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Corso base di ESCURSIONISMO 2018 ELEMENTI DI ORIENTAMENTO 1 A.E. Roberto Gallani

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Corso base di ESCURSIONISMO 2018

ELEMENTI DI ORIENTAMENTO

1

A.E. Roberto Gallani

Il Sole, sorgente di luce e calore, da sempre riconosciuto come il motore dei cicli naturali .“Orientamento”, inteso come la tendenza a

spostarsi in direzione del punto da cui sorge il sole. 2

3

IMPARARE AD ORIENTARSI

�individuare il percorso migliore per

raggiungere la meta;

�essere in grado di proseguire il cammino

muovendosi in sicurezza in un territorio poco

noto e/o sconosciuto, anche in condizioni di

scarsa visibilità ( nebbia e/o oscurità).

�conoscere sempre la propria

posizione;

STRUMENTI ESSENZIALI

CARTA TOPOGRAFICA

BUSSOLA

ALTIMETRO

4

I PUNTI CARDINALI

• Nord = 0° o 360° N

• Est = 90° E

• Sud = 180° S

• Ovest = 270° W

5

I PUNTI CARDINALI - 1

6

Nord = 0° o 360°

Est = 90°

Sud = 180°

Ovest = 270°

LA ROSA DEI VENTI

7

POSIZIONE E AZIMUT

8

Rappresentazione di punti su

un piano cartesiano

RRappresentazione di punti

nello spazio tridimensionale

La capacità di determinare la propria posizione, conoscendo quella di

altri punti, sta alla base delle moderne tecniche di orientamento.

9

METODO DELLA TRIANGOLAZIONE

Il punto d’incrocio tra le linee congiungenti i punti A,

B, C ed il punto di misura, indica la nostra posizione.

10

L’azimut di un punto è l’angolo formato tra la direzione del Nord e

la direzione del punto d’interesse. Si misura in senso orario

11

Azimut

40°

ESERCIZI SUGLI ANGOLI

12

180 135

225 340

270 45

90 315

Abbinare ad ogni lettera il valore corrispondente in gradi.

IL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE

Il campo geomagnetico è un fenomeno fisico naturale del pianeta Terra.

13

I poli magnetici non sono coincidenti con quelli geografici e

non sono statici: il loro con asse è inclinato di 11,5°rispetto all'asse di rotazione terrestre.

14

15

La declinazione magnetica è l’angolo compreso tra l’asse di

rotazione terrestre e l’asse magnetico. In base alla posizione

di misura può essere orientale o occidentale.

16

Attualmente per la maggior parte delle località

italiane la declinazione magnetica non supera i

2°ed è pertanto trascurabile.

La deriva del polo Nord magnetico

LA BUSSOLA

-ago magnetico (punta il nord magnetico ed è indicato da una freccia rossa)

-quadrante girevole con scala graduata suddivisa in 360 gradi

-freccia di orientamento e linee meridiane sul fondo del quadrante girevole

freccia di direzione-

scale graduate e righello-

-base trasparente in plastica (bosso)

-scala di declinazione

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1) indicare la direzione del Nord magnetico e, applicando la correzione della declinazione magnetica, del Nord geografico;

18

2) determinare l’angolo compreso tra questa direzione e quella di qualsiasi altro oggetto noto preso come riferimento (AZIMUT)

Deve permettere:

Operazioni effettuabili con la bussola

19

1) RICERCA DEL NORD

Tenere la bussola in orizzontale, con la

linea di mira puntata davanti a se.

Ruotare la ghiera della cassa fino a far

coincidere la freccia di orientamento

con la linea di mira.

Girare su se stessi sino a far coincidere

la punta dell’ago che indica il Nord con

la freccia di orientamento (e quindi

anche con la linea di mira).

Operazioni effettuabili con la bussola

20

2) ORIENTARE LA CARTINA

Ruotare la ghiera fino a far coincidere

linea di mira con la freccia di

orientamento

Sovrapporre la bussola alla cartina, con

la linea di mira orientata verso la parte

superiore della carta

Tenendo carta e bussola fermi tra loro

ed in piano, ruotare su se stessi sino a

che l’ago magnetico (N) sia sovrapposto

alla freccia di orientamento, lungo la

linea di mira.

Operazioni effettuabili con la bussola

21

3.0) RICERCA DELLA DIREZIONE DEL PUNTO DA RAGGIUNGERE

Questa tecnica si usa per pianificare la rotta da casa, oppure in caso di invisibilità diretta del punto di destinazione. A) punto di stazione; B) punto di

destinazione.

Operazioni effettuabili con la bussola

22

3.1) RICERCA DELLA DIREZIONE DEL PUNTO DA RAGGIUNGERE

Unire i due punti A e B ed allineare il lato della bussola parallelamente alla freccia di

direzione, o linea di mira, “F”

Operazioni effettuabili con la bussola

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3.2) RICERCA DELLA DIREZIONE DEL PUNTO DA RAGGIUNGERE

Tenendo ferme carta e bussola, ruotare la ghiera portando la freccia di orientamento in

direzione del nord della carta (linee meridiane parallele al reticolato della carta).

Operazioni effettuabili con la bussola

24

3.3) RICERCA DELLA DIREZIONE DEL PUNTO DA RAGGIUNGERE

Rilevare sulla ghiera graduata, in corrispondenza dell’intersezione con la linea di mira,

l’azimut della destinazione scelta.

~ 56°

Tale valutazione è anche possibile con l’uso di un comune goniometro.

Operazioni effettuabili con la bussola

25

4.0) AZIMUT DEL PUNTO «B» DAL PUNTO «A» E RIPORTO SULLA

CARTINA.

1) Mirare il punto scelto B dal punto noto A (nostra posizione)

B

2) Senza spostare la bussola, in posizione orizzontale, ruotare la ghiera fino a che l’ago

magnetico che indica il nord non sia sovrapposto alla freccia di orientamento

Azimut= 56°

3) L’angolo che si legge sulla ghiera graduata è l’ azimut del punto scelto

A

Operazioni effettuabili con la bussola

26

4.1) AZIMUT DEL PUNTO «B» DAL PUNTO «A» E RIPORTO SULLA

CARTINA.

1) Determinato l’Azimut, senza più toccare la ghiera, sovrapporre la bussola alla cartina con il

lato lungo coincidente con il punto noto A (la nostra posizione).

2) Ruotare ora la bussola attorno al punto A (che funge da perno virtuale), fino a che le linee

meridiane siano parallele ai meridiani del reticolo della cartina.

linee meridiane

Operazioni effettuabili con la bussola

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4.2) AZIMUT DEL PUNTO «B» DAL PUNTO «A» E RIPORTO SULLA

CARTINA.

1) La linea congiungente i punti A e B così tracciata sulla mappa rappresenta l’azimut del

punto B scelto dalla nostra posizione A: tale direzione intercetta sulla carta il nostro punto

B, permettendo di riconoscerlo nella quota 2740 m.

Operazioni effettuabili con la bussola

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4.3) CONTROAZIMUT DI UN PUNTO

Si definisce con il termine controazimut (o azimut reciproco) l'angolo che forma il nord con la direzione

opposta all’azimut.

Controazimut = azimut + 180° se l'azimut è inferiore a 180°.

Controazimut = azimut - 180° se l'azimut è superiore a 180°.

Il controazimut indica la direzione da seguire per percorrere a ritroso il tracciato d’andata, riportandoci

al punto di partenza.

Operazioni effettuabili con la bussola

29

5.0) RICERCA DELLA PROPRIA POSIZIONE NOTI UN PUNTO DI

RIFERIMENTO ED IL TRACCIATO DEL SENTIERO.

Per determinare la propria posizione sulla carta sono sempre necessarie almeno due

informazioni. In questo caso, determinato l’azimut del punto di riferimento, si interseca la

retta congiungente così determinata con il sentiero.

Attenzione! Il metodo illustrato è poco

affidabile per sentieri ripidi possono

avere più punti di intersezione.

Operazioni effettuabili con la bussola

30

5.1) RICERCA DELLA PROPRIA POSIZIONE NOTI UN PUNTO DI

RIFERIMENTO ED IL TRACCIATO DEL SENTIERO.

In tal caso risulterà più affidabile utilizzare l’indicazione dell’altimetro ( da tarare in

partenza!!) ed utilizzare l’intersezione tra il sentiero e la curva di livello che meglio si approssima all’indicazione dell’altimetro.

Operazioni effettuabili con la bussola

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6.0) RICERCA DELLA PROPRIA POSIZIONE TRAMITE DUE PUNTI

NOTI

E’ questo il metodo più utilizzato quando mancano indicazioni evidenti del percorso.

1) Individuare 2 punti noti A e

B riconoscibili sulla carta e

distanti angolarmente tra

loro.

2) Determinare l’azimut del

punto noto A e riportarlo

sulla mappa tracciando

una retta (45°).

3) Determinare l’azimut del

punto B noto e riportarlo

sulla mappa tracciando

una retta (290°).

4) L’intersezione tra le due

rette tracciate indicherà

approssimativamente la

nostra posizione (C).

Operazioni effettuabili con la bussola

32

6.1) Determinazione della propria posizione sulla carta tramite tre punti noti di riferimento.

Operazioni effettuabili con la bussola

33

7.0) NAVIGAZIONE

3) La linea di mira indicherà la direzione scelta.

1) Una volta scelta la meta,

rilevarne l’azimut sulla carta topografica.

2) Ruotare il corpo solidale con

la bussola in mano, senza

spostare la ghiera, fino a

che l’ago magnetico e la

freccia di orientamento non

siano coincidenti.

Direzione da seguire

Operazioni effettuabili con la bussola

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8.0) SUPERAMENTO DI UN OSTACOLO.

Operazioni effettuabili con la bussola

35

9.0) PREPARARE UNO SCHIZZO DI ROTTA.

Per seguire correttamente un percorso prestabilito, bisogna quindi tenere la mappa costantemente

orientata e riconoscere su di essa gli elementi del territorio naturali ed antropici. La preparazione di uno

schizzo di rotta agevolerà il controllo della progressione verso la meta.

Preparazione dello schizzo di rotta. 36

L’ALTIMETRO

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1. L’altimetro è sostanzialmente un misuratore di pressione.

2. Poiché la pressione dipende dallo spessore dell’atmosfera, salendo in quota essa diminuisce (riduzione dello spessore), mentre scendendo verso il basso essa aumenta (aumento dello spessore).

3. 1 hPa= 1 bar = 1 atm = 760 mm di mercurio

4. L’altimetro misura essenzialmente una pressione e pertanto è soggetto alle variazioni di pressione dovute dalle condizioni atmosferiche.

5. Se ad una certa quota le condizioni atmosferiche e di temperatura provocano un abbassamento della pressione, l’altimetro indicherà una quota più alta di quella reale; al contrario, se le condizioni atmosferiche e di temperatura provocano un innalzamento della pressione, l’altimetro indicherà una quota più bassa di quella reale.

L’ALTIMETRO

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6. E’ statisticamente stabilito che la variazione di pressione dovuta al mutamento improvviso delle condizioni atmosferiche ( temporale) raggiunge mediamente a 3000 m il valore di circa 7 mbar, corrispondenti ad un incremento altitudinale di circa 28 m. E’ possibile rilevare comunque valori fino a 50 m. nel caso di grandi perturbazioni.

AD INIZIARE DA QUANDO SI INIZIA L’ESCURSIONE, E’ BENE TARARE L’ ALTIMETRO CON L’APPOSITA GHIERA DI REGOLAZIONE. QUESTA OPERAZIONE VA RIPETUTA PIU’ VOLTE DURANTE L’ASCENSIONE, APPENA SE NE PRESENTA

L’OCCASIONE, UTILIZZANDO PUNTI O LUOGHI DI CUI CONOSCIAMO LA QUOTA.

VARIAZIONE PRESSIONE ATMOSFERICA IN FUNZIONE DELLA QUOTA s.l.m. (*)

QUOTA

mt

PRESSIONE

hPa

PRESSIONE

atmosfere

QUOTA

mt

PRESSIONE

hPa

PRESSIONE

atmosfere

0 1013,25 1,000 900 909,10 0,897

100 1002,50 0,989 1000 899,30 0,888

200 988,10 0,975 1500 844,90 0,834

300 977,50 0,965 2000 762,20 0,786

400 967,00 0,954 2500 747,00 0,737

500 953,10 0,941 3000 700,50 0,691

600 942,90 0,931 3500 658,90 0,650

700 932,60 0,920 4000 617,05 0,609

800 919,10 0,907 5000 541,90 0,535

REGOLA FONDAMENTALE

Operazioni effettuabili con l’altimetro

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10.0) RICERCA DELLA PROPRIA POSIZIONE CON L’ALTIMETRO ED

IL TRACCIATO.

1. Determinare la quota della propria posizione (es: lettura altimetro 2195m).

2. Individuare l’isoipsa corrispondente alla quota determinata (cartina).

3. Il punto di intersezione tra il percorso e l’isoipsa individua la nostra posizione (A)

Isoipsa 2200 m

Operazioni effettuabili con l’altimetro

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10.1) RICERCA DELLA PROPRIA POSIZIONE CON ALTIMETRO E

BUSSOLA

1. Determinare la quota della propria posizione (es: lettura altimetro 2195m).

2. Individuare l’isoipsa corrispondente alla quota determinata (cartina).

3. Determinare l’azimut del punto noto (vetta a 2550 m.) e tracciarlo sulla cartina.

4. Il punto di intersezione tra la direzione del punto noto e l’isoipsa individua la nostra posizione (A)

Isoipsa 2200 m

330°N

N

Orientamento con gli elementi naturali

Le chiese spesso sono rivolte ad oriente

Il muschio è più abbondante sulle superfici a Nord

Gli anelli di un tronco tagliato si allargano verso Sud

Durante il disgelo la neve si mantiene più a lungosui versanti esposti a NORD/EST

Come orientarsi di giorno

I percorsi del Sole durante le stagioni

Ricerca del Nord con l’orologio ed il Sole

Quanto manca al tramonto del Sole?

Misure angolari delle dita e della mano

Orientarsi di notte : come trovare il Nord astronomico

Il Global Position System

E’ formato da:

Una rete mondiale di 27 satelliti

Il ricevitore (GPS) deve vedere almeno 4 satelliti per rilevare la posizione

A chi serve il GPS?Proviamo ad immaginare queste situazioni:

• 1. cala la nebbia o la notte ed il percorso non è più

visibile;

• 2. il sentiero non è più segnato;

• 3. vuoi tornare sui tuoi passi (operazione di track-

back);

• 4. devi superare ostacoli imprevisti (crepacci, frane);

• 5. devi fornire le coordinate esatte della posizione al

118 in caso di richiesta di intervento di soccorso.

• In tutti queste condizioni avere un GPS e saperlo

usare può darti l’aiuto di cui hai bisogno.

Il GPS: pro e contro

Le qualità fondamentali

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1. Conoscere esattamente dove siamo.2. Poter memorizzare il percorso effettuato.3. Possibilità di tornare esattamente sui nostri passi in

caso di scarsa visibilità.

I limiti

1. Il ricevitore “si attiva” solo all’aperto (non in casa, con difficoltà in un bosco fitto ed anche con cielo nuvoloso).2. Il ricevitore è un avido consumatore di energia (portare sempre con sé delle pile di scorta).3. Le informazioni che fornisce non sono di immediata comprensione.4. La cartografia da GPS è scarsa e non sempre precisa.

Alcune applicazioni per Android

Runtastic

My Tracks

Outdoor Atlas

Orux Maps

The Outdoor Discovery App

GeoResQ

http://www.georesq.it

•GeoResQ è un servizio di geolocalizzazione e d’inoltro delle richieste di soccorso dedicato a tutti i frequentatori della montagna

•Centrale operativa presidiata h 24

•App compatibile con Android, IOS e BB

•Funzioni: Posizione – Tracciami – Allarme

•Costo: per i soci CAI 12,20€ all’anno

•Novità 2017: gratis per tutti i soci CAI

Riferimenti bibliografici

55

La montagna più alta rimane sempre dentro di noi

Walter Bonatti 56