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Page 1: DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018 L'ORDINE 3 FONDERSI FA … · DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018 L'ORDINE 3 FONDERSI FA BENE AI TERRAZZAMENTI All'Associazione Fondiaria ªVigneti di S. Roccoº a Castione

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2018 L’ORDINE 3

FONDERSI FA BENE

AI TERRAZZAMENTI

All’Associazione Fondiaria “Vigneti di S. Rocco” a Castione Ardevenno hanno aderito 37 soci per un totale di 34mila metri quadri di vigneti

Prima associazione fondiaria in ValtellinaUn modo per superare la frammentazione dei terreni che ne ha causato l’abbandono con conseguenze pericolose per il paesaggioI proprietari non perdono nulla, anzi guadagnano

BENEDETTO ABBIATI

L’estrema frammentazione fon-diaria è uno dei principali proble-mi che hanno causato, e conti-nuano a determinare, l’abbando-no delle attività agricole nel terri-torio valtellinese, con gravi dannidi tipo economico ma soprattuttodi trasformazione e degrado delpaesaggio, che costituisce la “ma-teria prima” anche per altri setto-ri economici, prima di tutto il tu-rismo, l’ospitalità, le attività eno-gastronomiche.

Il Trentino e la FranciaRimediare a questa situazione,strettamente legata alla culturadella nostra popolazione e assen-te nelle aree di tradizione eredita-ria tedesca, come l’Alto Adige conla tradizione del “maso chiuso”,mediante gli accorpamenti ed ilriordino fondiario, è possibile mamolto oneroso, e in effetti vieneraramente praticato nella nostrarealtà concreta.

nendo di una superficie di dimen-sioni complessive ragionevoli,possa proseguirne la coltivazionee la gestione in termini tecnica-mente ed economicamente ac-cettabili, direttamente o tramiteaffidamento ad un operatore ido-neo.

Questo tipo di pratica, presen-tato a Sondrio nel 2014 dal pro-fessor Andrea Cavallero dell’Uni-versità di Torino nel corso di unincontro pubblico sul tema orga-nizzato da Società EconomicaValtellinese, sta trovando unesempio interessante con l’Asso-ciazione Fondiaria “Vigneti diSan Rocco” costituitasi a Castio-ne nel gennaio 2017. Come inmolte parti del versante reticodella media Valtellina, il paesag-gio agrario del Comune di Castio-ne, storicamente caratterizzatodai terrazzamenti vitati, ha subi-to nel corso dell’ultimo cinquan-tennio una dinamica di rapidoabbandono, arrivando ad una su-perficie vitata complessiva di cir-ca 105 ettari, pari a poco più dellametà del massimo storico regi-strato a metà del ’700 (205 ha); inparticolare la collina di San Roc-co, particolarmente rilevante sot-to il profilo paesaggistico, ha vistoun ampio abbandono della colti-vazione della vite ed un rapidorimboschimento dei terrazza-menti, con degrado dell’immagi-ne e anche innesco di possibilirischi per la stabilità dei terrazza-menti stessi.

L’iniziativa che ha portato allacostituzione e all’attività dell’As-sociazione Fondiaria Vigneti diSan Rocco rappresenta il puntodi incontro di differenti dinami-che da parte di diversi soggetti,tutti convergenti nell’interesseper la cura ed il recupero del terri-torio sotto il profilo paesaggistico,sociale ed economico.

Il Comune di Castione si pone-va l’obiettivo di recuperare l’origi-nario assetto del vigneto terraz-zato in un contesto ambientaleche in pochi anni era stato abban-donato e immediatamente fago-citato dall’avanzamento del bo-sco, con grave perdita di valoripaesaggistici.

SperimentazioneSocietà Economica Valtellinese,che da diversi anni studia i rap-porti che intercorrono tra l’eco-nomia agricola e l’evoluzione delpaesaggio valtellinese, era forte-mente interessato a sperimenta-re questa specifica modalità digestione dell’attività agricola. La

Cooperativa Intrecci, nell’ambitodel Consorzio di Cooperative “IlSolco”, che aveva ottenuto daFondazione Cariplo l’approvazio-ne di un articolato progetto voltoa creare occasioni di sostegno edi reinserimento lavorativo persoggetti in difficoltà ed espulsi dalmercato del lavoro, cercavaun’area su cui avviare una inizia-tiva di recupero di terreni agricoliabbandonati in cui impiegare la-voratori disoccupati.

La convergenza tra questi tresoggetti, unitamente all’essenzia-le supporto tecnico della Fonda-zione Fojanini di studi superiorie al supporto finanziario di Fon-dazione Cariplo, ha portato alconcreto avvio dell’iniziativa.

Sono state svolte alcune attivi-tà preliminari, quali un’azione diinformazione da parte dall’Am-ministrazione comunale, l’analisidella situazione fisica e catastaledelle aree in esame, l’invio a tuttii proprietari coinvolti di una pro-posta informale di manifestazio-ne di interesse per la costituendaAssociazione Fondiaria; nellostesso tempo Società EconomicaValtellinese ha adattato alla spe-cifica situazione la bozza di Statu-to fornito dal professor Cavallero,e in data 7 gennaio 2017 si è riuni-ta l’assemblea che ha portato allacostituzione dell’AssociazioneFondiaria “Vigneti di S. Rocco”,che ha visto in una prima fasel’adesione di sei soci fondatori, enelle settimane successive di altriproprietari, per un totale di 37unità catastali ed una superficie

di oltre 34.000 mq. di vigneti; trai proprietari che hanno aderito cene sono alcuni che ancora condu-cono direttamente il loro appez-zamento, ma che prevedono en-tro breve tempo di non essere piùnelle condizioni di proseguire lagestione diretta. L’AssociazioneFondiaria garantisce tutti gli ade-renti rispetto a possibili rischi diusucapione, li lascia liberi di ce-dere la loro proprietà con l’unicovincolo di lasciarla a disposizionedell’Associazione.

Lavori in corsoNei mesi successivi alla costitu-zione sono state espletate le pra-tiche di autorizzazione al taglioed all’espianto delle alberatureche avevano occupato le aree eall’esecuzione dei relativi lavori,che proseguiranno e sarannocompletati nella primavera del2018.

Il costo complessivo stimatoper l’intervento di recupero deivigneti è pari a circa 250.000 euro,coperto per oltre la metà dal con-tributo di Fondazione Cariplo eper la restante parte da un contri-buto stanziato dal Comune di Ca-stione A., da risorse della Coope-rativa Intrecci che gestirà partedell’area, e dalla partecipazionedi un imprenditore del settoreinteressato a prendere in gestio-ne la parte rimanente; nessunapartecipazione economica è statarichiesta ai proprietari aderenti,che anzi riceveranno già a partiredal prossimo anno un piccolocompenso, che in seguito si tra-

Recentemente stanno avvian-dosi anche nel nostro territorioalcune esperienze di Associazio-ne Fondiaria, che sembra costitu-ire uno strumento valido per con-trastare questa dinamica di ab-bandono, consentire la prosecu-zione delle attività agricole e noncomportare necessariamente laricomposizione fondiaria: questapratica, normata anche in termi-ni legislativi in Francia e già speri-mentata con esiti positivi in alcu-ne aree alpine italiane, si basasull’idea che i proprietari di areeagricole tra di loro confinanti,senza cedere i loro diritti di pro-prietà, aderiscano ad una Asso-ciazione Fondiaria che, dispo-

Che questa esperienza

possa diventare un esempio

Così si potrà conservare

quel paesaggio agrario

che costituisce uno dei fattoridi attrattività

turistica

sformerà nella quota parte di inun vero e proprio contratto diaffitto per i terreni di rispettivaproprietà.

Il progetto di recupero preve-de, oltre alla pulizia ed al consoli-damento dei terrazzamenti, an-che la parziale realizzazione diciglioni che consentano la lavora-zione meccanizzata del vigneto,la creazione di vie di accesso, ilreimpianto con vitigni autoctonie la realizzazione di impianti asupporto delle attività colturali.

Lo statuto dell’AssociazioneFondiaria è stato formulato inmodo tale da consentire in futurodi intervenire anche in altre areecon le medesime caratteristichee con necessità di recupero e digestione unitaria, ma la cosa piùimportante sarebbe quella chequesta esperienza possa diventa-re un esempio anche per affronta-re il problema della frammenta-zione fondiaria in altre situazionianaloghe, per conservare quel pa-esaggio agrario che costituisceuno dei migliori fattori di attratti-vità turistica del nostro territorio.

Un importante ruolo di incen-tivazione in tal senso potrebbeessere svolto dalle istituzioni edagli enti locali, che potrebberoopportunamente guidare ed in-centivare l’avvio di iniziative delgenere, fornendo supporto pro-cedurale e burocratico ed aiutan-do a superare gli ostacoli norma-tivi che ancora spingono di fattoad abbandonare le attività agrico-le e ostacolano le iniziative per uilrecupero delle aree abbandonate.

L’AUTORE

INGEGNERE DAL 2011 AL VERTICE DELLA SEV

Benedetto Abbiati, ingegnere, è il pre-

sidente della Società economica valtel-

linese (Sev) dal 2011. Sev è una associa-

zione culturale costituitasi nel 1993 con

lo scopo di promuovere un’identità

economico-sociale della Provincia di

Sondrio, supportando e stimolando la

riflessione e l’elaborazione su queste

tematiche con l’obiettivo di incentiva-

re un utilizzo integrato e condiviso del-

le risorse economiche, ambientali e

sociali. Sotto il coordinamento scienti-

fico di Alberto Quadrio Curzio, Sev ha

promosso convegni, seminari, corsi,

iniziative di studio e prodotti editoriali

di varia natura. In particolare ha pro-

mosso nel 2008 la redazione e la diffu-

sione dello Statuto comunitario per la

Valtellina.

Benedetto Abbiati INGEGNERE

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