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DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA UO Igiene degli Alimenti di Origine
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Piano annuale delle attività
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PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ – ANNO 2018
Premessa Il presente documento di programmazione descrive, a partire dagli esiti dell’attività di verifica e di valutazione complessiva (relazione annuale) relativa all’anno precedente, gli obiettivi specifici annuali e il loro sviluppo operativo, che impegnano la struttura per l’anno in corso. Costituiscono riferimenti imprescindibili alla pianificazione, e dunque vengono allegati al presente documento:
• gli atti relativi alla negoziazione definitiva di budget
• gli obiettivi strategici contenuti nel manuale della qualità del dipartimento Il presente documento presidia la coerenza con
• ogni altro documento applicabile del sistema qualità aziendale
• il piano della comunicazione
• le regole organizzative e di verifica contenute nel manuale della qualità del Dipartimento e del Programma di Sicurezza Alimentare
Il presente Piano operativo viene presentato, in un incontro ad hoc verbalizzato, a tutti gli operatori (dirigenza e comparto) della struttura, affinché ciascuno possa allineare i propri comportamenti e contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati per l’anno. La programmazione annuale della struttura è relativa, prioritariamente, agli obiettivi delle schede di budget:
• Attività
• Consumo dei beni sanitari ed economali
• Controllo qualità
• Formazione
• Soddisfazione degli utenti e comunicazione esterna
• Risorse umane
• Incident Reporting
• Azioni preventive, correttive, azioni per il miglioramento
• Audit clinici e organizzativi oltre ad altri obiettivi extra-budget, del dipartimento, del Programma o dell’unità operativa su indicazione regionale o aziendale, e segue i seguenti aspetti generali: Premessa Analisi della Relazione Annuale 2017 e della sua prevedibile Evoluzione Relazione Annuale 2017
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1. Attivita’
INTRODUZIONE: CRITERI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO
La pianificazione annuale dell’attività è basata sui seguenti criteri:
• Verifica, tramite il sistema informativo AVELCO, dei tempi effettivi di espletamento delle singole verifiche programmate così come definite dal documento regionale di categorizzazione del rischio (Categorizzazione del rischio OSA del comparto degli alimenti di competenza di SVET e SIAN Documento approvato dalla Conferenza Regione/AUSL del 22.11.2012).
• Verifica, tramite il sistema informativo AVELCO, dei tempi effettivi di espletamento delle attività non programmabili,
• Verifica dei tempi di spostamento per il raggiungimento dei luoghi di esecuzione delle prestazioni mediante consultazione dei riepiloghi chilometrici annuali
• Rimodulazione delle tempistiche in base alla disponibilità del personale in servizio con comparazione dei tempi di attività di Area Vasta e di tempi stimati per la gestione dell’attività non programmabile e dei tempi di spostamento
• Categorizzazione del rischio effettuata secondo i criteri del sopra citato documento Regionale e conseguente rivalutazione delle verifiche da effettuare presso i singoli OSA
• Attribuzione ai singoli dirigenti del carico di lavoro individuale
• Verifica trimestrale dell’avanzamento dell’attività pianificata, mediante il sistema informativo AVELCO
• Compilazione Trimestrale del CRUSCOTTO DEGLI INDICATORI Nel 2018 è prevista l’assunzione a tempo indeterminato di n° 2 Dirigenti Veterinari
Azioni previste
• Pianificazione dell’attività secondo la categorizzazione del rischio stabilita a livello regionale con protocollo tecnico del 18.10.2011.
• Mantenimento dell’attività sulle strutture riconosciute con le verifiche previste dal documento regionale di categorizzazione del rischio per attività riconosciuta.
• Riprogrammazione dell’attività svolta nel 2017 a fronte dell’inserimento a tempo indeterminato di n° 2 Dirigenti Veterinari e conferimento di incarico di esclusiva valenza organizzativo/gestionale del Direttore di U.O. Si segnala anche l’assenza di un Tecnico della Prevenzione per maternità.
• Obiettivi LEA per l’anno 2018 su RICONOSCIMENTI CE alle LEA FREQUENZE 2018 per i LEA DITTE RICONOSCIUTE 2018 mediante CARICHI vet 2018 ripartite in nell’anno con CARICO ACCESSI 2018
• Prosecuzione nel 2018 del piano di controllo per il Campionamento negli stabilimenti iscritti nelle liste di esportazione verso paesi terzi
• Progetto Team ispettivo multidisciplinare RUS (ristorazione utenze sensibili) + altre mense tot 70 mense da controllare.
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• Audit su 2 macelli, 2 depositi frigoriferi/riconfezionamento 1 sezionamento carni rosse, 1 stabilimento ovoprodotti e 1 salumificio. 2 pastifici saranno auditati in collaborazione col SIAN nell’ambito dell’attività integrata.
• Esecuzione di 4 supervisioni (2 ispettive e 2 documentali)
• Rispetto degli obiettivi regionali per il 2018
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LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SANITARIA:DPCM 12.01.2017
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ISPEZIONE DEI MACELLI E DELLE MACELLAZIONI 1-a) Il Veterinario Ufficiale ASL è presente in ogni impianto di macellazione durante la macellazione ed esegue la visita ante-
mortem sugli animali vivi per verificare il rispetto del benessere animale durante il trasporto e durante lo scarico al macello e la visita
post- mortem su quelli ammessi alla macellazione per giudicare la salubrità delle carni. (scheda n° 2 degli Obiettivi Specifici
Annuali)
Il Veterinario Ufficiale ASL accede ai centri di lavorazione selvaggina vigilando le fasi successive all’abbattimento, avvenuto
durante le battute di caccia, degli ungulati selvatici (prevalentemente cinghiali) e trasportati presso i centri di lavorazione della
selvaggina prima della loro commercializzazione.(scheda n° 2 degli Obiettivi Specifici Annuali)
N. STRUTTURE
ESISTENTI
N. STRUTTURE DA
CONTROLLARE
N. ACCESSI STIMATI
PER MACELLAZIONE E PER CENTRO DI LAVORAZIONE SELVAGGINA
18 18 1450
2-b) L’obiettivo di fornire al consumatore un alimento sicuro, verificare l’ottemperanza alla normativa vigente dei macelli e degli
impianti di lavorazione della selvaggina cacciata in materia di prodotti alimentari, verificare le condizioni di funzionamento degli
impianti di macellazione rispetto agli standard igienici, alla tracciabilità ed alle problematiche di benessere animale, si assolve
eseguendo i controlli ufficiali previsti utilizzando check-list ministeriali e regionali. (scheda n° 3 degli Obiettivi Specifici Annuali)
Gli impianti di MACELLAZIONE oggetto della suddetta attività sono:
N. MACELLI ESISTENTI NUMERO MACELLI DA
CONTROLLARE
N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO PREVISTO
18 18 96 966 100 %
I Centri di LAVORAZIONE della SELVAGGINA CACCIATA oggetto della suddetta attività sono::
N. MACELLI ESISTENTI N. CENTRI LAVORAZIONE della
SELVAGGINA CACCIATA DA
CONTROLLARE
N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO PREVISTO
5* 4 4 128 100 %
*1 cessato ad inizio anno
3-c)Controlli per il BENESSERE ANIMALE al macello : (scheda n° 5 degli Obiettivi Specifici Annuali)
consistono nella verifica del rispetto delle condizioni di BENESSERE relativamente allo scarico degli animali, alle loro condizioni di
pulizia nelle fasi che precedono la macellazione.
N. MACELLI ESISTENTI NUMERO MACELLI DA
CONTROLLARE
N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO PREVISTO
16 16 16 112 100 %
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4-d) Controlli per il TRASPORTO al macello: (scheda n° 6 degli Obiettivi Specifici Annuali)
consistono nella verifica del rispetto delle condizioni TRASPORTO relativamente ai mezzi che veicolano animali alla macellazione.
N. MACELLI ESISTENTI NUMERO MACELLI DA
CONTROLLARE
N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO PREVISTO
18 18 18** 18** 100 %
**1 per trasporto BOVINO/14 macelli- 1 per trasporto EQUINO/1 macello- 1 per trasporto OVICAPRINI/1 macello-
**1 per trasporto AVICOLI/2 macelli – 1 per trasporto CONIGLI/1 macello
5-e) Controlli per il L’ANAGRAFE BOVINA al macello: (scheda n° 7 degli Obiettivi Specifici Annuali)
consistono nella verifica del rispetto delL’ANAGRAFE BOVINA relativamente all’arrivo per la macellazione.
N. MACELLI ESISTENTI NUMERO MACELLI DA
CONTROLLARE
N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO PREVISTO
13 13 52 208 100 %
5-f) Altri Adempimenti già’ previsti nel PAA 2017
-La necessità di gestire correttamente la sicurezza alimentare di animali macellati d’urgenza in azienda a seguito di problemi che ne
rendono impossibile il trasporto al macello e le cui carni possono essere destinate al consumo umano comporta di dover ottenere
congruità della destinazione delle carni del 100% degli animali macellati classificati come Speciali d’Urgenza rispetto le evidenze
dei controlli previsti. (scheda n° 2 degli Obiettivi Specifici Annuali)
-Il REG UE 218/2014 impone all’ASL di effettuare in proprio controlli microbiologici sulle carcasse suine dopo la macellazione, si
prevede di effettuare 1 Tampone su ogni struttura che macella almeno 1 suino (1 Tampone ulteriore presso il Macello Savi).
NUOVI ADEMPIMENTI NON PREVISTI NEL PAA 2017
Sono stati consolidati i campioni di sangue per Anemia infettiva Equina cosi come previsto dal DM 02.02.2016
LA MACELLAZIONE per USO FAMIGLIARE DEI SUINI (attività su domanda):
consiste nel controllo veterinario delle macellazioni dei suini ad esclusivo uso familiare effettuate presso il domicilio del richiedente
e garantisce l’ispezione sanitaria e la verifica delle condizioni di benessere degli animali sottoposti a macellazione.
MACELLAZIONI USO FAMIGLIA N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO PREVISTO
* 200 *200 100 %
* il numero previsto è stimato sulla media storica degli ultimi 3 anni
CONTROLLO IGIENICO SANITARIO NEI SETTORI DELLA PRODUZIONE,
TRASFORMAZIONE E DEPOSITO DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
L’attività è svolta per garantire la sicurezza dei prodotti di origine animale lavorati e conservati negli impianti di trasformazione,
sezionamento e deposito; viene assicurato l’intervento del Veterinario per le richieste di certificazione, l’attività di controllo ufficiale
viene supportata dalla compilazione di check-list e vengono garantiti gli interventi relativi alle allerte alimentari.
1. CONTROLLO VETERINARIO DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI PRODOTTI A BASE DI CARNE E LOA
a) Controllo presso impianti di DI PRODOTTI A BASE DI CARNE e LOA: (scheda n° 8 degli Obiettivi Specifici Annuali)
comprende l’attività di controllo ufficiale sull’attività di preparazione dei prodotti a base di carne di ogni impianto. Prevede i
controlli ispettivi ed i controlli di processo, di prodotto e di tracciabilità. Il controllo programmato per l’anno 2016 in queste tipologie
di impianti è stato effettuato con le frequenze previste.
b) Controllo presso impianti di prodotti a base di carne ai fini della ESPORTAZIONE VERSO PAESI TERZI:
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l’inserimento dell’impianto nelle liste di quelli abilitati ad esportare verso alcuni Stati extra UE richiedono al servizio del controllo
ufficiale di verificare il mantenimento di particolari requisiti e processi di produzione derivanti da specifici accordi. Il controllo
ufficiale su questi impianti deve anche garantire la certificazione in esportazione dei prodotti ed il campionamento in base a
procedura operativa specifica. (scheda n° 9 degli Obiettivi Specifici Annuali).Un impianto è riconosciuto per l’esportazione in USA
di prodotti a base di carne pertanto necessita di un numero maggiore di verifiche sulla base della normativa USA
N. IMPIANTI ESISTENTI
N. IMPIANTI DA CONTROLLARE N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO PREVISTO
40 40 323* 2184 100 %
*di cui 8 per ricertificazione
2. CONTROLLO VETERINARIO DEGLI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI CARNI MACINATE E DI PREPARAZIONE A
BASE DI CARNE
Prevede l’attività del controllo Veterinario sulla produzione di carni macinate, preparazioni di carni e carni separate meccanicamente
di ogni impianto ed assicura i controlli ispettivi ed i controlli di processo, di prodotto e di tracciabilità dei prodotti di origine animale.
(scheda n° 8 degli Obiettivi Specifici Annuali)
N. STABILIMENTI CARNI
MACINATE E PREPARAZIONI
ESISTENTI
N. STABILIMENTI CARNI
MACINATE E PREPARAZIONI DA
CONTROLLARE
N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO PREVISTO
7 7 34 318 100 %
3. CONTROLLO VETERINARIO DEGLI IMPIANTI DI SEZIONAMENTO CARNI ROSSE E BIANCHE
Assicura il controllo ufficiale sull’attività di sezionamento in ogni impianto: prevede controlli ispettivi, di processo, di prodotto e di
tracciabilità sugli alimenti di origine animale. L’attività è svolta rispettando le normative vigenti ed il controllo programmato in
queste tipologie di impianti viene effettuato con le frequenze previste dalle normative comunitarie. (scheda n° 10 degli Obiettivi
Specifici Annuali)
N. SEZIONAMENTI CARNI
ROSSE ESISTENTI
N. SEZIONAMENTI CARNI
ROSSE DA CONTROLLARE
N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO
PREVISTO
14 14 38 496 100 %
N. SEZIONAMENTI CARNI
BIANCHE ESISTENTI
N. SEZIONAMENTI CARNI
BIANCHE DA CONTROLLARE
N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO
PREVISTO
8* 5 11 188 100 %
*di cui 3 controllato come carne rossa per prevalenza di attività
4. CONTROLLO VETERINARIO PRESSO DEI DEPOSITI FRIGORIFERI E IMPIANTI DI RICONFEZIONAMENTO
Assicura il controllo ufficiale sull’attività di deposito frigorifero e sull’attività di riconfezionamento degli alimenti mediante controllo
programmato con le frequenze previste: prevede controlli ispettivi, di processo, di prodotto e di tracciabilità sugli alimenti di origine
animale. L’attività è svolta rispettando le normative vigenti ed il controllo programmato in queste tipologie di impianti viene
effettuato con le frequenze previste dalle normative comunitarie. . (scheda n° 11 degli Obiettivi Specifici Annuali)
N. DEPOSITI ESISTENTI N. DEPOSITI DA CONTROLLARE N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO
PREVISTO
15 15 29 490 100 %
N. STAB. RW
ESISTENTI
N. STABILIMENTI DA
CONTROLLARE
N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO PREVISTO
9 9 21 294 100 %
5. CONTROLLO VETERINARIO PRESSO IMPIANTI DI PRODOTTI DELLA PESCA E MOLLUSCHI E OVOPRODOTTI
GELATINE E COLLAGENE E ALTRE ATTIVITA’ MINORI
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Assicura l’attività di controllo ufficiale sull’attività lavorazione pei prodotti ittici e sugli impianti di produzione di ovoprodotti e sui
depositi di materie prime per produzione di gelatine e collagene, mediante controllo programmato con le frequenze previste.
N. STABILIMENTI ESISTENTI N. STABILIMENTI DA
CONTROLLARE
N. ACCESSI DA
EFFETTUARE
N. VERIFICHE DA
EFFETTUARE
OBIETTIVO PREVISTO
4 4 7 140 100 %
ATTIVITA SU STRUTTURE REGISTRATE
Si tratta di imprese che trasformano e/o commercializzano matrici di origine animale e su tali strutture sono programmate
annualmente, con criterio di rotazione, le attività di Vigilanza e Controllo mediante l’utilizzo di check-list regionali.
1. CONTROLLO VETERINARIO SULLE STRUTTURE CHE TRASFORMANO O COMMERCIALIZZANO e
TRASPORTANO MATRICI DI ORIGINE ANIMALE (Macellerie – Pescherie – Laboratori Stagionali – Agriturismi –
Laboratori di smielatura)
Si verificano le condizioni di gestione delle strutture registrate ai fini di assicurare il rispetto degli standard igienici e della
tracciabilità degli alimenti di origine animale. (scheda n° 12 degli Obiettivi Specifici Annuali)
N. DITTE REGISTRATE DA CONTROLLARE N. ACCESSI DA EFFETTUARE OBIETTIVO PREVISTO
108 108 100 %
Si integra con i 5 controlli congiunti con la Polizia di Stato all’interno del programma annuale per verificare l’idoneità dei mezzi
dedicati al trasporto di alimenti e la corretta gestione igienico sanitaria dei trasporti stessi coranizzati in collaborazione fra Ministero
della Salute e quello dell’Interno.
2. CONTROLLO VETERINARIO SULLA RISTORAZIONE COLLETTIVA
Sono verificate le condizioni di deposito e di lavorazione degli alimenti di origine animale nella fase della preparazione per la
somministrazione nelle mense scolastiche e private, ai fini di assicurare il rispetto degli standard igienici. L’attività è svolta previa
categorizzazione del rischio dello stabilimento secondo modalità definite. (scheda n° 13 degli Obiettivi Specifici Annuali)
Per l’anno 2017 una quota rilevante dei controlli (69) sono stati inseriti nel Progetto Team Ispettivo multidisciplinare RUS
(ristorazione utenze sensibili) in collaborazione con l’ U.O. Igiene Alimenti e Nutrizione
N. RISTORANTI E MENSE DA CONTROLLARE N. ACCESSI DA EFFETTUARE OBIETTIVO PREVISTO
70 70 100 %
ATTIVITA’ DI CAMPIONAMENTO
L’attività in oggetto si sviluppa in ottemperanza a: . (scheda n° 14 degli Obiettivi Specifici Annuali)
• Piano nazionale Residui (PNR) che si svolge presso i macelli (stimato n° 400 campioni)
• Piano UVAC (Ufficio Veterinario per gli adempimenti Comunitari) e Segnalazioni Uvac che si svolge presso
sezionamenti, depositi, salumifici - (stimato n° 30 campioni)
• Piano Aziendale di campionamento IO IAOA 1 - Campionamento microbiologico dei prodotti a base di carne negli
stabilimenti iscritti nelle liste ministeriali di abilitazione all’esportazione in Paesi Terzi – (n° 25 campioni)
• Piano Aziendale di campionamento IO IAOA 10 -, Campionamenti microbiologico negli stabilimenti di prodotti a base
di carne:- Rischio Salmonella - (n° 30 campioni)
• Piano Regionale Alimenti (PRA) che si svolge sia alla produzione che alla distribuzione - (stimato n° 90 campioni)
Miglioramento dell’attività di campionamento per quanto riguarda la corretta esecuzione del campione, la compilazione
del verbale e la coerenza con il piano regionale alimenti.
- Utilizzo del codice matrice sul verbale di prelievo e completa compilazione dell’allegato al verbale nel 95% dei
campioni effettuati nell’ambito del Piano Regionale Alimenti da parte dei Servizi Veterinari e SIAN per permettere una
puntuale e corretta rendicontazione dell’attività e relativi risultati;
- N campioni eseguiti / N campioni assegnati ( per ogni matrice) nell’ambito del PRA = non inferiore a 90%.
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Sono previsti inoltre
• Esami trichinoscopici da effettuare presso i macelli, i centri di lavorazione selvaggina e presso il domicilio dei
richiedenti per i suini uso familiare sugli animali delle seguenti specie: * dati riferiti all’anno 2017
*suini (n. 4843 esami)
*equini (n. 87 esami)
*selvaggina cacciata (n. 1062 esami)
L’esame serve per rivelare l’eventuale presenza nelle carni macellate della trichina che risulta essere un parassita delle
specie sopraindicate e che può essere trasmesso all’uomo con gli alimenti.
Campioni anemia infettiva per gli equini
Campioni pseudorabbia aujeskij per i suini
ATTIVITA’ RELATIVA ALLA GESTIONE ED ATTUAZIONE DEI SISTEMI DI
ALLERTA RIGUARDANTI DERRATE E ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
Il sistema di allerta comunitario per gli alimenti e i mangimi consente di ritirare rapidamente dal commercio mangimi e alimenti
dannosi per la salute umana e animale. Il suo funzionamento è condizionato dalla rapidità con cui l’ASL risponde alle notifiche di
allerta per alimenti pericolosi per la salute presenti sul mercato, in modo da garantire il ritiro dal mercato degli alimenti non idonei al
consumo umano.
L’obiettivo è di assicurare la risposta ai sistemi di allerta in caso di frode tossica o di alimenti pericolosi. Gli operatori del controllo
ufficiale (Dirigenti Veterinari e Tecnici della Prevenzione) devono garantirne l’applicazione sul territorio della provincia di Piacenza.
La media storica del biennio porta a prevedere non meno di 40 segnalazioni a cui corrispondere il tempo necessario per la presa in
carico, la gestione e la relativa chiusura
ATTIVITA’ RELATIVA ALL’ INDAGINE EPIDEMIOLOGICA E GESTIONE DEGLI
EPISODI DI MALATTIA A TRASMISSIONE ALIMENTARE
Produrre le informazioni necessarie ad individuare le cause di episodi di malattie a trasmissione alimentare, quali tossinfezioni e
zoonosi. Il controllo ufficiale deve assicurare, a seguito di segnalazione ricevuta o in seguito a propri controlli, una pronta attività
di indagine. La media storica del biennio porta a prevedere non meno di 5 segnalazioni a cui corrispondere il tempo necessario
per la presa in carico, la gestione e la relativa chiusura
ATTIVITA’ DI AUDIT
Il Regolamento CE 882/2004 stabilisce le modalità con cui devono essere effettuati i controlli ufficiali sugli operatori del settore
alimentare, in modo da garantire la salubrità degli alimenti prodotti. L’audit è un controllo del processo produttivo effettuato da un
equipe di specialisti che è in grado di valutare la capacità del produttore di garantire nel tempo la sicurezza degli alimenti.
Per il corrente anno sono programmate n° 7 Audit presso le attività riconosciute ( cioè quelle con bollo/marchio CE) che coinvolge
tutto il Personale della Unità Operativa ( U.O.) e 2 audit in attività integrata col SIAN
ATTIVITA’ DI SUPERVISIONE
Lo stesso regolamento prescrive che chi effettua i controlli ufficiali, (in questo caso l’unità operativa Igiene degli alimenti di
origine animale) predisponga delle supervisioni interne, effettuate dal responsabile di Unità Operativa, il quale verifica che i
controlli ufficiali siano efficaci, efficienti ed imparziali. Sono previste n° 4 supervisioni eseguite dal Direttore dell’ Unità
Operativa (2 documentali e 2 in campo)
Indicatore: presenza di una procedura comprensiva di obiettivi e indicatori Rendicontazione dell’attività svolta. N. 4 supervisioni
ATTIVITA’ DI FORMAZIONE DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE
La Legge Regionale 11/2003 prevede che il personale che manipola alimenti segua un percorso formativo riguardante la sicurezza
alimentare e le malattie trasmesse da alimenti. La formazione è erogata gratuitamente dall’ASL e consente di aggiornare gli
alimentaristi sulla sicurezza alimentare e di garantire in ultima analisi, una maggiore sicurezza degli alimenti destinati al consumatore
finale.
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Metodologia operativa: proseguire nell’attività di formazione degli alimentaristi in collaborazione con altre U.O. del Programma di
Sicurezza Alimentare assicurando la presenza dei Dirigenti Veterinari e dei Tecnici della Prevenzione.
Il personale coinvolto della U.O. IAOA è di 7 unità impegnate nelle lezioni programmate per circa 80 lezioni complessive annue.
2 - Consumo beni sanitari ed economali
1. Autovetture 2018 : Si fa richiesta richiesta per il 2018 di 1 autoveicolo in considerazione del fatto che quella attualmente in
uso non garantisce una sufficiente affidabilità dal punto di vista meccanico (frequenti interventi di manutenzione
straordinaria )
2. Arredi 2018 : Non si fa richiesta di alcun arredo per il 2018
3. UOSIT 2018 : Non si fa richiesta di alcun software o hardware per il 2017
4. Attrezzature non sanitarie : Si fa richiesta per il 2018 di beni destinati al campionamento di prodotto congelato e di
attrezzature sterili per Campionamento
Azioni previste
Mantenuto in budget l’acquisto di 1 autovettura.
3 - Controllo qualità Sono assoggettate a standard di prodotto le attività di controllo ufficiale, nel dettaglio:
• Nel 2018 saranno monitorati e mantenuti gli standard di prodotto previsti
Azioni previste
• Mantenimento del prodotti in standard.
• A seguito della necessità di allineare il sistema informativo AVELCO con le codifiche del sistema Regionale ORSA, si
è avviata nel riesame della Direzione del 29.01.2018 l’azione di miglioramento 1/2018 con relativa scheda di controllo.
4 – Formazione (Triennio 2017-2019).
• Mantenere la percentuale di personale formato mediante il piano di formazione 2018 monitorato e gestito a livello di
U.O. I.A.O.A. dal Direttore di U.O. con delega al RAQ Dr Bernazzani G. e far effettuare ai due dirigenti veterinari
neoassunti il corso per l’acquisizione della qualifica di Ispettore OSA e i corsi regionali per la qualifica di auditor OSA.
Azioni previste
1. Vedi Piano della formazione 2018
5 - Soddisfazione degli utenti e comunicazione esterna
• Mantenimento e aggiornamento della modulistica on line presente sul sito aziendale
• Adempiere agli obblighi di trasparenza D.l.vo n. 33 del 14.03.13 (Responsabile dr Bernazzani G.).
Azioni previste
• Validazione da parte dei RAQ delle Procedure e delle Istruzioni Operative
• Rendere disponibile sul sito aziendale la modulistica dei procedimenti della U.O. IAOA
6 - Risorse umane: ferie, ore straordinarie e clinical competence
• Redazione del piano ferie entro aprile
• mantenimento della clinical competence degli auditor OSA mediante l’esecuzione degli Audit previsti dal piano redatto
dall’ufficio UPPA.
Azioni previste
1. Monitoraggio del piano ferie, verifica sull’esecuzione degli audit di mantenimento
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7 - Incident Reporting (Eventi, Quasi-Eventi, Eventi avversi, Non conformità, Eventi rilevanti)
Nulla da segnalare
8 - Azioni preventive, correttive e di miglioramento
• Miglioramento dell’Indicatore di Appropriatezza dello Standard di Prodotto n° 1825 (compilazione corretta SCU, SCU-
NC)
• Azioni previste 1. Avvio dell’azione di miglioramento n. 1/2018
9 - Audit clinici e organizzativi
• Organizzazione delle supervisioni in conformità alle indicazioni programmatiche della Regione
Azioni previste
• Pianificazione delle supervisioni con modalità conformi al dettato regionale. N. 4 supervisioni (2 documentali e 2 presso
OSA)
Individuazione ed analisi dei punti di forza e di debolezza della struttura
L’Unita Operativa Igiene degli Alimenti di Origine Animale presenta un organico consolidato e affiatato con un ottimo inserimento
delle risorse umane aggiuntive.
L’assunzione in ruolo di due Dirigenti Veterinari permette una efficace organizzazione delle attività su domanda e programmata
La disposizione sugli Uffici Periferici del Personale consente una proficua copertura del territorio e delle necessità lavorative
ordinarie e di Emergenza
L’attività per il 97% è svolta in ottemperanza ad OBBLIGHI NORMATIVI Nazionali o Regionali ,di questi il 55% è su domanda
(macellazioni, suini a domicilio, certificazioni ecc..) il 42% riguarda attività su programma e su segnalazione (Verifiche LEA, Follow
up, Piani Nazionali e Piani Regionali, Allerte, Esposti, Emergenze ecc….)
Solo il 3% dell’attività può essere programmata con Piani Aziendali di U.O. (Extra budget)
Collegamento agli obiettivi generali strategici del programma SASPV
Nella programmazione dell’attività si tiene conto dell’implementazione della massima integrazione operativa delle strutture
complesse (Igiene e commercializzazione degli alimenti di origine animale, Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche,
Sanità animale, Igiene degli alimenti e nutrizione) e dei diversi profili professionali impiegati nelle diverse discipline anche
attraverso una ottimale utilizzazione degli stessi; l’attività è programmata, in relazione agli indicatori di attività regionali e di area
vasta (AVEN), individuando le priorità, con attribuzione degli obiettivi e delle risorse e definizione dei protocolli operativi con
valorizzazione dei ruoli dei diversi partecipanti alle attività di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria; applicazione dei
concetti della professional e della clinical competence in funzione degli input regionali e di area vasta (AVEN) ed in relazione
soprattutto alle attività di audit su OSA, di audit interni ed esterni (AVEN), alle attività di supervisione, alla formazione ed
educazione continua in medicina (ECM) delle figure professionali coinvolte nonché al miglioramento della comunicazione interna;
gestione delle risorse in riferimento ai meccanismi di rotazione del personale e del riequilibrio delle risorse: verifica dei risultati
raggiunti dall’U.O
Piacenza 13/03/2018
Dr. Emilio Passoni
Direttore di U.O.S.