corso per operatori pastorali della comunicazione

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Corso per Operatori Corso per Operatori Pastorali della Pastorali della Comunicazione Comunicazione Milano, 1 Marzo 2008 Milano, 1 Marzo 2008 Una Comunità nel Giornale: Una Comunità nel Giornale: la Redazione la Redazione

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Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione. Milano, 1 Marzo 2008 Una Comunità nel Giornale: la Redazione. Mi presento. Andrea Rivetta [email protected] 2) Da settembre 1978 collaboratore di media locali religiosi 3) Giornalista dal 1984 - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Corso per Operatori Pastorali Corso per Operatori Pastorali della Comunicazionedella Comunicazione

Milano, 1 Marzo 2008Milano, 1 Marzo 2008

Una Comunità nel Giornale: Una Comunità nel Giornale:

la Redazionela Redazione

Page 2: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Mi presentoMi presento

1)1) Andrea Rivetta Andrea Rivetta [email protected]@rivetta.it

2) Da settembre 1978 collaboratore di 2) Da settembre 1978 collaboratore di media locali religiosimedia locali religiosi

3) Giornalista dal 19843) Giornalista dal 1984

4) Oggi: direttore di 4) Oggi: direttore di Broadcast&Production (rivista Broadcast&Production (rivista

tecnica specializzata) e consulente tecnica specializzata) e consulente editoriale per Multimedia Sanpaolo: editoriale per Multimedia Sanpaolo: Radio Marconi e Telenova Radio Marconi e Telenova

Page 3: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La RedazioneLa Redazione

Volendo dar vita ad un Volendo dar vita ad un Giornale della Comunità, Giornale della Comunità, serve organizzare una serve organizzare una

Redazione? Redazione?

E se si: E se si:

Come? Come?

E perché?E perché?

Page 4: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La RedazioneLa Redazione

La risposta alla prima domanda è: La risposta alla prima domanda è: SISI

Perché per sua natura un “giornale” è il Perché per sua natura un “giornale” è il frutto di un lavoro di squadra frutto di un lavoro di squadra

(altrimenti staremmo parlando di un (altrimenti staremmo parlando di un “blog”, o di un diario personale).“blog”, o di un diario personale).

E questa sarà essenzialmente una E questa sarà essenzialmente una riflessione sulla riflessione sulla Sociologia Sociologia

dell’Organizzazionedell’Organizzazione

Page 5: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La RedazioneLa Redazione

Ci sono vari modi per gestire Ci sono vari modi per gestire la redazione del giornalela redazione del giornale

Così…Così…… … Così…Così…

Page 6: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La RedazioneLa Redazione

… … o così!o così!

Page 7: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La RedazioneLa Redazione

Chi fa la differenza è il Chi fa la differenza è il coordinatorecoordinatore: : affinché tutti mantengano lo affinché tutti mantengano lo

stesso “ritmo” e lo facciano in stesso “ritmo” e lo facciano in armonia armonia

Page 8: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Parola d’ordine: Parola d’ordine: “Organizziamoci!”“Organizziamoci!”

1)1) La struttura organizzativaLa struttura organizzativa

2) Il ruolo del coordinatore2) Il ruolo del coordinatore

3) Essere in dialogo3) Essere in dialogo

4) Team e Team building4) Team e Team building

5) Gestire il conflitto5) Gestire il conflitto

Page 9: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Direttore/Coordinatore

AgendaI Fatti ……Oratorio

RIUNIONE DI REDAZIONE

IL PROGETTO ORGANIZZATIVOIL PROGETTO ORGANIZZATIVO Esistono svariate strutture organizzative possibili Esistono svariate strutture organizzative possibili

per gestire una redazione giornalistica: per gestire una redazione giornalistica: consideriamo il MODELLO DI BASE tra i vari consideriamo il MODELLO DI BASE tra i vari possibili:possibili:

TipografiaDiffusione

Page 10: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

ELEMENTI POSITIVI NEL GRUPPOELEMENTI POSITIVI NEL GRUPPO

1.1. Elevata comunicazione internaElevata comunicazione interna frutto frutto anche dell’esistenza di un “sentire anche dell’esistenza di un “sentire comune”, oltre a dipendenze e legami. comune”, oltre a dipendenze e legami.

““La capacità di comunicare con efficienza è tanto La capacità di comunicare con efficienza è tanto importante quanto la competenza. La importante quanto la competenza. La comunicazione implica sia la comunicazione implica sia la trasmissione di trasmissione di un messaggio chiaroun messaggio chiaro e sintetico sia e sintetico sia lo sforzo lo sforzo di ascoltaredi ascoltare attivamente l’interlocutore” attivamente l’interlocutore”

Sebastian Nokes – Alan Greenwood Sebastian Nokes – Alan Greenwood

Insegnanti e Consulenti di Project Management in UKInsegnanti e Consulenti di Project Management in UK

Page 11: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

2.2. FiduciaFiducia

L’L’integrazione internaintegrazione interna è una leva è una leva fondamentale di successo per una fondamentale di successo per una redazione. redazione.

Per integrazione interna si Per integrazione interna si intendono livelli di collaborazione e intendono livelli di collaborazione e di fiducia tali da rendere il gruppo di fiducia tali da rendere il gruppo un unico elemento coesoun unico elemento coeso

Page 12: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

3.3. Diffusione della delegaDiffusione della delega e e ragionevoli ragionevoli margini di autonomiamargini di autonomia individuale, visti i connotati non individuale, visti i connotati non professionali tipici di questo tipo di professionali tipici di questo tipo di esperienze.esperienze.

Alla delega segue necessariamente Alla delega segue necessariamente l’autorità di poter prendere l’autorità di poter prendere decisioni autonome per il decisioni autonome per il raggiungimento dell’obiettivo. raggiungimento dell’obiettivo.

Page 13: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

4. 4. Propensione al lavoro di Propensione al lavoro di gruppogruppo per la presenza di persone per la presenza di persone con competenze e caratteristiche con competenze e caratteristiche diverse.diverse.

5. 5. Capacità di operare in seno ad Capacità di operare in seno ad un gruppo e ad un programmaun gruppo e ad un programma (calendario editoriale, decisioni in (calendario editoriale, decisioni in RdR,…).RdR,…).

Page 14: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

ELEMENTI NEGATIVI NEL GRUPPOELEMENTI NEGATIVI NEL GRUPPO

L’ambiente organizzativo in cui opera L’ambiente organizzativo in cui opera ogni gruppo di lavoro è, per sua ogni gruppo di lavoro è, per sua natura, caratterizzato da:natura, caratterizzato da:

Instabilità Instabilità AmbiguitàAmbiguità ConflittualitàConflittualità

Page 15: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

ELEMENTI POSITIVI NEL GRUPPOELEMENTI POSITIVI NEL GRUPPO

L’operatività del L’operatività del responsabile del grupporesponsabile del gruppo si si svolge nel contesto di un “mercato” nel quale svolge nel contesto di un “mercato” nel quale sono scambiate soddisfazioni e doveri, ad un sono scambiate soddisfazioni e doveri, ad un “prezzo” che viene di volta in volta stabilito sulla “prezzo” che viene di volta in volta stabilito sulla base di logiche governate dal gioco dei personali base di logiche governate dal gioco dei personali interessi dei partecipanti, soprattutto in quanto interessi dei partecipanti, soprattutto in quanto volontari.volontari.

Il Coordinatore deve riuscire a realizzare gli Il Coordinatore deve riuscire a realizzare gli obiettivi, ricorrendo ad un’azione “politica” tesa obiettivi, ricorrendo ad un’azione “politica” tesa ad orientare il comportamento dei diversi ad orientare il comportamento dei diversi interlocutori nella direzione più favorevole.interlocutori nella direzione più favorevole.

Page 16: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Il Coordinatore della RedazioneIl Coordinatore della Redazione

Chi è?Chi è?

Quali sono le sue competenze?Quali sono le sue competenze?

Che ruolo ha nel gruppo?Che ruolo ha nel gruppo?

E’ un leader?E’ un leader?

Page 17: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

IL COORDINATOREIL COORDINATORE

Il coordinatore è il Il coordinatore è il gestore/responsabile gestore/responsabile del gruppodel gruppo, colui che , colui che individuaindividua, , impegnaimpegna e e coordinacoordina le risorse al fine del le risorse al fine del conseguimento degli obiettivi. conseguimento degli obiettivi.

Il potere del coordinatore si fonda poco Il potere del coordinatore si fonda poco sull’autoritarismo (l’autorità è più o meno sull’autoritarismo (l’autorità è più o meno forte a seconda del tipo di struttura, forte forte a seconda del tipo di struttura, forte o debole, e dunque – nel nostro caso – o debole, e dunque – nel nostro caso – tendenzialmente debole) e molto tendenzialmente debole) e molto sull’sull’autorevolezzaautorevolezza..

Page 18: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Il coordinatore deve possedere le Il coordinatore deve possedere le conoscenze pratiche essenzialiconoscenze pratiche essenziali, , indispensabili alla comprensione e indispensabili alla comprensione e conduzione delle attività del ruolo e conduzione delle attività del ruolo e certamente certamente buone capacità gestionali e buone capacità gestionali e relazionalirelazionali, determinate dalle , determinate dalle caratteristiche di complessità che sono caratteristiche di complessità che sono tipiche dell’organizzazione editoriale. tipiche dell’organizzazione editoriale.

Le competenze del Le competenze del coordinatorecoordinatore

Page 19: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Le competenze del coordinatoreLe competenze del coordinatore

Al coordinatore deve essere riconosciuto un diffuso Al coordinatore deve essere riconosciuto un diffuso ruolo di ruolo di leaderleader, che gli permetta di confrontarsi , che gli permetta di confrontarsi

con persone diverse, di coinvolgerle e di con persone diverse, di coinvolgerle e di motivarle.motivarle.

Le Le abilità personaliabilità personali sono essenzialmente: sono essenzialmente:• consapevolezza di sé;consapevolezza di sé;• padronanza di sé;padronanza di sé;• motivazione;motivazione;• empatia;empatia;• socialità.socialità.

Conoscere se stessi è saggezza. Per padroneggiare Conoscere se stessi è saggezza. Per padroneggiare sé stessi occorre una forza interioresé stessi occorre una forza interiore” ”

dal “Tao Te Ching” di Lao Tzudal “Tao Te Ching” di Lao Tzu

Page 20: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Il coordinatore è la persona Il coordinatore è la persona responsabileresponsabile della Redazione della Redazione e deve svolgere dei classici compiti gestionali:e deve svolgere dei classici compiti gestionali:

compiti di pianificazione e programmazione;compiti di pianificazione e programmazione; compiti di organizzazione delle risorse (umane, tecniche, compiti di organizzazione delle risorse (umane, tecniche,

economico-finanziarie);economico-finanziarie); compiti di direzione e guida;compiti di direzione e guida; compiti di controllo (del rispetto di tempi, costi, specifiche)compiti di controllo (del rispetto di tempi, costi, specifiche)

Il Ruolo del CoordinatoreIl Ruolo del Coordinatore

Page 21: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Al Coordinatore sono richieste abilità Al Coordinatore sono richieste abilità gestionali,gestionali, organizzative, relazionali e tecnicheorganizzative, relazionali e tecniche..

Certamente deve saper esercitare un riconosciuta Certamente deve saper esercitare un riconosciuta leadershipleadership

La leadership consiste “nel saper creare un La leadership consiste “nel saper creare un gruppo al quale le persone desiderino gruppo al quale le persone desiderino appartenere” appartenere”

G. PajouG. PajouPresidente di una multinazionale farmaceuticaPresidente di una multinazionale farmaceutica

Il Coordinatore è il leader della redazione

Page 22: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La La leadershipleadership si fonda su 4 pilastri: si fonda su 4 pilastri:

1.1. CompetenzaCompetenza

2.2. AutorevolezzaAutorevolezza

3.3. EsempioEsempio

4.4. Creatività Creatività

Page 23: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La La competenzacompetenza: : non può esistere non può esistere un leader incompetenteun leader incompetente, il , il coordinatore deve dimostrare al coordinatore deve dimostrare al gruppo di lavoro di avere le gruppo di lavoro di avere le competenze necessarie: tecniche e competenze necessarie: tecniche e intellettuali.intellettuali.

Page 24: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

L’L’autorevolezzaautorevolezza: l’autorevolezza : l’autorevolezza non si impone, ma si merita ed è il non si impone, ma si merita ed è il risultato di azioni efficaci, queste risultato di azioni efficaci, queste sono legate alle capacità personali sono legate alle capacità personali (conoscenza di sé e autocontrollo), e (conoscenza di sé e autocontrollo), e alle capacità di gestire le relazioni e alle capacità di gestire le relazioni e di stimolare il gruppo ad agire.di stimolare il gruppo ad agire.

Page 25: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

L’L’esempioesempio: il coordinatore è : il coordinatore è giudicato per ciò che fa e non solo giudicato per ciò che fa e non solo per ciò che dice; il comportamento per ciò che dice; il comportamento deve essere coerente con la parola e deve essere coerente con la parola e fondamentalmente ispirato all’equità.fondamentalmente ispirato all’equità.

Page 26: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La La creativitàcreatività: essere creativi significa : essere creativi significa avvalersi della propria esperienza e dei avvalersi della propria esperienza e dei contributi degli altri per elaborare contributi degli altri per elaborare proposte originaliproposte originali. .

Page 27: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

ESSERE COMUNICATORIESSERE COMUNICATORI

È impossibile non comunicare:È impossibile non comunicare:

vivere è comunicazionevivere è comunicazione

L’efficacia del processo di comunicazione si misura L’efficacia del processo di comunicazione si misura sulla base dei messaggi andati a buon fine, non di sulla base dei messaggi andati a buon fine, non di quelli trasmessiquelli trasmessi

In un gruppo il presupposto di efficienza è unaIn un gruppo il presupposto di efficienza è una

BUONA COMUNICAZIONEBUONA COMUNICAZIONE……

Page 28: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

… … MA RICORDANDO CHE MA RICORDANDO CHE IL COME PREVALE SUL COSAIL COME PREVALE SUL COSA

Contenuto del

messaggio10%

Gestualità60%

Tono di voce30%

Page 29: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

I FATTORI DISTORCENTII FATTORI DISTORCENTI

1.1. La percezioneLa percezione2.2. Lo stato interno del destinatarioLo stato interno del destinatario3.3. Il canale trasmissivoIl canale trasmissivo4.4. L’ambiente fisicoL’ambiente fisico5.5. Il linguaggio non verbaleIl linguaggio non verbale

Page 30: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

1 La1 La Percezione Percezione: non a tutte le : non a tutte le informazioni ricevute viene riservato lo informazioni ricevute viene riservato lo stesso livello di stesso livello di attenzioneattenzione. E’ abbastanza . E’ abbastanza raro che lo stesso messaggio venga raro che lo stesso messaggio venga decifrato nell’identico modo da destinatari decifrato nell’identico modo da destinatari diversi.diversi.

2 Lo2 Lo stato interno del destinatario stato interno del destinatario: : l’atteggiamento del destinatario del l’atteggiamento del destinatario del messaggio influisce sull’efficacia della messaggio influisce sull’efficacia della comunicazione. L’atteggiamento può comunicazione. L’atteggiamento può essere ad esempio di attenzione-essere ad esempio di attenzione-disattenzione, contrarietà-benevolenza, disattenzione, contrarietà-benevolenza, serenità-irritazione, freddezza-fervore ecc.serenità-irritazione, freddezza-fervore ecc.

Page 31: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

3 Il 3 Il canale trasmissivocanale trasmissivo: i canali utilizzabili : i canali utilizzabili nel processo di comunicazione sono nel processo di comunicazione sono soltanto quattro: verbale, testuale, visivo e soltanto quattro: verbale, testuale, visivo e corporeo. Tutti vanno egualmente curati.corporeo. Tutti vanno egualmente curati.

4 L’4 L’Ambiente fisicoAmbiente fisico: la presenza e la : la presenza e la disposizione dell’ambiente in cui avviene disposizione dell’ambiente in cui avviene la comunicazione incide sull’efficacia del la comunicazione incide sull’efficacia del messaggio. messaggio. La preparazione dell’ambiente La preparazione dell’ambiente fisico deve essere studiata per favorire la fisico deve essere studiata per favorire la partecipazione di tutti i soggetti che partecipazione di tutti i soggetti che costituiscono il teamcostituiscono il team..

Page 32: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

5 Il 5 Il linguaggio non verbalelinguaggio non verbale: il linguaggio : il linguaggio non verbale è costituito dall’insieme di non verbale è costituito dall’insieme di gesti, espressioni e modalità di uso della gesti, espressioni e modalità di uso della voce che veicolano il messaggio. voce che veicolano il messaggio.

Questi segnali possono essere coerenti Questi segnali possono essere coerenti oppure incoerenti con il contenuto del oppure incoerenti con il contenuto del messaggio verbale. Il linguaggio non messaggio verbale. Il linguaggio non verbale viene utilizzato per:verbale viene utilizzato per:

comunicare le proprie emozionicomunicare le proprie emozioni manifestare la propria manifestare la propria

disponibilità/indisponibilitàdisponibilità/indisponibilità accompagnare e sottolineare accompagnare e sottolineare

l’enunciazione verbalel’enunciazione verbale

Page 33: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La gestione della comunicazioneLa gestione della comunicazione

Il Coordinatore deve essere Il Coordinatore deve essere consapevole delle consapevole delle problematiche problematiche legate alla comunicazione e deve legate alla comunicazione e deve pertanto prevedere le pertanto prevedere le forme di forme di interazioneinterazione migliori al fine di ottenere migliori al fine di ottenere una comunicazione una comunicazione efficaceefficace. Deve . Deve cioè pianificare i cioè pianificare i momenti ed i mezzimomenti ed i mezzi (riunioni, e-mail, lettere, incontri (riunioni, e-mail, lettere, incontri informali ecc..) che caratterizzeranno informali ecc..) che caratterizzeranno il progetto. il progetto.

Page 34: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

““Domani mi venite con le mani in faccia, Domani mi venite con le mani in faccia, gridando: “ma come? Che avete inteso? gridando: “ma come? Che avete inteso? Non mi avevate detto così e così?”Non mi avevate detto così e così?”Così e così, perfettamente. Ma il guajo è Così e così, perfettamente. Ma il guajo è che voi, caro, non saprete mai, né io vi che voi, caro, non saprete mai, né io vi potrò mai comunicare come si traduca in potrò mai comunicare come si traduca in me quello che voi mi dite. Non avete me quello che voi mi dite. Non avete parlato turco, no. Abbiamo usato, io e voi parlato turco, no. Abbiamo usato, io e voi la stessa lingua, le stesse parole. Ma che la stessa lingua, le stesse parole. Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io riempite del senso vostro, nel dirmele; e io nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto del senso mio. Abbiamo creduto d’intenderci; non ci siamo intesi affatto.d’intenderci; non ci siamo intesi affatto.

L. PirandelloL. Pirandello – – Uno, nessuno, Uno, nessuno, centomilacentomila

Page 35: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

IL LAVORO IN GRUPPOIL LAVORO IN GRUPPO Essere una Redazione determina una Essere una Redazione determina una

“filosofia” operativa di cui parte essenziale “filosofia” operativa di cui parte essenziale e pregnante è il lavoro di gruppo.e pregnante è il lavoro di gruppo.

EtimologiaEtimologia: qualcuno ha individuato : qualcuno ha individuato l’origine della parola l’origine della parola gruppogruppo nel termine nel termine italiano italiano groppogroppo (groviglio, annodatura), (groviglio, annodatura), parola a cui si può associare la parola a cui si può associare la caratteristica di compattezza, ma anche di caratteristica di compattezza, ma anche di complessità.complessità.

Page 36: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Definizione di RedazioneDefinizione di Redazione

Una Una REDAZIONEREDAZIONE è definibile come un è definibile come un insieme di persone:insieme di persone:

integrate ed interdipendenti;integrate ed interdipendenti; legate a un senso di appartenenza;legate a un senso di appartenenza; con valori, norme e ruoli dichiarati, con valori, norme e ruoli dichiarati,

negoziati e condivisi;negoziati e condivisi; impegnate a raggiungere obiettivi scelti e impegnate a raggiungere obiettivi scelti e

assegnati;assegnati; motivate.motivate.

Page 37: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Dall’interazioneDall’interazione

All’integrazioneAll’integrazione

Essere una “vera” RedazioneEssere una “vera” Redazione

Page 38: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La gestione di un gruppo di lavoro impone, perché si realizzi La gestione di un gruppo di lavoro impone, perché si realizzi un effettivo processo di lavoro di squadra, che i soggetti un effettivo processo di lavoro di squadra, che i soggetti che lo compongono sviluppino legami di che lo compongono sviluppino legami di integrazioneintegrazione superando la semplice superando la semplice interazioneinterazione..

L’interazioneL’interazione, propria del gruppo, si limita a percepire la , propria del gruppo, si limita a percepire la presenzapresenza degli altri, mentre degli altri, mentre l’integrazionel’integrazione si fonda sul si fonda sul convincimento di una convincimento di una reciproca necessitàreciproca necessità: all’interno di una : all’interno di una Redazione si assiste al passaggio da una semplice Redazione si assiste al passaggio da una semplice aggregazione di singoli individui, allo aggregazione di singoli individui, allo scambioscambio e alla e alla collaborazionecollaborazione tra gli stessi, con la partecipazione attiva tra gli stessi, con la partecipazione attiva di tutti i membri. di tutti i membri.

L’evoluzione da “insieme di individui” a “team” si fonda L’evoluzione da “insieme di individui” a “team” si fonda sull’sull’integrazioneintegrazione, e cioè sulla , e cioè sulla presa di coscienza da parte presa di coscienza da parte dei singoli individui di avere bisogno gli uni degli altridei singoli individui di avere bisogno gli uni degli altri per il per il raggiungimento dell’obiettivo comune.raggiungimento dell’obiettivo comune.

Essere una “vera” RedazioneEssere una “vera” Redazione

Page 39: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Sia detto che il processo evolutivo che Sia detto che il processo evolutivo che trasforma un insieme di persone in un “team trasforma un insieme di persone in un “team di progetto”, nel nostro caso in una di progetto”, nel nostro caso in una RedazioneRedazione, , non si attiva in modo spontaneonon si attiva in modo spontaneo. .

La sua gestione inoltre è un La sua gestione inoltre è un processo processo continuocontinuo..

Diventare una “vera” Redazione: un Diventare una “vera” Redazione: un tipico processo di Team Buildingtipico processo di Team Building

Page 40: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Le fasi di crescita di una RedazioneLe fasi di crescita di una Redazione

Fase costituenteFase costituente In questa fase non si può ancora parlare di team ma di un In questa fase non si può ancora parlare di team ma di un

insieme di persone con un compito in comune. I insieme di persone con un compito in comune. I componenti del gruppo si trovano spezzo in una situazione componenti del gruppo si trovano spezzo in una situazione prevalente di insicurezza. prevalente di insicurezza. Atteggiamento esplorativoAtteggiamento esplorativo..

Fase di identificazioneFase di identificazione Superata la prima fase gli individui incominciano ad esporsi Superata la prima fase gli individui incominciano ad esporsi

e a ricercare delle modalità di relazione più approfondite, si e a ricercare delle modalità di relazione più approfondite, si apprezzano le diverse competenze, si rafforza l’impegno e i apprezzano le diverse competenze, si rafforza l’impegno e i legami. legami. Atteggiamento di convincimentoAtteggiamento di convincimento..

In queste due prime fasi si diffondono le informazioni e si In queste due prime fasi si diffondono le informazioni e si elaborano i primi modelli e le prime mappe comuni elaborano i primi modelli e le prime mappe comuni

Page 41: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Fase di coaguloFase di coagulo A questo livello si può parlare di team. Questa A questo livello si può parlare di team. Questa

fase è caratterizzata da un alto livello di fase è caratterizzata da un alto livello di confronto senza timori. I gruppi sono “caldi” si confronto senza timori. I gruppi sono “caldi” si affrontano i problemi, si liberano le potenzialità affrontano i problemi, si liberano le potenzialità individuali, il gruppo sa gestire i conflitti, si individuali, il gruppo sa gestire i conflitti, si risolvono i problemi. risolvono i problemi. Atteggiamento di confermaAtteggiamento di conferma..

Fase di maturitàFase di maturità La Redazione matura la consapevolezza di essere La Redazione matura la consapevolezza di essere

un’entità, e l’individuo si riconosce nel gruppo e un’entità, e l’individuo si riconosce nel gruppo e sente di appartenervi, l’energia si sposta anche sente di appartenervi, l’energia si sposta anche verso un riconoscimento all’esterno del valore verso un riconoscimento all’esterno del valore gruppo. gruppo. Atteggiamento di affermazioneAtteggiamento di affermazione..

Page 42: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

IL COMMITMENT E LA MOTIVAZIONEIL COMMITMENT E LA MOTIVAZIONE

Uno degli aspetti più ardui del ruolo di Uno degli aspetti più ardui del ruolo di Coordinatore è quello dell’Coordinatore è quello dell’impegnoimpegno per i per i singoli apporti al progetto: il cosiddetto singoli apporti al progetto: il cosiddetto commitmentcommitment . .

La parola motivazionemotivazione deriva dal latino dal latino moveremovere che significa “muovere”, che significa “muovere”, incorpora quindi un senso di movimento incorpora quindi un senso di movimento che porta all’azione che porta ad agireche porta all’azione che porta ad agire

IL COORDINATORE DEVE OTTENERE IMPEGNO E IL COORDINATORE DEVE OTTENERE IMPEGNO E MOTIVAZIONEMOTIVAZIONE

Page 43: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Come deve agire il Coordinatore per creare un Come deve agire il Coordinatore per creare un team? Per ottenere impegno e motivazione?team? Per ottenere impegno e motivazione?

• Obiettivi chiari:Obiettivi chiari: la definizione di obiettivi la definizione di obiettivi accettati ha un impatto motivazionale forte.accettati ha un impatto motivazionale forte.

• Per ottenere un buon lavoro di team è Per ottenere un buon lavoro di team è necessario aver stabilito necessario aver stabilito procedure, regole procedure, regole e consuetudinie consuetudini in merito all’attività. in merito all’attività.

• Ogni Coordinatore deve valorizzare Ogni Coordinatore deve valorizzare le capacità le capacità individualiindividuali, la , la creativitàcreatività ma anche le ma anche le sinergie sinergie di gruppodi gruppo e consentire la libera espressione e consentire la libera espressione dei membri.dei membri.

Page 44: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

• Gestione corretta delle riunioni di RedazioneGestione corretta delle riunioni di Redazione:: chiarezza – ordine del giorno e obiettivi della riunionechiarezza – ordine del giorno e obiettivi della riunione dialogo apertodialogo aperto favorire le critiche costruttivefavorire le critiche costruttive affrontare i problemiaffrontare i problemi Continuità – evitare le interruzioni Continuità – evitare le interruzioni PuntualitàPuntualità

• Partire con il piede giustoPartire con il piede giusto: : Organizzare un incontro di lancio, che se gestito Organizzare un incontro di lancio, che se gestito

correttamente ha un forte valore simbolico. correttamente ha un forte valore simbolico. Necessario perché i membri si conoscano e si Necessario perché i membri si conoscano e si incontrino dal vivo. incontrino dal vivo.

Elementi organizzativi e ambientali per la gestione del gruppo di lavoro

Page 45: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Altri aspettiAltri aspetti

Numero dei partecipantiNumero dei partecipanti • Indicativamente una riunione di redazione efficace può Indicativamente una riunione di redazione efficace può

funzionare da un minimo di 4 ad un massimo di 8 funzionare da un minimo di 4 ad un massimo di 8 collaboratori (e crescere con la maturità del gruppo)collaboratori (e crescere con la maturità del gruppo)

Luogo e StruttureLuogo e Strutture• Va individuata una Va individuata una sede abitualesede abituale: uno spazio dedicato al : uno spazio dedicato al

lavoro di Redazione e ai suoi membri, dove ci si riunisce lavoro di Redazione e ai suoi membri, dove ci si riunisce e si scambiano le idee. e si scambiano le idee.

• Va organizzato Va organizzato un archivioun archivio per i materiali e la per i materiali e la documentazione. Ideale se alle pareti possono essere documentazione. Ideale se alle pareti possono essere affisse immagini del giornale, il Calendario editoriale, i affisse immagini del giornale, il Calendario editoriale, i Memo, ecc. ecc. Memo, ecc. ecc.

• Bene se si dispone di: una Bene se si dispone di: una tavola rotondatavola rotonda, di un Pc con , di un Pc con stampante, e di una lavagna. stampante, e di una lavagna.

Page 46: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La Gestione di Confronto e ConflittoLa Gestione di Confronto e ConflittoLa dinamica di relazione genera La dinamica di relazione genera

inevitabilmente il inevitabilmente il CONFRONTO…CONFRONTO…

… … ma accade che il confronto ma accade che il confronto evolva in un vero e proprio evolva in un vero e proprio

CONFLITTO!CONFLITTO!

Page 47: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

La Gestione di Confronto e ConflittoLa Gestione di Confronto e ConflittoIl conflitto è alla radice del lavoro di Gruppo!Il conflitto è alla radice del lavoro di Gruppo!

Tipica dell’organizzazione è la tendenza Tipica dell’organizzazione è la tendenza all’insorgenza di confronti che possono evolvere all’insorgenza di confronti che possono evolvere in conflitti. in conflitti.

Il conflitto costituisce una parte Il conflitto costituisce una parte intrinseca ed intrinseca ed essenzialeessenziale del lavoro di gruppo in quanto del lavoro di gruppo in quanto assicura lo stimolo al fareassicura lo stimolo al fare..

Inoltre la conflittualità indica se i componenti Inoltre la conflittualità indica se i componenti siano interessati o meno al successo del lavoro siano interessati o meno al successo del lavoro comune. Senza contatto e senza relazione non c’è comune. Senza contatto e senza relazione non c’è conflitto e le probabilità che esso insorga sono conflitto e le probabilità che esso insorga sono maggiori quanto più i soggetti sono integrati tra maggiori quanto più i soggetti sono integrati tra loro.loro.

Page 48: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

Elementi positivi del conflitto:Elementi positivi del conflitto:

stimola stimola la comunicazionela comunicazione tra i membri del tra i membri del gruppo;gruppo;

favorisce la favorisce la comprensione reciprocacomprensione reciproca e rende più e rende più incisiva l’azione;incisiva l’azione;

gioca anche un ruolo importante nel processo di gioca anche un ruolo importante nel processo di sviluppo del sviluppo del senso di appartenenzasenso di appartenenza;;

sviluppa sviluppa la creatività individuale e collettivala creatività individuale e collettiva;; innalza innalza il livello di qualitàil livello di qualità delle decisioni assunte. delle decisioni assunte.

Si è dimostrato che le Si è dimostrato che le performanceperformance migliori si migliori si ottengono in un clima di ottengono in un clima di conflittualità mediaconflittualità media, , mentre troppo conflitto o troppo poco indicono mentre troppo conflitto o troppo poco indicono negativamente sul risultato negativamente sul risultato

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Modi di Risoluzione dei ConflittiModi di Risoluzione dei Conflitti ConfrontoConfronto: affrontare apertamente il conflitto : affrontare apertamente il conflitto

(faccia a faccia) che deve essere risolto, per cui (faccia a faccia) che deve essere risolto, per cui le parti accettano di sviscerare il loro disaccordo le parti accettano di sviscerare il loro disaccordo con l’obiettivo di trovare un punto d’incontro con l’obiettivo di trovare un punto d’incontro che assicuri la “vittoria” di entrambe le parti;che assicuri la “vittoria” di entrambe le parti;

CompromessoCompromesso: contrattare e ricercare : contrattare e ricercare soluzioni che consentano una qualche soluzioni che consentano una qualche soddisfazione per le parti, in situazione di stallo soddisfazione per le parti, in situazione di stallo essere disposti a dare qualche cosa per essere disposti a dare qualche cosa per ottenere qualcosa;ottenere qualcosa;

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Modi di Risoluzione dei ConflittiModi di Risoluzione dei Conflitti

AttenuazioneAttenuazione: evitare le aree di divergenza e : evitare le aree di divergenza e sottolineare i punti di accordo. “Siamo d’accordo sottolineare i punti di accordo. “Siamo d’accordo su tre dei cinque punti e non c’è motivo per cui su tre dei cinque punti e non c’è motivo per cui non possiamo accordarci anche sugli ultimi due non possiamo accordarci anche sugli ultimi due punti” L’appianamento non risolve punti” L’appianamento non risolve necessariamente un conflitto, ma tenta di necessariamente un conflitto, ma tenta di convincere entrambe le parti a rimanere al tavolo convincere entrambe le parti a rimanere al tavolo delle trattative perché una soluzione è possibiledelle trattative perché una soluzione è possibile

PressionePressione: cercare di far prevalere il proprio : cercare di far prevalere il proprio punto di vista con il rischio di “perdere”punto di vista con il rischio di “perdere”

RinunciaRinuncia: recedere da un disaccordo reale o : recedere da un disaccordo reale o potenzialepotenziale

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Il Coordinatore dovrà quindi essere attento a Il Coordinatore dovrà quindi essere attento a quali conflitti potranno nascere, a quando quali conflitti potranno nascere, a quando e come risolverli.e come risolverli.

La gestione dei conflittiLa gestione dei conflitti passa attraverso passa attraverso una una attenta e corretta pianificazione attenta e corretta pianificazione dell’attivitàdell’attività nella quale siano nella quale siano chiaramente evidenziate chiaramente evidenziate le responsabilità le responsabilità ed i ruolied i ruoli. .

Anticipare il conflittoAnticipare il conflitto

… … e spesso sdrammatizzare con l’umorismo e spesso sdrammatizzare con l’umorismo può aiutare…può aiutare…

Page 52: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

1) Una REDAZIONE è 1) Una REDAZIONE è NECESSARIANECESSARIA alla alla realizzazione di un giornalerealizzazione di un giornale

CONCLUSIONICONCLUSIONI

2) La figura chiave è il 2) La figura chiave è il CoordinatoreCoordinatore

3) Condizione d’obbligo: il 3) Condizione d’obbligo: il dialogodialogo tra tutti tra tutti

4) Prima ancora che “fare il giornale” 4) Prima ancora che “fare il giornale”

bisogna impegnarsi a “bisogna impegnarsi a “fare squadrafare squadra””

5) Il 5) Il conflittoconflitto nel gruppo c’è, ma non va temuto: nel gruppo c’è, ma non va temuto:

è spesso inevitabile, ma anche MOLTO UTILEè spesso inevitabile, ma anche MOLTO UTILE

Page 53: Corso per Operatori Pastorali della Comunicazione

ECCO UN ESEMPIO PRATICO:ECCO UN ESEMPIO PRATICO:

La Redazione del Giornale della La Redazione del Giornale della Comunità di Merate “Comunità di Merate “All’Ombra All’Ombra della Torredella Torre”, quest’anno al ”, quest’anno al 100° anno di edizione!100° anno di edizione!

Dal lavoro di una Dal lavoro di una buona Redazione…buona Redazione…

… … nasce un buon nasce un buon Giornale della Giornale della ComunitàComunità

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GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE