decriptare la bibbia

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  • 8/11/2019 Decriptare La Bibbia

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    DECRIPTARE LA BIBBIA...

    TENSIONE DELL'EBRAISMO AD UNA BIBBIA SEGRETA

    di Alessandro Conti Puorgerper Edicolaweb

    Sulla via tracciata dall'introduzione generale sul tema, con quanto esposto in"Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche", visito sinteticamente fattistorici inerenti i testi biblici, nella veste con segni dell'alfabeto ebraico, per verificarel'esistenza di un varco, di una tenue traccia e/o della possibilit di una lettura anche inaltro modo del testo; vaglio le idee, presenti o residuali dell'ebraismo, sull'attesa di un

    testo segreto nel canone ebraico della Bibbia e le confronto con le "Regole di lettura del criptatobiblico") e con i molteplici tentativi di decriptazione usati nel passato.

    Approfondisco i seguenti punti:

    - Sviluppo del testo dei libri ebraici dell'A.T.-Vicende dei segni ebraici.

    -Il giudaismo e la Torah orale.-La Bibbia segreta cercata dalla cabbal ebraica.-Differenze del metodo di decriptazione e cabbal.-Isaac Newton cercava il testo segreto nella Bibbia.

    SVILUPPO DEL TESTO DEI LIBRI EBRAICI DELL'A.T.I libri della Bibbia sono stati scritti nell'arco del millennio, dal XIII al II sec. a.C.; peraltro, alcuni brani,hanno datazione anche pi antica, come il salmo 104 che ricorda un inno al Sole del faraone Akenaton(1367-1350 a.C.) il che evidente dal parallelo di alcuni versetti.

    Inno ad Aton

    Salmo 104

    (Sviluppa la creazione come in Genesi 1)

    Quando tu tramonti all'orizzonte occidentale,

    La terra in tenebre di morte...Ogni leone esce dalla sua tana;Tutti gli esseri striscianti, essi mordono.

    All'alba quando tu sorgi all'orizzonte...Scacci la tenebra...Gli uomini si svegliano e si rizzano in piedi...Tutto il mondo, essi compiono la loro fatica.Come sono multiformi lette opere!Esse sono nascoste alla vista dell'uomo.O unico dio, di cui non v' altro eguale,Tu hai creato la terra secondo il tuo desiderio.

    20Stendi le tenebre e viene la notte

    e vagano tutte le bestie della foresta;

    21ruggiscono i leoncelli in cerca di preda...

    22Sorge il sole, si ritirano

    23Allora l'uomo esce al suo lavoro

    Per la sua fatica fino a sera.

    24O Signore, quanto sono multiformile tue opere!Tutto hai fatto con saggezzaLa terra piena delle tue creature.

    Sui libri del canone ebraico gli studiosi del settore ritengono che:

    molti si sono formati con vari apporti; il Pentateuco (tra questi il Genesi il pi recente), come ci pervenuto, sia stato scritto in

    epoca posteriore ai fatti e non da Mos; secondo gli studi pi aggiornati, sarebbero un mosaico di testi e documenti, un composto

    desunto da varie fonti ed adattato da pi redattori alla somma di conoscenze precipue al tempoin cui la o le fusioni furono operate, piuttosto che a quelle in cui si svolsero i fatti;

    dal complesso di tale antologia integrata e guidata, trapela un pensiero unitario, perch unitaria la motivazione che ha condotto alla scelta dei brani ed alla forma ed ai contenuti di quellistorici.

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    opinione diffusa che ci fu una raccolta organizzata di testi antichi verso il VI sec. a.C. ed il nucleodella Bibbia fu ("Indagine Storico-Critica dell'A.T." di Edward Lipinsky) costituito dal seguente grandeciclo:

    Deuteronomio, che giustifica storicamente la dottrina dell'elezione d'Israele, delinea lacostituzione teocratica e raccoglie ci che attiene all'opera di Mos;

    Libro di Giosu, che racconta l'istallarsi del popolo eletto in palestina; Libro dei Giudici, che enumera la lunga serie delle apostasie e dei ritorni a Dio; Libri di Samuele, che narrano l'inizio della crisi della teocrazia con il re Saul fino

    all'accettazione dell'idea di un sovrano con Davide; Libri dei Re, che descrivono la decadenza di quest'ideale, iniziata gi con Salomone,

    conclusasi col rigetto da parte di Dio del proprio popolo per mancanze di fedelt.

    Si tratterebbe di una raccolta curata in pi tempi dai re d'Israele e poi di Giuda, come suggerisce ilDeuteronomio (17,18): "...quando uno di questi (Re) s'insedier sul trono regale, scriver per suouso in un libro una copia di questa legge secondo l'esemplare dei sacerdoti leviti ."

    Per i libri del Pentateuco, Gabriele Mandel, (archeologo, gi docente del Politecnico di Torino) sostiene("Salomone". SugarCo Edizioni): "...accennano a Mos in questo senso, escludendo che ne sia l'autore

    per il fatto stesso che non parla in prima persona n s'identifica come estensore diretto. Trattano Moscome un personaggio storico del passato, e parlano della terra di Canaan come si sarebbe potuto faresolo dopo la conquista."

    Per contro non sono libri di storia in senso stretto, perch questa si propone di stabilire che cosa gliuomini abbiano fatto e in quali rapporti reciproci stiano le loro azioni; invece la Torah, educa al pensieroche alle azioni umane ed al loro concatenamento presiede un potere unico superiore che le dirige a finideterminati.Il Pentateuco o Torah, e tutti i libri cosiddetti storici, a differenza della storia, spesso tralasciano nomi,date ed ignorano fatti che non abbiano un particolare significato, ed in quelli sui cui si sofferma, lo faper attirare attenzione e per far meditare.La Torah, per gli eventi contenuti riguarda gli eventi ebraico-egizio-cananei del XIII-XII sec. a.C.,periodo dilatato poi dal Genesi, in modo mitico, a tempi preistorici fino alla creazione del mondo.

    Il quadro storico il seguente:

    il nomadismo al tempo degli Hyksos nel XVII sec. a.C. di alcune famiglie d'Israele verso il deltaorientale del Nilo;

    con la cacciata dei "pastori" gli ebrei si trovano coinvolti; l'oppressione e la schiavit egiziana fu pi dura sotto i Ramseti; tale oppressione ai tempi di Merenpthah, successore di Ramsete II, causa l'insurrezione degli

    Ebrei, favorita forse da una guerra con i libici che provoc un disordine pubblico (vedi: "Laresurrezione dei primogeniti");

    avviene l'esodo, la rivelazione della Legge, la vita di 40 anni nel deserto, formativa del popolo.

    Durante tale ampio periodo inizia e si conclude, con Mos profeta-inviato, la prima battaglia tra Iahwh

    ed il mondo degli idoli, rappresentati dal Faraone e da Edom, e la proclamazione del Dio unico contro ilmondo pagano (storicamente inizi con il faraone eretico Achenaton).L'A.T. al riguardo parla di 430 anni di permanenza degli Ebrei in Egitto prima dell'evento esodo, cioprima del faraone Merenpthah, perci Giuseppe era vice faraone nel XVII sec. a.C., cio nel periodointermedio 1785-1575 a.C., XIII-XVII, dinastie che congruentemente sono riferite a governatori hyksos,re pastori.Tra l'altro in "La civilt egizia", di Alan Gardiner (Einaudi 1971), nel capitolo VII si legge che, furonotrovati degli scarabei di tale periodo con inciso il nome di Ya'hob-her che " difficile non accettarel'opinione comune che ricordassero il nome del patriarca Giacobbe", padre di Giuseppe.

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    I libri della Torah possono, per, contenere pagine scritte in tempi antichi a Mos riferiti e vogliono farcredere a tale asserzione, infatti:

    "Mos scrisse questa leggee la diede ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arcadell'alleanza del Signore, e a tutti gli anziani d'Israele." (Dt. 31,9)

    "Mos scrisse quel giorno questo canto(di Mos) e l'insegn agli Israeliti." (Dt. 31,22) "Quando Mos ebbe finito di scrivere su un libro tutte le parole di questa legge , ordin ai

    leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore: Prendete questo libro della legge emettetelo a fianco dell'arca dell'alleanza del Signore vostro Dio; vi rimanga come testimoniocontro di te;" (Dt. 31,24-26)

    "Il Signore disse a Mos: Scriviquesto per ricordo nel libroe mettilo negli orecchi di Giosu:io canceller del tutto la memoria di Amalek sotto il cielo!" (Es. 17,14)

    "Mos scrisse tutte le parole del Signore..." (Es. 24,4a) "Quindi (Mos)prese il libro dell'alleanzae lo lesse alla presenza del popolo." (Es. 24,7a)

    Per assicurare la continuit della legge al dopo Mos, nel libro di Giosu dichiarato:

    Giosu scrisseuna copia della legge. (Gs. 8,32)Giosu scrisse queste cose nel libro della legge. (Gs. 24,26)

    La letteratura rabbinica "Baba Batra" (14b, 15a) fa risalire:

    la Torah (Gen. 1,1 - Dt. 34,4) a Mos (che scrisse anche il libro di Giobbe, vissuto al tempo diMos - Rabbi Levi ben Lachma);

    a Giosu gli ultimi otto versetti della Torah e il suo libro (Dt. 34,5 - Gs. 24,28) che dopo la morteavrebbe portato a termine Eleasar, figlio d'Aronne, e suo figlio Pinchas (Gs. 24,29-33);

    Samuele scrisse, Giudici e Rut e il suo libro (Gc. - 1 Sam. 28,2); finito dal veggente Gad e dal profeta Nathan (1 Sam. 28,3 - 2 Sam. 24,25); i due libri dei Re sarebbero stati redatti da Geremia; Ezechia e il suo collegio scrissero Isaia, dato che il profeta fu assassinato e non avrebbe potuto

    scrivere il suo libro (Ascensione di Isaia 5,2 - Jebamot 49b - Sanhedrin 103b), nonch iProverbi, il Cantico dei Cantici e il Qoelet; Prov. 25,1;

    Geremia scrisse il suo libro e le Lamentazioni, ma gli uomini della Grande Congregazionescrissero i 12 profeti minori, (Abot 1,1) ed i libri sorti fuori del paese (Challa IV,8 - Gittin 8a)Daniele ed Ester;

    David scrisse i salmi; ma anche con parti da altri; Esdra scrisse il suo libro e la genealogia delle Cronache, salvo la propria e Neemia avrebbe

    completato l'opera.

    La critica del XX secolo converge poi nel ritenere che il Pentateuco la conseguenza dalla fusione diquattro stesure principali:

    1. La Raccolta Yahvista(per il nome con cui chiamato Dio) opera di compilatori del regno diGiuda della stessa corte di Gerusalemme, dalla creazione del mondo al regno di Salomone.

    (Gli studiosi M. North, G. von Rad, R. de Vaux e A.Weiser suppongono che le fonti yahvistesiano state scritte nel X sec. a.C.; G. Fohrer le ritiene degli anni 850-800 a.C., pur nonescludendo il periodo di re Amasia 796-781 a.C., data che preferita anche A. Jepsen e S.Mowinckel.)

    2. La Raccolta Elohista(ove Dio chiamato Elohim) fu compilata ad Efraim dopo la precedenteed andava dalla storia d'Abramo alla morte di Saul; fu forse compilata nel Regno d'Israele,riferita concordemente al periodo di re Geroboamo II (783-743 a.C.).

    3. Nel Documento Deuteronomico, si avverte la rielaborazione in opera unica di testi di Leggiprecedenti (forse per volere di re Geroboamo II) per adattarle alla nuova sistemazione socialedel popolo ebraico, da nomade a sedentario e da un governo di sceicchi a centralizzato concasta di sacerdoti organizzata e commerci e transazioni artigianali. (Per A. Alt, - 1953 - opera

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    plateale ci era atteso (ed era latente negli scritti antichi nelle lettere lette come geroglifico) in quanto lafede sulla risurrezione, con le dovute variazioni, trova appunto spunto dalla cultura egizia, sia pure conla radicale modifica d'estenderla a tutti gli uomini e non solo ai faraoni.In definitiva, indipendentemente dal periodo di formazione dei vari libri del canone ebraico dei libridell'A.T., Torah e tradizione indicano che un nocciolo di scritti fu prodotto nel XIII-XI sec. a.C., quandola scrittura alfabetica ancora non esisteva, ed il resto rimanda a quel tempo mitico e la forma dei testi,

    anche interna se esisteva, imita quelle parti che hanno evidentemente fatto scuola in tutti gli autorisuccessivi perch riferiti a tempi storico-mitici fondanti.Volendo, perci, dar credito alla Torah, questa, con l'asserire d'essere stata scritta da Mos, difatto dice di s che l'originaria stesura e/o i testi pi antichi nella Bibbia non possono cheessere stati scritti con i segni sinaitici, i cui geni si trovano negli ebraici da quelli sviluppatisi epoi passati ai Cananei.Dall'epoca greca (forse gi dalla persiana) fu iniziata dagli scribi l'opera di filtrazione dei testi (perconfronto ai rotoli pi antichi e certi, onde eliminare inserimenti, errori di copiatura e d'altro tipo)continu dopo il 70 d.C. e dette luogo al testo biblico detto masoretico - da masorah, vale a dire dellatradizione - testo gi pressoch definitivo al termine del I sec. d.C. e che fu sempre pi emendato daerrori; venne poi anche dotato di versetti numerati e questo imponente raffinato lavoro, per costituireuna siepe alla Torah, continu fino al X sec. d.C..

    VICENDE DEI SEGNI EBRAICIAll'epoca del I Tempio, 950 a.C., i pochi testi esistenti, erano:

    costituiti da una serie ininterrotta di segni; senza vocali, inserite solo nel VI-VII sec. d.C. con segnature per la lettura delle consonanti; senza individuazione di parole con separazioni; mancavano le 5 lettere di forma particolare a fine parola:

    = ; = ; = ; = ; = .

    La serie di segni che costituiva il testo, ciascuno spaziato dall'altro, consentiva al lettore d'accoppiare ono il segno i vicini.

    Ad esempio il versetto del Cantico dei Cantici di Salomone (X sec. a.C.): "Io sono un narciso diSaron, un giglio delle valli." (Ct. 2,1) non sarebbe stato scritto come oggi:

    Mancando allora le lettere maiuscole e le spaziature quel versetto (salvo la forma delle lettere) sisarebbe presentato:

    ("Salomone- per motivi politici - s'imparent con il Faraone, re d'Egitto. Spos la figlia delFaraone- Psusenna II ? - che introdusse nella citt di Davide, ove rimase finch non termin dicostruire la propria casa, il tempio del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme ."

    Salomone perci era certo in grado di trasferire nella scrittura i criteri criptografici ed i pensieri egiziani.1 Re 3,1)

    Tornando alla storia, al tempo di Giosia, re di Giuda (640-609 a.C.), fu dato corso ad una seria riformadella religione sovvertita sotto Manasse ed Amon (687-640 a.C.) e del culto nel Tempio diGerusalemme nonch all'imposizione di questo Tempio (nel 18 del regno - 622 a.C.) come unicosantuario legittimo esaltando la Torah che fu (ri)codificata ed assunta come espressione globale dellavolont di Dio.La Bibbia ne fa menzione quando dice che il sacerdote Chelkia ritrov il libro della Legge (2Re 22,8-10)lo diede allo scriba (mestiere per lo pi svolto a corte 2 Sam. 20,25; 1 Re 4,3; 12,11; Sal. 45,2; Is.33,18) e "Safn port il libro al re..." (2 Cr. 34,16a) lo lesse e lo consegn a Giosia.

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    I due brani - Re e Cronache - evidenziano che la cultura del libro era ormai arrivata al fondo e la sua"rilettura" fu una rivelazione.

    A quel tempo la scrittura era ancora con la forma antica delle lettere, simili, a quelle dell'iscrizione del reMesa:

    Questi segni sono intermedi tra i sinaitici e quelli elaborati al tempo di Qumran (vedi: "Le 22 schede

    delle lettere ebraiche").Quel versetto del Cantico dei Cantici sarebbe apparso cos:

    In pratica, l'originale non in ebraico, ma "anche" in ebraico, ed il testo che si legge colraggruppamento dei segni originali con separazione delle parole per leggerle in lingua ebraica unavera e propria decriptazione; cio nella forma circoncisa in parole (un modo per dire "parola" in ebraico

    "milah" , la cui radice l'atto della circoncisione) , dice la tradizione ebraica, "la Torah degliuomini", cio un particolare progetto di versione, consolidato poi dalla "masorah" con le puntature del

    testo che ha dato luogo all'attuale Torah in ebraico.Prima dell'esilio in Babilonia e della distruzione del primo Tempio, 587-586 a.C., si potevano perciconoscere altre letture, rimaste nell'immaginario ebraico nei cui ricordi attinge la cabbal.Sfan, scriba della generazione a cavallo dell'esilio babilonese, avr letto il testo a Giosia e l'avriniziato all'eventuale testo nascosto.La conservazione della Legge con la completa lettura - anche del sigillato, se ci fosse stata - che avevaposseduto Salomone e che fu riscoperto da Giosia, rest perci nelle generazioni successive comeeredit della famiglia di Davide.L'evangelista Matteo nella genealogia di Ges (Mt. 1,1-17) tra gli antenati pone anche questo Giosia, ilrestauratore della religione e possessore della ritrovata Torah: "Davidegener Salomone, ... gener ...Giosia, ... gener Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia ... Ieconia gener ...Giacobbe ... gener Giuseppe, lo sposo di Maria dalla quale nato Geschiamato il Cristo." (Mt. 1,6b-16); Ges per i Vangeli cos discendente del re Davide e sotto questo aspetto erede che pu

    certificare la perfetta conservazione della Legge, sia in linea divina che umana e la completa lettura,anche in criptato, se ci fosse stata, era perci eredit della sua famiglia.Viste perci le origini della Torah e la cura del segno grafico della singola lettera, al quesito se siapossibile una lettura dei testi lettera per lettera, la risposta che non si pu escludere.Nell'epoca post esilio al tempo di Esdra e Neemia furono introdotti i caratteri quadrati che secondo irabbini, erano quelli originali (ma erano stati cambiati a "seguito del peccato" d'Israele - Sanhedrin 21b,22a). C' stato un cambiamento dei segni della scrittura ebraica, ci fu poi una migliore definizione dellaforma, poi stabilizzatasi nel rabbino quadrato, "ketb merub", scrittura d'apparato, fissatadefinitivamente nel II-I sec. a C. per assimilazione al meglio dalla scrittura aramaica, che era d'usocorrente come testimoniano i documenti del Mar Morto.La scrittura rabbinica quadrata moderna, infatti, uno sviluppo rispetto alla scrittura dei rotoli del

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    periodo di Qumran; la grafica della lettera autografa di Simon bar Kokeba del 130-135 d.C. dimostrache pochi sono stati i successivi scostamenti.I fatti a favore del permanere della traccia grafica sono:

    la fedelt alla tradizione iniziata con Esdra e Neemia che religiosamente misero mano ariordinare gli scritti biblici dopo l'esilio babilonese (coevo al regno Sabeo di Aksum);

    la rigorosa conservazione della parola a cura dei sacerdoti e della Grande Congregazione(vedi: "Il giudaismo e la Torah orale");

    la scrittura quadrata che stata standardizzata dai Rabbini in segni sempre pi precisi e non pi variata dal I sec. d.C.;

    questa scrittura nata che era nota la lettura dei geroglifici, conoscenza che si persa dopo ilIV sec. d.C.;

    la paziente scrupolosit dei rabbini assicura che quanto trasmettibile nel segno acquisitonelle lettere ebraiche.

    Con il ritrovamento (1799) del testo trilingue della stele di Rosetta (greco - democrito - geroglifico) e conla riscoperta dei significati dei geroglifici grazie a Champollion, dal 1872 c' la possibilit di riaccedere aquella fonte preziosa, ma sui geroglifici c' stato buio per 1500 anni e gli studi e l'esegesi biblica hannofatto a meno di tale strumento (salvo nel XVII sec. il gesuita Athanasius Kircher - 1602-1680 nato a

    Fulda in Germania - che s'interess di sapere di pi sull'egiziano antico, ma non vi riusc mancandoancora la chiave di lettura dei geroglifici ); per contro, il disuso non l'ha ancora considerato necessarioanche se la lettura dei geroglifici ormai possibile ed i geroglifici col sinaitico ed il sabeo non sono statiavvicinati all'alfabeto Ebraico per cercarvi i disegni nascosti.Il "Dizionario Unterman", nei riguardi dell'"alfabeto" tra l'altro riferisce: "Il carattere quadrato ora in uso diverso dall'antica scrittura ebraica. Nel Talmud si ritiene che Esdra lo avesse adottato al ritornodall'esilio babilonese, mentre l'antico carattere rotondo rest in uso presso i samaritani. Quest'opinioneper non accettata da tutti, dal momento che la forma corrente delle lettere considerata sacra quindi assunta come quell'originaria."In conclusione, molti sono gli indizi che portano a guardare l'idea d'un testo nascosto rinvenibile perdecriptazione delle lettere.Il fatto che, nonostante tutte le lettere ebraiche siano solo consonanti, la Sacra Scrittura si conservataper secoli senza vocalizzazione, lascia adito a pensare che gli antichi conoscessero o sapessero che

    c'era, anche una lettura di forma ideografica e non volevano esautorarne il potenziale con una solalettura.Dall'esilio babilonese (VI sec. a.C.) la lingua parlata dal popolo d'Israele non fu pi l'ebraico biblico, mal'aramaico, e per le riunioni sinagogali dal V sec. a.C. al lettore che proclamava il testo nell'originaleebraico era affiancato un traduttore, il targumista (da targum traduzione) che non operava unatraduzione sic et sempliciter, ma una versione-parafrasi in aramaico.I targumisti, non impacciati, perch erano stati alla scuola degli antichi utilizzatori, col tempo sidiradarono e le traduzioni furono sempre pi rigide fino all'ingessatura del testo che per semplicitassunse una lettura sempre pi stereotipata, fino a cristallizzarsi nella sola decriptazione in ebraico.Per la lettura furono inserite separazioni dei versetti staccati rispetto al testo esterno con unasuddivisione fatta dagli scribi della "masorah" con criteri che apparentemente non sempre nedimostrano la necessit, salvo che non avessero memoria d'un testo iniziatico nascosto all'interno notoancora a qualche scriba.

    Una regola, che sembra paralizzante per il targumista, era:"Chi traduce letteralmente un versetto scritto un mentitore e chi vi aggiunge un qualcosa unbestemmiatore." (Kidduschin 49a) Come a dire, la traduzione del testo esterno rende falso il testo e fraci che era ammesso poteva esservi "l'al tikrei", cio palesare il testo nascosto, che una traduzioneche non aggiunge, perch interna al testo.Per la tradizione ebraica: "I primi maestri farisei della Torah erano chiamati Scribi perch erano iguardiani del testo biblico canonico di cui contavano le lettere". (Dizionario Unterman).E si continua a parlare di sole lettere! poi da ricordare il detto di Ges, riportato nel Vangelo di Matteo, che fa pensare ad una lettura deitesti dell'Antico Testamento anche lettera per lettera: "In verit vi dico: finch non sia passato il cielo ela terra, non passer neppure uno iota (Iota = = segno) o segno della legge, senza che tutto

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    sia compiuto." (Mt. 5,18).C', infine, lo "... scrutate le Scritture... sono proprio esse che mi rendono testimonianza. " (Gv.5,39) detto da Ges che fa intuire come attorno a queste Scritturea quei tempi l'attivit non si limitavaa semplice lettura, traduzione e/o meditazione, ma si estendeva anche ad altra investigazione, che 12secoli dopo Nachmanide Moss, mistico spagnolo ebreo, commentatore biblico, (1194-1270 d.C.)ricorda in forma mitica, ma della quale non d che una semplice traccia con "Noi possediamo una

    tradizione autentica secondo cui la Torah formata dai Nomi di Dio. Le parole che vi leggiamopossono essere infatti anche suddivise in modo completamente diverso, componendo Nomi ...L'affermazione della hagaddah per cui la Torah fu scrittain origine con fuoco nero su fuoco bianco, ciconferma nell'opinione che la sua stesura avvenne con un tratto continuo e senza suddivisioni inparole, cosa che permise di leggerla sia come una sequenza di Nomi, sia, nel modo tradizionale,come un resoconto storico ed un insieme di comandamenti divini . Ma Egli la ricevette anche, nellostesso tempo, sotto forma di trasmissione orale, come lettura di una sequenza di Nomi."In definitiva la tesi di un testo nascosto non inconsistente, ma il passaggio ai segni di vocalizzazione,avvenuto quando la generalit degli utilizzatori non aveva pi cognizione del potenziale delle lettere, haper secoli cancellato l'idea, ma non la memoria, di ulteriori approcci, come vedremo nelle ricercheebraiche nel medioevo.

    IL GIUDAISMO E LA TORAH ORALEIl Giudaismo una contrazione della precedente religione d'Israele sotto l'angolatura degli ex residentidel regno di Giuda, essenzialmente perci delle trib di Giuda e Beniamino, le trib reali, (e di queiLeviti che servivano nel regno del sud) deportate dopo la presa di Gerusalemme; l'anno di nascita il586 a.C., quando Nebuzardan, capo delle guardie di Nabucodonosor di Babilonia, razzi e distrusseGerusalemme determinando la fine del culto pubblico del I Tempio.La perdita dell'indipendenza, la cessazione della liturgia del Tempio con la riflessione nostalgica delfulgore dei riti e la gelosa conservazione in esilio di tradizioni religiose familiari atte anche adaccentuare ed affermare le peculiarit del popolo d'origine, sono le radici del Giudaismo che poi hannoportato all'odierno ebraismo.In quel periodo "la scuola prese il posto del Tempio, il maestro, o scriba, quello del sacerdotesacrificante, l'osservanza delle prescrizioni religiose, e particolarmente il Sabato, la preghiera e idigiuni, quello dei sacrifici rituali." (Epistein I, "Il Giudaismo", Studio storico, Milano 1967) e la Sinagoga("Bet-keneset" = casa di riunione) trov in quel tempo la propria origine, probabilmente a Babilonia, persostituire nello spirito il perduto Tempio.

    Questo modus vivendi, dopo l'editto di Ciro (538) fu portato dai reduci, che ovviamente lo conservarononel periodo della costruzione del II Tempio (520-515), ed affianc, consolidandosi e sviluppandosi,quale altro ramo del fiume spirituale, i riti pubblici ricostituiti.Certo che dell'antica religione d'Israele, prima dell'esilio, si sa poco, in quanto il conosciuto fu filtratodal giudaismo che, nel suo radicarsi e svilupparsi, fece la parte del leone coprendo tradizioni precedenticome s'arguisce dai fatti e dalle considerazioni seguenti:

    delle 10 trib del regno del Nord (Ruben, Simeone, Isaccar, Zebulon, Dan, Neftali, Gad, Aser,Efraim e Manasse, ognuna delle quali aveva arricchito Israele con proprie specifiche usanze),portate in esilio dagli Assiri nel 722 a.C. si dettero per "perdute" assieme alle loro antichetradizioni;

    la separazione dei Samaritani (da Samaria citt fondata dal re Omni 885-874 a.C. capitale delregno del Nord a 5 Km da Gerusalemme, saccheggiata dagli Assiri in occasione della prima

    deportazione), costituiti da ebrei mischiati ad Assiri che popolarono la zona centrale dellaPalestina, dopo la deportazione del 722 a.C. degli ebrei del regno del Nord (consideratidiscendenza impura dai successivi reduci ed osteggiati da questi e viceversa, tanto da opporsipoi alla costruzione delle mura di Gerusalemme Esd. 4,4s forse anche perch erano originariprevalentemente delle trib del nord); questi (di cui c' tuttora una piccola comunit il cuisacerdote e ritenuto discendente di Aronne) hanno come testo sacro il solo Pentateuco e, purnon avendo altri scritti (quali agiografi e profeti), e pur non credendo nella tradizione orale,credono nel Messia, "colui che ritorna" atteso come il profeta di Dt. 18,15, credono nellarisurrezione, hanno un proprio calendario e proprie usanze, sacrificano l'agnello pasquale sulmonte Garizim vicino a Nablus (ove nel III sec. a C. costruirono il loro tempio);

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    il cosiddetto "ritrovamento" del libro della legge da parte di Giosia (640-609 d.C.), che dimostrache le trib di Giuda e gli stessi Leviti avevano perso o attenuato, almeno per un tempo, letradizioni.

    Fu allora che Giudaismo dovette chiedere aiuto alla tradizione che assunse autorit come "Torah orale"(di cui parleremo dopo) quando Esdra e Nemia, riorganizzarono i tornati dall'esilio.

    Esdra, scriba "versato nella legge di Mos" (Esd. 7,6) e Neemia, coppiere d'Artaserse, vennero daBabilonia con pieni poteri da parte della corte Persia per ricostruire Gerusalemme (480 a.C.).Il loro intento fu l'osservanza scrupolosa della Legge, che manifesta la volont di Dio e le conseguenzefurono:

    alzare barriere tra Giudei, pagani, Samaritani, e quelli del Nord; l'obbligo di licenziare mogli straniere con i loro figli; creare un popolo fedele ed osservante.

    Fu cos sentita la necessit d'ispirare tutta la vita alla Torah, unica legislazione, trovando in essa, perdeduzione, insegnamenti pratici per permeare sempre pi i comportamenti familiari e sociali e dareforza al nuovo insediamento nei riguardi dell'ostilit dei residenti e rafforzare la politica d'autonomiadella provincia.

    La fede per nel Messia e nella risurrezione, conservate anche dai Samaritani, che non accolgono laTorah orale, sta a dire che tali credenze esorbitano la tradizione orale e appartenevano alla fededell'antico Israele, cio nella Torah scritta di Mos, anche se l tracce di quelle sono molto rare, a menoche non si provveda ad investigare nella Torah stessa con modalit oggi non note o desuete.Sviluppi successivi, che portarono all'attuale ebraismo, furono:

    i Hassidim dell'et Seleucida, nati per reazione al tentativo d'Antioco IV (175-164 a.C.)d'imbarbarire l'ebraismo fino a farlo sparire, perch scomodo alla sua idea di globalizzazionedel mondo greco;

    i Farisei o Separati (la prima menzione si trova sotto il regno di Ircano II, 135 a.C.; prima eranoannoverati tra i sapienti), riuniti in una haburah = societ piramidale, con 4 gradi disviluppo interno a seconda del meritato rispetto di norme sempre pi complesse (daimanoscritti del Mar Morto 1QS 2,19.23; 5,21-24; 1Qsa 1,18), zelanti nel rispetto della Legge,che si tenevano separati "dall'am-ha-arez = popolo della terra"; ("Ma questa gente che nonconosce la Legge maledetta!" dicono i Farisei in Gv. 7,49)

    In circa 350 anni si verific che la Legge, traccia per trovare la via di Dio, non fu pi modo spontaneo evolontario per aderire al popolo eletto, ma vi si apparteneva solo adempiendo tutti i precetti, le chiose, ichiarimenti e le interpretazioni.La Legge fu vincolo e premio, si perse l'idea di salvezza quale atto gratuito di Dio e la teologia dei meritiassunse aspetto essenziale.Contro i Farisei, oltre ai Sadducei, che non accettavano la Torah orale, c'erano gli Esseni, originati dasacerdoti della famiglia di Zadoc e loro simpatizzanti che nel 164 a.C. in opposizione ai Maccabei (ches'erano abrogati la facolt della nomina dei sommi sacerdote del Tempio, che per dai tempi di Daviderano di famiglia sadochita) si separarono e formarono una setta scismatica (sostenitori d'unarestaurazione davidica).

    Nel giuramento degli esseni, coloro che "s'attengono saldamente al Patto" (1QS V,3), il neofitas'impegna "a tornare alla legge di Mos secondo tutto quello che ha ordinato." (1QS V,8 - Ad es. controla poligamia, che con il ripudio era permessa nel giudaismo, citato - CD IV 21 - "Come uomo e donnali ha creati" Gen. 1,27)L'appartenenza a tale comunit perci significa il distacco dal male e dagli "uomini dell'empiet", ciodal re-sacerdote degli Asmodei a Gerusalemme ed in generale dal conformismo dei Giudei che loseguivano; cos, l'autorit ultima per l'interpretazione della Torah venne da loro individuata ormaisoltanto nel "Maestro di Giustizia".In Graf Reventlow Henning "Storia dell'interpretazione biblica", (Piemme '99) a proposito dell'esegesiessenica si legge: "Il testo biblico e la sua interpretazione sono legati in modo tale che l'esegesi si

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    riaggancia a determinate parole chiave del testo (giusto, fedelt, vivere) andando per volutamenteoltre la situazione originaria in cui sono state pronunciate le parole del profeta ... Per gli esegeti diQumran tra i termini chiave del testo e l'interpretazione sussiste abbondanza di rapporti, che per nonrisultano con altrettanta chiarezza al nostro modo di vedere."; cio adottavano criteri che sfuggono agliattuali esegeti.Il Cristianesimo, pur sorto dall'ebraismo, anche lui si stacca radicalmente dai condizionamenti giudaici e

    rivisita le Scritture sotto l'aspetto della rivelazione, relativizza le tradizioni del sabato e dellacirconcisione, chiama al soprannaturale con la risurrezione e l'escatologia, ed abbandona l'aspettoantropocentrico della salvezza.Per il giudaismo la Torah orale l'insieme delle tradizioni che Mos ha ricevuto dalla bocca delSignorenei quaranta giorni e nelle quaranta notti sul Sinai; infatti, la Mishnah, che inizia con il trattato

    Avot (i Padri) al punto 1.1, dice: "Mos ricevette la Torah sul Sinai e la trasmise a Giosu..." e prosegue"... e Giosu agli Anziani, e gli Anziani ai Profeti, e i Profeti la trasmisero agli uomini della GrandeCongregazione (che i Farisei considerano propri antenati). Questi dicevano tre cose: Siate cauti neigiudizi; educate molti discepoli; fate una siepe intorno alla Torah."La Grande Congregazione o Grande Sinagoga, che aveva anche profeti tra i propri membri, ful'istituzione religiosa che guid il giudaismo sulla fine del periodo dei profeti, era costituita da 120membri (come i 120 discepoli della Chiesa nascente di Atti 1,15) convocati da Esdra e dagli scribi perfar fronte ai problemi incontrati al ritorno degli ebrei dall'esilio babilonese; si trasform nel Sinedriod'evangelica memoria ed ebbe termine nel II sec. a.C..Molti dei riti e della liturgia del giudaismo rabbinico sono fatti risalire a tale istituzione che stabill'autorit d'alcune opere iniziando cos a determinare un primo canone biblico.Se, peraltro, come ritenevano i Sadducei che non accettavano la "Torah orale" dei farisei, tutto siriducesse all'unica lettura della "Torah scritta", non occorrerebbe la relazione maestro-discepolo osarebbe molto diminuita; infatti, tale rapporto, per i rabbini simile a quello tra padre-figlio,

    sintetizzabile con la parola "pietra - aboen" che contenendo fuse padre e figlio ci parlad'una tradizione stabile, perch appunto sulla pietra, da passare; non a caso, dicono i rabbini, Dioconsegn la Torah su un monte, scritta su pietra, perch fosse trasmessa da padre a figlio e, diconseguenza, da maestro a discepolo.Il Sifre Deuteronomio (su Dt. 33.10 p.408) dice: Essi insegnano i tuoi giudizi a Giacobbe e le tue Torot(plurale di Torah) a Israele. Ci insegna che due Torah sono state date a Israele, una scritta e unaorale. Agnitos il governatore domand a Rabban Gamaliel ( il 70 d.C., il nipote del maestro di S.Paolo): Quante Torah sono state date ad Israele? Egli rispose: due, una scritta e una orale. I pensieri della tradizione sono che dalla Torah di Dio ha indubbiamente avuto origine la Torah di Mose di Israele e che Dio ha consegnato il tutto a Mos con la Torah per iscritto.Marc-Alain Ouaknin nel libro "Le Dieci Parole" si domanda: "Cosa fa Mos durante questi quarantagiorni? Ha ricevuto solo le Dieci Parole o tutta la Torah? (cio il complesso della Legge: tutti gliordinamenti ed i precetti, l'insieme dei primi cinque libri della Bibbia che chiamiamo Torah). Latradizione afferma che egli port con s pergamena, inchiostro e di che scrivere; che scrisse sottodettatura di Dio l'insieme della Torah (i cinque libri di Mos). Cos si spiega come egli conoscesse lafine della storia e abbia potuto scrivere il racconto della sua morte che troviamo a conclusione delDeuteronomio."La tradizione ritiene che con le 10 parole ha consegnato anche gli altri capitoli (Schir ha Schirim V,14;Megilla 19b; Nedarim 38a) ovvero ha concesso di copiare l'esemplare della Torah preesistente almondo (Debarim Rabba III, 10,1; Scemot Rabba XLVII, 34, 28) oppure l'ha dettata alla sua penna(Libro dei Giubilei 2,1-33, Baba Batra 14b; 15a; Sifre a Dt. 34,5); come conferma la Torah scritta, in

    quanto: "Il Signore disse a Mos: Sali verso di me sul monte e rimani lass: io ti dar le tavoledi pietra,la legge e i comandamenti che io ho scritto per istruirli." (Es. 24,12)L, in effetti, Dio asserisce che quanto occorreva per istruirli l'ha scritto, indi le parti della tradizione chenon trovassero fondamento nello scritto della Torah travalicherebbero l'intento di Dio.La tradizione scritta per il plurale di "parola" "deber = " usa il maschile "debarim",mentre la tradizione orale, di cui il Talmud la coagulazione d'interpretazioni consolidate, usa il pluraleal femminile "debarot"; da qui il pensiero che per la formazione completa d'un figlio dellaTorah c' bisogno dell'unione d'entrambe.La Torah scritta il padre, il maschile biblico che entra nel femminile del commento, la Torah orale, perfar nascere il figlio della Torah; l'interpretazione e dinamica e non cessa di tramandarsi.

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    All'indomani della distruzione di Gerusalemme Rabbi Yohanan ben Zakkay (nascosto in una bara riusca fuggire dalla citt accerchiata dalle legioni romane) fond nella citt di Jabneh un importante centro distudi rabbinico, un nuovo sinedrio, la cui autorit s'estese a tutta la diaspora ed il patriarca, presidentedi quest'assemblea, fu da Roma considerato il rappresentante ufficiale del popolo ebraico.Nei secoli seguenti questo sinedrio produsse, sotto il patriarca Juda ha Nasi (135-217 d.C.), la"Mishnah" in ebraico (costituita da 63 trattati) che raccoglie la legge orale sviluppata da rabbini del I-II

    sec. d.C., periodo contemporaneo, quindi, all'accesa polemica con i cristiani, di cui in essa si possonotrovare tracce.Questo testo a sua volta produsse commenti ed esegesi raccolti nella Gemarah scritta in aramaico.L'insieme della Mishnah e della Gemarah formano il "Talmud" (da studiare), detto palestinese, conclusoverso il VI sec. d.C.Quel patriarcato termin nel 425 d.C. quando il fulcro del giudaismo si spost in Mesopotamia fuoridell'Impero.Da qui il Talmud di Babilonia, conclusosi circa un secolo pi tardi, che contiene una "Gemarah"(complemento) pi ampia.Nel Talmud si trovano parti normative "halakah" (cammino) e parti narrative, omiletiche, edificanti,"haggadah" (racconto).La Mishnah, ove la Torah orale tratteggiata quale anima della scritta, la pi antica opera dallaletteratura rabbinica."La Sacra Scrittura, la Mishnah, il Talmud e l'Hagaddah e persino ci che un allievo perspicace untempo dimostrer alla presenza del suo maestro, stato da tempo rivelato a Mos sul Sinai." (Pea II,17a; Megilla IV 74d, Chagiga I,76d); questo il pensiero che sottende tutta l'opera rabbinica prodotta.Di R. Akiva ben Josef, nato in Israele il 40 d.C. e morto martire sotto la persecuzione dell'imperatore

    Adriano nel 135 d.C., il Talmud (Menachot 29b) racconta che: "Quando Mos sal sul Monte Sinai perricevere la Torah trov il Santo che intrecciava coroncine sulle lettere della Torah ..." anche solo daqueste usciranno infiniti commenti (e si parla di lettere!).Si cerc di fermare perci in uno scritto quanto pi si pot della tradizione o Torah orale, che poi rimaseai Tanna o insegnanti.I libri del Talmud cos l'espressione principale dell'ebraismo post biblico formatosi per cementare ilpopolo disperso dopo l'assedio del 70 d.C. e la presa di Gerusalemme da parte dei Romani con ladistruzione del secondo Tempio.Nella diaspora certamente frange di sapienza e di memoria dell'ebraismo andarono purtroppo perduteed quell'insieme d'opere non pot assorbire a pieno la vicenda di Ges e del Cristianesimo essendo

    mancato il tempo per l'esame critico di quelle realt vissuta in quel momento, peraltro, anche con forteantagonismo.

    All'inizio del II Tempio, gli uomini della grande Congregazione (Abot 1,1) avevano chiesto un recinto perla Torah; cio una trasmissione del testo scritto della Torah che conservasse ogni particolare delpatrimonio consonantico ebraico.L'affermazione di Rabbi Akiva: "La tradizione un recinto per la Torah" manifesta, con la consuetudinetramandata di scrivere solo le consonanti, la volont di mettere la Torah al riparo delle falsificazioni ed iltimore di perdere un mistero che si sapeva esistere nel testo e tale interpretazione comporta che "Daogni singolo accento della Torah egli (Akiva) dedurr una gran quantit di halakhot (norme)" (Menachot29b Rabbi Jekuda)I rabbini divennero guide riconosciute dall'ebraismo e la loro letteratura inizi ad avere autoritcanonica nel mondo ebraico, ma solo pi tardi i rabbini discussero se, bench il testo consonanticopermettesse diverse letture, ci fosse una lettura tramandata da definire madre (Sanhedrin 4a-b, Makkot

    8a, Pesachim 86b, Sukka 6B, ecc).La decisione d'accettare per lezione tradizionale quella degli scribi fu consolidata dall'haggadistaJizchak (Nedarim 37b), e la pronuncia del testo biblico nella mater lectionis fu acquisita dalla Mesorahsolo nel VII-X sec. d.C. (pur se in sinagoga il testo rimase senza puntature).Le fonti prime di Bibbie masoretiche e di scritti rabbinici sono:

    A) per il testo Biblico dell'A.T.:

    i pi antichi manoscritti reperiti sono di Qumran (II sec. a.C. - I sec. d.C.); il Papiro Nash del II sec. d.C. contenente il decalogo Es. 20,2-17, Dt. 6,4s (conosciuto dal

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    1902, prima di Qumran era il pi antico reperto); un lotto di manoscritti, i pi antichi del VII-VIII sec. d.C., trovati nel 1896 nella genizah

    (ripostiglio sacro) della sinagoga del Cairo; Codex Cairensis, datato 895 d.C. scritto a Tiberiade IX sec.d.C.; i libri dei Profeti Minori, copiati nel 916; Codex Leningradensis 1008-1009 d.C. contiene tutta la Bibbia e serve come testo standard per

    la Bibbia ebraica Kittel e Stuttgartensia dell'XI sec. (Biblioteca di San Pietroburgo); il codice d'Aleppo in Siria "Keter aram Zov" scritto oltre mille anni fa (ora all'Istituto Ben Zevi di

    Gerusalemme).

    B) per scritti rabbinici:

    il "Seder Tannaim we-Amoraim" che riporta l'anno 884 d.C.; la "lettera di Sherira Gaon" del 987;

    I rabbini passarono per le seguenti quattro fasi, indicate gi dai primi due documenti sopracitati:

    tannaiti(aramaico tanna = schanah ebraico, ossia ripetere, insegnare) I-III sec.;

    amorei(amar dire commentare) fino al V-VI sec. d.C.; saborei(sabar = significare) revisori del Talmud Bab. VI-VII sec.; geonim(gaon, eminente) capi scuola a Babilonia fino all'XI sec..

    La "siepe della Torah" (di Avot 1,1) fu in pratica la sostituzione del crollato muro di Gerusalemme ecos, solo chi si trova anche nel nuovo corpus di scritti, nell'ebraismo, non basta pi l'A.T da solo, echi fuori tra i pagani; perci con una prassi socio-religiosa fu ricreata una situazione di difesaanaloga a quella che adottarono gli esuli che tornarono da Babilonia ai tempi di Esdra.La Torah non s'esautora con gli scritti, ma passa anche attraverso l'insegnamento di rabbini e lo studiodei nuovi scritti.Tale pensiero, mutatis mutandis, anche del cristianesimo che ha la Chiesa a guardia della Torah edella tradizione apostolica ("Catechismo della Chiesa Cattolica", n 80-82 riportati al Cap. I.2) eprodusse, in quel medesimo tempo, una siepe della Torah col Nuovo Testamento (N.T.), con gli scritti

    dei Padri e con i ministri della parola.Ges nella sua predicazione riportava anche idee che circolavano nella tradizione rabbinica ebraicadella Torah orale, ne stigmatizz gli eccessi sui fardelli imposti alla gente, sulle norme del sabato, sulleprescrizioni per le abluzioni ecc. e, dalle risposte che dava era chiaro che ne era perfettamente alcorrente tanto che fu anche accusato d'essere un samaritano per le idee eterodosse (Gv. 8,48).Sintetizz, infatti, portando all'essenziale la Torah orale: "Cos tutto quanto volete che gli uominifacciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa, infatti, la Torah e i Profeti." (Mat. 7,12) e un modoanalogo d'esposizione nel "Talmud di Babilonia Shabbat" al punto 31 ad un pagano: "che si presentda Hillel e questi fece di lui un proselito; Hillel disse: Ci che odioso a te non farlo al tuo prossimo;questa tutta la Torah, il resto commento; va' e studia."Vi dunque per Ges e per i primi cristiani, come per gli ebrei ortodossi anche d'oggi, una Tradizione,una Parola di Dio che accoglie, interpreta e attualizza quella scritta.

    Arriviamo ora, dopo il suddetto escursus storico, a quel che diceva Nachmanide Moss nel XII-XIII d.C.:Egli(Mos) la(Torah) ricevette anche, nello stesso tempo, sotto forma di trasmissione orale,come lettura di una sequenza di Nomi; cio, mentre si scriveva il testo scritto nasceva nello stessotempoun testo interno.La questione cos spinta ad un nuovo punto di confine; c' una Torah orale e scritta nello stessotempo, orale - in quanto spiegata da Dio a Mos - e da questi ad altri nelle generazioni e costituisce ilfondamento della tradizione - e nello stesso tempo scritta, ma va letta in modo particolare in quanto una lettura di una sequenza di Nomi.

    Dio chiam , ma si pu anche pensare "lesse":

    Es 19,20 "... il Signore chiamMos in vetta al monte ..."Es 24,16 "... il Signore chiamMos di mezzo alla nuvola ...".

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    In questo sottile limite che tent d'esplorare la cabbal, come dir, s'inserisce l'idea del metodo dilettura dei segni ebraici per trovare una via comune per ebrei e i cristiani, che liberi cos dacondizionamenti storici, potrebbero, attingervi per ritrovarsi nella stessa Torah, il cui messaggiodecriptato in definitiva supporto d'entrambe le realt, poi divisesi.Nello stesso "Talmud di Babilonia Shabbat" al punto 30b si parla d'un pagano che voleva convertirsi,

    ma non accettava l'insegnamento della Torah orale da parte Simmei che era molto rigido; quel paganoand "...da Hillel e questi fece di lui un proselito. Il primo giorno Hillel gli insegn Alef, bet, ghimel,dalet... L'indomani gliele present in ordine inverso. Il pagano gli disse: Ma ieri tu non mi hai dettoquesto! Hillel allora gli disse: Non hai dunque fiducia in me? Fammi fiducia anche per quanto concernela Torah orale." e si parla di lettere dell'alfabeto da vedere in pi modi; cio per entrare in contatto colmessaggio della Torah da passare per le lettere sacre!Nel Sifr su Dt. 32,7: "Rabb Simai diceva: Non vi pericope(nella Torah) in cui non ci sia larisurrezione dei morti. Il fatto che non abbiamo in noi la forza di manifestarlo attraverso il midrash.";

    ora pericopeda "perikptein" "tagliare intorno", ritaglio anche piccolo in cui (comesostengo anch'io) si pu trovare l'idea di risurrezione, e se c'era (non si ha pi, solo perch statapersa la cognizione delle lettere) si pu ritrovare!Per far comprendere con un caso concreto ci che intendo prendo in esame il versetto prima citato diMos (Es. 24,12) chiamato da Dio sul monte, e lo spezzo con le con le regole del metodo dei segni

    inserite in "Parlano le lettere"di "Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche", a cuirimando per le regole ed i significati specifici delle lettere:

    "Il Signore disse a Mos: Sali verso di me sul monte e rimani lass: io ti dar le tavole di pietra,la legge e i comandamenti che io ho scritto per istruirli."

    "E disse il Signore a Mos : Dall'alto entrer la divinit astare nel mondo , entrer in un corpo . Del mondo porter nell'esistenza la

    risurrezione ai viventi , porter a venire ( ) l'energia ad entrare della potenza

    della rettitudine che verr ( ) il serpente a strappar via . Dell'Unico il Figlio ,portato ad entrare in croce , la porter dal corpo fuori ai viventi . Su si riporter da

    primo risorto con il corpo . L'ho scritto per istruirli !"

    "E disse il Signore a Mos: Dall'alto entrer la divinit a stare nel mondo, entrer in un corpo.Del mondo porter nell'esistenza la risurrezione ai viventi, porter a venire l'energia ad entraredella potenza della rettitudine che verr il serpente a strappar via. Dell'Unico il Figlio, portato adentrare in croce, la porter dal corpo fuori ai viventi, su si riporter da primo risorto con il corpo.L'ho scritto per istruirli!"

    Da me uscir la legge.(Is. 5,4) ... la pietra e la Torah abbiamo letto "Dell'Unico il

    Figlio , portato ad entrare in croce , la porter dal corpo fuori "; questa e la Torah del

    Messia!Ecco che anche in questa pericope c' la risurrezione e chiarisce che nello scritto c' questa notizia daleggere; perci forse da intendere che ci che Dio spieg a Mos fu come erano da criptare edecriptare le scritture, come fece Ges ai discepoli di Emmaus.Ges, rinvia sempre alle Scritture, anche se queste di risurrezione non sempre sembrano parlare: "Nonpensate che sia venuto ad abolire la Legge e i Profeti; non sono venutoad abolire, ma a darecompimento." (Mt. 5,17)Porta a compimento la Torah nel senso che attua, fa divenire fatti tutte le profezie e le sue promessecome spiega subito di seguito (Mt. 5,18): "In verit vi dico: finch non sia passato il cielo e la terra, nonpasser neppure uno iota o un segno della legge, senza che tutto sia compiuto."

    http://www.edicolaweb.net/stren05d.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05d.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05d.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05d.htm
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    E la traccia la sposta sulle singole lettere!E subito dopo Ges parla d'escatologia (Mt. 5,20): "Perch io vi dico se la vostra giustizianonsuperer quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli."; e sostiene che non conil rispetto di norme e di precetti della tradizione orale, che s'entra nel regno dei cieli, ma con lagiustizia della rettitudine che Dio doner a tutti con la risurrezione e della quale ne attesta l'esistenzacon la risurrezione del Figlio crocifisso.

    Nel Talmud di Babilonia (Menachot 29b) si dice: "Quando Mos sal al cielo trov il Santo, siabenedetto, che stava seduto a ricamare delle lettere della Torah con delle corone . Gli disseSignore del mondo chi obbliga la tua mano a fare ci? Gli rispose verr un uomo, al termine di moltegenerazioni, e il suo nome sar Akiva ben Josef, il quale da ogni apice dedurr per interpretazione(liderosh - con ricerca) montagne su montagne di halakot. Gli disse: Signore del mondo mostramiquest'uomo! Egli disse: Ridiscendi! Mos and e si sedette in fondo ad otto file di scolari, ma noncapendo cosa dicevano si sentiva abbattuto. Ad un punto i discepoli domandarono ad Akiva: Rabbidove ai imparato questo? Ed egli: tra le rivelazioni a Mos sul Sinai. Rincuorato Mos torn dal Santoe gli disse: Signore del mondo, hai un uomo come lui e dai la Torah per mezzo mio? Gli rispose: taci, il mio pensiero."(Questo Akiva, del II sec. d.C., sapiente dell'epoca della Mishnah, fu proprio quello dei quattro rabbini dicui dir nel midrash che, intrapreso il viaggio mistico, usc indenne dal Pardes, vedi:La Bibbia segretacercata dalla cabbal ebraica.)Questi, che ritagliava la parola proprio in senso fisico con il metodo dell'al-tikrei (leggere in altro modo),credeva fermamente nella venuta del Messia. (Ne attendeva con fervore la venuta tanto che intardissima et - a 92 anni - credette d'individuarlo in Simon Bar Kokeba, comandante ebraico ribelleche guid la rivolta contro i Romani 132-135 d.C. fortunata agli inizi, con la conquista di Gerusalemme.

    Akiva fu martirizzato sotto l'imperatore Adriano e nella tortura, che Dio l'abbia in gloria, cantava loShemah per sottolineare che Dio da amare con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze.

    In definitiva, sulla rivelazione a Mos se ne ricava:

    Dio l'ha incisa nelle lettere ed il messaggio non perduto; la rivelazione fu data in forma ristretta, ma completa; supera lo stesso Mos, ma viene comunque da lui; quanto dato mantiene in s nelle lettere la capacit d'espansione per le generazioni con un

    messaggio che pu far rivivere, in chi lo legge, lo spirito ricevuto da Mos.

    Ora, idea implicita nel metodo dei segni che sostengo, che questo capace di poter dilatare di nuovola parola della Torah scritta.Sulla consegna della Torah orale a Mos in un midrash (J.Peah 2.4; 17a) si ha:

    "Rabb Chaggai (in nome di Rabba Shemuel bar Nachman) dice: Sono state dette delle paroleoralmente (per bocca) e sono state dette delle parole per iscritto. Non sappiamo quali siano, delle due,le pi preziose. Ma per il fatto che sta scritto: Perch sulla base (sulla bocca) di queste parole io hocontratto un'alleanza con te e con Israele (Es. 34,27), si deve dire che le pi preziose sono quelleorali."

    In effetti, questa l'alleanza che leggo scrutando quel versetto:

    Es 34,27 "Il Signore disse a Mos: Scrivi queste parole, perch sulla base di queste parole io hostabilito un'alleanza con te e con Israele."

    "E fu a dire il Signore Dio a Mos : di chi scrivi in cammino

    verr per aiutare dentro il corpo ; sar in un vivente ad entrare la divinit che il

    http://www.edicolaweb.net/lett015s.htm#identificatore3http://www.edicolaweb.net/lett015s.htm#identificatore3http://www.edicolaweb.net/lett015s.htm#identificatore3http://www.edicolaweb.net/lett015s.htm#identificatore3http://www.edicolaweb.net/lett015s.htm#identificatore3http://www.edicolaweb.net/lett015s.htm#identificatore3
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    mondo della rettitudine giover ; dalla bocca saranno ad uscire le parole . Sar

    un vivente nel mondo ; lo giuro ! Per alleanza sar a venire ( ) cosdentro un corpo , sar in croce portato; verr ( ) ad essere della risurrezione

    vista la potenza ."

    Raccogliendo, di seguito senza interruzioni, si ha:

    "E fu a dire il Signore Dio a Mos: di Chi scrivi, in cammino verr per aiutare dentro il corpo;sar in un vivente ad entrare la divinit; il mondo con la rettitudine aiuter; dalla bocca sarannoad uscire le parole. Sar un vivente nel mondo, lo giuro! Per alleanza sar a venire cos dentroun corpo, sar in croce portato; verr ad essere della risurrezione vista la potenza."

    La parola pietra che ci parla di trasmissione di una tradizione da passare padre e figlio cos veramente profetica dell'incarnazione della Torah, cio del Padre che ci dar il Figlio.

    Dice, infatti, l'epistola 1 Pietro (2,4): Stringendovi a Lui (Ges Cristo), pietra viva, rigettata dagli uomini,ma scelta e preziosa davanti a Dio.Da Sanhedrin 34a: "Un maestro della scuola di Rabb Ismael ha insegnato: Non forse cos la mia

    parola: come il fuoco, oracolo del Signore, e come un martello che frantuma la roccia (Ger. 23,29)Come questo martello sprigiona molte scintille, cos pure un solo passo scritturistico d luogo a sensimolteplici."E Shabbat 88b: "Rabb Jochanan dice: Che cosa significa ci che sta scritto: Il Signore ha dato unaparola, annunci per un'armata numerosa (Sal. 68,12)? Ogni parola che usciva dalla bocca dellaPotenza sul monte Sinai si divideva in settanta lingue. stato insegnato nella scuola di RabbIshmael: Non forse cos la mia parola: come il fuoco, oracolo del Signore, e come un martello chefrantuma la roccia (Ger. 23,29) Come questo martello sprigiona molte scintille, cos pure ogni parolache usciva dalla bocca della Potenza si divideva in settanta lingue."(Su Ger. 23,29 torneremo in altra parte)

    Risiamo al 70, al vino e al segreto (vedi: "Chi legge doppio brillo"di "Decriptare le lettere parlanti dellesacre scritture ebraiche").

    E Marc-Alain Ouaknin nel libro "Le Dieci Parole" si domanda:"Una tradizione sostiene che Mos scrisse tutta la Torah dalla prima all'ultima riga senza alcuna parolacompiuta, come un susseguirsi ininterrotto di lettere. Ci viene chiamata Torah hashem, la Torah diDio. come una sorta di nome unico di Dio ... come una scrittura prima delle parole, senzainterruzione, punteggiatura, senza ritmo, senza il minimo spazio bianco. La scrittura fluisce senzainterruzioni dalla bet, prima lettera della Torah, fino alla lamed, l'ultima lettera. un in-finito non-senso."

    Questo non-senso con la "scrutatio" che si ottiene col metodo dei segni si apre in una continuaprofezia sul Messia, tant' che Mos Maimonide, nel medioevo, XII sec., nel tentativo di definire unadottrina fissa dell'ebraismo - Snhedrin X,1 - inser 13 articoli di fede in appendice al commento dellaMishnah: (Oggi accolte nel libro di preghiere, pi oggetto di devozione personale che dogma di quellafede).Tra questi vi inser la venuta del Messia, la risurrezione dei morticon, l'esistenza di Dio, l'unicit diDio, la incorporeit di Dio, l'eternit di Dio, il dovere di adorare Lui solo, la realt della profezia, lasuperiorit della profezia di Mos su quella d'ogni altro profeta, l'origine divina della Torah, la suaimmutabilit, l'onniscienza di Dio, la ricompensa e la punizione.

    LA BIBBIA SEGRETA CERCATA DALLA CABBAL EBRAICAPer chi crede nel Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, che tramite Mos sull'Horeb don la Torah,unico creatore del cielo e della terra, incommensurabile, imponderabile, onnipotente, onnisciente,infinito, eterno, onnipresente, ... ma (per non cadere nel panteismo) altro dal creato, nascono ledomande sul come:

    pu sussistere un'esistenza diversa da Lui?

    http://www.edicolaweb.net/stren05c.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05c.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05c.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05c.htm
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    l'uomo limitato pu arrivare a comprendere Dio, l'incomprensibile, l'inafferrabile, l'incontenibile?

    Queste problematiche hanno una stessa radice; l'infinita essenza del Creatore come fa a contenersi,limitandosi per rivelarsi nelle limitate dimensioni spazio-temporali della creazione e delle creature?Il consentire, da parte dell'Essere assoluto, l'esistenza altro diverso da s, implica necessariamentedue atti di volont, di crearlo, e di limitarsi per far s che possa esistere e non venga fagocitato; in ci

    la radice della Santit di Dio e dell'amore al prossimo ed al nemico.Implicito che Dio non crea l'uomo per farsi servire o per ricevere amore, in quanto in s ha tuttol'amore di relazione possibile, (per i cristiani trinit: Padre, Figlio e Spirito Santo) e nulla gli occorre daaltri.Su come Dio pu essersi limitato per produrre la creazione e come si pu arrivare a Dio si sonoovviamente interrogati nei secoli le generazioni e, per articolare una risposta a questi misteri, lameditazione ebraica passata per varie fasi di risposta, col profetismo e l'attesa Messianica, con lamistica degli esseni e la prassi farisaica, ma poi nel I sec. d.C. l'ebraismo si divaric in due filoniprincipali:

    i cristiani, che hanno inteso d'aver la risposta col Figlio incarnato e lo Spirito Santo ed aprironola via ad una spiritualit dinamica e coinvolgente con l'annuncio del kerigma del Cristo morto erisorto;

    i rabbini, che proseguirono con l'elaborazione del Talmud e della Mishnah, poi con la misticacabbalistica i cui sviluppi influenzarono il chassidismo e l'attuale ebraismo ortodosso.

    La cabbal o tradizione ricevuta, la mistica che apparve nel sud della Francia e in Spagna a fine XIIsec. d.C. con insegnamenti esoterici, che secondo i cabbalisti fanno parte della Torah orale consegnataa Mos sul Sinai unitamente alla Torah scritta.

    I primi testi della cabbal sono:

    il "Sefer ha-bahir" che, pur se attribuito ad un sapiente della Mishnah del I sec. - Nechonia benha-Qana - fu divulgato in Provenza alla fine del XII sec. da allievi d'Isaac il Cieco;

    il "Sefer Jezirah" o "Libro della creazione" che pur se pu avere precedente formazione,apparve nel X sec. descrive in modo sintetico l'origine e la costruzione del mondo;

    il libro "Zhar" o "dello Splendore", attribuito a Simn bar Yocy, saggio del II sec. d.C., allievod'Aqiva (di cui abbiamo gi detto); alcune parti del libro - forse tutte - sono state scritte pernella seconda met del XIII sec. d.C. da altri autori ed in particolare da Moshen ben Shem Tobde Leon vissuto in Spagna (sosteneva che lo scritto era stato nascosto in Palestina in unagrotta e che fu inviato in Spagna da Nachmanide).

    In tali libri c' un tentativo di risposta a quelle problematiche.L'idea che Dio ha creato tutte le cose e si manifesta al mondo con 32 vie della conoscenza o vie del

    cuore ( = cuore = 30+2 = 32), costituenti emanazioni ipostatiche di Dio o aspetti della sua azione.Queste 32 vie della saggezza sono la risposta di Dio a quei due quesiti fondamentali, e sono costituitedalle:

    10potenze, manifestazioni, o sfered'emanazione, dette sefirot, che sono anche potenzecreatrici del mondo, quali i 10 numeri naturali, corrispondenti all'insieme dei 4 elementi - Spiritodi Dio, etere, acqua e fuoco - e delle 6 direzioni corrispondenti alle tre semidimensioni dellospazio, cio le 4 direzioni terrene e le 2, alto e basso;

    22 lettere dell'alfabeto ebraico, cio le consonanti mattoni base di tutto il creato e dellastessa Torah ("Introduzione al Talmud e al Midrash", Gnter Stemberger, Citt Nuova - 1995),divise in tre gruppi:

    o le lettere madri, 3 come i lati d'un triangolo:

    (l'Unico)

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    (Nome)

    o le 7 lettere doppie (che hanno una doppia pronuncia), come i sette lumi del candelabro:

    o le 12 lettere semplici (come i pani della Presentazione):

    Prima della creazione, non esisteva il nulla, esisteva solo Dio.Secondo Rabbi Itzhaq Luria, la luce infinita s' contratta, ritirata, al "centro dell'infinito" e questo ritirarsie/o contrarsi la teoria del tzimtzumche in un certo senso la fase prima del big-beng.Per creare qualcosa che non fosse se stesso, l'Infinito si sarebbe auto limitato ed avrebbe creato unambito (lo spazio n' solo un aspetto) privo di se, ove la creazione ha potuto aver luogo ed mantenutoda una forza al contorno chiamata Shaddai "Onnipotente" o "Dio del campo", che fa s che nonvenga di nuovo invaso.

    Con tale nome Dio si manifest ai patriarchi (vedi: Es. 6,3) e si trova molte volte in Genesi (17,1; 28,3;35,11; 43,14; 48,3; 49,25) ed in Giobbe.Questa forza si contrappone per volont di Dio a se stesso. affermato che esistono, in ordine decrescente, quattro mondi:

    dell'Emanazione - "Atzilut", corrisponde alla Yod di ; della Creazione - "Bri", corrisponde alla prima he ; della Formazione - "Yetzir", corrisponde alla lettera vav ; dell'Azione - "Assiya", corrisponde alla seconda he .

    Il livello pi alto dell'occultamento divino, il nostro mondo, il pi basso, quello dell'Azione, dove Dio hanascosto in modo pressoch totale la sua presenza tanto che l'umanit ne pu negare l'esistenza.Il libero arbitrio concesso solo all'uomo in questo mondo, ove si pu attribuire ricompensa e castigo;

    nei mondi pi elevati la presenza di Dio tale che gli angeli sono in costante soggezione.Il mondo un velo che nasconderebbe il Suo volto ("Ma tu non potrai vedere il mio volto, perchnessun uomo pu vedermi e restare vivo ... Poi toglier la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio voltonon lo si pu vedere." Es. 33,20.23); solo con gli occhi della mente secondo la mistica ebraica si pupercepire il divino, rivelato da Dio con la Torah, che il progetto della creazione del mondo, in quanto ilNome guard nella Torah per creare il mondo (Zhar I 134a).Le 22 lettere dell'Alfabeto ebraico, Dio le ha escogitate, plasmate combinate insieme, pesate, le hascambiate e per tramite loro ha prodotto l'intera creazione e tutto quanto doveva essere creato(G.Scholem, Die jdische Mystik).Per far capire il potere delle lettere che combinate da Dio creano iltutto in un libretto dal titolo "Il tesoro della sapienza giudaica" c' quest'aneddoto: Isaac Luria, misticodella cabbalah del XVI sec. d.C. incontr un ebreo semplice e pio e questi raccont che un giorno si eraperso in una foresta, ma a sera, si accorse che non aveva con s il libro delle preghiere. Si rivolse alSanto Benedetto: Mio Signore ho dimenticato il libro delle orazioni ed ho una memoria debole, non

    sono capace di pregare bene. Eppure, tu conosci tutte le preghiere degli uomini. Allora ti reciter lelettere dell'alfabeto e Tu le ordinerai cos da comporti la preghiera che gradisci. Dio tra s comment:Questa l'orazione pi preziosa che oggi salita al cielo!)

    Faccio notare come la lettura dei segni della parola Shaddai,= l'Onnipotente, arricchisce o forse forma il concetto.

    Alla luce ( ) un basta ( )", il limite c' perch l'Uno dice basta;"del campo ( ) forza "; forza al contorno;"nel campo ( ) sta " Dio della steppa;"Luce ( ) a sbarrare ( ) ( )"; in forma negativa;

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    "Luce ( ) che d'aiuto ( ) ( )" in forma positiva;"Il demonio ( ) c' ( )"; al confine permesso esista il non Dio, l'a-Teo;"In seno ( ) a Yahweh ( )"; questo spazio vuoto dentro di Lui;"In seno ( ) si sta ( )"; il creato un bimbo che prende da Lui il latte.

    Questi pensieri sono in armonia col libro di Giobbe (38 10s): "Poi gli ho fissato un limite e gli ho messo

    chiavistello e porte e ho detto: Fin qui giungerai e non oltre e qui s'infranger l'orgoglio delle tue onde?"e non sono lontani da dal discorso di S. Paolo ad Atene: "Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ci checontiene, che signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell'uomo ndalle mani dell'uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa, essendo Lui che d atutti la vita e il respiro ed ogni cosa. Egli cre da uno solo tutte le nazioni degli uomini , perchabitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del lorospazio, perch cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, bench non sialontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo..." (At. 17,24-28a)In definitiva, per la necessit di autolimitazione all'interno della divinit, onde un mondo finito e l'uomopossano avere esistenza separata e libera dalla divina, occorre che esista "un'altra parte", "sitra achra"(in aramaico) nome con cui sono definite le forze demoniache.Per creare, Dio poi trova modo di rioccupare lo spazio lasciato vuoto; cio per i cabbalisti, perci c'una seconda fase del tzimtzum, per, se rioccupasse questo spazio con se stesso annullerebbe lapossibilit della creazione ed allora, reintegra la non esistenza in forma rarefatta e contratta comeraggio di luce che l'energia dalla quale sono creati i mondi (cio con un se stesso uguale e distinto,capace di essere percepito, perch assume la corporeit; il 1 giorno del libro del Genesi ne ilracconto, con i segni per Luce leggo: "per l'Unico reca i corpi " e visto in forma cristiana"l'Unigenito si porter in un corpo ") e quest'energia, per divenire materia si trasforma (una teoriadella relativit ante litteram; ma gi, Einstein era ebreo!) poi captata da 10 ricevitori dette Sefirot chesono ampolle che raccolgono e condensano la luce che le ha create.La luce, raggiunta la prima Sefirah la riempie e l'eccesso passa alla successiva e via di seguito, finoalla quarta, ma questo contenitore esplode, come tutte le successive. (la Cabbal la definisce "rotturadei vasi"; la teoria d'Isaac Luria - 1569 - alcune scintille d'energia sono rimaste intrappolate, compitodell'uomo liberarle. A ricomposizione - Tikkun - compiuta con tutte le luci finalmente riunite, la Torahriveler i misteri e le combinazioni verbali nascoste ed arriver il Messia. Ogni individuo ha la propriaparte da compiere con l'osservanza dei precetti con mistica kavvanah o intima intenzione.)Le prime tre Sefirot, sono nel mondo a portata di mano dell'uomo, raggiungibili, ma separate: la corona

    eccelsa, la rettitudine, qualit precipua di Dio, l'intelligenza-prudenzae la saggezza-sapienza.

    Nell'uomo ciascuna sefirah ha potere su un certo ambito:

    1. Corona Fede-Volont (centro)2. Sapienza Deduzione (destra - femminile F)3. Intelletto Intuizione (sinistra - maschile M)4. Bont Amore - Generosit - Bont (destra F)5. Forza Potere - Rigore - autocontrollo (sinistra M)6. Bellezza Armonia-Verit (centro)7. Eternit Vittoria-Dominio (destra - femminile F)8. Gloria Splendore-Empatia (sinistra - maschile M)9. Fondamento Sessualit (centro)

    10. Regno Umilt-Regalit (centro - M)Shekhinah Presenza divina (centro - F)

    (Le sefirot a sinistra intelletto-forza-gloriasono definite maschili (M), quelle a destra sapienza-bont-eternitfemminili (F); quando Me Finteragiscono armonicamente il mondo ne beneficia.)

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    L'emanazione divina una linfa che nutre corpo e anima e consente la salita dell'uomo verso il principiodivino ed il mistico con tale emanazione, dall'esperienza fisica sale a realt pi rarefatte.Le realt-sfere pi basse accolgono e riflettono l'energia proveniente dall'alto fino alla conoscenza

    che porta all'Unione secondo le vie dello schema dell'"albero sefirotico" sopra riportato.Il "sitra-acra", non ha una propria energia, ma la sua attivit dipende dalla luce divina e prende forzadalla parte sinistra soprattutto dalla 5adelle sefirot, la gevurah che ha appunto lo scopo di bilanciarel'amore divino che sta sulla destra.I peccati degli uomini darebbero quel sur plus d'energia che porta al prevalere della parte sinistra sulladestra e provoca la separazione della shekinah dallo sposo divino e l'induce ad un rapporto adulterinocon la personificazione del "sitra-acta", Sammaele capo dei demoni.Il movimento in cui si attua la creazione un movimento linguistico per la concezione simbolica dellelettere come segnature segrete del divino, presenti in tutte le sfere e in tutti i gradi del processo dellacreazione ed il tutto si sviluppa miscelando numeri e lettere secondo la "Hokmat ha seruf" o scienzadell'arte combinatoria.

    Le 10 sefirot sono state immaginate anche a forma di corpo umano, l'"Adam Kadmon"

    l'"uomo delle origini" di Gen. 1,26-27, perfetto prima del peccato, o a forma di colomba o d'alberosefirotico e l'Adamo terreno sarebbe stato creato a somiglianza dell'Adam Kadmon (visto da Ezechielenelle sembianze d'uomo, in cui noi cristiani vediamo il Figlio di Dio fattosi uomo in Ges di Nazaret, ilCristo).

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    Indico i nomi delle sefirt e la posizione nell'Adam Kadmon:

    Testa(lettera )

    1 - testa centro Koetoer = corona eccelsa dell'infinito Dio.

    2 - lobo sinistro Binah = intelligenza.

    3 - lobo destro Hokmah sapienza, saggezza.

    Tronco superiore(lettera )

    4 - braccio destro Bont Amore-Generosit-Bont e/o

    Rahamim = misericordia

    5 - bracciosinistro

    Din=giustizia e/oGeburah=forza, potenza, opere

    prodigiose;

    6 - petto Hsed=Amore e/o

    / tifrah/tiforet bellezza,gloria, ornamento.

    Tronco inferiore(lettera )

    7 - gambasinistra

    Hod = maest, fasto, splendore.

    8 - gamba destra Nesah = eternit, vittoria, succo (sangue).

    9 - tronco Yesod = fondamento, base.

    10 - basso ventre Malcut = Regno, sovranit maschile e/o

    Shekinh = presenza divina femminile.

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    Nella testa della colomba c' la lettera del Tetragramma del Nome di Dio, l'Essere, ed sededi tre sefirt (1, 2 e 3).

    Nelle ali aperte a forma di mano e nelle gambe ci sono le e in basso, per governare (portare,guidare), c' la .

    In ebraico, colomba "ionah" ed una immagine che la Scrittura propone per Dio che simanifesta nel mondo; infatti, con i segni leggo: portatrice dell'energia (di Dio) nel mondo .

    Per la prima volta nell'A.T. la colomba si trova nell'episodio dall'arca di No, ed espressione dicomunione di Dio con Israele (vedi: "colomba mia" nel Cantico dei Cantici, che canto d'amore tra Dioe la sposa Israele.)

    La colomba riappare nei Vangeli al momento del battesimo di Ges ad indicare che tutte le sefirt diDio erano con Lui.

    *** Le tre sefirt della testa, che si possono pensare a triangolo, in pratica sono attivit di Dio Padre1-2-3; infatti, i mistici ebraici ("Dizionario Unterman" voce "abba") usano la parola "abba = Padre" perindicare nell'ambito di queste sefirt.

    (1) "Koetoer = corona, diadema" il grado pi alto d'energia, tanto sfolgorante da trascendereogni comprensione; quindi sta al vertice del triangolo, come la corona in testa al Re, infatti, con i segni

    si legge:"la rettitudine segna la testa ";perci nel tradurre i segni o con la parola "rettitudine" indico in forma riduttiva un concetto che superale categorie umane che viene direttamente dalla mente di Dio.

    appunto l che c' la totale identit della sostanza e i cristiani potrebbero trovarvi indicazionedell'unicit della sostanza delle tre persone "Padre, Figlio e Spirito Santo".Che la rettitudine sia inviata da Dio nel mondo segno di comunione con gli uomini che accomuna alladivinit.Questa rettitudine un fuoco che arde ( ), infatti Dio si palesa nel roveto ardente e Isaia (33,14ss)osserva: "Chi di noi pu abitare in un fuoco divorante? Chi di noi pu abitare tra fiamme perenni? Chicammina con giustizia e parla con lealt..."

    (2) "binah = intelligenza, prudenza"; con i segni si legge:"da dentro sono gli angeli ad uscire ";

    (3) "Hokmah = sapienza", saggezza; con i segni si legge:"dalla tomba per la rettitudine la vita riuscir ".

    I mistici ebrei usano abba per indicare la sefirah della Hokmah, che rappresenta il "padre" di tutte lesefirot (Dizionario Unterman).

    *** attivit che i Cristiani riferiscono al Figlio4-5-6:

    (4) "Rahamim = misericordia"; con i segni si legge:"in un corpo si chiuse in vita per stare tra i viventi ".

    Hsed = Amore, che con i segni si legge:"vi racchiuse la pienezza per aiutare "

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    (5) "Din = giustizia"; "sbarrer l'opprimere ( )" e/oGeburah = forza, potenza, opere-prodigiose;

    "in cammino per purificare uscir ";"in cammino dentro si recher col corpo nel mondo ";"la superbia porter dai corpi ad uscire ."

    (6) / "tifrah/tiforet = bellezza, gloria, ornamento".Con i segni si ha:"indica che il Verbo dell'Unico nel corpo entrer ;""il segno della gloria esce ;""in croce la gloria esce ".

    *** attivit che i cristiani attribuiscono allo Spirito Santo7-8-9:

    (7) "Hod = maest, fasto, splendore"; "nel mondo reca aiuto ""la perversit ( ) impedisce/sbarra "

    (8) "Nesah = Eternit, vittoria, forza vigore succo (sangue)"."Invia l'ardore - invia il candore "

    "l'energia scende nelle tombe "

    (9) "Yesod = fondamento, base";"c' il consiglio ".

    *** attivit dell'intera Trinitcui associa gli uomini 10:

    (10) "Malcut = Regno, sovranit";

    "nei viventi il serpente per la rettitudine recata finir ";

    "i viventi in cammino porter alla fine ."

    "Scekinah =Potere femminile";"ad abitare ( ) saranno tra gli angeli dal mondo ."

    L'insieme dei due segni di Dio che si unisce con la Schekinah danno luogo al segno di David .

    Gabriel Mendel nel gi citato l'"Alfabeto ebraico" conferma che la cabbalah ad ogni lettera dell'alfabetoha attribuito un aspetto della conoscenza religiosa; "... si tratta di un'arte millenaria ... foggiando con lelettere innumerevoli catene analogiche, in un nesso alchemico che si basa anzitutto sulla formastessa delle lettere."

    Nel Dizionario di usi e leggende Ebraiche si trova che:

    Le lettere dell'alfabeto ebraico sono ritenute portatrici di messaggi con l'allitterazione dei loronomi ed ogni lettera dell'alfabeto ebraico possiede anche un valore numerico; le parole hanno ilvalore della somma delle lettere che la compongono. In questo modo frasi o interi periodi chehanno lo stesso valore numerico possono essere messi in relazione l'uno con l'altro inun'associazione d'idee conosciuta come gematria (o gimatria).

    Il testo biblico pu essere interpretato con gli strumenti della gimatriaper svelare, dalla sceltadelle parole, informazioni. Oltre alla semplice addizione, vi sono modi pi complessi di gimatriain cui ogni lettera sillabata per intero prima di essere sommata, oppure il valore di una parolapu essere moltiplicato per se stesso, o le lettere possono essere riscritte secondo il codice A-

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    T-BA-SH nella quale la prima lettere equivalente all'ultima, la seconda allapenultima, e cos via.

    Esistono altri modi di permutazione ove si sostituisce:

    Ahas bet, la 1alettera con l'8ae 15a, la 2acon la 9ae 16a:

    = = , = = , ecc.

    Albam, la 1acon la 12a, la 2acon la 13a:

    = , = , ecc.

    Taryeshkat, la 9acon la 20a, la 10acon la 21a, l'11acon la 22a:

    = , = , = ecc.

    Yippukh, la lettura al contrario delle parole.

    Lettere frontiera e lettere utero:Le lettere frontiera sono quelle all'estremo d'una parola, lelettere utero sono le interne.

    Consideriamo ad esempio la parola Dio.

    Lettere frontiera: = madre,

    Lettere utero: (che come parola da sola non vuol dire nulla).

    Ora in gimatria ha valore 86 = (40+10+5+30+1)

    in gimatria = uomo, infatti entrambi hanno il valore di 45:

    (10+5+30) e ad (40+4+1)

    Da ci si conclude il pensiero: Dio una madre nel cui utero c' l'uomo.

    . Rabbi Yosef Rozin disse che per fare della Bibbia "letture come esplosione", da istingure la "letturadelle parole" dalla "lettura delle lettere" che consiste nel lasciare alle lettere la possibilit di continuare

    ad essere lette pur con l'esistenza delle parole; fin qui coincide col mio criterio, ma aggiunge: "Bisognadare alle lettere la possibilit di muoversi all'interno delle parole, di viaggiare, quindi di combinarsidiversamente per formare un'altra parola."; cio con le regole della gimatria, il che fa capire che questalettura ora a spot e non a tappeto.L'esperienza cabbalistica stata e pu essere per chi segue tale cammino mistico una via per mettersiin contatto con le tre sefirot della testa della colomba, ma pare essenziale per la logica della ricercadella lettura con le lettere, che la posizione d'una lettera rispetto alle altre sia da considerasi immutabilein quanto se il testo stato scritto con tale posizione delle lettere cos deve restare; infatti, se siprocede mutandone l'ordine (salvo casi sporadici di traslitterazione come in Geremia per Babele lettacol metodo Atbash) o si sostituisce una lettera ad un'altra mutare il testo e cos facile far dire al

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    testo ci che si vuole.

    DIFFERENZE DEL METODO DI DECRIPTAZIONE E CABBALQuelle vie della cabbal, per far parlare il testo, sono perci lontane dal metodo dei segni, ma le horiportate per far capire il pathos attorno alle lettere e i tentativi per dar loro (o per ridare loro) voce.Cio le parole, che non erano indicate originariamente, si possono tagliare dal testo in modo diverso e

    ciascuna lettera, nella posizione in cui si trova nel testo, pu essere letta separatamente come disegnocol proprio significato o inserita in un gruppo di lettere recise dal testo che formino una parola compiuta,purch non se ne muti l'ordine ("tecnica al tikrei" di cui si detto in "Perch cerco un segreto"di"Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche")Cosicch una lettera pu essere la fine d'una parola, essere nel corpo di una parola tagliata in modoche la comprenda, essere l'inizio di una parola che la segua, od essere letta a se stante, purch le

    lettere rimangano nel loro ordine (torno ad es. sulla parola "Elohim" , aperta con il metododelle lettere madri ed utero, che con il metodo dei segni, senza alterare l'ordine o le lettere si puleggere:

    "Dio nel mondo vivente " ed "Origine della potenza che apr l'esistenza alla vita."

    C' anche la radice della liberazione con l'apertura del Mare: "Dio apr il mare ").

    Alcune norme esegetiche rabbiniche (alcune gi di Hillel) sono:

    due dati o cose simili, cio di cui ricorrano i termini, debbono essere accostati e confrontati traloro;

    la deduzione logica dal minore al maggiore e viceversa, "qal wa-komer"; deduzione analogica, "gezerah shawah", uno stesso ordinamento; la fondazione di una famiglia, "binjan av", che tratta del confronto di passi biblici imparentati per

    contenuto, onde i particolari d'un passo possono estendersi agli altri; il generale dal particolare e viceversa, "ferat u-kelal"; intervenivano sul testo ebraico usando i significati diversi d'una parola che abbiano le stesse

    consonanti, ma non le stesse vocali (in quanto il testo non riportava le vocali stesse - esempio:al posto di pani azzimi "mazzot" potevano leggere comandamenti "mizvot" - come faccio nel

    metodo dei segni); dividevano in due lo stesso termine ebraico per ottenere un significato diverso (come faccio nel

    metodo dei segni).

    L'ebraismo ha poi quattro vie ortodosse condivisibili per far parlare il testo sacro, in cui pu rientrareanche il metodo dei segni.La tradizione prevede, infatti, per la ricerca:

    Peschat , interpretazione letteralecorrispondente al significato semplice dellaScrittura.

    Remez , accenno, o interpretazione;il significato suggerito tende a trovare nessi tra leparole ed espressioni uguali situati in punti diversi del testo e li collega tra loro in modoriflessivo o narrativo secondo i casi, onde sottolineare l'unit dell'insieme, ogni parte della quale

    strettamente collegata a tutte le altre. Drasch , midrash, haggadah, interpretazione, omiletica, allegorica. Sod significa segreto; indagato dalla cabbal; da ci si ricava che esiste una via

    segreta per indagare la Scrittura!

    Ogni categoria ha un'eguale validit nel proprio campo, dato che la Bibbia (Sanhedrin 34) vista "comeuna roccia che pu essere divisa in molti pezzi dal martello dell'interpretazione".Aggiungo che nel sentiero segreto Sod entra il metodo di scrutatiocon la decriptazione chepropongo, descritto in altra parte, il quale, pur rientrando nell'idea che mosse la cabbal, ne superal'aspetto esoterico, e resta aderente ai testi con deduzioni collegate in modo rigido con tutte lettere, e

    http://www.edicolaweb.net/stren05b.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05b.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05b.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05a.htmhttp://www.edicolaweb.net/stren05b.htm
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    per la grand'estensione con ripetizioni dei testi, le interpretazioni hanno riprove.L'acrostico dei nomi delle 4 vie d luogo alla parola Pardes (parola d'origine persiana cheindica giardino, frutteto e Paradiso).

    Su queste 4 vie per entrare nel vivo della Scrittura c' un racconto (Tratto da Giacoma Limentani, "IlMidrash", Paoline 1996):

    "I grandi maestri vedevano la Torah come un Pardes, cio a dire un giardino. Uno specialegiardino percorso da quattro sentieri, il nome di ognuno dei quali ha per iniziale una lettera della parola

    Pardes.

    Il midrash narra che quattro maestri vollero percorrere il giardino da cima a fondo.Il primo mor fulminato. (Era Simeon Ben Azzai)Il secondo rest accecato. (Era Simeon Ben Zoma)Il terzo divent un altro, (Era Elisha Ben Avuyah)come a dire perse il senso della propria identit ebraica (divenne eretico.)Il quarto Akiva, usc dal Pardes incolume, e anzi con una conoscenza superiore."

    E non spiega oltre ed questa una ben strana storia!Ho provato a disegnare il giardino con i quattro nomi e ho cercato i sentieri pensando che il misterofosse spiegabile spezzando con la lettura dei segni i nomi dei quattro sentieri che percorrono il giardinodi cui parla

    Vi sono, infatti, quattro modi per percorrere i sentieri di quel giardino come ho indicato con gli schemi I-IV:

    SentieriIsC-iC / iB-sB / sA-iA

    In Paradiso si rec il rettile nei cuori , li colp il demonio .

    Sentieri IIs4-d4 / d3-s3 / s2-d2 / d1-s1

    L'impuro ( ) l'ordine bruci con la scelleratezza ( ) della superbia neicuori .

    Sentieri IVd1-s1 / d2-s2 / d3-s3 / d4-s4

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    La Parola accende i cuori , la mente dei viventi colpisce , ricerca i segreti

    ... e questa, quando si leggono i quattro nomi Peschat, Remez, Drasch, Sod la pi favorevole.

    Sentieri IIIsC-iC / sb-iB / sA-iA

    del Paradiso custodi porta per la carit che colpisce il demonio .Raccogliendo tutto per i sentieri Ie II, percorsi a zig zag com' il modo di camminare del serpente, siha:

    IIn Paradiso si port il rettile nei cuori; li colp il demonio.IIL'impuro l'ordine bruci con la scelleratezza della superbia nei cuori.

    Per i sentieri IV e IIIpercorsi in modo retto si ha:

    IVLa Parola accende i cuori, la mente dei viventi colpisce, cerca i segreti...IIIDel Paradiso custodi porta per la carit che colpisce il demonio.

    Nel Midrash c'erano 4 tipi di maestri e qui si ritrovano:

    Il primo mor fulminato, colpito al cuore dal demonio; percorse i sentieri I. Il secondo rest accecato; percorse i sentieri II; acceca orgoglio e superbia. Il terzo divent un altro;segu i sentieri IIIvengono dall'alto con la grazia. Il quarto attraverso i sentieri IVusc dal Pardes incolume con conoscenza superiore perch

    cerca i segreti.

    Ci avvalora la potenza del metodo per la lettura del criptato.

    Quel cenno alla conoscenza superiore indica un evento che verr dall'alto e ci render diversi; ci portaa leggere il sentieri ancora in un modo, dall'alto in basso come nel III, ma procedendo dal primo sA-iA /sB-iB / sC-iC:

    La Carit colpir il demonio , i risorti vivi con i corpi porterin Paradiso .

    Questa una vera via d'uscita:

    La Carit colpir il demonio.I risorti in vita con i corpi porter in Paradiso.

    La Torah cos porta alla conoscenza superiore che viene tutta dall'alto, se si segue questa viarendendosi disponibili ad essere permeati e cambiati dall'energia che vi pervade.Quest'energia discende per grazia in un qualche modo misterioso sia nella lettura corrente, sia in quellaattraverso le lettere, ma entrambe debbono seguire una retta coscienza.

    La prima , infatti, consigliata dalla Chiesa ("La lettura della Sacra Scrittura ... ravviva in noi lo spirito diconversione e di penitenzae contribuisce al perdono dei nostri peccati." "Catechismo della ChiesaCattolica" n 1437) e, la seconda, che comprende anche la prima, aiuta a fare anche la prima.L'uomo tende per all'idolatria, cio vuole afferrare contenere, chiudere Dio in un qualche modo perimpossessarsi dei suoi poteri, alla stregua dei pagani che in un idolo vogliono contenere la divinit.In un modo o nell'altro, prima o poi, in tale tendenziale pericolo cadono tutti; pure nello scrutare laTorah, la Bibbia, i Vangeli o il Corano c' sempre latente questa tentazione.Nel libro, gi citato, "Le Dieci Parole" (di Marc-Alain Ouaknin) al riguardo si trova: "Un testo dello Zoharafferma che tutta la Torah il nome di Dio. Ma se ci vero, allora, logicamente, non possopronunciare neppure la Torah in quanto nome, perch ci sarebbe un'idolatria. Qual , allora, lo statutodella Torah? Bisogna ricordarsi sempre che il Dio infinito si dona agli uomini nella finitezza e limiti di un

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    testo. Qui c' la rivelazione. Ma se Dio si accetta di diventare un essere finito in un t