di emanuele luzzati - s10214b290b631375.jimcontent.com · lavori, pensieri, sentimenti suscitati,...

Rassegna d’Arte

Contemporanea

ed Asta Benefica

gli artisti di SATURA

ispirati a

“La Gazza Ladra”

di Emanuele Luzzati

Sabato 14 febbraio 2009

Munizioniere

di Palazzo Ducale

Innamòrati Favolando con Noi

IMPAGINATO:Layout 2 26-01-2009 12:49 Pagina 1

Ci è capitato spesso di ritrovarci a volare insieme anonni e genitori, bambini e zii, infermiere e dottori. AlGaslini è possibile volare tutti i giorni, guardando ilmare che ci sta di fronte da un punto di vista nuovo,quello della fantasia.Numerosi sono i volontari che ogni giorno raccontano

a modo loro favole ai bambini e ai genitori ospiti dell’ospedale. Nacque cosìun anno fa l’idea di regalare una prosecuzione di quella magia, in cui i papàsi trasformano in draghi timidi e le mamme in principesse bellissime, i bimbiin cavalieri e le bimbe in piccole fate.La soluzione è stata offerta dalla collaborazione di molti amici della GasliniBand Band.Il grande maestro Emanuele Luzzati sognava come portare il suo teatro inospedale, nel “nostro” ospedale ed amava una piccola gazza che disegnò im-pegnata nello sconfiggere il male. Con il Museo Luzzati è nata la voglia dicontinuare la magia del maestro ed i periodici laboratori condotti dai suoi al-lievi hanno fatto arrivare in ospedale il suo teatro, fra costumi da Papagenoe Gazze Ladre, con i nostri piccoli pazienti che ritornano volando alla vitanormale e comprendono che l’ospedale non è solo un luogo di cura, maanche un luogo dove la vita ha piena espressione culturale e sociale.Il 12 aprile 2008 vivemmo tutti una magica serata a Palazzo Ducale: l’or-chestra del Carlo Felice ci dedicò un concerto con al culmine la sinfonia da“La Gazza Ladra” di Rossini.E nel caldo dell’estate i volontari della Gaslini Band Band hanno scelto e re-gistrato le loro favole preferite con la collaborazione degli amici della Bi-blioteca Internazionale per ragazzi “E. De Amicis” che ogni venerdì da unanno a questa parte incantano i pazienti del Gaslini con favole e musica. È stato allora necessario chiedere aiuto agli artisti di Satura che, affascinatidal sogno della Gazza e della Band hanno dipinto 63 opere ispirate al film

d’animazione di Luzzati e all’overture di Rossini, con le quali è stato possi-bile allestire una mostra bellissima ed organizzare una preziosa asta. Insomma come nelle favole un insieme di incontri ci ha fatto capire l’impor-tanza del volo. Del volo della gazza per salvare il suo bosco, del volo della musica di Ros-sini che se iniziate a farla ascoltare a un bambino, ovunque sia inizierà a dan-zare, del volo dell’arte del fare e del rappresentare, del volodell’immaginazione e della fantasia. Del volo di una favola. Favola! Un’esortazione che nasce da una combinazione tra il fare ed il volare.Ecco alcune delle nostre favole preferite, per volare tutti insieme a noi, conun’ulteriore associazione: un breve concerto del pianista Alessandro De An-gelis, volontario della Gaslini Band Band che sostiene che “…solo resti-tuendo il primato al compositore e quindi alla musica poniamo la nostraattenzione su ciò che è fondamentale”. È esattamente quanto avviene quandoci si intrattiene con un bambino ricoverato in ospedale o con i suoi famigliari.La Gaslini Band Band dedica Favolando a Barbara Revello Rosina, che so-stenne la realizzazione dei vari progetti di accoglienza ospedaliera pediatricafin dai primi passi dell’associazione. Chiudete gli occhi, allargate le braccia, distendete il viso in un sorriso e pre-paratevi ad ascoltare le fiabe… ecco, si vola!Buon volo!

Il Museo Luzzati è orgoglioso di una così alta adesione artistica, all'in-segna della fantasia, dei colori, del gioco, ... ed anche dei numerosissimilavori, pensieri, sentimenti suscitati, suggeriti, promossi dalla GasliniBand Band; con l'augurio che questa iniziativa crei altre scintille, ideeper un grande girotondo di entusiasmo e generosità.

Sergio Noberini, direttore del Museo Luzzati

Innamòrati favolando con noi


1 - Costanza Accornero

Volando con la gazza ladraTecnica mista, assemblaggio

2 - Sergio Aiello

L’alba della libertà ritrovataAcrilico su juta tratta e montata su legno


3 - Silvana Alliri

La gazza rossiniana osserva il volo dell’airone biancoTecnica mista su tela

4 - Pietro Altovino

Senza titoloOlio su tela


5 - Andrea Arancio

Il volo della gazzaAcrilico su tela

6 - Tommaso Arscone

Gazza ladraOlio su tela


7 - Rita Bagliani

Sottobosco (particolare)Olio su tela

8 - Liliana Bastia

La gazza ladraOlio su tela


9 - Raffaella Bisio

Vedo una via d’uscitaTecnica mista

10 - Angelo Pio Biso

Il foglio e la gazza ladraTecnica mista, collage su tela


11 - Virginia Cafiero

Il giardino dell’animaTecnica mista, impasto cartaceo

12 - Sara Calzolari

La gazza feliceOlio su tela


13 - Aurelio Caminati

La gazza ladraTecnica mista

14 - Luigi Carpineti

La gazza ladraElaborazione digitale


15 – Gianfranco Carrozzini

DestrezzaTecnica mista

16 - Antonino Cerda

La gazza ladraGraffito rovesciato su poliestere


17 - Anna Cifarelli Piragino

TulipanoOlio su tela

18 - Letizia Cimadori



19 - Milly Coda

La chiave del boscoPastello ad olio su cartone

20 - Carla Dabusti

La gazzaTecnica mista


21 - Marina Dagnino Isnaldi

Liberiamo il boscoOlio su tela

22 - Barbara Danovaro



23 - Gigi Degli Abbati

La gazza ladraTecnica mista su masonite

24 - Maria Pia Demicheli

La gazza ladraOlio su tela e collage


25 - Walter Di Giusto

Gazza lunaticaOlio su tela

26 - Maria Di Nitto

Ingannevole brillioOlio su tela


27 - Angela Di Sanza

Omaggio a LuzzatiAcquerello su carta

28 - Salvatore Fiandaca

Il babauTecnica mista


29 - Alfredo Galleri

Gazza ladraAcrilico, tecnica mista

30 - Francesca Galleri

In un bosco vicino al mare, inseguendo la lunaOlio su tela di lino


31 - Gabriella Gemignani Menozzi

Citando il GhirlandaioOlio e tecniche miste su tela

32 - Gianluigi Gentile

Gazza trionfanteAcrilici su tela


33 - Maura Ghiselli

Libera interpretazioneOlio su tela

34 - Luisa Giovagnoli

Il bosco raccontaOlio su tela


35 - Lilli Gloria

Le verità nascosteOlio su tela

36 - Marco Lami

C’erano tre re ed una gazza (omaggio a Luzzati)Olio e acrilico su tela


37 - Giorgio Levi

Sogno/incuboTecnica mista

38 - Francesco Mancini

SentieroOlio su cartone


39 - Umberto Marangoni

Il trionfo della gazza ladraOlio su tela

40 - Agnese Marchitto

La gazza ladraAcquerello polimaterico


41 - Mauro Martin

ColoursTecnica mista su tela

42 - Laura Mascardi

NotturnoGouache su tela


43 - Massimo Micci


44 - Riri Negri

Non è un addio, ma un arrivederciNitro e mista su tela e tavola


45 - Tiziana Nucera

Il voloOlio su tela

46 - Martino Oberto

AnartattackTecnica mista


47 - Sergio Palladini

La gazza ladra della cittàTecnica mista su carta vellutata

48 - Sofia Paoletti

Dopo il buio, la luce e la speranzaOlio


49 - Paola Pappalardo

La gazza ladraCollages ed acrilici

50 - Gabriella Pastorino

Uccellini in mongolfieraAcrilico su tela


51 - Mario Pepe

La gazza ladra e tre cuginettiStampa digitale elaborazione photoshop

52 - Giuliana Petrolini Arcella

È libero il boscoTecnica mista su tela


53 - Marco Ponte

In gioia ed in contento cangiato è il mio timorAcrilico su tela e tecnica mista

54 – Anna Ramenghi

Il libro e la rosaOlio su tela


55 - Enrico Paolo Rossi

Gazza ladraChina su tela

56 - Manfredi Saccani

La gazza ladraTempera su tela


57 - Claudio Sireci

Ninetta e la gazza: la beffa della menzognaAcrilico e collage su tela

58 - Paolo Sivilla

Libera-menteOlio su tela


59 - Gabriella Soldatini

Accordo musicaleAcrilico su tela

60 - Elisa Traverso Iacchini

Volo di coloriAcrilico su tela


61 - Maria Vittoria Vallaro

La gazza ladraOlio su tela

62 - Massimo Zilioli

Stanza metà-fisica (la gazza) Acrilico su tela, colle viniliche e carta


...e piccole gazze crescono


“Vedo la mente di un bambino di cinque anni comeun vulcano con due sfoghi: distruzione e creatività.”

Sylvia Ashton-Warner (educatrice)

L’Associazione Culturale Satura, in collaborazione con la Gaslini BandBand di Genova, presenta una rassegna pittorica dedicata ed ispirata al-l’opera “La Gazza Ladra”, realizzata grazie alla partecipazione di artistiappartenenti allo scenario contemporaneo genovese, i quali hanno con-tribuito alla realizzazione dell’evento riadattando in chiave pittorica unostralcio estrapolato dall’opera stessa.Dal punto di vista meramente pratico, all’artista è stato proposto di adat-tare due elementi intramontabili ma non strettamente contemporaneicome la tecnica e il tema dell’opera ad una capacità re interpretativa at-tuale, immediata per ottenere l’ambizioso risultato di offrire al pubblicoun’esposizione di alta qualità nata sulla base di ispirazioni assolutamenteradicate nella tradizione.Da un’ottica strettamente concettuale, invece, la colonna portante del-l’iniziativa, dalla quale ognuno di noi è partito ed ha condotto il proprio la-voro per vedere concretizzato questo importante progetto, è quella didimostrare come sia possibile, talvolta, scrivere il lieto fine alla conclu-sione di una storia.Questo messaggio di speranza, per l’occasione, viene liberamente citatoda tutti gli artisti coinvolti nell’avventura proprio iniziando dal punto dipartenza del loro percorso creativo: l’interpretazione pittorica del notoracconto.Ad ogni artista è stata concessa piena autonomia ed indipendenza; questocon l’intento di fornire loro solamente un suggerimento dal quale partire;affinché, poi, ognuno potesse portare a compimento il progetto seguendounicamente la propria sensibilità.Questa scelta ha posto artisti ed organizzatori davanti ad una grandesfida: quella di realizzare un prodotto nato da due stimoli fra loro con-trapposti e, se si vuole, anche di ardita coesione: la proposta di un temacomune da seguire ed allo stesso tempo la ferma volontà che ogni parte-cipante si dovesse esprimere in maniera assolutamente personale.

L’intento non è stato quello di realizzare una serie di illustrazioni o di im-magini catturate da scene tratte dal racconto, per questo sarebbe statosufficiente il lavoro di un solo artista o, meglio ancora, di un buon grafico,bensì di coinvolgere personalità fra loro molto diverse in un’unica espe-rienza: trasformare la morale di valenza universale tratta da una favolain un concetto, invece, assolutamente intimo e di espressione totalmentee volutamente eterogenea.Ogni artista inizia la realizzazione del suo elaborato con in possesso un solodato certo ed imprescindibile: la conoscenza sia reale che astratta del suosoggetto. Da questo momento in poi la strada viene lasciata libera ed i singolipercorsi intrapresi conducono a risultati e conclusioni indipendenti, ognuno deiquali nato da un seme comune ma da esperienze personali a sé stanti.Questo tipo di sperimentazione ha dato origine ad una rassegna all’internodella quale coesistono poetiche fortemente differenti fra loro, ciò a di-mostrare come da un unico movente si possano diramare strade che con-ducono a destinazioni ogni volta diverse: ogni artista, come ogni altroindividuo vivente, assorbe dati da ciò che lo circonda, ed è dipendente-mente dalla sua sensibilità, dalla sua coscienza e dal suo sentire che, in unmomento successivo, ripropone e ricrea questi dati, nel caso in questioneper mezzo della pittura, dominati e plasmati proprio, ogni volta, da questo,unico per ogni singolo, gesto di sensibilità, coscienza e sentimento.In questo modo, entriamo nell’ambito della nota tematica kandinskjanadel “come” e del “che cosa”, teoria secondo la quale quando il “come”,che nello specifico fa riferimento alle differenti maniere nelle quali è statointerpretato il tema proposto, coinvolge anche l’emotività dell’artista e ri-esce ad esprimere le sue esperienze più intime, conseguentemente il “checosa”, in questo caso ricollegabile al tema comune da interpretare, nonsarà più solamente un mero elemento oggettivo, bensì diventerà ciò cheè considerabile come un “contenuto artistico”. (Maura Ghiselli)

“Questo CHE COSA è il contenuto che solo l’arte può cogliere e che solo l’arte,coi mezzi che lei sola possiede, può esprimere nitidamente”

Wassily Kandinsky (pittore)

VOLANDO CON LA GAZZA LADRA


Gaslini Band Band

ONLUS Finalizzata all’Accoglienza OspedalieraVia Tabarca, 9 A - Genova

010 399 4292 - 339 [email protected]

si ringraziano:

CELIVO

Biblioteca

De Amicis


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