dall’intelligenza sensomotoria alla cognizione infantile · lezione 5 - lo sviluppo delle...
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Lezione 5
Lo sviluppo delle competenze percettive e
cognitive nell’infanzia
Argomenti
• Paradigmi sperimentali
• Dall’intelligenza sensomotoria
alla cognizione infantile
• L’architettura innata dell’attività
cognitiva: i processi
• La cognizione infantile nei diversi
domini della conoscenza
Lezione 5 - Lo sviluppo delle competenze nell’infanzia
Concetti 1
• Paradigmi sperimentali
– Preferenza visiva
– Abituazione (o familiarizzazione)
– Violazione dell’aspettativa
– Misurazione dei movimenti oculari
• Coordinazione intersensoriale e percezione transmodale
• Architettura innata dei processi cognitivi
– Apprendimento di regolarità statistiche
– Apprendimento di regole
– Apprendimento di invarianze (categorizzazione)
• Domini della conoscenza
– Conoscenza dell’oggetto
– Cognizione numerica
– Cognizione sociale
Limiti della teoria costruttivista
• Ricerche recenti
– mettono in discussione la visione della cognizione
infantile come caratterizzata esclusivamente
dall’intelligenza sensomotoria
– suggeriscono un’architettura funzionale della mente
alla nascita molto più ricca di quanto ritenuto da
Piaget.
Limiti della teoria costruttivista
• Secondo Piaget, nei primi due anni il bambino è in grado di agire sugli oggetti ma non di pensare ad essi
• Il bambino attraverso l’azione deve– non solo apprendere le proprietà degli oggetti
– ma anche imparare a coordinare le informazioni provenienti dai sensi per dare un senso alla stimolazione ambientale
Limiti della teoria costruttivista (2)
• Gli studi più recenti evidenziano l’esistenza fin dalla nascita di alcune abilità di coordinazione intersensoriale– Ad esempio i neonato si orientano visivamente
verso una fonte sonora.
• Nei primi mesi sono presenti sofisticate abilità di percezione trasmodale– Ad esempio, Streri e Spelke (1988)
• bambini di 4 mesi esplorano tattilmente due anelli connessi da una corda flessibile o da un’asta rigida
• E poi sono in grado di discriminare tra due configurazioni visive quella più simile agli oggetti esplorati (congruenza)
Limiti della teoria costruttivista (3)
• Le indagini di Piaget
sottostimano le
competenze nei primo
mesi in quanto si basano
sulle attività di
manipolazione che sono
ancora immature.
• Se si prende invece in
esame la capacità di
attenzione e di
esplorazione visiva,
impiegando la tecnica della
preferenza visiva e quella
dell’abituazione, i bambini
di pochi mesi si dimostrano
in grado di percepire gli
oggetti come indipendenti
dalla propria azione e dotati
di caratteristiche stabili.
Paradigma della violazione
dell’aspettativa (1)
• Il paradigma della
violazione
dell’aspettativa è
una versione adattata
della tecnica
dell’abituazione
• Si basa sulla tendenza
dei bambini a reagire
con sorpresa a eventi
impossibili e
sorprendenti, fissandoli
più a lungo rispetto a
quelli possibili.
Le competenze nella prima infanzia
• Effetti dell’approccio cognitivista
sulla visione della prima infanzia
•Spostamento dell’attenzione dall’azione al
substrato cognitivo, cioè ai processi
•Rivalutare le competenze percettive del
neonato che si manifestano quando il sistema
motorio è ancora immaturo
Paradigmi sperimentali
• Difficoltà nello studio della prima infanzia
• Variabilità degli stati comportamentali
(sonno profondo, veglia, pianto)
• Repertorio comportamentale ridotto
• Non si possono usare tecniche verbali e
bisogna basarsi sulle risposte spontanee
Paradigmi sperimentali
• Registrazione di risposte presenti nel repertorio comportamentale nella prima infanzia
• Numero di orientamenti verso gli stimoli
• Durata delle fissazioni verso ciascuno
stimolo
• Tempo di fissazione totale
• Tecnica della preferenza visiva
• Tecnica dell’abituazione
Paradigmi sperimentali:
preferenza visiva
• assunzioni
• Preferenze legate a predisposizioni: volto
umano
• Codifica delle informazioni negli stimoli
• Discriminazione
• Preferenza
• Preferenze dovute ad apprendimento
percettivo: volto della madre
Tecnica della preferenza visiva
Paradigmi sperimentali:
abituazione visiva
• due fasi
• Fase di test
Ripresentazione di uno stimolo familiare e
presentazione di uno stimolo nuovo
• Fase di abituazione
Ripetuta presentazione di uno stimolo
• Assunto: tendenza a preferire la novità
• Curva di abituazione
Paradigmi sperimentali:
violazione dell’aspettativa
• Studiare abilità di tipo rappresentativo: anticipazione di eventi
Assunto: il bambino fissa più a lungo eventi
impossibili, che violano le sue
rappresentazioni degli eventi
Paradigmi sperimentali:
misurazione dei movimenti oculari
• Apparecchiatura: eye-tracker
Studiare il comportamento di esplorazione
visiva: tracciato dei movimenti, latenze,
durata delle fissazioni
Eye-tracker
Dall’intelligenza sensomotoria alla
cognizione infantile
• Capacità percettive precoci
Percezione transmodale: esempio: due
anelli connessi/separati, prima esplorati
tattilmente e poi «riconosciuti» nella
modalità visiva
Coordinazione intersensoriale: orientare
l’attenzione verso una fonte sonora
Architettura innata dell’attività
cognitiva: processi
•Tre tipi di apprendimento non associativo e
di tipo implicito
1. Apprendimento di regolarità statistiche
2. Apprendimento di regole
3. Apprendimento di invarianze (categorizzazione)
Apprendimento di regolarità
statistiche
•Individuare regolarità presenti in una
sequenza temporale
• Segmentare il flusso linguistico
• Apprendere sequenze di forme geometriche (a
due mesi)
• Sequenze di sillabe e di forme geometriche
(pochi giorni)
Apprendimento di regole
•Individuare regole astratte a partire dagli
elementi di una sequenza e generalizzarle a
sequenze nuove
• Differenziare sequenze ABA e ABB rispetto alle
immagini di tre cani (a 7 mesi)
• Ipercorrettismo (esempi aprito al posto di
aperto)
Categorizzazione
•Cogliere caratteristiche simili in stimoli
percettivamente diversi
• In base a caratteristiche percettive o funzionali
• Dire che la categorizzazione è innata non vuole dire
che le categorie siano innate
• Costanze percettive di dimensione e forma (alla
nascita)
• Figure aperte/chiuse (primi giorni di vita)
• Cerchi/triangoli/quadrati (tre mesi)
• Oggetti complessi: compresenza di attributi (sette
mesi)
La cognizione infantile nei
domini di conoscenza
•Abilità percettive e rappresentative
presenti dalla nascita
1. La conoscenza dell’oggetto
2. La cognizione numerica
3. La cognizione sociale
La conoscenza dell’oggetto
•Percepire e rappresentarsi gli oggetti come
dotati di proprietà intrinseche e permanenti
• Percepire come unitario un oggetto
parzialmente occluso (Kellman e Spelke, 1983)
– A 4 mesi (le due parti si muovo in modo sincrono)
– A 7 mesi (in assenza di movimento)
La conoscenza dell’oggetto
•Percepire e rappresentarsi gli oggetti come
dotati di proprietà intrinseche e permanenti
• Esperimento con i due coniglietti (Baillargeon e
Graber, 1987)
– Esperimento con due coniglietti, uno alto e uno basso che
si muovo dietro una superficie con una finestra
– Paradigma: violazione dell’aspettativa
– A 5 mesi guardano più a lungo l’evento impossibile
Paradigma della violazione
dell’aspettativa (2)
• Baillargeon e Graber
(1987) hanno abituato
un gruppo di bambini di
5 mesi a due eventi nei
quali un coniglietto
basso/alto percorreva
una traiettoria lineare
passando dietro uno
schermo per poi
riapparire dal lato
opposto.
• Nella fase test veniva
ritagliata nello schermo una
finestra tale da nascondere
alla vista il coniglietto basso
ma non quello alto. Tuttavia
i coniglietti venivano fatti
passare dietro lo schermo
risultano entrambi invisibili.
• I bambini guardano di più
l’evento impossibile. Questi
dati contrastano con quelli
di Piaget sulla permanenza
dell’oggetto.
La cognizione numerica
•Rappresentarsi il valore numerico (cardinale e
ordinale) e svolgere operazioni aritmetiche
• Rappresentazione del valore cardinale (Xu e
Spelke, 2000)
– Bambini di 6 mesi abituati a insiemi di 8 stimoli, in fase di
test preferivano insiemi di 16 stimoli (e viceversa)
– Trascurando i cambiamenti percettivi (dimensione,
densità, colore, forma)
Configurazioni numeriche
abituazione
La cognizione numerica
•Rappresentarsi il valore numerico (cardinale e
ordinale) e svolgere operazioni aritmetiche
• Rappresentazione del valore cardinale (Izard et al,
2009)
– Bambini di 3 giorni vengono abituati a una sequenza di
suoni (4 o 6)
– Guardano più a lungo lo stimolo visivo con un numero
congruente di elementi (4 o 6)
La cognizione numerica
•Rappresentarsi il valore numerico (cardinale e
ordinale) e svolgere operazioni aritmetiche
• Rappresentazione del valore ordinale (Picozzi et al
2010)
– Bambini di 7 mesi abituati a sequenza di numerosità
crescente (decrescente)
– In fase di test preferiscono configurazioni di numerosità
decrescente (crescente)
La cognizione numerica
•Rappresentarsi il valore numerico (cardinale e
ordinale) e svolgere operazioni aritmetiche
• Operazioni aritmetiche (McCrink e Wynn, 2004)
– Paradigma di violazione dell’aspettativa
– Bambini di 9 mesi assistono a una sequenza di eventi che
raffigura un’addizione (5+5) o una sottrazione (10-5)
– Osservano più a lungo l’evento impossibile sia per
l’addizione (5+5=5) sia per la sottrazione (10-5 = 10)
Paradigma della violazione
dell’aspettativa (3)
• In modo analogo sono
state indagate le
abilità numeriche
precoci.
• Wynn (1992) ha
dimostrato che bambini
di 5 mesi sono in grado
di prevedere il risultato
di operazioni
numeriche del tipo 1+1
e 2-1.
• In uno di questi esperimenti un pupazzo scompariva dietro lo schermo e poi un altro pupazzo era messo insieme il primo, quindi si abbassava lo schermo e potevano comparire uno (condizione impossibile) o due pupazzi).
• Un altro gruppo di bambini assisteva all’operazione inversa, con due pupazzi dietro lo schermo e poi uno che veniva tolto.
• I risultati hanno evidenziato che i bambini guradavano di più l’evento impossibile..
La cognizione sociale
•Sensibilità per gli oggetti sociali:
volto umano e movimento biologico
• Preferenza spontanea per il volto umano alla
nascita (Goren, Sarty e Wu, 1975; Johnson e
Morton, 1991)
– Tecnica dell ‘inseguimento visivo
– Uso di immagini schematiche del volto umano
La cognizione sociale
•Sensibilità per gli oggetti sociali:
volto umano e movimento biologico
• Preferenza spontanea per il volto umano alla
nascita (Goren, Sarty e Wu, 1975; Johnson e
Morton, 1991)
– Tecnica dell ‘inseguimento visivo
– Uso di immagini schematiche del volto umano
La cognizione sociale
•Sensibilità per gli oggetti sociali:
volto umano e movimento biologico
• Sensibilità per il movimento biologico )
a 5 mesi (Bertenthal et al 1985)
Paradigma della violazione
dell’aspettativa (5)
• Alcuni studiosi (es. Bertenthal, 1993) che sia presente un’innata sensibilità verso gli indizi percettivi tipici del movimento biologico.
• Infatti, bambini di tre mesi preferiscono guardare a una configurazione dinamica di puntini luminosi che riproducono il movimento tipico di un uomo– piuttosto che alla stessa configurazione statica o il cui
movimento non rispetta i vincoli del movimento biologico.
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
tecnica della preferenza visiva
• Preferenza spontanea
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
tecnica della abituazione/familiarizzazione visiva
• Tendenza a preferire le novità
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
tecnica della violazione dell’aspettativa
• Reazione di sorpresa ad eventi impossibili
• Fissare più a lungo gli eventi incongruenti
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
tecnica dell’esplorazione visiva dei movimenti oculari
• Uso di eye-tracker
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
ricerca su coordinazione intersensoriale e percezione transmodale
• Integrazione intersensoriale fin dai primi giorni (Gibson, 1988)– Orientamento verso stimoli uditivi (fin dalla nascita)
– Riconoscimento visivo di un ciucciotto dopo averlo sentito al tatto (1 mese)
– Riconoscimento della forma di un oggetto dopo esplorazione tattile (due anelli separati/connessi da asta rigida)
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
processi innati che mediano l’apprendimento
• Apprendimento di regolarità statistiche– Individuare regolarità in una sequenza temporale sulla base
della probabilità con la quale un elemento si presenta in una sequenza
– Es, per AB p = 0.33
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
processi innati che mediano l’apprendimento
• Apprendimento di regole– Individuare leggi
generali a partire da regolarità particolari
– Es. ABB
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
processi innati che mediano l’apprendimento
• Categorizzazione– Cogliere caratteristiche simili in stimoli percettivamente diversi
– Es costanze percettive
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
la conoscenza dell’oggetto nella prima infanzia
• Completamento percettivo– Rappresentarsi
oggetti parzialmente occlusi come continui
• Aspettative sulle leggi che vincolano il comportamento degli oggetti
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
la cognizione numerica
SENSO DEL NUMERO = abilità numeriche di base (Dehaene, 1997)
• Valore cardinale degli oggetti– rappresentarsi il valore
numerico di configurazioni visive
• Relazioni ordinali tra quantità numeriche
• Operazioni aritmetiche
Paradigmi sperimentali per lo studio della prima infanzia
la cognizione sociale
• Preferenza per il volto umano (Goren, Sarty e Wu, 1975)
• Sensibilità al movimento biologico (Johansson, 1973)