destra e sinistra hegeliane. ludwig feuerbach (1804-72)

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  • Destra e Sinistra hegeliane
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  • Ludwig Feuerbach (1804-72)
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  • Notizie biografiche Allievo di Hegel, sin dal 1830 assunse posizioni di sinistra sul tema dellimmortalit dellanima Ci compromise la sua carriera, isolandolo dal mondo accademico Opere principali: Lessenza del cristianesimo (1841) Lessenza della religione (1845) Nel 1839, sugli Annali di Halle, Feuerbach inizia a prendere le distanze da Hegel: La filosofia hegeliana non pu pretendere di costituire la filosofia assoluta: anchessa relativa alla sua epoca e risulter in futuro superata Inoltre gli rimprovera lastrattezza, cio la perdita di vista dellessere reale, quello sensibile, di carne ed ossa, e di non dare alla natura un posto adeguato
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  • Da Dio alluomo Queste istanze si radicalizzano nelle opere successive: Il pensiero di Hegel gli appare sempre pi una teologia mascherata (Tesi provvisorie per la riforma della filosofia, 1843) che smarrisce la visione delluomo reale a vantaggio di un astratto assoluto spirituale. La filosofia deve invece farsi antropologia, tematizzare luomo nella sua concretezza e materialit, l uomo di carne e sangue. Luomo ci che mangia scriver provocatoriamente in un suo saggio sulla Teoria degli alimenti del 1862 Feuerbach non per materialista al punto di ridurre lo spirito a materia; ne fa, per, un predicato di essa (rovesciamento dei rapporti di predicazione). (Tesi ) Hegel capovolto Nonostante queste polemiche si ritrova in Feuerbach ancora molto della concezione idealistica: per esempio il tema dellunit di finito e infinito. In Feuerbach per lidentit risulta capovolta: soggetto non pi lo Spirito, ma luomo; non il finito a sussistere nellInfinito, ma piuttosto linfinito nel finito: luomo che nella sua mente crea lidea dellinfinito
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  • La critica della religione PER BEN COMPRENDERE IL SENSO DI QUESTE AFFERMAZIONI OCCORRE ESAMINARE LA CRITICA ALLA RELIGIONE CHE FEUERBACH ATTUA IN VARIE SUE OPERE E SOPRATTUTTO NE L'ESSENZA DEL CRISTIANESIMO (1841).
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  • Dio creazione delluomo Per Hegel: la coscienza che luomo ha di Dio la coscienza che Dio ha di s Per Feuerbach: la coscienza che luomo ha di Dio la coscienza che luomo ha di s Non pi Dio a conoscersi tramite luomo, ma luomo che si conosce tramite Dio luomo che crea Dio, proiettando al di fuori di s, nei cieli della trascendenza, ci che lui stesso , la sua essenza (Wesen) La religione linsieme dei rapporti delluomo con se stesso, o meglio con il proprio essere, riguardato per come un altro essere []. Tutte le qualificazioni dellessere divino sono perci qualificazioni dellessere umano. Tu credi che l amore sia un attributo di Dio perch tu stesso ami, credi che Dio sia un essere sapiente e buono perch consideri bont e intelligenza le migliori tue qualit []. Se pensi l infinito pensi linfinita potenza del pensiero. Se senti linfinito, senti l'infinit della potenza del pensiero. Lessenza del Cristianesimo
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  • Verit e falsit della religione La religione perci sia vera che falsa: Il contenuto della religione, infatti, non qualcosa di immaginario, ma vero; Dio una realt: lessenza umana Tuttavia la religione falsa in quanto attribuisce tale essenza ad un essere diverso dalluomo: un essere trascendente Nella religione luomo si autoinganna: crede di aver a che fare con un altro essere (Dio), mentre si rapporta solo con se stesso
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  • Origine dellalienazione Per Feuerbach il soggetto pu conoscersi solo in altro, contemplando il suo essere al di fuori di s Luomo crea Dio per diventare cosciente del suo essere: per conoscersi deve oggettivarsi, ovvero alienarsi in Dio (il concetto gi presente in Hegel in chiave idealistica, sar ripreso in Marx in chiave sociologica) Dallanalisi dellevoluzione delle religioni (che culmina con il cristianesimo) risulta sempre meglio delineata lidentit Dio-uomo
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  • Oltre la religione La fase religiosa perci solo un momento della storia dell'umanit: l'uomo deve capire che la teologia antropologia e quindi cessare di alienarsi in Dio per possedere pienamente se stesso deve smettere di disperdere le sue energie ad amare Dio (filotea o teofilia) trascurando gli uomini anzich amare luomo in Dio dovr iniziare ad amare luomo nellaltro uomo: filantropia
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  • Plauto (tra il 255 e il 250 a.C. 184 a.C.) aveva scritto, nell'Asinaria, lupus est homo homini, non homo, quom qualis sit non novit, l'uomo un lupo per l'uomo, non un uomo, qualora si ignori chi sia sostenendo dunque che un uomo sconosciuto dovesse essere trattato come una fiera selvaggia. Cecilio Stazio (230 a.C. circa 168 a.C) scriver invece homo homini deus est, si suum officium sciat, l'uomo un dio per l'uomo, se conosce il proprio dovere. Sulle basi di una somma esaltazione delluomo Feuerbach propugna un nuovo umanesimo che trasformi gli uomini da amici di Dio (teofili) in amici degli uomini (filantropi). [ ] da uomini che credono in uomini che pensano, da uomini che pregano in uomini che lavorano, da candidati dell aldil in studiosi dell aldiqu, da cristiani, che per loro stessa ammissione sono met animali e met angeli, in uomini nelle loro interezza Lezioni sullessenza della religione (1848-49) Homo homini Deus