cronews area giovani ottobre-dicembre 2009

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sostegno al malato 21 maggio 2009. Giornata ricca di emozioni al CRO Termociclatore donato al CRO grazie all’originale “joint venture” tra AIL di Pramaggiore e il complesso “Caramel” ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Le Associazioni si raccontano... ASSOCIAZIONE LUCA INSIEME PER UN SORRISO ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT Sono attive al CRO sostegno alla ricerca Il CRO destina il 5x1000 del 2006 interamente alla ricerca AREA GIOVANI Giorgia, Tiziana e Veronica raccontano “Cosa c’e’ fuori”. Presentazione del libro edito dall’Area Giovani Solidarietà per l’Area Giovani L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA I ragazzi del Villaggio del Fanciullo di Trieste e l’Area Giovani Biblioteca del CRO: nuova sezione dedicata alla storia degli IRCCS URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO Dieci anni di opere d’arte al CRO La Fondazione CRUP dona al CRO una scultura dell’artista Cristina Carusi RECENSIONI LIBRI DI SVAGO I libri: gli amici più pazienti VIDEOTECA Un film per stare insieme trimestrale 2009 - V. 3 (4) ottobre 2009 in questo numero CRO news Direttore responsabile Dr. Paolo De Paoli notizie dell’ultima ora La ricerca al CRO diventa impresa! In aumento la sopravvivenza delle persone affette da AIDS: studio congiunto tra Centro di Riferimento Oncologico, Istituto Superiore di Sanità e Istituto Nazionale di Statistica, ISTAT attualità Proseguono i lavori di ampliamento dell’Istituto ACCREDITATION CANADA Accreditamento all’eccellenza: continuano le attività FLASH ON... Da 25 anni il CRO di Aviano sempre in prima fila nella cura e nella ricerca HIGHLIGHTS Dipartimento Attività Clinico- Specialistiche e di Supporto ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO La formazione continua in un Istituto di Ricerca 11 20 36 38 27 34 25 17 32 2 3 8 35 5 28 29 4 22 26 40

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Cronews Area Giovani ottobre-dicembre 2009

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Page 1: Cronews Area Giovani ottobre-dicembre 2009

sostegno al malato

21 maggio 2009. Giornata ricca di emozioni al CRO

Termociclatore donato al CRO grazie all’originale “joint venture” tra AIL di Pramaggiore e il complesso “Caramel”

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

Le Associazioni si raccontano...ASSOCIAZIONE LUCAINSIEME PER UN SORRISO

ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

Sono attive al CRO

sostegno alla ricerca

Il CRO destina il 5x1000 del 2006 interamente alla ricerca

AREA GIOVANI

Giorgia, Tiziana e Veronica raccontano “Cosa c’e’ fuori”.Presentazione del libro edito dall’Area Giovani

Solidarietà per l’Area Giovani

L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

I ragazzi del Villaggio del Fanciullo di Trieste e l’Area Giovani

Biblioteca del CRO: nuova sezione dedicata alla storia degli IRCCS

URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

Dieci anni di opere d’arte al CRO

La Fondazione CRUP dona al CRO una scultura dell’artista Cristina Carusi

RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

I libri: gli amici più pazienti

VIDEOTECA

Un film per stare insieme

trimestrale2009 - V. 3 (4)ottobre 2009

in questo numero

CROnews

Direttore responsabileDr. Paolo De Paoli

notizie dell’ultima ora

La ricerca al CRO diventa impresa!

In aumento la sopravvivenza delle persone affette da AIDS: studio congiunto tra Centro di Riferimento Oncologico, Istituto Superiore di Sanità e Istituto Nazionale di Statistica, ISTAT

attualità

Proseguono i lavori di ampliamento dell’Istituto

ACCREDITATION CANADA

Accreditamento all’eccellenza: continuano le attività

FLASH ON...

Da 25 anni il CRO di Aviano sempre in prima fila nella cura e nella ricerca

HIGHLIGHTS

Dipartimento Attività Clinico-Specialistiche e di Supporto

ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

La formazione continua in un Istituto di Ricerca

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notizie dell’ultima ora

I tumori in Friuli Venezia Giulia: dieci anni di attività del Registro Tumori regionale

Con il volume “I tumori in Friuli Vene-zia Giulia. Dati di incidenza, soprav-vivenza, e prevalenza: 1995-2005”, l’Agenzia Regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia e il Centro di Ri-ferimento Oncologico (CRO) di Avia-no hanno presentato i risultati del primo decennio di attività della re-gistrazione dei tumori in regione. La raccolta, l’analisi e la presentazione dei dati relativi alle malattie neopla-stiche è svolta dal Registro Tumori del Friuli Venezia Giulia (FVG), diretto dal Dott. Diego Serraino (SOC Epi-demiologia e Biostatistica, CRO). Il Registro Tumori del FVG, istituito nel 1998 quale strumento del servizio sanitario regionale per la lotta con-tro il cancro, con la propria attività contribuisce a definire l’impatto di queste malattie sulla salute pubblica nella nostra regione e ad accresce-re la consapevolezza degli operatori sanitari impegnati nella lotta contro il cancro. Il volume fornisce l’inciden-za dei tumori per l’ultimo biennio di registrazione, il 2004-2005; l’anda-mento temporale dei tumori per il periodo 1995-2005; la sopravviven-za a 1, 3 e 5 anni dopo la diagnosi di tumore e la stima della prevalenza delle persone viventi con tumore. Di seguito, la sintesi delle più importan-ti informazioni contenute nel volume che è possibile richiedere alla SOC Epidemiologia e Biostatistica del CRO.Nel biennio 2004-2005, in FVG le nuove diagnosi di tumore sono sta-te 16.756 (in media, 8.378 all’anno) escludendo i tumori della cute diver-si dai melanomi (i quali sono esclusi anche da tutte le successive con-

siderazioni). Relativamente alla po-polazione residente, nel 2004-2005 il numero annuo dei nuovi casi di tumore è stato pari a 794/100.000 uomini e 603/100.000 donne. La maggioranza delle diagnosi, sia negli uomini che nelle donne, av-viene dai 65 anni in su (63,6% nel-le donne e 68,7% negli uomini). Tra gli uomini, le sedi più frequenti di tumore sono la prostata (23,3% di tutti i tumori), il colon-retto (13,7%) ed il polmone (13,3%) -seguite da vescica, stomaco, fegato, rene e tumori ematologici (575 diagnosi, di cui 279 linfomi non-Hodgkin e 159 leucemie). Per la prima volta in tutte le classi di età, il carcinoma del pol-mone negli uomini non è la malat-tia neoplastica più frequente. Nelle donne il carcinoma della mammel-la è il tumore più frequente (31,0% di tutte le nuove diagnosi), seguito dai tumori del colon-retto (12,9%), polmone (6,4%), utero (5,8%), sto-maco, pancreas, melanomi cutanei, tumori delle vie aerodigestive supe-riori e tumori ematologici (548 nuove diagnosi, 266 linfomi non-Hodgkin e 145 leucemie).

Negli uomini, durante il decennio di registrazione (1995-2005) si è regi-strato un netto aumento (+6% annuo) della frequenza del carcinoma della prostata (da 77 casi/100.000 tra il 1995 e il 1997 a 127 casi/100.000 tra il 2004 e il 2005) dovuto alla enorme e non del tutto giustificata diffusione delle pratiche di screening spontaneo. La costante diminuzione dei tassi d’incidenza di tumore del polmone (da 86 a 72 casi/100.000, equivalente ad una riduzione annua del 1,5%) e la diminuzione dell’in-cidenza dei tumori delle vie aero-digestive superiori (da 42 a 32 casi su 100.000 abitanti) costituiscono un’incoraggiante osservazione che documenta, negli uomini del FVG, i primi successi delle campagne anti-fumo. Aumenti moderati si sono no-tati, invece, per i tassi di incidenza del colon-retto, della vescica e del melanoma.Nelle donne, sempre tra il 1995 ed il 2005, va segnalato un graduale aumento dei tassi di incidenza per cancro della mammella (da 112 a 129 casi/100.000, con un aumento annuo del 1,4%) ed un lieve incre-mento del cancro del polmone, so-prattutto sotto la soglia dei 65 anni di età (da 11 a 13 casi/100.000). L’analisi dei dati di sopravvivenza ha messo in luce dati molto inco-raggianti, con aumenti nella quota di persone ancora in vita a 5 anni dalla diagnosi (dal 37,3% al 44,0% negli uomini e dal 48,4% al 51,6% nelle donne). Per alcune sedi, come la mammella nelle donne, tuttavia, la sopravvivenza in FVG, seppur in aumento nel corso degli anni, è an-cora al di sotto della media nazionale e presenta ampie variazioni intra-re-gionali che necessitano ulteriori ap-profondimenti.I dati del registro tumori regionale

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hanno permesso di stimare, con me-todi statistici, che sono circa 40.000 le persone viventi con tumore. Ne-gli uomini, il 34,3% dei tumori sono localizzati alla prostata, mentre nelle donne il 43,6% delle malattie neo-plastiche è localizzato nella mam-mella. Insieme, dunque, queste due malattie neoplastiche rappresenta-no il 77,9% di tutte le diagnosi che riguardano le persone viventi con cancro in FVG.Riassumendo dunque, le informa-zione contenute nel volume “I tumori in Friuli Venezia Giulia. Dati di inci-denza, sopravvivenza, e prevalenza: 1995-2005” descrivono la situazio-ne oncologica in regione nel decen-nio 1995-2005 e pongono le basi per futuri aggiornamenti frutto della collaborazione tra Agenzia Regio-nale della Sanità del FVG ed il CRO di Aviano. Questo sforzo congiunto serve anche a far si che il Registro Tumori apporti efficaci contributi alla ricerca epidemiologica, alla valuta-zione degli esiti di interventi preven-tivi ed assistenziali e alla politica di programmazione sanitaria e che for-nisca informazioni utili alle persone coinvolte nella lotta contro il cancro e all’intera comunità.

Le informazioni contenute nel volu-me “I tumori in Friuli Venezia Giulia. Dati di incidenza, sopravvivenza, e prevalenza: 1995-2005” sono repe-ribili sul sito: http://www.cro.sanita.fvg.it/welcome.htm.

In aumento la sopravvivenza

L’introduzione delle terapie antire

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Stato di avanzamento dei lavori

Proseguono i lavori di ampliamento dell’Istituto

già realizzati:• sono già operativi gli Uffici Amministrativi dislocati nel pre-fabbricato realizzato nell’area del parcheggio B dell’Istituto;• gli Ambulatori di Oncologia Medica sono ora operativi al 4° dente di pettine, mentre al 1° piano del corpo centrale riman-gono gli ambulatori di Chirurgia e Prevenzione Oncologica;• il Servizio Formazione è stato spostato ed è ora operativo nello stesso prefabbricato degli Uffici Amministrativi;• è nuovamente aperto il corridoio del 1° piano che collega al pettine, anche se rimangono ancora da completare alcune sue parti.• sono terminati i lavori di adeguamento alle nuove norme antisismiche, al 2° piano del corpo centrale degenze.

in corso di realizzazione:

• è in attuazione l’adeguamento alle nuove norme antisismi-che al 3° piano degenze pertanto, per un periodo, le degenze saranno accorpate tutte al 2° piano;• a fine agosto inizi di settembre saranno agibili gli spazi del seminterrato del blocco centrale destinati agli spogliatoi;• è in corso l’allestimento dei nuovi spazi destinati al Servizio di Cardiologia al piano terra (ex locali Affari Generali) e l’Ufficio ritiro cartelle cliniche al piano terra (ex locali Ufficio Personale). Saranno agibili probabilmente verso metà settembre;• a breve inizieranno i lavori sui corpi scala attigui alla Sala Convegni;• a metà/fine settembre termineranno i lavori nella zona del 1° piano del corpo di collegamento al pettine, dove verranno ospitati i locali del nuovo Day Hospital.

attualità

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ACCREDITATION CANADA

ACCREDITATION CANADA

Continuano nel nostro Istituto le attività previste dal programma di accreditamento all’eccellenza di Ac-creditation Canada (AC), già illustrate nei precedenti numeri di CROnews.Da aprile a giugno di quest’anno si sono svolti oltre 30 incontri dei team, la gran parte dei quali ha già conclu-so l’autovalutazione di tutti gli stan-dard previsti. Il passo successivo sarà un riesame di quanto emerso dalla autovalutazione degli standard e la raccolta di informazioni e docu-menti che supportino quanto dichia-rato.Hanno iniziato l’attività tre gruppi di progetto: “File Condiviso, “Consen-so” e “Cartella clinica”. Questi gruppi hanno dei compiti ben individuati, per supportare le attività dei team di autovalutazione.

Attività complementari al programma di ACA fianco delle attività di autovaluta-zione dei team sono state intraprese alcune iniziative di informazione, co-municazione e formazione correlate al programma di accreditamento.

Accreditamento all’eccellenza: continuano le attività

in questo numero:Team Gestione Ambiente

Team Gestione Risorse UmaneTeam Gestione dell’Informazione

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� CROnews ACCREDITATION CANADA

TEAM GESTIONE DELL’INFORMAZIONE Include coloro che hanno responsabilità nelle funzioni legate alle esigenze informative quali servizi di biblioteca, archivi (cartacei ed informatici) di dati sanitari ed amministrativi, protezione degli archivi stessi, strumenti di comunicazione intra ed extra-aziendale (es. lettera di dimissione), ecc.Il Team Leader è Agostino Steffan, Resp. Patologia Oncololgica.Componenti: - Cristina Andreetta, Ufficio Controllo di Ge-

stione- Paolo Baldo, farmacista- Francesca Barbaresco, Uff. Personale- Roberto Biancat, Responsabile Prof. In-

fermieristica ed URP - Mauro Bidinost, Servizio Informatico- Sabrina Cimolai, Direzione Sanitaria- Francesca Fratin, Ufficio Affari Generali

– Legali- Francesca Lollo, Direzione Scientifica e

Rapport. con Assoc. di Volontariato- Giannina Piazza, Servizio Cassa – Presta-

zioni- Diego Serraino, Direttore Epidemiologia e

statistica- Roberto Sorio, Oncologia Medica (cartella

informatizzata)- Ivana Truccolo, Responsabile Biblioteca

Scientifica e per i PazientiÈ componente del Team anche il dott. Guido Lucchini in rappresentanza dei Medici di Medicina Generale che operano nel territorio.Gli standard relativi alla gestione delle informazioni consentono all’organizzazione di valutare le proprie attività per la raccol-ta, la gestione e la sicurezza delle informazioni e pertanto riguardano ambiti quali: valutazione e pianificazione delle esigenze di informazione, relativo addestramento del personale, supporto ai sistemi informatici, archiviazione delle informazioni, relazioni con il pubblico, servizi bibliotecari, protezione dei dati sensibili degli assistiti e del personale, consenso informato ecc. Gli standard per la gestione della informazione sono suddivisi in quatto sotto-sezioni:• individuare i bisogni• esser un ente che mantiene e favorisce l’apprendimento• supportare i processi decisionali basati sull’evidenza• garantire sicurezza, riservatezza ed integrità di dati ed informazioni.

TEAM GESTIONE AMBIENTEInclude coloro che hanno responsabilità nelle funzioni di gestione delle risorse, manutenzione della apparecchiature e degli automezzi, dei dispositivi medici, della infrastruttura, della sicurezza ecc.Il Team Leader è Sergio Moro, Referente del Servizio di Prevenzione Protezione Aziendale.Componenti:- Giancarlo Basaglia, Direttore SOC di Microbiologia, Immunologia e Virologia,- Elvira Capra, Direttore SOC di Fisica Sanitaria, - Raffaele Collazzo, Ufficio Qualità e accreditamento,

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�CROnewsACCREDITATION CANADA

- Paola Dominici, Ufficio Sorveglianza Sani-taria,

- Alessandro Faldon, Ufficio Affari Generali – Legali,

- Daniele Gargale, SOC Tecnologie ed Investi-menti,

- Simona Scalone, oncologa, Presidente della Commissione Infezioni Ospedaliere,

- Alberto Stefani, SOC Tecnologie ed Investi-menti,

- Cinzia Tassan Mazzocco, Uffico Economato,- Paolo Vialmin, Ufficio Tecnico.È componente del team anche Stefano Mo-rachiello, consulente del CRO e Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale.L’ambiente aziendale comprende benessere, spazio fisico, attrezzature, utenze e formazione nello specifico ambito. Gli standard relativi alla gestione dell’ambiente consentono all’ente di valutare i processi in merito alla creazione di un am-biente di lavoro adatto, riduzione del rischio, prevenzione e controllo delle infezioni, piani per le emergenze e riduzione degli impatti ambientali.Gli standard relativi alla gestione dell’ambiente sono divisi in quatto sottosezioni:• garantire un ambiente adeguato• minimizzare gli eventi avversi• rispettare l’ambiente• esser un ente che mantiene e favorisce l’apprendimento.

TEAM GESTIONE RISORSE UMANEInclude coloro che hanno responsabilità nelle funzioni di pianificazione del servizio, dotazione di personale, pianta organica, retribuzione, formazione, gestione di studenti e volontari, profili professionali ecc.Team Leader è Claudio Colussi, responsabile SOC Risorse Umane.Componenti: - Marino Cimitan, Direttore SOC di Me-

dicina Nucleare- Alfonso Colombatti, Direttore SOC di

Oncologia Sperimentale 2, Rapporti con l’Università

- Elena Coiro, Psicologa, Referente progetto HPH

- Samuele Massarut, Rappresentante sindacale medici

- Valerio Mattiuzzi, Responsabile per-sonale comparto Dip. di Laboratorio

- Luisa Menegoz, Direzione Sanitaria- Luca Morello, Rappresentante sinda-

cale comparto (RSU)- Roberta Pacenzia, Anestesia-Riani-

mazione e Terapia Intensiva- Antonella Salvador, Sorveglianza Sanitaria- Nicoletta Suter, Responsabile Ufficio Formazione.Tramite gli standard relativi alla risorse umane l’organizzazione è in grado di valutare le proprie attività nella gestione delle persone che forniscono servizi, diretti o indiretti, agli assistiti e alle loro famiglie. Tra queste persone possono essere inclusi il personale dipendente (nelle varie qualifiche), gli studenti e i frequentatori, i fornitori di servizi in appalto e i libri professionisti. Gli standard relativi possono essere suddivisi in 6 sottosezioni che riguardano:• individuare e rispondere ai bisogni• esser un ente che mantiene e favorisce l’apprendimento• scegliere le persone giuste• migliorare la performance• stabilire buoni rapporti di lavoro• garantire un ambite di lavoro sano.

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FLASH ON...

FLASH ON...

Sabato 16 maggio 2009 si è svolto al Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano l’evento “Incontrarsi e non solo per ricordare”, una inizia-tiva molto particolare Il Prof. Mauro PistellIl coro alpino dell’ANA di Aviano ha eseguito pregevoli cori “a cappella” e i danzerini del gruppo folcloristico “Federico Angelica” di Aviano hanno intrattenuto il pubblico con pezzi del loro famoso repertorio.

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HIGHLIGHTS

HIGHLIGHTS

Dipartimento di Oncologia Radioterapica e Diagnostica per Immagini

... i Dipartimenti del CRO...

Dr. Mauro Gaetano Trovò, Direttore del Dipartimento di Oncologia Radioterapicae Diagnostica per Immagini

Volendo sintetizzare in una sola pa-rola le caratteristiche che contraddi-stinguono il Dipartimento di Oncolo-gia Radioterapica e Diagnostica per Immagini, la parola “giusta” è tecno-logia.Acceleratori Lineari, Tomoterapia, apparecchiature dedicate per radio-terapia intra-operatoria, stazioni di pianificazione, TAC multistrato, Ri-sonanza Magnetica, CT-PET, Gam-macamera dual head sono solo al-cuni degli strumenti che permettono al Dipartimento di offrire ai pazienti, ogni anno, migliaia e migliaia di pre-stazioni diagnostiche e terapeuti-che.Il Dipartimento non è solo tecnolo-gia: è anche continua innovazione tecnologica.

I risultati che oggi si ottengono nel-la lotta contro i tumori dipendono in gran parte dalla capacità di antici-pare sempre più la diagnosi: molte forme di tumore, se scoperte e trat-tate in fase iniziale, diventano malat-tie più controllabili e richiedono cure meno invasive e con minori effetti collaterali. Da qui deriva l’importan-za di essere e restare al passo con l’evoluzione tecnologica: disporre di apparecchiature che permettano di ottenere quadri diagnostici di elevata capacità predittiva e altamente affi-dabili e di eseguire trattamenti radio-terapici che ottimizzano i benefici e minimizzano le tossicità.Oltre la tecnologia, oltre l’evoluzione tecnologica, un’altra importante ca-ratteristica del Dipartimento è la mul-tidisciplinarietà.Il Dipartimento è multidisciplinare per sua stessa natura, perché le sue risorse umane sono oncologi radio-terapisti, radiologi, medici nucleari, fisici, tecnici di radiologia, infermiere: figure professionali diverse che, a vi-cenda, integrano le proprie compe-tenze in un naturale e indispensabile lavoro di equipe.Questa “alleanza terapeutica” si estende anche fuori del Dipartimen-to e si concretizza in contatti quoti-diani e incontri settimanali di gruppi di lavoro che valutano i casi clinici, li approfondiscono, discutono e com-piono la scelta terapeutica più adatta alle condizioni cliniche e psicologiche del paziente.Con la tecnologia, attraverso l’ap-proccio multidisciplinare, l’obiettivo da raggiungere è curare la malattia,

ma anche prendersi cura del malato, nel senso più ampio del termine.E allora alla competenza professio-nale, all’alta tecnologia, si affianca l’umanizzazione: gli ambienti sono accoglienti e confortevoli, il persona-le è capace di comprendere bisogni peculiari e necessità personali del-l’assistito nella consapevolezza che questi aspetti sono importanti per rendere meno angoscioso il cammi-no lungo la malattia.In poche parole: high tech - high touch, qualità, sicurezza e umanità.Il Dipartimento di Oncologia Radio-terapica e Diagnostica per Immagini si compone delle seguenti strutture: SOC di Oncologia Radioterapica, SOC di Radiologia, SOC di Medicina Nucleare, SOC di Fisica Sanitaria, SOS Dipartimentale di Radioterapia Pediatrica.

STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DI ONCOLOGIA RADIOTERAPICA

La SOC di Oncologia Radioterapica ha le sue origini nel reparto di Ra-dioterapia dell’allora Ospedale Civile di Pordenone, quando un nucleo di giovani medici radioterapisti iniziava con entusiasmo un percorso che an-cora oggi continua e ancora li vede protagonisti, competenti e maturi, di quella evoluzione tecnologica e culturale che li ha sempre accompa-gnati.

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1� CROnews HIGHLIGHTS

Parte dell’équipe di Oncologia Radioterapica guidata dal Dr. Mauro Gaetano Trovò

L’attività inizia negli anni ’70, quando a disposizione c’era una sola appa-recchiatura, la cosiddetta bomba al Cobalto: i trattamenti erano sem-plici, come in ogni altra radiotera-pia dell’epoca, ma sempre eseguiti utilizzando tutti i mezzi possibili per irradiare correttamente solo ciò che era necessario irradiare. Già allora una particolare attenzione era riser-vata ai pazienti pediatrici: l’irradiazio-ne di un medulloblastoma richiedeva settimane di lavoro e impegnava l’in-tero staff.Negli anni ’80 con l’acquisizione in un sol colpo di tre acceleratori lineari e di un simulatore, per quel nucleo di radioterapisti e anche per tutti i loro collaboratori, tecnici, fisici e infermie-re , inizia il “futuro”. Da allora in poi il reparto, quasi come un atleta in corsa, ha sempre avuto la testa più avanti delle braccia e del-le gambe e, nel tempo, si è dotato di apparecchiature sempre innovative, nella profonda convinzione che una moderna radioterapia non può pre-scindere dallo sviluppo tecnologico.Sono questi gli anni che, a partire dal 1994, vedono la nascita , la crescita e il consolidamento al CRO dell’at-tuale Struttura di Oncologia Radio-terapica.Oggi l’Oncologia Radioterapica si articola su due sedi geograficamen-te separate: quella del CRO e quella, originaria, dislocata presso l’Azienda Ospedaliera “S.Maria degli Angeli” di

Pordenone; possiede un reparto di degenza; dispone di 5 acceleratori lineari, di una tomoterapia, di un ac-celeratore dedicato alla radioterapia intraoperatoria, di due apparecchia-ture per radioterapia intraoperatoria della mammella, di un apparecchio HDR per brachiterapia endocavita-ria. Oggi sono comunemente ese-guite e sono ormai consolidate le più moderne tecniche di irradiazione: dalla conformazionale alla radiotera-pia a intensità modulata (IMRT), dal-la radioterapia guidata dall’ immagi-ne (IGRT) alla radioterapia adattiva (ADAPTIVE ).Oggi la particolare attenzione riser-vata ai pazienti pediatrici è ancora viva, anzi è cresciuta e ha dato vita a una struttura specifica di Radiotera-pia Pediatrica e all’Area Giovani.Oggi, alle soglie del 2010, una nuo-va apparecchiatura è in arrivo e, con lei, nuove sfide e nuovo impegno.Domani, probabilmente un domani prossimo, ricomincerà la corsa ver-so un altro traguardo da raggiunge-re: il suo nome è adroterapia, la ra-dioterapia che non utilizza fotoni né elettroni, ma protoni o ioni pesanti per dirigerli esattamente sul tumo-re, per distruggere le cellule malate e danneggiare il meno possibile le cellule sane. Adesso meritano una breve descri-zione le principali tecniche radiote-rapiche praticate presso la SOC di Oncologia Radioterapica.

IMRTSicuramente la radioterapia ideale è quella in cui l’irradiazione precisa e massiva del tumore è accompagna-ta dal totale risparmio degli organi e tessuti sani adiacenti. L’evoluzione tecnologica, soprattutto nell’ultimo decennio, ha consentito di avvicinar-si a questa situazione ideale: oggi è infatti possibile realizzare trattamenti radioterapici in cui la dose di radiazio-ni è molto ben sagomata attorno al bersaglio (alta conformazione) e de-cresce in maniera molto rapida (alto gradiente) nei dintorni del bersaglio stesso. Clinicamente ciò si traduce in un maggior controllo locale della malattia e in una minor insorgenza di complicanze ed effetti collaterali.La moderna tecnica che consente di ottenere questi risultati prende il nome di IMRT (Intensity Modula-ted Radiation Therapy): nella nostra struttura si eseguono trattamenti IMRT sia in modalità tradizionale (ac-celeratore lineare Clinac 2100 CD) sia in modalità elicoidale.L’IMRT elicoidale è la modalità di trattamento ottenibile con la To-moterapia, apparecchiatura in cui la continua rotazione della testata contenente la sorgente di radiazioni è accompagnata dal contempora-neo spostamento longitudinale del lettino porta paziente: si riesce in questo modo a conformare la dose a bersagli di qualunque forma e di svariate dimensioni, dalle lesioni cra-

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1�CROnewsHIGHLIGHTS

Dal 2008 è attivo il Mobetron, appa-recchiatura dedicata, che semplifi-cando gli aspetti organizzativi della procedura, consente di offrire que-sta opportunità di cura ad un mag-gior numero di pazienti.La radioterapia intra-operatoria dei tumori della mammella si avvale di un’altra apparecchiatura dedicata (Intrabeam System) costituita da un tubo radiogeno miniaturizzato che emette, in modo isotropo, radiazioni di bassa energia e consente di som-ministrare dosi terapeutiche alta-mente conformate al letto tumorale.In generale il principale punto di forza della IORT sta nel fatto che in sede chirurgica viene eseguito l’intervento comprensivo di trattamento radiante con evidenti benefici per il paziente che ha minori disagi logistici e per il Servizio Sanitario Nazionale che vede minori costi e riduzione delle liste di attesa.

STEREOTASSI CEREBRALELa radioterapia stereotassica è una moderna e raffinata metodica che consente di erogare una dose di ra-diazioni, frazionata in una o più se-dute, ad un bersaglio di dimensione limitata (non oltre i cinque centimetri nel massimo diametro).La precisione della metodica pre-suppone la disponibilità di moderne attrezzature di diagnostica radiologi-ca per l’identificazione del bersaglio, una particolare accuratezza nel po-sizionare e immobilizzare il paziente, l’elaborazione del piano di cura per-sonalizzato, l’esecuzione di adeguati controlli di qualità geometrici e dosi-metrici sull’apparecchiatura.Particolare attenzione richiede la preparazione del casco stereotas-sico, non invasivo perché dotato di morso per impronta dentale e base per impronta occipitale, necessario per una accurata acquisizione dei dati anatomici e per la ripetibilità del trattamento.

BRACHITERAPIA AD ALTE DOSI ( BRT-HDR)La Brachiterapia HDR (High Dose Rate) è una tecnica di terapia uti-lizzata per trattare con alte dosi di radiazioni direttamente siti neopla-stici che presentino facile accessi-bilità e limitata estensione locale del tumore. Per la scarsa incidenza di effetti collaterali e la relativa facilità di esecuzione (poche sedute in re-gime ambulatoriale) l’HDR è spesso preferibile alla brachiterapia conven-zionale e può trovare impiego anche per il recupero di situazioni “sfuggite” ai trattamenti standard.La metodica inoltre sta diventando

nio-spinali alle piccole lesioni stereo-tassiche.L’apparecchiatura è dotata di un software e di un hardware che per-mettono la IGRT (Image Guided Radiation Therapy) cioè la verifica, il controllo e l’eventuale correzione del posizionamento del paziente mediante confronto tra le immagini CT acquisite prima delle singole se-dute terapeutiche e le immagini CT acquisite per la pianificazione del trattamento.Infine un altro specifico software permette di realizzare l’ADAPTIVE therapy, cioè di controllare le modi-fiche anatomiche che intervengono nel paziente durante il ciclo di tratta-mento e riadattare la distribuzione di dose alla nuova situazione.

IORTUna delle strategie terapeutiche più moderne è la radioterapia intra-ope-ratoria (IORT) che rappresenta anche un importante modello di integrazio-ne multidisciplinare.La IORT consiste nella irradiazione, in una singola seduta, del volume tumorale durante l’intervento chirur-gico, dopo resezione della neoplasia e dislocazione delle strutture sane circostanti. Il progetto IORT è stato attivato nel 1999 e vede la collabora-zione , per lo studio e il trattamento delle neoplasie Gastrointestinali, Gi-necologiche e Sarcomi, tra le SOC di Oncologia Radioterapica, Chirur-gia, Ginecologia, Anestesia e Terapia Intensiva, Fisica Sanitaria e si avvale della collaborazione di uno staff me-dico-tecnico-infermieristico definito all’interno delle SOC che partecipa-no al progetto.

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1� CROnews HIGHLIGHTS

Dr.ssa Elvira Capra, Direttore della SOC di Fisica Medica

STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DI FISICA MEDICA

La SOC di Fisica Medica opera es-senzialmente nei tre tradizionali set-tori di Radioterapia, Radiologia e Medicina Nucleare per garantire la radioprotezione del paziente e degli operatori.Il termine “radioprotezione del pa-ziente” riassume, forse in modo troppo semplice, una realtà com-plessa fatta di conoscenza e uso della tecnologia, dimestichezza con specifica strumentazione di misura, utilizzo di strumenti e applicativi in-

parte integrante di approcci tera-peutici multimodali in associazione a radioterapia convenzionale, chirur-gia e chemioterapia, nel tentativo di migliorare il controllo locale della ma-lattia e la sopravvivenza dei pazienti.Presso la SOC di Oncologia Radiote-rapica la BRT-HDR viene impiegata nelle seguenti neoplasie: tumore del-la cute basocellulare, spinocellulare e metastasi cutanee da altre neoplasie come trattamento radicale definitivo; tumore del labbro; tumore dell’eso-fago, come boost in associazione con la radioterapia convenzionale o per la palli azione della disfagia; neo-plasie ginecologiche, come boost in associazione con la radioterapia convenzionale o come trattamento definitivo dopo la chirurgia; tumore bronchiale; tumori del distretto ORL con intento palliativo.

RADIOTERAPIA METABOLICALa radioterapia non viene praticata solo con macchine che producono un fascio di radiazioni da dirige-re su un focolaio tumorale: è infatti possibile anche la somministrazione di farmaci radioattivi per via orale o venosa.La Radioterapia Metabolica si basa sulla caratteristica di alcuni tumori di concentrare al loro interno de-terminate sostanze radioattive, una volta che queste siano state som-ministrate: in questo modo il tumore “si irradia da sé”, consentendo un buon risparmio dei tessuti sani non interessati dalla neoplasia. È il caso dei tumori della tiroide, dei tumori neuroendocrini, delle asciti e pleuriti neoplastiche, delle metastasi ossee.La Radioterapia Metabolica viene generalmente effettuata in regime di ricovero presso speciali sezioni pro-tette: infatti, dopo la somministrazio-ne, il paziente diventa radioattivo e può contaminare con i propri liquidi biologici (sangue, urine, sudore, sa-liva, …) l’ambiente e le persone che lo assistono. Per questa ragione la degenza si prolunga fino a quando la radioattività corporea non sia scesa al di sotto dei livelli consentiti dalla normativa vigente, in genere tre-quattro giorni.La SOC di Oncologia Radioterapi-

ca è dotata di una apposita sezione protetta di Radioterapia Metabolica a tre stanze, per un totale di quattro letti. Ogni stanza è dotata di telefono per la ricezione diretta dall’esterno, di citofono con telecamera a circuito chiuso per le comunicazioni con il personale medico e paramedico, di televisione e impianto per il continuo ricambio dell’aria.L’attività si svolge nell’ambito di una collaborazione che vede coinvolta in primis la SOC di Medicina Nuclea-re e vari reparti chirurgici del CRO e dell’Azienda Ospedaliera di Porde-none.

Per informazioni più dettagliate sul-le attività cliniche della Struttura:0434 659523@ [email protected]

formatici, conoscenza di leggi e di-rettive, garanzia della qualità, capa-cità di collaborazione con altre figure professionali.Nell’attività dedicata alla Radiotera-pia la radioprotezione del paziente si concretizza nella regolare applica-zione del principio di ottimizzazione che, per obbligo di legge, richiede che la dose si radiazioni sia preventi-vamente valutata, verificata e corret-tamente erogata.E allora la quotidiana elaborazione dei piani di cura, cioè l’impostazio-ne geometrica dei fasci di radiazione nel rispetto della prescrizione e dei vincoli imposti dal radioterapista, viene personalizzata per ciascun paziente, viene discussa e valutata con il medico radioterapista e, rego-larmente per le tecniche complesse, viene sottoposta a controllo di quali-tà prima di trattare il paziente.Radioprotezione del paziente sono anche i controlli di qualità sulle ap-parecchiature, diagnostiche e tera-peutiche, a garanzia chele immagini acquisite con le apparecchiature dia-gnostiche siano sempre della qualità necessaria a permettere diagnosi esatte ed accurate, a garanzia che le apparecchiature di terapia manten-gano nel tempo le necessarie carat-teristiche di precisione e ripetibilità meccanica e dosimetrica.Una grossa fetta dell’attività della Fisica Medica è riservata all’attiva-zione clinica delle apparecchiature, in particolare di radioterapia: l’attività comincia a livello di capitolato, con-tinua all’arrivo della macchina con le fasi di accettazione e di caratterizza-zione dosimetrica, prosegue con la stesura dei protocolli di qualità , si intensifica ad apparecchiatura fun-zionante quando nuove tecniche e nuovi protocolli terapeutici necessa-riamente richiedono nuove verifiche e nuovi approfondimentiPer la radioprotezione degli opera-tori la SOC di Fisica Medica rappre-senta un fondamentale supporto sia per la Direzione Sanitaria che per la Direzione Amministrativa che, insie-me con il Servizio di Prevenzione e Protezione, sono gli altri interlocutori preferenziali in materia di valutazione dei rischi da radiazioni, stesura di re-lazioni tecniche per gli organismi di controllo, tutela e sicurezza del per-

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sonale dai pericoli derivanti dall’im-piego di radiazioni ioizzanti.Quella della Fisica Medica è, di fat-to, attività di collaborazione con i vari professionisti della salute che opera-no in Istituto; è un’attività variegata che spazia dalla routinaria esecu-zione di controlli periodici alla speri-mentazione, per quanto di compe-tenza, di nuove metodiche cliniche, all’approfondimento culturale, alla raccolta analisi e valutazione di dati.È un’attività, nel suo complesso, svolta seguendo u metodo: il me-todo del dubbio, quella tipologia di dubbio che non è insicurezza né in-certezza ma rappresenta l’abitudine mentale a non dare mai niente per scontato, a mettere in discussione anche le conoscenze e le convinzio-ni più radicate, alternando il pensie-ro teorico alla verifica sperimentale e partendo dalla verifica sperimentale per arrivare a nuovi paradigmi.

Parte dell’équipe di Fisica Medica guidata dal Dr.ssa Elvira Capra Parte dell’équipe di Fisica Medica guidata dal Dr.ssa Elvira Capra

Dr.ssa Elvira Capra, Direttore della SOC di Fisica Medica

STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DI FISICA MEDICA

La SOC di Radiologia è composta da diverse sezioni che utilizzano singo-larmente varie metodiche di Diagno-stica per Immagini: questa termino-logia (Diagnostica per Immagini) sta infatti sempre più spesso soppian-

Per informazioni più dettagliate sul-le attività cliniche della Struttura:0434 ?????????@ ???????????

tando l’originale Radiologia in quan-to attualmente solo circa il 50% degli esami eseguiti prevede l’utilizzo delle radiazioni ionizzanti. Queste metodi-che sono la TAC, la radiologia tradi-zionale e la mammografia. La TAC multistrato è da tempo stru-mento indispensabile per la diagnosi ed il monitoraggio dell’efficacia del-le terapie in innumerevoli patologie, trova un impiego sistematico soprat-tutto per i pazienti oncologici. In particolare al CRO viene anche uti-lizzata per ottenere ricostruzioni tridi-mensionali (come esami TAC mirati per lo studio di arterie e vene, op-pure per ricostruzioni di visceri cavi permettendo per esempio lo studio in colonscopia “virtuale” del colon) o per eseguire centrature per pro-cedure di tipo interventistico come prelievi bioptici, posizionamento di drenaggi, iniezione di farmaci, pro-cedure di ablazione tumorale e ver-tebroplastiche. La radiologia tradizionale rappre-senta la metodica più “storica” della Diagnostica per Immagini, è sempli-

ce, veloce, economica, rappresenta spesso il primo esame eseguito dai pazienti e svolge ancora oggi un ruo-lo indispensabile nell’inquadramento di massima di molte patologie, ri-sparmiando al paziente l’eventuale disagio di sottoporsi ad esami più lunghi e complessi. La mammografia è la metodica car-dine nella diagnosi precoce e nel-la stadiazione del tumore al seno. Considerata l’incidenza di questa malattia, al CRO la mammografia rappresenta gran parte degli esami svolti sulla popolazione generale. Essendoci inoltre un Programma Regionale per lo screening del tu-more al seno, le pazienti poi afferi-scono al CRO anche per eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici (biopsie). Le metodiche che invece non prevedono l’utilizzo di radiazioni ionizzanti sono la ecografia e la riso-nanza magnetica. La ecografia in particolare è sem-plice, economica e priva di effetti collaterali, al CRO viene effettuata soprattutto per lo studi dell’addo-me (fegato, pancreas, reni, vescica, genitali) ed in ambito senologico (mammella) in integrazione con la mammografia. La risonanza magnetica è invece una metodica diagnostica più com-plessa e costosa, al CRO viene uti-lizzata prevalentemente per la dia-gnosi, stadiazione e ri-stadiazione dei tumori. Queste differenti metodi-che, pur essendo eseguite in locali e da personale diverso, fanno parte in realtà di un percorso diagnostico del paziente il più possibile integrato con quelli che sono i principali quesiti diagnostici a cui rispondere: in altre

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1� CROnews HIGHLIGHTS

parole, se una metodica non fosse sufficiente a chiarire un dubbio o a dare risposte certe sulla condizione di un paziente, la struttura è organiz-zata in modo da poter immediata-mente eseguire l’esame successivo più indicato. Un esempio può essere la diagnostica per immagini in cam-po senologico: in funzione di densità del seno, età della paziente o altri fattori, alla paziente viene eseguita la mammografia, la ecografia mamma-ria o entrambe. Anche per altre me-todiche come risonanza magnetica o TAC la integrazione diagnostica è indispensabile. Si stanno ponendo le basi inoltre per avere integrazione anche con metodiche diagnostiche di tipo me-tabolico/molecolare come la PET, in collaborazione con la SOC di Medi-cina Nucleare. Si sta provvedendo inoltre alla digitalizzazione dell’intero Dipartimento con la acquisizione di un sistema PACS. I radiologi del CRO svolgono anche attività di ricerca, principalmente su argomenti di senologia e diagnostica per immagini addominale. In ognuna delle metodiche descritte il persona-le medico è coadiuvato da persona-le tecnico, infermieristico, ausiliario e segretariale preparato e motivato, ben conscio che il paziente oncolo-gico presenta problematiche pecu-liari sia di tipo organico che psicolo-gico che lo rendono mediamente più impegnativo rispetto a pazienti affetti da altre patologie.

Per informazioni più dettagliate sul-le attività cliniche della Struttura:0434 659????????@ ?????????????????

STRUTTURA OPERATIVA COMPLESSA DI MEDICINA NUCLEARE

La Medicina Nucleare del CRO Aviano è una Struttura Organizza-tiva Complessa (SOC) che utilizza sostanze radioattive: i radiofarmaci, per la diagnosi (diagnostica per im-magine) e cura (radioterapia meta-bolica) di patologie oncologiche.

Dr. Marino Cimitan, Direttore della SOC di Medicina Nucleare

Fa parte del Dipartimento clinico di Oncologia Radioterapica e di Dia-gnostica per Immagine ed è artico-lata in quattro settori:• diagnostica PET/CT;• diagnostica scintigrafica con gamma camera;• terapia con radioisotopi in parti-colare del carcinoma tiroide, linfomi, tumori cerebrali, palliativa delle me-tastasi ossee;• diagnostica ad ultrasuoni.

Imaging funzionale e radioterapia metabolica dei tumori”

Le immagini della diagnostica me-dico nucleare sono “costruite” da speciali macchine (gamma came-ra, tomografo a positroni PET) che leggono le radiazioni emesse dal-l’organismo dopo la fissazione e la biodistribuzione del radiofarmaco nei tessuti attraverso i processi me-tabolici fisiologici o patologici delle cellule (Imaging funzionale).Analogamente, la radioterapia me-tabolica è legata alla irradiazione del tumore da parte di una molecola ra-dioattiva portata nella sede tumorale attraverso i processi metabolici, che “libera energia” all’interno delle cel-lule malate.

Il radiofarmaco: passato e presente

Il radiofarmaco è l’elemento essen-ziale attorno al quale si è sviluppata negli anni la medicina nucleare

Il radioiodio messo a disposizione dall’impiego medico dei primi ciclo-troni negli anni ’40 è stato da subito impiegato per la diagnosi e tratta-mento delle patologie tiroidee, Il radiotecnezio scoperto dal premio Nobel italiano Segre ha costituito la base della diagnostica scintigrafica dagli anni ’70 in poi, in particolare delle patologie dello scheletro e del cuore. I radiofarmaci emettitori di positroni (come il 18F-fluorodeossiglucosio) sono oggi elemento essenziale per gli esami PET (tomografia ad emis-sione di positroni) e PET/CT (tomo-grafia PET con correlazione TAC).Altre molecole radioattive quali gli anticorpi monoclonali radiomarcati, e molti altri radiofarmaci oncotropi hanno avuto recentemente grande successo per la diagnosi e la terapia radiometabolica in molte patologie come i linfomi e i tumori neuroendo-crini.

Recenti Progressi in diagnostica PET/CT

Presso la Medicina Nucleare del CRO, nel periodo 2004-2008, sono

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stati eseguiti oltre 12.000 esami PET/CT per tutti i tipi di tumore, con un incremento medio anno del 15%.

La sempre più pressante richiesta di scansioni PET/CT, in particolare di quelle con 18fluoroglucosio(FDG) nei pazienti affetti da cancro, deri-va dalla crescente quantità di prove scientifiche circa la sua utilità in am-bito clinico.Questa vertiginosa crescita nell’uti-lizzo di questa metodica ha portato alla produzione di nuovi apparecchi PET/TAC sempre più veloci, sensi-bili e precisi, in grado di fornire una scansione dell’intero corpo in soli 6 minuti e di riconoscere lesioni tu-morali anche di pochi millimetri (3 mm), utilizzando una quantità (dose paziente) di radiofarmaco ridotta del 40% rispetto a quella attualmente e generalmente in uso.Al fine di sfruttare al meglio l’inno-vazione tecnologica, sono molti gli esperti di medicina Nucleare che vorrebbero un simile impulso anche nello sviluppo e nella commercializ-zazione di nuovi traccianti PET. Questo perché la PET con FDG è si un metodo altamente sensibile ma è anche relativamente poco specifico nel differenziare i diversi tipi di tumo-re dalle patologie flogistiche. Recentemente nuovi traccianti PET quali la 11C e 18F-colina, la 11C-metioina e la 18F-tirosina, dotati di altrettanta precisione al pari dell’ FDG, hanno mostrato una elevata specificità per certi tipi di tumore come il carcinoma della prostata e i tumori cerebrali, rispettivamente. Così come altri radiotraccianti emit-tenti positroni come il FluoroDOPA, il Gallio68-DOTANOC sono oggi utilmente impiegati nella diagnostica dei tumori neuroendocrini, mentre il 18Fluorofluoruro è utilizzato per la diagnosi delle lesioni tumorali delle scheletro.

La nostra ricerca clinica

“PET/CT e tumori solidi” IL maggior impiego della PET/CT con Fluorodesossiglucosio (FDG) è finalizzato al monitoraggio della terapia e sorveglianza dei pazienti oncologici ad alto rischio di recidiva,

nei principali tumori solidi. In partico-lare nel 2009 proseguiranno gli studi sull’uso della PET/CT con FDG nella valutazione della risposta al tratta-mento chemio e/o radioterapico in pazienti affetti da carcinoma mam-mario, tumori gastroenterici, carci-noma del colon-retto.

PET/CT e tumori-HIVNel 2009 è in programma lo studio sul possibile ruolo della PET/CT con FDG nella valutazione della risposta alla terapia dei tumori HIV correlati, in sostituzione alla TAC ed alle altre metodiche di diagnostica per imma-gine (scintigrafia, ecografia)

PET/CT e linfomiIl nostro Centro di Medicina Nucleare partecipa al progetto di ricerca eu-ropeo (Studio H10 EORTC/GELA) sull’uso della PET/CT con FDG nella valutazione precoce della risposta al trattamento chemioterapico nei pa-zienti affetti da linfoma di Hodgkin

PET/CT e traccianti non FDGApplicazione clinica della diagnostica PET/CT con Fluorocolina (FCH) nella sorveglianza dei pazienti con carci-noma della prostata ad alto rischio di recidiva dopo prostatectomia ra-dicale, e della PET/CT con fluoroe-tiltirosina (FET) nella ristadiazione dei tumori cerebrali low-grade vs high-grade.

I nostri collegamenti Operativi

• Istituto Tumori di Milano: Gruppo di Studio dei Tumori Neuroendocrini della Associazione Italiana di Medici-na Nucleare (AIMN)• Istituto Tumori di Milano: Gruppo di Studio di Oncologia dell’AIMN• Istituto Tumori di Milano, Medi-cina Nucleare-Centro PET: Gruppo di studio dei Carcinomi Differenziati della tiroide• Istituto S. Raffaele Milano: Grup-po di Studio Centri PET in Italia del-l’AIMN• EANM Oncology Committee

La nostra Vision

Aspirare a raggiungere il più alto livel-lo di qualità professionale e assisten-ziale nella diagnostica per immagine medico nucleare.Avere come primario interesse i bi-sogni dei pazienti, il benessere e la crescita professionale degli opera-tori, il lavoro di gruppo, le relazioni interpersonali basate su valori con-divisi.Mirare ad essere riconosciuto tra migliori Centri di Medicina Nucleare Oncologica.

Parte dell’équipe di Medicina Nucleare guidata dal Dr. Marino Cimitan

Per informazioni più dettagliate sul-le attività cliniche della Struttura:Orario: 8.30-14.00 14.30-16.00 (dal Lunedì al Venerdì)0434 659609 - 9862@ [email protected]

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ATTIVITÀ FORMATIVA

AL CRO

ATTIVITÀ FORMATIVA AL CRO

Essere un Professionista della Salu-te, significa, fra le altre cose posse-dere un’attitudine all’aggiornamento delle proprie competenze professio-nali durante tutto l’arco della propria carriera lavorativa per poter garantire al paziente un livello di assistenza in linea con l’evoluzione delle cono-scenze e della tecnologia applicate

I Tecnici Sanitari di Radiologia Medica. Da sinistra: Gianfranco Brusadin, Irene Salvador, Emanuele Della Schiava

La formazione continua in un Istituto di Ricerca

Tecnico Sanitario di Radiologia Medica

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AREA GIOVANI

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Un ospedale pensato a partire dalle esigenze, paure e risorse dei bambi-ni/adolescenti e volto a promuovere il loro autentico benessere psico-fi-sico e sociale; un ospedale in cui si riconoscono le peculiarità del giova-ne malato e le si valorizzano, pro-teggendo il suo percorso di crescita e cercando di minimizzare i traumi inevitabili causati dal percorso dia-gnostico e terapeutico… questo è l’obiettivo che si è posto il CRO di Aviano, in linea con la sua lunga tra-dizione di attenzione ai bisogni dei pazienti, introducendo l’innovazione costituita dalla presenza di un edu-catore all’interno di un Istituto di Ri-cerca e Cura Oncologica.Scopo di questa nuova figura è, dunque, quello di prendersi cura del bambino/ragazzo e di tutti i suoi bisogni: di gioco, di conoscenza, di socializzazione, di esplorazione, ecc. Il presupposto da cui è nata questa idea è che una struttura curativa, oltre alle cure mediche necessarie, deve offrire un’adeguata accoglien-za e la sicurezza che non vengano spezzati quei legami propri del vissu-to quotidiano del paziente che rap-presentano i suoi fondamentali punti di riferimento. Il fine che ci si è posti, inserendo la fi-gura dell’educatore, è dunque quello di far sì che il bambino/ragazzo che entra in ospedale, oltre ad incontrare

chi si prenderà cura della sua “parte malata”, possa incontrare anche chi avrà cura della sua persona e quin-di delle sue potenzialità, attitudini e propensioni/desideri. L’ impegno dell’educatore, quindi, deve essere rivolto a migliorare la qualità di vita del bambino/ragazzo ricoverato, creando un ambiente affettivamente ricco, capace di po-tenziarne le risorse e di rinforzare l’autostima minata dall’esperienza di malattia e ricovero.Come ormai più volte ribadito, un ambiente impersonale (tipico dei reparti ospedalieri) comunica un di-stacco dal mondo esterno; un me-dico che mantiene le distanze dal piccolo/giovane paziente trasmette neutralità, se non addirittura indif-ferenza. Un ospedale che invece si sforza di mantenere una porta aper-ta verso il mondo abituale del bam-bino/ragazzo (anche solo decorando le pareti o introducendo giocattoli e arredi funzionali e colorati) riconosce le sue esigenze e lo protegge.Non basta, però, occuparsi solo della dimensione spaziale. Partico-lare cura deve essere posta anche nell’organizzazione del tempo del giovane paziente in modo da con-trastare la tendenza all’apatia che può insorgere quando si è in una situazione in cui non ci si può espri-mere, quando non si può agire libe-

ramente, quando si è costretti a un ruolo spersonalizzante com’è quello di “paziente”.Il bambino/giovane malato e soprat-tutto quello ricoverato, di solito, rice-ve meno stimoli ed è maggiormente portato ad essere passivo rispetto ai coetanei sani.Coinvolgerlo in attività varie significa liberarlo (almeno momentaneamen-te) dal ruolo di paziente e permetter-gli di essere se stesso; riconoscere le sue esigenze di crescita e soddi-sfarle. Per un bambino giocare è il modo più semplice di distrarsi che non vuol dire negare la malattia, ma opporsi alla realtà spersonalizzante ospedale/ricovero.Il gioco può servire, inoltre, ad affron-tare con meno paure la malattia (al-cune situazioni di gioco possono es-sere strutturate appositamente per facilitare il processo di conoscenza di alcune procedure mediche, con-sentendo al bambino di affrontare in anticipo le paure e i dubbi relativi ai trattamenti).Infine, il gioco è occasione di socia-lizzazione: giocando, il bambino può conoscere altri bambini, ma anche avvicinarsi ai medici e agli infermie-ri e instaurare con loro un rapporto familiare. In particolare, il fatto che i bambini giochino è positivo anche per gli adulti che si relazionano con loro per due motivi:

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• Possibilità di conoscere il bambi-no in modo più profondo, di capire i suoi bisogni (soprattutto quelli che non riesce a esprimere);• Il bambino che gioca è più attivo e, quindi, più reattivo.Questo vale anche per i più grandi: con la sua presenza, l’educatore funge da stimolo, da anello di con-giunzione…sappiamo tutti, infatti, quanto sia importante il gruppo per i ragazzi, soprattutto se composto da persone che possono anche capirti realmente. Compito dell’educatore all’interno dell’istituto è, dunque, innanzitutto quello di programmare, organizzare e gestire tutte le attività necessarie per garantire ai piccoli/giovani pa-zienti uno spazio di normalità anche in un contesto così poco familiare.Educare vuol dire valorizzare le po-tenzialità dell’altro. Il fine dell’educa-zione è quello di stimolare e aiutare l’altro ad esprimere le proprie risorse per potersi realizzare come perso-na… e il paziente è innanzitutto una persona. Si potrebbero paragonare le attività educative ed i loro obietti-vi alla maieutica che, letteralmente, sta per “l’arte della levatrice” (o “del-l’ostetricia”), anche se l’espressione designa un metodo filosofico e più precisamente socratico. Come la le-vatrice, anche l’ educatore ha il com-pito di “tirar fuori” al giovane pensieri assolutamente personali, aiutandolo

a partorire le sue verità, senza incul-care le proprie idee e senza avere la pretesa di insegnare ma di aiutare. Compito dell’educatore non è come molti pensano, quello di far trascor-rere il tempo, ma quello di aiutare il piccolo/giovane ammalato a vivere la malattia come parte della vita e non come elemento di emarginazione; fare in modo che il bambino/ragaz-zo non smetta di giocare, studiare, ridere, scherzare, a causa della ma-lattia. Solo in questo modo, questo perio-do della vita di ogni singolo paziente non rimarrà un momento buio da di-menticare, ma diventerà una tappa del suo delicato processo di cresci-ta. Ovviamente, questo processo di innovazione, messo in atto dall’isti-tuto, non è stato facile, in quanto l’integrazione dell’educatore con il personale medico-infermieristico è stata lenta e progressiva. Non bisogna poi dimenticare quan-to sia delicato il rapporto con ogni singolo paziente ricoverato per bre-vi o lunghe degenze e di quanto sia sottile la linea di demarcazione tra un approccio utile per iniziare una relazione educativa e l’invadenza (con i bambini come con i ragazzi, è importante sapersi immergere nel gioco, nel dialogo per poter essere realmente partecipe ed entrare in relazione con loro, ma ancora più importante è saper essere non in-

trusivo e rispettare il desiderio del bambino/ragazzo di giocare solo o di stare da solo).Tuttavia, il riconoscimento dell’im-portanza di un approccio diverso nei confronti dei giovani pazienti ha or-mai trovato un valido sostegno e la sua utilità è riconosciuta.Solo una riflessione: molte persone ritengono che per svolgere questo tipo di lavoro, soprattutto in contesti come questo, sia necessario un cer-to distacco. In realtà non è così: ogni persona con cui l’educatore entra in contatto diventa parte della sua vita, così come lui diventa parte della vita di quella persona e, nell’aiutarla a far uscire se stesso, a non rinunciare ad esprimerle, anche l’educatore tira fuori le proprie risorse… e questa è educazione!

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L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA

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La mucosite orale (stomatite)Guida pratica per limitare i disturbi del cavo orale (bocca, gola) che si possono manifestare durante la terapia oncologica

Questo opuscolo è la prima pubblicazione della collana “CROinforma. Piccole guide per l’informazione al paziente “serie CIFAV” (Centro di Informazione sul Farmaco per l’Area Vasta). La guida è curata da Emanuela Ferrarin-Ordine dei Farmacisti della Provincia di Pordenone e collaboratrice del CIFAV ONLUS-Avia-no, con la collaborazione della Biblioteca per i Pazienti e di Clinici del CRO. Fornisce consigli pratici per limitare i disturbi del cavo orale (bocca, gola) che si possono manifestare durante la terapia oncologica (chemioterapia o radiotera-pia della regione testa-collo).In particolare, vengono affrontati i seguenti temi: 1. Prevenzione dentale e terapia oncologica;2. Valutazione quotidiana della bocca;3. Pulizia dei denti e adeguato utilizzo di eventuali protesi;4. Alimentazione e stili di vita: cibi da evitare e cibi consigliati; adeguato apporto

di liquidi.L’opuscolo è scaricabile dal sito: www.cifav.it

I Tumori in Friuli Venezia GiuliaConoscere per Prevenire

L’opuscolo “i Tumori in Friuli Venezia Giulia: Conoscere per Prevenire”, frutto della collaborazione tra Il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano e l’ADOS di Maniago, intende descrivere con semplicità le attuali conoscenze sulle cause dei principali tumori. Questo per aiutare i cittadini a compiere scelte consapevoli orientate ad aumentare la qualità della vita e la conservazione della salute, affin-ché queste siano utili a Conoscere per Prevenire. Nell’opuscolo sono descritti i principali fattori di rischio nell’insorgenza dei tumori e per ognuno di essi sono forniti alcuni suggerimenti per salvaguardare la propria salute. Infine sono pre-sentati i programmi di screening offerti gratuitamente in regione per prevenire i tumori del collo dell’utero, della mammella e del colon-retto.

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URP E ARTE COME

SUPPORTO TERAPEUTICO

URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

Bofrost* e CRO di Aviano insieme per la vita

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Dal 9 al 27 ottobre 2009, presso l’area espositiva del CRO di Aviano ci sarà una mostra dedicata ai calendari che Bofrost* ha realizzato nel corso degli anni e i proventi della cui vendita sono stati devoluti, di volta in volta, per sostenere iniziative benefiche.

Poiché il tema della ricerca della qualità della vita sta molto a cuore a Bofrost*, per l’anno 2010 l’azienda ha scelto di dare una mano a chi, da sempre, lavora con serietà e impegno in questa direzione.

Con la donazione di 1 Euro per ogni calendario venduto,nel corso del 2010, l’azienda si propone di sostenere le numerose e preziose attività del reparto di Oncologia Chirurgica Ginecologica del CRO di Aviano.La prevenzione, il trattamento, l’assistenza sono solo alcune delle importanti attività che il reparto di Oncologia Ginecologica svolge, a livello nazionale, a favore della salute della donna.È un impegno al quale anche Bofrost* vuole prendere parte coinvolgendo tutti i suoi affezionati clienti.

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�� CROnews URP E ARTE COME SUPPORTO TERAPEUTICO

Lucio Battistutta(28 ottobre - 28 novembre)

Nato nel 1960, disegnatore, pittore, incisore e scultore autodidatta, vive e lavora a Porcia (Pn).Dopo aver seguito diversi corsi di ac-querello, incisione, ceramica, pittura (ricordiamo i maestri: Dorigo, Cuder, Baldassin, Minelli) ora, con appas-sionata ricerca, segue un suo filone espressivo: il ricordo del mare, evoca-tivo del luogo in cui è nato, La Salute di Livenza (Venezia). Armonie sempre nuove, ma anche la fatica e il lavoro e la gioiosa forte pazienza del marinaio ispirano molte delle sue opere. Tra le più interessanti e significative su que-sto tema sono: “Nella rete del pesca-tore” e “In riva al mare”.…Le opere di Battistutta catturano subito l’attenzione del visitatore per la semplicità e l’eleganza dei soggetti scelti e proposti nelle sue tele. (Sergio Gentilini, 1996)

Mila Marzotto(28 ottobre - 28 novembre)

Nata nel 1960, Mila Marzotto, emigra con i genitori in Australia dove vive fino all’età di dieci anni. Rientrata in Ita-lia, sviluppa già in età giovanile la sua esperienza creativa, legata principal-mente alla grafica e al design. A ven-tun’anni collabora con l’architetto Toni De Carli che ne rileva le particolari doti di sensibilità e capacità espressiva. Attualmente Mila Marzotto opera come assistente tecnica presso la Scuola del

Maura Clocchiatti(28 novembre - 28 dicembre )

Nasce a Basiliano l’8 novembre 1963, dove tutt’ora risiede. Le sue opere nascono da una selezione personalizzata e da una rivisitazione delle tecniche antiche per la compo-sizione-creazione delle icone.La voglia di confrontarsi con sem-pre nuove esperienze artistiche (ha frequentato alcuni corsi artistici ma si può considerare una casalinga autodidatta) è stata lo stimolo per la realizzazione di questa sua prima esposizione, la quale mette in luce, attraverso la sacralità delle immagi-ni, emozioni, fantasie, gentilezze del vivere quotidiano. Attraverso un gioco di luci e ombre, di tonalità delicate ma nello stesso tempo forti, le composizioni danno risalto alla dimensione simbolica, metaforica e antica delle creazioni delle icone, sottolineando tecniche e aspetti artistici frutto di sapienti ricer-che ed elaborazioni.Si possono osservare modelli di am-pio e intenso respiro, immaginando un percorso che, come se si volesse giocare con le scatole cinesi, pro-gressivamente svela il lato più inti-mo di un mondo che alla ricerca del bello unisce sacralità e umanità.

Mobile di Brugnera (Pordenone) e pro-segue gli studi di Architettura presso l’Università “Mediterranea”, conser-vando i propri spazi per proseguire la sua ricerca espressiva ...in “Divenire”.Arte come divenire è, per la Marzotto, anche Arte come libertà. L’Arte, così come l’artista, non aspira a definirsi in modo ultimo e univocamente deter-minato. L’arte diviene ricerca continua Essa, vista in questo modo, è “qual-cosa in movimento”, “qualcosa” che lascia al suo fruitore lo spazio aperto all’interpretazione, al pensiero, alla propria soggettività.L’arte di Mila Marzotto, sia nella forma della scultura che della pittura, non intende “imporsi” al suo fruitore, ma proporre un punto di vista sulla realtà che metta artista e fruitore stesso in comunicazione dialogica: dove a cia-scuno viene lasciato spazio per il pro-prio pensiero e le proprie sensazioni. (Lucio Battistutta)

Dieci anni di opere d’arte al CRO

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RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

NOVEMBRE DICEMBRE

Terzo Piano Area Giovani

OTTOBRE

Per cercare i libri di svago presen-ti in Istituto basta accedere al ca-talogo SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale) dal link http://sol.units.it/SebinaOpac/Opac.

Datteri e dromedari per Tekla e UlleViveca Lärn Sundvall(BP-BR 839 SUN)

Arrivederci ragazziLouis Malle(BP-BR 843 MAL)

La sindrome di AnastasiaMary Higgins Clark(BP-BR 813 CLA)

L’amico ritrovato Fred Uhlman(BP-BR 823 UHL)

Guerre in famigliaJerry Spinelli(BP-BR 813 SPI)

L’attacco del mutanteR.L.Stine(BP-BR 813 STI)

È possibile leggere le recensioni dei libri nel sito d’Istituto alla voce Bibliobus della Biblioteca per i Pazientihttp://www.cro.sanita.fvg.it/biblioteca/bibpaz/txt_set_bibliobus.htm

Il libro è ambientato nella Francia occupata dai nazi-sti in un paese non lontano da Parigi, in un colle-gio retto dai padri Carmelitani. L’anno è il 1944, il più duro del secondo conflitto mondiale. Il piccolo Julien, cresciuto in una ricca famiglia borghese, stringe amicizia con Jean, un compagno di scuola sensibile ed intelligente, ma un po’ misterioso. Il loro rapporto viene brutalmente interrotto a cau-sa dell’arrivo della Gestapo, che porta via l’amico di Julien perché ebreo. È così che Julien scopre il dramma della persecuzione razziale, gli orrori della guerra e l’ambiguità del mondo degli adulti.

Lui è innamorato e passa buona parte del suo tem-po a farsi bello, mentre lei pensa solo allo sport... Anche se sono fratello e sorella, Megin e Greg non potrebbero esse-re più diversi, e tra loro non tarda a scoppiare una guerra a base di scherzi terribili, mentre il fratellino più piccolo li guarda con occhi ironici e disincantati. La situazione precipita, e c’è da dubitare che i due riusciranno mai più ad andare d’accordo. Ma è davvero così? Oppure Megin e Greg scopriranno che si può essere allo stesso tempo fratelli e amici? Una storia piena di umo-rismo, raccontata a due voci da personaggi con i quali è inevitabile identificarsi.

Nel Salone del 4° Piano, si può trovare la recente sezione, dedicata all’arte, alla storia e a pubblicazioni relative al territorio regionale.I libri qui collocati sono adatti a diverse fasce di età.

Volevo fare la modellaMargaret Clark(BP-BR 813 CLA)

Rasmus e il vagabondoAstrid Lindgren(BP-BR 839 LIN)

Come si fa a mettersi a die-ta se tua madre riempie il frigorifero di torte alla panna, crostate di frutta e dolcetti al cioccola-to? Per quanti sforzi faccia, Lisa si convince che non riuscirà mai a dimagrire, e la congiura si fa grave quando papà decide di coinvolgere tutta la famiglia nel progetto di aprire un baracchino di hot-dog! Come farà a diventare una model-la se nessuno, a cominciare dai suoi familiari è disposto a darle una mano? Ma le salsicce non significano solo altri grassi e tanto lavoro, bensì nuovi incontri e inaspettate sorprese.

Salone Secondo PianoArea Giovani Terzo PianoSalone Quarto Piano

I libri: gli amici più pazienti

IncuboMary Higgins Clark(BP-BR 813 CLA)

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�0 CROnews RECENSIONI LIBRI DI SVAGO

OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRESalone Secondo Piano

Il libro di AliceAlice Sturiale(BP-BB 853 STU)

Canone inversoPaolo Maurensig(BP-BB 853 MAU)

KriminalbarPiero Colaprico(BP-BB 853 COL)

Pellegrina e straniera Marguerite Yourcenar(BP-BB 843 YOU)

Piccoli equivoci senza importanza Antonio Tabucchi (BP-BB 853 TAB)

Sotto terraJeffery Deaver(BP-BB 813 DEA)

L’enigma del gallo neroC.J. Sansom(BP-BB 823 SAN)

Segreta PenelopeAlicia Gimenez-Bartlett(BP-BB 863 BAR)

La rosa del farmacistaCandace Robb(BP-BB 813 ROB)

I delitti del mosaicoGiulio Leoni(BP-BB 853 LEO)

I nostri giorni proibitiGiampaolo Pansa(BP-BB 853 PAN)

EnigmaRobert Harris(BP-BB 823 HAR)

La gastrite di PlatoneAntonio Tabucchi(BP-BB 858 TAB)

L’uomo che guardaAlberto Moravia(BP-BB 853 MOR)

Signor MalaussèneDaniel Pennac(BP-BB 843 PEN)

Alice Sturiale ha vissuto solo 12 anni. Era affet-ta da una malattia congenita che le impediva di camminare, ma non di vivere con gioia e inten-sità. Nella sua vita si è sempre divertita a scri-vere. Questo libro raccoglie le sue poesie, i suoi pensieri, storie vere e fantastiche. È un regalo di Alice a tutti quanti l’hanno amata.

1363, Inghilterra. Owen Archer, figlio del defunto duca di Lancaster, sta meditando sul suo futu-ro. Ha combattuto nelle guerre di Normandia, restando cieco di un occhio, il che ha definiti-vamente compromesso ogni possibilità di una carriera militare. Ma l’arcivescovo di York, suo amico personale, viene in suo soccorso offrendo-gli un lavoro. Dovrà investigare sulla morte di Sir Oswald Fitzwilliam, un simpatico libertino, capita-no delle guardie dell’arcivescovo.

Durante la seconda guerra mondiale i migliori cer-velli dell’Inghilterra vengono riuniti in una cittadina di provincia per decriptare codici segreti utilizzati dai tedeschi. Un giovane e geniale matematico, Tom Jericho, in un’affannosa corsa contro il tem-po sta cercando la soluzione a quesiti vitali per sè e per il proprio paese. Qual’è la chiave del nuovo codice usato dai micidiali U-Boot tedeschi? Chi è la spia che potrebbe mettere in allarme i nemi-ci? Per quale motivo è vietato intercettare alcu-ni messaggi provenienti dalla Polonia? Perchè è improvvisamente scomparsa Claire, la donna alla quale si sente disperatamente legato?

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�1CROnewsRECENSIONI LIBRI DI SVAGO

Come cercare i libri di svago presenti in Istitutohttp://sol.units.it/SebinaOpac/Opac

NOVEMBRE DICEMBRESalone Quarto Piano

OTTOBRE

Il giardiniere tenace John Le Carré(BP-4 823 LEC)

I CristianiRoberto Tirelli(BP-FVG 282 TIR)

Vita di Luciano De Crescenzo: scritta da lui medesimoLuciano De Crescenzo(BP-4 853 DEC)

CasanovaRoberto Gervaso(BP-4 - 920 GER)

Storia di Marco, il pinguino rapitoRoberto Covaz(BP-FVG945 COV)

Vicolo ciecoPatricia Highsmith(BP-4 813 HIG)

Idee e sapori dal golfo di TriesteAutori vari(BP-FVG 641 IDE)

Il silenzio degli innocentiThomas Harris(BP-4 813 HAR)

Disperatamente GiuliaSveva Casati Modignani(BP-4 853 MOD)

Una storia che ebbe inizio più di 2000 anni fa. Scese la notte e le tenebre rico-prirono l’orto dei Getzemani. Un luogo fatale, dove le guardie arrestarono il Messia, Gesù di Nazaret, per poi metterlo a crocifissione. Da quel-l’orto scappò, impaurito, Marco. Divenne subito cristiano e seguì Pietro, gli fu seguace e mise per iscritto i suoi ricordi, chiamati Vangelo. Poi ven-ne un giorno importante e Pietro disse a Marco: vai ad Aquileia a predicare il Verbo, la parola di Dio. Così, Marco l’evangelista, arrivò in Aquileia a predicare il Verbo e vi fondò quella che fu la progenitrice della Chiesa del Friuli.

Esecrato od esaltato, in vita e in morte: è sempre stato il de-stino di Casanova, che soltanto ora, grazie a più imparziali studi critici, comincia ad apparire in tutta la sua complessità, in tutte le sue sfuma-ture. Non solo irresistibile amatore, truffatore e baro; ma anche filosofo, diplomatico, scienziato e soprattutto grande scrittore nella sua famosa autobiografia. Lontano comunque, anche in amo-re, da ogni volgarità e cinismo, trattò sempre con rispetto ed onestà le donne che di volta in volta lo infiammavano di autentica passione, tanto che si può considerarlo un convinto femminista ante litteram. Le sue memorie, scritte nel desolato ca-stello di Dux in Boemia, a riscaldare il gelo della vecchiaia e della solitudine, sono un ritratto – in-superabile per vivacità e ricchezza – della società del Settecento, di cui egli seppe incarnare esem-plarmente vizi e virtù.

È cosa risaputa che le abitudini gastronomi-che di un popolo sono strettamente legate alle matrici storico-culturali che ne hanno segnato il destino. Trieste, per la sua particolare posizione all’estremo nord dell’Adriatico, per la sua storia ricca di avveni-menti significativi, ha risentito di notevoli apporti da parte della cultura mitteleuropea. Gli apporti si innestano in una decifrabile connotazione etnica ma finiscono con l’essere assimilati e trasformati dal popolo, diventando parte delle sue tradizioni. Le abitudini culinarie della nostra città riflettono quindi le civiltà venete, austriache, ungheresi, slave, greche, ebree, levantine…

Inserire nella stringa “tutti i campi” la sigla:

“BP-BB”cioè: Biblioteca per i Pazienti - Bibliobus

Salone Secondo Piano Terzo Piano Area Giovani Salone Quarto Piano

Inserire nella stringa “tutti i campi” la sigla:

“BP-BR”cioè: Biblioteca per i Pazienti - Biblioteca Ragazzi

Inserire nella stringa “tutti i campi” la sigla:

“BP-4” e “BP-FVG”cioè: Biblioteca per i Pazienti - Quarto Piano e Sezione Friuli Venezia Giulia

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VIDEOTECA

VIDEOTECA

Sono trascorsi diversi anni da quan-do al CRO è stata proposta l’idea della “Videoteca per i Pazienti”: anni in cui pazienti e familiari hanno dimo-strato di gradire questa particolare iniziativa che prevede la proiezione settimanale di un film che ha già conquistato il grande pubblico, anni in cui l’obiettivo dello Star Bene in Ospedale sembra essere stato rag-giunto agendo sul tempo, modifican-do cioè la qualità di quello trascorso all’interno della struttura.

È con queste consapevolezze che, a tutt’oggi, le attenzioni vengono spe-se nell’individuazione di proiezioni accattivanti, che possano ottenere un buon numero di consensi. L’iniziativa, da sempre promossa dalla Direzione Sanitaria, ha oramai conquistato molti sostenitori, tra i quali oggi si annovera anche il Con-sorzio Farmacisti Riuniti di Pordeno-ne, organizzazione che ha di recente provveduto ad attrezzare la sala con moderne apparecchiature, volte a

migliorare la qualità delle proiezioni e l’insonorizzazione del locale. I DVD sono da sempre forniti dalla Videoteca Maxvideo Megastore di Vittorio Veneto (TV). Per agevolare la scelta dei film da proiettare, ogni suggerimento è ben accetto e può venir condiviso di-rettamente con il personale che si occupa della Videoteca oppure in-viando una e-mail all’indirizzo [email protected]

ogni mercoledì alle ore 15.00, in sala riunioni al 4° piano, aspettiamo pazienti e familiari

Un film per stare insieme

LA BUSSOLA D’OROGenere: FantasyRegia: Chris WeitzAnno: 2007Durata: 1 h e 55’Cast: Dakota Blue Richar-ds - Daniel Craig - Eva Green - Nicole Kidman - Sam Elliott

Dal romanzo di Philip Pullman. La dodicenne Lyra Belacqua vive nel Jordan Colleg e passa il suo tempo tra lo studio e i giochi con il suo amico Roger. Lyra, sempre accompagnata dal suo daimon (un piccolo animale che rappresenta la sua anima), diventa la protagonista di una grande avventura. Quando il preside della scuola le affida la Bussola d’oro, Lyra diventa il princi-pale obiettivo del Magisterium, una potenza autoritaria contraria al li-bero arbitrio. Cercando di scappare Lyra incontra incredibili personaggi: dall’enorme orso corazzato Iorek Byrnison alla misteriosa strega Se-rafina Pekkala.

GIÙ AL NORDGenere: CommediaRegia: Dany BoonAnno: 2008Durata: 1 h e 45’Cast: Anne Marivin, Dany Boon, Kad Merad, Zoé Félix

Philippe Abrams è il direttore del-l’ufficio postale di Salon-de-Pro-vence. E’ sposato con Julie, donna soggetta alla depressione che gli rende la vita impossibile. Per far-le piacere e per farsi trasferire in Costa Azzurra, Philippe tenta un inghippo ma viene scoperto e tra-sferito a Bergues, una cittadina del Nord del paese. Per gli Abrams, sudisti accaniti pieni di pregiudizi, il Nord è l’inferno: una regione pe-rennemente ghiacciata, abitata da persone rudi che parlano un dialet-to incomprensibile, lo Ch’tis.

A MIGHTY HEART Un cuore grandeGenere: DrammaticoRegia: Michael WinterbottomAnno: 2007Durata: 1 h e 50’Cast: Angelina Jolie, Archie Panjabi, Jillian Arme-nante, Lisa Carnahan

Il 23 gennaio 2002 il mondo di Ma-riane Pearl è cambiato per sempre. Suo marito Daniel, responsabile per il Sud dell’Asia del Wall Street Jour-nal, stava facendo delle ricerche sulla storia di Richard Reid, l’uomo che aveva cercato di far saltare un aereo imbottendosi le scarpe di esplosivo. La storia lo aveva portato a Karachi, dove un intermediario aveva promesso l’accesso ad una fonte preziosissima. Quando Danny è uscito per andare all’appunta-mento ha detto a Mariane che forse sarebbe arrivato tardi per la cena. Non è mai tornato.

OTTOBRE7 14 21 28

NOTTE BRAVA A LAS VEGASGenere: CommediaRegia: Tom VaughanAnno: 2008Durata: 1 h 40’Cast: Cameron Diaz, Ashton Kutcher

Ogni notte brava che si rispetti la-scia sempre ricordi indelebili e con-seguenze imprevedibili.È quello che scoprono Jack e Joy, due newyorkesi in vacanza nella capitale del gioco, che dopo una notte travolgente si ritrovano, loro malgrado, con la fede al dito.

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��CROnewsVIDEOTECA

SI PUÒ FAREGenere: CommediaRegia: Giulio ManfredoniaAnno: 2008Durata: 1 h e 40’Cast: Andrea Bosca, Anita Caprioli, Claudio Bisio, Giovanni Calcagno, Giuseppe Battiston

A Milano nei frizzanti anni Ottanta, Nello è un sindacalista, ha for-ti valori etici ma è appassionato di modernità, terziario, mercato: troppo avanti per quegli anni, viene allontanato dal sindacato e manda-to in una cooperativa di ex malati mentali appena dimessi dai mani-comi per la legge Basaglia. Nello si ritrova così in una cooperativa di “picchiatelli” che non sanno fare nulla e vivono di lavori assistenziali. Tuttavia lui crede nella dignità del lavoro e, contro il parere degli psi-chiatri, cerca di spingerli ad impa-rare un mestiere: montare parquet. In questo è sostenuto anche da Sara con la quale ha da tempo una relazione sentimentale intensa ma turbolenta.

BEVERLY HILLS CHIHUAHUAGenere: CommediaRegia: Raja GosnellAnno: 2008Durata: 1 h e 35’Cast: Axel AlbaJamie, Lee Curtis, Manolo Cardona, Piper Perabo

Chleo è una cagnolina di razza Chihuahua abituata ai lussi della villa della sua padrona a Beverly Hills. Quando in Messico si perde finisce per scoprire che i suoi ante-nati erano guerrieri che combatte-vano accanto ai soldati aztechi.

IL GIARDINO DEI LIMONIGenere: DrammaticoRegia: Eran RiklisAnno: 2008Durata: 1 h e 45’Cast: Hiam Abbass, Ali Suliman, Doron Tavory, Rona Lipaz-Michael, Tarik Kopty

Salma Zidane vive in Cisgiordania, ha 45 anni ed è rimasta sola da quando suo marito è morto. Quan-do il Ministro della difesa israeliano si trasferisce in una casa vicina alla sua, la donna ingaggia una battaglia legale con gli avvocati del Ministro che, per motivi di sicurez-za, vogliono abbattere gli alberi di limoni che sono nel suo giardino. Ma Salma non lotterà da sola. Oltre al supporto del suo avvocato - un trentenne divorziato con cui nasce un sentimento amoroso - troverà anche quello della moglie del Mini-stro che prende a cuore il caso del-la sua vicina di casa palestinese.

FRED CLAUS – UN FRATELLO SOTTO L’ALBEROGenere: CommediaRegia: David DobkinAnno: 200Durata: 1 h e 55’Cast: Kathy Bates, Miran-da Richardson, Paul Giamatti, Rachel Weisz, Vince Vaughn

Fred Claus è vissuto sempre al-l’ombra del fratello Nicholas. Ha cercato di essere alla sua altezza ma non ci è mai riuscito. Nicholas è cresciuto per essere un esempio di generosità, mentre Fred è diventato l’esatto contrario: esercita l’odio-sa professione di espropriatore di macchine a debitori insolventi. Con la promessa che il fratello gli farà un prestito, Fred decide di andare ad aiutare Nicholas al Polo Nord la-vorando nella sua fabbrica. Il guaio è che Fred non ha esattamente la stoffa di un elfo e, con l’avvicinarsi del Natale, potrebbe mettere in pe-ricolo la festa più bella dell’anno.

ANGELI E DEMONIGenere: Azione, ThrillerRegia: Ron HowardAnno: 2009Durata: 2 h e 20’Cast: Ayelet Zurer, Ewan McGregor, Pierfran-cesco Favino, Stellan Skar-sgård, Tom Hanks

Il professor Robert Langdon scopre le prove della rinascita di un’antica confraternita segreta conosciuta come gli Illuminati, la più potente organizzazione sotto copertura del-la Storia, e deve anche fronteggiare un pericolo mortale per la soprav-vivenza del nemico più disprezzato da questa confraternita: la Chiesa cattolica. Quando Langdon appren-de che manca poco all’esplosione di una bomba piazzata in Vaticano dagli Illuminati, arriva in aereo a Roma, dove si allea con Vittoria Vetra, una bellissima ed enigmatica scienziata italiana….

MILKGenere: DrammaticoRegia: Gus Van SantAnno: 2008Durata: 2 h e 10’Cast: Diego Luna, Emile Hirsch, James Franco, Josh Brolin, Sean Penn

Attivista del movimento dei diritti degli omosessuali. Amico. Amante. Unificatore. Politico. Combattente. Icona. Ispiratore. Eroe. La sua vita ha cambiato la storia, e il suo co-raggio ha cambiato la vita di tante persone. Nel 1977, Harvey Milk è stato eletto consigliere comunale a San Francisco, divenendo il primo omosessuale dichiarato ad avere accesso a una importante carica pubblica in America. La sua vit-toria non è stata solo una vittoria per i diritti dei gay, ma ha aperto la strada a coalizioni trasversali nello schieramento politico.

MADAGASCAR 2Genere: AnimazioneRegia: Eric Darnell, Tom McGrathAnno: 2008Durata: 1 h e 30’

Abbandonati sulle lontane spiag-ge del Madagascar, Alex il Leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotamo hanno archi-tettato un piano così folle che po-trebbe funzionare! Con precisione militare i pinguini hanno riparato un vecchio aereo guasto. Una volta a bordo, questa ciurma incredibile resta in volo sino ad uno dei posti più selvaggi del mondo - le pianure dell’Africa- dove la nostra ciurma di animali da zoo incontra per la pri-ma volta degli esemplari della loro stessa specie.

RACCONTI INCANTATIGenere: AvventuraRegia: Adam ShankmanAnno: 2008Durata: 1 h e 40’Cast: Adam Sandler, Guy Pearce, Keri Russell, Russell Brand

Skeeter Bronson è il tuttofare in un albergo, la cui vita cambia per sempre quando le fiabe della buo-nanotte che racconta ai suoi nipoti iniziano misteriosamente ad avve-rarsi. Quando lui cerca di aiutare la sua famiglia con un racconto eccessivo dietro l’altro, sono i con-tributi inaspettati dei bambini che stravolgono tutte le loro vite.

2 9 16 23DICEMBRE

NOVEMBRE11 18 254

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sostegno al malato

L’ambulanziere Luigi Vian, mentre pilota magistralmente il velivolo assistito dall’Istruttore

L’istruttore mentre assiste nel volo una temeraria paziente del CRO. Sullo sfondo il maxiscermo con la visione dalla cabina di pilotaggio

21 maggio 2009. Giornata ricca di emozioni al CRO

Il 21 maggio 2009, si sono svolti al CRO di Aviano due singolari eventi: l’inaugurazione del “Percorso Fit-ness” donato dal 58° Club Frecce Tricolori di San Candido-Val Pusteria (BZ) e l’inaugurazione del Simulatore di volo messo a disposizione dalla Pattuglia Acrobatica “Frecce Trico-lori” di Rivolto (UD) posizionato nel-l’atrio del CRO. spiti dei due eventi il Primo Maresciallo delle “Frecce Trico-lori” Antonio Diana, Capo Segreteria dell’Ufficio Pubbliche Relazioni, Il Co

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ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

le Associazioni si raccontano...

ASSOCIAZIONE LUCAINSIEME PER UN SORRISO

Quest’anno compie 10 anni e, no-nostante la sua giovane età, ha già al suo attivo una intensa attività.Si tratta dell’Associazione Luca onlus di Magnano in Riviera (Udine), nata nel luglio 1999 per iniziativa di due

Udine (sede principale). Via Roma n 3 33010 Magnano in

Riviera (UD) 0432-792255 - 0432-793267Fax 0432-793267 - 0432-792255@ [email protected]

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��CROnewsASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

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�� CROnews

ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

ADMO - ASS. DONATORI MIDOLLO OSSEO Udine (sede regionale) Via Carducci, 48 - 3100 Udine 0432-299728Fax 0481-92276@ [email protected] www.admo.it

La sua attività è finalizzata a creare una banca dati di donatori volontari;soste-nere il Registro Internazionale Donatori Midollo Osseo.

ASS. FEDERICA PER LA VITA

Vicolo delle Primule, 1 Trieste338-7457763@ [email protected]

L’Associazione supporta coloro che quo-tidianamente sono impegnati nella lotta ai tumori. È nata proprio per raccogliere fondi necessari alla ricerca scientifica e per l’aiuto ai malati neoplastici. Sostiene inoltre il progetto condotto dal CRO di Aviano per la produzione di vac-cini antitumorali per la terapia dei linfomi.

AFDS - ASS. FRIULANA DONATORI DI SANGUE Pordenone (sede provinciale) Viale Marconi, 16 - 33097 Spilim-

bergo (PN) 0427-51472Fax 0427-51472@ [email protected] www.afdspn.it

La sede provinciale si trova a Spilimber-go ed è aperta il Martedì dalle 16:30 alle 19.30 e il Sabato dalle 9.00 alle 12.00.

ASSOCIAZIONE GIULIA Pordenone (c/o Casa Serena) Via Revedole, 88 -

33170 Pordenone 0434-20282 340-2936554Fax 0434-363508@ [email protected] http://digilander.libero.it/solegiulia

Presso il CRO:offre sostegno e ascol-to, nel reparto OMA, ai malati e ai loro

familiari;ha attivato un punto di ascol-to, in collaborazione con la Divisione On-cologica Medica A-AIDS, rivolto alle per-sone sieropositive all’interno del CRO;promuove gruppi di auto-mutuo-aiuto;il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.00, nel salone degenze del Secondo piano, svolge due attività: il laboratorio “I colori dell’anima” e “Il salotto di Giulia”; il lunedì pomeriggio collabora con la Bi-blioteca per i Pazienti (Bibliobus) per svolgere attività “diversionistiche” e dare così “ali ai libri”.

ASSOCIAZIONE INSIEMEAviano (sede principale) Via Stretta, 1 - 33081

Aviano (PN)334-2519013@ [email protected]

L’Associazione garantisce giornalmente, dal lunedì al venerdì, presso il CRO, un servizio di accoglienza e orientamen-to dei pazienti all’ingresso e ai piani (al mattino), sostegno-relazione di aiuto ai pazienti e ai loro familiari in tutti i repar-ti di degenza (nel pomeriggio 4° piano: lunedì, giovedì - 2° e 3° piano: marte-dì, mercoledì, venerdì). Fornisce inoltre informazioni logistiche sul territorio e di servizi esterni all’Istituto.

AIL ONLUS - ASS. ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE LINFOMI E MIELOMA

Pramaggiore (sede locale) Piazza Libertà, 48 30020 Pramaggiore (VE) 0421-799996@ [email protected]

L’impegno dell’AIL è volto a:sensibiliz-zare l’opinione pubblica alla lotta contro le malattie ematologiche;promuovere e sostenere la ricerca. Dal 2006 la sede di Pramaggiore (VE) collabora a progetti di ricerca scientifici in atto al CRO.

AIRC - ASS. ITALIANA PER LA RICERCA SUL CANCRO

Raccoglie ed eroga fondi a favore del progresso della ricerca oncologica e dif-

fonde al pubblico una corretta informa-zione in materia. Trieste (sede regionale) Via del Coroneo, 5 -

34133 Trieste 040-365663Fax 040-633730@ [email protected] www.airc.it

ANDOS ONLUSASS. NAZIONALE DONNE OPERATE AL SENO Sezione di Pordenone (c/o Centro

Sociale Anziani) Via Piave, 54 33170 Pordenone 0434-40729Fax 0434-40729@ [email protected] www.andosonlusnazionale.it

Offre consigli di tipo socio sanitario trami-te specifico materiale informativo, protesi provvisorie, trattamenti di linfodrenaggio (presso la propria Sede), organizza corsi di ginnastica riabilitativa postoperatoria, di yoga e corsi di ginnastica in acqua. Or-ganizza corsi di formazione per volontarie ed operatrici. Il venerdì (e al bisogno il lu-nedì) pomeriggio le volontarie dell’Asso-ciazione ANDOS sono presenti al CRO a disposizione delle donne operate al seno ricoverate al CRO. Vengono organizzati gruppi pomeridiani di ascolto e mutuo aiuto e vengono offerte informazioni uti-li per poter riprendere una vita normale dopo l’intervento (trattamenti di linfodre-naggio, ginnastiche di riabilitazione, ecc)

ANGOLO ONLUS - ASS. NAZIONALE GUARITI O LUN-GOVIVENTI ONCOLOGICIOffre supporto psicologico attraverso lo scambio di esperienze e l’ascolto par-tecipe. Promuove attività di formazione, informazione, prevenzione per i soci, per altre associazioni, per la popolazione, per i malati e i familiari. L’Associazione pubblica anche un periodico trimestrale dal titolo Angolo News.• RISPONDE LA PSICOLOGA:Lunedì e Venerdì dalle 14.30 alle 16.30Supporto-ascolto psicologico; informa-zioni su: centri di cura oncologici a livello nazionale, associazioni di aiuto ai pa-zienti terminali.

... le altre Associazioni di Volontariato e organizzazioni a sostegno della ricerca o a supporto del malato

Sono attivi al CRO

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��CROnewsORGANIZZAZIONI NO-PROFIT

• INCONTRA ANGOLO i soci rispondono:Lunedì-Venerdì dalle 8.00 alle 12.00Servizio telefonico di ascolto parteci-pe e condivisione di esperienze relative all’essere malato oncologico, la storia della propria malattia, la guarigione e lo star bene dopo; servizio di incontro/co-noscenza dei pazienti ricoverati al CRO e dei loro familiari. Questo servizio, i cui obiettivi sono gli stessi del servizio tele-fonico, è svolto presso la Segreteria di ANGOLO, 2° piano saletta biblioteca di reparto (prima dell’ingresso alla Divisione di Oncologia Medica A).SEGRETERIA: orario di apertura: Lunedì e Martedì dalle 8.00 alle 12.00NAVETTA DA E PER VENEZIA: 0434-659277 - 339-8789040REPERIBILITÀ VOLONTARI:Marilena 339-8789040Manuela 333-3001947Lucio 328-7392799Alvise 348-4166203 Pordenone (sede nazionale) c/o Centro di Riferimento Oncolo-

gico, Via Franco Gallini, 2 - Aviano www.associazioneangolo.it @ [email protected] 0434-659277Fax 0434-659531

ANLAIDS ONLUSASS. NAZIONALE PER LA LOTTA ALL’AIDS Aviano (sede regionale) c/o Prof. Umberto Tirelli, U.O. di

Oncologia Medica A, CRO di Avia-no (PN)

Via F. Gallini, 2 - 33081 Aviano 0434-659284Fax 0434-659531@ [email protected] www.anlaids.it

Promuove iniziative volte allo sviluppo del-la ricerca scientifica nei campi della pre-venzione, diagnosi e cura dell’infezione e delle forme morbose ad essa correlate. Sono attivi servizi informativi, di counse-ling telefonico, di assistenza e consulenza psicologica, legale, sociale e medica.

ASSOCIAZIONE VIA DI NATALE ONLUS Via Franco Gallini, 1 33081 Aviano (PN) 0434-660805 Fax 0434-651800@ [email protected] www.viadinatale.org

L’Associazione Via di Natale ha realizzato una struttura di accoglienza per i malati di cancro e i loro familiari nei pressi del CRO di Aviano. PIANI DI OSPITALITÀ: Pazienti in te-

rapia ambulatoriale al CRO di Aviano: l’ospitalità è consentita al paziente solo per la durata della terapia; il periodo massimo di permanenza sono 4 setti-mane. Familiari di pazienti ricoverati: l’ospitalità è concessa a un solo familiare per paziente. Il periodo di permanenza concesso è di 2-3 settimane.HOSPICE: l’ospitalità è riservata ai malati di cancro nella fase di malattia in cui non vi è più indicazione di un trattamento che-mio o radioterapico volto alla guarigione o al trattamento della malattia tumorale ma sono indicate solo cure palliative finalizza-te ad alleviare la sofferenza e a migliorare la qualità della vita.Hanno priorità di accoglienza a titolo gratuito le persone con minori possibilità economiche. Il ricovero in Hospice ga-rantisce la disponibilità di un’assistenza specializzata.

AVIS - ASS. VOLONTARI ITALIANI SANGUE Pordenone (sede regionale) Via Montereale, 24 - 33170 0434-555145Fax 0434-253707@ [email protected] www.avis.it/regioni/friuli_venezia_

giulia

È un’organizzazione con finalità di soli-darietà umana, costituita tra coloro che donano volontariamente, gratuitamente e anonimamente il proprio sangue. Gli scopi sono: venire incontro alla crescente domanda di sangue; avere donatori pronti e controllati nella tipologia del sangue e nello stato di salute; lot-tare per eliminare la compravendita del sangue;donare gratuitamente sangue a tutti, senza alcuna discriminazione.

FONDAZIONE BIASOTTO Ghirano di Prata di Pordenone Via Leonardo Da Vinci,

44 – 33080 Ghirano di Prata di Pordenone (PN)

335-7000760 0434-622141 335-8133671Fax 0434-622141@ [email protected] www.fondazionebiasotto.it

La Fondazione Biasotto collabora attiva-mente con il CRO di Aviano assicurando il trasporto gratuito dei malati oncologici residenti nella provincia di Pordenone, che si trovano in situazioni economiche e/o familiari di particolare necessità.Organizza conferenze e dibattiti sulla prevenzione dei tumori e l’educazione alla salute e supporta medici e infermieri del CRO con contributi economici desti-nati a corsi di aggiornamento. Mette a

disposizione due propri automezzi e au-tisti volontari per il trasporto gratuito di ammalati oncologici dal proprio domicilio alle strutture sanitarie provinciali per visi-te oncologiche e/o terapie.

INAS - CISL Sede di Pordenone Via S. Valentino, 30 - 33170 Por-

denone 0434-549939Fax 0434-45085@ [email protected] www.inas.it

L’INAS, Istituto Nazionale di Assistenza Sociale, è il patronato della Cisl che tute-la gratuitamente i cittadini per i problemi previdenziali, assistenziali e per quanto riguarda l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro. Tra i servizi offerti ai cittadini vi è quello legato alla malattia e all’assistenza socio sanitaria che comprende: indennità di malattia; esenzione dal ticket sanitario e richiesta cure balneo-termali; assicu-razione infortuni domestici; handicap e permessi per assistenza a familiari; do-mande per invalidità civile; maternità.Presso il CRO è possibile contattare un rappresentante dell’INAS per chiedere spiegazioni e maggiori informazioni sugli aspetti legali inerenti ai diritti del malato. L’INAS è presente al CRO di Aviano ogni Martedì dalle ore 9.30 alle 13.30 per una consulenza.

LILT - LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORI Pordenone (sede provinciale)

Via Martelli, 1233170 Pordenone

0434-28586Fax 0434-26805@ [email protected] www.legatumori.it

Si occupa della prevenzione della malat-tia oncologica, il suo impegno nella lotta contro i tumori si dispiega su tre fronti: la prevenzione primaria (attraverso sti-li e abitudini di vita), quella secondaria (con la promozione di una cultura della diagnosi precoce) e l’attenzione verso il malato, la sua famiglia, la riabilitazione e il reinserimento sociale.Offre i seguenti servizi: assistenza do-miciliare al malato tumorale, trasporto dei malati agli ambulatori;telefono amico per malati, sussidi, conferenze nelle scuole o gruppi e associazioni sull’educazione sanitaria (lotta contro il fumo di tabacco, alcoolismo, cancerogenesi ambientale, educazione alimentare, AIDS, prevenzio-ne ginecologica);corsi per la dissuasio-ne dal fumo di tabacco;corsi di aggior-namento per volontari, manifestazioni e convegni scientifici.

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�0 CROnews

sostegno alla ricerca

Il CRO destina il 5x1000 del 2006 interamente alla ricerca

Con il termine 5x1000 si intende la quota che ogni cittadino ha facoltà di destinare liberamente, senza alcun co-sto o aggravio fiscale, a Istituti/Enti che svolgono attività di ricerca scientifica e sanitaria o ad Associazioni, no profit, che svolgono attività socialmente utili, grazie alla Legge finanziaria n. 266/05 A partire dalla dichiarazione dei redditi del 2006 (relativa ai redditi del 2005), i cittadini, esercitando il proprio diritto di scelta hanno iniziato a supportare il CRO destinandogli il 5x1000 ed hanno poi continuato ad esprimere la loro pre-ferenza anche negli anni successivi. Le quote del 5x1000, introitate dalla Agenzia delle Entrate, vengono suc-cessivamente erogate agli Enti ai quali i cittadini le hanno destinate.Nell’anno 2008 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato al CRO di essere sta-to il beneficiario di ben 50.296 quote di 5x1000, relative ai redditi dell’anno 2005, da parte di altrettanti contribuen-ti. Per quanto riguarda gli anni succes-sivi, siamo in attesa di comunicazione.Il CRO è particolarmente grato alla popolazione che ha saputo cogliere l’occasione offerta dalla legge ed ha scelto di aiutare la ricerca. L’operazio-ne ha fruttato al CRO ben 3,4 milioni di Euro, risorsa preziosissima per lo sviluppo della ricerca scientifica.Con questa somma, il Direttore Scien-tifico insieme al Direttore Generale ha elaborato un Programma (che è in fase è di approvazione da parte degli organismi competenti, Ministero del Welfare e Regione FVG, per dare un primo impulso alla ricerca. In futuro, non appena verranno comu-nicate le quote di 5x1000 relative agli anni finanziari successivi (2006-2007 e 2008) e i relativi finanziamenti sarà possibile ampliare i progetti ed elabo-rare programmi ancora più ambiziosi e competitivi che avranno come filo conduttore “La ricerca cura”.

Primo Programma 5x10001. Progetto di sviluppo della ricer-ca traslazionale nell’ambito delle

terapie cellulari. Ha come obiettivo scientifico il potenziamento dell’attività di trapianto delle cellule staminali, del-le bioimmunoterapie dei tumori. Per svolgere questa attività è necessario realizzare una struttura di tipo GMP che permetta l’espansione in vitro delle cellule staminali e immunitarie a scopo di reinfusione nel paziente neo-plastico. Per questo progetto sono stati stanziati circa 1,5 milioni di Euro. La scelta di dare un forte impulso a questo settore per primo, è dovuta alla grande attenzione che il CRO ha da sempre riservato ai pazienti e de-riva dal fatto che tale attività ha una ricaduta immediata e di grande effi-cacia su essi che ne possono trarre grandi benefici.2. Programma riservato ai Giovani ricercatori e allo sviluppo di ricer-che innovative. Questo programma ha lo scopo di incrementare la presen-za di giovani ricercatori particolarmen-te promettenti e di attrarre ricercatori con già comprovata esperienza in Istituti di prestigio internazionale, che possano sviluppare progetti innovativi al CRO. Al contempo si vuole raffor-zare la progettualità corrente predi-sponendo nuovi contratti di ricerca a ricercatori che hanno già maturato una esperienza specifica e qualificata in alcuni settori che possono operare con una certa autonomia. Per questo programma sono stati resi disponibili circa 1,3 milioni di Euro.3. Core Facilities interdisciplinari a sostegno della ricerca traslazio-nale. La ricerca traslazionale è uno degli obiettivi qualificanti l’Istituto. Si tratta di correlare attività multidisci-plinari e trasversali che richiedono un elevato grado di competenze profes-sionali specifiche in diversi ambiti cli-nici e di base che perseguono scopi comuni in modo interattivo al fine di raggiungere risultati da trasferire poi al Sistema Sanitario Nazionale. Le Core Facilities sono le “risorse condivise” cioè quelle risorse (umane, di appa-recchiature di alta tecnologia ecc.)

che permettono, se centralizzate, di aumentare la qualità delle prestazioni con un risparmio di energie e risorse. In questo modo si eliminano le du-plicazioni, si ottimizzano le risorse e si riducono i costi, ottenendo così il massimo risultato con la minima spe-sa. L’obiettivo di questo programma è quindi la creazione e il potenziamento di infrastrutture centralizzate (BioBan-ca, Clinical Trials Office, Technology Transfer Office, ecc.) allo scopo di aumentare la produttività scientifica, l’eccellenza della ricerca e delle pre-stazioni sanitarie, la creazione di spin-off e brevetti, ecc.. A questo scopo sono stati destinati circa 600 mila Euro. Alcune di queste Core Facility sono già operative: ad esempio è stato implementato il personale dedicato all’Ufficio centralizzato per gli stu-di clinici sperimentali (Clinical Trials Office) che si occupa della gestione di tutti i protocolli e gli studi di sperimen-tazione clinica in atto al CRO. Questi studi, che costituiscono risorse importanti per trovare sempre nuove e migliori terapie per il trattamento e la cura dei pazienti oncologici, preve-dono un monitoraggio molto attento e scrupoloso e numerosi controlli incro-ciati dei dati clinici e di laboratorio. Richiedono, pertanto, un notevole impiego di risorse umane qualificate e specificamente preparate. Grazie al 5x1000 è stato possibile incrementa-re il numero di professionisti dedicati a questa attività e di conseguenza am-pliare il numero di studi attivi. È in corso, inoltre, la realizzazione di una BioBanca centralizzata di Isti-tuto. Il progetto prevede ampi spazi dedicati, dotati di apparecchiature e congelatori (-80°) per la corretta conservazione dei campioni biologici liquidi e tissutali, preziosa risorsa per la ricerca attuale e futura. La raccolta di tali campioni, tempora-neamente conservati presso alcune Strutture interne all’Istituto, è già in corso.