolo notturno. Non fu messa...

L’elisoccorsopuò aspettareANTONELLA ITALIANO

VOLARE BASSO

tra nulla è stato il muro di gomma arespingerlo. Una melassa immane fatta dimedici, infermieri, amministratori, politicie pazienti mediocri l’ha rigettato come hafatto in passato con altri. Un pozzo nero incui annegano tanti altri ottimi medici,infermieri, amministratori, politici epazienti che scelgono di restare nonostan-te tutto. I buoni vanno via, ma non va viatutto il buono anche se l’ottimo che restale sue qualità in questa terra non sarà maimesso in condizione di mostrarle. AncheCecè Macri andrà via, così le nostre ossa leripareremo altrove. Si, alla fine tuttoandrà via perché la nostra viltà continueràa impedirci di lottare per il meglio. Ci ter-remo la mediocrità per l’eternità, perchése ci guardiamo allo specchio è solo aquella che assomiglia la Locride.

LA DENUNCIA

Sono Romeo Cosimo di Locri, genitore di ragazzo minoreR.N. in situazione di handicap grave che frequenta la V° dellascuola elementare De Amicis a Locri.Al Comune di Locri qualcuno/a ha deciso che dal 28 maggioc.a. mio figlio (ed altri ragazzi nella stessa condizione) nondovranno più frequentare la scuola dell'obbligo finendo l'an-no scolastico in corso 15 giorni in anticipo sui loro compagnidi classe.Già in passato, si sono verivicati altri casi di sospensione delloscuolabus per assenza di uno/a dell'equipaggio di bordo maerano casi sporadici e di un solo giorno.In pratica, il Comune di Locri eroga il servizio di trasporto sco-lastico sul territorio con 3 pullmini di cui uno soltanto è adat-tato con pedana per il trasporto dei ragazzi diversamente abili.L'Autista del pulmino adattato si assenta dal servizio (giusta-mente) per motivi personali e, il comune di Locri anziché avvi-cendare il dipendente con altra unità non eroga più il servizio,ferma quello scuolabus per il trasporto dei ragazzi diversa-mente abili e lascia attivi gli altri pulmini senza pedana perragazzi normodotati.In conclusione, solo i ragazzi disabili non hanno diritto a fre-quentare e restano a casa mentre i normodotati potrannofarlo in quanto gli scuolabus "normali" viaggiano come sem-pre.Lo scrivente ha chiesto spiegazioni in merito presso l'assesso-rato all'istruzione del Comune di Locri che non si è impegna-to per dare risposta concreta.Infine, non è un favore chiedere i diritti di questi ragazzi in unasituazione particolare come é quella dell'handicap, è un dirit-to che viene leso come quello allo studio e all'istruzione, e poila discriminazione.

Locri, discriminati glistudenti disabili

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FRONTIERE GRECANICHE

PALIZZI: CANTINE APERTE

“Le sisters hanno il merito di aver capitoche la veicolazione e la pubblicità di unvino passa attraverso altre cose che rac-

chiudono la parola cultura, libri, arti…e così oggisiamo qui, in un contesto gioioso, dentro unagrande bellissima cosa che si chiama cultura”“Non potevamo non accogliere l'invito a una ini-ziativa così bella… E' andata benissimo, si è vistodai volti...una vostra ospite mi ha contattato pertenere una lezione ai bambini su arte e riciclo,insomma la storia continua..solo nel primopomeriggio mi sono stancato un po' a causa delsole, ma ora penso che lo stesso sole stava lavo-rando a fare un buon vino”“Questa vostra iniziativa è veramente bellissima,ieri è stato un piccolo viaggio in quella parte dellanostra terra che tanto amiamo. L'intensità di

paesaggi sublimi e di quell'umanitàautentica, sincera e ospitale. statecostruendo un capolavoro. Chedire dell'aspetto enogastronomi-co? Non ci sono parole! Tanticomplimenti al vino che produ-cete, come tutte le cose buonelo si apprezza dopo, così oggipermane una sensazione pia-cevolissima”Questi i primi commenti rac-colti tra gli ospiti di VINOE-STESIE, l'evento organizza-to dalle sisters domenica 27Maggio presso la loro canti-na Pichilli, in occasione diCantine Aperte.Ci hanno promesso tanto lesorelle di vino con il programmadi VINOESTESIE, volevanocoinvolgere i sensi e l'intelletto evolevano farlo con gioia e freschezza,volevano una partecipazione corale esinestetica perché il ricordo della giornatafosse “persistente” (giusto per rimanere nellinguaggio del vino), volevano condividere con“gli amici del vino” qualche importante novitàsui loro progetti enogastronomici …e così èstato!Siamo stati in tanti a partecipare a VINOE-STESIE e sono stati tantissimi i visitatori accor-si da tutta la provincia e si, le novità ci sonostate, proprio come promesso: l' APERITIVI-NO e la confettura di kalò hanno conquistatotutti, già la fila per acquistarli presso la cantina!È andata bene? È andata male? Lasciamo giu-dicare a voi che leggete!A voi sisters diciamo: continuate così easpettiamo il prossimo evento!

Le Sisters di Pichilli lanciano l’Aperitivino

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Locride

Parlandodi...

ANTONELLA ITALIANO

E, dopo la pensione, si inizia a fare sul serio.Sono i cittadini di Gioiosa Ionica ad essersimobilitati per primi, perché la saggezza haper tutto risposta e soluzione. Nasce, giàqualche anno fa, il “Circolo comunale pen-sionati”. Ma quello che doveva essere unosvago, dopo anni di lavoro, diviene una fuci-na di idee innovative. Merito del nuovodirettivo guidato dal presidente NataleBianchi. Ci risponde proprio lui, al telefono,con voce allegra e squillante: «Siamo qua azappare - ci dice - venite anche voi». Nonscherza, si riferisce ad una delle iniziativeche hanno preso piede in questi giorni. È“l'orto solidale” nato per rispondere concre-tamente alle piaghe sociali della Locride.«L'iniziativa potrebbe risolvere numerosiproblemi - precisa il presidente Bianchi - adesempio la crisi economica, che colpiscesoprattutto i pensionati. Una categoria indifficoltà anche dal punto di vista umano».Così, uomini e donne di tutte le età, coltiva-no un appezzamento di terreno, proprioaccanto da una delle fiumare che attraversa-no Gioiosa. Una collocazione geograficache rende il terreno fertile, e i prodotti natu-

ELPIDOS

Finalmente a Bovalino tornano protagoni-sti la comunità e le tradizioni popolari estoriche.

Grazie all'iniziativa della Parrocchia San Nicoladi Bari è stato organizzato l'evento “Festa deiRioni” che animerà e impegnerà il territoriobovalinese, per l'occasione diviso in sei rioni -Rione Borgo, Rione Cavalera, Rione Centro,Rione Sant'Elena, Rione Malachia, RioneRosa - per gran parte dell'estate bovalinese.Si tratta di una manifestazione storico-cultura-le che propone una rievocazione popolaredelle tradizioni, degli usi e dei costumi rappre-sentativi di ogni singolo rione e territorio diBovalino, con lo sguardo puntato verso i valo-ri umani della solidarietà e della condivisione e,ancora, con momenti di competizione tra glistessi rioni. L'evento è già iniziato con la cerimonia di aper-tura in diversi rioni, come il rione Borgo che è

stato il primo ad organizzare una bella festarealizzata con molta cura e passione.Successivamente è stata la volta del RioneCavalera che comprende la zona alta del paese,il cui simbolo è il Palazzo antico di “DonnaPalumba” che con la sua maestosità sovrastatutto il territorio comunale, rappresentandoneper certi versi anche un simbolo per l'interacomunità.La serata organizzata dal Rione Cavalera èstata particolarmente sentita e piena dimomenti gioiosi ed emozionanti, dalla celebra-zione della Santa Messa da parte di PadreGiuseppe Castelli al taglio della torta, dallacondivisione di un ricchissimo bouffet fino all'a-nimazione della serata con musiche, canti eballi di gruppo grazie alla partecipazione edall'impegno degli artisti bovalinesi dello stessorione, Paolo Sofia e Bruno Panuzzo.Toccherà poi agli altri rioni organizzare la festarionale prima che inizi la vera e propria gara

con l'organizzazione di giochi popolari. Dato il vasto coinvolgimento della comunità,delle associazioni e degli artisti bovalinesi, lafesta dei rioni sarà un momento di grande par-tecipazione popolare e di importante promo-zione e rivalutazione delle tradizioni e della sto-ria di Bovalino, di modo che si possano riper-

Gioiosa Ionica

L’orto solidale

Bovalino tra storia e goliardia

correre e rinnovare le nobili radici storiche delpaese.In tal senso, sarebbe auspicabile che questoevento - al di là della sua organizzazione e del-l'elemento competitivo - rappresentasse unmomento di condivisione ed unità e non di divi-sione o di negativa competizione tra i vari rionidel paese, anche perchè Bovalino - come la sto-ria recente insegna - non ha bisogno di ulterio-ri contrapposizioni ma di unità di intenti e divolontà affinché lo stesso possa rilanciarsi eriprendersi il ruolo primario e centrale che hasempre rivestito nell'ambito del comprensoriodella conca glauca.L'augurio finale è che la “Festa dei rioni” mettain mostra l'aspetto principale, ossia il fervore, lavivacità e la laboriosità della gente di Bovalino.

RIONI, STORIA E TRADIZIONI

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la Riviera

Bivongi -Si è insediato ilnuovo Consiglio Comunale.

Consorzio di Bonifica AltoJonio Reggino: forti criticità

In un clima di assoluta serenità si è insedia-to il nuovo Consiglio Comunale. Valenti, introducendo i lavori, ha ringrazia-to i tantissimi cittadini che lo hanno votato.Ha salutato e ringraziato membri dellaminoranza Ivan Leotta ed EmanueleValenti, i quali, per bocca del capogruppoLeotta, hanno promesso una opposizionecostruttiva e leale. Ha comunicato, dopo la distribuzione dellecariche:Capigruppo - Maria Antonietta Zurzoloper la maggioranza, Leotta Ivan per laminoranzaAssessori - De Luca Marcello, vice sindacocon delega al bilancio; Bova FrancescoSanto con delega lavori pubblici e cultura;Rocco Furfaro con delega allo sport;Maria Antonietta Zurzolo con delega allepolitiche sociali.E' stata nominata, come atto dovuto alprimo consiglio, la commissione elettorale.Il consigliere di minoranza, Ivan Leotta, haannunciato: «Collaboreremo sui punti dicondivisione; controllando e ostacolandodemocraticamente i punti che ci dividono.

Mario Murdolo

ralmente gustosi. Tutti coloro che vi lavora-no potranno beneficiare di quanto necessa-rio per soddisfare i propri bisogni familiari,e l'extra verrà venduto. Ci spiega Bianchi:«Creeremo presto un gruppo di acquistosolidale, sempre qui a Gioiosa, per propor-re i prodotti locali e biologici a chilometrozero. I disoccupati potranno così contare suun piccolo reddito. Ci tengo a precisare,però, che il nostro circolo è aperto a tutti icittadini. Accanto ai pensionati lavoranonumerosi giovani, e tantissime donne. Sonoloro le reali protagoniste della nostra realtà.E non è un caso se fanno già parte delnostro direttivo». Un “orto solidale”, dun-que, in cui si coltivano prodotti agricoli, etanta voglia di gustarsi i lati belli della vita.Insolito, è vero. Ma funziona! ConcludeBianchi: «Altro obiettivo è quello di creareuna vera comunione culturale. Perché,caratteristica della nostra terra, è la tenden-za ad isolare le persone. Spegniamo, dun-que, l'atavica diffidenza dei calabresi». E, alsettimo giorno, si posano zappa e rastrelli esi va in bicicletta. L'appuntamento di oggi,domenica 3 giugno, è alle 18,30. Tutti in“bicicletta popolare” con il Circolo dei pen-sionati di Gioiosa Ionica!

GIOVANNI MAIOLO

Come sono state le prime settimane daSindaco?Di intenso lavoro. Vengo da cinque anni diassessorato ma il carico di lavoro del sindaconon è quello dell'assessore. Abbiamo già fattodelle riunioni sui Pisl sia per i borghi d'eccel-lenza che l'albergo diffuso. Vogliamo reperireimmobili all'interno del centro storico perricavare una trentina di posti letto ma spesso iproprietari sono sconosciuti. Stiamo valutan-do di acquisire immobili in comodato d'uso eutilizzarli per l'ospitalità diffusa prima di resti-tuirli ai proprietari.C'è stato il consiglio comunale di insediamen-to, come giudichi l'atteggiamento della mino-ranza?La campagna elettorale è finita quindi biso-gna pensare al paese. Il primo consiglio comu-nale è solitamente formale, che si siano aper-te discussioni in merito alla campagna eletto-rale non mi è piaciuto, ma sono soddisfattodella mia squadra, sarà all'altezza della situa-zione, è rodata. Qualcuno ha voluto strumen-talizzare il rinvio del consiglio. Io ho chiesto

scusa per questo ma era dovuto a miei impe-gni professionali. Questo è un momento deli-cato, visto quello che sta accadendo nellaLocride. Sono felice della presenza del capita-no dei Carabinieri al consiglio, sentire lo Statovicino aiuta.Tucci ha sostenuto che la riduzione del nume-

ro dei consiglieri potrebbe favorire infiltrazio-ni mafiose. Non condivido. Piuttosto questo potrebbeprodurre maggiore instabilità politica perchéc'è uno scarto minimo di consiglieri tra mag-gioranza e minoranza. Tucci ha anche sottoli-neato che la figura del presidente del consigliocomunale è superflua, io credo che si tratti diuna figura istituzionale importante che deverappresentare l'intero paese.Lei non ha ancora assegnato le deleghe agliassessori. Ci sono problemi?Nessun problema. Non voglio assessori perhobby. In passato ho visto amministratori condeleghe ma che non si impegnavano, anche senon mi riferisco alla precedente amministra-zione. Solo per questo ho preso tempo perriflettere.Come vi state muovendo per la questione del-l'arsenico nell'acqua?Non è più sostenibile che il centro storico, amaggior ragione alle porte dell'estate, siaprivo di acqua potabile. Le soluzioni possonoessere tante e stiamo cercando, tramite incon-tri con la Sorical, quella migliore.

“Non voglio assessori per hobby”INTERVISTA al nuovo sindaco di Caulonia Ninni Riccio

Stigmatizzata la gestione solitaria delPresidente del Consorzio che ha adot-tato ben 14 delibere in via di urgenzasulle complessive 38 di competenzadella Deputazione amministrativa,dove, in tutti i casi non esisteva nes-suno dei presupposti in via di urgenzache la legge e lo statuto consortileprevedono in tali casi. Ci troviamo difronte a un comportamento illegittimoe antidemocratico, che non consenteuna cognizione piena delle problem-atiche alla intera Deputazione ed alConsiglio dei Delegati, che anzi sonomortificati nel loro ruolo. Un dato sta-tistico di tale portata di deliberazioniin via di urgenza adottate in un cosìbreve lasso di tempo da un Presidentenon ha precedenti nella storia deiConsorzi di bonifica calabresi. Si tenga altresì conto che l'ultimaDeputazione amministrativa si è tenu-ta in data 04 aprile 2012, vale a direcirca due mesi fa. Fortemente mortifi-cato lo spirito collegiale di gestione,che fino ad ora è stata solo e prevalen-temente monocratico-presidenziale, siritiene ineludibile ed urgente che siapra una nuova fase politico-ges-tionale al Consorzio. A tal fine, vieneauspicato e chiesto al Presidente Sig.Arturo Costa di consentire l'avvio, inConsiglio (l'unica sede deputata adibattere della problematica) di unaseria discussione che possa consentireil ritrovare uno spirito unitario di ges-tione nell'esclusivo interesse dei con-sorziati e dell'intero territorio.Vista l'apertura Presidente Costa, perlo stesso senso di responsabilitàdimostrata all'atto della votazione delpresidente, i sette firmatari della auto-convocazione odierna si confermanodisponibili a dare il loro appoggio solofino al 20/06/2012, data entro la qualeil Presidente si è detto pronto all'avviooperativo della struttura amministrati-va dell'ente.Il Consiglio si è autoconvocato per il22 giugno.

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INCHIESTA

ANTONELLA ITALIANO

Bovalino, San Luca, Africo. Lochiamano il triangolo dellamorte. Che siano delinquenti,magistrati, dissidenti, uomini di

cultura e forze dell’ordine, su questo cihanno costruito la loro carriera. Ma dache parte stiano le vittime, e da quale icarnefici, non è poi molto chiaro. Dicerto vittima è il “triangolo” stesso, e lasua gente. Vittima dei delinquenti edello Stato, vittima del pregiudizionazionale che di tanto in tanto partoriscefigli illegittimi, anche nella Locride. Così, in un bel pomeriggio, nello “spa-ventoso” triangolo, decidiamo di andar-ci. E lo facciamo con tanto di macchinafotografica e di una buona penna.Arriviamo nel suo cuore geografico:Bosco Sant’Ippolito, e da lì raggiungia-mo il centro Padre Puglisi dove i bambi-ni sono in fermento. Ad aprirci il cancel-

lo è suor Carolina in persona, che ci scru-ta severa e accigliata. E’ l’ora delle puli-zie e noi siamo in clamoroso ritardo.Abbassiamo lo sguardo intimoriti. Poi, ilsuo gran sorriso, spazza via il magone, eci rincuora con un caldo accento campa-no.Il centro è uno spettacolo per ordine egrazia. Il verde tappeto di erba, e piantegrasse, è accesso dal tocco colorato difiori rosso e arancio. Il grigio chiaro, dipietre sagomate, risalta sul marronedella strada sterrata. Camminiamo, eattraversiamo i campi di pallavolo e dicalcetto, il pozzo, la fontana, il parco gio-chi. Quando arriviamo al centro, trovia-mo bambini e adulti alle prese con lepulizie settimanali. Suor Carolina ci faaccomodare nello studio. Il volto gioiosodiviene, d’improvviso, serio, nel raccon-tare la sua esperienza accanto a padrePino Puglisi. Un attimo, poi dal maledet-to 1993 il racconto arriva al 2001, e l’irri-ducibile Carolina si rasserena. Fu lavolontà del Vescovo Bregantini a desti-narla alla nostra Locride, insieme allesorelle della “fraternità buon francesca-no” Silvia e Francesca. Un territorio dif-ficile, senza ombra di dubbio. Difficile ediffidente, ma dal cuore così grande, daessere capace di amare inmodo folle e disinteressa-to. «La situazione chetrovammo – raccontasuor Carolina - era davve-ro preoccupante. Ma ilbisogno di stare insieme,che i ragazzi manifestava-no palesemente, eraaltrettanto grande.Insieme a loro intrapren-demmo un camminoincentrato sulle regole e sulla legalità. Leprime attività le facemmo in privato, allescuole medie. Il disagio, in quei localiumidi e inadatti, si fece sentire presto».E il “generale” Carolina, che è personadi rinomato carisma, strinse attorno a sei ragazzi di tutte le età, costruì un centro

che, oggi, è una piccola oasi nellaLocride, creò attività, spunti di discussio-ne. Lottò alla Provincia e alla Regionecon i vari politici, sbrigò le faccendeburocratiche, allacciò rapporti con altricentri del nord Italia. «Troppi motorinierano per strada – continua suorCarolina - si parla molto di famiglia inquesto territorio, ma più che di famigliasi tratta di familismo, in senso chiuso.Questa era una delle cose che dovevamo

cambiare. E forse ci siamoriusciti, considerato che,in occasione del triste inci-dente che ha coinvolto seipakistani a pochi metri dalcentro, è stata proprio lacomunità di Bosco adinnescare la raccolta deibeni necessari: dai soldi aipigiami, alle visite in ospe-dale. Che grande cuore hala Calabria! Per realizzare

questa struttura, invece, abbiamo inte-ressato la Regione per ottenere i finan-ziamenti Pon sicurezza. Nel 2006 abbia-mo vinto il bando e il 4 novembre 2007eravamo già tutti qui per l’inaugurazio-ne. I campetti e il parco giochi furonoinaugurati nel 2009 e realizzati con i con-

Da Brancaccio allaLocride. Suor Carolina haoperato in territori difficili,ma la sua forza, el’esperienza accanto a donPino Puglisi, l’hanno resacapace di invertire letendenze. Un vero“generale”, dal sorrisocoinvolgente, e dal caldoaccento campano

Centro Puglisi,un sognorealizzato

Donare il 5 per mille al CentroPadre Puglisi è oggi possibile. Unmodo per sostenere le attivitàdella fraternità “buon samarita-no”. Si dona tramite la dichiara-zione dei redditi mettendo lafirma nel riquadro “Sostegnodelle organizzazioni non lucrati-ve…” ed inserendo nello spazio“codice fiscale del beneficiario” ilnumero 900 17 62 08 09.

ESSENZIALEBOSCO SANT’IPPOLITO

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Qualcuno lo ha definito un“Bosco da favola”, ma oggi vor-remmo parlare della favola diBosco.È si, proprio così, a parte i riferi-menti formali alla realtà fiabe-sca, Bosco Sant'Ippolito, che sitrova nella vallata tra ilBonamico ed il Careri a duepassi dal mare, dalla spiaggia edalla “Marina” ed in posizionepanoramica rispetto all'entroter-ra Aspromontano, con quelmonte di nome Petracappa, cheda qui si ammira in tutta la stra-nezza della sua forma, è territo-rio e comunità privilegiata nonsolo morfologicamente, ma,anche e soprattutto, dal punto divista sociale, culturale, umano estorico.Da sempre è stato un avampo-sto, zona di “confine” tra i paesipre-aspromontani - popolosi,complessi e per certi versi carichidi passioni - e Bovalino che siadagia e si fa accarezzare dal tur-chese Mar Ionio. Vi è di più,però, Bosco Sant'Ippolito è notoanche per il suo fermento.Dapprima fermento commer-ciale ed economico con la colti-vazione ed il commercio di gel-somini, ginestra, agrumi, olive eolio. Successivamente, il fermen-to è divenuto movimento e fer-vore culturale e teatrale, sociale,religioso e di tradizioni, di usi ecostumi.Molti i giovani che con spirito diaggregazione e condivisionehanno sempre animato le Vie, laPiazza, la Chiesa, il salone“Maria Cataldo” ed oggi anche ilCentro “Padre Puglisi”, trovan-

do sempre una guida paterna -non un condottiero - che li faces-se sentire importanti e coinvoltiin attività ed iniziative rivolte alprogresso umano e socio-cultu-rale del territorio.Si, è vero la comunità di Bosco èstata anche fermento di uomini,forti e dall'animo grande, e dirapporti umani, dapprima PadreDonato, Totò Zappia, EnzoTallura; oggi Padre Alberto,Suor Carolina ed il centro PadrePuglisi, il gruppo di animazione,scrittori, poeti, artisti e gentecomune che si sono sempre con-traddistinti per la solidarietà e laperseveranza di “fare” e “stare”in società e di adoperarsi, al finedi rendere meno dura la realtàdel tempo in cui si vive ed allevia-re le ferite della modernità.Anche oggi, che BoscoSant'Ippolito è diventata la fra-zione o, meglio, la borgata piùpopolosa di Bovalino rappresen-ta ancora un avamposto di labo-riosità e vivacità sociale e umana- di cui uno dei simboli piùimportanti è proprio il CentroPadre Puglisi - che come fucinadi idee, attività ed iniziative daimpulso al rilancio ed alla vogliadi migliorare e di ridare nuova-mente vita e compagnia ad unasocietà che, ormai, da tempo néè priva. Concludendo potrem-mo dire che come in un copioneconsolidato di ieri, oggi e doma-ni, Bosco Sant'Ippolito infondorievoca sempre una realtà diver-sa, fuori dal tempo in cui si trova,insomma sembra davvero di tro-varsi in un “bosco delle meravi-glie”.

EDITORIALE di Elpidostributi del Trentino». Una forzadella natura, questa suora campana,un regalo per la nostra terra. E il suoessere è amplificato dalla profondafede in Dio, che tutto smuove, enella gente. Quella stessa “spavento-sa” gente che abita il triangolo dellamorte.

Il Centro “Padre Puglisi”«Un’oasi ai piedidell’Aspromonte»

350 mq di strutture coperte, 1700mq di giardini esterni, più i campet-ti e il parco giochi. Sono decine edecine i ragazzi che vivono quoti-dianamente il centro Padre Puglisie che provengono, non solo daBosco Sant’Ippolito e da Bovalino,ma da tutti i territorio limitroficome Ricciolo, Belloro, San Luca.Sono divisi per fasce d’età: dai 6 a12 anni stanno in oratorio, dai 12 a18 anni al centro. Accanto ad essi,costantemente, lavorano operatoripazienti e qualificati, che guidanole attività di doposcuola e di recu-pero scolastico. Ma sono tante, inrealtà, le iniziative curate nellastruttura: il giornalismo con la rivi-sta “Pensieri in libertà”, i laboratoridi falegnameria e decoupage, lalavorazione del cuoio e il ricamopunto a croce, i corsi di pittura e dichitarra, le attività sportive, gliincontri di formazione. Suor Carolina ci accompagna per ilaboratori, dove troviamo i tantigraziosi lavori che saranno poibomboniere per compleanni e cre-sime. Ci incantano i quadri colorati,realizzati dai ragazzi, che adornanole pareti delle stanze. Ci emoziona-no i lavoretti di legno che, ognigiorno, tante piccole mani si adope-rano a colorare. Il gusto dei bambi-ni lascia disarmati a volte. Così

come la loro operosità nel teneretutto in ordine e pulito, che poi siaccosta stranamente alla tipica, eirrefrenabile, voglia di correre e digiocare, di sporcarsi. Dio solo sacome ha fatto a dosare entrambe lecose, in quei piccoli cuori inconsa-pevoli. Concludesuor Carolina: «Iragazzi fanno spessogite, e gemellaggicon altri centri, perfavorire gli scambiculturali. Un modoper formare dellecoscienze forti, per-ché ci si apra verso ilbene e verso il belloche c’è in ognuno dinoi. Proprio in questimesi è stato assegnato dal Comunedi Bovalino un bene confiscato allanostra comunità. Da lì partirà unacooperativa baby parking per ildoposcuola dei più piccoli». Ciavviciniamo verso l’uscita, ed è pro-prio quando la suora si avvicina allaporta, che notiamo dei container.Cosa sono? Chiediamo. «Sono lenostre case – sorride Carolina -abbiamo preferito lasciare la strut-tura ai ragazzi e vivere nei contai-ner. Con i soldi arrivati dal Trentinopotevamo, in realtà, costruire unacasetta anche per noi. Abbiamoscelto, di comune accordo, di inve-stire tutto per la realizzazione deicampetti».

Padre Puglisi«E se ognuno fa qualcosa…allora

si può fare tanto»

Suor Carolina: «Padre Puglisi fu unapersona speciale, aperta alla gente,aperta a Dio, ed è stato ucciso perquesto. E’ stato ucciso perché inse-gnava ai ragazzi a vivere a testa alta.Ripulì un quartiere dalla criminalità,e pagò con la vita questo affronto.

Morì perché fu un diverso». DonGiuseppe Puglisi nacque nella borga-ta palermitana di Brancaccio, figlio diun calzolaio e di una sarta. Venneucciso dalla mafia nella stessa borga-ta, il 15 settembre 1993, giorno delsuo 56° compleanno. Nel seminario

diocesano di Palermovi entrò nel 1953 e fuordinato sacerdotedal cardinale ErnestoRuffini. Era il 2 luglio1960. Dopo tanti annie tanti riconoscimen-ti, tornò a SanGaetano, aBrancaccio, e dall’ot-tobre del 1992 assun-se l’incarico di diretto-re spirituale del corso

propedeutico, presso il seminarioarcivescovile di Palermo. Il 29 gen-naio 1993 inaugurò il centro “PadreNostro”, che diventò il punto di riferi-mento per i giovani e le famiglie delquartiere. In questo periodo venneaffiancato da un gruppo di suore, tracui suor Carolina Iavazzo, e dal vice-parroco, Gregorio Porcaro.Collaborò, senza esitare, con i laicidella zona per rivendicare i diritti civi-li della borgata, denunciando collu-sioni e malaffari e subendo minacce eintimidazioni. La sua attività pastora-le - come è stato ricostruito anchedalle inchieste giudiziarie - ha costi-tuito il movente dell’omicidio, i cuiesecutori e mandanti mafiosi sonostati arrestati e condannati con sen-tenze definitive. Per questo, dopo ildelitto, numerose voci si sono levateper chiedere il riconoscimento delmartirio. E, il 15 settembre 1999, ilcardinale Salvatore De Giorgi insediòil Tribunale ecclesiastico diocesanoper spingerne la causa.L’incartamento è, dal 2001, sotto l’esa-me della Congregazione per le Causedei Santi in Vaticano.

Bosco Sant’Ippolito una realtà da favola

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La

Lettere, note e schermaglie

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la RivieraRegistrazione Tribunale diLocri (RC)n. 1 del 19/06/1998R.O.C. n°11602 del 02/11/98Questo periodico è associato all’Unione Stampa PeriodicaItaliana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri

COLLABORATORI

Anna Laura Tringali, MaraRechichi, Ruggero Brizzi,Benjamin Boson, Nik Spatari,Angelo Letizia, Marilene Bonavita,Francesca Rappoccio, MarioLabate, Franco Crinò, MarcoAndronaco, Isabella Galimi ,MariaTeresa D’Agostino, GiovannaMangano.

Direttore responsabile PASQUINO CRUPIDirettore EditorialeERCOLE MACRÌIn redazione: M ARIA ELENA FILIPPONE, DOMENICOMACRÌ, MARIA GIOVANNA COGLIANDRO,ANTONELLA ITALIANOEditorialista: GIOACCHINO CRIACOArt Director: PAOLA D’ORSAImpaginazione: EUGENIO FIMOGNARI

CRONACHE DAL NORD di Vincenzo Carrozza

Miliardario maniacoIl maniaco miliardario vuol diventare Presidentedella Repubblica. Ha mandato in avanscoperta laPolanko, rasata e lucidata di biondo, con minigon-na e spacco mozzafiato. L’ha mandata in tribunalea Milano per dire al mondo che la faceva vestirecon la toga, come la Boccassini. Sotto la toga nien-te. Poi la faceva ballare sui tavoli e rideva. La face-va vestire anche da Obama. Per carità di Patrianon ci chiediamo cosa mostrasse di nero sotto lagiacca.

ILARIO AMMENDOLIA

Inizia male il congresso regionale del Pd. Lecandidature e le alleanze non vanno oltre il“cerchio magico” di una nomenklatura che

si ripropone senza un minimo di riflessione nésulla crisi del partito, ne sulle sconfitte clamo-rose che ha interessato il governo regionale equasi tutti le Province e le città della Calabria.Se si dovesse arrivare al congresso in questoclima si andrebbe a celebrare un rito da partedi sacerdoti senza più Chiesa e quindi senzapossibilità di celebrare messa. Da molto tempol’anima della Sinistra calabrese è scomparsa.Non può essere un caso che la maggioranzadegli eletti calabresi nello schieramento di sini-stra, sono vaganti verso i lidi più disparati, daNicola Adamo ad Agazio Loiero sino a DorinaBianchi che si è candidata a sindaco diCrotone sostenuta dall’onorevole Berlusconi..Si tratta della dimostrazione evidente di unprogressivo disancorarsi dalla storia e, soprat-tutto, dal popolo di sinistra.Negli ultimi venti anni, ad una esperienzaregionale di centrosinistra è seguito una disegno opposto, ma la gente comune ha semprepercepito il governo regionale come una “cala-mità” anche rispetto a quello nazionale.Peggio, molto peggio, è andata alla Provincia di

Reggio Calabria dove abbiamo avuto cinqueanni di immobilismo e una conseguente deba-cle al momento delle elezioni.Più fallimenti messi insieme hanno determina-to il risultato di Scopelliti che è andato oltreogni previsione, causando l’esplosione dellavecchia maggioranza che aveva guidato laRegione Calabria dal 2005 al 2010. Finito ilmastice del potere niente più poteva tenereuniti “capi” alla ricerca di prospettive indivi-duali.E’ una riflessione cruda ma oggettiva, necessa-ria nel momento in cui il partito democratico

si appresta a celebrare il congresso regionale.Al Sud i movimenti nati al nord sono semprearrivati con qualche anno di ritardo. Il “grillia-mo”, non so in che forma, arriverà anche danoi ed attecchirà sulla disperazione e sullaprofonda e motivata sfiducia della gente comu-ne.In questo contesto il congresso del partitodemocratico potrà essere un armistizio tra idiversi “capi partito”contanto di rientri, deroghe edalleanze, oppure un verocongresso. Qualora la primaipotesi dovesse prevaleresarebbe un ultimo brindisisul Titanic prima dello scate-narsi di gigantesche ondepopuliste contrapposte chespazzeranno via ogni arginedi qual che resta della sinistracalabrese.Non è di un congresso addo-mesticato che la Calabria habisogno. Non è di una cele-brazione rituale che il popolocalabrese sente la necessità.Il momento che viviamo è gravido di pericoliper la nostra Regione.Il rischio è di una Calabria cucinata in salsagreca, apparentemente all’interno dello Statonazionale e dell’Unione Europea, ma in veritàestranea agli equilibri che si stabiliranno inEuropa ed in Italia nel prossimo futuro.Questo scenario, più cheprobabile, rappresenterebbeuna catastrofe storica conuna “emigrazione- esodo”della nostra gioventù ed unacondanna alla più assolutamarginalità del popolo cala-brese.Noi abbiamo bisogno di unpartito che ridiventi popolo,che si rifondi e rigeneri nellestrade , nelle viuzze, nellecampagne , nei luoghi dilavoro dei nostri paesi e dellenostre città..La sinistra ha avuto sempreradici molto profonde neicentri rurali, collegate adistanze di uguaglianza, di libertà, di rispettodelle garanzie costituzionali.Ci sembra inconfutabile la necessità di avereun partito democratico collegato ad un “pro-getto Calabria” teso soprattutto a tutelare

quella parte del popolo calabrese schiacciatada un lungo servaggio.Si badi bene quando parlo di progetto nonintendo assolutamente riferirmi ad una buro-cratica elencazione delle infrastrutture neces-sarie. Il progetto è altra cosa, e richiede il recupero diideali e di valori forti di cui oggi nel PD non siintravede neppure l’ombra.La sinistra ha avuto nei centri rurali le radici

più profonde collegate adun forte protagonismo dimassa con istanze di libertàe di uguaglianza del popo-lo meridionale. Da questeistanze, che hanno delinea-to una sua originale vita-lità, la Sinistra calabresedeve ripartire. E’ tempo che il partitodemocratico capisca chenon può essere l’avvoltoioche volteggia nel cieloaspettando che la magi-stratura scanni l’avversario.Questo atteggiamento nonè solo inutile ma rappre-

senta un tradimento alle lunghe tradizionigarantiste e libertarie della sinistra calabreseprima di attaccarsi a rimorchio di poteri dellostato, spesso con forti venature di conservazio-ne..Noi abbiamo bisogno, anzi la Calabria ha biso-gno, di un partito capace di dare voce a chi da

lungo tempo è muto e ras-segnato.Sarà capace di farlo il PD ?E’ una sfida da cui dipen-derà la sua stessa esistenza.C’è un vecchio adagio cala-brese a proposito dellecompetizioni elettorali inu-tili: “nchiana Toma e scindiMasi” che tende a dire checomunque andranno leelezioni, comanderà sem-pre Tommaso.(Tomasi indialetto calabrese). Ineffetti da tantissimi anninon è più un adagio mauna verità!

Tocca al partito democratico mettere in campoun progetto diverso. E’ possibile ma i tempisono ristretti ed ogni esitazione potrebbe esse-re fatale.

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IN EVIDENZA

Noi abbiamo bisogno, anzi laCalabria ha bisogno, di unpartito capace di dare voce achi da lungo tempo è muto erassegnato.Sarà capace di farlo il PD ? E’ una sfida da cui dipenderàla sua stessa esistenza

Il Partitodemocraticoad un bivio

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Se, per esempio, gli amministratori comunali di Polistena,guardando il cielo gocciolante, dicono: “Se uscite, portatevidietro l'ombrello”, una cosa è certa: che i molteplici capi del Pdusciranno a capo scoperto. Fuor di metafora, intendiamo direche quella del Pd al Comune è un'opposizione preconcetta, cosìpreconcetta, che ove riuscisse a fare prevalere le proprie ragioni,la popolazione ne ricaverebbe danni estremi. Concretamente: seil Pd all'opposizione in Consiglio comunale fosse in grado di met-tere in minoranza il sindaco Michele Tripodi, i polistenesipagherebbero un'IMU salata sulla prima casa. Il resto si com-menta da sé ed è bene commentato dalle dichiarazioni del sinda-co meridionalista di Polistena, che si seguito ben volentieri pub-blichiamo.Non accettiamo lezioni dalla locale sezione del PD che inParlamento con i propri voti ha sostenuto e sostiene i provvedi-menti sciagurati del Governo Monti, come avvenuto in occasionedell'approvazione della legge che ha introdotto l'IMU, tassapesantissima che impoverirà oltremodo i redditi bassi di cittadini,lavoratori, attività.Se esiste l'IMU, che a differenza dell'ICI, è una tassa raddoppia-ta, ciò lo si deve anche al PD che ha votato in Parlamento a favoredella legge di conversione del decreto-legge 6 dicembre 2011 n.

201.La locale sezione del PD dovrebbe spiegare ai cittadini diPolistena che possiedono immobili diversi dalla prima abitazione(negozi, seconde case, aziende, ecc.) come mai con i voti del PDnella legge istitutiva dell'IMU sono stati aumentati gli estimi cat-astali del 60 per cento, come mai con i voti del PD sono state toltetutte le agevolazioni per gli invalidi e gli anziani previsti dalla vec-chia ICI, come mai con i voti del PD il 50% dell'aliquota base nonrimarrà nelle casse comunali ma dovrà essere versato allo Stato.Evidentemente Laruffa, De Leo, Multari, o hanno sbagliato par-tito, o peggio, fanno demagogia per denigrare la scelta impor-tante dell'Amministrazione Comunale compiuta sulla prima casache ha generato un'enormità di consensi in tutta Italia. Del restocon scarsa lungimiranza l'opposizione a guida PD ha votato con-tro l'esenzione sulla prima casa per il 90% dei cittadini.Se il PD locale intende dare segnali di sopravvivenza o mandaremessaggi ad altre fazioni in lotta tra loro per le "investiture", hafatto proprio male a scegliere l'IMU quale pretesto, su cui, piùche fare osservazioni inutili, dovrebbero solo chiedere scusa ai cit-tadini per aver approvato in Parlamento una tassa pesante,ingiusta ed iniqua.

QUANDO SI PERDONO I BUOI E SIVANNO CERCANDO LE CORNA IL PD DI POLISTENA DIFENDE L'IMU

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KAPPADUE di RUGGERO CALVANO

L'asse è fatto, cosìresto serio a raccon-tarvi le cronache

dalla colonia penaled'Aspromonte. Ci ha pensa-to il Ruggi a costruirlo, chemi è simpatico per tantecose: mangia verdure, ama ifetenti e ha un nome simileal mio. L'ho sentito al telefo-no, era in macchina versoRoncobilaccio diretto aRoma. Stava con i ragazziche avevano manifestato inVal di Susa. Una truppa dipennaioli di grande famache in barba ai numeri delleloro vendite se ne sono statiin tenda, infilati nei sacchi apelo a tener compagnia a chilotta il mondo infame che cihanno costruito intorno. Iragazzi avranno poco menodella mia età e fanno pelo econtropelo agli sbarbati cheil mondo lo sfidano dalletastiere. Si mi sono esaltato,se il colpo tiene il Ruggi ciporterà un sacco di vip, chelo sono per fama ma dentromantengono l'umiltà di chigrande lo è per davvero.Sogno ad occhi aperti, averliqui fra i miei fetenti sarebbe

da sballo. I ragazzi, roba dapazzi, gente che potrebbestarsene comoda e invece èsempre in moto a macinarechilometri e idee, a lottareancora e ancora perché lavita ha sale se è sfida, se sipuò fare qualcosa insieme.Si, lo ammetto, sono eccita-to perché potrò smentire unaltro vecchio amico che diceche i giovani hanno nemicida abbattere mentre ai vec-chi restano mondi da difen-dere. Io mi convinco semprepiù che i ragazzi si stianoper arrendere e i vecchi sol-dati devono rimettersi lacorazza e stringere l'elsa. IlRuggi ci crede e l'idea balza-na nata in testa al pastorellotanta pazza non dev'essere,anzi lo è perché solo deipazzi la potranno condivide-re. E solo dei pazzi potrannovivere nell'infernod'Aspromonte credendo distarsene in paradiso. E a chivi dice che gli anarchici met-tono le bombe non ci crede-te, i rivoluzionari l'unicodanno lo fanno a se stessidandosi da fare per cambia-re una società egoista.

Artisti da Susa a Kampusa

La Lanzetta: concordo assolutamentesulla giusta scelta del sindaco di Stilo

RISPONDE il direttore

Ritratti *ddii DDiieeggoo CCaattaallddoo

Regista. Verso la finedegli anni Quaranta sioccupò di giornalismo edi cinema, esordendocome aiuto-regista diMario Sequi, diSimonelli e di altri, dedi-candosi, al tempo stesso,all'attività di documenta-rista (S.O.S Africa,Modelle vestite). Nel1954 diresse il suo primofilm a soggetto, Tempod'amarsi (ed. 1957), unfilm sui problemi socialidella Calabria, di cuiscrisse anche il soggettoe la sceneggiatura e curòla produzione. Dodicianni dopo, nel 1966, rea-lizzò un secondo film,Una rete piena di sab-bia, anch'esso sulle stessetematiche del preceden-te.

ELIO RUFFO

CERIMONIA DEGLI ADDII

dire tra le pareti del nostro corpo. La sensibilità del Diavolo neroconduce a questa conclusione,quella della signora Lanzetta vaper altre vie.In ogni caso, va dato atto alla sin-daca di Monasterace di non avertaciuto così come han fatto altrisindaci democratici: per modo didire.

P.S. La prossima settimana pub-blicheremo la risposta dellaLanzetta alla SORICAL

L'accordo sarebbe stato perfetto sela Lanzetta a questo si fosse arre-stata. Invece -la vicinanza con ilDiavolo è sempre pericolosa- silascia andare a immaginare che ilDiavolo nero ha lanciato toni di“sfida” sulla solidarietà al sindacodi Stilo. Nient'affatto. Il Diavolonero ha scritto puramente e sem-plicemente che ci sono dei casi,come quello di cui qui si discorre,in cui la solidarietà è un dovere dafare rimbalzare pubblicamente,non un moto del cuore da custo-

Riguardo alla nota del prof.Crupi, concordo assoluta-mente sulla giusta scelta del

sindaco di Stilo di non dimettersi edi continuare come prima; nel con-tempo ritengo però che non vada-no lanciati toni di “sfida” sulla soli-darietà, in quanto sono convintache, in presenza di vicende private,gli attestati di solidarietà e di vici-nanza vadano effettuati secondo lesensibilità di ognuno, evitandoprincipalmente l'effetto eco, per-ché credo che il figlio del Sindacoabbia il diritto, dopo la notizia dicronaca, al rispetto della privacyriguardo ad un reato che dovràessere ancora provato e valutatonella sua effettiva consistenza.Sarebbe anche auspicabile che,come avevo già detto in qualchealtra occasione, ai giovani venisseevitata la pena del carcere, prefe-rendo piuttosto strutture che favo-riscano il lavoro sociale, gestite daiministeri e/o da organizzazioni divolontariato competenti in mate-ria.

Maria C. Lanzetta

Non sono abituato all'appropria-zione indebita e quindi chiariscoche la nota dalla quale prendespunto la sindaca diMonasterace, Maria C. Lanzetta,non mi appartiene, essendoneautore il Diavolo nero.Comunque, il problema non èquesto. Il problema del Diavolonero era ed è se le eventuali colpedei figli possano ricadere suipadri. La signora Lanzetta, che èuna santa donna, affianca ilDiavolo nero e con il Diavolonero pronuncia il suo “no”,dando segno di cultura modernae avanzata.

stato sindaco per ben tre volte. Loha onorato il movimento democra-tico e progressista. Lo hanno ono-rato i dirigenti socialisti delMelitese e i Comunisti Italiani del-l'intera Calabria, che con Lui per-dono un quadro dirigente impor-tante. Uno che ebbe sempre fede.Una fede radicata nelle leggi sci-entifiche del marxismo, avvaloratedal cristianesimo che guarda al tri-onfo del vero, del bene, del bello. Si scrivono tante cose suglioltrepassati. Ma di pochi, e nonsolo in Calabria, si potrà dire quel-lo che noi ora diciamo di NicolaBriguglio: non mutò mai bandiera.Non importa che fosse rossa.Importa che la sua bandiera è statala bandiera dell'uomo integraledell'umanesimo, del meridional-ista senza pentimento, del combat-tente senza indugi. Cioè, labandiera della moralità.

Lascia un ricordo fermo e sicuroNicola Briguglio, che se ne èandato a 70 anni, dopo tre anni diduro cimento contro il morbo,che ne insidiava il corpo e , permaggiore dolore, lasciava limpidala mente. Ci sono di queste malat-tie schifose. Il paese tutto lo haonorato, sfilando ininterrotta-mente per due giorni per la cam-era ardente allestitadall'Amministrazione comunale diSaline Joniche, , e di Salne Joniche, dove nacque, visse, operò,fecedel bene, Nicola Briguglio era

NICOLA BRIGUGLIO,UN UOMO CHE NONMUTÒ BANDIERA

L'ARCOBALENO, COME L'AMORE NON SI PUÒ TOCCAREMA ESISTEIl respiro dei ricordi riscalda il cuore.Il battito di mille parole si cela nel bisogno dicercarti dentro il cuore. Battiti che si uniscononella sinfonia di lacrime che solcano il voltocercando il tuo volto negli occhi.Paura di un silenzio che riveste l'anima di vitase in quel silenzio ci sta il tuo sorriso. Lamorte di una persona cara travolge ogniaspetto della nostra vita. Più eravamo vicini aquella persona, più la sua perdita ci sconvol-gerà.. L'amore non muore in fretta. E perciò,piangere significa anche celebrare un unioneprofonda. Le lacrime sono le gemme delricordo, tristi ma risplendenti della luce delpassato.Oggi ho ricevuto un segnale dal cielo… l'ar-cobaleno più bello che abbia mai visto ha col-orato il cielo come un caleidoscopio.., “non sipuò toccare”… mi hai detto… “ma esiste…tu lo puoi veedere, così come l'amore, non lo

puoi toccare ma esiste… ascolta le note cheprovengono dal cuore e racchiudile in unoscrigno… l'arcobaleno non perderà i suoi col-ori e tu non perderai il senso della vita, né lastrada per arrivare al cuore”.Auguri Zio, Sarai per sempre nei nostri cuori

Imma

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DOMENICA 03 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 22

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la Riviera

DOMENICA 13 MAGGIO 2012 LA RIVIERA 23

Sport

Ci sono ancora alcuni tasselli dasistemare - una promozione in A euna retrocessione in Lega Pro -

ma, com'era da pronostico, la serie B sidimostra un campionato ricco di sorpre-se e soprattutto estenuante. Certo è che,stante l'attuale indagine sul nuovo filonedel calcio scommesse, le classifichepotrebbero subire notevoli variazioni; aoggi però, è utile fare una disamina suifatti certi e quindi su quello che questequarantadue giornate ci hanno conse-gnato. Salgono nella massima serie,come scritto settimana scorsa, Pescara eTorino, ma c'è ancora un posto che saràoccupato dalla vincente dei play off, lecui semifinali si sono giocate in settima-na: una quindi tra Sassuolo, Sampdoria,Varese e Verona. Retrocedono le dueneopromosse dello scorso anno, Gubbioe Nocerina, oltre all'Albinoleffe. Anchein questo caso manca però una squadrache sarà la perdente dello spareggio playout tra Vicenza ed Empoli. Ma è su que-sta zona della classifica che bisognatenere gli occhi ben aperti, infatti qualo-ra il Lecce, appena retrocesso dalla serieA, dovesse essere condannato perresponsabilità oggettiva nello scandalocalcio scommesse, e retrocesso in LegaPro, allora Veneti e Toscani potrebberoanche l'anno prossimo giocare in B. Sela promozione delTorino non è una sor-presa, lo è di certoquella del Pescara,che per mano diZeman, in procinto dipassare alla panchinadella Roma, haespresso, come ènelle corde del tecni-co boemo, un calciospumeggiante edivertente. Tuttosommato, un campio-nato senza infamia esenza lode, è statoquello delle calabresi.Ha deluso forse laReggina, onestamen-te ci si aspettava unpiazzamento play off,ma i troppi errori dirigenziali e unasquadra tutto sommata modesta spiega-no i cinquantacinque punti. Forse un po'meglio il Crotone che con cinquantaduepunti, più due se si tiene conto dellapenalizzazione, si salva con qualchegiornata di anticipo. Due nobili decadu-te come Bari e Livorno conquistano lapermanenza nella cadetteria solo negliultimi minuti, con i galletti che ancorafanno parlare di sé a causa del coinvolgi-mento di alcuni ex giocatori nelle indagi-ni di questi giorni: Belmonte, Parisi,Bonucci, Andrea e Salvatore Masiello.Del Livorno, purtroppo ricordiamo ericorderemo l'assurda morte di PierMario Morosini. Può essere annoveratatra le sorprese la Juve Stabia. La squa-dra campana che dopo cinque giornateaveva un solo punto, calatasi nella men-talità di un campionato che non leapparteneva, grazie anche ai gol delbomber Sau, ha scalato rapidamente laclassifica, terminando con un lusinghie-ro nono posto in coabitazione colBrescia a cinquantasette punti, più quat-tro se si sommano i punti della penaliz-zazione. Sapevamo che c'era bisogno di

play off e play out per dare un volto defi-nitivo al campionato, ma che addiritturale Procure entrino nel merito, questo no.Sarebbe opportuno che il calcio restassefuori dai palazzi di giustizia, così comesarebbe opportuno che la certezza dellapena possa essere un utile deterrente.Ma finché milioni di euro saranno linfavitale per questo sport, le parole che sidicono e che si leggono in questi giorni,resteranno tali. Come diceva il compian-to Corrado, “E non finisce qui!”

Che a Catanzaro, in vista della prossima stagio-ne si stia lavorando alacremente, è un eufemi-smo. La dirigenza, ma soprattutto il presidenteCosentino e l'allenatore Cozza, i due arteficidella promozione, è già impegnata per vararenel miglior modo possibile, quello che sarà uncampionato impegnativo. Anche per i giallo-rossi, a causa del calcio scommesse, potrebbe-ro aprirsi scenari eclatanti: vuoi penalizzazioni,vuoi retrocessioni, o mancate iscrizioni (comeavviene ormai puntuale ogni anno), le Aquilepotrebbero disputare un campionato diverso.Siamo ancora però nel campo delle ipotesi,conviene dunque, per non creare false atteseed illusioni, destreggiarci nel certo, che oggi farima con Lega Pro. Attualmente sono due gliordini del giorno, uno puramente tecnico, l'al-tro, se vogliamo riguarda beghe burocratiche.Capitolo tecnico. La squadra tra acquisti e ces-sioni sta ridisegnandosi. Lunedì scorso è statoufficializzato l'acquisto a titolo definitivo dell'e-sterno offensivo Carbonaro. Il laterale sinistropalermitano, cresciuto nelle giovanili rosanero,in carriera ha già segnato tre gol al Catanzaro.Lo ha voluto con insistenza il tecnico, rimastoimpressionato quando se lo è trovato di frontenel doppio impegno contro il Giulianova.Oltre a Carbonaro, saranno almeno tre i gioca-tori che verranno acquistati, un difensore e duecentrocampisti. Sul nome del difensore c'è ilmassimo riserbo, un silenzio “tattico” per nonfarsi bruciare dalla concorrenza. Nella zonanevralgica del campo si cerca con insistenza ilcentrocampista della Triestina StefanoD'Agostino. Per l'attacco, oltre al già citato exattaccante abruzzese, si dà quasi per certo l'ar-rivo di Fioretti, che approderebbe nella cittàdei Tre Colli con sei mesi di ritardo visto che giànello scorso gennaio, il suo acquisto sembravacosa fatta. Attaccante più che mai prolifico,sarebbe un eccellente terminale d'attacco pergli schemi di Cozza. La sorpresa poi potrebbeessere il brasiliano Cruz, l'anno scorso in forzaal Campobasso. Sul fronte dei partenti,Romeo e Bruzzese, con quest'ultimo chepotrebbe accasarsi con la matricolaHintereggio. Visto che siamo ancora agli inizi,aspettiamoci altri colpi, sia in entrata che inuscita. E veniamo al capitolo stadio. IlCeravolo, settore distinti in particolar modo,urge di lavori di ristrutturazione; in settimanaCosentino ha minacciato di non iscrivere lasquadra al prossimo campionato se non ver-ranno immediatamente sbloccati i lavori.L'incontro che doveva esserci nei giorno scorsinon ha prodotto la fumata bianca causa assen-ze del sindaco Abramo e dell'ing. Belmonte.Auspicare una rapida ed efficace soluzione alproblema significa essenzialmente due cose:primo non far lievitare i costi per la collettivitàche inevitabilmente questi ritardi causerebbe-ro. In secondo luogo, il Catanzaro calciostesso subirebbe delle gravi perditeeconomiche poiché la campagnaabbonamenti partirebbe in ritardo.Intanto è stata fissata la data di ini-zio ritiro: 25 luglio a Polistena

( R C ) ,giorno in

cui, certa-m e n t e

p a r e c c h i ecose saranno

cambiate.M.P.

Catanzaro, lavori in corso(?)

Non finisce qui!

MASSIMO PETRUNGARO

La B?

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Sport

A propositodi...

DOMENICA 03 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 24

La Pro Reggina, per la prima voltanella sua storia, è campioned'Italia. La formazione allenata

da Tramontana infatti vince in casa delReal Statte in gara tre della finale scu-detto e si aggiudica uno storico tricolo-re. Una favola a lieto fine per le ragaz-ze di Reggio Calabria, partite per sal-varsi e capaci di sconfiggere la favorita

numero uno per lo scudetto. Primoquarto d'ora gradevole con tante ripar-tenze ma è la Pro Reggina a sbloccareil punteggio grazie ad una punizione diMezzatesta. D'Ippolito da una parte eVioli dall'altra provano a trovare larete, ma i portieri si oppongono. Apochi secondi dalla fine del primotempo controllo in corsa e bolide della

Siclari: palla che finisce alta. Ed è pro-prio la Siclari a sfiorare il vantaggio adinizio ripresa, ma Margarito si opponealla grande. Al 2' il pareggio della for-mazione di casa: la Nicoletti va viasulla sinistra e di punta infila la TrovatoMazza. Pronta la reazione della ProReggina con la Siclari, ma Nicolettidall'altra parte è sempre pericolosa, mala Trovato Mazza, attenta, non si fasorprendere. Al 7' però ci prova laMezzatesta che fa tremare il palo.Passano i minuti ma le reggine nonmollano, andando anche al tiro con laPoliti: bella risposta della Margarito. A2' dalla fine però l'apoteosi delle cala-bresi: palla di Presto sulla sinistra perSiclari che di punta infila il portiereavversario. Le ospiti reggono sino allafine ed esplode la feste per le ragazzedi Tramontana: per Reggio Calabriauna giornata storica.CAMPIONE D'ITALIA

PRO REGGINA

Sporting Locri

Serie Aaccede in

Le ragazze di Tramontana battono il Real Statte e centrano un traguardo storico

CALCIO A 5

CALCIO A 5

ITALCAVE REAL STATTE-PRO REGGINA 1-2

SPORTING LOCRI - MANGESA SPORT AUGUSTA 6-4

ITALCAVE REAL STATTE: Margarito, Russo, Dipierro,Convertino, Porta, Buonfrate,D'Ippolito, Nicoletti, Bianco,Marangione, Peluso, Modugno.All.: MarzellaPRO REGGINA: Trovato Mazza, Romeo, Cioffi,Siclari, Vadalà, Gatto, Presto,Politi, Violi, Arena, Mezzatesta,Mendola. All.: TramontanaARBITRI: Giuseppe Parente di Como eVincenzo Francese diBattipagliaMARCATORI: 15' pt Mezzatesta (P); 2' stNicoletti (I), 18' st Siclari (P)

Per lo Sporting Locri e tutta la città è unmomento storico. La squadra femminiledi calcio a 5 di fronte ad un gremito

Palasport, conquista la serie A della Figc.Dopo la gara di andata ad Augusta in Sicilia,per lo spareggio interregionale, vinta per 6 a 5dallo Sporting, la squadra amaranto sul pro-prio campo non da tregua alle avversarieimponendo il proprio gioco per 6 a 4. Matchdi alto livello e di intensità che permette cosìalla locrese di raggiungere la massima seriedopo aver vinto il campionato regionale cala-brese. Un traguardo storico che premia il

lavoro di un gruppo nato da tre anni e che havisto crescere pian piano tutta la rosa dellegiocatrici. Un plauso- affermano i massimi dirigentiDomenico Stilo e Gianni Primerano- va allenostre atlete, all'allenatore FerdinandoArmeni e il preparatore portieri MaurizioCaricari e tutti i tifosi. Oggi la città di Locriha assistito ad un evento sportivo che richia-ma l'orgoglio di essere locresi, un movimentoche da tempo non si vedeva in città merito diuno staff preparato e che ha creduto sin dasubito in questo progetto.

Reti : 14' Corio (S), 18' Sabatino A (S), 32' Corio (S), 36' Corio (S) Rigore,41' Miceli (M), 44' Sabatino Imma (S), 47' Paneduro (M), 54' Agostino (S),56' Lembo (M), 62' Russo (M).Ammoniti: PaneduroEspulsi: 34' Gerace (M); 63' Corio per doppia Amm. (S) SPORTING LOCRI: 1 Valentina Tenio, 2 Daniela Taverniti, 5 ValentinaDe Leo, 6 Anto Zavettieri, 7 Imma Sabatino, 8 Antonella Sabatino, 9Antonella Corio, 10 Azzurra Agostino, 11 Emanuela Marulla, 17 GiovannaLizzi, 18 Maria Antonietta Todarello, 23 Daniela Babuscia.All: Ferdinando ArmeniMANGESA SPORT: 01 Saggio, 1 Gerace, 4 Limer, 5 Miceli, 6 Fernullo, 8Russo, 10 Frisoli, 18 Granata, 22 Lembo, 90 Paneduro

Vittoria delle amaranto nello spareggiofinale contro la siciliana Mangesa Augusta

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DOMENICA 03 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 25

Campus Audax Bovalino

la Riviera

La sfida continua

BASKET

Il finale di stagione potrebberegalare ancora qualche soddis-fazione alla squadra bovalinese. Nel campionato Under 13 maschileinfatti, dopo essersi piazzati al terzoposto, il Campus Audax Bovalinopuò prendersi una rivincita suSiderno e Roccella nella secondafase, dove la vincitrice accederà didiritto alla fase finale provincialecontro i colossi delle squadre diReggio città, potendo contare già sudue vittorie contro Rosarno e Locri.Potrebbe essere una bella impresache andrebbe a coronare un'annataabbastanza positiva in termini dirisultati.Il campionato esordienti, con fasciadi età minore, campionatocomunque non competitivo, chesegna il passaggio dal minibasket albasket, è ormai anch'esso agli sgocci-oli, anche qui il Campus ha lottato

per vincere, il verdetto arriverà soloalla fine. Grande merito di questi risultatisono dovuti agli istruttori, queglisoprattutto degli anni passati, chehanno seguito quelli che oggi sonoragazzi ma che ieri erano bambini,dandogli le base tecniche i principi ele regole necessarie per fare inmaniera attiva e positiva basket nelnostro centro. I dirigenti ,che non perdono mai divista l'obiettivo, quello di creare cam-pioni prima fuori dal campo e poidentro, all'insegna del rispetto deipropri compagni e degli avversari. Lasocietà Audax di Reggio nel frattem-po si sta mobilitando per la realiz-zazione di un torneo internazionaledi basket, la Smile Cup, che si svol-gerà a Bovalino nei giorni compresitra il 15 e il 17 giugno.

Si è svolto presso il campetto di calcetto di viamulino a Mammola il "QUARTO TORNEODI FINE ANNO" organizzato dalla locale scuo-la calcio “ Nicodemo Barillaro” . L' evento forte-mente voluto dal Vice presidente NicodemoGallo e da Filippo Noto coadiuvato dai più stretticollaboratori si è svolto in tre giornate con trecategorie diverse: Il primo giorno Venerdì 18Maggio si è svolto un triangolare con la catego-ria pulcini che ha visto impegnate, le seguentiscuole calcio:1- Scuola Calcio Mammola2- Scuola Calcio Gioiosa Jonica3- Scuola Calcio Juventina SidernoIl secondo giorno Sabato 19 si è svolto un quad-rangolare con la categoria Piccoli Amici che havisto impegnate, le seguenti scuole calcio:1- Scuola Calcio Mammola2- Scuola Calcio Audax Locri2- Scuola Calcio Bovalinese4- Scuola Calcio Gioiosa JonicaIl terzo giorno Domenica 20 si è svolto un quad-

rangolare con la categoria Esordienti che ha vistoimpegnate le seguenti scuole calcio:1- Scuola Calcio Mammola2- Scuola Calcio Audax Locri3- Scuola Calcio Juventus SidernoIl torneo ha suscitato grande interesse e ha vistola presenza anche delle istituzioni locali inprima fila l'assessore allo sport Pino Agostino equella del sindaco Antonio Longo del Vice sin-daco Stefano Raschellà e dell'assessore LorenaIeraci. I risultati sono stati più che soddisfacenti ele giornate sono trascorse all'insegna della gioiae della allegria anche dai tanti genitori chehanno applaudito i propri ragazzi. La manifes-tazione organizzata dai dirigenti della scuolacalcio rientra tra gli obiettivi primari della scuolacalcio per favorire la socializzazione e lo sviluppopsico-fisico degli atleti. Filippo Noto , NicodemoGallo e il dottor Roberto Barillaro ringrazianoquanti si sono prodigati alla buona riuscita del-l'iniziativa . Un ringraziamento particolare daparte della scuola calcio mammolese va aDamiano Panetta per aver arbitrato le partitecon grande professionalità. Al triangolare hannopresenziato anche il parroco della ParrocchiaSan Nicola di Bari Don Alfredo Valenti che haconfermato il suo sostegno e la sua vicinanza aquesta iniziativa, e l'editore della Riviera RosarioCondarcuri che ha espresso soddisfazione perl'ottima organizzazione del torneo.

Nicodemo Barillaro

MAMMOLA

IV TORNEODI FINE ANNO

L'ufficio RegionaleScolastico taglia leali agli adolescentiDura lettera al coordinatore RosarioMercuri da parte di Fortunato Carpentieri,insegnante di educazione fisica sidernese,

Gentilissimi dell'ufficio scolasticoregionale, sono Fortunato Carpentieriinsegnante di educazione fisica dellascuola media G. Pedullà diSiderno,(R.C.) io, i miei alunni, la miascuola e tutti i genitori coinvolti vogliamoesprimere tutto il nostro rammarico, ladelusione e l'amarezza per la mancatapartecipazione alle fasi regionali deiGiochi Sportivi Studenteschi di atleticaleggera e quindi alle eventuali, in casodi vittoria, finali nazionali che si terrannoa Roma a fine maggio. Io in prima persona ho allenato epreparato i miei alunni, con impegno ededizione e loro hanno partecipato contanto entusiasmo vincendo le finaliprovinciali e adesso? Non si sa perquale motivo, si vedono privati dallapossibilità di partecipare alle fasi region-ali e quindi alla finale nazionale di quellabellissima manifestazione dei GiochiStudenteschi,esperienza,che senzaombra di dubbio, sarebbe rimastaindelebile nella loro memoria. Il coordi-natore di educazione motoria dell'ufficioregionale prof. Rosario Mercuriosostiene,senza alcun criterio logico, chele responsabilità di questo annullamentodelle fasi regionali sono da attribuire allaFIDAL e al CONI regionale,in quantonon si sarebbero presentati ad una riu-

nione, la FIDAL da me contattata sidice pronta a mettere una pietra sopraal passato e procedere allo svolgimentodelle gare,disponibile ad assumersi tuttele responsabilità e le spese,evitandocosi di penalizzare ingiustamente iragazzi. Ognuno porta avanti le proprieragioni, senza pensare che questa voltala ragione si è persa. L'unica cosa certaè che a rimetterci e a pagare perqueste beghe, sono gli alunni e gliinsegnanti che hanno lavorato seri-amente. Evviva la meritocrazia cheancora una volta viene sconfitta!(...)Credo che sarebbe opportuno per tutti,Federazioni, CONI, Ufficio ScolasticoRegionale di Educazione Motoria eSportiva, sedersi attorno ad un tavolo etrovare l'accordo e la pace, c,è il tempoper risolvere ogni conflitto. Quando c'èuna guerra (e mi sembra che di questosi tratta) non ci sono ragioni, vincitori ene vinti, ma, solo vittime. Tornare suipropri passi non è una sconfitta masinonimo di intelligenza e apertura men-tale. Tutti gli insegnanti coinvolti, da mecontattati, mi hanno delegato ad invitarviad una seria riflessione e una pacatadiscussione, in modo tale che si possaritrovare la pace e la serenità tra tuttiCordiali saluti

Fortunato Carpentieri

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DOMENICA 03 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 26

SSEERRVVIIZZIIOO DDII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE PPEERR II CCIITTTTAADDIINNII,, nnuummeerroo vveerrddee::SSEERRVVIIZZIIOO DDII IINNFFOORRMMAAZZIIOONNEE PPEERR II CCIITTTTAADDIINNII,, nnuummeerroo vveerrddee:: 800 678 910 11800 678 910 11

IINNDDIIRRIIZZIINNDDIIRRIIZZZZOO ZZOO Tutti i bandi sono disponibili sul sito dell’Unione Europea e della Commissione

Europea Rappresentanza in Italia: www.europa.eu.int - www.europa.eu.in/italia - Per maggiori informazioni è possibile contattare i nostri

uffici: Centro di informazione dell’UE - Europe Direct “Calabria&Europa”

info: Palazzo Ameduri, piazza dei Martiri 89046 Gioiosa IonicaTel: 00 39 0964 412400 - fax 0964 342022

email associazioneeurokom@tiscali. itwww.eurokomonline.eu

“ C“ CALABRIA & Europa”ALABRIA & Europa”

Bandi in scadenza 29 febbraio 2012Invito a presentare proposte sul Programma comunita-rio:”Cips Action Grants 2012”

Il programma contribuisce a sostenere gli sforzi degli Statimembri nella prevenzione, nella preparazione e nella prote-zione della popolazione e delle infrastrutture critiche controgli attentati terroristici e altri incidenti correlati alla sicurezza,contribuisce alla protezione di settori quali la gestione dellecrisi, l’ambiente, la sanità pubblica, i trasporti, la ricerca e losviluppo tecnologico e la coesione economica e sociale neiconfronti del terrorismo e di altri rischi correlati alla sicurezzanell’ambito dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia. L’Invito in questione si inserisce nell’ambito del Programma dilavoro 2012, adottato il 12 Settembre 2011, mirando alla rea-lizzazione della parte A del programma di lavoro, volta a con-

cedere sovvenzioni a progetti transnazionali e/o nazionali checontribuiscano:-Alla definizione di un quadro comune volto a sostenere e/ogarantire la sicurezza e l’ordine pubblico nel corso di unasituazione di crisi;-Allo sviluppo del “Programma europeo per la protezionedelle infrastrutture critiche” (EPCIP). Tra i risultati da rag-giungere sicuramente rientrano i seguenti:Nascita di reti di contatti informali tra le autorità;Miglioramento e sviluppo dei rapporti tra autorità pubblicheed enti privati; Sviluppo di metodologie, tecniche e strumentiper uso operativo o per formazione nel settore;Rafforzamento della conoscenza reciproca dei sistemi di pro-tezione degli Stati membri; Miglioramento della capacità dicondividere le buone pratiche; Incremento di una culturadella fiducia e della cooperazione; Diffusione e scambio diinformazioni, esperienze e buone pratiche tra gli Stati mem-

bri e tra le diverse organizzazioni o enti responsabili della pro-tezione delle infrastrutture critiche. Beneficiari: Possono presentare domanda enti e organizza-zioni con personalità giuridica con sede in uno degli Statimembri dell’UE. I soggetti stabiliti in Paesi terzi, leOrganizzazioni internazionali e le Agenzie comunitarie pos-sono partecipare ai progetti transnazionali solo in qualità dipartner associati, ossia senza contributo comunitario. Lerichieste inoltrate da persone fisiche non sono ammissibili. L’Importo disponibile è di 18.060.000 Euro. Il contributocomunitario per ogni progetto selezionato ammonta al 90%dei costi ammissibili. Non sono presi in considerazione pro-getti che richiedano un cofinanziamento inferiore a 100.000Euro.Scadenza:Le domande devono essere presentate entro e non oltre il 17Luglio 2012 - h. 14.00 CET.

Si è tenuto lo scorso venerdì a Locripresso la sala della Cultura il seminarioPolicentrismo e innovazione: Qualemodello di sviluppo urbano per la Locrideproposto dall’Associazione Eurokomcon il patrocinio della Commissione

Europea e del Comune. Il convegno, moderatodal diretto del centro Europe DirectCalabria&Europa Alessandra Tuzza, si inseriscetra le attività del progetto MED In.FLOW.enceche ha tra i dieci partner europei ancheEurokom. I lavori si sono avviati con i saluti deisindaci di Locri Giuseppe Lombardo e di GioiosaJonica Mario Mazza seguiti dalla presentazionedelle attività di Eurokom proposta dal presidentedell’associazione Raffaella Rinaldis. Quindi ilcoordinatore del progetto transazionale, CaterinaPraticò, ha presentato le attività triennali del pro-getto. La parola è passata agli esperti scientificicon l’intervento dell’architetto Caterina Girondadell’UniversitàMediterranea di ReggioCalabria, che ha curato laparte scientifica perEurokom seguendo laricerca di mapping realiz-zata nell’ultimo anno sul-l’area della Locride. Laricerca sarà prossimamenteresa disponibile su sistemaGIS sul sitodell’AssociazioneEurokom grazie all’elabo-razione tecnica dell’archi-tetto Roberta Lo Palco. La seconda parte dellamattinata è stata dedicataallo studio delle best practice ed agli esempi inno-vativi di sviluppo urbano in Europa ed è statacurata da Evert Verhagen, architetto e direttoredi Creative Cities ad Amsterdam. Nel pomerig-gio si è avviato il processo di partecipazione delterritorio locrideo per proporre un piano di svi-luppo urbano intermunicipale dal tema “Qualemodello di sviluppo urbano per la Locride?” ilprocesso partecipativo è stato condotto daFederico Bussi Facilitatore professionista Espertoin Metodologia GOPP. Il seminario ha permessoai professionisti ed al territorio locrideo di cono-scere le attività di In.FLOW.ence, che è un proget-to transnazionale co-finanziato dallaCommissione Europea nell’ambito delProgramma Operativo MED. Il progetto è com-posto da un partenariato variegato di 10 organiz-zazioni provenienti da 8 Stati membri dell’UE,tra cui Eurokom, con Capofila Anci Lazio. I

partner sono concentrati principalmente nellaregione del Mediterraneo e rappresentano i prin-cipali attori di una comunità più ampia di istitu-zioni, parti interessate e di società civile a livellolocale e regionale. In.FLOW.ence è focalizzatosull’economia generata dalle relazioni costanti trai centri maggiori (città principali) e centri minori.In questo senso affronta le dinamiche di gover-nance urbana più innovative, partecipative, multi-livello, e l’organizzazione integrata del sistematerritoriale. Il progetto intende lo sviluppo poli-centrico come un metodo di approccio per lalotta contro le disparità territoriali e per una cre-scita competitiva e coerente di l’area Med. Il pre-supposto del progetto è che un buon governo deiflussi esistenti è rilevante per la creazione di valo-re economico e territoriale e per il miglioramentodella qualità della vita. In.FLOW.ence è focalizza-to sullo studio dell’economia generata dalle rela-zioni costanti tra i centri maggiori (città principa-

li) e centri minori e preve-de tre tipi di azioni: la coo-perazione multilivellointer-istituzionali; la crea-zione di una piattaformatrans-nazionale per la logi-stica; lo sviluppo di poliinterregionali di innova-zione e creatività.Punto di partenza diIn.FLOW.ence è la nozio-ne che il policentrismo èun concetto strategico perpromuovere territorial-mente integrati, svilupporegionale sostenibile. Ilfocus puntato sul policen-

trismo descrive un modello di distribuzione regio-nale delle città in città di prossimità ed è in parti-colare focalizzato sulla conoscenza dei flussi dimerci e persone delle diverse parti della regioneeuropea mediterranea. L’aumento di questi flussiè visto come essenziale per l’innovazione econo-mica, poiché generano economie di agglomera-zione. In.FLOW.ence intende rappresentare unamappa che analizzi il policentrismo funzionalenelle regioni mediterranee, ed indagare su comeuna visione partecipativa della governance inclu-siva possa contribuire allo sviluppo sostenibile edequilibrato di un territorio all’interno delle regio-ni, coinvolgendo tre livelli di attori: la societàintesa in senso ampio, le istituzioni locali, i princi-pali attori economici. In questo parterre di attivitàl’associazione Eurokom partecipa alle azioni deiprogetti Pilota e realizza nell’ambito della comu-nicazione l’E-magazine del Progetto “Flows”.

PRESENTATO A LOCRI IL SEMINARIO DI CAPITALIZZAZIONE DEL PROGETTO MED IN.FLOW.ENCE

Eurokom ha proposto “Policentrismo e innovazione: Quale modello di sviluppo urbano per la Locride”

Con il patrocinio della città di Gerace e della Commissione Europea

Si terrà a Gerace il prossimo 15 giugno apartire dalle ore 9.00 presso il Convento diSan Francesco il seminario Sicurezza,Giustizia in Europa: Sviluppi della coope-razione internazionale di polizia nel nuovocontesto europeo. La legislazione europeain materia di riciclaggio e di analisi delleoperazioni illecite. Il Seminario è organiz-zato dal Co.i.s.p. – SINDACATO DIPOLIZIA – provinciale, regionale e dal-l’ufficio nazionale Infoeuropa unitamenteall’Europe Direct – Calabria&Europa-(rete d’informazione della CommissioneEuropea in Italia), in collaborazione con:Commissione Europea, Rappresentanzadella Commissione Europea in Italia,Comune di Gerace (RC), Ordine degliavvocati del foro di Locri e dell’ordine deiCommercialisti di Locri (RC) e la parteci-pazione di altri Enti e associazioni del ter-ritorio. L’evento avrà come tema di discussione lanormativa italiana ed europea in materiadi riciclaggio e di analisi delle operazionisospette. L’argomento molto complesso edampio, consentirà ai relatori di specificareed approfondire la tematica rappresentan-do la connessione del reato di riciclaggiocon le attività illecite delle associazionimafiose che operano in Italia ed inEuropa. Il convegno avrà una duplice finalità: dareun messaggio di legalità alla zona ionica diReggio Calabria, martoriata dalla crimina-lità organizzata e nel contempo avviare unconfronto sul tema della legislazione euro-pea in materia di riciclaggio tra le forze dipolizia partecipanti all’evento, le

Istituzioni del territorio e gli ordini profes-sionali nel momento in cui continuano alivello europeo i lavori per combattere laminaccia terroristica e la criminalità orga-nizzata al fine di migliorare la sicurezza deicittadini. Il convegno intende proporre ilpunto sulla situazione affrontandolo conesperti, Istituzioni, dirigenti dell’UnioneEuropea, operatori della Giustizia in Italia. Il Convegno sarà valevole per la formazio-ne continua dei poliziotti e degli ordiniprofessionali partecipanti. Saranno pre-senti docenti di fama internazionale. Tra irelatori si registra l’adesione dell’europar-lamentare Rita Borsellino. Il programma dopo i saluti delle autoritàprevede gli interventi di: Capo Unità DG Home - CommissioneEuropea su Le politiche ed i programmieuropei in materia di cooperazione giudi-ziaria; Maria Vittoria Serranò -DirettoreDipartimento di Scienze Economiche, Finanziarie, Sociali, Ambientali e statisti-che Facoltà di Economia Università (ME)– L’emersione degli imponibili nelle indaginifinanziarie alla luce della Riforma Monti Leonardo Suraci - dottore di ricerca in

diritto e procedura penale e cultore dellamateria presso la facoltà diGiurisprudenza dell’UniversitàMediterranea di Reggio Calabria La con-figurazione del reato di riciclaggio Antonio Manna - Consigliere CorteSuprema di Cassazione L’associazio e mafiosa quale reato-presup-posto del riciclaggio Rita Borsellino Europarlamentare Componente commissione speciale sullacriminalità organizzata, la corruzione e ilriciclaggio di denaro (CRIM) Generale Michele Calandro ComandanteRegionale Calabria Guardia di Finanza Risultanze investigative nel contrasto alriciclaggio di capitali attraverso l’analisidelle operazioni illecite . Le Conclusionisaranno tratte dal Questore di ReggioCalabria e dal Prefetto Reggio Calabria.Modererà il seminario Alessandra Tuzza –Giornalista direttore Europe DirectCalabria&Europa.

Il seminario:Sicurezza, Giustiziain Europa: Sviluppidella cooperazioneinternazionale dipolizia nel nuovocontesto europeo

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Biblioteca meridionalista* Una (croni)storia della Calabria attraverso i “forestieri”

la Riviera

GIUSEPPE FIORENZA

“Il sogno da me lungamente accarezzato di rivi-sitare la Calabria si è avverato… Sebbene pove-ra di monumenti e d’opere d’arte in confrontocon le altre regioni d’Italia, la Calabria è unadelle più belle nella sua classica severità, nellavasta serie di paesaggi ancora intatti; e soggior-narvi, si comprende, finalmente di quante deli-zie sia ricca”.Nel 1908 i coniugi Berenson, lei Mary Smithstorica dell’arte, lui critico d’arte statunitensedi origine lituana, divenuto poi celebre, fece-ro un viaggio in Calabria dal 27 maggio al 1giugno, viaggio di cui ha lasciato traccia undiario di Mary, trovato da Vittorio Cappellinelle carte lasciate nella Villa I Tatti vicinoFirenze, dove la coppia visse.Nel 1955 lo stesso Berenson ritornò inCalabria, per un altro viaggio, da solo stavol-ta, di cui ci restano tre articoli pubblicati sulCorriere della Sera il 18 ottobre, il 6 novem-bre e il 16 dicembre del 1955 dal titolo:“Ritorno in Calabria:1. La capitale diRuggero, 2.Città e campagne, 3.Fine dell’iti-nerario.”Nel mezzo, nel 1935, c’era stata una visitafugace che non lo aveva soddisfatto.“Venti anni fa in compagnia dell’amicoAlessandro d’Entrèves traghettai da Messinadove allora insegnava a Reggio città nella qualemai avevo avuto tempo di fermarmi.Reggio mi sembrava polverosa, scialba e maltenuta. Le opere d’arte che contavo di vedervistavano provvisoriamente ammucchiate in uncapannone. “Chiamati simpaticamente “innocenti guasta-feste”, rei di impedire il ritorno al traghetto que-sti offrirono piramidi di frutta di ogni specie, vas-soi colmi di dolciumi profumati, rosoli, vini ebevande rinfrescanti”.Dopo la laurea ad Harvard, Berenson si recòin Italia e nel 1889 decise di vivere a Firenze,dove rimase fino alla morte, dedicandosisoprattutto allo studio del Rinascimento, sulquale ha lasciato scritti fondamentali.Il diario di viaggio della Mary contiene dellenote che non erano pensate per la pubblica-zione, corredate da fotografie in bianco enero della Calabria. A Vibo i coniugi si trova-no in una situazione che viene descritta così:“L’agente, signor Genovese, ci ha ricevutioffrendoci un pranzo sontuoso. Il suo secondofiglio era appena morto a San Domenico (pro-babilmente Santa Domenica, vicino Tropea,n.d.r.) e tutto faeva ritenere che fosse stato assas-sinato. Si pensa che sia stato un prete che avevatentato di sedurlo e poi aveva fatto in modo chesembrasse un suicidio. Questa mattina, nellavicina cittadina di Mileto, il prete è stato uccisocon del veleno versato nel calice, e con lui ilchierichetto che aveva assaggiato il vino dopo dilui”

Molto acuto e sferzante è il ritratto concisoche dà di Achille Fazzari, di cui sono ospiti aFerdinandea:“È l’esempio perfetto del vecchio patriarca ospi-tale ed è un narratore da Mille e una notte. Parlasempre di libertà ed è naturalmente un tirannoterribile tra le pareti domestiche!”Li accompagnava un gentiluomo anglo-fio-rentino, Carlo Placci, che “eruttava”, secondoMary, luoghi comuni sul meridione e che lorocercavano di evitare quando potevano.Nel viaggio del 1955, i giudizi del Perenson,ormai universalmente riconosciuto come ilMaestro che conosce alla perfezione l’arteitaliana, sono acuti e descritti in una linguatoscaneggiante, pertinenti e pieni di piacevoliosservazioni, non solo estetiche o artistiche,ma anche storiche. Sulla strada che da Reggio porta a nord, diceche: “seguendo la costa, permette di godere ivari aspetti di una riviera bella quanto la ligureo la francese.”Anzi la riviera calabrese è più bella perché:“Fortunatamente, questa di Calabria sfugge, perora, ai guasti di un’edilizia con caratteri subur-

bani, non soffre la contaminazione delle cartac-ce e degli involucri da sigarette buttati per ognidove, né subisce l’onta di affissi pubblicitari con-tro l’azzurro del cielo e del mare, come avvienein molti tratti della strada litoranea da Marsigliaa Livorno. Ma noi, dopo una notte passata aGioia Tauro, abbandoniamo i favolosi incantidi un percorso del quale basta scorgere al largouna vela per pensare a quella di Ulisse. E ci diri-giamo verso l’interno.A Gerace lo storico dell’arte rileva il fenome-no che sarebbe diventato devastante nelcorso del secondo mezzo secolo del 900, cioèl’emigrazione: “Ora, la chiesa, in via di restau-ro, appare triste, ingrigita di polvere; e la cittàmostra chiaramente gli effetti del continuoesodo della popolazione.E parimenti l’abbandono dell’entroterra afavore delle coste: In secoli non troppo remoti, il declino di prospe-rità, lo scarso rendimento di qualsiasi lavoro inun ambiente già reso malsicuro e misero dallamalaria e dalle frequenti incursioni dei piratimoreschi, sospinsero gli abitanti della costa astabilirsi in antiche e in nuove sedi del retroterra

montagnoso. Adesso che, insieme con condi-zioni salubri, l’agricoltura e i commerci stannorifiorendo lungo la riva del mare, è venuto perquelle sedi il turno di subir l’abbandono.Incredibilmente constata lo stato eccellentedelle strade calabresi, anche rispetto alla piùcivile Toscana, nella quale auspica un inter-vento di una parallela Cassa come quella delMezzogiorno:Per altro, non ci è accaduto di trovar strade,compreso le secondarie, che non fossero ineccellenti condizioni e con chiare indicazioni adogni incrocio e bivio. E ciò destava in me unacerta invidia. Ne dico subito il motivo. Ad ecce-zione di quelle poche con manto di asfalto, lestrade che io frequento non lungi da casa mia,nei dintorni di Firenze, sono quasi tutte in catti-vo stato e quindi così polverose, che basta esserpreceduti di poco da un’altra automobile per-ché il percorrerle non sia più un piacere,madiventi causa di disagio e di esasperazione. Oh,se esistesse anche una funzionante “Cassa dellaToscana”, disposta a porre rimedio a questa ead altre deficienze!Molte sono le notazione di carattere paesag-gistico e storico-descrittivo, d’altra parte ècomprensibile per un esteta come il famosocritico, tuttavia non può evitare di parlaredella riforma agraria. Infatti a Coriglianodice:…siamo capitati nel mezzo di uno specialeraduno di gente venuta da più parti: i vecchi,cavalcando degli asinelli; gli altri, inforcandobiciclette, motociclette, vespe e lambrette. Lìaccanto, un grande affisso annunciava che icampi limitrofi erano stati “riformati”, vale adire espropriati affinché si procedesse, secondole norme della apposita legge, ad assegnarli aicontadini. Volgendomi addietro, versoCorigliano, potevo vedere alcuni nuovi edifizî,alti e portentosi, in quella campagna senza abi-tanti, costruiti appunto per dare sul luogo untetto ai beneficiari della riforma.Anche Berenson, infine, non si lascia sfuggireun discorso sulle sofferenze del mezzogiorno:“Io non sono un sociologo né un uomo politi-co, un economista, un filantropo; ma avendovisitato in lungo e in largo il territorio che donaorigine al più discusso e accarezzato problemadell’Italia contemporanea, il Mezzogiorno…soffre più del fatto che vi manca il contadinovero e proprio che non dell’assenteismo delpadrone dei fondi. Non nego la frequenza deicasi in cui quest’ultimo spende l’ammontaredelle magre rendite dei suoi molti ettari aNapoli, a Roma e, talvolta a Parigi eMontecarlo: tuttavia buon numero di aziendeagricole darebbero migliori risultati se nelMezzogiorno esistesse un effettivo contadino. Econ ciò intendo gente che di generazione ingenerazione vive volentieri sopra un pezzo diterra al quale presta la propria opera manuale,che lo ama e lo preferisce a qualsiasi altro…

Due americani alla corte diRe...Marcone!Un viaggio in Calabria dal 27 maggio al 1giugno, viaggio di cui halasciato traccia un diariodi Mary, trovato daVittorio Cappelli nellecarte lasciate nella Villa ITatti vicino Firenze, dovela coppia Nel 1955 lostesso Berenson itornòin Calabria, per unaltro viaggio, da solostavolta...

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Cultura e società

Parlandodi...

“LA TUA CALABRIA”. È questo il titolo del concorso fotografico ideato da “I _ CALABRIA”, la paginaFACEBOOK seguita da oltre 120 mila fans. Obiettivo: un calendario online con le immagini della Calabria piùbella, quella vista attraverso gli occhi ed il punto di vista fotografico di turisti e cittadini calabresi. Un nuovo modo,genuino ed artistico al tempo stesso, di fare marketing territoriale. Dal 1° al 31 Agosto 2012. Ecco i termini perpartecipare ed il regolamento. Gli ambasciatori saranno premiati con i prodotti dell'eccellenza enogastronomi-ca calabrese. Dal Tirreno allo Jonio, dal Pollino all'Aspromonte, dai monumenti storici posti a vedetta della

CONCORSO FOTOGRAFICO SU FACEBOOK

BIENNALE D’ARTECONTEMPORANEADI ALATRI, ANAGNIFROSINONE 2012

Giunta ormai alla 31sima edizione la storicaBiennale di Arte Contemporanea che si èsvolta nel basso Lazio, con il patrocinio dellaProv. di Frosinone, Città di Anagni, Città diAlatri e Città di Frosinone ha visto come pro-tagonista per questa edizione l'artista cala-brese Diego Cataldo. Diego Cataldo sor-prende ancora una volta mischia pittura evideo, una video art appunto di circa 8 minu-

ti dove racconta il desiderio; dal titolo “tran-sfert” le emozioni di un sogno che cercanoriscontro nella creatività di un pittore, nelVideo troviamo la preziosa collaborazionedell'attore Vincenzo Marzano.L'opera “Transfert” passato alle prime sele-zioni è incluso nel catalogo della mostra haavuto la sua esposizione nell'antichissimoChiostro di San Francesco di Alatri, unalocation prestigiosa e di grande suggestione.Afferma Diego Cataldo «è stata una espe-rienza positiva che conservo con grandegioia, fa piacere aver raggiunto un risultatocosì importante e trovo interessante che que-sto sia avvenuto lontano dalla mia terra,credo che sia giusto misurarsi con realtàdiverse per poter capire in che direzione staandando il proprio lavoro» infine i ringrazia-menti all'attore che ha collaborato con lui nelvideo «voglio ringraziare Vincenzo Marzanoper la sua splendida collaborazione e peravermi saputo sopportare nelle riprese e nelmontaggio del Video con la sua grandepazienza e ironia nell'affrontare nottate dilavoro intenso». Diego Cataldo docente didiscipline pittoriche presso il Liceo Artistico

di Serra san Bruno (VV), maestro dell'ero-tismo che sa trasgredire e far riflettere attra-verso le sue opere continua il suo percorsoartistico fatto di grande impegno culturale edi tantissimo lavoro.All'artista calabrese Diego Cataldo dunqueil “Premio della Critica” per la sua VideoArt nella Biennale di Arte Contemporaneadi Alatri - Anagni - Frosinone 2012.

Concorso “Zalex”

Oggi, alle ore 18, nell'Auditorium del Palazzodella Cultura di Locri, si svolgerà la serata dipremiazione del concorso “Zalex, arte e rego-le”, promosso da EnergiECalabria-Movimento creativo. Grazie al grande lavoroorganizzativo di Marcello Pezzano e l'impegnodi dirigenti scolastici e docenti, gli studenti dellescuole secondarie di I grado delle province diReggio Calabria e Firenze, unite in un idealeponte culturale, hanno espresso attraverso laloro creatività il pensiero sul rispetto delleRegole come fondamento del vivere civile. A fare da esempio, la figura del legislatoremagno-greco Zaleuco, e l'insigne giurista fio-rentino Piero Calamandrei che nell'anticopadre delle leggi trovò ispirazione per uno deisuoi scritti. Zalex, che dà il nome al concorso, è infatti ilnormal-eroe delle Regole, nato dal pennello diMattia Papp e dalla creatività di Naic Pezz perdare vita a una striscia fumettistica, ospitatal'anno scorso sulle pagine del free-press “LaRiviera”, e ora ispira i giovanissimi studenti perriflettere su arte e regole. Zalex è appunto“emanazione” di Zaleuco, alla cui figura èdedicato il docu-film “Memorie incantate”,patrocinato da EnergiECalabria e diretto daAntonio Ciano.Tre le sezioni previste dal bando: audiovisivo,fotografia e fumetto. A scegliere i premiati, vincitori e menzionati, èstata una qualificata giuria composta dall'avvo-cato Giuseppe Pellegrino, dal maestro d'arteDiego Cataldo, dal regista e attore AlbertoGatto, dal fotografo Andrea Bono e dall'arbi-tro Anselmo Scaramuzzino.La manifestazione, patrocinata dal comune diLocri e condotta da Maria Teresa D'Agostino,sarà allietata dal Coro di Voci Bianche direttodal Maestro Sergio Verduci e dall'esibizionedella giovanissima allieva di Violino MariaCostanzo dell'Istituto Comprensivo di SanLuca, la scenografia sarà curata da AdeleCalcopietro, inoltre, proiezione del video “Giu'le mani” ed esposizione lavori a cura deglialunni della III C del Liceo Artistico diSiderno, guidati dalla professoressa Fazzolari,mentre l'esposizione di “disegni grafici” è acura degli alunni dell'Istituto d'Arte di Locri.

Al Palazzo della Cultura di Locri

Ada Zapperi Zucker ritorna aSiderno con un nuovo libro:“Le inquietudini della soraElsa”, di cui la sezione FIDAPAdi Siderno cura la presentazio-ne questa sera, presso la SalaConsiliare della Città. “Leinquietudini della sora Elsa” èun testo narrativo che “rivisita”eventi storici con nuove storieindividuali.

SIDERNO

Premio Città di SidernoIl 5 giugno si svolgerà presso audi-torium un saggio di musica di fineanno curato dai docenti BrunoGallo e Chiarenza Maria Chiara,Sarà diviso in due parti, la primaparte sarà svolta con dei ballettitratti dai Musical : "HIGHSCHOOL MUSICAL"e HAIR-SPRAY", la seconda parte saràcomposta da una parte corale concantanti solisti.

LOCRI

Istituto Magistrale “G. Mazzini”Il 24 maggio 2012 nei localidella Scuola si è svolta la mani-festazione finale del progettoextracurriculare “Insieme sipuò” per l'Albero del Sorriso.Il Percorso progettuale, haavuto la più grande delle fina-lità, la beneficenza a favore deibambini del villaggioKAWAMYA in Uganda.

SIDERNO

La scuola di Siderno Superiore

All’artista DiegoCataldo il premiodella Critica

GIUSEPPE PREZZOLINI

La curiosità destata nei lettori dall'articolo sulla visitadi Giuseppe Prezzolini in Calabria nel 1963 e sulla suaamicizia con una illustre famiglia cosentina (“LaRiviera” 20 maggio 2012) c'invoglia a riferire adessole sue impressioni sullo scrittore Corrado Alvaro,come traspaiono da una lettera conosciuta del 1938 eda un garbato appunto del 1963 nel suo diario perso-nale. Prezzolini (1882-1982), la cui celebre rivista “La Voce”dibatté le più portentose idee del Novecento, fu ancheun mallevadore e scopritore di talenti letterari. Adesempio, il Moravia degli esordi gli fu grato, al pari dialtri scrittori nostrani che Prezzolini promosse e ospitònegli anni Trenta alla Casa Italiana della ColumbiaUniversity di New York, facendoli conoscere al pubbli-co americano. Tempo prima, in Italia, Prezzolini conl'aiuto di Eugenio Montale aveva propagandato inItalia l'opera del timido Italo Svevo (riottoso alla pro-

mozione editoriale), dopo aver sentito Joyce lodarload un pranzo a Parigi in onore di Pirandello. Questo per dire in quale considerazione venisserotenuti i giudizi di Prezzolini nel campo letterario, doveegli incrociò inevitabilmente anche il genio calabreseed europeo di Corrado Alvaro (1895-1956). Prezzolini e Alvaro ebbero poche ma significativeoccasioni di incontro e di scambio di corrispondenza.Ventenne, soldato a Firenze nel 1915, Alvaro si erarecato alla Libreria della Voce per leggere in pubblicole sue ancora inedite “Poesie grigioverdi” (uscirannonel 1917; nel febbraio del 1918 Alvaro ne autorizzeràla riproduzione nei “Quaderni della Voce”). Qualcheanno dopo, giornalista al “Resto del Carlino”, Alvarorivide Prezzolini a Bologna: in quell'occasione ascoltò«le sue esperienze e le sue amarezze di impresario dicultura», come ricorderà in una lettera allo stessoPrezzolini. Poi era stata la volta di Roma: presente

«Leggo Alvarocon ammirazione.Repaci? Un affarista»

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la Riviera

Alla presenza di un parter selezionato si èsvolta, presso la Sala Giuditta Levato delConsiglio Regionale della Calabria, la

presentazione del Romanzo dello scrittoreGiovanni Morabito “Giovanni e Caterina”.Ha introdotto i lavori il Cav. Filippo MariaAliquò, presidente dell'Associazione CulturaleDomenico Aliquò, ha proseguito il dott. LeoAutelitano Presidente dell'Ente Parcodell'Aspromonte, approfondendo il ruolo cheha l'Associazione Aliquò nel contesto sociale edumano del nostro territorio. Il Romanzo è stato presentato dal prof.Francesco D'Episcopo dell'Università FedericoII di Napoli, nella sua esposizione il Prof.D'Episcopo ha affermato che questa straordina-ria storia d'amore e di vita si rivela di estremointeresse documentario ed umano, perché

mostra lo spirito insospettabile di un Sud, scan-dito da sentimenti sacri e da passioni profonde,che, quando hanno modo di manifestarsi, dav-vero sono capaci di sconvolgere il mondo circo-stante. In particolare, la figura di Caterina si inci-de nello spettro luminoso di una femminilità,

totalmente guidata dall'amore, dal sacrificio,nello spirito di un eroismo quotidiano, tipicodelle grandi donne meridionali. Questo è unlibro-diario, che va letto lentamente per nonsciupare il segreto respiro epico contenuto nellegesta quotidiane di una coppia, che si fa famigliae genera altre famiglie, fornendo un sorpren-dente esempio sociale ed umano, al quale tuttidevono guardare con rispetto ed affetto.Ma c'è un altro importante messaggio, evidenzianella conclusione il Prof. D'Episcopo, che que-sto libro intende affidare a un Sud, che continuaspesso a farsi male, costringendo i suoi figlimigliori a lasciarlo per altre patrie, che a loronon appartengono. C'è, invece, da augurarsi dipoter restare dove si è nati, come il bergamotto,che, radicato nel territorio di Reggio, rifiuta difiorire altrove.

costa, fino a quelli più nascosti, dell'entroterra. Chiese, castelli e palazzi. Insomma, mare e montagna ma anche tuttociò che è tipicamente calabrese e mediterraneo, che non smetterà mai di emozionare.Le foto dovranno essere inviate all'indirizzo di posta elettronica [email protected] e il 1° settem-bre verranno pubblicate in un apposito album, nella pagina www.facebook.com/ilovecalabria. Vincerà chi avrà più“Mi Piace” entro il 31 ottobre. I primi tre classificati riceveranno dei premi in prodotti tipici locali offerti dagli sponsor del concorso. Dal tonnoCALLIPO alla liquirizia AMARELLI, dall'olio FIGOLI al Moscato di Saracena delle CANTINE VIOLA, comericonoscimento al merito personale. Tutti gli altri partecipanti diventeranno “Ambasciatori della Calabria” e le loroimmagini saranno inserite nel CALENDARIO online con le immagini della Calabria più bella.

PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIARELIGIOSA

ILLIBRO

DOMENICA 03 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 29

Nella Sala Conferenze della Provincia di Reggio Calabria, si è svolta lacerimonia di proclamazione dei vincitori del Premio Internazionale diPoesia Religiosa e della Solidarietà “Madre Teresa di Calcutta”.Il Premio è stato istituito dal Centro Internazionale Scrittori della

Calabria con il patrocinio dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria, dellaPresidenza del Consiglio Regione Calabria, dell'Assessorato Cultura eLegalità Provincia di Reggio Calabria, dell'Assessorato Cultura delcomune di Reggio Calabria, del Dipartimento Italianistica St. John'sUniversity di New York, dell'Università di Messina e di AutoriOnline/Gruppo Cultura Italia. Lo scopo del Premio è quello di affermare il valore della poesia qualestrumento per diffondere le istanze solidaristiche e spirituali che sono

alla base di ogni relazio-ne umana. Un video, acura del prof. NicolaPetrolino, ha illustratomomenti significativi edemozionanti dell'impe-gno sociale e religioso diMadre Teresa diCalcutta.

I poeti GiovanniFavasuli, Mirella Putortìe Bruno SalvatoreLucisano si sono classifi-

cati terzi a pari merito e al poeta Bruno Martorano, classificatosi alsecondo posto.Il primo premio, è andato alla poetessa Giovanna BrancatisanoSciarrone. Premi “Solidarietà” sono stati assegnati a Sua Ecc. Rev.mamons. Vittorio Luigi Mondello, Arcivescovo di Reggio- Bova e allesuore missionarie della carità “Madre Teresa di Calcutta”. Altre targhe sono state consegnate ai componenti la Giuria, alla musi-cista Jessica Crucitti e ai ragazzi del Liceo Scientifico “Leonardo DaVinci” per la loro fattiva ed importante collaborazione.

A causa delle ultime riforme che hannointeressato il settore dell'istruzione,numerose scuole hanno subito una seriedi conseguenze negative.Questo è il caso anche della scuolaprimaria di Donisi, frazione del Comunedi Siderno, che dopo anni di vigore ècaduta in un periodo buio, dovute ad unaserie di concause prima tra tutte la tantoattesa ristrutturazione che non è mainemmeno iniziata. Altri fattori che hannogiocato a sfavore di questa scuola sono imancati finanziamenti per materialedidattico, occorrente per la puliziaquotidiana e tutto ciò che può renderedignitosa la vita degli alunni ed il lavorodegli insegnanti.Ma la comunità di Donisi non si arrendee, grazie ad una proficua collaborazionetra genitori ed insegnanti sabato 26maggio ha presentato uno spettacolocompletamente autofinanziato. Larappresentazione ha voluto valorizzarel'impegno e le conoscenze didattiche deglialunni che hanno presentato la nostraterra in ogni suo aspetto, allestendo unamostra di lavori artigianali, cimeli antichi eprodotti alimentari casalinghi. Lospettacolo è stato un susseguirsi di notiziegeografiche, storiche e culturali, di poesiee proverbi in vernacolo e si è concluso conballi folkloristici magistralmente suonatidal vivo da Francesca Caccamo e si èconclusa con un commovente emozzafiato Inno Nazionale. La palestradella scuola, dove si è svolta lamanifestazione, risuonava di applausicome da tempo non accadeva più.Tutto questo vuole essere un esempio dicollaborazione e senso della comunità ede monito per i ragazzi, insegnandogli chenon bisogna arrendersi davanti alledifficoltà. Così la scuola di Donisi risorge,dopo anni di silenzio e ci auguriamo chequesto sia solo l'inizio di una lunga eproficua storia di una piccola scuola dicampagna.

La rivalsa dellascuola di Donisi

Il Comune di Ardore, dopo ilgrande successo della primaedizione 2011, rilancia ilConcorso Canoro “L'emozionedi una voce”. Il Concorso èaperto a tutti i generi musicali ea tutti i cantanti dai 12 anni in sue prevede quattro categorie.Per iscrizioni o ulteriori info:[email protected]

ARDORE

II Edizione “L’emozione di una voce”Il Presidente Rocco Sgambelluri, ilDirettivo e tutti i Volontari fanno pre-sente che stanno svolgendo la loromissione sociale anche con il genero-so contributo del cinque per milledevoluto dai cittadini. Per questomotivo chiedono loro di ricordarsianche quest’anno dell’Associazioneriportando nella dichiarazione deiredditi il codice fiscale della SidernoSoccorso 900 13720801

SIDERNO

Siderno Soccorso: aiutateci ad aiutareL’appuntamento è fissato peroggi, alle ore 18:30 presso lasede di Calabria Etnica e vedràprotagonista l’areale di Bianco,celebre per la sua tradizione divini passiti, attraverso gli scattidel fotografo FrancescoTurano, l’artigianato le tradizio-ni locali e la degustazione deivini delle storiche CantineIelasi.

BIANCO

I sensi delle Terre: terzo appuntamento

“GIOVANNI E CATERINA”

Madre Teresa di Calcuttaall'incontro anche Pirandello. Nel 1938 Alvaro pubblicò il suo romanzo “L'uomo èforte”, metafora della condizione umana sotto un regi-me totalitario. Prezzolini lo lesse, apprezzò e ne propo-se la traduzione in inglese negli USA. Durante unavacanza a Fiuggi, nel luglio 1938, scrisse ad Alvaro: «Lasoddisfazione intera l'ho avuta leggendo il suo “L'uomoè forte”. Lei ha saputo prendere un soggetto contempo-raneo in un clima superiore di poesia e di mito. È pro-babile che fra molti anni un certo momento della nostrastoria sarà indicato dagli Italiani come quello del suoromanzo: dico della nostra storia mondiale. Ha svilup-pato il suo tema con una ricchezza di psicologia chemeraviglia, con trovate originali, con pagine assai belle,e con un tono che sa tenersi sempre alla stessa altezzada cima a fondo, che fa sentire una profonda unità».Alvaro rispose: «Il suo giudizio mi dà coraggio, perchéso da quali esigenze e da quale distacco mi arriva. Ledirò anzi che mi sorprende». Probabilmente, era unaallusione alla diversa posizione tenuta dai due neiriguardi del fascismo. Passeranno molti anni. Alvarointanto era morto. Prezzolini, tornato a vivere in Italiadagli Stati Uniti, annotava nel suo diario il 24 febbraio1963: «Leggo Alvaro con ammirazione e compianto diaverne letto prima soltanto un libro». Un riconosci-mento che vale l'intera esegesi sul nostro scrittore.Diverso fu invece il sentimento che Prezzolini rivolse adun altro letterato calabrese, Leonida Rèpaci. Nel 1963,il fondatore del “Viareggio” aveva criticato alcuneosservazioni caustiche di Prezzolini sui premi letterari,sospettando che prendessero di mira soprattutto la suamanifestazione. Prezzolini nel suo Diario lo liquidòcosì: «Quanto tempo fan perdere i letterati affaristi».Povero Rèpaci.

© Francesco D. Caridi

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Parlando

Cinema

di

DOMENICA 03 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 30

Il duro lavoro sta pagandobene, ma state trascurandoaltri aspetti importanti dellavita. Date nuovi stimoli allavita affettiva, riposatevi eorganizzate meglio il tempo.

La sicurezza nel lavoro saràuno dei vostri pilastri, cosìcome l'affetto della personache amate, ma ricordate chele cose si evolvono, coltivateciò a cui più tenete.

Se siete single ci sarà unincontro che farà cambiarela vostra vita. Preparatevi,perchè non sarà come lealtre volte. La felicità vi faràscordare gli altri intoppi.

Il lavoro assorbirà granparte del tempo e nonavrete la possibilità di stac-care del tutto. Questo,però, non vi peserà e fare-te sempre la cosa giusta.

Le difficoltà sono statenumerose e di vario tipo.Il duro lavoro, comunque,sarà ripagato man manoche i vari tasselli andran-no al loro posto.

Un piccolo rimorso non vifarà dormire sonni tranquilliquesta estate. Che fare?Ovviamente cercate di risolve-re il problema. I dissapori conl’amata si aggiusteranno.

BILANCIA

dal 23 settembreal 22 ottobre

SCORPIONE

dal 23 ottobreal 22 novembre

SAGITTARIO

dal 23 novembreal 21 dicembre

CAPRICORNO

dal 22 dicmbreal 20 gennaio

ACQUARIO

dal 21 gennaioal 19 febbraio

PESCI

dal 20 febbraioal 20 marzo

Una visita in una zona di rarabellezza vi farà dimenticare gliaffanni. Sarà una sensazionemai provata prima, che viriconcilierà con la vostra vita evi favorirà in tutti i campi.

ARIETE

dal 21 marzoal 20 aprile

Se siete single, vi ritrovere-te in situazioni che nonpromettono bene, ma inrealtà la vostra animagemella sarà altrove, e laincontrerete, ma per caso.

TORO

dal 21 aprileal 20 maggio

ALCINEMA

CINEMA NUOVO Siderno,info:0964/ 342776 Operazione vacanze/ 18.00 - 20.00 - 22.00 CINEMA GOLDEN Roccella J, info:333/ 7672151nessun film in programmazioneCINEMA VITTORIA Locri, info:339/7153696 Mib 3 - Men in black 3/ 18.00 - 20.00 - 22.00 CINEMA GARIBALDI Polistena,info:0966/ 932622 American pie,ancora

insieme/ 16.30 - 19.30 - 22.00CINEMA POLITEAMA Gioia T., info:0966/ 51498American pie,ancorainsieme/ 18.00 - 21.00CINEMA ODEONReggio C.,info:0965/ 898168 Men in black 3 /18.00 - 20.00 - 22.00 CINEMA AURORA Reggio C.,info:0965/ 45373Cosmopolis/18.10 - 20.20 - 22.30

NUOVA PERGOLA Reggio C.,info:0965/ 21515 Lorax,il guardiano dellaforesta/ (animazione)alle 18.00 in digitale 2D senzaocchialialle 20.00 - 22.00 in 3DMULTISALA LUMIERE Reggio C.,info:0965/ 51036 Sala De Curtis Lorax,il guardiano dellaforesta/ (animazione)alle 18.00 in digitale 2D senzaocchialialle 20.00 e alle 22.00 in 3D

Sala SordiMen in black 3/ alle 18.00 e alle 20.15 in digitale alle 22.20 in 3DFino al 6 giugnoSolo per lunedì 3 giugno:tutti glispettacoli saranno in digitale 2D,offerta ingresso 6 euroSala De SicaAttack in the block/19.00 - 21.00 - 23.00Sala MastroianniDark shadow/18.30 - 20.40 - 23.00fino al 5 giugno

GEMELLI

dal 21 maggio al 21 giugno

State vivendo un poco oltreil vostro limite e dovete cal-marvi. Più persone si acca-valleranno nella vostra vitapiù avrete da fare per sbro-gliare la matassa.

CANCRO

dal 22 giugnoal 22 luglio

La crisi economica per voinon è solo sui giornali, la statevivendo con durezza e questovi crea sconforto. Reagite,magari con una piccola follia.

LEONE

dal 23 luglioal 23 agosto

Guarderete la vita affettiva,questa settimana, in modo dif-ferente, e anche il lavoro e glihobby cambieranno. Cercatedi lavorare bene.

VERGINE

dal 24 agostoal 22 settembre

Cercate di non affaticarvi e didare ampia considerazionealla persona amata. L'anno èfavorevole per un viaggio incompagnia. Occhio agli amici!

OROSCOPO

...è il punto di incontro di chilotta per il Sud. Se ami ilSud unisciti a noi.

..E nemmeno dei costruttori o dei cantasto-rie. Decenni di balle, di studi e soldi spreca-ti. Tutti a convincervi che la pianura Padanafosse zona a basso rischio sismico. Tutti oraad ammettere di essersi sbagliati, di branco-lare nel buio. La verità è che la tecnologia, lascienza e ogni disciplina hanno fatto in certicampi passi da gigante, in altri fornisconosolo ipotesi. Il grave, però, della scienzaquando sbaglia è di causare conseguenzedisastrose. Se a sbagliare è la storia al massi-mo abbiamo considerato re uno al posto diun altro.. e chi se ne frega. Ma se la comunitàscientifica elabora dati dei quali il legislatore

si serve per creare norme che andranno a incidere sulla vita, si arriva al dramma. Spiegatevelo come maii morti dei terremoti più recenti siano stati prodotti dalle macerie di edifici relativamente giovani.Ricordate a L'Aquila, lo studentato e l'ospedale? Costruzioni con al massimo qualche decennio sulgroppone. Allo stesso modo in Emilia sono cascati al suolo i capannoni industriali. Avete intuito il moti-vo. Qualche volta gli uomini hanno fregato la legge e non hanno rispettato i suoi dettami, da ultimoanche gli edifici perfettamente in regola sono andati giù perché costruiti con criteri idonei a una zona abasso rischio sismico. Questo è, in padania si usa poco ferro e pochi pilastri perché questo richiedono lenorme antisismiche. Al sud cemento armato a fiumi si usa, o si dovrebbe usare perché territorio ad altorischio sismico. Ma la scienza si è trasformata in opinione e allora tutto si inverte. Ora i sismologhi sisono lanciati in un'altra previsione, le scosse in Emilia dureranno un paio d'anni. Il tempo ci dirà se sitratta dell'ennesima balla. Sta di fatto che nella mia già lunga vita di sole scientifiche ne ho sentite tante.L'Italia si sarebbe dovuta desertificare già da un decennio, così si sarebbe dovuto esaurire il petrolio. Ighiacci avrebbero dovuto essere già sciolti e l'uomo a quest'ora avrebbe già dovuto sbarcare su Giove.Balle un'interminabile serie di frottole che ci rifilano da una vita. Spero solo che anche la profezia deimaya appartenga a quella stessa serie, se no fra un po' la dovrò smettere di scrivere le mie cazzate.

La verità dell’Iridedi Benjamin Bowson

Non fidatevidei sismologi...

In seguito all'unificazione territorialedell'Italia nel 1860, la storia delRisorgimento fu scritta ed adeguata infunzione dei nuovi padroni, i Savoia.Il primo atto fu quello di giustificare l'in-vasione - avvenuta senza un motivo esenza dichiarazione di guerra - delRegno delle Due Sicilie, uno Stato inpace con tutti; in sostanza, quasi un tra-dimento. A tal fine, fu inventata e propa-gandata la più grande menzogna risorgi-mentale: quella del degrado e della mise-ria del Sud povero ed arretrato.Al momento dell'unità d'Italia, la ric-chezza dello Stato meridionale, costitui-ta dai depositi aurei esistenti presso lebanche delle Due Sicilie, era di pocoinferiore a mezzo miliardo di lire-oro edin quantità doppia rispetto a quella ditutti gli altri Stati italiani messi assieme.A ciò si aggiungeva la solidità della stes-sa moneta circolante, tutta in metallopregiato (niente carta) che, per il suovalore intrinseco, non si era mai svaluta-ta (quindi, l'inflazione, era un fenomenosconosciuto) nei 126 anni in cui regnò ladinastia borbonica. Un'altra verità stori-ca venne sapientemente occultata dallastoriografia risorgimentalista, e cioè che,subito dopo l'unità, fu combattuta unacruenta guerra civile, con centinaia dimigliaia di morti (1 milione di meridio-nali), passata alla storia come lotta al bri-gantaggio. I Savoia hanno fatto crederedi aver “liberato” il Sud dalle angherie edalla fame. Ma dopo oltre 10 anni didura repressione, iniziò un massiccioesodo di popolo dal Sud, ove primaerano sconosciute la disoccupazione el'emigrazione (non meno di 26 milioni diemigranti). Nel 1861, il bilancio finanzia-rio dello Stato italiano risultò essere ilseguente (in Lire Italiane del 1861):Lombardia milioni 8,1Ducato di Modena milioni 0,4Parma e Piacenza milioni 1,2Roma milioni 35,3Romagna, Marche edUmbria milioni55,3Piemonte e Sardegna milioni 27,0Toscana milioni 85,2Venezia milioni 12,7Regno delleDue Sicilie milioni 443,2Totale milioni 668,4

Le condizioni socio-economiche del Regno delle Due Sicilie al momento dell'unificazione

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la Riviera

DOMENICA 03 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 31

Blob of the week

Amarcord Ymcachi si riconosce ???

Lorenzo summer party

“Er Meglio”

Dopo la sconfitta in Coppia Italia i 2 tifosi juventini AgataAltomonte e Davide Scarfò dichiarano: ci tenevamo alla Coppa,

ma siamo usciti a testa alta, anzi altissima.

Il brodino dei della coppetta

Brenno sei l’orgoglio ditutta la tua famiglia.

Francesco

Signor Panetta, potevi risparmiartiil viaggio a Reggio, aspettandoche la magistratura facesse il suocorso o volevi anticipare i tempitanto è il risentimento che haiprovato per la sconfitta elettorale?Hai pensato per un attimo allamaggioranza dei cittadini onesti ealla città martoriata? Cosìandiamo sempre più indietro,regalando il solito basso orizzonteai nostri figli! Il sindaco della cittàche è anche il vostro sindaco,purtroppo, per problemi di salutesi trovava fuori sede e tu e i tuoicolleghi siete stati solidali… (noncredo proprio) avete pensatobene ad andare a dimettervi ,speriamo per sempre !!! Conilcommissario prefettizio nelsangue si nasce, non si diventa.Ma non è poltica. Non ci resta che sperarenei nostri figli chepossano andare ungiorno tutti verso lastessa direzione,sotto una solabandiera eportarlasempre piùin alto condignità lealtà elegalità.

GiuseppeBelligerante

PALL NE BELLIGERANTE

Vincenzo e Rosinella hanno corono-nato il loro sogno insieme ad amici

e parenti. Ringraziano, il GrandHotel President, Le farfalle in fiore

e Roberta Sposa per aver reso questo giorno indimendicabile

7 Giugno 1952, 7 Giugno 201260 ANNI DI MA60 ANNI DI MATRIMONIOTRIMONIO

Amore e passione.Ciccio e Gioconda Tedesco di SidernoFOREVER: anno dopo anno, giorno

dopo giorno, minuto dopo minuto. Unesempio assoluto di amore vero

per le nuove generazioni

Vendesi Bar Caffetteria

sito a Roccella J. in via Roma

info: 3683630731

1987-2012“SPAZIO DONNA”

di Giovanna MORANO

(Via Garibaldi, 241tel. 0964.22475, Locri)

festeggia i 25 anni di attività

Alle gentili clienti, perl’occasione, è riservato

un omaggio

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