corriere cesenate 40-2013

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Giovedì 31 ottobre 2013 anno XLVI (nuova serie) numero 40 euro 1,20 - contiene I.R. 40 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 I ragazzi respirano aria di festa. Restarsene a casa da scuola porta sempre con sé questo invito alla vacanza. A ciò si aggiunge, da 10-15 anni, la ricorrenza di Halloween, celebrazione importata dai Paesi nordici, ormai imperante anche dalle nostre parti. Diciamolo subito, senza mezzi termini, ma con estrema schiettezza: è un grande affare. I giovani spendono a go go quattrini dei loro genitori. I pubblicitari e gli esperti in marketing lo sanno molto bene e agiscono di conseguenza. I risultati sono quelli che abbiamo sotto mano. Non occorre andare a prestito di ciò che affermava don Oreste Benzi, il cui sesto anniversario ricorre il 2 novembre. Fino a pochi giorni prima di morire, don Benzi ha usato tutte le sue forze per mettere in guardia dai pericoli che una mentalità pagana avrebbe portato con sé. Da allora, sono stati ripetuti e numerosi gli avvertimenti, fino a quello di poche settimane fa a cura dei vescovi della nostra regione. Prendiamo il lato buono e allegro di questi strani festeggiamenti. Io che ho da poco passato i 50 anni non li capisco e cerco di mantenere la rotta su Ognissanti e sulla commemorazione dei defunti. Un ponte tra terra e cielo, ha scritto il teologo Marco Doldi per l’agenzia Sir, che unisce il cammino storico dell’uomo all’eternità e alla pienezza della vita in Dio. Sì, ma chi sono i santi? Questa è la domanda che torna di estrema attualità in queste giornate di inizio novembre. E perché si ricordano vicino ai defunti? “Ogni cristiano, ha detto il 2 ottobre scorso papa Francesco, è chiamato alla santità e la santità non consiste anzitutto nel fare cose straordinarie, ma nel lasciare agire Dio”. È quella che papa Giovanni Paolo II definiva la santità del quotidiano. Quella che incarnano milioni di persone ogni giorno, nel silenzio di una casa, nel segreto di un ufficio, nel letto di un ospedale, in ogni situazione possibile. È lo straordinario nell’ordinario, quell’eroicità che si fa vita concreta in famiglia, al lavoro, a scuola, nelle carceri, negli ospizi, negli ospedali, sui barconi dei disperati, nei centri di accoglienza. È la santità di chi tende una mano e ne riceve un sorriso. È quel gesto che si china su chi chiede l’elemosina e regala un saluto, una carezza d’affetto. Sono i giovani che si buttano nelle esperienze missionarie nel Terzo mondo e faticano a tornare nella nostra lamentosa normalità. La santità, in una parola, è la via della nostra conversione. Quella per cui siamo stati pensati. È la strada della nostra felicità. Qui, oggi e subito. Quel ponte che fa sperimentare il cielo sulla terra. Editoriale Un ponte fra cielo e terra di Francesco Zanotti Vallesavio 17 Sui Madrioli ci vogliono interventi urgenti Gambettola 16 Prosegue spedita la riqualificazione del centro Cesena 14 In cammino verso Santiago tra fede e sport Cesenatico 15 Contenzioso ferma i lavori all’antico lavatoio Figli e nipoti perennemente “collegati” con telefonini e computer. Ormai anche le e-mail sono superate: i giovani comunicano via chat sullo smar- thphone. I giovanissimi sono attratti in modo irresistibile dalle ultime no- vità dei prodotti tecnologici. Negli ultimi anni i cambiamenti sono stati così veloci che si sono acuite le distanze fra i ragazzi di oggi e gli adulti che faticano ad assorbire le novità. “I giovani dedicano molto tempo ai so- cial network - spiega lo psicologo cesenate Francesco Rasponi - e i geni- tori dovrebbero preoccuparsi di offrire proposte educative alternative.Tocca agli adulti proteggere e guidare le nuove leve nella loro esperienza on line di tutti i giorni”. Insomma, anche i genitori devono ‘buttare un occhio’ ai social network: anche il mondo digitale va abitato. Primo piano alle pagg. 4-5 Con un occhio ai social network Giovani e internet, binomio inscindibile I GIOVANI DEDICANO TANTISSIMO TEMPO AI COSIDDETTI SOCIAL NETWORK COME FACEBOOK (PIPPOFOTO) Diocesi 8 Il vescovo Douglas riprende la Visita pastorale Sport 21 Da Cesena una campionessa dei 1500 metri Attualità 11 Scandalo Datagate Tutti spiati nessuno spiato? D al 3 al 10 novembre monsignor Regattieri visiterà la parrocchia di Ranchio di Sarsina inti- tolata a San Bartolomeo T anti gli interrogativi sul- la questione delle inter- cettazioni. Una certezza: il rapporto fra Stati Uniti e al- leati resta asimmetrico M argherita Magnani si sta allenando a Roma per affrontare Gli Europei. Ha già gareggiato ai mon- diali di Mosca Nel 2015 a Firenze il Convegno ecclesiale Chiesa 9 I ntervista a monsignor Claudio Giuliodori, pre- sidente della commis- sione Cei cultura e co- municazioni sociali

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Corriere Cesenate di giovedì 31 ottobre 2013

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Page 1: Corriere Cesenate 40-2013

Giovedì 31 ottobre 2013anno XLVI (nuova serie)numero 40 euro 1,20 - contiene I.R.

40Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Iragazzi respirano aria di festa. Restarsenea casa da scuola porta sempre con séquesto invito alla vacanza. A ciò si

aggiunge, da 10-15 anni, la ricorrenza diHalloween, celebrazione importata dai Paesinordici, ormai imperante anche dalle nostreparti.Diciamolo subito, senza mezzi termini, macon estrema schiettezza: è un grande affare. Igiovani spendono a go go quattrini dei lorogenitori. I pubblicitari e gli esperti inmarketing lo sanno molto bene e agiscono diconseguenza. I risultati sono quelli cheabbiamo sotto mano. Non occorre andare aprestito di ciò che affermava don OresteBenzi, il cui sesto anniversario ricorre il 2novembre. Fino a pochi giorni prima dimorire, don Benzi ha usato tutte le sue forzeper mettere in guardia dai pericoli che unamentalità pagana avrebbe portato con sé. Daallora, sono stati ripetuti e numerosi gliavvertimenti, fino a quello di pochesettimane fa a cura dei vescovi della nostraregione.Prendiamo il lato buono e allegro di questistrani festeggiamenti. Io che ho da pocopassato i 50 anni non li capisco e cerco dimantenere la rotta su Ognissanti e sullacommemorazione dei defunti. Un ponte traterra e cielo, ha scritto il teologo Marco Doldiper l’agenzia Sir, che unisce il camminostorico dell’uomo all’eternità e alla pienezzadella vita in Dio.Sì, ma chi sono i santi? Questa è la domandache torna di estrema attualità in questegiornate di inizio novembre. E perché siricordano vicino ai defunti? “Ogni cristiano,ha detto il 2 ottobre scorso papa Francesco, èchiamato alla santità e la santità nonconsiste anzitutto nel fare cose straordinarie,ma nel lasciare agire Dio”. È quella che papaGiovanni Paolo II definiva la santità delquotidiano. Quella che incarnano milioni dipersone ogni giorno, nel silenzio di una casa,nel segreto di un ufficio, nel letto di unospedale, in ogni situazione possibile. È lostraordinario nell’ordinario, quell’eroicitàche si fa vita concreta in famiglia, al lavoro, ascuola, nelle carceri, negli ospizi, negliospedali, sui barconi dei disperati, nei centridi accoglienza. È la santità di chi tende unamano e ne riceve un sorriso. È quel gesto chesi china su chi chiede l’elemosina e regala unsaluto, una carezza d’affetto. Sono i giovaniche si buttano nelle esperienze missionarienel Terzo mondo e faticano a tornare nellanostra lamentosa normalità.La santità, in una parola, è la via della nostraconversione. Quella per cui siamo statipensati. È la strada della nostra felicità. Qui,oggi e subito. Quel ponte che fa sperimentareil cielo sulla terra.

EditorialeUn ponte fra cielo e terradi Francesco Zanotti

Vallesavio 17Sui Madriolici voglionointerventi urgenti

Gambettola 16Prosegue speditala riqualificazionedel centro

Cesena 14In camminoverso Santiago tra fede e sport

Cesenatico 15Contenzioso fermai lavoriall’antico lavatoio

Figli e nipoti perennemente “collegati” con telefonini e computer. Ormaianche le e-mail sono superate: i giovani comunicano via chat sullo smar-thphone. I giovanissimi sono attratti in modo irresistibile dalle ultime no-vità dei prodotti tecnologici. Negli ultimi anni i cambiamenti sono staticosì veloci che si sono acuite le distanze fra i ragazzi di oggi e gli adultiche faticano ad assorbire le novità. “I giovani dedicano molto tempo ai so-cial network - spiega lo psicologo cesenate Francesco Rasponi - e i geni-tori dovrebbero preoccuparsi di offrire proposte educative alternative. Toccaagli adulti proteggere e guidare le nuove leve nella loro esperienza on linedi tutti i giorni”. Insomma, anche i genitori devono ‘buttare un occhio’ aisocial network: anche il mondo digitale va abitato.

Primo piano alle pagg. 4-5

Con un occhio ai social network

Giovani e internet, binomio inscindibile

I GIOVANI DEDICANO TANTISSIMO TEMPO AI COSIDDETTI SOCIAL NETWORK COME FACEBOOK(PIPPOFOTO)

Diocesi 8Il vescovo Douglasriprendela Visita pastorale

Sport 21Da Cesena una campionessadei 1500 metri

Attualità 11Scandalo DatagateTutti spiatinessuno spiato?

Dal 3 al 10 novembremonsignor Regattieri

visiterà la parrocchia diRanchio di Sarsina inti-tolata a San Bartolomeo

Tanti gli interrogativi sul-la questione delle inter-

cettazioni. Una certezza: ilrapporto fra Stati Uniti e al-leati resta asimmetrico

Margherita Magnani sista allenando a Roma

per affrontare Gli Europei.Ha già gareggiato ai mon-diali di Mosca

Nel 2015 a Firenzeil Convegnoecclesiale

Chiesa 9

Intervista a monsignorClaudio Giuliodori, pre-

sidente della commis-sione Cei cultura e co-municazioni sociali

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Giovedì 31 ottobre 2013 3Opinioni

Non autosufficienti:“Fate in fretta, non abbiamo più tempo”

ate in fretta, non abbiamo tempo. RaffaelePennacchio lo aveva detto anche il 23 ottobre airappresentanti del Governo che lo avevanoricevuto, insieme ai suoi compagni di battaglia,

per ascoltare le ragioni della protesta. Lo avevaripetuto in strada, sotto il Ministero dell’economia,insieme agli amici del Comitato 16 novembre. Fate in fretta, non abbiamo tempo. E per Raffaele,ormai, di tempo a disposizione non ce n’è davveropiù. È morto in un albergo di Roma, qualche ora dopoaver ottenuto l’ennesimo impegno da partedell’Esecutivo per il rafforzamento dell’assistenzadomiciliare a discapito dei posti letto nelle Rsa el’aumento del Fondo per la non autosufficienza.Dopo una notte di presidio sotto il Palazzo delleFinanze, il cuore di Raffaele si è fermato. 55 anni,medico della provincia di Caserta con una moglie edue figli, Raffaele era in pensione da quando la Sla loaveva quasi completamente paralizzato. In un annola malattia si era presa il suo corpo e gli aveva lasciatodue dita, solo due dita della mano sinistra con cuipoteva ancora lavorare. Gli amici raccontano che eraun uomo buono, coraggioso, dall’animo mite, e non èdifficile credergli se si guarda il sorriso pacifico cheaveva stampato in volto.Fate in fretta, non abbiamo tempo. Troppi i novepresidi in un anno, troppe le notti fuori casa per chichiedeva soltanto di poterci vivere in una casa. Ora icompagni del Comitato lo piangono e non potrebbeessere altrimenti: “Non ne possiamo più di sottoporcia questi presidi, ci stanno ammazzando tutti”. Unaprotesta iniziata ormai qualche anno fa per chiederealla politica di interessarsi ai problemi delle personenon autosufficienti. Un’opposizione tenace, senzarespiro. Quasi uno scontro aperto con il Palazzo, inuna manifestazione estrema delle proprie fragilitàche purtroppo sembra essere diventata l’unico modoper farsi ascoltare. Dimenticando il lavoro silenziosodi associazioni e singole persone, che nel loro

F

Riflessione dopo la morte di Raffaele Pennacchio

Aborto e obiezione, invasione di campo

Roma, San Pietro, sabato 26 ottobre. Tutto pronto per il lancio, in attesa di pa-pa Francesco alla festa delle famiglie da tutto il mondo

La fotografia

P

impegno quotidiano si adoperano per garantire il rispetto dei diritti per lepersone con disabilità grave. Un lavoro operoso ma lento, troppo lento perchi non ha tempo da aspettare. Per chi chiede, più di ogni altra cosa, diavere i mezzi per poter vivere autonomamente in casa. Nessuna prebenda,nessun favoritismo. Solo il necessario per condurre un’esistenza degna,anche quando la strada si fa in salita e la vita va guadagnata giorno pergiorno. Una richiesta urlata ad uno Stato che troppo spesso si mostraindifferente e mette con le spalle al muro chi ha più bisogno di aiuto. È la crisi che non permette di stanziare i soldi necessari. È la crisi cherende difficile programmare l’assistenza alle persone con disabilità. È lacrisi che impone tagli ai fondi per la non autosufficienza. Quante volteRaffaele se lo sarà sentito ripetere. Fino a morirne, in una città che non erala sua città, in una casa che non era la sua casa. Per difendere un dirittoche però non era solo un suo diritto, ma di tutti. Fate in fretta, nonabbiamo tempo.

Riccardo Benotti

(FOTO ARCHIVIO SIR)

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Giovedì 31 ottobre 20134 Primo piano

Mondo digitale Questa è la ragione principale del successo fra i giovani

C’è una sfida immensaper le agenzia educative, chedovranno trovare metodologieadeguate ai nuovi tempi,per continuare a formarepersone libere

uanto incide la presenza diInternet nella nostra vita?Dall’Undicesimo Rapporto sulla

comunicazione, Censis-Ucsi, ricaviamol’impressione di una differenzasostanziale tra le generazioni. L’impatto tra i cosiddetti nativi digitalie gli altri non si distingue solamenteper il suo utilizzo, ma per la sua"comprensione": per un adulto la rete èun mezzo per comunicare, perricercare informazioni, per acquistarequalcosa, per trovare un indirizzo; perun giovane la rete è un ambiente doveci si incontra, dove si condividonoinformazioni, dove si gioca con gli altrie si accede a contenuti e se ne possonoimmettere di nuovi personalmente. Mezzo o luogo: ecco qui. Dentro questachiave di lettura si può interpretare laricchezza dei dati, contenuti nelRapporto. Scopriamo la diffusionedell’accesso alla rete: ormai il 63,5%degli italiani utilizza il web, contro il90,4% dei giovani tra 14 e 29 anni. Interessanti sono le variazioni dellemodalità di relazione con il web,rispetto all’età: tra giovani e anziani siscopre che il 75,6% dei primi sono suFacebook, contro il 9,2% degli altri, il66,2% utilizza Youtube, contro il 5% deisecondi e, ancora, appena il 6,8% deipiù vecchi accede tramite unoSmartphone, contro il 66% degli altri.Quest’ultima indicazione rimanda aun’ulteriore riflessione: la mobilità. Inuovi strumenti permettono unaccesso illimitato nello spazio e nel

Q Internet è orizzontale

tempo quotidiano, possiamo essereconnessi costantemente. Cambiaanche la modalità di fruizione. Gliadulti e gli anziani, fatti salvi gli addettiai lavori, pensano ancora alladimensione statica dell’accesso, siaccede da casa o dal lavoro con un Pcportatile o da tavolo, mentre i natividigitali ne sfruttano la possibilitàdinamica, si accede "take a way".Cambiano così le caratteristiche dellasocialità, perché si può partecipare aun’iniziativa a distanza, come si può

essere presenti fisicamente con gli altri,ma impegnati a condividere altro, conaltri. Cambiano poi anche lepotenzialità di impiego del tempolibero, perché il web apre possibilitàche permettono di costruire una "vitaprivata" elemento importante per lacrescita di un adolescente, in modoindipendente dai genitori. Infine lacondivisione cambia il modo diacquisire informazioni e contenuti.Cambia la velocità con la quale sipossono acquisire informazioni che nelweb viaggiano con un tam tamimpressionante. Tra i giovani cresce conla loro presenza nel web lacomunicazione orizzontale:l’acquisizione dei saperi cambia volto eperde gran parte della dimensioneverticale che ha caratterizzato la vitadegli adulti e degli anziani.Nell’epoca digitale l’importanza delladimensione orizzontale richiede unariflessione sulla capacità didiscernimento. Quali sono i criteri diselezione e di scelta delle informazioniche nella rete si propongono? Qualebussola si può fornire e quale modalitàdi apprendimento dovrebbe esserevalorizzata in un mondo che facilità emoltiplica i contenuti?C’è una sfida immensa per le agenziaeducative, che dovranno trovaremetodologie adeguate ai nuovi tempi,per continuare a formare personelibere, in grado di vivere da protagonistianche nel tempo del digitale.

Andrea Casavecchia

Università e Cei Corsi Anicec per Animatori della cultura e della comunicazione

L’esperta Chiara Giaccardi:“Nel 2013 il 62 per centodegli italiani ha uno smartphoneIl 30 per cento è iscrittoa facebook”

iù flessibilità e interattività,guardando non solo ai singolistudenti, ma a gruppi in grado diessere fermento nei rispettivi

ambiti. A sette anni dalla nascita assumenuovo slancio il corso Anicec, promossodall’Università Cattolica e dall’Ufficio Ceiper le comunicazioni sociali e rivolto adAnimatori della cultura e dellacomunicazione, sulla scia del direttorioCei sulle comunicazioni sociali"Comunicazione e missione" (2004).

P

Le parole chiave:flessibilità e interattività

Logica partecipativa. "In questi anni lasocietà e il mondo delle comunicazionihanno registrato tanti cambiamenti",osserva Chiara Giaccardi, docente disociologia e antropologia dei mediaall’Università Cattolica di Milano, che findall’inizio segue il progetto. "Letecnologie per comunicare - riporta lapresentazione dell’iniziativa - sonosempre più diffuse: nel 2013 il 62% degliitaliani possiede uno smartphone e siporta in tasca l’accesso istantaneo aun’infinità di contenuti e servizi. Il 30% èiscritto a Facebook e ha cambiato ilproprio modo di socializzare ecomunicare. Entrambe sono tecnologieche non esistevano dieci anni fa". Ecco,dunque, i nodi emersi dal confronto congli studenti delle passate edizioni checostituiranno i pilastri del futuro.Innanzitutto l’interattività, "superando -osserva Giaccardi - il concetto classico’unidirezionale’ nell’apprendimento, condocenti e studenti". Introdurre una"logica partecipativa" permette direndere gli stessi studenti protagonisti"creando momenti d’incontro virtuale,

discussione e confronto". In altri termini,è come frequentare una classe - una"community" nel linguaggio dei socialnetwork -, dove il confronto permette dimettere in luce esperienze significative -raccontate dagli stessi studenti - cheprovengono dal territorio.

Più flessibilità. In secondo luogo laflessibilità. "Il corso - prosegue la docente- oggi è fruibile pure dai dispostivimobili", così chi lo frequenta puòsfruttare tutti i tempi a disposizione, adesempio in pausa pranzo o mentre è inviaggio. Inoltre anche la durata non è piùfissa. "Dato che molti dei nostri studentilavorano - precisa Matteo Tarantino,docente alla Cattolica e coordinatore delcorso - abbiamo deciso di lasciarli liberidi scegliere quando iscriversi e quandosostenere gli esami" al termine di ogniinsegnamento. Da alcuni giorni èpossibile iscriversi e frequentare le lezioni"on line". "Vogliamo integrarci nella vitaquotidiana dei nostri studenti", prosegueTarantino, presentando una formula cheprevede "corsi base", che "formanol’ossatura per capire come funziona il

mondo della comunicazione", e altri"avanzati", con risvolti pastorali eteologici.

Favoriti i gruppi. In altri termini,"vogliamo offrire una preparazionecompleta sia storico-teorica, sia etico-politica, sia pratica", evidenzia ilcoordinatore, sottolineando come, nellerette d’iscrizione, siano previsti sconti per"gruppi di studio che appartengono auna medesima comunità", sia essa unaparrocchia, un’associazione, una diocesi."La nostra sfida - rimarca Giaccardi - èformare persone che sappianorispondere alle esigenze della lorocomunità, ad esempio dando vita a unapiattaforma digitale in grado di’agganciare’ i giovani e portarli inparrocchia. Questa è la sfida del fareChiesa nel 2013".

La presenza sui social network. Il targetdell’Anicec va da genitori o catechisti chevogliono capire le dinamiche dellacomunicazione a quanti "desideranooperare in maniera attiva nella propriarealtà". Per questo, oltre al sitowww.anicec.it, il corso prevede pure unaccount Twitter (@anicec2013) e unapagina Facebook(www.facebook.com/anicec2013),appena nata ma già con più di 250membri "che l’hanno conosciuta con ilpassaparola, dal momento - notaTarantino - che deve essere ancorapresentata ufficialmente". Triplicel’obiettivo della presenza sui socialnetwork. In primo luogo "presentare cosaoffre il corso", poi "favorire un senso dicomunità tra gli studenti" e, infine, "darevisibilità a una serie di contenuti sumedia e tecnologie cui i singoli nonavrebbero altrimenti accesso". In altritermini, attraverso Facebook - concludeTarantino - passa la possibilità di "unaformazione permanente". Perché non sitratta di prendere un attestato oun’abilitazione, ma essere fermentocompetente per rispondere alla sfidadell’evangelizzazione con gli strumentioggi a disposizione.

Francesco Rossi

Pippofoto

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Giovedì 31 ottobre 2013 5Primo piano

Social networkOpportunità e pericolidella "rete"In pochi anni le nuove tecnologie si sono imposteSi allarga il divario fra i giovani utilizzatori e le altregenerazioni, in primis i genitori

Francesca Siroli

omputer, smarthphone, apps, videogiochi, social network, prodottitecnologici che seducono con facilità e soprattutto i giovanissimi ne sonoattratti in modo irresistibile. I cambiamenti sono stati così veloci che si ècreata una frattura generazionale fra i ’nativi digitali’, i ragazzi di oggi, e gli

adulti che arrancano a stare al passo con i tempi. Inoltre la velocità con cuivengono immesse sul mercato le novità tecnologiche mettono l’adulto in unaposizione di rincorsa nel capire i significati profondi delle trasformazioni in atto.Trasformazioni che riguardano lo sviluppo dell’individuo, della sua identità etoccano anche la famiglia e il suo equilibrio interno. Ne parliamo con FrancescoRasponi, psicologo e psicoterapeuta 41enne, presidente e fondatoredell’associazione ’Psiche©Digitale’ di Cesena.

I dispositivi digitali e i social network hanno profondamente modificato lasocietà.Nel giro di pochissimi anni le nuove tecnologie hanno conquistato il nostro

vissuto e per capire l’uomo moderno occorrecomprendere in che modo ci si rapporta einteragisce con esse.

I social network, su tutti facebook, hannoaumentato le possibilità di contatto tra lepersone. Ma esiste il rischio di estraniarsi dallarealtà?I social network rappresentano un ’ponte’ versol’altro, e non vedo il pericolo che limitino ilcontatto ’reale’, anzi molto spesso lo favoriscono.Persone timide che hanno difficoltà a gestire la

propria immagine corporea, ad esempio, trovano in facebook una modalitàprotetta per accedere al contatto con l’altro: può essere inteso come un periodotransizionale dove ci si allena ai rapporti personali. Il tempo dedicato ai socialnetwork è importante per il sentimento di appartenenza a un gruppo, perl’adolescente è fondamentale. Basti pensare che da qui passa anche ilcorteggiamento. E’ poi una modalità per esprimere il proprio vissuto come fosseun diario e ci permette di comunicare al nostro gruppo di riferimento in modonuovo, non solo con parole scritte ma anche con foto, filmati, link. E’ sì uncontatto virtuale, ma non immaginario e rappresenta un ottimo apprendistato percomunicare con gli altri.

CQuali sono le criticità?Il preadolescente e l’adolescente hanno latendenza ad apparire in un modo che possapiacere agli altri: è un atteggiamento cheparte dal bisogno di approvazione e daldesiderio di strappare l’applauso. Sufacebook il tasto ’mi piace’ dà una scossaadrenalinica di non poco conto. Esiste ilforte rischio per i ragazzi di postare foto emateriali che li riguarda, senza rendersiconto che si stanno gettando le basi per lacostruzione dell’identità e della propriareputazione. E’ un aspetto fortementesottovalutato.

Da non trascurare anche il ’cyberbullismo’.E’ un aspetto ’luciferino’ di facebook. Laprotezione dello schermo porta a dire tuttoquello che si vuole. Ma su facebook c’è unpubblico che ha una cassa di risonanzastraordinaria e le offese fanno molto male.Questi gesti - spesso riportati dalla cronaca- sono veri e propri atti deliquenziali, chepossono compromettere lo sviluppo di unapersona.

I giovani utenti dunque non hannosufficiente consapevolezza della rete e deisuoi rischi. Necessitano allora di unaguida?E’ uno di quegli argomenti di cui non siparla in famiglia. Si impara tutto da soli odai coetanei. Ma tocca agli adulti, che

hanno esperienza della vita, il compito diproteggere e guidare i ragazzi nella loro’vita’ digitale. A loro devono insegnareinnanzitutto ad avere rispetto delle persone,che le parole hanno un peso e a prendersi laresponsabilità di ciò che si dice: siamodietro a uno schermo, ma non si scherza. Infamiglia dovrebbe esserci unapprendimento rapido su come utilizzare ilweb. In alcune scuole medie e superiori delterritorio conduco un progetto di classe incui l’obiettivo è condividere la propriaesperienza di internauta: tra i ragazzi nascespontaneamente un senso critico su questatema, che affrontano con entusiasmo.Parlarne li aiuta a creare un pensiero suquesto pezzo di vita importante.

Come deve allora comportarsi un genitore?Innanzitutto è fondamentale conoscere gliaspetti dei social network. A tal fineconsiglio di farsi un profilo. E poipromuovere un dialogo continuo. Spesso igenitori si preoccupano del troppo tempoche i figli trascorrono davanti al pc, maquello che conta non è la quantità bensì laqualità. E’ importante comunque stabiliredei limiti orari perchè questi dispositivisono talmente seducenti che il temposcorre via veloce. Bisogna capire che ilvirtuale fa parte della giornata dei proprifigli, ma è bene per i genitori fare anche unaproposta educativa alternativa.

Lo psicologo FrancescoRasponi: la protezionedello schermo porta a diretutto quello che si vuoleMa le conseguenzepossono essere gravi

Web, questo sconosciuto per tanti genitori.Gli adulti si trovano spesso in difficoltà nel-l’accompagnare i ragazzi all’uso correttodelle tecnologie, perchè non conosconoadeguatamente l’argomento. Eppure per igenitori è necessario ri-conquistare un sa-pere riguardo alle tecnologie per potercomprendere il senso della vita sullo scher-mo, e dunque intervenire quando è il casodi favorire l’uso del web e quando inveceoccorre una limitazione. Un aiuto, in questo senso, arriva dal corso"Essere genitori-educatori ai tempi di in-ternet", a cura dello psicologo e psicotera-peuta Francesco Rasponi, nell’ambito del-l’Università degli adulti: è un ciclo di quat-tro serate (per un totale di 6 ore) ospitatenei locali della scuola primaria Dante Ali-ghieri con inizio alle 20.30. Si parte il 14 novembre con "Sua ’maestà’ il

cellulare": si parlerà di cosa rappresentaper un adolescente, quali sono i cambia-menti che ha portato in famiglia, nello svi-luppo dell’autonomia della persona e nel-la socializzazione, e come educare al suocorretto uso. Il 21 novembre è la volta di "Facebook... sipuò ’esistere’ senza? Fra nuove compagniee nuovi solitudini": i social network sonoutilizzati da tutti gli adolescenti, quali sonoi vantaggi che offrono questi strumenti e irischi potenziali che si potrebbero verifica-re relativamente a un loro uso scorretto;quali sono i cambiamenti in atto relativi al-lo sviluppo dell’identità e della socializza-zione e come i genitori possono superare ipropri timori in merito. Il 20 novembre è la volta di "I videogamese la dipendenza da internet": i videogiochisono utilizzati quotidianamente per diver-

se ore e il genitore è spesso impotente neltentativo di contenere il tempo di gioco. Siapprofondirà il tema della dipendenza, diquali strategie per limitare il loro uso, chesignificato hanno per un adolescente e inche modo possono essere considerate unarisorsa per lo sviluppo dei giovanissimi.Ultimo incontro il 5 dicembre con "La ses-sualità ai tempi di internet": la possibilitàche il web offre di accedere a qualsiasi in-formazione, immagine e filmati spinge a ri-flettere su come la sfera della sessualità deigiovanissimi e meno giovani sia cambiatarispetto alle generazioni passate. Si discu-teranno delle rappresentazioni della ses-sualità ai tempi della rete e qual è l’impat-to del materiale pornografico sullo svilup-po dell’adolescente.Per informazioni e iscrizioni (quota 40 eu-ro): tel. 0547.330678, 340.5562024.

Dal 14 novembre un corso per dare informazioni di base alle famiglie

Giovani e web: binomio sconosciuto per troppi genitori

Un servizio dedicato all’ascolto dell’adolescente a scuola: lo ’Sportellod’ascolto’ è uno spazio riservato allo studente. A Cesena è presente inquasi tutti gli Istituti superiori, gestito da uno psicologo nell’arco di 50ore per anno scolastico. "La scuola non è solo interessata al profitto dello studente, ma in quantopersona a 360 gradi - spiega lo psicologo Francesco Rasponi, che da annigestisce il servizio in diversi Istituti superiori -. L’azione dello Sportello è

A scuola lo "Sportello d’ascolto"per ragazzi che vogliono capirsi

rivolta a promuovere lo ’stare bene’ ascuola e come persone".Lo Sportello è aperto anche aigenitori interessati ad avere consigliper comprendere meglio i propri figli."Se viene promosso adeguatamente,come spesso accade, rivolgersi alloSportello diventa una consuetudine.I presidi con cui ho lavorato fino aora sono consapevolidell’importanza di questo servizio ehanno dato grande sostegno",conclude Rasponi.

Pippofoto

Cesena◗Adolescenti e internetLa fondazione Opera don Dino onlus, incollaborazione con la scuola media "AnnaFrank", ha organizzato per mercoledì 6novembre alle 20,30 nell’aula magna dellascuola di via Plauto un seminario sul tema"Presi nella rete: l’impatto del Web sullosviluppo e sull’educazione". Relatore ElvisMazzoni, ricercatore del Dipartimento diPsicologia.

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Giovedì 31 ottobre 20136 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte 7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale,

San Paolo, Villachiaviche,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero17.00 Cappella dell’ospedale

(no al sabato) Istituto Lugaresi

18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (al sabato alle8,30)

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X,Torre del Moro

20.30 Villachiaviche, Gattolino

Messefestive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giorgio, Gattolino,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,

Madonna del Fuoco,Tipano, San Cristoforo,Roversano

9,00 Istituto San Giuseppe (corso U. Comandini)Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Santuario dell’Addolorata,

Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio, Bagnile,Montereale

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

San Pietro, Case Finali,San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Sant’Andreain Bagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Sant’Egidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Giorgio,Martorano, San Demetrio,Bulgaria, San Mauro inValle, Pievesestina,Pioppa, Ponte Pietra,Santa Maria Nuova, SanMartino in Fiume, Borello,San Carlo, San Vittore,Tipano, Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, Istituto

Lugaresi, Osservanza,Case Finali, San Pio X

15.00 Cappella del Cimitero

18.00 Cattedrale, Osservanza,San Rocco, San Domenico

18.30 Cappuccini, San Pietro19.00 San Bartolo, Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)15.00 Cappella del cimitero16.00 Formignano17.00 Istituto Lugaresi,

Cappuccini17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario dell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale, SanDomenico, Osservanza,Case Finali, San Rocco,Santo Stefano, San Paolo,Sant’Egidio, Diegaro,Villachiaviche, Madonnadelle Rose, San Mauro inValle, Torre del Moro,Borello

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza

19.00 San Giorgio19.30 Bulgarnò20.00 San Pio X, Gattolino,

Bulgaria, San GiovanniBono, Calisese, Tipano,Ruffio, Pioppa, PontePietra, Pievesestina

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina, San

Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini18 Gatteo a Mare20,30 Santa MariaGoretti, Sala, Villalta;21 San Giacomo

Festivi: 8 Bagnarola, Santa MariaGoretti, Gatteo a Mare;8,30 Sala, Boschetto; 9Cappuccini;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;

10 Valverde, Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 SanGiacomo, Sala; 11,15Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti, SanGiacomo, Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo, Gatteo aMare

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso; 8 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11.15 / 18Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Montianoore 20 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

Mercato Saraceno10.00; San Romano:prefestiva sabato,ore 18,30 (chiesa Mulinodi Sotto); Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;

Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: 9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9,30

San Piero in Bagnochiesa parrocchiale

ore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;Selvapiana: 11,15(18 sabato);Acquapartita: 16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30; Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villa di Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

✎ A MESSA DOVE

Direttore editoriale Piero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore Ernesto Diaco

Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

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Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

Redazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812, www.corrierecesenate.itSegreteria e Amministrazionecorso Sozzi, 39, Palazzo Ghini, Cesena,tel. e fax 0547 27234.Orario: feriali ore 9-11,30.Conto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected] ordinario euro 45;sostenitore 70 euro; di amicizia 100 euro;estero (via aerea) 80 euro.Settimanale d’informazioneAutorizz. Trib. Forlì n. 409, 20/2/68 -Iscrizione al Registro nazionale della stampa n. 4.234Editore e ProprietàDiocesi di Cesena-SarsinaStampaGaleati Industrie Grafiche srlwww.galeati.itvia Selice, 187/189 - 40026 Imola

Tiratura del numero 39 del 24 ottobre 2013: 7.550 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 20 di lunedì 28 ottobre 2013

Domenica 3 novembre - Anno CTrentunesima Domenica Tempo OrdinarioSap 11,22-12,2Salmo 1442Ts 1,11-2,2Lc 19,1-10

Ciascuno di noi custodisce nelcuore il ricordo vivo di chi, conla sua testimonianza di vita, gli

ha lasciato un segno.Talvolta si tratta di ricordi belli,talaltra di ricordi brutti: nell’uno onell’altro caso, si tratta sempre diincontri che hanno inciso sul nostromodo di pensare e di vivere. Lanostra vita, come una pellicola,porta sempre impresso il marchiodelle relazioni che viviamo. Anzi, lanostra identità, come ci insegna laprima pagina della Bibbia, cresce e sisviluppa a partire dal confronto conl’altro.Nell’incontro fra il pubblicanoZaccheo e Gesù, la scintilla cheinnesca il processo di conversione diquesto personaggio inviso agli occhidei suoi connazionali è il desiderio,forse la curiosità di conoscere ilMaestro. Il testo non specifica leragioni profonde di questo desiderio;poco importa se sono state sorretteda valide intenzioni. Quel che contaè il desiderio di vedere Gesù e di

porsi nella condizione ottimale,magari superando le inizialidifficoltà fisiche (la statura) e morali(la cattiva reputazione).Più che sulla conversione,l’evangelista Luca – almenonella prima parte del testo – insistesulla dimensione del desiderio-curiosità.Quel che segue, la volontà diristabilire i conti con la giustiziasociale, è frutto di uno sguardod’amore. Uno sguardo che nongiudica, ma che ama; uno sguardoche non si ferma alla soglia delpregiudizio, ma che si dilata adismisura, fino a cogliere il bello inogni uomo, fosse anche il più grandepeccatore.Ciò che converte il nostro cuore –sembra suggerirci il brano – non èuna sonante lavata di capo – comesarebbe stato naturale attendersi – eneppure una catechesi ad hoc, mauno sguardo d’amore e dicompassione, che spesso nellenostre comunità non traspare. Equesto succede ogni volta cheanteponiamo i principi alle persone,i valori alle condizioni concrete divita, precludendoci, in tal modo, diguardare i fratelli con gli occhi diDio.

Alessandro Forte

IL GIORNO DEL SIGNOREQuel che conta è uno sguardo

lunedì 4 novembresan Carlo BorromeoRm 11,29-36;Sal 68; Lc 14,12-14

martedì 5santi Zaccariaed ElisabettaRm 12,5-16a;Sal 130; Lc 14,15-24

mercoledì 6san Leonardodi NoblecRm 13,8-10;Sal 111; Lc 14,25-33

giovedì 7sant’ErnestoRm 14,7-12;Sal 26; Lc 15,1-10

venerdì 8san GoffredoRm 15,14-21;Sal 97; Lc 16,1-8

sabato 9dedicazione BasilicaLateranenseEz 47,1-2.8-9.12;Sal 45; 1Cor 3,9c-11.16-17; Gv 2,13-22

La Parola di ogni giorno

✎ CHIESA INFORMAOttavario dei defuntiAl Santuario di Santa Maria del Suffragio, a CesenaIn occasione delle festività dei tutti i Santi e la commemorazionedei defunti, al Santuario del Suffragio in via Zefferino Re, in cen-tro a Cesena, verranno celebrate le seguenti funzioni: giovedì 31ottobre alle 17,30 Messa; venerdì 1 novembre alle 10,30 Messa.Sabato 2 novembre, giornata di commemorazione dei defunti,Messe alle 9 e alle 10,30. La Messa delle 9 sarà celebrata dal ve-scovo Douglas Regattieri. Al pomeriggio, alle 16,30, collega-mento in diretta con l’emittente cattolica Radio Maria: per larecita del Rosario e la celebrazione della Messa, presieduta dapadre Ambrogio, dei fratelli di San Francesco di Cesenatico. Dalunedì 4 a venerdì 8 novembre, Messa alle 17,30 celbrata dapadre Ambrogio, dei fratelli di San Francesco di Cesenatico.Le Messe del 2 novembre e di tutte le sere saranno applicate peri defunti delle persone presenti e della Compagnia del Suffragio.

Ufficio Famiglia“Coppie in costruzione”, una due giorni a CesenaticoProsegue l’itinerario annuale per le “Coppie in Costruzione”della diocesi. Il prossimo appuntamento propone una duegiorni presso l’hotel Miramare di Cesenatico il 9-10 novembre eha per tema: “Là ti darà il mio cuore. Identità, reciprocità, pro-gettualità”. Saranno momenti ricchi di spunti, testimonianze,dialogo e confronto con le altre coppie e con le Giovani Famigliea cui anche è rivolto l’invito. La possibilità di tempi distesi e fa-miliarmente vissuti sarà opportunità di crescita e dono per sé eper gli altri. Sarà presente un servizio di baby sitter.Per info e adesioni Chiara e Francesco Tappi, tel. 0547 671869,[email protected]

Convegno Maria Cristina di SavoiaMartedì 5 novembre incontro con Loris PasiniRiprende l’attività del convegno “Maria Cristina di Savoia” perl’anno 2013-2014. Martedì 5 novembre alle 16, nell’ambito delleattività culturali e religiose del convegno, il cesenate Loris Pasiniterrà la conferenza-presentazione del suo libro di poesie “Sassi ediamanti”, presso la sala Dradi Maraldi della Cassa di Risparmiodi Cesena (via Tiberti, Cesena). L’incontro è aperto a tutti.

Page 7: Corriere Cesenate 40-2013

Giovedì 31 ottobre 2013 7Vita della Diocesi

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Agesci - zona di CesenaMessa al CarisportCome da tradizione, si terrà venerdì 1 novembre laMessa in ricordo degli scout defunti di Cesena. Allacelebrazione presieduta dal vescovo Douglasparteciperanno tutti i gruppi di Cesena, le famigliee gli amici che ogni anno vivono questo momentonello spirito della fratellanza scout che ci unisce eci fa sentire tutti fratelli. Ritrovo alle 8,30 presso ilCarisport di Cesena che può di nuovo ospitarci perl’evento (l’anno scorso la Messa si tenne nellachiesa di Sant’Agostino). Il ricavato delle offerteandrà a sostegno di progetti rivolti ai fratelli piùbisognosi; in particolare, quest’anno sarannodestinate alle attività del “Cantiere” delle Suoredella Sacra Famiglia.

“Pranzo senza confini”al Cantiere 411Si terrà domenica 10 novembre alle 12,30 la terzaedizione del “Pranzo senza confini”, un momento dicondivisione per assaporare le tradizionigastronomiche di altri Paesi. L’iniziativa avrà luogoal Cantiere 411, in via Mami 411 a Cesena, casadelle suore francescane della Sacra Famiglia. Ilricavato verrà devoluto alle attività educative deigiovani del Cantiere 411. Per informazioni: cell.380 2120262.

n vista della Giornata della scuola cattolica di domenica scorsa 27ottobre, l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra ha tenutouna riflessione nella chiesa di Sant’Agostino, a Cesena, la sera di

martedì 22 ottobre.Di seguito, riportiamo alcuni brani estrapolati dalle sue parole.

“Questa sera vi chiedo di porvi la doman-da sulla scuola nel contesto del grande te-ma dell’educazione della persona. Checosa comporta questa contestualizzazio-ne? Che noi rispondiamo ad una doman-da: che rapporto esiste fra scuola ed edu-cazione? (...)Mi limito a mostrarne la non praticabili-tà. La proposta cioè di separare scuola ededucazione della persona non è pratica-mente possibile. (...)Molti oggi vedono l’impensabilità e l’im-praticabilità di una tale posizione. Rite-nendo tuttavia che ogni progetto educati-vo avente dei contenuti precisi sarebbe le-sivo della libertà dell’individuo, chiedonoalla scuola l’educazione così detta neu-trale. La scuola deve essere neutrale. (...)Il termine “neutralità” ha in questo conte-sto il seguente significato: la scuola, nelsuo impegno educativo, non deve educarea porsi quelle domande che possono con-durre a risposte profondamente diverse;non deve proporre una precisa visione delmondo, della vita, dei grandi vissutiumani [matrimonio, lavoro, male, amo-re], a preferenza di altre. Neutralità signi-fica non trasmettere nessuna risposta allegrandi domande della vita. (...)Partendo da questi presupposti, è inevita-bile, perché logicamente coerente, che inun rapporto in un ambiente qual è lascuola, uno degli attori - l’insegnante -venga considerato prevaricante, se propo-ne una visione del mondo a preferenza dialtre. L’atto educativo se propone un pro-getto di vita diventa una prevaricazione.Deve proporre un modello di convivenzain cui semplicemente ciascuno possa vi-vere il proprio individuale progetto di vi-ta. (...)Esiste infine una terza posizione. Essa di-ce: la scuola deve educare, non solo infor-mare e/o formare. Ovviamente nessuno dichi sostiene questa tesi, sostiene che deb-ba educare allo stesso modo con cui lo

I

Scuola cattolicaUn bene per la società

Una sua riflessione-guida, nella chiesa di Sant’Agostino a Cesena

Il testo integrale della riflessionedel cardinale Carlo Caffarra è disponibilesul sito www.corrierecesenate.itnella sezione Documenti

Il cardinal Caffarra

a Cesena

fanno i genitori. La scuola non è la fami-glia. L’educazione scolastica ha la sua spe-cificità: la scuola educa insegnando e inse-gna educando. (...)La domanda che dobbiamo porci è la se-guente: è realistico pensare ad un insegna-mento che escluda totalmente la dimen-sione educativa? Non lo penso. Per le se-guenti ragioni.Non è necessario essere grandi pedagogistiper capire che l’apprendimento avviene senell’alunno c’è un interesse ad apprendere.(...)Esiste nella persona umana un desiderionaturale di apprendere. Ora che cosa risve-glia questo desiderio e quindi l’interesse?La percezione che ciò che apprendo ha ache fare col desiderio più profondo di tutti,quello di vivere una vita buona, felice, ve-ra. E questo è la grande missione dell’inse-gnante: aiutare la percezione che la cono-scenza della verità è il vero bene dell’uomo.Ma quale è la condizione perché si accen-da questa percezione e nasca quindi l’inte-resse per il sapere? Lo aveva già detto Ari-stotele. La base del rapporto alunno-do-cente è la fiducia nel sapere del maestro: saciò che insegna. È la fiducia nella grandez-za umana del maestro: è un grande uo-mo/donna.Vedete che grande realtà è la scuola se laconsideriamo nella prospettiva educativa.Essa diventa veramente un fattore fonda-mentale di costruzione dell’umanità delbambino, del ragazzo, del giovane. (...)La scuola cattolica intende essere un sog-getto educativo, custodendo la sua identitàdi scuola. Essa non è la famiglia, né il pro-lungamento della parrocchia. È una scuo-la vera e propria. È una scuola che si pro-pone l’educazione della persona umana. Èuna scuola che si propone l’educazione cri-stiana della persona. (...)Partiamo da una domanda: che cosa si-gnifica educare una persona? Significa tra-

smettergli quel progetto di vita che l’edu-catore ritiene essere vero e buono. Vero: sipuò vivere veramente e si può vivere falsa-mente. Buono: si può vivere bene e si puòvivere male. L’educatore trasmette un pro-getto di vita che ritiene essere quello che ri-sponde adeguatamente al desiderio piùprofondo della persona, il desiderio di vi-vere una vita felice, in quanto essa è la fio-ritura di tutta la sua umanità. (...)Quale è il modo specifico con cui la scuolaeduca cristianamente? Vorrei che prestasteparticolare attenzione a quanto sto perdirvi, perché è il nodo di tutta la nostraconversazione.Educa attraverso l’insegnamento, in quan-to attraverso esso conduce il bambino, ilragazzo, il giovane ad una visione plenariadel mondo, della vita, che è la visione ple-naria di Cristo. (...)A questo punto tuttavia, può sorgere in noiuna domanda: la scuola cattolica è sen-z’altro un bene per e della Chiesa, ma puòcontribuire al bene della società? È un be-ne solo della Chiesa o anche della società? È indubbio che la presenza nella società diuna forte proposta educativa corrispondaall’aspirazione fondamentale di ogni so-cietà di assicurare alle giovani generazioniuno sviluppo pieno della loro umanità.Tuttavia, anche nella nostra nazione nonmanca chi pone in questione o nega il va-lore del contributo della Chiesa all’im-pianto educativo della nazione. (...)A questo punto, dovremmo riflettere suuna conclusione che si impone. Se la scuo-la cattolica è un bene comune, essa deveessere sostenuta da chi ha la responsabilitàdel bene comune. Ma entriamo in un cam-po che esigerebbe una lunga trattazione.(...)La scuola cattolica esiste perché sia possi-bile alla persona umana ancora in forma-zione, vivere questa grande esperienza: go-dere dello splendore della verità.

MARTEDÌ 22 OTTOBRE, CHIESA DI SANT’AGOSTINO:DA SINISTRA, DON PAOLO PASOLINI,

DELEGATO PER LA PASTORALE SCOLASTICAE UNIVERSITARIA,

IL VESCOVO DOUGLAS REGATTIERI,IL CARDINALE DI BOLOGNA

CARLO CAFFARRAE ARTURO ALBERTI

(FOTO PIERGIORGIO MARINI)

anno dei giovani appena iniziato staportando tanto fermento! Ci sono

infatti vari progetti che “bollono inpentola” e alcuni riguardano in particolarei giovani, il canto, la preghiera... Traquesti, è stato progettato un laboratorioper coristi e musicisti, che animano ovogliono animare la liturgia. Si tratta di unlaboratorio intensivo, condotto da ungruppo di eccezione: Gen Verde!Il workshop si terrà negli spazi delseminario di Cesena, dal 16 al 19 gennaio2014 e sarà appunto condotto da GenVerde. Sono invitati i coristi e strumentistidei cori parrocchiali, in particolare i piùgiovani, per un momento di formazione, dicanto e preghiera che si concluderà conl’animazione della Messa nella solennità diSan Mauro Vescovo, domenica 19 gennaioalle 18 in Cattedrale a Cesena.Il corso prevede una fase di preparazionepersonale con lo studio dei brani e treprove con tutti gli iscritti.Numero max partecipanti: 150.È prevista una quota d’iscrizione.Per info e iscrizioni: segreteria del servizioPG-X, Referenti Ilaria e Cristina, tel. 346300 8218, [email protected] entro il 16 novembre(salvo esaurimento posti).

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Page 8: Corriere Cesenate 40-2013

Giovedì 31 ottobre 20138 Speciale Visita Pastorale

Parrocchia di San Bartolomeo-RanchioRiprende la Visita Pastorale

anchio è un antico borgo medie-vale in comune di Sarsina, a 10chilometri dal capoluogo plauti-no). Popolato da circa 700 abitan-

ti, l’abitato che si erge a 300 metri sul livellodel mare, ha origini antichissime. La grottadi Sant’Ambrogio, per esempio, secondoalcuni studiosi rivela testimonianze prei-storiche. Si tratterebbe infatti, di una grottaartificiale scavata nella roccia, “un piccolomonumento rupestre legato a qualche cul-to sorto nel primo millennio a.C. o un luo-go di sepoltura dello stesso periodo”.Quel luogo, situato ai piedi del paese ve-nendo da Sarsina, sulla riva destra del tor-rente Borello, ospita anche l’abbazia diSant’Ambrogio, fondata prima dell’annoMille. Un antico monastero benedettinocamaldolese che ospitava abate e monaci edove, nell’XI secolo, fu redatto un preziosoMessale che oggi è custodito nella WaltersArt Gallery di Baltimora, arrivatoci non si sabene come. Una copia del Messale è stataconsegnata da una delegazione locale inpellegrinaggio a Roma a papa BenedettoXVI in chiusura del Millenario della BasilicaCattedrale di Sarsina (un’altra copia è cu-stodita nel Museo d’Arte Sacra nella criptadella chiesa di Ranchio). Di proprietà pon-tificia, l’abbazia venne venduta verso fine‘800 e oggi è di proprietà privata.Il periodo di maggior splendore per Ran-chio è quello medievale. Di quell’origine èil bel borgo che domina il paese. Nel suopunto più elevato si erge la chiesa parroc-chiale, dedicata a San Bartolomeo. In origi-ne sorgeva extra castrum, vicino al cimite-ro. Divenuta fatiscente, si decise di sistema-re, ampliandolo, un piccolo oratorio neipressi del castello dove venne consacrata lachiesa parrocchiale. Da tre anni ha preso servizio in questa par-rocchia don Rafael Angel Rojas Villamizar,sacerdote venezuelano che, mentre ci mo-stra i dipinti del pittore Michele Valbonesi(1731-1808) all’interno della bella chiesaparrocchiale (tra i quali spicca una interes-sante via crucis, la tela raffigurante il marti-rio di San Bartolomeo, la pala della Madon-na con bambino in gloria fra i santi) rac-conta della sua esperienza in mezzo a que-ste colline. Dall’America Latina a Ranchio ma, svela ilsacerdote, “mi sento come a casa”. “Inizio lamia giornata prestissimo, con la preghiera.Mi fa stare bene, poi comincia il mio lavoroin mezzo a questa comunità”. Dove nonmancano le difficoltà. Come già riscontratoin altre realtà simili, la parrocchia non è ilprimo pensiero, tantomeno per i giovani.“La messa domenicale non è molto fre-quentata”, ammette. Allora è il parroco che

R

va in cerca delle proprie pecorelle. “Daqualche tempo, nel mese di ottobre, vadonelle case della gente a recitare il rosario. Ciritroviamo in dieci, quindici persone - rac-conta don Rafael –. È un piccolo segnale,c’è bisogno di testimonianza, e l’evangeliz-zazione è l’esempio da seguire. Vengo co-me amico della comunità. A me non inte-ressa il passato di nessuno. Non giudiconessuno”. A Ranchio don Rafael celebramessa la domenica alle 11, mentre alle 9 vaa Civorio, località a pochi chilometri. “An-che nei luoghi più piccoli e quasi disabitatici sono chiese e devo ammettere che sonotenute molto bene – è la sua riflessione –.Parlo di Rullato, Campiano, Cigno e Segu-no. Mi reco anche qui per dire messa”. Sonosette i bambini che don Rafael, insieme aicatechisti, porterà alla Prima Comunione,

nel maggio prossimo. Otto, invece, quelliche riceveranno il sacramento della Cresi-ma.I ragazzi frequentano una realtà che nonoffre tutte le comodità della città ma che,seppur piccola, appare tutto sommatocompleta. Oltre alle scuole (materna, ele-mentari, medie), ci sono bar, ristoranti,banca, palestra, campi da calcetto e tennis,medico, negozi, panetteria, spacci, farma-cia, agriturismi, botteghe artigianali, picco-le industrie.Da segnalare la presenza del ConsorzioAgrario e della Pesa pubblica ancora opera-tiva.A livello associazionistico è la Pro Loco diRanchio a fare la parte del leone: ben assor-tita e organizzata, è il principale motore deinumerosi eventi che si tengono a Ranchio,su tutti la celebre Rustida di pesce (secondadomenica di luglio) e la Sagra delle casta-gne nel mese di ottobreA Ranchio, paese natale del longianese Do-menico Neri, ogni anno si celebra la Gior-nata del Ritorno. Si invitano gli abitanti ori-ginari del paese che, per motivi di lavoro opersonali, si sono trasferiti a passare unagiornata nel loro paese natìo. Diverse lepubblicazioni che ne ricostruiscono la sto-ria, il passato, le tradizioni. Tra le più recen-ti spiccano quelle di Carmen Cantarelli (Aje patedi sota la bresa; Le vie del Signore so-no infinite…e qualcuno porta anche a Ran-chio; Ranchio 1944, nelle retrovie della Li-nea Gotica) e Marino Mengozzi (Ranchio.Vita e storia di una comunità).La strada provinciale che collega Ranchio alcapoluogo plautino si sviluppa attraversouna serie di tornanti che tagliano il monte,offrendo una veduta paesaggistica notevo-le. Per questo è battuta da ciclisti, motoci-clisti e amanti del trekking (è fresca di com-pletamento la segnaletica relativa al Cam-mino di San Vicinio). Da queste parti si dicepassasse anche la cosiddetta “via dell’ange-lo” (o Francigena del Sud, fino al Gargano).L’ ‘ospedale’, di proprietà parrocchiale inparte era destinato proprio ad accogliere ipellegrini e viaggiatori di passaggio a Ran-chio. La chiesa, ieri come oggi, casa di tutti.

Michela Mosconi

Da domenica 3 a domenica 10 novembreil vescovo Douglas visiterà la parrocchia

di Ranchio di Sarsina, intitolataa San Bartolomeo apostolo

CALENDARIO VISITAPARROCCHIA

SAN BARTOLOMEORANCHIO

dal 3 al 10 novembre

Domenica 3 novembre• ore 10: accoglienza del vescovo nella

chiesa di Ranchio

Lunedì 4 novembre• ore 9: visita anziani e malati• ore 17: incontro Consiglio pastorale

ed economico

Martedì 5 novembre• ore 9: visita banca-farmacia-fabbriche:

Five di Battistini Rosanna; fabbro ElioFoschi; Art Mobili Gildo Torelli; lavande-ria Mara Vash

• ore 17: Messa• ore 20: incontro con le famiglie o comu-

nità nella chiesa di Ranchio. Tema: “Co-munità cristiana e fede”

Mercoledì 6 novembre• ore 9: visita alle chiese della parrocchia:

Cigno e Seguno• ore 15: adorazione eucaristica nella

chiesa di Ranchio• ore 20: nella chiesa di Civorio: incontro

con le famiglie o comunità nella chiesadi Ranchio. Tema: “Comunità cristiana efede”

Giovedì 7 novembre• ore 15: visita alle chiese della parrocchia:

Rullato e Campiano• ore 17: Messa

Venerdì 8 novembre• ore 9: visita Scuola media• ore 10,30: visita Scuola materna-ele-

mentare• ore 17: Messa

Sabato 9 novembre • ore 15: incontro con i bambini, genitori e

catechisti: oratorio, prima Comunione,Cresima

• ore 19: presso il Centro culturale, incon-tro con la Pro Loco di Civorio e Ranchioe Società sportiva di Ranchio. Tema: “LaChiesa educa alla vita cristiana”

Domenica 10• ore 10: nella chiesa di Civorio, Messa e

conclusione della Visita Pastorale

ZONA PASTORALE VALLE DEL SAVIO-DISMANO - UNITÀ PASTORALE N. 18

San Carlo di Cesena | Messa di inizio Visita Pastorale

Nel pomeriggio di sabato 26ottobre, a San Carlo di Ce-sena, il vescovo Douglas Re-gattieri ha presieduto laMessa di ripresa della Visitapastorale. Alla celebrazioneerano invitati in particolarediaconi, consacrati e fedelilaici della Zona pastoraleValle del Savio-Dismano (fo-to G. Bono)

INTERNO ED ESTERNODELLA CHIESADI RANCHIO DI SARSINA.A DESTRA,DON RAFAEL ROAJAS,AMMINISTRATOREDELLA PARROCCHIADAL 2010

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Giovedì 31 ottobre 2013 9Vita della Chiesa

SEMINARIO DI STUDILa fede riconducealla centralitàdelle relazioniSi terrà a Firenze nel 2015 il Convegno ecclesiale“In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.Intervista a monsignor Claudio Giuliodori,presidente della Commissione episcopaleper la cultura e le comunicazioni sociali

n seminario di studio per scandagliare itemi degli Orientamenti pastorali deldecennio, “Educare alla vita buona delVangelo”, e per preparare il Convegno

ecclesiale di Firenze del 2015, “In Gesù Cristo ilnuovo umanesimo”. L’ha organizzato a Roma, dal21 al 22 ottobre, la Commissione episcopale per lacultura e le comunicazioni sociali. “Fede, cultura,educazione” il titolo dell’incontro che ha coinvoltostudiosi di diverse discipline (scientifica,pedagogica, filosofica, comunicativa, teologica),con alcuni interrogativi di fondo: c’è spazio per laverità della fede in un tempo di relativismo? Qualisfide per la fede dalla cultura scientista etecnocratica? Come educare alla fede di fronte allafrantumazione dell’umano? Introducendo i lavorimonsignor Mariano Crociata, segretario generaledella Cei, ha indicato nell’”alleanza” e nel “dialogo”due istanze, “attestate rispettivamente da un latonei nostri Orientamenti pastorali e dall’altro nelmagistero di papa Francesco”, con cui “abbiamobisogno di misurarci”. A conclusione dell’incontroabbiamo chiesto a monsignor Claudio Giuliodori,presidente della Commissione episcopale per lacultura e le comunicazioni sociali, alcuni spuntitratti dalle varie riflessioni.

Eccellenza, nel seminario di studio si è parlato disfide poste dai paradigmi culturali e scientifici at-tuali alla fede. Quali sono?La fede è un’esperienza profondamente radicatanell’uomo in quanto tale. Nel suo cuore c’è uninsopprimibile desiderio di trascendenza. E ancheoggi tale desiderio è tutt’altro che scomparso. Nellostesso tempo, però, la fede sembra essere assediatadai miti della ricerca scientifica e del poteretecnologico, che tendono a marginalizzarla comeaspetto strettamente individuale o, addirittura,come dimensione superflua del vivere, incapace didare risposte concrete ai bisogni dell’uomo. Invece,la fede - come è emerso dal seminario - non èalternativa alla scienza, alla tecnica, ai processi disviluppo. Anzi, ne costituisce la migliore garanzia:proprio perché conserva una visione integrale

Udell’esperienza umana, garantisce lavalorizzazione di tutte le sue facoltà. Inmodo speciale consente di non perdere divista la sua apertura all’Assoluto chesignifica creatività, passione per ciò che èbello, buono e vero. La fede consente

all’uomo di non restare disorientato di fronte allesfide del nostro tempo.

Rovesciando la prospettiva, quali provocazionilancia la fede alla cultura contemporanea?La fede aiuta a non cadere preda del relativismonella visione della cose e della frantumazionedell’esperienza umana, esiti di una parcellizzazionedel sapere e di un’assolutizzazione di alcuni aspettidel vivere umano (economico, tecnico, scientifico,emotivo...). Fenomeni che registriamoquotidianamente nel vissuto delle persone, cosìcome nei sistemi sociali e istituzionali. In questosenso la fede può, senz’altro, incidere in manieraprofonda sull’esperienza umana, riconducendolaalla centralità delle relazioni, a partire da quella conDio per innervare poi tutti i rapporti umani,soprattutto quelli familiari.

Un aiuto viene dal magistero di papa Francesco.Certamente. Il grande orizzonte che PapaFrancesco sta tracciando per la Chiesa e perl’umanità intera, infatti, è quello di recuperare lospessore delle relazioni. Se si analizza la ’Lumenfidei’, emerge che la fede è declinata conl’esperienza dell’amore che la persona vive inrelazione a Dio e ai fratelli. La fede è concretaverifica del senso della vita come relazioned’amore. Questo aspetto ha una ricaduta fortissimasull’ambito educativo, perché significa che non sipuò educare se non dentro relazioni autentiche eintense di amore, che la fede non può essere

trasmessa al di fuori di una realtà di legami e direlazioni. Ciò costituisce per il cammino dellaChiesa italiana un incentivo a ripensare alcunedinamiche: il grande impegno nella catechesi, nellavita liturgica e sacramentale, nell’ambito caritativo,dovrà essere sempre più declinato con relazioniautentiche di comunione, condivisione, fraternità,partecipazione, con l’attenzione preferenziale perle situazioni di periferia, come ci ricorda il Papa.

In questo orizzonte quale può essere il contributodei mass media? E di quelli cattolici, in particola-re?Oggi viviamo nell’epoca dei media. Se l’elementodecisivo è la relazione, dobbiamo tener benpresente che i media, soprattutto i nuovi social-media, hanno una grandissima incidenza neldeterminare la qualità, i modelli, le prospettivedelle relazioni. Compito dei media cattolici, inparticolare, è coltivare, custodire e promuovere unacomunicazione che sia sempre in grado di favoriree far crescere relazioni autentiche tra le persone,quindi legami di fiducia, rispetto, riconoscimentodelle peculiarità e delle caratteristiche che possonopoi contribuire al bene sia personale sia sociale.

In definitiva, guardando agli Orientamenti pasto-rali e al Convegno di Firenze, quali indicazioni episte di lavoro?Senz’altro bisogna avere uno sguardo positivo efiducioso sulla realtà perché, nonostante glielementi di evidente criticità, individuati nelrelativismo e nella frantumazione del tessutoumano, c’è la tensione vitale che le persone e lesocietà hanno verso un recupero di elementicostitutivi dell’esistenza, tra i quali spicca ladomanda religiosa. In questo senso si percepiscenelle pieghe della società, nei circuiti scientifici, neldibattito culturale, il desiderio di ritrovare il puntofocale dell’esperienza umana. È per questo chel’inesauribile novità di vita che ci viene donata inGesù Cristo rappresenta la principale risorsa perproporre il nuovo umanesimo.

Vincenzo Corrado

“Bisogna avereuno sguardopositivo efiducioso sullarealtà perché,nonostante glielementi dievidente criticità,individuati nelrelativismo enellafrantumazionedel tessutoumano, c’è latensione vitaleche le persone ele società hannoverso un recuperodi elementicostitutividell’esistenza, trai quali spicca ladomandareligiosa”

MONSIGNOR CLAUDIO GIULIODORIE, IN ALTO, IL LOGO -INVITOAL CONVEGNO ECCLESIALE DI FIRENZE(FOTO SIR)

“Il Papa conosce il desiderio di ognuno: essere visto e raggiunto”Una riflessione dopo la celebrazione in piazza San Pietro, a Roma, in occasione del pellegrinaggio mondiale delle Famiglie (26 e 27 ottobre)

no sguardo che sitocca. Così possodescrivere quello

di Francesco.Un’esperienza, la mia,fatta dalla periferia(tanto amata da lui), dalpunto di vista dellagente comune, quellache segue la messa dagliultimi posti, in piedi, invia della Conciliazione...Domenica scorsa,intorno a me tantibambini, uomini,donne, radunati agruppetti e appoggiatialle transenne, a seguire

il rito nel miglior modo possibile, ma pursempre per strada, fra turisti e passanti curiosi.Sì, perché per strada c’è di tutto, ma capisci che

U si può stare anche in silenzio, raccolti dopoaver fatto la comunione tra migliaia dipersone. Francesco termina la celebrazione,ringrazia e ci augura buon pranzo! Tuttirispondiamo “Grazie, altrettanto!”, quasi cipotesse sentire da così lontano… Cosìlontano, eppure così vicino… talmentevicino che emozionati e increduli iniziamo aintuire che forse lui passerà di qua, arriveràveramente quaggiù in fondo, per noi. Conmeraviglia e stupore qualche turista michiede: il Papa passerà proprio di qui? Sì,passerà di qui e avrà uno sguardo tenero esorridente per ognuno, anche per lepersone più distratte. Perché lui sa, luiconosce il desiderio profondo che vivesilenzioso nel cuore di ognuno, quello diamare e di essere amato, di essere visto eraggiunto. Lui lo sa, lo conosce perchéquesto desiderio è anche il suo e spesso loconfessa candidamente: “Pregate per me,

desidero la vostra benedizione”. Il tuodesiderio si realizza, papa Francesco, frasorrisi di bambini, di uomini, di donnecommossi e felici per averti incontrato,anche solo per un istante. Quantagratitudine proviene dagli ultimi che sisentono amati. È dall’amore vero chenascono parole, gesti, sguardi e silenziindimenticabili. Dio ama così. Non importase sei in fondo e non riesci a vederlo, è luiche ti viene a cercare. Mettiti all’ultimoposto e sarai sicuro di incontrarlo.

suor Sara Dell’Amico

Nella sezione DOCUMENTI del sitoWWW.CORRIERECESENATE.IT è disponibile iltesto integrale del discorso che papaFrancesco ha tenuto sabato 26 ottobre inpiazza San Pietro, in occasione della Festadella Famiglia.

FOTOSICILIANI-GENNARI/SIR

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Giovedì 31 ottobre 2013 11Attualità

SuperAbiledi Arianna Maroni

PENSIONI E PERMESSI,UN TRAGUARDO A RISCHIONelle scorse settimane la Fish (federa-zione italiana per il superamentodell’handicap) ha evidenziato il forte ecrescente disappunto diffuso fra le per-sone con disabilità e i loro familiari in me-rito a un particolare aspetto della riformapensionistica “Fornero” che sta facendosempre più sentire il suo peso: permessi econgedi per l’assistenza a persone congravi disabilità incidono negativamentesul riconoscimento della cosiddetta “pen-sione anticipata”.Oggi la Federazione torna sull’argomentoe attraverso una nota specifica che “lapensione anticipata viene concessa a chiha un’anzianità contributiva di almeno 42anni e 1 mese se uomo o 41 anni e 1 mesese donna. Questi requisiti contributivisono aumentati di un ulteriore mese per il2013 e per il 2014. Come noto, per richie-dere la pensione anticipata non è previstaun’età anagrafica minima, ma chi la ri-chiede prima dei 62 anni subìsce una pe-nalizzazione pari all’1 per cento per ognianno di anticipo entro un massimo di dueanni e al 2 per cento per ogni anno ulte-riore rispetto ai primi 2. La Legge 14/2012ha precisato un elemento: le penalizza-zioni non operano se quell’anzianità con-tributiva “derivi esclusivamente daprestazione effettiva di lavoro, includendoi periodi di astensione obbligatoria permaternità, per l’assolvimento degli obbli-ghi di leva, per infortunio, per malattia edi cassa integrazione guadagni ordinaria”.Sono esclusi dal computo, quindi, ribadi-sce la Fish, permessi e congedi fruiti dailavoratori per assistere i familiari congrave disabilità.L’organizzazione, sollecitando parlamen-tari e Ministro del Lavoro, ha chiesto di“sanare questo paradosso che rappre-senta uno schiaffo al lavoro di cura assi-curato da migliaia di lavoratori”.La sollecitazione è stata raccolta in Com-missione Affari sociali: è stato approvatouno specifico emendamento nel disegnodi legge di conversione del decreto-legge101/2013 (Razionalizzazione nelle pubbli-che amministrazioni; atto della Camera1682). L’emendamento abroga di fatto lanorma restrittiva della “riforma” previ-denziale Fornero.Oggi gli emendamenti sono all’esamedella Commissione Bilancio, prima di ap-prodare in Aula. E, segnala con allarme laFish, “purtroppo vengono riportate vociassolutamente negative: quell’emenda-mento verrebbe bocciato per assenza dicopertura finanziaria”. Commenta PietroBarbieri, presidente della Federazione:“Se confermata, la bocciatura di quel-l’emendamento sarebbe un fatto ulterior-mente grave, un gesto di spregio chedisconosce la valenza e la sostanza del la-voro di cura di cui moltissimi lavoratori,soprattutto donne, si fanno carico tutti igiorni, soprattutto per l’assenza e la ca-renza di servizi pubblici adeguati”.

il Periscopio di Zeta

“Legale fa rima con leale”, un articolodel Corriere della Sera invita a una riflessione

Insencirità, demone dei giorni nostri

Questa settimana prendo le mosse da un interessante articolo in primapagina del Corriere della sera di domenica scorsa. Già il titolo èinvitante: “Un demone che divora la politica (e non solo)”. Poi

l’occhiello spiega tutto con una sola parola: insincerità. Ho letto d’un fiato ilpezzo del messinese Michele Ainis, giurista e costituzionalista, e ho ritrovatospunti che meritano un rilancio anche sul nostro giornale. “La sincerità è una virtù molto complicata – scrive Ainis, citando Pirandello -.Ma sta di fatto che la democrazia reclama trasparenza, non menzogna. Sonole dittature a edificare il “doppio Stato”, con una legalità formale rovesciabilea capriccio dalla norma sostanziale. E d’altronde legale fa rima con leale.Tuttavia il demone dell’insincerità si è impadronito della nostra vitapubblica”.Sarebbe troppo semplice, però, liquidarla così. Ci ha pensato Ernesto GalliDella Loggia a rincarare la dose, il giorno dopo, sempre sul giornale milanesedi via Solferino. “Non è mica colpa nostra. È lui, sono loro”, è l’incipitdell’editoriale titolato “Il peccato nazionale – Oblio, indifferenza e faziosità”.Si comprende benissimo che tutti siamo responsabili, nessuno escluso, comenoi diciamo e scriviamo da decenni. E quando dico noi, intendo i giornalidiocesani, la stampa cattolica in generale, quella che non sfugge allaresponsabilità personali. Anzi, le richiama.

Ma torniamo a Ainis che appunto rimarca, inchiusura di commento: “Questo fenomeno nontocca soltanto lor signori. Ci riguarda tutti perchériguarda la nostra identità. Per essere sincero devisapere cosa sei, e noi invece siamo scissi in lobbytrasversali. Devi essere onesto con te stesso, manon si è ancora visto un banchiere, un sindacalista,un intellettuale scusarsi per i propri errori. Devi

accettare infine di pagare dazio; sennonchè allenostre latitudini, si sa, pagare spetta sempre aglialtri”. Abbiamo tanta strada da percorrere. Abbiamo diche rimboccarci le maniche. Perdiamo, spesso, ilsenso delle cose comuni. Non sto a chiamarlo benecomune, definizione altisonante e densa disignificati, lontana anni luce dal nostro sentirediffuso. Mi limito alle cose comuni, a quelle chenon mi appartengono e non appartengononeppure al mio vicino e appunto per questodovremmo averle ancora più a cuore. Eppure… Ecco perché, alle nostre latitudini, prevale quellafurbizia di bassa lega che mette in campo la bugia,la falsità, quel modo di agire che diventa un mododi essere. Troppo spesso ci scontriamo con il nondetto, con il retropensiero, con le parole che noncorrispondono al cuore.Abbiamo bisogno di altro. Tutti. Lo ha ribaditopapa Francesco alle famiglie radunate in piazzaSan Pietro, a Roma, sabato scorso. “Quello che piùpesa è la mancanza di amore. Pesa non ricevere unsorriso, non essere accolti”. Il Pontefice va alnocciolo della questione, con poche parole.“Permesso, grazie, scusa” per un nuovo modo diessere, in casa e fuori. (814)

iamo tutti sotto sorveglianza.Per carità, una sorveglianzadiscreta, anzi, accattivante,come lo sono le utilissime

tecnologie telematiche. Ormai non sene può fare a meno, tante possibilità ciassicurano. Ma, così come abbiamol’illusione, grazie alle meraviglie dimezzi sempre più intelligenti e "smart",brillanti, simpatici, di essere sempreconnessi e fare tutto "in tempo reale",così tutti possono sapere pressochétutto di noi con altrettanto tempismo.Come Pollicini dei tempi post-moderniogni volta che ci connettiamo lasciamotracce indelebili dietro di noi. Per nondire delle possibilità pressoché infinitedi ascolto con tecnologie poco invasive.Per questo il cosiddetto "Datagate" nonci può sorprendere. Semplicementecertifica che quello che vale per icittadini qualunque vale anche per gliStati. I servizi di informazione Usahanno organizzato una rete che ascoltatutti i principali governi, a partire daquelli "amici e alleati". Non si sa mai:gli alleati sono anche rivali, magari solosul piano commerciale. È un caso

riprovevole, certo, ma ben difficilmentepotrà avere conseguenze. Giustamenteprotesteremo un po’, anche perché cen’è motivo e gli Usa cercheranno dispiegare. Ma è ben difficile creareprocedure di autentica garanzia dellaprivacy. Varrebbe solo la vecchia leggedelle contromisure, ma è moltodifficile. La posizione di chi deveschermare è tecnicamente molto piùardua di chi invece intende ascoltare.Allora, in attesa di altri possibilisviluppi, due elementi strutturalirisaltano.Il primo è la persistente asimmetriadelle forze. Il rapporto tra gli Stati Unitie i suoi alleati e partner restaasimmetrico, nonostante tutto,nonostante la globalizzazione e la crisi,anzi, proprio nel quadro dellaglobalizzazione e della crisi. Che poi gliStati Uniti siano in grado di utilizzareproficuamente la massa diinformazioni che sono in grado didrenare da tutto il mondo, per ilproprio interesse e per il benecollettivo, è altra cosa. Ma ladisponibilità di mezzi è evidentissima.

Ne consegue che per l’Europa inparticolare - con la parziale eccezionedella Gran Bretagna, che, nonostantetutto, sempre si culla nel "rapportospeciale" - una duplice necessità: difare massa e a partire da questo ri-articolare sempre un rapporto che restanecessario e fondamentale.C’è poi il problema di quelli che conespressione dotta si chiamano gli"arcana imperii", ovvero il lato coperto,indicibile, dell’azione di governo. Cheoggi usa le tecnologie come prima siserviva di mezzi più antichi etradizionali. È sempre un problema diresponsabilità e di controllo, comestanno riconoscendo il presidente ed ilgoverno degli Stati Uniti.È vero, in conclusione, che letecnologie "smart" possono moltoservire allo sviluppo della democrazia.Ma anche concedono molto aimacchinoni centralizzati. Per questooccorre vigilare molto e ben venganotutte le iniziative che illuminanosettori, grandi o piccoli, di un orizzonteopaco.

Francesco Bonini

STutti spiati... nessuno spiato?

Il rapporto tra gli Stati Uniti e i suoi alleati e partner resta asimmetrico

Datagate & dintorni

BAD AIBLING (GERMANIA):L’IMPIANTO ECHELON,SISTEMA MONDIALE D’INTERCETTAZIONEDELLE COMUNICAZIONI PRIVATE E PUBBLICHE(FOTO AFP/SIR)

o sport è “una grande risorsa educativa adisposizione della persona umana”, “un ‘bene

educativo’ di cui nessuno dovrebbe fare a meno,soprattutto i ragazzi” che attraverso la sua pratica“crescono e diventano adulti e bravi cittadini”. Così siapre il “Manifesto dello sport educativo” redatto dallaCommissione regionale per la pastorale dello sport dellaConferenza episcopale dell’Emilia Romagna (Ceer),presentato lunedì 28 ottobre a Bologna. Se “diversisono i modi di concepire, organizzare e vivere la praticasportiva”, l’orizzonte di riferimento del documento è“uno sport che favorisca l’apertura all’Assoluto, unosport che sappia educare ai fondamenti etici della vita e

consideri la persona nella sua dimensione unitaria,corpo, anima, spirito”. Per impegnarsi a “‘educare allavita buona del Vangelo’ con lo sport e nello sport”, ivescovi emiliano romagnoli si dicono “convinti” che siapossibile “affrontare attraverso lo sport la ‘sfidaeducativa’ agendo con intenzionalita? per ilraggiungimento di valori, capacita? personali, bagagliesperienziali, tradizioni culturali, sensibilita? spiritualiche sono la storia ed il presente delle nostreassociazioni sportive”, respingendo l’asservimento delle“logiche del mercato e della finanza” come pure a“modelli e stili di vita centrati sull’egoismo,l’individualismo e il consumismo”.

LSport,“risorsaeducativadarigenerare”

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Giovedì 31 ottobre 201312 Cesena

Le calde e appetitose prelibatez-ze d’autunno sono di scena a ’Ce-sena a tavola’. L’appuntamentocon la kermesse enogastronomi-ca nel centro cittadino, che que-st’anno compie vent’anni, è dal31 ottobre al 3 novembre. Per ce-lebrare l’anniversario, spazio anuovi menu e sapori, italiani edesteri, oltre alle gradite conferme.Ce n’è per tutti i palati nelle tan-te osterie di strada. Nelle propo-ste dell’Osteria delle tradizioni,in piazza Almerici, si trovano po-lenta, pasta e fagioli, primi ai fun-ghi, alla lepre e al cinghiale. Inpiazza della Libertà si entranell’Osteria toscana con l’im-mancabile tagliata fiorentina, fa-gioli toscani all’olio nuovo, trippae ribollita; la Sardegna in tavola

propone specialità quali por-chettone arrosto e maialetti allospiedo; dalla Bruschetteria si gu-stano bruschette al metro farcite.Sempre in piazza della Libertà,dall’Irlanda arriva il ’Fish andchips’ con fritto di pesce e patata,stufato e pollo nero alla Guinnesse dal Ristorante brasiliano ilchurrasco (spiedoni di carni mi-ste alla griglia), picanha (carne dimanzo alla griglia) e feijoda bra-sileira (fagioli neri, carni di ma-iale, riso). Qui staziona anche ilbus a due piani allestito come unpub londinese tradizionale convasta scelta di birre. Per uno spuntino veloce, l’idealesono gli sfiziosi ’assaggi a pas-seggio’: bomboloni piemontesi,Crêpes parigine, arrosticini

d’Abruzzo, tortelli alla lastra diSanta Sofia, fritto misto all’Asco-lana, caldarroste, spiedini di frut-ta al cioccolato. Altra grande pro-tagonista è come sempre la mo-stra-mercato dei prodotti tipici:una carrellata panoramica delletipicità alimentari dal nord al sudItalia che si snoda da piazza Al-merici a piazza della Libertà.Chi invece preferisce atmosferepiù raccolte, fino al 30 novembrepuò scegliere i menu degusta-zione a prezzo dichiarato - dai 28ai 35 euro - nei nove ristorantidell’Associazione Ristoratori diCesena: Cerina, Cohiba, La Fon-deria-Osteria de Gas, La Grotta,Le scuderie, Osteria Michiletta,Ponte Giorgi, la Stalla, la Locandadelle stelle.

Dal 31 ottobre al 3 novembre le strade del centro si riempiono di sapori a buon mercato

"Cesena a Tavola", prelibatezze da tutta Italia

Automobilisti distrattiIcarus fa vendemmia

era chi diceva che Icarusavrebbe ucciso il centrostorico. C’era anche chisosteneva che i

trasgressori beccati dalle telecamerea difesa delle Ztl sarebbero statipochissimi, un numero tale da nongiustificare l’installazione delsistema. Sono stati tutti smentiti. Dai dati diffusi dal Comune diCesena in meno di sei mesi (dal 25 marzo, fine delperiodo transitorio, e il 10 settembre) il sistema hastaccato 17837 verbali, 2845 dei quali annullati (per lamaggior parte pass invalidi non ancora inseriti nelsistema). Dei 15mila restanti, oltre 10mila sono statipagati (il 69 per cento) per un incasso pari a 988milaeuro.I numeri sono significativi dato che il Comune hasempre fatto i conti non sulle multe emesse, ma suquelle effettivamente incassate. E questo numero, ametà settembre, superava già i 950mila euro previstiper l’intero 2013."Non ci aspettavamo di arrivare a questi livelli -commenta il Sindaco Paolo Lucchi -. E non mi riferiscosolo alla somma incassata, che pure è rilevante e cipermetterà di fare investimenti a beneficio di tutta lacittà: dopo essere intervenuti sulla sosta all’ospedale,rendendo gratuite le prime tre ore, utilizzeremo le

’Culteriori risorse soprattutto sul versante del sostegnoall’occupazione, in linea con le indicazioni delConsiglio Comunale che ha impegnato la Giunta autilizzare quelle risorse per interventi di agevolazione afavore delle attività produttive e sociali della città. Acolpirmi è, soprattutto, il numero dei transiti irregolari,che resta ancora molto alto dopo sei mesi di attivitàdelle telecamere". Nonostante il periodo di sperimentazione, la campagnainformativa e, da poco, i maxi segnali "Ztl" sull’asfalto, itrasgressori sono ancora un centinaio al giorno."Potrei osservare che questi numeri, nella loroconcretezza, sono la risposta più efficace a tutti quelliche, in questi mesi, hanno teorizzato l’inutilità delsistema di controllo nelle Ztl, giudicando marginale ilfenomeno degli ingressi abusivi. Evidentemente cosìnon è. Credo però sia necessario valutare questi daticon attenzione. Senza dubbio, colpisce favorevolmente

il fatto che due automobilisti su tre abbiano pagato lasanzione: lo leggo come un segno di maturità civica,nella consapevolezza di aver commesso un’infrazione.Ribadisco, però, che Icarus non è stato installato per farcassa, ma per preservare dal traffico improprio il centrostorico, a tutela di chi ci abita e di chi lo frequenta, conun’attenzione particolare ai pedoni ed ai ciclisti". "In questi primi mesi - ha concluso il sindaco -abbiamo cercato di fare tutto il possibile per rendereevidenti le barriere con le telecamere: l’ultimoprovvedimento sono i maxi segnali dipinti sullacarreggiata. Ma, dopo aver ascoltato e reso operativepraticamente tutte le proposte avanzate daAssociazioni e cittadini, siamo disponibili a valutareanche altri espedienti che eventualmente ci fosserosegnalati. Il nostro sincero auspicio è che il numero deitrasgressori diminuisca".

Mb

Ztl: tante multe nei primi mesi di sorveglianza

In sei mesi il sistema ha staccato 17837 verbali, di cui 2845annullati e 10mila già pagatiper un incasso pari a 988mila euroUn risultato superiorealle aspettative

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Giovedì 31 ottobre 2013 13Cesena

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Pievesestina | Taglio del nastro

E’ stato inaugurato sabato scorso l’ampliamento del plesso scolastico diPievesestina. Presenti fra gli altri il sindaco Paolo Lucchi, gli assessori Elena Baredie Maura Miserocchi, il vescovo Douglas Regattieri, il parroco don Marco Prada. Daun punto di vista tecnico, il progetto ha visto la costruzione, a fianco della strutturaesistente, di una nuova ala articolata su due piani, ciascuno dei quali si sviluppa suuna superficie di circa 430 metri quadrati.

Ogni martedì seraPercorsi a piedialla scoperta di CesenaUna serata insieme per fare sanomovimento e riscoprire la città di Cesena.Con partenza e ritorno dal piazzale dellaparrocchia di San Pietro di Cesena, ognimartedì alle 20,40 (partenza alle 20,45)un gruppo di volontari organizza percorsia piedi alla scoperta della città diCesena, tra storia antica e recente, con losguardo da pedone.Martedì 5 ottobre il percorso saràdedicato a piazze, piazzette e piazzali.Durante il percorso di 6,8 chilometri (chesi copriranno in circa 1 ora e 45 minuti) siattraverseranno, tra le altre, piazza donGiovanni Ravaglia, piazza Zangheri,piazza del Popolo, piazza Giovanni PaoloII, piazzetta degli Alpini, piazzaSanguinetti, piazza Macrelli. Il professoreLuciano Almerigi ne illustrerà storie eaneddoti di vita cittadina.L’iniziativa, gratuita, è aperta a tutti.

ADDIS BRASINI ROSANGELA NANNI

“Certi amori sfidano le distanze, il tempo e la logica. Perchè ci sono

legami che sono semplicementedestinati ad essere”

Le figlie Cristina, Simona e Alessandra,i generi, i nipoti Gianluca, Eleonora,

Davide, Asia, Michele e Ceciliafesteggiano Addis e Rosangela

e i loro 50 anni insieme

30 ottobre 196330 ottobre 2013

Nozze d’oro

Elezioni: scrutatoridesignati per sorteggio

alla prossima tornataelettorale, almeno 209 dei 402scrutatori impegnati nei 98seggi cesenati saranno

designati per sorteggio, e di questialmeno uno su tre avrà meno di 30anni. Non solo: si cercherà di riservareun terzo dei posti a persone indifficoltà economiche.Una parte dei partiti presenti inConsiglio comunale - finora si sonopronunciati in questo senso i gruppidi maggioranza: Pd, Sinistra perCesena e Pde - ha espresso la volontàdi non indicare più i nominativi diloro pertinenza a cui affidare taleincarico, ma di individuarli con unsorteggio elettronico e di riservare unaquota agli under 30, condividendocosì la proposta avanzata nel febbraioscorso dal sindaco Paolo Lucchi, edesaminata dalla CommissioneElettorale, di adottare nuoveprocedure per la designazione inmodo da garantire un’assolutaimparzialità nell’affidamentodell’incarico e favorire unapartecipazione significativa dei

Dgiovani. A ufficializzare la nuovaimpostazione è lo stesso sindaco conuna comunicazione inviata aicapigruppo per fare il punto dellasituazione e, soprattutto,preannunciare i contenuti della letterache l’ufficio elettorale spedirà neiprossimi a tutti gli oltre 3000 iscrittiall’Albo degli scrutatori.L’obiettivo di questa lettera è duplice.In primo luogo, si mira a scremarel’Albo (istituito nel 1989) dagli iscrittiche non sono più interessati a svolgeretale funzione, invitando chi non fossepiù disponibile a comunicare larinuncia; questo per evitare forfaitall’ultimo momento, checostituiscono sempre un aggravio nel

complesso e delicato procedimentopreparatorio delle elezioni, e checomunque possono essere ammessisolo "per gravi motivi".Contestualmente si vuole avvertire gliiscritti delle novità introdotte nelladesignazione degli scrutatori,indicando sinteticamente come siprocederà. Da ricordare che proprio in questigiorni - come prevede la legge - è inpubblicazione il manifesto perl’aggiornamento dell’Albo, e i cittadiniinteressati a iscriversi devonopresentare domanda all’Ufficioelettorale entro il mese di novembre,mentre per le cancellazioni c’è tempofino a dicembre.

Fino ad oggi si sonoespressi per questonovità i gruppi di maggioranzain Consiglio comunale

Uno su tre dovrà avere meno di 30 anni 7 novembreIl Campo della Stellaricorda i 30 anniIncontro con NegriIl Centro culturale "Campo dellaStella", nato nel 1983 per iniziativa diun gruppo di giovani insegnanticattolici, appassionatisi alla culturaall’interno dell’esperienza diComunione e Liberazione, ricorderàquesti trent’anni di presenza in cittàvenerdì 7 novembre alle 21 nel Salonedi Palazzo Ghini. Questi decenni saranno rivisitati damonsignor Luigi Negri, arcivescovo diFerrara, recentemente insignito delPremio internazionale al merito dellaCultura cattolica, alla luce dei grandipontefici che li hanno illuminati,intervenendo sul tema "Patres etmagistri. La Chiesa in dialogo conl’uomo moderno. Da Giovanni Paolo II aBenedetto XVI e Francesco".

Cesena◗In ricordo di don Oreste BenziIl due novembre ricorre il sesto anniversariodella morte di don Oreste Benzi, fondatoredella comunità Papa Giovanni XXIII. Laconsueta preghiera del primo venerdì del mesecontro l’aborto a cura dei volontaridell’associazione, (questo mese si tienevenerdì 1 novembre alle 7) di fronteall’ospedale Bufalini, prevede anche un ricordodel sacerdote riminese.

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Giovedì 31 ottobre 201314 Cesena

A DUE PASSI DAL CENTRO STORICO (Cesena): in piccolo contesto di sole 4 unità,appartamento su due livelli recentemente ristrutturato composto da ampio sog-giorno/pranzo, cucina abitabile, studio, 2 bagni, camera matrimoniale con cabinaarmadio, 2 camere singole, garage e corte esterna. Ottime finiture, riscaldamentoa pavimento, aria condizionata e pannelli solari. Trattativa riservata / Rif. 1370

SANT’EGIDIO (Cesena): in piccola palazzina al secondo e ultimo piano apparta-mento in parte ristrutturato composto da soggiorno, cucina abitabile, 3 camere daletto, 2 bagni, 2 balconi, cantina e garage. Impianti autonomi. € 210.000 / Rif. 1254

SAN VITTORE (Cesena): in contesto residenziale del 2009 con ampi spazi verdi edotato di ascensore, all’ultimo piano appartamento con ottime finiture compostoda soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, bagno, 2 terrazzi, ampio sot-totetto ad uso ripostiglio, cantina, garage e posto auto riservato. Predisp. per ariacondizionata, aspirazione centralizzata e canna fumaria. € 227.000 / Rif. 1332

ZONA SEMINARIO/OSPEDALE (Cesena): in palazzina immersa nel verde e nellatranquillità, appartamento al piano rialzato composto da ampio soggiorno conangolo cottura, 3 camere da letto, 2 bagni, terrazzo, cantina e ampio garage.€ 230.000 / Rif. 1129

GAMBETTOLA: in palazzina di recente costruzione appartamenti con ottimefiniture di diversa tipologia con possibilità di ingresso indipendente, corte esclu-siva, sottotetto e garage. Pronta consegna. Informazioni in ufficio / Rif. 0178

CASE FINALI - RIO MARANO: in posizione verde e tranquillanuova costruzione di villette bifamiliari con ampio giardino, eco-compatibili e ad alto risparmio energetico.Possibilità vendita di singoli lotti. Info in ufficio / Rif. 1241

CASE FINALI: in zona verde e tranquilla appartamenti di nuova costruzione di varietipologie con giardino o sottotetto, ottime finiture con riscaldamento a pavimento,aspirazione centralizzata, predisposizione aria condizionata e allarme. PRONTACONSEGNA.

SAN GIORGIO (Cesena): in zona verde e tranquilla villetta a schiera centrale inpronta consegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, 3 bagni, ta-vernetta, cantina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. € 380.000 /Rif. 0986

SAN MAURO IN VALLE: in zona esclusiva con affaccio sul parco in complessoresidenziale realizzato con materiali ad alto risparmio energetico possibilità dibilocali e quadrilocali a piano terra con tavernetta e giardino o all’ultimo pianocon ampio sottotetto. OTTIME FINITURE. Nessuna spesa di mediazione inquanto mandatari a titolo oneroso

Sulle strade di Santiago fra sporte ricerca della fedeQuattro donne di Cesena, Mara Fullin, Lucia Giorgini,Fabiola Pironi e Barbara Ceccarelli, hanno affrontato122 degli 800 chilometri dello storico pellegrinaggio

Cecilia Gaetani

è chi lo racconta, chi ne ha fatto un libro, chi lo ha percorso piùdi una volta. E il commento unanime è sempre lo stesso: ilCammino di Santiago è un’esperienza straordinaria. Un viaggionel viaggio interiore di chi lo intraprende, che coinvolge anima

e sensi e che lascia il segno. Positivo, sempre. A narrarci l’avventura è MaraFullin, istruttrice di Nordic Walking della Virtus Cesena, che si è unita alladelegazione italiana della disciplina sportiva insieme alle sue allieve LuciaGiorgini, Fabiola Pironi e Barbara Ceccarelli. Hanno percorso gli ultimi122 chilometri del Cammino (il totale è di circa 800) affrontando in cinquegiorni le tappe finali da 23, 24, 22, 31 e 17 chilometri, fino ad arrivare allamèta dello storico pellegrinaggio di origine medievale: la Cattedrale di SanGiacomo di Compostela.

Com’è nata l’idea di partecipare?Dalla passione per il Nordic Walking e il viaggio è stato organizzato dalresponsabile nazionale Pino Dellasega. Facevamo parte di un gruppo di 49persone provenienti da tutta Italia.

Avete vissuto questa esperienza come una sfida sportiva o vi interessavail lato spirituale del viaggio? Inizialmente eravamo molto eccitate dall’idea di macinare chilometri, mapiù si avvicinava la data e più il viaggio prendeva un altro aspetto. Hocominciato il Cammino dedicandolo ogni giorno alle persone che neavevano bisogno. Ci siamo mosse in condizioni critiche, con acquazzonicontinui, fango, dislivelli da superare, ma in quei momenti si è spinti dauna forza interiore che non te ne fa neanche accorgere.

Il Cammino avvicina alla fede?Sì, ti dà una serenità d’animo unica. Generalmente viviamo di fretta etralasciamo dimensioni della vita che riteniamo poco importanti madurante il viaggio tutto diventa più chiaro. Noi avevamo una guidaspirituale, padre Mauro, che è stata una sorpresa. Ci ha parlato moltodell’importanza di ritrovare la fede, anche se ognuno era lì per un motivodiverso, ed è servito a capire che Gesù lo trovi ovunque. La fede, poi, èfortissima in determinate persone. Consente di fare cose impensabili.

’CAd esempio?Con noi viaggiava una famiglia - unacoppia di anziani con la figlia di 42 anni- che ha subìto un grande dispiacere edera lì, unita, per superare quel dolore.La figlia portava per mano la madre chenon era in condizioni di camminare.Eppure lo faceva, senza battere ciglio. Viera anche una signora che camminavacon le calze e le ciabatte da casa, forseperché non ne poteva più, ma non sifermava. E poi si incontrano personecon il gesso o con le ginocchiere. Nonbisogna essere atleti per affrontare ilviaggio. Tutti possono provarci.

Lungo il percorso, dunque, si viene acreare una vera e propria comunità iti-nerante…Si parla, s’intonano canti, si racconta lapropria esperienza, ma c’è anche chisceglie di camminare da solo e nonvuole interagire. E’ pieno di stranieri,non solo europei, e vi sono moltigiovani e donne che viaggiano da sole.

Il momento più toccante del viaggio?Quando siamo arrivate a Santiago, nellapiazza. Eravamo molte allegre econtente di quello che avevamocompiuto. Ci siamo chiamate con un

cenno, ci siamo abbracciate, ci siamomesse in cerchio e ci siamo commosse.E’ stato bellissimo e le emozioni sonovenute fuori proprio lì, davanti allacattedrale di San Giacomo.

E poi avete pensato "finalmente è fini-to" o avevate già voglia di ricomincia-re?Saremmo ripartite subito! Il cammino èdavvero bello perché si entra nellanatura, tra boschi e borghi medievali.Noi affrontavamo 5-6 ore di cammino algiorno. Il tempo si è fermato in queiluoghi ed è tutto un continuo relaxnonostante la fatica (un ossimoro chelascia intendere la passione con cuiMara Fullin racconta il viaggio, ndr).

Chi volesse intraprendere il Camminoa chi deve rivolgersi? Al "Centro studi composteliani" diPerugia per ricevere la Carta delPellegrino o a noi della Virtus Cesenache organizzeremo il viaggio ilprossimo anno.

Per maggiori informazioni e per ildiario completo del Cammino di MaraFullin e delle sue allieve:www.virtuscesena.it.

Sarà inaugurata ufficialmente venerdì8 novembre alle 16 la nuova scuolamaterna di Martorano, arrivata dopoanni di attesa. Dalle lineeavveneristiche, l’edificio è inserito inun contesto con molto spazio verde. E’dotato anche di un impiantofotovoltaico che ricopre il tetto rivoltoa sud.

Sabato scorso◗Riaperto il CarisportPuò tornare ad ospitare eventi sportivi, musicali eculturali il Carisport di Cesena, chiuso dal febbraio 2012a causa del nevone. Sono state riparate le traviperimetrali in legno poste a corona della copertura econtestualmente si è provveduto a rinforzarle construtture in acciaio. I 900mila euro di spesa sono stati copertidall’assicurazione. Si è tenuta una cerimonia ufficialealla presenza del sindaco.

Inaugurazione nuova scuola

La nuova struttura di Martorano

Le cesenati di fronte alla cattedrale di San Giacomo di Compostela

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Giovedì 31 ottobre 2013 15Cesenatico

Alla ludotecaSportello d’ascoltograzie alla Bcc di SalaNell’ambito delle attività promossedalla ludoteca Cunegonda, presso lascuola elementare "2 agosto 1849",grazie ad un nuovo finanziamentodella Bcc Sala di Cesenatico, riapre losportello di ascolto "Conversando conlo psicologo" che da 8 anni continua acoinvolgere con interesse, i genitori egli insegnanti delle scuole del 1°Circolo di Cesenatico. Da tempo il circolo dedica attenzionealle iniziative a favore dell’infanzia,della preadolescenza edell’importante ruolo genitoriale, neltentativo di agire sul disagio perfavorire la salute e il benesserepsicofisico del bambino e dellafamiglia. Lo sportello di ascolto"Conversando con lo psicologo" saràcondotto dalla da Manuela Arenella,psicologa-psicoterapeuta. La sede èubicata sempre presso i locali dellaludoteca Cunegonda del 1° Circolo diCesenatico. Il servizio parte ora e saràattivo fino a giugno 2014.

E’ possibile fissare telefonicamente unappuntamento di consulenzapsicologica gratuita nelle giornate dimartedì dalle 12,30 alle 13,30 egiovedì dalle 15 alle 17. I genitoripotranno fissarne fino a un massimo ditre nell’arco dell’intero annoscolastico. Le consulenze offronol’occasione di un incontro-confrontoper sostenere la genitorialià neldelicato percorso di crescita deibambini e uno spazio di ascolto aibisogni e alle problematiche emergentinello sviluppo.

Giorgio Magnani

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

Cristiano Riciputi

x Lavatoio: i lavori sonoampiamente in ritardo. Standoalla tabella di marcia i lavori,iniziati a giugno 2011,

dovevano concludersi nel giugnoscorso, ma i cantieri sonoattualmente deserti. E’ l’assessoreAntonio Tavani a spiegare lasituazione."C’è stato un problema con la dittaesecutrice. Abbiamo un contenziosoin atto e ci siamo già mossi in mododa rescindere il contratto e poteraffidare la conclusione del restauroad un’altra impresa. La nostrasperanza è quella di riprendere entrofine anno, così da avere l’ex Lavatoiopronto per la prossima stagioneturistica". Mancano ancora interventi per circa100mila euro, mentre il progetto

complessivo sfiora ilmilione di euro diinvestimento. Ilfinanziamento deriva dafondi europei (per il 40per cento) e il resto darisorse proprie delComune. L’iter per ilrecupero è stato avviatodalla giunta precedente.

Da mesi si stanno facendo molteipotesi su come utilizzare lastruttura, una volta che saràcompletata. L’assessore Tavanisuggerisce un’ipotesi suggestiva, cioèuna collaborazione con i Musei disan Domenico di Forlì. "La mia ideaè quella di allacciare un rapportocon i musei. In genere le loro mostresi concludono poco prima delperiodo estivo. Se potessimotrasferirne parte nella nostrastruttura, allungheremmo di un paiodi mesi la loro esposizionesfruttando un bacino di potenzialivisitatori molto ampio, vale a direquello dei turisti della Riviera. Noi ciaccolleremmo i costi della logistica,ma avremmo ampi riscontri intermine di immagine e di offerta aituristi".L’ex Lavatoio di via Cecchini nel 2012ha compiuto cento anni. Progettato

dall’ingegnere e architetto cesenateAmilcare Zavatti, quando fucostruito era un servizioall’avanguardia. Le donne potevanoservirsi di un ambiente idoneo perlavare i panni, evitando l’uso di altreacque superficiali. Inoltre vi era unasala per la disinfestazione attraversoil vapore. Ne dà testimonianza ilcamino facilmente individuabiletransitando in via Cecchini, la stradaparallela adiacente alla ferrovia. Ilcomplesso è costituito da due edificigemelli fronte strada e da unporticato allungato, cioè il lavatoiovero e proprio con stazione didisinfezione che a Cesenatico,all’inizio del Novecento, consentì unmiglioramento delle condizioniigienico sanitarie. Zavatti operò attivamente aCesenatico, a lui si deve una delleprime organizzazioni urbanistichedella città. I progetti del lavatoiosono ancora conservati allaBiblioteca Malatestiana di Cesena.Per anni è stato utilizzato comedeposito e laboratorio di restauroper il Museo della Marineria e per lestatue del presepe. Per un certoperiodo di tempo è stato anche sedeprovvisoria della società ciclisticaFausto Coppi.

E

L’assessore Antonio Tavanispera di riassegnare l’appalto entro la fine dell’anno per concluderenell’arco di qualche mese

Ex LavatoioContenziosoblocca i lavori

Dal mese di novembre prenderannoavvio nel territorio del Comune diCesenatico i corsi “Pane e Internet” perl’alfabetizzazione digitale dei cittadini.Il progetto, finanziato dalla RegioneEmilia-Romagna collaborazione con glienti locali, prevede la realizzazione di

Non solo pane ma anche internetPartono i corsi gratuiti

corsi di formazione gratuiti rivolti acittadini pensionati, immigrati, donne ea chiunque sia interessato adapprendere l’uso del computer e diinternet. I corsi, della durata di 20 ore,si svolgeranno presso la seguente sede:Isis “Leonardo da Vinci”- LiceoScientifico “Ferrari”, Viale dei Mille,158. I cittadini interessati potrannoiscriversi ai corsi telefonandodirettamente alla segreteriaorganizzativa del progetto al numeroverde 800/590 595 dal lunedì al venerdì

dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17oppure si potranno iscrivere online dalsito www.paneeinternet.it. Ulterioriinformazioni possono essere richiestepresso l’Ufficio per le relazioni colpubblico del Comune di Cesenatico.Grazie alla collaborazione dell’Ufficioturismo è stato concordato per il 31ottobre, nel pomeriggio, l’arrivo delCamper del progetto "Pane e Internet"che si posizionerà in via A. Garibaldi,all’interno della fiera, per distribuiremateriale informativo.

Progetto finanziatodalla RegioneDurata 20 orepresso la sede Isis in viale dei Mille

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Giovedì 31 ottobre 201316 Valle del Rubicone

e degli Istituti Azionisti:Cassa di Risparmio di Cesena

Banca di RomagnaBanca CRV Cassa di Risparmio di Vignola

Cassa di Risparmio di CentoCassa di Risparmio di Rimini

Cassa di Risparmio di Fabrianoe Cupramontana

Emil BancaSociété Générale

Il leasing della

Il nostro impegnoper chi si impegna

FEDERIMPRESE EMILIA-ROMAGNA

PETROLCHIMICI◆◆ AGROALIMENTARI

◆◆ ECOLOGIA◆◆ DEPURAZIONE◆◆ ACQUEDOTTI

◆◆ METANODOTTI

via Marinelli, 6 - 47521 CESENA (Fc)tel. +39 0547 29730 - fax +39 0547 21141

e-mail: [email protected] Web: www.comce.it

in ITALIA... nel MONDO

Progettazione e forniturachiavi in mano Impianti:

Piero Spinosi

i avviano alla conclusione ilavori di riqualificazione delcentro di Gambettola, chehanno interessato piazza II

Risorgimento, corso Mazzini finoall’intersezione con piazza Cavour epiazza Pertini. A poco più di un anno didistanza, dopo gli ultimi disagi,comincia a visualizzarsi la portata degliinterventi, consistenti nel rifacimento

S

Gambettola, il centrosta cambiando volto

Presto riprenderanno anche i lavori in piazza Pertini

dell’asfaltatura lungo il trattointeressato (piazza II Risorgimento,corso Mazzini) e dei marciapiedi connuova pavimentazione, nellasostituzione delle piante e dei palid’illuminazione e nel riposizionamentodei posti auto su ambo i lati.Lavori epocali che hanno già dato unanuova fisionomia alla piazza delComune, grazie alla sostituzione dellaprecedente rotatoria, all’installazionedelle piante e in particolare dei due

nuovi monumenti in muraturaantistanti al Municipio, rivestiti diformelle in terracotta impresse con glistampi utilizzati dalle bottegheartigiane e ricoperti alla base da lastredi metallo "arrugginite"."Non è stata una scelta casuale perchémette in risalto due caratteristiche diGambettola - precisa Roberto Sanulli,assessore ai Lavori Pubblici del Comunedi Gambettola -: il recupero delletradizioni e le botteghe artigiane delletele stampate Pascucci e Bertozzi, verofiore all’occhiello della città cui va ilringraziamento per il dono delleformelle".Dopo la scoperta, durante gli scaviestivi in piazza Pertini, dei resti dellemura perimetrali del "Palazzone" primae di una fattoria del ’300 poi, i lavorisono stati sospesi in attesa di nuoveindicazioni da parte dellaSoprintendenza ai Beni Architettonicidi Ravenna. Nel frattempo si èprovveduto alla revisione del progettoiniziale."In attesa di riprendere i lavori in piazzaPertini - afferma Sanulli - il programmadei lavori prevede la sistemazione delnuovo arredo urbano con la posa dipanchine, portabiciclette, posacenere edissuasori. Verranno messe a dimora lepiante mancanti, sistemate le aiuole everrà montato l’impianto difilodiffusione e, se le condizioniclimatiche lo permetteranno, entro lafine di novembre dovremmoconcludere".

MontianoLavori pubbliciper un triennioIl sindaco di Montiano Fabio Molari, a pochimesi dalle elezioni amministrative, lancia ilprogramma triennale delle opere pubbliche2014-2016. "In questi anni - commenta ilsindaco - abbiamo realizzato tanti piccolilavori e lasciato le grandi opere alla fine". Quattro sono gli interventi in programma,per un investimento complessivo di quasi 3milioni di euro."La prima opera - spiega il sindaco -riguarderà la ristrutturazione completa delcentro storico settecentesco. Il progetto,già avviato con la sistemazione di viaBattisti, proseguirà con la sistemazione dipiazza Garibaldi. Includerà la realizzazionedi sottoservizi e l’eliminazione dellebarriere architettoniche che portano alparco Virginia Battistini e al centroculturale San Francesco. L’operazionecosterà circa 245mila euro, coperti per il 70per cento da fondi europei"."La seconda opera - prosegue il sindaco -sarà la ristrutturazione del palazzocomunale per metterlo a normaantisismica. I lavori saranno coperti da unfinanziamento della Regione di 418milaeuro".Il terzo intervento riguarderà le scuoleelementari del capoluogo. L’edificionecessita di una ristrutturazione radicale(ampliamento e messa in sicurezza). "Perl’opera - rivela Molari - non esiste ancoraun finanziamento, ma abbiamo chiesto diaccedere al programma "6.000 Campanili"con un progetto da 870mila euro".Il programma "6.000 Campanili", varatodal Governo Letta nell’ambito del "Decretodel fare", si rivolge ai Comuni con meno di5mila abitanti e stanzia complessivamente100 milioni di euro per la realizzazione o ilmiglioramento di infrastrutture ed edificipubblici.Il quarto intervento riguarderà Montenovo.Per il sindaco, la frazione "ha bisogno diuna nuova scuola materna. Servono1milione e 200mila euro e siamocostantemente alla ricerca di fondi perrealizzarla".I primi due interventi (sistemazione dipiazza Garibaldi e messa in sicurezza delMunicipio) partiranno nel 2014. Per glialtri sono stati redatti studi di fattibilitàche sono al vaglio della Giunta.

Matteo Venturi

❚❚ Lo storico Roberto Balzani è intervenuto al Rotary Valle del Rubicone

In Romagna tanti simboli tutti recentiHa destato tantissimo interesse la relazio-ne che Roberto balzani, docente universi-tario, storico e sindaco di Forlì, ha tenutoun paio di settimane fa al Rotary Valle delRubicone, durante la conviviale presso ilristorante Antiche Macine di Montalbano(Santarcangelo). Il presidente del sodalizio, Flaminio Bale-stri, ha presentato l’ospite il quale ha ri-lanciato alcuni contenuti del suo ultimolibro “La Romagna, storia di un’identità”. “Il primo documento scritto sugli usi deiromagnoli è dei primi dell’800, ad operadi Michele Placucci” ha esordito Balzani."Sulla Romagna ci sono tanti luoghi co-muni da sfatare. Ad esempio, la caveja ro-magnola come simbolo di un territorio èun’invenzione totale di Aldo Spallicci. Lapiadina non era il piatto tipico perchè cen’erano, e ce ne sono, tante, di troppe ti-pologie. La colonna dell’ospitalità di Ber-

tinoro è invenzione del1926. Ciò non toglie nullaal significato che questihanno assunto, ma vacompreso che sono recen-ti".Sulla caveja romagnola lostorico ha confermato chenegli anni ’30, la Treccani,riportava che rappresentaRomagna da una decinad’anni."Ma erano tutti simbolipositivi, incoraggiati dalfascismo nascente, il qualedava molta importanza aisimboli. Mussolini volle unpercorso storico che, dall’Arco di Augustodi Rimini, terminasse a Predappio alla suacasa natale, passando dal Rubicone de-cretandone il passaggio da Savignano".

Senza dimenticare il "battesimo" roma-gnolo delle sorgenti del Tevere, spostandoi confini con la Toscana.

Cristiano Riciputi

Foto Mario Gambettola

San Mauro Pascoli◗Distretto calzature: servizio su RaitreDuecento calzaturifici, tremila addetti e unexport che quasi raggiunge l’80 per cento, condestinazione Stati Uniti, Russia, EstremoOriente. Sono i numeri del distretto dellacalzatura di San Mauro Pascoli. Una storiaraccontata da "Prodotto Italia", il settimanaledella Tgr dedicato alle eccellenze del Paese ecurato da Giorgio Tonelli e Giancarlo Zanella, inonda sabato 2 novembre alle 11.30 su Raitre.

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Giovedì 31 ottobre 2013 17Valle del Savio

Sarsina | Anziani in uscita

Una gita allo Zoo Safari di Ravenna per i nonni della casa di Riposo di Sarsina.L’uscita si è tenuta nelle scorse settimane, quando alcuni anziani ospiti dellastruttura sarsinate, accompagnati dal personale e dai volontari della Misericordiadi Sarsina, hanno raggiunto il parco faunistico, a Mirabilandia, per vedere animali especie diverse da vicino e senza barriere.

San Piero, scuole cattoliche

Anche all’Asilo delle Graziela giornata diocesanaAnche a San Piero l’Asilo delleGrazie ha celebrato la"Giornata della scuolacattolica", indetta perdomenica 27 ottobre.La Fondazione Asilo delleGrazie, presieduta daGiancarlo Donati eproprietaria della struttura, ela Cooperativa Le Grazie,presideduta da GiuseppeCrociani, che gestisce leattività educative, hannoaderito alla giornata divalorizzazione dell’esperienzadella scuola cattolica."Non siamo un peso per loStato - sottolinea Crociani -ma una risorsa. Non siamoscuole private, ma scuolepubbliche non statali, scuole

che gestiscono un serviziodi interesse pubblico. Setutte le scuole come lanostra dovessero chiuderedomani - continua Crociani -nella statali confluirebbe unmilione di studenti in più eseguirebbero costi perstrutture e servizimaggiorati e di gran lungasuperiori a quelli attualmentesostenuti".Ne è un esempio concreto lostesso Asilo delle Grazie,sicuramente una delle piùantiche iniziative cattolichenel campo dell’assistenza edell’educazione. L’attivitàcominciò nel 1894 ad opera didon Silvestro Fabbroni, neilocali adiacenti l’Oratorio

della Madonna delle Grazie.L’edificio dove attualmente hasede è stato realizzato neglianni ’20/’30 e dedicato allamemoria dei caduti dellaGrande Guerra.Con tre sezioni di scuolamaterna e una "primavera" èfrequentato da una novantinadi bambini e impegna dodicidipendenti.

Alberto Merendi

SarsinaSan Martinoin AppozzoParrocchia in festaRiprendono i momenti di ritrovo e festanelle parrocchie della valle del Savio: SanMartino in Appozzo, ubicata sul colle chesovrasta Sarsina, ricorda il titolare,Martino di Tours. Domenica 10 novembrealle 15,30 si terrà la messa solenne,accompagnata dai canti popolari, insuffragio di don Vittorio Morosi, parrocodi San Martino dal 1950, morto proprioalla vigilia della "sua" festa, il 10novembre 2007. Terminata l’eucarestia,continuerà la festa sul sagrato, davanti alfalò, dove si potranno gustare lecaldarroste, il vino, la piadina e i dolcipreparati dalle famiglie della piccolaparrocchia. Seguiranno anche vari doppidi campane: adulti e bambini potrannosperimentare come si suonano le campanea corda, attività oramai estranea dalnostro tempo. Ogni anno questa è un’occasione perritrovare i parrocchiani di una volta. Gliattuali, dai 500 alla fine degli anni ’40,sono scesi a una sessantina. Per i piùsvariati motivi le famiglie, dal 1954 hannoiniziato a trasferirsi alla "bassa" purmantenendo i contatti e tornando a SanMartino per queste occasioni, legate alledate da sempre a loro care. Una festa cheappena sette anni fa stava per morire, allaquale partecipava una ventina di persone.Ora, grazie al lavoro dei parrocchiani, aimanifesti nelle botteghe di Sarsina, allospazio su queste colonne e al passaparola,è diventata una delle più frequentate.

Daniele Bosi

a Provincia intende intervenireper la sistemazione dellaStrada Provinciale 142"Mandrioli", una strada che

soprattutto con l’avvicinarsidell’inverno viene giudicata al limitedel collasso.Anche lo scorso anno rimase chiusaal transito per diversi giorni.Le disponibilità sul bilancio 2013sono estremamente limitate. A

L

Strada dei MandrioliSi decide sull’intervento

La Provinciale in gran parte è franata lo scorso inverno

queste si potrebbero aggiungere altrerisorse attraverso le disponibilitàdella Protezione Civile, ma anchequesta cifra, al massimo di uncentinaio di migliaia di euro, sarebbedi gran lunga al di sotto dellenecessità.Visto l’arrivo dell’inverno,bisognerebbe riuscire a realizzarequalche intervento in tempibrevissimi.

Investimenti per 500mila eurocomplessivi per la sistemazione dellastrada di collegamento col Casentinosono comunque previsti nel Pianodelle Opere Pubbliche dellaProvincia per il 2014 e il 2015."I problemi sono notevoli esoprattutto di tre tipi -, sottolineal’ingegner Leopoldo Raffoni,dirigente del Servizio infrastruttureviarie della Provincia -. Prima ditutto ci sono alcune frane in esseredi cui una ha da tempo portato viauna parte della carreggiata.Poi c’è il problema delle retiparamassi e paraslavine, soprattuttonella parte più vicina al Passo, cheavevamo costruito nel tempo: molteavrebbero bisogno di esserericostruite e altre necessitano diinterventi di manutenzione.Infine c’è il capitolo delle barrierelaterali verso valle: d’ora in avantipersonalmente escluderei le barrieredi legno. Sono belle, ma durano lametà".E’ chiaro che la previsione di spesaper il 2014 e il 2015 indical’intenzione dell’Amministrazioneprovinciale di affrontare il problema,ma occorre anche tenere presenteche tali spese saranno sostenibilisolo se le previsioni di entrata sirealizzeranno attraverso risorsefinanziarie dallo Stato e/o proventidella vendita dei beni dellaProvincia.

Alme

La frana sul passo dei Mandrioli

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Giovedì 31 ottobre 201318 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Pensionati in piazzacontro la Legge di Stabilità

La Legge di Stabilità presentata dalGoverno non realizza quella svolta nellapolitica economica necessaria al Paese peruscire dalla recessione e tornare acrescere. Da tempo tutti gli osservatoriindicano in una significativa riduzionedelle tasse a lavoratori, pensionati eimprese che investono, la via principaleper operare questa svolta.Secondo le organizzazioni sindacali deipensionati, è necessaria una nuovapolitica europea che liberi risorse perfinanziare gli investimenti a sostegnodell’occupazione, dell’innovazione e dellepolitiche sociali. Cgil, Cisl e Uil chiedono alGoverno e al Parlamento di rifinanziaresubito la cassa integrazione e di darecertezze a tutti i lavoratori esodati.Per i sindacati è indispensabile una decisamodifica della Legge di Stabilitàsoprattutto sui seguenti capitoli:- meno tasse ai lavoratori e pensionati. Pergli interventi in materia fiscale l’iterparlamentare di approvazione della Leggedi Stabilità deve essere l’occasione perdiminuire realmente le tasse a lavoratoridipendenti, pensionati e imprese checreano buona occupazione. Quindi ènecessario varare un significativo aumentodelle detrazioni sia per i lavoratoridipendenti che per i pensionati; misura,questa, orientata ad una maggiore equitàe al sostegno al reddito di quelle categorieche contribuiscono a gran parte delgettito fiscale. In tal modo, siincrementerebbe il loro potere di spesa e,conseguentemente, aumenterebbero iconsumi. Inoltre occorre rafforzare erendere strutturale la detassazione delsalario di produttività che, inoltre, vaestesa anche ai lavoratori del settorepubblico in modo da porre fine aun’esclusione iniqua e ingiusta che

colpisce milioni di lavoratori. Senzadimenticare di correggere gli elementi diiniquità della nuova tassazioneimmobiliare (Trise) e cancellare la previstariduzione delle agevolazioni fiscali.- Bisogna potenziare la lotta all’evasionefiscale attraverso la revisione del sistemadi sanzioni, definendo la natura penale delreato di evasione, con l’estensione dellemisure per il contrasto di interessi allespese per i servizi alle persone e allefamiglie, con il rafforzamento del ruolodegli enti locali incrociando le banche datie, infine, con l’intensificazione della lottaall’evasione fiscale in chiave europea.- Rivalutare le pensioni. Cgil Cisl e Uilritengono necessario rivedere ecorreggere gli elementi di iniquità erigidità introdotti dalle norme Fornero sulsistema previdenziale. È indispensabileripristinare i meccanismi di indicizzazionedelle pensioni esistenti prima dell’entratain vigore del DL n. 201/2011, evitandocosì l’erosione progressiva che itrattamenti pensionistici hanno subìto inquesti anni.- Pubblica Amministrazione ed efficienzadella spesa pubblica. Per il settorepubblico, anche per difendere eriqualificare l’insieme dei servizi, isindacati chiedono al Governo e alParlamento di dare certezza allastabilizzazione dei precari delle PP.AA. ericonoscere e valorizzare, ripristinando ilcontratto nazionale, le professionalità deidipendenti pubblici. Penalizzante per idipendenti del settore pubblico è anchel’ennesima misura di rateizzazionedell’indennità di fine rapporto che

I sindacati pensionati Spi-Fnp-Uilp torneranno amobilitarsi nelle prossime settimane a sostegno dirivendicazioni sul tappeto da molto tempo: ilsuperamento del blocco della indicizzazione che hacolpito le pensioni superiori a 1.408 euro lordi almese (poco più di 1.000 euro netti), determinandouna profonda ingiustizia sociale a danno dei piùdeboli; la necessità di una legge sulla nonautosufficienza, adeguatamente finanziata;l’urgenza di misure efficaci di contrasto allapovertà, fenomeno in crescita drammatica checolpisce fasce sociali inedite e che, anche nellaregione Emilia Romagna, coinvolge circa 400milacittadini.Nei prossimi giorni è prevista una riunione degliesecutivi nazionali unitari che deciderannol’organizzazione di una manifestazione nazionale aRoma per i primi giorni di novembre. In questoquadro, la Fnp, con le altre organizzazioni sindacali

dell’Emilia Romagna, ha incontrato lunedì 28ottobre una delegazione di parlamentari dellaRegione eletti nei rispettivi gruppi, per illustrare inmodo dettagliato gli obiettivi, ma anche perpresentare dati significativi sulla realtà dellepensioni e della povertà in Emilia Romagna. L’invitoè stato fatto a tutti i parlamentari eletti in regione.È questa la prima iniziativa di mobilitazione deisindacati Pensionati Spi-Fnp-Uilp dell’ EmiliaRomagna a sostegno delle loro rivendicazioni sultappeto da molto tempo e ’messe in discussione’dalla Legge di Stabilità. Per Loris Cavalletti,responsabile regionale Fnp, “la legge di stabilitànon risolve i problemi che colpiscono l’Italia e ipensionati in particolare. È un provvedimentoinsufficiente e inadeguato, soprattutto sul pianodell’equità, perché non fa nulla contro gli sprechi ei grandi patrimoni e fa troppo poco per ridarevalore ai redditi da lavoro e da pensione”.

Pensionati e parlamentari a confronto

standard per le amministrazioni centrali elocali e il superamento dellaframmentazione delle attuali 30milacentrali appaltanti, estendendol’esperienza già realizzata con l’istituzionedella Consip; la riduzione drastica delnumero delle società pubbliche e deglienti inutili e la riduzione dei componentidei consigli di amministrazione, definendopiù vaste dimensioni ottimali per lagestione dei servizi a livello locale; lariduzione del numero di componenti degliorgani elettivi ed esecutivi a tutti i livelli digoverno riducendo gli incarichi di nominapolitica, fino al blocco delle consulenze a

tutti i livelli dell’amministrazionepubblica; la valorizzazione delpatrimonio dello Stato; l’armonizzazionedella tassazione delle rendite finanziariealla media europea rispetto all’attualealiquota del 20 per cento; la destinazioneautomatica delle risorse derivanti dallalotta all’evasione e all’elusione fiscale,per la riduzione delle tasse a lavoratori epensionati mediante un appositoprovvedimento legislativo.Per sostenere queste proposte Cgil Cisl eUil hanno deciso di proclamare quattroore di sciopero da realizzarsi a livelloterritoriale entro la metà di novembre.

rappresenta una grave deroga alle regoledi corresponsione di quello che è salariodifferito delle lavoratrici e dei lavoratoridel settore. Cgil, Cisl e Uil ritengonoindispensabile agire per un tagliosignificativo della spesa pubblicaimproduttiva e dei costi della politica.Dall’efficienza e dalla revisione dei livelliistituzionali, dalla riqualificazione dellaspesa pubblica e dal rafforzamento dellalotta alla corruzione, dipende la qualitàdei servizi per i cittadini.Come reperire le risorse. Queste misurepossono essere concretamente finanziateattraverso: la obbligatorietà dei costi

I “Pescatori a casa vostra”con la Pediatria del BufaliniL’associazione di Cesenatico ha donato una sommadi denaro a sostegno di "Pediatria a misura di bambino"

enerosa donazione a favore della Pediatria dell’ospedale Bufalini diCesena da parte dell’associazione “Pescatori a Casa Vostra” diCesenatico.

Si tratta di 565 euro, frutto di una “cena solidale” organizzata dalla stessaassociazione insieme ai residenti di via Rubicone, che saranno utilizzatiper sostenere il progetto “Pediatria a Misura di Bambino”.In particolare, la somma donata contribuirà a finanziare l’attività deiclown dottori che da anni, attraverso la clown terapia, si adoperano perrendere meno traumatica l’esperienza del ricovero ai piccoli pazienti.La consegna è avvenuta nei giorni scorsi nel reparto di Pediatria, allapresenza di Augusto Biasini direttore del reparto, Paola Sama,coordinatore infermieristico, Angelo Casali, presidente dell’Associazione“Pescatori a Casa Vostra”, Roberto Boschetti, vice presidentedell’associazione, Stefano Vasini, membro dell’associazione di cui fanno

G

parte anche Giacomo Mariani e MircoTorresi.“La nostra associazione – ha spiegatoilpresidente Angelo Casali – apprezzal’attenzione e l’impegno che l’azienda

Usl di Cesena, grazie alla attività deiclown dottori, dedica ai piccoli pazientiricoverati in ospedale. Per questo cisentiamo soddisfatti di aver contribuitoa sostenere questa importante attività”.

✎DOPO LAMPEDUSAa Chiesa africana chiamal’Europa a “ripensare le leggisull’immigrazione e trattare i

migranti con più compassione”. El’Europa sembra rispondere neigiorni scorsi, a conclusione delConsiglio europeo a Bruxelles, conun accordo dei leader sullacondivisione delle responsabilitàsecondo tre principi: “prevenzione,protezione e solidarietà”. La tragediadel 3 ottobre a Lampedusa, nellaquale sono morti circa 400 migranti,ha dato la sveglia ai responsabilieuropei, tanto da essere consideratadal Parlamento Ue “un punto disvolta per l’Europa”. Giovedì 24ottobre l’Assemblea di Strasburgo haapprovato la risoluzione, che invitagli Stati membri “a modificare orivedere eventuali normative cheinfliggono sanzioni a coloro cheprestano assistenza ai migranti inpericolo in mare”, un chiaroriferimento alla legge Bossi-Fini.Indicazioni che saranno certamentegradite ai vescovi africani, cheproprio ieri sera hanno diffuso unmessaggio per commentare ilnaufragio di Lampedusa dal loro

L

punto di vista. Intanto nell’isola lasituazione è di nuovo al collasso, con700 migranti nel centro di ContradaImbriacola (che non ne dovrebbeospitare più di 300) e 800 migrantisoccorsi nel Canale di Sicilia inquattro diverse operazioni.“Aprire flussi legali”. “I Paesi europeidovrebbero aprire le loro porte aimigranti per farli entrarelegalmente”: questo il suggerimento,ancora più spinto, dei vescoviafricani riuniti nel Secam, ilSimposio delle Conferenzeepiscopali di Africa e Madagascar,con sede ad Accra (Ghana), nelmessaggio intitolato “La crisi diLampedusa è un campanellod’allarme per l’Africa”, firmatodall’arcivescovo ghanese mons.Gabriel J.Y. Anokye, vicepresidente

del Secam e responsabile dellaCommissione giustizia, pace esviluppo. “Siamo stati scioccati eaddolorati dal naufragio del 3ottobre sulle coste italiane diLampedusa, con circa 400 morti -scrivono i vescovi africani -, tra cuidonne incinte e bambini chevenivano dall’Eritrea e dallaSomalia, passando per la Libia”. “Èsorprendente - proseguono - chenonostante il numero delle vittimedel naufragio sia ancora in aumento,molti rifugiati dall’Africa orientalecontinuino a rischiare i pericoli delviaggio in Europa in cerca di ’libertà’,a causa delle povere condizionipolitiche ed economiche deirispettivi Paesi di origine”. I vescovicitano il caso della Somalia, con lemilizie di al-Shabab che terrorizzano

Dramma migrazioni:l’Africa chiama, l’Europa risponde

la gente dal 1994, e del regime inEritrea che “costringe molte personead emigrare” perché manca la libertàreligiosa, di stampa, di assemblea:“Queste persone stanno cercando didare un significato alle loro vite”. Le responsabilità dei governiafricani. I vescovi africaniaccennano ad una recente letterapastorale su “Governance, il benecomune e la transizionedemocratica in Africa” nella qualedenunciavano come “la mancanzadi spazi democratici e il disprezzodei diritti umani” siano “terrenofertile per proteste e crisi politiche,tra cui la migrazione”. Perciò,sottolineano, “la Chiesa, la societàcivile e i governi in Africa nonpossono permettersi di rimanereindifferenti ed isolati di fronte alleattuali sfide socio-politiche edeconomiche, soprattutto riguardo aimigranti che muoiono in alto mare”.“Il dramma delle migrazioni -affermano -, con un crescentenumero di giovani che rischiano leloro vite per andarsene dall’Africa,riflette la profondità del malessere diun continente che ancora trascina i

propri passi nel cercare di garantirecondizioni favorevoli come illavoro, l’educazione e la salute”.“Dopo più di cinquant’anni diindipendenza - osservano - ilcontinente africano è ancoracoinvolto nella violenza senza fine.Gruppi armati illegali continuano aminacciare la sicurezza dellepersone e dei loro beni, cheinevitabilmente provocanospostamento di persone, come nelcaso del naufragio a Lampedusa”. Le richieste alle istituzioni. IlSecam conclude chiedendoall’Autorità intergovernamentalesullo sviluppo regionale-Processiconsultivi regionali (Igad-Rcp) “diimplementare il suo mandato permigliorare la cooperazione traPaesi di origine, transito edestinazione in materia dimigrazioni”, soprattutto conl’Eritrea e la Somalia. Invitano poil’Unione africana (Au) a “lavorareper la democrazia e ilbuongoverno, soprattutto perproteggere le vite e gli interessi deiloro cittadini”.

Patrizia Caiffa

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Giovedì 31 ottobre 2013 19Cultura&Spettacoli

Cinema di Filippo Cappelli

Eliseo Cesena,Uci Romagna Savignano

IL QUINTO POTEREdi Bill CondonNe è passato di tempo da quando Bill Con-don ci ha regalato quell’esempio di grandecinema dal titolo “Demoni e dei”. E si vede:da quel momento per il cineasta sono arri-vati film che hanno abbassato notevol-mente la fiducia nel suo talento. Film comecome “Kinsey”, “Dreamgirls”, un paio diepisodi di “Twilight” da far accapponare lapelle e adesso “Il quinto potere”, incentratosulla figura ambigua di Julian Assange e delsuo celeberrimo sito. La trama: Julian Assange è senza dubbiouna delle figure più emblematiche del XXIsecolo. La sua organizzazione no-profitnata nel 2006 con il nome WikiLeaks, conl’obiettivo di pubblicare informazioni se-grete offrendo al contempo la sicurezza diun innovativo sistema di crittografia pergarantire l’anonimità delle fonti, ha sma-scherato nel corso degli ultimi anni grandienti internazionali. Nel 2010 è addiritturagiunta a denunciare i crimini di guerracommessi dall’esercito degli Stati Uniti du-rante la guerra in Afghanistan. Ma il sognodi Assange deve scontrarsi con il suo egosmisurato e la razionalità prudente deisuoi colleghi, che tenteranno di porre unfreno al suo inarrestabile desiderio di giu-stizia…Di spunti interessanti che potessero rega-lare a questo film un respiro ampio, criticoe metaforico, fuggendo dal semplice docu-mentarismo, ce n’erano a bizzeffe. Ma ilproblema è che il film non funziona. Findall’inizio è subito palese che Condon nonsappia che pesci pigliare. Rimane incertosul tono con cui narrare la vicenda e ten-tenna indeciso tra il film d’impegno civile el’action-thriller, fallendo in entrambi.Julian Assange è interpretato da BenedictCumberbatch, e il film parte proprio dal-l’incontro di questo con il futuro collegaDaniel Domscheit-Berg (Daniel Brühl),con il quale inizierà a raccogliere informa-zioni riservate su grandi enti internazio-nali, come la banca svizzera Julius Baer.Purtroppo anche Bill Condon ha scelto lastrada più semplice: rimanere in superfi-cie, incentrandosi sugli aspetti biografici eromanzandoli in maniera troppo goffa perinteressare davvero. Inoltre, finisce per evi-tare di schierarsi e optare quindi per unasoporifera neutralità, che a livello visivo sitraduce in un guazzabuglio visivo a trattidisturbante. Eppure il modello c’era: per non combi-nare troppi disastri, Condon avrebbe po-tuto seguire l’ottimo “The Social Network”,film sul creatore di Facebook che puntavatutto sulla sceneggiatura e faceva leva suun personaggio eccentrico e geniale e sulsuo incontro-scontro con l’amico collabo-ratore. “Il Quinto potere” invece cerca lastrada per una originalità visiva, non latrova e finisce per perdersi a due passi dacasa.Cosa si voleva raccontare con “Il QuintoPotere?”. Una domanda semplice a cui BillCondon dimostra di non saper rispondere.Prima di tutto a se stesso.

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

LA LISTA DI BERGOGLIO.I salvati da Francesco durante la dittatura.La storia mai raccontataEd. Emi, collana “Emisferi”, settembre 2013 (11,90 euro)

Il giornalista di Avvenire Nello Scavo per la collana “Emisferi”dell’Editrice Missionaria Italiana (Emi) ha pubblicato un’inchiestagiornalistica su “La lista di Bergoglio. I salvati da Francescodurante la dittatura. La storia mai raccontata”.Come si legge a p. 133, “poche ore dopo l’elezione al soglio diPietro, quella umida sera del 13 marzo 2013, i siti internet dimezzo mondo già ribollivano di accuse, sospetti, congetture sulruolo di Jorge Mario Bergoglio all’epoca della dittatura inArgentina” iniziata il 24 marzo 1976 con il golpe del generale JorgeVidela e finita nel 1983 con la vittoria alle elezioni del radicale RaulAlfonsìn, che si insedia alla Casa Rosada il 10 dicembre 1983. Inquegli anni padre Bergoglio è superiore provinciale dei gesuitid’Argentina. L’autore di questa inchiesta afferma: “Cominciai aindagare quella notte stessa, poche ore dopo la prima apparizionedi papa Francesco dalla Loggia delle Benedizioni. Non c’è volutomolto tempo ad accertare che le immagini che sul web loritraevano con il dittatore Videla erano un falso. Anche idocumenti che avrebbero dovuto metterlo alla sbarra puzzavanodi marcio”. Scavo continua a raccontare: “Al mattino inviai un sms.Destinatario: Marco Tarquinio, mio direttore. ‘Se vuoi posso

lavorare alle accuse su Bergoglio. Ci sono in giro documenti dubbi eimmagini false’. Arrivato in redazione ricevetti l’ok. Ne nacqueun’inchiesta pubblicata da Avvenire in cinque puntate. Non era daescludere che nelle nostre ricerche potesse saltar fuori qualcosa dicontroverso o compromettente. Decidemmo di andare comunque infondo”. Vengono sentite diverse persone fra le quali Alicia Oliveira,prima donna a diventare giudice penale in Argentina e proprio per lasua forte opposizione alla giunta militare, ricercata dalla polizia, cheafferma: “Non devono certo spiegare a me chi è Jorge Bergoglio. Hafatto espatriare tanti perseguitati, mettendo a repentaglio la sua vita”,aggiungendo: “Jorge aveva un’opinione terribile della dittatura, la stessache avevo io”. Nella prefazione l’argentino Pèrez Esquivel, premio Nobelper la pace 1980, afferma: “Padre Jorge Mario Bergoglio contribuì adaiutare i perseguitati e si adoperò in ogni modo affinché i sacerdoti delsuo ordine che erano stati sequestrati fossero rilasciati”. AmnestyInternational si chiede: “Qual è stato il ruolo del nuovo Papa durante ladittatura? Era coinvolto in violazioni dei diritti umani?”, e risponde:“Amnesty International sa di un caso aperto nel 2005 riguardo allascomparsa di due preti gesuiti, ma non ha alcuna documentazione perdimostrare o negare la partecipazione del nuovo Papa in questi eventi.Nessuna accusa formale è stata fatta contro Jorge Bergoglio e nonabbiamo traccia nei nostri archivi di alcun coinvolgimento dell’exarcivescovo di Buenos Aires in questo o in altri casi”. Significativa è la trascrizione, in appendice, dell’interrogatorioavvenuto l’8 novembre 2010 del cardinale Bergoglio davanti ai giudiciche dovevano giudicare sui crimini commessi nella scuola degli

ufficiali della Marinamilitare argentina a BuenosAires. Come risulta nellapresentazione deldocumento, i tre giudicidella corte hanno conclusoche “nessunaresponsabilità è ascrivibileal cardinale arcivescovo”.Nella conclusionedell’inchiesta leggiamo:“Un piccolo, preziosorisultato spero che questo libro lo abbiaraggiunto: ora, grazie ai testimoni della ‘lista’,sappiamo con certezza da che parte si eraschierato Bergoglio in quell’ingarbugliata edrammatica stagione di sofferenza del suopopolo. E mentre la lavorazione di questo librovolgeva al termine, altre storie, altri testimoni sisono fatti avanti: ex studenti, seminaristi,catechiste, sfuggiti alle maglie della repressionemilitare. Tutti grati, nel loro profondo, a un uomochiamato Francesco, nel quale hanno trovato unsostegno fino a pochi mesi prima della suaelezione a romano pontefice. Insomma, la ‘listadi Bergoglio’ non è ancora chiusa”.

LIBRO.Una raccolta a cura di Giulio Zamagni e Angelo Turchini

vescovi di Rimini del secondo Millennio è l’interessante opera di GiulioZamagni e di Angelo Turchini, edita da “Il Ponte Vecchio” di Cesena cherappresenta una “galleria” di stemmi episcopali e profili dei vescovi diRimini che si sono succeduti dal XIII secolo fino ai giorni nostri.

Una pubblicazione, per così dire, quasi gemella di quella riguardante gli “Stemmidei vescovi di Cesena” (2007) a partire dal Concilio di Trento a tutt’oggi, scrittosempre da Giulio Zamagni, che si ritaglia così un ruolo di “specialista” esperto diaraldica religiosa e non solo. che assieme Angelo Turchini - professore ordinario

Idi Archivistica nell’Ateneo bolognese,già direttore fino al 1977 dellaBiblioteca del Seminario edell’Archivio storico diocesano diRimini e autore di tantepubblicazioni - ha portato a terminequesto volume dove ritratti e stemmitracciano un percorso di quasi milleanni della memoria religiosa e civileriminese.Un’ottantina di stemmi vescovili, conrelative descrizioni (più altririguardanti i cardinali riminesi) disicuro impatto visivo dove siconiugano diritto, fede, tradizione estoria. L’araldica della Chiesa è tuttoquesto e nell’osservazione attenta diciascun stemma e della suaraffigurazione “ci si accorgerà divenire introdotti pian piano in un

mondo di messaggi che ci consentono diconoscere quei carismi, progetti di vita ecammini di perfezione e di santità chehanno segnato e segnano tuttora la vitadella Chiesa”.Un’opera questa che vuole, in qualchemodo presentare, e facilitare lacomprensione di quel linguaggiodell’araldica ecclesiastica che hacaratterizzato gli ultimi mille anni dellastoria della chiesa riminese; il linguaggiosimbolico è nato quando l’uomo s’èaccorto che la realtà non può essere finea se stessa, ma che deve esistere unarealtà superiore alla quale fanno capotutte le cose che sono una suamanifestazione: leggere la realtà infunzione di questo significa usare illinguaggio simbolico. Spiegare, allora, il

significato di una tradizione che haavuto un’importante connotazione sulterritorio, significa comprendere ilpresente, apprezzare e valorizzare letestimonianze storiche, artistiche eculturali esistenti, per proiettarsiresponsabilmente nel futuro, comepromotori impegnati in iniziativeperpetuanti la tradizione storica locale,in questo caso religiosa. E per ricordarci,almeno, di volgere ogni tanto lo sguardoagli stemmi che decorano gli edificireligiosi e anche nobiliari delle nostrecittà e della nostra terra. C’è chi affermache un simbolo è più profondo,infinitamente più profondo, delpensiero di chi lo contempla, ed è vero.Basta sfogliare questo libro.

Edoardo Turci

I vescovi di Riminidel secondo Millennio

❚❚ In Dvd da pochi mesi, a cura di Lou Del Bello

“Palestina per principianti”, docufictionalestina per principianti(Italia 2012 edito in dvd)quest’anno è una docufiction

dei Lou del Bello’s,band musicale che esordiscein un film da autori,montatori, registi, compositori.Il film è stato proiettato nel 2013al cinema in varie partidell’Emilia Romagna, tra cui Cesena(al San Biagio) e a Cesenaticoe dell’Italia.Ha partecipato a numerosi festivalcinematografici mondiali,tra cui il Festival di Al Jazeera,in Qatar e ai festival del cinema di Bari,Ravenna, Salerno tra gli altri.Il pretesto, un corso di musicada fare nella parte arabadi Israele.Incontri toccanti con bambini

e anziani faranno dimenticarela musica, la vera causale del viaggiopalestinese, per calarsi concretamentenella quotidianità della strisciadi Gaza, dei sobborghigerosolimitani e di tuttequelle partidove quando uno si sveglia,non sa se arriverà vivo alla fine dellagiornata oppure no. Umorismoregionale alleggerisce il tema gravosomentre la musica, defilatarispetto alla storia,rappresenta un’occasioneinsolita per il registae bassista Meriniautore di videoclip.

La storia cede subito alla Storia,e all’attualità del problemamediorientale, vistacon qualche semplificazione mani-

chea di troppo (gliebrei israeliani so-no i cattivi,i villain assenti,quando la storiaè un po’ più com-plicata),ma è una testimo-nianza,forse più televisivache cinematografi-ca (lo stileè quello dei turisti per caso televisiviRoversi e Bladyche però l’autore giuradi non conoscere)di un approccio da principianti, comerecita appunto il titolo,a una tragediacontemporanea.

Daniel Agami

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Giovedì 31 ottobre 201320 Cesena & Comprensorio

Cesena flashGiordano Conti all’UteL’Università della terza età - Fnp Cisl diCesena ha invitato Giordano Conti aparlare sul "Rinascimento a Cesena". Laconferenza sarà tenuta martedì 5novembre alle 15,30 nella sala NelloVaienti in via Renato Serra.

Messa a Sant’AnnaPer iniziativa del Rotary club Cesena saràcelebrata da monsignor Piero Altieri laMessa in suffragio dei soci defunti,domenica 3 novembre alle 11,30 nellachiesa di Sant’Anna in piazza del Popolo.

Scrittori di quartiereSecondo appuntamento della rassegna"Scrittori di quartiere" del Cesuola.Lunedì 4 novembre alle 20,45 nella salaPartisani in via Giovannini NicolettaCampanelli con Costanza Persano eCristina Bisacchi presenterà "Unacotoletta e due caffè. Un’estate didialoghi pedagogici".

Cinema per famiglieA cura di Afi, associazione delle famiglieitaliane e del centro famiglie "BenedettaGiorgi", sabato 2 alle 17 e domenica 3novembre alle 15 e alle 15 sarà in visioneal cinema Eliseo il film d’animazione"Turbo" del regista David Soren.(Usa2013). Ingresso 3,50 euro.

Personale di CataldiPresso FotostudioArt in via Mura PortaFiume 30, negli orari dell’ufficio, èallestita fino al 28 novembre la mostrafotografica "Visi e mondi" di Maria LiaCataldi, in arte Marilla. Sono ritrattifotografici in giro per il mondo.

Carissimo PinocchioE’ organizzata dall’associazione culturale"Il Glicine" la mostra dedicata aPinocchio che resterà allestita fino al 20novembre alla galleria comunale exPescheria. Orari di apertura: martedì evenerdì dalle 16,30 alle 19,30; mercoledì,sabato e domenica dalle 9,30 alle 12,30 edalle 16,30 alle 19,30.

San Mauro Pascoli◗Mostra a Casa PascoliAperta fino al 26 aprile 2014 lamostra "Il giardino dell’anima" diLuciana Ecchiotti Dalbosco, artista diPadova. In esposizione quindiciincisioni calcografiche che hannotratto ispirazione dalle poesie delPascoli. Si può visitare dal martedìalla domenica dalle 9,30 alle 12, 30 edalle 16 alle 18.

Montiano◗In memoria dei cadutiIl Comune e l’associazione Combattenti e Reducihanno organizzato la Giornata della memoria deiCaduti di tutte le guerre. Domenica 3 novembre dalle 20,45 marciasilenziosa al monumento ai Caduti, con accensionedella lampada, lettura dei loro nominativi scolpiti,cadenzata dai rintocchi della campana, preghierae suono del "Silenzio. Interventi del parroco don Domenico Altieri e del sindaco Fabio Molari.

Lunedì 4 alle 8,15 deposizione diuna corona al cippo aMontenovo; alle 9 raduno inpiazza Maggiore e santa Messa inparrocchia. Poi corteo alMonumento con la musica della3Monti band, alzabandiera einno nazionale. Alle 10,30 alcentro culturale "San Francesco" discorso delsindaco e premiazione degli alunni.

Cesena◗La bellezza e lo studioE’ possibile incontrare la bellezza nello studio?Partendo da questa provocazione è nata l’ideadell’incontro promosso da Gioventù Studentescacon la studiosa di arte suor Maria Gloria Riva daltitolo "Educare alla bellezza". L’invito, rivolto inparticolare a tutto il mondo delle scuole superiori,è per venerdì 8 novembre alle 14,45 nel salone diPalazzo Ghini in corso Sozzi a Cesena.

CesenaticoIl pesce fa festaPer gli amanti del pesce locale, a prezzimodici e cucinato con rigorose ricetteromagnole, torna Il pesce fa festa,kermesse gastronomica che si tene aCesenatico dal 31 ottobre al 3 novembre. Numerosi gli stand attivi: in piazzaFiorentini (in pieno centro, dietro allapescheria) sarà attivo lo stand La tavoladei pescatori (da venerdì a domenica). Quisi potranno gustare cozze alla marinara,spiedini di sardine e alici, fritti misti, tuttocon pesce dell’Adriatico appena pescato.Sempre in centro saranno attivi gli standdell’Avis e degli amici della Ccils.La cooperativa la Casa del Pescatoreallestirà la tensostruttura lungo ilportocanale, lato Ponente. anche qui lafaranno da padrone i piatti dellatradizione. Alla colonia Agip saranno iprofessionisti della ristorazione, i cuochidell’Arice, a proporre piatti più elaborati,ma sempre usando pesce frescodell’Adriatico.

Cesena◗Nuova osteriaE’ stata inaugurata a Roversano,nei pressi della storica torre,“L’Ustarì di Tri Pataca”. La gestisceil ventiquattrenne Andrea Fesani,assieme alla giovane socia MarilenaConstantin, entrambi non nuovi delmestiere che hanno intrapresodiversi anni or sono in altri locali.

Gatteo◗Concerto a Sant’AngeloNella chiesa parrocchiale diSant’Angelo, domenica 3 novembrealle 17, darà un concerto la Coralepolifonica malatestiana, eseguendomusiche di Claudio Monteverdi eGiovanni Pierluigi da Palestrina. Una lezione dipreparazione all’ascolto si terrà sabato 2 novembre alle16 nella biblioteca comunale di Gatteo sul tema "Il coronel 1600-1700".

Longiano◗Concerto del tèSecondo appuntamento con i"Concerti del tè" al Petrella,domenica 3 novembre alle 16. Siesibirà il complesso "I Ticers".Ingresso unico 8 euro, ridotto 6.Al termine il pubblico è invitato aprendere un tè nel ridotto delteatro.

Cesena◗Omaggio a Mario ViciniUna mostra filatelica e documentaria èdedicata al campione di ciclismo MarioVicini nel centenario della sua nascita. Saràallestita dall’1 al 3 novembre nella salamostre Severini in corso Mazzini. Apertadalle 9 alle 14 e dalle 15 alle 19 di venerdì 1novembre; sabato 2 e domenica 3 dalle 9alle 12 e dalle 15 alle 19. L’inaugurazionealle 10,30 di venerdì e alle 11 terrà una

conferenza Dino Pieri.Il circolo culturalefilatelico numismatico"Ennio Giunchi" diCesena cureràl’edizione di duecartoline ricordo e il conio di una medagliacommemorativa, opera dell’artistacesenate Patrizio Virzì.

Bagno di Romagna◗Gli antichi e le stellePer la III edizione della rassegna "Tracielo e terra", giovedì 31 ottobre alle21 al Palazzo del Capitano, il fisicoGuido Cossard tratterà il tema "Cieliperduti: come gli antichi guardavanole stelle". Giovedì 7 novembre alle 21,Loretta Gentili e Maurizio Rossiparleranno del loro viaggio inVietnam.

Cesenatico◗Concerto per Tutti i SantiLa parrocchia di San Giacomopropone, per giovedì 31 ottobre alle21 presso la chiesa sul Portocanale,un concerto in occasione dellafestività di Tutti i Santi. Si esibirà il coro Terra Promessainsieme ai bambini di San Giacomo,diretti da Marco Balestri. Per info0547/80232.

❚❚ Domenica 3 novembre

Villalta ricordale vittimedelle guerre

u iniziativa del comitato culturale "IlMulino" con il patrocinio del Comu-ne di Cesenatico e la collaborazione

di Banca Romagna Cooperativa, domeni-ca 3 novembre Villalta commemorerà isuoi cittadini vittime delle due guerremondiali alla presenza delle autorità civi-li e militari presso il Monumento ai Cadu-ti. Il programma prevede in apertura la mes-sa celebrata da don Giovanni Barduzzi,animata dal coro Cai di Cesena a partiredalle 9,30 con canti della tradizione po-polare. Alle 11 ci sarà il saluto del sindaco

Scora più corale e solenne per la presenzadi rappresentanti di varie Associazionicombattentistiche e d’arma.In caso di pioggia la messa sarà celebratanella la chiesa parrocchiale. L’invito allacittadinanza è di esporre per l’occasionela bandiera tricolore.

RobertoBuda edegli am-ministra-tori co-munali,seguitodalla posa di una corona al suono del "Si-lenzio" e alla presenza di un picchetto del-le varie Armi Militari.E’ un’iniziativa organizzata per onorare enon dimenticare le 42 vittime della frazio-ne che sono morte a causa delle guerre.Un omaggio che quest’anno diventa an-

Gatteo, seminario contro le dipendenze giovaniliSi chiama "In-Dipendenza a scuola" ed è il ciclo diincontri per genitori, nonni, educatori all’interno diun progetto per la prevenzione delle dipendenze neiragazzi in età scolastica. Si terrà a Gatteo all’Oratoriodi San Rocco. Ogni appuntamento è fissato per le20.45 e il primo è in programma mercoledì 30ottobre, dal titolo "Adolescenza tra fragilità erisorse". Interverranno l’assessore alla scuolaStefania Bolognesi e la responsabile di Formula

Servizi Simonetta Ceccarelli. Il secondo in calendarioè per il 13 novembre dal titolo "L’adolescenzadifficile: costi familiari e costi sociali". Mercoledì 4dicembre sarà la volta di "Dipendenza tra vecchie enuove droghe", una serata dedicata alla trattazionedella dipendenza, sia da sostanze checomportamentale. Infine mercoledì 18 dicembre "Tradipendenza e indipendenza: stili di consumo e abusonell’adolescente". (Cf)

Cesena◗Convegno sulla movidaLunedì 4 novembre alle 14, presso il teatroVerdi di Cesena, si terrà una tavola rotondasul tema della movida e dei locali notturni aCesena. Interverranno, fra gli altri,Augusto Patrignani, presidenteConfcommercio, Luigi Di Placido, presidenteSilb Fipe, il vescovo Douglas Regattieri, ilsindaco Paolo Lucchi, Andrea Baldrati,direttore Uniradio Cesena.

Cesenatico◗"E rispir de’ mèr"Si intitola "E rispìr de’ mèr” il libro dipoesie di Daniele Casadei, sponsorizzatodalla Bcc di Sala. Il volume di 90 pagine(edito da Sicograf, Cesenatico) contieneanche foto di fondali marini scattate daisommozzatori Marina Ori e Loris Bianchi.Sarà presentato al pubblico sabato 2novembre alle 17, 30 presso il museodella Marineria.

Un momento

dell’edizione

2012

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Giovedì 31 ottobre 2013 21Sport

Atletica Margherita Magnani, di Cesena, è una campionessa dei 1500 metri

Ha partecipato ai Mondialia Mosca. Nel 2014 puntaa far bene ai campionatieuropei. Si allena a Romanella squadra delle FiammeGialle

Cristiano Riciputi

a partecipato ai campionatimondiali di atletica a Mosca,gareggia per le Fiamme Gialle,vive e si allena a Roma.

Margherita Magnani, 26ennecesenate, da promessa dell’atletica èdiventata certezza. Specialista sui1500 metri, dove attualmente stacca imigliori tempi a livello nazionale, siprepara alla nuova stagione dopo un2013 di soddisfazioni.Da ragazzina praticava la pallavolo,poi, nel 2003, ha scoperto la corsa. Isuoi primi tecnici sono stati ParideBenini e Piero Macrelli, attivi presso ilsodalizio dell’Endas Cesena, ma daquando è transitata nell’orbita delleFiamme Gialle (reclutata nell’ottobre2010) viene seguita dall’exmezzofondista gialloverde Vittorio DiSaverio. Diplomata al Liceo classico, siè laureata con lode in Giurisprudenzaa Bologna.

Come giudica la sua ultima stagione?Direi molto positiva. Ho inanellato trequarti posti consecutivi ottenuti traCoppa Europa, Giochi delMediterraneo e Universiadi con lamaglia della Nazionale. Forse, con unpizzico di fortuna in più, sarei potutasalire sul podio, ma va detto che leavversarie erano davvero forti. Sperodi fare meglio nel 2014.

L’esperienza più emozionante degli

H

ultimi mesi?Di certo la partecipazione ai Mondialidi Mosca. Lì, in uno stadiograndissimo, c’erano in pista lemigliori atlete del mondo. Non sonoriuscita a superare la batteria diqualificazione, ma in quel momentonon potevo dare di più. Ho pagatol’inesperienza, il fatto di esserearrivata a Mosca solo due giorniprima e di avere gareggiatoprestissimo, alle 8 ora locale, orario alquale non sono abituata, e comunque

non ho gestito la gara nel migliore deimodi. Tutti errori di cui fare tesoro permigliorare.

Come procedono gli allenamenti?Mi alleno a Roma, sotto l’occhioesperto di Vittorio Di Saverio. Mi stopreparando per gli Europei di Zurigodel prossimo anno: punto ai primiotto posti. Non sarà facile, ma peravere la forza di lavorare duramenteoccorre porsi degli obiettivi ambiziosi.Mi alleno tutti i giorni, dal lunedì alsabato, quando nel pomeriggio disolito ritorno a Cesena per stare con lafamiglia e gli amici almeno ladomenica.

E’ stata una stagione densa di espe-rienze.Sì, ho viaggiato tantissimo perraggiungere le diverse sedi delle gare.Ma d’altra parte, vestendo la magliadella nazionale, non può esserediverso. Anche il 2014 si profilaimpegnativo: oltre agli Europei puntoa far bene ai mondiali indoor che sisvolgeranno in Polonia nel mese dimarzo.

I 1500 metri sono la sua specialità.Su questa distanza mi esprimo almeglio e ho ottenuto i miglioririsultati con un personale di 4’06’’34.Talvolta gareggio anche nei 3000,mentre i 5000 rappresentano unadistanza troppo elevata per le miecaratteristiche fisiche.

Piccola grande atleta

Volley B2 | Fenice vincente

Con un secco 3-0 la Fenice Volley Cesena (che disputa il campionato dipallavolo maschile di B2) ha liquidato il Loreggia Padova. La partita è statadisputata sabato pomeriggio al Carisport di Cesena. Si è trattato del primoevento dopo 20 mesi di chiusura dell’impianto a causa del nevone del febbraio2012. La squadra del coach Piraccini è in vetta alla classifica con due vittoriesu due partite disputate.

Panathlon | L’eloquenza di Italo Cucci

Una serata dedicata al calcio italiano quella della scorsa settimana in occasionedella conviviale del Panathlon club di Cesena al teatro Verdi. Italo Cucci, giornalistasportivo, ha parlato degli ultimi anni del calcio azzurro partendo dal trionfomondiale della nazionale italiana in Germania, alla sconfitta in Sud Africa, allaripresa negli ultimi Europei e alla speranza per i prossimi mondiali 2014 inBrasile. (Giusy Riciputi )

Foto Mauro Armuzzi

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Giovedì 31 ottobre 201322 Sport Csi

Csi story | Il Centro sportivo di ieri e di oggiANNO 1955.La squadra delGruppo sportivo“Aquilotti” dellaparrocchia diGambettola posaprima di un in-contro del cam-pionato Junioresorganizzato dalCsi di Cesena.In piedi: VittorioUgolini, VittorioCasalboni, Ga-briele Bertaccini,Piero Lucchi, EzioCollinucci, Gior-gio Comini, Um-berto Candini,Gilberto Collinuc-ci.Accosciati: BrunoCeccarelli, MarcoPirini, il dirigenteTino Venturi, LinoBarberini e San-dro Magnani.

Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

BreviTorneo di scacchi a sostegnodei malati di ParkinsonIl Circolo scacchistico “Paul Morphy” di Cesena,affiliato al comitato cesenate del Csi, è lieto diorganizzare nella giornata di venerdì 15 novembre,nella sua abituale sede di via Canonico Lugaresi202 (Cesena), un torneo di scacchi, il cui ricavatova tradizionalmente donato a un’associazionelocale per il sostegno dei malati. Quest’anno è stata scelta come destinatariol’associazione “La foglia e il bastone” con sede invia Ghirotti 286 (ospedale Bufalini ) Cesena, che siprende cura di chi soffre della malattia del morbodi Parkinson e dei loro familiari.Il torneo avrà inizio alle 21,15 e alle 23,30 sisvolgerà la premiazione.Per informazioni ulteriori ed eventuali pre-iscrizioni (molto gradite) ci si può rivolgere aPatrizio Di Piazza, tel. 0547 24125,[email protected].

Csi e Sole24Ore insiemeper la formazionedi nuovi dirigenti sportiviIl Centro Sportivo Italiano patrocina la IV edizionedel Master in Management dello Sport, realizzatodalla Business School del Sole 24 Ore e dal Corrieredello Sport. Il Master full-time vede anche lapartecipazione di dirigenti e personale dellapresidenza nazionale in qualità di docenti, con loscopo di presentare la realtà del Csi e i principaliprogetti realizzati e in fase di sviluppo.L’intervento formativo si iscrive in un più ampioprogetto formativo e culturale promosso dall’AreaWelfare e promozione sociale del Csi, che puntaalla creazione di una rete accademica eprofessionale qualificata per sviluppare sinergie dipromozione sociale, welfare e sani stili di vitaattraverso lo Sport. L’obiettivo del Master è difornire ai partecipanti le conoscenze tecniche e lecompetenze manageriali per operare nel mercatodello sport. Il Master, a tempo pieno, a numero chiuso e confrequenza obbligatoria, ha una durata complessivadi 9 mesi: 5 d’aula e 4 di stage, con inizio a Romaad Ottobre 2013, con sede presso la sede delGruppo 24 ORE. Il percorso formativo si articola intre momenti principali: la formazione in aula, leverifiche alla fine di ogni singolo modulo e lo stageaziendale. Il Master si rivolge a neolaureati in disciplinesocio-economiche, giuridiche, umanistiche,scienze motorie.

RIFLESSIONE DEL PRESIDENTE

Caro Maradona,gigante in campo,ora piccolo uomoLettera del presidente nazionale Csi Massimo Achini.E intervento del presidente Csi Cesena Luciano Morosi

arissimo Diego Armando,il tuo incredibile gestaccio durante latrasmissione di Fabio Fazio, domenica

sera 20 ottobre, ha scatenato un’infinità direazioni.Voglio aggiungermi alla lista degli scandaliz-zati. Vedi caro Diego, in campo tu hai incan-tato i tifosi di tutto il mondo, e le tue “giocate”resteranno nella storia del calcio. Fuori dalcampo, invece, pare non ne azzecchi una. Telo diciamo senza tanti giri di parole: per noisei e rimani un campione a metà. L’atleta èancora oggi “irraggiungibile”, ma l’uomo do-v’è?Potevi essere un modello straordinario per milioni di giovani, ma non lo sei maistato. Non vogliamo giudicare la tua vita e le tue scelte, ci permettiamo però dicondannare la tua “irresponsabilità” nell’assumere atteggiamenti inqualificabili.Sai cosa ci ha fatto arrabbiare del tuo “ombrello”? Il mese scorso l’Agenzia delleEntrate ha multato una piccola società sportiva perché, per un cavillo burocrati-co, non aveva esposto in bacheca la convocazione dell’Assemblea. Quella societàsportiva è fatta di volontari che tirano fuori di tasca loro centinaia di euro percomprare le divise e i palloni per i ragazzi. Eppure, di fronte a una multa così as-surda e incomprensibile, pagano. Poi arrivi tu, che devi al fisco italiano milionidi euro e, in Tv, affermi che l’Agenzia delle Entrate può andare a quel paese… Unesempio davvero brutto, in un Paese che lotta per educare alla legalità. Un’altraoccasione persa per essere un modello per i giovani (avresti forse scoperto che ciòalla lunga rende ancora più felici che vincere scudetti e Mondiali), ma hai sem-pre scelto di essere esattamente il contrario.Perché scriverti tutto questo? Perché abbiamo bisogno di ribadire alcune cose. Anoi stessi abbiamo bisogno di dire che di campioni che vivono solo di eccessi nonabbiamo più bisogno. Forse dovremmo iniziare a dire che non sono per nientecampioni se non sanno fare i conti con la vita. Il mondo dello sport, fortunata-mente, è pieno di atleti e atlete di alto livello che sanno essere modelli positivi peri giovani e che sanno assumersi sino in fondo la responsabilità sociale ed educa-tiva che il loro “ruolo” comporta. A questi campioni “veri” chiediamo di uscire al-lo scoperto, di abbandonare quella sana e comprensibile “discrezione” che li ac-compagna nelle cose belle che fanno fuori dal campo, di provare il gusto di pro-porsi come modelli “visibili” per i giovani di oggi e di farlo senza paura. Di fronte

C

al tuo connazionale Zanetti, per esempio, ca-ro Diego, tu diventi un “nano” insignificanteanche se con il pallone ci sai fare di più.Eppure a te, carissimo Diego, diciamo chequelli come te in fondo stanno simpatici dinatura. Da sempre noi, nelle nostre piccolesocietà sportive di oratorio e di periferia, ac-cogliamo a braccia aperte quelli che “rompo-no”, quelli che non sono educati, quelli chenessuno vorrebbe. Proviamo sino in fondo afargli cambiare atteggiamento nella vita at-traverso lo sport. Ecco perché ci piacerebbeche tu leggessi questa lettera. Tira fuori ades-so, Diego, quella rete da campione che nonhai ancora segnato. Prenditi le tue responsa-bilità come uomo e come cittadino del mon-do. Hai già rilasciato interviste dove hai am-messo i tuoi errori, ora accetta la sfida di di-ventare “modello” mostrando che si può sem-pre cambiare se stessi. Prendi tutti in contro-piede, dribbla ogni resistenza o paura e segnaquesto importantissimo gol.

Massimo Achini

Carissimo Massimo,leggendo la lettera aperta che hai inviato aMaradona, Diego Armando Maradona, do-po essermi asciugato le lacrime di commo-zione, desidero complimentarmi con te,stringerti virtualmente la mano e dirti conla vicinanza più sentita possibile che condi-vido pienamente le tue parole e il tuo “mes-saggio” profondo, vero, giusto, coraggioso,accorato... che hai voluto, ancora una volta,trasmettere e ribadire non solo all’interessa-to, ma anche a tutti noi.Grazie carissimo presidente, sono soprattut-to questi frangenti che, per me, ti distinguo-no come uomo di “classe”, distaccato dallesterili logiche del carrierismo, dell’opportu-nismo e dell’ipocrisia.Sai, per noi che lavoriamo in trincea, schiac-ciati a volte dalle critiche o derisioni più co-centi, o peggio ancora dal rifiuto del nostro“messaggio sportivo”, avere qualcuno che cidifende e che ci rappresenta ad alto livellocome fai tu, bèh questo ci incoraggia, ci daforza e ci rende ancora più orgogliosi di ap-partenere ad una famiglia che ha le ideeben chiare sulla etica morale della persona. Mi auguro che le tue parole e le tue riflessio-ni non cadano nel vuoto, ma trovino cuoridisponibili e fecondi capaci di accoglierequesti importanti insegnamenti, farli proprie irradiarli come raggi di luce ovunque pal-pitino. A presto carissimo fratello e... grazie!

Luciano Morosi

I PRESIDENTE LUCIANO MOROSI (ASINISTRA) E MASSIMO ACHINI

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Giovedì 31 ottobre 2013 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Prosegue serrato il dibattito sul “Fattore famiglia”Le cose importanti costano. È questione di priorità

Caro direttore, vorrei aggiungere un mioulteriore contributo al dibattito che daalcune settimane va avanti sul tuo giornale.

Si è aperta una vivace e significativa discussione incittà sulle politiche familiari e sull’applicazione delquoziente familiare per le tasse comunali e per letariffe dei servizi erogati dal comune (asili nido,servizi agli anziani e sociali).L’idea è quella di far pagare tasse e servizi inproporzione non solo al reddito personale, maanche alla composizione del nucleo familiare,dando rilevanza al numero dei componenti presentinel nucleo familiare, in misura maggiore manmano che aumenta il numero dei figli o dellepersone a carico.Il dibattito rischia però di disperdersi – ancora unavolta – nei proclami e nelle “buone” intenzioniespresse sui giornali. E con la crisi culturale edeconomica attuale, non è una bella cosa.Il sindaco di Cesena lo ha detto chiaramente. Nonha intenzione di adottare per il futuro il quozientefamiliare, perché a Cesena già si applica ilcosiddetto “quoziente Cesena” dal 2011. Ossia quasitutti i servizi che prevedono una partecipazione allaspesa (nell’ambito della pubblica istruzione, deitrasporti, dei servizi sociali) utilizzano ladichiarazione Isee come parametro di accesso oindicatore per determinare la spesa.Non dice però il sindaco che detto indicatore, purtenendo conto del numero di persone presenti nelnucleo familiare, considera ogni ulteriore personasempre meno, via via che aumenta detto numero.Ossia se una persona vale 1, due persone nonvalgono 2, ma 1 e mezzo, tre persone valgono 1 emezzo più qualcosa, e così via. Eppure è esperienzacomune che ogni persona “pesa” per l’intero, non inpercentuale.E’ proprio una questione di mentalità. In Italia, peresempio, gli assegni familiari sono risibili,diversamente che in altri paesi europei. E pensareche l’art. 31 della Costituzione – spesso richiamata asproposito da molti, per conservarne solo gli aspettiche fanno piacere – dice che “la Repubblica agevolacon misure economiche e altre provvidenze laformazione della famiglia e l’adempimento deicompiti relativi, con particolare riguardo allefamiglie numerose”.L’Isee fa l’inverso, e il Comune di Cesena,applicandolo ai servizi, si adegua.Allora non si tratta di dire che qui si sta facendoqualcosa ma sarebbe meglio fare di più. Si tratta didecidere se si vuole tutelare veramente la famiglia omeno. Alcuni Comuni l’hanno fatto, sono stati più virtuosidi noi e hanno avuto più coraggio, cambiando lemodalità di determinazione dell’Isee, con correttiviche considerino di più ogni nuovo componente delnucleo familiare. Ho già detto che si tratta di una

✎ Il direttore risponde

A Cesena, in via Padre Vicinio da Sarsina, i segnalatori delle striscepedonali vengono continuamente danneggiati e, in genere, sostituiti intempi rapidi dagli addetti comunali. Ad ogni modo, si tratta di una stradatrafficata in cui occorre procedere con prudenza e a bassa velocità.

La forza della preghierae il giudizio della storiaCaro direttore,sulla tragedia di Lampedusa, dopo la lettura sulnumero del 10 ottobre a pag. 3 dell’articolo diCristiana Dobner, ho letto con piacere sul numero del17 ottobre nella rubrica “Periscopio” parole sue e diFranco Casadei invece pacate e sensate.Tuttavia la chiusa del suo articolo, pur su tutt'altro

politica costosa, ma tutte le cose importanti e bellecostano. È una questione di priorità.Inoltre, se veramente si volesse fare qualcosa per lafamiglia, si coglierebbero tutti gli spunti per farlo. Unodi questi è dato dalla prossima introduzione di unasorta di federalismo fiscale dei Comuni, che dalprossimo anno avranno la possibilità di decidere comeapplicare le tasse comunali (ex Imu, tassa suirifiuti…). Per la prima volta i Comuni potrebberoapplicare riduzioni delle tassazioni in base allacapacità contributiva della famiglia. È un passaggiodelicato ma storico. Ebbene, potrebbe rappresentareuna svolta per operare detrazioni sulla base dellacomposizione familiare.Anche in questo caso, si perde un’occasione, se è veroche il Comune pensa di utilizzare ancora una volta ilreddito Isee (quello penalizzante per i nucleinumerosi) per decidere i livelli di tassazione.In tal modo si vanifica un’opportunità di verocambiamento che potrebbe sollevare la condizione dimolte famiglie specie numerose e che vedrebbe ancheun’utilità di ritorno, perché ciò che rimarrebbe nelletasche delle famiglie produrrebbe una crescita deiconsumi, un aumento di produzione, un incentivoall’economia e soprattutto alzerebbe la soglia dipovertà delle famiglie.Per ironia della sorte, in questi giorni si sta rivedendo ilnuovo Isee (che sembra applicabile da febbraio), conun ulteriore peggioramento per le famiglie. Leassociazioni familiari hanno già criticato il nuovo Iseecome ulteriormente gravoso per i nuclei più numerosi.Occorre fare qualcosa.

Stefano Spinelli

Carissimo Stefano, da parte mia ho già rispostosull’argomento anche la scorsa settimana, semprenella pagina dedicata alle lettere. Allora mi limito asottolineare ciò che tu dici nella seconda parte del tuoampio scritto. “Alcuni Comuni l’hanno fatto”, tuscrivi, indicando che, come da noi riportato nelnumero scorso con l’esempio di Castelnuovo delGarda, è possibile adottare il famoso “Fattorefamiglia”. La vera faccenda, comunque, resta in ciòche affermi poco dopo: “Ho già detto che si tratta diuna politica costosa, ma tutte le cose importanti ebelle costano. È una questione di priorità”. È, quindi,una questione di volontà, di scommessa sul futuro,sulle nuove generazioni, su tutti quei giovani chevedono davanti a loro solo l’incubo di anni diinoccupazione. Può essere visto come un salto nelvuoto? Può darsi. Certamente è un elemento digiustizia sociale e un vantaggio per tutti. I figli noncostituiscono un fatto privato. Sono il futuro di noistessi. Di tutti, senza esclusioni. Cordiali saluti.

Francesco [email protected]

argomento - ma pure questo di scottante attualità -come la guerra in Siria mi lascia un pochinoperplesso. Lei scrive infatti “...non possiamo rimanereindifferenti. Almeno si alzi la nostra preghiera. E lapreghiera può ottenere tanto, come abbiamoverificato nel recente caso della paventata guerra inSiria, fermata dall'appello di papa Bergoglio”.Ora innanzitutto bisogna intendersi su cosa sia la“guerra in Siria”. Il Papa, quando indisse per tutta laChiesa per il 7 settembre la “giornata di digiuno perla pace in Siria e nel mondo” chiedendo “a tutte le

comunità di organizzare qualche atto liturgico secondo questaintenzione” (anche a Cesena attuato con grande partecipazione alMonte) per “guerra in Siria” sembra si riferisse, a leggere le sue parole,alla guerra civile ivi in atto. “Mai più la guerra! La pace è un donotroppo prezioso, che deve essere promosso e tutelato. Quantadevastazione, quanto dolore ha portato e porta l'uso delle armi inquel martoriato Paese” (....) “Con tutta la mia forza chiedo alle partiin conflitto di ascoltare la voce della propria coscienza”, ecc. Viceversaanche a Lei risulterà che secondo un certo numero di cattolicil'invocazione del Papa sarebbe stata rivolta non alla fine dellaguerra civile in Siria ma....a scongiurare un intervento degli StatiUniti! Il quale, se fosse avvenuto, avrebbe avuto necessariamente luci edombre. Condivisibile nel suo obiettivo (attraverso un attacco aereo suDamasco dare una lezione ad Assad, non per eliminarlo, ma perchéla strage coi gas del 21 agosto sulla popolazione rimanesse un casounico e non diventasse consuetudine), ma avrebbe tuttavia anchecausato necessariamente la morte di persone civili e militari.Tuttavia la sola minaccia di un intervento militare americano hacostretto Assad ad accettare un accordo per la distruzione delle armichimiche.Quindi, augurandomi di non essere giudicato blasfemo, penso che laguerra in Siria o la sua ulteriore degenerazione sia stata - non dicofermata ma almeno contrastata - sul piano morale dall’appello delPapa ma su quello effettivo dalla presa di posizione e dalla fermezzadi Obama.Cordialmente.

Corrado Iacuzzi

Carissimo Iacuzzi, leggendo il “Grande dizionario italiano dell’uso”della Utet, ideato e diretto da Tullio De Mauro, paventare significa“attendere con timore qualcosa”. Io ho parlato, come lei hariportato correttamente, di paventata guerra in Siria.L’invocazione del Papa, sempre da lei citata, non sarebbe statarivolta alla fine della guerra civile in Siria, ma “a scongiurare unintervento degli Stati Uniti”. Francamente non vedo dove sia ladifferenza. Sulla forza della preghiera le mie parole risulterebberodel tutto inutili. I fatti dimostrano ciò che uno vuol vedere. Certo èche oggi non si parla quasi più di minaccia di un conflitto in quellanazione martoriata da alcuni anni. Io lo ritengo un risultatoenorme. La storia dirà quale intervento è stato decisivo. Per ora, mibasta che le armi cessino, ma non per questo io e noi tuttidobbiamo arrenderci. La pace non è assenza di guerra. È molto dipiù e dipende da noi. I continui sbarchi a Lampedusa lodimostrano ampiamente. Cordialità.

Fz

Scuola cattolica, responsabilità di tutta la comunità diocesanaUna riflessione dopo la relazione che il cardinale Caffarra ha tenuto nella chiesa di Sant’Agostino, martedì 22 ottobre, a Cesena

Caro direttore,desidero ringraziare il nostro vescovoDouglas per aver indetto nella nostra Diocesila “Giornata della Scuola Cattolica”. Ilcardinale Caffarra (nella foto di Pg Marini,accanto al vescovo Douglas) ci ha fatto capirel’importanza di questo impegno educativoche comporta tanti sacrifici da parte dellefamiglie, di tanti insegnanti e della nostraintera comunità cristiana.Dobbiamo essere mossi da due passioniprincipali.Prima di tutto una passione per la libertà diogni uomo. Il Concilio Vaticano II ha inseritola libertà di educazione nella dichiarazione“Dignitatis Humanae” sulla libertà religiosa:“Deve essere dalla società civile riconosciutoai genitori il diritto di scegliere, con vera

libertà, le scuole e gli altri mezzi di educazione e per una tale libertà di scelta nondebbono essere aggravati, né direttamente né indirettamente,da oneri ingiusti”(D.H n. 5). È una libertà decisiva che - contrariamente a quanto dicono coloro che

sono ostili - non costa nulla allo Stato, anzicomporta un considerevole risparmio: igenitori pagano le tasse che servono asostenere la scuola statale e in più pagano lerette per quella che la giuridizione chiamascuola pubblica paritaria. Sono quindi igenitori che finanziano un servizio pubblicoindispensabile che allo Stato costerebbemolto di più.In secondo luogo, una passione educativaper la crescita integrale di tanti ragazzi chehanno il diritto di essere guidati allaconoscenza della verità - che è il vero benedell’uomo - attraverso tutte le materie diinsegnamento.Monsignor Caffarra ci ha detto che “la scuolacattolica è un soggetto educativo chetrasmette quel progetto di vita chel’educatore ritiene essere vero e buono.L’educatore trasmette un progetto di vita cheritiene essere quello che risponde

adeguatamente al desiderio più profondodella persona, il desiderio di vivere una vitafelice, in quanto essa è la fioritura di tutta lasua umanità... La scuola cattolica esisteperché sia possibile alla persona umanaancora in formazione vivere questa grandeesperienza: godere dello splendore del vero”.È chiaro quindi che la scuola cattolica è unbene per tutti, per tutta la società civile, ed èuna responsabilità di tutta la comunitàdiocesana.La decisione del vescovo è un invito aisacerdoti, agli educatori e a tutti i cattolici adassumersi questa responsabilità in modo piùdeciso e convinto in questo grave momentodi emergenza educativa e di preoccupanteabbandono dei principi fonda mentali chestanno alla base dello sviluppo armonico diogni uomo e della società intera.Cordiali saluti.

Arturo Alberti

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C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2013

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA

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DEI GIOVANISulle strade di SantiagoIntervista a Mara Fullin