corriere cesenate 22-2015

25
Giovedì 11 giugno 2015 anno XLVIII (nuova serie) numero 22 euro 1,20 22 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Cesena 20 Una rassegna con i migliori maestri d’organo Cesena 13 Campo Emmaus Festa col vescovo e nuovo sito Gambettola 16 Gli clonano il bancomat e perde 3mila euro Cesena 12 Quoziente famiglia Il Consiglio ha detto “sì” Giovani fra gli anziani Editoriale Una stagione nuova? di Francesco Zanotti La casa per anziani “Opera Don Baronio” è una struttura aperta. Aperta ai familiari degli ospiti, ai volontari delle parrocchie, agli scout, agli stu- denti. Sì, anche agli studenti, come testimonia il progetto realizzato con il liceo delle Scienze Umane “Immacolata” di Cesena che prevede visite degli studenti presso la casa protetta. Momenti di confronto, di aiuto re- ciproco, di laboratori manuali per annullare anche grandi differenze di età, fino a 80 anni. Il direttore della struttura, Luca Brasini, ha raccolto il testimone passatogli dall’indimenticato Francesco Acerbi. E quando si parla di anziani, non si possono dimenticare le tante “ba- danti” straniere che sono d’aiuto nelle famiglie. Primo piano alle pagg. 4-5 Papa a Sarajevo 9 La giornata del Pontefice in Bosnia L e parole e gli inviti alla pace di papa Francesco, sabato 6 giugno, in visita nel Paese oltre l’Adriatico a vent’anni dalla guerra Vita della Diocesi 8 Famiglia e vita consacrata, percorsi vicini Torna la Festa della Famiglia diocesana Vita della Diocesi 7 D al 20 al 24 giugno, nei giorni delle celebrazio- ni del patrono San Giovan- ni. Numerosi gli eventi, in centro a Cesena A mpi stralci della rifles- sione del vescovo Dou- glas in occasione del pel- legrinaggio all’abbazia del Monte, il 31 maggio F amiglia sempre al centro. Per fortuna, mi verrebbe da dire da un lato, per disgrazia dall’altro. Altri si limiterebbero ad affermare “l’importante è che se ne parli”. Purtroppo, spesso negli ultimi tempi, di famiglia si discute a sproposito definendola con situazioni ch non le sono neppure lontane parenti. “Famiglia di qua, famiglia di là, famiglia strattonata da tutte le parti”, abbiamo scritto infinite volte su queste colonne. Ma non basta, certamente. Quindi, torniamo in argomento, nel nostro piccolo. “La complementarietà tra l’uomo e la donna, vertice della creazione divina, è sempre più messa in questione dalla cosiddetta ideologia del genere, in nome di una società più libera e più giusta”. Sono parole di papa Francesco. Le ha pronunciate lunedì scorso ricevendo in udienza i vescovi del Porto Rico. Parole poco riprese dai grandi network, come accade di frequente quando il Santo Padre tocca argomenti scottanti come questo. Eppure di “colonizzazioni ideologiche” Bergoglio ha parlato in diverse occasioni. Una delle più recenti è stata l’apertura dell’Assemblea della Cei, a Roma, il 18 maggio scorso. Temi sempre silenziati, troppo scottanti e poco politicamente corretti per essere trattati dai grandi mass media che in più occasioni “sfruttano” Francesco per fargli dire ciò che alcuni desiderano sentirsi dire. Pare avere lo stesso destino anche la manifestazione che si terrà a Roma sabato 20 giugno (cfr pag. 11). Una giornata nata “dalla richiesta di aiuto di milioni di famiglie, dal loro disagio”, come hanno chiarito gli organizzatori nel corso della conferenza stampa di presentazione tenutasi lunedì scorso nella capitale. Una discesa in piazza di “tipo propositivo, che vuole esprimere la bellezza della famiglia, non è contro nessuno, non è assolutamente contro gli omosessuali”. In ambito locale, lo avevamo annotato due settimane fa, registriamo l’approvazione avvenuta otto giorni orsono, in Consiglio comunale, del “Quoziente Cesena con fattore famiglia” (cfr pag. 12). Una bella novità con la quale ora ci si dovrà confrontare. In favore delle famiglie numerose ogni componente “sarà pesato” in maniera crescente. Un modo concreto di dare attuazione al dettato costituzionale dell’articolo 31. Registriamo anche, soprattutto perché non scontato, l’ampia maggioranza a sostegno della proposta giunta dai banchi dell’opposizione guidata da Stefano Spinelli e Gilberto Zoffoli. Un importante incoraggiamento per la famiglia: da adesso viene riconosciuta per ciò che è e vale. Un forte segnale in controtendenza che può aprire una stagione nuova. Progetto nella casa protetta “Don Baronio” di Cesena Famiglie in piazza sabato 20 giugno a Roma Attualità 3 e 11 A proposito di ideologia Gender: “La manifesta- zione nasce dalla richiesta di aiuto delle famiglie, dal loro disagio” I RAGAZZI DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE “IMMACOLATA” DI CESENA PER DUE MATTINE SI SONO RECATI AL “DON BARONIO” . “NON CREDEVANO CHE TRASCORRERE DEL TEMPO CON GLI ANZIANI POTESSE ARRICCHIRLI COSÌ TANTO”, HA COMMENTATO LA PRESIDE REGINA DI ATTANASIO

Upload: settimanale-corriere-cesenate

Post on 07-Nov-2015

188 views

Category:

Documents


2 download

DESCRIPTION

Corriere Cesenate di giovedì 11 giugno 2015

TRANSCRIPT

  • Gioved 11 giugno 2015Gioved 11 giugno 2015anno XLVIII (nuova serie)numero 22 euro 1,20

    22Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

    Cesena 20Una rassegna con i migliorimaestri dorgano

    Cesena 13Campo EmmausFesta col vescovoe nuovo sito

    Gambettola 16Gli clonanoil bancomate perde 3mila euro

    Cesena 12Quoziente famigliaIl Consiglioha detto s

    Giovani fra gli anziani

    EditorialeUna stagione nuova?di Francesco Zanotti

    La casa per anziani Opera Don Baronio una struttura aperta. Apertaai familiari degli ospiti, ai volontari delle parrocchie, agli scout, agli stu-denti. S, anche agli studenti, come testimonia il progetto realizzato conil liceo delle Scienze Umane Immacolata di Cesena che prevede visitedegli studenti presso la casa protetta. Momenti di confronto, di aiuto re-ciproco, di laboratori manuali per annullare anche grandi differenze diet, fino a 80 anni. Il direttore della struttura, Luca Brasini, ha raccoltoil testimone passatogli dallindimenticato Francesco Acerbi.E quando si parla di anziani, non si possono dimenticare le tante ba-danti straniere che sono daiuto nelle famiglie.

    Primo piano alle pagg. 4-5

    Papa a Sarajevo 9La giornatadel Ponteficein Bosnia

    Le parole e gli inviti allapace di papa Francesco,sabato 6 giugno, in visitanel Paese oltre lAdriaticoa ventanni dalla guerra

    Vita della Diocesi 8 Famigliae vita consacrata,percorsi vicini

    Torna la Festadella Famigliadiocesana

    Vita della Diocesi 7

    Dal 20 al 24 giugno, neigiorni delle celebrazio-ni del patrono San Giovan-ni. Numerosi gli eventi, incentro a Cesena

    Ampi stralci della rifles-sione del vescovo Dou-glas in occasione del pel-legrinaggio allabbazia delMonte, il 31 maggio

    Famiglia sempre al centro. Per fortuna, miverrebbe da dire da un lato, per disgraziadallaltro. Altri si limiterebbero adaffermare limportante che se ne parli.Purtroppo, spesso negli ultimi tempi, difamiglia si discute a sproposito definendolacon situazioni ch non le sono neppurelontane parenti.Famiglia di qua, famiglia di l, famigliastrattonata da tutte le parti, abbiamo scrittoinfinite volte su queste colonne. Ma nonbasta, certamente. Quindi, torniamo inargomento, nel nostro piccolo. Lacomplementariet tra luomo e la donna,vertice della creazione divina, sempre pimessa in questione dalla cosiddetta ideologiadel genere, in nome di una societ pi libera epi giusta. Sono parole di papa Francesco. Leha pronunciate luned scorso ricevendo inudienza i vescovi del Porto Rico. Parole pocoriprese dai grandi network, come accade difrequente quando il Santo Padre toccaargomenti scottanti come questo.Eppure di colonizzazioni ideologicheBergoglio ha parlato in diverse occasioni. Unadelle pi recenti stata laperturadellAssemblea della Cei, a Roma, il 18 maggioscorso. Temi sempre silenziati, tropposcottanti e poco politicamente corretti peressere trattati dai grandi mass media che inpi occasioni sfruttano Francesco per farglidire ci che alcuni desiderano sentirsi dire.Pare avere lo stesso destino anche lamanifestazione che si terr a Roma sabato 20giugno (cfr pag. 11). Una giornata nata dallarichiesta di aiuto di milioni di famiglie, dalloro disagio, come hanno chiarito gliorganizzatori nel corso della conferenzastampa di presentazione tenutasi lunedscorso nella capitale. Una discesa in piazza ditipo propositivo, che vuole esprimere labellezza della famiglia, non contro nessuno,non assolutamente contro gli omosessuali.In ambito locale, lo avevamo annotato duesettimane fa, registriamo lapprovazioneavvenuta otto giorni orsono, in Consigliocomunale, del Quoziente Cesena con fattorefamiglia (cfr pag. 12). Una bella novit con laquale ora ci si dovr confrontare. In favoredelle famiglie numerose ogni componentesar pesato in maniera crescente. Un modoconcreto di dare attuazione al dettatocostituzionale dellarticolo 31.Registriamo anche, soprattutto perch nonscontato, lampia maggioranza a sostegnodella proposta giunta dai banchidellopposizione guidata da Stefano Spinelli eGilberto Zoffoli. Un importanteincoraggiamento per la famiglia: da adessoviene riconosciuta per ci che e vale. Unforte segnale in controtendenza che puaprire una stagione nuova.

    Progetto nella casa protetta Don Baronio di Cesena

    Famiglie in piazzasabato 20 giugnoa Roma

    Attualit 3 e 11

    Aproposito di ideologiaGender: La manifesta-zione nasce dalla richiestadi aiuto delle famiglie, dalloro disagio

    I RAGAZZI DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE IMMACOLATA DI CESENAPER DUE MATTINE SI SONO RECATI AL DON BARONIO .NON CREDEVANO CHE TRASCORRERE DEL TEMPO CON GLI ANZIANIPOTESSE ARRICCHIRLI COS TANTO, HA COMMENTATO LA PRESIDE REGINA DI ATTANASIO

  • Gioved 18 giugno alle 21Cinema Eliseo Cesena - ingresso 3,50 euro

    in apertura, saluto di S.E. monsignor Douglas Regattierivescovo di Cesena-Sarsina

    e video di Giovanni Paolo II a Cesena (1986)

  • Gioved 11 giugno 2015 3Opinioni

    Dove sono finiti gli elettori italiani?ignora mia, mi si ristretta la democrazia. Sefosse un golfino di lana, la democrazia italianasarebbe scesa dalla Large alla Small, nonostantetutti gli accorgimenti possibili:

    dallammorbidente delle promesse elettorali allo sbiancantedei populismi. Fuor di metafora, il voto delle Regionali harimesso in discussione gli equilibri generali: ha interrotto lacorsa di Matteo Renzi, ha rafforzato la posizione della Leganel campo del centrodestra, ha temporaneamenterianimato una Forza Italia in declino, ha confermato (senzasfondamenti) il ruolo di opposizione dei Cinquestelle, hainchiodato ai loro numeri di semplice testimonianza FratellidItalia e Area Popolare. Ma soprattutto ha sancito che lamet degli aventi diritto, un esercito di dieci milioni diitaliani, questa volta ha preferito restare a casa. E nontrattandosi nemmeno di una giornata da trascorrere almare, non si pu neppure invocare leffetto vacanze. Laverit che gli italiani sono profondamente disillusi.Solo qualche tempo fa abbiamo messo in guardia dai rischidi una scarsa affluenza alle urne se applicata allItalicum. Lanuova legge elettorale, infatti, grazie ai suoi meccanismipremiali, consente a una forza politica di fare il pieno deideputati (premio di maggioranza) pur avendo conseguitouna maggioranza relativa molto bassa. Fatta questaconsiderazione, suggerivamo ai partiti di concentrarsi sulrecupero di consensi alla propria parte politica,spendendosi in una grande campagna controlastensionismo. Magari adoperandosi con lungimiranza sulfronte dei programmi e delle candidature. I primi dadelineare nel rispetto delle domande di buongoverno, isecondi da scegliere nel rispetto delle competenze edellonorabilit personale. Sappiamo com andata: iprogrammi sono rimasti in secondo piano e i candidati sonostati scelti con meccanismi raffazzonati. La polemica sugliimpresentabili denunciati dalla Commissione Antimafia stata solo il colpo di grazia. In ogni caso le forze politiche,pensando di esorcizzare il problema e di massimizzare irisultati, non si sono spese neppure nellinvito al voto comeesercizio democratico. Forse hanno temuto di denunciare lapropria debolezza, ma parlamenti e governi regionali elettida poco pi della met degli elettori, dovrebbero farli

    S

    Elezioni regionali

    non solo ai credenti, sul pericolo di questaegemonia ideologica che, come un fiumedai molti affluenti, tende a distendersi sututti gli aspetti della vita sociale, dallascuola alla famiglia, dalla societ civile allapolitica.Il richiamo forte e chiaro di papa Bergoglioagli intellettuali, il 15 aprile 2015 a piazzaSan Pietro, in tal senso emblematico:occorre infatti un supplemento diriflessione critica, in grado dicontrobattere a questo attacco virulento,immaginando nuovi modi per ridire comela libert di pensiero, specie su temi cosnevralgici, sia necessaria al fine di favorireuna societ pi libera e pi giusta. Lapreoccupazione del Pontefice si inoltrerivolta in quel medesimo intervento allepossibili motivazioni che hanno spinto imodelli ideologici del gender a svilupparsicos rapidamente. Forse - nota il Pontefice- la difficolt a impostare le relazioni fra isessi, nel rispetto delle differenze, a crearequel clima di frustrazione e dirassegnazione, su cui si insinuato quellaconfusione, quello sbaglio della mente.Gli fanno eco i tanti accorati appelli delcardinale Bagnasco, presidente della Cei,che non manca, ormai da anni, diargomentare razionalmente sulle cause diquesto disastro ideologico, ponendo inatto, in positivo, le motivazioni che devonoessere messe in campo per un risvegliodelle coscienze, cos da proporreunalternativa credibile a questadrammatica perdita di senso dellumano.Lattenzione del cardinale principalmente rivolta alla nuovegenerazioni, che nella scuola cercanopunti fermi per la loro formazione e che alcontrario trovano in essa insegnamentiche minano al profondo la loro crescitaidentitaria, che passa anche attraversolaccettazione consapevole della propriasessualit. Reagire doveroso e possibile,- ha detto di recente nella prolusione del23 marzo - basta essere vigili, senzalasciarsi intimidire da nessuno, perch ildiritto di educare i figli nessuna autoritscolastica, legge o istituzione politica pupretendere di usurparlo. Con la medesima passione civile si espresso in questo periodo monsignorNunzio Galantino, segretario generaledella Cei, che fa appello al mondocattolico, ma non solo, richiamando aldovere sociale di contrasto a questa derivaculturale con le armi dellargomentazionee del confronto, senza inutilicontrapposizioni ideologiche, ma con laconsapevolezza che la bipolarit sessuale,che i bambini sperimentano soprattutto infamiglia tramite le figure genitoriali, undato sancito dalla nostra Cartacostituzionale. Contrapporsi alle teorie delgender in fondo un altro modo percontrastare quel pensiero debole che tuttoavvolge e che pu diventare un pericolosogerme per una malattia sociale dai danniincalcolabili.

    Paola Ricci Sindoni

    Chiesa e gender. Chi teme la verit?

    tremare. Purtroppo non accadr, infatti la politica ha tali doti di cinismo dainfischiarsene di questi profondi segnali di malessere. In queste ore i politicicanteranno tutti vittoria, mentre noi cittadini ci sentiamo un po menorappresentati. Meno rappresentanza, meno democrazia. Dovrebbero saperlo benegli uomini e le donne della politica, ma fanno finta di niente. A noi, invece,interessa capire cosa sia passato per la mente di quei milioni di italiani che al votohanno certamente rinunciato. Per rispetto nei loro confronti, crediamo che loabbiano fatto consapevolmente, decidendo di restare a guardare. Speriamo, per,che gli studiosi della politica possano darci qualche indicazione pi precisa sullemotivazioni dellastensionismo e soprattutto ci facciano capire chi sono questiitaliani che hanno deciso di restare alla finestra e di prendere le distanze, a modoloro, da chi li governa. Sono in maggioranza moderati, come vanno sostenendo datempo alcuni settori della politica, forse sperando in un futuro recupero diconsensi? Sono semplicemente delusi dalle forme che la politica andataassumendo nella Seconda Repubblica? Non hanno gli strumenti per orientarsi(quasi ci trovassimo in una sorta di condizione di analfabetismo politico edemocratico) in un mondo politico post ideologico? Non credono pi a nulla e anessuno? Sono gli elettori liquidi di una politica liquida in una societ liquida? Per il bene della nostra fragile democrazia, speriamo di ottenere qualche risposta.

    Domenico Delle Foglie

    La professoressa Paola Ricci Sindoni, presidente dellAssociazione Scienza & Vita, fa il punto sullateoria del gender e sullattenzione che la Chiesa cattolica, esperta di umanit, riserva a un tema chemira a mutare lorizzonte antropologico

    La fotografiaSvilirci, ossia annacquare lanostra dignit cristiana, si-gnifica lasciarci intaccare dal-le idolatrie del nostro tempo.A spiegarlo stato il Papa, chenellomelia della Messa per ilCorpus Domini, gioved 4 giu-gno, ha presentato una listadettagliata di tali idolatrie:Lapparire, il consumare, lioal centro di tutto; ma anchelessere competitivi, larrogan-za come atteggiamento vin-cente, il non dover mai am-mettere di avere sbagliato o diavere bisogno. Tutto questo ci svilisce, ci rende cristiani mediocri, tiepidi,insipidi, pagani, ha ammonito Francesco, ricordando che Ges ha versa-to il suo Sangue perch fossimo purificati da tutti i peccati: per non svilirci,guardiamo a Lui, per essere preservati dal rischio della corruzione. Solo co-s, secondo il Papa, sperimenteremo la grazia di una trasformazione: noi ri-marremo sempre poveri peccatori, ma il Sangue di Cristo ci liberer dai no-stri peccati e ci restituir la nostra dignit (foto Sir)

    Costruzione

    a tavolinoLuglio 2004. Lallora cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della congregazione per la dottrinadella fede, inviava una Lettera ai Vescovi della Chiesa cattolica sulla collaborazionedelluomo e della donna nella Chiesa e nel mondo. Ripresentando il quadro magisterialeintorno alla natura relazionale della differenza sessuale fra donna e uomo, il cardinale

    avvertiva lepiscopato di una nuova insidiosa tendenza culturale, quella del gender, volta a scomporrela natura bi-parentale della famiglia, composta da un padre e da una madre, e a presentare un modellonuovo di sessualit polimorfa.Quando ancora le corazzate giornalistiche e massmediatiche ignoravano la questione, la Chiesa era giin allarme, pronta a dire una parola chiara su una dottrina antropologica, preparata a tavolino dagliesperti delle grandi agenzie internazionali, quali lOnu e la Comunit europea, convinti che in talmodo potevano neutralizzarsi le spinte rivendicative del femminismo radicale e favorire lentrata nellospazio pubblico dellequiparazione dellomosessualit alleterosessualit.Si trattava per di presentare allopinione pubblica un prodotto accattivante, alimentato da terminiquale uguale dignit, tolleranza interculturale, uguaglianza sociale, libert individuale, salvo poiimmettere nella legislazione gli elementi scardinanti non tanto, o non solo, dellantropologia cristiana,ma di tutto lumanesimo occidentale.Esperta di umanit, la Chiesa non ha smesso in questo decennio di elaborare la propria propostaculturale, alla luce della sacra Scrittura e del patrimonio del Magistero, sapendo di dover parlare a tutti,

    31

  • Gioved 11 giugno 20154 Primo piano

    La testimonianza di due signore polacche e limpegno dellEngim di Forl-Cesena

    Eva: "Qua ormai c poco lavoro Me ne torno in Polonia". Natascia:"A volte la fatica tanta, ma sonocontenta della retribuzionee del fatto di essere in regolagrazie al contratto"

    n tante famiglie sono diventateuna necessit: parliamo delleassistenti familiari, pi note comebadanti. Per lo pi sono straniere,

    dellest Europa, ma non mancanoanche asiatiche, nordafricane osudamericane. Un mondo variegato ecomplesso, per troppo tempo rimastoai margini della legalit. Oggi inveceesistono tutti gli strumenti necessariper lavorare con contratti regolari. "Ormai anche qua di lavoro se netrova poco. Tanto vale tornare inPolonia". E lapidaria Eva, signorapolacca da alcuni anni in Italia,quando le si chiede come si trova aCesena. "Ho fatto di tutto: lacameriera, laiuto cuoca e poi labadante. Ma ora non mi trovo pibene, lavoro ce n poco e non misento mai tutelata".Non cos per tutte, come confermaunaltra polacca, Natascia. "Sono InItalia dal 1999 e a Cesena dal 2000. Orasto assistendo due signore anziane,due sorelle con grossi problemi disalute. Questa notte una lho dovutacambiare due volte. Il lavoro duro,specie psicologicamente. Molto poidipende dalla gentilezza e dalladisponibilit delle famiglie. Va anchedetto che senza di noi molti nucleifamiliari sarebbero in crisi. Certianziani non vogliono essere ricoveratiin struttura: preferiscono rimanerenella propria casa".Natascia ha regolare contratto epercepisce 900 euro al mese, pi vitto

    I

    La faticadelle badanti

    e alloggio. "Ma mi han detto di donnepolacche o ucraine - dice - chelavorano in nero per 3 o 4 mesi e poitornano a casa. Dicono che le famiglienon hanno i soldi per pagare sia lostipendio, sia i contributi, e a loro vabene cos perch nella nazione diorigine fanno altri lavori e quivengono per arrotondare".Natascia mamma e nonna, vedova, eparte dei soldi li manda a casa. Esostenuta da una fede profonda che lefa superare i momenti pi duri.

    Una badante in genere costa meno delricovero in struttura. Lambiente quello familiare e la persona anzianamantiene le proprie abitudini. Per "badanti" non ci si improvvisa.Lo conferma Giovanni Dosi, direttoredi Engim Forl-Cesena, che tempo faha organizzato un corso di formazionefinanziato dalla Provincia. "Ma ora,con la dismissione delle Province, nonsi sa chi debba occuparsi di questetematiche" spiega il direttore."Aspettiamo il bando dalla Regione,ma il tempo passa e non si muovenulla. Eppure la formazione per leassistenti familiari indispensabile".Il direttore spiega quanto fatto grazieallultimo bando: "Con questi percorsi stato redatto un elenco di personecon capacit e conoscenze acquisitenel settore, utile non solo per i soggettiinteressati, ma anche per le famiglie.Inoltre stato un modo per faremergere il lavoro nero, per eliminareil caporalato e incentivare laregolarizzazione contrattuale di questilavoratori, per la stragrandemaggioranza donne, la cui presenzaallinterno delle famiglie si ormaiconsolidata in citt visto laumentodegli ultraottantenni e degli anzianiche vivono da soli e necessitano diunassistenza domiciliare continua".In tutto sono state coinvolte oltre 400persone tra Forl, Cesena e larea delRubicone. Insomma, resta ancoratanto da migliorare.

    Cristiano Riciputi

    Un progetto che avvicinagiovanie anziani

    "Sono rimasti stupiti. Non credevano chepassare del tempo con gli anziani di unastruttura protetta potesse arricchirli costanto". Regina Di Attanasio, preside delLiceo delle Scienze umane "Immacolata"di Cesena, commenta cos lo stato danimodei ragazzi della quarta classe che per duemattine si sono recati al "Don Baronio" diCesena. "Il progetto - spiega la dirigentescolastica - rientra nelle attivit formativedel nostro percorso di studi. I ragazzi

    hanno modo di vedere da vicino alcunefigure professionali che potrebberorappresentare il loro futuro: psicologi,operatori infermieristici, animatori. Ma lacosa che pi li ha colpiti stato il climadella struttura, il dialogo con gli anziani eil lavoro di squadra degli operatori".I ragazzi hanno socializzato con quelli chepotrebbero essere i loro nonni. Li hannoaiutati nella parte manuale del laboratorio(realizzare dei piccoli bouquet di fiori perun operatore in procinto di sposarsi) e

    soprattutto hanno ascoltato le loro storie. "Agli anziani si illuminano gli occhi -continua la preside - quando si sentonoascoltati dai giovani. Credo che questoprogetto stia portando giovamento sia alLiceo, sia al Don Baronio. A questoproposito un pensiero va allindimenticatodirettore Francesco Acerbi, con il qualeabbiamo iniziato lattivit nel 2013, eallattuale, Luca Brasini, nostro exstudente".

    Cr

  • Gioved 11 giugno 2015 5Primo piano

    Pianeta anziani Luca Brasini da pochi mesi il direttore della struttura cesenate. Una casaprotetta dove aleggia lo spirito del sacerdote e dove la persona messa al centro

    La grande famiglia del Don BaronioCristiano Riciputi

    l cancello chiuso, ma cun pulsante per aprirloanche dallesterno.Percorsa una breve

    salitella si arriva allingressovero e proprio. Anche questoaperto. Lufficio del direttore pochi passi pi in l, nelcorridoio. "Qui facileparlare, siamo una grandefamiglia, non ci sonobarriere. E ci va attribuito inbuona parte alla figura diFrancesco Acerbi del qualeho raccolto il testimone. Eprima ancora, al canonicodon Carlo Baronio". LucaBrasini, 43 anni, direttoredellOpera Don Baronio dallafine dello scorso anno. Esucceduto ad Acerbi, mortoprematuramente, a causa diun male incurabile, poco pidi un anno fa. La strutturacesenate rinomata in tuttoil comprensorio perlaccoglienza nei confrontidegli anziani. "Cerchiamo di ricreare unclima familiare, per quantopossa essere possibile in unricovero, come si diceva unavolta" aggiunge il direttore."Il merito va attribuito adAcerbi, che sapeva daredignit ad ogni persona,ospite, lavoratore ovolontario che fosse".Ma lo stesso Brasini sullastrada giusta. Lo abbiamoseguito durante una delle suevisite ai vari piani del "DonBaronio". Non dimentica unsaluto a nessuno, una battutaverso quegli anziani chestanno allo scherzo. "Quabisogna avere lo spirito delcanonico Carlo Baronio -aggiunge il direttore - ciosaper accogliere il prossimocon le sue sofferenze e le suedifficolt. Lui, quando hainiziato, si occupava dibambini soli, orfani oabbandonati. E, per un verso,molti anziani di oggi nonsono diversi come fragilit". Brasini non nuovo a questotipo di lavoro e si vede chenon un principiante. Per 15anni ha lavorato comecoordinatore pedagogicopresso lAsl di Cesena. Ma hail merito di non essere unburocrate. Al "Don Baronio"sa stare anche in mezzo allepersone, non solo fra lepratiche quotidiane di unagestione alquantocomplicata. Spiega ildirettore: "A volte mi capitadi non riuscire a fare il giro eil giorno successivo me lofanno notare subito:

    I

    "Cumela tan ci pas iir?" Inrealt un punto forte dellanostra struttura laltaprofessionalit deidipendenti. La loro capacitnel relazionarsi con gli ospiti fondamentale. Sono 95 evanno a coprire, con i turni,tutte le 24 ore. Li definisco unesercito buono".

    Quasi cento ospitiIl "Don Baronio" ospita 97anziani, pi 25 nel centrodiurno: questi arrivano almattino e tornano nelleproprie case nel tardopomeriggio. Dei 97 posti, 16sono "non convenzionati"quindi a disposizione dellastruttura. Gli altri 81 sonoconvenzionati, vale a dire che

    gli ospiti sono ammessi inbase alla graduatoria dellAsla livello di distretto, ilCesena-Valsavio. "Rispetto al passato -continua Brasini - sono inaumento le persone nonautosufficienti e quindicresce limpegno sul versantesanitario e assistenziale. Seuna volta gli anziani incarrozzina erano il 10 percento e il 90 eranoabbastanza autonomi, oggi lepercentuali sono quasiinvertite". Il costo giornaliero per ogniospite di circa 90 euro dicui, in regime diconvenzione, 39 a caricodellente pubblico, copertidal "fondo regionale non

    autosufficienza". Fuoriconvenzione il costogiornaliero a caricodellospite di 63 euro. Ladifferenza se la accollalOpera Don Baronio,cercando fondi efinanziamenti. Un porto di mareIl "Don Baronio" uncontinuo via-vai di gente.Familiari, amici e volontarirappresentano una fonte dianimazione delle giornate.Addirittura ci sono familiariche continuano a frequentarela struttura anche quando ilproprio nonno muore."Succede cos, in taluni casi -dice Brasini - in quanto sicreano dei legami particolari.Poi non dobbiamo

    dimenticare i rapporti con leparrocchie, gli scout, leassociazioni e i movimenti.In tanti si danno da fare perfar sentire la propriavicinanza agli anziani. Viverein struttura purappresentare, allinizio, unmomento difficile, ma grazieallaccoglienza le difficoltpossono essere superate".

    Qualit e ProvvidenzaIl direttore definisce elevatala qualit dei servizi. I pastisono preparati dalla cucinainterna e questo garantisce labont di quello che vieneservito. Certo, un appaltoesterno, magari con piattiprecucinati e scaldati sulmomento, garantirebbe unrisparmio, ma lOpera DonBaronio ci tiene a mettere alprimo posto la persona.Insiste il direttore: "A volte laProvvidenza fa davveromiracoli. In passato ci sonostate donazioni che hannopermesso di realizzare serviziinterni, come la lavanderia,oppure di coprire la retta perqualcuno in difficolt. Forse anche grazie a questa fiducianella Provvidenza, magaricon lintercessione delcanonico Baronio, cheriusciamo a mantenere laretta fra le pi basse di tutti,specie in relazione allaqualit dei servizi". Anche il centro diurno vaincontro alle esigenze dellefamiglie. Attivo dal luned alsabato dalle 8 alle 18,permette agli anziani (lamaggior parte non autonoma) di vivere in unambiente protettodedicandosi anche ad attivitmanuali. I 25 posti adisposizione sono quasisempre tutti occupati. Ilcosto di 22 euro al giorno inconvenzione. "La fede e il senso religiosohanno unimportanzanotevole - conclude Brasini -nella nostra struttura. A brevevorremmo fare dei lavori diadeguamento della chiesetta.Dobbiamo ringraziare donEgidio Neri che celebra laMessa durante la settimana,per poi dedicarsi alle case dicura la domenica. Nellanostra struttura, la Messadomenicale viene celebratada padre Giano dellaConsolata. E grazie allasensibilit del vescovoDouglas, che viene spesso atrovare i nostri anziani,abbiamo due suore indianeche si dedicano allassistenzareligiosa".

    Fondazione,il Residenceha un paio di alloggiliberi

    La Fondazione "Don Baronio" gestisce unresidence con 31 appartamenti per personeparzialmente autonome. La caratteristica la disponibilit di un operatore per i casidemergenza e quella per le incombenzequotidiane. Si tratta di una soluzionescelta da persone anziane che preferisconovivere in maniera autonoma pur con lacertezza che, in caso di bisogno, qualcunoc. Al momento vi sono un paio diappartamenti liberi. Nei mesi scorsi vi stato un cambio al

    vertice della Fondazione Don Baronio. IlConsiglio ha eletto presidente Paolo DiMaggio che succede a Roberto Iacuzzi. DiMaggio, gi presidente della "ResidenceDon Baronio" laureato in legge, sposato e padre di tre figli e lavora comefunzionario del Comune di Bagno diRomagna. Fra i suoi hobby, da ricordare la chitarraelettrica, strumento in cui per anni statoil miglior interprete del panoramaregionale.

    In piedi,

    il direttore,

    Luca Brasini

  • Gioved 11 giugno 20156 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dellospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

    Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,SantEgidio, capp. cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale17.00 Capp. ospedale (no sabato)18.00 Cattedrale, Madonna

    delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza

    18.30 San Pietro, SantEgidio,Santa Maria dellaSperanza, Cappuccini,San Bartolo

    19.00 Tipano20.00 San Giovanni Bono,

    Torre del Moro, Gattolino20.30 Villachiaviche, San Pio X

    Sabato e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)15.00 Formignano17.00 Cappella cimitero Cesena,

    Luzzena (1 sabato mese),Bora (2 sabato mese)

    17.30 Santuario del Suffragio18.00 Cattedrale, San Domenico,

    Santuario Addolorata,Convento Cappuccini,Osservanza, Santo Stefano,San Paolo, Diegaro, San Mauro in V., Madonna delle Rose, Torre del Moro, Borello,San Giorgio, San Vittore

    18.30 San Pietro, San Rocco,Case Finali, SantEgidio, Santa Maria della Sper.

    19.00 Osservanza, Villachiaviche,San Bartolo, Ponte Pietra

    19.30 Bulgarn20.00 San Giovanni Bono,

    Bulgaria, Ruffio, Pioppa,Pievesestina, Tipano,Gattolino

    20.30 San Pio X, Martorano,Calisese

    Messe festive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dellAddolorata,

    Cappuccine,Cappella dellospedaleBufalini, Calabrina,Ponte Pietra,Villachiaviche

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro,San Pio X,Santa Maria della Sper.San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,SantEgidio, Calisese,Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

    8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Tipano, San Cristoforo, Gattolino, Roversano

    9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio

    9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dellAddolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

    9.45 Bulgarn10.00 Cattedrale,

    Case Finali, San Pietro,San Rocco, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, Cappuccini,SantEgidio, San Pio X,Carpineta,SantAndrea in B.,

    10.30 Santuario del Suffragio, Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

    Santuario Addolorata,Osservanza, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,

    San Domenico,San Giorgio,San Giovanni Bono, Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna

    delle Rose11.30 Cattedrale, San Pio X,

    Santa Maria dellaSperanza

    17.00 Cappella del cimiteroCappella dellospedale

    18.00 Cattedrale,San Domenico, San Rocco

    18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 Osservanza20.00 San Bartolo, Villachiaviche

    Comuni delcomprensorioBagno di Romagna

    ore 20 (sabato);11,15 / 20San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 17 (sabato);8,30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale Angioloni:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20,30 sabato);Acquapartita: 9Valgianna: 10

    BertinoroSanta Maria Nuova: 9, 11(19 sabato)

    Cesenatico Sabato: ore 16 Villamarina,

    Boschetto;ore 17 San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini;18,30 Valverde;19 Camping Cesenatico;20 Sala

    20,30 Villalta, Santa MariaGoretti21 San Giacomo,Boschetto

    Festivi: 7 San Giacomo,7,30 Valverde,8 Bagnarola, Santa MariaGoretti;8,30 Sala, Boschetto,Cappuccini;9 Valverde;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo,Boschetto, Santa MariaGoretti, Sala;11,15 Bagnarola;16 cimitero urbano;17,30 Cappuccini;18,30 San Giacomo,Valverde, Zadina;21 San Giacomo,Boschetto

    Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio: 9

    Gambettolachiesa SantEgidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17SantAngelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:festivi: 8 / 11,15

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-

    Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

    Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 11,15;Monastero di Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesaSan Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11;Taibo: 10

    Montianoore 20,30 (sabato); 9.Montenovo:ore 18,30 (sabato), 10,30

    RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

    SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 18;Tavolicci: 16 (sabato);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese).

    Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 /11,15Montecoronaro: 9,45;Montecoronaro orat. Ville(al sabato): 16;Alfero: ore 17 (sabato);11,15; Riofreddo: 10Corneto: 11Pereto: 10

    A MESSA DOVE

    Direttore editoriale Piero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore Ernesto Diaco

    Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

    AssociatoallUnioneStampaPeriodicaItaliana

    Testata che fruiscedi contributi di cuiallart. 3 comma 3 dellalegge n. 250 del 7/8/1990

    Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

    DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

    Redazione, Segreteria e Amministrazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812, www.corrierecesenate.itConto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected]

    Abbonamentiannuo ordinario euro 45;sostenitore 70 euro;di amicizia 100 euro;estero (via aerea) 100 euro.

    Settimanale dinformazioneAutorizz. Trib. Forl n. 409, 20/2/68 -Iscrizione al Registro nazionale della stampa n. 4.234

    Editore e ProprietDiocesi di Cesena-Sarsina

    StampaRotopressvia Brecce - 60025 Loreto (Ancona)www.rotoin.it

    Tiratura del numero 21 del 28 maggio 2015: 7.993 copieQuesto numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 17,30 di marted 9 giugno 2015

    Domenica 14 giugno11 Domenica Tempo Ordinario - Anno BEz 17,22-24; Salmo 91; 2Cor 5,6-10;Mc 4,26-34

    Oggi Ges ci dona due parabole doveil protagonista un seme che, conla sua forza, cresce, porta frutto ediventa un grande albero: un invito adaprire la nostra vita al bello, imprevedibilee gratuito, del suo Regno e della suaParola.Ma bisogna avere uno sguardo capace diprofezia come quello del contadino, unosguardo che sa vedere il chicco maturonella spiga anche quando i nostri occhivedono solo terra brulla. In questoperiodo, tempo di verifica dellannopastorale che sta finendo, troppo spesso lenostre considerazioni mettono inevidenza gli aspetti negativi, con lasensazione che il Regno di Dio nonprogredisca. Vorremmo vedere risultati,frutti immediati, convinti che se le cose sifacessero come dico io sicuramenteandrebbero meglio.Ma la buona riuscita dellannuncio nondipende solo da noi, ma soprattutto dallapotenza di Dio!Come il contadino, anche noi gettiamo ilseme nel terreno e, dopo aver fatto lanostra parte, non possiamo pi far nullase non fidarci e attendere. Il contadino sache ci che accade sottoterra non dipendeda lui, ma dalla potenza che abita il seme,

    lo sa senza vedere: nel buio e nelnascondimento sta germogliando la vita.Per questo Ges ci incoraggia adaccogliere e continuare a vivere il Vangelonella nostra vita nonostante le nostredebolezze e i nostri scoraggiamenti, acontinuare a seminare, ad annunciare laParola di Dio, con la fiducia e la certezzache non siamo soli: c Dio con noi. Sia il bene che il male cominciano sempreda un piccolo seme, e poi diventano alberigrandi! Questo ci fa pensare allaresponsabilit racchiusa nei nostri gesti,anche piccoli, gesti di bene che dobbiamocontinuare a fare con fiducia. Come nonricordare i tre semi che papa Francesco ciha invitato a seminare con pazienza eperseveranza nella nostra vita di coppia,nella nostra famiglia, nella comunitparrocchiale e nellambiente di lavoro:permesso, scusa, grazie!Ma nello stesso tempo dobbiamo anchestare attenti a non lasciare che piccolisemi di male (chiacchere, indifferenza,sotterfugi) vengano seminati nella nostravita e nelle nostre abitudini: alliniziosembrano insignificanti e gestibili - nonfaccio male a nessuno se dico che. - mapoi anche loro possono diventare grandialberi. Chiediamo allora al Signorelentusiasmo di continuare ad annunciareil suo Vangelo, certi che attraverso piccoligesti la nostra vita possa aprirsi al bello,inatteso e gratuito, del suo Regno.

    Sabrina e Andrea Delvecchio

    IL GIORNO DEL SIGNORECome il contadino, non possiamo che fidarci e attendere

    luned 15 giugnosan Germana2Cor 6,1-10; Sal 97;Mt 5,38-42

    marted 16santAureliano2 Cor 8,1-9; Sal 145;Mt 5,43-48

    mercoled 17san Ranieri2Cor 9,6-11;Salmo 111;Mt 6,1-6.16-18

    gioved 18santa Marina verg.2Cor 11,1-11;Salmo 110;Mt 6,7-15

    venerd 19san Romualdo2Cor 11,18.21b-30;Salmo 33;Mt 6,19-23

    sabato 20san Ettore2Cor 12,1-10;Salmo 33;Mt 6,24-34

    La Parola di ogni giorno

    NOTIZIARIO DIOCESANONomina: don Renato Serra monsignoreDiventa cos cappellano di papa FrancescoDomenica 7 giugno nel Santuario della Basilica di San Vicino aSarsina, il vescovo, al termine della Messa durante la quale haamministrato la cresima a 16 ragazzi, ha comunicato che ilsanto padre Francesco - con biglietto della Segreteria di Statodatato 30 marzo 2015 - ha annoverato tra i suoi cappellani donRenato Serra che cos diventa monsignor Renato Serra.I fedeli hanno accolto la notizia con un caloroso applausomanifestando a don Renato il loro grande affetto. Con unasimpatica battuta il vescovo, consegnandogli la Bolla dinomina, ha detto: Speriamo che questa Bolla valga pi di tantemedicine per il tuo mal di schiena!. Da luned scorso, infatti,monsignor Serra ricoverato al Toniolo a Bologna perindividuare la cura necessaria per i forti dolori che lo affliggonoda qualche settimana.A don Renato i migliori auguri per una pronta guarigione e lefelicitazioni per la nomina giunta dal Santo Padre.

    CHIESA INFORMASacro Cuore di Ges al Santuario di MartoranoVenerd 12 giugno alle 21 Messa presieduta dal vescovoLa parrocchia-Santuario del Sacro Cuore di Ges in Martoranodi Cesena celebra la festa del Sacro Cuore di Ges, venerd 12giugno.Gioved 11 giugno, vigilia della festa, al mattino tutti isacerdoti sono invitati alla Giornata sacerdotale; alle 21, neglispazi della parrocchia, incontro Lasciatevi riconciliare conDio: il Ministero della Misericordia.Venerd 12 giugno, giorno della Festa del Sacro Cuore diGes, al mattino Messe alle 8 e alle 10 (adorazione eucaristicafra le due celebrazioni); alle 15 adorazione eucaristica guidatae alle 16 celebrazione del Vespri; alle 17 Messa. Alle 21 solennecelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo DouglasRegattieri; atto di riparazione.Sabato 13 giugno, festa del Cuore Immacolato di Maria, alle 8Messa; alle 15 adorazione eucaristica, recita del Rosario e alle16,30 Messa.

  • Gioved 11 giugno 2015 7Vita della Diocesi

    In brevePellegrini sulle ormedi suor Teresa LegaLe suore francescane della Sacra Famigliainvitano al pellegrinaggio Sulle orme di suorTeresa Lega, fondatrice dellistituto, che siterr sabato 13 giugno con partenza-ritrovoalla Casa del Vento a Brisighella (Ravenna).Partenza alle 17,30 dopo la preghiera delVespro; alle 21 conclusione del pellegrinaggio aModigliana con cena in fraternit.Per info e adesioni: suor Nadia, tel. 0546941033; suor Claudia, tel. 0547 334709.

    Azione Cattolica,Dammi un cinqueIl settore Adulti dellAzione Cattolica diocesanapropone per sabato 13 giugno alle 20,30,presso la parrocchia di Santa Maria Nuova, lacena di benecenza Dammi un cinque (costo10 euro). Quanto raccolto andr a favore dellacasa-famiglia Adamantina. Per info e adesioni:Gennaro, 339 1515005; Monica 349 2608648.

    Diaconi, giornatadi formazione a ModenaLa fraternit del diaconato, domenica 14giugno, si recher a Modena per una giornata diformazione sulla spiritualit coniugale efamiliare allinterno del diaconato permanentesu Abitare la casa - Abitare la Chiesa. Lefamiglie dei credenti verso il Convegno diFirenze.Aiuteranno la riessione i coniugi Raffaella eGabriele Benatti, con don Maurizio Trevisan(responsabile diocesano di pastorale familiaredi Modena.) Per il gruppo di Cesena, sarloccasione per fare una visita alla tomba delvescovo Antonio Lanfranchi che per sette anniha guidato la nostra Diocesi e morto il 17febbraio 2015, ma anche per parteciparedirettamente alla gioia di quella Chiesa per larecente nomina del nuovo vescovo don ErioCastellucci.

    Gruppo di preghieraPadre Guglielmo GattianiLappuntamento mensile di preghiera promossodal gruppo Padre Guglielmo Gattiani si terrluned 15 giugno al convento dei Cappuccini, aCesena. Alle 21 recita del Santo Rosario.

    iamo a due settimane dalla IVedizione della Festa dellafamiglia diocesana. definitivo ilprogramma dellintera

    manifestazione che si terr per eventi incentro a Cesena, dal 20 al 24 giugno neigiorni della Fiera del patrono, sanGiovanni Battista.Rispetto a quanto pubblicato nelnumero scorso c unimportantemodifica: il concerto della rock bandThe Sun si terr al Carisport coninizio alle 21,30 di sabato 20 giugno. Laband arriva in citt a pochissimi giornidal lancio (il 16 giugno) del nuovoalbum Cuore aperto, gi anticipato dalbrano accompagnato da un video moltovisto e ascoltato Le case di Mosul.Sempre sabato 20 giugno sono incalendario i primi appuntamenti. Nelpomeriggio, negli spazi della Roccamalatestiana ci sar un convegno/festadei ragazzi. Sono particolarmenteinvitati tutti i bambini/ragazzi delleelementari e delle medie dei gruppiparrocchiali, dellAcr, degli Scout e delGraal. Alle 15 prevista laccoglienza cuiseguir un grande gioco. Poi unamerenda insieme e alle 17,30 la Messa

    nel parco della Rocca.Con una grande celebrazione inCattedrale, alle 16 di domenica 21giugno verranno ricordati glianniversari di matrimonio (25, 50, 60 e70 anni). A conclusione dellannopastorale dedicato alla famiglia, ilvescovo Douglas convoca attornoallaltare i coniugi che festeggianoricorrenze importanti. Ci si sposta nei locali dei missionari delPreziosissimo Sangue (la chiesa deiServi) luned 22 giugno. Alle 17, 30 cisar una festa per anziani e malati,preceduta dalla proiezione del filmatoUna donna di nome Maria. In serata,alle 21,15, ai giardini pubblici, Poeti aSan Giovanni con GianfrancoLauretano.La sera seguente alle 21 (marted 23giugno), nel chiostro di san Francesco,dietro alla Biblioteca Malatestiana,lattore comico Paolo Cevoli metter inscena il suo famoso spettacolo Lapenultima cena.Mercoled 24 giugno, solennit dellaNativit di san Giovanni Battista, inCattedrale alle 10, il vescovo Douglaspresieder la solenne concelebrazione

    eucaristica per la festa del patrono dellacitt di Cesena.Durante i giorni della Festa dellafamiglia diocesana nella chiesa diBoccaquattro avr luogo unadorazioneeucaristica non stop di 100 ore. Nellastessa chiesa ogni mattina alle 8 verrcelebrata una Messa. Nei locali al primopiano del palazzo del Ridotto verresposta una mostra sui coniugi Martin(Luigi e Zelia, genitori di santa Teresa diLisieux) che con molte probabilitsaranno canonizzati in occasione delsinodo sulla famiglia dellottobreprossimo. Venerd 19 giugno, alle 21,15,sempre al Ridotto, si terr un incontrocon il vice-postulatore della causa dibeatificazione dei coniugi Martin,padre Antonio Sangalli. Il giorno dopo,sabato 20 giugno alle 18, sarannopresenti alla mostra i familiari di PietroSchilir, il bambino miracolato nel 2002grazie allintercessione dei coniugiMartin.La Festa della famiglia diocesana hatrovato il sostegno di tre importantipartner: Orogel surgelati, Banca dicredito cooperativo di Sala diCesenatico e Sac Petroli.

    SUna grande festa per piccoli e grandi

    In centro citt, a Cesena, dal 20 al 24 giugno prossimi

    Al Monte Fumaioloper una pausa di ristorodel corpo e dello spirito

    primi ospiti della stagione? Unafamiglia di uccellini che ha scelto lostipite della porta dingresso dellalbergo

    come luogo ideale dove poter fare il proprionido. Quale migliore buon auspicio perlalbergo Monte Fumaiolo***, dal 1998 dipropriet della Diocesi di Cesena-Sarsina,nei giorni di apertura della stagione estiva? A circa un chilometro dallabitato di Balze diVerghereto (e a nove dalluscita Canili dellE45), tra ilverde brillante del bosco, le note gialle delle ginestre infiore e lo scorrere del fiume che saluta i villeggianti, lhotelassicura una pausa di relax a chi decide di trascorrerviqualche giornata, un week end o settimane intere, conunospitalit tale da poter garantire la giusta accoglienza agruppi numerosi e alle famiglie.Abbracciato e immerso nei boschi che lalta valle delSavio offre in questa stagione cos come per tutta lestate,lalbergo Monte Fumaiolo riapre le porte. Per le prossimesettimane e per tutto il mese di luglio lalbergo pu gicontare su prenotazioni da parrocchie e associazioni dallaprovincia di Arezzo e da altre del versante toscano.Dispensa piena e frigo dei gelati ricco di scelte, i primiospiti della stagione sono stati, dall8 all11 giugno, 140bambini di una scuola elementare di Bergamo,accompagnati dalle maestre, per una quattro-giorni aconclusione dellanno scolastico. Negli anni scorsi,numerosi sono stati i gruppi provenienti da Roma e

    I

    dintorni, particolarmente attratti dalla posizionedellalbergo cos vicina alla sorgente del fiume Tevere,fiume sacro ai destini di Rom, a 1.200 metri sul livellodel mare.Zaino in spalle e scarpe da trekking ai piedi, la posizionedel Monte Fumaiolo ideale anche per chi sceglielalbergo come punto di partenza per rigenerantipasseggiate tra i numerosi sentieri che attraversano leforeste casentinesi. Qui dove il logo del cammino di SanVicinio si affianca ai tradizionali segni bianco-rosso delCai, un facile sentiero porta in dieci minuti alle sorgentidel Tevere e con una facile camminata (quarantacinqueminuti circa) si arriva alleremo di SantAlberico che saraperto tutta lestate in una speciale staffetta tra sacerdotie gruppi diocesani.Il corpo principale dellalbergo, costruito agli inizi deglianni Settanta e donato alla Diocesi, composto daventicinque ampie stanze, sala da pranzo e unaccoglientesala soggiorno-gioco con zona bar e angolo libri forniti

    dalla libreriaSan Giovannidi Cesena.Sullesterno sitrovano ampieterrazze per un gradevole relax. Accanto, da un paiodanni attivo la parte pi nuova dellalbergo,denominata residence, costruita con fondi provenientianche dall8xmille e composto da 16 stanze dotate ditutti i comfort e un ampio salone con vista sui boschi. LaMessa viene celebrata nella Cappella dellalbergo, coningresso dallesterno. E accanto, la statua a grandezzanaturale di padre Pio, tra gli alberi e le altalene per ibambini, veglia su un luogo a unora di tragitto in auto daCesena, nel silenzio e tra le meraviglie della natura.Per info: 393 9234448 (Raffaella Martone),tel. 0543 906614, [email protected],[email protected]

    Sabrina Lucchi

    Quaranta le stanze per lalbergo a Balze di Verghereto

    Di propriet della Diocesidi Cesena-Sarsina,rester aperto finoa inizio settembre. Ospitagruppi parrocchiali e famiglie

  • Gioved 11 giugno 20158 Vita della Diocesi

    TERRA SANTAdal 6 al 13 agosto 2015:Pellegrinaggio presieduto dal nostro vescovo mons. Douglas Regaeri.Pullman da Cesena, volo di linea da Venezia: il Monte Carmelo, Nazareth,il Monte Tabor, i Santuari del Lago, Betlemme, Gerico, Qumran, Gerusalemme.Hotel comodissimi, pensione completa, accompagnatore.Sono disponibili ancora alcuni pos 1.195 euro

    Organizzazione Tecnica Ariminum Viaggi e Robintur Viaggi, IOT e Brevivet - Polizza assicurava R.C. Allianz n. 74372043

    LOURDES dal 14 al 16 seembre - parrocchia di VillachiavicheVolo da Bologna, Hotel 3 stelle, assicurazioni 573 euro

    SANTIAGO DE COMPOSTELA possibilit di pellegrinaggi di gruppoo individuali: programmi organizza o in libertAD LIMINA PETRI (CEI) - Credenziali del pellegrino per chi percorrer a piedi la via Francigenao le anche vie di pellegrinaggio

    i seguito pubblichiamo ampistralci della riflessione che ilvescovo Douglas ha tenuto altermine del pellegrinaggio

    diocesano alla Madonna del Monte, aCesena, il 31 maggio scorso.Monsignor Regattieri ha ricordato lannopastorale dedicato alla famiglia e quello incorso che papa Francesco ha riservato allavita consacrata. Due cammini diversi - haricordato il presule - con carismi e donidifferenti, ma complementari. Entrambidentro a un unico progetto: edificare laChiesa di Dio, testimoniando, da angolaturediverse ma convergenti, la bellezza dellafede. Una ha bisogno dellaltra e insieme siaiutano, si sostengono, si arricchiscono.A conclusione dellanno dedicato allafamiglia si colloca anche la proposta delpellegrinaggio diocesano in Terra Santa. Ilviaggio, guidato dal vescovo Douglas, sisvolger dal 6 al 13 agosto e vedr aNazareth una tappa molto importante delsuo itinerario. Nei luoghi in cui visse laSacra Famiglia, i pellegrini andranno allesorgenti della vocazione della famigliacristiana.

    Famiglia: bello!() Nelle nostre parrocchie si celebrano inqueste settimane le feste della famiglia, glianniversari dei matrimoni. Sono beimomenti, sono come uniniezione diottimismo e un colpo dala a questafondamentale e insostituibile istituzionesociale che la famiglia. Anchea livello diocesano, nella ormaiimminente festa della Famigliadiocesana, celebreremo inCattedrale gli anniversari dimatrimonio, per lanciare unmessaggio positivo a favoredella famiglia. Famiglia: bello!

    Vita consacrataVenticinque sono gli istituti religiosi cheoperano nella nostra Diocesi. Dodiciistituti maschili, tredici femminili per untotale di 157 religiosi, compresi i membridegli Istituti secolari. Si dedicano alla vitacontemplativa, nella preghiera e nelsilenzio del chiostro. Sono attivi nelservizio dei fratelli sofferenti, ammalati eanziani. Sono impegnati in campoeducativo nelle scuole di ogni ordine egrado. Li vediamo attivi e propositivi nellapastorale parrocchiale, associativa,nellambito culturale e sportivo. ()Due vocazioni: un solo progettoDue vocazioni: la famiglia e la vitaconsacrata. Due doni preziosi per la vitadella Chiesa e del mondo. () Duecammini diversi con carismi e donidifferenti, ma complementari. Entrambidentro a un unico progetto: edificare laChiesa di Dio, testimoniando, daangolature diverse ma convergenti, labellezza della fede. Una ha bisognodellaltra e insieme si aiutano, sisostengono, si arricchiscono.

    La famiglia, luogo di relazioni strette ecalde, aiuta i membri della vita consacrataad avere nel Signore rapporti di intensacomunione. Gli sposi, uniti nellunicacarne (cfr Gen 2,24), insegnano aiconsacrati ad accrescere il loro essere uncuor solo e unanima sola a immaginedei primi cristiani (cfr At 4,32).E dal canto suo, la vita consacratapu essere di grande aiutoalla famiglia. ()Inoltre, poich lo spirito di servizio,gratuito e generoso, li caratterizza, iconsacrati sono di grande esempio estimolo per la famiglia perchtra i coniugi e coi figli siconsolidi lo spirito di carit e di sevizioreciproco, come direbbe il Vangelo,lavandosi i piedi gli uni gli altri(cfr Gv 13,14).

    Uniti in Maria, vergine e madreDue vocazioni che trovano unit econvergenza nella figura di Maria: perchMaria , al tempo stesso, vergine e madre:vergine come i vergini della vita

    consacrata, madre come lemadri e i padri di famiglia.In Maria trovano convergenzasia la verginit dei consacratiche la maternit/paternitdegli sposi. Due modalit diesprimere il medesimo amore.()

    D

    Famiglia e vita consacrata,cammini diversi e complementari

    Oltre 1.600 euro per la Caritas diocesanaLa Caritas diocesana rende noto che la somma raccolta inoccasione del Pellegrinaggio al Santuario della Madonnadel Monte del 31 maggio stata di 1.653,47 euro.A tutti coloro che hanno contribuito La Caritas esprime unsentito ringraziamento.

    Stralci del discorso del vescovo Douglas al pellegrinaggio allAbbazia del Monte, domenica 31 maggio Cesena

    Staffettadella Parola

    Incontro conclusivosabato 13 giugnoal convento dei CappucciniSi concluso sabato 31 maggio il percorso dellaStaffetta della Parola che ha visto coinvolteuna decina di comunit cristiane del territorioappartenenti a diverse confessioni. Nel tempo di Pasqua, una Bibbia, nellatraduzione interconfessionale, stata portata didomenica in domenica in diverse comunitCattoliche, Ortodosse e Protestanti in una sortadi staffetta della Parola di Dio. Si reso cosvisibile un collegamento fra le diverse chiesecristiane. Diverse, ma unite nellamore allaParola di Dio e nellimpegno di custodire, vivere ecomunicare a tutti il messaggio di salvezzacontenuto nelle Sacre Scritture. La staffetta ha preso il via venerd santo 3 aprileal termine della lettura continuata dei libri delNuovo Testamento in piazza Giovanni Paolo II,curata dagli Avventisti del 7 Giorno e ha fattotappa in queste comunit: Chiesa Avventistadel 7 giorno; parrocchie di Case Finali, SanDomenico, San Paolo, San Pietro di Cesena;parrocchia di Santa Maria Goretti in Cesenatico;Gruppo Scout Masci presso Convento Cappuccinidi Cesena; Societ di San Vincenzo de Paoli diCesena; Chiesa Greco Cattolica Romena; ChiesaOrtodossa Romena; Gruppo Scout Aisa dellacomunit Avventista del 7 giorno.Ogni comunit che ha ricevuto la Bibbia haorganizzato un momento celebrativo attorno adessa, con modalit legate alla propria tradizioneliturgica e alle circostanze locali: (canti, letture,preghiere, ). Di volta in volta la Bibbia statarmata da una rappresentanza della comunit econsegnata con analoga cerimonia nellasuccessiva chiesa aderente alliniziativa.Questa iniziativa stata pensata per sottolinearelimportanza della Parola di Dio nella vita deisingoli e delle comunit cristiane e alimentare intutti i cristiani il desiderio di cercare, conoscere,amare, seguire e testimoniare con la vita lanostra fede in Ges, Parola di Dio fatta carne. stata anche preziosa occasione di incontro concomunit diverse per una maggior conoscenzareciproca e un ulteriore passo nel camminoecumenico delle varie chiese cristiane.La 4 edizione della Staffetta della Parola siconcluder con un incontro che si terr sabato13 giugno dalle 18,30 presso il Convento deiCappuccini di Cesena. Sar una preziosaoccasione per condividere risonanze, riessionie proposte che possono aiutare a rendere pifruttuoso il nostro rapporto con la Parola diDio.Lincontro si concluder con una cenaconviviale con condivisione di quello cheognuno avr portato.Saranno presenti le comunit che hanno aderitoalla Staffetta della Parola, ma linvito esteso atutte le persone interessate al dialogo ecumenicoe a condividere lesperienza dellincontropersonale e comunitario con la Parola di Dio.

    Sauro Bagnoli

    TANTISSIMI I PELLEGRINICHE LA SERADI DOMENICA 31 MAGGIOSONO SALITI ALLA BASILICA DEL MONTE, A CESENA,A CONCLUSIONE DEL MESE MARIANO(FOTOSERVIZIO A CURADI CRISTIANO RICIPUTISUL SITOWWW.CORRIERECESENATE.IT)

    A conclusione dellanno dedicato alla famiglia si collocala proposta del pellegrinaggio diocesano in Terra Santa.

    Il viaggio, guidato dal vescovo Douglas, si svolgerdal 6 al 13 agosto e vedr a Nazareth una tappa importantedel suo itinerario. Nei luoghi in cui visse la Sacra Famiglia,

    i pellegrini andranno alle sorgenti della vocazionedella famiglia cristiana

  • Don ErioCastellucciarcivescovodi Modena

    l Papa ha nominato gioved 4 giugnoarcivescovo abate dellarcidiocesi

    metropolitana di Modena-Nonantola don ErioCastellucci (nella foto), finora vicarioepiscopale, docente e parroco della parrocchiaSan Giovanni apostoli ed evangelista a Forl.Nato a Forl nel 1960, don Castellucci statoordinato sacerdote il 5 maggio 1984 per ladiocesi di Forl-Bertinoro, dove incardinato erisiede. Dal 1985 responsabile diocesano dellapastorale giovanile e dal 1988 vicerettore delSeminario minore. Dal 2009 vicario episcopale

    I per la cultura, luniversit, la scuola, lafamiglia, i giovani, le vocazioni e il turismo.Vorrei venire tra di voi per imparare, primache insegnare; per ascoltare, prima di parlare;per prendermi a cuore le relazioni, primadellorganizzazione; per aiutarci a mettersempre le iniziative, i programmi e le struttureal servizio dellincontro con il Signore e ifratelli. Vorrei evitare e aiutarvi a evitare ilrischio di un attivismo che snerva e di unaburocrazia che toglie le forze. Con questeparole don Erio Castellucci, arcivescovo eletto

    di Modena-Nonantola, si rivolto alla diocesinel primo messaggio dopo la nomina.Castellucci esordisce ricordando il suopredecessore sulla cattedra di san Geminiano,monsignor Antonio Lanfranchi, conosciutobene durante il suo episcopato cesenate,scomparso lo scorso febbraio. Spero - scrivenel messaggio - di ereditare almeno una partedelle sue qualit umane e della sua sapienzapastorale. Un ricordo pure per il carovescovo di Forl, Lino Pizzi, che di originimodenesi.

    Gioved 11 giugno 2015 9Vita della Chiesa

    Nellalfabetodella pacepapa Francescoscrive SarajevoSabato 6 giugno papa Francesco in visita in Bosnia Erzegovina haincontrato i rappresentanti croato, serbo e bosgnacco e ha sottolineatoche il Paese ha un posto in Europa. Il suo mai pi la guerra risuonatonello stadio di Kosevo dove ha chiesto di non essere predicatori di pace,quanto piuttosto operatori di pace, cio coloro che la fanno.Rivendicato il ruolo delle religioni nel percorso di riconciliazione

    Daniele Rocchi

    opo la A di Albania la B di Bosnia, lalfabeto deldialogo e della pace di papa Francesco siarricchisce della tappa di Sarajevo. Undici ore divisita nei Balcani e cinque discorsi per

    incoraggiare la minoranza cattolica locale, per ribadire lanecessit di praticare la pace e la giustizia, e lurgenza dipromuovere la riconciliazione e il dialogo tra le religioni.Ma se in Albania Francesco si misurato con una realtpi omogenea, le diverse confessioni condividono, infatti,la stessa appartenenza etnica e hanno conosciuto lamedesima persecuzione comunista, in Bosnia lasituazione diametralmente opposta. La guerra del 1992-1995 stata di fatto congelata dagli accordi di Dayton del1995 che hanno sancito la divisione del Paese su baseetnica e religiosa, rallentandone lo sviluppo, la crescitasociale e economica e soprattutto la riconciliazione. Tanteferite ancora aperte che hanno trasformato Sarajevo, cheha perso la sua immagine da cartolina con la sinagoga,moschea e cattedrale, tutte vicine. Sulle rive del fiumeMiljacka le divisioni si sentono forti e il Papa non haesitato a rilanciare in questa sua personale partita sultavolo dellincontro e della riconciliazione. Venuto comepellegrino di pace e di dialogo, Francesco si dettolieto di vedere i progressi compiuti nel post guerra,per importante non accontentarsi di quantorealizzato e cercare di compiere passi importanti perrinsaldare la fiducia e accrescere la mutua conoscenza estima. Un processo che deve coinvolgere la Comunitinternazionale, Ue in testa. La Bosnia ed Erzegovina - hadetto ai tre membri (croato, serbo e bosgnacco) dellaPresidenza Tripartita, il moloch figlio degli accordi diDayton - infatti parte integrante dellEuropa. I suoisuccessi e i suoi drammi si inseriscono a pieno titolo nellastoria europea e sono un serio monito a compiere ognisforzo perch i processi di pace avviati diventino semprepi solidi e irreversibili. Ancora dai Balcani Bergogliogrida contro la barbarie di chi vorrebbe fare di ognidifferenza loccasione e il pretesto di violenze sempre piefferate, opponendo a queste i valori fondamentali dellacomune umanit, valori in nome dei quali si pu e si devecollaborare, costruire e dialogare, perdonare e crescere,permettendo allinsieme delle diverse voci di formare unnobile e armonico canto, piuttosto che urla fanatiche diodio.

    Mai pi la guerra. Sotto il gigantesco Cristo ligneo,posto sullaltare dello stadio Kosevo, davanti a 65milapersone, Francesco ripete le parole che furono diGiovanni Paolo II nella sua visita in Bosnia del 1997. Contutta la loro triste attualit. Nel mondo in corso unasorta di terza guerra mondiale combattuta a pezzi, c chiquesto clima vuole crearlo e fomentarlo deliberatamente,in particolare coloro che cercano lo scontro tra diverseculture e civilt, e anche coloro che speculano sulleguerre per vendere armi. Ecco allora il mandato trattodirettamente dalle Beatitudini: Beati gli operatori dipace. Ma con una precisazione. Non limitarsi a esserepredicatori di pace, tutti sono capaci di proclamarla,anche in maniera ipocrita o addirittura menzognera, ma

    Dessere operatori di pace, cio coloroche la fanno. Fare la pace un lavoroartigianale che richiede passione,pazienza, esperienza, tenacia esoprattutto giustizia. E la vera giustizia fare a quella persona, a quel popolo,ci che vorrei fosse fatto a me, al miopopolo. Lesatto opposto di ci che accaduto in Bosnia come hannotestimoniato tre consacratinellincontro con il clero e i religiosi incattedrale. Picchiati, abusati, torturati,ridotti in fin di vita, massacrati per illoro abito e la loro fede. Un raccontodettagliato di sofferenze che ha colpitomolto il Pontefice che, a braccio, havoluto rispondere: questa la memoriadel vostro popolo e un popolo chedimentica la sua memoria non hafuturo. Questa la memoria dei vostripadri e madri nella fede. Oggi hannoparlato in tre ma in tanti hanno soffertocome loro. Non avete diritto adimenticare la vostra storia, non pervendicarvi ma per fare pace, non perguardare le cose in maniera strana maper amare come loro.

    Evitare lo scontro con il dialogo. Inquesto percorso di riconciliazione lereligioni hanno un ruolo importanterivendicato da Bergoglio e checoinvolge non solo i leader ma tutti icredenti. Il dialogo interreligioso unascuola di umanit e un fattore di unitche aiuta a costruire una societfondata sulla tolleranza e il mutuorispetto, ma non pu limitarsi solo apochi, ai soli responsabili dellecomunit religiose, ma dovrebbeestendersi a tutti i credenti,coinvolgendo le diverse sfere dellasociet civile. Siamo consapevoli che cancora tanta strada da percorrere. Nonlasciamoci, per, scoraggiare dalledifficolt e continuiamo conperseveranza nel cammino del perdonoe della riconciliazione. Un invitoripetuto ancora nellultimo incontro,con i giovani, la prima generazione deldopoguerra, i fiori di una primavera chevuol andare avanti e non tornare alladistruzione e alle cose che ci rendononemici. Lavorate per la pace tuttiinsieme - ha detto il Papa prima disalire sullaereo che lo riportava a Roma- Che questo sia un Paese di Pace.La pace si costruisce insieme,musulmani, ebrei, ortodossi e cattolici.Tutti siamo fratelli, tutti adoriamo ununico Dio.

    Il Papa: Ildialogointerreligioso una scuola diumanit e unfattore di unitche aiuta acostruire unasociet fondatasulla tolleranza eil mutuorispetto, manon pulimitarsi solo apochi, ai soliresponsabilidelle comunitreligiose, madovrebbeestendersi a tuttii credenti,coinvolgendo lediverse sferedella societcivile. Siamoconsapevoli chec ancora tantastrada dapercorrere. Nonlasciamoci, per,scoraggiare dalledifficolt econtinuiamo conperseveranza nelcammino delperdono e dellariconciliazione

    Un incontro che si trasformato in un dialogo. Un colloquioamichevole, con la voglia di scoprirsi reciprocamente. Hasentito lamore dei giovani di Bosnia Erzegovina verso la suapersona, papa Francesco, che si aperto loro come un padreche dona consigli ai propri figli e che risponde alla loro setedi verit e vita. Hanno ereditato un passato di guerra e di-struzione le cui ferite sono ancora vive e stentano a rimargi-narsi. Ma il tempo sta cambiando: Le nuvole nere dellatempesta - aveva detto al suo arrivo Francesco - si sono final-mente allontanate e dopo il gelido inverno fiorisce la prima-vera. Unimmagine riproposta anche ai giovani radunatinel centro diocesano giovanile Giovanni Paolo II di Saraje-vo. Voi avete una singolarit. Siete la prima generazione deldopoguerra, siete fiori di una primavera che vuol andareavanti e non tornare alla distruzione, alle cose che ci rendo-no nemici. Trovo in voi questa voglia, questo entusiasmo equesto nuovo per me. Disoccupazione, povert materiali, difficolt relazionali,mancanze spirituali. E un contesto politico economico e so-ciale problematico che ne limita le scelte e le possibilit dicrescita. Non facile, oggi, essere giovani in Bosnia Erzegovi-na dove, secondo la Banca Mondiale, il tasso di disoccupa-zione giovanile ha raggiunto, nel 2014, il 60,4 per cento. Undato brutale e drammatico che, come evidenzia il dossier diCaritas italiana distribuito a Sarajevo alla vigilia della visitapapale, non fa che incrementare nuove forme di margina-lizzazione tra i giovani e dove trovano terreno fertile la reto-rica nazionalista e la chiusura nei confronti delle altre co-munit. Una generazione, insomma, senza pace ma a cui ilSanto Padre ha affidato la speranza della Bosnia Erzegovina.Papa Francesco li ha presi per mano, uno ad uno, ha volutoincontrarli, li ha incoraggiati a essere protagonisti nella co-struzione del proprio futuro e di quello del loro Paese, un fu-turo di dialogo e convivenza pacifica. Lavorate per la pacetutti insieme - stato il suo monito -. Che questo sia un Paesedi pace. Una pace che ci porter gioia. La pace si costruisceinsieme: musulmani, ebrei, ortodossi e cattolici. Tutti siamofratelli, tutti adoriamo un unico Dio. Nel Paese dai fiumi color smeraldo e dei ponti che li attra-versano - il pensiero corre a quello di Visegrad caro allo scrit-tore Ivo Andric, a quello distrutto e ricostruito di Mostar, co-me a quello Latino sul fiume Miljacka, luogo di innesco del-la Prima Guerra Mondiale - linvito di Francesco ai giovani di costruire ponti, mai muri lasciando che si possa andareda una parte e dallaltra. Questa la vostra vocazione - hadetto loro -. Il ponte unisce sempre, ma quando non si usaper andare luno verso laltro, ma vietato, diventa la rovinadi una citt, la rovina di una esistenza. Fate in modo che sipossa andare da una parte allaltra. Questa fratellanza.Vivere insieme possibile, dunque, specialmente se a detta-re le scelte di vita la fede, qualunque essa sia. Le storie diDarko Majstorovic, cattolico, e Nadezda Mojsilovic, ortodos-sa, davanti al Santo Padre, hanno testimoniato un impegnoconcreto che abbatte paure e pregiudizi. Voi non volete di-struzione - sono le sue parole - vedo che non volete farvi ne-mici, stare gli uni contro gli altri, ma volete camminare in-sieme e questo una cosa grande.

    Michela Mosconi

    LLAA VVIISSIITTAA NNEEII BBAALLCCAANNIIGiovani, costruite ponti

    SARAJEVO, 6 GIUGNO:VIAGGIO APOSTOLICO DI PAPA FRANCESCO

    (FOTO LOSSERVATORE ROMANO(WWW.PHOTO.VA) / SIR)

  • Gioved 11 giugno 201510 Attualit

    Agesci:80 mila scoutin udienzadal Papail 13 giugno

    na folla di 80mila scoutdellAgesci, tra camicie azzurre,

    fazzolettoni variopinti e cappellini siraduner in piazza San Pietro nellamattina del 13 giugno per incontrarepapa Francesco. I gruppi simuoveranno da tutta Italia perlevento: 11.500 viaggeranno intreno, 1.400 in aereo, mentre 700sono i pullman previsti. Tra ipartecipanti, 22.500 saranno guideed esploratori (11-15 anni) e 18mila

    U lupetti e coccinelle. Un gruppo di rover escolte (16-21 anni) partir invece con unaroute in bicicletta dal parco di San Rossore(Pisa), dove lo scorso anno si tenuta laroute nazionale, per arrivare poi a San Pietro.Ogni gruppo presente alludienza scriveruna preghiera per papa Francesco e costruiril proprio bastone del pellegrino che, insiemeai tanti e assortiti fazzolettoni, colorerpiazza San Pietro. Levento potr essereseguito su twitter con lhashtag#agescidalpapa.

    LAgesci nata nel 1974 dallincontro delleassociazioni scout cattoliche Asci (maschile)e Agi (femminile). Lassociazione conta oggi180mila aderenti, di cui 30mila sonoeducatori. LAgesci organizzata in 2milagruppi locali.Dalla Diocesi di Cesena-Sarsina, sarannorappresentati tutti i nove gruppi presenti(circa 1.200 gli scout a Cesena). Di questi,circa 500 saranno gli scout cheparteciperanno alludienza con papaFrancesco, a Roma, sabato 13 giugno.

    Indebolisce tutta lItaliala chiusura del Nord ai profughi

    scontro sullaccoglienza dei profughi tra Regionidel Nord Italia e governo, dopo la provocazionelanciata dal governatore della Lombardia, Roberto

    Maroni, di tagliare i fondi ai sindaci che dovesseroaccogliere nuovi migranti. Maroni intende coinvolgere inquesta decisione anche Veneto e Liguria. Intanto dal G7Matteo Renzi ha annunciato il contrario, ovvero che darincentivi ai Comuni impegnati nellaccoglienza, mentrela Lega Nord minaccia di bloccare le prefetture epresidiare le strutture di accoglienza. Ad oggi il trend diarrivi sulle coste italiane leggermente superiore aquello dello scorso anno, con 10mila presenze in pi,mentre si prevedono complessivamente 200mila arrivinel 2015 (a fronte di 170mila lo scorso anno).Posizione anticostituzionale. una posizioneprofondamente sbagliata dal punto di vistacostituzionale prima che dal punto di vista politico.Potrebbe prefigurare un conflitto tra Stato e Regioni,ribadisce Giovanni Maria Flick, presidente emerito dellaCorte Costituzionale, ricordando come larticolo 117della Costituzione escluda che le Regioni possanoutilizzare a questo fine una specie di sanzione impropria,non dando i fondi che sono tenuti a dare per lassistenzao altro. Infatti, secondo larticolo 117 - chiarisce Flick -allo Stato appartengono le competenze su politica esterae rapporti con lUnione europea, migrazioni, sicurezza eordine pubblico, livelli essenziali di prestazioni per idiritti sociali e civili. Anche la minaccia della Lega,

    secondo Flick, contro la legge e potrebbe arrivare alpunto di configurarsi come un vero e proprio reato.Caritas e Migrantes, no allo scontro politico. PerCaritas italiana non il momento per faredellimmigrazione un tema di scontro politico; anzi, alcontrario serve un atteggiamento pronto al dialogo,dichiara Oliviero Forti, responsabile dellufficioimmigrazione. Simili prese di posizione, invece, nonfanno altro che alzare il livello di scontro, mentrelopinione pubblica riceve unimmagine distorta delfenomeno. Contraria alla chiusura verso profughi erifugiati pure la Fondazione Migrantes, per la qualechiudere le porte ai migranti indebolisce la credibilitdellItalia in Europa. La maggior parte dei profughi,precisano il presidente della Migrantes, monsignorGuerino Di Tora, e il direttore monsignor GiancarloPerego, non sono clandestini - come purtroppo si senteripetere, anche in senso dispregiativo - ma con il diritto auna forma di protezione internazionale, e questosegnale che viene dal Nord nuoce alla credibilitdellItalia, che si appresta a convincere i Paesi europei aun piano sullimmigrazione che prevederebbe ilricollocamento o linsediamento di persone chesbarcano sul territorio italiano.

    Territori accoglienti. Andando sui territori, la tradizionedi accoglienza che si sperimenta specie nelle parrocchie

    e nelle realt del mondo cattolico stride con i monitidella politica. Don Silvio Grilli, direttore del Cittadino, ilsettimanale diocesano di Genova, auspica che questesiano solo battute propagandistiche, ma senza effetto.I sindaci sono gi in difficolt ad accoglierli, sono pochele realt che ci riescono. Tagliare i fondi sarebbe unabeffa, osserva, evidenziando che solo il 2 per cento deimigranti giunge in Liguria. Spostandosi in Veneto,Guglielmo Frezza, direttore del settimanale diocesano diPadova, La Difesa del Popolo, denuncia come lacontrariet allaccoglienza da parte di tanti enti locali siabipartisan e il fenomeno duri da mesi, anzi da anni.La strada ottimale - osserva Frezza - quella dellamicroaccoglienza, e abbiamo tanti casi virtuosi nellenostre parrocchie: si ospitano 5-6 persone in unappartamento, e cos possono diventare una presenzanon invasiva e al tempo stesso una risorsa per lacomunit. Infine, tornando in Lombardia, Pino Nardi,direttore delle testate dellarcidiocesi milanese, ricorda iripetuti appelli della Chiesa ambrosiana a una politicache si ponga a servizio delluomo, di tutto luomo. In talsenso il ruolo della politica - rimarca - gestire questofenomeno. Non si pu pensare di continuare in unalogica demagogica che porta alla chiusura. La politicadeve coinvolgere ancora di pi il terzo settore, la Caritas,lassociazionismo. Non basta - conclude - dire di no, emen che meno ricattare i Comuni disposti a fare il lorodovere.

    Patrizia Caiffa e Francesco Rossi

    La decisione di Roberto Maroni, presidente della Lombardia,di tagliare i fondi ai Comuni che dovessero accettare i migranti,trova ladesione dei governatori di Veneto e Liguria

    Regioni contro

    FOTO ARCHIVIO SIR

  • Gioved 11 giugno 2015 11Attualit

    SuperAbiledi Arianna Maroni

    CHI SI OCCUPERDI INTEGRAZIONE?Insegnante di sostegno a vita, o blindato,con una super formazione sulla disabilit eun percorso di studi prima, professionale poi,distinto e separato da quello dei suoi colleghicurricolari: lidea solo abbozzata nella BuonaScuola, pi dettagliata nella proposta di leggefirma Fish e Fand, a cui il disegno di legge (ddl)si ispira. E intorno a questa idea si acceso unvivace dibattito, sopratutto dopo lapprova-zione del disegno di legge, tra chi appoggia esostiene lipotesi dellinsegnante di sostegno avita e chi, invece, nutre pi di una riserva suuna simile prospettiva.Salvatore Nocera, voce storica della Fish (fede-razione italiana superamento dellhandicap),difende con veemenza la proposta di legge acui ha tanto lavorato dagli attacchi di chi,come Dario Ianes, docente di pedagogia spe-ciale alluniversit di Bolzano, la guarda consospetto. La formazione specialistica neces-saria, sopratutto per affrontare le disabilit pigravi, ribadisce il primo. Ma una separazionedelle carriere non favorisce linclusione e raf-forza piuttosto il meccanismo di delega chevorrebbe contrastare, obietta il secondo. Ed un no unitario quello uscito dal congresso na-zionale della societ italiana di pedagogia spe-ciale che si appena concluso e cheribadiremo il 18 giugno a Bologna, durantelincontro con le associazioni e con il mini-stero. Intanto, tutti i docenti di pedagogia e di-dattica speciale, ovvero quelli che dovrebberofare praticamente i corsi di specializzazioneprevisti, sono unanimi nel sostenere un princi-pio fondamentale: prima si diventa insegnantie poi ci si specializza. Diversamente, c il for-tissimo rischio che meccanismi di delega deltipo pensaci tu che sei specializzato sarannoancora pi probabili.Certo per che lobiettivo di migliorare la qua-lit dellinclusione, rivendicato da associazionie famiglie, del tutto condivisibile, cos comela richiesta di una formazione ben fatta. Tutta-via non si pu raggiungere questo obiettivospecializzando solo alcuni insegnanti e blin-dandone il ruolo: occorre invece formare tuttigli insegnanti sullinclusione e affiancare aquesti delle figure di sistema specializzate. Equesto il modello proposto pi volte e oggiribadito da Ianes, che lo sta sperimentandocon successo in 17 classi del Trentino: Da unlato occorre lasciare la possibilit di passaredal sostegno alla cattedra e viceversa; dallaltrooccorre creare figure di tecnici super specializ-zati, che non abbiano una cattedra, ma svol-gano un lavoro di supporto: siano, appunto,figure di sistema. Ed questa la proposta cheporteremo avanti.Sul rischio che il sostegno sia utilizzato comescorciatoia per arrivare alla cattedra, comeattualmente spesso accade, Ianes ha in mentedue soluzioni: La prima, mettere a regime ilsistema di reclutamento e quindi i concorsi; laseconda, valutare lipotesi di creare una catte-dra mista, in cui linsegnante sia impegnatoper una parte delle ore sulla materia, per unal-tra parte sul sostegno: una doppia specializza-zione, insomma, che valorizzerebbe lo statusdellinsegnante di sostegno e ridurrebbe il ri-schio della scorciatoia.

    il Periscopio di ZetaSabato scorso si svolto il pellegrinaggio a piedi Macerata-LoretoUnesperienza intensa che lascia il segno in chi la vive

    Papa Francesco: Canta e cammina. Sempre

    Pi che da raccontare, unesperienza da vivere. Mi riferisco alpellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto. Sabato scorso si svolta la37esima edizione. Certo don Giancarlo Vecerrica, lattuale vescovo diFabriano, quando da insegnante di religione propose quellesperienza ai suoistudenti come degna conclusione di un anno scolastico, non avrebbe maiimmaginato cosa sarebbe potuta diventare.Oggi ancora lui che anima il pellegrinaggio. Scarpe da ginnastica ai piedi emicrofono in mano, prega, spiega, conforta e sprona le migliaia di pellegrini cheogni anno sempre di pi affollano di notte i 28 chilometri che separano le duecitt marchigiane. Questanno c chi arrischia la cifra di centomila presenze. Disicuro eravamo tantissimi. Con i flambeaux in mano, a illuminare la notteinsieme a una luna calante, la fila pare interminabile.Nel voltarsi le luci si perdono a vista docchio. Ci pensano le curve della via e isaliscendi fra le colline di un paesaggio dincanto a ingannare chi tenta un rapidoconteggio. L sullasfalto, verso la casa di Maria, in moltissimi si confrontano conil sonno, la stanchezza, il buio e le soste improvvise che spaccano le gambe.Eppure, quel popolo in cammino pi forte di ogni tentazione. quel popolo checonduce anche chi mai penserebbe di potere arrivare.Si vede gente di ogni tipo. Ci sono migliaia di giovani. Ma ci sono anche anziani.Davanti a me, per lunghi tratti cammina una donna pi verso gli 80 che i 70 anni.

    vita. Per sempre, anche se ripetuta.Ogni volta una circostanza nuova,mai uguale. Nella frazione diChiarino, appena albeggia, verso lequattro di mattina, arriva un t cherigenera e moltiplica le energie. Il t inaspettatamente caldo. perfettoa quellora. Chi lavr preparato?, ilprimo pensiero di chi lo apprezza.Dietro a un popolo che marcia, cchi si adopera per far vivere appienoil pellegrinaggio fino alla Santa Casa.Pieni di forza, di grazia e di gloriasi canta in vista della meta, mentrechi abita nelle case lungo il tragittosi affaccia stupito. Canta e

    cammina, ha ripetuto pi volte papa Francesconel messaggio ascoltato prima della Messacelebrata dal cardinale George Pell, arcivescovoemerito di Sidney. Canta e cammina e se seicaduto, alzati: c la carezza della misericordiadi Ges che perdona tutto e l la gioia, la gioiadi quellincontro con Ges. Quellincontro ched significato alla fatica del camminare nellanotte, fino allarrivo della luce. (886)

    Impavida, senza timore alcuno. Decisa nel passo,sicura nella preghiera corale da innalzare al Padre peruna serie infinita di intercessioni. In quelle supplichenon manca nessuno. Ci sono i carcerati, gli sposi indifficolt, i moribondi, gli amici da raccomandare alSignore e quelli che da casa si aspettano un ricordo esi sono affidati a quella richiesta tanto forte.Per molti la notte pi lunga dellanno. Per tantissimi uneccezione. Per tutti unesperienza che segna la

    iaffermare un dirittocostituzionalmente garantitocome quello di un padre e di

    una madre a educare i propri figli.Potrebbe sembrare pleonastico maoggi, di fronte al tentativo dicolonizzazione ideologica (ladefinizione di papa Francesco)della teoria gender, che attraverso lescuole tenta di cancellare il concettodi identit sessuale legata al datobiologico spacciandola comevariabile culturale, questo dirittonon appare pi cos scontato. Perribadirlo dando voce a milioni difamiglie e per fermare questacolonizzazione ideologica cherischia di stravolgere lorizzonteantropologico, nato il ComitatoDifendiamo i nostri figli che hapromosso per il prossimo 20 giugnouna manifestazione a Roma (PiazzaSan Giovanni, ore 15,30). A spiegarelobiettivo delliniziativa ilneurochirurgo Massimo Gandolfini,portavoce del Comitato. Gliorganizzatori della Giornata, hadetto, hanno raccolto nei diversiincontri e dibattiti con le famigliepromossi nei mesi scorsi su tutto ilterritorio nazionale ladisinformazione della maggior partedei genitori sui vari progetti genderinseriti nelle attivit scolastiche espacciati come programmi dieducazione allaffettivit e dilegittimo contrasto al bullismo e alladiscriminazione. Una nonconoscenza trasformatasi insconcerto e preoccupazione perquesto tentativo mascherato diindottrinamento quando abbiamoprospettato loro cosa vuol dire sceltadellidentit sessuale.

    Dare voce a milioni di famiglie. IlComitato costituito da libericittadini ed apartitico eaconfessionale anche se, avverte ilportavoce, qualcuno ha cercato dimettere il cappello alliniziativa chenon nasce dal Family day con ilquale non ha nulla a che fare, maparte invece dalla richiesta di aiutodi milioni di famiglie, dal lorodisagio, per dire che il comunesentire della popolazione italiananon quello dellideologia gender edellindifferentismo sessuale. Legatoal tema del gender, prosegueGandolfini, c lenorme problemadella famiglia, bombardata da ogniparte, esautorata dal suo ruolocostituzionalmente garantito dieducare i propri figli, del quale nonpu essere scippata. Rispondendoalle domande dei giornalisti, ilportavoce chiarisce che lamanifestazione del 20 giugno ditipo propositivo, vuole esprimere labellezza della famiglia, non contronessuno, non assolutamentecontro gli omosessuali. Noi -aggiunge - ci muoviamo soprattuttosul terreno delleducazione, maintendiamo anche stimolare iparlamentari, dare loro pi coraggioperch si allertino su tematiche digrande sensibilit come queste;abbiamo infatti la sensazione chenon conoscano il vero sentire dellagente.

    Una grande realt di popolo. Nonabbiamo e non vogliamo un elencodi associazioni; non abbiamoraccolto firme - risponde ancoraGandolfini a chi chiede qualisaranno le sigle presenti -. Non

    vogliamo unadesione di liste ma dipersone; alle associazioni, cattoliche,cristiane, di altre fedi e laiche,abbiamo chiesto di mandarcifamiglie. Il portavoce afferma diavere ricevuto da pi parti stimoli afare qualcosa, anche dal mondoislamico. Oltre alla massicciapresenza di aderenti al Camminoneocatecumenale, ci sar una foltarappresentanza della comunit deiSikh in Italia (che ha gi diffuso sullasua emittente televisiva treconferenze del Comitato), mentre unrappresentante dellAlleanzaevangelica italiana annuncia lapresenza in piazza di diversecentinaia di persone e c da ritenereche al di l del numero di chi sareffettivamente presente, tutto ilpopolo che ha a cuore la famigliaparteciper idealmente alliniziativa.Lidea, conclude Gandolfini, nascedagli standard europei perleducazione sessuale del 2009, dacui derivata in Italia la strategiaLgbt e lideologia gender. Di qui larisposta del Comitato, che almomento di scopo, perrispondere rapidamente aunemergenza, ma che si propone infuturo una presenza pistrutturata. Intanto stato attivato ilsito www.difendiamoinostrifigli.itdove confluiranno documenti emateriali informativi, formativi enormativi.

    Giovanna Pasqualin Traversa

    R

    La colonizzazione del genderspinge le famiglie in piazza

    Il neurochirurgo MassimoGandolfini, portavoce delComitato Difendiamo i nostrifigli: La manifestazione nascedalla richiesta di aiuto di milionidi famiglie, dal loro disagio. Perdire che il comune sentire dellapopolazione italiana non quellodell'ideologia gender edell'indifferentismo sessuale.Non adesioni per sigle, ma dicittadini e famiglie. Nessunaipoteca partitica o confessionale

    Il 20 giugno a Roma

    DA CESENA si stanno organizzandodei pullman, partenza e ritorno ingiornata.Il riferimento Renato Silvani, cell.348.2212990.

  • Gioved 11 giugno 201512 Cesena

    12/06/2005 - 12/06/2015

    DON VITO GENTILISono passati dieci annida quando hai raggiunto

    la Casa del Padre,ma sei ancora vivo

    nel cuore di parenti, amicie conoscenti

    Santa Messa di suffragioil 12 giugno alle 20,30

    nella chiesa di Santa Mariadella Speranza

    (zona ippodromo)a Cesena

    ANNIVERSARIO

    Con il Fattore famigliatasse da rimodulare

    n sostegno bipartisan allefamiglie cesenati, a partire daquelle numerose. Arriva dalConsiglio comunale, con la

    proposta del gruppo Libera Cesena(centrodestra) accolta favorevolmentedai consiglieri del Partito democratico edella lista civica Cesena siamo noi.Il documento stato presentato gioved4 giugno nel corso del cosiddetto"Consiglio delle minoranze", unasessione tutta dedicata alle propostedellopposizione. Dei diversi puntiallordine del giorno solo il "QuozienteCesena con Fattore famiglia" statoapprovato, tutte le altre propostedellopposizione sono state rigettate.La delibera approvata modifica il"Quoziente Cesena" gi esistente, ilsistema per cui in citt (dal 2011)laccesso ai servizi, e il calcolo dellerelative tariffe, avviene sulla base dicriteri di reddito e patrimonio (Isee) ecomposizione del nucleo familiare. Con il Fattore famiglia si va oltre: ognicomponente della famiglia sar"pesato" sulla base di un coefficiente diequivalenza comunale (crescente per

    Uciascun componente oltre il primo) e gliscaglioni di reddito saranno rimodulati.Il calcolo del nuovo quoziente affidatoa un tavolo tecnico-politico, aperto aidirigenti comunali, allassessorecompetente e a esperti nominati dalConsiglio comunale.La delibera approvata impegna poi ilComune di Cesena a proporre questomeccanismo agli altri enti localimembri dellUnione dei Comuni dellaValle del Savio."C un articolo della Costituzione, ilnumero 31, assai poco considerato - haspiegato il consigliere di Libera CesenaStefano Spinelli - l dove sancisce che laRepubblica "agevola con misureeconomiche e altre provvidenze laformazione della famiglia eladempimento dei relativi compiti, con

    particolare riguardo alle famiglienumerose". Con questo provvedimentovogliamo dare un segnale concretoproprio a queste famiglie. Non sono unaspesa per il pubblico ma una risorsa pertutta la societ"."Con questa delibera - gli ha fatto eco ilcapogruppo di Libera Cesena GilbertoZoffoli - non subiamo i cambiamenti inatto nella societ, ma cerchiamorisposte ad essi. Nel dettaglio sar poi iltavolo tecnico-politico a definirelattuazione del provvedimento". Ladelibera ha incassato il voto favorevoleanche di Vittorio Valletta (Cesena Siamonoi) e del gruppo Pd, risultandoapprovata con 20 voti a favore, nessuncontrario e 3 astenuti (Movimento 5stelle).

    MiB

    Un provvedimento che, quando applicato,andr a sostegnodei nuclei numerosi

    Approvato in Consiglio comunale San VittoreInauguratoil Giardino AmadoriOltre 11.000 metri quadrati di verdepubblico, quasi 150 alberi ad alto fusto, pidi 1.000 arbusti, unarea giochi per bambinie una quindicina di sculture a forma di uovo,scelto come simbolo tematico: statoinaugurato oggi il parco realizzato daAmadori e ceduto alla citt, situato neipressi dellingresso dello stabilimento a SanVittore di Cesena.Allevento erano presenti i vertici diAmadori, il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, ilpresidente del Quartiere Valle Savio EdoNicolini e alcune classi della scuolaelementare di San Vittore, che hanno cosconcluso il percorso di conoscenza svolto nelcorso dellanno insieme allazienda. Ilparroco don Carlo Meleti ha benedetto lospazio e le persone.Allinterno del parco stato anche piantato

    un ulivo in memoria di Gianfranco Cococcia,poliziotto molto noto in citt deceduto nel2014, e il glio Lorenzo, morto lanno prima:entrambi abitavano nei pressi del parco e, inaccordo con Roberta Cococcia, si deciso diricordarli con una targa in ferro battuto conun breve pensiero su ciascuno.

    Sindone | Da San Paolo a Torino

    Sabato 23 e domenica 24 maggio alcuni ragazzi di quarta e quinta elementaredella parrocchia di San Paolo, accompagnati dai genitori, dalle catechiste e da donFilippo Rossi, sono andati a Torino in pellegrinaggio alla Sacra Sindone, per poivisitare la basilica di Santa Maria Ausiliatrice (in occasione dei 200 anni dellanascita di Don Bosco) e la basilica di Superga. Non mancato un giro turistico alrinomato Museo egizio.

    Ricevuti dal prefetto e dal sindaco

    Lavoro artigianale sugli scudiTre nuovi cavalieriUna vita dedicata al lavoro artigiano con passione, talentoe grandi risultati. E il requisito che ha consentito a treimprenditori associati a Confartigianato FederimpresaCesena, due in pensione e un terzo che ancora esercita, diessere insigniti della onoricenza di cavalieri dellaRepubblica: si tratta di Amedeo Naldi, Roberto Francisconie Costante Foschi i quali hanno ricevuto il prestigiosoattestato in occasione delle manifestazioni ufficiali del 2giugno, dal prefetto Erminia Rosa Cesari e dal sindacoPaolo Lucchi.Costante Foschi, 73 anni, stato valente e apprezzatotappezziere e ha avuto anche importanti commesseallestero fra cui per alcuni alberghi in Arabia Saudita.Roberto Francisconi, 69 anni, un notissimo sarto ancorain esercizio a Calisese coadiuvato dalla moglie, con unalunga carriera costellata di riconoscimenti, che in pi diquarantanni ha servito e soddisfatto una vasta clientelaallinsegna del motto "Il tuo corpo unico al mondo e iltuo sarto lo sa". Amedeo Naldi, 68 anni, statoapprezzato imprenditore nel settore dellinstallazione dimaterie plastiche.

  • Gioved 11 giugno 2015 13Cesena

    l Campo Emmaus in festa. Sabato13 giugno alle 18, presso la sede diTipano, il vescovo DouglasRegattieri celebrer la Messa per

    tutti i volontari, i soci e gli amici checollaborano con la struttura,nellambito del tradizionale incontroannuale. Si concluder con unmomento di festa. "Il Campo Emmaus continua lapropria attivit di recupero e venditadi materiali e oggetti per finanziare

    I

    Il "Campo Emmaus"sbarca su internet

    Sabato 13 giugno alle 18 la Messa celebrata dal vescovo Douglas

    progetti di carit" spiegano ilpresidente Ersilio Greppi e il suo viceBruno Montalti. "E abbiamo indirittura darrivo alcune novit, comela vetrina online degli oggetti invendita che sar attiva da fine giugnosul sito www.campoemmaus.it".Dopo la morte, lo scorso anno, diAlfredo Magnani, anima del Campo, ivolontari non si sono abbattuti estanno continuando a impegnarsicercando di rimanere al passo con i

    tempi, animati dallo spirito di servizioe dalla fede. Tutti coloro che hannovestiti in buono stato, oggetti, mobili,casalinghi, elettrodomestici, libri etutto ci che pu essere utile infamiglia, lo pu donare al Campo. Ivolontari fanno una prima scelta,vanno a catalogare quanto ricevuto epoi tutto viene messo in vendita. "I prezzi sono molto bassi - continua ilpresidente - anche perch la nostraassociazione non ha scopo di lucro.Coperte le spese, tutto va in progetti disolidariet, molti legati alla Caritas ealla San Vincenzo. E se fino a qualcheanno fa la maggioranza d