csp magazine

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Anno 2010 | numero 01 I.P. Qualità: la risposta vincente ] magazine TRAVI PREM MARCATE : PRIME IN EUROPA PERFORMANCE DA RECORD PER IL NUOVO TEGOLO PIANO FOTOVOLTAICO COLLAUDO DINAMICO PER PALAZZO LOMBARDIA

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Rivista culturale del settore delle costruzioni diffusa a studi di progettazione e operatori professionali

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Anno 2010 | numero 01

I.P.

Qualità:la risposta vincente

]magazine

Travi PrEM MarcaTE :PriME in EuroPa

PErforMancE da rEcord PEr il nuovo TEgolo Piano foTovolTaico

collaudo dinaMicoPEr Palazzo loMbardia

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Premio Assopremun riconoscimento alla cultura del costruire con le Travi Prem Assoprem ha indetto un concorso per l’assegnazione di 3 premi, di 1.500 euro ognuno, destinato alle migliori tesi di laurea sulle opportunità offerte dalla Trave Prem. Un’iniziativa in collaborazione con il CTE, il Collegio dei Tecnici dell’Edilizia, nata con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di una vera e propria cultura del costruire.

La Trave Prem (Prefabbricata Reticolare Mista) rappresen-ta una vera e propria rivoluzione dell’ingegneria edilizia. Una soluzione dalle elevate potenzialità strutturali, che rende l’attività del costruire più veloce, sicura ed evoluta. Tanto che da tempo è diventata vero e proprio oggetto di studio e approfondimento anche in ambito accademico. L’iniziativa che Assoprem, in collaborazione con il CTE, ha rivolto ai Politecnici e alle Università di Ingegneria del Paese, prevede la premiazione delle migliori tesi di laurea sui van-taggi e le opportunità costruttive offerte dal sistema a Travi PREM. Un riconoscimento che gratificherà gli studenti più virtuosi con un premio di 1500 euro per il sostegno alla specializzazione professionale o, in alternativa, con uno stage presso le principali realtà produttrici del panorama edilizio italiano, che consentirebbe ai neolaureati di cono-scere le potenzialità delle Travi PREM anche nella pratica. Il progetto prevede che l’iniziativa, con frequenza biennale, si rivolga agli studenti che abbiano discusso la propria tesi entro i due anni precedenti, ma solo per la prima ricorrenza la valenza retroattiva sarà di ben quattro anni, compren-dendo tutto il periodo dal 2006 al 2009: un’eccezione pensata anche per far coincidere l’attribuzione del primo premio con l’anno di nascita dell’associazione. Dato l’im-portante ruolo che CTE ricopre nello sviluppo della cultura d’impresa edilizia, Assoprem ha individuato nel Comitato Scientifico del Congresso del CTE il migliore riferimento super partes per il contesto accademico e professio-nale, in qualità di Commissione esaminatrice delle tesi.

PREMIO ASSOPREM 2010Per Tesi su travi Prefabbricate Reticolari Miste (PREM)

L’Associazione Nazionale dei Produttori di Travi Reticolari Miste, AssoPREM, indice un Concorso per l’assegnazione di 3 premi per € 1500 (millecinquecento) ognuno, per tesi di laurea quinquennale, di secondo livello, di Master o di Dottorato sulle travi Pre-fabbricate Reticolari Miste (PREM). I premi in denaro, su richiesta e previa valutazione dell’interessato, potranno essere tramutati in stages presso aziende Produttrici di Travi PREM. Il quarto ed il quinto classificato potranno beneficiare degli eventuali stages non utilizzati dai primi tre classificati. I premi riguardano tesi discusse negli anni 2006-2007-2008-2009 e saranno consegnati nell’ambito del Congresso del CTE, Collegio dei Tecnici dell’Industrializzazione Edilizia, che si terrà a Brescia nei giorni dell’11 e 12 Novembre 2010. Le tesi dovranno includere ricerche sperimentali, numeriche e/o teoriche sul comportamento strutturale delle travi PREM. Il modello di domanda di partecipazione può essere richiesto ad AssoPREM ([email protected]).Le domande di partecipazione, redatte compilando l’apposito modulo o in carta libera e complete della documentazione richiesta, dovranno pervenire alla sede di Assoprem, Associazione Nazionale Produttori Travi Reticolari Miste, Centro Direzionale Milano Fio-ri, Strada 1, Palazzo F2, 20090 Assago (MI) entro il 30 Settembre 2010. Nella domanda il candidato dovrà indicare, sotto la propria responsabilità:a. Cognome e nomeb. Il luogo e la data di nascitac. Il domicilio eletto ai fini del presente bandoSi dovrà inoltre allegare:d. Una copia della tesi con gli eventuali allegati sia su supporto cartaceo sia su sup-porto digitale.e. Autocertificazione degli esami sostenuti con relative date e punteggi ottenutif. Un certificato ufficiale di laurea (con indicazione del voto) in originale oppure in copia autenticata con autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di atto notorio), ai sensi del d.p.r. 445/2000.La Commissione giudicatrice, costituita dal Comitato Scientifico del Congresso del CTE, valuterà l’opportunità di un’eventuale pubblicazione dei lavori o di loro estratti e/o di divulgarne il contenuto in qualsiasi forma ritenuta opportuna, citando il nome dell’Autore. Il giudizio della Commissione giudicatrice è insindacabile.Il materiale inviato alla Commissione giudicatrice non sarà restituito.Per ulteriori dettagli rivolgersi alla Segreteria del Concorso, e-mail: [email protected] Il Presidente AssoPREM Livio Izzo

Bando del concorso

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Flavio RottigniConsigliere delegato CSP

Le riflessioni e le linee previsionali in ambito istituzionale ed associativo, espresse nei più recenti incontri tra imprese dell’edilizia industrializzata, han-no ribadito in modo chiaro e inequivocabile la necessità di qualificare la filiera produttiva in termini di osservanza delle norme e di etica professionale.Il rispetto delle norme non potrà che portare ad uno standard qualitativo elevato ed a costi livellati, con conseguente concorrenza leale ed epura-ta dalle imprese che mal operano sul mercato ammalorandolo. Le realtà più evolute e consapevoli sanno che il mercato sarà di nuovo in grado di generare profitti solo a seguito di una significativa trasformazione etica ed imprenditoriale dettata da qualità di prodotto e servizio, che nasce anche dalla ricerca, dall’aggregazione a tutti i livelli, dal rispetto delle norme che, se correttamente interpretate, significano anche ottimizzazione dei risultati e drastica riduzione degli errori. Vanno superate, una volta per tutte, le dispa-rità fra chi fa innovazione e rispetta le regole, ed i “miopi” conservatori che rallentano (quando non ammalorano) il mercato. Valorizzando sempre di più la ricerca e superando un obsoleto concetto di concorrenza, il settore potrà tornare a crescere. La crisi verrà superata brillantemente solo dalle aziende che sapranno porre un freno all’economicità esasperata e puntare decisa-mente sulla qualità dei prodotti e delle prestazioni. L’impegno richiesto alle aziende dovrà essere premiato anche dal legislatore, il quale dovrà garantire un riferimento normativo chiaro ed un controllo rigoroso del rispetto delle regole da parte di tutti. A nostro parere la crisi presenta, oltre alle difficoltà, anche un aspetto positivo: incentivare il mercato verso l’evoluzione.

AZIENDE VIRTUOSE = AZIENDE VINCENTIQualità, sinergie, rispetto delle norme

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Palazzo Lombardia continua a fare scuola

L’opeRa• Il complesso ‘Altra Sede’, denominato poi

‘Palazzo Lombardia’, è stato recentemente portato a termine nel cuore della città di Mila-no, per accogliere gli uffici amministrativi della Regione Lombardia

• Il nuovo complesso è costituito di 6 edifici, di cui 5 alti circa 40 m ed una Torre che, con un’altezza di 161.20 m, detiene oggi il record di edificio più alto di Milano e d’Italia.

• Il progetto architettonico di ‘Palazzo Lombar-dia’, curato da Pei Cobb Freed and Partners, si basa sul principio di morbide linee curve intersecantesi, che creano spazi pubblici interni (una piazza interna coperta di circa 4000m2) e richiamano gli elementi tipici del paesaggio lombardo, quali i fiumi, le colline e le valli.

IL pRogetto stRuttuRaLe• La progettazione strutturale del complesso è

stata affidata al Prof. Franco Mola – Ordinario di Costruzioni in Calcestruzzo Armato e Pre-compresso presso il Politecnico di Milano -, che ha anche rivestito il ruolo di Coordinatore Generale della Progettazione Strutturale.

• Data la complessità architettonica, il vinco-lo di tempi di esecuzione molto ristretti, le problematiche strutturali e costruttive legate all’altezza dell’edificio Torre, la progettazione strutturale si è basata su una serie di scelte di base, dettate da un raffinato approccio concettuale che si sono tradotte nell’ utilizzo sinergico di elementi strutturali caratterizzati da differente comportamento e da tecniche costruttive d’avanguardia.

La ReaLIzzazIone• Le scelte strutturali hanno permesso di pro-

gettare una struttura capace di alti livelli pre-stazionali riducendo drasticamente la durata del periodo di costruzione ridottissimi, che è risultata inferiore a due anni.

IL coLLaudo ed IL monItoRaggIo neL tempo• Data la tipologia e le dimensioni dell’ opera per il

collaudo sono state eseguite prove dinamiche – a cura del Politecnico di Milano – i cui risultati, confrontati con quelli derivati da modelli virtuali di calcolo ne hanno consentito la verifica e la validazione.

• Questi modelli costituiscono la base attraver-so la quale definire la previsione del compor-tamento strutturale nell’ ambito del progetto di monitoraggio continuo della risposta dell’orga-nismo resistente sotto le azioni di esercizio

La modeLLazIone vIRtuaLe• È stato messo a punto un modello virtuale dell’

edificio NUCLEO 1 , con l’ obiettivo di ottenere risultati numerici il più possibile accurati per il confronto puntuale con quelli sperimentali.

• Le particolari condizioni favorevoli che permet-tono di conferire elevata affidabilità al modello di previsione sono:

- Le caratteristiche topologiche e strutturali dell’ edificio : in particolare lo schema statico con-cettualmente ben calibrato, basato sulla otti-mizzazione del rapporto di rigidezza fra Nucleo e Telai, sia per quanto concerne la deformabilità trasversale sia relativamente a quella verticale

- Il conseguente comportamento dinamico che è ben individuato dai primi due modi che risul-tano disaccoppiati

- Una procedura di collaudo dinamico accurata ed esaustiva sia nei riguardi della precisione delle frequenze della azione forzante, sia per ciò che concerne le apparecchiature di misura

- La qualità controllata dei materiali e dell’ esecu-zione dell’ opera, che conferisce attendibilità ai valori dei parametri meccanici dei materiali assunti nel modello e alla stima della rigidezza condotta in forma teorica dal software

• In relazione a quanto sopra si è sviluppato un modello ad elementi finiti utilizzando i valori di progetto delle caratteristiche dei materiali e

COLLAUDO DINAmICOper Palazzo Lombardia

prof. Franco molaIng. elena molaECSD srl Milano

www.ecsd.it

proff. alfredo cigada marcello vanali

Dipart. di Meccanica Politecnico di Milano

misure.mecc.polimi.it

Ing. gianfranco stella CAD DATACONSULT srl Milano

www.cad-dc.com

Prof. Franco MolaDocente del

Dipartimento di Ingegneria strutturale

del Politecnico di Milano e progettista delle

strutture dell’opera.

GT STRUDL® is a registered service

mark of the Georgia Tech Research Corporation, Atlanta, Georgia USA

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del terreno di fondazione, simulando accura-tamente le caratteristiche statico geometriche della struttura. In particolare i solai realizzati con zone alleggerite mediante inserti sferici in po-lietilene, sono stati descritti con elementi finiti a lastra-piastra dimensionati in spessore equiva-lente ai fini del calcolo della rigidità flessionale. Nelle rappresentazioni del modello quelle zone sono evidenziate dal diverso colore. Un altro te-ma importante ai fini della risposta del modello è quello della simulazione dell’ effettiva rigidez-za delle unioni pilastri-solai, che condizionano in modo significativo la distribuzione relativa di deformabilità strutturale, influenzando in parti-colare i risultati dell’ analisi modale.

• Queste esigenze hanno comportato la com-

pilazione di un modello di rilevanti dimensioni, i cui aspetti più significativi possono così riassumersi:

• 52757 nodi a 6 gradi di libertà per un totale di 316542 g.d.l.• 53910 elementi finiti lastra-piasta + 9088 elementi lineari (travi e pilastri)• 77171 carichi divisi in 27 condizioni di carico elementari e 5 combinazioni: la

suddivisione dei carichi in molteplici condizioni separate è stata operata per poter simulare efficacemente diverse distribuzioni delle masse presenti.

• Le analisi dinamiche modali sono state effettuate nell’ ipotesi di comporta-mento elastico lineare dei materiali, in accordo alle prescrizioni che hanno governato i tests del collaudo sperimentale durante il quale lo stato di sollecitazione si mantiene all’interno del campo elastico.

• L’ analisi delle frequenze e dei modi di vibrazione della struttura dipendono dalla distribuzione delle rigidezze (inerzie e moduli elastici) e delle masse presenti – quelle strutturali altamente certe e quelle stimate dovute ai carichi presenti al momento dei tests.

• Sono state effettuate, una serie di elaborazioni variando i valori delle gran-dezze significative in gioco, nell’ intorno dei valori di progetto, per valutarne l’ influenza sui risultati. Come evidenziato in precedenza questa analisi di “sensitività” è significativa in quanto si dispone in questo caso del risul-tato attuale, rappresentato dai valori sperimentali del collaudo dinamico effettuato.

• Per la necessità di elaborare i conseguenti numerosi modelli si è scelto di utilizzare il programma GT STRUDL® – uno dei capostipite dei codici di calcolo strutturale – che ,oltre all’ affidabilità dei risultati, offre ottime pre-stazioni sui normali PC : il tempo totale di risposta sul modello è di cinque minuti utilizzando il solutore ottimizzato , di dodici minuti con la versione standard.

• A conferma della corrispondenza della struttura reale alle ipotesi di progetto, si è verificato che i risultati di calcolo più vicini a quelli sperimentali sono ot-tenuti assegnando i valori di design: si riportano per concisione nel seguito solo i valori di confronto delle due alternative di calcolo cosiddette a “NODI non RIGIDI” e a “NODI RIGIDI” che come atteso meglio simula il compor-tamento reale della struttura. In ogni caso lo scostamento reale/virtuale è compreso in limiti considerati molto buoni per questo tipo di problemi.

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test dInamIcI• Progettazione e realizzazione di una campa-

gna di misura ad hoc per la valutazione dei principali parametri modali della struttura NU-CLEO 1.

• Un primo set di misure è stato eseguito sfrut-tando l’eccitazione ambientale. Una struttura snella ed alta come quella in questione vibra naturalmente sotto l’effetto di vento traffico ed eccitazione data dagli occupanti il cantiere.

• I livelli di vibrazione sono in questo caso molto bassi, ma utilizzando trasduttori ad alta sensi-bilità e basso rumore di fondo è possibile ot-tenere una stima della risposta dinamica della struttura applicando tecniche di Operational Modal Analysis (analisi modale effettuata sen-za la misura della forzante).

• Sono stati impiegati trasduttori al quarzo per impieghi di tipo sismico accoppiati ad un si-

stema di acquisizione a 24 bit con controllo re-moto via UMTS. La misura è stata effettuata in maniera continuativa per una settimana al fine di ottenere delle stime robuste delle funzioni di densità di potenza spettrale, che servono da ingresso agli algoritmi di stima dei parametri modali.

• La figura riporta un esempio delle densità di potenza spettrale misurate in 3 punti al piano 38 in due direzioni perpendicolari. È possibile osservare 3 picchi principali che stanno ad in-dicare 3 modi di vibrare e una serie di picchi minori intorno ai 1.2-1.4 Hz

• Questa prima serie di test ha permesso di ottimizzare il set-up di misura per la risposta dell’edificio a vibrazioni forzate.

• È stato deciso di fornire una forzante di tipo stepped sine (Diversi test a frequenza co-stante per coprire tutto il campo di frequenze di interesse). Vi è la necessità di trasmettere grandi forze a basse frequenze, utilizzando un attuatore di tipo inerziale.

• Assumendo una legge di moto sinusoidale si ha che:

F = ma = mxω2

Dove:F = forza trasmessaa = accelerazione della massax = spostamento della massaω2 = pulsazione• ω 2 È molto piccola, è necessario avere masse

importanti (senza superare i carichi ammessi dalla soletta) oppure realizzare corse molto lunghe.

Palazzo Lombardia continua a fare scuola

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1. committente: Regione Lombardia

2. progetto architettonico: Pei Cobb Freed & Partners

Architects con Caputo Partnership e Sistema Duemila

a. Responsabile Progetto Architettonico:

Arch. Henry N. Cobb

3. progetto strutturale: Prof. Ing. Franco Mola ECSD Srl Engineering Consulting &

Structural Design

4. direzione lavori: Infrastrutture Lombarde Spa

5. Impresa appaltatrice: Consorzio Torre Spa

6. Impresa Leader del consorzio: Impregilo Spa a.Presidente e Direttore Generale: Ing. Gaetano Salonia

7. direttore tecnico: Ing. Vinicio Scerri

8. direttore di cantiere e dirigente sicurezza:

Ing. Guglielmo Fariello

Il network progettuale e realizzativo

• È stato utilizzato un motore lineare con corsa massima pari a 2 m, che porta una massa va-riabile fino ad un massimo di 1000 kg, ancorato alla soletta del piano 38. Il forzamento è stato dato in due differenti giornate su due direzioni perpendicolari.

• Misurando l’accelerazione della massa mobile si ha una misura della forza trasmessa al suo-lo. La risposta dell’edificio è stata misurata su 4 livelli differenti (piani 21, 32, 38, e sul velario esterno).

• Facendo il rapporto tra la misura della forza fornita e l’accelerazione misurata sull’edificio è possibile costruire i diagrammi di risposta in fre-quenza della struttura. Tali digrammi, rappresen-tati in termini di modulo e di fase sono il punto di

partenza per l’identificazione dei modi di vibrare.• La presenza di un picco nel modulo della

funzione di risposta in frequenza e uno sfa-samento di 90° in corrispondenza del picco indicano la presenza di un modo di vibrare. Oltre ad una prima analisi visiva delle funzio-ni, i dati sono stati processati con un algorit-mo di identificazione che opera nel dominio delle frequenze (Polyreference least square frequency domain). I modi identificati in ter-mini di frequenza e smorzamento adimen-sionale associato sono riassunti in tabella.

• Insieme ai dati di frequenza e smorzamento sono stati identificati i valori degli autovettori corrispondenti ad ogni modo che individua-no la deformata corrispondente ad ognuna delle frequenze proprie.

• Il set di dati identificato fotografa il comporta-mento dinamico della struttura reale, serve come base sia per la validazione del modello numerico sia come confronto a cui riferire i risultati di un successivo monitoraggio.

I telai della struttura sono composti da:- Pilastri PCM brevettati da CSP per la torre;- Travi PREM della CSP e Pilastri PCM per i corpi bassi.

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Struttura e architettura

Normative

Le rACCOmANDAzIONI AssOPremCIS-E nei capitolati

Una delle peculiarità di CSP è la costante ricerca di soluzioni tecnologicamente avan-zate. Questo edificio, realizzato a Montebelluna (TV), è suddiviso in tre parti per complessivi 20.000 mq di superficie ed è caratterizza-to da una pianta di ridotta geometria che al secondo piano si allarga verso l’esterno. Le richieste progettuali sono state perfettamen-

In relazione al nuovo quadro normativo, i professionisti della progettazione dispongo-no da oggi di un riferimento certo da porre in capitolato: Le Raccomandazioni Assoprem/CIS-E. Nelle prescrizioni è infatti importante inserire una specifica tecnica dedicata alle Travi Reticolari Miste, nella quale indicare che le travi devono essere in accordo con i criteri di progettazione, produzione e mes-sa in opera indicati nelle Raccomandazioni Assoprem. Questa prescrizione detta infatti regole precise, redatte da un tavolo qualifi-cato e sopra le parti. Le Raccomandazioni Assoprem, nella versione edita da Tecniche Nuove, saranno disponibili nelle librerie spe-cializzate ed universitarie e presso i Prem Market Point Assoprem.

te soddisfatte dalla tecnologia SMQ di CSP. Speciali pilastri a “Y” sono stati montati con precisione, rapidità e rispetto dei parametri di sicurezza permettendo una considerevole differenza di luce tra il primo solaio e quelli dei piani superiori. La struttura è stata poi com-pletata da Travi PREM. La tecnologia della prefabbricazione, con CSP, si fa sempre più performante, risolutiva e su misura.

A PrOgettI AmbIzIOsI risposte risolutive

Dettagli del progetto sul sito della COMET, partner commerciale di CSP del Triveneto: www.cometcom.it

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Nella foto sopra, in evidenza, la speciale piastra della connessione dissipativa brevettata NEXFUSE

Nella pagina a fronte, il soffitto interno complanare caratteristico del Tegolo Modulo e un esempio di applicazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura.

Cultura EdliziaL’evoluzione della tradizione

tegOLO mODULO: una soluzione che si rinnova guardando al futuro

Trent’anni e non sentirli. Potrebbe essere questa l’espressione più calzante per le performance del Tegolo Modulo, ancora oggi tra i più richiesti per versatilità, poten-zialità di risparmio energetico e rapporto funzionalità/prezzo. Un sistema di lunga esperienza, che si presta perfettamente anche ai fabbricati di ultima generazione e all’applicazione delle più moderne tecnolo-gie antisismiche e fotovoltaiche. Si tratta di un elemento prefabbricato precompresso composto da una nervatura centrale e da una soletta orizzontale pedonabile funzio-nante di fatto come controsoffitto.Ampie campate, lunghi sbalzi e piante irre-golari non sono un problema ma una risorsa naturale per questo tipo di copertura.Da oggi viene predisposto per accoglie-

re il sistema NEXFUSE: la connessione tecnologicamente più avanzata nel mondo dell’ingegneria antisismica.Come previsto dal team Ricerca e Svilup-po di CSP, il montaggio dei tegoli Modulo con inserito il sistema Nexfuse è lineare e senza margini di discrezionalità da parte dei posatori. Il cliente può godere di un manu-fatto la cui copertura è in grado di assorbire le dilatazioni termiche stagionali e, in caso di terremoti anche di forte intensità, di avere un comportamento duttile e senza degrado di prestazioni.Il già eccellente livello di isolamento ter-mico determinato dalla camera d’aria tra soletta e copertura, può essere facilmente incrementato con la posa di ulteriori strati di materiale coibente.

Il tradizionale Tegolo Modulo, ampiamente richiesto dal mercato da oltre 30 anni, è ora disponibile con la connessione antisismica NEXFUSE e la predisposizione per impianti fotovoltaici.

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Inoltre, il profilo a pendenza costante favori-sce l’installazione dei pannelli fotovoltai-ci. La produzione di energia con pannelli fotovoltaici rappresenta oggi un’opportuni-tà ad alto valore aggiunto, in un mercato in cui l’ecosostenibilità sta diventando un parametro sempre più determinante nella selezione “naturale” della green economy. Una soluzione che concilia gli interessi dell’ambiente e dell’impresa in modo in-telligente, proprio per questo sostenuta da incentivi a livello istituzionale.Ai vantaggi energetici si aggiunge un po-sitivo effetto estetico offerto dalla forma della soletta interna che fa coincidere al-tezza utile e altezza effettiva del fabbricato. Il tegolo Modulo rappresenta tutto quanto occorre per realizzare un ambiente lavora-tivo adeguato alle esigenze di produttività,

funzionalità, risparmio e confort, senza tra-scurare il vantaggio di una corretta lumino-sità naturale.

L’evoluzione della tradizione

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Cultura EdliziaSoluzioni all’avanguardia

sOLUzIONI Per L’eNergIA PULItAnuovi tegoli piani per il fotovoltaico

Il ritratto del mercato italiano del fotovoltai-co è quello di un settore in forte sviluppo, che non conosce crisi ma, al contrario, è caratterizzato da margini di crescita molto elevati.Pur essendo partito in ritardo rispetto agli altri Paesi europei, oggi il fotovoltaico ma-de in Italy è riferimento di tutte le realizza-zioni civili e industriali di ultima generazione e le prospettive per il futuro tracciano una crescita ancora più intensa del suo ruolo nello sviluppo urbano. Si tratta di una vera e propria “rivoluzione energetica” che tocca direttamente tutti gli attori economici e di mercato che operano per il miglioramento della qualità della vita. Primo fra tutti: il settore delle costruzio-ni, per il quale l’evoluzione tecnologica è l’unica risposta ad una rigorosa selezione naturale d’impresa. Proprio questa consapevolezza ha portato il centro di Ricerca e Sviluppo CSP alla

messa a punto di un nuovo tegolo piano specificatamente predisposto per acco-gliere pannelli fotovoltaici. La particolare forma dei tegoli è pensa-ta per utilizzare al meglio la superficie della copertura (fino all’80%), così che l’impianto installato possa produrre il massimo dell’energia.Un elemento costruttivo che risponde bril-lantemente, per praticità applicativa e com-petitività, alle crescenti richieste del merca-to, in particolare per le grandi realizzazioni industriali, commerciali e residenziali.

Con la tecnologia CSP è possibile utilizzare fino all’80% della superficie di copertura per l’installazione di pannelli solari

Le coperture industriali sono una location ideale per l’installazione dei pannelli di produzione di energia alternativa. Il senso etico si sposa ai vantaggi: il costo iniziale è “scontato” dagli incentivi e si rivela conveniente negli anni.

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Un parcheggio per il Golf Club

Dalle Associazioni

DA AssOPrem, UNA rIChIestA UffICIALeal Ministro Matteoli

Il Golf Club di Carimate (CO) si colloca in un contesto ambientale di grande bellez-za. Dal 1961, anno di realizzazione, l’intero complesso è un vero e proprio modello di architettura d’elite a cui si ispirano proget-tisti e imprenditori orientati al prestigio “na-turale”. Una realizzazione ambiziosa, strutturata in-torno all’antico maniero della baronessa Ar-naboldi Cazzaniga e sviluppata in armonia con la fitta vegetazione circostante. Risulta evidente, quindi, che la costruzione del parcheggio dei caddy doveva essere pensata e progettata in coerenza con la peculiare bellezza del Club, senza danneg-giare il profilo paesaggistico dei verdi campi da golf. Nasce così la soluzione interrata, localizzata esattamente sotto il green della buca n. 10. Un’operazione delicata, che ha richiesto una notevole velocità realizzativa volta a minimizzare i tempi di attesa dei soci con l’impiego di materiali costruttivi all’altezza dell’elevato livello di intervento. CSP, for-nendo pilastri PCM, travi TMQ e solaio a lastre, ha nuovamente dimostrato la sua capacità di razionalizzare e velocizzare mo-dalità e tempi di costruzione, limitando al minimo i disagi all’attività del Club.

In attesa che vengano pubblicate le Procedure concernenti modalità d’im-piego e qualificazione di travi tralicciate in acciaio conglobate in getto di calcestruzzo collaborante, Assoprem e Assobeton hanno ufficialmente chiesto al Ministro dei Lavori Pubblici Altero Matteoli una circolare sulla non applicabilità del par 4.6 delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni, entrate in vigore nel 2008. Il documento normativo è ormai pronto da oltre sei mesi, ma non è stato ancora pubblicato ufficialmente dal Servizio Tec-nico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici. Una mancanza che lascia i Direttori Lavori, i progettisti e i produttori in una situazione di incertezza sui comportamenti da tenere. La circolare in questione è neces-saria quanto prima per dare certezze e serenità al mercato.

I CADDy trOvANO CAsA sotto il green

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Qualità e Garanzie

Le applicazioni delle travi reticolari conglo-bate nel getto di calcestruzzo collaborante sono diventate sempre più importanti nel mondo delle realizzazioni edilizie, in parti-colare dei grandi complessi. Questo per-ché rendono fattibili soluzioni strutturali al-trimenti non realizzabili, caratteristica che apre alla tecnologia sempre nuovi campi applicativi. Le ampie prospettive di diffusione di questo sistema costruttivo, rende però necessario il riferimento a parametri certificati che ne qualifichino le proprietà. Con le Travi PREM TLQ, con fondello pre-fabbricato in calcestruzzo e acciaio nervato

travi Prem con il marchioCSP prima in Europa

da c.a., CSP compie un importante passo avanti in questa direzione, ottenendo, per la prima volta nel settore, una certificazio-ne di valore internazionale. Con il supporto sinergico di Assoprem e Assobeton, CSP è pervenuta alla Marcatura CE che testimonia la conformità alla norma europea EN 13225 per gli elementi strutturali prefabbricati line-ari in calcestruzzo armato o precompresso. A fronte di questa novità lo scenario di mer-cato risulta mutato: le Travi PREM CSP so-no il riferimento privilegiato per chi deside-ra costruire nella massima sicurezza e con l’assoluta certezza di un prodotto garantito a livello internazionale.

Le Travi PREM TLQ, prodotte da CSP, sono le prime travi reticolari in Europa realizzate in regime di Marcatura CE. Un risultato importante che risponde all’esigenza della filiera costruttiva di riconoscere ed impiegare esclusivamente materiali davvero qualificati come prescritto dalle norme vigenti.

Qualità certificata

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notizie in breve

Per ogni zona sismica, la risposta di sicurezza CSP. Il Sistema Nexfuse (brevettato) non solo garantisce perfettamente la tenuta dell’edificio in caso di terremoto ma permette anche l’agevole rimessa a nuovo della funzionalità delle strutture.

Il nuovo complesso commerciale “Edera” a Seriate, alle porte di Bergamo, si caratterizza per l’impiego di particolari travi a forma di barchetta che ricordano l’aspetto delle travi in legno. La struttura, organizzata su due piani fuori terra più un piano interrato che funge da parcheggio, è stata realizzata con soluzioni di edilizia industrializzata SMP di CSP. In particolare il tegolo TP con intradosso piano è stato preferito considerando che i tamponamenti esterni prevedono superfici vetrate e non si verranno quindi a creare profili irregolari con vuoti e pieni. L’intervento, in zona sismica 3, è stato attrezzato con l’originale sistema Nexfuse (giunto antisismico) di CSP.

Complesso commerciale Edera

Una palestra modernissima in un contesto architettonico tradizionale

L’estetica del legno, la robustezza del calcestruzzo

Speciali Travi PREM all’Istituto Fantoni a Clusone

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Per la copertura della palestra sono state impiegate Travi PREM della lunghezza di 32 m caratterizzate da un fondello ad U con funzione di cassero. La trave in acciaio, costituita da due parti e saldata in cantiere prima della posa, si mantiene in parziale autoportanza con il semplice ausilio di un opportuno puntello centra-

le, pronta per accogliere la gettata in calcestruzzo. Le applicazioni delle travi reticolari conglobate nel getto di CLS collaborante rendono possibili soluzioni strutturali inedite, aprendo nuove prospettive progettuali. Il vasto campo di applicazione rende però necessario avere parametri certificati ai quali fare riferimento.

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Oltre ai Pilastri Cerchiati Misti, agli eleganti pilastri centrifugati e alle Travi PREM, in fiera è stato presentato il Verticalatore CSP (brevettato): una nuova era nella realizzazione dei parcheggi Top-Down in città.

Expo e fiere rappresentano attività impegnative, per le aziende, dal punto di vista economico ed organizzativo, ma sono imperdibili occasioni di incontri e relazioni, di analisi e scambio: oltre al business, un prezioso osser-vatorio. In controtendenza con la stasi di mercato le re-centi partecipazioni di CSP al SAIE, al MADE e al MECI hanno registrato risultati record quanto a presenze e contatti. Un’ulteriore conferma di come la qualità e la ricerca non vadano mai in crisi e del fatto che le soluzioni razionali e competitive non sono quelle a prima vista “economiche”. L’allestimento degli stand è stato im-postato tutto sulla concretezza e la mise en place delle tecnologie; niente fronzoli architettonici, solo un’espo-sizione esaustiva dei sistemi costruttivi CSP. Pubblico e professionisti hanno mostrato davvero grande interesse per il Verticalatore in azione, per le Travi PREM e per i PCM, oltre che per gli elementi di prefabbricazione più tradizionali. Il 30% in più di visitatori non è fenomeno “casuale”: dimostra, quanto siano puntuali le ipotesi scaturite dal recente Congresso Assobeton: il coraggio della lungi-miranza, l’impegno nella ricerca e la forza della concre-tezza sono armi vincenti non solo per affrontare l’attuale contingenza, ma anche e soprattutto per essere in gra-do di dare risposte tempestive al “respiro” del mercato e ottenere sempre i migliori risultati.

Osservatorio fiere

Innovazione e tecnologia per superare la crisi

Editore Flavio RottigniDirettore Livio IzzoCaporedattore Paolo VassalleRedattori Michela Barcella, Livio Izzo, Paolo Vassalle, Michela VezzoliSegretaria di redazione Michela [email protected] generali e amministrativi Michela Vezzoli [email protected]

Hanno collaborato: Prof. Franco Mola, Ing. Elena Mola, Prof. Alfredo Cigada, Prof. Marcello Vanali, Ing. Gianfranco Stella, Simone

Adobati, Francesco Benzi, Marco Miglioli, Alessandro Spadavecchia

Distribuzione nazionale rivolta a Progettisti, Imprese di costruzione, Enti PubbliciStampa CPZ spa - Costa di Mezzate (BG)© Copyright CSP 2010Edizione a cura diCSP Prefabbricati SpAVia Provinciale, 1/a 24050 GhisalbaTel. 0363/92377 fax 0363/92617www.csppref.it [email protected]

MAGAZINEAnno 2010 | numero 01

In fiera per incontrare clienti, stringere contatti, conoscere potenziali partner. Il polso del mercato si osserva e si misura di persona proprio in queste occasioni.

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Un risUltato che Unisce razionalità ed emozione

“Siamo rimasti molto soddisfatti del lavoro svolto con CSP: grazie alla disponibilità offertaci, è stato facile condividere un progetto tanto ambizioso come quel-lo dell’edificio principale del Parco Oltremare. Il tema di un’architettura lineare e organica allo stesso tempo richiedeva soluzioni razionali ma adattabili ad un dise-gno complesso. Al contempo, il rigore e la velocità dell’esecuzione hanno garantito il rispetto della stagio-nalità, che è uno dei grandi vincoli di questo tipo di strutture. La qualità dei manufatti CSP è stata determi-nante per un risultato che doveva essere spettacolare”.

Arch. Francesco Benzi,Responsabile della progettazione per Valdadige Costruzioni

CSP Prefabbricati spa Ghisalba BG - via Provinciale 1/A tel. 0363 92377- fax 0363 [email protected] www.csppref.it

PARCO TEMATICO OLTREMARE RICCIONE

www.oltremare.org