criteri di valutazione criteri comuni di valutazione · la valutazione è l'attività...
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CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è l'attività attraverso cui la scuola porta lo studente a verificare l'efficacia del proprio percorso
formativo. La valutazione consente allo studente e al docente di verificare in itinere il livello delle
conoscenze e delle competenze acquisite e al docente di formulare un giudizio globale che rispecchi il
raggiungimento degli obiettivi. La valutazione ha la duplice funzione, di consentire allo studente di verificare
la efficacia del proprio impegno e il livello raggiunto nella propria preparazione e all’insegnante di verificare
e rimodulare la propria attività.
Criteri comuni di valutazione La valutazione periodica terrà conto della situazione individuale di ogni alunno, valutato sia rispetto al
livello di partenza sia rispetto al contesto dell’intera classe; del raggiungimento degli obiettivi minimi relativi
ad ogni Unità Didattica.
Per la valutazione finale ci si avvarrà di tutte le misurazioni fatte nel corso dell’anno scolastico e si
considererà anche il grado di raggiungimento degli obiettivi trasversali prefissati.
La valutazione terrà conto inoltre dei seguenti aspetti:
- conoscenza degli argomenti
- capacità di analisi
- capacità di mettere in relazione fenomeni diversi
- conoscenza dei linguaggi specifici delle diverse discipline
- capacità critica
Oltre alla valutazione delle prove, i docenti terranno conto anche dei seguenti parametri di riferimento:
attenzione, impegno, partecipazione al dialogo educativo, ritmo di lavoro, puntualità nelle consegne, rispetto
degli impegni presi e delle regole di gruppo.
La media del periodo ( trimestre e pentamestre) si calcola su congruo numero di valutazioni ( non meno di
due).
La dicitura “ Non Classificato” (N.C.) può essere usata solo in caso di assenze tali da non permettere le
acquisizioni di sufficienti elementi di giudizio. Gli alunni assenti al momento delle verifiche programmate
saranno valutati con modalità e tempi compatibili con lo svolgimento delle normali attività didattiche.
I docenti hanno a disposizione diversi metodi per valutare gli studenti: interrogazioni orali, verifiche scritte,
test a risposta multipla, trattazione breve dei quesiti posti. La combinazione di questi permette ai docenti e
agli studenti di avere un congruo numero di valutazioni nel trimestre, nel pentamestre e nel quadrimestre
TABELLA N. 1
CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA, COMPETENZA E CAPACITÀ
VOTO GIUDIZIO LIVELLO DI CONOSCENZA, COMPETENZA E CAPACITÀ
1/10 ASSOLUTAMENTE
NEGATIVO
Interrogato, non risponde oppure presenta il compito in bianco.
2/10 ASSOLUTAMENTE
NEGATIVO
Non conosce gli elementi essenziali della disciplina. I procedimenti
adottati negli elaborati scritti risultano incomprensibili e privi di logica.
3/10 ASSOLUTAMENTE
NEGATIVO
Conosce in modo assolutamente frammentario gli elementi essenziali
della disciplina. Non riesce minimamente ad applicare a situazioni
concrete i concetti teorici. Non sa individuare i concetti chiave..
4/10 GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Conosce gli elementi basilari della disciplina, ma in modo disorganico e
mnemonico. Commette gravi errori nella risoluzione degli esercizi e si
mostra incapace di applicare a situazioni concrete i concetti teorici. Utilizza un linguaggio frammentario e confuso
5/10 INSUFFICIENTE Conosce in modo superficiale e generico gli elementi essenziali della
disciplina. Applica con difficoltà, e non sempre in modo corretto, i
concetti teorici a situazioni pratiche. Utilizza un linguaggio non sempre
corretto e appropriato.
6/10 SUFFICIENTE Conosce gli elementi essenziali della disciplina ed i concetti
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organizzativi. Riesce a trasferire i concetti teorici nella risoluzione di
semplici esercizi di applicazione degli stessi. Utilizza un linguaggio
complessivamente corretto e appropriato
7/10 DISCRETO Conosce più che sufficientemente gli elementi della disciplina ed i
concetti organizzativi. Riesce anche con collegamenti e ragionamenti non
solo meccanici a risolvere esercizi di applicazione dei concetti teorici. Utilizza un linguaggio corretto e appropriato
8/10 BUONO Presenta una conoscenza discreta della materia e la capacità di effettuare
autonomamente dei collegamenti tra le varie parti della disciplina. Riesce
quasi sempre ad applicare correttamente i concetti teorici nella
risoluzione di esercizi di una certa complessità. Sa rielaborare i contenuti
appresi.
9/10 OTTIMO Presenta, oltre ad una buona conoscenza della materia, la capacità di
effettuare autonomamente dei collegamenti sia all’interno della materia
che interdisciplinari. Sa organizzarsi e lavorare con ordine e autonomia.
Riesce ad applicare correttamente i concetti teorici nella risoluzione di
esercizi che necessitano ragionamenti e collegamenti di una certa
complessità. La forma espositiva risulta chiara e puntuale.
10/10 ECCELLENTE Pur confermando il giudizio immediatamente precedente, si ritiene
opportuno usare questa valutazione per discriminare casi di conoscenze
ed abilità particolarmente elevate. Sa rielaborare i contenuti. Esprime
giudizi criticamente motivati
Criteri di valutazione per le classi prime, seconde e terze (risultati di apprendimento
specificati in termini di competenze)
OBIETTIVI SOCIO-COMPORTAMENTALI
Puntualità:
nell’ingresso della classe
nelle giustificazioni delle assenze e dei ritardi
nell’esecuzione dei compiti assegnati in classe
nei lavori extrascolastici
nella riconsegna dei compiti assegnati
RISPETTARE LEGGI/REGOLAMENTI/REGOLE
Della classe
Dei laboratori
Degli spazi comuni
Dell’ambiente e delle risorse naturali
RISPETTARE IL PATRIMONIO LAVORARE IN GRUPPO
Partecipare in modo propositivo al dialogo educativo, intervenendo senza sovrapposizione e rispettando i
ruoli
Porsi in relazione con gli altri in modo corretto e leale, accettando critiche, rispettando le opinioni altrui e
ammettendo i propri errori
Socializzare con i compagni e con i docenti
Rispettare i tempi di apprendimento degli altri
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Tutti gli studenti devono acquisire nel biennio competenze chiave di cittadinanza previste dal Documento
Tecnico che sono:
imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e
responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare
informazioni.
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I giovani possono acquisire tali competenze attraverso conoscenze e abilità riferite a competenze di base
riconducibili ai seguenti quattro assi culturali:
ASSE DEI LINGUAGGI:
prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione
orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici
finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire delle tecnologie
della comunicazione e dell’informazione. Espressione adeguata del linguaggio del corpo
ASSE MATEMATICO:
riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare
e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare i dati e interpretarli,
sviluppando deduzione e ragionamenti.
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO:
riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il
mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della
persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sulla esperienza e
l’attività di laboratorio.
ASSE STORICO-SOCIALE:
riguarda le capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale,
cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile
alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
COMPETENZE CHIAVE DESCRITTORI
Imparare a imparare
Progettare
Essere in grado di:
organizzare e gestire il proprio apprendimento
utilizzare un proprio metodo di studio e lavoro
elaborare e realizzare attività seguendo la logica
della progettazione
Comunicare
Collaborare/partecipare
Essere in grado di:
Comprendere e rappresentare testi e messaggi di
genere e di complessità diversi, formulati con
linguaggi e supporti diversi
Lavorare, interagire con gli altri in precise e
specifiche attività collettive.
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire/interpretare
l’informazione ricevuta
Essere in grado di:
comprendere, interpretare ed intervenire in modo
personale negli eventi del mondo
costruire conoscenze significative e dotate di
senso
esplicitare giudizi critici distinguendo i fatti dalle
operazioni, gli eventi dalle congetture, le cause
dagli effetti.
COMPETENZE DA ACQUISIRE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO SCOLASTICO
Asse dei linguaggi Asse matematico
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed
argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti
di vario tipo
Produrre testi di vario tipo in relazione ai
differenti scopi comunicativi
Utilizzare una lingua straniera per i principali
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico rappresentandole anche
sotto forma grafica
Confrontare ed analizzare figure geometriche
individuando invarianti e relazioni
Individuare le strategie appropriate per la
soluzione dei problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando
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scopi comunicativi ed operativi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una
fruizione consapevole del patrimonio letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali
deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di
tipo informatico
Asse scientifico-tecnologico Asse storico-sociale
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di
sistema e di complessità
analizzare quantitativamente e qualitativamente i
fenomeni legati alle trasformazioni di energia a
partire
dall’esperienza
essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti
delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in
cui vengono applicate
Comprendere il cambiamento e la diversità dei
tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche ed in una
dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali
Collocare l’esperienza personale in un sistema di
regole fondato sul reciproco riconoscimento dei
diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della
persona, della collettività e dell’ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del
sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio
STRUMENTI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
Tramite le verifiche si misurerà il raggiungimento parziale o completo degli obiettivi prefissati e
pertanto dei risultati attesi. Le verifiche dovranno essere di diversa tipologia in modo da abituare gli
allievi anche alle prove degli Esami di Stato.
La valutazione sarà effettuata attraverso apposite griglie per le prove semi-strutturate; occorrerà
valutare tra l’altro le abilità metacognitive quali ad esempio la capacità di reperire informazioni, di
utilizzare testi e manuali, di ricerca di fonti utili allo svolgimento degli elaborati. La valutazione
trimestrale e finale, espressa con votazione decimale, sarà quantificata secondo i parametri indicati
nella tabella precedentemente allegata che esplicita gli elementi costitutivi della votazione e
garantisce omogeneità e chiarezza di procedure.
MODALITA’ DI VERIFICA (IN ITINERE) DELLA PROGRAMMAZIONE DEL CdC
Nei successivi consigli di classe si dovrà tenere conto della flessibilità dei piani di lavoro con particolare
riferimento alle scelte modulari e, all’occorrenza, modificare in itinere le strategie educative e didattiche nel
caso in cui si dovesse verificare una non aderenza con la realtà oggettiva della classe.
VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI (trimestrale o quadrimestrale)
Il Collegio dei Docenti dell’Istituto tecnico agrario ha deliberato (verb. Del 14-12-2013) l’adozione del
voto unico per la valutazione periodica degli apprendimenti. Naturalmente tale valutazione dovrà scaturire
da tipologie di prove diversificate.
Si riporta la scansione delle verifiche (Scritto, Orale, Pratico, Grafico) indicate dal Ministero per le
materie del biennio (Tecnico e Professionale)
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Per il terzo anno ed il quarto anno del nuovo ordinamento la scansione delle prove è stata
indicata dai singoli Dipartimenti del Tecnico e del Professionale ed approvata dal Collegio Docenti.
ISTITUTO TECNICO AGRARIO
Materie terzo e quarto anno scritto orale pratico grafico
1 Lingua e letteratura italiana x x
2 lingua inglese x
3 storia x
4 matematica x x
5 complementi di matematica x
6 produzioni animali x x x
7 produzioni vegetali x x x
8 trasformazione dei prodotti x x x
9 estimo, economia, marketing e legislazione x x
10 genio rurale x x x
11 biotecnologie agrarie x x
ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI E LO SVILUPPO RURALE
Materie terzo e quarto anno scritto orale pratico grafico
1 Lingua e letteratura italiana x x
2 lingua inglese x x
3 storia x
4 matematica x x
5 biologia applicata x
6 chimica applicata e processi di traformazione x x
7 tecniche di allevamento vegetale e animale x x
8 agronomia territoriale ed ecosistemi forestali x x x
9 economia agraria dello siluppo territoriale x x
10 economia dei mercati e marketing ed el di logistica x x
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LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il documento, predisposto all’inizio di ciascun anno scolastico con il contributo delle diverse
componenti, si propone di coordinare tutte le attività educative e didattiche che sono alla base del
funzionamento dell’unità scolastica, anche per farle aderire sia alla realtà storica e territoriale dell’Istituto
che alle aspettative degli studenti e delle loro famiglie.
In particolare, con esso si vuole:
progettare i percorsi formativi correlati alle finalità e agli obiettivi delineati nei programmi;
armonizzare l’attività dei consigli di classe, individuando gli strumenti per la rilevazione della situazione
iniziale e finale, nonché per la valutazione dei percorsi didattici;
elaborare le attività riguardanti l’orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi
di sostegno;
raccogliere i progetti elaborati nell’ambito dei dipartimenti e delle commissioni di lavoro del collegio dei
docenti.
Attraverso la Programmazione educativa e didattica si vogliono fornire adeguate e tempestive
soluzioni agli eventuali problemi connessi alle difficoltà e alle demotivazioni degli alunni, mediante
interventi opportunamente inseriti nel contesto della didattica curricolare.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
I dipartimenti sono articolazioni, per discipline omogenee, del collegio dei docenti, istituite da questo
ai fini della programmazione educativa e didattica nell’esercizio dei propri poteri di autorganizzazione. Essi
sono coordinati da un docente, nominato dal Dirigente scolastico.
I dipartimenti hanno il compito di:
a) predisporre la programmazione didattica di loro competenza con la quale vengono esplicitati:
gli obiettivi specifici delle discipline omogenee oggetto del dipartimento, per ciascuna classe;
i contenuti comuni, anche in vista delle inevitabili fusioni di classi, passaggi di alunni, ripetenze e
per rendere omogenee le decisioni finali dei consigli di classe nella valutazione degli alunni;
eventualmente, potranno essere prese decisioni per l’adattamento dei programmi di insegnamento
alle specifiche esigenze del territorio di utenza;
la metodologia di lavoro (strategie educative, esercitazioni, compresenza);
gli strumenti di verifica (tipologia e numero delle prove, modalità e tempi di correzione delle
medesime);
i criteri di valutazione (compresa la scala dei voti da 1 a 10);
l’uso dei laboratori e dei sussidi didattici;
b) proporre le attività di formazione e aggiornamento dei docenti;
c) proporre le attività didattiche non curricolari attinenti l'area disciplinare;
d) proporre l'adozione dei libri di testo e l’acquisto dei sussidi didattici;
e) predisporre progetti di razionalizzazione delle risorse strutturali di competenza del dipartimento, ispirati a
criteri di maggiore efficienza ed economicità;
f) predisporre progetti di organizzazione modulare dell'attività didattica;
g) organizzare il tutoring dei docenti supplenti e dei docenti in periodo di prova;
h) organizzare attività e strumenti di documentazione scientifica;
i) predisporre attività di rinforzo per gli alunni che presentano difficoltà d’apprendimento;
j) predisporre l’attività di approfondimento per gli alunni che hanno raggiunto i livelli minini;
k) tenere rapporti con gli enti e le associazioni che si occupano delle tematiche scientifiche dell'area
interessata.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI CONSIGLI DI CLASSE La programmazione didattica, elaborata dai Consigli di classe, è un atto mediante il quale si delinea
il percorso formativo della classe e del singolo alunno. Più precisamente questo documento indica i seguenti
temi:
obiettivi comuni e trasversali (sui quali progettare eventuali interventi a carattere inter o
pluridisciplinare);
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comportamento comune da tenere nei confronti degli alunni nei vari momenti della vita scolastica.
metodologie di lavoro (modalità di svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni in compresenza);
strumenti di verifica (modalità, natura e numero delle prove per quadrimestre, accorgimenti per evitare la
coincidenza di più prove scritte e orali nei periodi conclusivi dell’attività o carichi di lavoro anomali per
gli alunni);
livelli di conoscenza, competenze e capacità che dovranno raggiungere gli alunni per ottenere la
promozione;
alunni per i quali si rendono necessari interventi di recupero;
attività integrative e complementari (compresa la dichiarazione di disponibilità dei coordinatori
dell’iniziativa e degli altri eventuali docenti necessari al buon esito);
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DEI SINGOLI DOCENTI
Sulla base delle indicazioni dei rispettivi consigli di classe e delle decisioni dei dipartimenti, i
docenti predispongono, all’inizio di ciascun anno scolastico, la programmazione didattica individuale, da
allegare al proprio registro personale e da mettere agli atti a disposizione dell’utenza. Essa deve fornire
indicazioni, per ciascuna materia e per ciascuna classe, su:
a) prove d’ingresso (per le classi iniziali), particolarmente in ordine a:
modalità di accertamento della preparazione di base degli alunni;
valutazione del livello di preparazione e delle capacità della classe;
prerequisiti che gli allievi devono possedere per l’apprendimento della materia;
idoneità della preparazione di base degli alunni al corso delle lezioni da svolgere;
attività di recupero che si intendono attuare nel caso in cui la preparazione di base non dovesse
risultare idonea;
b) obiettivi di apprendimento della disciplina (indicazione delle conoscenze, competenze, capacità e abilità
che l’alunno dovrà raggiungere al termine dell’anno scolastico);
c) metodologia d’insegnamento (indicazione delle modalità di insegnamento che si intendono adottare per
evitare la monotonia e sollecitare un apprendimento attivo, partecipe e progettuale);
d) strumenti di lavoro (testi in adozione, testi consigliati, testi da far prelevare in biblioteca, dotazioni di
laboratorio da utilizzare, altri strumenti e sussidi);
e) attività complementari e integrative (visite guidate, viaggio di istruzione, ecc.);
f) criteri e mezzi di valutazione (tipologia delle prove, corrispondenza fra voti e livelli di apprendimento);
g) criteri per l’attuazione di interventi didattici integrativi;
h) contenuti e tempi di lavoro (scegliere, definire e organizzare i contenuti in unità didattiche).
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INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI
sommario
Progetto Disabilità e Integrazione Itagr-Ipsaa
Accoglienza alunni con DSA
Percorsi di alternanza scuola-lavoro
Accoglienza e orientamento
Stage esterni
Stage estivi-invernali nell’azienda scolastica
Attività di recupero e di potenziamento
Prevenzione della dispersione scolastica e diritto-dovere all’istruzione
Centro sportivo scolastico
Impresa formativa simulata
Progetto il biennio in azienda
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PROGETTO DISABILITA’ E INTEGRAZIONE IPSAA-ITAGR
Destinatari Tutti gli allievi in situazione di handicap o di disagio, le loro classi e loro
famiglie.
Obiettivi Organizzare il lavoro dei docenti di sostegno per rispondere alle esigenze
didattiche degli allievi in situazione di handicap; creare clima favorevole
agli alunni portatori di handicap e a quelli in situazione di disagio;
promuovere attività di rinforzo e sostegno in piccoli gruppi.
Azioni Coordinamento delle riunioni periodiche del gruppo di sostegno (una al
mese), fissare calendario PEI per IPSAA/ITAGR;
organizzare orario docenti sostegno ed educatori;
organizzare rapporti con famiglie, NPI, ASL , DS, segreteria, CSA,
Ufficio Assistenza Comune Firenze, curare realizzazione percorsi
integrati scuola-lavoro, informazione su/organizzazione di convegni etc.
su tematiche relative a didattica in situazioni con handicap.
Soggetti coinvolti Personale interno (tutti i docenti di sostegno) ed esterno (personale delle
ASL, aziende per percorsi integrati).
Scansione temporale Coordinamento riunioni docenti sostegno, Rapporti CSA e Ufficio
Integrazione, Collaborazione con Segr. Didattica: da Settembre a
Maggio; formulazione orario Settembre-Ottobre; formulazione
calendario PEI: Sett-Ott, Mar-Apr; incontri ufficio Assist. Scol. Comune:
Sett-Ott, Apr-Mag.
Referenti Prof. Nesti (ITAGR) - Prof. Varano (IPSAA).
ACCOGLIENZA ALUNNI CON D.S.A.
(legge 170 8/10/2010) fasi del protocollo di accoglienza
iscrizione, acquisizione della segnalazione specialistica;
comunicazioni
stesura e sottoscrizione del p.d.p.
valutazione intermedia e finale
procedura da seguire in caso di sospetto di difficoltà riferibile a dsa
indicazioni operative per l’espletamento delle prove degli esami di stato.
Destinatari Tutti gli allievi in situazione di DSA , le loro classi e loro famiglie
Obiettivi mettere in atto una serie di strategie e di strumenti al fine di garantire il successo
scolastico degli alunni con DSA,
Organizzazione delle
attività
Aggiornamento dell’anagrafe degli alunni e continuità tra i vari ordini di scuola
Nomina di una commissione o di docenti referenti con il compito di
coordinamento, organizzazione, supporto ai colleghi e alle famiglie,
informazione e formazione.
Attuazione del protocollo di accoglienza con l’indicazione delle azioni e dei
ruoli dei vari soggetti coinvolti (Docenti, Servizi, Famiglia, Referenti …): se, su
segnalazione di docenti e/o genitori, si sospetta che le difficoltà scolastiche
siano conseguenza di disturbi specifici d’apprendimento (dislessia,
disortografia, discalculia, disgrafia) o di disturbi dell’attenzione e iperattività,
le azioni saranno dirette prima all'accertamento diagnostico di massima e a un
colloquio con i genitori dell'alunno, poi i genitori saranno sostenuti e guidati a
disporre le indagini cliniche necessarie per la conferma diagnostica; infine si
curerà il coordinamento delle azioni mirate alla riduzione del disagio a scuola.
Informazione, formazione e aggiornamento dei docenti
Predisposizione di un Piano Didattico Personalizzato (in raccordo con la
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famiglia) con l’indicazione delle misure messe in atto per ciascun alunno
inerenti le metodologie adottate, gli strumenti compensativi, le prestazioni per
cui si prevede la dispensa, i criteri e le modalità di valutazione, l’assegnazione
dei compiti a casa
Risorse umane Docenti interni ed esperti esterni
Referenti Prof. Baldini (ITAGR) - Prof. Pernumia (IPSAA)
PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Attivati per le classi del secondo biennio e dell’ultimo anno dell’istituto tecnico, i percorsi di alternanza
scuola lavoro sono attività curricolari che intendono potenziare il collegamento tra le realtà aziendali e il
mondo della scuola.
Questa modalità di formazione è proposta dal Ministero nell’ambito del riordino dei cicli per gli istituti
superiori ed è divenuta obbligatoria per gli istituti professionali, è inoltre, appositamente finanziata dal
Ministero della Pubblica Istruzione.
Il percorso viene proposto per 1 settimana curricolare nel periodo febbraio-marzo alle classi terze e quarte
e ad ottobre alle classi quinte.
E’ necessario che l’attività in azienda sia chiaramente concordata tra i tutor scolastici e quelli aziendali in
funzione degli obiettivi da raggiungere.
Il primo anno ha come obiettivo generale quello della conoscenza della realtà aziendale, il secondo anno
quello di acquisire competenze specifiche in relazione all’indirizzo produttivo dell’azienda e il terzo anno
prevede l’applicazione delle competenze e abilità apprese attraverso l’elaborazione di un progetto specifico.
In sede di consiglio di classe andranno individuati i tutor scolastici che seguiranno il progetto (il numero è in
funzione degli alunni e delle aziende coinvolte, solitamente 1-2 tutor ). Il compito del tutor è quello di
individuare le aziende, tenere i rapporti con esse, verificare di persona o telefonicamente l’andamento dello
stage, predisporre la modulistica, effettuare il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza.
Al termine dell’esperienza viene rilasciato uno specifico attestato che costituisce credito formativo.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Destinatari alunni delle classi 3° e 4° ITAGR e delle classi 4° e 5° IPSAA
Obiettivi Collegare la formazione in aula alla formazione in azienda attraverso modalità di
apprendimento flessibili;
acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro;
favorire l’orientamento dei ragazzi, collegare la scuola al mondo del lavoro e
correlare l’offerta formativa della scuola allo sviluppo economico e culturale del
territorio
Organizzazione delle
attività
svolgimento di attività (32 ore per Itagr- 72 ore Ipsaa) presso aziende del
territorio (da definire nell’ambito dei consigli di classe le modalità ed il periodo
dell’anno scolastico piu’ opportuno).
gli alunni saranno seguiti da due/tre tutor scolastici individuati dai consigli di
classe e dai tutor aziendali che, dettagliatamente informati delle finalità del
progetto, avranno il compito di registrare e valutare la partecipazione dello
studente e di guidarlo nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Risorse umane Docenti interni (Tutor scolastici), Tutor aziendali
Coordinatori Prof: ssa T. Brocchi e prof.ssa N. Alioto (ITAGR) – Prof. Francesca Pirri (IPSAA)
ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO
Obiettivi Far conoscere gli Istituti, le rispettive realtà e gli sbocchi post-diploma
Facilitare la scelta degli allievi delle scuole medie, rendendoli consapevoli e
motivati
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Informazione e orientamento degli alunni dell’istituto sulle scelte post-diploma.
Organizzazione delle
attività
Invio alle scuole medie di materiale informativo
Visita all'Istituto, partecipazioni a manifestazioni indette da Enti Pubblici, visite
alle scuole medie, percorsi guidati di orientamento
Percorsi guidati all'interno dell'Istituto Tecnico e/o Professionale ed in Azienda
e partecipazione alle lezioni.
Open-day pomeridiani
Partecipazione a manifestazioni per l'orientamento
Visite individuali di allievi e famiglie concordate con le responsabili
dell'orientamento.
Nell'ambito delle attività di orientamento l'Istituto è aperto al Territorio durante
tutto l'anno scolastico con visite guidate di Asili nido, di Scuole dell'infanzia e
scuole elementari.
Visite guidate su appuntamento del Museo della didattica in Agricoltura.
Visite guidate su appuntamento del giardino tattile e profumato.
organizzazione di incontri con professori universitari per la presentazione delle
varie facoltà e dei successivi sbocchi lavorativi;
Risorse umane Docenti incaricati dalla dirigenza e figura funzionale per l’orientamento
Coordinatori Prof. Valter Bagnoli – prof. Francesca Pirri
STAGE ESTERNI
Destinatari alunni delle classi terze e quarte dell’ITAGR
Obiettivi integrazione delle attività curricolari con il mondo del lavoro.
Organizzazione delle
attività
Gli stages verranno effettuati presso Aziende del territorio su richiesta degli
studenti. Avranno la durata di 2 settimane a partire dalla fine dell’anno
scolastico.
Le aziende saranno selezionate in base agli interessi ed all’indirizzo di studi dei
singoli alunni.
I contenuti saranno concordati con le aziende e si riferiranno ai singoli piani di
studio di ogni stagista.
Risorse umane Docenti interni. Enti: Aziende del territorio fiorentino
Coordinatore Prof. ssa T. Brocchi. Prof.ssa N. Alioto
STAGE ESTIVI-INVERNALI NELL’AZIENDA SCOLASTICA
Destinatari Studenti delle classi prime, seconde, terze e quarte in gruppi max di 10
unità
Obiettivi Approfondire ed integrare le conoscenze acquisite durante le lezioni
teoriche
Completare lo studio delle tecniche agricole di molte specie che terminano
il ciclo produttivo nel periodo estivo
Sviluppare la capacità di comprendere l’organizzazione delle attività
aziendali
Azioni Esercitazioni pratiche nelle aziende agrarie dell’Itagr e dell’Ipsaa
Coordinatore Prof. ssa T. Brocchi. Prof.ssa N. Alioto
ATTIVITA' DI RECUPERO E DI POTENZIAMENTO
Obiettivi Evitare la dispersione scolastica
Fornire e trasmettere conoscenze
Recuperare le carenze e potenziare le conoscenze
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Organizzazione delle
attività
Corsi per il recupero dei Debiti formativi
Prove di verifica per il superamento dei debiti formativi
Pausa didattica (da stabilire in sede di c.d.c)
Corsi di recupero (da stabilire in sede di c.d.c.)
Attività di sportello per recupero e potenziamento (a richiesta)
Risorse umane Docenti interni Itagr e Ipsaa
Coordinatore Prof. ssa Di Giglio
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E DIRITTO DOVERE
ALL’ISTRUZIONE
Destinatari alunni delle classi prime e seconde dell’ITAGR
Obiettivi Ridurre i fattori di incidenza sulla dispersione scolastica in entrata e durante il
corso di studio.
Adottare le misure opportune che permettano di rendere quanto più possibile
operativo l’obbligo scolastico e formativo
Organizzazione delle
attività
Coordinare e migliorare l’attività di analisi dei bisogni formativi e delle abilità
curriculari e trasversali degli allievi per il migliore inserimento (questionari,
inchieste e analisi)
Favorire le iniziative, anche promosse dagli stessi allievi, utili a migliorare le
capacità di relazione con l’ambiente scolastico e la maturazione intellettuale
(discussioni, giornali, incontri, forum) creando le condizioni migliori “per stare
bene a scuola con profitto”
Rapporti con le altre scuole per l’organizzazione di passaggi e corsi integrativi
Orientare/riorientare gli allievi che dichiareranno di voler uscire dalla scuola per
frequentare l’ultimo anno dei percorsi triennali di istruzione e formazione
professionale
Fasi: individuazione soggetti a rischio dispersione; orientamento di gruppo:
orientamento individuale
Risorse umane Docenti interni ed eventuali orientatori agenzia formativa ENAIP
Coordinatori Prof. Bagnoli (ITAGR) - Prof. Pirri (IPSAA)
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Destinatari Tutti gli alunni della scuola
Obiettivi Il C.S.S. rappresenta un importante momento di aggregazione, una
grande opportunità di crescita personale e un’occasione per abituare gli
allievi alla pratica sportiva come sano e corretto stile di vita, dando
l’opportunità di praticare e conoscere diverse discipline sportive anche a
chi non ne avrebbe ed anche ai diversamente abili.
Azioni Corsa campestre di istituto e provinciale;
campionati studenteschi di atletica leggera;
campionati studenteschi di nuoto;
campionati studenteschi di orienteering di istituto e provinciali;
tornei tra classi di pallavolo e calcio a 5;
avviamento e perfezionamento al tiro con l’arco e partecipazione ai
campionati studenteschi
Soggetti coinvolti Personale interno: Tutti i Docenti di Educazione Fisica dell’I.T.A.G.R. e
dell’ I.P.S.A.A.; ufficio scolastico provinciale, associazioni sportive del
territorio.
Coordinatore Prof. Mariacristina Cavallini
39 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
IMPRESA FORMATIVA SIMULATA
Il progetto ha come obiettivo la traduzione di una nuova idea imprenditoriale in un progetto che renda gli
studenti dell’istruzione tecnica protagonisti attivi. Elemento caratterizzante della didattica sperimentale è
quello di una stretta correlazione tra scuola e impresa, poiché l’attività didattica curriculare prevista, avrà un
immediato approfondimento sul campo.
Attraverso il trasferimento di conoscenze e competenze tecniche specifiche, la partecipazione ad attività di
laboratorio e visite in impresa, gli studenti realizzano il progetto tramite la costruzione di un prototipo (fare)
da collocare sul mercato (impresa).
L’obiettivo è quello di avvicinare i giovani alla cultura scientifica, tecnologica e industriale attraverso un
percorso di tipo esperienziale, ampliando nel contempo le prospettive di scelta, rendendoli maggiormente
consapevoli delle scelte effettuate.
L’Istituto Tecnico Agrario di Firenze, su indicazione del Collegio Docenti, ha avviato nell’anno scolastico
2011-12 un percorso finalizzato alla progettazione ed all’avvio di una Impresa Formativa Simulata che
coinvolgesse gli studenti in specifiche attività finalizzate allo sviluppo dell’imprenditività ed all’acquisizione
di specifiche competenze imprenditoriali.
Un gruppo di 10-15 docenti, coinvolti nel progetto, ha seguito un percorso di formazione, incentrato sulla
didattica per competenze e sull’educazione all’imprenditorialità, con una società di formatori e consulenti
esperti in creazione di impresa.
Al termine per loro precorso, i docenti, insieme ad un’esperta consulente, hanno messo a punto la formula
imprenditoriale su cui costruire il progetto di Impresa Simulata.
In particolare la scelta del prodotto/servizio si è focalizzata sulla LAVANDA: coltivazione di lavanda,
produzione e confezionamento di prodotti per la casa (profumazione, decoro, ecc.) e per l’igiene (sali da
bagno) a base di lavanda. Corsi di composizione con fiori secchi.
Dall’inizio dell’anno scolastico 2012-13 il progetto di Impresa Simulata è partito, coinvolgendo classi del
Biennio (1D e 1H, 2B e 2F) e del Triennio (3D e 3B) che hanno svolto le attività previste in questa prima
fase di avvio del progetto.
Queste le principali attività in cui sono state coinvolte a vario titolo le classi ed i docenti impegnati nel
progetto:
Piano di Marketing – con relativo concorso di idee per la scelta del nome e marchio dell’impresa
(aperto a tutte le classi dell’Istituto Tecnico Agrario).
Attività di marketing: realizzazione di un sito dedicato, piano di comunicazione, studio del contesto
competitivo e prezzatura dei nostri prodotti.
Messa a coltura della lavanda.
Sistemazione dell’area giardino della scuola.
Produzione in laboratorio di chimica di sali da bagno e di profumi per ambienti a base di lavanda.
Confezionamento dei prodotti
Raccolta dei fiori di lavanda (stage estivi aperti a tutti gli studenti dell’Istituto Tecnico e del
Professionale).
Confezionamento di prodotti per la casa con fiori di lavanda e con altre piante officinali prodotte in
proprio.
Promozione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti.
L’Impresa Formativa Simulata nel corso dell’ anno scolastico 2013-14 dovrà, come ogni start up,
consolidarsi e crescere, per migliorare e rafforzare sia la propria formula imprenditoriale sia la
propria offerta formativa in modo anche di aumentare il numero di classi da coinvolgere.
PROGETTO IL BIENNIO IN AZIENDA all’ITAGR
Il progetto “Il biennio in Azienda” è un progetto attivato, per la prima volta, nel corso dell’anno scolastico
2013 – 2014. Questo progetto, ideato dai docenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Firenze, cerca di ovviare ad
una carenza dell’attuale piano di studi degli Istituti Tecnici Agrari introducendo alcune ore settimanali di
attività pratica in “Azienda” per le classi del biennio. Il fine è quello di avvicinare gli alunni del biennio alle
attività pratiche che saranno svolte in modo più organico e articolato nel triennio. Nel biennio non sono,
infatti, presenti discipline che prevedano tale attività curriculare.
40 istituto tecnico agrario statale e istituto professionale di stato per i servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale
È stato quindi concordato di utilizzare parte delle ore delle discipline che prevedono attività di laboratorio.
La scelta di coinvolgere le materie che hanno compresenze è motivata dalla necessità di lavorare con classi
molto numerose e con alunni che non hanno svolto mai o quasi attività manuali, alunni ai quali è necessari
spiegare dettagliatamente anche i lavori più semplici e che poi devono essere seguiti con attenzione.
Nelle classi prime le materie interessate da esercitazioni in laboratorio sono quattro (Fisica, Chimica,
Tecnologie di Rappresentazioni Grafiche e Tecnologie informatiche) Nelle classi seconde sono tre
(mancando informatica) ma è stata inclusa la disciplina “Scienze e Tecnologie Applicate”.
In questo modo, prevedendo per ogni materia un’ora al mese gli alunni possono svolgere attività pratica per
un’ora ogni settimana.
Il progetto prevede che l’articolazione degli interventi sia per sezione cioè i ragazzi del biennio intervengono
in aree definite che sono di pertinenza anche degli studenti del triennio. Il coordinamento delle operazioni da
svolgere all’interno di ciascuna zona è affidato all'insegnante tecnico pratico di Produzioni Vegetali del
triennio.
L’attività in Azienda sarà preceduta, per le classi prime, da una lezione teorica sulla Normativa di Sicurezza
specifica del settore al fine di poter operare con i necessari standard di sicurezza.
Il progetto prevede inoltre le fasi operative di manutenzione, rilievo dell’area e sua restituzione grafica
mediante elaborati al computer.
Per le classi seconde il progetto sarà articolato anche nelle fasi di progettazione (o riprogettazione) dell’area
e riconoscimento delle diverse piante.