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Alma Mater Studiorum Università di Bologna Seconda Facoltà di Ingegneria con Sede a Cesena Disegno Tecnico Aerospaziale L (A-L) Disegno Tecnico Industriale L (A-L) Anno Accademico 2006/2007 Docente: Ing. Alessandro Ceruti [email protected] Modalità di Esame L’esame consiste in una prova di disegno (estrazione di particolare da complessivo) e in una serie di domande teoriche inerenti argomenti svolti a lezione ed elencati nel programma del corso. Prima di sostenere la prova di disegno occorre avere svolto le Tavole elencate nelle seguenti pagine. Le tavole possono essere corrette al termine delle lezioni o a ricevimento (contattare via mail il docente per fissare appuntamento). La votazione che si consegue viene data dalla somma dei punteggi ottenuti nell’esecuzione delle tavole (max 4 punti), nella prova di disegno (max 15 punti ) e nelle domande di teoria (max 12 punti). Il punteggio è dato dalla somma dei voti conseguiti nelle singole prove: a 31 corrisponde il voto 30 e lode. Strumenti di disegno consigliati Riga da 50 cm, Squadra da 45°, Squadra da 30°, Compasso, Curvilinei, Mascherine con fori di vario diametro, Matita tenera (es. HB), Matita dura (es. F), Fogli da disegno squadrati formato A3 e A4, Gomma tenera. Consigli per disegnare correttamente Ricordarsi che le linee di tipo A devono essere 4 volte lo spessore delle linee di tipo B. Soprattutto se a mano libera, disegnare i particolari abbastanza grandi in modo da non lavorare nei piccoli spazi dove è più facile commettere errori. Cercare di occupare uniformemente il foglio senza lasciare spazi vuoti e altri con disegni troppo ravvicinati. La tabella deve essere compilata a biro: indicare Nome, Cognome, Data di esecuzione del Disegno, Numero della Tavola ed eventuale scala utilizzata (quando richiesta).

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Page 1: Disegno Tecnico Aerospaziale L (A-L) Disegno Tecnico ... · DISEGNO TECNICO AEROSPAZIALE (A-L) e INDUSTRIALE (A-L) Docente: Ing. Alessandro Ceruti, alessandro.ceruti@unibo.it Tavola

Alma Mater Studiorum Università di Bologna

Seconda Facoltà di Ingegneria con Sede a Cesena

Disegno Tecnico Aerospaziale L (A-L) Disegno Tecnico Industriale L (A-L)

Anno Accademico 2006/2007

Docente: Ing. Alessandro Ceruti

[email protected]

Modalità di Esame

L’esame consiste in una prova di disegno (estrazione di particolare da complessivo) e in una serie di

domande teoriche inerenti argomenti svolti a lezione ed elencati nel programma del corso. Prima di

sostenere la prova di disegno occorre avere svolto le Tavole elencate nelle seguenti pagine. Le

tavole possono essere corrette al termine delle lezioni o a ricevimento (contattare via mail il docente

per fissare appuntamento). La votazione che si consegue viene data dalla somma dei punteggi

ottenuti nell’esecuzione delle tavole (max 4 punti), nella prova di disegno (max 15 punti ) e nelle

domande di teoria (max 12 punti). Il punteggio è dato dalla somma dei voti conseguiti nelle singole

prove: a 31 corrisponde il voto 30 e lode.

Strumenti di disegno consigliati

Riga da 50 cm, Squadra da 45°, Squadra da 30°, Compasso, Curvilinei, Mascherine con fori di vario

diametro, Matita tenera (es. HB), Matita dura (es. F), Fogli da disegno squadrati formato A3 e A4,

Gomma tenera.

Consigli per disegnare correttamente

Ricordarsi che le linee di tipo A devono essere 4 volte lo spessore delle linee di tipo B.

Soprattutto se a mano libera, disegnare i particolari abbastanza grandi in modo da non lavorare nei

piccoli spazi dove è più facile commettere errori.

Cercare di occupare uniformemente il foglio senza lasciare spazi vuoti e altri con disegni troppo

ravvicinati.

La tabella deve essere compilata a biro: indicare Nome, Cognome, Data di esecuzione del Disegno,

Numero della Tavola ed eventuale scala utilizzata (quando richiesta).

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DISEGNO TECNICO AEROSPAZIALE (A-L) e INDUSTRIALE (A-L)

Docente: Ing. Alessandro Ceruti, [email protected]

Tavola N°1

Eseguire con gli opportuni strumenti le seguenti costruzioni geometriche:

• Divisione di un segmento in sette parti uguali (strumenti: squadre, compasso)

• Costruzione della bisettrice di un angolo a partire dai segmenti secanti entro cui è compreso

(squadre e compasso)

• Raccordo di due rette secanti lunghe 40 e 70 mm (squadre, compasso e curvilineo).

• Costruzione di una evolvente a partire da un cerchio di diametro di 50 mm (squadre,

compasso e curvilineo)

• Divisione di un cerchio di 60mm di diametro in 5 parti uguali e costruzione del pentagono

equilatero risultante (squadre e compasso)

Utilizzare le linee di tipo A per contorni, linee di tipo B per linee di costruzione e linea di tipo G per

linee d’asse. Ove non specificato prendere a piacimento le misure: si fa solo notare che più è

piccolo il disegno più risulta difficile la sua esecuzione, motivo per cui conviene adottare

dimensioni adeguate, soprattutto agli inizi. Visto che nella Tavola 1 si devono riportare parecchi

disegni potrebbe risultare più comodo dividere la tavola in due: Tavola 1 e Tavola 1bis. In

quest’ultimo caso si consiglia di adottare un foglio di formato A3 ed uno A4. o al limite due fogli

A3. Se si vuole utilizzare solamente un foglio A3 occorre prestare molta attenzione alla

distribuzione dei singoli disegni per sfruttare al meglio lo spazio.

Divisione di segmento

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Bisettrice di un angolo

Raccordo fa due linee

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Evolvente

Divisione del cerchio in 5 parti: pentagono

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Tavola N°2

Eseguire le proiezioni ortogonali del seguente particolare in scala 1:1. In accordo con le norme

utilizzare per gli spigoli in vista la linea di tipo A, per le linee di costruzione la linea di tipo B e per

gli assi la linea di tipo G.

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Tavola N°3

Eseguire il disegno della puleggia riportata in Figura rispettando le indicazioni e le quote presenti.

Linee di tipo A per gli spigoli in vista, tipo B per linee di costruzione e di tipo G per assi. Porre il

diametro D pari a 130 mm. Per aumentare la leggibilità della immagine al massimo il disegno non è

in scala: qualora siano necessarie dimensioni non quotate ricavarle facendo le proporzioni con

misure note (es. diametro che è 130 mm).

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Tavola N°4

Rappresentare, con il metodo della messa in tavola, il particolare sotto riportato.

• Rilevare le dimensioni dal modello (scala 1:1).

• Eseguire la tavola, con strumenti, a matita.

• Scegliere, in accordo con UNI 936, il formato più piccolo che permetta la necessaria

chiarezza, risoluzione ed economia.

• Scegliere le viste necessarie e sufficienti per la comprensione del modello.

• Usare linee secondo Normativa

• Non quotare

• Non rappresentare la griglia quadrettata

• Non lasciare indicate le linee di costruzione.

Scala 1:1

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Tavola N°5

Disegnare a matita e con l’ausilio di strumenti, in accordo con il metodo della messa in tavola, il

particolare sotto rappresentato a cui manca la terza vista.

• Rilevare le dimensioni dal disegno.

• Non quotare.

• Lasciare indicate le linee di costruzione (linee di proiezione, linea di terra ecc…, tutte di tipo

B).

• Eseguire, su foglio a parte, uno schizzo a mano libera del solido tridimensionale risultante.

Scala 1:1

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Tavola N°6

Rappresentare con il metodo della messa in tavola il particolare sotto riportato.

• Rilevare le dimensioni dal modello (scala 1:1).

• Eseguire la tavola con strumenti a matita.

• Scegliere, in accordo con UNI 936, il formato più piccolo che permetta la necessaria

chiarezza, risoluzione ed economia.

• Usare linee del tipo A, G (ed eventualmente E o F).

• Non quotare.

• Non lasciare indicate le linee di costruzione.

Scala 1:1

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Tavola N°7

Un cerchio di 40 mm di diametro genera, per rotazione attorno ad un asse, il toro sotto

rappresentato. Il centro del cerchio, nella sua rotazione di 360 attorno all’asse, descrive una

circonferenza di diametro pari a 80 mm. Rappresentare in scala 1:1, in accordo con il metodo della

messa in tavola, la sezione del toro ottenuta con un piano ortogonale al piano verticale (P.V.) ed

inclinato rispetto al piano orizzontale (P.O.). il piano di sezione è posizionato come indicato nel

prospetto.

• Impiegare linee di tipo A, B, E o F, G.

• Lasciare rappresentate le linee di costruzione.

• Non quotare.

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Tavola N°8

Rappresentare a matita e con l’ausilio di strumenti, in accordo con il metodo della messa in tavola,

il particolare sotto riportato. Rappresentare in vera forma, mediante ribaltamento sul piano verticale

(vista locale, secondo UNI 3970 pag. 3), la superficie relativa alla parte del pezzo inclinata di 45° in

corrispondenza della quale è ricavato un foro passante.

• I raccordi sono tutti di 3 mm.

• Tutti i fori e le asole sono passanti.

• Ottimizzare la disposizione delle viste e delle superfici in vera forma nel foglio.

• Non lasciare rappresentate le linee di costruzione.

• Utilizzare linee di tipo A, E (o F), G.

Scala 1:1

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Tavola N°9

Eseguire la messa in tavola dell’oggetto di cui sono riportate le tre viste in proiezione ortogonale.

• Disegnare in scala 1:1.

• Impiegare linee di tipo A (ed eventualmente di tipo G).

• Non lasciare rappresentate le linee di costruzione.

• Non quotare.

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Tavola N°10

Riprodurre a mano libera i seguenti esempi di viste particolari, parziali, locali e ribaltamenti. Per

trarre il maggior profitto possibile dalla tavola, studiare prima la norma UNI 3970.

• Cercare di mantenere, di massima, la proporzione tra i vari elementi dei pezzi.

• Cercare di riprodurre al meglio l’ortogonalità e il parallelismo tra rette nelle varie viste.

• Curare il posizionamento e l’allineamento delle viste.

• Cercare di mantenere costanti intensità e spessori dei tratti di linea utilizzati, ricordando di

evidenziare il rapporto 1:4 tra linee sottili e linee spesse.

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Tavola N°11

Rappresentare in Rappresentare in accordo con il metodo della messa in tavola, con strumenti, il

pezzo sotto riportato. Si esegua la sezione con piani consecutivi (UNI 3971) rispettando le

indicazioni riportate in figura.

• Il modello è raffigurato in assonometria isometrica (scala 1:1).

• Il foro interno è passante.

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Tavola N°12

Rappresentare, con strumenti, il pezzo sotto riportato utilizzando il metodo della messa in tavola.

Determinare le viste e/o sezioni necessarie e sufficienti per rappresentare correttamente il

componente.

• Il modello è raffigurato in assonometria ortogonale non unificata dalla vigente normativa

italiana (UNI 4819).

• Le dimensioni possono essere determinate utilizzando le indicazioni numeriche riportate

direttamente nell’assonometria e nella vista aggiuntiva riportata sotto.

• Valutare la disposizione più adatta delle viste e/o sezioni ritenute necessarie e stabilire la

scala di rappresentazione più idonea.

• I fori e le scanalature presenti sono tutte passanti.

• Il foro di diametro 16 mm, ricavato nella piastra inclinata di 45° rispetto al piano

orizzontale, ha asse giacente sul piano medio di simmetria del pezzo.

• I raggi di raccordo, rappresentati ma non quotati in figura, sono di 4 mm.

• Non quotare.

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Tavola N°12

Rappresentare, con strumenti, con il metodo della messa in tavola, il seguente componente

• Ridisegnare il pezzo in scala 1:2 e ricavare le sezioni richieste.

• Studiare la distribuzione più opportuna nel foglio delle viste e sezioni richieste, in modo da

riuscire a rappresentarle correttamente in un formato A3.

• Quotare, disponendo le quote nel modo ritenuto più razionale. I raggi di raccordo

rappresentati ma non quotati sono di 3 mm.

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Tavola N°13

EseguireRappresentare in scala 1:1, con strumenti, con il metodo della messa in tavola ed in

accordo con le norme del disegno tecnico, i componenti sotto riportati in scala 1:2 (ogni pezzo in un

foglio a parte).

Curare la disposizione delle quote in modo che risultino equispaziate e disposte nelle viste o sezioni

dove l’elemento da quotare è più chiaramente rappresentato.

Per ricavare maggiore profitto dall’esecuzione della tavola, leggere prima e attentamente le tabelle

UNI 3971 (sezioni) e UNI 3975 (quotatura)

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Tavola N°14

Per gli accoppiamenti contrassegnati con a), b), c) e d) si eseguano a mano libera:

il disegno del complessivo, evidenziando le condizioni funzionali e la catena minima di quote;

i disegni con quotatura funzionale (disegni del prodotto finito) dei singoli particolari.

Per economizzare carta, ogni complessivo con i relativi particolari potrà essere riportato in un unico

foglio (complessivi diversi andranno, comunque, su fogli differenti).

Qualora non quotati i modelli sono in scala 1:2.

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Tavola N°15

Disegnare con strumenti, mediante il metodo della messa in tavola, il componente sotto

rappresentato in assonometria (tutti i fori sono passanti). Interpretare e correggere (se necessario) il

modello allo scopo di rispettare le vigenti norme relative al disegno tecnico

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Tavola N°16

Disegnare con strumenti, in accordo con il metodo della messa in tavola e con le norme del disegno

tecnico, il componente sotto rappresentato in assonometria.

• Quotare.

• I fori e gli intagli presenti sono tutti passanti.

Bilanciere a leva Il semilavorato è in acciaio stampato. Il foro centrale può essere eseguito al tornio, se si tratta di

pochi pezzi: al trapano, con maschere, se la produzione è numerosa.

La lavorazione della forcella viene eseguita sulla fresatrice. Ulteriori lavorazioni al trapano e al

banco.

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Tavola N°17

Si ricerchino i giochi e/o le interferenze relativi agli accoppiamenti rappresentati sotto e di seguito.

Si esegua la tavola a mano libera ricopiando i disegni ed avendo com’esempio la soluzione relativa

al perno di centratura.

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Tavola N°18

Eseguire a mano libera gli schizzi relativi ai seguenti disegni riportati sotto e nel seguito:

a) Collegamento mediante vite mordente;

b) Collegamento mediante vite passante e dado (bullone).

c) Collegamento mediante prigioniero;

d) Collegamento albero-mozzo mediante linguetta di forma A (arrotondata).

e) Collegamento albero-mozzo mediante linguetta americana, o a disco, o Woodruff.

f) Collegamento albero-mozzo mediante chiavetta.

Curare il rapporto tra gli spessori delle linee che, in alcuni di questi casi, rivestono particolare

importanza a causa della rappresentazione di tipo convenzionale.

Nei casi d) ed e) aggiungere le sezioni richieste.

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Tavola N°19

Eseguire i disegni di montaggio di alcune tipologie di cuscinetti, in particolare:

• Cuscinetti radiali ad una corona di sfere.

• Montaggio cuscinetti obliqui a sfera ad “0” e ad “X”.

• Montaggio cuscinetto a rulli conici a “O” e ad “X”.

• Rappresentare inoltre un cuscinetto assiale reggispinta.

Si consiglia di studiare i montaggi sui libri di testo consigliati (Manfè Pozza Scarato – Disegno

Meccanico e Chirone Tornincasa – Disegno Tecnico Industriale) e di rappresentarli a mano libera.

Eseguire i disegni con le dimensioni adeguate tali da descrivere con chiarezza ogni particolare del

montaggio. Si consiglia di utilizzare due fogli formato A3.

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Tavola N°20

Le seguenti immagini rappresentano un giunto a dischi ed un giunto elastico. A partire da queste,

realizzare su due fogli A3 distinti il disegno di complessivo dei due giunti, completo di pallinatura e

della tabella indicante: numero di riferimento della parte, denominazione, quantità, materiale,

eventuali trattamenti termici. Per uno dei due giunti a scelta realizzare anche l’esploso su foglio A4.

Eseguire le tavole a mano libera, rispettando le normative e le proporzioni fra le parti. Denominare i

tre fogli Tavola 20, Tavola 20 bis e Tavola 20 ter.

Giunto a Dischi

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Giunto Elastico