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6days is back newyork cicles made for skate the sellers crackers sub-staff store- hannibal iuter street party Cool in L-Ektrica Party boston-newyork 5 shops comics comics FREE FREE n_oo2 n_oo2 best collaboration nb x 686 “itw” don pendleton angelo vintage palace veronica romitelli

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INTO THIS NUMBER YOU'LL FIND: NEW BALANCE X 686, THE SELLERS "SUB" "STAFF" "HANNIBAL" STORES, REEBOK X JOHN MAEDA, LAKAI "WERE THE WILD THINGS ARE" PACK, PENDLETON X NIKE ACG, GRAVIS X IN4MATION X DIAMOND TROLLEY PACK, IUTER CONCRETE E UPPERCAT, BURTON AK, NIKE SB "THRILLER VS TWIN PEAKS", PUMA MONSTER JAPANESE PACK, 5 SHOPS BOSTON + NEW YORK, DON PENDLETON IN ITALY, ANGELO VINTAGE PALACE, THE PERFECTO, MADE FOR SKATE, NIKE SB "HOBIE POWER".

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Page 1: Crackers 02

6days is backnewyorkcicles

made for

skatethe sellers crackerssub-staff store- hannibal

iuter street party

Cool in L-Ektrica Partyboston-newyork

5shops

comicscomics

FREEFREEn_oo2n_oo2

best collaborationnbx

686

“itw”don pendleton

angelo vintage palaceveronica romitelli

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Eccoci. Questo è il nuovo numero di

Crackers che con enorme successo

è entrato a far parte della scena

street style italiana con una vera

distribuzione a macchia d'olio. Noi

di Crackers, appoggiati dai migliori

Blogers Italiani (Freshngood e

Providermag), abbiamo scelto di spe-

dire direttamente a casa e in forma

gratuita il comics street mag per

entrare dalla porta principale del

vostro style. Ormai esplosa anche

in Italia la cultura streetwear e

sneackers freakers, Crackers vi ap-

poggerà sempre di più nella scelta

del vostro style in qualsiasi luogo

vi troviate. In questo numero trov-

erete vari approfondimenti sull'arte

con doppia intervista a Don Pendleton

e Veronica Romitelli ed intervista a

Angelo Caroli, fondatore del Vintage

Palace di Lugo; ci sarà anche la pre-

sentazione del libro Made For Skate

presentato ad Amsterdam in col-

laborazione con NikeSB e creato da

Jurgen Blumlein e Daniel Schmid. Il li-

bro vi renderà le idee più chiare sul

mondo delle sneackers. Per chi non

ha vissuto pienamente i gloriosi anni

ottanta, presentiamo la vera storia

del famoso giubbotto Chiodo che in

realtà è sempre stato il Perfecto dei

fratelli Schott.

editorialecrckrs_006

Page 9: Crackers 02
Page 10: Crackers 02

DIRETTORE Murio-DIRETTORE RESPONSABILE-Andrea Sisofo-COORDINAMENTO EDITORIALE-Murio, Denis, Paolo Sal-vatore-MANAGER PUBBLICITA’ Paolo Salvatore-PHOTO EDITOR & ART DIRECTOR-Denis Piccolo - denispiccolo.com- ESPERTO VINTAGE-Antonio Sallustio SEGRETERIA ABBONAMENTI-Michaela Stefania-FRESH’NGOOD.COM Andrea Caviggia-FOTOGRAFI & COLL. Diego, Patrizio Vita,Riccardo Miracoli Andrea Caviggia,Fabrizio (Providermag.it) Antonio Sallustio. Daniele (Senakers76) EDITORE JPG edizioni di Salvatore Paolo,Piccolo Denis,Cristian Murianni Via Lazio 50 - 65127 Pescara Tel. +39.085.290398 Fax. +39.085.4293096 [email protected] STAMPA Arti Gra-fiche Picene DISTRIBUZIONE FREE PRESS Crackers è un supplemento gratuito alla rivista SEQUENCE MAGAZINE registrata al tribunale di Pescara il 14/05/2003 al numero 173/5

crckrs_008

pag.006 editoriale pag.010-014 last news pag.016-019 the sellers pag.020-021 la legge della semplicià: rebook pag.022-023 lakai: star e black pack, where the wild things are, bal pag.024-025 nike acg: pendleton, wildwood, magma pag.026-027 gravis:in4mation x diamond travel bag, the expedition series, the viking hi arto saari pag.028-029 iuter party pag.030 burton ak pag.031 nikesb 25’ anniversario thriller vs twin peaks pag.032-033 puma japanese monster pag.034 dc:enzo pack, unkl sug pag.035 phil toys x providermag x nike sportwear pag.036 adidas 60’ anniversario x vespa pag.037cornelius, i love my sneakers pag.038 stussy x invicta, vans sindacate suicidal ten-dencies collection pag.039 marvell comics x obama, bloggers x nikeid pag.040-045 cool in l-ektrica party pag.046-051 boston-new york 5 shops pag.052-056 itw don pendleton pag.058-067 vintage, itw angelo vintage pal-ace pag.068-071 schott perfecto pag.072-079 made for skate pag.080-085 veronica romitelli pag.086-091 fixed in new york pag.092 -095 6days is back pag.096 crackers-fng contest graphics.

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CRACKERSCRACKERSCRACKERSCRACKERSCRACKERS

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Next generation Osiris

Next generation Osiris

Next generationcmyk

Next generationcmyk

DVS in collaborazione con Dimond Supply CO. hanno

sviluppato una nuova collaborazione che presto la

troverete nei negozi specializzati come SUB di Bol-

zano. L’uscita prevista in italia è in marzo.

dvsx

diamondvvs pack

dvsx

diamondvvs pack

spacecraftspacecraftLa storia di questo brand prende

l’avvio durante una delle abbondanti

nevicate del 1997 a Cascade e la

sua immagine è impressa su una

foto scattata da Stefan Hofmann

ad un gatto delle nevi. Quella

foto stampata su t-shirt e adesivi

trasmetteva tutta la passione per

la montagna. Crackers vi presenta

alcuni prodotti della linea di

Spacecraft.

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spacecraftspacecraft

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Page 14: Crackers 02

La Medicom Toy Corporation è

una multinazionale produttrice di

giochi e rappresenta una vera po-

tenza nel mercato Street Style,

ha prodotto toy come Bearbrick

o Original Fake. Ha contribuito

a far rinascere la passione di

collezionare oggetti limitati con

qualità e stile. Presto uscirà una

serie limitata di figure dedicate

al brand americano The Hudreds

con Adam Bomb Toys.

Ecco un’anteprima per la

prossima stagione di Adio:

la Dean V2, la Kenny Ander-

son pro model e, per gli

appassionati delle HI, la

Reckus con colori molto

vivaci e lacci gialli in con-

trasto.

airblasterx

vansstay wild

airblasterx

vansstay wild

the hundredsthe hundreds

Next generetionadio

collezione fall 2009

Next generetionadio

collezione fall 2009

Airblaster produce abbigliamento funzionale per il

mercato dello Snowboard. In America il marchio

è molto amato per la passione e la devozione per

questo sport e lo si può apprezzare nei partico-

lari come l’Airleash, Airgoggle, la giacca Balboa e

la fantastica tuta Ninja style che tutti i rider vor-

rebbero indossare. Altra chicca che vi stiamo most-

rando è la collaborazione con Vans per gli scarponi

e vans New Era con firma Airblaster. Un consiglio:

tenete d’occhio questo brand.

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Page 16: Crackers 02

newbalancex

686

newbalancex

686Ecco una delle più interessanti

collaborazioni dell’anno, quella

tra New Balance e 686: due realtà

così lontane che hanno dato vita

ad un progetto che apre un’era, un

incontro tra montagna e street.

Due esperienze che producono un

pack coi fiocchi: shoes, boot tecnici,

cappellini Newera e giacche tecniche.

Ma la vera novità sono i Boots

580 NewBalance, l’azienda ha usato

la mitica suola della mt580 con

un inserto tecnologico Rollbar e

Abzorb nella tomaia del boots

che viene prodotto in due colori,

nero con inserti blu, e bianco con

inserti in red. All’interno della

collaborazione ci sono anche

una serie limitata di shoes 420

di colore red e black; il tutto

completato da due giacche tecniche

686. Per il resto aspettiamo

sviluppi e speriamo di testare

questi scarponi al più presto, è la

prima volta che una collaborazione

mi incuriosisce cosi tanto. Si sa,

New Balance spacca per comodità

e tecnologia!

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made for

skatethe sellers crackerssub-staff store- hannibal

iuter street party

Cool in L-Ektrica Partyboston-newyork

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“itw”don pendleton

angelo vintage palaceveronica romitelli

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Eccoci. Questo è il nuovo numero di

Crackers che con enorme successo

è entrato a far parte della scena

street style italiana, TRAMITE una

distribuzione a macchia d'olio. Noi

di Crackers, appoggiati dai migliori

BlogGers Italiani, abbiamo scelto di

spedire direttamente NEI NEGOZI in

forma gratuita il comics street mag,

per entrare dalla porta principale

del vostro style. Ormai è esplosa

anche in Italia la cultura streetwear

sneakers freaker, E Crackers vi ap-

poggerà sempre di più nella scelta

del vostro LOOK in qualsiasi luogo

vi troviate. In questo numero trove-

rete vari approfondimenti sull'arte

con doppia intervista a Don Pendleton

e Veronica Romitelli , OLTRE L’ITW DI

Angelo Caroli, fondatore del Vintage

Palace di Lugo; ci sarà anche la pre-

sentazione del libro “Made For Skate”

presentato ad Amsterdam in col-

laborazione con Nike SB e creato da

Jurgen Blumlein e Daniel Schmid. Il li-

bro vi renderà le idee più chiare sul

mondo delle sneakers. Per chi non

ha vissuto pienamente i gloriosi anni

ottanta, presentiamo la vera storia

del famoso giubbotto Chiodo che in

realtà è sempre stato il Perfecto dei

fratelli Schott.

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DIRETTORE Murio-DIRETTORE RESPONSABILE-Andrea Sisofo-COORDINAMENTO EDITORIALE-Murio, Denis, Paolo Sal-vatore-MANAGER PUBBLICITA’ Paolo Salvatore-PHOTO EDITOR & ART DIRECTOR-Denis Piccolo - denispiccolo.com- ESPERTO VINTAGE-Antonio Sallustio SEGRETERIA ABBONAMENTI-Michaela Stefania-FRESH’NGOOD.COM Andrea Caviggia-FOTOGRAFI & COLL. Diego, Patrizio Vita,Riccardo Miracoli Andrea Caviggia,Fabrizio (Providermag.it) Antonio Sallustio. Daniele (Senakers76) EDITORE JPG edizioni di Salvatore Paolo,Piccolo Denis,Cristian Murianni Via Lazio 50 - 65127 Pescara Tel. +39.085.290398 Fax. +39.085.4293096 [email protected] STAMPA Arti Gra-fiche Picene DISTRIBUZIONE FREE PRESS Crackers è un supplemento gratuito alla rivista SEQUENCE MAGAZINE registrata al tribunale di Pescara il 14/05/2003 al numero 173/5

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pag.006 editoriale pag.010-014 last news pag.016-019 the sellers pag.020-021 la legge della sempliciTà: rebook pag.022-023 lakai: star e black pack, where the wild things are, bal pag.024-025 nike acg: pendleton, wildwood, magma pag.026-027 gravis:in4mation x diamond travel bag, the expedi-tion series, the viking hi arto saari pag.028-029 iuter party pag.030 bur-ton ak pag.031 nike sb 25° anniversario thriller vs twin peaks pag.032-033 puma japanese monster pag.034 dc:enzo pack, unkl sug pag.035 phil toys x providermag x nike sportwear pag.036 adidas 60° anniversario x vespa pag.037cornelius, i love my sneakers pag.038 stussy x invicta, vans sinda-cate suicidal tendencies collection pag.039 marvell comics x obama, blog-gers x nike id pag.040-045 cool in l-ektrica party pag.046-051 boston-new york 5 shops pag.052-056 itw don pendleton pag.058-067 vintage, itw angelo vintage palace pag.068-071 schott perfecto pag.072-079 made for skate pag.080-085 veronica romitelli pag.086-091 fixed in new york pag.092 -095 6days is back pag.096 crackers-fng contest graphics.

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Next generation Osiris

Next generation Osiris

Next generationcmyk

Next generationcmyk

DVS in collaborazione con Dimond Supply CO. hanno

sviluppato una nuova collaborazione che presto

troverete nei negozi specializzati come SUB di Bol-

zano. L’uscita è prevista in italia PER marzo.

dvsx

diamondvvs pack

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diamondvvs pack

spacecraftspacecraftLa storia di questo brand COMINCIA

durante una delle abbondanti

nevicate del 1997 a Cascade, e la

sua immagine è impressa su una

foto scattata da Stefan Hofmann

ad un gatto delle nevi. Quella

foto stampata su t-shirt e adesivi

trasmetteva tutta la passione per

la montagna. Crackers vi presenta

alcuni prodotti della linea di

Spacecraft.

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spacecraftspacecraft

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Page 31: Crackers 02

La Medicom Toy Corporation è

un’AZIENDA produttrice di gio-

chi e rappresenta una vera po-

tenza nel mercato Street Style,

ha prodotto toy come Bearbrick

o Original Fake. Ha contribuito

a far rinascere la passione di

collezionare oggetti limitati con

qualità e stile. Presto uscirà una

serie limitata di figure dedicate al

brand americano The HuN dreds

con Adam Bomb Toys.

Ecco un’anteprima per la

prossima stagione di Adio:

la Dean V2, la Kenny Ander-

son pro model e, per gli

appassionati delle HI, la

Reckus con colori molto

vivaci e lacci gialli A con-

trasto.

airblasterx

vansstay wild

airblasterx

vansstay wild

the hundredsthe hundreds

Next generetionadio

collezione fall 2009

Next generetionadio

collezione fall 2009

Airblaster produce abbigliamento funzionale per il

mercato dello Snowboard. In America il marchio

è molto amato per la passione e la devozione per

questo sport, e lo si può apprezzare nei partico-

lari come l’Airleash, Airgoggle, la giacca Balboa e

la fantastica tuta Ninja style che tutti i rider vor-

rebbero indossare. Altra chicca che vi stiamo most-

rando è la collaborazione con Vans per gli scarponi

e vans New Era con firma Airblaster. Un consiglio:

tenete d’occhio questo brand.

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Page 32: Crackers 02

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newbalancex

686

new balancex

686Ecco una delle più interessanti

collaborazioni dell’anno, quella

tra New Balance e 686: due realtà

così lontane che hanno dato vita

ad un progetto che apre un’era:

L’incontro tra montagna e street.

Due esperienze che producono un

pack coi fiocchi: shoes, bootS tecnici,

cappellini New era e giacche tecniche.

Ma la vera novità sono i Boots

580 New Balance, l’azienda ha

usato la mitica suola della mt580

con un inserto tecnologico Rollbar

e Abzorb nella tomaia del boots,

che viene prodotto in due colori,

nero con inserti blu, e bianco con

inserti in red. All’interno della

collaborazione ci sono anche

una serie limitata di shoes 420

di colore red e black; il tutto

completato da due giacche tecniche

686. Per il resto aspettiamo

sviluppi e speriamo di testare

questi scarponi al più presto, è la

prima volta che una collaborazione

CI incuriosisce cosi tanto. Si sa,

New Balance spacca per comodità

e tecnologia!

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SUB-STUFF-HANNIBAL

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SUB VIA DELLA ROGGIA 15 BOLZANOWWW.SUBSKATESHOP.COM STUFF STORE

VIA DELL’AEROPORTO 42/B FERRARAWWW.STAFFSTORE.BIGCARTEL.COM

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Page 36: Crackers 02

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SUB SKATE SHOP

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Page 37: Crackers 02

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felpa “panuu”

euro 95,00

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euro 35,00

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STAFF STORE

Page 38: Crackers 02

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Linda Lovelace”by

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il Lucifer Project

su Youtube

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Page 39: Crackers 02

JOHN MAEDA E REEBOK

UNA PARTNERSHIP CREATIVA ISPIRATA ALLE

‘LEGGI DELLA SEMPLICITA’Informatico, visual artist, matematico, autore, grafico, do-

cente del MIT, direttore creativo… le definizioni risultano

riduttive quando si prova a descrivere il genio di John

Maeda, la cui opera sembra essere legata da un filo che

unisce matematica e visual art all’insegna della semplicità.

SIMPLICITY è infatti un progetto di ricerca che ha lo

scopo di proporre nuovi modi per semplificare la vita

delle persone, in contrapposizione alla complessità cre-

scente della società contemporanea che si affida ad una

tecnologia spesso troppo complicata e disumanizzante.

‘Quando si parla di semplicità, la gente pensa che sIGni-

fichi rendere ovvio qualcosa. In realtà si tratta di sco-

vare l’ovvietà delle cose, che non è sempre evidente o

semplice. Bisogna prendere questa ovvietà e farla diven-

tare complessa e carica di significato’, ha affermato John

Maeda. Reebok e John Maeda hanno stretto una collabo-

razione che si configura come vera e propria piattaforma

di sperimentazione, un laboratorio creativo in cui il brand

si confronta con il matematico per realizzare innovativi

concetti di sportswear e fashion in continua evoluzione.

Punto di partenza di questa partership è ‘The Laws of

Semplicity’, opera in cui Maeda illustra come affrontare

meglio il presente con l’applicazione di 10 ‘semplici’ principi

in grado di dare maggiore significato all’esperienza uma-

na. Dal footwear all’apparel in edizione e distribuzione

limitata, queste 10 leggi trovano applicazione in prodotti

di grande impatto visivo e concettuale, tutti derivati da

codici e algoritmi matematici trasformati in visual art.

Reebok presenta oggi due nuovi modelli di footwear

reinterprati da John Maeda: Insta pump Fury e Free-

style.

‘Struccess’ Insta Pump Fury by John Maeda

Creata nel 1993, Insta Pump Fury è un modello che da

subito ha attirato la curiosità degli amanti delle snea-

kers per il suo design innovativo unito alla rivoluziona-

ria tecnologia PUMP di Reebok.

John Maeda ha voluto reinterpretare questa sneaker

cult applicando texture e grafiche di forte impatto visivo.

la Struccess Insta Pump

la Struccess Insta Pump

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Page 40: Crackers 02

Ispirata alla nona legge della semplicità, il fallimento, il nome deriva dalla fusione delle parole

‘struggle’ e ‘success’. Maeda ha infatti affermato: ‘se fallisci, continua a provare fino a raggiungere

una qualche forma di successo’. I codici e le grafiche all-over rendono la Struccess Insta Pump un

pezzo da collezione per tutti gli sneaker fanatics.

Reebok Freestyle Hi Emoretion by John Maeda

John Maeda ha voluto rendere omaggio anche all’iconica Freestyle, la prima scarpa da donna mai re-

alizzata per il fitness da Reebok. Un tributo alla donna e alla settima legge della semplicità che la

ispira: ‘Emotion’. Maeda afferma infatti che ‘more emotions are better than less’ e con questa scarpa

ha cercato di rappresentare un’esplosione di energia pura e di emozioni con colori che si amalgama-

no e si fondono l’uno nell’altro. Codici e algoritmi decorano l’interno della scarpa, al quale viene

aggiunto un tocco glam grazie alle strap olografiche che creano riflessi imprevedibili ad ogni passo.

ID Magazine mi ha nominato ‘uno dei 50 designer più importanti al mondo’. Esquire mi ha definito ‘una delle 21 personalità più rilevanti del 21esimo secolo’.

Freestyle Hi Emoretion

Freestyle Hi Emoretion

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Page 41: Crackers 02

Lakai presenta due nuovi pack,

lo “Star pack” e il “Black Pack”,

il primo è un’esclusiva per

il Giappone. IL MODELLO è IL

Telford - Hi e Low - le due

scarpe sono coperte da stelle

su tutta la tomaia in versione

bianca per la Low e in versione

nera per la Hi. Il secondo Pack

è formato da Howard Select, Koston

Select e Carroll Select. UnA combo

di shoes che deriva direttamente

dalle scelte dei tre skaters più

rappresentativi per Lakai. Le scarpe

sono tutte e tre vulcanizzate e

completate da una tomaia in pelle nera

trattata.

stars+blackpack

stars+blackpack

wherethewild things are

wherethewild things are

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Page 42: Crackers 02

Questa è una collaborazione della Lakai

Manchester Select Exclusive con Bal (Balance

Whear Design) since 1999.

Bal nasce dalla scena Dj di Tokyo e si

differenzia dagli altri brand per aver scelto

un quartiere differente dalle altre zone di

Tokyo dove si ammassano un’infinità di brand

shop. Hanno scelto una scarpa vulcanizzata dalla

tomaia customizzata con grafica e stringhe di

colore diverso.

Ecco quindi le prime

immagini di una nuova serie

di tavole Girl con stampa

fotografica, raffiguranti

alcune delle crature

del film, che uscirà nel

corso del 2009.

E’ ormai noto che Spike Jonze

è uno dei pilastri e fondatori

della Girl Skateboard ed an-

che se le strade si sono divise

Spike ha continuato a seguire e

supportare i movimenti della

company.

Questa collaborazione con

Lakai, in uscita con la pre-

sentazione del film girato da

Spike “Where the Wild Things

ARE” tratto da un libro per

bambini di Maurice Sendak, pre-

vede infatti la riproduzione dei

personaggi sulla tomaia della

scarpa Goat Boy e Moishe.

Inizialmente il film doveva es-

sere prodotto dalla Univer-

sal, ma alcune divergenze con

Jonez hanno fatto optare il

regista per una collabora-

zione con la Warner Bros.

stars+blackpack

stars+blackpack

balbalwherethewild things are

wherethewild things are

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Page 43: Crackers 02

Quando due aziende dello stesso paese decidono di collaborare

come Nike ACG e Pendleton ci si aspetta una collaborazione spe-

ciale. In effetti i materiali Pendleton, famosi per la qualità elevata,

sono stati abbinati alla tecnicità dei prodotti Nike ACG ed il tutto

unito all’arte dei nativi americani. Il risultato è una serie limitata di

prodotti che vuol richiamare l’attenzione alle origini e allo stile

indiano legato alla natura. Con questa collaborazione Nike ACG

conferma le sue intenzioni di voler dare alle nuove collezioni uno

stile sempre più outdoor. Il pack è formato da Acg Blazer e dal

Valenka Boot: una coperta, una giacca ed uno zaino che ci porter-

anno fuori porta per un bel pick nick.

PENDLETOn X NIKE ACG 20’ ANNI DI OUTDOOR

Acg Blazer +Valenka Boot

PENDLETOn X NIKE ACG 20 ANNI DI OUTDOOR

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Page 44: Crackers 02

Nike Air Wildwood Supreme ACG Urban Night Pack

La Magma shoes è un’idea nata nel 1978 dopo la spedizione di due uomini che scalarono la seconda vetta più alta del mondo, il K2. Roger Stevens, direttore alla produzione, alla notizia che doveva riportare in vita una delle icone della storia di Nike ACG, ha accolto il progetto con entusiasmo. L’intenzione è quella di ripartire dalla Magma originale, un pezzo del 1981. La prima Magma era di colore marrone con i lacci rossi e la suola robusta per una migliore attrazione in montagna.Il risultato di questa nuova concezione della Magma è una serie di colorazioni che hanno rappresentato Nike ACG nei suoi venti anni di storia, usando materiali come il rip-stop preferito alla classica pelle, e seguendo la filosofia di “Nike Sportwear”. Queste scelte dello staff di Nike ACG sono anche il risultato della decisione di scostare il brand dagli action sport per ritornare alle origini dell’outdoor classico. Speriamo che queste scarpe facciano ritornare alla gente la voglia di uscire dalle città trasformando il classico stile di vita cittadino in un vero spirito d’avventura.

nike air magma mowabb

nike air magma 1981

nike acg air magma

waterproof rip-stop pack

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Page 45: Crackers 02

indobaltic-l ib-erty THE EXPEDITION

SERIESTHE EXPEDITION

SERIES

in4mation x gravis xdiamond travel bag

in4mation x gravis xdiamond travel bag

trekker baltic

Una delle doti più importanti del brand Gravis è di avere

uno style tutto particolare nella produzione di accessori da

viaggio come borse, trolley e zaini. Questa collaborazione è

nata tra uno scambio di opinioni dal designer Kelly Kikuta e i

ragazzi di In4mation. Kelly ha lavorato prima nel mondo dello

skate con il brand DVS per poi passare nella grande casa

Burton con il compito di sviluppare la linea skate di Gravis.

Aggiuntasi Diamond Supplay al progetto, la Limited Edition che

ne è venuta fuori farà gola a molti collector, figuriamoci poi

se abbinate alle Tiffany Nike SB ai tempi fecero esplodere il

fenomeno collaborazioni !!

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Page 46: Crackers 02

shadowsuvival pack for modern man

sureshot baltic

ARTO SAARITHE VIKING HIARTO SAARI

THE VIKING HI

IVskate è il nuovo progetto Gravis che prevede una linea skateboard dal design di

tendenza come queste Viking HI LX LTD disegnate per e con Arto Saari, uno dei più forti

skaters della scena mondiale.

La linea segue le esigenze di Arto che ha optato per design vintage con spunti militari.

Durante il meeting estivo di Gravis in Versilia siamo riusciti a scambiare due chiacchere

con gli styler del brand che ci hanno illustrato queste shoes. In questa scarpa si

possono vedere dei piccoli particolari che la rendono una via di mezzo tra style e

action shoes.

La tomaia in pelle prende spunto dai giubbotti da motociclista con una texture Vintage

e aggressiva. Nella parte del tallone troviamo una fascetta che si ispira alle allac-

ciature degli anfibi militari e sulla linguetta un pad che riporta i dati della scarpa,

nome e specifiche del limited shoes; ben rifinita con cuciture in ottimo abbinamento con

il colore nero. Nel complesso questa scarpa richiama le tendenze delle prossime

stagioni: un avvicinamento allo stile Vintage rocker. contra baltic gkit

men’s bag

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Page 47: Crackers 02

concrete e uppercutconcrete e uppercut

C’è un party e siete tutti invitati, e con le nuove

t-shirt di Iuter potrete dominare la dancehall:

stampe belle grosse e messaggi diretti, perché

nascondere che ci piace fare festa? Alla faccia di

chi se ne sta a casa a dormire!

iuterwindreaker

iuterwindbreaker

mottomotto

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Page 48: Crackers 02

COME USARE IL LOGO: è preferibile usare sempre il bianco per l’interno e il nero per l’outline, tranne su fondo nero dove l’outline diventa bianca e l’interno nero.

Tra poco arriva la primavera, e assieme a lei

uscirà questo windbreaker sgargiante in ny-

lon antigoccia superleggero, tutto bello col-

orato. Per farvi riconoscere dal vostro ami-

chetto del cuore anche dall’altro lato della

strada. Con dei bei tagli a caso come tanto

vanno ora. Viva la iuter

concrete e uppercutconcrete e uppercut

from disco to discofrom disco to disco

ringspectringspect

jungle-cutjungle-cut

idolidol

mottomotto

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Page 49: Crackers 02

ak 2l cyclic jkt è un prodotto di burton

che da la sicurezza ai rider di indossare un

indumento con tecnologie goretex. colori

estremamente selezionati in collaborazione

coon i rider burton.

esterno in goretex, cuciture termo nastrate,

visibilità regolare, inserto in vita per inter-

faccia pantalone/giacca, garanzie a vita

nike-sb thriller vs twin

peaks

nike sb thriller vs twin

peaksburton akburton ak

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Page 50: Crackers 02

Due scarpe che usciranno nella primavera del 2009:

una Dunk Hi e una Blazer Low.La Blazer Low è dedicata

all’anniversario per il 25° anno dall’uscita di Thriller di

Michael Jackson e riprende i colori della giacca indossata

da Michael durante il video. La Dunk Hi, invece, si ispira a Twin

Peaks, la serie televisiva di David Lynch e Mark Frost che

ha tenuto incollati al piccolo schermo milioni di persone.

Presenterà colori scuri con cuciture in contrasto verdi e

la soletta interna riprenderà l’aspetto del pavimento della

stanza dove il nano appariva per dare indizi sull’omicidio

di Laura Palmer.

nike sb blazer low x

25 anni di thriller

nike-sb thriller vs twin

peaks

nike sb thriller vs twin

peaks

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Page 51: Crackers 02

Monster Japanese Pack

Puma classic first round

Puma MId

Puma Clyde

Questa è una delle collaborazioni più interessanti della scena footwear in uscita. Puma propone un pack di cinque scarpe in serie limitata, la cui linea è curata dai propri designer. Questo

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Page 52: Crackers 02

Puma MId

!

progetto rappresenta un omaggio ai film dedicati ai mostri giapponesi prodotti tra gli anni ‘50 -70, dai più famosi dinosauri alle scimmie giganti prodotti dalle menti e dalle fantasie d’oriente. Il particolare di queste scarpe è costituito dai materiali che rispecchiano la forma e i particolari dei mostri come la Lizoid King con la pelle del lucertolone, famoso per aver distrutto decine di città, o la Ape king con la tomaia in vera pelle di scimmia.

Puma classic first round

Puma stepper

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Page 53: Crackers 02

dc shoes x unkl sugdc shoes x unkl sug

dc shoes 20/94enzo pack x newera

dc shoes 20/94enzo pack x new era

LA DC SHOES HA PRESO PARTE AL PROGETTO DI

ANKL CHE CONSISTE NELL’UNIRE DELLE SCARPE

DC AD UN TOY DI NOME SUG, ABBINANDO

PARTICOLARI DEL TOY CON LA SCARPA E

CREANDO COSI’ UNA MAGNIFICA EDIZIONE

LIMITATA . GLI OGGETTI SI POTRANNO VEDERE

E ACQUISTARE ALLA MOSTRA DI SAN DIEGO,

DURANTE LA FIERA “THE AGENDA”. LA SCARPA

SARA’ VENDUTA ANCHE NEL NEGOZIO “5&A DIME”.

di riccardo miracoli

DC x New Era - Enzo Pack.

DC Shoes è lieta di

presentare al pubblico dei

collector un pack dedicato

alla casa automobilistica

italiana più famosa al mondo:

la Ferrari.

Nata dal progetto 20/94,

Enzo Pack propone, in

collaborazione con New

Era, una shoes veramente

accattivante in due colori:

rosso e nero; con tomaia in

pelle ben rifinita ed abbinate

ad un cappellino New Era

originale, sempre in pelle.

Super Limitata la troverete

negli store selezionati da DC

Shoes Limited.

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Page 54: Crackers 02

Phil, all’anagrafe Filippo Perin, nasce a

Conegliano V.to in provincia di Treviso dove

cresce ispirato dalla cultura hip hop Ameri-

cana dei primi anni novanta. Finiti gli studi

universitari sul design scopre il movimen-

to degli “ART TOYS”, del quale si innamora

riscoprendo le sue doti di grafico e de-

signer, in particolare applicate a una nuovis-

sima forma di toys design, i “paper toys”.

Qualcuno li chiama volgarmente giocattoli

di carta, ma dietro ognuno di essi c’è uno

studio millimetrico di proporzioni e misure.

Attualmente Phil è uno dei più quotati pa-

per toys designer d’Italia, e vanta alle

sue spalle decine e decine di collabora-

zioni con artisti nazionali e internazionali,

e nomi di punta dell’art toys world. Una

delle sue ultime realizzazioni è stata la

produzione di 6 unici paper toys, realizzati

in occasione dell’aperitivo di Providermag al

“1960 “ store, il temporary store di Nike

sportwear a Roma. 6 cani tostissimi, con

testa a forma di box di sneakers, dotati

di bracciali e dallo sguardo rude.Ognuno

di questi 6 toys è una dedica a 6 partico-

lari modelli di sneakers della famiglia Nike,

ovvero: Nike Spiz’ike, Nike Safari, Nike Air

Max 95 neon, Nike Blazer Stussy, Nike Jor-

dan I, Nike Dunk UNDFTD.

phil toysx

providerx

nike sportswear

phil toysx

providerx

nike sportswear

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Page 55: Crackers 02

Per celebrare il 60° anniversario dell’iconico marchio a tre strisce creato dal fondatore dell’azienda, Adi Dassler, Adidas Originals lancia “60 Years of Soles and Stripes”. Oltre a un’ampia gamma di classiche polo, t-shirt e giacche, questa collezione offre vari modelli di calzature, come le sneaker Vespa Gran Lusso ispirate agli anni ’50, che riprendono i dettagli tipici della Vespa classica rievocando nostalgicamente quell’epoca.

by www.providermag.it

adidas 60’ anniversariox

vespa

adidas 60’ anniversariox

vespa

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Page 56: Crackers 02

Provider compie tre anni! Parte dei nostri lettori il nome Provider, e la sua presenza all’interno dello street culture italiana,

risulterà sconosciuta. Eppure Provider, che vede in Providermag ( HYPERLINK “http://www.providermag.it” www.providermag.it)

la sua principale facciata, è dal 2005 che informa il pubblico italiano sulle ultime tendenze e uscite in fatto di streetwear e

sneakers.Non a caso il suo claim è “ I Love My Sneakers”, propagandato attraverso sticker e t-shirt.In occasione del terzo

compleanno, Provider ha realizzato una speciale collaborazione con alcuni dei più importanti sneakers store in Italia, come Back

Door a Bologna e Sneakers 76 a Taranto, con i quali ha realizzato un speciale versione della t-shirt “I Love My Sneakers”.

Il primo particolare è il colore della maglia, nera. Il secondo, e più importante, è il dietro della maglia, il quale è stato

personalizzato da ogni negozio con un frase rappresentativa dell’entità del negozio stesso...”This is how we do it” because “ I

Belong to BD”. Le maglie in quantità limitate sono già in vendita negli store appartenenti al progetto. Per saperne di più potete

visitare il sito HYPERLINK “http://www.providermag.it” www.providermag.it www.providerclothing.com

Cornelius è un prodotto complesso che combina in sé musica, letteratura, arte e moda. Una vera e propria opera sociale in più

atti, dai risvolti nudi e crudi, narratrice incosciente di una realtà che popola le notti. Personaggio principe, unico protagonista

onirico seppur in carne e ossa: Cornelius – Rifo, l’alter ego del personaggio di Moorcock.Per esprimere al meglio il progetto,

Cornelius è multidisciplinare. Da una parte i suoni combinati dello street punk, dell’electro e della musica classica danno forma

ai testi del racconto, dall’altra le immagini riempiono la scena, completano l’intreccio e indagano nell’animo dei personaggi. Detto

più semplicemente Cornelius è il progetto di Sir Bob Rifo aka The Bloody Beetroots. Cornelius è musica perché è composto da

un nuovo brano di 2 minuti e 30 secondi. E’ letteratura perché trova nelle parole di Moorcock le sue origini. E’ arte perché

l’incubo di Cornleius prende una forma onirica grazie alle immagini di Mathieu Danet della Born to Film, trasformate in video.E’

moda perché è composto da tre t-shirt, in limited edition, realizzate in collaborazione con il brand Six Pack France e disegnate

dall’artista italiano Turbokrapfen.

I love my sneakersI love my sneakers

Custom Edition....Chi sei Conrelius!

Custom Edition....Chi sei Cornelius!

ph.carlo alberto della sega

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Page 57: Crackers 02

Tutti conoscono Invicta, soprattutto nel nostro paese. Lo storico brand fu fondato nel 1906 in Inghilterra per produrre

borse in canvas per i marinai dei primi piroscafi, ma passa in Italia nel 1921 grazie ad un artigiano torinese che ne fa un marchio

riconosciuto nel settore degli accessori da alpinismo. In tempi più recenti Invicta ha marchiato zaini e zainetti, per la città o

per la montagna, di più di una generazione, realizzando icone degli anni ‘80 come i Minisac che sono stati recentemente ripro-

posti nelle loro colorazioni originali. Proprio quest’ultimo remake ha dato ispirazione Stussy per lanciare quest’anno una

collaborazione tra i due brand, dal gusto molto oldschool. E’ stato quindi realizzato un nuovo Minisac ‘Stussy x Invicta’ che

uscirà nel 2009 in quantità limitate. Il design nasce dalla perfetta unione tra le creatività dei due brand: le strisce colorate

di Invicta vengono infatti riproposte attraverso una delle classiche texture di Stussy e realizzate nei 4 storici colori del

brand: verde, rosso, giallo e nero. Lo ‘Stussy x Invicta’ Minisac uscirà ufficialmente con la Spring/Summer Collection 2009 del

brand californiano e sarà disponibile esclusivamente negli Stussy Store world-wide. Il lancio/anteprima mondiale di questa

limited edition è avvenuto in Italia, Sabato 17 Gennaio, presso lo Stussy Store di Milano.

Tra i primi release del 2009, Vans ha creato una collezione speciale dedicata al leggendario gruppo californiano punk-hard-

core dei Suicidal Tendencies, che con 15 album pubblicati dal 1982 al 2000, ha fatto un po’ la storia di un genere musicale,

di un periodo, di una cultura. La collezione, che si inserisce nella serie speciale Syndicate di Vans, è composta due scarpe, due

t-shirts, un trucker-cap e una cintura. Le scarpe, che vedete in anteprima assoluta nell’immagine sopra, sono due ‘Era - S’

realizzate in materiali premium nelle colorazioni ‘Suicidal Blue’ e ‘Suicidal Black’. Il giorno ufficiale della release è stato il 15

gennaio. La collezione è disponibile in soli 30 negozi in Europa

BLOGGERSx NIKEiD ‘Ispirazioni da Paura’

BLOGGERSx NIKE iD ‘Ispirazioni da Paura’

StussyxInvicta‘Minisac’

Limited Edition

StussyxInvicta‘Minisac’

Limited Edition

Vans Syndicate Suicidal Tendencies

Collection

Vans Syndicate Suicidal Tendencies

Collection

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Page 58: Crackers 02

La notizia è “amazing”, proprio come Spi-

der-Man: per celebrare l’imminente inse-

diamento del neo-eletto presidente degli

Stati Uniti, Barak Obama, Marvel Comics

ha pubblicato un’edizione speciale (”Marvel

Variant Edition”) di uno dei suoi più celebri

fumetti di tutti i tempi: l’Uomo Ragno aka

The Amazing Spider-Man. Riportiamo qui

qualche citazione dalla fonte ufficiale:

“When we heard that President-Elect

Obama is a collector of Spider-Man com-

ics, we knew that these two historic fig-

ures had to meet in our comics’ Marvel

Universe,” says Marvel’s Editor-in-Chief

Joe Quesada. “Historic moments such as

this one can be reflected in our comics

because the Marvel Universe is set in the

real world. A Spider-Man fan moving into

the Oval Office is an event that must be

commemorated in the pages of Amazing

BLOGGERSx NIKEiD ‘Ispirazioni da Paura’

BLOGGERSx NIKE iD ‘Ispirazioni da Paura’

Nike Italy ha unito nove blog italiani legati

al mondo del design e della moda, e un

talentuoso giovane illustratore dalle

ispirazioni un po’ tenebrose per dare vita

ad un’originale selezione di sneakers dis-

egnate su NIKEiD. Modelli di culto della

mettendone così in evidenza personalità e

tratti più caratteristici. Su NIKEiD.com le

nove scarpe realizzate dai blogger, più

la scarpa disegnata dallo stesso Nicola

danno vita ad una piccola collezione. La

notizia è stata pubblicata anche da Sneak-

erFreaker.com, uno tra i più importanti

canali d’informazione della SneakersCul-

ture mondiale.

Marvel Comics x

Obama x

The Amazing Spider-Man”

Marvel Comics x

Obama x

The Amazing Spider-Man”

Spider-Man.“

Come avrete capito, Marvel, cavalcando

alla grande l’onda del collezionismo e

del fandom, ha creato questo numero

speciale dove fantastico e reale si in-

contrano a Washington D.C. per creare il

feticcio dell’anno per fanatici dell’uno o

dell’altro personaggio.

collezione Nike quali l’Air Max 90, la

Dunk, la Cortez e la Blazer sono stati

disegnate dai blogger su NIKEiD seguen-

do ognuno le proprie ispirazioni. Le nove

scarpe sono state poi contestualizzate

dal giovane artista e illustratore italia-

no Nicola Coin, aka Mellon, che ha creato

uno sfondo ad hoc per ciascuna scarpa

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Page 59: Crackers 02

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Page 60: Crackers 02

Cool in L-Ektrica Party

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Page 61: Crackers 02

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Page 62: Crackers 02

Cool in L-Ektrica Party

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Page 63: Crackers 02

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Page 64: Crackers 02

Cool in L-Ektrica Party

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Page 65: Crackers 02

boston+newyork

5 shopsshops

5 di-lavinia&carlo

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Page 66: Crackers 02

LACED “http://www.lacedboston.com”

569 Columbus Ave. Boston, Massachusetts

Data di apertura del negozio: Laced è aperto dal gennaio 2006-Tipo di clientela: I nostri clienti sono mag-

giormente studenti e skater,ma non solo...-Quale è stata la scarpa più venduta nel 2008: Nel 2008 sicura-

mente la NIKE SB SKATE OR DIE, comunque il vero top seller x noi è stata in assoluto la NIKE SB MF DOOM

Quali sono le tue aspettative per i modelli del 2009: Sicuramente le collaborazioni... Cosa ne pensi del mer-

cato ebay riguardante le sneakers: Non mi piace, non sono favorevole, credo che sia una grossa speculazione

e poca passione vera x le scarpe, io sono un collezzionista e lo faccio per passione!! Qual’è la tua sneaker

preferita?....woooo... direi Jordan Call 11-12 e Airforce the QUEST LOVE collaboration....bella!!! InIntervista

fatta a O CHYPERLINK

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Page 67: Crackers 02

CLIENTELE NYC267 Lafayette StreetNew York City, New York “http://newyork.citysearch.com/review/42253122/3610693”

Data di apertura del negozio: Direi nel 2008....ndr Tipo di clientela: Sicuramente gente del quartiere,amici,molti

giapponesi anche. Quale è stata la scarpa piu venduta nel 2008: Direi sicuramente l’ AIR JORDAN 4 Quali sono

le tue aspettative per i modelli del 2009: Non saprei...noi prendiamo le scarpe che più ci piacciono praticamente

a mano, le scegliamo,non ci interessano tutti i modelli ma solo determinati pezzi. Cosa nel pensi del mercato

ebay riguardante le sneakers: Sono favorevole,apre molte connessioni interessanti. Intervista fatta a: JD

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Page 68: Crackers 02

Flightclub new york

Indirizzo: 25y Greene Street GroundFloor New York NY 10002 “http://www.flightclubny.com/c.

php?fc=ny&c=new”

Data di apertura del negozio: 27 gennaio 2005-Tipo di clientela: Praticamente tutti, abbiamo quasi tutto

quello che c’è sul mercato mondiale,la scelta è varia come la clientela, dallo sneakerhead alla star del

fashion system .Quale è stata la scarpa piu venduta nel 2008: Direi sicuramente l’ AIR JORDAN 4 ROSSO/

NERO AIR JORDAN COUNTDOWN PACK cfr foto-Quale è stata la tua scarpa preferita nel 2008: sicuramente

il COUNTDOWN PACK. Quali sono le tue aspettative per i modelli del 2009: Non saprei...aspetto....Cosa nel

pensi del mercato ebay riguardante le sneakers: Mi va bene, vorrei che continuasse com’è...Intervista fatta

a: Danin Martinez

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Page 69: Crackers 02

AUTUMN “http://autumnnyc.com/autumn/”

NESSUNA INTERVISTA.....Prezzi ottimi e vasto assortimento di NIKE SB radical store,

ma sul serio

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Page 70: Crackers 02

BODEGA “http://www.bdgastore.com/bodega/newsite/home.html”

6 CLEARWAY ST BOSTON MA 02115 intervista fatta a DAN

Data di apertura del negozio: Bodega è aperto dal 2005,da pochi mesi abbiamo aperto anche lo store on

line. -Tipo di clientela: Il nostro cliente è normalmente molto ricercato,veramente particolare.-Quale è stata

la scarpa piu venduta nel 2008: Sicuramente la nostra collaborazione con Reebok la Fung Wah Edition,

spazzolata in poche ore... Comunque anche i classici Jordan Pack sono andati via velocemente....Quali sono le

tue aspettative per i modelli del 2009: Crediamo che le collaborazioni saranno il futuro delle sneakers,

sicuramente nuove idee e materiali aiuteranno molto. Cosa nel pensi del mercato ebay riguardante le sneak-

ers: Sono favorevole, diciamo che è molto utile per il mainstream.crckrs_051

Page 71: Crackers 02

...a Don Pendleton

pic.andrea rigano - itw marco contardicrckrs_052

Page 72: Crackers 02

Quand’è che ti sei avvicinato al mon-

do dello skate?

Ho iniziato nell’inverno del 1985.

Wow, a Dicembre saranno già 23

anni. Il tempo vola quando ci si

diverte.

E quando a quello del disegno?

Disegno da quando ero bambino,

mio padre era un pittore. Quindi

ho sempre avuto sotto mano fogli,

pastelli e cose del genere. E’ qual-

cosa che ho sempre amato fare.

Penso che la prima volta che ho

disegnato una tavola da skate, o ci

ho dipinto con gli acrilici, sia stato

intorno al 1988, ma ho realizzato

la mia prima grafica “ufficiale” per

un marchio di skateboard, Alien

Workshop, nel 1998. E’ stata dav-

vero una bella soddisfazione ve-

dere la mia grafica nei negozi di

skate, soprattutto perché l’avevo

fatta per il marchio AWS, di cui ero

un fan.

Come hai creato un legame fra

quei due mondi?

Li ho sempre visti come due mondi

molto legati tra loro. Soprat-

tutto attraverso altri skat-

er come Mark Gonzales e Neil

Blender. L’arte mi è subito sem-

brata l’estensione di skate e cre-

atività, ecco perché ne ero così

affascinato. Dove sono cresciu-

to d’inverno non si poteva fare

skate, c’era troppa neve, quindi mi

mettevo a disegnare e mi diverti-

vo usando lo skate anche come

un mezzo attraverso cui speri-

mentare nuove idee.

Credi che lo skateboard abbia

qualcosa che agli altri sport an-

cora manca (a parte una tavola e

quattro rotelle)?Sicuramente. Ancora adesso fac-

cio fatica a vedere lo skate come

quello sport che a volte ci viene

dipinto. Offre una possibilità di

espressione e creatività che tanti

sport non offrono. Nella maggior

parte degli sport bisogna fare

più punti, segnare di più, arrivare

per primi eccetera. In skate, invece,

puoi andarci anche da solo in un

Intervista a

crckrs_053

Page 73: Crackers 02

precisa, gli permettono di soprav-

vivere. Il modo in cui si muovono, si

nutrono e comunicano…Cioè, pensa

se tu potessi disegnare una crea-

tura che subito dopo si animasse

lì davanti a te, devi decidere come

farla muovere, come far interagire

i suoi arti…per me è la sfida più

grande: creare qualcosa che funzi-

oni e che appaia comunque originale

e interessante.

Ami ancora disegnare come all’inizio,

o una volta che ne fai un lavoro

diventa tutto meno piacevole?

Una volta che fare grafiche per un

marchio diventa un lavoro avverti

una certa pressione. Io cerco sem-

pre di far finta di non sentirla, ma

a volte è impossibile. Per lo più

dipende dalla quantità di cose che

fai, oltre a tutto il tempo extra

che impieghi. Io alla fine disegno al-

meno cinque ore al giorno e rimet-

parcheggio vuoto. Nessun allena-

tore, nessun arbitro, niente punti e

niente competizione, eccetto quella

con te stesso. Non sono mai stato

un grande fan degli sport a squa-

dre, ma prendere uno skate per

gareggiare contro me stesso è

una cosa che m’ha sempre attratto.

E poi, sì, quei possibili mix di cre-

atività, originalità e stile che hai con

lo skate, bhè, gli sport “veri” se

le sognano.

Da dove prendi l’ispirazione per i

tuoi lavori?

Dipende ogni volta da quello che

mi sta capitando attorno. Mi sono

sempre ispirato a insetti, microbi

e piccole creature perché mi piace

vedere com’è stato tutto dis-

egnato dalla natura attraverso

l’evoluzione e i vari cambiamenti. Le

caratteristiche che hanno insetti e

animali ce le hanno per una ragione

...a Don Pendleton

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Page 74: Crackers 02

tersi a disegnare dopo che l’hai

fatto per lavoro, è come se non

smettessi mai di lavorare. Quando

hai fatto tutto quello che dovevi,

alla fine della giornata non è che

ti viene ancora voglia di disegnare,

anche se solo per divertimento. Sì,

mi piace ancora, ma non so se oss-

ervo il disegno con gli stessi occhi

di prima, ora che disegnare mi da’

da vivere.

Quali sono gli aspetti più gratifican-

ti del tuo lavoro, dato che le tue

opere fanno il giro del mondo?

La cosa che mi piace di più è ancora

vedere degli skate che corrono,

negli skate park, nei parcheggi,

sulle rampe eccetera. Non mi piace

l’idea di vedere una grafica su una

tavola immobile, che non viene usa-

ta. Ma quando in giro vedo qualche

ragazzino che si diverte un sacco

col suo skate tutto graffiato, già,

mi sento una piccola parte di quel

processo, e questo ancora oggi mi

fa sentire davvero bene.

Chi sono gli artisti che ammiri?

Per quanto riguarda lo skate Neil

Blander è sempre stato quello

che mi ha influenzato di più. E non

solo per il suo modo di fare arte,

ma anche skate e musica. Blender

era il tuttofare che si era real-

izzato anche nello skate…creatività

pura, a ogni livello e in campi diver-

si. E’ una vergogna che non abbia

ottenuto il prestigio che meritava,

e se non fosse stato per lui, e per

gente come Mark Gonzales, io ora

non sarei qui a fare quello che

faccio. So che ogni generazione ha

le proprie idee che la influenzano,

ma il fatto che questa gente fosse

già attiva negli anni ’80, quando lo

skate stava facendo passi in avanti

sviluppando forme, trick e qua-

lunque cosa fosse possibile, per

me li rende importanti.

Per quanto riguarda gli artis-

ti estranei allo skate sono sta-

to un fan di Chagall, Kandinsky e

Picasso, anche se solo per la sua

disciplina artistica. Lui ha sempre

creato e cambiato i propri mezzi

espressivi. Il che non è facile per

un artista, ma lui se l’è sempre

cavata alla grande.

Quali sono le influenze che nel

corso degli anni hanno formato il

tuo stile?

Probabilmente gli stessi di qui

sopra: Neil Blender, Mark Gonza-

les, Natas Kaupas…Andy Jenkins.

Tutta quelle gente che osser-

vavo mentre crescevo e andavo in

skate. Quand’ero ragazzino sono

cresciuto copiando le lo grafiche

sui quaderni di scuola, e alla fine

qualcosa del loro tratto mi è

rimasto. Sicuramente l’ispirazione e

l’approccio creativo li ho presi da

lì, anche se magari il mio stile poi

non ne è stato influenzato diret-

tamente.

Qual è la tecnica con cui preferisci

lavorare?

La mia preferita è la più semplice: in-

chiostro nero e pennello. C’è qual-

cosa di puro e genuino nella forza

del nero sul foglio bianco, qual-

cosa che elimina tutte le opzioni che

avresti usando un’intera scala cro-

matica. In più, credo che rimanere

legati all’essenziale sia un modo

per non farsi prendere troppo la

mano nell’arte. Se riesci a impugn-

are una matita, o un pastello, un

pennarello, e disegnare qualcosa di

crckrs_055

Page 75: Crackers 02

divertente e originale, è una bella

sfida, no? Tutto il resto è come

se fosse superfluo.

Qual è la grafica che senti più tua,

e perché?

Bella domanda. Le grafiche finis-

cono per assomigliarsi nel corso

degli anni. Quelle a cui mi sono af-

fezionato di più mi piacevano per via

del fatto che erano legate a rider,

o situazioni particolari. Alcuni dei

ragazzi per cui disegno sono miei

grandi amici, e questo per forza

di cose gioca un ruolo importante

nella scelta. Direi che le mie prefer-

ite sono quelle che ho fatto per

Jason Dill, e qui si torna indietro

ai tempi dell’esperienza col marchio

AWS. Giusto perché avevamo molto in

comune, e lo conoscevo abbastanza

bene da poter creare delle gra-

fiche che gli sarebbero piaciute, e in

linea con la sua personalità.

Vuoi dirci qualcosa dei tuoi pro-

getti per il futuro?

Non sono super ambizioso, voglio

continuare a fare grafiche per gli

skate, continuare a dipingere e vi-

aggiare, e farne il più possibile un

vero lavoro. Il mio sito HYPERLINK

“http://www.elephont.com” www.ele-

phont.com lo aggiorno almeno tre

volte all’anno, quindi se qualcosa

bolle in pentola di sicuro lì ne tro-

verete la news.

...a Don Pendleton

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Page 76: Crackers 02

.......PASSIONE VERA!!

Page 77: Crackers 02

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INTRODUZIONE AL VINTAGE “A.N.G.E.L.O” di Antonio Sallustio

Quanti hanno nel proprio guardaroba indumenti o oggetti che reputano “vintage”, quei capi di cui non volete liberarvi, che prima di essere stati indossati da voi, sono già stati amati e vestiti da qualcun altro, probabilmente sconosciuto, in una diversa epoca!?! Ogni generazione ha avuto il proprio trend rappresentato da quegli abiti e accessori che l’hanno caratterizzato, acquistati magari in un mercatino o che gli sono stati tramandati da qualche famigliare, ma in quanti sarebbero in grado di riconoscere l’originalità ed il valore di questi capi e di riuscire a catalogarne il più possibile? Questa non è qualità da tutti ed è privilegio di pochi.A Lugo di Romagna (Ravenna), vive uno dei massimi esperti del vintage il quale, oltre alla passione per questo mondo, ne ha fatto un lavoro. A.N.G.E.L.O. è sia il nome del negozio che l’acronimo del proprio nome, ed è conosciuto a quanti lavorano non solo nell’ambito del fashion system sia nazionale che internazionale, ma anche in quello cinematografico, musicale e del design in generale, un vero pioniere del vintage a tutto tondo. Ospiti nel suo negozio-museo, non un qualsiasi negozio, bensì un intero edificio di 3 piani conosciuto con il nome di “vintage palace”, abbiamo constatato come in questo luogo si amalgamano, con gusto e cri-terio, dall’antico al tradizionale assieme ai pezzi più moderni. Si possono osservare la miscela di stili, capi e oggetti che hanno segnato più di un secolo della nostra cultura e non solo, che rivivono in una sorta di seconda vita, come se nulla, neppure il tempo inesorabile, li avesse mai scalfiti. L’alchimia di stili che si percepisce qui ha dato ispirazione ad Angelo per una linea personale che porta il suo nome, basata sul processo di trasformazione ovvero il riciclaggio e l’assemblaggio di capi in disuso che danno vita a dei nuovi indumenti che strizzano l’occhio al passato solo per quanto riguarda i tessuti adoperati. Questi abiti, pur presentando tratti del pas-sato, tengono decisamente conto dello stile attuale sia nelle linee, sia nella fantasia presente in ogni capo realizzato. Angelo ci ha aperto i propri archivi di cui vi il-lustreremo, numero dopo numero, alcuni capi che hanno fatto epoca, concedendoci un’intervista nella quale racconta come una passione con il passare degli anni, sia diventata oltre ad una professione, un fenomeno di costume e società.

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VINTAGE PALACE

CRCKRS- Come hai cominciato questa avventura?ANGELO- << Ho iniziato quasi per gioco a scuola vendendo ai miei compagni di classe. Esordii con pochi capi, non passò molto tempo che le richieste cominciarono a crescere al punto da dover preparare uno zaino, ricordo che era giallo, cerato della “Fruit of the Loom”, e lo caricavo di magliette, camicie e pantaloni, un po’ di tutto. >>

CRCKRS- Quando hai capito che il vintage poteva essere un business?ANGELO- << Quando riuscii a vendere due camicie alla mia professoressa di chimica. E’ in quel momento che capii che quello che poteva essere un passatempo estemporaneo per guadagnare un po’ di soldi poteva diventare una vera e propria professione, cosa che effettivamente, da lì a poco, accadde. Ai tempi tutto il vintage era Americano, quindi era perfetto per quegli anni e per di più, rispecchiava anche la comunicazione televisiva. Infatti, all’inizio la mia attività si chiamava “America Usata”. >>

CRCKRS- Come mai hai deciso di aprire a Lugo di Romagna?ANGELO- << Sono nato e cresciuto qui a Lugo, in Romagna, a pochi chilometri dalla costa adriatica, ieri più di oggi crocevia di divertimenti e di tendenze giovanili. Qui ho cominciato, aprendo un negozio di pochi metri quadrati “America Usata”, proprio nella piazza centrale di Lugo.>>

CRCKRS- Qual è il capo che il cliente più ricercava e che non poteva mancare da “America Usata”?ANGELO- << Il più importante, ed anche una delle prime merci che ho trattato con i miei primi clienti, è certamente il jeans. In quel periodo si usava indossarli larghi in alto e stretti in fondo. Un altro indumento che non poteva mancare era le camicia col collo alla coreana, senza colletto tipo kimono, con i tre bottoni. Questa era la moda che avanzava dalla “Baia degli angeli”, una delle discoteche più in voga, come del resto lo era tutta la riviera dove nascevano nuove tendenze e il mercato del vintage cominciava ad esplodere. Lavoravo nei locali organizzando feste e sfilate con abiti usati, ero in prima fila e a contatto con tutti.>>

CRCKRS: Da un piccolo negozio ad un palazzo di 3 piani, come è cambiato e come è nato il progetto di A.N.G.E.L.O. “vintage palace”?ANGELO: << Il “vintage palace” è nato nel ‘92 con l’intenzione di dare un nuovo ambiente al vintage. Tutto sta nel cercare di ricreare, nella sua massima espressività, l’abbigliamento vintage suddividendo ed ottimizzando piani e saloni che compongono l’edificio con l’obiettivo di dare a differenti tipologie di clientela, con diversi tipi di budget, il prodotto che cercano. A compimento della riuscita di quello che era per me un

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sogno, scelsi di dare il mio nome e per poterlo rendere più efficace meno banale lo misi sotto forma di acronimo, così aprii “A.N.G.E.L.O.” >>

CRCKRS: Oggi chi è il cliente che acquista nel tuo negozio?ANGELO: << Ve ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche. Ma il target di clienti più affezionato è formato da persone più adulte e gente che lavora nel mondo della moda. A volte arrivano delle clienti appassionate del Fashion alla ricerca di capi Vintage e disposte anche a spendere cifre ingenti per delle griffe di alta moda. Però la clientela che mi piace di più accontentare, rimane quella nicchia esperta che ricerca pezzi unici, anche se rimangono un po’ fuori dal mercato.>>

CRCKRS: Hai mai pensato di aprire un tuo negozio in una città?ANGELO: << Ho collaborato con Upstairs, un negozio che ha fatto epoca a Milano all’interno dell’ex Multistore Fiorucci, S.Babila (oggi H&M), e Zap. Inoltre, ho avuto un corner per ben 3 anni, in un altro multistore sempre a Milano in Piazza Cantore. Oggi sono presente con alcuni dei miei capi a Milano da “Fragile”, lo showroom che ripercorre la storia italiana del design dagli anni ‘50 fino ad oggi.>>

CRCKRS: Quali sono quelle basi che non devono mancare in un capo scelto da te e che viene messo in vendita nel tuo store? ANGELO: << Penso che per quello

che tratto, non è fondamentale il prodotto che proponi ma c’è un discorso più complesso di logistica e personale ovvero quello del seguire l’indumento dal momento in cui arriva, dalla sua scelta, al lavaggio, alla sua catalogazione e infine la sua presentazione. Questo ciclo che segue ogni prodotto è fondamentale. Io non amo chi tratta il vintage sporco senza lavarlo, bisogna dare la possibilità al cliente di provare un capo sia che questo abbia un prezzo economico che non, bisogna presentarlo sterilizzato e pulito. Non si può buttare in negozio, e questo vale sia per un paesino di provincia che per una grande città, merce non lavata! Chi non attua questo tipo di discorso, punta solo a risparmiare sui capi per avere un margine di guadagno superiore, e questo non fa parte della mia filosofia né di nessun capo firmato “A.N.G.E.L.O.>>

CRCKRS: Nella tua continua ricerca quali capi e periodo prediligi?ANGELO: << Quelli che prediligo sono decisamente gli abiti degli anni ’60, il periodo che preferisco a qualsiasi altro. Quando trovo qualcosa inerente a questi anni la compro subito, però è diventato molto difficile trovare questi capi.>>

CRCKRS: Pensi che in quest’ultimo decennio ci sia uno stile o un indumento, qualcosa che tra 20 anni pensando al periodo in cui viviamo, verrà ricordato e valorizzato? ANGELO: << Pensando a questo particolare momento credo che rispetto agli anni passati siamo in un momento di stasi, sicuramente non c’è più l’opulenza degli anni ‘80. Io per ora mi fermo ai primi anni ‘90, in linea di massima tendo ad acquistare usato di almeno 20 anni prima, un giusto distacco fra il nuovo e il vecchio. Tornando alla tua domanda, ho sempre adoperato un mio metodo che consiste nell’aspettare di dimenticarmi delle mode del periodo in cui vivo, per poi riscoprirlo a distanza di tempo. Se dovessi scegliere adesso dei capi o salvare delle mode di questo periodo andrei a cercare e salvare quelli più attuali, invece, a distanza di tempo, diventa più semplice recuperare il trend che ha caratterizzato questo decennio.

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Posso però dirti che viviamo in un periodo in cui il vestito è emozionale, serve per comunicare qualcosa, non rappresenta più un’esigenza. >>

CRCKRS: Cosa pensi delle produzioni di quei grandi marchi cosidetti “low cost”? Pensi che abbiano tolto mercato all’abbigliamento dell’usato?ANGELO: << Trovo che abbiano creato un piccolo danno, perché i giovani che cercavano magliette o giacche a basso costo, si sono indirizzati verso quel tipo di shop, tagliando negozi come il mio e quanti come me trattano il Vintage. Giustamente questo fenomeno è dovuto anche dai limiti del vintage: quando entri in un magazzino come Zara o H&M trovi capi che costano trenta euro come nel mio negozio, ma a differenza di noi loro hanno le taglie, quindi se ti piace un capo sei sicuro di portartelo a casa. Oggi il Vintage si è spinto verso l’élite della moda con ricerca dei capi d’alta moda o firmati, come Chanel, Emilio Pucci o Yves Saint Laurent e molti altri. Nella parte bassa devi cercare dei capi che non hanno in questi grandi magazzini. Comunque non

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fa differenza, tante volte gli stilisti di questi marchi vengono a fare acquisti di ricerca nel mio negozio. Come tanti stilisti dell’alta moda prendono spunto dai miei capi in cui trovi sempre qualcosa di interessante.>>

CRCKRS: Il periodo economico che stiamo attraversando, può influire con il mondo del Vintage?ANGELO: << Direi che il periodo che stiamo vivendo è alquanto altalenante. Ad esempio: mi capita ultimamente di avere proposte più di acquisto che di vendita. Potrei sbilanciarmi nel dire che probabilmente ci sarà un incremento dell’usato recente, un prodotto facile che potrebbe mantenere la domanda sul mercato. >>

CRCKRS: Oggi come analizzeresti il mondo della moda, non credi che non ci sia più molta creatività?ANGELO: << Stiamo vivendo un periodo di massificazione che alla fine ci porterà ad essere più creativi. Ora la gente segue molto la televisione e

quello che comunica, così facendo si forma una generazione influenzata dal più grosso canale comunicativo che spinge e decide per te. Nei prossimi anni con l’uso di una comunicazione alternativa come internet, la creatività tornerà a produrre mode più personalizzate come negli anni ottanta. >>

CRCKRS: Ti è mai capitato di vedere un tuo capo riprodotto e messo in vendita da qualche stilista famoso?ANGELO: << Sì e mi ha fatto molto piacere. Penso che le idee debbano circolare ed evolversi. Non riesco a capire chi se la prende per questi motivi. Tutto deve girare e noi facciamo parte di questo mondo, quando vengono nel mio negozio questi clienti comprano capi non perfetti, con dei buchi, scuciti o anche sporchi pur che sia interessante riprodurlo o prenderne spunto.Ti racconto un episodio che mi ha fatto molto piacere: anni fa avevo fatto una gonna nella mia collezione del riciclato,

adoperando due pantaloni militari assemblati ed un fondo tagliato laser, era molto elaborata e tra l’altro ne avevo vendute molte.Un giorno si presenta uno stilista che lavora per un noto brand e che aveva acquistato quel capo e mi dice: sai, la tua gonna ha fatto un successone, ne abbiamo prodotte più di 150.000 mila pezzi e sono andati a ruba. Ero contento che in quel successo ci fosse stato anche il mio di zampino. >>

CRCKRS: Non ti pare che questi designer si siano come svuotati di idee e di contenuti e che il vero lavoro venga affrontato da qualcun’altro?ANGELO: << A volte non è la bellezza del capo in sé quello che conta, ma il momento in cui lo esponi: se azzecchi quel momento è fatta, puoi vendere tantissimo. L’abilità degli stilisti sta anche nello scegliere il capo nel momento giusto. E’ la sintesi dei tempi.Molto più facile venire nel mio negozio per prendere spunto: i tempi sono più veloci e le collezioni sono enormi. >>

CRCKRS: In Italia come si potrebbe aumentare la cultura per l’abbigliamento Vintage? ANGELO: << Per quanto riguarda l’abbigliamento l’Italia è un paese con grandissimi tradizioni. Con il Vintage bisognerebbe crearci attorno della curiosità, ma dipende anche da chi e a chi la si propone. C’è chi è curioso e ha fame di cultura e si interessa, e c’è chi mentre gli parli gli entra da un orecchio e gli esce dall’altro, parte sempre dalla persona. Al giorno d’oggi abbiamo i mezzi per farci una cultura e dare al cliente qualcosa di cui parlare, portandolo ad apprezzare il vintage, offrendogli informazioni grazie alle quali l’acquirente riconosca il valore e la provenienza di quel capo, arrivando poi all’acquisto.>>

CRCKRS: Hai mai dato il tuo contributo ad eventi o mostre?ANGELO: << Le mostre sono un mezzo per distribuire cultura ed è una delle cose che più mi piace fare. Una delle ultime esperienze è stata la mostra al museo del tessuto a Prato, una mostra sul denim. Quando mi capita mi occupo anche di pubblicazioni.>>

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La Classica Storia del sogno AmericanoRealizzato negli Stati Uniti, ogni giubbotto Schott NYC nasce con una storia che è stata scritta nel corso di 90 anni, 4 generazioni di Schott, 2 guerre mondiali, 22 presidenti, un re ed una storia d’amore americana, aprendo così la strada con il vento sul Vostro volto ed i Vostri problemi alle spalle.Nel 1913 due figli di un immigrato russo seguirono una parte del sogno americano.Irving incominciò a realizzare impermeabili in un seminterrato nella parte bassa orientale di Manhattan, dove si trovavano venditori ambulanti porta a porta.In soli due anni l’impresa è cresciuta abbastanza da aprire un’unità produttiva a Staten Island, NY, dove Irving Schott contrassegnava amorevolmente i suoi giubbotti con il nome del suo sigaro preferito - the Perfecto.La Schott Nyc si pubblicizzava da sola con auto marketing, rivoluzionando il modo in cui ci vestiamo all’aperto, mettendo per primi una cerniera su un giubbotto.Desideroso di innovare, non ci si deve sorprendere se Irving Schott buttò l’occhio anche su un altro classico americano della confezione - la motocicletta.Venduto a $ 5,50 in un distributore Harley Davidson di Long Island, il Perfecto era duraturo, rustico ed immediatamente accettato.Per questa nuova generazione di

2Shott N Y

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“motociclisti”, il Perfecto è stato un simbolo di esaltazione, avventura e pericolo che ha infiammato il loro attaccamento alle motociclette.Nel 1954 il culto classico dei “ribelli” mise in evidenza il giovane ed ardente attore Marlon Brando che, appollaiato sulla sua motocicletta, indossava il suo Schott Perfecto.Si dice che James Dean difficilmente si facesse vedere senza il suo Perfecto sembravano fatti l’uno per l’altro.Questo giubbotto è stato un oggetto di culto per numerose generazioni come Bikers, Punks e Rockstar. Un Perfecto viene indossato anche nelle serie di Indiana Jones e Terminator passando dai Ramones, Sid Vicius, The Clash, Stray Cats e Madonna. Chi possiede questo feticcio si può ritenere fortunato perchè è una delle giacche più imitate e ricercate sia come simbolo che come valore. In vera pelle di mucca, resistente, tenace e robusto il Perfecto non deve essere classificato come giacca Fashion, ma come giacca da motociclista incazzato.

Quando la Schott decise di completare il proprio prodotto con cerniere lampo abbinò ai suoi prodotti le zip Talon.La Talon, nata dalle ceneri della Hookless company, è sinonimo di qualità nel mondo delle zipper. Quest’accessorio straordinario non venne apprezzato dall’alta moda francese che preferì lavorare con i bottoni, mentre in America durante la seconda guerra mondiale la Talon inserì la zipper nel bomber in pelle. Negli anni 50’ e 60’ la cerniera lampo rivoluziona il mondo della moda.

La Classica Storia del sogno Americano

talon zipper....

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Parlare di scarpe ad uno skater è come aprire un diario di ricordi: sponsor,

trick, pro rider, amicizie, stikers, cadute al limite della morte e molte altre

situazioni.

Ho fotografato per anni lo skateboard, non sono stato uno skater

professionista anzi ero bello scarso ma la mia prima tavola me la ricordo

benissimo! Era il 1976-78 ed un vicino di casa tornò dagli Stati Uniti con una

“LIFE”, ero talmente gasato che scambiai il mio monopattino con sellino per

made4skate

in

amsterdam

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made4skate

in

amsterdam

in questa foto: si possono ammirare le mitiche etnics

ora chiamate etnies. il brand che francese che per primo

sponsorizzo natas

questa foto riassume la scenografia della location:

palazzi tipici di amsterdam visti dal finestrone del museo

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lo skate e un pallone da football americano della Wilson che conservo ancora

gelosamente sulla mia scrivania.

Quando è iniziata la presentazione di Made for Skate sono stato subito affascinato

dai dettagli del libro e da come sia stato concepito, perché è basato su ricerca,

recupero di materiali ed esperienze in strada e sullo skateboard.

Nel libro troverete la storia delle scarpe da skateboard ricostruendo in parallelo

anche tutta la storia dello skateboard.

in questa foto: il primo modello di nike, la blazer usate

per lo skateboard. erano la fine degli anni 70’ a cavallo

degli 80’. grossa soddisfazione visto che ne possiedo un

paio originali.

in qeste foto un avista dell’allestimento e a lato

la vision streetwear Mark “Gator” Rogowski

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made4skate in amsterdam

in questa foto mostra la prima scarpa da skateboard

in questa foto il salotto bene di nike sb europe.....................

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La presentazione del libro si

è tenuta ad Amsterdam il 30

novembre e la mostra sarà

fruibile fino al 30 gennaio

con la collaborazione di Nike

SB ,Toms e Ben-G.

L’uscita è prevista per la

metà di gennaio anche se

su internet è già reperibile,

per l’occasione Nike SB ha

prodotto una scarpa Limited

Edition ispirata alla mitica

Hobie del 1979.

L’evento è stato strutturato

in modo tale da ripercorrere

le varie parti del libro: si

possono infatti ammirare le

scarpe e tutti i prodotti che

hanno contribuito alla storia

dello skateboard.

made4skate in amsterdam

in questa foto è visibile la discesa del prezzo di

questa scarpa. sotto l’autore spiega una delle foto

più rapresentative del libro la “bones brigade” tutti

esclusivamente con nike jordan 1..............

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NIKE-SBSKATEHOBIE

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Hobie è un brand nato 1960

che dopo un glorioso successo

nel surf e nella vela, oggi è

leader nella produzione dei

catamarani; negli anni ‘80 ebbe

una parentesi dedicata allo

skateboard e durante quegli

anni, Hobie fu una delle aziende

più importanti ed innovative del

settore. tutto cominciò con un

sogno disegnato sulla sabbia:

un giorno di piatta del 1968,

Hobart Alter, soprannominato

“Hobie”, originario di Capristano

Beach, nel sud della California,

una leggenda per le sue tavole

da surf dal disegno e dalla

produzione rivoluzionarie,

creò quello che sarebbe

diventato il primo catamarano

da spiaggia prodotto in serie

nel mondo ad usare scafi

asimmetrici: l’ Hobie Cat 14 era

nato. Ben presto Hobie ed i

suoi amici intrapresero una

piccola produzione di serie in

California, e praticamente da

un giorno all’altro l’ “Hobie

Way of Life” aveva cominciato a

conquistare il mondo.

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A: Il tuo lavoro si esprime attraverso media diversi: oltre a usare mezzi come la fotografia, il tableau vivant, la pola-roid, continui a praticare il disegno e la pittura. Che cos’è che rende ancora at-tuale il procedimento del dipingere? V: Forse c’è ben poco di moderno nella preparazione di una tela, nello sporcarsi coi colori e nella lentezza di un quadro, ma in fondo uso il disegno e la pittura unicamente come mezzo, come superfici per raccontare qualcosa. I soggetti sono vi-sualizzati in maniera grafica, la stesura a campitura è quella del cartoonist che colora il rodovetro, del pubblicitario che prepara un layout. Le tele si avvicinano alla grafica vettoriale più che alle ve-lature di un pittore.

A: Quanto è importante il momento pro-gettuale, l’atto del disegnare?V: Il momento in cui decido tutto sta nel progetto, prima di tutto l’idea e poi il disegno; la formula è nel disegno che è poi l’idea che si trasforma.

A: Hai un debole per un’oggettistica al limite del kitsch: parphernalia nuziali, chincaglierie cerimoniali, guarnizioni di torte... Quale ruolo rivestono questi oggetti?

V: Bhè, direi proprio kitsch, di un cat-tivo gusto carino e sopportabile; le mie cianfrusaglie sono oggetti comuni che recupero dalla loro funzione decorativa e ricolloco nelle mie visioni, da futili ac-cessori a protagonisti sulle tele.A: Si può dire che la tua posizione d’artista riflette una sorta di mania da collezionista?

V: Colleziono svariate cose, tutto quello che mi piace e che mi serve entra a far parte delle mie collezioni, che fac-cio fatica a distinguere e a catalogare, è più di tutto un collezionismo isterico di senzazioni; è una sorta d’impulso, un bisogno di circondarmi di souvenir, di reperti, d’intuizioni.A: Se gli oggetti diventano personaggi, anche tu, d’altro canto, ti mostri con gli stessi lineamenti e posture di quegli og-getti. Non a caso in una tua performance “statica” ti presentavi come una bambola impacchettata nella sua confezione. Ti

senti così “imbambolata”?

V: Mi piace l’idea di trasformarmi in un oggetto riproducibile e riconoscibile, in un “idoletto” con cui giocare. Nella Bam-bola La Veronica divento il mio simula-cro, un oggetto vivente in carne ed ossa, “imbambolata”, statica e ieratica nella sua fissità di giocattolo umanizzato.

A: Una delle immagini che ricorrono più

frequentemente nella tua ricerca è quella della sposa. Che cosa rappresenta per te l’addobbo, la mascheratura, potremmo dire , da cui una donna è contrassaegnata il giorno delle nozze?V: La sposa è uno dei miei soggetti favor-iti perché incarna perfettamente e so-prattutto naturalmente il travestimento sotto ogni aspetto, c’è un’abbondanza di addobbi e messe in scena sicuramente più solito ad un teatro che alla vita reale…i

Veronica Romitelli

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itw Alberto Mugnaini

UN ARTISTA “IMBAMBOLATA”…

Veronica Romitelli

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colori, gli abiti delle spose, i fiori…tutto si compone nella mia mente come una enorme e bellissima bomboniera.

A: Anche la tappezzeria ha un’importanza fondamentale, fa quasi sempre da sfondo e da controcampo al soggetto ritratto...

V: Le tappezzerie, i fiori, i pizzi sono i fondali dei soggetti che si confondono per cromie e forme; diventano importanti

e non più solo scenografici è come se si mettessero sullo stesso piano di tutto quello che circondano, come se il tutto di-ventasse teoricamente decorativo. Questi fondali sono la trama e l’ordito in cui prende forma il ricamo del mio lavoro.A: C’é un dipinto, Lady Veronica, in cui ti presenti come una Lady Godiva a cavallo di un cervo. Perché Lady Godiva, e soprat-tutto, perchè hai deciso di cambiare l’iconografia tradizionale e sostituire

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il cavallo con il cervo? C’è una qualche suggestione disneyana? Douglas Coupland in Generation X parlava di “bambifica-tion”..

V: Lady Godiva è un pretesto per mettermi nei panni di un personaggio noto e lontano, quasi mitologico, ho sostituito il cavallo al cervo, uno per riscrivere la storia originale e in secondo luogo per amplifi-care la lettura kitsch del lavoro. Più che

al bambi di Disney ho pensato a tutta una porcellaneria da mensole e vetrinette; se dovessi utilizzare un neologismo come D. Coupland, lo chiamerai ”dollification” .

A: Parliamo di questa ossessione di ri-trarti in guise sempre diverse, c’è un trasformismo continuo del tuo personag-gio, si potrebbe parlare di tante incar-nazioni diverse contemporaneamente, che cosa ti spinge a questo continuo traves-

UN ARTISTA “IMBAMBOLATA”…

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timento?

V: Si tratta di incarnazioni diverse! Sono più Veroniche, che in momenti diver-si vengono allo scoperto in vesti nuove, con abiti distinti e altre pose, è un gioco senza fine perché infinite sarebbero le possibilità di travestirsi. L’apparenza è la radice, il gioco e l’apice del traves-timento; il vasto campionario di maschere che indosso mi proiettano in realtà par-

allele, l’importanza di ogni immagine finale è riconducibile ad una ricerca insaziabile di identità.

rubrica a cura di www.roomarte.com

UN ARTISTA “IMBAMBOLATA”…crckrs_084

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E’ tornato a Milano quello che per anni è stato uno dei simboli sportivi più amati.

La Sei Giorni di Milano, battezzata così nel 1961 e con cadenza annuale fino al 1984, si era già fatta rivedere dal 1996 al 1999

per poi sparire, ora è uscita da un break di quasi un decennio e si è tenuta dal 4 al 9 Novembre in occasione del Salone di

Ciclo e Motociclo.

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Quest’anno la Sei Giorni ha pre-

sentato delle modifiche rispetto

al suo test-traino, il Bike4Show di

un anno fa, il Velodromo è stato

ridotto a 166 metri contro i 210

dell’evento passato (praticamente

senza rettilinei, per rendere più

spettacolare e combattuta la

competizione) mentre invece la pen-

denza delle tribune è stata aumen-

tata per offrire al pubblico una

visuale ottimale..

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Il programma agonistico prevedeva tutte

le specialità che arricchiscono le sei gior-

ni: americana, eliminazione, corsa a punti,

sprint, derny e gare a cronometro.

La star dell’edizione 08 è stata senza

dubbio “il grillo di Livorno”, oro olim-

pico ad Atene 2004 e campione del mondo

su strada 2006 e 2007, vincitore anche

del Bike4Show 2007. Paolo Bettini, alla

sua ultima apparizione agonistica, è stato

protagonista di un incidente all’uscita di

una curva nell’ultima prova dell’americana

ma due giorni dopo la caduta è tornato

in pista e si è addirittura aggiudicato la

vittoria dell’americana (insieme allo spag-

nolo Juan Llaneras, suo compagno di

coppia). Sembra proprio che quello del

2008 sia stato il primo passo ufficiale

della nuova Sei Giorni di Milano, per chi se

la fosse persa questi sono alcuni degli

scatti dell’evento, giunto quest’anno alla

sua 29^ edizione.

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Alla fine di Novembre ’08 i team di

FRESHNGOOD.COM e Crackers hanno

collaborato per organizzare un pic-

colo contest di design con premi gen-

tilmente offerti da Nike SB; in partico-

lare, per il primo classificato, lo zaino

‘Buzz Lightyear’: una limited editon su-

per colorata dello ‘Eugene Backpack’

di Nike SB, ispirata al personaggio del

celebre film di animazione Toy Story. Il

“mini-brief” del contest consisteva nel

creare una grafica che avesse come

tema fondante “FRESHNGOOD.COM” e/o

“Crackers”, lasciando totale autonomia

ai partecipanti e alla loro creatività. La

deadline inizialmente era stata fissata

per il 31 dicembre ’08 ma, date le richi-

este e continuando a ricevere lavori a

pochi giorni dal termine, è stato deciso

prorogare al 31 gennaio ’09. Abbiamo

ricevuto di tutto: da semplici loghi a vi-

sual elaboratissimi.. persino un render

dello zaino-premio rivisitato in chiave

“freshngood.com/crackers”. I migliori

lavori sono stati pubblicati su freshn-

good.com, nel loop quotidiano dei post e

in una sezione dedicata alla pagina “proj-

ects”. Dal primo febbraio i vari membri

della Giuria, composta da freshngood.

com, Crackers, NikeSB e 24’7Design.org,

hanno votato segnalando ciascuno la

propria classifica finale; poi, tutte le

classifiche sono state “messe a sistema”,

ottenendo così la Top 3 Finale:

1. Diego Soprana

2. Matteo Pulvirenti

3. Francesco Giannelli

FNG / CRCKRS Design Contest

x NikeSB

1 2

3

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