criteri di valutazione criteri comuni di valutazione · la valutazione è l'attività...

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25 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è l'attività attraverso cui la scuola porta lo studente a verificare l'efficacia del proprio percorso formativo. La valutazione consente allo studente e al docente di verificare in itinere il livello delle conoscenze e delle competenze acquisite e al docente di formulare un giudizio globale che rispecchi il raggiungimento degli obiettivi. La valutazione ha la duplice funzione, di consentire allo studente di verificare la efficacia del proprio impegno e il livello raggiunto nella propria preparazione e all’insegnante di verificare e rimodulare la propria attività. Criteri comuni di valutazione La valutazione periodica terrà conto della situazione individuale di ogni alunno, valutato sia rispetto al livello di partenza sia rispetto al contesto dell’intera classe; del raggiungimento degli obiettivi minimi relativi ad ogni Unità Didattica. Per la valutazione finale ci si avvarrà di tutte le misurazioni fatte nel corso dell’anno scolastico e si considererà anche il grado di raggiungimento degli obiettivi trasversali prefissati. La valutazione terrà conto inoltre dei seguenti aspetti: - conoscenza degli argomenti - capacità di analisi - capacità di mettere in relazione fenomeni diversi - conoscenza dei linguaggi specifici delle diverse discipline - capacità critica Oltre alla valutazione delle prove, i docenti terranno conto anche dei seguenti parametri di riferimento: attenzione, impegno, partecipazione al dialogo educativo, ritmo di lavoro, puntualità nelle consegne, rispetto degli impegni presi e delle regole di gruppo. La media del periodo ( trimestre e pentamestre) si calcola su congruo numero di valutazioni ( non meno di due). La dicitura “ Non Classificato” (N.C.) può essere usata solo in caso di assenze tali da non perme ttere le acquisizioni di sufficienti elementi di giudizio. Gli alunni assenti al momento delle verifiche programmate saranno valutati con modalità e tempi compatibili con lo svolgimento delle normali attività didattiche. I docenti hanno a disposizione diversi metodi per valutare gli studenti: interrogazioni orali, verifiche scritte, test a risposta multipla, trattazione breve dei quesiti posti. La combinazione di questi permette ai docenti e agli studenti di avere un congruo numero di valutazioni nel trimestre, nel pentamestre e nel quadrimestre TABELLA N. 1 CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA, COMPETENZA E CAPACITÀ VOTO GIUDIZIO LIVELLO DI CONOSCENZA, COMPETENZA E CAPACITÀ 1/10 ASSOLUTAMENTE NEGATIVO Interrogato, non risponde oppure presenta il compito in bianco. 2/10 ASSOLUTAMENTE NEGATIVO Non conosce gli elementi essenziali della disciplina. I procedimenti adottati negli elaborati scritti risultano incomprensibili e privi di logica. 3/10 ASSOLUTAMENTE NEGATIVO Conosce in modo assolutamente frammentario gli elementi essenziali della disciplina. Non riesce minimamente ad applicare a situazioni concrete i concetti teorici. Non sa individuare i concetti chiave.. 4/10 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Conosce gli elementi basilari della disciplina, ma in modo disorganico e mnemonico. Commette gravi errori nella risoluzione degli esercizi e si mostra incapace di applicare a situazioni concrete i concetti teorici. Utilizza un linguaggio frammentario e confuso 5/10 INSUFFICIENTE Conosce in modo superficiale e generico gli elementi essenziali della disciplina. Applica con difficoltà, e non sempre in modo corretto, i concetti teorici a situazioni pratiche. Utilizza un linguaggio non sempre corretto e appropriato. 6/10 SUFFICIENTE Conosce gli elementi essenziali della disciplina ed i concetti

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25 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è l'attività attraverso cui la scuola porta lo studente a verificare l'efficacia del proprio percorso

formativo. La valutazione consente allo studente e al docente di verificare in itinere il livello delle

conoscenze e delle competenze acquisite e al docente di formulare un giudizio globale che rispecchi il

raggiungimento degli obiettivi. La valutazione ha la duplice funzione, di consentire allo studente di verificare

la efficacia del proprio impegno e il livello raggiunto nella propria preparazione e all’insegnante di verificare

e rimodulare la propria attività.

Criteri comuni di valutazione La valutazione periodica terrà conto della situazione individuale di ogni alunno, valutato sia rispetto al

livello di partenza sia rispetto al contesto dell’intera classe; del raggiungimento degli obiettivi minimi relativi

ad ogni Unità Didattica.

Per la valutazione finale ci si avvarrà di tutte le misurazioni fatte nel corso dell’anno scolastico e si

considererà anche il grado di raggiungimento degli obiettivi trasversali prefissati.

La valutazione terrà conto inoltre dei seguenti aspetti:

- conoscenza degli argomenti

- capacità di analisi

- capacità di mettere in relazione fenomeni diversi

- conoscenza dei linguaggi specifici delle diverse discipline

- capacità critica

Oltre alla valutazione delle prove, i docenti terranno conto anche dei seguenti parametri di riferimento:

attenzione, impegno, partecipazione al dialogo educativo, ritmo di lavoro, puntualità nelle consegne, rispetto

degli impegni presi e delle regole di gruppo.

La media del periodo ( trimestre e pentamestre) si calcola su congruo numero di valutazioni ( non meno di

due).

La dicitura “ Non Classificato” (N.C.) può essere usata solo in caso di assenze tali da non permettere le

acquisizioni di sufficienti elementi di giudizio. Gli alunni assenti al momento delle verifiche programmate

saranno valutati con modalità e tempi compatibili con lo svolgimento delle normali attività didattiche.

I docenti hanno a disposizione diversi metodi per valutare gli studenti: interrogazioni orali, verifiche scritte,

test a risposta multipla, trattazione breve dei quesiti posti. La combinazione di questi permette ai docenti e

agli studenti di avere un congruo numero di valutazioni nel trimestre, nel pentamestre e nel quadrimestre

TABELLA N. 1

CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA, COMPETENZA E CAPACITÀ

VOTO GIUDIZIO LIVELLO DI CONOSCENZA, COMPETENZA E CAPACITÀ

1/10 ASSOLUTAMENTE

NEGATIVO

Interrogato, non risponde oppure presenta il compito in bianco.

2/10 ASSOLUTAMENTE

NEGATIVO

Non conosce gli elementi essenziali della disciplina. I procedimenti

adottati negli elaborati scritti risultano incomprensibili e privi di logica.

3/10 ASSOLUTAMENTE

NEGATIVO

Conosce in modo assolutamente frammentario gli elementi essenziali

della disciplina. Non riesce minimamente ad applicare a situazioni

concrete i concetti teorici. Non sa individuare i concetti chiave..

4/10 GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

Conosce gli elementi basilari della disciplina, ma in modo disorganico e

mnemonico. Commette gravi errori nella risoluzione degli esercizi e si

mostra incapace di applicare a situazioni concrete i concetti teorici. Utilizza un linguaggio frammentario e confuso

5/10 INSUFFICIENTE Conosce in modo superficiale e generico gli elementi essenziali della

disciplina. Applica con difficoltà, e non sempre in modo corretto, i

concetti teorici a situazioni pratiche. Utilizza un linguaggio non sempre

corretto e appropriato.

6/10 SUFFICIENTE Conosce gli elementi essenziali della disciplina ed i concetti

26 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

organizzativi. Riesce a trasferire i concetti teorici nella risoluzione di

semplici esercizi di applicazione degli stessi. Utilizza un linguaggio

complessivamente corretto e appropriato

7/10 DISCRETO Conosce più che sufficientemente gli elementi della disciplina ed i

concetti organizzativi. Riesce anche con collegamenti e ragionamenti non

solo meccanici a risolvere esercizi di applicazione dei concetti teorici. Utilizza un linguaggio corretto e appropriato

8/10 BUONO Presenta una conoscenza discreta della materia e la capacità di effettuare

autonomamente dei collegamenti tra le varie parti della disciplina. Riesce

quasi sempre ad applicare correttamente i concetti teorici nella

risoluzione di esercizi di una certa complessità. Sa rielaborare i contenuti

appresi.

9/10 OTTIMO Presenta, oltre ad una buona conoscenza della materia, la capacità di

effettuare autonomamente dei collegamenti sia all’interno della materia

che interdisciplinari. Sa organizzarsi e lavorare con ordine e autonomia.

Riesce ad applicare correttamente i concetti teorici nella risoluzione di

esercizi che necessitano ragionamenti e collegamenti di una certa

complessità. La forma espositiva risulta chiara e puntuale.

10/10 ECCELLENTE Pur confermando il giudizio immediatamente precedente, si ritiene

opportuno usare questa valutazione per discriminare casi di conoscenze

ed abilità particolarmente elevate. Sa rielaborare i contenuti. Esprime

giudizi criticamente motivati

Criteri di valutazione per le classi prime, seconde e terze (risultati di apprendimento

specificati in termini di competenze)

OBIETTIVI SOCIO-COMPORTAMENTALI

Puntualità:

nell’ingresso della classe

nelle giustificazioni delle assenze e dei ritardi

nell’esecuzione dei compiti assegnati in classe

nei lavori extrascolastici

nella riconsegna dei compiti assegnati

RISPETTARE LEGGI/REGOLAMENTI/REGOLE

Della classe

Dei laboratori

Degli spazi comuni

Dell’ambiente e delle risorse naturali

RISPETTARE IL PATRIMONIO LAVORARE IN GRUPPO

Partecipare in modo propositivo al dialogo educativo, intervenendo senza sovrapposizione e rispettando i

ruoli

Porsi in relazione con gli altri in modo corretto e leale, accettando critiche, rispettando le opinioni altrui e

ammettendo i propri errori

Socializzare con i compagni e con i docenti

Rispettare i tempi di apprendimento degli altri

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

Tutti gli studenti devono acquisire nel biennio competenze chiave di cittadinanza previste dal Documento

Tecnico che sono:

imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e

responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare

informazioni.

27 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

I giovani possono acquisire tali competenze attraverso conoscenze e abilità riferite a competenze di base

riconducibili ai seguenti quattro assi culturali:

ASSE DEI LINGUAGGI:

prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione

orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici

finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire delle tecnologie

della comunicazione e dell’informazione. Espressione adeguata del linguaggio del corpo

ASSE MATEMATICO:

riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare

e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare i dati e interpretarli,

sviluppando deduzione e ragionamenti.

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO:

riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il

mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della

persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sulla esperienza e

l’attività di laboratorio.

ASSE STORICO-SOCIALE:

riguarda le capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale,

cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile

alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

COMPETENZE CHIAVE DESCRITTORI

Imparare a imparare

Progettare

Essere in grado di:

organizzare e gestire il proprio apprendimento

utilizzare un proprio metodo di studio e lavoro

elaborare e realizzare attività seguendo la logica

della progettazione

Comunicare

Collaborare/partecipare

Essere in grado di:

Comprendere e rappresentare testi e messaggi di

genere e di complessità diversi, formulati con

linguaggi e supporti diversi

Lavorare, interagire con gli altri in precise e

specifiche attività collettive.

Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni

Acquisire/interpretare

l’informazione ricevuta

Essere in grado di:

comprendere, interpretare ed intervenire in modo

personale negli eventi del mondo

costruire conoscenze significative e dotate di

senso

esplicitare giudizi critici distinguendo i fatti dalle

operazioni, gli eventi dalle congetture, le cause

dagli effetti.

COMPETENZE DA ACQUISIRE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO SCOLASTICO

Asse dei linguaggi Asse matematico

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed

argomentativi indispensabili per gestire

l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti

di vario tipo

Produrre testi di vario tipo in relazione ai

differenti scopi comunicativi

Utilizzare una lingua straniera per i principali

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo

aritmetico ed algebrico rappresentandole anche

sotto forma grafica

Confrontare ed analizzare figure geometriche

individuando invarianti e relazioni

Individuare le strategie appropriate per la

soluzione dei problemi

Analizzare dati e interpretarli sviluppando

28 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

scopi comunicativi ed operativi

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una

fruizione consapevole del patrimonio letterario

Utilizzare e produrre testi multimediali

deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando

consapevolmente gli strumenti di calcolo e le

potenzialità offerte da applicazioni specifiche di

tipo informatico

Asse scientifico-tecnologico Asse storico-sociale

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni

appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di

sistema e di complessità

analizzare quantitativamente e qualitativamente i

fenomeni legati alle trasformazioni di energia a

partire

dall’esperienza

essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti

delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in

cui vengono applicate

Comprendere il cambiamento e la diversità dei

tempi storici in una dimensione diacronica

attraverso il confronto fra epoche ed in una

dimensione sincronica attraverso il confronto fra

aree geografiche e culturali

Collocare l’esperienza personale in un sistema di

regole fondato sul reciproco riconoscimento dei

diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della

persona, della collettività e dell’ambiente

Riconoscere le caratteristiche essenziali del

sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto

produttivo del proprio territorio

STRUMENTI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE

Tramite le verifiche si misurerà il raggiungimento parziale o completo degli obiettivi prefissati e

pertanto dei risultati attesi. Le verifiche dovranno essere di diversa tipologia in modo da abituare gli

allievi anche alle prove degli Esami di Stato.

La valutazione sarà effettuata attraverso apposite griglie per le prove semi-strutturate; occorrerà

valutare tra l’altro le abilità metacognitive quali ad esempio la capacità di reperire informazioni, di

utilizzare testi e manuali, di ricerca di fonti utili allo svolgimento degli elaborati. La valutazione

trimestrale e finale, espressa con votazione decimale, sarà quantificata secondo i parametri indicati

nella tabella precedentemente allegata che esplicita gli elementi costitutivi della votazione e

garantisce omogeneità e chiarezza di procedure.

MODALITA’ DI VERIFICA (IN ITINERE) DELLA PROGRAMMAZIONE DEL CdC

Nei successivi consigli di classe si dovrà tenere conto della flessibilità dei piani di lavoro con particolare

riferimento alle scelte modulari e, all’occorrenza, modificare in itinere le strategie educative e didattiche nel

caso in cui si dovesse verificare una non aderenza con la realtà oggettiva della classe.

VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI (trimestrale o quadrimestrale)

Il Collegio dei Docenti dell’Istituto tecnico agrario ha deliberato (verb. Del 14-12-2013) l’adozione del

voto unico per la valutazione periodica degli apprendimenti. Naturalmente tale valutazione dovrà scaturire

da tipologie di prove diversificate.

Si riporta la scansione delle verifiche (Scritto, Orale, Pratico, Grafico) indicate dal Ministero per le

materie del biennio (Tecnico e Professionale)

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31 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

Per il terzo anno ed il quarto anno del nuovo ordinamento la scansione delle prove è stata

indicata dai singoli Dipartimenti del Tecnico e del Professionale ed approvata dal Collegio Docenti.

ISTITUTO TECNICO AGRARIO

Materie terzo e quarto anno scritto orale pratico grafico

1 Lingua e letteratura italiana x x

2 lingua inglese x

3 storia x

4 matematica x x

5 complementi di matematica x

6 produzioni animali x x x

7 produzioni vegetali x x x

8 trasformazione dei prodotti x x x

9 estimo, economia, marketing e legislazione x x

10 genio rurale x x x

11 biotecnologie agrarie x x

ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI E LO SVILUPPO RURALE

Materie terzo e quarto anno scritto orale pratico grafico

1 Lingua e letteratura italiana x x

2 lingua inglese x x

3 storia x

4 matematica x x

5 biologia applicata x

6 chimica applicata e processi di traformazione x x

7 tecniche di allevamento vegetale e animale x x

8 agronomia territoriale ed ecosistemi forestali x x x

9 economia agraria dello siluppo territoriale x x

10 economia dei mercati e marketing ed el di logistica x x

32 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

LA PROGRAMMAZIONE

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

Il documento, predisposto all’inizio di ciascun anno scolastico con il contributo delle diverse

componenti, si propone di coordinare tutte le attività educative e didattiche che sono alla base del

funzionamento dell’unità scolastica, anche per farle aderire sia alla realtà storica e territoriale dell’Istituto

che alle aspettative degli studenti e delle loro famiglie.

In particolare, con esso si vuole:

progettare i percorsi formativi correlati alle finalità e agli obiettivi delineati nei programmi;

armonizzare l’attività dei consigli di classe, individuando gli strumenti per la rilevazione della situazione

iniziale e finale, nonché per la valutazione dei percorsi didattici;

elaborare le attività riguardanti l’orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi

di sostegno;

raccogliere i progetti elaborati nell’ambito dei dipartimenti e delle commissioni di lavoro del collegio dei

docenti.

Attraverso la Programmazione educativa e didattica si vogliono fornire adeguate e tempestive

soluzioni agli eventuali problemi connessi alle difficoltà e alle demotivazioni degli alunni, mediante

interventi opportunamente inseriti nel contesto della didattica curricolare.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

I dipartimenti sono articolazioni, per discipline omogenee, del collegio dei docenti, istituite da questo

ai fini della programmazione educativa e didattica nell’esercizio dei propri poteri di autorganizzazione. Essi

sono coordinati da un docente, nominato dal Dirigente scolastico.

I dipartimenti hanno il compito di:

a) predisporre la programmazione didattica di loro competenza con la quale vengono esplicitati:

gli obiettivi specifici delle discipline omogenee oggetto del dipartimento, per ciascuna classe;

i contenuti comuni, anche in vista delle inevitabili fusioni di classi, passaggi di alunni, ripetenze e

per rendere omogenee le decisioni finali dei consigli di classe nella valutazione degli alunni;

eventualmente, potranno essere prese decisioni per l’adattamento dei programmi di insegnamento

alle specifiche esigenze del territorio di utenza;

la metodologia di lavoro (strategie educative, esercitazioni, compresenza);

gli strumenti di verifica (tipologia e numero delle prove, modalità e tempi di correzione delle

medesime);

i criteri di valutazione (compresa la scala dei voti da 1 a 10);

l’uso dei laboratori e dei sussidi didattici;

b) proporre le attività di formazione e aggiornamento dei docenti;

c) proporre le attività didattiche non curricolari attinenti l'area disciplinare;

d) proporre l'adozione dei libri di testo e l’acquisto dei sussidi didattici;

e) predisporre progetti di razionalizzazione delle risorse strutturali di competenza del dipartimento, ispirati a

criteri di maggiore efficienza ed economicità;

f) predisporre progetti di organizzazione modulare dell'attività didattica;

g) organizzare il tutoring dei docenti supplenti e dei docenti in periodo di prova;

h) organizzare attività e strumenti di documentazione scientifica;

i) predisporre attività di rinforzo per gli alunni che presentano difficoltà d’apprendimento;

j) predisporre l’attività di approfondimento per gli alunni che hanno raggiunto i livelli minini;

k) tenere rapporti con gli enti e le associazioni che si occupano delle tematiche scientifiche dell'area

interessata.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI CONSIGLI DI CLASSE La programmazione didattica, elaborata dai Consigli di classe, è un atto mediante il quale si delinea

il percorso formativo della classe e del singolo alunno. Più precisamente questo documento indica i seguenti

temi:

obiettivi comuni e trasversali (sui quali progettare eventuali interventi a carattere inter o

pluridisciplinare);

33 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

comportamento comune da tenere nei confronti degli alunni nei vari momenti della vita scolastica.

metodologie di lavoro (modalità di svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni in compresenza);

strumenti di verifica (modalità, natura e numero delle prove per quadrimestre, accorgimenti per evitare la

coincidenza di più prove scritte e orali nei periodi conclusivi dell’attività o carichi di lavoro anomali per

gli alunni);

livelli di conoscenza, competenze e capacità che dovranno raggiungere gli alunni per ottenere la

promozione;

alunni per i quali si rendono necessari interventi di recupero;

attività integrative e complementari (compresa la dichiarazione di disponibilità dei coordinatori

dell’iniziativa e degli altri eventuali docenti necessari al buon esito);

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DEI SINGOLI DOCENTI

Sulla base delle indicazioni dei rispettivi consigli di classe e delle decisioni dei dipartimenti, i

docenti predispongono, all’inizio di ciascun anno scolastico, la programmazione didattica individuale, da

allegare al proprio registro personale e da mettere agli atti a disposizione dell’utenza. Essa deve fornire

indicazioni, per ciascuna materia e per ciascuna classe, su:

a) prove d’ingresso (per le classi iniziali), particolarmente in ordine a:

modalità di accertamento della preparazione di base degli alunni;

valutazione del livello di preparazione e delle capacità della classe;

prerequisiti che gli allievi devono possedere per l’apprendimento della materia;

idoneità della preparazione di base degli alunni al corso delle lezioni da svolgere;

attività di recupero che si intendono attuare nel caso in cui la preparazione di base non dovesse

risultare idonea;

b) obiettivi di apprendimento della disciplina (indicazione delle conoscenze, competenze, capacità e abilità

che l’alunno dovrà raggiungere al termine dell’anno scolastico);

c) metodologia d’insegnamento (indicazione delle modalità di insegnamento che si intendono adottare per

evitare la monotonia e sollecitare un apprendimento attivo, partecipe e progettuale);

d) strumenti di lavoro (testi in adozione, testi consigliati, testi da far prelevare in biblioteca, dotazioni di

laboratorio da utilizzare, altri strumenti e sussidi);

e) attività complementari e integrative (visite guidate, viaggio di istruzione, ecc.);

f) criteri e mezzi di valutazione (tipologia delle prove, corrispondenza fra voti e livelli di apprendimento);

g) criteri per l’attuazione di interventi didattici integrativi;

h) contenuti e tempi di lavoro (scegliere, definire e organizzare i contenuti in unità didattiche).

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INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI

sommario

Progetto Disabilità e Integrazione Itagr-Ipsaa

Accoglienza alunni con DSA

Percorsi di alternanza scuola-lavoro

Accoglienza e orientamento

Stage esterni

Stage estivi-invernali nell’azienda scolastica

Attività di recupero e di potenziamento

Prevenzione della dispersione scolastica e diritto-dovere all’istruzione

Centro sportivo scolastico

Impresa formativa simulata

Progetto il biennio in azienda

35 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

PROGETTO DISABILITA’ E INTEGRAZIONE IPSAA-ITAGR

Destinatari Tutti gli allievi in situazione di handicap o di disagio, le loro classi e loro

famiglie.

Obiettivi Organizzare il lavoro dei docenti di sostegno per rispondere alle esigenze

didattiche degli allievi in situazione di handicap; creare clima favorevole

agli alunni portatori di handicap e a quelli in situazione di disagio;

promuovere attività di rinforzo e sostegno in piccoli gruppi.

Azioni Coordinamento delle riunioni periodiche del gruppo di sostegno (una al

mese), fissare calendario PEI per IPSAA/ITAGR;

organizzare orario docenti sostegno ed educatori;

organizzare rapporti con famiglie, NPI, ASL , DS, segreteria, CSA,

Ufficio Assistenza Comune Firenze, curare realizzazione percorsi

integrati scuola-lavoro, informazione su/organizzazione di convegni etc.

su tematiche relative a didattica in situazioni con handicap.

Soggetti coinvolti Personale interno (tutti i docenti di sostegno) ed esterno (personale delle

ASL, aziende per percorsi integrati).

Scansione temporale Coordinamento riunioni docenti sostegno, Rapporti CSA e Ufficio

Integrazione, Collaborazione con Segr. Didattica: da Settembre a

Maggio; formulazione orario Settembre-Ottobre; formulazione

calendario PEI: Sett-Ott, Mar-Apr; incontri ufficio Assist. Scol. Comune:

Sett-Ott, Apr-Mag.

Referenti Prof. Nesti (ITAGR) - Prof. Varano (IPSAA).

ACCOGLIENZA ALUNNI CON D.S.A.

(legge 170 8/10/2010) fasi del protocollo di accoglienza

iscrizione, acquisizione della segnalazione specialistica;

comunicazioni

stesura e sottoscrizione del p.d.p.

valutazione intermedia e finale

procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà riferibile a dsa

indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli esami di stato.

Destinatari Tutti gli allievi in situazione di DSA , le loro classi e loro famiglie

Obiettivi mettere in atto una serie di strategie e di strumenti al fine di garantire il successo

scolastico degli alunni con DSA,

Organizzazione delle

attività

Aggiornamento dell’anagrafe degli alunni e continuità tra i vari ordini di scuola

Nomina di una commissione o di docenti referenti con il compito di

coordinamento, organizzazione, supporto ai colleghi e alle famiglie,

informazione e formazione.

Attuazione del protocollo di accoglienza con l’indicazione delle azioni e dei

ruoli dei vari soggetti coinvolti (Docenti, Servizi, Famiglia, Referenti …): se, su

segnalazione di docenti e/o genitori, si sospetta che le difficoltà scolastiche

siano conseguenza di disturbi specifici d’apprendimento (dislessia,

disortografia, discalculia, disgrafia) o di disturbi dell’attenzione e iperattività,

le azioni saranno dirette prima all'accertamento diagnostico di massima e a un

colloquio con i genitori dell'alunno, poi i genitori saranno sostenuti e guidati a

disporre le indagini cliniche necessarie per la conferma diagnostica; infine si

curerà il coordinamento delle azioni mirate alla riduzione del disagio a scuola.

Informazione, formazione e aggiornamento dei docenti

Predisposizione di un Piano Didattico Personalizzato (in raccordo con la

36 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

famiglia) con l’indicazione delle misure messe in atto per ciascun alunno

inerenti le metodologie adottate, gli strumenti compensativi, le prestazioni per

cui si prevede la dispensa, i criteri e le modalità di valutazione, l’assegnazione

dei compiti a casa

Risorse umane Docenti interni ed esperti esterni

Referenti Prof. Baldini (ITAGR) - Prof. Pernumia (IPSAA)

PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Attivati per le classi del secondo biennio e dell’ultimo anno dell’istituto tecnico, i percorsi di alternanza

scuola lavoro sono attività curricolari che intendono potenziare il collegamento tra le realtà aziendali e il

mondo della scuola.

Questa modalità di formazione è proposta dal Ministero nell’ambito del riordino dei cicli per gli istituti

superiori ed è divenuta obbligatoria per gli istituti professionali, è inoltre, appositamente finanziata dal

Ministero della Pubblica Istruzione.

Il percorso viene proposto per 1 settimana curricolare nel periodo febbraio-marzo alle classi terze e quarte

e ad ottobre alle classi quinte.

E’ necessario che l’attività in azienda sia chiaramente concordata tra i tutor scolastici e quelli aziendali in

funzione degli obiettivi da raggiungere.

Il primo anno ha come obiettivo generale quello della conoscenza della realtà aziendale, il secondo anno

quello di acquisire competenze specifiche in relazione all’indirizzo produttivo dell’azienda e il terzo anno

prevede l’applicazione delle competenze e abilità apprese attraverso l’elaborazione di un progetto specifico.

In sede di consiglio di classe andranno individuati i tutor scolastici che seguiranno il progetto (il numero è in

funzione degli alunni e delle aziende coinvolte, solitamente 1-2 tutor ). Il compito del tutor è quello di

individuare le aziende, tenere i rapporti con esse, verificare di persona o telefonicamente l’andamento dello

stage, predisporre la modulistica, effettuare il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza.

Al termine dell’esperienza viene rilasciato uno specifico attestato che costituisce credito formativo.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Destinatari alunni delle classi 3° e 4° ITAGR e delle classi 4° e 5° IPSAA

Obiettivi Collegare la formazione in aula alla formazione in azienda attraverso modalità di

apprendimento flessibili;

acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro;

favorire l’orientamento dei ragazzi, collegare la scuola al mondo del lavoro e

correlare l’offerta formativa della scuola allo sviluppo economico e culturale del

territorio

Organizzazione delle

attività

svolgimento di attività (32 ore per Itagr- 72 ore Ipsaa) presso aziende del

territorio (da definire nell’ambito dei consigli di classe le modalità ed il periodo

dell’anno scolastico piu’ opportuno).

gli alunni saranno seguiti da due/tre tutor scolastici individuati dai consigli di

classe e dai tutor aziendali che, dettagliatamente informati delle finalità del

progetto, avranno il compito di registrare e valutare la partecipazione dello

studente e di guidarlo nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Risorse umane Docenti interni (Tutor scolastici), Tutor aziendali

Coordinatori Prof: ssa T. Brocchi e prof.ssa N. Alioto (ITAGR) – Prof. Francesca Pirri (IPSAA)

ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO

Obiettivi Far conoscere gli Istituti, le rispettive realtà e gli sbocchi post-diploma

Facilitare la scelta degli allievi delle scuole medie, rendendoli consapevoli e

motivati

37 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

Informazione e orientamento degli alunni dell’istituto sulle scelte post-diploma.

Organizzazione delle

attività

Invio alle scuole medie di materiale informativo

Visita all'Istituto, partecipazioni a manifestazioni indette da Enti Pubblici, visite

alle scuole medie, percorsi guidati di orientamento

Percorsi guidati all'interno dell'Istituto Tecnico e/o Professionale ed in Azienda

e partecipazione alle lezioni.

Open-day pomeridiani

Partecipazione a manifestazioni per l'orientamento

Visite individuali di allievi e famiglie concordate con le responsabili

dell'orientamento.

Nell'ambito delle attività di orientamento l'Istituto è aperto al Territorio durante

tutto l'anno scolastico con visite guidate di Asili nido, di Scuole dell'infanzia e

scuole elementari.

Visite guidate su appuntamento del Museo della didattica in Agricoltura.

Visite guidate su appuntamento del giardino tattile e profumato.

organizzazione di incontri con professori universitari per la presentazione delle

varie facoltà e dei successivi sbocchi lavorativi;

Risorse umane Docenti incaricati dalla dirigenza e figura funzionale per l’orientamento

Coordinatori Prof. Valter Bagnoli – prof. Francesca Pirri

STAGE ESTERNI

Destinatari alunni delle classi terze e quarte dell’ITAGR

Obiettivi integrazione delle attività curricolari con il mondo del lavoro.

Organizzazione delle

attività

Gli stages verranno effettuati presso Aziende del territorio su richiesta degli

studenti. Avranno la durata di 2 settimane a partire dalla fine dell’anno

scolastico.

Le aziende saranno selezionate in base agli interessi ed all’indirizzo di studi dei

singoli alunni.

I contenuti saranno concordati con le aziende e si riferiranno ai singoli piani di

studio di ogni stagista.

Risorse umane Docenti interni. Enti: Aziende del territorio fiorentino

Coordinatore Prof. ssa T. Brocchi. Prof.ssa N. Alioto

STAGE ESTIVI-INVERNALI NELL’AZIENDA SCOLASTICA

Destinatari Studenti delle classi prime, seconde, terze e quarte in gruppi max di 10

unità

Obiettivi Approfondire ed integrare le conoscenze acquisite durante le lezioni

teoriche

Completare lo studio delle tecniche agricole di molte specie che terminano

il ciclo produttivo nel periodo estivo

Sviluppare la capacità di comprendere l’organizzazione delle attività

aziendali

Azioni Esercitazioni pratiche nelle aziende agrarie dell’Itagr e dell’Ipsaa

Coordinatore Prof. ssa T. Brocchi. Prof.ssa N. Alioto

ATTIVITA' DI RECUPERO E DI POTENZIAMENTO

Obiettivi Evitare la dispersione scolastica

Fornire e trasmettere conoscenze

Recuperare le carenze e potenziare le conoscenze

38 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

Organizzazione delle

attività

Corsi per il recupero dei Debiti formativi

Prove di verifica per il superamento dei debiti formativi

Pausa didattica (da stabilire in sede di c.d.c)

Corsi di recupero (da stabilire in sede di c.d.c.)

Attività di sportello per recupero e potenziamento (a richiesta)

Risorse umane Docenti interni Itagr e Ipsaa

Coordinatore Prof. ssa Di Giglio

PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E DIRITTO DOVERE

ALL’ISTRUZIONE

Destinatari alunni delle classi prime e seconde dell’ITAGR

Obiettivi Ridurre i fattori di incidenza sulla dispersione scolastica in entrata e durante il

corso di studio.

Adottare le misure opportune che permettano di rendere quanto più possibile

operativo l’obbligo scolastico e formativo

Organizzazione delle

attività

Coordinare e migliorare l’attività di analisi dei bisogni formativi e delle abilità

curriculari e trasversali degli allievi per il migliore inserimento (questionari,

inchieste e analisi)

Favorire le iniziative, anche promosse dagli stessi allievi, utili a migliorare le

capacità di relazione con l’ambiente scolastico e la maturazione intellettuale

(discussioni, giornali, incontri, forum) creando le condizioni migliori “per stare

bene a scuola con profitto”

Rapporti con le altre scuole per l’organizzazione di passaggi e corsi integrativi

Orientare/riorientare gli allievi che dichiareranno di voler uscire dalla scuola per

frequentare l’ultimo anno dei percorsi triennali di istruzione e formazione

professionale

Fasi: individuazione soggetti a rischio dispersione; orientamento di gruppo:

orientamento individuale

Risorse umane Docenti interni ed eventuali orientatori agenzia formativa ENAIP

Coordinatori Prof. Bagnoli (ITAGR) - Prof. Pirri (IPSAA)

CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

Destinatari Tutti gli alunni della scuola

Obiettivi Il C.S.S. rappresenta un importante momento di aggregazione, una

grande opportunità di crescita personale e un’occasione per abituare gli

allievi alla pratica sportiva come sano e corretto stile di vita, dando

l’opportunità di praticare e conoscere diverse discipline sportive anche a

chi non ne avrebbe ed anche ai diversamente abili.

Azioni Corsa campestre di istituto e provinciale;

campionati studenteschi di atletica leggera;

campionati studenteschi di nuoto;

campionati studenteschi di orienteering di istituto e provinciali;

tornei tra classi di pallavolo e calcio a 5;

avviamento e perfezionamento al tiro con l’arco e partecipazione ai

campionati studenteschi

Soggetti coinvolti Personale interno: Tutti i Docenti di Educazione Fisica dell’I.T.A.G.R. e

dell’ I.P.S.A.A.; ufficio scolastico provinciale, associazioni sportive del

territorio.

Coordinatore Prof. Mariacristina Cavallini

39 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

IMPRESA FORMATIVA SIMULATA

Il progetto ha come obiettivo la traduzione di una nuova idea imprenditoriale in un progetto che renda gli

studenti dell’istruzione tecnica protagonisti attivi. Elemento caratterizzante della didattica sperimentale è

quello di una stretta correlazione tra scuola e impresa, poiché l’attività didattica curriculare prevista, avrà un

immediato approfondimento sul campo.

Attraverso il trasferimento di conoscenze e competenze tecniche specifiche, la partecipazione ad attività di

laboratorio e visite in impresa, gli studenti realizzano il progetto tramite la costruzione di un prototipo (fare)

da collocare sul mercato (impresa).

L’obiettivo è quello di avvicinare i giovani alla cultura scientifica, tecnologica e industriale attraverso un

percorso di tipo esperienziale, ampliando nel contempo le prospettive di scelta, rendendoli maggiormente

consapevoli delle scelte effettuate.

L’Istituto Tecnico Agrario di Firenze, su indicazione del Collegio Docenti, ha avviato nell’anno scolastico

2011-12 un percorso finalizzato alla progettazione ed all’avvio di una Impresa Formativa Simulata che

coinvolgesse gli studenti in specifiche attività finalizzate allo sviluppo dell’imprenditività ed all’acquisizione

di specifiche competenze imprenditoriali.

Un gruppo di 10-15 docenti, coinvolti nel progetto, ha seguito un percorso di formazione, incentrato sulla

didattica per competenze e sull’educazione all’imprenditorialità, con una società di formatori e consulenti

esperti in creazione di impresa.

Al termine per loro precorso, i docenti, insieme ad un’esperta consulente, hanno messo a punto la formula

imprenditoriale su cui costruire il progetto di Impresa Simulata.

In particolare la scelta del prodotto/servizio si è focalizzata sulla LAVANDA: coltivazione di lavanda,

produzione e confezionamento di prodotti per la casa (profumazione, decoro, ecc.) e per l’igiene (sali da

bagno) a base di lavanda. Corsi di composizione con fiori secchi.

Dall’inizio dell’anno scolastico 2012-13 il progetto di Impresa Simulata è partito, coinvolgendo classi del

Biennio (1D e 1H, 2B e 2F) e del Triennio (3D e 3B) che hanno svolto le attività previste in questa prima

fase di avvio del progetto.

Queste le principali attività in cui sono state coinvolte a vario titolo le classi ed i docenti impegnati nel

progetto:

Piano di Marketing – con relativo concorso di idee per la scelta del nome e marchio dell’impresa

(aperto a tutte le classi dell’Istituto Tecnico Agrario).

Attività di marketing: realizzazione di un sito dedicato, piano di comunicazione, studio del contesto

competitivo e prezzatura dei nostri prodotti.

Messa a coltura della lavanda.

Sistemazione dell’area giardino della scuola.

Produzione in laboratorio di chimica di sali da bagno e di profumi per ambienti a base di lavanda.

Confezionamento dei prodotti

Raccolta dei fiori di lavanda (stage estivi aperti a tutti gli studenti dell’Istituto Tecnico e del

Professionale).

Confezionamento di prodotti per la casa con fiori di lavanda e con altre piante officinali prodotte in

proprio.

Promozione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti.

L’Impresa Formativa Simulata nel corso dell’ anno scolastico 2013-14 dovrà, come ogni start up,

consolidarsi e crescere, per migliorare e rafforzare sia la propria formula imprenditoriale sia la

propria offerta formativa in modo anche di aumentare il numero di classi da coinvolgere.

PROGETTO IL BIENNIO IN AZIENDA all’ITAGR

Il progetto “Il biennio in Azienda” è un progetto attivato, per la prima volta, nel corso dell’anno scolastico

2013 – 2014. Questo progetto, ideato dai docenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Firenze, cerca di ovviare ad

una carenza dell’attuale piano di studi degli Istituti Tecnici Agrari introducendo alcune ore settimanali di

attività pratica in “Azienda” per le classi del biennio. Il fine è quello di avvicinare gli alunni del biennio alle

attività pratiche che saranno svolte in modo più organico e articolato nel triennio. Nel biennio non sono,

infatti, presenti discipline che prevedano tale attività curriculare.

40 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

È stato quindi concordato di utilizzare parte delle ore delle discipline che prevedono attività di laboratorio.

La scelta di coinvolgere le materie che hanno compresenze è motivata dalla necessità di lavorare con classi

molto numerose e con alunni che non hanno svolto mai o quasi attività manuali, alunni ai quali è necessari

spiegare dettagliatamente anche i lavori più semplici e che poi devono essere seguiti con attenzione.

Nelle classi prime le materie interessate da esercitazioni in laboratorio sono quattro (Fisica, Chimica,

Tecnologie di Rappresentazioni Grafiche e Tecnologie informatiche) Nelle classi seconde sono tre

(mancando informatica) ma è stata inclusa la disciplina “Scienze e Tecnologie Applicate”.

In questo modo, prevedendo per ogni materia un’ora al mese gli alunni possono svolgere attività pratica per

un’ora ogni settimana.

Il progetto prevede che l’articolazione degli interventi sia per sezione cioè i ragazzi del biennio intervengono

in aree definite che sono di pertinenza anche degli studenti del triennio. Il coordinamento delle operazioni da

svolgere all’interno di ciascuna zona è affidato all'insegnante tecnico pratico di Produzioni Vegetali del

triennio.

L’attività in Azienda sarà preceduta, per le classi prime, da una lezione teorica sulla Normativa di Sicurezza

specifica del settore al fine di poter operare con i necessari standard di sicurezza.

Il progetto prevede inoltre le fasi operative di manutenzione, rilievo dell’area e sua restituzione grafica

mediante elaborati al computer.

Per le classi seconde il progetto sarà articolato anche nelle fasi di progettazione (o riprogettazione) dell’area

e riconoscimento delle diverse piante.