dott.ssa michela bonora - ii giornata

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La violenza contro le donne e l’intervento con gli uomini autori di violenza Pinerolo 20-21 Maggio 2016 Dott.ssa Michela Bonora Assistente Sociale specialista CambiaMenti- Percorsi antiviolenza per uomini Trento e Bolzano Soccorso Violenza Sessuale e Domestica Ospedale Policlinico Milano

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La violenza contro le donne e l’intervento con gli uomini autori di violenza

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Page 1: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

La violenza

contro le donne

e l’intervento con

gli uomini autori

di violenza

Pinerolo 20-21 Maggio 2016

Dott.ssa Michela Bonora

Assistente Sociale specialista

CambiaMenti- Percorsi antiviolenza per uomini – Trento e Bolzano

Soccorso Violenza Sessuale e Domestica – Ospedale Policlinico Milano

Page 2: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

I temi: -ORE 09.00-13.00 - aggressività, rabbia, violenza - il contesto culturale della violenza sulle donne -ORE 13.00-14.30 Pausa pranzo ORE 14.30-17.30 - diverse esperienze/modelli a confronto

Page 3: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

PARTIAMO DA QUI

…..RABBIA….

…..AGGRESSIVITA’….

…..VIOLENZA….

Page 4: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Rabbia/ira

•Emozione primaria, imprescindibile e universale •La provano bambini e adulti •Uomini e donne •La rabbia se riconosciuta e gestita può avere funzioni positive ( energia positiva ma anche campanello d’allarme di stati di malessere)

Page 5: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

•Tendenza che può essere presente in ogni comportamento e in ogni fantasia volta all’etero o all’auto distruzione, oppure all’autoaffermazione. •Aggredior (latino): cammino in avanti •Presenza di elementi di competizione e instaurazione del predominio e del soggiogamento di quanti vengono percepiti come rivali (es. regno animale). •Aggressività connota elementi di ostilità (negativa) ma anche di positivi di attività ,energia, spirito di iniziativa

Galimberti U., Psicologia- Le Garzantine (1999)

Aggressività

Page 6: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Che cosa intendiamo per violenza?

Provi a descrivere cos'è e cosa significa per lei la "violenza" e a cosa le fa pensare questo termine, anche facendo riferimento ad episodi concreti che l'hanno riguardata personalmente o che sono accaduti ad amici o conoscenti.

Secondo me la violenza è ….

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L’utilizzo intenzionale della forza fisica o del potere, minacciato o reale, contro se stessi, un’altra persona, o contro un gruppo o una comunità, che determini o che abbia un elevato grado di probabilità di determinare un danno fisico o psicologico.

OMS (2002)

Page 8: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Mettiamo e ri mettiamo i confini Definizione di concetti

Di quale violenza stiamo parlando

1993 – Violenza contro le donne (ONU)

1996- Violenza domestica (OMS)

2002- Violenza nelle relazioni intime (OMS)

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1993- VIOLENZA CONTRO LE DONNE Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, ONU

The term "violence against women" means any act of gender-based violence that results in, or is likely to result in, physical, sexual or psychological harm or suffering to women, including threats of such acts, coercion or arbitrary deprivation of liberty, whether occurring in public or in private life.

Ogni atto di violenza fondato sul genere che comporti o possa comportare per la donna danno o sofferenza fisica, psicologica o sessuale, includendo la minaccia di questi atti, coercizioni o privazioni arbitrarie della libertà, che avvengono

nel corso della vita pubblica o privata.

matrimoni forzati, stupri di guerra, mutilazioni genitali (infibulazione), tratta e sfruttamento della prostituzione, lapidazione,

Violenza contro le donne

(violenza di genere)

famiglia

comunità

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1996- VIOLENZA DOMESTICA (OMS)

Ogni forma di violenza fisica, psicologica o sessuale che riguarda tanto soggetti che hanno avuto o si propongono di avere una relazione intima di coppia, quanto soggetti che all’interno di un nucleo familiare più o meno allargato hanno relazioni di carattere parentale o affettivo.

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2002- VIOLENZA NELLE RELAZIONI INTIME (OMS)

(…)Per violenza contro il partner si intende qualsiasi comportamento all’interno della relazione di coppia che provochi danno fisico, psicologico o sessuale ai soggetti della relazione. Tali comportamenti comprendono: • atti di aggressione fisica: schiaffi, pugni, calci e percosse; • abuso psicologico: intimidazione, svalutazione e umiliazione costanti; • rapporti sessuali forzati e altre forme di coercizione sessuale; • diversi atteggiamenti di controllo: isolare una persona dalla sua famiglia d’origine e dagli amici,controllarne i movimenti e limitare le sue possibilità di accesso a informazioni o assistenza. Quando l’abuso viene ripetutamente perpetrato nell’ambito della stessa relazione, si parla spesso di “maltrattamento”.

Page 12: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata
Page 13: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Maltrattamento

Quando Definire è difficile…

Violenza

Conflittualità/alta conflittualità

Reciprocità, parità, corresponsabilità Risorsa (può diventare distruttivo)

Asimmetria, esercizio di potere e controllo,

sopraffazione sistematica

L’utilizzo intenzionale della forza fisica o del potere, minacciato o reale, contro se stessi, un’altra persona, o contro un gruppo o una comunità, che determini o che abbia un elevato grado di probabilità di determinare un danno fisico o psicologico.

OMS (2002)

Page 14: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Come fare per distinguere?

1. Raccogliere elementi

(fare le domande)

2. Evidenziare una categoria

(fare delle valutazioni)

Entrambe operazione delicate e complesse!

Page 15: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

La ruota del Potere e del Controllo (Modello Duluth)

Definizione della violenza

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La ruota della Parità (Modello Duluth)

…alla definizione della parità

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Le forme della violenza Violenza fisica

Violenza psicologica

Violenza sessuale

Violenza economica

Violenza sociale

Stalking (2009)

Molte volte le forme di violenza sono co-presenti ma si è orientati a prestare maggiore attenzione ai “segni” della violenza fisica che sono più facilmente riconoscibili e documentabili….. “piccole cose di valore non quantificabile”

Quando l’abuso viene ripetutamente perpetrato nell’ambito della stessa relazione, si parla di “maltrattamento”.

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“Due tipi particolari” Stalking & Maltrattamento

- Reati continui

- Escalation negli atti

- Possibilità di richiedere l’ammonimento

- Forte asimmetria di potere tra autore e vittima che si struttura nel tempo

-Gelosia e senso di possesso

- Causano confusione (cortocircuito tra male e bene)

Esiti estremi e degenerazioni di

relazioni pericolose, disfunzionali e a rischio : difficoltà ad intervenire

in via preventiva

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La dinamica del maltrattamento: spirale della violenza

Tolleranza alla violenza e strategie di coping (fronteggiamento)

- Uno stalker/maltrattante non si presenta mai come “cattivo” (il lato buono che viene rinforzato durante la “luna di miele”)

- Le condotte violente non sono quasi mai gravi e frequenti all’inizio della relazione ma lo diventano nel corso del tempo (spirale della violenza)

- La donna si trova sempre più in una condizione di isolamento e quindi di dipendenza dal partner - Ha un’immagine di sé distorta, si percepisce come incapace e debole, non si

fida delle proprie percezioni

Page 20: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Ciclo

de

lla viole

nza

1. Tensione

In casa si respira aria tesa per alcuni contrasti , si discute e la donna può dimostrare maggiori risorse

2. Esplosione della violenza l’uomo sente di perdere il controllo e agisce violenza, riassumendo il potere della situazione; la donna prova paura e angoscia: ambiguità del male nella relazione d’amore, si vergogna per l’accaduto

3. Luna di miele: L’uomo chiede perdono utilizzando meccanismi di difesa.

La donna si assume le colpe della situazione, da speranze al cambiamento

Page 21: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Come intervenire? Non sottovalutare la violenza sin dai primi esordi

Nominare la violenza

Sostenere la donna nel riconoscimento degli atti di violenza e alla percezione del rischio

Proporre uno spazio adeguato ad enrtrambi

Mai colpevolizzare la donna

La responsabilità della violenza è di chi l’agisce E non ci sono giustificazione alla violenza

presa in carico dell’uomo autore di violenza per una responsabilizzazione

Non pensare che: la violenza finisca con la fine della relazione

soluzione del “servizio” sia la soluzione giusta per la donna

Page 22: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

IL CONTESTO CULTURALE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE

ASCOLTATO DAGLI UOMINI

Page 23: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Le radici del maltrattamento maschile nelle relazioni intime raramente hanno a che fare con lo scarso controllo della rabbia Molto più spesso riguardano un sistema di pensieri, convinzioni, atteggiamenti che giustificano e supportano tali comportamenti e che portano gli uomini ad esercitare un certo grado di controllo (che spesso avevano e che forse sentono perduto) sulla vita della partner.

Page 24: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

C’è un’altra parola oltre a quella della violenza che desta sconcerto, rabbia o discussioni accese in questi gruppi e questa parola è la parità. “Gli uomini maltrattanti sono molto attaccati a certe abitudini che possiamo chiamare privilegi e la prospettiva di avere uguali diritti e doveri rispetto alla propria partner può apparire insopportabile. Spesso davanti a queste discussioni emerge un vissuti di “vittime”, si sentono trattati in modo ingiusto e impari sostenendo che in realtà è la donna che comanda o che pretende”

“In Italia sono le donne che comandano per questo gli uomini le uccidono”

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Cultura di riferimento ha una FORTE influenza sul fenomeno pochi casi di “padre padrone”, solo in uomini “lontani, stranieri” molti casi si evidenziano “crisi di ruolo maschile” che affaticano la relazione con l’altra, la donna, e aumentano la componente aggressiva nella conflittualità che può sfociare in violenza

•Nuovi padri •Disoccupazione •Chi prende le decisioni? •Sensazione di essere poco considerati/riconosciuti

Page 26: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Prospettive future dall’esperienza di CAMBIAMENTI

Maggior partecipazione al maschile ai temi connessi alle pari opportunità Nascita di gruppi di autocoscienza maschili Valorizzazione dei benefici per gli uomini rispetto al tema della parità Educazione sulle relazioni di genere e sull’affettività sin da piccoli (grande gap culturale!)

Rinegoziare un NUOVO PATTO tra i GENERI

Page 27: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

ORIGINI E SVILUPPO DEI PROGRAMMI PER UOMINI AUTORI DI VIOLENZA

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1977: Emerge (Boston)

collaborazione /contaminazione Tra uomini e operatrici centri antiviolenza/case delle donne

“Che fare” con gli uomini violenti = l’emersione del problema della violenza sulle donne = la nascita delle prima case rifugio ( 1° shelter “Heaven house” 1964)

sentimento d’impotenza operatrici del centro (“pezzo di scotch”) contatti tra uomini ed operatrici delle case delle donne attivazione del primo gruppo di autocoscienza per uomini che dichiaravano di voler cambiare il loro comportamento.

Grazie a questo lavoro pionieristico si iniziò a :

Definire la violenza come un comportamento appreso e non più come

una patologia.

Origine dei programmi- USA- INVIO SPONTANEO

Page 29: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

1981: Modello DAIP –Domestic Abuse Intervention Project (Duluth) gold standard; coordinated community response

brutali omicidi per maltrattamenti domestici riflessione con i servizi del territorio e il sistema penale sul senso della denuncia e della pena (spesso la denuncia non si concludeva con l ‘arresto, soprattutto se erano primi episodi o episodi sporadici) La violenza sulle donne non è un problema delle donne ma un problema della COMUNITA’ che deve attivarsi, insieme, per prevenirlo e contrastarlo e degli uomini che devono riflettere sul loro sistema di credenze (approccio profemminista) Sviluppo di un progetto di rete che coinvolgesse tutte le agenzie del territorio (sistema penale, forze dell’ordine, servizi sociali) Confronto con EMERGE e nascita di gruppi “court- mandated” attraverso il sistema della probation (uomini denunciati e “messi alla prova”)

Origine dei programmi- USA- INVIO SPINTANEO

Page 30: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

EUROPA 2006-2008 Work With Perpetrators

(UE- Daphne II)

Database: 192 programmi in 19 paesi EU- 25 6 paesi in cui erano assenti i programmi: ITALIA, Grecia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lettonia

Programa Contexto (Università di Valencia, Spagna)

Linee guida per lavorare con gli

uomini maltrattanti (precondizioni e principi)

www.work-with-perpetrators.eu

Uno sguardo in Europa

Page 31: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

PUNTI DI FORZA

• Legge nazionale forte (aumento denunce )

• Intervento dentro l’università (contesto di ricerca )

• invio dal Tribunale (basso drop out)

• Invio “garantito” tramite automatismi giuridici

• Percorso lungo (9 mesi)

PUNTI DI DEBOLEZZA

• invio coatto dal Tribunale Penale (UEPE)

• no collaborazione con agenzia del territorio

• Gruppo chiuso

• No contatto con le partner

• No contatto con centri antiviolenza

Programma “CONTEXTO” (Valencia)

Page 32: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

PUNTI DI FORZA

• Messa alla prova

• Metodo Scotland (stretta

collaborazione tra agenzie del

territorio)

• Contatto partner

• Accreditamento e linee guida di

riferimento

• Gestione uomo/donna

• automatismi giuridici

• Percorso lungo (9 mesi)

PUNTI DI DEBOLEZZA

• Invio coatto

• Nessuna considerazione

degli aspetti socio-

culturali e di contesto

Programma “CHANGE”(Scozia)

Page 33: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Il nostro percorso antiviolenza: dalla pratica alla teoria

Concetti base:

1. “Training”= allenamento, apprendimento ad un’educazione non violenta nelle relazioni affettive 2. “Comportamenti violenti”= non uomini violenti ma comportamenti violenti, possibilità di cambiamento della persona 3. “Responsabilità” la violenza è frutto di una scelta intenzionale, si può scegliere diversamente 4. “Sicurezza delle vittime” l’obiettivo fondamentale, in linea con la rete dei servizi contro la violenza sulle donne è la messa in sicurezza di donne/bambini

Page 34: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

• Esperienza sperimentale e innovativa sia per il territorio provinciale (Trentino e Alto Adige) che per il territorio nazionale (recente RELIVE)

• Mancanza di una legge di riferimento nazionale (es. Legge contro la violenza di genere, Spagna 2004)

• Ostacoli/problemi in fase di pre-avvio:

Difficoltà a trovare, a coinvolgere e a motivare gli uomini maltrattanti e i servizi

Il training antiviolenza in Trentino e in Alto Adige

Page 35: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

• La violenza sulle donne non è un problema delle donne

• è un fenomeno multidimensionale che richiede capacità di networking e sinergia

• I programmi per uomini maltrattanti non devono lavorare in isolamento

• Questo risponde anche alla difficoltà a trovare, a coinvolgere e a motivare gli uomini maltrattanti

Approccio coordinato di Comunità

Page 36: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

L’invisibile che diventa visibile

(Uepe, T.M. , FF.OO, avvocati)

Servizi sociali e consultori: segnalano agli uomini il percorso

Uomini volontari?

THE SYSTEM MATTERS Lavoro di rete con servizi sul territorio: corsi di formazione ad hoc, formazione itinerante, accordo operativo condiviso “dal basso” e protocolli formali

Le associazioni e le rete informali promuovono l’iniziativa

Contatto partner

Page 37: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Alcuni strumenti utili per l’invio

. Pubblicizzazione del servizio (n. di telefono, sitoweb, locandine, volantini) Serate di sensibilizzazione alla cittadinanza Corso di informazione per far conoscere il servizio Stesura di accordi operativi (es. Tribunale per i Minorenni, UEPE) Creazione di un protocollo di rete antiviolenza in cui deve rientrare ANCHE l’intervento con gli uomini che hanno agito violenza

Page 38: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

Alcuni strumenti utili all’invio

TUTTI I SERVIZI DEL TERRITORIO (SOCIALI, SANITARI, TERZO SETTORE) E LE FORZE DELL’ORDINE POSSONO: Riconoscere in modo corretto le situazioni di violenza

Motivare la persona (uomo e donna) a prendere contatti con i centri specializzati

Il cambiamento degli uomini passa ANCHE per un cambiamento dei servizi e delle prospettive d’intervento

Page 39: Dott.ssa Michela Bonora - II giornata

“ I l s i g i l l o p r o f o n d o d e l s a c c h e g g i o s e s s u a l e

( d e l l a v i o l e n z a d a p a r t e d i c h i d i c e d i a m a r e

n d r ) , è , i n v e c e , p r o p r i o i l c o n t r a r i o : p i ù a n c o r a

d i a l t r i t r a u m i c r e a s i l e n z i o .

C a n c e l l a l e p a r o l e , p a r a l i z z a n d o l a m e n t e e a p p o n e n d o v i i l m a r c h i o

d e l l a v e r g o g n a d i s u m a n i z z a l a v i t t i m a

m a a n c h e l ’a g g r e s s o r e , p e r c h é d i s t r u g g e i n e n t r a m b i u n a d e l l e

c a p a c i t à p i ù u m a n e , q u e l l a d i n a r r a r s i ”

Z o j a , L . “ C e n t a u r i m i t o e

v i o l e n z a m a s c h i l e ”

E d i t o r i L a t e r z a , 2 0 1 3