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PACCHETTO PESTICIDI

Attività di controllo da parte delle strutture

del Dipartimento di Prevenzione

Asti, 08 maggio 2014

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Piano Nazionale Alimentazione

Animale

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PACCHETTO PESTICIDI

PNAA

� Predisposto dal Min. della Salute (Dip. della

sanità pubblica veterinaria, della sicurezza

alimentare, e degli organi collegiali per la

tutela della salute – Direzione Generale della

Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari)

� Durata triennale (2012 – 2014)

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PACCHETTO PESTICIDI

PNAA

�Parte generale

� Aspetti generali dei controlli sulla filiera dei mangimi e sull’attività di campionamento

�Parte tecnica

� Programmi di campionamento specifici

�Modulistica

� Modulistica per i prelievi, verbali d’ispezione, ecc

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PACCHETTO PESTICIDI

REGOLAMENTO CE 178/2002

Mangime (o alimento per animali) :

qualsiasi sostanza o prodotto, compresi gli additivi, trasformato,

parzialmente trasformato o non trasformato, destinato alla

nutrizione per via orale degli animali

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PACCHETTO PESTICIDI

PNAA – Obiettivi generali del Piano

� assicurare l'effettuazione, omogenea e coordinata, dei controlli dei mangimi in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione (responsabilità primaria della sicurezza dei mangimi ricade sugli OSM);

� realizzare un sistema di raccolta dei dati relativi al monitoraggio ed alla sorveglianza, razionale e di facile utilizzo, che assicuri le comunicazioni in tempi rapidi tra i vari organismi di controllo;

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PACCHETTO PESTICIDI


Operatore del settore dei mangimi (OSM)

la persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle

disposizioni della legislazione alimentare nell'impresa di mangimi

posta sotto il suo controllo

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PACCHETTO PESTICIDI


Impresa del settore dei mangimi

ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che

svolge una qualsiasi delle operazioni di produzione, lavorazione,

trasformazione, magazzinaggio, trasporto o distribuzione di

mangimi, compreso ogni produttore che produca, trasformi o

immagazzini mangimi da somministrare sul suo fondo agricolo ad

animali

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PACCHETTO PESTICIDI

REG. CE 183/2005che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi

DEFINIZIONI:

Produzione primaria di mangimi:

� la produzione di prodotti agricoli (coltivazione, raccolto, mungitura e l’allevamento di animali o la pesca) da cui derivano prodotti che, dopo la raccolta o cattura, non vengono sottoposti ad altre operazioni ad eccezione di un semplice trattamento fisico (pulitura, imballaggio, stoccaggio, essiccamento naturale o insilamento)

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PACCHETTO PESTICIDI


OBBLIGHI GENERALI:

Nell’alimentazione di animali destinati alla produzione di alimenti gli agricoltori prendono misure e adottano procedure per mantenere al livello più basso ragionevolmente ottenibile il rischio di contaminazione biologica, chimica e fisica dei mangimi, degli animali e dei prodotti di origine animale.

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PACCHETTO PESTICIDI


OBBLIGHI SPECIFICI

Produzione primaria:

Per le operazioni al livello della produzione primaria di mangimi e le seguenti operazioni correlate:

� trasporto, stoccaggio e manipolazione di prodotti primari nel luogo di produzione;

� operazioni di trasporto per la consegna di prodotti primari dal luogo di produzione a uno stabilimento;

� miscelazione di mangimi per il fabbisogno esclusivo dell’azienda, senza usare additivi o premiscele di additivi ad eccezione degli additivi per insilati,

gli OSM ottemperano alle disposizioni di cui all’Allegato I, ove necessario per le operazioni effettuate.

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PACCHETTO PESTICIDI

PNAA – Obiettivi generali del Piano

� verificare il possesso ed il mantenimento dei requisiti strutturali e funzionali dell’impresa del settore dei mangimi oggetto di controllo ufficiale, con particolare riguardo a:

� Fasi produttive;

� Procedure e accorgimenti finalizzati ad evitare le contaminazioni (fisiche, chimiche e biologiche) ivi comprese le contaminazioni crociate;

� Rintracciabilità dei prodotti

� Sistemi di autocontrollo adottati dagli OSM

� verificare, per gli aspetti di carattere sanitario, la rispondenza degli alimenti per animali e di ogni altra sostanza impiegata per la produzione di alimenti per animali, o nell’alimentazione degli animali, ai requisiti previsti dalla vigente normativa.

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PACCHETTO PESTICIDI

PNAA – Obiettivi specifici del Piano 2012 - 2014

� Aggiornamento dell’anagrafe delle imprese del settore dei mangimi ai sensi del Regolamento(CE) 183/2005;

� Controllo ufficiale sull’applicazione delle restrizioni relative al divieto di utilizzo delle proteine animali trasformate (PAT) nell’alimentazione degli animali;

� Controllo ufficiale delle Micotossine nell’alimentazione degli animali (aflatossina B1,ocratossina A, zearalenone, deossinivalenolo, fumonisine, tossine T-2 e HT-2),

� Controllo ufficiale dei Contaminanti Inorganici e Composti Azotati, Composti Organoclorurati, e Radionuclidi nell’alimentazione degli animali;

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ALIMENTAZIONE ANIMALE

PNAA – Competenze

� Ministero della Salute: definisce, programma e coordina l’attività di controllo ufficiale a livello nazionale.

� Regioni e Province Autonome: attività di coordinamento;

� AA.SS.LL: espletamento dell’attività di campionamento e di verifica ispettiva;

� PIF e UVAC: controlli sui mangimi provenienti dalla Ue e dai Paesi terzi;

� II.ZZ.SS.: eseguono le analisi di laboratorio;

� ISS: revisioni d’analisi;

� Centri di Referenza Nazionali e i LNR: coordinano le attivitàanalitiche, gestionali interlaboratorio.

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PACCHETTO PESTICIDI

SOPRALLUOGHI ISPETTIVI

Da effettuare:

� Senza preavviso

� In base alla categorizzazione del rischio

su:

� gli stabilimenti riconosciuti ai sensi dell’articolo 10 Regolamento (CE) n.183/2005;

� gli stabilimenti registrati ai sensi dell’art 9 del Regolamento (CE) n.183/2005;

� gli operatori del settore dei mangimi medicati (D.Lvo n.90/93), registrati o riconosciuti ai sensi del Regolamento (CE) n.183/2005;

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PACCHETTO PESTICIDI

SOPRALLUOGHI ISPETTIVI – VERIFICHE

Le ispezioni devono prevedere almeno la verifica di:

� requisiti minimi, strutturali e funzionali e del possesso dell’atto autorizzativo rilasciato dall’A. C.;

� metodologie di produzione, di lavorazione, di trasformazione, dimagazzinaggio, di stoccaggio, di distribuzione, di trasporto e di somministrazione;

� procedure ed accorgimenti finalizzati ad evitare le contaminazioni fisiche, chimiche e microbiologiche;

� valutazione delle procedure in materia di GMP, GHP e HACCP;

� etichettatura;

� registri;

� sistema di rintracciabilità delle materie prime e dei prodotti;

� procedure operative e modalità attuative relative all’autocontrollo

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PACCHETTO PESTICIDI

SOPRALLUOGHI ISPETTIVI – VERBALI

Per ogni ispezione > redazione del verbale di cui una copia deve essere consegnata all’interessato.

E’ composto da:

�Una pagina iniziale (anagrafe, autorizzazioni, attività)

�Una parte centrale variabile a seconda della tipologia di attività

�Una parte finale in cui vengono riassunte le risultanze dell’ispezione, espresso un giudizio e, se del caso, impartite prescrizioni.

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PACCHETTO PESTICIDI

CAMPIONAMENTI

�Si applica il REG CE 152/2009 ad esclusione di.

� campioni per ricerca salmonella sp.

� campioni per ricerca pesticidi,

per i quali si applica il DM 20 aprile 1978

�Linee guida del Ministero della Salute sul campionamento per il controllo ufficiale degli alimenti per gli animali per l’attuazione del PNAA (2010)

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PACCHETTO PESTICIDI

Piano di controllo sulla presenza di contaminanti inorganici, composti azotati, composti organoclorurati e radionuclidi

Solo programma di monitoraggio per la ricerca di:� Arsenico (farine di pesce e mangimi a base di)

� Cadmio (materie prime e mangimi x erbivori)

� Melamina (materie p. ad alto tenore proteico, mangimi per animali da compagnia, derivati del latte)

� Mercurio (farine di pesce e mangimi a base di)

� Nitriti (Insilati)

� Pesticidi clorurati (farine di pesce, grassi ed oli di o. a. e mangimi a base di).

� Radionuclidi (materie prime, foraggi, mangimi, cereali).

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PACCHETTO PESTICIDI

CAMPIONAMENTI

Sono oggetto di campionamento:

� gli additivi;

� le premiscele;

� materie prime per mangimi di origine: animale, vegetale, minerale;

� tutte le tipologie di mangimi (completi e complementari);

� gli alimenti medicamentosi per animali (contenenti premiscele medicate);

� i prodotti intermedi;

� l’acqua di abbeverata.

Il prelievo di campioni deve essere effettuato lungo tutta la filiera produttiva, incluse le fasi di distribuzione, di trasporto e somministrazione.

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PACCHETTO PESTICIDI

CAMPIONAMENTI

VERBALE DI PRELIEVO

� Fac simile Allegato 1

� Almeno in triplice copia

� Allegare sempre copia dell’etichetta o del documento commerciale

� VOPE (da conservare agli atti dell’organo prelevatore)

� Eventuale campione in contraddittorio (prelevare 2 aliquote)

� Allegare alla copia per il laboratorio la ricevuta di avvenuta accettazione in ARVET

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PACCHETTO PESTICIDI

CAMPIONAMENTI

ANALISI

� IZS in possesso di metodica accreditata

� Screening e successiva conferma in caso di positività

� Convenzioni IZS con altri laboratori pubblici (es ARPA) per ricerche specifiche

� ISS per le analisi di revisione

� Esiti e Rapporto di prova in SIGLA WEB

� Esiti in ARVET (comunicazione automatica, a mezzo mail all’organo prelevatore, di eventuali non conformità)

� Comunicazione ufficiale (R.R./PEC) della non conformitàall’interessato ed all’organo prelevatore, con indicate le modalità per la richiesta di analisi di revisione

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PACCHETTO PESTICIDI

CAMPIONAMENTI

In caso di non conformità il Servizio veterinario dell’ASL:

� sequestra la partita oggetto del campionamento,

� attiva indagini finalizzate a rintracciare i quantitativi della partita eventualmente già distribuiti;

� attiva indagini finalizzate a ad individuare eventuali impianti terzi di distribuzione e di produzione;

� informa immediatamente la Regione o Provincia autonoma e l’Azienda sanitaria locale competenti per territorio dello stabilimento di produzione (se extraregionale),

� effettua l’ispezione dell’OSM presso il quale è stato eseguito il campionamento risultato non conforme;

� accerta l’eventuale presenza delle sostanze rinvenute nel campione o di altre sostanze la cui detenzione non sia prevista dalla normativa vigente;

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PACCHETTO PESTICIDI

CAMPIONAMENTI

In caso di non conformità il Servizio veterinario dell’ASL:

� verifica le procedure messe in atto al fine di prevenire eventuali contaminazioni crociate o altri pericoli durante le fasi di produzione, di deposito e durante il trasporto;

� ove ritenuto necessario, procede al campionamento di matrici biologiche, sugli animali che hanno avuto accesso al mangime, secondo le procedure e nei casi previsti dal Piano Nazionale Residui;

� per gli animali a cui sono stati somministrati i mangimi risultati positivi e/o i prodotti da essi derivati, prima dell’esito al libero consumo, dovranno essere adottate, ove possibile, misure o controlli sanitari per escludere in ogni caso la presenza di rischi per ilconsumatore;

� applica eventuali sanzioni amministrative o penali.

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PACCHETTO PESTICIDI


Si applica:

� a tutte le fasi della produzione, compresa la produzione primaria e

l’immissione sul mercato

� alla somministrazione di mangimi ad animali destinati alla

produzione di alimenti

� alle importazioni/esportazioni di mangimi da e verso paesi terzi

LL’’IMPORTANZA DELLA IMPORTANZA DELLA

TRASVERSALITATRASVERSALITA’’ OPERATIVAOPERATIVA

TRA SERVIZI DIPARTIMENTALITRA SERVIZI DIPARTIMENTALI

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TRASVERSALITA’ OPERATIVA

Nell’ambito della tematica afferente i prodotti fitosanitari la presentazione che vado a proporre

assume una connotazione gestionale-organizzativa ed operativa strettamente correlata al ruolo che ricopro

nel Dipartimento di Prevenzione, ruolo di coordinatore

dei processi o procedimenti a valenza integrata o trasversale, cioè processi che coinvolgono l'apporto

competenziale di più Servizi dipartimentali


Ciò che vado a rappresentare potrebbe sembrare a

priori marginale rispetto alle argomentazioni attinenti l'evento formativo; in realtà non lo è poiché il corso, tra

i suoi obiettivi, si pone anche quello di pervenire all'elaborazione di procedure, istruzioni operative,

check-list da adottare durante l'espletamento delle

attività di controllo sul commercio e sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari nella aziende agricole della nostra

Regione


Quindi uno degli obiettivi prioritari di queste giornate formative è quello di produrre contenuti ispettivi,

modalità comportamentali ispettive il più possibile

condivise per rendere efficaci ed appropriati i controlli in tale settore


Ma quando parliamo di modalità comportamentali ispettive non possiamo sorvolare sui contenuti di

alcune importanti direttive nazionali in materia di

"controlli ispettivi" sulle imprese (art.14 legge 4 aprile 2012 n. 35 e relative linee guida), nè tantomeno di altri

rilevanti documenti di programmazione e pianificazione operativa come il PRISA (Piano

Regionale Integrato Sicurezza Alimentare) e il PRP (Piano Regionale di Prevenzione)


L’art.14 legge 4 aprile 2012 n. 35 e relative linee

guida, precisa che la disciplina dei controlli sulle imprese, comprese le aziende agricole, deve essere

ispirata ai principi della semplicità, della proporzionalitàdei controlli stessi e dei relativi adempimenti burocratici

alla effettiva tutela del rischio, nonchè al massimo

coordinamento delle attività di controllo da parte delle Unità Operative o Servizi che hanno competenza

istituzionale sulla tematica oggetto d’accertamento


IL PRISA (Piano Regionale Integrato Sicurezza Alimentare) e il PRP (Piano Regionale di Prevenzione)

rivendicano la necessità di un vero e proprio ri-

riorientamento delle funzioni di vigilanza sviluppato sulla base di alcuni criteri fondamentali:

• differenziamento degli ambiti d’attività ispettiva in

relazione al rischio con cui essi impattano, a breve e

lungo termine, sulla salute (es.:categorizzazione del rischio basata su parametri rispecchianti la maggiore o

minore congruità degli aspetti strutturali, tecnologici, conduzionali, organizzativi, competenziali, ecc.)


• attenta analisi dei dati che provengono da strumenti di

sorveglianza epidemiologica (banche dati finalizzate ad identificare e valutare le varie tipologie di rischio e

programmare conseguentemente le priorità di

intervento ispettivo - es. banche dati su statistiche infortuni e malattie professionali sul lavoro)

• appropriata valutazione e gestione delle non conformità

od anomalie (elementi rilevanti a cui riferirsi per la

programmazione delle priorità)


• ottimizzazione nell'utilizzo delle risorse professionali

(introduzione di criteri di flessibilità e

multidisciplinarietà nella gestione delle attività ispettive, utilizzando di volta in volta strumenti diversi quali

l'accertamento congiunto o integrato, che riunisce contemporaneamente le specificità competenziali di

più operatori appartenenti a Servizi dipartimentali diversi, e l'accertamento vicariato, che consente di

surrogare quelle porzioni di competenze proprie di altri

Servizi o Unità operative attraverso l’acquisizione di indirizzi operativi)


Una delle criticità che rende difficoltosa l'applicazione di

strumenti come l' "Integrazione operativa" e il "vicariamento operativo" è la mancata conoscenza, da

parte dei Servizi Dipartimentali, della reciproca programmazione e pianificazione settoriale degli

interventi ispettivi.


La causa di tale ignoranza è soprattutto insita nell'assenza di strumenti operativi integrati (es.

software informatici integrati di valenza regionale,

registri unici dei controlli,ecc.) che permettano a ciascun Servizio di visionare gli accertamenti

programmati dalle altre Unità operative e richiederne eventualmente l'integrazione collaborativa o il

vicariamento.

Ma certamente un'altra causa è rappresentata anche

da una scarsa tendenza comunicazionale tra i Servizi del Dipartimento, probabile retaggio di una settorialità

e specificità eccessivamente radicate nel tempo.


L’utilizzo degli strumenti dell’ “integrazione operativa”e del “vicariamento operativo”, caldeggiato da norme e

documentazioni programmatiche, apporta numerosi

vantaggi in termini di efficacia ed efficienza:

• eliminazione o riduzione delle duplicazioni e sovrapposizioni ispettive

• ottimizzazione d'impiego delle risorse umane e strumentali

• incremento del livello degli standard ispettivi di

prevenzione (LEA ISPETTIVO)

Alla luce di tali vantaggi si è ritenuto di iniziare ad

applicare tale strategia operativa al controllo sul commercio e sull'uso dei prodotti fitosanitari nelle

aziende agricole.


La tematica relativa al commercio e conseguente utilizzo in azienda di prodotti fitosanitari coinvolge diversi ambiti

prevenzionali e pertanto si presta bene ad essere

affrontata in modo multidisciplinare.

Coinvolge infatti la competenza:

SIAN e SVET, in quanto l’utilizzo di tali prodotti è attuato

in aziende agricole/imprese familiari dedite alla produzione primaria

SPRESAL, per la verifica dei requisiti di sicurezza delle

macchine agricole, (tra cui quelle deputate all’irrorazione

delle miscele), dei depositi di stoccaggio fitosanitari poiché preparati pericolosi, dei D.P.I. in uso agli addetti

SISP, per gli eventuali impatti sulla salute pubblica

derivanti dalle operazioni di trattamento fitosanitario


La programmazione degli interventi di vigilanza integrati in

ambito fitosanitario prevede:

• valutazione delle disparità numeriche dei controlli sulle

aziende agricole/imprese familiari demandati a ciascun Servizio (in modo particolare SIAN, SVET e SPRESAL),

dai singoli Piani Nazionali e Regionali (PRISA, PIANO REGIONALE AGRICOLTURA), che sono predisposti

senza alcun coordinamento sovra-istituzionale (Stato,

Regioni,ecc.)

• riunione collegiale dei Servizi competenti per definire l’ammontare dei controlli fattibili congiuntamente

• individuazione dei criteri di scelta delle aziende/imprese familiari da ispezionare sulla base di quanto in

precedenza indicato (graduazione del rischio, dati di sorveglianza epidemiologica, riscontro di precedenti non

conformità, ecc).


Relativamente ai criteri di scelta delle aziende

agricole/imprese familiari da ispezionare possono

considerarsi:

• dimensione in termini di addetti e di superficie colturale

• entità della tipologia di rischio considerato (igienico-

sanitario, infortunistico, ecc.)

• orientamento colturale, che può richiedere maggiore o minore apporto di prodotti fitosanitari

• distribuzione territoriale delle aziende agricole/imprese familiari

• esito sfavorevole di precedenti accertamenti

• esposti, segnalazioni provenienti dalla collettività


La definizione del gruppo o squadra ispettiva deputata

all'accertamento e quindi la definizione dello spettro di competenze necessarie ed appropriate per ciascun

intervento è ulteriormente ottenuta raccogliendo,

preliminarmente all’ispezione, il maggior numero di informazioni e documentazioni inerenti l'azienda

agricola o l'impresa familiare da sottoporre a controllo, avvalendosi, per tale scopo, delle banche dati

istituzionali, o realizzate in attuazione di specifici protocolli d'intesa, nonchè degli archivi storici presenti

presso i Servizi dipartimentali.


Parallelamente a questa organizzazione integrata

d'accertamento ispettivo è stato realizzato un

documento istruttorio (scheda) altrettanto trasversale, una check-list definita “modulo fitosanitari” che

raccoglie tutte le informazioni necessarie ai vari Servizi per valutare se l'azienda/impresa familiare

assolve agli adempimenti previsti dalle normative

vigenti di settore

E' stata redatta per soddisfare ai dettami normativi attualmente vigenti e dovrà essere progressivamente

modificata ed ampliata in relazione alle scadenze

temporali d'adeguamento previste dal PAN (Piano di Azione Nazionale per l'Uso Sostenibile dei prodotti

fitosanitari), di cui al decreto 22 gennaio 2014.


Tale scheda (check-list), afferente unicamente alla tematica fitosanitaria e sottoscritta solamente dal

personale accertatore, compendia quella redatta in loco

dal funzionario SPRESAL (“scheda sopralluogo aziende agricole“) ed integra i verbali di ispezione, di

eventuale campionamento di prodotti fitosanitari e primari, di eventuale sanzione e/o prescrizione, redatti

dagli altri funzionari dei Servizi competenti che

partecipano al sopralluogo.


I contenuti della scheda prevedono:

• inquadrabilità dell'attività agricola di produzione primaria,

ai fini della normativa sulla sicurezza negli ambienti di lavoro (D.lvo n.81/2008 e s.m. e i.). Dall’accertamento

può emergere che trattasi di:

“impresa familiare”, nel qual caso la verifica coinvolge

unicamente la conformità delle attrezzature da lavoro –apparecchiature d’irrorazione fitosanitaria e macchine

agricole -, adeguata e corretta dotazione di DPI per gli addetti, eventuale congruità della sicurezza impiantistica

“azienda” con lavoratori dipendenti, nel qual caso occorrono maggiori adempimenti quali la valutazione dei

rischi, la sicurezza impiantistica, la sorveglianza sanitaria, gli obblighi di informazione e formazione,

l’adeguamento igienico-sanitario dei luoghi di lavoro, ecc.


• verifica circa la corretta attuazione degli adempimenti

previsti per l'acquisto e l'utilizzo dei fito-sanitari (possesso del certificato di abilitazione, disponibilità in

loco del registro trattamenti fitosanitari, annotazione di tutti i dati previsti dalle norme, etichettatura conforme

a quella depositata presso la Banca dati del

Ministero della Salute, verifiche tempi di "carenza" e di "rientro", segnalazione preventiva esecuzione

trattamenti irrorativi, eventuale campionamento miscela fitosanitaria se è in atto il trattamento)



• verifica sicurezza d'uso delle macchine agricole e delle attrezzature impiegate per l'applicazione dei prodotti

fitosanitari (atomizzatori, nebulizzatori, ecc.)

• verifica dotazionale (adeguatezza del numero di

dispositivi) e di congruità funzionale (marcatura CE, corretta manutenzione e conservazione) dei mezzi di

protezione individuale a disposizione del/degli operatore/i dell'azienda/impresa familiare

• controllo requisiti dei luoghi di stoccaggio dei prodotti fitosanitari

• controllo requisiti di sicurezza alimentare dei prodotti primari immagazzinati in azienda (Reg. CE 852/2004)



• controllo dei requisiti igienico-sanitari dei mangimi

eventualmente prodotti ed immagazzinati nell'azienda

(PNAA - Piano Nazionale Alimentazione Animale)

• eventuale campionamento di confezioni di prodotti fitosanitari e, se in atto trattamenti al momento

dell'ispezione, controllo sulla congruità delle operazioni

di preparazione e distribuzione delle miscele da irrorare nonchè eventuale prelievo della miscela stessa

• eventuale campionamento di prodotti primari e di

mangimi per verificarne l'osservanza dei limiti massimi di

residui fitosanitari (LMR)


Gli items informativi della scheda abbracciano in gran

parte lo spettro competenziale SIAN e SPRESAL, eventualmente VET "Area C" se l'azienda produce

mangimi per il suo fabbisogno e SISP se al momento

dell'ispezione sono in atto applicazioni irrorative fitosanitarie che possono costituire pregiudizio per la

salute pubblica (vicinanza a parchi, piste ciclabili, ecc.)

Relativamente a tale ultimo aspetto l’attività SISP può

essere surrogata dagli altri Servizi presenti al sopralluogo, stante la mera occasionalità di rilevare

trattamenti fitosanitari all'atto dell'accertamento e considerato il ridotto numero di items informativi che la

scheda integrata prevede per tale aspetto


ASPETTI OPERATIVI

Prima di uscire dalla sede di lavoro per avviarsi a svolgere l'ispezione congiunta è necessario verificare

che:

• la dotazione personale di D.P.I. sia completa, efficiente,

pulita e conforme a quanto previsto dalla documentazione di valutazione dei rischi per la

specifica linea d'attività

• sia presente sull’auto una cassetta di pronto soccorso

debitamente fornita di presidi sanitari d'emergenza


ASPETTI OPERATIVI

• l'attrezzatura e la strumentazione necessaria per

l'intervento ispettivo sia ben ancorata nel bagagliaio

dell’auto

• vi sia disponibilità di un contenitore capiente di acqua

distillata e di un cellulare aziendale immediatamente fruibile.


ESCLUSIONE OPERATIVA

E’ escluso dallo svolgimento di tali di accertamenti:

• il personale ispettivo che non abbia ricevuto una

corretta informazione sui rischi, sui pericoli derivanti dalla manipolazione e/o campionamento di prodotti

fitosanitari nonché sull’uso corretto dei D.P.I.

• i neo-assunti, seppur correttamente informati, sino al

termine del periodo di prova conclusosi favorevolmente.

• I soggetti in possesso di certificato medico attestante l'inidoneità per patologie


ESCLUSIONE OPERATIVA

• il personale ispettivo che sta seguendo una terapia con antibiotici (è cura dell'interessato segnalarlo affinchè

l'esonero sia motivato)

• che è in stato di sospetta o conclamata gravidanza

• che è privo di D.P.I. e della formazione necessaria


SPERIMENTAZIONE OPERATIVA

• In data 29 aprile 2014 è stato effettuato da personale

SIAN, SPRESAL e SISP un sopralluogo presso un'azienda agricola ubicata nella realtà territoriale

astigiana alfine di sperimentare l'approccio ispettivo

integrato e valutarne aspetti positivi ed eventuali criticità

• Il sopralluogo ha coinvolto una ditta a conduzione familiare (impresa familiare) esercente l'attività di

coltivazione ortaggi, coltivazioni miste di cereali e altri

seminativi.



L'ispezione è stata condotta seguendo le indicazioni della procedura operativa che prevede:

• l'ingresso in azienda

• l'immediata interlocuzione con il titolare dell'impresa per motivare l'oggetto dell'intervento

• l‘apprestamento dei dispositivi di protezione individuale prima di avviare l'accertamento

• la perlustrazione delle aree dell'azienda per individuare l'ubicazione del locale stoccaggio fitosanitari, l'area

occupata dalle macchine agricole (ivi comprese quelle utilizzate per l'irrorazione dei preparati fitosanitari), i siti

di deposito della produzione primaria



• Durante il sopralluogo il titolare, unico interlocutore, èstato coinvolto a turno dai 3 ispettori nel controllo

inerente l'utilizzo dei fitosanitari, la verifica del locale

stoccaggio, l'accertamento dei requisiti di sicurezza dei macchinari agricoli e di quelli utilizzati per i trattamenti

fitosanitari, la dotazione dei DPI e le modalità di conduzione dell'attività di produzione primaria.



• Sono state acquisite tutte le informazioni previste nella

scheda integrata

La scheda è risultata essere:

• uno strumento utile

• snello, anche se ricco di numerosi items

• adattabile alle situazioni ispettive



• progressivamente modificabile ed ampliabile in

relazione alle scadenze temporali d'adeguamento

previste dal PAN (Piano di Azione Nazionale per l'Uso Sostenibile dei prodotti fitosanitari)

• durante l’accertamento la scheda è stata arricchita di un

ulteriore item riguardante la segnaletica di sicurezza da

apporre sull'arredo (armadio) ospitante i preparati pericolosi



• Le tempistiche d'accertamento, senza esecuzione di

campionamenti di prodotti fitosanitari e di prodotti primari, hanno richiesto un impegno orario di circa 2

ore e mezza

• le sinergie ispettive tra i tre funzionari e l'interlocutore

sono state soddisfacenti senza intoppi, nè particolari rallentamenti

• la sperimentazione relativa all’accertamento integrato può considerarsi riuscita anche se dovrà soggiacere ad

ulteriori verifiche per confermarne efficienza ed efficacia


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA


Programmazione mandati operativi

• esercitazione pratica di controllo etichettature.

Sostanzialmente si tratta di ricercare, attraverso la

Banca Dati prodotti fitosanitari del Ministero della Salute, e trascrivere alcuni parametri d'etichettatura

(numero di registrazione del preparato fitosanitario, simbologia di pericolo ascrivibile a quel preparato,

tempo di rientro correlato) relativi ad un elenco di prodotti fitosanitari indicati nel prospetto seguente


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Programmazione mandati operativi

• L'altro mandato consiste nel valutare ed eventualmente

variare i contenuti di alcuni elaborati prodotti da questa ASL AT relativamente alle attività di controllo sul

commercio e sull'utilizzo dei prodotti fitosanitari. Si tratta di procedure operative, istruzioni operative,

check-list ispettiva integrata, prontuario dei

provvedimenti sancitivi conseguenti a rilievo di non conformità. L'intento è di pervenire ad una serie di

documentazioni condivise che possano costituire validi strumenti operativi a livello regionale

GRAZIE DELL’ATTENZIONE !

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