corriere di bologna biblioteche, al via la rivoluzione...

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA 1 CRONACA CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Ustica, Bonfietti: ora il governo ritiri il ricorso 3 IL DOMANI - L'INFORMAZIONE DI BOLOGNA 29/11/11 Ustica, missione a Bruxelles 4 LA REPUBBLICA BOLOGNA 29/11/11 Ustica, Bonfietti al governo 'Rispettate quella sentenza' 5 CULTURA, SPETTACOLI E TURISMO CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Biblioteche, al via la rivoluzione digitale 6 POLITICA LOCALE CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Comune, maggioranza a rischio 7 URBANISTICA, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 People Mover, quelli ce l'hanno gia': il caso Venezia 8 CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Il tira e molla su Act-Fer 9 CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Il colosso dei trasporti (guidato da Viale Aldo Moro) 10 CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Il biglietto dell'autobus non aumenta 11 IL DOMANI - L'INFORMAZIONE DI BOLOGNA 29/11/11 Merola non ha piu' dubbi: 'Sab entrera' in Marconi Express' 12 IL DOMANI - L'INFORMAZIONE DI BOLOGNA 29/11/11 La Regione salva il trasporto pubblico 13 IL DOMANI - L'INFORMAZIONE DI BOLOGNA 29/11/11 Nuovo scivolone del centrosinistra 15 ECONOMIA LOCALE, LAVORO CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Come porta a porta 17

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA

1

CRONACA

CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Ustica, Bonfietti: ora il governo ritiri il ricorso 3

IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

29/11/11 Ustica, missione a Bruxelles 4

LA REPUBBLICABOLOGNA

29/11/11 Ustica, Bonfietti al governo 'Rispettate quella sentenza' 5

CULTURA, SPETTACOLI E TURISMO

CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Biblioteche, al via la rivoluzione digitale 6

POLITICA LOCALE

CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Comune, maggioranza a rischio 7

URBANISTICA, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 People Mover, quelli ce l'hanno gia': il caso Venezia 8

CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Il tira e molla su Act-Fer 9

CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Il colosso dei trasporti (guidato da Viale Aldo Moro) 10

CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Il biglietto dell'autobus non aumenta 11

IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

29/11/11 Merola non ha piu' dubbi: 'Sab entrera' in Marconi Express' 12

IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

29/11/11 La Regione salva il trasporto pubblico 13

IL DOMANI -L'INFORMAZIONE DIBOLOGNA

29/11/11 Nuovo scivolone del centrosinistra 15

ECONOMIA LOCALE, LAVORO

CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/11 Come porta a porta 17

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RASSEGNA COMUNE BOLOGNA

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ECONOMIA LOCALE, LAVORO

LA REPUBBLICABOLOGNA

29/11/11 'Nessuna crisi, ma sensibilita' diverse il Pd non rappresental'intera sinistra'

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LA REPUBBLICABOLOGNA

29/11/11 Sel non vota, la giunta rischia ancora di andare sotto 19

LA REPUBBLICABOLOGNA

29/11/11 Gattuso e' fuori al telefono cosi' sfuma il colpaccio Pdl 20

LA REPUBBLICABOLOGNA

29/11/11 E Merola perde la pazienza 'Cosi' non puo' andare bene' 21

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

29/11/11 Merola e Donini, monito a Sel: 'Ci vuole piu' responsabilita'' 22

UNITA' EDIZIONEBOLOGNA

29/11/11 Mal'astensione di Sel su Atc-Fer fa arrabbiare i democratici 23

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

29/11/11 Tregua tra Pd e giunta: 'Ma servono piu' informazioni' 24

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

29/11/11 'Un altro marone': la frase detta in aula diventa un giallo 25

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

29/11/11 Un premio Nobel per l'E-cat 26

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

29/11/11 Atc-Fer, Sel manda in cortocircuito la maggioranza 27

IL RESTO DEL CARLINOBOLOGNA

29/11/11 Decide Gattuso: esce col telefono, non vota e fa passare ladelibera

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press unE 29/11/2011 CORRIERE DI BOLOGNA

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L'INFORMAZIONE oomam

press unE 29/11/2011

La Bonfletti chiederà all'europarlamento una commissione d'inchiesta sulla strage

Ustica, missione a Bruxelles «iSen.-fa le rogatorie internazionali i in sono bloccali»

tour io Picca Un appello al neo presidente

del consiglio, Mario Monti, af-finché ritiri il ricorso proposto dal governo Berlusconi alla sen-tenza del Tribunale civile di Pa-lermo che ha disposto 100 mi-lioni di risarcimento alle vitti, me della strage di Ustica. E una missione a Bruxelles per chie-dere all'europarlamento una commissione d' inchiesta.

Sorto i due obiettivi che sta cercando di realizzare in questi giorni la presidente dell'asso-ciazione dei famigtiari delle vit-time Daria Bonfietti. L'onore-vole è in partenza per Bruxelles dove incontrerà alcuni parla-mentari tedeschi, inglesi, fran-cesi e belgi per sollecitare ri-sposte alle rogatorie interna-

zionali e magari l'istituzione di una cotnmissione d'inchiesta dell'europarlamento come su-gegrito dal legale di Palermo, Daniele Osnato.

La Bonfietti ne ha parlato ieri al congresso provinciale del sindacato di polizia Siulp. L'av-vocatura dello Stato, come ave-va annunciato l'ex sottosegre-tario alla presidenza Carlo Gio-vanardi, ha notificato il ricorso lo scorso 22 ottobre per chie-dere la sospensione della sen-

tenta. L'inchiesta riaperta dalla Pro-

cura di Roma sul Dc9 Itavia di-strutto il 27 giugno 1980 «non va avanti perché alcuni paesi come Francia, Inghilterra e Bel-gio non danno risposta alle ro-gatorie Internazionali» ha spie-gato la Bonfietti. E per questo «non riusciamo a sapere cosa c'è stato all'interno di quello scenario. Cosa c'è di indicibile su quello che doveva succede-re quella sera. Cosa mai sarebbe dovuto succedere per aver in-dotto tutti quei comportamen-ti che hanno nascosto tutto?».

Mancate risposte, secondo la Bonfietti, perché «in Italia non sembra che possiamo ancora a-vere la dignità di un paese a cui si danno risposte». L'ex senatri-

lagen,e ucelso «Intitolare sede

Scientifica a agente morto nella strage»

ce ricorda anche che la batta-glia dei parenti delle vittime «non è, come si è sentito dire anche di recente, una battaglia st rumentale contro l'onore del-l'aeronautica militare»,

E poi ribadisce che la richie-sta di Giovanardi di modificare il depliant del Museo di Bolo-gna «fu un'offesa, una violenza rispetto alla quale le istituzioni della nostra città non hanno a-vuto una reazione corretta».

Ieri il segretario uscente del Rita Parisi, ha chiesto che

la sede della Scientifica di Bolo-gna venga intitolata al collega poliziotto della Scientifica che perse la vita nei cieli di Ustica, Antonino Greco. Un gesto per colmare quello che Parisi defi-nisce «un deficit di memoria».

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I familiari chiedono di ritirare il ricorso contro i risarcimenti

Ustica , Bonfietti ai governo "Rispettate quella sentenza'

II relitto dei Dc9 nel Museo per la Memoria di Ustica

DARIA Bonfietti, presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime della strage di listi-ca, ha chiesto al nuovo Governo di «prendere atto con rispetto e considerazione della recente sentenza del tribunale civile di Palermo che ha condannato ministeri dei Trasporti e della Difesa». Lo ha fatto parlando al congresso provinciale del Siulp di Bologna. Il riferimento é alla condanna, da parte dello stesso tribunale del capoluogo sicilia-no, dei ministeri della Difesa e dei Trasporti al risarcimento di oltre cento milioni di curo per i parenti delle 81 vittime della strage.

B onfiettiharib adito che «l'os-servanza delle leggi, il funziona-mento trasparente delle istitu-zioni nel totale rispetto della Co -

stituzione, costituiscono i lega-mi profondi che debbono unire cittadini e servitori' dello Sta-to». Ha annunciato, infine, che nei prossimi giorni, accompa-gnata dagli onorevoli Salvatore Caronna, Sergio Cofferati e Da-vid Sassoli, una delegazione del-

l'associazione sarà a Bruxelles per chiedere al Parlamento Eu-ropeo di mettere in atto «ogni forma di intervento per contri-buire alla ricerca della verità su una strage che certamente ha coinvolto, almeno come 'osser-vatori' molti Stati europei». Nel frattempo Caronna ha com-

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3ekkeveznd aveva con;,:e loa maIlonR dannR pe

mentato la decisione di ricorre-re contro la sentenza p alermita-pia, presa a suo tempo dal Gover-no Berlusconi, come «il volto ostile dello Stato» auspicando che quel ricorso venga ritirato. «Ci sono alcuni Paesi che se solo dessero accesso ai loro archivi potrebbero fornire informazio-ni utili a capire che cosa succes-se quella notte» ha concluso.

IRPRODUZiONE RISERVAIA

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press unE 29/11/2011 LOGNA

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press unE 29/11/2011 CORRIERE DI BOLOGNA

Il progetto Si chiama «MediaLibraryOnline», Ronchi: «Non vogliamo chiucere spazi culLurali, cere iiamo di innovare»

Biblioteche, al via la rivoluzione digitale Non vuole chiudere nessu-

na biblioteca a Bologna Eas- sessore comunale alla Cultura Alberto Ronchi, che però riba-disce l'esistenza di un proble-ma di sostenibilità e di costi legato all'attività dei dipen-denti che distribuiscono i li-bri. Qualche novità potrebbe arrivare proprio da lì, ma per ora Ronchi non va oltre per-ché prima, precisa, «bisogna. parlarne con i presidenti di Quartiere. E una questione di correttezza istituzionale». Do-po le anticipazioni sul possibi-le declassamento della biblio-teca Ruffilli di vicolo Bolo gnetti a sala di lettura, Ronchi è tornato sul tema in occasio-ne della presentazione di Me-- diaLibraryOnline, il nuovo servizio sperimentale dì bi-

blioteca digitale metropolita-na. «Il dibattito sulle chiusure è surreale prosegue Ron-chi — perché noi non voglia-mo chiudere spazi culturali ma stiamo cercando di inno-vare con fatica, interrogando-ci sul sistema che prevede il

prestito». Un sistema che ac-coglie un nuovo tassello con il progetto finanziato con 18,2oo euro dalla Fondazione del Monte, a disposizione di tutti gli iscritti alle 15 bibliote-che bolognesi che fanno parte dell'Istituzione comunale e al-

le 7o biblioteche degli altri 5g comuni della provincia. Entro la fine di quest'anno il servi-zio sarà attivo 24 ore su 24, ben oltre i normali orari dì apertura delle biblioteche, con la necessità di richiedere, per coloro che hanno la tesse-

ra, un username e una pas-sword indispensabili per po-ter leggere libri, guardare vi-- deo, ascoltare musica o pren-dere in prestito a casa propria un ebook. Il vasto catalogo comprenderà i.000 audioli-bri, 30.000 ebook, 3.20o vi-

deo, 5oo.t.-loo canzoni dal cata-logo Sony, 130 banche dati, 1.000 contenuti per formano-ne a distanza e 1.300 testate di quotidiani e periodici di ogni angolo del pianeta. Per l'assessore provinciale alla Cultura Barigazzi, la riforma

delle biblioteche è un modo per difenderle e rilanciarle e contemporaneamente per por-tare innovazione. «Il processo è un po' faticoso — conclude Ronchi sia per questioni economiche che per il fatto che in questa città, talvolta, si fa fatica a portare avanti le no-vità». Il presidente dell'Istitu-zione comunale Biblioteche Daniele Donati aggiunge che, nel piano di riordino dell'Isti-tuzione, si sta lavorando per ridurre il numero dei compu-ter a disposizione degli utenti, rendendo più efficienti quelli già disponibili, tanto che nel-le sale più piccole si pensa di lasciarne solo 4 o 5. «E scanda-loso — osserva Donati — che in alcune nostre biblioteche non ci sia il wi-fi e lo dico da responsabile dell'Istituzione. La nostra idea oggi è di per-- mettere agli utenti di avere in-ternet e di poter così portare nelle sale i loro pe o tablet».

Piero Di Domenico

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press unE 29/11/2011 CORRIERE DI BOLOGNA

I vendoliani si astengono in commissione sulla fusione Atc-Fer (poi votata in consiglio). Una telefonata salva la maggioranza

Fronda continua, Merola striglia Se Tregua con i dissidenti (lei Pd. Avviso all'ala sinistra: «Così non va»

La maggioranza del sindaco Me-rola traballa. Ieri in commissione il progetto di fusione Atc-Fer è passato solo per la disattenzione di un consigliere Pdl, al telefono durante il voto. A mettere in peri-colo la maggioranza l'astensione dei vendoliani e le assenze nel Pd.

Anche per questo il sindaco Me-rola ha sterzato gli alleati. «C'è un gruppo di maggioranza— ha det-to riferito al Pd che si fa carico più di altri di votare i provvedi-

menti e questo non va bene». Sec-ca la replica dei vendoliani, che in serata hanno comunque votato per la fusione in consiglio: «Guar-diamo al merito delle cose, nessu-na pregiudiziale». Intanto Merola ricuce con il gruppo del Pd dopo un vertice a Palazzo, promettendo un maggiore scambio di informa-zioni tra giunta e consiglieri.

ALLE PAGINE 2 E 3 Romanini, Rosano

Comune, maggio' a a rischio Merola attacca Sei: «Ora basta» Astensione in commissione, il centrosinistra non va sotto per una coincidenza Rassicurati i .«iibelli» pd. Navetta stazione Marconi: «Finirla con i sospetti»

Ieri la maggioranza di centrosinistra in Comune non è andata sotto solo per-ché il consigliere comunale del Pdl, Pa-trizio Gattuso al momento del voto ha. pensato bene di uscire a telefonare per-ché non voleva disturbare i lavori. Si do-veva votare in commissione la fusione tra Atc e Fer che poi doveva essere ap-provata nel pomeriggio in consiglio co-munale. A far mancare i numeri è stata Sinistra e libertà che si è astenuta per il fatto che il collegio dei revisori dei con-ti non aveva potuto esprimere un pare-- re sulla fusione per mancanza di tempi.

La motivazione dell'astensione era tecnica ma visto che solo negli ultimi giorni ci sono stati problemi anche sul progetto del People mover e sulla fonda-zione Cineteca, il problema diventa ne-cessariamente politico perché ormai la maggioranza traballa su tutto. Tanto che ieri il sindaco Merola, dopo il verti-ce con il gruppo del Pd chiesto dalla fronda di otto consiglieri che volevano avere rassicurazioni sul progetto del People mover, ha sferzato Sel. «C'è un gruppo di maggioranza— ha detto rife-rendosi al Pd che si fa carico più di altri e questo non va bene. Non va be-ne». Il problema con Sel è poi rientrato e la delibera è stata votata in consiglio comunale, ma il sindaco si è concesso un'altra sottolineatura: «C'era il proble-ma di rassicurare SeI che la procedura

fosse legittima. Ci sono molti consiglie-ri nuovi e che magari non sapevano che in quel caso il parere dei revisori dei conti non è obbligatorio». Nel pomerig-gio la replica del partito di Vendola. «Non so a cosa si riferisca il sindaco — ha detto la capogruppo Cathv La Torre — e se si riferisce al fatto che su qual-che provvedimento ci siamo astenuti, l'abbiamo fatto sempre guardando al merito delle cose. Nessuna posizione fa-ziosa e pregiudiziale: se c'è qualcuno che lavora con abnegazione e serietà è il nostro gruppo. Noi saremo anche giova-ni consiglieri nia lui è sindaco per la pri-

ma volta». Almeno però l'incontro con il Pd è

servito a rasserenare gli animi «Abbia-mo deciso ha spiegato il sindaco che ci sarà una maggiore informazione e maggiori contatti sia con la giunta che con il sindaco sui singoli provvedimen-ti». Soddisfatti sia il capogruppo del Pd, Sergio Lo Giudice e il segretario del par-tito, Raffaele Donini. Convinti dalla pro-messa del sindaco sembrano anche i consiglieri che avevano chiesto un chia-rimento sul People mover. «Le macchi-- ne — ha detto il consigliere comunale Benedetto Zacchiroli dopo il check

up si mettono a correre. Ci è stato pro-messo che verrà assicurata la massima trasparenza. Sul People mover abbiamo convenuto che non bisoggla lasciare ne-anche un angolo buio nia ho trovato che il sindaco su questo punto è sul pez-zo».

Il primo cittadino, al termine del ver-tice con il Pd, è tornato a parlare delle polemiche che stanno accompagnando il percorso della navetta stazione-aero-porto. «Questo clima di sospetto deve finire perché noi produciamo atti legati certificati con la responsabilità penale di quelli che li presentano. Non si sta dando un'informazione adeguata e non parlo della stampa». E ancora: «Tutti po-tranno discutere il progetto, rovesciar-lo, fare tutte le perizie del mondo. Ma usare questo periodo dove noi non ab-biamo ancora finito le valutazioni per dire che abbiamo dei dubbi è scorret-to». Il primo cittadino ha poi chiarito che entro il 16 gennaio il Comune avrà tutti i documenti in possesso a partire dal progetto esecutivo fino al piano eco-nomico-finanziario. Infine, circa l'in-gresso di Sab nella Marconi Ex-press ha spiegato che quasi sicuramente avverrà ma che la società di gestione del Marco-ni non può saperlo prima di aver esami-nato il piano economico.

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ComuneJmggioranza mischio Memla attaéca Sei; ,Ora basta»

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ComuneJmggioranza mischio Memla attaéca Sei; Ora basta»

press unE 29/11/2011 CORRIERE DI BOLOGNA

In laguna Solo 832 metri, biglietto a un euro. Pareggio c i bilancio in cinque anni

People mover, quelli che ce l'hanno già: il caso Venezia

Dibattito acceso e infinito, quello sul People Mover, Tan-to da rischiare di spaccare la maggioranza a Palazzo d'Ac-cursio. I termini del problema sono sul tavolo ormai da setti-mane: l'infrastruttura è affasci-nante e utile, ma con le caratte-ristiche in essere sarà poi gesti-bile o il Comune, come da con-tratto, sarà puntualmente chia-mato a colmare le perdite? li carico di passeggeri (al max 400 all'ora basandosi su una capienza di 5o viaggiatori, ma secondo un calcolo realistico, comprensivo di valige, pare non potranno essere più di 35), non aumentabile, soster-rebbe il progetto?

In Italia esiste già un ?copie mover, quello di Venezia: 832 metri, con sistema a traino, che collega in 4 minuti il gran-de parcheggio del Tronchetto (ora anche per bus turistici e navi da crociera) con Piazzale Roma. Frequenza ogni 8 minu-ti (ma nei momenti di picco anche ogni 6), 4 vagoni da 5o persone (3200 passeggeri ora), biglietto da teuro.

Siamo saliti sul People mo-ver veneziano, soprelevato di 5 metri e inaugurato nell'apri-le 2010: stazioni pulite e sem-plici, scale mobili e ascensori, biglietteria automatica, pan-nelli informativi, ingresso alle vetture a raso, vagoni finestra-ti e senza conducente, poco ru-

more, bel panorama, viaggi puntualissimo e 20 minuti di camminata evitata. Trasporto pubblico quasi di lusso, nono-stante si viaggi solo con un eu-ro. Apprezzatissimo da tutti, aperto dalle 7 alle 23. Costo complessivo 18 milioni (più 6 di altre opere di riqualificazio-ne), di cui solo 7 per le tre sta-zioni (arrivo, partenza e inter-scambio). Nove milioni li ha messi il Ministero dei Traspor-ti e altri 9 la MITI, l'azienda del Comune di Venezia che gesti-sce parcheggi e sosta ztl (l'al-ter ego dell'Atc è invece FActv). Concessione e gestio-ne sono in carico all'Asm,

«Dopo un anno e mezzo di gestione», spiega la direttrice di Ami, Alessandra Bolognin, «siamo soddisfatti e, nono-stante il pesante ammortamen-to e il biglietto a un solo euro, dovremmo arrivare al pareg-gio del conto economico fra 5 anni», Questo significa che il People mover ha un utile e sta

Inaugurato 18 me f Partito nell'aprile del 2010, stacca 3.600 biglietti al giorno. Ora il Comune dovrà decidere sa mettere a gara la gestione o tenerla pubblica

pagando le rate dell'investi-mento (la proprietà è del Co-mune). «Il trend è crescente, anche se a un certo punto ci fermeremo. Dall'inizio dell'an-no ad oggi sono stati staccati i milione e 200 mila biglietti (3.600 al giorno)». Adesso pe-rò il Comune deve decidere se fare una gara per la gestione o lasciarla all'Asm. «Non doves-simo vincere manterremmo la concessione prosegue Bolo-gnin------, ma il gestore dovrà ri-spettare le tariffe, versare un canone annuo e accollarsi il ri-schio di impresa. Mi sembra strano che a Bologna sia il Co-mune a coprire l'eventuale bu-co di bilancio, ma questo è te-

confronta La direttrice dell'Asm veneziana: «Se subentrerà un gestore privato dovrà mantenere le tariffe, versare un canone e accollarsi i rischi»

ma da Corte dei conti». Il cari-co passeggeri, fra l'altro, non è di 3.000 come a Venezia, ma Scia «Così poco? Ma è aumen-tabile?». Sì, con una navetta staccata a tempo maggiorato. Il prezzo però è di 7,5 euro viaggio. «Ah. L'importante è che sia concorrenziale con au-tobus e taxi. Noi per arrivare all'aeroporto Marco Polo in bus spendiamo 5,5o euro».

A Bologna esiste poi la pos-sibilità, per alcuni, di ovviare ai ioo milioni di spesa del Peo-ple mover (solo circa il 30% soldi pubblici) e raggiungere l'aeroporto sfruttando le linee ferroviarie dell'Sfm, riducen-do i costi dell'809, aggiungen-do però un mini People Mover di i km dalla stazione Aeropor-to (Borgo Panigale) al Marco-ni. «La spesa si ridurrebbe di moltissimo, ma la rottura di carico (scendere dal treno e sa-lire su un altro mezzo) sareb-be a mio parere deleteria: i pas-seggeri si ridurrebbero del-l'80%».

Fernando Pellerano RIPRODUZIONE RISERVAI.,

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Frattura evitata Oggi n vertice chiarificatore dei consiglieri di maggioranza

Il tira e molla su Atc-Fer Poi i vendoliani si allineano L'ok alla fusione delle società in tarda serata

Una telefonata allunga la vi-ta. Anche alla maggioranza in Comune, che ieri ha quasi man-dato a gambe all'aria la fusione Atc-Fer. A salvare la tenuta del centrosinistra„ a sorpresa, una chiamata sul cellulare di un con-sigliere Pdl. Che ha dato al Pd il tempo di riorganizzare le trup-pe e rimediare all'astensione della lista Amelia-Sei sulla so-spensiva della fusione chiesta dal Pdl. L'ennesimo caso (dopo People mover e Cineteca) che dà un altro giro di vite ai rap-porti tra Democratici e vendo-liani, in attesa dei chiarimenti attesi oggi a una riunione dei consiglieri di maggioranza. Mentre il consiglio prosegue a oltranza per approvare 1-a fusio-ne in tarda serata, tra le prote-ste delle opposizioni.

Il «papocchio» si consuma per la fretta, come spesso capi-ta. Le assemblee dei soci di Atc e Fer sono convocate per il 3o e la giunta Merola ha una giorna-ta per portare a casa due cose: il via libera in commissione e l'ap-provazione in consiglio. In com-missione Affari istituzionali, pe-rò, qualcosa va storto. Quando i revisori dei conti annunciano

di non poter esprimere una va-lutazione sulla fusione, a causa dei tempi stretti, la situazione precipita. il Movimento cinque stelle e il Pdl vanno all'attacco, ma sono i dubbi dei consiglieri della lista Amelia-Sei a mettere a rischio l'operazione. Quando il berlusconiano Lorenzo To-massini chiede la sospensione della delibera, infatti, la maggio-ranza va in tilt. I vendoliani, no-nostante il pressing del Pd, si astengono. Peccato che nel frat-tempo sia andato in tilt anche il centrodestra, visto che Patrizio Gattuso è fuori dall'aula per una telefonata. E fuori anche il

Democratico Angelo Marchesi-ni, piuttosto irritato. Il voto fini-sce in parità: dodici a dodici.

Si va avanti, ma il civico Ste-fano Aldrovandi riprova l'affon-do chiedendo di congelare la de-libera fino a che non arrivino i. pareri del collegio sindacale di Atc e dei revisori del Comune. Questi ultimi si sfilano: «Non siamo tenuti a darlo». Il Pd pe-rò ha però avuto tempo per chiamare i rinforzi e ottiene la maggioranza. La delibera pas-sa, ma i venddliani si astengo-no anche stavolta, scatenando i. maldipancia dei Democratici. Che li attaccano senza peli sulla lingua. «Sono il partito degli astenuti, non hanno idea di co-sa significhi il governo», sbotta Benedetto Zacchiroli, Maurizio Ghetti mescola critica politica e sfottò, apostrofando Lorenzo Cipriani con un nomignolo tut-t'altro che politically correct: «Ponzio Pelato». Il vendoliano, che più tardi si sfoga su Foce-book («Vabbé che ho pochi ca-pelli, ma che squallore»), riven-dica però le ragioni del non vo-to in commissione. «Siamo a fa-vore della fusione Atc-Fer, il problema é: la salvaguardia dei. consiglieri: se i revisori non mi danno un parere io non sono garantito su eventuali proble-mi di cui potrei essere chiama-to a rispondere».

Il malessere della lista Ame-lia-SeL in realtà, è ben diffuso e forse sta altrove. Come spiega bene la capogruppo Cathy La. Torre nel tardo pomeriggio, quando la frattura su Atc-Fer si è magicamente ricomposta e il voto dei vendoliani in consiglio è garantito. A nostri due asses-sori ci dicono sempre ciò che stanno facendo, gli altri non fanno tutti così. Chiedere tem-po per conoscere i provvedi-menti non è un dramma». E il tempo, tanto, è. quello di cui ha bisogno la maggioranza per riu-scire ad approvare la fusione tra Atc e Fer. Il centrosinistra vota il via libera alle dieci meno un quarto, dopo che gran parte dei consiglieri di centrodestra hanno lasciato l'aula per prote-sta.

Francesco Rosa no francesco.rosanoCcDrcs.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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press unE CORRIERE DI BOLOGNA 29/11/2011

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press unE 29/11/2011 CORRIERE DI BOLOGNA

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colossoIl dei trasporti (guidato da Viale Aldo Moro Un gigante governato da viale Al-

do Moro. La fusione tra Atc e Fer porterà in dote un colosso con un valore di quasi 3,0o milioni. Dopo l'accorpamento la Regione control-lerà il 46% della nuova società, il Comune si fermerà al 30% e la Pro-vincia ali.8%.11 poco che resta sarà spartito tra le altre province della via Emilia e quella di Mantova.

«Vorrà dire che il trasporto pub-blico di Bologna verrà determinato dalla Regione, siamo all'ennesima regalia è un fatto gravissimo», ha tuonato il solitamente mite consi-gliere comunale civico, Stefano Al-drovandi. Viale Aldo Moro potrà fa-re la voce grossa anche se il suo ap-porto alla nuova società è inferiore rispetto a quello di Atc, controllata

da Comune e Provincia di Bologna. A dirlo è stessa la Relazione illustra-tiva al progetto di fusione con il pa-rametro dell'equity value: il valore della società prodotto dalla somma di cassa, debiti e investimenti a me-dio e lungo periodo. Il valore relati-vo degli apporti di Atc è poco supe-riore a 47 milioni pari al 50,5% del capitale economico della nuova azienda. Fer, invece, con i6 milioni

Vad critiche Stefano Aldrovandi: «Siamo all'ennesima regalia. Con un forte rischio di conflitto d'interessi»

si ferma al 49,5%. Eppure il model-lo di governance è sbilanciato a fa-vore della Regione. Nel cda a cin-que (con durata triennale) a via Al-do spetterà la nomina di due consi-glieri, tra cui l'ad (o il direttore ge-nerale) che, di fatto, farà il bello e il cattivo tempo. A lui, come recita lo statuto, spetteranno «i piani strate-gici/industriali, il budget, i piani di investimento...procedere alla defi-nizione delle linee guida del perso-nale dipendente, ivi inclusi i diri-genti e alla definizione dell'organi-gramma aziendale».

A Comune e Provincia (azioniste di Atc con il 59,65% e il 37„25%) re-steranno solo le briciole. Per Palaz-zo d'Accursio, il presidente senza nemmeno una delega operativa, Al-

la Provincia è andata anche peggio visto che dal mazzo ha pescato la nomina del vicepresidente. L'ulti-mo consigliere, invece, spetterà agli altri azionisti. Nemmeno tanto sullo sfondo il rischio di un conflit-to d'interessi. «Quando l'anno pros-simo la Regione pubblicherà la ga-ra di bando per il servizio di tra-sporto pubblico sarà anche l'azioni-sta di maggioranza dell'azienda che si candiderà a eseguire quel ser-vizio ha accusato il consigliere

. Non ci sarebbe nulla di strano se un altro partecipante alla gara decidesse di fare ricorso al Tar, pro-ducendo un gravissimo danno pa-trimoniale alla nuova società».

Marco Madorda RPRODUZIONF RISERVATA

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Colombo

«Il biglietto dell'autobus non aumenta» Nessun aumento in vista sui biglietti dei bus. Confermato anche il numero di corse. La notizia confortante dopo i recenti rincari dei ticket passati a 1,20 euro — arriva dall'assessore comunale alla Mobilità Andrea Colombo. Il Comune ringrazia viale Aldo Moro per avere garantito i fondi al trasporto pubblico locale, nonostante un taglio del 75% di trasferimenti statali. , (17a riconosciuto l'impegno fortissimo della Regione — ha detto Colombo alla conferenza metropolitana dei sindaci

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Non ci saranno tagli ai servizi né nuovi aumenti. Ma non si può continuare con questa logica di emergenza. Idem il presidente di Atc Francesco

«Siamo riconoscenti alla Regione, che ha dimostrato una sensibilità sul trasporto pubblico che non c'è stata livello governativo. Bisogna uscire da questa logica dei tagli lineari».

p. V. RIPRODUZ,ONE P:SERVA-1A

press unE 29/11/2011 CORRIERE DI BOLOGNA

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L'INFORMAZIONE di

press unE

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L'aeroporto farà parte della società che avrà in gestione il People mover: «La decisione però spetta al Cda"

Merola non ha più dubbi: «Sab entrerà in Marroni Express» Attacco al 'popolo del no": «Sos petti in iust nati facciamo tutto alla luce del sole»

V irginio Merola rassicura sull'ingresso dell'aeropor-

to in MareOni :Express («La va-lutazione del piano economi-co-finanziario sarà un pro-for-ma»), ma spiega anche che Sab non può sciogliere la riserva o-ra, in assenza dei piano.

«Se Sab dicesse adesso che en-tra comunque, quei consiglieri di amministrazione io li dimet-terei, Oggi legalmente il massi-mo che può dire Sab è di essere disponibile a valutare l'ingres-so», sottolinea il primo cittadi-no.

Alla luce del piano, che avrà il via libera «entro il 16 gennaio», insieme col progetto esecutivo e i patti parasociali, «valutere-mo la tariffa e la concessione» del People 'riaver, Il sindaco pe-rò si è anche scagliato contro le rappresentazioni date della que-

stione People mover. «Questo clima di sospetto in questa città deve finire. Perché noi produ-ciamo atti legali certificati con la responsabilità penale di quel-li che li presentano. Non si sta dando un'informazione adegua-ta e non parlo della stampa», scandisce Merola.

Il riferimento pare dunque di-retto a chi fa campagna per il "no" all'opera. Merola invita tut-ti ad aspettare la metà di

gennaio, quando saranno resi noti gli atti col via libera della giunta. «Tutti potranno discu terlo, rovesciarlo, Lire tutte le perizie del mondo, è tutto ani-

piamente trasparente. Ma usare questo periodo dove noi non abbiamo ancora finito le valu-tazioni per dire che abbiamo i dubbi questo è scorretto». Quanto poi all'aeroporto, «Sab sarà presente in base al piano economico-:finanziario. Abbia-mo la disponibilità di Sab, ma facdo presente che è una so-cietà autonoma con un Cda. Non può che essere così, loro dichiarano una disponibilità a partecipare, che va verificata sulla base di Un piano econo-mico-finanziario».

Insomma, chiude il sindaco, «noi seguiamo delle procedure, delle regole e delle leggi, non ci si può far dire il contrario di quello che stiamo dicendo. C'è l'interesse di Sab e anche di al-tri, ma sulla base del piano e-c ocomico-finanziar io »

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L'INFORMAZIONE oomam

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Garantiti fondi anche per il 2012, iinonostan e I taglio del 75% ai trasferimenti statali»

La Regione salva il trasporto pubblico Colombo ringrazia e assicura

Nessun aumento delle tariffe Atc» Grazie allo «sfarzo corag-

gioso della. Regione», a Bo-logna non ci sarà un nuovo aumento dei biglietti nè un taglio alle linee autobus. Ad assicurarlo è l'assessore alla Mobilità del Comune di Bo-logna„kndrea Colombo, che ieri mattina ha parteci-pato alla Conferenza metro-politana dei sindaci proprio per fare il punto sul traspor-to pubblico locale (Tpi).

«Va riconosciuto l'impe-gno fortissimo della Regio-ne - dice Colombo - soprat-tutto degli assessori Peri e Saliera per avere garantiti i fondi per il Tpl anche per il 2012, nonostante il taglio del 75% ai trasferimenti sta-tali: non ci saranno tagli ai servizi nè nuovi aumenti dei biglietti».

Certo è, aggiunge l'asses-sore, «non si può continuare con questa logica di emer-genza per sempre. È neces-sario che le Regioni discu-tano con il nuovo Governo misure fondamentali che diano garanzie ai fondi per il tpl».

Sulla stessa linea anche il

presidente di Atc, France-sco SulttL «Siamo ricono-scenti alla Regione, perché ha dimostrato consapevo-lezza della sensibilità che ha la popolazione sul trasporto pubblico locale e che è pari alla sensibilità per la sanità o la scuola. Una consapevo-lezza che invece che non c'è stata a livello governati-vo». Slitti si dice comunque «preoccupato, perché sono due anni di fila» che la Re-gione ripiana i tagli del Go-verno, «Non si può pensare che continui così - avverte il presidente Alte bisogna u-scire da questa logica dei ta-gli lineari. i soldi che ci so-no vanno utilizzati sulla ba-se di un elenco di priorità, tra cui la prima deve essere il trasporto pubblico loca-le», Per il vicepresidente della Provincia di Bologna, Giacomo Venturi, «la Regio-ne ha dimostrato in maniera chiara che è possibile non operare tagli lineari, come ha sempre fatto il Governo, ma individuare le priorità e investire sulla crescita e lo sviluppo del territorio, ov-

vero sul trasporto pubblico locale». Con le decisioni a valle del bilancio 2012 viale Aldo Moro «sottolinea anco-ra una volta che non è vero che alla fine siamo tutti u-guali, che non c'è destra o sinistra - afferma Venturi - le differenze ci sono quando si sceglie a chi far pagare me-no i costi di questa crisi, de-cidendo che i valori che si proclamano, rigore ed equi-tà sopra tutti, non sono pa-role vuote, ma esprimono davvero una idea di socie-tà».

La Conferenza metrop ali-

tana è servita in particolare per fare il punto sul traspor-to pubblico scolastico.

11 problema, spiega l'asses-sore provinciale all'Istruzio-ne, Giuseppe De Bissi, rima-ne sempre il difficile allinea-mento tra gli orari di scuola e quelli degli autobus. «Ab-biamo però lavorato per u-na maggiore collaborazione degli istituti, con il passag-gio alle ore di lezione da 60 minuti e le informazioni preventive sulle iscrizioni, possiamo programmare le diverse esigenze con aggiu-stamenti minimi».

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CIV1S, il ricorso al Tar depositato anche in Procura

lI ricorso ai Tar del Lazio presentato nei giorni scorsi da irisbus contro il Comune per il tanto discusso Civis è approdato anche in Procura. Ieri un avvocato dell'azienda del gruppo Fiat si è presentato in piazza Trenta e Trieste per con-segnarne una copia ai magistrati che stanno indagando sul tram su gomma che con molta probabilità non entrerà mai in funzione sotto le Due Torri così come non è mai entrato in ser-

vizio nelle altre città della Francia che lo a-vevano provato in precedenza. il ricorso chiede di azzerare tutti gli atti amministrativi che hanno bloccato l'iter del tram su gomma. Ma anche un risarcimento danni da 230 milioni a Ministero, Comune, Atc, all'allora direttore dei lavori Fabio Monzali, Provincia, Regione e Comune di San Lazzaro. li Ministero dei Trasporti a suo tempo aveva già bocciato il ricorso gerarchico,

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I vendolian€

i deo ocatici

L'opposi .zwne,

Hanno acceso

La loro astensione

Attacco a Sei: basta

Aldrovandi fa i conti

il dibattito chiedendo

ha messo in difficoltà

con il partito

sulla fusione Fer-Atc

il parere dei revisori

la maggioranza

dell'astensione ,,Due milioni a testa »

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Fusione Fer-Atc: i vendoliani si sfilano e in commissione scoppia il caos. Merola: ora basta

Nuovo scivolone del centrosinistra ',n'astensione manda in tilt la coalizione

a maggioranza rischia 2

l'autogol, l'ennesimo in- ciampo che rende legittimo pensare che non possa trat-tarsi solo di casualità. In-ciampa per l'astensione di Sei (che, dopo aver fatto pas-sare una brutta mattinata ai Pd, in aula conferma voto a

favore e fiducia nella giunta), per i grillini che vanno a fon-do, per una delibera portata in commissione con forse troppa leggerezza, dando per scontato quello che scontato non è, Questa è la cronaca della discussione sulla fusione Fer-Atc andata in scena ieri mattina. La de-libera recita che della fusio-ne è stato informato il colle-gio dei revisori dei conti del Comune. Il grillino Massimo Bugani chiede di sapere cosa hanno detto i revisori. Loro, presenti in aula, spiegano non solo di non vedere van-taggi perAtc ma aggiungono che non hanno potuto stu-diare per bene perchè han-no avuto gli atti in ritardo. "Boom", scrive Bugani poco dopo su Facebook, 11 Pdl, con Lorenzo Tomassini, co-glie la palla al balzo e chiede di mettere ai voti la proposta grillino di bloccare tutto, si alzano le mani e finisce dodi-ci pari, un'inedito in com-missione. Un vero e proprio patatrac, con l'astensione di Sei e l'uscita strategica dall'aula della commissione di qualche consigliere Pd sempre più col mal di pan-cia. Dodici pari, che succe-de? Arriva il segretario gene-rale che sostanzialmente di-ce che il pareggio non vale, si rivota e la delibera passa di misura dopo che sono arriva-

ti i rinforzi del Pd compresi un paio di assessori assenti al momento della "prima chia-ma". 11 "marone" , così lo hanno chiamato lontano dai microfoni alcuni consiglieri di maggioranza, provoca sfo-ghi duri tra alleati. Benedet-to Zacchiroli non ha dubbi:

«Lo dicevo che il proble! Sel. il partito degli astenuti. Non hanno idea di cosa signi-fica il governo». Il battibecco continua anche dopo la se-conda votazione. Sel si astie-

ne ancora, il consigliere Lo-renzo Cipriani cerca di chia-rire le proprie ragioni ma Maurizio Ghetti (Pd) lo chia-ma un po' rudemente "Pon-zio pelato" e lui reagisce du-ro: «Ragionare è diventato problematico nel Pd del 2011», constata. Poi lo stesso

Cipriani assicura che non è tanto un problema politico, quanto «sul ruolo dei consi-glieri comunali e sulle re-sponsabilità che si prendo-no». In effetti, per provocare

i colleghi della maggioranza, Aldrovandi aveva diviso l'ap-porto Atc alla fusione, 47 mi-lioni, per il numero dei

Pd che si assumeran-no la responsabilità del voto: «Fanno più o meno un paio di milioni a testa». Per il gril-lino Marco Piazza quelli del

centrosinistra «non ci sono più». Stessa diagnosi da To-massini: «A sei mesi dal voto hanno già perso Sei e anche il Pd ti diventato un'armata Braricaleone».

La coalizione di governo indubbiamente ha bisogno di una registrata e qualcosa si è incominciato a fare ieri nel vertice tra sindaco e Pd alla presenza del segretario Raf-faele Leonini, un summit di chiarimento su People Mo-ver e altro. Oggi tocca a Sel sciogliere definitivamente la riserva sul People Mover e la sua scelta sarà cruciale per-Che i consiglieri democratici paiono sempre più insoffe-renti al fatto che pezzi della maggioranza si tengano le mani libere su argomenti contenuti nel programma. Il sindaco finora non ha mai fatto marcia indietro e anche l'altro giorno ha chiarito che lui vuole governare nell'inte-resse dei cittadini che vengo-no prima dei partiti. Un mo-do per ribadire che le carte le dà lui, perchè questo dice la legge elettorale. Gli alleati si devono adeguare anche a co-sto di ingoiare bocconi ama-ri. Il messaggio era indirizza-to a Sei e ai consiglieri in-quieti del gruppo democrati-co. Messaggio ribadito an-che ieri pomeriggio, poco prima del consiglio. «C'è un gruppo di maggioranza che si fa carico più di altri e que-sto non va bene. Questo non va bene».

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Leurobarlamentare vuole un passo avanti: «Bene gli approfondimenti, però bisogna anche fare»

Caronna: «Si è aperta una nuova fase» «S'e nza Berlusconi le alleanze sono in discussione anche a livello locale»

«Bisogna rendersi conto che, con la caduta di Beriusconi e l'arrivo del Governo Monti, è fi-nito un ciclo politico». E l'ana-lisi di Salvatore Caronna, curo-deputato Pd ed ex segretario provinciale dei Ds, che pensa a imminenti cambiamenti su al-

leanze politiche: «Si è aperta u-na nuova fase, che mette in di-scussione tutto il sistema poli-tico: ci avviamo verso una fase di rimescolamento e ristruttu-razione del sistema politico, dei singoli partiti e anche delle alleanze». la stretta di mano tra

Bersani, Vendola e Di Pietro po-trebbe essere già il passato, in sostanza: «Vedo questo percor-so molto chiaramente sia a livel-lo nazionale che a livello euro-peo, ma avrà ricadute anche a livello locale».

E l'ambito locale è piuttosto scosso dalla freddezza dei rap-porti tra Pd e Sei: «Se la discus-sione serve a chiarire dubbi e zone d'ombra, non sarei preoc-cupato - dice Caronna - ma a un certo punto bisogna stringere e cominciare a realizzare qualco-sa». Il riferimento è al People tnover, terreno di scontro in questi giorni: «Mi sembra nor-male ci siano discussioni per chiarire i dubbi ma il People tnover era nel programma e chi ha votato Merola sapeva che quella era una priorità». Caron-

na dà comunque un giudizio positivo sui primi sei mesi di mandato della Giunta Merola. «Non nti sembra abbia fatto co-se sbagliate finora, il che non è irrilevante; credo che abbiano iniziato a fare quello che si po-teva fare e stanno impostando alcune cose, nonostante la si-tuazione difficile degli enti lo-cali, ma fare bilanci dopo pochi mesi è ridicolo: il vero bilancio si fa alla fine».

Caronna invita comunque a «trovare una sintesi» dei vari punti di vista in campo e arriva-re a fare concretamente. Del re-sto, sostiene r eurodeputato Pd «la leva da usare per la crescita del Paese è far ripartire le infra-strutture togliendo i vincoli del Patto di stabilità e dare maggio-ri risorse agli enti locali».

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COME PORTA A PORTA. di CILIBERTO CAPANO

a politica bologne se persiste nel ma-

. nifestare le solite pratiche, senza mo-

strare propensione al cambiamento. Ma allora non e vero che era tutto fermo perché c'era il com- missario; forse era (è) tut- to fermo perché nessuno sapeva dove andare e con quale scopo. Da tutti i fronti emerge sempre e soltanto una continua co- azione a ripetere. Il sinda- co Merola manifesta tan- ta buona volontà, ma spesso entra in contraddi- zione con se stesso. C'è bi- sogno di rispetto dell'or- dine pubblico? Il sindaco ordina lo sgombero dei giovani indignati dal Mer- cato di mezzo, salvo poi trovare loro un altro spa- zio in città. C'è via Petro- ni da rendere vivibile per tutti i suoi abitanti? Si im- pongono divieti solo per metà della strada (cento metri con coprifuoco e cento metri senza). Ma che senso ha governare la realtà solo a metà o «transitoriamente»? In- tanto, la giunta si divide sul People mover (ma i partiti della coalizione di governo, prima delle ele- zioni, non si erano mai scambiati almeno un'ideuzza sul tema della mobilità bolognese?). Il Pd si divide sulla Fonda- zione Cineteca (sulla que- stione il consigliere Zac- chiroli e l'assessore Ron - chi se le dicono di santa ragione sui giornali) e rampogna il sindaco per l'apprezzamento all'accor- do che la Fiom ha fatto con la Od dei Seragnoli (non era certo necessario che Merola desse il suo

parere ufficiale, ma an-che il Pd potrebbe rispet-tare l'autonomia della po-litica sindacale).

Il Pdl cerca di dimo -

strare la propria esisten-za, in vita minacciando di denunciare l'assessore Fra scaroli, rea di aver an-nunciato un piano con-tro il freddo che non in-tende distinguere tra po-veri immigrati legali e poveri immigrati illegali (della serie: se sono ille-gali crepino pure di fred-do). I sindacati giocano, come troppo spesso acca-de, a difesa di se stessi; tra gli ultimi esempi le di-visioni sull'accordo alla Gd o le forti resistenze per lo spostamento a Vi-gnola di uno stabilimen-to della Bonfiglioli (a Vi-gnola, non a Bucarest!). L'Ascorn preannuncia. una ferma opposizione a qualsiasi piano di pedo-nalizzazione, arrivando al limite di sostenere che Sino è la principale cau-sa della contrazione del-le vendite degli ultimi mesi (ma non eravamo in una crisi economica epocale? Sorpresa: è col-pa di Sirio).

E via dicendo. Norma-le dialettica democratica, a detta di molti. Sarà. Ma resta un senso di imbaraz-zo nel vedere questo con-tinuo parlarsi addosso; questo annunciare inizia-tive sulle quali poi si fa marcia indietro; questo discutere senza mai deci-dere con chiarezza; que-sto rivendicare, da parte degli interessi organizza-ti, la tutela di se stessi a prescindere dagli altri e dal contesto.

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Comunejimggioranza mischio Memla attacili Sei; ,Ora basta»

press unE 29/11/2011

CORRIERE DI BOLOGNA

P()rta a Porla SFOJE DALLA r

L'effetto e quella di un'assordante cacofonia fatta di parole e suoni in libertà, in cui ciascuno recita il proprio copione e suona il proprio spartito, del tutto sordo alle voci. degli altri. La politica cittadina sembra allora un grande-Porta a Porta», la trasmissione dì infornlazione (?) che rappresenta la più Calzatite metafora della politica e della società italiana dell'ultimo ventenni°. Nel frattempo, gruppi di cittadini organizzano raccolte di firme su quasi tutto: dal «no al People mover» al «sì» alla pedonalizzazione del centro, fino alla richiesta di elitadinanza per gli stranieri nati in Italia. Permetretenii un'ultima domanda non è forse ora di cambiare format alla politica bolognese?

Glilberto Capano

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VALERIO VARESI

ah Guido Naldi, dirigente di Sel. "Ci hanno votato per fare il contrattare dei Democratici"

FIBRILLAZIONI, mugugni, distin-guo.Apoco piìt di sei mesi dall'ele-zione di Merola, Sel scalpita nel-l'alleanza che lega i vendoliani ai Pd e già qualcuno parla di rottura, «Escludo subito che ci possa esse-re una crisi» mette le mani avanti Gian Guido Naldi, che di Sel è uno dei dirigenti, prevenendo le ipote-si di una crepa letale nella coalizio-ne.

Ma allora cosa sta succedendo? Cos'è che non viva bene nell'ope-rato del sindaco?

«Non c'è nessuna volontà né a Bologna né a Roma di incrinare l'alleanza con il Pd. Abbiamo per-sino sacrificato alcune nostre con-vinzioni pur di renderla omoge-nea. C'è però l'esigenza di tener fe-de al mandato degli elettori garan-tendo tuttavia il governo della città».

Sarebbe a dire? «Il successo della lista di Amelia

Frascaroli ha dimostrato che gli elettori volevano una forza politica capace di fare da contraltare al Pd a sinistra».

Significa che ci sono punti di di-saccordo? Il People mover, per esempio?

«Sul People mover, mi pare che i problemi fossero prima di tutto dentro il Pd. In generale dico che i democratici sono usi a discutere molto a lungo tra loro scodellando poi una soluzione che spesso si pretende essere auelladituttala si-nistra. Io dico, invece, che ci sono sensibilità diverse e ci vuole la pa-zienza di comporle»,

NALDI Il dirigente di Sei ha spiegato qual è l'orientamento del partito

Sul People mover, il sindaco vi ha fattono tare che avete votato un programma in cui era contenuta anche questa infrastruttura...

«Non nego di averlo votato, ma in un contesto in cui era tutto rea-lizzato con la finanza di progetto. Oggi non è più così. E poi c'è la cri-si: qualcuno, anche nelPd, si inter-roga se è opportuno che si spenda-no tanti soldi per un collegamento che si potrebbe realizzare anche con il Sistema ferroviario metro-politano. I dubbi attraversano la città mica solo i partiti».

Ma la maggioranza ha rischiato di andare sotto, si è sfiorata la cri-si...

«La crisi ci sarebbe qualora vo-

"Nessuna crisi, ma sensibilità diverse il Pd non rappresenta l'intera sinistra"

tassimo contro il bilancio dei Co-mune, ma su cose come queste si tratta di scaramucce amtrinistra-thre. Non drammatizzerei quello che è successo».

S ulbilancio come siete orienta- ti?

«Riguardo a ciò sono più tito lati a risponderei miei colleghi in Con-sigli() comunale, ma credo che l'o-rientamento sia favorevole, anche perché le ristrettezze non sono ad-debitabili a Merola bensì al Gover-no».

Pesa il quadro nazionale e il ca-so Bo eri a Milano?

«Vendcla si è fatto carico di sta-re nella maggioranza a Roma e ha persino lodato Corrado Passera per l'intervento a Termini itnere-se. A Milano, invece, mi pare che il modo di rapportarsi in giunta di Boeri non sia gradito nemmeno da molti del Pd».

a RIPRODUZIONE RISERVATA

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press unE 29/11/2011 LOGNA

Sel non vota, la giunta rischia ancora di andare sotto Fusione Fer-Atc: il Poli chiede la sospensione, vendoliani astenuti elinisce in parità

ELEONORA CAPELLI

"LA maggioranza si divide" va in replica a Palazzo d'Accursio. Ieri mattina è stata la fusione tra Atc e Fer a mandare in tilt i rapporti tra Pd e Sei, durante quella che sem-brava un'innocua seduta di com-missione. La delibera ha rischiato diessere"impallinata" dall'oppo-sizione di Pdl, Lega, grillini e Ste-fano Aldrovandi, dall'astensione di Sel e dalle assenze di alcuni con-siglieri Pd, Poi in consiglio comu-nale gli alleati hanno votato a fa-

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vore della delibera, che doveva es-sere approvata con urgenza entro i130mwe:mbre, tanto che l' assem-bl.ea ieri sera è andata avanti a ol-tranza pur di licenziarla.

In commissione però si è potu-ta misurare tutta la tensione. Il primo voto è finito pari, e prima del secondo sono stati richiamati in aula in fretta e furia due consi-glieri Pd, Francesco Critelli e An-gelo Marchesini, L'opposizione, lontana dal prevedere un simile epilogo, si lascia sfuggire l'occa-sione: il consigliere Pdi Patrizio Gattuso rimane fuori dall'aula.

Già il pareggio viene definito con un po' di enfasi «un risultato mai _aggiunto nella storia della demo-crazia bolognese»: parola di Va-lentina Castaldini (Pdl).

La dinamica pare ormai segui-re un canovaccio pre ciso , Ieri era-no statichianiati irevisorideicon-ti del. Comune a dare un parere sulla fusione, cples ti dichiarano di non poter esprimere un parere motivato per l'assenza nel mate-riale in loro possesso «della docu-mentazione sulla situazione pa-trimoniale, economica e finan-

CONSIGLIERE Patrizio Gattuso, consigliere del Pd ex di An

ziaria di Fer». I revisori fanno poi notare che non sono tenuti a dare un parere, ma già qualche giorno fa in Provincia era emerso un do-cumento in cui alcuni tecnici in-terpellati sulla fusione avanzava-no dubbi, i "grillini" rincarano la dose, Stefano Aldrovandi invita i consiglieri Pd a farsi carico delle loro responsabilità, e a quel pun-to idue consiglieri della lista «Con Amelia per Bologna con Vendo-la», Mirco Pieralisi e Lorenzo Ci-priani, vacillano.

Castaldini e Lorenzo Tornassi-

3 caso

e

ni colgono il varco: mozione d'or-dine per rinviare la delibera. Que-sto vuole dire il blocco di tutta l'o-perazione. Angelo Marchesini (Pd), presente fino a poco prima, è assente, Pieralisi e Cipriani si astengono, alla fine i contrari so-no 12, i favorevoli 12 e gli astenuti. 3. Panico tra i democratici, delu-sione nel Pdi, con Castaidini che sbotta: «È mancato il voto di Gat-tuso».11 capogruppo Pd Sergio Lo Giudice cerca al telefono gli as-senti, mentre Castaldini chiede il parere del segretario generale, Luca LTguccioni, Nella maggio-ranza arriva l'assessore Matteo Lep ore. Si vota una nuova mozio-ne presentata da Miro V aridi. Ci-priani dice alle agenzie di stampa: «Votiamo a favore, poi spieghia-moperché». Lo Giudice siprecipi-ta ed evita il peggio: i due consi-glieri della lista di Amelia si asten-gono e finisce 14 contrari e 13 fa-vorevoli. «Lo abbiamo fatto per ri-spettare il vincolo dito aggio ranza. - dice Cipriani -:tna quiè in ballo la. salvaguardia del ruolo del consi-glio, questa cosa è stata organiz-zata male». I consiglieri non vo-gliono pii' votare delibere che non conoscono per ragioni di tempo. «Sel è il partito degli astenuti - at-tacca però Zacchiroli - non sanno cosa vuoi. dire governare». Ma Ci-priani, rudemente soprannomi-nato "Ponzio Pelato", ribatte: «Ragionare nei Pd è diventato problematico».

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Gattuso è fuori al telefono così sfuma il calpacci© Pdl «l L problema non è che io ero al telefono, la presidente della commissione Valentina Castaldini non sapeva chesi potevafaresu-bito una seconda chiamata nominale, per questo non ce l'abbiamo fatta. Poi perché LorenzoTomassini , che è passato di 11, non mi ha detto di rientrare? Alla fine, dai, deci-de consiglio comunale, è sovrano». Patri-zio Gattuso cerca in tutti i modi una via d'u-scita: bastava un voto per bloccare un'im-portante delibera della maggioranza, il suo. Ma lui non era in aula. «lo sono troppo edu-cato - dice alla fine, esasperato quando rnitelefonano esco per non disturbareggli al-tri, ecco perché ero fuori. Così vi rendete conto che la mia presenza conta». (e. c.)

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Gattuso è fuori al telefono così sfuma il colpaccio Pdl «IL problema non è che io ero al telefono, la presidente della commissione Valentina Castaldini non sapeva chesi potevafaresu-bito una seconda chiamata nominale, per questo non ce l'abbiamo fatta. Poi perché Lorenzo Tornassin che è passato di lì, non mi ha detto di rientrare? Alla fine, dai, deci-dei|consiglio comunale, è sovrano». Patri-zio Gattuso cerca in tutti i modi una via d'u-scita: bastava un voto per bloccare un'im-portante delibera della maggioranza, il suo. Ma lui non era in aula. «lo sono troppo edu-cato - dice alla fine, esasperato quando rnitelefonano esco per non disturbare gli al-tri, ecco perché ero fuori. Così vi rendete conto che la mia presenza conta». (e. c.)

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`9 E ernia perde la pazienza `Così non può andare bene 55

Il sindaco: solo parte della maggioranza è responsabile STRETTO tra i "mal di pancia" :nel Pd e le defezioni di. S el, il sin.- daco Virginio Dviero la perde la pazienza: «C'è un gruppo consi-liare che si fa carico più degli al-tri del lavoro - dice riferendosi ai democratici rispetto ai vendo-liani -, e questo non va bene. In più c'è anche la necessità di ras-sicurare i nuovi consiglieri». Tra

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MEBOLA H sindaco ha strigliato ieri

gli alleati, rei di porre problemi ala maggioranza con continue dissociazioni

gli eletti nella lista «Con Amelia per Bologna conVen dola» c'è un problema di inesperienza? «Sì, stamattina ad esempio c'è stata un'incomprensione tecnica - ha detto il sindaco riferendosi al-l'ultima astensione, cioè quella in commissione sulla fusione Atc e Fer dopo il mancato parere dei revisori dei conti comunali -.

Sapere tecnicamente che in quel caso non era obbligatorio il pa-rere dei revisori dei conti non è che uno lo deve sapere per for-za». Ribatte C athyLa Torre (Sei): «Noi siamo giovani consiglieri, ma anche lui é sindaco per la pri-ma volta».

Inesperienza o diversa posi-zione politica, il «partito di lotta

o di governo», ribattezzato dal consigliere Pd Benedetto Zac-chiroli «il partito dell'astensio-ne», cominciaa collezionare una lunga serie di argomenti su cui nonconcordapienamente con il primo cittadino. Il People mo-ver, le occupazioni («H atorto chi dice che ha il diritto di occupare - ha detto leriMerola untubo, ci sono delle regole»), adesso la Pii-sione Atc e Fer. Tanto che pure Riccardo Malago li, assessore ai-la casa di Sel, è preoccupato e fis-sa a una riunione del partito in agenda per o ggiil luogo del chia-rimento travendoliani. «È un p o' presto per tutte queste fibrilla-zioni, soprattutto dopo il lungo periodo di commissariamento che abbiamo appena passato -ha detto ieri. IVIalagoli -. Ci vuole un po' di calma, lavoriamo a un. rapporto più stretto tra giunta e consiglio». Nel giorno del divor-zio a Milano tra Giuliano Pisa-pia, sindaco di Sel e Stefano B o e - ri, assessore Pd, i malumori ri-schiano di prendere la piega di un problema più generale.

Del resto anche nel Pd non c'è assoluta concordia: la verifica interna al partito con il segreta-rio Raffaele Donini, durata due ore a Palazzo d'Accursio (e dove Angelo Marchesini, uno degli scontenti, è arrivato solo a un quarto d'ora dalla fine) si è chiu-sa con l'impegno a una maggio-re informazione dei consiglieri . «C'è un'esigenza precisa - ha detto Merol a -, quello del Pd è il gruppo che ha più responsabi-lità, quindi è necessario che ab-bia maggiori contatti, sia con la giunta che col sindaco». Ma sul People mover il sindaco è tran-quillo: «Alla luce del piano eco-nomico e delprogetto esecutivo, entro :il l6 gennaio - ha detto Me - rola - valuteremo tariffa e con-cessione e Sab valuterà se entra-re. Non può farlo prima, basta in questa città con la cultura del so - spetto».

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P.B.MANCA-C.VISANI BOLOGNA bologro@unitait

irginio Merola e Raffaele Donini provano a spegne- re sul nascere le fibrilla- zioni nella maggioranza.

Lo fa il sindaco nel primo pomerig- gio con un fermo monito alla coali- zione, dopo il chiarimento per un nuovo "distinguo" di Sei in Coni- missione - poi rientrato in Consi- glio sull'unificazione tra Atc e Fel:. «C'è un gruppo di maggioran- za che si fa carico più di altri dei problemi e questo non va bene», dice. E ripete «Questo non va be- ne». Ribadisce il concetto il segre- tario provinciale del Pd qualche ora più tardi, a maggioranza ri- compattata„ con un richiamo forte «a fare squadra». «Abbiamo vinto le elezioni per merito di tutti - dice agli alleati di Sed e idv - e assieme ci siamo impegnati a cambiare que- sta città. Non siamo qui a gestire l'ordinaria amministrazione. Sia- mo chiamati a sfide difficili, in una situazione complessiva difficilissi- ma. Serve la massima responsabili- tà da parte di tutti. Non ci può esse- re chi sostiene l'Amministrazione e chi fa il battitore libero. C'è tanto da fare e i cittadini ci guardano».

A fine mattinata c'è stata la riu- nione del gruppo Pd allargata a Do-

Merola e Donini, monito a Sei: «Ci vuole più responsabilità» S:,:"a ad oc e vez:za di maggioranza, ma il sindaco ha incontrato ieri il gruppo Pd. Lo Giudice: «Miglioreremo i rapporti con la giunta»

nini, agli assessori Andrea Colombo e Matteo Lepore e al capo di Gabi-netto, Marco Lon-lardelli. Un incon-tro per chiarire le incomprensioni sui rapporti tra consiglieri e Giunta. e ricompattare tutti sulla volontà di andare avanti con il People Mover. E andata bene commenta il capo

gruppo Sergio Lo Giudice - ci siamo chiariti, il gruppo è unito, tutti ab-biamo confermato la volontà di an-dare avanti convinti sulla "navetta" e di migliorare i rapporti tra gruppo ed esecutivo».

Ora il chiarimento si dovrà fare tra tutti i gruppi di maggioranza. La "verifica" dovrebbe svolgersi oggi pomeriggio. Quattro "incidenti" jn

pochi giorni dallo sgombero del ci-nema Arcobaleno al People Mover, dalla Fondazione Cineteca alla fu-sione Atc-Fer - non possono essere sottovalutati. Anche se Merola mini-mizza sull'ultimo: «C'era solo un'esi-genza di chiarimento tecnico». E Do-nini si dice convinto che si tratta «di singoli episodi più che di fibrillazio-ni politiche». L'assessore di Sei Ric-cardo Malagoli invita alla calma. «C'è solo bisogno di un rapporto tra giunta e Consiglio un po' più stret-to», dice. Donini e Lo Giudice sono d'accordo di «migliorare la circola-, zione delle informazioni e di regola-re meglio i rapporti». Solo sul Peo-ple Mover c'è una scaletta di 3-4 riu-nioni da qui alla fine dell'anno, ,)

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SI itta la verifica di maggioranza a palazzo D'Accursio

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Ma l'astensione di Sei su Atc-Fer fa arrabbiare democratici

Colpi di scena, battibecchi, confusione e molto malumore. La fusione fra Atc e Fer fa litigare Pd e Sei ancora una volta. In Commis-sione Affari istituzionali, ieri matti-na, è scoppiato un parapiglia che è difficile definire un semplice inci-dente di percorso. Tutto inizia quando il Collegio dei revisori dei conti del Comune annuncia di non poter esprimere un parere sulla fu-sione, visti i tempi a disposizione. Della Giunta non c'è nessuno in sa-la e, Grillini e Pdl, prima che la deli-bera passi in Consiglio vogliono, invece, un approfondimento sulla situazione patrimoniale di Fer. Lo-. renzo Tomassini (Pd1) chiede la so-spensione della delibera e, a quel punto, scoppia il finimondo. Viene chiamato il capogruppo Pd, poi l'assessore Matte() Lepore. Ma è inutile. La mozione d'ordine si met-te ai voti e Sei, facendo inviperire gli alleati, si astiene. Si finisce così in parità 12 a 12: Pd contro Pdl-Grillini-Lega Nord e Aidrovan-di. Patrizio Gattuso (PC è fuori a telefonare mentre, un irritato An-gelo Marchesini (Pd) è uscito fa-cendo mancare il voto. La sospen-sione chiesta dal Pdl, secondo il re-golamento comunale, vista la pari-tà non è approvata ma la seduta prosegue. Stefano Aldrovandi pre-senta un'altra mozione d'ordine per congelare la delibera e così si rivota. Nel frattempo, il Pd ha chia-n-iato rinforzi. Rientra Marchesini e arriva anche un Francesco Critei-li Sei annuncia che vote-rà insieme ai Pd ma, al momento clou, si astiene di nuovo. Alla fine la delibera passa ma per un voto (14 a 13). La tensione tra Pd e Sei è alle stelle e Maurizio Ghetti (Pd) si vendica chiamando il vendolia-no Lorenzo Cipriani «Ponzio pela-to» che gli risponde di rimando: «Ragionare è diventato problema-tico nel Pd dei 20:11»,

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Tregua tra Pd e giunta: «Ma

servono più informazioni»

TREGUA fra il sindaco e il Pd. Virginio Merola (e i suoi assessori) daranno più informazioni ai consiglieri comunali pd, così come richiesto dal gruppo. E il succo di un vertice di un paio d'ore tenuto ieri in Comune, dopo la richiesta formale di otto consiglieri. «Il Pd — afferma Merola — è il gruppo con più responsabilità, è necessario che abbia maggiori informazioni e contatti, sia con la giunta che con il sindaco». Invece «sui contenuti c'è pieno accordo», a cominciare da quel

people mover su cui il Pd ha tenuto in piedi la baracca della maggioranza. Sei, infatti, si è astenuto. Una linea che non piace al sindaco: «C'è un gruppo di maggioranza che si fa carico più di altri e questo non va bene». Soddisfatto del summit il segretario del Pd, Raffaele Donini (nella foto tra Merola e Lo Giudice). «Ho visto una buona responsabilizzazione di tutti per far sì che ci sia una totale assunzione di responsabilità del Pd in tutti i

suoi livelli: partito, gruppo, giunta e sindaco». Insomma il Pd sarà fedele al sindaco, ma dovrà essere sempre più coinvolto nelle decisioni. Sul ptvple mover, il sindaco annuncia che «entro il

16 gennaio» saranno pronti il piano finanziario, il progetto esecutivo e i patti parasociali. Solo allora Sab, la società che gestisce l'aeroporto, «dirà se entrera nella spa di gestione del people mover. Per ora loro dichiarano una disponibilità a partecipare, che va verificata sulla base di un piano economico-finanziario, Se Sab dicesse adesso che entra comunque, quei consiglieri di amministrazione io li dimetterei. Tutto qui. Basta con questo clima di sospetto. Deve finire».

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-Ln IL FISICO BRIAN FREDDA \‘ ,2•K • - JOSEPHSON APPOGGIA ROSSI E FOCARDI

Un pre Nobel per FE-cat Alma Mater pronta per i test, ma manca l' ok al contratto CONTINUA il dibattito sulla fusione fredda e la macchina E-cat. Qualche gior-no fa è stato un fisico italiano, Francesco Celani, a chiedere test sulla macchina da Nobel di Andrea Rossi e Sergio Focardi. Ora, dalle pagine di Focus, è il premio N obel Brian Josephson a ribadire l'appel-lo per un vero «test scientifico» dell'E-cat: «non per soddisfare curiosità scienti-fiche, ma nell'interesse dello stesso Ros-si». Mostrando così interesse per il reatto-re che è in vendita da qualche settimana e che, nei giorni scorsi, ha fatto discutere anche la comunità scientifica americana, dal momento che Rossi ha incontrato il senatore del Massachusetts B171.1Ce Tarr, i. rappresentanti del Massachusetts institu-te of Technology (Mit) e delle maggiori università dello Stato americano. Sem-pre Focus spiega che si è parlato della «possibilità di sviluppare e produrre i ge-neratori in Massachusetts», dichiara il se-natore Tarr, «perché il reattore di Rossi,

una volta sviluppato e sperimentato, può cambiare il modo in cui affrontiamo il problema dell'energia».

E' STATA la lettera di Brian josephson però a riaprire il dibattito. «Caro Andrea

RICERC.,''\TOM ATTENTI Nei giorni scorsi L'inventore ha sondato anche mercati Usa e it Leggendario Mit

— si legge nella missiva pubblicata in esclusiva da Focus —, pare che al Dipar-timento inglese per l'energia e i cambia-menti climatici stiano manifestando inte-resse nei confronti del reattore. Come ha suggerito Celani, tutti trarrebbero benefi-cio da un test in grado di dissipare i loro dubbi; non sarebbe vantaggioso anche

per lei, ricevere l'appoggio di un'istituzio-ne come il Decc?». Brian Josephson face-va riferimento a un'inchiesta di Free Energy Truth dalla quale risulterebbe es-serci un interesse verso l'E-Cat, l'inven-zione di Andrea Rossi, da parte del Decc.

«LA MIA INTENZIONE è non conce-dere altri test a carattere dimostrativo: l'ultimo è stato quello del 6 ottobre. Stia-mo vendendo impianti a clienti che fan-no loro i loro test e decidono liberamente se investire nell'E-Cat o meno, senza vo-lere a tutti i costi sapere cosa c'è dentro», dice Rossi. Il dipartimento di Fisica dell'Alma Mater, là poi sapere di «essere pronto a svolgere esperimenti sull'E-cat non appena il contratto siglato con la Efa srl (società italiana di Rossi) sarà reso atti-vo: a questo scopo erano presenti agli esperimenti, in qualità di osservatori, i ri-cercatori dell'Università di Bologna».

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press LIflE n Resto del Carlino

BOLOGNA UNEDETTO ZACCH1R011 1PO) «IL PROBLEMA È SEL: È IL PARTITO DEGLI ASTENUTI. NON HANNO IDEA DI COSA SIGNIFICA STARE AL GOVERNO»

MAURO SORM IUDC) «NON C'È ALCUN RISCONTRO CHE I TREMILA DIPENDENTI DELL'ATC VERRANNO RICONFERMATI NELLA NEWCO»

• Sel manda m cortocircuito la maggior d a In commissione i vendoliani si astengono e ldfitsione

di LUCA ORSI

rischia lo stop, poi l'ok. Esposto Pdl alla Corte dei conti

LA MAGGIORANZA in Comu-ne rischia di deragliare sulla fusio-ne fra Atc e Fer. Dopo le tensioni sul people mover e sulla Cineteca, il centrosinistra fibrilla anche sulla delibera che dà il verde alla crea-zione di una nuova spa per il tra-sporto pubblico locale. E sono an-cora i vendoliani di Sel a puntare i piedi. Ieri mattina, in commis-sione Affari istituzionali — dopo che i revisori dei conti del Comu-ne hanno affermato di non potere esprimere alcun parere motivato sulla fusione, visti i tempi a dispo-sizione — decidono di astenersi su una mozione d'ordine del pdl Lorenzo Tomassini, che chiede la sospensione della delibera. Finisce in parità: 12 a 12. Mai suc-cesso. A sbrogliare la matassa vie-

IL N000 Manca it parere dei revisori del Comune: «Troppo stretti tempi a disposizione»

ne chiamato Luca Uguccioni, se-gretario generale del Comune. So-spensione non approvata, ma la se-duta prosegue, è il verdetto, 11 pd. Benedetto Zacchiroli se la prende con Sel: «Sono loro il problema. E il partito degli astenuti. Non hanno idea di cosa significa il go-verno». Ci prova il civico Stefano Aldrovandi: mozione d'ordine per bloccare tutto fino al parere dei revisori dei conti di Comune e di Atc, «Non siamo tenuti a dare alcun parere, non entriamo nel merito», affermano però i revisori di Palazzo d'Accursio. Si vota an-che la mozione Aldrovandi. Sel si astiene ancora. Il Pd rinforza i ran-ghi e la delibera passa al voto del consiglio comunale. Seguono battibecchi fra consiglie-ri pd e sel. Per il grillino Marco Piazza, quelli del centrosinistra «non ci sono più». Sulla stessa li-nea Tomassini: «A sei mesi dal vo-to hanno già perso Sei e anche il Pd è diventato un'armata Branca-leone». Prima del consiglio comunale, si lavora dietro le quinte per ricon- quistare il voto di Sel. Anche per-

ché il 30 novembre è prevista la convocazione dei consigli di am-ministrazione di Atc e Fer in as-semblee straordinarie dei soci. La diplomazia ottiene i suoi frutti.

sione. Non porremo pro blemi», annuncia Cathy La Torre, capogruppo di Sel. E precisa: «Non siamo faziosi e non vo-gliamo causare spaccatu- re nella maggioranza. Ma vogliamo ragionare nel merito delle cose». Lorenzo Cipriani, consigliere di Sel, annuncia in aula il voto favorevole: «I..a do-cumentazione inviata al consi-glio comunale è sufficiente-mente approfondita, pur con qualche lacuna metodologia ca, che è stata chiarita, Alla fine, in Comune la delibera passa con 20 voti a favore (Merola, Pd, Sel/Amelia per Bo. Idv), un contrario (il grillino Piazza), sei non votanti ( Pdl, Le- ga nord, Bo201 b). In-tanto, Galeazzo Bi-girami, consigliere regionale del Pdl, annuncia un espo-sto alla Cone dei conti sulla vicenda Atc/Fer. Anche in Provincia il consiglio ha approvato ieri la 1nsione. Il centrosinistiriP (Pd e Fds, non c'è l'Idv) votacompatto, pur con qualche «ri- serva» della Fds. Votano tro Pdl, Lega nord, Fli, Ude e gruppo misto.

IL CAPITALE

«SIAMO favorevolissimi alla fu ,; di euro

E° il capitate della , \,t newce che ha . \\\ come soci forti

Regione (46,1%), Comune 30,1%), ovlocía 118,8%)

01,‘\,COMO VENTURI WROVINCIA «SAREMMO OGGETTIVAMENTE PIÙ FORTI E ROBUSTI. A FRONTE DEI TAGLI LA SITUAZIONE SI FA PESANTE E DRAMMATICA»

LA DENUNCI'', LA PRESENTERANNO I CONSIGLIERI DEL PDL ALLA CORTE DEI CONTI SULLA FUSIONE TRA L'ATC E FER

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