crisi finanziaria usa - motivazione

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1 “Due Conti e Una Riflessione” Sulla Crisi Finanziaria USA: Politiche Economiche, Rischi Sistemici e Opportunità per l’Italia Stima degli Ordini di Grandezza delle Perdite Possibili per Banche e Investitori USA e EU a Seguito degli Andamenti di Mercato fra Dicembre 2007 e Ottobre 2008 a cura di Franco Fornasari [email protected] Washington, 30 Ottobre 2008

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“Due Conti e Una Riflessione”Sulla Crisi Finanziaria USA:

Politiche Economiche, Rischi Sistemici e Opportunità per l’Italia

Stima degli Ordini di Grandezza delle Perdite Possibili per Banche e Investitori USA e EU

a Seguito degli Andamenti di Mercato fraDicembre 2007 e Ottobre 2008

a cura diFranco Fornasari

[email protected]

Washington, 30 Ottobre 2008

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Premessa

La presentazione allegata fornisce alcuni elementi quantitativi che evidenziano la portata sistemica degli andamenti di mercato del periodo

settembre-ottobre 2008.

Nel contempo, si evidenzia come la dinamica della c risi sia un’opportunitàper l’economia Italiana di accelerare il processo d i riconversione energetica e

compiere scelte di politica economica che diano un quadro di maggiore certezza allo sviluppo di tecnologie e servizi per lo sviluppo delle energie

rinnovabili.

Washington, 30 0ttobre 2008

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SommarioL’analisi dei dati del Global Financial Stability Re port pubblicati del Fondo Monetario in

Ottobre 2008 evidenzia un forte potenziale squilibr io fra la grandezza delle attivita’finanziarie esposte al rischio dei mercati ed il va lore del capitale di cui dispongono le Banche USA + EU - le istituzioni cui fa capo una par te significativa di tale rischio, sia direttamente sia indirettamente come sponsors di Special Investment Vehiclesche operano su vari mercati dei derivati.

I calcoli riportati partono da ipotesi esemplificat ive (non dati reali di cui mancano elementi fondamentali), ma realistiche in quanto al valore delle grandezze finanziarie in campo – cioe’ sia le normali attivita’ a rischio co me le azioni sia i “derivati” piu’“esposti” ovvero le obbligazioni Asset Backed (ABS) ed i contratti di Credit Default Swap (CDS).

Partendo da ipotesi anch’esse esemplificative sulla distribuzione di tali attivita’ fra Banche e Economia Reale - oltre a stime plausibili c irca le perdite di valore registrate ad oggi - si vede che l’impatto della crisi e’ decisa mente “sistemico”. Qui di seguito si riportano i valori delle potenziali ricadute su i bilanci degli intermediari finanziari. Poiche’ vale la regola del “mark to market” la svalutaz ione degli attivi o le perdite su CDS ad essi collegati (per indennizzi pagati o non ricevuti) “bruciano” parte del capitale e riducono la capacita’di erogare credito verso l’Economia .

740 Mld. US$ = Totale Possibili perdite per Banche USA1.142 Mld. US$ = Stime Capitale (Tier 1) Banche USA

700 Mld. Interventi Tesoro USA (T.A.R.P)

1.705 Mld. Totale Possibili perdite per Banche USA + EU3.731 Mld. Stime Capitale ( Tier 1) Banche USA + EU

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Sommario (p.2)

L’impatto “sistemico” vale anche per l’economia Real e esposta a perdite di ricchezza di enormi dimensioni sia dal lato immobiliare, sia dal lato della ricchezza finanziaria

delle Famiglie, e per effetto di dinamiche dirompen ti sia dei mercati dei capitali sia delle istituzioni finanziarie. Vi e’ il forte rischi o di effetti recessivi sulla domanda .

Le dimensioni potenziali delle perdite dell’economi a reale (effetto ricchezza negativo per le perdite riportate dalle Famiglie sia in modo dir etto sia attraverso i Fondi Pensione) sono considerevoli. Il confronto vale sia rispetto alla dimensione del PIL - prodotto interno lordo dei paesi- sia rispetto ad altri param etri.

Si puo’ notare ad es., che le perdite delle borse va lori sono elevate anche in rapporto alle riserve ufficiali dei paesi (che nel caso di H ong Kong vennero utilizzate per comprare azioni e interrompere il ciclo vizioso di cadute delle Borse nel 1998):

1.050 Mld. Possibili perdite Causa Titoli ABS per I nvestitori USA + EU8.816 Mld. Possibili perdite Causa Andamento Borsa per Investitori USA 5.954 Mld. Possibili perdite Causa Andamento Borsa per Investitori EU

15.820 Mld. Possibili perdite per Investitori USA + EU

13.807 Mld. Prodotto Interno Lordo USA al 31-12-07 15.689 Mld. Prodotto Interno Lordo EU al 31-12-0

1.538 Mld. Valore Riserve Ufficiali dei Paesi Ind istrializzati

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Sommario (p.3)

Il punto di questi dati e’ mostrare come siano giust ificati gli interventi pubblici a supporto delle banche per tutelare la “salute” del s istema finanziario di fronte al rischio di insolvenze che possono letteralmente “affondarlo”. Il rischio, si estende anche all’economia reale per effetto di pot enziali riduzioni dei consumi e fuga da attivita’ a rischio che sono vitali per il buon andamento dell’economia.

L’efficacia delle misure nei confronti del sistema finanziario richiede che i Governi pongano condizioni precise agli interventi di suppo rto o all’ingresso nel capitale delle Banche con lo scopo di ristabilire, per quanto possibile, condizioni “normali sul mercato del credito”.

L’ipotesi di ricapitalizzare le Banche per alimenta re acquisizioni e consolidamenti nel settore e’ oggi in discussione in USA, e nasce d alla situazione di grave squilibrio che si e’ creata - da cui l’idea che per r istabilire il flusso di crediti sia piu’ efficace consolidare le operazioni ed il capita le di banche oggi prive di prospettive chiare di recupero.

La vigilanza del Tesoro e delle Autorita’ regolament ari sulle Istituzioni Finanziarie deve farsi carico di assicurare un equilibrio che t uteli indipendenza del management, ma a condizioni di rispetto delle regol e ed efficacia nella ripresa delle attivita’ creditizie a supporto dell’economia reale.

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Sommario (p.4)

Ma la sfida principale riguarda la tutela degli equilibri di bilancio sottoposti a richieste di spesa di ogni genere da parte di polit ici in cerca di risposte alla recessione in atto o al risentimento di molti elett ori di fronte a salvataggi percepiti come remunerazione di comportamenti irresponsabili del settore finanziario.

Le risorse pubbliche immobilizzate nella difesa del sistema finanziario debbono quindi essere “gestite” in modo intelligente e poter rientrare nelle casse pubbliche al piu’ presto, e “con interessi” se possib ile. Cio’ include il miglioramento della “governance” delle istituzioni p artecipate dal governo –ancorche’ in modo transitorio.

La gestione del bilancio pubblico esige quindi gran de attenzione alle necessita’ del settore Finanziario, ma non puo’ essere sorda a que lle dell’economia Reale – e soprattutto deve essere coerente rispetto all’obiet tivo di controllare i deficit pubblici nel lungo termine .

In prospettiva serve un periodo di riflessione per ricostruire le premesse di una “sorveglianza efficace del sistema finanziario”, ch e riporti fiducia negli investitori e normalita’ nei comportamenti dei mercati. Questa f ase “costituente” potra`evolvere solo una volta stabilizzata la crisi attua le che richiede interventi dettati dalle risposte dei mercati alle molte misure gia’ pr ese per arginare gli effetti catastrofici delle politiche USA dal 1999 in poi.

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Sommario (p.5)

Il ruolo dello Stato nell’economia sta cambiando in modo netto nelle attuali precarie condizioni dei mercati finanziari: si aprono spazi di intervento pubblici nell’economia che sembravano “politicamente” chiusi negli ultimi 40 anni – la questione e’quanto opportuna o permanente sia quest a occupazione di spazio privato da parte dello Stato.

L’apertura di ipotesi di partecipazione nel capital e delle aziende leader (i campioni nazionali) presenta aspetti sistemici e di concorre nza internazionale di cui occorre valutare a pieno le conseguenze.

In primis si impongono decisioni rapide e l’uso di meccanismi transitori e di mercato – ad es., nel mese di settembre, l’attesa di possibi li interventi del Tesoro USA nel capitale di Fannie Mae & Freddie Mac aveva portato alla debacle del titolo (per timori di “diluizioni” degli investitori privati). A quel punto il Tesoro non ha avutoalternativa a procedere ad una totale nazionalizzaz ione compromettendo quindi l’indipendenza dell’istituzione. Il provvedimento T ARP del 4 ottobre (ovvero i 700 Mld di dollari) ha bruciato i tempi degli interventi nelle istituzioni piu’ importanti per evitare l’effetto diluizione e ulteriore caduta dei titoli.

In secondo luogo l’intervento deve contenere condiz ioni di interesse generale, di governance, e di sostenibilita’ che assicurino un di videndo pubblico vero –ad.es., in materia di piani per la riduzione di emi ssioni e lo sviluppo di energie alternative.

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Sommario (p.6)

Nel caso Italiano interventi a supporto della competitivita’ del siste ma produttivo dovrebbero includere un chiaro impulso alla ristrut turazione energetica del Paese, con un’azione ad ampio raggio per dare scala credibile al contenimento delle emissioni di gas serra e della dipendenza da fonti tradizionali.

Tutto questo non sara’ facile: le stesse precarie co ndizioni dei mercati finanziari impongono una riflessione sulla priorita’ di spese p ubbliche e private in materia di investimenti. Quindi la possibilita’ di un rallen tamento degli investimenti e’reale e non puo’ non riguardare il settore delle rin novabili di cui si parla molto e di cui mancano ancora importanti elementi di certez za per gli investitori.

La selettivita’ dei sussidi energetici verso attivit a’ ad alto capex (eolico e solare) rischia oggi di renderli inefficaci in un contesto di crisi del credito e di forti bisogni di investimento delle aziende per guadagnar e flessibilita’ e aggiustarsi alla mutata condizione (e composizione) della doman da mondiale.

L’adozione di un policy mix piu’ flessibile anche su l fronte energetico dovrebbe permettere lo sviluppo di “energie alternative a ba sso costo di investimento”.

Esempio concreto sono gli investimenti nel settore della gestione dei rifiuti e recupero di energia da materiali biogenici, la cui continuita’ con gli interventi di emergenza dei mesi passati e’ punto di forza per evi tare ulteriori ritardi.

Lo stesso vale per il settore delle biomasse che og gi e’ ‘a meta’del guado” e rischia di affondare per politiche economiche incoerenti e affrettate del passato. La crisi del credito rischia oggi di ridurre l’offerta di co mmodities agricole e preservare gli squilibri di fondo dei mercati globali di food, fee d, e fuel – mentre il settore dei biocarburanti rischia di vedere disperse le enormi risorse investite.

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Sommario (p.7)

L’equivalente keynesiano delle buche potrebbe esser e proprio un programma di promozione degli investimenti sul territorio per mi gliorare il recupero energetico dei rifiuti di ogni tipo (agricolo, industriale, so lido urbano).

Ad esso potrebbe accompagnarsi un programma piu’ amp io di cooperazione internazionale per promuovere “investimenti sosteni bili” nel settore agricolo dei paesi che presentano migliori condizioni per aument are l’offerta di biomassa per tutti gli usi (food + feed + fiber + fuel) e assicurar e l’offerta sostenibile di biomassa al settore energetico del paese.

L’industria Italiana arriva forse tardi nel settore delle rinnovabili, ma non fuori tempo:ci sono specializzazioni in settori important i e la scelta di tecnologie modulari e’ un punto di forza per promuovere investi menti distribuiti sul territorio.

Promuovere soluzioni modulari e “scalabili” nel sett ore delle rinnovabili puo’ ridurre la dipendenza da fonti fossili, migliorare occupazi one e produttivita’ in modo diffuso – ben oltre quanto e’ oggi visibile per effet to della promozione di “energie pulite per eccellenza” che comunque vanno sviluppate e incentivate in una prospettiva di lungo termine.

La definizione di programmi di sviluppo delle energ ie alternative dovrebbe mirare a promuovere lo sviluppo di investimenti anticiclici che rafforzano gli stabilizzatori automatici a difesa del potere d’acquisto delle fam iglie dei disoccupati e altre priorita’ sociali indifferibili.

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I Semplici Calcoli Sottostanti

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I Dati di Base al 24 Ottobre ’08(Miliardi US$)

• Titoli ABS: 2.500 Mld.US$ a Marzo 2008

• Credit Default Swaps: 2.000 Mld.US$ di Valore di Mercato(non i valori nozionali) al 31-12-07

• Capitale delle Banche EU+USA al 31-12-07: 6-10 % Attivo

• Andamento Borse Mondiali: - 45% dal 31-12-07

• Capitalizzazione BorseEU al 31-12-07: 14.731 Mld .

• Capitalizzazione BorseEU al 31-12-07: 19.992 Mld.

• Riserve Ufficiali Paesi Industrializzati al 30-06-08: 1.538 Mld.

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Due Conti Sulla CrisiAttivo e Capitale delle Banche

(Miliardi US$)

• 84.748 Mld. Valore Totale Attivo Banchedi cui

11.198 Mld. Banche USA

43.146 Mld. Banche EU

• 3.731 Mld. Stima Capitale Banche USA+EU di cui

1.142 Mld. Capitale Banche USA (10.2% Attivo)2.589 Mld. Capitale Banche EU (6% Attivo)

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Due Conti Sulla CrisiParte 1 dei Prodotti Tossici USA: gli ABS

(Miliardi US$)

• 2.500 Mld. Valore Titoli ABS al 31-12-07 di cui – come esempio - si puo’ ipotizzare1.750 Mld. nei portafogli di Investitori (70%)

750 Mld. Nei portafogli delle Banche (30%)

• 1.500 Mld. Stima della possibile perdita ad oggi (60%) di cui:1.050 Mld. Possibili Perdite per Investitori

450 Mld.Possibili Perdite per le Banche USA+EU• Inoltre si ipotizza che 80% della Perdita vada a Banche USA e 20% a

Banche EU

360 Mld. Possibile perdita Banche USA (80%)90 Mld. Possibile perdita Banche EU (20%)

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Due Conti Sulla CrisiParte 2 dei Prodotti Tossici USA: i CDS

(Miliardi US$)

• 2.000 Mld. Valore di Mercato (o valore a rischio) dei Credit Default Swaps al 31-12-07, di cui – come esempio - si puo’ ipotizzare:

1.000 Mld. Originati (off balance sheet) da Banche USA (50%)1.000 Mld. Originati (off balance sheet) da Banche EU (50%)

• 400 Mld. Possibili perdite per le Banche USA e EU a caus a degli“eventi” successi fino ad oggi (20%) - di cui:

200 Mld. Possibili perdite per Banche USA (50%)200 Mld Possibili perdite per Banche EU (50%)

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Due Conti Sulla CrisiParte 3 dei Attivi a Rischio: Le Azioni in Portafoglio

(Miliardi US$)

• 65.105 Mld. Capitalizzazione delle Borse Mondiali al 31- 12-07di cui si assume che le Banche detengano nei loro libri il 3,5% dell’Attivo

19.992 Mld. Valore Azioni USA al 31-12-07400 Mld sui Libri delle Banche USA (su un Attivo di 11.194)

14.731 Mld. Valore Azioni EU al 31-12-07 1.500 Mld sui Libri delle Banche EU (su un Attivo di 43.146)

• 29.297 Mld. Stima perdite delle Borse Mondiali fino ad oggi (-45%)

8.996 Mld. Perdite Totali Borsa USA dal 31-12-07 ad oggi180 Mld Perdite sui Libri delle Banche USA (su un Attivo di 11.194)

6.629 Mld. Perdite Totali Borsa EU dal 31-12-07 ad oggi

675 Mld Perdite sui Libri delle Banche EU (su un Attivo di 43.146)

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Conclusioni dei “Due Conti” Sulla Crisi:Quale Impatto sulle Banche USA + EU?

(Miliardi US$)

• 450 Mld. Possibili perdite Causa ABS per le Banche USA+EU• 400 Mld. Possibili perdite Causa CDS per le Banche USA + EU

• 855 Mld. Possibili perdite Causa Andamento Borsa per Banche USA+EU

• 1.705 Mld. Totale Possibili perdite per Banche USA + EU • 3.731 Mld. Stime Capitale (Tier 1) Banche USA + EU• 1.538 Mld. Valore Totale Riserve Ufficiali dei Paesi Indi strializzati

• 360 Mld. Possibili perdite Causa ABS per le Banche USA• 200 Mld. Possibili perdite Causa CDS per le Banche USA • 180 Mld. Possibili perdite Causa Andamento Borsa per Banche USA

• 740 Mld. Totale Possibili perdite per Banche USA• 1.142 Mld. Stime Capitale (Tier 1) Banche USA • 700 Mld. Interventi Tesoro USA (T.A.R.P)

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Conclusioni dei “Due Conti” Sulla Crisi:Quale Impatto sulle Banche EU?

(Miliardi US$)

• 90 Mld. Possibili perdite Causa ABS per le Banche EU• 200 Mld. Possibili perdite Causa CDS per le Banche EU • 675 Mld. Possibili perdite Causa Andamento Borsa per

Banche EU

• 965 Mld. Totale Possibili perdite per Banche EU

• 2.589 Mld. Stime Capitale (Tier 1) Banche USA • ? Mld. Interventi dei Governi EU

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Conclusioni dei “Due Conti” Sulla CrisiQuale Impatto sull’Economia Reale USA+EU?

(Miliardi US$)

• 1.050 Mld. Possibili perdite Causa Titoli ABS per Investitori USA + EU• -- Mld. Possibili perdite Causa CDS • 8.816 Mld. Possibili perdite Causa Andamento Borsa per Economia USA • 5.954 Mld. Possibili perdite Causa Andamento Borsa per Economia EU

• 15.820 Mld. Possibili perdite per Economie USA + EU

• 13.807 Mld. Prodotto Interno Lordo USA al 31-12-07

• 15.689 Mld. Prodotto Interno Lordo EU al 31-12-07

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Allegato I: Fonti Statistiche

da IMF Global Stability Report October 2008

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