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Cutimed ® Advanced wound care Ulcere venose Approccio terapeutico

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Cutimed®

Advanced

wound care

Ulcere venose Approccio terapeutico

2

Una guida per la corretta gestione delle

Non esistono ferite uguali tra loro, eppure ogni ferita necessita delle condizioni

ideali a garantire il processo di guarigione. Nonostante l’ulcera venosa

colpisca prevalentemente la superficie cutanea, essa è legata alla presenza

di un’insufficienza venosa preesistente, che causa un deterioramento

nell’ossigenazione dei tessuti ed uno scarso apporto locale di elementi nutritivi.

Con questo manuale, BSN medical intende supportare gli operatori

nell’ottenere le condizioni ideali per favorire il processo di guarigione delle

ulcere – offrendo prodotti non solo per la medicazione delle ulcere venose ma

anche per la terapia compressiva.

La nuova gamma di medicazioni avanzate Cutimed® aiuta a creare le condizioni

ideali per la guarigione della ferita – dallo sbrigliamento autolitico, alla terapia

antimicrobica, alla gestione dell’essudato e alla cura della cute.

La gamma di prodotti compressivi (calze Jobst®, bende compressive) è un

valido ausilio per tutte le fasi del processo di guarigione delle ferite, sia per

ripristinare efficacemente il flusso venoso, sia per prevenire l’insorgenza di

recidive.

Advanced wound care

L’insufficienza venosa è una delle

più diffuse malattie tra gli over 50.

Le ferite croniche risultanti

dall’insufficienza venosa sono una fonte

di notevoli disagi per i pazienti.

E’ necessario adottare un approccio

terapeutico globale, realizzato

su misura in base alla situazione.

Nei manuali di Approccio terapeutico sono riportati consigli e raccomandazioni per il fi ssaggio secondario e i trattamenti da associare alla linea Cutimed®.

Il tessuto necrotico ostacola la guarigione

e deve normalmente essere rimosso

all’inizio del trattamento.

Cutimed® Gel consente

un agevole debridement autolitico.

Ferite necrotiche

L’infezione e la

colonizzazione critica della ferita

possono mettere a rischio il processo

di guarigione. Le medicazioni Cutimed® Sorbact® e

Cutimed® Sorbact® gel captano i batteri presenti nelle

ferite infette e colonizzate senza alcun effetto

collaterale indesiderato.

Ferite infette

Ferite necrotiche molli

Ferite granuleggianti

Le ferite altamente

secernenti richiedono

un’attenta gestione dell’essudato.

Cutimed® Siltec e Cutimed® Cavity,

oltre ad avere un’elevata capacità

di assorbenza ed adsorbimento,

consentono una rimozione atraumatica

senza danneggiare la cute

di nuova formazione.

Ferite epitelizzanti

Nella fase fi nale

del processo di guarigione

Cutimed® Siltec è in grado

di garantire una protezione ottimale

della pelle fragile.

g e s t i o n e d e l l ’ e s s u d a t o

pre

pa

ra

zio

ne

de

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de

lla

fe

rit

a

ulcere venose

Lo slough

è un misto di tessuto

necrotico reidratato, batteri e

leucociti morti. Cutimed® Gel è in grado

di rimuovere lo slough e gli strati di fi brina.

Cutimed® Sorbact® gel aiuta a ridurre la

carica batterica in ferite scarsamente essudanti

mentre Cutimed® Sorbact® Hydroactive consente di gestire sia la carica batterica

che i livelli di essudato medio alti.

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4

Ulcere venose: Caratteristiche principali

Patogenesi e Terapia

Come si sviluppano le ulcere venose?Le ulcere venose sono il più grave sintomo dell’insufficienza venosa cronica. La compromissione del flusso

sanguigno verso il cuore è principalmente provocato da un’insufficienza delle valvole venose. Il reflusso

risultante porta ad un’ipertensione venosa che coinvolge il sistema venoso, sia superficiale (fino ai capillari)

che profondo. La conseguenza è la dilatazione e la deformazione dei vasi, la fuoriuscita di liquidi e tossine

mentre gli elementi nutritivi e l’ossigeno non riescono a raggiungere la cute. Questo provoca la necrosi del

tessuto cutaneo e lo sviluppo dell’ulcera venosa.

Dove si sviluppano le ulcere venose?Le lesioni sono per la maggior parte (intorno all’80%) localizzate internamente dal terzo medio al malleolo

dell’arto inferiore, spesso sono molto estese fino a coprire l’intera circonferenza dell’arto (ulcera a mani-

cotto). Possono essere difficili da guarire e richiedono un completo approccio terapeutico, che affronti la

causa scatenante.

Quali sono le fasi della insufficienza venosa?Le fasi dell’insufficienza venosa cronica possono

essere classificate sulla base del CEAP:

C = Segni clinici (cosa appare)

E = Eziologia (origine)

A = Posizione anatomica (dov’è localizzata)

P = Patofisiologia (causa).

Grado Indizi clinici

C 0 Nessuna evidenza dell’insufficienza venosa

C 1 Reticolo venoso superficiale

C 2 Vene varicose semplici

C 3 Edema venoso alle caviglie

C 4 Pigmentazione cutanea localizzata (terzo medio)

C 5 Ulcera venosa chiusa

C 6 Ulcera venosa attiva.

Valvola aperta:

il sangue

può fluire

verso il cuore.

Valvola chiusa:

il sangue

non può rifluire

distalmente.

Funzionamento regolare delle valvole venose

l’insufficienza

valvolare causa

il reflusso del

sangue venoso.

Malfunzionamento delle valvole venose

5

Gestione della ferita Compressione continua Attività concomitanti

Ferite necrotiche

Ferite infette

Ferite necrotiche molli

Ferite granuleggianti

Ferite epitelizzanti

Prevenzione recidive

Per aiutare il ripristino

del flusso venoso e prevenirne il reflusso

i In presenza di edema:

compressione con bendaggio a

media/corta estensibilità o all’ossido

di zinco per ridurre l’edema

Comprilan®/Compridur® o Gelocast® /Gelostretch®.

In assenza di edema:

sistema di compressione

Jobst® UlcerCARE.

Deambulazione:

Per rendere più efficace

la compressione,

è importante attivare

la soletta plantare e

la pompa muscolare

del polpaccio.

Se possibile favorire

la deambulazione del

paziente - sollecitando

anche il movimento

della caviglia.

Cura della pelle

La sera, idratare e

nutrire la cute sana per

compensare le solle-

citazioni meccaniche

causate dal bendaggio

diurno.

Proteggere e curare

il tessuto epiteliale

di nuova formazione

con la linea

Cutimed® Protect.

Indossare quotidianamente le calze

terapeutiche: Jobst® UltraSheer

Jobst® Opaque

Jobst® forMen

!L’efficacia della terapia dipende da vari fattori.

La guarigione dell’ulcera venosa non è basata solamente sul trattamento specifico della lesione.

Un’adeguata compressione è indispensabile per aiutare il flusso venoso compromesso. Nella valutazio-

ne del paziente, è indispensabile tenere conto di fattori di rischio quali l’obesità e il fumo. Inoltre, la cute,

sottoposta durante il giorno ad attrito meccanico provocato dall’azione del bendaggio, può beneficiare di

prodotti specifici per una protezione ed idratazione notturna. BSN medical offre una gamma completa di

prodotti che coprono tutti e tre gli elementi della terapia per un efficace trattamento delle ulcere venose.

Gli elementi per una terapia corretta:

Diagnosi differenziale: ulcera venosa o arteriosa?La terapia compressiva è controindicata in caso di ulcere arteriose agli arti inferiori.

L’ ABPI (Ankle Brachial Pressure Index – Indice di pressione brachiale alla caviglia)

consente di escludere la presenza di una patologia arteriosa. Valori inferiori a 0.8

possono indicare un’insufficienza arteriosa.

Con valori al di sotto di 0.5 è sconsigliato effettuare terapia compressiva.

Dopo aver escluso l’insuffcienza arteriosa si può effettuare terapia compressiva che

arrivi a 40mmHg utilizzando bende o calze in funzione dell’edema e della compliance

del paziente.

6

Come supportare il ritorno venoso

Bendaggio compressivo

La terapia compressiva: un elemento essenzialeIn caso di insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la terapia compressive rappresenta il trattamento

più efficace. In presenza di edema sono consigliabili bende a corta estensibilità (Comprilan®/Compridur®) o

bendaggio all’ossido di zinco (Gelocast®/Gelostretch®).

In assenza di edema, il sistema compressivo Jobst® Ulcer Care consente di effettuare un trattamento

agevole ed efficace.

Il bendaggio a corta estensibilità o con ossido di zinco favorisce

il ritorno venoso prossimale aiutando a ridurre l’edema.

Assicurarsi

• di effettuare il bendaggio secondo tecniche precise ed in maniera

competente

• di utilizzare materiale di imbottitura sulle protuberanze ossee

per uniformare la forma anatomica dell’arto

• di sollecitare il paziente alla deambulazione.

Come applicare una benda compressiva

Protezione e cura della cute

Un’eventuale lesione deve

essere trattata con una medi-

cazione idonea in base allo

stato della stessa.

La cute irritata e secca deve

essere adeguatamente pro-

tetta ed idratata.

Una benda tubolare in cotone

leggero migliora l’indosso del

bendaggio ed evita scivola-

menti dello stesso.

7

Il materiale di imbottitura aiuta

a distribuire le pressione sulle

protuberanze ossee di tibia e

malleolo.

Il bendaggio deve partire

dalla base delle dita ed esse-

re orientato da distale a pros-

simale.

Applicare la seconda benda

in direzione contraria rispetto

alla prima. Si parte sempre

dalla base delle dita per risali-

re verso il ginocchio copren-

do tutta la gamba.

Le imbottiture in schiuma

possono essere impiegate

per aumentare la pressione in

caso di edema.

Dopo un giro circolare sotto il

ginocchio, applicare la benda

da distale con una leggera

pressione.

Ripiegare la benda tubolare e

fissarla con una benda elasti-

ca coesiva per evitare che il

bendaggio compressivo

possa scivolare.

Imbottitura

Bendaggiocompressivo

8

Cura e protezione della cute: Un elemento essenziale nella gestione delle ulcere

Cura della cute

Cura della cute: prevenzione e approccio terapeuticoLa cura della cute è purtroppo ancora ampiamente sottovalutata nell’attuazione di un corretto piano

di gestione delle lesioni croniche. Essa ha un impatto positivo non solo su tutte le fasi del processo

di guarigione ma può aiutare a prevenire ulteriori danni alla cute e favorisce certamente il benessere

generale del paziente.

Quale è la principale funzione della pelle?La pelle deve principalmente proteggere l’organismo dai fattori esterni e prevenire perdite di liquidi

mantenendo una barriera tra interno ed esterno. Tuttavia, nella gestione di pazienti incontinenti e con

lesioni essudanti, si devono affrontare ulteriori problematiche, che aumentano significativamente con

l’età del paziente, poiché la pelle degli anziani è più fragile e maggiormente soggetta a danneggiarsi o

ammalarsi.

I principali fattori che impattano sulla cute a rischio:Esterni Interni

• essudato delle lesioni • età

• incontinenza urinaria o fecale • stato di nutrizione

• fluidi digestivi • disidratazione

• rimozione di prodotti adesivi

• forze di attrito

Le aree più a rischio:Cute perilesionale: necessita di attenzioni particolari, sia in termini di protezione dei bordi della lesione

dall’adesivo di una medicazione, sia come protezione della cute irritata così come protezione della cute

integra da attacchi esterni. Per non correre rischi di macerazione cutanea o di incremento delle dimen-

sioni della lesione, la protezione della pelle con dispositivi medici specifici è un aspetto integrale alla

gestione delle ferite (Cutimed PROTECT spray e applicatore a tampone).

Pelle esposta a incontinenza: nei pazienti incontinenti il rischio di fenomeni di macerazione e di derma-

tite da pannolone è molto elevato. In questi casi si raccomanda di effettuare un trattamento protettivo

preventivo su area estesa con Cutimed® PROTECT cream.

Pelle soggetta a frizione: la terapia compressiva può causare irritazioni e secchezza della cute sotto-

posta a frizione prolungata. E’ necessario quindi impiegare prodotti a base di urea in grado di limitare

questi problemi.

Pelle di nuova formazione: molto fragile, che richiede attenzioni particolari perché può risultare molto

secca e deve quindi essere idratata e mantenuta flessibile.

9

Ferite con necrosi secca:Come ottenere un debridementdelicato ma efficace

Idratare le necrosi secche:Il tessuto necrotico deve essere rimosso dal letto della ferita poiché ral-

lenta il processo di guarigione e impedisce di stabilire correttamente le

dimensioni e la profondità della lesione. Gli idrogel possono effettuare

un efficace debridement autolitico. Cutimed® Gel rilascia umidità nella

ferita in modo sostenuto e prolungato, e contribuisce a sciogliere

la necrosi efficacemente e senza dolore. E’ necessario dosare

correttamente la quantità di idrogel applicata nella ferita

in modo da evitare fenomeni di macerazione dei bordi.

Cutimed® Gel può essere applicato con l’applicatore

sterile presente nella confezione, con una spatola o

direttamente dal tubetto.

Mantenere un ambiente umido:Una medicazione secondaria (in film o schiuma

di poliuretano) garantisce che l’idrogel rimanga

in sito e dissolva efficacemente la necrosi.

Medicazione in Film (Leukomed® T)

• Impedisce che l’idrogel si asciughi

• Aiuta a mantenere l’ambiente umido nella ferita.

Medicazione in schiuma (Cutimed® Siltec B)

• Impedisce che l’idrogel si asciughi

• Assorbe l’eventuale essudato presente nella ferita.

Un’adeguata compressione è il trattamento più efficace per le ulcere venose in quanto

agisce sull’insufficienza venosa cronica.

• In caso di edema, utilizzare le bende Comprilan®/Compridur® o

Gelocast®/Gelostretch®

• In assenza di edema, utilizzare il sistema compresivo Jobst® UlcerCARE

Utilizzare una medicazione secondaria adeguata (Leukomed® T o Cutimed® Siltec B)

in grado di mantenere un ambiente umido.

La cute perilesionale ed i bordi della lesione devono essere protetti dalla macerazione applicando una barriera protettiva in film (Cutimed® PROTECT spray e tampone applicatore monouso in spugna)

Importante:

10

Ferite infette:Come ridurre la carica batterica

Preparazione del letto della ferita

Importante: Un’adeguata compressione è il trattamento più efficace per le ulcere venose in quanto

agisce sull’insufficienza venosa cronica.

• In caso di edema, utilizzare le bende Comprilan®/Compridur® o

Gelocast®//Gelostretch®

• In assenza di edema, utilizzare il sistema compresivo Jobst® UlcerCARE

Utilizzare una medicazione secondaria adeguata (Leukomed® T o Cutimed® Siltec B)

in grado di mantenere un ambiente umido.

La cute perilesionale ed i bordi della lesione devono essere protetti dalla macerazione applicando una barriera protettiva in film (Cutimed® PROTECT spray e tampone applicatore monouso in spugna)

Captare ed inattivare gli agenti patogeni della ferita:Cutimed® Sorbact® si è dimostrato efficace non solamente nella gestione

di ulcere infette ma anche in quelle ferite stagnanti dove la colonizzazione

batterica rende più difficoltosa la guarigione.Cutimed® Sorbact® riduce la

carica microbica senza utilizzare agenti chimicamente attivi e quindi senza

i rischi potenziali associati all’utilizzo degli antimicrobici comuni, quali la

citotossicità e lo sviluppo di resistenze batteriche.

È invece in grado di supportare efficacemente

il naturale processo di guarigione della ferita.

• In base al livello di essudato ed alla profondità della ferita applicarvi a diretto

contatto una compressa assorbente, uno zaffo o dei tamponi o garze.

Su ferite parzialmente infette o criticamente contaminate, applicare la

medicazione pronta all’uso impregnata di idrogel.

Assorbire un’elevata quantità di essudato:Nelle prime fasi di guarigione della ferita ci può essere un elevata produzione di essudato. A maggior ragione,

la compressione, parte integrante del trattamento delle ulcere venose, causa la riduzione dell’edema

dell’arto inferiore con conseguente produzione di elevati livelli di essudato e

una gestione delle condizioni in ambiente umido.

• Le medicazioni in schiuma possono essere utilizzate come fissaggio secondario

delle medicazioni Cutimed® Sorbact® quando si rende necessaria un’elevata

capacità di assorbimento.

• Cutimed® Sorbact® Hydroactive consente di controllare la carica batterica e

di gestire l‘essudato senza causare fenomeni di macerazione grazie alla matrice

idropolimerica.

• Le medicazioni Cutimed® Siltec, hanno un’elevata capacità di trasmissione del

vapore, e le particelle super assorbenti contenute nella schiuma sono in grado

di trattenere permanentemente l’essudato adsorbito anche sotto compressio-

ne. Cutimed® Siltec può essere utilizzata anche come medicazione seconda-

ria in lesioni profonde e consente cambi di medicazione atraumatici.

11

Ferite con necrosi molle:Come rimuoverla in modo efficace

Importante: Un’adeguata compressione è il trattamento più efficace per le ulcere venose in quanto

agisce sull’insufficienza venosa cronica.

• In caso di edema, utilizzare le bende Comprilan®/Compridur® o

Gelocast®/Gelostretch®

• In assenza di edema, utilizzare il sistema compresivo Jobst® UlcerCARE

Utilizzare una medicazione secondaria adeguata (Leukomed® T o Cutimed® Siltec B)

in grado di mantenere un ambiente umido.

La cute perilesionale ed i bordi della lesione devono essere protetti dalla macerazione applicando una barriera protettiva in film (Cutimed® PROTECT spray e tampone applicatore monouso in spugna)

Rimuovere lo slough e la necrosi molle:Il debridement autolitico è un sistema efficace ed atraumatico per eliminare

lo strato di fibrina ed il tessuto necrotico dal letto della ferita.

Cutimed® Gel ha un eccellente azione idratante che aiuta nel trattamento

dell’ulcera.

E’ necessario dosare correttamente l’applicazione in modo da evitare

fenomeni di macerazione dei bordi. Cutimed® Gel consente

vari metodi di applicazione:

• Direttamente dal tubo

• Con una spatola sterile (grazie all’eccellente viscosità, l’applicazione è semplice

anche su arto sollevato)

• tramite l’applicatore sterile presente nella confezione

(in caso di lesioni più profonde)

Per ottenere migliori risultati bisognerebbe coprire Cutimed Gel

con una medicazione in film sterile (Leukomed® T).

Detergere, prevenendo o controllando l’infezione:Cutimed® Sorbact® gel è una medicazione pronta

all’uso che combina l’azione antimicrobica con l’idrogel.

I germi patogeni della ferita vengono inglobati e inattivati

grazie all’esclusivo metodo Sorbact® mentre la compo-

nente di idrogel aiuta a detergere la ferita dallo slough e

dalla fibrina.

• Ripiegare i bordi della medicazione all’interno della ferita in modo

da evitare fenomeni di macerazione della cute perilesionale

• Applicare una medicazione secondaria in grado di mantenere nella ferita un ambiente umido

(Leukomed® T o Cutimed® Siltec B).

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Minimizza il rischio di macerazioni:

I test in-vitro confermano la notevole capacità di

gestione dell’essudato di Cutimed®.

(DIN EN 13726-1: 2002, data on file).

MVTR (g/10 cm2 24 h)

Assorbimento (g/10 cm2 24 h)

20

15

10

5

0ConcorrenteM

Cutimed® Siltec®

ConcorrenteA

ConcorrenteB

2.06

6.3

9.0

3.0

8.9

6.6

11.9

5.8

Confronto: le particelle super assorbenti sono in

grado di assorbire 1000 volte il loro peso.

Gestione dell’essudato

Parola chiave: tessuto di granulazione.Al giorno d’oggi, il principio di guarigione della lesione in ambiente umido

è ben accetto come approccio terapeutico per le lesioni croniche.

Le evidenze cliniche confermano che un’umidità controllata ha diversi

effetti benefici sul letto della lesione:

• Sostanze nutrienti, fattori di crescita e enzimi possono svilupparsi e

diffondersi facilmente nella lesione.

• L’umidità facilita la proliferazione di nuove cellule.

• Il tessuto di granulazione si forma più rapidamente rispetto alle lesioni

secche.

Il principale requisito che le moderne medicazioni devono avere è quello di

favorire un livello equilibrato di umidità nel letto della ferita.

Le migliori medicazioni in schiuma sono state sviluppate

tecnicamente per gestire efficacemente l’ambiente umido

controllato della ferita, quindi devono interagire con i diversi

livelli di essudato prodotti. La gamma Cutimed® Siltec,

associa un’elevata capacità di assorbimento con un’eccellente

indice di trasmissione del vapore.

L’effetto:

• Ottimale gestione dell’essudato = tempi più lunghi di

permanenza della medicazione in situ = minor numero di

cambi di medicazione necessari = tempi infermieristici

ridotti = trattamento valido anche economicamente.

L’assorbimento verticale consente alle medicazioni Cutimed®

Siltec, di dirigere verticalmente l’essudato dal letto della ferita

verso l’alto anziché diffonderlo lateralmente all’interno della

medicazione.

L’effetto:

• L’assorbimento verticale aiuta ad evitare il rischio di macerazione

dei bordi della ferita e della cute perilesionale.

Inoltre, le particelle super assorbenti incluse nella struttura della

schiuma di Cutimed® Siltec assorbono l’essudato trattenendolo

anche sotto compressione.

Lesioni granuleggianti:Come favorire e proteggerela formazione del nuovo tessuto

L’ambiente umido facilita la granu-

lazione e l’epitelizzazione della ferita

dal bordo verso l’interno.

Medicazione idroattiva

Strato di umidità

Nuove cellule epiteliali

13

Un’adeguata compressione è il trattamento più efficace per le ulcere

venose in quanto agisce sull’insufficienza venosa cronica.

• In caso di edema, utilizzare le bende

Comprilan®/Compridur® o Gelocast®/Gelostretch®

• In assenza di edema, utilizzare il sistema compresivo Jobst® UlcerCARE

Utilizzare una medicazione secondaria adeguata (Leukomed® T o

Cutimed® Siltec B) in grado di mantenere un ambiente umido.

La cute perilesionale ed i bordi della lesione devono essere pro-

tetti dalla macerazione applicando una barriera protettiva in film

Cutimed® PROTECT spray e tampone applicatore monouso

in spugna).

Importante:

Mantenere la ferita in ambiente umido:Il mantenimento di un ambiente umido fisiologico nella ferita è l’obiettivo

primario in questa fase del trattamento.

Le medicazioni Cutimed® Siltec sono realizzate per supportare questo

obiettivo nel miglior modo possibile grazie alla loro eccellente capacità di

gestione dell’essudato e allo strato a contatto con la ferita in silicone che

consente una rimozione atraumatica della medicazione. Questo strato

garantisce una lieve aderenza sulla cute circostante.

La scelta della medicazione adeguata in base al livello di essudato:

• Cutimed® Siltec: livelli di essudato da moderato ad elevato

• Cutimed® Siltec L: livelli di essudato da scarso a moderato

• Cutimed® Siltec B: medicazioni con bordo per livelli di essudato da scarso a moderato.

Applicazione:

• Detergere accuratamente la ferita

(e dove necessario rimuovere eventuali necrosi)

• Asciugare accuratamente i margini della ferita e la cute perilesionale.

• Applicare la medicazione di una misura tale per cui si sovrapponga

ai bordi della ferita per circa 2 cm

• Se necessario applicare i prodotti per la cura della pelle.

• Infine: confezionare un bendaggio compressivo o far indossare

il sistema compressivo a calza.

14

Guarigione in ambiente umido

Proteggere la fragile cute neoformata:Quando la ferita è ricoperta da tessuto granuleggiante e le cellule epiteliali

iniziano a crescere dai bordi, la quantità di essudato tende a ridursi.

Può essere utilizzata una medicazione più sottile, Cutimed® Siltec L,

che è allo stesso tempo ancora più conformabile e confortevole.

L’eccezionale indice di trasmissione del vapore e le particelle super

assorbenti permettono a questa medicazione di trattenere il fluido,

riducendo il rischio di macerazione.

Assicura cambi di medicazione atraumatici:In questa fase di guarigione della ferita in cui è presente una minore

quantità di essudato e in cui le cellule epiteliali di nuova formazione

formano il primo delicato strato di cutaneo, è di fondamentale

importanza che la rimozione della medicazione sia atraumatica.

Tutte le medicazioni della gamma Cutimed® Siltec hanno lo strato a

contatto con la ferita in silicone. Questo aderisce in modo delicato sia

alla cute perilesionale che alla cute neoformata.

I benefici dello strato in silicone di Cutimed® Siltec:

• Delicata aderenza all’epitelio fragile

• Non interferisce con il processo di guarigione

• Cambi di medicazione non dolorosi per il paziente.

Lesioni epitelizzanti:Come proteggere la cutedi nuova formazione

Un’adeguata compressione rimane un aspetto fondamentale nella gestione del

paziente al fine di supportare il flusso venoso. I prodotti da scegliere sono:

• In presenza di edema: bende compressive Comprilan®/Compridur®

o gamma Gelocast®/Gelostretch®

• In assenza di edema: sistema compressivo Jobst® UlcerCARE

Utilizzare una medicazione secondaria adeguata (Leukomed® T o Cutimed®

Siltec B) in grado di mantenere un ambiente umido.

Importante:

15

Cutimed® Sorbact® gel

Riduce la carica batterica e crea

un ambiente umido nella ferita,

aiutando ad eliminare gli strati di

necrosi secca, slough e fibrina.

In base al livello di essudato:

Cutimed® Sorbact®

Lega e rimuove i batteri da

ferite colonizzate e infette.

Cutimed® Sorbact® Hydroactive

Controlla la carica batterica

e gestisce l‘essudato.

Tutto il necessarioper il trattamentodelle ulcere venose

Panoramica prodotti

Medicazione primaria

Jobst®

UltraSheer

Belle, trasparenti

e leggere sono le

calze elastocompressive

che presentano un look

alla moda.

Sono la combinazione

ideale di efficacia

terapeutica ed eleganza.

Jobst®

Opaque

Le calze elastcom-

pressive con uno

speciale filato in microfibra,

per una maggiore morbi-

dezza e facilità di indosso.

La combinazione ideale

di efficacia terapeutica e

comfort per tutti i giorni.

Ferite epitelizzanti

Ferite granuleggianti

Ferite necrotiche molli

Ferite infette

Ferite necrotiche

Prevenzione delle recidive

Cutimed® Gel

Idrata efficacemente

le ferite necrotiche

secche o molli.

Cutimed® Siltec

Mantiene un ambiente umido controllato

in ferite con livello di essudato da moderato

ad elevato e consente una rimozione

atraumatica della medicazione.

Cutimed® Siltec L / Cutimed® Siltec B

Mantengono un ambiente umido controllato

in ferite con livello di essudato da lieve

a moderato e consente una rimozione

atraumatica della medicazione.

Jobst®

forMen

Calze compressive

con un moderno

design rigato e un mix di

microfibra/multifibra per una

sensazione fresca e asciutta.

La combinazione ideale di

efficacia terapeutica con un

design classico e confortevole.

Cutimed® Siltec B

Può essere utilizzata come

fissaggio secondario,

consentendo la gestione

controllata dell’essudato

e cambi di medicazione

atraumatici.

oppure

Fixomull® transparent

o Leukomed® T

Medicazioni trasparenti, adesive,

sterili e pronte all‘uso oppure da

tagliare in base alle esigenze.

Consentono di ispezionare

visivamente la ferita.

Medicazione secondaria/Fissaggio Cura della pelle Scarico di pressione

Gamma Cutimed® PROTECT

Per creare un film barriera

protettiva per prevenire

fenomeni di macerazione

e proteggere la cute deli-

cata

Comprilan® / Compridur®

Il bendaggio a corta/cortissima

estensibilità per la terapia compressi-

va per il sistema venoso e linfatico.

oppure

Gelocast® / Gelostretch® /

Gelocast® elastic /

Gelocast® Plus

Compressione efficace per una

valida terapia – anche con pazienti

non collaborativi (non-compliant).

Jobst® UlcerCARE (standard e su misura)

Il sistema UlcerCARE è composto da

un tubolare a compressione leggera

(10 mmHg) a contatto con la pelle e la

medicazione, e da una calza medicale

con chiusura lampo. Insieme forniscono

la compressione necessaria per il

trattamento efficace dell’ulcera venosa

(40 mmHg).

Prevenzione delle recidive:Come salvaguardare la cutedi nuova formazione

Vivere con l’insufficienza venosa.La guarigione dell’ulcera venosa non implica che la causa sia stata risolta: è molto probabile quindi

che l’ulcera si ripresenti. Le recidive delle ulcere venose sono frequenti soprattutto in pazienti nei quali

l’insufficienza venosa non è curata costantemente mediante terapia compressiva.

E’ quindi di fondamentale importanza che, mediante l’educazione e l’informazione, i pazienti

comprendano che questa patologia è facilmente curabile e che la cura fa parte della vita quotidiana.

Compressione continua:Jobst® ha una gamma completa di calze terapeutiche, tradizionali e moderne, pronte all’uso e su misura.

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