corriere cesenate 39-2013

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  • 7/22/2019 Corriere Cesenate 39-2013

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    Gioved24 ottobre 2013anno XLVI (nuova serie)numero 39euro 1,20

    39

    Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forl

    Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

    tel. 0547 300258

    fax 0547 328812

    La confusione regna sovrana. IlPresidente del Consiglio in unintervistatelevisiva ha usato questespressione:

    Se dovessi decidere io sulla manovra fiscalefarei cos quasi a voler gi disconoscere ildisegno di legge appena approvato dalConsiglio dei ministri. Siamo immersi inquesto marasma di dimissioni irrevocabilievaporate, dimissioni inutili e fintedimissioni maturato in questultimo mese.Le dimissioni evaporate sono quelle deiministri Pdl che se ne vanno indignati perlaumento Iva imminente (peraltroapprovato a suo tempo dal GovernoBerlusconi) e rientrano dalla finestra proprionel giorno in cui scatta laumentodellImposta, pi di 200 euro medi a famiglia,spalmati indistintamente su famiglie ricche,povere, numerose e non. Le dimissioni inutili

    sono quelle di Mario Monti, che se ne va dalsuo gruppo criticando la legge di stabilitproprio nel momento in cui la manovraeconomica approda alle Camere e si apre lospazio per i gruppi parlamentari di vederla emodificarla. Le finte dimissioni sono quelledel sottosegretario allEconomia, StefanoFassina, che lamenta il mancatocoinvolgimento nella stesura del disegno dilegge di stabilit. Problema di metodo chepoteva anche giustificarle, se vi fossero stateobiezioni su provvedimenti di competenzadel sottosegretario in materia fiscale. Anchein questo caso una tempesta in un bicchierdacqua. Sarebbe stato bello se almeno unodi questi sommovimenti fosse statoprovocato da un ministro o parlamentarecosciente dellennesima delusione riservataalle famiglie con queste due proposte inmateria fiscale.

    Nel giro di 20 giorni il registratore di cassadello Stato ha battuto uno scontrino fiscalealle famiglie che vale otto miliardi di euroallanno, 400 euro per famiglia. Occorreinfatti aggiungere ai 200 euro dellIva i 200dellImu ( questa la stima media nazionaledel tributo per la prima casa) chechiameremo dal 2014 service tax, alla facciadella parola stabilit. E ancora troppovicino il ricordo della settimana sociale diTorino per non registrare che gli sgravi fiscalisul lavoro proposti non tengono conto deicarichi familiari, di detrazioni per icomponenti del nucleo familiare nei nuovitributi e che non si vuole invertire latendenza recependo la proposta del FattoreFamiglia. Lammortizzatore sociale pereccellenza si sta sgonfiando dopo anni diassenza, a livello nazionale e locale, diappropriate politiche. Abbiamo assistito

    quasi sempre a scelte fiscali non eque emiopi. Forse la famiglia merita qualcosa dipi. Solo qualcosa, purch concreto.

    Editoriale

    Scosse contro la famigliadi William Casanova

    Spettacoli 19Loriginalit del

    musical Aggiungiun posto a tavola

    Cesena 14Ferie solidali

    Tre ragazzein Tanzania

    Diocesi 7

    Le suore Sorelledei poveri in cittda 75 anni

    Cesena 12

    San Bartoloproponeil Messa feet

    La stessa fede di Pietro oggi noi la professiamo sul suo sepolcro. Una federocciosa. Uniti a Cristo non vacilleremo. Questo un passaggio dellomeliache il vescovo Douglas Regattieri ha pronunciato sabato scorso nella basi-lica di San Pietro a Roma, in occasione del pellegrinaggio diocesano a con-clusione dellAnno della Fede. Nel pomeriggio di sabato i fedeli si sonoritrovati nella basilica di San Paolo Fuori le Mura per una preghiera mariana.Il pellegrinaggio ha coinvolto pi di seicento persone, molte delle quali sisono fermate anche domenica per recitare in piazza San Pietro lAngelus in-sieme a papa Francesco. E i pellegrini hanno avuto la soddisfazione di venirsalutati dal Pontefice argentino.Allinterno, foto e testimonianze dalla citt eterna.

    Primo piano alle pagg. 4-5

    Alle sorgentidella fedeSabato 19 e domenica 20 ottobre il pellegrinaggio diocesano a Roma

    Comunit 6

    Madonna del FuocoLingressodel nuovo parroco

    Seminario di studio 8

    Chi non ha paurenon camminanella realt

    Don Lorenzo Arakka-thara domenica 27 ot-tobre viene accolto an-che dalla gente di SanTommaso

    Fra Raffaele al terzo in-contro della rassegna.

    Prossimo appuntamento,luned 28 ottobre, con leco-nomista Stefano Zamagni

    Padre Guglielmotorna nel conventocesenate

    Diocesi 7

    La salma del cappucci-no morto a Faenza nel

    1999 verr traslata a Ce-sena, dove ha lasciato unricordo indelebile

    IL VESCOVO DOUGLAS GUIDA

    LINGRESSO NELLA BASILICA DI SAN PIETRO

    Nella notte tra saba-to 26 e domenica 27ottobre occorrespostare indietrodi unora le lancettedellorologio. Termina cosil periodo dellora legale che riprenderlultima domenica di marzo

    Ora solare

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    Gioved 24 ottobre 2013 3Opinioni

    Senza pentimentola Misericordia inefficace

    uali esequie per Priebke, il carnefice delleArdeatine responsabile della uccisione di 335ostaggi innocenti il 24 marzo 1944?La citt di Roma dice: Nessun funerale

    nella nostra citt. E il Vicariato nega la possibilit difunerali nelle chiese romane. Si tratta di mancanzadi misericordia? Spirito di vendetta?

    Alcune lettere giunte in redazione che nonpubblico accusano la Chiesa. Una afferma: non sipu negare il funerale religioso a Priebke, che statoun buon cattolico e non ha mai mancato alla Messadomenicale. Laltra aggiunge: questo Papa parla

    tanto di misericordia e poi lui il primo a non usaremisericordia di fronte al peccatore Priebke.Occorre a questo punto precisare. Anzitutto aproposito del defunto buon cristiano.Il buon cristiano colui che va a Messa alladomenica, certo, ma che poi, una volta uscitodalla chiesa, si comporta da cristiano nella vita;capita di sicuro che questuomo commetta errori epeccati; e la Chiesa, in nome di Dio, pronta aconcedergli il perdono; ma questo condizionatodal pentimento. Senza pentimento la misericordia diDio inefficace. Dio sempre misericordioso,ma non sempre il peccatore disposto ad accogliereil suo perdono, perch questo avviene solo se ilcuore pentito. Dio la sua misericordiala offre a tutti, ma questa entra nel cuore delpeccatore solo se il cuore aperto ad accoglierla conil pentimento. Altrimenti sarebbe come versaredellacqua in una bottiglia sigillata:lacqua viene versata, ma la bottiglia resta vuota.

    Cos avvenuto per Priebke: Dio la sua misericordiaglie lha donata abbondante ogni voltache lui andava a Messa, ma essa non potuta entrarenel suo cuore, sigillato dal rifiuto costante e ostinatodel pentimento.

    A documentarlo senza ombra di dubbio,linquietante intervista-testamento resa pubblica

    Q

    Eric Priebke e i mancati funerali

    Lea Garofalo. C qualcosa di diverso

    Roma, stazione Termini, sabato 19 ottobre. Appena passata la manifestazio-ne, ci si adopera per raccogliere i cocci. limmagine raccolta da chi tornatoin treno dal pellegrinaggio diocesano

    La fotografia

    C

    subito dopo la morte del boia delle Ardeatine: in essa eglinon solo non si pente di nulla, ma tenta ancora follemente di negare laverit sulle camere a gas, sulla Shoah, sullassassinio di milionidi persone colpevoli solo di appartenere al popolo ebraico.Un funerale cattolico sarebbe stato un oltraggio alla verit,alle vittime delle Fosse Ardeatine, a tutto il popolo ebraico,

    ma anche alla citt di Roma e allintero popolo italiano,che ha subito la violenza sanguinaria della occupazione nazista.E sarebbe, oltretutto, un insulto a Dio e alla sua misericordia.Di cui non ci si pu prendere gioco.

    Vincenzo Rini

    Direttore de La Vita Cattolica Cremonagi presidente della Fisc

    LA STORIA SCRITTA DALLE DONNE

    HA SEMPRE UN SUPPLEMENTO

    DI SOFFERENZA,

    DI AMORE

    E DI SPERANZA

    (FOTO ARCHIVIO SIR)

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    Gioved 24 ottobre 20134 Primo piano

    PellegrininellAnnodella fedeDi ritorno dal viaggio nella Capitale, sabato19 e domenica 20 ottobre, le testimonianzee i racconti di alcuni partecipanti.Unesperienza intensa, dalle forti emozioni

    Sabrina Lucchi

    La pace di una preghiera profonda, la gioia di unapartecipazione condivisa con la propria comunitdiocesana, la carezza nelle parole di papaFrancesco. Sono parole commosse e grate quelleespresse da alcuni degli oltre seicento fedeli chehanno partecipato al pellegrinaggio a Roma, aconclusione dellAnno della Fede, sabato 19 edomenica 20 ottobre, guidato dal vescovo DouglasRegattieri e da una quindicina di sacerdoti delladiocesi di Cesena-Sarsina.Il pellegrinaggio alla tomba di Pietro nellAnnodella Fede stato per noi un richiamo necessario siaper la crescita della fede sul piano personale, sia perla testimonianza che siamo chiamati a dare nellavita quotidiana - dicono a una sola voce i coniugi

    Albarosa ed Ersilio Greppi di San Pietro, a Roma finoal pomeriggio di domenica -. Con lascolto, in

    Basilica, della Parola sul percorso di fededellapostolo Pietro, siamo stati confortati nellenostre fragilit, e stimolati a non essere cristiani asinghiozzo, come dice papa Francesco. Lincontropoi dellAngelus in piazza San Pietro - proseguono - stato un momento di intensa emozione. Quando ilPapa ci ha ricordato e salutato, sugli occhi di molti dinoi vi erano lacrime di sincera commozione. Leparole e i gesti di questo Papa colpiscono, vannodritti al cuore. Abbiamo sentito le sue parole, acommento delle letture, dirette a ciascuno di noicome incoraggiamento a restare saldi nella fede eperseveranti nella preghiera.La Messa in Basilica, sabato mattina con ingresso inprocessione dalla piazza, stata accompagnata dallacorale diocesana Santa Cecilia. Una trentina icantori, guidati dal direttore Gianni Della Vittoria:Da piccolo credevo che labside di San Pietro fosseun luogo straordinario, il punto fisico in cui sicustodiva il segreto della cristianit, la porta dello

    Spirito Santo sulla Terra. Mi sembrava perfino stranoche non vi fosse interdetto laccesso ai visitatori.Forse era semplicemente perch si trovava laggi infondo, dopo il maestoso altare della Confessione,dove celebra il Papa, nella chiesa delle chiese. Averpotuto partecipare a una Messa in quel luogo conlaccompagnamento del nostro canto - sorride ilmaestro Della Vittoria -, e soprattutto averlo fattocon il nostro vescovo, i nostri sacerdoti e la nostragente, stato un po come vedere la propria famigliaaccettare linvito pi esclusivo. Un sogno che nonosavo neanche sognare.Un gusto e unaffezione per la propria Chiesalocale anche nelle parole di Marco Navacchia, di SanBartolo di Cesena, a Roma insieme alla moglieClaudia: Frequento il movimento neocatecumenalee ne seguo il cammino, ma mi piace molto

    condividere momenti come questi conla mia diocesi, guidati dal nostrovescovo. Riconoscermi e sentirmi partedi una comunit unesperienza chemi rassicura nelle incertezze della vita:se il nostro pastore - e il vescovoDouglas ora in particolare - ci invita adandare, significa che per noi, in quelmomento la cosa migliore,unoccasione preziosa di crescita nellafede e di incontro con tanti. E SanPietro - prosegue Marco - con le sueintraprendenze e le sue debolezze, mista davvero simpatico.Un ritorno alle sorgenti della fede, ilpellegrinaggio a Roma. E poterlo farecon la propria parrocchia di origine stato un caso, ma forse nemmeno

    tanto Con i tre figli piccoli in trasferta dai nonni,

    Simona e Massimo Castrogiovanni, dellaparrocchia di Gattolino di Cesena, sono partiti inpullman alle 3,30 di notte insieme al gruppo diCase Finali e Budrio. La mia parrocchia di origine,Budrio, mi ha portato al luogo di origine dellaChiesa - riflette Simona -. Qui mi sono sentitacullare e abbracciare dalla Madre Chiesa, grazieallintensit dei momenti di preghiera e allabellezza delle basiliche e della piazza. Torniamo acasa - continuano Simona e Massimo - gratificati ericaricati nel nostro essere cristiani, con lasperanza di dare ogni giorno giusto valore a certiaspetti che, presi dalla quotidianit, rischiamospesso di dimenticare. E la prossima voltaporteremo anche i nostri bambini, convinti comesiamo che queste siano esperienze di ricchezza econdivisione che lasciano segni e portano frutto.Budrio, Cesena, Budrio e Roma. In pullman, conpartenza in piena notte e ritorno a tarda ora, delsabato o della domenica. Ma c stato anche chi,

    mancato lappuntamento-ritrovo del pullman, nonsi persa danimo e ha raggiunto Roma, in auto, dasola. Un pellegrinaggio scandito dallasfalto dellaE45 e la recita del Rosario, quello di Beatrice diBudrio che, considerato il mancato ritrovo-partenza, proprio non voluta mancareallappuntamento e con determinazione (e unpoco di coraggio) si messa al volante alla volta diRoma. Grande gioia stato notare i fazzolettiarancioni, in piazza San Pietro, dove sono giuntadopo aver parcheggiato lauto a Rebibbia e presometro e bus - sorride (ora s!) Beatrice -. E ancorapi curioso stato notare lespressione di grandemeraviglia del mio parroco don Tonino, in Basilica,nel momento della Comunione. Mi sono sentitachiamata a Roma - conclude Beatrice - e sempremi sono sentita accompagnata nel viaggio.

    Ilpellegrinaggioappenaconcluso statoun richiamonecessariosia perla crescitadella fedesul pianopersonale,sia per latestimonianzache siamo

    chiamatia dare

    Emozione. Trepidazione. Forza. Gioia.Questi i sentimenti che ho provato varcan-do la porta centrale della Basilica di SanPietro. Con la guida del nostro vescovo enoi dietro i suoi passi, ho avvertito il benedi sentirsi ununica Chiesa in ascolto, incammino, in comunione. Pietro, una federocciosa e sicura dietro il Signore e insiemela sua fragilit, il suo vacillare: in una pa-rola tutta la sua umanit, ben coniugatacon la sua fede. Questo per dire a me che lepaure, le cadute, le prove non devono spa-ventare se vissute in una quotidiana ripre-sa e nellaffidamento fiducioso.La comunione affettuosa ed effettiva con

    Pietro, come ha detto il nostro vescovo, miha confermato e ha fatto risuonare in me:Signore credo: aumenta la mia fede! Aiu-tami a essere testimone della bellezza del-la fede!. Quanti volti intorno, conosciuti osconosciuti, vicini o lontani! E ognunocon la propria storia familiare, sociale,pastorale. La personale chiamata alla vi-ta cristiana chiede di assaporare la bellez-za del cammino fatto insieme, nella Chie-sa. E se il cammino a volte si fa faticosonella nostra vita, nelle nostre parrocchie,nei nostri gruppi, perch mette alla pro-va lumilt, la pazienza, la capacit diadeguarsi al passo dellaltro, cercando dinon imporre, quanto piuttosto di condivi-dere.Questo pellegrinaggio ha rafforzato il miocredo e il mio essere inserita in una Chiesaparticolare, la nostra Diocesi, che poi si

    esprime nelle sue diverse parrocchie. Forte stato anche avvertire limpegno e la re-sponsabilit come coppia e famiglia atrasmettere la bont del messaggio cristia-no in un tempo in continua evoluzione eche ci sfida oggi proprio su questo terreno.Nel pomeriggio, sulla tomba di San Paolo,lapostolo delle genti, ci siamo affidati al-la materna protezione di Maria.E infine, la possibilit di restare la dome-nica, per lAngelus di papa Francesco stato lultimo regalo di questo pellegri-naggio. Anche le sue parole hanno ravvi-vato in me la gioia della fede, condivisacon tanti fratelli giunti da tutte le partidel mondo.

    Floriana Tappi

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    Cesena-Sarsina a Roma

    SABATO 19 OTTOBRE: LA CORALE SANTA CECILIA

    HA ANIMATO IL CANTO LITURGICO DURANTE LA MESSA

    NELLA BASILICA DI SAN PIETRO (NELLA FOTO CR)

    E DURANTE LA PREGHIERA MARIANA A SAN PAOLO FUORI LE MURA

    PELLEGRINI DA CESENA-SARSINA IN ATTESA DI ENTRARE NELLA BASILICA DI SAN PIETRO.

    NELLE FOTO, DON MARCELLO PALAZZI,

    DON TONINO DOMENICONI, DON IOAN DAMOC

    E (ACCANTO) DON GIOVANNI SAVINI

    INSIEME A LORO PARROCCHIANI (FOTO SA.L)

    (FOTO SA.L)

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    Gioved 24 ottobre 2013 5Primo piano

    Siamo qui per rigenerarciUniti a Cristo non vacilliamo

    Pellegrinaggio a RomaAlcuni stralcidellomelia del vescovo

    La riflessione marianaa San PaoloFuori le Mura

    Il Papa ha ricordatoi pellegrinidi Cesena-Sarsina

    alla finestra del palazzoapostolico in Roma,domenica scorsa al termine

    della preghiera dellAngelus,papa Francesco ha detto, tra altro:"Accolgo con gioia i fedeli dellediocesi di Bologna e di Cesena-Sarsina, guidati dallarcivescovoCaffarra e dal vescovo Regattieri".Tantissimi i fedeli, in piazza SanPietro. Tra loro, oltre 400 quelli rimastinella capitale e presenti allAngelus,dopo il pellegrinaggio diocesano disabato 19 ottobre che ha visto lapartecipazione di oltre seicentopersone, organizzato al terminedellanno della Fede.Emozionante stato lingresso in sanPietro delle centinaia di fedeli giuntidi prima mattina a Roma. Guidati dalvescovo Douglas, dai preti, i diaconi ei seminaristi, stata formata una foltaprocessione per lingresso in basilica.

    Al canto di "Chiesa di Dio, popolo infesta", lungo la navata centrale a lororiservata, i cesenati hanno poiraggiunto laltare della cattedra. Qui ilvescovo ha presieduto la santa messa.

    D

    Ecco alcuni passaggi dellomeliapronunciata da monsignor Regattieri."Siamo qui a Roma - ha detto il

    presule - per rigenerarci alle sorgentidella nostra fede. Come Pietro anchenoi abbiamo paure e tentennamenti,ma poi san Pietro ha saputo trovareuna forza entusiasta. Questa stessafede noi professiamo oggi sul suosepolcro. Una fede rocciosa. Uniti aCristo non vacilleremo. Ci sentiamoin comunione affettuosa con papaFrancesco, successore di Pietro. Equesta loccasione che la Provvidenzaoggi ci d per dirgli, che come Chiesadi Cesena-Sarsina lo seguiamo, loascoltiamo, lo ammiriamo, loamiamo, ma soprattutto ciimpegniamo a mettete in praticaquanto ci va dicendo:- io, vescovo, i presbiteri e i diaconidella nostra chiesa: ci impegniamo aportare lodore delle nostre pecore e

    nellesercizio del nostro ministero anon essere dei mestieranti:- i consacrati negli istituti religiosi enel mondo: si impegnano a esseremadri e padri affettuosi, caldi, vicini

    alla gente e non zitelle o zitelloni;- i laici: si impegnano a esserecristiani non a singhiozzo o di

    etichetta o da pasticceria, ma veri eautentici testimoni della bellezzadella fede;- tutti: ci impegniamo a nonassomigliare come Chiesa, a unaorganizzazione non governativa o aun club, ma a essere una comunitviva; a essere una chiesa povera checammina e condivide le sofferenzedegli uomini e delle donne del nostroterritorio, senza smarrire ladimensione missionaria e universaledella nostra fede; a essere chiesa cheesce alle periferie esistenziali, allenostre periferie, quelle degliimmigrati che vivono tra di noi, quelledelle famiglie che si dibattono tradifficolt relazionali laceranti edeconomiche, quelle dei giovanisbandati e storditi dalle diverse

    movide notturne e dagli sballi cheumiliano la loro vita.Nel pomeriggio, il vescovo Douglas,nella basilica di San Paolo fuori lemura, dopo diverse letture,

    SUL SITOCORRIERECESENATE.ITAMPIAFOTOGALLERY.SULLEVENTODISPONIBILI ANCHEALTRE NOTIZIESULLA GIORNATA,I TESTI INTEGRALIDELLOMELIA

    DEL VESCOVODOUGLAS E DELLAMEDITAZIONEMARIANADEL POMERIGGIO

    invocazioni, preghiere e canti, haproposto una riflessione mariana,partendo dalla fede di Maria e dopoaver affidato tutti alla sua maternaprotezione.Il vescovo ha ricordato lecaratteristiche della fede di Maria daimitare: ascolto, gioia, offerta,

    docilit, sequela, umilt, obbedienza,tenerezza, disponibilit. "Parole dastampare a ricordo di questopellegrinaggio", ha detto il vescovo inconclusione di giornata.

    Durante

    la messa

    La processione di ingressoI pellegrini nella navata

    centrale

    della basilica

    Sabato 19 ottobre

    Piazza San Pietro, Citt del Vaticano

    Fotoservizio Cristiano Riciputi

    19 ottobre 2013 |Meditazione mariana a San Paolo Fuori le Mura

    Roma, San Pietro: il vescovo Douglas

    in preghiera di fronte allaltaredella confessione

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    Gioved 24 ottobre 20136 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dellospedale7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00 Cattedrale,

    San Paolo, Villachiaviche,Santuario dellAddolorata;

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero17.00 Cappella dellospedale

    (no al sabato)Istituto Lugaresi

    18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, SantEgidio

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (al sabato alle8,30)

    20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X,Torre del Moro

    20.30 Villachiaviche, Gattolino

    Messefestive

    7.00Cattedrale

    7.30 Santuario dellAddolorata,Cappuccine, Cappelladellospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giorgio, Gattolino,San Giovanni Bono,SantEgidio, Calisese,Torre del Moro, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Borello

    8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,

    Madonna del Fuoco,Tipano, San Cristoforo,Roversano

    9,00 Istituto San Giuseppe(corso U. Comandini)Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

    9.15 San Martino in Fiume9.30 Santuario dellAddolorata,

    Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,

    SantEgidio, Bagnile,Montereale

    9.45 Bulgarn10.00 Cattedrale,

    San Pietro, Case Finali,San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, SantAndreain Bagnolo, Carpineta

    10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

    Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, SantEgidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico,Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Giorgio,Martorano, San Demetrio,Bulgaria, San Mauro inValle, Pievesestina,Pioppa, Ponte Pietra,Santa Maria Nuova, SanMartino in Fiume, Borello,San Carlo, San Vittore,Tipano, Macerone

    11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

    Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, Istituto

    Lugaresi, Osservanza,Case Finali, San Pio X

    15.00 Cappella del Cimitero

    18.00 Cattedrale, Osservanza,San Rocco, San Domenico

    18.30 Cappuccini, San Pietro19.00 San Bart olo, Villachiaviche

    Sabatoe vigilie15.30 Macerone (Casa Lieto

    Soggiorno)15.00 Cappella del cimitero16.00 Formignano17.00 Istituto Lugaresi,

    Cappuccini17.30 Santuario del Suffragio,

    Santuario dellAddolorata

    18.00 Cattedrale, SanDomenico, Osservanza,Case Finali, San Rocco,Santo Stefano, San Paolo,SantEgidio, Diegaro,Villachiaviche, Madonnadelle Rose, San Mauro inValle, San Vittore, Torre delMoro, Borello

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza

    19.00 San Giorgio19.30 Bulgarn20.00 San Pio X, Gattolino,

    Bulgaria, San GiovanniBono, Calisese, Tipano,Ruffio, Pioppa, PontePietra, Pievesestina

    Comuni delcomprensorio

    Cesenatico

    Sabato: ore 16 Villamarina, SanGiuseppe;17,30 Conv. Cappuccini18 Gatteo a Mare20,30 Santa MariaGoretti, Sala, Villalta;21 San Giacomo

    Festivi: 8 Bagnarola, Santa MariaGoretti, Gatteo a Mare;8,30 Sala, Boschetto; 9Cappuccini;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;

    10 Valverde, Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 SanGiacomo, Sala; 11,15Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti, SanGiacomo, Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo, Gatteo aMare

    LongianoSabato:18.00 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso; 8 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,

    Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

    Gatteoore 20 (sabato);9 / 11.15 / 18SantAngelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

    Gambettolachiesa SantEgidio abate:

    8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Montianoore 20 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

    Mercato Saraceno10.00; San Romano:prefestiva sabato,ore 18,30 (chiesa Mulinodi Sotto); Taibo: 10;Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;

    Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: 9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8,30

    SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale:7 / 9 /11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11;Sorbano: 9.30;Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (seconda

    domenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

    Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9,30

    San Piero in Bagnochiesa parrocchiale

    ore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.ChiesaSan Francesco:7 / 10 / 15,30

    Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;Selvapiana: 11,15(18 sabato);Acquapartita: 16 (sabato)

    Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30; Riofreddo: 10

    Verghereto

    ore 16 (sabato), 9,15(domenica);Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villa di Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

    A MESSA DOVE

    Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettoreErnesto Diaco

    Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

    AssociatoallUnioneStampaPeriodicaItaliana

    Testata che fruiscedi contributi di cuiallart. 3 comma 3 dellalegge n. 250 del 7/8/1990

    Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

    DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATONEL 1911

    Redazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812,www.corrierecesenate.itSegreteria e Amministrazionecorso Sozzi, 39, Palazzo Ghini, Cesena,tel. e fax 0547 27234.Orario: feriali ore 9-11,30.Conto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected]

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    Tiratura del numero 38 del 17 ottobre 2013: 8.150 copie

    Questo numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 18 di marted 22 ottobre 2013

    Domenica 27 ottobre - Anno CTrentesima Domenica Tempo OrdinarioSir 35,15b-17.20-22aSalmo 332Tm 4,6-8.16-18Lc 18,9-14

    Pi che una catechesi sullapreghiera, la parabola delfariseo e del pubblicano un

    insegnamento che interpella ilnostro modo di rapportarci a Dio. Lapreghiera, infatti, rivelatrice diqualcosa che va oltre la preghierastessa. Di conseguenza, ci che vapurificato non anzitutto lapreghiera, bens il modo diconcepire Dio e la sua salvezza, se

    stessi e il prossimo.Le due figure della parabola sono inrealt due atteggiamenti checonvivono dentro a ognuno di noi:modelli che riflettono un diversomodo di porsi di fronte a Dio e alprossimo.Il fariseo, in effetti, osservascrupolosamente le pratichereligiose e non manca di certo dispirito di sacrificio. Non siaccontenta dello stretto necessario,ma fa di pi: digiuna due volte lasettimana.Il suo peccato non sta nellipocrisia,ma nella propria giustizia. In fondo

    un Narciso allo specchio: unasuperficie muta sulla quale rifletterela propria autosufficienza. Non siconfronta con Dio, ma con gli altri, egli altri sono disonesti e immorali.Cos facendo, come se invertisse leparti tra s e Dio: ha fatto di Dio undebitore e di se stesso un creditore.Non attende la salvezza come undono, ma piuttosto come un premioper il bene compiuto.Latteggiamento del pubblicano allapposto. La sua umilt nonconsiste tanto nella posizione cheassume nella preghiera, quanto nellaconsapevolezza che ha di esserepeccatore, bisognoso di conversionee di perdono. Non potendo esibire

    meriti davanti a Dio, pu soloimplorare la sua misericordia. Contasu Dio, non su se stesso. Se il fariseocostruisce la religione attorno aquello che lui fa, il pubblicano laedifica attorno a quello che Dio fa.Tutto questo per dire che possibileessere persone religiose emoralmente corrette, come il fariseo,senza vivere un rapporto autenticocon il Signore; viceversa possibileessere persone travagliate, come ilpubblicano, e recuperare unarelazione pi vera con il Signoredella misericordia.

    Alessandro Forte

    IL GIORNODELSIGNOREIl povero grida e il Signore lo ascolta

    luned 28 ottobresanti Simonee GiudaEf 2,19-22; Sal 18;Lc 6,12-19

    marted 29santa Ermelinda

    Rm 8,18-25; Sal 125;Lc 13,18-21

    mercoled 30san GermanoRm 8,26-30; Sal 12;Lc 13,22-30

    gioved 31

    santa LucillaRm 8,31b-39;Sal 108; Lc 13,31-35

    venerd 1 novembretutti i santiAp 7,2-4.9-14; Sal 23;1Gv 3,1-3;Mt 5,1-12a

    sabato 2commemorazionedei fedeli defuntiGb 19,1.23-27a;Sal 26; Rm 5,5-11;Gv 6,37-40

    La Paroladi ogni giorno

    NOTIZIARIO DIOCESANOMadonna del Fuoco e San Tommasoaccolgono il nuovo parroco don LorenzoDomenica 27 ottobre don Lorenzo Arakkathara inizier il suo mi-nistero parrocchiale a Madonna del fuoco e San Tommaso. Il Ve-scovo Douglas Regattieri presieder la concelebrazione eucaristicaalle ore 18 a Madonna del fuoco. Sono trascorsi poco pi di tre

    mesi dalla scomparsa di don Primo Venturi, parroco della frazionedi Case Castagnoli dal 1999 e dieci mesi dalla morte di don ItaloLarini che ha guidato la comunit cristiana di San Tomaso dal1975. Don Lorenzo raccoglie il testimone di due sacerdoti partico-larmente amati ed chiamato a comporre pastoralmente in unit icirca 1500 fedeli residenti in un territorio vasto.

    Giornata della scuola cattolicaIntenzione di preghiera nelle celebrazioni di domenica 27 ottobreIn occasione della Giornata della scuola cattolica, istituita perdomenica 27 ottobre, in ogni celebrazione eucaristica si pre-gher con una intenzione inserita nella preghiera dei fedeli. Ve-nerd 25 ottobre alle 15, nellauditorium del seminario, a Cesena,il vescovo Douglas incontrer gli insegnanti delle scuole cattoli-che per un momento di dialogo e di confronto.

    CHIESA INFORMA

    Gazebo informativo dellUnitalsi di CesenaSabato 26 novembre la Sottosezione Unitalsi di Cesena avr lagiornata di visibilit cittadina, con un gazebo allestito in piazzaGiovanni Paolo II in centro citt, dalle 7,30 alle 20. I volontaridella Sottosezione faranno conoscere la realt dellssociazione,che si caratterizza specificamente nellaccompagnamento deimalati a Lourdes e in altri santuari nazionali e internazionali.

    Ventanni di Centro culturale Campo della StellaIl Centro culturale Campo della Stella vuole ricordare i suoitrent'anni di attivit, invitando tutti gli amici a una serata, che siterr gioved 7 novembre a Palazzo Ghini, a Cesena, in cui mon-signor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara, ripercorrer questianni alla luce del magistero e della testimoniaza dei tre grandipapi che li hanno illuminati.

  • 7/22/2019 Corriere Cesenate 39-2013

    7/24

    Gioved 24 ottobre 2013 7Vita della Diocesi

    ARREDI SACRI

    DI SEMPRINI

    Gabriele

    e Severino

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    tel. e fax 0541 21424

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    e degli Istituti Azionisti:

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    Il nostro impegnoper chi si impegna

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    cortesiae professionalital tuo servizio

    omento molto importante per i fratiCappuccini di Cesena, per i tanti amici

    del Servo di Dio e per tutta la nostraChiesa cesenate.A Roma presso la Congregazione per le Causedei Santi procede liter burocratico sulle virteroiche del Servo di Dio padre Guglielmo Gat-tiani o.f.m. cappuccino [Badi (Bo) 11 novembre1914, Faenza 15 dicembre 1999), dopo che ilprocesso diocesano iniziato il 4 novembre2006, si era concluso il 10 dicembre 2011, si stapreparando un . A Faenza invece sono in corsodi ultimazione le pratiche per la traslazionedella salma di padre Guglielmo dal cimitero lo-cale al convento dei Cappuccini di Cesena.Questi ultimi hanno individuato il luogo dovela salma del frate tanto amato e conosciuto inRomagna - e non solo - sar collocata e potressere visitata da tanti pellegrini che lo hannoconosciuto e che lo pregano con un amore in-finito, rendendo pi reale la sua "presenza" inmezzo a noi, oltre la bella scultura in bronzo, al-

    M

    ta circa due metri, opera dello scultore ce-senate Leonardo Lucchi, che accoglie il vi-

    sitatore al suo arrivo in convento e che do-mina tutta la valle cesenate.Padre Giorgio Busni, che ha seguito fin dal-linizio il processo per la Causa di Beatifica-zione di padre Guglielmo e che oggi par-roco della chiesa del Santissimo Crocifissodi Faenza dove padre Guglielmo ha svolto ilsuo ministero per diciannove anni, ricordache nelle nostre zone il Servo di Dio anco-ra tanto amato, invocato e pregato. Tutti idevoti e i pellegrini sono invitati a conti-nuare a pregare perch la Chiesa riconoscaquanto prima le virt eroiche di questo fra-te cappuccino.Nel Convento dei Cappuccini di Cesena so-no iniziati i lavori murari per adattare il luo-go dove accogliere la salma di padre Gu-glielmo. La traslazione e la degna colloca-zione della salma di padre Guglielmo com-portano notevoli interventi di carattere eco-

    nomico. Ciascuno pu partecipare alla co-pertura delle spese sia per la Causa di Bea-

    tificazione, sia per la sistemazione dellatomba facendo donazioni direttamente alConvento o tramite bollettino di C/C speci-ficando la causale dellofferta. (c/c postalen. 23261407 intestato a: Provincia di Bolo-gna dei Frati Minori Cappuccini Ente Mora-le, via Bellinzona, 6, 40135 Bologna).Ci auguriamo che padre Guglielmo torni alpi presto tra di noi per continuare a "faredel bene" attraverso le preghiere e le richie-ste di aiuto spirituale e corporale che glivengono da tante parti.Infine, si ricorda che ogni 15 del mese alle21, il "Gruppo degli Amici di Padre Gugliel-mo" si ritrova al convento dei Cappuccini,sotto la guida dei frati per la recita del Rosa-rio e per un momento di meditazione e dipreghiera insieme.

    Marilena Montaltie Valeriano Biguzzi

    SERVO DI DIO.La salma del frate morto a Faenza nel 1999 verr presto traslata nel convento dei Cappuccini

    Padre Guglielmo Gattiani ritorna a Cesena

    CORSO COMANDINI.Listituto delle suore Sorelle dei Poveri presente a Cesena da settantacinque anni

    Le quattro suoredi nazionalit indianagestiscono la casadi riposo che ospita44 anziane. Per celebrarelanniversario, il vescovo

    Douglas celebreruna Messa gioved31 ottobre alle 16nei locali dellistituto

    ra il 13 gennaio 1938 quando unprimo gruppo di quattro suore dellaCongregazione delle Sorelle dei

    Poveri di Santa Caterina da Siena giunse aCesena per portare anche nella nostra cittuna testimonianza di vita cristiana aservizio dei malati poveri, alla luce delcarisma della loro fondatrice: la beataSavina Petrilli.Si era interessata di far venire questereligiose in Cesena la pia unione di SanCamillo De Lellis, fondata nel 1891 perlassistenza dei malati poveri a domicilio.

    Le socie della pia unione ne avevanoconosciuto la preziosa e generosa operanella vicina Faenza.Con la benedizione e il plauso dellalloravescovo Alfonso Archi, le religiose preserodimora in un appartamento di PalazzoGhini da dove ogni mattina partivano,unitamente alle socie dalla San Camillo,per portarsi nelle case dei malati povericon viveri e per prestazioniinfermieristiche.Lincontro con la popolazione fu tantofavorevole che nel giro di due anni le suoresi portarono in una casa in corsoComandini, 47, dove, fermo restando ilservizio di assistenza domiciliare,allestirono un piccolo ambulatorio eaprirono, con laccoglienza di alcunesignore, una prima casa famiglia.Nel 1956 le suore si trasferirono nella sede

    attuale (corso Comandini, 54), donata lorodal benefattore cav. Romeo Fantini. Anchein questa sede fu attivato un nuovo serviziocon lassistenza diurna alle ragazze che,provenienti per lo pi dai paesi della vallata

    E Presenza silenziosa e viva

    del Savio, si portavano ogni mattina in citt per la frequenza dellescuole medie. Ripartendo i mezzi di trasporto per il ritorno a casasolo verso sera, le ragazze andavano, al termine delle lezioni,dalle suore dove potevano consumare un pasto, fare i compiti estare in allegra compagnia fino al momento della ripartenza dellecorriere. Questo servizio terminato nel 1966 con la diffusionedelle scuole medie nel territorio e con lo sviluppo dei trasportipubblici che consentivano un pi immediato rientro a casa.

    Come molti certamente ancora ricordano, la casa delle Sorelle deiPoveri venne gravemente danneggiata dallo scoppio di unabombola (in uso a una confinante impresa di pompe funebri) lamattina del 6 maggio 1982. Fortunatamente non ci furonovittime.

    Tra difficolt di ogni genere ne venneintrapresa la ricostruzione, grazie anche allasolidariet di tanti semplici cittadini e delleistituzioni: prime fra tutte la Cassa diRisparmio, per il sostanzioso contributoeconomico, e la Cisl Pensionati, per lafattiva opera di sostegno morale emateriale. Un meritato plauso va allamemoria dellavvocato Curzio Maria Ghini,presidente del comitato dappoggio per laricostruzione della Casa di Riposo delleSorelle dei Poveri, e del sindacalista NelloVaienti, che ha sempre tenacementeinserito il progetto della ricostruzione e il

    servizio offerto dalla casa di riposo, nel piampio contesto di dare opportune eadeguate risposte ai bisogni degli anzianicos come andavano emergendo in quelperiodo.La casa di riposo, in parte ricostruita e inparte ristrutturata, stata riaperta il 1marzo 1989. Oggi la casa contaquarantaquattro ospiti. La conduconoquattro suore di nazionalit indiana conlaiuto di personale laico per un totale didiciassette dipendenti. Fra i servizi ci silimita a ricordare lassistenzainfermieristica e la fisioterapia nellambitosanitario e lanimazione nellambitosociale.Grate al Signore di tanto dono, le Sorelle deiPoveri si apprestano a festeggiare i 75 annidella loro presenza in Cesena con unaMessa (a cui sono invitati i benefattori, gli

    amici e i parenti delle ospiti) celebrata dalvescovo Douglas Regattieri, gioved 31ottobre nei locali della Casa di Riposoalle 16.

    Claudio Riva

    LE SUORE CHE GESTISCONO LISTITUTO SORELLE DEI POVERI, IN CORSO COMANDINI A CESENA, INSIEME A

    OPERATRICI E ALCUNE OSPITI, NEL CORTILE INTERNO (FOTO MAURO ARMUZZI)

  • 7/22/2019 Corriere Cesenate 39-2013

    8/24

    Gioved 24 ottobre 20138 Vita della Diocesi

    DIOCESI DI CESENA-SARSINA . Pastorale Giovanile . Pastorale Familiare . Pastorale Sociale

    Educare cosa del cuoreSeminario diocesano (via del Seminario 85, Cesena), ore 21

    Per informazioni: Andrea e Sabrina (Pastorale Familiare) 338 1424377Ilaria (Pastorale Giovanile) 346 3008218

    William (Pastorale Sociale) 339 3191586

    Luned 28 ottobre

    Le politiche familiari per il bene di tutti

    professor Stefano Zamagni, ordinario di Economia Politica, Universit di Bologna

    La luce della fede in grado di valorizzare la ricchezza delle relazioni umane, la loro capacit dimantenersi, di essere affidabili, di arricchire la vita comune. S, la fede un bene per tutti, un benecomune... (Lumen Fidei n. 51)

    Prossimo incontro:luned 11 novembre: Alleanze educative per il vero bene della persona (professor Giorgio Chiosso)

    Brevi

    Agesci - zona di CesenaMessa al CarisportLAgesci zona di Cesena invita i gruppi e tutti gliamici scout per la tradizionale celebrazione della

    Messa del 1 novembre presieduta dal vescovoDouglas Regattieri.Nel giorno in cui la Chiesa celebra la Festa diOgnissanti, lassociazione si ritrova per ricordare iratelli scout che ci hanno preceduto alla Casa delPadre. Lappuntamento per venerd 1 novembrealle 9 al Carisport di Cesena.Le oferte raccolte durante la Messa andranno asostenere il Cantiere 411 presso le Suore dellaSacra Famiglia. Il Cantiere 411 uno spazioaperto a giovani e adulti che vogliono mettersi ingioco; le attivit sono rivolte in particolare adadolescenti, giovani e bambini per avorirne la co-struzione dellidentit personale e il pieno svi-luppo delle loro potenzialit. Tutte le attivit sonorealizzate grazie alla collaborazione di volontari,associati e di chiunque voglia condividere il tempoe i talenti donati dal Signore.

    roponiamo il calendario completo (soloalcune date sono ancora da definire) dei

    corsi organizzati nelle varie Zone pastoralidella diocesi e rivolti ai fidanzati, inpreparazione al sacramento delmatrimonio.- zona vie Cesenatico-Cervese-Ravennate:a Martorano, al marted alle 21, dal 15ottobre al 3 dicembre. Ino: 338 5697521(Terzo Foschi).

    - Zona Valle Savio-Dismano: a San Mauroin Valle, il gioved alle 20,45, dal 10ottobre al 29 novembre. Ino: tel. 0547330599, 334 6905459.- Zona Sarsina-Alta Valle del Savio: aSarsina, al venerd alle 21, dal 18 ottobre al6 dicembre. Ino: tel. 0547 94601.- Zona del Mare: a Boschetto, il mercoledalle 21, dall8 gennaio al 26 ebbraio 2014.Ino: tel. 0547 83347.- Zona Urbana: a San Paolo, il gioved alle20,45, dal 9 gennaio al 27 ebbraio. Ino:tel. 0547 334231.- Zona Valle Savio-Dismano: a San Vittore,il luned alle 20,45, dal 20 gennaio al 10marzo. Ino: tel. 0547 661116.- Zona Rubicone-Rigossa: a Budrio, illuned alle 21, dal 31 marzo al 2 giugno.Ino: tel. 0547 57399.- Zona Urbana: a Case Finali, il gioved alle

    21, dal 3 aprile al 22 maggio. Per ino: tel.0547 302275, 349 3253962.- Corso estivo a cura dellUcio Famiglia(in date da definire).

    P

    Zone pastorali

    Corsi perfidanzatiin preparazioneal matrimonio

    i sono parole, scritte duemilaanni fa ma sempre attuali, checi spingono a cambiare

    mettendoci in discussione. In ambitoeducativo - vocazionale, come nellavita, bisogna prendere continuedecisioni. E la decisione pu essereumana o cristiana. Come fare aprendere quella giusta? Proprioaffidandosi alla bussola del Vangelo:un luogo di cambiamento, unprogetto di vita in continuo divenire.Al terzo ap puntamen to degli incon tri

    Educare cosa del cuore,organizzati dalla pastorale Familiare,pastorale Giovanile e pastoraleSociale della diocesi di Cesena-Sarsina, il seminario di Cesena haospitato fra Raffaele, giovanesuperiore delleremo di santAntonioa Montepaolo (Dovadola).La riflessione del 38enne francescano stata introdotta dal vangelo di Luca(Lc 9,57-62): Mentre andavano perla strada, un tale gli disse: Ti seguirdovunque tu vada. Ges gli rispose:Le volpi hanno le loro tane e gli

    uccelli del cielo i loro nidi, ma ilFiglio delluomo non ha dove posareil capo. A un altro disse: Seguimi. Ecostui rispose: Signore, concedimi diandare a seppellire prima mio padre.

    Ges replic: Lascia che i mortiseppelliscano i loro morti; tu va eannunzia il regno di Dio. Un altrodisse: Ti seguir, Signore, ma primalascia che io mi congedi da quelli dicasa. Ma Ges gli rispose: Nessunoche ha messo mano allaratro e poi sivolge indietro, adatto per il regno diDio.Tutto sta nel decidere chi seguire enel decidere come seguirlo:Decidere - ha spiegato ilfrancescano - distacco, sacrificio,

    rinuncia. Esigeil rischio, datoche bisognaesporsi, farsiavanti,accettare di

    sbagliare, darsila possibilit.Le paure e leresistenzenascono dalfatto che il

    prezzo della decisione alto e con unbasso margine di sicurezza. Mentre ladecisione umana sicura - si evitaci che non corrisponde a 1+1=2 - alminor costo e con meno imprevistipossibili, la decisione cristiana bendiversa: rischiosa, al massimo costo,precisa ma non chiara: Si basa sullafede, nessun consiglio potr darecertezza. Chiede tutto di s, il donogratuito della persona nella suatotalit. Bisogna poi saper leggere ladirezione del presente. Discernerecosa Dio vuole e fidarsi, facendolo.

    Per questo decidere cristianamente simbolo della Pasqua, una vitanuova: Chi non ha paure oresistenze non sta camminando nellarealt: la resistenza una modalit

    con cui si vive la tensione delloSpirito Santo e la libert, che illuogo della scelta. Il luogo delcambiamento per noi cristiani ilVangelo dove ci viene dato e det to ilprogetto della nostra vita.Un progetto di vita da attuare inmodo coerente passo dopo passo,secondo lesortazione di papaFrancesco: facciamo quello chediciamo, poco, ma facciamolo.Bisogna avere per il coraggio didecidere, di rispondere allachiamata: La chiamata di Dio non una proposta e nemmeno uncomando, un invito personale.Cosa mi sta chiedendo Dio? Perchmi mette in queste situazioni? Lerisposte partono dalla fede, e sono

    possibili, dato che siamo fatti a suaimmagine e somiglianza. Il problema uno solo: io ci credo? Perch se nonci si crede, meglio fare altro checrescere cristiani tristi e infelici. Solose crediamo, con un s convinto,potremo essere educatori cristiani ingrado di tirare fuori dagli altri quelloche Dio gli ha messo nel cuore.Per ascoltare in modo chiaro ci cheDio ci chiede c un solo modo: ilsilenzio. Si tratta della miglioreesperienza di Dio. Per arrivare a 5minuti di vero silenzio, per,possono servire fino a 30 minuti.Tante volte ci chiediamo cosa ilSignore vuole da noi. Ma se nonfacciamo silenzio, come potremoascoltarlo?.Al silenzio de ve seguire la prat ica

    della Parola: La Parola di Dio - haconcluso il francescano - va letta,capita, pregata e vissuta. Tutti questipassaggi sono importanti.

    MiB

    C

    Chi non ha paure non cammina nella realt

    Fra Raffaele di Montepaolo,al terzo incontrodella rassegna Educare cosa del cuore.Prossimo appuntamentoluned 28 con leconomistaStefano Zamagni

    Per ascoltare in modo chiaro ci che Dio ci chiedec un solo modo: il silenzio. Si tratta della miglioreesperienza di Dio. Per arrivare a 5 minuti di vero

    silenzio, per, possono servire fino a 30 minuti.Tante volte ci chiediamo cosa il Signore vuoleda noi. Ma se non facciamo silenzio,come potremo ascoltarlo?

    AUDITORIUM DEL SEMINARIO, LUNED 21 OTTOBRE.FRA RAFFAELE STATO OSPITE RELATORE

    DEL TERZO INCONTRO DEL SEMINARIO DI STUDI EDUCARE COSA DEL CUORE(FOTO TERZO FOSCHI)

  • 7/22/2019 Corriere Cesenate 39-2013

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    Gioved 24 ottobre 2013 9Vita della Chiesa

    Intervista al vescovo di Fidenza Carlo Mazza, delegato regionale per la Pastorale dello sport

    Il documento,approvatodalla Conferenza

    dei vescovidellEmiliaRomagna,sar presentatoluned28 ottobrealle 11in Curiaa Bologna

    uned 28 ottobre alle 11 presso lAulaClelia Barbieri della Curia

    arcivescovile di Bologna, alla presenzadel cardinale Carlo Caffarra, sarpresentato il Manifesto per uno sporteducativo elaborato dalla CommissioneRegionale per la Pastorale dello Sport eapprovato dalla Conferenza dei VescovidellEmilia Romagna.La Commissione presieduta damonsignor Carlo Mazza, vescovo diFidenza, ma fin dalle Olimpiadi di Seul del1988 cappellano della Nazionale italianacome direttore dellUfficio nazionale dellaCei per la Pastorale del Tempo Libero,Turismo e Sport.A lui abbiamo chiesto di analizzare lenovit di questo documento, che ha basisolide e antiche, visto che da tempo laChiesa ha visto nella pratica sportiva unimportante mezzo per leducazione deigiovani.

    Lattenzione educativa verso i giovani -afferma monsignor Mazza - sta al centrodella pastorale ecclesiale attraverso unadedizione di gratuit e di tensionespirituale. In tale contesto, lo sport svolgeuna funzione del tutto singolare, quella dirichiamare, con il valore del corpo, ilprimato dello spirito superando undualismo che sovente separa e divide lastessa persona come fosse polarizzata daunambivalenza irrisolvibile. Invece lo sport fattore di unit della persona e dunque diintegrit educativa ed etica, dove e lanimae il corpo trovano una feconda armonia. Ildocumento ( veramente unManifesto!) risponde al principio dellacorretta funzionalit dello sport, in un

    L Un manifestocome regola di vita

    quadro di riferimento valoriale ben espresso dagli Orientamentidella Cei Educare alla vita buona del Vangelo. In tal senso ilManifesto per uno sport educativo coltiva la pretesa di essereunautentica Regola di vita per ogni sportivo.

    Pu essere il manifesto uno strumento per convincere i giovani

    presi alledonismo di modelli bravi tecnicamente, ma poveri di va-lori che i soldi non valgono il buttare la propria vita?La domanda guarda pi lontano rispetto al ristretto spaziosportivo. In realt il fascino di modelli edonistici lambisce anche losport e tuttavia il vero sport, come la Chiesa insegna, quello checoniuga i valori umano-cristiani con la cultura sportiva, si adegua auna visione delluomo che esalta ci che non perisce rispetto aquanto provvisorio e posticcio e dunque volubile e vuoto. Chi fasport con dignit e impegno, sa bene per esperienza che lattivitludico-sportiva non consente deviazioni al ribasso di ci che contaveramente per essere uomini e donne ben riuscite e felici, nonannacqua i valori ma li esalta attraverso il rigore della disciplinasportiva e la gioia di vivere insieme.

    Il documento affronta in maniera precisa anche il ruolo dellallena-tore il quale, specie per gli adolescenti, ha una valenza a volte piimportante di genitori e insegnanti. Come fare sentire loro questa

    responsabilit e che rapporto deve averecon le altre agenzie comunicative?Lallenatore rappresenta la stella polare

    dei ragazzi sportivi. Assume un ruolodeterminante, nel bene e nel male,riguardo alla crescita integrale degli atleti.Personalmente ammiro lallenatore umilee umanamente buono, cio credibile nelsuo servizio competente, dotato di veraaffezione verso i ragazzi, capace digestire autorit e benevolenza con stile dipadre. Oggi abbiamo bisogno diallenatori lungimiranti e miti, autenticieducatori di ragazzi, cos sovente fragili esoli. In tale prospettiva, lallenatoredialoga con le famiglie, con le societsportive, con loratorio per tesserequllalleanza educativa del tuttonecessaria.

    Sport e parrocchia: proposta una colla-borazione che spesso risultata pi anta-gonista che mezzo di vera educazione.

    Come riuscire a unire le due necessit?Il rapporto sport-parrocchia negli ultimidecenni ha subito diverse e non semprebrillanti vicissitudini. Noto lo scarto chesi attua quando lo sport ritiene diemanciparsi dalla parrocchia, come seavesse raggiunto la maggiore et. Ci comprensibile sotto diversi profili, ma nonauspicabile. Lo sport ha bisogno dellaparrocchia e la parrocchia ha bisognodello sport. Si tratta con tutta evidenza ditrovare il giusto equilibrio e la correttaautonomia, senza privare lo sport deivalori etici insurrogabili e dei valorispirituali ad esso correlati. Lo sportsenzanima diventa una cosaingombrante.

    roselitismo. Nellintervistacon il fondatore de laRepubblica, Eugenio Scalfari,papa Francesco ricorda che

    lobiettivo della Chiesa non ilproselitismo ma lascolto deibisogni, dei desideri, delle delusioni,della disperazione, della speranza.Perch il proselitismo una solennesciocchezza, non ha senso. Gi in

    occasione del primo Sinodostraordinario per lEuropa,annunciato da Giovanni Paolo IInellaprile del 1990 a Velherad,nellallora ancora unita RepubblicaCecoslovacca, il termineproselitismo segn una fortedivisione tra la chiesa cattolica e ilmondo ortodosso. Si era

    allindomani delcrollo del muro diBerlino e,soprattutto inUcraina, la Chiesa

    greco cattolica, i cosiddetti Uniati,pretendevano la restituzione dichiese, case e beni che erano staticonfiscati allepoca di Stalin; e, conessi, il ritorno di molti fedeli nellachiesa tornata a vivere e professarein libert. Fu un momento moltodifficile per il dialogo ecumenico tracattolicesimo e ortodossia. Con iltempo, lentamente le cose

    cambiarono.In questa domenica che la Chiesadedica alla Giornata missionariamondiale, papa Francesco tornatoa parlare di proselitismo per dire chela missione della Chiesa diffondere nel mondo la fiammadella fede che Ges ha acceso: lafede in Dio che padre, amore,

    misericordia. Il metodo dellamissione cristiana non ilproselitismo, ma quello dellafiamma condivisa che riscaldalanima.Come ha fatto Afra Martinelli che hadato la vita lavorando senza fartroppo rumore nella sua missione inNigeria. limmagine del credente chiamatoa essere sale, lievito, luce: elementiche si consumano mentreproducono il loro effetto. Il sale siscioglie per dare sapore: non lotroviamo raggrumato in un unico

    punto. Cos il lievito.E la luce quella della candela: offrela sua luce fino a quando non siconsuma per lasciare il posto aunaltra candela.Un passaggio di testimone chesottolinea come siamo tutti dei serviinutili, che abbiamo bisogno di avereun forte punto di rifer imento. Ecco la

    P

    LA DOMENICA DI PAPA FRANCESCOIl credente chiamato ad essere sale,lievito, luce. Con la necessit di pregaresempre, senza stancarsi,

    dice Francesco. Non perch il Signoreabbia bisogno della nostra preghieraper conoscere i nostri desideri, le ansiee le preoccupazioni. Ma per dirlacon Luca la preghieranel tempo dellattesa dellincontrocon il suo Signore

    Proselitismo

    Non di questovive la Chiesa

    necessit di pregare sempre, senzastancarsi, dice Francesco. Non perch ilSignore abbia bisogno della nostrapreghiera per conoscere i nostri desideri,le ansie e le preoccupazioni. Ma per dirlacon Luca la preghiera nel tempodellattesa dellincontro con il suo Signore.La parabola vede assieme una vedova,

    nella Bibbia il simbolo della personaindifesa del povero che domanda giustizia;e un giudice senza scrupoli, che nontemeva Dio n aveva riguardo per alcuno.Interessante notare che nel testoevangelico il giudice a essere collocato inprimo piano. Perch vero, un giudice di ingiustizia, ma cede allepreghiere della vedova.Ed qui il punto centrale della parabola:se un uomo come il giudice disonesto, chenon si curava di nessuno, si lascia alla fineindurre a fare giustizia dalla preghiera diuna povera vedova, tanto pi Diorisponder alle preghiere dei suoi figli. lacertezza che il Signore esaudisce le nostrerichieste. Dio ci invita a pregare coninsistenza non perch non sa di che cosaabbiamo bisogno, o perch non ci ascolta.Al contrario, lui ascolta sempre e conosce

    tutto di noi, con amore, affermaallAngelus papa Francesco. Nel nostrocammino quotidiano, specialmente nelledifficolt, nella lotta contro il male dentroe fuori di noi, il Signore al nostro fianco;e la nostra arma appunto la preghiera,che ci fa sentire la sua presenza, la suamisericordia, il suo aiuto. Ma la lottacontro il male dura e lunga, richiedepazienza e resistenza.In quella insistenza della povera vedova racchiuso il disagio dei buoni, degli onestiche hanno limpressione che Dio restiindifferente: se Dio giusto, per qualeragione lingiustizia sembra sempretrionfare?. Ecco che Luca ci aiuta:lintervento di Dio certo e far giustiziaai suoi eletti che gridano giorno e notteverso di lui.Il vero problema, allora, non se Diofaccia giustizia sulla Terra,

    perch questo certo. Il vero problema lotroviamo nelle ultime parole del brano delVangelo: ma il figlio delluomo, quandoverr, trover la fede sulla terra?.I tempi di Dio non sono quelli degliuomini e la preghiera proprio ci cheaiuta a colmare lattesa, senza pretenderedi sostituirsi a Dio.

    Fabio Zavattaro

  • 7/22/2019 Corriere Cesenate 39-2013

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    Gioved 24 ottobre 201310 Attualit

    con questo messaggio che la Fondazione Giovanni DalleFabbriche si presenta ai lettori di 5 settimanali cattolici chesi pubblicano in Romagna.Perch questo intendimento? La Fondazione, dedicata ad un

    protagonista della cooperazione agricola e di credito regionalee quindi nazionale, infatti prima di tutto espressione di unamemoria di mutualit e di reciprocit che era diffusa a livello

    sociale in Romagna, nelle citt, nei borghi e nelle campagne.La Fondazione, che opera in tutta la realt emiliano romagnola,si presenta inoltre come erede e testimone della diffusa tradi-zione delle Casse rurali, impegnate nel prestito sociali ai conta-dini e ai piccoli artigiani, Casse oggi divenute Banche diCredito cooperativo (Bcc), particolarmente radicate nelle citte nelle valli romagnole e riunisce tra i suoi soci, oltre alle ban-che di credito cooperativo della Emilia-Romagna, anche im-

    prese cooperative di rilievo locale, regionale e nazionale.Ricordando con forza e lucidit che la mutualit e la coopera-zione si generano e si esprimono nei momenti di crisi profondadella economia del capitale e del profitto, la Fondazione in-tende riproporre con le proprie modeste risorse, e soprattuttocon lapporto del tutto volontario di dirigenti cooperativi in

    pensione, alcune risposte alla crisi strutturale che sta modifi-cando percorsi e obiettivi di benessere della nostra societ.

    Tutto ci perseguendo alcuni obiettivi fondamentali che pos-siamo sintetizzare in questo modo: a. assicurare un mirato inve-

    stimento in conoscenza e intelligenza nelle giovani generazioni,orientandole a riconoscere e a rafforzare la cultura e la prassidella imprenditorialit e della promozioni di nuove imprese soli-daristiche; b. continuare la opzione valoriale che il credito coo-

    perativo ha fin dalle origini saputo esprimere nei confronti dellepersone in condizioni di difficolt economica e sociale, nellaproposta di interventi di micro credito volto a favorire il ritornodelle persone, delle famiglie e delle micro imprese alle condi-zioni di autonomia e di reinserimento nei sistemi economici lo-cali; c. laffermazione, il rafforzamento e lincidenza diquellinsieme di risorse, soggetti e imprese non profit che si ri-conoscono come soggetti della economia civile. Nella Caritasin veritate di papa Benedetto viene enfatizzato questo elementoda sempre caratterizzante il pensiero sociale di cattolici.La forte e quasi quotidiana sollecitazione di papa Francesco allafraternit e alla condivisione delle difficolt dei poveri e delle

    popolazioni immigrate sembra le-gittimare ancora di pi le piccoleazioni della Fondazione, che nelrapporto con la realt delle chieselocali e degli organismi associa-tivi e imprenditoriali che si ispi-rano al grande patrimonio delladottrina sociale, coglie le occa-sioni per dichiarare la propria di-sponibilit al servizio e quindi alla cooperazione.La Fondazione intende costituire un punto di osservazione edi ascolto dei processi di cambiamento in atto, attraversolazione di servizio che intende realizzare a partire dai giovanie da coloro che sono investiti dai processi di impoverimento edi marginalizzazione economica e sociale.I nostri riferimenti sono: sede in via Castellani, 25 a Faenza(48018), tel. 348 2221691, ma anche informatici e telematici:[email protected]. Il nostro stile consistenel rispondere sempre a tutti.

    Everardo Minardi

    Presidente della Fondazione Dalle Fabbriche

    (nella foto)

    Rispondere alla crisi attraverso la mutualit e la cooperazione

    informazione publiredazionale

    Con il nuovo Isee

    si corre il rischiodi esodarele famiglieCon Roberto Bolzonaro, vice-presidentedel Forum delle Associazioni Familiari,facciamo il punto sulle misureeconomico-finanziarie varatecon la Legge di stabilit

    on il varo della Legge di stabilit e le novitintrodotte a vari livelli (taglio del cuneo fiscale,blocco delle pensioni pi elevate, stretta sugli

    statali, rimodulazione delle tasse locali sugli immobili,spending review, rilancio infrastrutture,rifinanziamento ammortizzatori sociali ecc.) il nostroPaese sembra orientato a uscire dalla zona degli stati arischio di default. In attesa della definitivaapprovazione da parte dei due rami del Parlamento, cisi interroga su quali ripercussioni potranno avere tuttequeste novit sulle famiglie, che rappresentano lasseportante della societ.Il Sir lo ha chiesto a Roberto Bolzonaro, vice-presidente del Forum delle Associazioni Familiari(www.forumfamiglie.org).

    Limperativo dello Stato far quadrare i conti e rien-trare, per quanto possibile, dallenorme debito pub-blico accumulato oltre che nei parametri europei.

    Limperativo dei cittadini far quadrare i conti e so-stenere un bilancio familiare sempre pi in difficoltper milioni di famiglie. Come si conciliano queste dueesigenze?Rispondo dicendo: Ok alla spending review, ok allalotta allevasione fiscale, ok alla riduzione dei costidella politica, ma al di l dei facili slogan, vedendo chesu queste strade si rimane, ahim, solo sul pianoaccademico, perch non defiscalizziamo? Intendo,defiscalizzare in modo equo, cos che le risorse vadanodove devono andare per produrre ulteriore ricchezzaper tutti, non speculazione o arricchimento di pochi!Occorre investire sullunica risorsa che ha tenuto inpiedi il Paese in questo periodo di crisi: la famiglia.

    Cosa significa una defiscalizzazione equa?Anzitutto vuol dire dare risorse a chi ne ha davverobisogno e che le rimette subito nel circolo economico,rilanciando i consumi. Cos si crea un circolo virtuosodi aumento dei posti di lavoro oltre che di gettito Iva.

    Al Forum Famiglie abbiamo tradotto una tale visionecon la formula del Fattore Famiglia.

    Buona lidea di un fisco amico della famiglia, maquanto costerebbe?

    CIl Fattore Famiglia applicato alla fiscalitgenerale porterebbe, a regime, un mancatointroito per lo Stato valutabile in circa 16miliardi di euro (1 punto di Pil), dei quali 2sono gi stati stanziati nella precedentefinanziaria. Ne rimangono 14. Con interventidi 2-3 miliardi allanno in pochi anni sipotrebbe andare a regime. I 14 miliardi cherimarrebbero nelle tasche delle famiglie,soprattutto con figli a carico, verrebberoquasi per intero riversati sul mercato deiconsumi, con benefici innegabili sul campoeconomico. Almeno la met dei mancatiintroiti rientrerebbero comunque nelle cassedello Stato in altre forme. Gli effetti sono staticos calcolati: una crescita dei consumi per12,7 miliardi di euro; un recupero Iva di 2,5miliardi e maggiori introiti fiscali per 3,8miliardi. In pi si creerebbero 200mila posti

    di lavoro e un milione di famiglie salirebbesopra la soglia di povert.

    Che dire delle novit introdotte con la leggedi stabilit dal Governo Letta?Due aspetti mi sembrano interessanti. Ilprimo lo sgravio in busta paga chedovrebbe distribuire 14 euro al mese perdipendente. un primo passo, ma riteniamoche, invece di una distribuzione a pioggia,sarebbe meglio un intervento modulato perfasce di reddito, cos che gli sgravi beneficinochi ne ha davvero bisogno. Per quantoriguarda le nuove tasse sugli immobili,Tari, Tasi, Trise, dobbiamo aspettare iregolamenti comunali. Un aspetto positivo che per la prima volta i Comuni potrebberoapplicare riduzioni tariffarie in base allacapacit contributiva delle famiglie.Questo un messaggio culturale importante,

    speriamo che si tramuti da dichiarazionidi principio in fatti concreti.Del resto il Parlamento ora deve emendare lalegge e potrebbero venire novit, speriamopositive.

    Come Forum Famiglie che contributo inten-dete dare?Studieremo la legge di stabilitapprofonditamente. Ma posso dire che, adesempio, sulle detrazioni per il lavorodipendente, auspichiamo che venganomodulate sul carico familiare. Circa le tassesulla casa ho risposto sopra. Cercheremo diorganizzare degli emendamenti da proporreal Governo, coinvolgendo i parlamentarisensibili al tema della valorizzazione dellafamiglia, che sappiamo essere presenti inmaniera trasversale in diverse forze politiche.

    Vi siete occupati anche dellIsee proponendouna valutazione di impatto sulla famiglia.Cosa significa?Vorremmo che su questo tema cos delicatosi evitasse lerrore successo con gli esodati.

    La riforma pensionistica ha deciso un saltocos alto ed immediato che chi rimastofuori lo per sempre e drasticamente. Difattinon tutti gli esodati sono stati ancora salvati.Vorremmo evitare che con il nuovo Isee siarrivi a esodare le famiglie, peggiorandodrasticamente la loro situazione.

    Come sarebbe possibile?Con il nuovo Isee, che andrebbe a inglobarecase rivalutate ai fini Imu, redditi e altricespiti, non solo si avrebbe un aumentotecnico dellindice stesso, ma scatterebberoautomaticamente aumenti di rette degli asilie su vari altri servizi, oltre che delle tasse sullacasa (quali la ormai vecchia Tares ole nuove Tari, Tasi, Trise). LIsee quindi darivedere subito per capirne limpattofamiliare completo. Basti pensare a cosasucceder ai proprietari di case, anche di

    modesto valore, che andranno a pagare lenuove tasse il cui impatto potrebbeaddirittura essere superiore alla tantodiscussa Imu.

    Luigi Crimella

    Necessario evitarele cosiddette scaledi equivalenzadouble-face,cio dove i figlivalgono pocoquando ora diaiutarli, e valgonomolto quandobisogna far pagare,ad esempio, losmaltimento deirifiuti.E ancora: evitareil peso eccessivodella prima casa,sempre in presenzadi figli,che fa scattaretasse elevateanche perun immobiledi medio-bassovalore

    LISEE QUINDI DA RIVEDERE SUBITOPER CAPIRNE LIMPATTO FAMILIARE COMPLETO(FOTO ARCHIVIO SIR)

  • 7/22/2019 Corriere Cesenate 39-2013

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    Gioved 24 ottobre 2013 11Attualit

    Villaggio globaledi Ernesto Diaco

    LE NOVIT DI TV2000TRA PAPA FRANCESCOE UN TALENT CATTOLICO stato presen-

    tato nei giorniscorsi il palin-sesto invernaledi Tv2000, ilcanale genera-lista promossodalla Chiesa italiana e visibile sul digitaleterrestre (canale 28) e su Sky. Nata quin-dici anni fa come Sat2000, la televisioneha visto progressivamente incrementarela sua offerta e il gradimento degli spetta-tori, anche grazie alla messa in onda quo-tidiana della Messa, del rosario dallagrotta di Lourdes e dei momenti pubblicidi papa Francesco. Il 4 ottobre scorso, adesempio, in occasione della maratona te-levisiva in diretta dedicata alla visita delpontefice ad Assisi, Tv2000 ha collezio-nato una media giornaliera del 2,21 percento, con picchi dell8,44, collocandosi

    nella mattinata al quinto posto della clas-sifica delle tv generaliste italiane, subitodopo Rai1, Canale 5, La7 e Rai3.Professionalit ed empatia sono per ildirettore della rete, Dino Boffo, le paroleche spiegano questo successo. Una ricettaispirata proprio da Francesco: Per rac-contare questo Papa spiega Boffo civuole professionalit, che significa nienteimprovvisazione, ripetitivit, ritualit, edempatia, ossia una qualit di mediazionegiornalistica che implica immedesima-zione nello stupore senza cedere alla cor-tigianeria. Un dato fa pensare: noiriceviamo dalle 800 alle 1.200 telefonate algiorno, quasi tutte sul Papa. La gente habisogno di raccontare ci che papa Fran-cesco per s, e questo un segno deitempi.Per questo, allinterno di Nel cuore deigiorni, lunico contenitore della tv ita-

    liana che accompagna i telespettatoritutti i giorni, ininterrottamente, dalle 7alle 22,20, si scelto di potenziare la fa-scia della prima serata, dove la concor-renza pi forte, con alcune novit dirilievo. Il luned va in onda Missioni.Nelle periferie del mondo, il mercoledUna serata diversa, dove autorevoliesponenti del giornalismo e della culturasi confrontano in studio sulla catechesitenuta dal Papa nelludienza della mat-tina, e il venerd Mediterraneo, un ap-puntamento per capire cosa sono, o nonsono, state le cosiddette primaverearabe.Le novit dei prossimi mesi riguardanosoprattutto la musica. Da dicembre par-tir Casa zecchino, un programma incollaborazione con Lo zecchino dOroche racconta a genitori, bambini e nonni

    le canzoni che hanno fatto la storia del-lAntoniano. Mentre un vero e proprio ta-lent cattolico Spazio arcobaleno - LaCanzone di noi: un talent comunitario incui, a partire da gennaio in prima seratagareggeranno in diretta cori parrocchiali,con tanto di prove e scrutinio della giuria.

    il Periscopio di Zeta

    Il furbetti alla Regione Siciliae le cause rinviate al 2019. Ce n per tutti

    In barba alla spending review

    Quando si dice dellItalia a tutti viene in mente subito il Belpaese. E

    verissimo. Poi, accanto alle meraviglie nostrane si trovano anchealtri aspetti meno da incanto, ugualmente tipici di questa nostranazione cos ammirevole, ma al contempo cos contraddittoria.Dal Corriere della sera di gioved della scorsa settimana prendo unpezzullo di Sergio Rizzo, uno che di inchieste ne ha fatte pi di una.

    Assieme al collega Gian Antonio Stella ha collezionato una serie infinitadi cattive gestioni della cosa pubblica da realizzarne pi di un best seller,a cominciare dal famoso La casta uscito nel maggio del 2007.Pensionati milionari nellEldorado Sicilia, questo il titolo del servizioposizionato in una pagina dedicata alla politica, con unapertura suGrillo e Casaleggio. Nelle righe trovo una notizia che per me una novitassoluta. Alla Regione Sicilia la famigerata riforma Dini, quella cheintrodusse il sistema contributivo per tutti, si applicherebbe non dal1996 come accade per i comuni mortali (italiani), ma dal primo gennaio2004. Otto anni dopo, il calcolo fin troppo semplice. Otto anni in pi disistema del calcolo della pensione non sui contributi effettivamenteversati, ma sulla retribuzione percepita. Un evidente vantaggio per chi selo pu permettere, grazie a norme locali ad hoc, mi verrebbe da pensare.Privilegi di casta, in una valle di lacrime, aggiunge il giornalista del

    Corsera. Ho pi volte raccontato della Sicilia,anche in questo spazio. Mi capitato di recente,dopo lennesima puntata in quella terrameravigliosa dove trovo gente stupenda che siarrabatta in uneconomia lasciata molto allosbando. Eppure, davanti a difficolt enormi, c

    chi non esita a trovare stratagemmi perarricchirsi e arricchire gli amici degliamici, in barba al senso dello Stato ealla spending rewiew.Ce n anche per noi. Non soloquestione di Meridione, e cimancherebbe altro. questione di

    senso della misura e dellaresponsabilit. Un mio amico avvocato,col quale mi sono incontrato qualchegiorno fa, mi ha raccontato di una suarecente causa civile. Si tratta di unappello presso la Corte di Bologna.Ludienza si tenuta in questo mese diottobre. C stato subito il rinvio. Mi stata posta la fatidica domanda retorica:Quando pensi sia stata fissata la nuovaudienza?. Visto il tono, ho sparato alto.Nel dicembre 2015, ho detto convinto

    di esagerare. Febbraio 2019. Siamo stati rinviatial 2019!.Non so se vale la pena aggiungere altro. Fralaltro la causa non neppure banale, per icontendenti, e un rinvio di sei anni si commentada solo. Un dato certissimo: abbiamo moltastrada ancora a percorrere. Tutti quanti. (813)

    FOTO

    ARCHIVIO SIR

    Kaunas si gioca Lituania-Bosnia-Erzegovina: il minuto23 della ripresa: il tempo giusto

    per scrivere la storia, per lo menoquella calcistica, della ex Repubblica

    jugoslava. Lattaccante Vedad Ibievi,classe 1984, in forza allo Stoccarda,insacca dopo un bello spunto di EdinDeko, stella del Manchester City,forse il giocatore pi rappresentativodella squadra e uno dei pochissiminato e cresciuto a Sarajevo. Pallaservita su un piatto dargento e gol chevale vittoria e qualificazione. Lanazionale della Bosnia-Erzegovina

    stacca il biglietto per i mondiali dicalcio e vola in Brasile. Poco pi di tremilioni di abitanti, il Paese balcanicodalla serata di marted 15 ottobre nellolimpo del calcio internazionale.Sarajevo, la capitale martoriata da unassedio durato 4 anni, unapolveriera, s, ma questa volta scoppiadi gioia.

    Un mosaico ricomposto? I focolai nonsono quelli delle bombe cadute aterra, ma i fumogeni dei tifosi chefanno caroselli in centro, i botti nonsono le granate lanciate dal monteIgman, da dove sparavano i cecchiniche assediavano la citt, ma i petardifatti esplodere in segno di vittoria. Ldove non arrivano gli accordi di pacedi Dayton, arriva lo sport,

    sembrerebbe dire il popolo bosniaco-erzegovese diviso, per volereinternazionale, in due entitpressoch pulite etnicamente (e dovenon tutti, probabilmente, avranno

    esultato alla stessa

    maniera). Questa la storia calcistica diun gruppo digiovani campioncinisimbolo di unriscatto, anche

    sociale, di unintera generazione, e diun intero popolo. Una nazionale cherappresenta un piccolo mosaicomultietnico come era la Bosnia primadella guerra, quando venne lacerata eframmentata dallodio etnico ereligioso. Certo che la cavalcatavincente dei gialloblu balcanici - laBosnia-Erzegovina si qualificataarrivando prima nel girone G - fruttoanche dei buoni rapporti in seno allacompagine guidata da mister SafetSui, ex giocatore di quellaJugoslavia che molti ricordano anchecome il Brasile dEuropa, dove

    militano giocatori appartenenti ai trepopoli costituenti: serbo-bosniaci,bosgnacchi (bosniaci di fedemusulmana,ndr), croato-bosniaci. la generazione dei giovani con doppiopassaporto, quelli che la guerra nonlhanno vissuta direttamente poichfigli della diaspora che li ha visticrescere, anche calcisticamente,lontano dai Balcani. Lussemburgo,Svizzera, Nord Europa alcuni degliStati che li hanno ospitati ormai pi di20 anni fa. Zingari del calcio, chehanno trovato ospitalit anche nelcampionato italiano: Lulic e Pjanic,tanto per fare due nomi, sulle riveopposte del Tevere, di Mostar il primo,nato a Tuzla laltro. Al loro fiancoanche il 31enne Zvjezdan Misimovi,nato in Germania da genitori serbo-

    bosniaci, e con una lunga militanza indiverse squadre della Bundesliga.

    Voci dalla diaspora.La qualificazionemondiale - dichiara allagenzia Sir

    Fatima Neimarlija, responsabile della

    Comunit di Bosnia-Erzegovina aRoma - un fatto che va oltre lo sport.Si tratta di una Nazionale multietnica,multireligiosa e giovane. Ragazzi chevivono allestero da molti anni, ma chesi sentono legati al loro Paese e aquella societ. Un particolare che hafatto gioire anche i bosniaci delladiaspora, sparsi per il mondo.Senzaltro - ammette Neimarlija -poich la maggior parte dei giocatori cresciuta in altri Paesi. Il fatto chequesti ragazzi abbiano voluto vestirela casacca bosniaca un segno diunione e riconciliazione. Un fattopositivo di questi giovani calciatoriche, pur vivendo lontani dal loro Paesedorigine, hanno voluto esprimereaffetto e vicinanza ai loro coetanei diBosnia-Erzegovina. Il risultatosportivo sia di esempio anche in altri

    settori della societ e aiuti lunit delPaese, laugurio di monsignor IvoTomasevic, segretario generale dellaConferenza episcopale di Bosnia-Erzegovina (Bkbih), che vede nelrisultato sportivo un importanteesempio da esportare in altri settoridel vivere civile: Spero che pian pianosi possa costruire una vera unit nonsolo nel campo sportivo, ma anche inquello sociale e politico. Lo sport ci hainsegnato oggi che possibile unabuona unione tra i diversi popoli dellaBosnia-Erzegovina. Si conclusomarted, intanto, il primo censimentodal dopoguerra (lultimo si tenne nel1991) della popolazione del Paese.La speranza - commentaFatima Neimarlija - che tutti viabbiano aderito. Per poter camminare

    insieme con la grande famigliaeuropea a cui la Bosnia-Erzegovinaappartiene, bisogna sapere quantisiamo.

    Michela Mosconi

    A

    Un passaportoper lunit

    nazionale

    BOSNIA-ERZEGOVINAQUALIFICAZIONE AI MONDIALIDalle macerie del conflittoalla storica qualificazione

    per Brasile 2014.Una nazione che cercala rinascitadopo la guerra degli anni 90

    SARAJEVO, 15 OTTOBRE: TIFOSI DELLA NAZIONALE

    DELLA BOSNIA-ERZEGOVINA IN FESTA

    PER LA QUALIFICAZIONE AI MONDIALI DI CALCIO (FOTO AFP/SIR)

  • 7/22/2019 Corriere Cesenate 39-2013

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    Gioved 24 ottobre 201312 Cesena

    Convegno"Presi nella rete"

    La Fondazione Opera Don Dino, incollaborazione con la scuola "Anna Frank" diCesena, organizza il seminario "Presi nellaRete: limpatto del Web sullo sviluppo esulleducazione". Levento, aperto a tutti, siterr mercoled 6 novembre alle 20,30 presso la

    scuola "Tito Maccio Plauto" di Cesena. Relatore Elvis Mazzoni, ricercatore del dipartimento dipsicologia. Per inormazioni: 0547 21592.

    envenuti al futuro: questo ilmessaggio di Francesco Amadoriin occasione dellinaugurazioneufficiale della rotonda Ponte di

    Ferro. Per il sindaco Lucchi, le autorit e igiornalisti intervenuti luned 21 ottobre stata loccasione di scoprire dallinterno

    il complesso microcosmo sempre piautosostenibile che lazienda avicola staallestendo nel suo nuovo stabilimentoAvicoop, aperto gi da alcuni anni, matuttora work in progress. Quaranta i

    B

    Amadori, soluzionicontro il traffico pesante

    Gi attivo un polo di recupero energetico da 14 megawatt

    milioni di euro investiti finora, altri 200 siaggiungeranno nei prossimi cinque anni.Importante innanzitutto limpatto sullaviabilit locale: la rotonda Ponte di Ferro,oltre a regolare il traffico su via SanVittore, apre un nuovo ingresso per lafabbrica, convogliandovi i 70 camion che

    ogni giorno erano costretti a transitareper il centro urbano. Amadori realizzersu via del Rio, dove si affacciava il vecchioingresso, una pista ciclabile e una fasciaverde di mitigazione.

    Sempre Amadori realizzer, donandolopoi al Comune, il parco pubblico di15mila metri quadri prospiciente lapropriet, che andr ad alleggerire lepressioni ambientali dovute allapresenza dello stabilimento industriale.Luned il sindaco Paolo Lucchi eFrancesco Amadori hanno piantato ilprimo albero.Allinterno della fabbrica, della qualealcuni settori sono gi stati aperti, sonotanti gli interventi per ridurre gli sprechi.Gi attivo il nuovo polo energetico da 14

    Megawatt, di cui addirittura la metprodotti da due cogeneratori cherecuperano lenergia dispersa dai dueimpianti principali. Entro il 2014 sarattivo anche un biodigestore anaerobicoche, dalle acque di lavorazione depurate,otterr biogas per alimentare un ulteriorecogeneratore da 1 Megawatt. In parolepovere, met dellenergia necessaria allafabbrica sar autoprodotta, riducendo leemissioni di anidride carbonica di circa10mila tonnellate lanno.Infine, il nuovo settore, dove dal 2014saranno lavorate le farine proteiche e igrassi per pet-food e i fertilizzanti, avruna portata tripla rispetto a quelleconvenzionali e un risparmio energeticodel 30 per cento."C un grande valore in tutto questo - haaffermato il sindaco Lucchi -: circa 3000

    famiglie di cesenati trovano dignit esperanza nel lavoro offerto in tempo dicrisi da unazienda radicata nel territorioche non fuggita come tante altre".

    Francesco Zamagni

    A piedi col "Messa feet"Prendendo spunto dal Piedibus, il servi-

    zio di accompagnamento dei bambini ascuola, la parrocchia di San Bartolo pro-pone il "Messa feet", analoga possibilit,ma per andare a messa.Si parte domenica 27 ottobre per la mes-sa delle 11. A coordinarlo sono le cate-chiste Silvia Bondanini e Sabrina Nun-ziatini."Ci siamo accorti - spiega Silvia - che di-versi bambini verrebbero a messa, ma igenitori non possono, o non vogliono,accompagnarli. Per questo organizziamoil servizio di accompagnamento tramitedue linee del Messa feetcon tre fermateper ogni linea. Naturalmente chiediamoil coinvolgimento di altri adulti, magarianche dei nonni, cos da poter creare unbel gruppo. Labbiamo pensato per ibambini delle elementari, ma ben ven-gano anche i ragazzini delle medie se c

    la richiesta".

    La linea 1 delMessa feetparte da via Pia-ve, angolo via Emilia, alle 10,30. Le suc-cessive fermate sono in Corte Botticelli(davanti ex Blockbuster) alle 10,40 e da-vanti alla Farmacia Santini alle 10,50. Laseconda linea parte da via Cairoli 270 al-le 10,30. Per proseguire con la secondatappa alle 10,40 in via Fornaci di fronteallufficio di collocamento. Ultima fer-mata alle 10,50 davanti al panificio Bo-sello."Crediamo che in questo modo - conti-nua la catechista - anche i genitori pos-sano sentirsi motivati e partecipare allamessa accompagnando i figli in questaesperienza divertente. Ad ogni modo al-le 11,45 li aspettiamo per riportare i bam-bini a casa: cos come il Piedibus, anchenelMessa feetil ritorno a cura delle fa-miglie".

    Per il momento la proposta di unMes-sa feetal mese: ma se a San Bartolo il par-roco don Agostino Galassi e le catechistehanno riscontri positivi, e laiuto di altriadulti, il servizio potrebbe essere estesoa tutte le domeniche.

    Cristiano Riciputi

    Alpini

    Per non dimenticare

    i morti in Russia

    Era il 1943, nello specifico il mese digennaio, quando si tennero le battaglieconclusive sul ronte russo durante laseconda guerra mondiale. LItalia avevail proprio corpo di spedizione, lArmir,per un totale di 230mila uomini. Lamet di questi non torn e la maggior

    parte dei soldati aceva parte didivisioni alpine.Per ricordare questi tragici atti, lasezione di Cesena dellAssociazionenazionale alpini organizza, perdomenica 27 ottobre, una cerimonia.Alle 14,30, nella basilica di Santa Mariadel Monte a Cesena, saranno benedetti e

    accesi tre ceri che rappresentano,simbolicamente, le tre Divisioni alpineJulia, Cuneense e Tridentina,protagoniste di quella tragicaesperienza. I ceri saranno portati apiedi fino alla Maest della Madonna delCammino, costruita 8 anni a dagliAlpini cesenati lungo il percorso deiGessi."A questo cammino - si legge in unanota degli Alpini - che idealmente tendea unire due realt molto care al cuoredei cesenati, invitata tutta lacittadinanza. Davanti alla Maest si

    terr una riflessione. Gli anziani cheaticano a camminare possonoraggiungere il luogo con lauto".A conclusione gli alpini ofriranno lacaratteristica polenta.

    Iniziativa a San Bartolo per accompagnare i bambini

    Foto Mauro Armuzzi

  • 7/22/2019 Corriere Cesenate 39-2013

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    Gioved 24 ottobre 2013 13Cesena

    Nuova Gronda-Bretella

    Apertura fra un meseMichelangelo Bucci

    uesta volta c la data: 23novembre. Un mese,dunque, e finalmente laGronda-Bretella sar

    percorribile, sgravando dal traffico lapericolosa via Cervese, la stradacesenate con il pi alto tasso diincidentalit. Una volta aperta, gliautomobilisti potranno arrivare in modo indolore alcasello autostradale di Villa Chiaviche dalluscita Stadio-Montefiore della Secante.La scorsa settimana a dare lannuncio stato il sindaco

    Paolo Lucchi. I lavori erano stati congelati nellaprimavera scorsa a causa dei vincoli del patto distabilit. Non appena lo Stato ha sbloccato i fondi, ilcantiere subito ripartito a spron battuto. Il ritardoaccumulato dallopera stato contenuto in 5-6 mesi. Manon tutto sar pronto allapertura. Alcuni lavori minorisono stati rimandati al 2014 (al successivo sblocco difondi del patto di stabilit).Per preparare i residenti del Cervese Sud alla rivoluzionedella viabilit (attesa da una quarantina danni, dato chele prime ipotesi di Gronda sono di poco successive aipiani originali della Secante), mercoled 16 ottobre si tenuto un incontro a SantEgidio, moderato dalpresidente del quartiere, Alberto Comandini, con

    Qlassessore comunale ai lavori pubblici MauraMiserocchi, affiancata dal dirigente Natalino Borghetti, econ lassessore provinciale alla viabilit Marino Montesi,affiancato dal dirigente Leopoldo Raffoni.

    La "Gronda" propriamente detta infatti, dalla rotondaMerzagora sulla via Assano fino allincrocio con viaFaenza a SantEgidio, di competenza comunale.Mentre la cosiddetta Bretella, dal casello di VillaChiaviche a via Cerchia di SantEgidio, stata finanziatadalla Provincia. I due pezzi si uniscono in ununica"Gronda-Bretella" grazie alladeguamento di un lungotratto di via Cerchia di SantEgidio. Si tratta di una stradaad una sola corsia per senso di marcia, ma con unacarreggiata larga ben otto metri (banchine escluse)."Sono stati illustrati ai cittadini - spiega Comandini - levarianti allopera, che hanno comportato leliminazionedei previsti sottopassi di via Chiaviche e via SantAg,sostituiti da rotonde. In questo modo si sono ridotti i

    costi mentre, con due nuovi accessi, lopera potrdrenare ulteriore traffico".Qualche preoccupazione emersa tra i residenti pivicini alla Gronda-Bretella per la mancata installazione

    delle barriere fonoassorbenti: "Ci stato assicurato -aggiunge il presidente di quartiere - che sarannomontate nel 2014, assieme alle opere di finituramancanti, dalla piantumazione di alberi alle finituredella pista ciclabile fino al manto di usura".Un pezzo rester comunque solo sulla carta, propriocome accaduto per la Secante. Alla Secante mancaancora il lotto zero verso Diegaro. Alla Gronda-Bretella laparte sud della Bretella vera e propria, dalla via Cerchiadi SantEgidio fino al curvone di via Assano, allaltezzadel cinema Aladdin. Questultimo pezzo sar realizzatoin un futuro prossimo, bilancio permettendo: "Ci hannospiegato che prima dei prossimi 10-15 anni non se neparler nemmeno", ha concluso Comandini.

    Dovrebbe essere operativa dal 23 novembre

    Larteria sgraver il trafficodella via Cervese nelle zonedi SantEgidio e VillachiavicheIl cantiere ha avuto un ritardodi sei mesi

    Cesena | Ragionieri si ritrovano a 40 anni dal diplomaDiplomatisi nel luglio del 1973 aRagioneria, domenica scorsa i"ragazzi" della 5 B si sono ritrovatiper un pranzo al ristorante VillaMami a Roversano. Fin dallinizio sisono ritrovati con cadenzaquinquennale ma, dal 2008, ilritrovo diventato annuale.Domenica scorsa hanno partecipatoalla rimpatriata (prima fila dasinistra a destra) Costante Amadori,Mauro Collini, Paola Rizzi, GigliolaMazzotti, Mariangela Boschi, ElviaPracucci; seconda fila: MaurizioSaiani, Aldo Casavecchia, NovellaAngelini, Anna Gardini, BrunoGiorgini, Maurizio Sirri, GastoneGherardi, Donatella Angelini; terzafila: Jader Zamagna, Marco Chiesa,Nevio Rossi, Werther Maroni,Roberto Fabroccini, MassimoMaestri, Mauro Pieri.

    Tre zone con il limitedei 30 km/ora

    Sono state appena istituite trenuove zone 30, con le qualiprosegue il programma diriorganizzazione e messa insicurezza delle aree residenziali delterritorio comunale. Dora in poi sidovr osservare il limite di velocitdei 30 km allora: nel tratto di viaRoversano compreso fra la rotondadel Ponte Vecchio e la curva su cuisi affacciano un ristorante, unvivaio e laccesso al Parco delfiume Savio; sulla via Pietro Turchi;sulle strade residenziali dellarea

    compresa fra il parco Frutipapalinae le scuole di via Anna Frank, aSant' Egidio. Qui le stradeinteressate sono: via Anna Frankallintersezione con Via Cervese; viaSana, via Brisighella, viaMontefiore, via Fusignano.

  • 7/22/2019 Corriere Cesenate 39-2013

    14/24

    Gioved 24 ottobre 201314 Cesena

    In settembre tre ragazze cesenati hanno fatto unesperienza in Tanzania

    Claudia Amadori:"Abbiamo fatto lezioniin inglese a bambinie ragazzini dai 6 ai 14 annipresso il villaggiodi Gwandummehhi"

    Giusy Riciputi

    osa spinge tre ragazze poco piche ventenni in una missione

    sperduta in Africa per tresettimane lontane da comodit evita mondana? Lo abbiamo chiesto aClaudia Amadori della parrocchia di SanPaolo che, assieme alle amiche LuciaPatone e Ambra Bianchi, partita il 30agosto scorso per il nord della Tanzania,nel distretto di Mbulu."Volevamo arricchirci di consapevolezzanei confronti di chi ha molto meno dinoi - esordisce Claudia - e andare inAfrica a vivere unesperienza in missione sempre stato un nostro sogno.Abbiamo gi esperienza in merito alvolontariato: sono capo scout nelgruppo del Cesena VI, Lucia impegnata con i disabili e Ambra sioccupa di ippoterapia".E stata la voglia di rendersi utili in altricontesti al di fuori della societ

    occidentale la molla che ha fatto scattarealle tre ragazze la voglia di prestareservizio nel villaggio Gwandummehhi:"Ci siamo appoggiate alla associazioneAkap-Karibuni di Rimini. Il progettodellassociazione quello di seguire nelvillaggio la scuola dove ci sono ragazzidai 6 ai 14 anni per la primaria e dai 14ai 22 per la scuola secondaria per untotale di circa 120 alunni".Una volta giunte a destinazione le trecesenati, che hanno sostenutopersonalmente le spese del viaggioaereo, si sono trovate di fronte a una

    C

    Nel cuore dellAfricarealt totalmente diversa da quella a cuisono abituate. "I bambini pi piccolihanno cominciato ad accarezzareinsistentemente i miei capelli biondi -continua Claudia - e sono rimastiincuriositi dal colore chiaro della pelle,ma durante le lezioni hanno sempredimostrato interesse e disciplina. Ilnostro compito nella scuola primaria stato quello di appoggio per la linguainglese utilizzando materiale interattivo.Per la scuola secondaria abbiamo datosostegno ai