corriere cesenate 19-2014

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Giovedì 15 maggio 2014 anno XLVII (nuova serie) numero 19 - contiene I.P. euro 1,20 19 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Attualità 11 Investire nella scuola e sulle persone Attualità 10 Sogno europeo da trasformare in realtà C olloquio a due voci tra padre Daly, segretario generale Comece, e Jorge Nuno Mayer, segretario di Caritas Europa D opo l’incontro di papa Francesco con il mon- do scolastico, a Roma sa- bato 10 maggio, intervista e testimonianza Quattro pagine in preparazione al voto Inserto I-IV “L a strada per il bene comune” è il titolo del documento elabo- rato dalla Commissione Gaudium et Spes Chiesa 9 Concilio, dialogo e bellezza: la cifra di Paolo VI D omenica 19 ottobre papa Giovanni Battista Montini sarà beato. Ha gui- dato la Madre Chiesa dal 1963 al 1978 Cesenatico 17 La Bcc di Sala chiude il bilancio in positivo Longiano 19 Lavoro: segnali positivi all’azienda Cocif Cesena 13 Settant’anni fa le prime bombe su case e strade Valle Savio 20 Tre giorni a piedi dal mare alla montagna La città che vorrei Verso le elezioni amministrative VEDUTA AEREA DI CESENA (FOTO GIUSEPPE MARIGGIÒ Editoriale La strada del bene comune di William Casanova Si avvicinano le elezioni europee e amministrative. Nelle ultime settimane ab- biamo realizzato interviste e seguito incontri pubblici. A Montiano e a Gam- bettola sono in programma, organizzate dal Corriere Cesenate, due serate aperte alla cittadinanza. Per gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino di Ce- sena, abbiamo promosso due forum in redazione in cui abbiamo messo a con- fronto sei candidati, Antonella Celletti, Luigi Di Placido, Natascia Guiduzzi, Paolo Lucchi,Vittorio Valletta, Gilberto Zoffoli. Maria Grazia Zittignani e Mat- teo Micucci, gli ultimi a essersi proposti, li abbiamo avvicinati singolarmente. I lettori hanno materiale su cui ragionare in vista dell’appuntamento con le urne di domenica 25 maggio. La Commissione diocesana Gaudium et Spes ha preparato una riflessione (inserto centrale di 4 pagine) che invita a intra- prendere la strade del bene comune. Primo Piano alle pagine 4 e 5 N on perdere di vista le coordinate di riferimento per i cristiani e i cittadini che si stanno preparando al voto delle prossime elezioni europee e amministrative. E’ questo l’invito della Commissione Diocesana “Gaudium et Spes”, formulato con una riflessione (cfr. inserto centrale di 4 pagine) che ha come finalità quella tracciata per la Chiesa da papa Francesco nella Evangelii Gaudium: accompagnare “le proposte che meglio possono rispondere alla dignità della persona umana e al bene comune“ (n. 241). Sono tre le responsabilità in gioco il 25 maggio: quella del cittadino chiamato al voto, quella di chi si candida per il governo europeo e locale e infine la responsabilità per il bene comune rivolta a tutte le espressioni della società civile. Votare è il modo minimale per tutti di partecipare direttamente alla vita pubblica e offrire il proprio contributo alla realizzazione del bene comune E’ un’esigenza di quella carità che, con tenacia e realismo, si misura con le sfide della storia. E’ la modalità con cui si concorre a determinare l’indirizzo politico dell’Europa, dello Stato e del governo locale. Per chi si candida diventa l’impegno di condividere le sorti del popolo “mediante il ricorso alle virtù che favoriscono la pratica del potere con spirito di servizio (pazienza, modestia, moderazione, carità, sforzo di condivisione)” (Compendio DSC n. 410). Papa Francesco ci ha fatto dono anche di un metodo di lavoro efficacissimo per rinnovare la politica: il tempo è superiore allo spazio, per lavorare a lunga scadenza, senza l’ossessione dei risultati immediati e senza privilegiare gli spazi di potere al posto dei tempi dei processi; l’unità prevale sul conflitto, da accettare e trasformare perché chi governa un popolo non rappresenta solo gli interessi dei propri elettori, ma quelli di tutta la comunità; la realtà è più importante dell’idea, per evitare che le proposte politiche siano fumose e astratte; il tutto è superiore alla parte, per non essere ossessionati da questioni limitate e particolari. Infine un riferimento alle strade che portano al bene comune: solidarietà e sussidiarietà, da non declinare in astratto ma con l'intento di cambiare radicalmente le modalità di progettazione del governo locale ed europeo. Solo in questo modo sarà possibile contrastare la cultura dello scarto, dello spreco e del provvisorio, vere piaghe del nostro tempo denunciate continuamente da papa Bergoglio. Contribuire alla qualità civile e sociale delle nostre città è dovere di tutti e dipende dalla nostra coscienza.

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Giovedì 15 maggio 2014anno XLVII (nuova serie)numero 19 - contiene I.P.

euro 1,20

19Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Attualità 11Investirenella scuolae sulle persone

Attualità 10Sogno europeoda trasformarein realtà

Colloquio a due voci trapadre Daly, segretario

generale Comece, e JorgeNuno Mayer, segretariodi Caritas Europa

Dopo l’incontro di papaFrancesco con il mon-

do scolastico, a Roma sa-bato 10 maggio, intervistae testimonianza

Quattro paginein preparazioneal voto

Inserto I-IV

“La strada per il benecomune” è il titolo

del documento elabo-rato dalla CommissioneGaudium et Spes

Chiesa 9Concilio, dialogoe bellezza:la cifra di Paolo VI

Domenica 19 ottobrepapa Giovanni Battista

Montini sarà beato. Ha gui-dato la Madre Chiesa dal1963 al 1978

Cesenatico 17La Bcc di Salachiude il bilancioin positivo

Longiano 19Lavoro: segnali positiviall’azienda Cocif

Cesena 13Settant’anni fale prime bombesu case e strade

Valle Savio 20Tre giorni a piedidal mare alla montagna

La cittàche vorrei

Verso le elezioni amministrative

VEDUTA AEREA DI CESENA(FOTO GIUSEPPE MARIGGIÒ

EditorialeLa strada del bene comunedi William Casanova

Si avvicinano le elezioni europee e amministrative. Nelle ultime settimane ab-biamo realizzato interviste e seguito incontri pubblici. A Montiano e a Gam-bettola sono in programma, organizzate dal Corriere Cesenate, due serateaperte alla cittadinanza. Per gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino di Ce-sena, abbiamo promosso due forum in redazione in cui abbiamo messo a con-fronto sei candidati, Antonella Celletti, Luigi Di Placido, Natascia Guiduzzi,Paolo Lucchi, Vittorio Valletta, Gilberto Zoffoli. Maria Grazia Zittignani e Mat-teo Micucci, gli ultimi a essersi proposti, li abbiamo avvicinati singolarmente.I lettori hanno materiale su cui ragionare in vista dell’appuntamento con leurne di domenica 25 maggio. La Commissione diocesana Gaudium et Spes hapreparato una riflessione (inserto centrale di 4 pagine) che invita a intra-prendere la strade del bene comune. Primo Piano alle pagine 4 e 5

Non perdere di vista le coordinate diriferimento per i cristiani e i cittadiniche si stanno preparando al voto

delle prossime elezioni europee eamministrative. E’ questo l’invito dellaCommissione Diocesana “Gaudium etSpes”, formulato con una riflessione (cfr.inserto centrale di 4 pagine) che ha comefinalità quella tracciata per la Chiesa dapapa Francesco nella Evangelii Gaudium:accompagnare “le proposte che megliopossono rispondere alla dignità dellapersona umana e al bene comune“ (n. 241).Sono tre le responsabilità in gioco il 25maggio: quella del cittadino chiamato alvoto, quella di chi si candida per il governoeuropeo e locale e infine la responsabilitàper il bene comune rivolta a tutte leespressioni della società civile. Votare è il modo minimale per tutti dipartecipare direttamente alla vita pubblica eoffrire il proprio contributo allarealizzazione del bene comune E’un’esigenza di quella carità che, con tenaciae realismo, si misura con le sfide della storia.E’ la modalità con cui si concorre adeterminare l’indirizzo politico dell’Europa,dello Stato e del governo locale. Per chi sicandida diventa l’impegno di condividere lesorti del popolo “mediante il ricorso allevirtù che favoriscono la pratica del poterecon spirito di servizio (pazienza, modestia,moderazione, carità, sforzo dicondivisione)” (Compendio DSC n. 410).Papa Francesco ci ha fatto dono anche di unmetodo di lavoro efficacissimo perrinnovare la politica: il tempo è superioreallo spazio, per lavorare a lunga scadenza,senza l’ossessione dei risultati immediati esenza privilegiare gli spazi di potere al postodei tempi dei processi; l’unità prevale sulconflitto, da accettare e trasformare perchéchi governa un popolo non rappresenta sologli interessi dei propri elettori, ma quelli ditutta la comunità; la realtà è più importantedell’idea, per evitare che le propostepolitiche siano fumose e astratte; il tutto èsuperiore alla parte, per non essereossessionati da questioni limitate eparticolari. Infine un riferimento alle stradeche portano al bene comune: solidarietà esussidiarietà, da non declinare in astrattoma con l'intento di cambiare radicalmentele modalità di progettazione del governolocale ed europeo. Solo in questo modo saràpossibile contrastare la cultura dello scarto,dello spreco e del provvisorio, vere piaghedel nostro tempo denunciatecontinuamente da papa Bergoglio.Contribuire alla qualità civile e sociale dellenostre città è dovere di tutti e dipende dallanostra coscienza.

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Giovedì 15 maggio 2014 3Opinioni

L’estremismo islamico causa principaledi persecuzione dei cristiani

entre l’Europa sembra abbandonare le sue radicie la sua identità, in altre parti del mondo icristiani si immolano per difendere e testimoniarei principi del Vangelo.

“Preferisco morire da cristiana che essere libera damusulmana”, disse Asia Bibi, una contadina cattolica madredi quattro bambini quando le fu comminata la condanna amorte per il reato di blasfemia, perché giudicata colpevoleda un tribunale pakistano di aver insultato Maomettodurante un banale litigio con la moglie dell’imam della suacittà, avvenuto il 19 giugno 2009. Da allora, è chiusa incarcere. Il prossimo 27 maggio si celebrerà davanti l’AltaCorte di Lahore la prima udienza d’appello. I rinvii, fino adora, sono stati quattro. I gruppi islamici hanno già uccisodue volte chi ha tentato di difendere Asia Bibi: ilgovernatore islamico del Punjab, Salmaan Taseer,assassinato a Islamabad il 4 gennaio 2011 e il Ministrocattolico delle Minoranze Shabhaz Bhatti, ucciso nellacapitale il 2 marzo dello stesso anno. “Oggi per me non c’èposto in tribunale - avrebbe detto Asia Bibi, come riferiscela rivista “Tempi” a chi è andata a trovarla in carcere nelperiodo di Pasqua - non c’è occasione o luogo dove possadimostrare la mia innocenza. Prego e spero che un giudicericeva luce da Dio e abbia il coraggio di vedere la verità. Mispecchio nella croce di Cristo, nella certezza che tantifratelli e sorelle nel mondo mi sono vicini e stannopregando per me. Quando Cristo risorgerà, nel giorno diPasqua, Egli deciderà per me una nuova strada di giustizia,mi terrà con Lui in un regno dove non vi sono ingiustizia ediscriminazione. Credo con tutto il mio cuore, con tutte lemie forze e la mia mente che risorgerò. La salvezza verràpresto anche per me. Cristo ha promesso che risorgerò conLui”.Il Pakistan vive un periodo di forte violenza nei confrontidelle minoranze religiose. Accanto a questo tipo di violenza,si aggiunge quella contro le donne. Si legge nel rapporto di“Porte Aperte”, un’agenzia missionaria attiva da oltre 55anni nel campo del sostegno ai cristiani perseguitati:“Soprattutto le donne e le ragazze delle minoranze sono

M

Il Pakistan sta subendo forti violenze La fotografia

obiettivi vulnerabili e subiscono spesso stupri e abusi sessuali. Sono facili prede,essendo considerate persone inferiori. Spesso le donne cristiane sono povere enon possono permettersi, se anche ne avessero il coraggio, di sporgere denunciaalla polizia contro i propri datori di lavoro che abusano di loro, anche perchédifficilmente otterrebbero giustizia. Le aggressioni sessuali contro ragazzeminorenni cristiane da parte di uomini musulmani continuano a esseresegnalate. Alcune Ong cattoliche stimano che almeno 700 ragazze cristiane, ognianno, siano vittime di rapimenti e siano costrette a convertirsi all’Islam”.La World Watch List 2014 di Porte Aperte, colloca il Pakistan – che lo scorso 22settembre ha ospitato, nella città di Peshawar, ad opera del gruppo estremistaislamico Jundallah, il più grande attacco mai effettuato contro una Chiesa, nelcorso del quale morirono 84 cristiani e 175 furono feriti – nei primi posti deiPaesi che perseguitano i cristiani. Al primo posto, c’è la Corea del Nord. Aseguire, tutti Paesi a maggioranza islamica: insieme al Pakistan, la Siria, l’Iraq,l’Afghanistan, l’Arabia Saudita, le Maldive, il Pakistan, l’Iran e lo Yemen. Siconferma quanto è stato documentato negli ultimi anni: è l’estremismo islamicola causa principale di persecuzione contro i cristiani, che subiscono torture,vessazioni, incarceramenti, stupri, sparizioni e uccisioni.

Danilo Quinto

Le spinte libertarie e il principio di realtàuarant’anni dopo ritornano le immagini in bianco e nero del primoreferendum, quello sulla legge che pochi anni prima aveva introdottoil divorzio. Un anniversario rotondo su cui vale la pena riflettere

brevemente.La società italiana è straordinariamente cambiata, si è accelerata eglobalizzata. Ha condiviso alcune tendenze strutturali delle società europee eoccidentali, ma nello stesso tempo ha mantenuto proprie peculiarità. E, conle società occidentali ed europee, di un’Europa che nel frattempo si èriunificata, condivide oggi un momento di crisi e dunque di riflessione. Così, quarant’anni dopo, una delle poche certezze è che molte delle certezzedi quarant’anni fa sono – inevitabilmente - sottoposte a una franca revisione.

Q E prima di tutto una certa ideologiadei diritti civili. Non i diritticostituzionali fondamentali, quellilegati alla dignità della persona, mauna certa affermazione di certidiritti, che la società affluente deglianni Sessanta aveva posto al centrodel dibattito culturale e dunquepolitico. Allora i due campi in cui siera divisa l’Italia referendariaavevano molto insistito su unoschema, che può essere riassuntocosì: la società si deve liberare emodernizzare. Dopo il divorzio,sarebbero necessariamente seguiti,in successione logica, aborto edeutanasia e ogni altra possibileliberalizzazione delle pulsioniindividuali. Denunciato da una partee affermato dall’altra, questo schemariprendeva alcune linee molto chiaredi un’ideologia radicale disecolarizzazione, per cui ci si doveva,attraverso questa linea di progresso,liberare dai vincoli di un anticooscurantismo. Il propellente diquesta posizione culturale, primaancora che legislativa, era un’ideaindividualistica e in fin dei continarcisistica: tutto quello che èpossibile deve essere consentito, conl’unico vincolo di non provocare undanno diretto ed evidente. Questiquarant’anni hanno dimostrato chela modernità non porta con sénecessariamente questo schema.Anzi. Rapidamente infatti ci si è resi contoche i costi di una certa idea di diritti,strettamente legata all’individuo,non erano inferiori ai benefici.Bisogna infatti misurarsi con larealtà. Di qui le peculiarità italiane, ilrifiuto cioè di accettare le estremeconseguenze dell’ideologia di diritticivili, legati all’individuo. Per cui,passati rapidamente divorzio eaborto, ci si è accorti del valorecomunque della famiglia e delsistema delle relazioni. L’Italia harapidamente scalato tutte leclassifiche della denatalità, conconseguenze di cui si comincia soloora ad intravvedere la gravitàstrutturale, ma non sono stateaccettate tutte le conseguenzedestrutturanti delle biotecnologie: sisono rifiutate le possibili deriveeugenetiche della procreazioneassistita e della stessa eutanasia, sucui si sono incamminatiacriticamente altri ordinamenti. Cosìcome il testo costituzionale sullafamiglia resta un punto diriferimento molto preciso. Il principio di realtà insomma, ciriporta alla concretezza della vita,sempre più forte e più vera di tutte leideologie.

Francesco Bonini

(FOTO ARCHIVIO SIR)

A metà del mese di maggio, mese dedicato alla Madonna, dedichiamo questospazio a una veduta della Basilica del Monte in uno scatto di Pier Giorgio Mari-ni. Proseguono gli appuntamenti diocesani che vi si svolgono per celebrare in-sieme - diocesi e comunità monastica - i duecento anni dell’Incoronazionedella statua della Madonna del Monte, avvenuta il 1° maggio 1814 per le manidel papa cesenate Barnaba Chiaramonti. In Basilica, per tutto il mese di mag-gio, il “Fioretto mariano”: ogni mattina alle 7 la celebrazione della Messa, reci-ta delle litanie, supplica alla Vergine e canto di affidamento.

Molte delle certezze di quarant’anni fa sono- inevitabilmente - sottoposte ad una franca revisione.E prima di tutto una certa ideologia dei diritti civiliin chiave individualistica e in fin dei conti narcisistica.Rapidamente ci si è resi conto che i costi di una certa ideadi diritti, strettamente legata all’individuo,non sono inferiori ai benefici. Vedi la denatalità...

Referendum

sul divorzio

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Giovedì 15 maggio 20144 Primo piano

Maria Grazia Zittignani, la forza delle proprie ideeSi propone come candidata sindaco per il partito dei Comunisti italiani, senza apparentamenti con altre liste, dopo la rottura con il Sel e il gelo con Rifondazione

Soli sulla scheda, senza alleati ma con la forza delle proprieidee: "Perché lo scopo del comunismo è sempre quello, nonpassa mai d’attualità: trasformare il mondo nel segno dellagiustizia sociale".Dopo la difficile prova della malattia (gravissimi problemi disalute la costrinsero, a inizio legislatura, a rinunciare alloscranno di consigliere comunale) Maria Grazia Zittignani a73 anni è pronta a tenere alta la bandiera del partito deiComunisti italiani come candidato sindaco alle prossimeelezioni amministrative: "Me lo hanno chiesto i compagni -precisa - ritenendo utile la mia presenza. Ci ho pensatomolto poi ho accettato".

I postumi della malattia l’hanno quasi privata della vista, ma la visione politica sulfuturo della città è chiarissima: "C’è bisogno di più sinistra e più giustizia sociale. Eoggi, a Cesena, il Pdci rappresenta l’unica vera forza di sinistra".La rottura con gli ex alleati di Sel (5 anni fa si presentarono uniti nella lista Sinistraper Cesena) è definita dalla Zittignani "Inevitabile dopo una coabitazione difficile.Oggi Sel, di fatto, è un’appendice del Pd".Mentre nel campo della sinistra di matrice comunista è sfumata l’ipotesi di una lista

con Rifondazione (che oggi sostiene il Pd diLucchi al pari di Sel): "Ci sono stati deicontatti - conferma - ma poi il dialogo èvenuto meno".La valutazione dell’operato della GiuntaLucchi (alla quale pure, in un primomomento, era stato garantito un sostegno) ècaustica: "Ciò che resta sono solo annunci diprogetti pazzeschi, dal nuovo ospedale alnuovo stadio fino alla spiaggia sullungofiume. Al di là di questo, ben poco oltrealla gestione ordinaria".Critiche anche sull’avvio della nuovaMalatestiana: "E’ un importante progetto diConti - chiosa la Zittignani, che nella Giuntadel sindaco architetto fu assessore -inaugurato però senza una visione chiara esenza un direttore, come se fosse unabiblioteca di quartiere".

Tra i temi qualificanti del programma delPdci per Cesena, spicca la sanità: "L’Auslunica di Romagna non deve portare con séspostamenti di specializzazioni da Cesena.E’ urgente, poi, intervenire sul prontosoccorso che oggi, a causa del trauma center,vede lunghe attese e il personale oberato dilavoro. Negli anni non è stato risoltonemmeno il problema delle lunghe listed’attesa per esami specialistici, effettuabilinel giro di pochissimo a pagamento e contempi biblici nel pubblico".Grande attenzione anche ai temi del lavoro,case popolari e istruzione: "Le famigliespesso si trovano di fronte a un bivio, con ilrischio che la madre lasci il lavoro peraccudire i figli. Serve più impegno su tempopieno, asili nido e istruzione pubblica".

MiB

Verso le elezioni Con Antonella Celletti, Natascia Guiduzzi e Gilberto Zoffoli concludiamoi confronti organizzati in redazione dal Corriere Cesenate. Tanti i temi al centro dell’attenzione

"Cesena, ecco le nostre proposte"Cristiano Riciputi

opo il forum dellascorsa settimana conLuigi Di Placido,Paolo Lucchi e

Vittorio Valletta,concludiamo i confronti coni candidati a sindaco. E’ lavolta di Antonella Celletti(Lega Nord), Gilberto Zoffoli(Liberare Cesena-centrodestra) e NatasciaGuiduzzi (Movimento 5Stelle). A fondo paginal’intervista alla candidataZittignani. La scorsasettimana abbiamo sentitoMatteo Micucci.

Rapporto fra cittadini e Am-ministrazione comunale:quali azioni da mettere incampo?Antonella Celletti (AC): Ilnostro Comune è arroccato enon vi è la cultura dellatrasparenza. Il cittadinotroppo spesso si sente adisagio, il linguaggioburocratico crea unaspaccatura. Lo SportelloFacile è tutt’altro che tale: sitrova in un’ala del palazzodifficilmente raggiungibile,specie agli anziani e aidisabili. E’ indispensabileaccorciare le distanze, siamentali, sia fisiche, fra lamacchina amministrativa e icittadini. Il Comune deveessere a servizio della gente,non il contrario.Gilberto Zoffoli (GZ): Troppo

D

spesso c’è diffidenza fracittadini e impiegaticomunali, anche questiultimi ’vittime ’ dellaburocrazia e dei regolamentiche si stratificano. IlComune deve smettere dicreare, per ogni questione,un proprio regolamento,come se la vita delle personedovesse essere stabilita dallanascita alla morte. E poi civuole buon senso: fino aqualche anno fa, se in unadomanda si sbagliavapalesementeun’informazione,

l’impiegato chiamava a casail cittadino e si aggiustavanole cose. Oggi c’è il rischioconcreto che la domandavenga passata alla Procuraper una segnalazione. Natascia Guiduzzi (NG):Semplicemente manca ilrapporto con i cittadini.L’Amministrazione sicomporta come un reggente.Noi del Movimento 5 Stellefacciamo dellapartecipazione popolare iltema fondante della politica.Il Comune ha provato, conl’iniziativa Carta Bianca, ad

accorciare le distanze, maspesso con risultatiinaccettabili. Si pensi alconfronto coi cittadini per laNuova BibliotecaMalatestiana, avvenuto dopol’inaugurazione e non in fasedi elaborazione del piano digestione. L’Amministrazionerisponde quando è facile.Quando si trova in difficoltànon risponde.

Ma i cittadini vogliono esse-re informati?NG: Questo è un altro grossoproblema: facendo

volantinaggio e avvicinandole persone, mi sono resaconto che almeno l’80 percento dei cittadini ètotalmente disinteressatoalla politica, alle questionicomunali. In altre città,penso a Rimini e a Bolognadove mi sono recata perassistere al Consigliocomunale, non è così. Danoi, almeno in parte, lacolpa di questo disinteresseè da attribuire all’attualeGiunta.AC: Molta gente troppospesso critica tutta la politicae tutti i politici, anche alivello locale , ma senzaargomentare, senza averecognizione di causa sullequestioni.GZ: L’Amministrazione hafatto poco per avvicinare la

gente alle decisioni o, per lomeno, al dibattito sullegrandi questioni. Si potrebbefare di meglio discutendonea monte e non a cose fatte.

continua a pagina 5

I tre candidaticoncordano su un fatto:c’è un notevoledisinteresse dei cittadiniverso la politica

Il 25 maggio si vota per le elezioniamministrative e per le europee. I seggi sarannoaperti solo di domenica. I candidati a sindaco, a Cesena, sono otto. Diseguito un breve profilo dei candidati che si sonoconfrontati lunedì 12 maggio nel corso di unforum del Corriere Cesenate.

Alcune note sui candidatiinterpellati dal Corriere

Antonella Celletti della LegaNord, classe 1952, è laureata inlettere e lavora comegiornalista presso l’assemblealegislativa dell’Emilia Romagna.E’ in consiglio comunale dal2006 (all’epoca per ForzaItalia), mentre nel 2009 è statarieletta nella Lega.

Natascia Guiduzzi delMovimento 5 Stelle ha 43 anni e

siede in consiglio comunale dal2009. E’ diplomata in ragioneriae lavora come impiegata pressol’azienda Orogel Fresco.

Gilberto Zoffoli, ingegnere, 54anni, è il candidato per ilcentrodestra. In passato è statopresidente diocesanodell’Azione cattolica esegretario generale, a Roma,della medesima associazione.

Incontro con tre degli otto candidati. Da sinistra Natascia Guiduzzi,

Gilberto Zoffoli, il direttore del Corriere Cesenate Francesco Zanotti

che ha moderato il forum e Antonella Celletti

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Giovedì 15 maggio 2014 5Primo piano

Natascia Guiduzzi: tariffe da calcolare in base al reddito reale. Gilberto Zoffoli: inseriremola Valutazione di impatto familiare (Vif). Antonella Celletti: serve un assessorato per la famiglia

Segue da pagina 4

Famiglia, volontariato e sussi-diarietà: come declinate que-ste tre realtà nei vostri pro-grammi?GZ: Noi siamo per unasussidiarietà circolare. Lasocietà civile è una risorsa. Ilnostro territorio ha unaricchezza di volontariato comedifficilmente si trova in giroper l’Italia. Ma in certi casi ènecessario tornare alvolontariato puro e gratuito: sesi danno rimborsi spese,seppur piccoli, si snatura loslancio di solidarietà che staalla base di ogni forma divolontariato. Circa la famigliaper noi va intesa come quellasancita dalla Costituzione cheè alla base della società. Sesarò eletto sindaco istituiremoun osservatorio per modularele tariffe a seconda della realesituazione delle famiglie. Eavrà anche il compito divalutare gli effetti delledecisioni prese. Adotteremo ilVif, Valutazione di impattofamiliare, per ogni decisione diGiunta.NG: Per noi la famiglia vaintesa in senso più ampio,dato che la società, negli ultimianni, è molto cambiata.Riguardo alle tariffe, èindispensabile regolarle aseconda del reale reddito delnucleo familiare, ma servonoanche controlli rigorosi.Altrimenti si corre il rischioche una coppia convivente,con il padre facoltoso, paghi ilminimo perché il figlio risultaessere a carico di una ragazzamadre. Sul volontariato serveuna maggiore elasticità: adesempio noi proponiamo lapossibilità che personevolenterose e affidabili,accordandosi con i genitori,possano prendere i bimbi dagliasili o dalle scuole e

intrattenerli fino al rientro dallavoro dei familiari. AC: Se sarò eletta sindacodaremo vita all’assessorato perla famiglia perché questa nonè un fatto privato, ma di tuttala società. La famiglia non puòrientrare nel welfare. Poivogliamo rendere trasparentel’impiego e gli effetti degliinvestimenti sul sociale. Allostato attuale non si sa nullaperché, se si chiedono dettaglial Comune, ci rispondono soloper dati aggregati senza

scendere nello specifico.Riguardo al terzo settore, conuna battuta posso dire che aCesena in certi casi è labile ilconfine fra gratuità e "holdingdel volontariato".

Piano strutturale e variante disalvaguardia: ci sono criticità?AC: Siamo totalmente contrarialla variante di salvaguardia:per i tempi con cui è statapresentata, per la sceltademagogica, per i danni cheavranno i cittadini, per il fattoche in realtà è fasulla dato checon ’accordi di programma’ sipotrà far rientrare dallafinestra quello che è uscitodalla porta. Fra l’altro un temasimile, che ha grandi ricadutesul territorio, sull’economia esu tanti cittadini, non è statomesso minimamente indiscussione in Consigliocomunale. Tutte le nostredomande, i nostri dubbi e lenostre perplessità non sonostate prese in considerazione.Come se su temi di tale portataqualcuno avesse la verità intasca. GZ: La variante di salvaguardiaadottata da qualche mese dalComune di Cesena, è unprovvedimento iniquo, inutilee dannoso. In pratica va ariconvertire in terreni agricolidelle superfici che erano giàstate destinate come

edificabili. Mettiamoci neipanni dei cittadini che peralcuni anni si sono mossi inquesta prospettiva: hannocominciato a fare progetti etalvolta investimenti. Comeingegnere so di casi in cui sonostati elaborati progetti cheerano solo da presentare e, conla variante di salvaguardia,sono diventati carta straccia.Ma i costi chi li paga? Per lanostra coalizione questavariante è stata adottata permandare avanti pochi progetti,vedi il Novello, che altrimentiresterebbe impantanato. NG: Il Movimento 5 Stelleconcorda sulla riduzione dellacementificazione e, se saròeletta sindaco, porterò avantipolitiche per diminuire le aree

da destinare a nuovi fabbricatio capannoni. Non ce n’è lanecessità, specie in questoperiodo. Però la Giunta Lucchiha adottato la variante inmaniera tale che, dopo leelezioni, tutto possa tornarecome prima. Alla luce di ciò ilnostro giudizio è negativoperché non vediamo la realeintenzione di fermare ilcemento.

Viabilità, infrastrutture e terri-torio: come fare ripartire

l’economia?NG: Siamo contro latrasformazione della E45 inautostrada, almeno per comeè stato, o meglio non è stato,presentato il progetto. C’è ilrischio concreto che siadiminuito drasticamente ilnumero degli svincoli di uscitae, soprattutto, non c’è garanziache per i residenti saràgratuita. Se, comesospettiamo, sarà apagamento per tutti, iresidenti percorreranno lavecchia statale aumentandonotevolmente il traffico, iproblemi di manutenzione e irischi conseguenti. Siamocontrari al progetto ancheperché, come avvenuto il altreparti d’Italia, la comunitàlocale non viene informata ecoinvolta nel progetto, ma la siobbliga ad accettarlo a cosegià fatte.GZ: Siamo assolutamentefavorevoli alla nuova E45, unastrada che, così com’è, èrischiosa e non in grado disopportare il traffico attuale.Ma in generale tutta la viabilitàsecondaria, in larga parte, èstata trascurata. Le frazioni inmolti casi sono lasciate al lorodestino, invece occorre unpiano di rilancio con la messain cantiere di una nuova operapubblica, utile allacittadinanza, per ogni

frazione.AC: Senza strade non c’èsviluppo. La via Emilia Bis e laE45 riqualificata sonoindispensabili. La nostra è unacittà che si sviluppa a stella,non è un corpo unicoomogeneo. Io sono unasostenitrice dei mezzi pubblicie li uso più dell’auto, ma inuna realtà come la nostra nonpossono sostituire le vettureprivate. Un altro graveproblema è il collegamento fraCesena e Cesenatico. Laviabilità comunque è un nodoa livello regionale e chepenalizza anche l’economia.Da Bologna è più facile e siimpiega meno tempo adarrivare alle spiagge dellaTurchia piuttosto che a quelledi Cesenatico.

Come battuta finale, quali te-mi vi stanno più a cuore?GZ: Sono certo chel’agricoltura cesenate meritipiù attenzione: abbiamo 1812aziende agricole registrate che,se supportate, potrebberocontribuire ad abbassare ladisoccupazione. Se sarò elettosindaco, fra i primiprovvedimenti da adottareinserisco quelli in ambito dipiano regolatore e uno studioper realizzare il catastofognature. Può sembrare unacosa di poco conto, ma èindispensabile al fine diprevenire allagamenti comecapitato anche di recente inaltre città italiane. Da metterein primo piano ancheSicurezza urbana e delterritorio.AC: Occorre lavorare per lasicurezza dei cittadini, perarginare il fenomeno dei furti.L’economia locale el’occupazione possonoricevere nuovo slanciosfruttando il turismo e lepotenzialità della Biblioteca

Malatestiana: un polod’eccellenza culturale che laGiunta attuale sta riducendo acentro sociale.NG: Abbiamo un tesoro per lemani, cioè i rifiuti. Invece disfruttarli per guadagnare ecreare posti di lavoro liseppelliamo o li bruciamo. Lanostra priorità è la raccoltaporta a porta "spinta", noncome quella, costosa e quasiinutile, adottata in alcuniquartieri.

Cristiano Riciputi

Sul territorio, Zoffolipunta su frazioni edE45, la Celletti anchesulla via Emilia bis,la Guiduzzitemel’E45 a pedaggio

CellettiZoffoliGuiduzzi

Guiduzzi: i rifiuti sonouna risorsa. Zoffoli:agricoltura davalorizzare. Celletti:turismo e cultura comevolano economico

La fontana Masini in piazza

del Popolo a Cesena

WWWWWW..CCOORRRRIIEERREECCEESSEENNAATTEE..IITTOgni giorno dal territorio

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Page 6: Corriere Cesenate 19-2014

Giovedì 15 maggio 20146 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

Santuario dell’Addolorata,Villachiaviche

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale17.00 cappella del cimitero

Istituto Lugaresi18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza,San Mauro in V.

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,Sant’Egidio, San Bartolo(al sabato alle 8,30)

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X,Torre del Moro

20.30 Villachiaviche, Gattolino

Messe festive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro, Gattolino,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Tipano, San Cristoforo,Roversano

9.00 Istituto San Giuseppe (corso U. Comandini)Santo Stefano,

San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio, Bagnile,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio, Montereale,San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

San Pietro, Case Finali,San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Sant’Andreain Bagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Addolorata, SantoStefano, San Paolo,San Bartolo, Sant’Egidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio, Bulgaria,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, San Pietro,

San Rocco, IstitutoLugaresi, Osservanza,Case Finali, San Pio X

18.00 Cattedrale, San Domenico18.30 San Rocco, San Pietro,

Cappuccini19.00 Osservanza20.00 San Bartolo, Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)15.00 Formignano17.00 cappella del cimitero,

Luzzena (primo sabatodel mese)

17.30 Santuario del Suffragio,Santuario Addolorata,Istituto Lugaresi

18.00 Cattedrale, San Domenico,Santo Stefano, San Paolo,Diegaro, Madonna delleRose, San Mauro in Valle,Torre del Moro, SanVittore, Borello

18.30 San Pietro, Case Finali,Sant’Egidio, San Rocco,Cappuccini, Santa Mariadella Speranza

19.00 Osservanza, San Giorgio,Villachiaviche

19.30 Bulgarnò20.00 Bulgaria, Ruffio, Pioppa,

Ponte Pietra,Pievesestina, Tipano

20.30 San Pio X, San GiovanniBono, Gattolino, Calisese

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina,

San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini, 18 Gatteo a Mare20,30 Santa MariaGoretti, Sala, Villalta

Festivi: 8 Bagnarola, SanGiacomo, Santa MariaGoretti, Gatteo a Mare;8,30 Sala, Boschetto; 9Cappuccini;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Valverde, Villamarina,Villalta; 10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 SanGiacomo, Sala; 11,15Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti,Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11,15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 18Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11.Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Montianoore 20,30 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

Mercato Saraceno10.00; San Romano: 11;Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesa SanGiuseppe);9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.Chiesa San Francesco:10 / 15,30

Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20 sabato);Acquapartita:domenica 9,30(sabato alle 17)Valgianna: 10(sabato alle 16)

Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;

Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30;Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villa di Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

✎ A MESSA DOVE

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Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

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DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

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Tiratura del numero 18 dell’8 maggio 2014: 7.742 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17 di martedì 13 maggio 2014

Domenica 18 maggioQuinta domenica di Pasqua - Anno AAt 6,1-7;Salmo 32;1Pt 2,4-9;Gv 14,1-12

Le parole del Vangelo hanno ilsapore di un testamento cheGesù consegna ai suoi discepoli

nel contesto doloroso dell’ultimacena, nelle ore prolungate dell’addio.L’eredità che il Maestro lascia ai suoiamici prima di entrare nella “sua ora”;parole che vogliono superare losconcerto e la “follia” della croce;parole che vogliono accendere, nelcuore di chi è smarrito, la luce oltre ilbuio incomprensibile della morte.Agli uomini incerti sul senso dellavita, schiacciatti sotto il peso delledelusioni, agli uomini cui vannostretti i confini di questa vita, Gesùpropone una meta, una casa: quelladel Padre. E la strada che unisce Dioall’uomo, la libertà del cielo alledurezze della terra, è la via di Gesù.Non la via trionfale del potereeconomico, politico e militare, non lavia del potere religioso, non la viadella paura del castigo divino, ma lavia del servizio, che trova la suaespressione più eloquentenell’immagine imbarazzante di unDio che si china sull’uomo per

lavargli i piedi. In questo modoscopriamo che la strada perincontrare Dio, nel supermercatocaotico delle tante “offerte-verità”,non è così difficile da trovare o cosìdifficile ed esclusiva per pochifortunati. In un mondo che tutto relativizza,Gesù, con la potenza del servizio, sioffre a noi come verità; verità chechiede di essere accolta in unasocietà che nega la possibilità cheesista una verità (eccetto una: quellache non esiste nessuna verità!), o cheriduce la verità a livello di opinione,in un malinteso senso di tolleranza,ponendo tutto e tutti sullo stessopiano. La verità non è una definizioneo un’idea, ma lo svelamento del voltodel Padre nella carne crocifissa delFiglio. La vita cristiana, allora, non èun prontuario, un libretto diistruzioni e neppure un codice etico:la vita cristiana è seguire Gesù, farepropri i bisogni dell’uomo nellalogica della gratuità e dellaprossimità.E la cosa sconvolgente è che nonsiamo noi a seguire la via, ma è Luiche si fa incontro a noi. E in ognigesto quotidiano ci dà la possibilità dipregustare un assaggio di eterno:quello che vedremo in pienezzaquando saremo finalmente a “casa”.

Alessandro Forte

IL GIORNO DEL SIGNOREGesù si offre a noi come verità

lunedì 19 maggiosant’IvoAt 14,5-18Salmo 113BGv 14,21-26

martedì 20san Bernardinoda SienaAt 14,19-28Salmo 144Gv 14,27-31a

mercoledì 21santi CristoforoMagallanes e c.At 15,1-6Salmo 121; Gv 15,1-8

giovedì 22santa Rita da CasciaAt 15,7-21Salmo 95; Gv 15,9-11

venerdì 23san DesiderioAt 15,22-31Salmo 56; Gv 15,12-17

sabato 24santa MariaausiliatriceAt 16,1-10; Salmo 99;Gv 15,18-21

La Parola di ogni giorno

✎ CHIESA INFORMACoppie in costruzione, cammino nella Valle del SavioAppuntamento mariano domenica 18 maggioL’itinerario annuale per le coppie di giovani che si impegnano averificare e costruire un rapporto profondo, propone nel mese dimaggio un appuntamento di preghiera e pellegrinaggio marianidomenica 18 maggio. Ospiti dell’Unità Pastorale Mercatese, ilcammino insieme a Maria si svilupperà nelle colline della Valledel Savio, dal cimitero di Tornano alla chiesa di Serra, dove sipregheranno i vespri con la comunità. Il ritrovo è alle 16,15all’uscita di Montecastello sulla E45, presso il parcheggio delristorante “La Pieda”. Conclusione con la cena condivisa. Per informazioni e adesioni: Chiara e Francesco Tappi , tel.0547 671869, [email protected]

Festa di Santa Rita al Santuario dell’AddolorataGiovedì 22 maggio, giorno della festaAl Santuario dell’Addolorata (chiesa deiServi), in corso Garibaldi in centro a Cesena,inizia lunedì 19 maggio - e proseguirà fino amercoledì 21 - il triduo di preparazione allaFesta di Santa Rita. I Missionari delPreziosissimo Sangue invitano al triduo conla celebrazione delle Messe alle 8 e alle 9; alle17,30 rosario e preghiera a santa Rita; alle 18Messa con omelia celebrata da don Luciano Bugnola. Giovedì 22maggio, giorno della festa, le Messe saranno celebrata alle 8, alle 9e alle 11; alle 12 supplica a santa Rita; alle 16,30 benedizione deibambini e delle rose; alle 17,30 rosario e preghiera a santa Rita;alle 18 Messa celebrata da don Luciano Bugnola.

Radio Maria in diretta all’Irst di MeldolaDomenica 18 maggio alle 16,45L’emittente cattolica Radio Maria si collegherà domenica 18maggio alle 16,45 con l’Istituto scientifico romagnolo per lostudio e la cura dei tumori, a Meldola. Guiderà l’Ora di spiritualitàcon la recita del rosario, il vespro e l’adorazione eucaristica, ilcappellano don Antonio Paganelli. Animerà la liturgia il coroparrocchiale, assieme al gruppo del Rinnovamento nello SpiritoSanto della diocesi di Forlì. Presentazione della dottoressaValentina Turri della direzione sanitaria.

Page 7: Corriere Cesenate 19-2014

Lievito e fermento dei laici nella Chiesa: opportunità e difficoltàIl secondo incontro-seminario su “Il Concilio, bussola per il nostro tempo” si terrà al Cantiere 411, in via Mami a Cesena, sabato 24 maggio dalle 15,45. Sarà guidato da Paola Bignardi e don Giorgio Bezze

associazione “Il Pellicano”, in collaborazione conl’Ufficio catechistico diocesano, propone la secondatappa del percorso che - nel rendere attuale lo spirito

di questa primavera della Chiesa per riscoprirne le novità -quest’anno ha voluto porre l’attenzione sul tema del laicato.Il primo incontro, condotto con fresco entusiasmo damonsignor Bettazzi, ci ha accompagnato in un cammino diriscoperta della bellezza della vocazione laicale e della gioiadi appartenere alla Chiesa popolo di Dio come il Concilio leha delineate.Il secondo momento si svolgerà in forma seminariale, peraiutare il confronto proprio sull’attuazione della vocazionelaicale e sul rapporto tra sacerdoti e laici nella Chiesa.Papa Francesco in un’intervista alle radio e tv cattoliche haraccomandato “armonia nelle rispettive mansioni all’internodella Chiesa perché la funzione del laico non la può fare il

prete... Il laico ha già in sé la forza che viene dal battesimo e la sua vocazione laicalenon si negozia”.E ancora al n. 102 della Evangelii Gaudium: “Anche se si nota una maggiorepartecipazione di molti ai ministeri laicali, questo impegno non si riflette nellapenetrazione dei valori cristiani nel mondo sociale, politico ed economico. Si limita

’Lmolte volte a compiti intraecclesiali senza unreale impegno per l’applicazione del Vangeloalla trasformazione della società”.Vogliamo che questo momento ci aiuti ariscoprire la forza e la dignità della vocazionedel laico che ha il compito di “portare la vestebattesimale nei cantieri e la tuta da lavoro inchiesa”, per dare senso ultimo alle realtàtemporali e orientandole a Dio, secondo labella espressione usata da don Tonino Bello.L’incontro si terrà presso il Cantiere 411 dellesuore della Sacra Famiglia, in via Mami 411 aCesena, sabato 24 maggio sul tema “Lievito efermento dei laici nella Chiesa: occasioni,

opportunità, difficoltà”.Il dibattito aperto e il confronto operativosaranno guidati da Paola Bignardi, giàpresidente nazionale dell’Azione Cattolica, edon Giorgio Bezze, direttore dell’Ufficiocatechistico di Padova.

PROGRAMMA:ore 15,45 accoglienza; intervento dei relatori;lavori di gruppo; ore 18,45 -19,30: rilancio su eventualisollecitazioni dei gruppi e conclusione deirelatori.

“Siamo ostinati cercatori dei segni della pre-senza dello Spirito che, siamo certi, anche oggianima la storia umana e la conduce verso unfine buono. Per questo viviamo con fiducia,“ottimisti” non per ingenuità, ma per fede. Te-stimoni di speranza: questo è quanto ci chiedeil mondo in cui viviamo” (Paola Bignardi).

Giovedì 15 maggio 2014 7Vita della Diocesi

Brevi

Mercatino Caritasin via Uberti a CesenaDopo il grande successo delle precedenti edizioni,torna in centro a Cesena il mercatino Caritas, apertotutti i giorni dal 16 al 24 maggio dalle 9 alle 19, neilocali di via Uberti, 7 (lato palazzo Ghini, di frontealla chiesa di San Zenone). Tutti sono invitati acontribuire con qualche acquisto alla buona riuscitadi questa benemerita iniziativa, organizzata egestita dai volontari Caritas. Il ricavato servirà adacquistare prodotti di urgente necessità per lepersone e le famiglie in difficoltà seguite dal Centrodi Ascolto e Accoglienza diocesano di via MuraSant’Agostino: biancheria intima, biancheria per lacasa, scarpe, pannolini per bambini…

Cori parrocchialialla Basilica del MonteLa Messa domenicale delle 11, nella basilica delMonte a Cesena, è un momento di particolare eintensa devozione mariana. Per questo, incollaborazione con alcuni parroci, è stato redattoun calendario per rendere più solenne il cultodomenicale, con la partecipazione di alcuni coriparrocchiali che animeranno la liturgia con i lorocanti. I rispettivi parroci sono invitati a presiederela concelebrazione, insieme ai parrocchianipellegrini.Calendario prossime domeniche cori parrocchiali alMonte: domenica 18 maggio: coro di San Pio X alleVigne. Domenica 25 maggio: coro parrocchia diSan Carlo di Cesena. Alle 21, concerto dall’AlioModo Canticum (maestro Scala). Domenica 1giugno: coro gregoriano. Domenica 8 giugno: coro“La Gregoriana” (diretto da Pia Zanca).

A San Domenicopreghiera del Roveto ArdenteSabato 17 maggio alle 21, presso la parrocchia diSan Domenico a Cesena, preghiera del RovetoArdente: adorazione e supplica per le mamme inattesa e bambini non nati.L’incontro, animato dal Rinnovamento nello SpiritoSanto, è aperto a tutti.

bambini e ragazzidel catechismo, in

modo particolare diquelli della Zona pastorale Urbana, sonoinvitati al pellegrinaggio alla Madonna delMonte, a Cesena, che si terrà sabato 17maggio con ritrovo alle 14,45 all’incrociotra via del Monte e via dei Pini. La salitaalla Basilica del Monte sarà accompagnatadal vescovo Douglas. Ogni bambino èinvitato a portare un fiore che donerà aMaria al termine della processione.

I

Sabato 17 maggio

Bambini delcatechismopellegrinial Monte

PAOLA BIGNARDI,GIÀ PRESIDENTENAZIONALE DI AZIONECATTOLICA, GUIDERÀIL DIBATTITO INSIEMEA DON GIORGIO BEZZE

L’appuntamento è promossodall’associazione “Il Pellicano”in collaborazionecon l’Ufficio catechistico

Lourdes e Santa Bernadette,le reliquie arrivano in diocesi

eregrinatio nella diocesi diCesena-Sarsina per la reliquiacon frammenti di costola e di

fegato di Santa Bernadette, laragazza francese cui l’11 febbraio1858 apparve la Madonna, aLourdes, paesino della Francia cheda allora è meta di pellegrinaggi datutto il mondo.La reliquia si trova ripostain una teca e da venerdì 30 maggioa sabato 1° giugno sarà veneratadai fedeli in diverseCase di riposo e chiese principalidella diocesi.La reliquia di Santa Bernadette cirichiama al valore della malattiacristianamente vissutae al servizio fraterno e generoso nelleperiferie del mondo, in particolarenelle situazioni di sofferenza.Per questo motivo, specifico nelproprio carisma, l’Unitalsi proponel’attuale peregrinatio nelle case diriposo e anche alle associazioni divolontariato di qualunque genere,perché queste sono caratterizzatedal servizio gratuito:

P

si vogliono evidenziaree rinnovare le motivazionidi fondo per il servizioche tanti uomini e donne,ragazzi e ragazze fanno o potrannofare nelle diverse associazioni, maanche nelle parrocchie e neimovimenti.Ricordando la peregrinatio marianadi alcuni anni fa,realizzata con grande concorso dipopolo, in tutte le situazioni estazioni raggiunte,suggeriamo ai fedeli della Zonapastorale Sarsinate-Alta Valle del

Savio per il pomeriggio e la sera divenerdì 30 maggio, ai fedeli dellaZona mare per il pomeriggioe la sera di domenica 1° giugno diaccorrere per ammirare, o megliovenerare, la reliquia nelle rispettiveCase di riposo, per poiaccompagnarla processionalmentenelle chiese in cui avranno luogo lecelebrazioni.Per la città di Cesena e Zonepastorali vicine, sarà possibilevenerare la reliquia in Duomo sabato31 maggio e al Monte domenica 1giugno.

I resti sacri sono composti daframmenti di costola e di fegatodella giovane Bernadette a cui l’11febbraio 1858, nel paesino suiPirenei francesi, apparve la Madonna.Saranno al Monte in occasionedel tradizionale pellegrinaggiodiocesano del 31 maggio

Dal 29 maggio al 1° giugno. La Peregrinatio porterà la tecanelle Case di Riposo, in Duomo a Cesena e alla Basilica del Monte

Tutti al Centro | Corso per animatori Centri estivi

Prosegue negli spazi del seminario diocesano a Cese-na, nei lunedì 19 e 26 maggio, dalle 20,30 alle22,30, il corso di formazione “Tutti al centro” per co-ordinatori e animatori di campi scuola e centri estivi. La sera di lunedì 12 i partecipantihanno lavorato divisi a gruppi in base all’età, al servizio che svolgono e agli anni di espe-rienza. Il corso è promosso dall’associazione Testa e Croce per il Servizio diocesano perla Pastorale Giovanile ed è condotto dall'Opera dei ricreatori di Bologna. Gli iscritti sono300 (più del doppio rispetto all’edizione 2013), hanno un’età compresa tra i 14 e i 60anni e provengono da venti diverse parrocchie della diocesi.

AZIONE CATTOLICADon Giordano Amatinuovo assistente diocesano

enerdì 9maggio, in

occasionedell’ultimoappuntamentodi Lectio divinaal Santuario delSuffragio, aCesena, ilvescovo Douglasha reso nota lanomina delnuovo assistentediocesanounitario diAzioneCattolica: donGiordano Amati.Don Giordano, classe 1951,dal 2009 è parroco a San Giovanni Battista(Cattedrale di Cesena)e responsabile degli insegnantidi Religione.

V

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Giovedì 15 maggio 20148 Vita della Chiesa

TERRASANTA dal 31/7 al 7/8/2014 (8 giorni), presieduto dal nostro VESCOVO MONSIGNOR DOUGLASREGATTIERI - pullman da Cesena, volo da Verona, Nazareth, i Santuari del Lago, Betlemme, Gerico, Qumran,Gerusalemme - Hotel comodissimi, pensione completa, accompagnatore, da € 1.170

POLONIA dal 16 al 22/8/2014 – Per la canonizzazione di Karol Wojtyla - Visite ed escursioni a Vienna,Cracovia, Wadowiche, Graz - In pullman da Cesena, pensione completa, guide € 780

ARMENIAdal 12 al 19/9/2014, presieduto dal vescovo di Rimini monsignor FRANCESCO LAMBIASI -Volo speciale da Rimini, pensione completa € 1.470

MOSCA E SAN PIETROBURGO dal 25/7 all’1/8, con la diocesi di Fano-Fossombrone - pullman daCesena - volo da Verona - hotel 4 stelle - guide - pensione completa € 1.650

MOSCA E ANELLO D’ORO dal 7 al 13/6 - bus da Cesena, volo da Bologna, pensione completa,accompagnatore e guide, ingressi, assicurazione annullamento € 1.390

LOURDES varie partenze in aereo da Bologna: dal 28 al 30/4: € 570; dal 26 al 29/9: € 630Partenze in pullman: dal 7 al 11/5 e dal 25 al 29/8: € 490

UDIENZE CON PAPA FRANCESCO: 13-14/5; 10-11/6; 16-17/9; 28-29/10: € 120Pellegrinaggi O.PE.RO.: 22/10 € 39,99 – 21-22/10 € 115 – 20-22/10 € 180

Organizzazione tecnica Ariminum Viaggi

Catholicadi Stefano Salvi

LA RIVENDICAZIONEDEL RAPIMENTO DI 276STUDENTESSE IN NIGERIAIl 5 maggio il gruppo islamicoBoko Haram ha rivendicatoil rapimento di 276 studentesse,di età compresa fra i 16 e i 18 anni,molte delle quali cristiane,avvenuto il 14 aprile a Chiboknel nord della Nigeria.Solo 53 ragazze sono riuscite a fug-gire.In un video di 57 minuti il capo delgruppo estremista ha affermato:“Ho rapito le vostre figlie. Vado a ven-derle al mercato, nel nome di Allah.Allah dice che devo venderle perchésono sue”.L’agenzia “AsiaNews” del 6 maggioha scritto: “Secondo fonti locali - nonconfermate ufficialmente -le ragazze potrebbero essere trasferitein Ciad o nel Camerumo in altri Paesi vicini per esserevendute a un prezzo di 12 dollariciascuna”.

UNA EX GUARDIA ROSSAHA FATTO IL PRIMO RITRATTODI PAPA FRANCESCOIl primo ritratto ufficialedi papa Francesco è stato fattoda Jiawei Shen, una ex Guardia Rossacomunista cinese.Secondo l’agenzia “AsiaNews”del 9 maggio, il pittore,che ora vive in Australia, dopo avereincontrato il Papa, ha dichiarato:“Non sono un fedele, non houna religione. Ma credo nel poteredell’amore e del perdono.Anche per questo continuo a pensarea una donna cattolica in lacrimedopo che la mia squadra,ai tempi della RivoluzioneCulturale [lanciata da Mao Zedongnel 1967], aveva devastato la suachiesa”.

UCCISO AVVOCATOIN PAKISTANSecondo l’agenzia “AsiaNews”del 9 maggio, un leader musulmanoe presidente del Consigliodegli Ulema, condannandol’uccisione dell’avvocatoRashid Reham, coordinatore dellaCommissione per i diritti umaninel Pakistan, avvenuta il 7 maggio,ha dichiarato: “La sua sola colpaè di aver difesouna persona accusatadi blasfemia, ma è compitodei giudici stabilirese qualcuno è colpevoleo meno, nessuno ha il dirittodi bollare un altro come criminale”.Anche esponentidella chiesa cattolica hanno condan-nato l’assassinio.

on aver paura a essere“perdonatori” sul “cattivoesempio” dato da Cristo. Questo

l’invito rivolto da papa Francesco ai 13nuovi sacerdoti che ha ordinatodomenica mattina 11 maggio nellabasilica vaticana.Dei 13 novelli presbiteri (6 italiani, 4originari dell’America Latina, uno dalPakistan, uno dalla Corea del Sud, unodal Vietnam), 11 provengono daiseminari diocesani romani: PontificoSeminario Romano Maggiore, AlmoCollegio Capranica e Collegiodiocesano Redemptoris Mater; unoappartenente all’Ordine degliAgostiniani Scalzi e un altro delladiocesi di Vinh (Viêt Nam).Hanno concelebrato con il SantoPadre il cardinale Agostino Vallini,vicario generale di Sua Santità per ladiocesi di Roma, monsignor FilippoIannone, vicegerente, i vescoviausiliari, i superiori dei seminariinteressati e i parroci degli ordinandi.Per l’omelia, il Pontefice hapronunciato le parole suggerite dalrito di ordinazione dei presbiteri, masi è soffermato a sottolinearne alcunipassaggi. Ricordando che esercitandoil ministero della sacra dottrina isacerdoti sono partecipi dellamissione di Cristo, unico maestro,Francesco ha esortato: “Dispensate atutti quella Parola, che voi stessi avetericevuto con gioia, dalle vostremamme, dalle vostre catechiste”. “Leggete e meditate assiduamente la

parola del Signore per credere ciò cheavete letto, insegnare ciò che aveteappreso nella fede, vivere ciò cheavete insegnato”, ha detto il Papa. Siadunque “nutrimento al popolo di Diola vostra dottrina, che non è vostra -ha avvertito il Pontefice -: voi nonsiete padroni della dottrina! È ladottrina del Signore, e voi doveteessere fedeli alla dottrina del Signore!Sia dunque nutrimento al popolo diDio la vostra dottrina, gioia e sostegnoai fedeli di Cristo il profumo dellavostra vita, perché con la parola el’esempio edifichiate la casa di Dio,che è la Chiesa”. Poi ancora un invito:“Riconoscete ciò che fate, imitate ciòche celebrate, perché partecipando almistero della morte e risurrezione delSignore, portiate la morte di Cristonelle vostre membra e camminiatecon lui in novità di vita”. Poi il SantoPadre ha ricordato che i sacerdoti “conil Battesimo” aggregano “nuovi fedelial popolo di Dio” e “con il sacramentodella Penitenza” rimettono “i peccatiin nome di Cristo e della Chiesa”. E suquesto punto Francesco ha parlato abraccio ai tredici ordinandi: “Vogliofermarmi e chiedervi, per l’amore diGesù Cristo: non stancatevi mai diessere misericordiosi! Per favore!Abbiate quella capacità di perdonoche ha avuto il Signore, che non èvenuto a condannare, ma aperdonare! Abbiate misericordia,tanta!”.“E - ha aggiunto il Papa - se vi viene lo

scrupolo di essere troppo’perdonatori’, pensate a quel santoprete del quale vi ho parlato, cheandava davanti al tabernacolo ediceva: ’Signore, perdonami se hoperdonato troppo. Ma sei tu che mihai dato il cattivo esempio!’”. Ma nonbasta: il Pontefice ha voluto ancorasottolineare l’importanza di saperaccogliere durante la confessione. “Eio vi dico, davvero: a me fa tantodolore - ha affermato - quando trovogente che non va più a confessarsiperché è stata bastonata, male,sgridata. Hanno sentito che le portedelle chiese gli si chiudevano infaccia!”. Di qui l’esortazione: “Perfavore, non fate questo: misericordia,misericordia! Il buon pastore entra perla porta e la porta della misericordiasono le piaghe del Signore: se voi nonentrate nel vostro ministero per lepiaghe del Signore, non sarete buonipastori”. Il Pontefice ha postol’accento su un altro atteggiamento daadottare: essere “unicamente intenti apiacere a Dio e non a voi stessi”. E, haaffermato a braccio, “pensate a quelloche diceva sant’Agostino dei pastoriche cercavano di piacere a se stessi,che usavano le pecorelle del Signorecome pasto e per vestirsi, perindossare la maestà di un ministeroche non si sapeva se fosse di Dio”.Infine, l’invito a seguire “l’esempio delBuon Pastore”, che è venuto “perservire, e per cercare e salvare ciò cheera perduto”.

N“Non stancatevi di essere perdonatori”

Tredici nuovi preti sono stati ordinati da papa Bergoglio in San Pietro domenica 11 maggio

Papa Francesco ai novelli sacerdoti

DEI 13 NUOVI SACERDOTI, 6 SONO ITALIANI, 11 PROVENGONODAI SEMINARI DIOCESANI ROMANI

(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 15 maggio 2014 9Vita della Chiesa

Concilio, dialogoe bellezza:la cifra di Paolo VIAlle canonizzazioni di Giovanni XXIII e GiovanniPaolo II si aggiunge, il prossimo 19 ottobre, anchela celebrazione della beatificazione di Montini.Ciò rende questo 2014 un vero “anno santo”

a santità è la meta della vita cristiana pertutti e quando la Chiesa riconosce chel’esistenza di un uomo o una donna èstata esemplare nell’esercizio delle virtù e

nella sequela al Signore, è una festa. Vale per tuttii santi, dai più sconosciuti ai più famosi. Il fatto,però, che in quest’anno, alle canonizzazioni diGiovanni XXIII e Giovanni Paolo II, si aggiunga, ilprossimo 19 ottobre, anche la celebrazione dellabeatificazione di Paolo VI, rende questo 2014 unvero “anno santo” che non può che evocare nonsolo sentimenti di gioia, ma anche di fede econsolazione.La santità, infatti, di coloro che hanno ruoli diguida nella comunità è forse la più difficile daaccertare e da proporre. Si tratta di persone le cuiscelte umane e spirituali s’intreccianoinevitabilmente con responsabilità storicheenormi che toccano, come nel caso deisuccessori di Pietro, il destino del mondo intero.Che si affermi, quindi, che tre Papi del Novecento(il secolo delle guerre mondiali, delle ideologie edei genocidi) sono santi o beati è veramente unsegno di speranza per tutta l’umanità. Significadire che, nonostante il male, non siamo stati soli.Che è stato possibile, anche nel mondo d’oggi,toccare e conoscere il bene che si è reso visibilenella testimonianza di uomini che l’hannoperseguito attraversando con coraggio passaggistorici spesso drammatici e vivendo in modoeroico il Vangelo. Sono testimoni che forseabbiamo incontrato nella vita, ma che oggi siamochiamati a riscoprire sotto una luce che ci aiuti aricomprenderci come comunità dei credenti incammino verso la santità.

L

Oggi tocca a Paolo VI che, dabeato, andrà a completarequell’icona di santità dellaChiesa contemporanea accanto aGiovanni XXIII e Giovanni PaoloII. “Fu una personastraordinariamente innamoratadi Gesù e della Chiesa”, ha detto ilvescovo di Brescia, monsignorLuciano Monari. Fu il Papa dellapiù assidua e penetrante ricercadi dialogo tra Cristo e lamodernità. Ma come possiamo

raccogliere al meglio la sua eredità in vista dellasua prossima beatificazione? Incontrandocicome Chiesa nel nome di Paolo VI. Lo ha dettopapa Francesco lo scorso anno, salutando i 5milapellegrini bresciani: “Incontrarci nel nome diPaolo VI ci fa bene”. Un luogo reale che ci potrebbe aiutare a viverequesto incontro ideale è il monumento a Paolo VIche la Chiesa bresciana ha voluto erigere nel 1984nel Duomo nuovo di Brescia e che fu realizzatoda Lello Scorzelli. Lo scultore ha concepitol’opera rifacendosi alla grande suggestioneprovocatagli dall’apertura della porta santa inVaticano la notte di Natale del 1974, in occasionedell’inizio dell’Anno Santo. Scorzelli ha fissato,infatti, nel bronzo la figura di Paolo VIinginocchiato sulla soglia della porta, ricurvo,aggrappato alla Croce pastorale, unico elementoverticale che si erge al di sopra di ogni cosa e hacompletato questa figura che aveva colpito la suasensibilità con alcune scene simboliche, affidateai rilievi delle otto formelle e dei due pomoli dellaporta, che ripercorrono idealmente il pontificatodi papa Montini, dalla scelta del nome - Paolo,l’apostolo delle genti - all’azione pastorale, dalConcilio Vaticano II ai grandi incontri ecumenici,dai solenni pronunciamenti dottrinali alle grandiferite sofferte a causa dell’avanzare dellamentalità secolarizzata.Anzitutto ci fa riscoprire come Chiesa delConcilio e del Concilio di Paolo VI. Quello che èstato definito “lo spirito del Concilio” ha pervasonel profondo Paolo VI, come ha segnato nelprofondo il cammino delle nostre comunitànegli ultimi 50 anni. Ogni Chiesa locale in Italia

La santità di coloro chehanno ruoli di guida nellacomunità è forse la piùdifficile da accertare e daproporre. Si tratta dipersone le cui scelteumane e spiritualis’intreccianoinevitabilmente conresponsabilità storicheenormi che toccano, comenel caso dei successori diPietro, il destino delmondo intero. Che siaffermi che tre Papi delNovecento (il secolo delleguerre mondiali, delleideologie e dei genocidi)sono santi o beati èveramente un segno disperanza per tuttal’umanità. Significa direche, nonostante il male,non siamo stati soli

ha potuto prendere parte a quel cammino di“aggiornamento”, di cui Paolo VI è stato espertoquanto a volte sofferto “timoniere”. Non a caso,nel monumento della cattedrale di Brescia, unadelle formelle bronzee è dedicata alla chiusuradel Concilio, quasi a evidenziare plasticamente illascito particolare di Paolo VI: il nostro essereChiesa sia essere Chiesa del Vaticano II.Ma oltre che Chiesa del Concilio, sempresull’esempio di Paolo VI, siamo chiamati a esserela Chiesa del dialogo. A questo particolareimpegno rimanda un’altra formella delmonumento, quella che rappresenta l’incontrodi Paolo VI con il patriarca ortodosso Atenagora.Un gesto che più di mille discorsi ha resoevidente su quali vie Paolo VI ha voluto farcamminare la Chiesa uscita dalla Pentecosteconciliare. Chiesa del dialogo ad intra e ad extracome l’ha tradotto la lezione montiniana ancoradel tutto valida e attualeInfine, la Chiesa della bellezza. Della bellezza inche senso? È risaputo che uno dei tratticaratteristici di Paolo VI è stata la sua sensibilitàartistica, guidata dall’intenzione di fare dell’arteun ponte per far dialogare la Chiesa con ilmondo e il mondo con la Chiesa. La sosta idealedinanzi al monumento paolino in cattedrale aBrescia potrebbe, allora, trovare motivo diriflessione facendo propria la lezione dellabellezza che il monumento in se stessotrasmette. Una bellezza che altro non dovrebbeessere se non quella della “sposa dell’Agnello”(Ap 21,9), “tutta gloriosa, senza macchia né ruga”(Ef 5,27). Un amore alla bellezza poi che, lungi daogni vano compiacimento estetico, altro nonsarebbe se non amore per l’uomo, sul quale siriflette un raggio della bellezza originaria delCreatore.Concilio, dialogo, bellezza. In questo trinomiopotremmo sintetizzare gli elementi di un idealeritratto di Paolo VI, ma anche del ritratto di unaChiesa riunita “nel nome di Paolo VI”. UnaChiesa che da incontro nuovo con questo altroPapa “santo” ritrova lo slancio dellatestimonianza e dell’impegno a costruire laciviltà dell’amore in “questa stupenda edrammatica scena temporale”.

Adriano Bianchi

Beato

del Novecento

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Giovedì 15 maggio 201410 Attualità

Due voci, una visione comune, in tempi di crisi. Colloquio tra padre Patrick H. Daly,segretario generale della Comece (Conferenza degli episcopati della Comunità europea)e Jorge Nuño Mayer, segretario generale di Caritas Europa

Sogno europeo da trasformare in realtàeconomiche. Le nostre società devono esserepiù compassionevoli. Non possiamo chiuderegli occhi sulle sofferenze altrui, che si tratti dipoveri, disoccupati o senza dimora. Dovremmoporgere una mano di accoglienza da farstringere agli stranieri che vivono in miseria:non solo a migranti o profughi, ma anche avicini, insediati da tempo, che si trovano indifficoltà a causa della crisi. Qualcosa disemplice, come dare ad altri un po’ del propriotempo al giorno, può fare una grande differenza,anche se non può trasformare una vita.

Padre Daly: La ricerca di un’identità europeache corrisponda ai nostri sogni alza l’asticellaper ogni cristiano. Dobbiamo essere aperti allostraniero, a ciò che ci appare inizialmentealieno, e al tempo stesso impegnarenuovamente le nostre radici cristiane.Dobbiamo rimanere aperti al dialogo come lo fuGesù sulla terra durante il suo pubblico

ministero. Papa Francesco ci invita a sviluppareuna nuova attitudine: “L’altro ha semprequalcosa da darmi, se sappiamo avvicinarci a lui

e elezioni europee sonoalle porte. Tenendo benpresente il sogno che haispirato i fondatori della

Comunità europea, i segretarigenerali padre Patrick H. Daly(segretario generale dellaComoce) e Jorge Nuno Mayer(segretario generale di CaritasEuropa) ritengono che sia unabuona idea parlare del progettoeuropeo. La loro convinzionecomune è che, per ridare nuovalinfa al progetto, quest’ultimoabbia bisogno di un impegnorinnovato da parte di tutti icristiani responsabili.

Padre Daly: Il progetto europeoè stato frutto di un sogno. Dopol’incubo della guerra, si è fattolargo il sogno di poterlaallontanare in modopermanente dal nostrocontinente, nonché di potercreare una società in cui la gentepotesse vivere in pace e libertà.Settanta anni dopo, il sogno deipadri fondatori dell’Ue - per lopiù cristiani ferventi chelavoravano instancabilmente pertradurre la loro visione in realtà politicae sociale - si è avverato oltre la loro piùfervida fantasia. Circa quarant’anni faanch’io, giovane studente universitarioproveniente dall’Irlanda, arrivai aproseguire i miei studi in Belgio,assolutamente ispirato da questo idealeeuropeo. Oggi, nel 2014, l’Ue è alla suaterza generazione: la crisieconomica/bancaria sta, ahimè,gettando un’ombra sul progettoeuropeo.

Jorge Nuño Mayer: È vero. Molticittadini europei sono colpiti duramente

L

Schuman, Alcide De Gasperi e KonradAdenauer avevano in mente un progettoincentrato sui concetti di pace esolidarietà. Un progetto radicato neivalori cristiani. Abbiamo fatto uninventario puntuale di questi valori nellarelazione Comece Un’Europa dei valori(2007). La riconciliazione era unelemento imprescindibile in queglialbori. Oggi, la crescita del populismo invarie parti d’Europa mostra che lariconciliazione non può mai essere dataper scontata. La nostra generazione, e leprossime generazioni di cristiani,devono lavorare duramente etestimoniare i nostri fondamentali valorievangelici, in tutto il continente, acominciare dalle nostre parrocchie.

Jorge Nuño Mayer: Assolutamente. Senoi cristiani, animati dal nostroattaccamento a quei valori cristianifondamentali (e non solo la domenica!),potessimo assumere maggioreresponsabilità nella società sul pianoeuropeo e far sentire la nostra voce alivello politico, economico e finanziario,come facciamo all’interno dei circoliecclesiali e nelle nostre famiglie (laChiesa domestica San Giovanni PaoloII), potremmo dare un volto nuovoall’Europa: un volto più umano.Dobbiamo riportare la persona umanaal centro dell’economia e delle politicheeuropee. Il mondo economico e lacrescita devono essere al servizio diquesta missione. L’obiettivo ultimo diogni decisione deve essere al servizio diogni persona e del popolo nel suoinsieme.

Padre Daly: Giusto. La povertà è, di fatto,uno dei tanti attacchi alla dignitàumana. La vita umana deve essere

protetta dal momento delconcepimento a quello dellamorte naturale. Non si trattasolo di un diritto passivo,qualcosa di tollerato. Ogniessere umano, cittadinoeuropeo o migrante, deve averela possibilità di realizzare ilproprio sviluppo integrale.Abbiamo il diritto di forgiare lenostre vite! Istruzione, salute,lavoro (e non solooccupazione), cultura sonodimensioni essenziali del nostrosviluppo personale che, con un rigorosorispetto del principio di sussidiarietà,otterranno il rispetto che meritanonell’Ue e nei suoi Stati membri.

Jorge Nuño Mayer: Assolutamente. L’Uedeve impegnarsi a perseguire edifendere il bene comune, facendopartecipare il più possibile i cittadinieuropei alla realizzazione dellacomunità unica di valori che è l’Ue. Ilbene comune della mia comunitàparrocchiale è legato al bene comunepiù ampio di tutti gli Europei. Se unadecisione crea più povertà o sofferenzain qualsiasi parte del mondo, è unacattiva decisione. Montesquieu avevausato parole giuste: “Se conoscessiqualcosa di utile alla mia patria, madannoso all’Europa, oppure di utileall’Europa e pregiudizievole per il genereumano, lo considererei un delitto”.

Padre Daly: Di fatto, siamo membri diun’unica famiglia umana, tutti fratelli esorelle. E condividiamo la responsabilitàdella gestione del creato. Ilcambiamento climatico è un temafondamentale per noi cristiani; unapolitica Ue armonizzata, condivisa esostenuta da tutti, ci permetterà di agirecon efficacia ed evitare un potenzialedisastro. Nel 2008 la Comece hapubblicato una relazione su clima e stiledi vita cristiano. Il messaggio è statoquello di dover aspirare a vivere in modopiù semplice.

Jorge Nuño Mayer: Esattamente. A lungotermine, la sobrietà e il vivere consemplicità rappresentano l’unica viagiusta e realistica da percorrere.Dovremmo parlare delle cose tra di noi:in famiglia, con i vicini, sul lavoro.Dovremmo vigilare per far sì che i nostriprincipi costituiscano la base dellenostre decisioni politiche ed

“Siamo andati troppo lontani conl’integrazione europea o che nonsiamo andati abbastanza lontani?Forse ci siamo spinti troppolontano dal piano iniziale dei padrifondatori. Robert Schuman, AlcideDe Gasperi e Konrad Adenaueravevano in mente un progettoincentrato sui concetti di pace esolidarietà. Un progetto radicatonei valori cristiani”

“La povertà è, di fatto, uno dei tantiattacchi alla dignità umana. La vitaumana deve essere protetta dalmomento della concezione a quellodella morte naturale. Non si tratta solodi un diritto passivo, qualcosa ditollerato. Ogni essere umano,cittadino europeo o migrante, deveavere la possibilità di realizzare ilproprio sviluppo integrale”

dalla crisi. Dal nostro osservatorioeuropeo di Caritas Europa vediamo lesofferenze di molti concittadini. Oggi,in Spagna, mio paese natale, il 50 percento dei giovani è senza lavoro. C’èpiù disuguaglianza e povertàall’interno dell’Europa. Al tempostesso, innumerevoli poveri bussanoalle porte del nostro continente ecercano di varcare le nostre frontiere.Un quinto della popolazionemondiale ha fame. Eppure, per chi è alpotere, solo l’economia conta. Pil ecrescita non sono tutto. Esseri umani esocietà vengono delusi. E le previsionieconomiche indicano che milioni dipersone non troveranno un lavoro neidecenni a venire. Esiste un vero statodi emergenza nell’Ue: i poveri nonpossono aspettare.

Padre Daly: Questa terribile situazioneè dovuta al fatto che siamo andatitroppo lontani con l’integrazioneeuropea o che non siamo andatiabbastanza lontani? Forse ci siamospinti troppo lontano dal pianoiniziale dei padri fondatori. Robert

con atteggiamento aperto e disponibile, senzapregiudizio. Questo atteggiamento aperto edisponibile, senza pregiudizi, io lo definireicome umiltà sociale, che è ciò che favorisce ildialogo.

Jorge Nuño Mayer: È esattamente questo lospirito che era all’origine del progetto europeo edell’iniziativa per l’integrazione lanciata nel 1950.Uno spirito che ci permetterà di liberarci delnostro stile di vita individualistico, spessoincentrato sul consumo, e di aprirci allo straniero.Io sono il custode di mio fratello. Devopromuovere attivamente il benessere del miovicino. L’idea del vicino deve essere compresadiversamente in una società pluralistica,multiculturale. Come ci era stato ricordato da SanGiovanni Paolo II: “Europa significa apertura”.

Fr. Patrick H. Daly & Jorge Nuño Mayer: Cirivolgiamo a tutti i cristiani che hanno unaresponsabilità politica, sociale o economica perrivitalizzare il sogno europeo. Se si impegnanosui valori che abbiamo al centro del progettoeuropeo e dell’insegnamento sociale dellaChiesa, i cristiani contribuiranno a realizzare unmondo migliore. C’è un sogno europeo checontinua: tocca a noi trasformarlo in realtà.

(FOTO ARCHIVIO SIR)

JORGE NUNO MAYER, SEGRETARIO GENERALE DICARITA EUROPA, E PADRE PATRICK H. DALY,SEGRETARIO GENERALE DELLA COMECE

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Giovedì 15 maggio 2014 11Attualità

il Periscopio di Zeta

Oltre 300mila persone in piazza San Pietro a Romaper l’incontro tra il mondo della scuola e papa Francesco

Inattesi incontri ravvicinati

Sono gli incontri che uno non si aspetta. Sì, perché in mezzo a 300milapersone uno non pensa mai di poter fare conoscenze così particolari. Einvece tutto ciò accade, quasi per miracolo, perché ci si fida e ci si affida,

quasi portati da qualcosa che spinge e non si sa bene cosa sia. È accadutosabato scorso, in piazza San Pietro, a Roma, durante l’incontro fra il mondodella scuola e papa Francesco.C’era scetticismo, inutile nasconderlo. Non era stata convocata la scuolacattolica da sola, magari per rivendicare quella parità troppe volte invocata eancora lontana dalla sua reale applicazione. Le diocesi si sarebbero mosse?Questa era la vera domanda. Invece, fin dal primo mattino del 10 maggio, aRoma si è intuito che sarebbe stato un successo di partecipazione.I pullman sono parcheggiati in ogni angolo della città. A migliaia adAnagnina, al capolinea sud della metropolitana, dove vengono fatti sistemarei mezzi dei cesenati arrivati nella capitale con la Fondazione del Sacro Cuore.Alle 10, davanti alla grande basilica dedicata al primo Papa, c’è già un’infinitàdi gente. Sono molti quelli che tentano la fortuna per cercare di rimanereall’interno della piazza, anche dopo l’ordine di liberarla, prima dell’aperturaufficiale per l’incontro più importante, quello delle 16, con il Santo Padre.È ancora mattina quando incrocio i passi con una preside. È la dirigentescolastica che di lì a poco avrebbe portato la sua testimonianza davanti a

Ora da quei banchi e da quelle sediesgangherate sono state ricavate alcune opered’arte. Una sedia è stata addirittura portata apapa Francesco, quando la preside,accompagnata da alcuni studenti, hapartecipato alla Messa del primo mattino nelladomus Santa Marta. Ma forse il tentativo diriscatto è riuscito e ora la signora Domenica èpiù forte nel dire che ce la si può fare.Proprio come è accaduto a mamma Olga dellaprovincia di Arezzo che ha voluto portare suafiglia disabile, Eleonora Cangi, a salutare ilPapa. Sono a Roma con la scuola elementareparitaria “Santa Marta” di Civitella in Val diChiana (Ar). Olga, col suo cuore di mamma, ciha provato e ci è riuscita. La sua ostinazione è

stata ripagata. In attesa, lunga attesa, con l’altrofiglio di 9 anni, Alessandro, e tanti volontariprovenienti da Livorno. Poi ci si sono messi quellidel servizio d’ordine e della sicurezza del Papa, tuttid’accordo per far scendere dalla jeep bianca ilSanto Padre per un bacio speciale a Eleonora. Perloro una giornata memorabile. Per me e tanti altricon me, accanto a quel piccolo angelo,un’occasione per uno scambio di battute, disguardi e di abbracci indimenticabili. (839)

tutta quella folla. Domenica Cacciatore è unasignora che recarsi nel luogo di lavoro impiegaquattro (dico quattro) ore di auto al giorno, dallacosta tirrenica dove abita, a quella ionica fino a SanLuca d’Aspromonte, in provincia di ReggioCalabria. Lì c’è un istituto comprensivo, il “CorradoAlvaro”, frequentato ogni giorno da 516 studenti.Da tre anni fa la preside in un paese difficile, nelquale l’ndrangheta detta legge da sempre e iragazzi in classe buttavano i banchi dalle finestre.

Ci vuole audaciaInvestirenella scuolae sulle personeDomenico Pompili, sottosegretario Cei e coordinatoredell’evento: “Quando la Chiesa intercetta un tema cheriguarda tutti, si accredita come interlocutore credibile.Perché non difende se stessa ma si pone in uscita,verso le necessità più impellenti del vivere umano”

a Chiesa non ha battuto cassa, ma ha battuto un pugnoper dire che la scuola è bene di tutti e rappresenta unasfida decisiva per una società che non vuole

invecchiare. Se si mostra poca passione per la scuola, si ha pocapassione per l’uomo”. È uno dei messaggi, forse il principale, cheresteranno dell’incontro di sabato 10 maggio tra papa Francescoe i 300mila protagonisti del mondo della scuola - insegnanti,alunni e genitori - che hanno gremito piazza San Pietro e viadella Conciliazione. Ne è convinto monsignor DomenicoPompili, sottosegretario della Cei e coordinatore dell’evento, checi offre una lettura della “grande festa” che ha rappresentato il“momento clou” del percorso, “La Chiesa per la scuola”, avviatonel maggio 2013 dalla Chiesa italiana per rilanciare nella societàil dibattito sull’educazione e sulla scuola.

Quali sono i messaggi che giungono dal 10 maggio?Il primo messaggio è un dato di fatto: la Chiesa può farsiinterprete di un’istanza che ha un’ampia eco nella società civilecome, ad esempio, il tema della scuola. La scelta della Chiesa diprendersi cura di un tema nevralgico - come lo è la scuola - è unmodo per ricordare che il suo servizio è a beneficio di tutta lacollettività. Quindi la prima conclusione da trarre dal 10 maggioè che quando la Chiesa intercetta, come in questo caso, un temache riguarda tutti, si accredita come interlocutore credibile. Equesto perché non difende se stessa ma si pone in uscita, verso lenecessità più impellenti del vivere umano, oggi in modoparticolare verso la scuola.

La grande partecipazione sembra confermare tutto ciò. Eranopresenti in 300mila: di questi quanti appartenevano alle scuoleparitarie e quanti alle statali?Sicuramente la maggior parte dei presenti apparteneva al mondovariegato delle paritarie. Ma anche la presenza delle scuolestatali non è da sottovalutare. La scelta di porre l’accento sullascuola come tale dice, in fondo, che anche in ambito cattolico èormai maturata la convinzione che bisogna smetterla con laguerra tra paritarie e statali, perché è una guerra tra poveri. Sechiudessero di colpo tutte le paritarie in Italia, si produrrebbeuna crisi del sistema e un danno economico. Bisogna capire cheoggi ci si deve unire. Perché un sistema integrato di scuola,all’altezza dei tempi attuali, suppone una pluralità di soggetti,come ha detto con efficacia il ministro Giannini. La scuola è benecomune, cioè pubblico, e deve essere garantita a tutti. Èsecondario poi chi sia a gestirla, se lo Stato o altre Istituzioni.

L“ Momento centrale della manifestazione è stato l’incontro con papaFrancesco.La presenza del Papa ha rappresentato il vertice dell’interopomeriggio. E le sue parole sono state il momento più atteso,preceduto prima dall’incontro fisico - con quel lungo giro sulla jeepbianca - del Pontefice con i presenti, quasi a sottolineare ancheplasticamente che la scuola è in primo luogo relazione. L’interventodel Papa è stato, come sempre, sorprendentemente intrigante. Èemersa la passione per la scuola ’perché ci educa al vero, al bene e albello’, tre dimensioni sempre intrecciate. E poi l’augurio per ’unabella strada nella scuola, che faccia crescere le tre lingue che unapersona matura deve saper parlare in maniera armoniosa: mente,cuore e mani’. Papa Francesco, utilizzando immagini forti, hatoccato l’immaginario dei presenti suscitando il loro interesse. Lasua capacità sta nel toccare i gangli vitali.

Cosa ne pensa della presentazione fatta dai media laici?Chi ha scritto, ha interpretato il senso autentico dell’iniziativa: non erauna piazza contro e tantomeno una rivendicazione per interessi diparte. C’è da rimarcare, però, la distrazione di molti giornali dinanzi aun evento che ha coinvolto 300mila persone e che ha rimesso lascuola al centro dell’opinione pubblica e del dibattito politico. Ci sonostate delle clamorose assenze di notizie. Spesso si va dietro adautentiche sciocchezze che riguardano la Chiesa, invece quando c’èun popolo che si muove, sembra non interessare. Chissà come mai!

Quale appello lascia al Paese questa manifestazione?Investire nella scuola, nel futuro, nelle persone in definitiva. In unmomento di crisi e di risorse limitate bisogna avere l’audacia diguardare un po’ oltre il proprio naso. La formazione delle persone èla prima risorsa del Paese. Solo quando le persone sono criticamenteformate e hanno acquisito le necessarie competenze, si può sperarenello sviluppo. Diversamente, è impossibile pensare a un verorinascimento.

Come procederà ora il percorso “la Chiesa per la scuola”?Prima di tutto bisogna metabolizzare l’entusiasmo del 10 maggio. Inconcreto, a livello diocesano, dovrebbe emergere la centralità dellapastorale scolastica che non è periferica rispetto alla capacità dellaChiesa di essere dentro la vita di oggi. Nella scuola, infatti,s’incontrano tutti, indistintamente. Per la Chiesa, dunque, abitarequesto spazio, che è fatto di relazioni, significa farsi prossima alcontesto in cui la gente cresce. La scuola è una grande frontiera.

Vincenzo Corrado

Centinaia di migliaia di persone occupanopiazza San Pietro, via della Conciliazione ele vie vicine per incontrare il Papa. Chi dalNord, chi dal Sud, chi dalle isole, tutti ve-nuti per vedere, forse per la prima volta,papa Francesco. È uno sguardo di meravi-glia quello che ci accomuna, uno sguardoche di fronte a tutta quella gente si com-muove. Certo siamo stanchi, e il caldo e ilsole cocente di Roma non aiutano la lun-ghissima attesa. È il brano “Jesus Christ,you are my life” che ci ridesta: le teste sidrizzano, tutti guardano con stupore i ma-xi-schermi e cantano a squarciagola, ricor-dandosi il vero motivo che ha spinto cosìtanta gente a recarsi in quel luogo. Dopoore di musica, testimonianze e balli com-pare finalmente il Papa che inizia il suo gi-ro sulla sua vettura scoperta. La gente siavvicina alle transenne, tutti stanno inpunta di piedi: ti senti allora parte di unagrande famiglia, la Chiesa, tutta tesa a toc-care o a vedere da vicino quell’uomo, quel-la guida, quel padre. Passa, si ferma, baciai bambini, e quello che vedi è un uomo feli-ce, che sorride. Infine, parla al microfono,non più di una decina di minuti, e colpisceper l’essenzialità: ci fa ripetere alcune frasi,come “Per educare un figlio ci vuole un vil-laggio”. Poche cose, che rimangono nel cuo-re, e torni a casa con gli occhi pieni di quel-la bellezza, con quelle frasi che risuonanonella mente assieme ai numerosi inni dellaGmg che sono stati cantati.Un incontro per vivere e testimoniare labellezza della scuola e, soprattutto, per ri-cordarci che l’esperienza cristiana non sidistacca dalla scuola; anzi, si può vivereanche all’interno di essa, con i propri com-pagni e insegnanti.

I ragazzi del Liceo Sacro Cuore - Cesena

Noi in piazza✎

Dopo la festa

del 10 maggioIN 300MILA, SABATO 10 MAGGIO

IN PIAZZA SAN PIETRO, ALL’INCONTRO DEL PAPACON IL MONDO DELLA SCUOLA (FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 15 maggio 201412 Attualità

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LA COPERTURA È TOTALELA DIPENDENZA ANCHEC’è un fil-mato cheda qualchetempo spo-pola sulweb. Sem-plice e toc-cante. È ilvideo-de-nuncia diuna trentenne californiana che, in poco piùdi due minuti, documenta lo scorrere diuna giornata trascorsa sempre incollati alcellulare. Le immagini partono e finisconocon la luce artificiale del display che fendeil buio della camera da letto: è la prima a il-luminare il mattino e l’ultima a spegnersinel cuore della notte. Al bar insieme agliamici, col fidanzato in spiaggia o al bowlingper una serata in compagnia, tutto sembraruotare attorno a questa onnipresente, on-nipotente, invadente, ossessiva presenza.Un altro video spettacolare, prodotto dauna nota bevanda gassata, pubblicizza unimmaginario ma realistico “social mediaguard”, una sorta di collare a forma di conoche impedisce di concentrarsi sul telefo-nino e “costringe” ad alzare la testa, accor-gendosi degli altri e della bellezza che cicirconda.Il messaggio è forte: siamo diventati dipen-denti dalle tecnologie della comunica-zione. Ma l’essere costantemente connessirischia di privarci delle esperienze più au-tentiche e gratificanti della vita. Sarà perquesto che si iniziano a vedere non solonelle rubriche di curiosità, ma nei bar e ri-storanti delle nostre città i cartelli con lascritta dal tono imperativo: “In questo lo-cale non c’è il Wi-Fi. Parlate fra di voi”.Una marca venezuelana di birra ha decisod’affrontare di petto la questione, lan-ciando un rimedio drastico quanto effi-cace: il “Cevapolar”. La pubblicità lodefinisce “anulador de celular”, annullatoredi cellulari. Si tratta di un contenitore cilin-drico di quelli che servono a mantenerefresche le bevande. Con la differenza, però,che quando inserisci la bottiglia, dalla basedel supporto vengono emesse radiazioni didisturbo, che bloccano i segnali prove-nienti e diretti agli smartphone. Almeno inun raggio di qualche metro, il pericolo èscongiurato.Finiti i tempi in cui sottoterra si era al si-curo – già da tempo nella metropolitana diRoma i cellulari sono utilizzabili ovunque,tanto che nel nome della stazione princi-pale compare anche il gestore di telefoniamobile che ha sponsorizzato il restauro –presto anche fra le nuvole potremo teneresempre accesi tablet e telefonini, per lomeno nella modalità silenziosa o vibra-zione. Oggi è uno dei divieti più assolutisugli aerei. La compagnia degli EmiratiArabi ha già inaugurato il servizio, Ryanairlo sta sperimentando. Gli altri seguiranno.Certo le tariffe sono più alte rispetto ai nor-mali contratti, chissà se questo basterà atrattenere i più assuefatti.

he Stato è quello che induce igiovani a drogarsi? No a tutte ledroghe. Sì alla vita.

Con questi slogan mille persone traragazzi della Comunità di SanPatrignano e genitori delleassociazioni affiliate alla comunità,lo scorso mercoledì 7 maggio sonogiunte in piazza San Pietro, a Roma,per incontrare papa Francesco e permanifestare nel pomeriggio a piazzaFarnese contro il decreto legge inmateria di stupefacenti.“No a ogni tipo di droga”. Così papaFrancesco, a conclusionedell’udienza generale in piazza SanPietro, ha salutato, tra gli altri, “ifamiliari dei ragazzi di SanPatrignano, ai quali mi unisco neldire no a ogni tipo di droga. E questo- ha aggiunto a braccio - forse faràbene dirlo a tutti. Semplicemente: noa ogni tipo di droga. Forza!”.Oltre 400 genitori delle associazionisono intervenuti all’udienza per direun chiaro no alla droga e un sì allepolitiche educative a sostegno dellefamiglie. Si tratta di madri, padri,

sorelle e fratelli di ragazzi che hannoaffrontato o che stanno ancoraportando avanti il loro percorso incomunità, provenienti da tutta Italia,da Milano a Napoli, da Salerno aGenova, Verona, Vicenza, Perugia, daCagliari e Catania, con unadelegazione straniera di tre personearrivata direttamente da Spalato, inCroazia, e da Cesena. Anche AngladCesena era in piazza a Roma. Solochi ha vissuto sulla propria pelle,negli affetti più vicini, comprendecosa significhi vivere latossidipendenza, stare accanto a chiusa la droga per essere al livello deglialtri, per piacere ai compagni discuola, per ottenere un posto elevatonel lavoro.Questa giornata a Roma è stato “Unmodo per ritrovarci tutti assieme -ha spiegato Federico Samaden,coordinatore della rete diassociazioni -. Un incontroimportante per noi in questomomento in cui sembra si vadasempre più verso una società chevuole la normalizzazione delle

droghe. Per sentirci meno soli nellanostra battaglia, non c’è niente dimeglio di ritrovarsi in piazza SanPietro ad ascoltare le parole di papaFrancesco che si è sempre espresso asostegno della vita”.La delegazione ha portato in dono apapa Francesco una coperta incashmere bianco con una crocericamata realizzata dalle ragazzedella tessitura di San Patrignano.“Siamo convinti che - concludeSamaden - qualsiasi tipo di droganon è altro che una delle tante vie difuga dalla responsabilità individualeche ciascuno ha nel difendere evalorizzare la propria esistenza ed èper questo che non possiamolasciare i nostri figli in balia dell’usodi queste sostanze. Vogliamotrasmettere con l’esempio ai nostrifigli il senso del meraviglioso donodella vita, della sua infinita bellezza edella necessità di interpretarladando voce al cuore e all’amare enon al danaro e alla forsennata corsaad avere sempre di più per sé”.

Arianna Maroni

CNo alla droga. Sì alla vita

Alla manifestazione presente anche una delegazione dell’associazione Anglad di Cesena

In piazza con papa Francesco

n un video messaggio preparato in collaborazione conil Ministero del turismo di Israele, il custode di Terra

Santa padre Pierbattista Pizzaballa invita i pellegrini avisitare la Terra Santa insieme a papa Francesco nel suoimminente viaggio apostolico (24-26 maggio).Nell’intervista, tradotta in sette lingue (italiano,inglese, francese, portoghese, tedesco, polacco e

I

Papa in Terra Santa“Pellegrini, venite”

spagnolo), il custode ricorda che Dio “si è manifestatonella storia, ma anche in un luogo geografico benpreciso, in questo caso in Terra Santa”. Per questomotivo “è importante venire in Terra Santa per viverequesto incontro con Gesù, il Dio storico”: “Quest’anno -continua padre Pizzaballa - abbiamo la gioia di avere inmezzo a noi papa Francesco, come un pellegrinospeciale che arriverà in un pellegrinaggio di preghiera edi pace dove incontrerà anche altri cristiani dellecomunità e soprattutto con il patriarca ecumenico diCostantinopoli, Bartolomeo. È importante unirsi a luinella preghiera, ma soprattutto è ancora più importantevenire insieme a lui qui in Terra Santa”.

TERRA SANTA,IL CENACOLOA GERUSALEMME(FOTO ARCHIVIO SIR)

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Giovedì 15 maggio 2014 13Cesena

ANNIVERSARIO23/5/2012 - 23/5/2014

Io credo: il Signore è risortoe vive. Un giorno risorgerò con lui

Nel secondo anniversario della mortedella carissima

ORNELLA DOMINICI PIVILa tua presenza è viva in mezzo a noi. Comeallora ti chiamiamo e tu rispondi: ci sostieni,

ci consoli, ci incoraggi, ci aiuti...Domenica 25 maggio alle 11 nella chiesadi Sant’Egidio ci vogliamo ritrovare familiari,parenti e amici per celebrare con te e per te

l’Eurcaristia, fonte di unità fra noi

Quel giorno di 70 anni fa Cesena ha subìto la prima incursione aerea da parte delle forze alleateLa città ha pianto un centinaio di morti, undici della parrocchia di San Pietro

Paura e sconcerto il 13 maggio 1944re anni fa si ritrovaronoinsieme proprio qui nellaparrocchia di San Pietro.Alcuni di loro non si

vedevano da anni; i piùprovenivano dal cesenate e dalravennate, ma altri da molto piùlontano: Giorgio, Giovanni eRino da Milano, Bruno daSassari."C’ero anch’io quel tredicimaggio a san Pietro": così avevointitolato il convegno di queiragazzi (nati tra il 1926 e il 1933)che erano stati protagonisti etestimoni dei fatti raccontati nellibro presentato allaMalatestiana il 4 febbraio 2011"Quel tredici maggio a SanPietro", il giorno del primobombardamento su Cesena. Tutta questa avventura avevaavuto inizio nella tarda serata dimercoledì 9 dicembre 2009quando mi passarono tra lemani sedici foto della chiesa diSan Pietro, quasi tutte inedite.Le più suggestive erano statescattate all’indomani delbombardamento del 13 maggio1944. Quel giorno, Cesena avevasubìto il primo assalto da partedelle forze alleateangloamericane; la città avevapianto un centinaio di morti,undici dei quali erano dellaparrocchia di San Pietro. Anchela chiesa era stata colpita dallebombe che avevano arrecatogravissimi danni alla strutturadell’edificio, mentre vari arredie oggetti d’arte erano statidistrutti.Circa venti persone eranopresenti nei locali dellaparrocchia (canonica, teatrino,casa del contadino) ed eranoriuscite a scampare ad unamorte che sembrava inevitabile,poiché tre bombe avevanocentrato il complessoparrocchiale con la loropotenza devastante. Una pioggia di calcinacci e diterriccio insieme ad una nubedi polvere aveva investito alcunidei ragazzi fuggitiprecipitosamente dal teatrinodove stavano provando una

T

commedia intitolata "I falchettidella pequena". Il disagio e lapaura erano stati immensi, delteatrino non rimaneva piùnulla, ma tutti quei ragazzi sierano salvati.Duranti i primi mesi del 2010ero riuscito a contattare moltidi quei protagonistiraccogliendo i loro ricordi e leloro testimonianze.Contemporaneamente avevoricostruito, grazie ai diari diBagnoli, Burchi, Zucal e ad altriscritti dell’epoca, il contestopreciso degli avvenimenti. Di quella terribile giornatarimane innanzi tutto loscempio costituito dai circacento morti, tutti dellapopolazione civile, "molti di piùdunque rispetto ai circasessanta riportati nellarelazione del Municipio sottoquella data, dove si parla anchedi 150 feriti e di 35 casedistrutte o inabitabili, oltre leottanta danneggiate. Accadetalvolta che ad un esame piùattento e approfondito l’entitàdi un danno si riveli meno graverispetto alla prima valutazione.In questo caso, purtroppo, siverificò il contrario e il bilanciodefinitivo fu possibileaddirittura solo dopo alcunimesi", annotavo nella miapubblicazione del 2010. Vorrei anche citare a questoproposito l’osservazione delbenedettino Placido Zucal: "Allaincerta speranza di eliminarequalche tedesco o intralciare isuoi movimenti, corrispondevala quasi certezza di uccidere

molti italiani e distruggere i loroedifici. La conferma vennepuntuale il giorno dopo quandofurono contati circa cento mortie altrettanti feriti anche gravi,mentre fra i tedeschi, dislocati aCesena, per quella volta, non vifurono né morti né feriti".Quando Roberto e Augustorievocavano la giornata del 13maggio 1944, la loro "proroga"consentiva a tutti noi di cogliereil lato fortunato degli eventi,rendendo meno cupa la tintacomplessiva del loro racconto.Ma quelli che oggi possonoesordire dicendo "settant’annifa…" devono ormai farlo senzadi loro.Mi capita talvolta di sfogliare ivecchi registri dell’archivio,alcuni dei quali mostrano isegni materiali di quei giorniviolenti, e di rileggere le parolescritte dal parroco don Enrico:"13 mayo 1944. Qui sequunturhodie animam Deo reddideruntob hostium saevam aereamincursionem" (13 maggio 1944.Coloro che seguono oggi hannoreso l’anima a Dio a causa dellaferoce incursione aerea deinemici) cui fanno eco quellepronunciate dal vescovo Soccheil giorno dei funerali: "Ci haadunati qui la pietà per questinostri cari che una barbariesenza nome che segneràd’infamia i colpevoli nella storiae nei secoli, la più raffinatabarbarie che la terra abbia maivisto, ha schiantato in unistante vittime inermi einnocenti…".

Walter Amaducci

Nel libro "Quel 13 maggio a San Pietro" viene ricostruitonel dettaglio il primobombardamento che colpìrovinosamente Cesenae in particolare la parrocchiadi San Pietro. In totale i mortifurono un centinaio

A sinistra,

la chiesa

di San Pietro

dopo il bombar-

damento

del 13 maggio

A destra,

la sirena che,

col suo sibilo,

annunciava

alla città l’arrivo

dei bombardieri

Pievesestina | Statua di San GiudaNella parrocchia di Pievesestina, daqualche mese, è presente una statuadedicata a San Giuda Taddeo,regalata da un fedele devoto. SanGiuda è considerato il protettoredella purezza e il patrono dei casidisperati. La tradizione concorda nelritenerlo un parente di Gesù. Primadel Medioevo questo santo eravenerato in molte parti d’Europa.Ancora oggi in Asia minore e nellaSiria si trovano chiese e monasteri alui dedicati. Poi, forse a causadell’omonimia con l’apostolotraditore, il suo culto si è affievolito.Papa Paolo V concesse l’indulgenzaplenaria ai visitatori della tomba diTaddeo il giorno 28 ottobre, festaliturgica dei santi Simone e Giuda.Attualmente la tomba è collocata inuna cappella laterale della basilica diSan Pietro a Roma.

AcquaIn aprile 100 per centoda RidracoliNel mese di aprile i cesenati hanno bevutoacqua di ottima qualità. Il 100 per centodell’acqua erogata dai rubinetti cesenati èinfatti arrivato dall’invaso di Ridracoli.E’ questo quanto emerge dai dati sullafornitura idrica messi a disposizione daRomagna Acque e pubblicati suwww.cesenadialoga.it.Ritroviamo una percentuale così elevatanei primi mesi del 2013. In particolare dafebbraio a maggio Ridracoli fornì il 100per cento e in gennaio il 95 per centodell’intero fabbisogno idrico.L’andamento complessivo dell’anno 2013è stato positivo. Nei mesi estivi, quandotradizionalmente le forniture siabbassano, la percentuale provenientedall’invaso non è mai scesa sotto il 54 percento e a dicembre è di nuovo salita all’81per cento.

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Giovedì 15 maggio 201414 Cesena

Alimentazione Iniziativa del Mercato ortofrutticolo per educare ai cibi sani

Lunedì 12 maggio i ragazzi hanno visitato la strutturamercatale e qui sono staticoinvolti nell’ animazione tuttagiocata sulle caratteristichedella buona frutta

a scatenato il consuetoentusiasmo l’animazione tra iragazzi organizzata dalMercato Ortofrutticolo

all’ingrosso di Cesena per indurre unmaggiore consumo di frutta e verduratra i giovanissimi. Trascinati dallasimpatia di Daniele De Leo,animatore vicino al tema dellaproduzione ortofrutticola, lunedìscorso i ragazzi delle scuoleelementari di San Carlo e delquartiere Fiorenzuola (80 bambini)accompagnati dai loro insegnantihanno fatto festa dentro la strutturadel Mercato, chiudendo così la primaserie di appuntamenti denominata“Frutta ed ortaggi del mese”.Si tratta di una iniziativa ludicoeducativa organizzata dal Mercatocon la collaborazione del Comune diCesena, assessorato alla Pubblicaistruzione.Come di consueto i ragazzi hannocantato e giocato ma, contrariamenteagli altri cinque appuntamenti che sisono svolti in altrettante scuolecesenati coinvolgendo circa 300ragazzi, lunedì 12 maggio i ragazzihanno visitato la struttura mercatalee qui sono stati coinvoltinell’animazione tutta giocata sullecaratteristiche della buona frutta e diquanto fa bene mangiare verduraquotidianamente.All’incontro di lunedì hannopartecipato anche il sindaco PaoloLucchi e l’assessore alla Pubblica

H

istruzione Elena Baredi.“Siamo soddisfatti del riscontrosuscitato da questa iniziativa -commenta Domenico Scarpellini,amministratore delegato della societàche gestisce il Mercato -. I ragazziimparano divertendosi, gli insegnantili hanno accompagnati volentieri enoi siamo contenti di aver potutocontribuire anche all’educazionealimentare che tanta parte ha nellasalute di tutti, sia grandi che piccoli.Infatti siamo già orientati a ripetere

l’iniziativa in altre scuole dopo levacanze estive”.Chiaro e condiviso anche dagliinsegnanti l’obiettivo dell’iniziativa,ossia stimolare tra i bambini ilconsumo di frutta e verdura distagione, i buoni prodotti chetransitano ogni giorno (ogni anno900mila quintali con una presenzaquotidiana media di circa 500operatori) dalla struttura del Mercato.Circa 400 ragazzi hanno giocato ecantato, con grandissimocoinvolgimento e hanno imparato adapprezzare la frutta e la verduraattraverso giochi semplici maefficaci.

Il capo del Governo a Cesena durante iltour elettorale a sostegno delcentrosinistra. Matteo Renzi sarà in piazzadel Popolo venerdì sera alle 21. Il Partito democratico ha coinvoltoduecento volontari per organizzarel’evento. In piazza sono attese alcune

Il capo del Governovenerdì sera in piazza del Popolo

migliaia di persone. Si sta organizzando un servizio di busnavetta che, partendo dalle zoneIppodromo e Montefiore, possa favorirel’afflusso in centro storico di coloro chegiungeranno a Cesena dai Comunilimitrofi.Matteo Renzi arriverà da Pesaro alle 21, sifermerà per la notte e, la mattina disabato, prima di andare a Forlì perun’altra manifestazione elettorale,visiterà alcune aziende cesenati. Neldettaglio, sabato 17, prima della sua

partenza per Forlì visiterà la Technogym(ore 8,30) e incontrerà (ore 9,30) irappresentanti delle grandi aziendedell’agroalimentare (Amadori, Orogel,Apofruit) presso gli stabilimenti diOrogel.Renzi è già stato a Cesena circa unanno fa in occasione delle Primarie, maora torna da presidente del Consiglio, inun momento in cui si comincia a coglierel’effetto del suo governo.Per far sapere ai cittadini dell’arrivo delcapo del Governo, sono in distribuzione50mila volantini.

Matteo Renziin città dalle 21in vista delle elezioni europee

Più fruttaai bambini

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Le prossime elezioni amministrative sonoun evento importante per le nostre città,il nostro Paese, per l’Europa. Il nostrovescovo Douglas decise di intervenire invista delle elezioni politiche del 2013 “perricordare ai cristiani della Diocesi che,anche in questo momento storico della

vita del Paese, sono chiamati a dare sapore evangelicoalla vita sociale testimoniando come cittadini‘unmetodo di vita mirabile e indubbiamente paradossale’(Lettera a Diogneto V, 1), attingendo luce dalla Parola diDio e dal ricco Magistero ecclesiale”.

Raccogliendo l’invito di monsignor Regattieri,la Commissione diocesana “Gaudium et spes”non può che riprendere in mano ciòche il magistero offre per discernerei segni dei tempi: “Si ricordino perciò tutti i cittadinidel diritto, che è anche dovere,di usare del proprio libero votoper la promozione del bene comune. La Chiesa stima degna di lode e di considerazionel’opera di coloro che, per servire gli uomini,

si dedicano al bene della cosa pubblicae assumono il peso delle relative responsabilità. I diritti delle persone, delle famiglie e dei gruppi e il loroesercizio devono essere riconosciuti, rispettati epromossi non meno dei doveri ai quali ogni cittadino ètenuto. Tra questi ultimi non sarà inutile ricordare ildovere di apportare allo Stato i servizi, materiali epersonali, richiesti dal bene comune.Si guardino i governanti dall’ostacolare i gruppifamiliari, sociali o culturali, i corpi o istituti intermedi,né li privino delle loro legittime ed efficaci attività, cheal contrario devono volentieri e ordinatamentefavorire”. (Gaudium et spes n. 75)

A distanza di cinquanta anni rimane ancora efficace ilrichiamo del padri conciliari per una presa di coscienzadei laici rispetto all’impegno nella vita pubblica. PapaFrancesco nella recente esortazione apostolica“Evangelii Gaudium” ricorda che “nel dialogo con loStato e con la società, la Chiesa non dispone disoluzioni per tutte le questioni particolari. Tuttavia,insieme con le diverse forze sociali, accompagna leproposte che meglio possono rispondere alla dignità

La stradaper il bene

comune

I motivi di una riflessioneLa Commissione diocesanaGaudium et Spes - che si occupadei problemi sociali, del lavoro,la giustizia, la pacee la salvaguardia del Creato -ha predisposto questo documentoin vista dell’appuntamentoelettorale di domenica 25 maggio.Il testo si propone come motivo diriflessione e di approfondimentoper le comunità parrocchiali,le associazioni,i movimenti cattolicie tutti i cittadinidel territorio diocesano.

SPECIALE ELEZIONI

Page 16: Corriere Cesenate 19-2014

Li richiamiamo ancora una volta: la dignità dellapersona e il suo primato; la promozione dell’uomonella sua dimensione trascendente; la salvaguardiadella famiglia, come comunione di un uomo e di unadonna, aperta al dono della vita; la dignità del lavoro,la libertà educativa e religiosa; il rispetto e lasalvaguardia della vita dal suo sorgere fino al suonaturale concludersi; la solidarietà; la pace.Papa Francesco ci ha ricordato recentemente che “ognidiritto civile poggia sul riconoscimento del primo efondamentale diritto, quello alla vita, che non èsubordinato ad alcuna condizione, né qualitativa néeconomica, né tantomeno ideologica. Così come il

comandamento ‘non uccidere’ pone un limite chiaroper assicurare il valore della vita umana, oggi dobbiamodire no a un’economia della esclusione e della inequità.Questa economia uccide… Si considera l’essere umanocome un bene di consumo, che si può usare e poigettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello ‘scarto’che addirittura viene promossa. E così viene scartataanche la vita”.

I fatti di quest’ultimo periodo (la sentenza diincostituzionalità sul divieto di fecondazione eterologa,la trascrizione di un matrimonio tra omosessuali, ildivorzio sprint in discussione in Parlamento) sono la

prova concreta di come si stanno ridefinendoartificialmente i vissuti umani fondamentali: il rapportouomo-donna, la maternità e la paternità, la dignità e idiritti del bambino.

Nessun colore politico e nessuna ideologia possonostrumentalizzare questioni che riguardano la dignitàdella persona umana: “La ‘laicità’, infatti, indica inprimo luogo l’atteggiamento di chi rispetta le verità chescaturiscono dalla conoscenza naturale sull’uomo chevive in società, anche se tali verità siano nello stessotempo insegnate da una religione specifica, poiché laverità è una. Cercare sinceramente la verità, promuoveree difendere con mezzi leciti le verità morali riguardantila vita sociale - la giustizia, la libertà, il rispetto della vitae degli altri diritti della persona - è diritto e dovere ditutti i membri di una comunità sociale e politica”.(Compendio DSC n. 571).

Il “dovere” da parte di tutti di contribuire alla qualitàcivile e sociale delle nostre città dipende dalla nostracoscienza, spesso ridotta dal pensiero modernoall’ambito del soggettivo e quindi insignificante per lasocietà. Riscoprirla come luogo dell’ascolto della verità edel bene può riportare speranza per il futuro. È nellaformazione delle coscienze che si impara il senso dellacomunità “fondata sul dono, non sull’interesseeconomico o sull’ideologia, ma sull’amore, che è “laprincipale forza propulsiva per il vero sviluppo di ognipersona e dell’umanità intera” (Caritas in veritate, 1).Questa logica della gratuità, appresa nell’infanzia enell’adolescenza, si vive poi in ogni ambito, nel gioco enello sport, nelle relazioni interpersonali, nell’arte, nelservizio volontario ai poveri e ai sofferenti, e una voltaassimilata la si può declinare nei più complessi ambitidella politica e dell’economia, collaborando per unapolis che sia accogliente e ospitale e al tempo stesso nonvuota, non falsamente neutra, ma ricca di contenutiumani, con un forte spessore etico” (Benedetto XVI,4 giugno 2011).

4. Solidarietà e sussidiarietàcome vie per il bene comune

I problemi sul tappeto continuano a essere quelli di unanno fa: il lavoro, l’economia, la politica, la solidarietà ela pace. Sono coinvolte persone, famiglie e diverseespressioni della società. Il nostro Paese sta vivendo unmomento di crisi economica molto forte, conmanifestazioni evidenti come la disoccupazionegiovanile, conseguenza di un’economia in sofferenza; lacrisi dello stato sociale, con politiche dei tagli crescentiai sostegni garantiti nel passato e non più compatibilicon gli obiettivi della finanza pubblica, la mancanza diequità fiscale con conseguente indebolimento tra lefasce deboli della popolazione e le famiglie.

Papa Francesco ci ha ricordatorecentemente che ‘ogni diritto civilepoggia sul riconoscimento delprimo e fondamentale diritto,quello alla vita, che non èsubordinato ad alcuna condizione,né qualitativa, né economica, nétantomeno ideologica. Così come ilcomandamento “non uccidere”pone un limite chiaro perassicurare il valore della vita, oggidobbiamo dire “no a un’economiadella esclusione e della inequità.Questa economia uccide… Siconsidera l’essere umano come unbene di consumo, che si può usare epoi gettare. Abbiamo dato inizioalla cultura dello “scarto” cheaddirittura viene promossa”. E cosìviene scartata anche la vita’.

| SPECIALE ELEZIONI Giovedì 15 maggio 2014 | IIIII | Giovedì 15 maggio 2014 | APPROFONDIMENTI

della persona umana e al bene comune. Nel farlo,propone sempre con chiarezza i valori fondamentalidell’esistenza umana, per trasmettere convinzioni chepoi possano tradursi in azioni politiche” (EG, n. 241).Sono queste le motivazioni profonde che ci portano auna riflessione che si sviluppa secondo l’invito delConcilio:- Il diritto-dovere del cittadino che va a votare;- La responsabilità di chi si dedica al bene della cosapubblica;- I diritti da riconoscere, rispettare e promuovere;- Solidarietà e sussidiarietà come vie per il benecomune.

1. Il diritto-dovere del cittadino che va a votare

I dati su astensionismo e disinteresse al voto sono sottogli occhi di tutti. Per dare un’idea, basta fare unconfronto tra le ultime due consultazioni elettorali,siano queste politiche o comunali. Limitando ildiscorso al Comune di Cesena, il calo di votanti siattesta su 3mila cittadini che hanno deciso di nonpartecipare al voto da una consultazione all’altra. Difronte a queste tentazioni di assenteismo è necessario eurgente che l’opera educativa della comunità cristiana,operando ovviamente sui tempi medi e lunghi, sollecititutti e ciascuno alla presenza e alla partecipazioneattiva e responsabile, caratterizzata dall’impegnoquotidiano dei singoli, delle famiglie, delle diversesocietà intermedie; essa chiede di essere promossa esperimentata nei “luoghi primari” dell’esistenza:lavoro, scuola, tempo libero.La stessa partecipazione, tuttavia, non può nonmanifestarsi anche nel momento elettorale, almenocon l’espressione responsabile del proprio voto. Votare,infatti, è diritto-dovere di ogni cittadino; è il modominimale per tutti di partecipare direttamente allavita pubblica e offrire il proprio contributo allarealizzazione del bene comune; è un’esigenza di quellacarità che, con tenacia e realismo, si misura con le sfidedella storia e con le attuali strutture e implicazioni delvivere sociale. Come tale, il diritto-dovere del voto vaesercitato da tutti con grande responsabilità morale.È un diritto-dovere che va vissuto avendo coscienza deisuoi limiti e, insieme, della sua importanza. Dei suoilimiti, consapevoli che l’espressione del voto è solo unodei fattori che contribuiscono a determinare il viveresociale; e che i risultati di ogni tornata elettorale, in unsistema realmente democratico, non hanno i caratteridell’immutabilità e definitività, ma quelli dellaprovvisorietà. Nel medesimo tempo, però, occorreessere coscienti dell’importanza dell’esercizio deldiritto-dovere del voto. Con il voto, infatti, si concorrea determinare l’indirizzo politico dell’Europa, delloStato e del governo locale, ciò che è in gioco èl’orientamento da dare, a livello legislativo ed esecutivo,

all’Italia, di cui siamo parte: si tratta, in altri termini, diconcorrere a orientare le scelte in ordine a quel benecomune dell’Italia, nel quadro europeo e mondiale,che non ci può lasciare indifferenti, soprattutto in uncontesto globalizzato come il nostro.

2. La responsabilità di chisi dedica alla cosa pubblica

“Coloro che hanno responsabilità politiche non devonodimenticare o sottovalutare la dimensione morale dellarappresentanza, che consiste nell’impegno dicondividere le sorti del popolo e nel cercare lasoluzione dei problemi sociali. In questa prospettiva,autorità responsabile significa anche autoritàesercitata mediante il ricorso alle virtù chefavoriscono la pratica del potere con spirito di servizio(pazienza, modestia, moderazione, carità, sforzo dicondivisione); un’autorità esercitata da persone ingrado di assumere autenticamente come finalità delproprio operare il bene comune e non il prestigio ol’acquisizione di vantaggi personali” (Compendio delladottrina sociale della Chiesa n. 410)Ci pare essere questo il più bell’augurio da formulare achi si è candidato per il governo delle nostre città o perrappresentare l’Italia in Europa. A questo affianchiamoquattro principi che papa Francesco ci ha offertorecentemente per avanzare nella costruzione di unpopolo in pace, giustizia e fraternità (EG 222-237):Il tempo è superiore allo spazio, per lavorare a lungascadenza, senza l’ossessione dei risultati immediati esenza privilegiare gli spazi di potere al posto dei tempidei processi;

L’unità prevale sul conflitto: accettare il conflitto etrasformarlo in un anello di collegamento di un nuovoprocesso. Chi governa un popolo non rappresenta sologli interessi dei propri elettori, ma quelli di tutta lacomunità;La realtà è più importante dell’idea: l’idea, staccatadalla realtà, origina nominalismi inefficaci e rende leproposte politiche fumose e astratte. “Ciò che coinvolgeè la realtà illuminata dal ragionamento”;Il tutto è superiore alla parte: il bene comune è unprodotto, non una sommatoria. Non si deve essereossessionati da questioni limitate e particolari, bisognaallargare lo sguardo per riconoscere un bene più grandeche porterà benefici a tutti noi.Sono quattro principi che possono aiutare i nostrirappresentanti a vivere il mandato con grande serenità,favorendo una partecipazione sempre più qualificatadei cittadini alle scelte politiche che le nostre istituzionisono chiamate a fare nei prossimi anni.

3. I diritti da riconoscere,rispettare e promuovere e i doveri di ogni cittadino

Il Vescovo un anno fa ci ricordava “il riferimento aprincipi che non si possono mettere in discussione ocontrattare…. Nella misura in cui i singoli e diversiprogetti o programmi politici ne garantiscono la vitalitàe la sussistenza, questi meritano attenzione da partedei cittadini che possono collocarsi in parti diversenell’ampio schieramento politico italiano, sempre perònel rispetto e nella salvaguardia di questi valori.

Con il voto si concorrea determinare l’indirizzo politicodell’Europa, dello Statoe del governo locale.Ciò che è in gioco è l’orientamentoda dare, a livello legislativo edesecutivo, all’Italia: si tratta diconcorrere a orientare le scelte inordine a quel bene comunedell’Italia, nel quadro europeoe mondiale, che non ci puòlasciare indifferenti,soprattutto in un contestoglobalizzato come il nostro.Votare è un diritto-dovere di ognicittadino; è il modo minimaleper tutti di parteciparedirettamente alla vita pubblicae offrire il proprio contributo allarealizzazione del bene comune

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Giovedì 15 maggio 2014IV | APPROFONDIMENTI

La ricerca del bene comune è garantita dai due pilastridell’“asse orizzontale” così ben descritti daBenedetto XVI: “La solidarietà è la virtù che permettealla famiglia umana di condividere in pienezza iltesoro dei beni materiali e spirituali e la sussidiarietà èil coordinamento delle attività della società a sostegnodella vita interna delle comunità locali”.

L’attuale modello di welfare nel nostro Paese è forseancora troppo sbilanciato sulla fase assistenzialistica,troppo dipendente dall’intervento pubblico. Occorrepromuovere e valorizzare il protagonismo delle personee della società civile, ricercando un modello plurale emirato alla prevenzione. Non è casuale che l’ultimaSettimana Sociale dei cattolici (Torino, 9-12 settembre2013) sia stata dedicata alla famiglia, troppo spessoconsiderata fragile e non capace di riscoprire le propriepotenzialità. La democrazia partecipativa e l’economiasociale sapranno costruire e sostenere una comunitàche sta tenendo nonostante la crisi, mettendo al centroquelle priorità declinate con forza durante l’incontronazionale di Torino: la missione educativa dellafamiglia, le alleanze educative, accompagnare i giovaninel mondo del lavoro, rivedere la pressione fiscale sullefamiglie, reimpostare il sistema di welfare, il camminocon le famiglie immigrate e abitare la città.Non si tratta di prevedere qualche incentivo in più,qualche contributo per le famiglie o la rimodulazione

delle tariffe dei servizi erogati ai cittadini. C’è bisognopiuttosto di rivedere il modello di governo del nostroterritorio attraverso il principio della sussidiarietàcircolare. Enti pubblici, imprese di tutti i tipi, societàcivile organizzata devono definire tra loro, incondizioni di parità, le regole per arrivare allaprogrammazione degli interventi. Progettare insiemeper cogliere in modo più efficace i bisogni emergentidel nostro territorio.La nostra Provincia è ricca di organismi consultivi. Ilproblema è quello di rendere effettiva unapartecipazione senza ridurla all’acquisizione di unparere spesso inutile rispetto a scelte già definite eincontrovertibili. È la necessità di recuperare unademocrazia di tipo deliberativo, così come fu affrontataqualche anno durante la Settimana Sociale dei cattolicidi Pisa e Pistoia. Riscopriremmo la dimensioneantropologica, sociale e politica della famiglia, che nonè solo luogo di consumo, ma soggetto produttivo pereccellenza e generatore di beni immateriali senza iquali la società non avrebbe futuro.Scegliere il principio di sussidiarietà circolare è la sfidaper gli attori in gioco: le istituzioni devono rivisitare e“bilanciare” i propri strumenti di programmazione sulversante dell’ascolto, il sistema delle imprese deveaprire al valore della gratuità la propria disponibilità e amisurare la propria responsabilità nei confronti dellafamiglia e il terzo settore deve recuperare la suafunzione di promozione accantonando il proprio ruolodi supplenza nei confronti delle carenze di Stato ed entipubblici. Solo così possono decollare politiche tariffarieeque, consulte e organi di partecipazione attivi, nuoviprogetti dei servizi, un accompagnamento serio deigiovani nel mondo del lavoro, nuove alleanze educative,un riutilizzo del patrimonio esistente a beneficio dellenuove povertà. Ci sono tante buone pratiche vicino a noi che possonoessere moltiplicate facilmente sul territorio. Tra le altrepensiamo al progetto “Bottega-scuola” che mira adavvicinare mondo della scuola e imprese educando alsenso del lavoro, allo “Slot mob” che vuole contrastare ilgioco d’azzardo promuovendo i valori positivi dellanostra società, alla Consulta per la famiglia chefunziona con efficacia ad esempio nel vicino Comunedi Forlì. È la sfida che deve raccogliere anche la nostracomunità cristiana, capace di generare nei secoli scorsimigliaia di opere che ancora ci arricchiscono, ci curano,ci educano. Siamo chiamati a seminare e a investireoggi affinché altri possano raccogliere domani.

Conclusioni: una proposta per approfondire

Il mondo cattolico si sta già esprimendo in questoperiodo per porre all’attenzione delle istituzioni alcuneistanze decisive per il bene comune. Segnaliamo idocumenti di approfondimento redatti da movimenti eassociazioni, con i quali si intendono aiutare i cittadininell’analisi del momento e nella ricerca di criteri utili peraffrontare le liste di candidati e i programmi politici per ilprossimo quinquennio, i contenuti elaborati nell’ultimaSettimana Sociale di Torino e infine il manifesto redattodalla Federazione Europea delle Associazioni familiari edal Forum delle associazioni familiari, testo articolato indodici punti, con cui si chiede ai candidati l’impegno adifendere la famiglia basata sul matrimonio tra uomo edonna e la vita dal concepimento al termine naturale, ariconoscere il diritto di educazione dei genitori e lafamiglia come soggetto di diritti, a sostenere politiche diconciliazione famiglia-lavoro. L’obiettivo è quello dimandare al Parlamento Ue persone che abbiano acuore un’Europa che parte dal basso, e che riconosceche sono prima di tutto i cittadini e le famiglie acostruire la società. Dopo le elezioni dovrà esserecompito delle associazioni delle famiglie non lasciarsoli gli eletti, aiutandoli a perseguire questi obiettivi, maanche verificando che alla firma del manifestocorrisponda poi un impegno concreto.Queste e altre occasioni per la riflessione e il confrontopossono aiutare i credenti nella comprensione delleproblematiche e nella conoscenza dei candidati che siimpegnano a realizzare le istanze di bene comune,traducendole nell’attività legislativa del prossimoParlamento Europeo e dei Consigli Comunali cheverranno eletti.Informarsi in modo approfondito circa le persone che sicandidano e fare un discernimento serio anche suiprogrammi, in ultima analisi, significa per tutticontribuire all’edificazione della polis; evitando“l’adesione a forze politiche e sociali che si oppongano, onon prestino sufficiente attenzione, ai principi dellaDottrina Sociale della Chiesa...” (Convegno Cei Palermo1996 n. 32)

Commissione diocesana“Gaudium et spes”

Cesena, 6 maggio 2014

Non si tratta di prevederequalche incentivo in più,qualche contributo per le famiglieo la rimodulazione delle tariffedei servizi erogati ai cittadini.C’è bisogno piuttosto di rivedereil modello di governodel nostro territorioattraverso il principiodella sussidiarietà circolare.

FOTO ARCHIVIO MARIGGIÒ

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Giovedì 15 maggio 2014 15Cesena

Verso le elezioni Concludiamo con questa pagina la pubblicazione dei punti salienti dei programmi elettorali dei candidati alla poltrona di primo cittadino del Comune di Cesena

Promesse e proposte per il futuroelle scorse settimaneabbiamo pubblicato lapresentazione dei pro-grammi di alcuni degli

aspiranti alla poltrona di pri-mo cittadino di Cesena. In que-sta pagina riportiamo i pro-grammi degli altri candidati.Sul nostro sito internet, negliultimi mesi, abbiamo dato voceagli interventi dei politici in vi-sta delle elezioni. Crediamo co-sì di aver dato spazio a tuttisenza preclusione alcuna.

LUIGI DI PLACIDOIl gruppo"Liberaldemocratici perCesena" (rappresentato oggiin Consiglio comunale dagliex repubblicani Luigi DiPlacido e Paolo Montesi) hacome candidato sindacoLuigi Di Placido, col mottodi: "Ora si cambia.Cambiamo Cesena". DiPlacido è sostenuto anchedalla lista "ProgettoLiberale" di Stefano Angeli eUgo Vandelli. Tra i temi principali delprogrammaliberaldemocratico: lacancellazione della tassad’occupazione del suolopubblico, lesburocratizzazioni esemplificazioni, un"ecosistema dellacompetizione", attenzione altrasporto pubblico verso lefrazioni più lontane,politiche di area vastaromagnola a tutto tondo (apartire da cultura espettacoli, con l’uscita daErt).Sul tema spinosodell’accessibilità del centrostorico, la posizione èsalomonica: "Non pensiamosolo ai parcheggi - hasottolineato spiegato ilcapolista Paolo Montesi -.Ma non si può dire, comefanno altri, che la crisi delcentro sia solo dovuta allacrisi economica"."Si tratta di una squadra - haaggiunto Montesi - allaquale chiederemo di faregruppo fino al 2019. In ognicaso: che vengano eletti omeno. Assicurando loro solotanto impegno in termini ditempo, da togliere alcalcetto, alla ragazza e aglihobby. Se le nostre idee,nuove e giuste, arriveranno apermeare nel tempo la città,la considereremo una nostravittoria"."Noi portiamo avanti daanni le nostre idee - ha dettoDi Placido - in manieracristallina. Pensiamo chequesta città abbia bisognodella nostra voce, ma nonsiamo disposti a santealleanze, con posizionidiverse dalle nostre, solo perbattere qualcuno".Nella lista"Liberaldemocratici perCesena" vi sono 24 persone,dal disoccupatoall’impiegata, daicommercianti del centrostorico agli addettiall’information technology,passando per studentiuniversitari, medici, esperti

N

di logistica e lavoratori del"popolo della notte".

NATASCIA GUIDUZZIArticolato e tutto accessibilein internet il programmadella candidata a sindacoNatascia Guiduzzi delMovimento 5 Stelle. Già inConsiglio comunale nellalegislatura che sta perconcludersi, la candidataporta avanti da anni lebattaglie del movimento diBeppe Grillo. Natascia Guiduzzi puntadecisamente al verde controla cementificazione. "Alposto del nuovo quartiereNovello, inutile e devastantecolata di asfalto, cemento eacciaio, proponiamo larealizzazione di un grandeparco cittadino che, con ilcorridoio verde della secantee del parco del Savio, possacostituire un polmone verdestraordinario, in grado diessere filtro e assorbire,almeno parzialmente,l’inquinamento dell’anidridecarbonica e delle polverisottili che avvelenano inostri polmoni". Sul fronte lavoro i 5 Stellepuntano sui giovani.Propongono "lo sviluppo diun piano di formazione e diavvio al lavoro per tutti igiovani minori di 25 anni apartire dal 2015, tramitestage, tirocini o altre formuledi assunzione diretta delcomune o con incentivicomunali presso le impreseper 4-6 mesi. Inoltreoccorrono agevolazionifiscali e incentivi per chiintende intraprendere una

nuova attività, con specialeattenzione per giovani edisoccupati: promozione dicorsi e stage presso leimprese agricole, artigiane,commerciali e di servizilocali, per trasmettereprofessionalità e favorire ilpassaggio di competenze. Nello specifico delle attività,Natascia Guiduzziscommette sull’agricoltura:"Il fiore all’occhiello diCesena è stato per tantidecenni l’agricoltura con isuoi prodotti ortofrutticoli.Questo deve tornare adessere il motore trainatedella nostra città, con ilquale ridare fiducia a tutto ilsistema produttivo. Filieracorta e produzione achilometro zero per averealta qualità. E’ necessarioprevedere politiche agricolemirate, con un assessoratodedicato, agganciandol’agricoltura al turismo,all’arte, alla cultura". Altro punto nodale è quellodei rifiuti, con la raccoltaporta a porta spinta aimassimi regimi. Inoltre igrillini sono control’autostrada Mestre-Orte,alla via Emilia bis, mentresono favorevoli al lotto zerodella secante.

PAOLO LUCCHIMassima attenzione aiservizi per i cittadini,collaborazione rafforzata tracittà della Romagna,impegno sul fronte dellavoro e dell’ambiente.Questi alcuni punti cardinedel programma di PaoloLucchi, sindaco uscente.Il motto della coalizione diCentrosinistra (Pd, Sel, Prc,Psi, Scelta civica, Centrodemocratico, lista civicaSemplicemente Cesena) è"Cesena non si ferma": "Lanostra città non si è fermatadurante la crisi - hacommentato Lucchi - e nonsi fermerà nei prossimi anni,come una vera comunità".

Sulla fattibilità delprogramma il sindacouscente non ha dubbi: "Ciòche c’è in questoprogramma è tuttorealizzabile, e realizzabilecon risorse del Comune. Se ilpatto di stabilità interno siallentasse, poi, potremmofare anche di più e più infretta. Le incertezzenazionali non ci hannopermesso, fino ad ora, diapprovare il bilancio, suquesto fronte peròprendiamo un impegnochiaro: continueremo acollegare tutti i serviziall’Isee. Un indicatore chevedrà qualcherimodulazione in favoredelle fasce più deboli e deidisoccupati".Lucchi si è detto soddisfattodelle opere realizzate aCesena con il contributo deiprivati, non risparmiandoperò una frecciatina neiconfronti dei sostenitori deiparcheggi a oltranza: "Ilproject financing in città miha convinto. Ha funzionatoai giardini Savelli, in piazzaAldo Moro e nellariqualificazione del ForoAnnonario. Mentre non è uncaso che sia stato lasciatocadere nel vuoto perl’ipotetico nuovo parcheggiodi viale Carducci. Non c’èbisogno di nuovi parcheggi,tanto che anche a Bologna iprivati stanno rinunciandoad attuare progetti giàapprovati".Sul fronte della sicurezza ilcentrosinistra intendeespandere il sistema ditelecamere attualiportandole nelle frazioni:"Sarà l’occasione per portareanche la banda larga diInternet. Le telecamere,infatti, hanno bisogno diuna rete di collegamenti adalta velocità. Per questosfrutteremo in primo luogole canaline sotterranee diproprietà comunale giàpresenti".

GILBERTO ZOFFOLIDieci punti per "LiberareCesena": dalla riduzionedelle tasse alle opere nellefrazioni, dalla lotta allaburocrazia all’attenzione perla sicurezza. Gilberto Zoffoli,ha presentato il programmain un incontro svoltosipresso la sala Cacciaguerradella Banca di Cesena. Alprimo posto, puntoqualificante del programma,la riduzione delle tasse perimprese e famiglie:abolizione della tassa disoggiorno, sconto del 30 percento sulla tassa dioccupazione del suolopubblico, una no tax areabiennale per le imprese chesi insediano a Cesenacreando nuovi posti dilavoro.Misure che il centrodestraritiene si possanocompensare con dismissionidelle società partecipate finoa 15 milioni di euro.

Per il centro storico, Zoffoli ela coalizione propongono lostop alle multe di Icarus e ungrande parcheggio interrato,mentre in ogni frazione saràrealizzata un’opera pubblicaprioritaria. Netta opposizione allepolitiche urbanistiche finoraadottate, con il ritirodell’ultima variante al Prgdella giunta Lucchi. Sulfronte dei servizi,annunciata la rimodulazionedelle tariffe sulla base di unvero quoziente familiare.Un punto qualificante delprogramma è anche lasicurezza contro furti inabitazioni e aziende. Fra lesoluzioni proposte, unsistema di videosorveglianzaanche nelle frazioni el’impiego della poliziamunicipale per scopi diprevenzione invece che perla burocrazia negli uffici. "Per le famiglie - ha dettoZoffoli - è necessarioapplicare un vero quozientefamiliare con sconticrescenti a chi ha più figli.Anche l’ospedale Bufalini varilanciato completando ilcentro traumi con lachirurgia toracica,potenziando la cardiologia edando una nuova logistica alpronto soccorso".I capolista dei partiti dicoalizione di Zoffoli sono:Marco Casali (Forza Italia),Luca Ferrini (Pri), StefanoSpinelli (Ncd), SilviaCampanini (Udc), PatriziaRicci (Fratelli d’Italia - An),Massimo di Fonzo (Fare perfermare il declino, in listaunica con il Pri).

Di Placido: "Viala tassa sul suolopubblico". Lucchi:"Rivredremo l’Iseea favore delle fascepiù deboli"

Guiduzzi: "Stop allacementificazionea tutti i costi".Zoffoli: "Tariffein base al quozientefamiliare"

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Giovedì 15 maggio 201416 Cesena

Completata la giornata finale della18esima edizione del Panathlon-giochiamo - Memorial Fulvio Zuc-cheri che ha coinvolto i circoli di-dattici del Carducci, della Fiorita,delle Vigne e la direzione didatticadi Bagno di Romagna per totale di4 circoli didattici, 15 plessi scola-stici, 77 classi e circa 1.500 alunni.Sabato 10 maggio, al campo sporti-vo di Martorano, si sono presenta-ti circa 600 bambini delle prime,seconde e terze elementari coin-volti nell’attività che si è articolatanei mesi di febbraio, marzo e apri-le con lezioni tenute da insegnantispecializzati inviati dal PanathlonClub Cesena nelle singole scuole. La manifestazione finale ha con-sentito ad ogni squadra scesa in

campo di disputare un minimo didue gare (le più fortunate anchetre) che si sono svolte in contem-poranea sui 6 campi predispostiper l’occasione nel campo princi-pale in erba dell’Usd RomagnaCentro.Ad ogni ragazzo è stata fornita lamaglietta commemorativa dellamanifestazione con il cappellino e,a fine giornata, a tutti è stata con-segnata la medaglia ricordo dellamanifestazione e un gelato offertodalla ditta Orogel.Con questa manifestazione il Pa-nathlon, presieduto da DionigioDionigi, da 18 anni si pone al servi-zio della comunità giovanile "perl’affermazione dell’ideale sportivoe dei suoi valori morali e culturali".

La manifestazione si è tenuta sabato nel complesso sportivo Romagna Centro di Martorano

Panathlongiochiamo, bambini in festa giocando

Più turisti scopronol’antica Malatestiana

a Biblioteca Malatestianadiventa sempre più meta deituristi anche stranieri, oltreche italiani. Negli ultimi anni si

è riscontrato un maggiore afflussonon solo nel periodo estivo, come inpassato, ma durante tutto l’anno daparte di turisti provenientidall’Europa. Non solo Inghilterra maanche Olanda, Germania e Austriahanno inserito le sale della Bibliotecanei loro itinerari, grazie anche allapromozione fatta dall’ufficio turisticodel Comune. In occasione della notte dei Musei,che si svolgerà sabato 17 maggio,saranno previste visite guidategratuite, come lo scorso anno, pressola Malatestiana Antica dalle 18 alle 21e dalle 18 alle 22 presso il FondoComandini e il Museo Archeologico.La chiusura alle 21 della MalatestianaAntica è dovuta al fatto che l’aula delNuti è illuminata esclusivamente conluce naturale.Esaminando le statistiche del 2013 sinota che i visitatori ammontano a14.361. Il bilancio dei primi mesi del

L2014 è positivo. Dal 10 gennaio al 7maggio sono 6121 le persone chehanno visitato la MalatestianaAntica.Le visite alla sezione antica sonoregolamentate da prenotazione epartono ogni 45 minuti. Perconservare il microclima internodella sala della biblioteca, idoneo allaconservazione e tutela deimanoscritti, sono consentite visite digruppi formati da massimo di 25persone. La tutela e la conservazionedei codici, che vanno dal IX al XVsecolo, custoditi all’interno dellaBiblioteca, è curata dal 1461dall’amministrazione comunale.La Biblioteca si è rinnovata negli

ultimi anni cercando di offriremaggiori servizi agli utenti e aivisitatori. Per promuovere le visitedei turisti stranieri ha messo adisposizione interpreti e audio guidein inglese che verranno sostituite contablet per favorire, oltre all’ascolto,anche la lettura in lingua.Da un anno l’associazione Artemisiaoltre a curare le visite guidate, ilsabato e la domenica, nellaMalatestiana Antica e nel MuseoArcheologico, propone laboratori eapprofondimenti, per bambini eadulti, sull’attività dei copisti, suicodici miniati e sulla storia dellaMalatestiana e organizza laboratoridurante tutta la settimana.

I visitatori totali del 2013 sono stati14.361. Nei primicinque mesi del 2014già toccata quota6121

Sabato 17 maggio visite guidate All’OsservanzaTrofeo BenedettoOrmai al via il Trofeo Benedetto 2014.Sabato 17 maggio alle 17, nella parrocchiadell’Osservanza, si terrà l’incontro con tuttele squadre partecipanti. Nell’occasione saràeffettuato anche il sorteggio. Il Trofeo Benedetto è giunto alla sua ottavaedizione (prima edizione 2007). È nato daquattro squadre (Unità PastoraleMercatese, Martorano, Sarsina, Boschetto)e da allora il numero dei partecipanti èsempre cresciuto. Alla terza edizione èstato lanciato a livello diocesano eattualmente conta una ventina di squadredi calcio a sette, 16 di pallavolo mista, 8 dicalcetto maschile per i ragazzi di terzamedia-seconda superiore, 5 squadre dicalcetto femminile e il tiro con l’arco. Ogniedizione gli organizzatori cercano diaggiungere qualche disciplina percoinvolgere altri ragazzi che ad oggi sonopiù di 500. L’equipe organizzativa è formatada una decina di ragazzi che seguono i varisport.

Dionigio Dionigi insieme

alla moglie e alle figlie

di Fulvio Zucccheri

Liceo Monti◗Intitolazione di un laboratorioIl laboratorio di Scienze del Liceo"V.Monti" sarà intitolato a Elio Calisesi,storico aiutante tecnico di laboratorio dal1960 al 2000. La cerimonia di intitolazionesi terrà sabato 17 maggio alle 11.30nell’aula magna. Saranno presenti anche ilpreside emerito Pietro Castagnoli e l’exdocente Franca Bazzocchi.

Pippofoto

Foto Mauro Armuzzi

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Giovedì 15 maggio 2014 17Cesenatico

CASE FINALI di Cesena: in zona residenziale e tranquilla villetta a schiera centrale benrifinita e disposta su più livelli, composta da ingresso indipendente, ampio soggiorno-pranzo, cucinotto, 2 camere da letto, 3 bagni, 2 balconi, sottotetto finestrato con altezzamedia 2.40, lavanderia, spazioso garage e giardino privato. 290.000 euro / Rif. 1424

ZONA CASE FINALI (Cesena): in fabbricato di recente costruzione al piano terra,ampio monolocale suddiviso in due vani completo di arredi costituito da ingresso in-dipendente, soggiorno angolo cottura, camera da letto, bagno con doccia, verandacon regolare autorizzazione, parcheggio esterno di proprietà con 3 posti auto. Im-pianti autonomi, inferriate apribile alle finestre, tapparelle elettriche, impianto di ariacondizionata e spese condominiali minime. 135.000 euro / Rif. 1368 STADIO/CASE FINALI (Cesena): appartamento servito di ascensore al quinto pianoin contesto condominiale completamente ristrutturato composto da ingresso, sog-giorno-pranzo, cucina abitabile, 2 camere da letto, 1 bagno, 3 balconi, cantina, ga-rage e posto auto in corte comune. Impianti a norma. 170.000 euro / Rif. 0157

ADIACENZE MONTE (Cesena): in zona esclusiva in contesto moderno e di recentecostruzione appartamento molto luminoso composto da ampio soggiorno con angolocottura, 2 camere da letto, bagno, 2 balconi, garage e cantina. Posizione ottima estrategica per la vicinanza al centro, ai servizi e al verde. 310.000 euro / Rif. 1350

VILLACHIAVICHE di Cesena: in zona verde e tranquilla, in palazzina anni Ottanta dipiccole dimensioni, appartamento al primo piano composto da ingresso, soggiorno,cucina abitabile, 2 camere da letto matrimoniali, bagno, balcone, veranda, cantina egarage 165 euro / Rif. 1344

SAN MAURO IN VALLE di Cesena: a pochi passi dal centro, immerso nelverde al piano terra appartamento di nuova costruzione ad alto risparmioenergetico composto da soggiorno con angolo cottura, camera da lettomatrimoniale, 2 bagni, 2 logge, tavernetta, cantina, garage, corte esclu-siva e giardino. Ottime finiture. NESSUNA SPESA DI MEDIAZIONE INQUANTO MANDATARI A TITOLO ONEROSO. 245.000 euro / Rif. 0121-4

CASE FINALI di Cesena: in zona verde e tranquilla vicino a tutti i servizi, in palazzinadi nuova costruzione appartamento al piano terra con ingresso indipendente compo-sto da ingresso, ampio soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 ter-razzi, garage doppio e corte esterna di proprietà. Ottime finiture, aspirazionecentralizzata, riscaldamento a pavimento con caldaia autonoma, predisposizione ariacondizionata e allarme. PRONTA CONSEGNA. 314.700 euro / Rif. 1334

BORELLO (località Formignano): immersa nel verde casetta rurale cielo-terra abbinata da un lato ecomposta da ingresso, cucina, bagno, salone con camino, camera matrimoniale e cantina. Completala proprietà terreno agricolo di tipo seminativo e boschivo di circa 10.000 mq. L’immobile potrebbe es-sere l’ideale come seconda casa per vacanze e/o per week end all’insegna del relax e della tranquil-lità. 100.000 euro / Rif. 1425

SAN GIORGIO di Cesena: in zona verde e tranquilla villetta a schiera centrale inpronta consegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, 3 bagni,tavernetta, cantina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. 345.000 euro /Rif. 0986

Bcc di Sala: presenzaa sostegno del territorio

abato scorso presso il teatroparrocchiale "Letizia" diSala si è svolta l’assembleadei soci della Bcc Sala di

Cesenatico. C’è stata una grandepartecipazione e l’interventoanche di Giulio Magagni,presidente della Federazione dellebanche di credito cooperativodell’Emilia Romagna, oltre chedell’intero Consiglio di amministrazione della Bccformato da Patrizio Vincenzi (presidente), GianlucaTappi, Barbara Camporeale, Enrico Ghiselli,Francesco Sasselli, Elmo Maraldi, Giampaolo Sirri, edel direttore generale Diego Merli."La Bcc di Sala - ha sottolineato il presidenteVincenzi - ha mantenuto il suo ruolo di "linfa"dell’economia reale, locale e di sostegno al territoriosu cui è ben radicata da 110 anni, con unatteggiamento responsabile e con tutto l’impegnonecessario per dare al suo territorio una realepossibilità di ripresa e di crescita. "Occorresalvaguardare il radicamento nelle comunità locali"ed è necessario far convergere l’efficienza dell’azioneprivata delle imprese cooperative con l’interessegenerale e il bene comune. La Banca si sta muovendoin questa direzione, per andare oltre ogni difficoltà eogni ostacolo, con fiducia, coraggio e passione".

S

Ha poi ringraziato tutti i soci, che al 31 dicembre2013 erano 1643 e dato il benvenuto ai 135 nuovientrati nella compagine sociale."In questo momento di difficoltà - ha aggiunto ildirettore generale, Diego Merli - la banca hacontinuato a finanziare l’economia, sostenendo epromuovendo l’imprenditorialità, affiancandosicome partner alle piccole imprese, alle famiglie, aidiversi interlocutori della società civile. Per questonel 2013 la Bcc ha voluto contribuire a ricostruire lafiducia e a rilanciare la speranza presso i suoi clientie soci, sostenendo famiglie ed aziende: gli impieghiper cassa, al netto delle operazioni dicartolarizzazione, sono aumentati rispettoall’esercizio precedente di circa 3 milioni di euro.Questo sforzo non è stato senza prezzo: ha visto

crescere l’ammontare dei crediti deteriorati ediminuire la redditività. Tutte le scelte assunte sonoperò state consapevoli e coerenti con l’identità dellaBanca e nonostante il forte incremento dei crediti indifficoltà, la Banca è riuscita ad aumentare il livellodi "copertura", con rettifiche sui crediti deterioratiper oltre 9 milioni di euro. La Bcc chiude l’eserciziocon dati positivi. Il totale degli impieghi della bancaa fine 2013 si è attestato a 380 milioni e 611 milaeuro, mentre la raccolta totale si è posizionata aquota 458 milioni e 232 mila euro. L’utile nettoammonta a 413mila euro".E’ seguita la festa sociale presso il Pala Congressi diRimini alla presenza di oltre 1500 soci, conattrazioni, musica e l’allegria del comico Sgabanaza.

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Sabato scorso l’assemblea dei soci

Il totale degli impieghi della bancaa fine 2013 si è attestato a 380milioni e 611 mila euro, mentre la raccolta totale si è posizionata aquota 458 milioni di euro. L’utilenetto ammonta a 413mila euro

In carrozzeriaPer l’appuntamento del venerdì de “IlSindaco con te”, il primo cittadinoRoberto Buda si è recato presso lacarrozzeria Pagliarani sulla StataleAdriatica di Cesenatico. La carrozzeria, a

gestione familiare, è diretta da Quinto eBertina con i due figli Mara e Stefano.Pagliarani svolge il mestiere di carrozzieredal 1966 anno in cui è tornato dallaSvizzera ed è anche un artista, essendol’autore de “La mà” (la mamma), la statuadi donna in Piazza Spose dei Marinai. Ilsindaco ha ringraziato per l’accoglienza econsegnato la pergamena celebrativa.

❚❚ In piazza Pisacane

Una cancellataa protezionedi GaribaldiLa statua di Giuseppe Garibaldi è tornataall’antico. Sabato scorso è stata inauguratala cancellata del monumento dedicato al-l’eroe dei due mondi, amatissimo a Cese-natico. L’opera, donata da Confartigianato alla cit-tà, è stata posta attorno al basamento delmonumento in piazza Pisacane in uno de-gli spazi più frequentati, simbolici e amatidai cittadini e anche dai turisti che percor-rono il portocanale leonardesco.La cancellata, così come è chiamata in undocumento della prefettura di Cesena del1884, è stata ricostruita fedelmente sul-

Dominici per la consulenza storica, l’ami-co Luciano Nanni per averci dato la possi-bilità di consultare e utilizzare le cartolinee le fotografie della sua ricca collezione. Ilnostro è un dono che esprime, più di ognialtro gesto l’orgoglio di essere cittadini diCesenatico e di sentirci come associazione,unitamente ai nostri imprenditori, parte diuna comunità che trae dalla propria storiamotivo per affermare la propria identità".

l’originale, su commissione di Confartigia-nato, grazie al prezioso lavoro del fabbroartigiano Roberto Nardi, aiutato nell’im-presa da “L’officina del fabbro” di CapacciAlan, con la supervisione dell’architettoDaniele Saragoni, del Comune e della So-printendenza ai beni culturali."Ringrazio di cuore gli artigiani per la peri-zia e l’amore che hanno profuso nella co-struzione della cancellata - ha detto il pre-sidente Confartigianato Sacchetti - il sin-daco Roberto Buda e la sua Amministra-zione per aver accolto con entusiasmo lanostra proposta di ripristinarla, Ferruccio

LA NUOVA CANCELLATA A PROTEZIONEDEL MONUMENTO DURANTEL’INAUGURAZIONE DI SABATO SCORSO

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Giovedì 15 maggio 201418 Valle del Rubicone

GambettolaConfronto candidatiNuova sedeIn vista delle elezioni del 25 maggio, ilCorriere Cesenate propone un incontroa Gambettola. Lunedì 19 maggio alle20,45 presso gli spazi di “Fabbrica”,vicino alla stazione ferroviaria.Saliranno sul palco i candidati RobertoSanulli e Luca Cola.L’appuntamento è aperto allacittadinanza.

RoncofreddoLa Sagra del PiselloInizierà venerdì 13 maggio (sera) eterminerà domenica 16 la 45esimaedizione della sagra del pisello aRoncofreddo. Con il patrocinio delComune è organizzata dalla Pro loco G.Malatesta e si compone di diversimomenti di intrattenimento oltre alladegustazione di piatti con piselli e almercatino dei prodotti locali dove ipiselli, appunto, la faranno da"padrone".

Si parte venerdì alle 21 con il Palio deiRioni, gare di abilità tra le compagniedei quattro rioni del paese: la Rocca, ilMonte, la Piana e la Piazza a cura dellasocietà sportiva di Roncofreddo e allafine ci sarà la pizza per tutti gliintervenuti. Sabato alle 19 l’aperturadello stand gastronomico curato dallaPro Loco in via Battisti avverrà alle 19con tortellini, seppia e spezzatino aipiselli mentre alle 21 è in programmalo spettacolo del gruppo dialettalecomico "Dè Bosch".

Si continua domenica: dalle 8 alle 18invia Battisti ci sarà il mercatino deiprodotti e dei cibi locali "Dal campoalla tavola" cui si assocerà il mercatoambulante; il pomeriggio e la sera gliintrattenimenti musicali saranno acura dell’orchestra EdmondoComandini. Lo stand gastronomicocurato dalla Pro Loco sarà aperto sia apranzo che a cena e saranno aperti ilmuseo del Fronte e quello di ArteSacra, dalle 10 alle 18.

Cf

a rischiato di saltare, mapoi tutto si è risolto grazieal rinnovato accordo fra ilGruppo organizzatore della

Mille Miglia e il ComitatoMostrascambio. Venerdì 16 maggiodalle 9 alle 12, lungo corso Mazzini,per il 20esimo anno consecutivo,transiterà e farà tappa per il "timbrosul cartellino di bordo", la corsa piùbella del mondo: la "Mille Miglia". Ancora una volta si riconferma il

H

Mille Miglia: tutto il fascinodelle vecchie auto

Venerdì 16 maggio passaggio e timbratura a Gambettola

perfetto connubio fra la "capitale delferrovecchio e dei pezzi di ricambiodi autoveicoli" (come è cosìconosciuta Gambettola) e il mondodelle corse automobilistiche, deimotori e delle auto d’epoca. Sebbeneoggi la mitica corsa possa sembraresolo una rievocazione storica,immutato come allora è rimasto ilsuo fascino che ha ammaliatodiverse generazioni. Da Brescia a Roma e ritorno: 1600

chilometri da percorrere a bordo divetture che senza dubbio non hannoi comfort dei giorni nostri.Gambettola rivivrà questo grandespettacolo del passaggio dellacarovana di vetture, che hanno fattola storia dell’automobilismomondiale: Mercedes, Ferrari, AlfaRomeo, Maserati, OM, Bugatti,Lancia, Osella, Aston Martin,Bentley, Jaguar, Porsche, Bmw soloper citare le marche più prestigiose. Saranno 375 le auto chetransiteranno e sosteranno per lagioia degli appassionati di auto emotori, che potranno ammirarle efotografarle. Non mancherà ilfestoso calore dei bambini dellescolaresche, già pronti a salutare edapplaudire le rombanti "nonnine".Tra i piloti o membri degli equipaggicome sempre saranno presid’assalto, dagli scatti dei curiosi, icampioni dello sport, le testeblasonate, i capitani d’industria e ivolti noti di personaggi dellospettacolo. Dopo la brevissima sosta per latimbratura, qualche veloce battutadegli intervistatori, il ritiro degliomaggi e gadget di Gambettola, lacarovana proseguirà in direzioneRimini per dirigersi a San Marino(dove è prevista la sosta pranzo),quindi proseguiranno verso Roma,dove, in serata, è previsto l’arrivo ditappa.

Piero Spinosi

GatteoVisite al castelloPer il terzo anno consecutivo lescolaresche di Gatteo hannopartecipato al progetto proposto dalComune in collaborazione con leassociazioni Compagnia San Michele eItalia Nostra per dare l’opportunità aibambini di visitare il più importantemonumento del paese. Venerdì 9maggio è stato il turno dei piccolidelle scuole dell’infanzia "Pinocchio"di camminare sull’antica cintamuraria, seguiti sabato 10 dagli alunnidelle scuole primarie "De Amicis" e"Moretti". In tutto più di centobambini sono stati accompagnatidall’archeologo MassimilianoBattistini di Italia Nostra - Vallatedell’Uso e Rubicone alla scoperta dellevestigia del castello. Il resto dellamattinata è trascorso tra le varieattività proposte dalla Compagnia SanMichele, esperta in ricostruzionistoriche.

Gambettola | Volto nuovo per la piazza

"Collaudo" avvenuto con la Mostrascambio per piazza Pertini in centro a Gambettola.Dopo l’inaugurazione dei primi di maggio, è stata la volta di migliaia di visitatoriapprezzare lo spazio riqualificato. E l’ambiente è piaciuto, specie i resti dellapavimentazione di un’abitazione rurale del XV secolo che sono stati resi visibili ecircondati da una protezione.

Foto Mario Gambettola

Foto Mario

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Giovedì 15 maggio 2014 19Valle del Rubicone

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

Longiano Stato di crisi: ripreso il confronto fra l’azienda e i sindacati

La vertenza coinvolge53 lavoratori dell’impresa che produce porte e serramentiAi cassintegrati dovrebbe essereapplicato, gradualmente,il meccanismo della rotazione

uone notizie per un gruppo di53 lavoratori della Cocif diLongiano che dallo scorso 28febbraio erano senza lavoro. Si

era interrotto il meccanismo dirotazione della cassa integrazioneprevisto da un accordo sottoscritto inRegione tra l’azienda e le parti sociali loscorso 1° agosto.Un primo incontro fra la direzione dellaCocif e le associazioni sindacali perrisolvere la vertenza si era tenuto loscorso 17 aprile ma si era concluso conun nulla di fatto. L’azienda motivava lascelta di collocare in cassa integrazionea zero ore sempre gli stessi lavoratorigiustificandola con la "non adeguataprofessionalità" in relazione allacontingente fase di riorganizzazioneaziendale, mentre i sindacatichiedevano di adottare la "rotazioneallargata", regolarmente applicata sinoa fine febbraio.Di tutt’altro segno l’assembleasindacale che si è tenuto lo scorso 6maggio. Le associazioni di categoriarappresentate da Mauro Bianchi (FilleaCgil), Michele Aguzzoni (Filca Cisl) eGiuseppe Meglio (Feneal Uil), in uncomunicato congiunto, parlano di"segnali positivi che non vi erano statinel precedente incontro del 17 aprilescorso"."Il segnale più significativo - precisano itre sindacalisti - riguarda la volontàfattiva da parte della Cooperativa direintegrare gradualmente i lavoratorimomentaneamente esclusi dalla

B Cocif, qualcosasi muove

rotazione. In effetti, non sarà possibile far rientraretutti contemporaneamente, ma già daiprossimi giorni un primo grupporientrerà in azienda in base alleesigenze produttive e di reparto e,successivamente, con gradualità, anchegli altri, sempre in relazione agli sviluppiproduttivi futuri. Va riconosciuto che, pur in unasituazione di mercato difficilissima, laCocif ha continuato a investire, anchediversificando la produzione, per

guadagnare nuove quote di mercato.Le organizzazioni sindacaliunitariamente valorizzano ladisponibilità emersa di attivare, altermine della cassa integrazionestraordinaria, lo strumento delcontratto di solidarietà. Anche laCooperativa conviene che i lavoratorinon si debbano sentire esclusi". "L’assemblea con i lavoratori - prosegueil comunicato - si è svolta in un clima digrande attenzione e preoccupazione,ma alla fine ha colto e valorizzato questisegnali propositivi, frutto di unconfronto fattivo che guarda avantirestituendo un po’ di speranza. È previsto nelle prossime settimane unaltro incontro nel quale si farà il puntodella situazione in relazione ai rientri eagli sviluppi dei prossimiammortizzatori sociali".La Cocif, nata nel 1945 come laboratoriodi falegnameria, produce infissi in seriedal 1967. Oggi è forse la più importanteazienda italiana nella fabbricazione diporte e finestre in legno. La sedecentrale, in via Ponte Ospedaletto aLongiano, occupa oltre 350 dipendentiin un insediamento produttivo di circa80mila metri quadri.Lo scorso 10 maggio ha aperto sulla viaEmilia "Cocif.store", un complesso di1.400 metri quadrati che comprende, loshowroom di porte e finestre, un puntovendita in pronta consegna a prezzi difabbrica, e "Cocif.arredocasa", chepropone soluzioni per l’arredamento.

Matteo Venturi

❚❚ Bcc Gatteo, mutui agevolati

Turismo, un aiutoper miglioraregli stabilimentiAgevolazioni creditizie per gli operatori tu-ristici: in auge un accordo con le banchedella provincia per finanziamenti agevola-ti fino a 75mila euro. Per fare fronte alla crisi dei consumi checolpisce il settore turistico e alla conse-guente contrazione della liquidità, lo scor-so 16 aprile è stato stipulato un accordo trala prefettura di Forlì-Cesena, la Camera dicommercio ed alcune banche della provin-cia, Bcc e Casse di Risparmio del territorio.Tale protocollo d’intesa nasce con l’obiet-tivo di favorire l’accesso al credito per co-loro facenti parte del neonato Distretto tu-

Le banche aderenti si impegnano dal lorocanto a dare risposta entro 30 giorni dal-l’invio della richiesta dell’esercente, com-pleta di documentazione, e a mettere a di-sposizione al proprio interno un dipen-dente detto "facilitatore" che funga da me-diatore tra la banca e l’imprenditore. La Bcc Gatteo e gli altri istituti di creditoaderenti hanno apprezzato con interesse lavalidità e l’utilità di questa iniziativa dellaprefettura.

ristico balneare dell’Emilia Romagna, isti-tuito lo scorso 14 gennaio, ovvero di tutticoloro che gestiscono strutture turistico-ricettive. Nella fattispecie l’accordo, cui ha aderito laBanca di Credito Cooperativo di Gatteo,prevede che l’imprenditore possa accen-dere mutui sino ad un massimo di 75milaeuro per una durata fino a 60 mesi, per in-terventi destinati alla riqualificazione deilocali e al risparmio energetico o a miglio-rare l’offerta ricettiva in generale, oppureper consentire adeguamento dei locali allenorme antincendio.

UNA VIA CENTRALE DI GATTEO MARE

MontianoVerso le elezioniIncontro pubblicoIl Corriere Cesenate organizza, con laPro loco, un incontro con i candidati asindaco alle prossime elezioni del 25maggio. Aperto a tutta la cittadinanza,il confronto sarà fra Fabio Molari,Paolo Paganelli e Raffaella Signani. Sisvolgerà giovedì 15 maggio alle 20,45a Montiano, nella sala del Centroculturale.

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Giovedì 15 maggio 201420 Valle del Savio

Quindici camminatorialla scoperta dei monti

al mare alla montagna, c’ètutta la Romagna, e dal 16 al18 maggio c’è la "M’Amocamminando". Da

Cesenatico al Fumaiolo un gruppettodi camminatori, quindici gli iscritti,attraverserà pianure, valli e colline allascoperta di un territorio troppospesso snobbato.Motore dell’iniziativa è GilbertoGraffieti, appassionato camminatore e organizzatore diiniziative. "Siamo giunti alla nona edizione - spiega Graffieti - eanche quest’anno il percorso varierà pur mantenendoinalterate partenza e arrivo. Faremo, a ritroso, il percorsodell’acqua per un totale di 82 chilometri suddivisi in tretappe. Dove possibile, calcheremo il percorso di SanVicinio".Nell’Appennino romagnolo ci sono anfratti e scorci chepochi conoscono. "Come la Gola del Rio Cavo - aggiungeGraffieti - che si trova nella zona di Linaro e Pieve diRivoschio. Lungo questo tragitto vi sono 4 cascate e incerti punti vi sono delle pareti verticali che quasi tolgonola luce del sole. In un anfratto c’è una parete, un muro disassi realizzato con cura, ma ancora non siamo riusciti acapirne l’origine e lo scopo. Qualcuno ha ipotizzato chepossa trattarsi di un nascondiglio dei partigiani che,durante l’ultima guerra, si rifugiavano in queste zone. Il

Dsentiero lungo questa gola conta 18 attraversamenti realizzati davolontari di Linaro e di Sant’Agata".La M’Amo non vuole essere una competizione sportiva, "maneppure un andar bovino", precisa Graffieti. Un cammino prevedeuna riflessione, uno scopo, un affidarsi, un darsi una meta più omeno difficile a seconda delle proprie possibilità. Camminare inluoghi isolati vuol dire ritagliarsi spazi di libertà. "Dormiremo in agriturismi, oppure, come a Sant’Agata, abbiamosempre chiesto ospitalità ai frati. Nel nostro Appennino mancanopunti d’appoggio ed è questo che limita lo sviluppo di questo tipodi turismo. Si potrebbero adattare certe canoniche, come a Ciola,mettendo a disposizione una stanza e un bagno. Chi cammina hapoche pretese", conclude Graffieti.Venerdì 16 maggio, alle 8 del mattino, il gruppetto di camminatoripartirà dal Portocanale, all’altezza del Municipio di Cesenatico. Conla prima tappa arriveranno a Bagnolo di Sogliano. Con la seconda aSant’Agata e la terza si concluderà al Fumaiolo.

Cristiano Riciputi

Tre giorni da Cesenatico al Fumaiolo

Dal 16 al 18 maggio si svolge la nona edizione di "M’AmoCamminando", un cammino’ragionato’ proposto da GilbertoGraffieti. In totale 82 chilometriin tre tappe

"Il Pagliaio" scopreil valore degli asiniIl posto è magnifico. Direincontaminato e di una bellezzadisarmante appare scontato. Immersonel verde del primo Appenninocesenate. Siamo a Sarsina, valico delmonte Finocchio, strada che porta versoRanchio. L’azienda agricola Il Pagliaiogestita in armonia con la natura daGiovanni Alessandrini, la moglieEleonora e dal piccolo Gianmaria, è davisitare e vivere non tutto d’un fiato ma’a ritmo lento’. Come quello impostodagli asini che popolano lo spaziovicino a casa, a loro dedicato. Sono unpo’ i protagonisti della propostainnovativa che la coppia sarsinate stacercando di lanciare. "Un turismo che faccia riappropriare lepersone di loro stesse, dei valoriautentici, delle relazioni, del contattocon la natura", dice il titolare.Il Pagliaio si trova ad un’altezza di circa620 slm. La linea dell’orizzonte, nellegiornate limpide, arriva all’Adriatico eallargando lo sguardo si vedono le cimedei monti circostanti: colle del Barbottopoi anche Carpegna, Fumaiolo e,assicura Giovanni, "quando dopo untemporale l’aria si pulisce e la giornata

diventa tersa si scorgono anche i colliEuganei". Su questa cima non c’eraniente poi, poco più di 10 anni fa,Giovanni ed Eleonora hanno costruitoun bel casolare fatto in mattoni, legno epietra. "Tutto materiale di riciclo, scartidi pietra alberese, mattoni di casevecchie. Volevamo crearci uno spazio diintimità con la natura, poi pian piano cisiamo allargati". E’ il padre che trasmette a Giovanni lapassione e l’interesse per l’asino. Suquella passione vi ha costruitoun’opportunità economica basata su un’turismo slow’. Giovanni ne ha sette. "E’un animale di indole dolce, nonaggressivo e che ama mettersi inrelazione con le persone che gli stannoattorno".

Il Pagliaio è un’oasi di onoterapia, unafattoria che impiega l’animale comestrumento didattico. Non a caso sempredi più si affacciano da queste partiscolaresche, bambini che festeggiano ilcompleanno, famiglie. Inoltre gruppi,anche stranieri, che passano qui lagiornata, tra trekking con l’asino el’enogastronomia offerta da casaAlessandrini (formaggi e vini fatti inloco). "L’asino - spiega Giovanni - è unmaestro singolare, è terapeutico". La’scuola degli asini’ propone laboratorididattici, programmi ricreativi perfamiglie, escursioni lungo il Camminodi San Vicinio, feste, merende edanimazione. Per info: www.ilpagliaio.it,cell. 335-5315580.

Michela Mosconi

Allevamento inserito in un contestoambientaleincontaminato Tante scolareschein visita

"Itineraria": iniziative nel fine settimanaLa proposta de Il Pagliaio è inserita anchenell’evento "Itineraria", il festival del camminarelento, giunto alla seconda edizione. Dopo il prologodi venerdì 16 maggio (un trekking in notturna conmeta rifugio Castellaccio, zona Careste di Sarsina,ritrovo ore 20 in piazza), il programma prevede perdomenica 18 maggio due iniziative: "Basta unbasto" con ritrovo in fattoria alle 8,30 per unospuntino e la presentazione degli asini, poi giochi e

racconti, degustazioni di prodotti tipici e, dalle14,30, Asinobus, trekking lungo la via degli asinelli(Monte Finocchio, Tosse, Rio Crocetta, Calbano,Sarsina). Domenica 18 maggio la proposta diItineraria è quella di un trekking alla scoperta degliantichi mulini ad acqua. Ritrovo e partenza ore 7,30in piazza Plauto per un percorso di circa 28 km. Perinfo: tel 0547-698102 o la pagina Facebook diItinearia Sarsina.

Azienda agricola del sarsinate

GualdoLa Confraternita della Misericordia diValle del Savio si è dotata di un nuovodefibrillatore, donato dalla Banca diCesena. La cerimonia di consegna èavvenuta lo scorso 5 maggio nella sededella Confraternita a Gualdo, a cui hannopartecipato il presidente della Banca diCesena Valter Baraghini, il vice presidenteRomeo Dell’Amore, il direttore GiancarloPetrini, il vice direttore vicario DanieleBagni, il vice direttore Graziano D’Ausilio,il sindaco di Roncofreddo Franco Cedioli,la responsabile del progetto ’Codice Blu’(defibrillazione precoce) dell’Ausl diCesena Patrizia Matassoni, il direttoresanitario della Confraternita CorradoRuffilli."Ringrazio la Banca di Cesena per aversubito accolto la nostra richiesta di unnuovo defibrillatore, così da poter dotaree completare la nostra secondaambulanza - ha affermato il Governatoredella Confraternita, Israel De Vito, nelcorso della cerimonia -. Questopermetterà alla nostra giovaneConfraternita di migliorare e qualificareulteriormente i servizi che anno dopoanno sono in continuo aumento".Il presidente della Banca di Cesena ha poielogiato la Confraternita per l’opera chequotidianamente svolge sul territorio.

Sarsina◗Turrito e Tezzo in festaMomenti di festa nelle comunità di Turrito eTezzo domenica 18 maggio. A Turrito domenica16 si celebra la messa alle 10 seguita dallaprocessione. Alle 12.30 il pranzo comunitario.A Tezzo, invece, si festeggia la Madonna dellaVilla. Alle 16 di domenica sarà celebrata lamessa seguita dalla processione con il quadrodella Madonna. Poi festa sul sagrato conrinfresco e musica.

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Giovedì 15 maggio 2014 21Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Campagna Red 2014e indicizzazioneAdeguamento dell’indicizzazione per il2014, campagna Red 2014, lettere diindebito trasmesse ai pensionati exIpost e aggiornamento delle giacenzeex Ipost riguardanti ricongiunzioni,riscatti, computi e versamentivolontari: ecco i temi che hannoriguardato l’incontro tra leorganizzazioni sindacali dei pensionatie la dirigenza Inps.Per la campagna Red 2014, al fine diaccertare il diritto alle prestazionilegate al reddito, l’Inps, daquest’anno, ha avviato una nuovamodalità di raccolta delle informazionireddituali e delle dichiarazioni diresponsabilità attraverso lacollaborazione dei Caf. I soggettiobbligati a rendere la dichiarazionerelativa ai redditi posseduti nell’anno2013 sono i titolari di prestazionilegate al reddito. La dichiarazione nonviene richiesta ai pensionatiultra85enni, a condizione che nellaprecedente campagna redditualeabbiano dichiarato reddito zero; perquesti la rilevazione sarà infattieffettuata dall’istituto tramite i datipresenti nell’anagrafe tributariadell’Agenzia delle Entrate.La nuova procedura si articola in duefasi: le dichiarazioni Red per ipensionati che si rivolgono ai Caf perla dichiarazione dei redditi verràlavorata simultaneamenteall’adempimento fiscale; per gli altri,dopo la trasmissione dei dati dal Cafall’Inps, l’istituto provvederà arichiedere la dichiarazione Red, apartire dal mese di luglio, ai pensionatitenuti a rilasciarla e avrà tempo finoalla fine dell’anno per rendere ladichiarazione presso un Caf. Alla stessaprocedura sono tenuti gli invalidi

civili, i titolari di indennità diaccompagnamento o assegno mensile,i minori titolari di accompagnamentoe indennità di frequenza e i percettoridi pensione sociale e di assegnosociale.

Chiarimentisulla decadenzaDa più parti sono giunti al sindacatoFnp Cisl chiarimenti in merito alleallarmanti notizie divulgate duranteuna recente trasmissione televisivariguardo la situazione in cui sitrovano molti pensionati, soprattuttoex telefonici, che percepiscono untrattamento pensionistico errato. Sitratterebbe di ex lavoratori che hannogoduto negli ultimi anni di servizio diperiodi di mobilità e che l’Inps non hamai rivalutato, erogando diconseguenza pensioni provvisorie.È stato affermato che qualora ilriesame del trattamento pensionisticonon avvenga nell’ambito dei tre annidal riconoscimento parziale dellaprestazione, il pensionato interessatonon può più recuperare quanto dovutoe pertanto decade dal diritto. Quellodella decadenza riguarda tutti ipensionati del settore privato. L’Inpsemanerà a breve una specifica e piùdettagliata circolare che prevede chevengano fatti salvi tutti i pensionatiche hanno promosso un giudizio eche, alla data del 6 luglio 2011, nonabbiano ancora ottenuto la decisioneda parte del giudice.

Si è tenuta lo scorso sabato presso ilcentro polifunzionale ex macello diCesena l’iniziativa promossa dalla CislRomagna per discutere di Europa inchiave di opportunità per lo sviluppodel territorio romagnolo, attraverso unbuon utilizzo delle risorse europeedisponibili per il periodo 2014-2020.Dopo gli interventi introduttivi delsegretario generale Cisl Romagna,Massimo Fossati, e di Lorenzo Ciapettidirettore Antares, importantitestimonianze di Lia Montalti,assessore alla sostenibilità ambientalee ai progetti europei, sulla positivaesperienza del Comune di Cesenanell’intercettare cospicue risorse condiversi progetti europei, e di Damiano Zoffoliconsigliere regionale Emilia Romagna,coordinati da Emanuele Chesi de il Resto delCarlino di Cesena.Infine, due testimonianze di aziende chehanno utilizzato fondi europei con importantirisultati a dimostrazione che l'Europa è unaopportunità. Amek, azienda romagnola,impegnata nel campo della ricerca deglienzimi in collaborazione con Enea e le più

importanti università italiane e mondiali eUniser cooperativa attiva nei servizi del mondouniversitario.Ha concluso i lavori Sandro Gozi,sottosegretario alla presidenza del consigliocon delega alle politiche europee, illustrandolinee di intervento del governo italiano inoccasione della presidenza del consiglioeuropeo che assumerà l’Italia dal 1° luglioprossimo.

LA CISL ROMAGNA PARLA DI EUROPA

Si precisa inoltre che i tre anni perandare in giudizio decorrono daquando sorge il diritto, ovverodalla liquidazione della prestazione,per esempio: se un trattamentopensionistico è stato liquidatoil 1° agosto 2011, bisogna ricorrere

in giudizio entro il 31 luglio 2014.Stante la delicatezza della materia,si invitano tutti i pensionatiprovenienti dal settore privatoa rivolgersi alle sedi dell’Inasche procederà a un controllodella propria posizione

pensionistica e valuteràl’opportunitào meno di presentare eventualiricorsi amministrativi e giudiziariper ottenere il riconoscimento deltrattamento pensionisticocorrettamente liquidato.

area formazione di Assiprov diForlì-Cesena Centro di Serviziper il Volontariato (CSV), di cuiè responsabile Marcello

Tisselli (nella foto), persegue l’obiettivo diformare i volontari e gli aspirantivolontari, in un’ottica di miglioramentoqualitativo delle loro capacità e delservizio prestato in associazione.I risultati saranno molteplici: unamaggiore qualità dei servizi offerti agliutenti, l’aumento dell’efficienza internacon risparmi sensibili in termini di tempoe risorse, un rapporto con le istituzionipubbliche più snello ed efficace, sianell’ambito degli adempimenti di leggeche in quello delle richieste di contributi,migliori risultati nell’attività direperimento fondi e nuovi volontarigrazie a un’aumentata capacità dicomunicare all’esterno, una miglioregestione delle dinamiche e dei conflittiinterni.I consiglieri di Assiprov referenti per laformazione sono: Elena Fabbri, PatriziaFagioli, Marta Guidi, Giovanni Tesei edAntonio Traisci.La metodologia utilizzata per giungerealla scelta e alla realizzazione finale deicorsi di formazione si è così articolata:

- ricerca deibisogni formativiattraversoincontri con leassociazioni,tramite l’invio diun questionario,rilevandolidirettamentemediante

l’analisi delle numerose richiesteriscontrate in sede di consulenza ovalutati direttamente dal Centro Servizi diparticolare importanza per tutte leassociazioni di volontariato;- organizzazione dei corsi da parte delresponsabile d’area in strettacollaborazione con i consiglieri referenti esuccessivamente con il Consigliodirettivo nella sua interezza, mediantel’analisi dei bisogni rilevati e laformulazione del piano formativogenerale. Successiva strutturazione ecalendarizzazione dei singoli corsi con lascelta di sedi, date e orari e soprattuttodocenti, con i quali viene condiviso neldettaglio il programma delle lezioni;- promozione dei corsi a tutte leassociazioni tramite mailing elettronicoad hoc, pubblicazione sul sito internet delCentro di Servizi e sulla newslettersettimanale.Per il 2014 la formazione prevede iseguenti corsi:- Amministratore di sostegno conl’obiettivo di formare volontari e cittadiniaspiranti volontari sulla normativainerente nel decennale dallapromulgazione della legge che ne hasancito la nascita. Il corso prevederà

lezioni in entrambi i capoluoghi perfacilitare la partecipazione di volontari ecittadini da tutto il territorio provinciale.- Progettazione europea (a Forlì e aCesena) per approfondire la conoscenzadelle possibilità e delle modalità diaccesso ai fondi comunitari per ilsostentamento e lo sviluppo delleassociazioni.- Social network (a Forlì e a Cesena) performare e informare i volontari sullepossibilità di comunicazione all’esterno edi promozione della propriaorganizzazione tramite i canali fornitidalla rete internet e dalla modernatecnologia.- Orientamento al volontariato (a Forlì e aCesena) per fornire ai cittadini aspirantivolontari una descrizione chiara delpanorama associativo provinciale eaiutarli nella scelta delle organizzazioni acui portare il proprio contributo.- Volontari nelle scuole, per formare ivolontari affinché siano in grado dipartecipare efficacemente a incontri disensibilizzazione al volontariato presso lestrutture scolastiche.- Lavoro di rete per aiutare i volontari aimparare a gestire i conflitti e a lavorareinsieme in maniera efficace, creando retidi associazioni volte alla condivisione dibuone prassi, bisogni, problemi e risorse.

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L’attivitàdell’Area Formazionedel Centro Serviziper il Volontariato (Csv).Un impegno concretoin aiutoalle associazioni

Formarsiper crescere

L’accesso ai fondi comunitari può costitui-re a oggi una possibilità, per il sostenta-

mento e lo sviluppo delle organizzazioni,tanto importante quanto ancora non suffi-cientemente conosciuta e sfruttata. Per que-sto Ass.I.Pro.V. propone questo corso, in colla-borazione con la cooperativa sociale KaraBobowski di Modigliana, che promuove pro-getti in ambito europeo da oltre sedici anni eche metterà a disposizione la propria espe-rienza offrendo spunti di riflessione, consiglie suggerimenti utili alle associazioni che vo-gliano mettersi in gioco in Europa.Le lezioni si terranno a Forlì presso la sedeAss.I.Pro.V. in viale Roma 124 e inizierannosabato 17 maggio: venti ore per affacciarsi almondo della progettazione europea, in parti-colare con l’utilizzo del nuovo programma“Erasmus plus”. Una parte importante delcorso sarà dedicata alla scrittura di un pro-getto di scambio internazionale da presenta-re alla prossima scadenza del 1° ottobre 2014.Il programma prevede:1ª giornata, sabato 17 maggio, ore 9-11: pre-sentazione del corso (obiettivi e programma),presentazione dei partecipanti, percezioni easpettative, Abc della progettazione europea,il programma Erasmus plus: panoramica(obiettivi, azioni) e focus: le azioni alla porta-ta delle associazioni di volontariato.2ª giornata, sabato 24 maggio, ore 9-11: Era-smus plus - Key Action 1: Scambi giovanile emobilità per operatori giovanili: caratteristi-che formali e qualitative, le scadenze da ri-spettare e il budget; Servizio volontario euro-peo: caratteristiche formali e qualitative, lescadenze da rispettare e il budget.3ª giornata, giovedì 29 maggio, ore 19-21: Ilformulario relativo alla Key Action 1 (Mobili-tà): Scriviamo un progetto di mobilità4ª giornata, sabato 31 maggio, ore 9-11:Esercitazione pratica di scrittura di un pro-getto, verifica e suggerimenti.5ª giornata, giovedì 5 giugno, ore 19-21:Esercitazione pratica di scrittura, verifica esuggerimenti.6ª giornata, sabato 7 giugno, ore 9-11: Eser-citazione pratica di scrittura, verifica e consi-derazioni finali sul progetto di mobilità pre-parato insieme. Altri strumenti utili per laprogettazione europea (portali, siti, docu-menti); valutazione finale del corso.Per iscrizioni e informazioni: [email protected]; Marcello Tisselli 0547 612612.

Corso per scrivereun Progetto europeo

FOTO ARCHIVIO SIR

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Giovedì 15 maggio 201422 Cultura&Spettacoli

AscanioCelestini“recupera”al teatroBonci

scanio Celestini al teatro “Bonci” diCesena per recuperare lo spettacolo di

prosa previsto per l’inverno scorso.Da giovedì 15 a domenica 18 maggio, tutti igiorni alle 21, andrà in scena “Discorsi allanazione. Uno spettacolo presidenziale”.Lucida e surreale fotografia dell’Italiacontemporanea, irriverente parodia deigrandi dittatori del mondo moderno, il nuovolavoro di Ascanio Celestini conferma lavocazione al teatro civile senza rinunciare allaleggerezza dell’ironia. Stavolta sotto la lente

A della sua affilata analisi finisce il poterepolitico.È il discorso di un immaginario tiranno allasua nazione: di fronte a un Paese devastatoda un clima di guerra civile, in cui lacompagine sociale si è disgregata esopravvivono soltanto individui perseguitatidalle proprie nevrosi, chi detiene il potere èobbligato a esporsi per evitare di esserespodestato.Preceduto da registrazioni di discorsi famosi -il tappeto sonoro che accoglie il pubblico in

sala riproduce le voci della storia: daMussolini a Mao, da Kennedy ad Andreotti finoa Craxi, D’Alema, Berlusconi e Grillo - il capoarringa il suo popolo. Intanto, nella cittàincessantemente battuta dalla pioggia, gliabitanti di un surreale condominio covano neiloro appartamenti frustrazioni e istintiomicidi, tra armi da fuoco e cadaverisull’ingresso del palazzo.Biglietti: intero 25 euro; ridotto 18 euro;loggione, giovani, universitari 15 euro. Per info: biglietteria Bonci, tel. 0547 355959.

Oltre la Linea Gotica. A settant’anni dal passaggio del fronte, la presentazione di convegnie volumi che rivisitano quella drammatica stagione. Tra luci e ombre della stessa Resistenza

Estate 1944, la guerra irrompe in Romagna(maggio 1986) incontrando a Santa Maria delMonte (9 maggio) i sacerdoti della nostra terra,ha detto: “Quanti sacerdoti della Romagnahanno dato la loro vita, per rimanere fedeli alloro dovere di Pastori! È un lungo e drammaticomartirologio che voi ben conoscete. Vorreiricordare… (inizia con don G. Minzoni,arrivando a padre Vicinio Zanelli, cappuccino) etanti altri. Specialmente durante la SecondaGuerra mondiale, e soprattutto durantel’occupazione, tutti i sacerdoti della Romagna sisono prodigati a favore delle popolazioni,rischiando anche la vita per il loro impegno dicarità e di dedizione”.

L’EGEMONIA DEL PCI SULLE VICENDEDELLA RESISTENZA IN ROMAGNASi riprende inoltre in esame la tragica vicendavissuta nelle file della riorganizzata (dopo iterribili rastrellamenti dell’aprile 1944) BrigataGaribaldi, quando il comandante Riccardo Fedel(Libero Riccardi), antifascista di provata fededemocratica ed esperienza militare, fu

processato per una presunta divergenza rispettoalle direttive del Partito comunista, calunniato equindi ucciso. Un episodio significativo del“come” l’ideologia del Comunismo sovietico siera imposta e continuerà a farlo anche dopo il25 aprile 1945. Gli autori del saggio sono riuscitia recuperare documenti e carte di archivio cherendono testimonianza della “innocenza” delpartigiano assassinato. Aveva rivisitatocriticamente questo dramma anche NataleGraziani con la relazione tenuta al convegnodell’Istituto storico “Parri” Emilia Romagna(Bologna, 17 aprile 2009), con il titolo “Unpassaggio di fase della Resistenza. La dialettica ei conflitti della primavera 1944. Lacontraddittorietà dei documenti attraverso lavicenda del comandante Libero in Romagnanelle ricerche di Giorgio e Nicola Fedel”; saggioperaltro citato nell’appendice bibliografica.Non sempre tuttavia le vicende ebbero questotragico epilogo. Esemplare il comportamentonei confronti di don Pietro Burchi, alloraparroco di Gattolino di Cesena, ingiustamenteaccusato di aver favorito l’arresto di alcunigiovani renitenti alla leva della Rsi. Condotto aPieve di Rivoschio, fu processato da un tribunalepartigiano della VIII Brigata Garibaldi;riconosciuto innocente, fu liberato. Nel 2006 laStilgraf ne ha pubblicato il “Diario di guerra”,dove questa “Via Crucis” è da lui raccontata. Edè stato significativo che l’iniziativa editoriale siastata presa dall’allora preside del Liceoscientifico “A. Righi” di Cesena, Mario Mercurialiche, avvalendosi della collaborazione di M.Balestra, M. Mengozzi. M. Ridolfi e C. Riva, lo haopportunamente contestualizzato. Utilesussidio per presentare senza retorica la“Resistenza” alle nuove generazioni.

Piero Altieri

icorrendo nella prossima tardaestate il settantesimo anno delpassaggio della guerra inRomagna con l’offensiva degli

Alleati (VIII armata) contro le difesetedesche sulla cosiddetta “Linea Gotica”(era il 25 agosto 1944) dapprima nelbreve tratto tra colline e mare sulla fasciacostiera di Rimini, poi proseguita lungo ilcrinale appenninico, specialmente alcentro in direzione di Bologna (Varmata), stanno moltiplicandosipubblicazioni che rievocano quelleormai lontane vicende non solo sotto ilprofilo strettamente militare, facendoattenzione agli obiettivi di lungaprospettiva che stavano a cuoresoprattutto al leader britannico W.Churchill, e cioè arrivare velocemente alvalico di Lubiana, ben oltre Trieste, peranticipare l’arrivo della Armata Rossa.Soprattutto si cerca di rivisitarestoriograficamente il contestosocioculturale e ancor più unacomplessiva ridefinizione di quelMovimento cui è stato consegnato iltitolo di “Resistenza”. Ben distinguendo lacomponente “armata”, le formazionipartigiane, soprattutto le BrigateGaribaldine che agivano sotto il controlloegemonico del Pci (operante in Romagnaancora in forma clandestina) e quellapresa di coscienza che rese possibile allanostra gente non solo il ripudio delconsenso dato al Regime fascista che nelfrattempo si era drammaticamentealleato al Nazismo hitleriano, ma unariflessione - seppure sollecitata daglieventi bellici e dalle feroci rappresagliedei nazifascisti, per progettare - sconfittele ideologie totalitarie al potere (maquanti anni dovranno ancora trascorrereper il crollo del Comunismo sovietico alquale le sinistre, succube il Psi, eranofortemente legate) - un futuro di giustiziae di libertà per il nostro Paese, per tutto ilcontinente europeo.

CONVEGNI DI STUDIO E VOLUMIConvegni di studio e pubblicazionihanno evidenziato questa presa dicoscienza della nostra gente. A questoproposito, sono riferimenti obbligati lamobilitazione degli operai delle grandiindustrie che producevano a sostegnodello sforzo bellico (vedi stabilimentiArrigoni a Cesena) e le parrocchie, incittà, in pianura e sulle montagnedell’Appennino tosco-emiliano. Alriguardo, è opportuno ricordare:Giovanni Maroni (a cura di), “Presto sifarà giorno. I cattolici romagnoli nellaResistenza” (ed. Il Ponte Vecchio, Cesena1996) ripreso poi da P. Altieri in “UnaChiesa nella bufera della guerra”, in “LeoBagnoli. Gli anni difficili del passaggiodel fronte a Cesena” (seconda edizione,Stilgraf, Cesena 2004).In queste pagine sono state recensiti -anni or sono - i “diari” di don Leo Bagnolie di don Luigi Giannessi allora parroco diLinaro, nella valle del Borello: nei saggiintroduttivi è stata ampiamentedocumentata, rendendo partecipi, quasiin presa diretta, la “resistenza” maturatain quelle popolazioni.A queste segnalazioni aggiungerei “Clero e

R

popolo nella Resistenza (nelle vallate delSavio e del Bidente), autore don Pino Ricci(ed. Marzocchi, Forlì 1995), e il volumecurato da V. Flamigni e Massimo Scarani“Sarsina, 28 settembre 1944” (ed. Il PonteVecchio, Cesena 2009). Il professore LuigiLotti ha presentato l’altra settimana a Forlìuna raccolta di saggi sul tema, intitolandoil Quaderno n. 29 della Società di StudiRomagnoli “La guerra in Romagna (1943-1945)”; con uno stile narrativo che, senzavenir meno alle esigenze delle disciplinestoriche, avvicina il lettore a quellevicende, quasi coinvolgendolo (ed. Stilgraf,Cesena 2014).Dopo un’introduzione che riassume consplendida sintesi il contesto storico-militare, seguono due saggi intitolatiappunto “Le vicende militari in Romagnanel 1944”, e “Il passaggio della guerra aForlì e nelle valli forlivesi” (già pubblicatiin “Studi Romagnoli” XXV 1974 e LXIII-2012).A tal proposito, come segnalazionebibliografica sento il dovere di richiamare(già a suo tempo nel nostro settimanale)la poderosa opera di ricerca e didivulgazione messa in cantiere dalriminese Amedeo Montemaggi,riconosciuto come tra i più autorevolistorici della Linea Gotica, a prescinderedal dibattito, talvolta superficiale, sulletesi politiche da lui sostenute (EdizioniMuseo dell’Aviazione di Rimini). Rimanetuttavia un punto fermo: la ritardataavanzata degli Alleati verso i Balcanicostituirà il drammatico presuppostodella “cortina di ferro” e dellapersecuzione che costrinse le Chiesedell’Est Europa al silenzio. Ne viene cosìanche un ridimensionamento e una piùpuntuale ricostruzione delle azioni diguerra partigiane, spesso (qui inRomagna) volute, seppure talvolta anchecon scarso realismo circa le rappresaglieche ne sarebbero seguite colpendo lepopolazioni civili, per organizzare manumilitari non solo colpi di mano permettere in difficoltà le truppe tedesche,ma per organizzare militarmente ilsostegno per l’avvento della “rivoluzionesocialista”.Un terzo saggio: “Popolazioni, prigionieri

alleati in fuga, movimento partigiano inRomagna (settembre 1943-aprile 1944)”,già apparso in “Studi Romagnoli” (LXIII-2012), autore Ennio Bonali, OscarBandini e Renato Lombardi, documentacon rigoroso riferimento alle fonti quella“trafila” che permise di guidaredall’Appennino al mare Adriatico ungruppo di generali e alti ufficiali inglesiche dopo l’8 settembre 1943 avevanoabbandonato il Castello di Vincigliata,vicino a Fiesole, dove erano staticoncentrati come prigionieri di guerra.Ricordiamo la rischiosa azione dellepopolazioni dell’Alto Savio; dei monaci diCamaldoli, il cui priore dom PierDamiano (Antonio) Buffadini ne scrisse -seppure con qualche svolazzo letterario -nel suo “Casentino in fiamme”; il parrocodi Donicilio di Verghereto, don FrancescoBabini, sospettato per questo aiuto, fuportato in prigione a Forlì e poi trucidatoin località Pieve Quinta dai tedeschi inritirata.

PAPA GIOVANNI PAOLO II RILEGGEIL MARTIROLOGIO DEI PRETI UCCISIA questo punto, come non citare, ancorauna volta, il ricordo affettuoso e grato dipapa Giovanni Paolo II che, in visita alleChiese e alle popolazioni della Romagna

NELLA FOTO SOPRA, FANTI DEL IIREGGIMENTO BEDFORDSHIREATTRAVERSANO IL PONTE VECCHIOCHE FU PER TANTO TEMPOBERSAGLIO DELL’AVIAZIONEALLEATA. SULLO SFONDO LE ROVINEDI QUELLO CHE ERA STATO ILPOPOLOSO BORGO SAN ROCCO (FOTOTRATTA DA “GLI ANNI DIFFICILI DELPASSAGGIO DEL FRONTE A CESENA”).A DESTRA, IL CIMITERO DEGLIINGLESI, A SANT’EGIDIO DI CESENA. ÈUN CIMITERO MILITARE DOVERIPOSANO I SOLDATI DEI PAESICOMMONWEALTH CADUTI INROMAGNA DURANTE LA SECONDA GUERRAMONDIALE. VI SONO 775 TOMBE DI MILITARIPROVENIENTI DAGLI ATTUALI REGNO UNITO,CANADA, NUOVA ZELANDA, SUDAFRICA E INDIA;TRE TOMBE APPARTENGONO A IGNOTI

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Giovedì 15 maggio 2014 23Cultura&Spettacoli

Cinemadi Filippo Cappelli

Multisala Aladdin Cesena

LOCKEdi Steven Knight

A furia di pescare dal mazzo, finisce che saltafuori il jolly. È un periodo strano per il ci-nema: fra le molte uscite di film tutto som-mato popolari si rischia di perdere queipiccoli gioielli di nicchia che raramente ca-pita di incontrare. Come “Locke”, appunto.Nato da un’idea basilare, privo di un budgetconsistente, il film diretto da Steven Knight(“Redemption – Identità nascoste”) ruota at-torno a un unico attore e a un’unica situa-zione. Eppure sboccia come un fiore neldeserto. Il film funziona da matti. Meritodella messa in gioco di una semplicità pro-fonda e della performance di un grandissimoTom Hardy. La trama: seguendo il filone dei film “claustro-fobici” come “Cosmopolis”, solo per citarneuno, “Locke” si sviluppa in una notte londi-nese dove il protagonista, finito il turno di la-voro in un cantiere, si mette in viaggio sullasua auto. Stanchezza, pioggia, pensieri. La vi-gilia della più grande colata di cemento euro-pea, la moglie e figli impazienti del suo ritornoa casa. Ivan Locke è padre, marito e uno deimigliori capo cantieri dal quale dipendonomilioni di dollari. Ma c’è di più nella normalitàdi quest’uomo estremamente razionale; hauno scheletro nell’armadio, una scelta che ildestino ha deciso di scagliargli addosso inquesto momento delicato. E Ivan è padre, ma-rito e lavoratore dalla grande correttezza, one-stà e fiducia. Ma prima di tutto è un uomodalla più cristallina lealtà interiore. Come detto, il film si avvale di uno splendidoTom Hardy, incredibile nell’essere credibile.Mentre l’uomo-Locke emerge, siamo rapitidall’umanità e dalla perfezione con cui l’attoremodifica l’espressione e i toni, tra scatti di rab-bia, commozione e un’infinita concentrazione.“Locke” è un’opera drammatica, ma con piùsuspense del migliore thriller; è un’intensaparabola discendente che neppure le miglioriintenzioni riescono a frenare. È un tremendospecchio dell’anima: ci riporta al potere deva-stante della debolezza umana che solo a fa-tica il raziocinio può contenere. Ci mostral’ineluttabilità del destino, del Dna, delle im-perfezioni incorreggibili, e come le cose capi-tino tutte insieme per una ragione, anchequando essa a prima vista ci sfugge.In una città su cui la macchina da presa cadea piombo sul traffico, sul tragitto di quellamoltitudine di anime, Ivan Locke è come Ca-ronte, ma in direzione ostinata e contraria. Ilsuo viaggio è una redenzione, deve traghet-tare la sua anima dall’inferno - verso cui lospingerebbe l’inerzia della cose, l’accumulareerrori per coprirne altri - alla salvezza. In que-sto film on the road tra buio e luce - che la fo-tografia esalta con un sapiente gioco ditrasformazioni cromatiche - Locke è solo, inapnea dialogica, con la situazione che conti-nuamente rischia di sfuggire di mano. Un’orapuò spazzare via tutta un’esistenza. Un’altrapuò rimetterla in piedi. Si cita “AspettandoGodot”, si evoca “Taxi Driver”, si pensa a “Bu-ried”. Da quell’auto si uscirà cambiati, tutti.Buon viaggio.

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

LA GIOSTRA - Cino Pedrellia cura di Luigi RiceputiEd. L’Arcolaio, Forlì, 2014 - € 15

Curato da Luigi Riceputi, è uscito presso la casa editrice forlivese“L’arcolaio” il libro “La giostra”, che contiene cento poesie postumein dialetto cesenate con a fianco il testo italiano di Cino Pedrelliper celebrarne il centenario della nascita e il primo anniversariodella sua morte. Il titolo trae spunto da uno scambio di auguri peril nuovo anno 1998 in versi dialettali fra Walter Galli e lo stesso Pe-drelli, dove i poeti descrivono, con fine umorismo realistico lonta-nissimo dalla disperazione e dal sarcasmo, la propria condizioneumana con tutta la propria fatica del vivere in età avanzata.Scrive infatti Galli: “LA GIOSTRA // la scampanèla un ent zir /cum’èla che da un po’ ‘d temp / l’è piò la voja ad stè zò che admuntè so?” (“LA GIOSTRA- Scampanella un altro giro. / Come maida un po’ di tempo / è più la voglia di restare giù che quello di sa-lirci?”) (p. 7). Pedrelli risponde: “E me, Walter, a vrebb muntè so an-cora. / U m’passa sotta e nès di cavalin / ch’j è una belezza (a mjinsogn ala nòta). / Magari a slong un brazz, a j èlz un pè. / Mocchè.A m’atrov par tèra long e stès” (“Ed io, Walter vorrei salirci ancora. /Mi passano sotto il naso certi cavallini / che sono di una tale bel-lezza (li sogno di notte). / Magari allungo un braccio, sollevo unpiede. / Macchè. Mi ritrovo a terra lungo e disteso”).Nell’introduzione al libro, in una lettera ad Anna Lia Pedrelli, figlia

del poeta, Luigi Riceputi, con quella lungimiranzache solo i letterati hanno, commenta il titolo conqueste parole: “La Giostra. Una parola bilingue (lastessa in dialetto e in italiano) […] proveniente dalprovenzale josta, cioè presso, vicino. Vicino comeil nome del tuo genitore familiarmente accorciatoin Cino. Una parola, giostra, polisemica e polisim-bolica. Di un significato che va da quello più co-mune e immediato denotante l’affascinantecongegno o macchina volante dei desideri e sognifanciulleschi del mondo di ieri – il piccolo mondoantico e moderno insieme, non solo di Cino, maanche nostro, ormai sopravanzato da quello at-tuale cosiddetto post/moderno – fino al signifi-cato – fra i tanti del suo ventaglio – più insolito eremoto, appartenente all’area del linguaggio edella civiltà cortese cavalleresca, di gara poetica:simbolo e segno, dunque, l’uno e l’altro insieme,di infanzia e di poesia”. Anna Lia Pedrelli, in unacommovente lettera al babbo, affronta così tutte letematiche presenti nel libro: “Sono immersa nelletue parole, nelle tue poesie sei più vivo che mai,vedo il tuo lungo percorso completo; lo smarri-mento giovanile di fronte alla vastità delle scelteda compiere e di fronte a tutto ciò che è senza unafine percepibile, una esistenza ricca di emozioni

forti: la guerra, le amicizie e gli affetti familiari,l’incantesimo del verde, dei fiori, delle stelle,degli arcobaleni e del deserto, un amore conaltezze vertiginose e cadute, ma unico e asso-luto, le dolorose separazioni della morte, l’in-dignazione per le ingiustizie contro i deboli, ladolcezza e l’amarezza, la paura e il coraggio, la disperazione e lasperanza: ombra e luce, ma più luce, sempre”. Come nella poesia“Nadel de’ Nuvantadò”, “Natale del ‘92”), che potrebbe piacere mol-tissimo a papa Francesco: “La capana. La stèla. / I tri Re Magi cun isu reghèli. / San Jusèf, la Madona. / E’ sumarin, e bò. / I pastur. Alpiguri. /E’ Presepi u j è tott. / U j amenca sol lo. / L’à lassè l’improntaint la paja. / L’è scalè zo. U z’ ven incontra. / St’an l’à la pèla nira. /Dj occ grand, ch’j è tott’ una dmanda. / St’an l’à una bocca ad dint /ch’e’ pè ch’i rida, e invezi i fa paura. /L’à dal brazzi e dal gambi / ch’ipeè stecch. / U s’stogla, / e’ poza la testa par tèra, / ch’u n’è piò bonad tnela so. // St’an / e’ Presepi e la Crosa / j è tott un” (“La capanna.La stella, / I tre Re magi, con i loro regali. / San Giuseppe, la Ma-donna. / Il somarino, il bue. / I pastori. Le pecore. / Il Presepio c’ètutto. / Manca solo lui. / Ha lasciato l’impronta nella paglia. / Èsceso. Ci viene incontro. / Quest’anno ha la pelle nera. / Degli occhigrandi, che sono tutta una domanda. / Quest’anno ha la bocca condei denti / che sembrano che ridano, e invece fanno paura. / Hadelle braccia e delle gambe / che sembrano stecchi. / Si sdraia, /posa la testa per terra, / non è più capace di tenerla su. // Que-st’anno / il Presepio e la Croce / sono tutt’uno”.

ietro Sambi nunzio di Dio”.Così lo ha definito il cardinaleAngelo Sodano, già Segretario

di Stato e Decano del Collegiocardinalizio. Lui, monsignor PietroSambi, amava più semplicementedescriversi come “sacerdote pervocazione, storico di formazione ediplomatico per obbedienza”.Soglianese dalla stretta di mano ferrea edalla risata contagiosa, grande fumatore,preciso quasi spigoloso nel lavoro, in ognicircostanza e in tutti i luoghi dove è statochiamato a servire, monsignor Sambi si èfatto precedere dal suo amore per laChiesa, dalla sua capacità di tessererapporti personali veri e fecondi con tuttie per la capacità di conquistare gliinterlocutori con il suo vivace carattereromagnolo.E parliamo di un pastore diplomatico cheha rappresentato il Papa nella Cuba diFidel Castro, nel Nicaragua sconvoltodalla rivoluzione sandinista, nel Burunditormentato dagli scontri tribali, nellaTerra Santa infuocata dalla lotta tra ebreie palestinesi e negli Stati Uniti “feriti”dallo scandalo degli abusi sessuali delclero. In questi “balconi del mondo” cosìcome sul balcone della sua casa diSogliano, in trattoria, in una chiesina dicampagna o a casa di amici a giocare acarte, Sambi era sempre lo stesso, prodigodi risate e autore di molte riflessioni.“Impossibile, con lui, le seconde senza leprime”, ricorda il senatore Marcello Pera.Di Sambi, di questo sacerdote partito daSogliano sul Rubicone, dalla Diocesi diRimini, sulle strade del mondo seguendola luce del Vangelo, il giornalista rimineseValerio Lessi ha scritto unadocumentatissima biografia, PietroSambi Nunzio di Dio, fresca di stampaper l’editore Cantagalli. Un ritratto ancheavvincente che si avvale delletestimonianze di chi lo ha conosciuto inogni parte del mondo e nella sua Soglianoa cui è rimasto sempre legatissimo: quidove pensava di finire i suoi giorni eranato nella frazione di Ponte Uso (localitàSan Paolo) da Arturo e Ida Mengozzi.“Piero” come lo chiamano in casa (dov’è

il sesto di dieci figli), è tutto per lo studio ela preghiera. A sei anni, al macellaio chegli chiedeva cosa volesse fare da grande,lui rispondeva: “A voi fé e prit”. L’ingressonel Seminario di Pennabili all’inizio delginnasio, è dunque un approdo naturale,prima di spostarsi al seminario regionaledi Fano e al Pontificio Seminario Romano,grazie anche alla borsa di studio Pio IXper gli studenti meritevoli.A Roma vive la stagione del Concilio. “Eratra i quaranta seminaristi del seminarioromano che hanno imparato lastenografia latina per poter trascrivere gliinterventi dei padri conciliari”, ricordadon Mansueto Fabbri, uno dei suoiinsegnanti sacerdoti e oggi a 90 annidecano della diocesi di San Marino-Montefeltro. Con i compaesani donAntonio Bartolini e don MicheleRubertini, monsignor Sambi ha condivisola passione e l’interesse per la ricercastorica. Si laurea in Teologia presso laPontificia Università Lateranense con unatesi di Storia Ecclesiastica nel 1965sull’episcopato del milanese GiovanniFrancesco Sormani, vescovo nelMontefeltro negli anni dell’applicazionedel Concilio di Trento. Poi viene chiamatoalla Pontificia Accademia Ecclesiastica incui si laurea nel 1969 con una tesi inDiritto Internazionale.Inizia così la carriera diplomatica,secondo quanto indicava nel 2001Giovanni Paolo II: non solo parlare diCristo, ma prima ancora farlo vedere,mostrare nei contatti con gli ambientipolitici e diplomatici. Il suo primoincarico è stato in Camerun, ha quindiproseguito in Israele, a Cuba dove èdiventato amico di Fidel Castro, inAlgeria, nel Nicaragua, in Belgio e inIndia. Nel 1985 Giovanni Paolo II lo eleggearcivescovo e lo nomina nunzio nelBurundi tormentato dagli scontri tribali.Il successivo incarico è in Indonesia,finché nel 1988 torna in Terra Santa doveorganizza il viaggio del Papa in occasionedel Grande Giubileo del 2000 econtribuisce a risolvere la crisidell’assedio alla Basilica della Natività. Sulconflitto che da decenni oppone

israeliani e arabi, il nunzio aveva le ideechiare. “A nome del Papa io mi sento ingrado di amare e rispettare in egualmisura i due popoli. Non mi lascioidentificare con nessuno di essi dal puntodi vista politico, ma mi metto uncentimetro più alto per poter liberamenteparlare e dire delle verità e dei valori chepossano essere utili all’una e all’altraparte”.A Sambi piace la frequentazione diconnazionali, soprattutto dei romagnoli.Ovunque sia stato, si è distinto per lacapacità di tessere rapporti personali contutti e per le sue straordinarie dotidiplomatiche. “Super Nuncio”, ilsoprannome con il quale lo chiamano gliamericani (coniato dal vaticanista RoccoPalmo nel 2007), è un’espressione chevuol mettere insieme la sua instancabileattività con la sua esuberante umanità.Negli Usa, monsignor Sambi haorganizzato il viaggio di Benedetto XVI,con le sue indicazioni ha contribuito inmaniera non formale al rinnovamentodell’episcopato americano e non ha fattomancare la sua capacità di presenza su untema scottante quale lo scandalo degliabusi sessuali del clero.Attraverso le testimonianze raccolte daLessi, soprattutto dall’estero e di personeseguite anche spiritualmentedirettamente dal Nunzio (dall’ex ministrodegli Esteri Giulio Terzi di Santagata allasegretaria della nunziatura diGerusalemme suor Maria Leilani Tuy, dagiornalisti e vescovi all’insegnanteriminese Silvia Brandi), emergono fatti edepisodi della vita di Sambi ancora pococonosciuti in Italia. Alle voci che lovolevano cardinale, Sambi rispondeva:“Quando si va davanti al Signore nonconta il colore della veste, rossa o viola,conta solo la veste bianca del Battesimo”.La giornata terrena di monsignor Sambi siè conclusa a Baltimora il 27 luglio 2011.Nel testamento spesso si capisce il cuoredi una persona. Il testamento di Sambidice due cose: ciò a cui più teneva questoinfaticabile arcivescovo erano la Chiesa e ipoveri.

Paolo Guiducci

P“Sacerdote per vocazione, diplomatico per obbedienza

“Pietro Sambi nunzio di Dio” è il titolodel recente libro del giornalista rimineseValerio Lezzi (ed. Cantagalli).“In tutti i luoghi dove è stato chiamato aservire, monsignor Sambi si è fattoprecedere dal suo amore per la Chiesa,dalla sua capacità di tessere rapportipersonali veri e fecondi con tutti e perla capacità di conquistare gli interlocutoricon il suo vivace carattere romagnolo”

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Giovedì 15 maggio 201424 Cesena & Comprensorio

San Mauro Pascoli◗Omicidio PascoliNella sala Gramsci domenica 18 maggioalle 10 Andrea Battistini, presidentedell’Accademia pascoliana e il sindacoGianfranco Miro Gori presenteranno ilvolume "Omicidio Pascoli. Il complotto"di Rosita Boschetti. L’autrice, sulla base didocumenti inediti, frutto di ricerched’archivio, formula nuove ipotesi sulmisterioso delitto rimasto impunito.

Cesena | Pioggia e argini franati

Le piogge degli scorsi giorni hanno causato, nella Centuriazione romana, una serie dismottamenti negli argini di fossi e canali (vedi foto del canale adiacente al Cer in viaMariana a San Giorgio). Il Consorzio di Bonifica ha assicurato che interverràgradualmente a seconda della gravità degli smottamenti.

Gatteo◗Saggi teatrali e coriSi terranno al teatro "Lina Pagliughi" sabato 17maggio alle 21 i saggi finali del laboratorio teatralee del corso di musical, in collaborazione con la Bccdi Gatteo. Al Santuario dell’Istituto Don Ghinelli,domenica 18 maggio alle 21 si esibiranno il coro divoci bianche "San Marco" e il coro giovanile"Nightingales ensembles". Festa della mammadomenica 18 dalle 15 alle 19 nella sededell’associazione "Vitainsieme" a Sant’Angelo.

Cesena◗"Maggio nelle aie"L’associazione Pro Rubicone presiedutada Rino Zoffoli (foto) e il quartiereRubicone propongono l’iniziativa"Maggio nelle aie". Giovedì 15 dalle 21alle 23, letture dialettale di Ilario Sirri"Al radghi", musica del gruppoGorgscur, presso l’aia di Renzo Sacchetti,via Visano 107, a Calisese. Giovedì 22,recita di Roberto Mercadini "Storie di

ortaggi e di altri eroi",accompagnamentomusicale del gruppoSettimino Malatestiano;presso l’aia di ValeriaNeri, in via Chiesa diCasale numero 1000, aCarpineta. Al terminedella serata sarà offertoun piccolo rinfresco.

Cesena flashMostra piante grasseLe più belle piante dei collezionistiromagnoli saranno esposte sabato 17 edomenica 18 maggio dalle 9 alle 18all’Istituto tecnico agrario in via Savio.Alcuni esperti daranno informazioni sulletecniche culturali.

La Locandiera al VictorAl cineteatro di San Vittore, venerdì 16maggio alle 21, la compagnia "Teatro deiTalenti" presenterà, per la rassegna XVictor, "La Locandiera". Ingresso 6 euro.Sabato 17, domenica 18 e giovedì 22maggio alle 21 in visione il film "Noah".L’attore premio Oscar Russel Croweinterpreterà Noè. Ingresso 3,50 euro.

Commedia Dlet in te sdelLa compagnia dialettale parrocchiale"Quii ad San Zili" ripropone la commedia"Dlet in te sdel", due atti comici inromagnolo liberamento tratto da"Adelmo Adelmo torna in ospedale", diAntonio Guidetti. L’appuntamento è persabato 17 maggio alle 21 al teatro"Bogart". Il ricavato andrà a favore dellaristrutturazione del tetto della chiesa diSant’Egidio. Ingresso: 7 euro. Perprenotazioni: 342 0046238.

Concerti al NadianiPer la rassegna "Musica tra le antichemura" promossa dal conservatorio"Bruno Maderna", venerdì 16 maggio alle17, saranno eseguite brani di Vivaldi,Mozart, Schubert, Haydn, Ravel.Mercoledì 21 maggio alle 17 sarannoproposte musiche di Brahms, Beethoven eSchubert.

Lezioni all’UteMaurizio Ridolfi dell’Università dellaTuscia di Viterbo, venerdì 16 maggio alle15,30 nella sala Fantini in via RenatoSerra, terrà una lezione sul tema "Lasettimana rossa: a cento anni, tra storia emito". Martedì 20 maggio alle 15,30 ilprof. Valentino Maraldi farà il punto suldialogo ecumenico.

Cesena◗I 35 anni dello IorSei pannelli ripercorrono i 35 anni dell’istitutooncologico romagnolo dalla fondazione fino allarecente inaugurazione dell’Irst di Meldola. Sarannoesposti fino al 17 maggio alla Malatestiana; dal 20al 23 maggio nel tunnel piastra dell’ospedaleBufalini; dal 30 maggio al 2 giugno in piazzaCiceruacchio a Cesenatico; dal 5 al 7 giugno allabiblioteca comunale di Gambettola.

Cesena◗Mostra alla RoccaSarà inaugurata sabato 17 maggio alle18 la mostra "Patrimonia" di ElioTalon, poeta e scultore. Si tratta diuna quarantina di opere in terracottae carta accompagnata da testi poeticidell’artista. Resterà aperta fino al 28settembre.

Cesena◗La Notte dei MuseiIl museo di Scienze naturali, nella torre delNuti in piazza Zangheri, parteciperà alla"Notte dei Musei" di sabato 17 maggio.Nell’occasione saranno inaugurate le techesulle specie più diffuse degli animali delnostro territorio accompagnate da immagini.Si potrà visitare la mostra dedicata aLeonardo da Vinci realizzata dagli allievidell’Accademia Romagna.

Gambettola◗Lotteria del CarnevaleNell’ambito del Carnevale di Gambettola, sitiene la consueta lotteria promossa dalComitato. Questo l’elenco dei 10 bigliettivincenti estratti domenica 11 maggio: 2576(Tv plasma Samsung 51); 14783 (buono spesadi 500 euro); 5230 (buono spesa di 300euro); 4058 (due prosciutti e due salami); 6788 (due prosciutti);12758 (1 prosciutto e 1 salame); 1033(1 prosciutto); 9292 (2salami); 11705 (due salami); 0064 (due salami).

Cesenatico◗Corso di meditazioneA cura del gruppo "Il Ponte delGuado" sezione di Cesena, dal 23 al 29maggio presso il soggiorno CardinalSchuster in viale Cristoforo Colombo,si terrà un corso di meditazione sultema "Il risveglio dell’anima". Saràguidato da padre Andrea Schnoller. Perinformazioni email:[email protected].

Mercato Saraceno◗Educazione al cellulareL’Istituto comprensivo statale di MercatoSaraceno e quello di Sarsina hannoprogrammato una conferenza sul tema"Adolescenti e cellulare… quale educazioneper un uso responsabile". Sarà tenutamercoledì 21 maggio alle 21 al teatro Dolcini.Relatore Francesco Rasponi, psicoterapeuta epresidente dell’associazione Psiche digitale.Sono invitati genitori, educatori e docenti.

❚❚ Iniziativa di Italia Nostra

Longiano in musicaSabato 17 maggiodue proposte

erata di musica e arte in programmasabato 17 maggio a Longiano. Dalle 19 alle 24 si svolgerà la mani-

festazione "Ben venga maggio" organiz-zata dall’associazione "Italia Nostra on-lus". Sono previsti due palchi: uno inpiazza Tre Martiri e uno in piazza Mala-testiana.In piazza Tre Martiri si partirà con unaperitivo a base di fragole e musica con ilgruppo "Araba Fenice" e si proseguiràcon le esibizioni dei "Bevano Est" e degli"Amor Tango".In contemporanea, in piazza Malatestia-

S

alla "Notte dei Musei 2014", rimarràaperta dalle 20 alle 23, con visite gratuitealla mostra "Quasi un secolo di disegno".Dalle 20,15 è previsto un "baby tour" alCastello per avvicinare i bambini all’arte.

Matteo Venturi

na, si terranno iconcerti dei gruppi"Molotov", "Visionidi Cody" e "Earth’Smile - Santana Tri-bute Band".Dalle 22 i "Musi-canti di San Crispi-no" offriranno uno spettacolo di musicaitinerante lungo un percorso che tocche-rà tutti i musei longianesi. Dalle 19 saràattivo in piazza San Girolamo lo standgastronomico della Pro loco.La fondazione "Tito Balestra", aderendo

Gatteo◗La Mille MigliaTorna a Gatteo la Mille Miglia con lapartecipazione di 410 vetture lamattina di venerdì 16 maggio. Lastorica gara sportiva partirà daBrescia per arrivare a Roma e ritornoil 19 maggio lungo i 1600 chilometridel percorso. Il passaggio della primaauto è previsto intorno alle 10 equello dell’ultima verso le 13.

Cesena◗Arcaico prossimoIl teatro Valdoca, all’interno di "Innesti",domenica 18 maggio alle 15 alla Roccamalatestiana presenterà "Arcaico prossimo" laterza parte della "Trilogia della gioia". Progettoe regia di Cesare Ronconi con la collaborazionedegli studenti del laboratorio della scuola diIngegneria.

Cesena◗Opere di Romano BurattiE’ allestita fino all’1 giugno alla galleriacomunale del Palazzo del Ridotto lamostra "La mia gente" dell’artistacesenate. I suoi quadri rappresentanoscene di vita quotidiana. Orari di visita: ilmartedì, giovedì e venerdì dalle 16,30alle 19,30: mercoledì, sabato e domenicaanche dalle alle 12,30.

Cesena◗I quartieri in mostraAlla galleria d’arte Pescheria resteràaperta fino all’1 giugno la mostrafotografica "12 percorsi nel paesaggio" acura del gruppo fotografico 93 e di MicheleBuda con la partecipazione di DanieleCinciripini. Si potrà visitare il martedì,giovedì e venerdì dalle 16 alle 19; ilmercoledì, sabato e la domenica dalle 10alle 12 e dalle 17 alle 20.

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Giovedì 15 maggio 2014 25Sport

Si entra nel vivo. O meglio, lo sprint finale è lanciato. Man-cano solo tre giornate al termine della "regular season" e ilCesena è pronto a sferrare la zampata finale. Nel momentoin cui andiamo in stampa, il Cesena deve ancora affrontarel’Empoli. Dopo aver attraversato un periodaccio condito datre sconfitte consecutive, le vittorie su Avellino e Padova han-no consegnato agli "aficionados" bianconeri una squadra ri-generata nello spirito e nella sostanza. Il blitz di Padova su rigore al 90’ ne è la conferma, con unasquadra che ha stretto i denti e che pur giocando maluccio,è riuscita a trovare il gol vittoria in seguito a un contropiede"last minute" trasformato poi in rete dagli undici metri dalfreddissimo Cascione.Dopo il turno infrasettimanale con la seconda della classeEmpoli, i bianconeri di Romagna affrontano ora la terzulti-ma tappa di questo campionato in casa della già retrocessaReggina. Un’occasione per rinsaldare ulteriormente la posi-zione in zona play-off, dove partire sulla griglia in terza po-sizione significherebbe avere non pochi vantaggi. Per cre-dere ancora nel sogno, serve un grande "rush finale" da par-

te dei ragazzi allenati da Bisoli. Al Granillo di Reggio Calabriac’è subito l’opportunità di rimpinguare la classifica alla vigi-lia degli ultimi due incontri. Incontri che saranno più chemai decisivi. Dopo Reggio, il Cesena tornerà al Manuzzi per vederselacontro il Latina, anch’esso impegnato per gli stessi obiettividei romagnoli, per poi chiudere a Modena, dove i "canarini"di Novellino in piena zona play-off, lotteranno per acquisi-re un buon piazzamento negli spareggi promozione. Un tourde force dall’esito più che mai incerto, all’insegna del gran-de equilibrio e della "suspence", caratteristiche che hannocontraddistinto questo livellatissimo torneo cadetto. Il filoconduttore per quanto riguarda il Cesena è sempre statoquello di soggiornare all’interno della zona play-off che daquest’anno è allargata all’ottavo posto. Se è vero che il giocoa livello estetico non c’è stato, è però emerso un pragmati-smo costante, per mezzo del quale il Cesena di Bisoli, pur at-traverso vari "mal di pancia", si è meritato un posto molto inalto in classifica.

Eric Malatesta

Calcio serie B Prossima gara la trasferta di Reggio Calabria, contro una squadra già retrocessa in C

Volata finale per sognare la promozione in serie A

PallavoloVolley clubsalvo e sconfittoIl Volley Club Cesena (pallavolofemminile B2) ha chiuso con unasconfitta indolore la propria stagionesportiva tornando con un 3-0 dallainterminabile trasferta bergamasca diTrescore Balneario. Le padrone di casadella Don Colleoni cercavano tre puntiper continuare a sperare nei play-off altermine di un anno che le ha ancheviste, per tutta la fase iniziale, alprimo posto, mentre le ospitiromagnole sono arrivate in terralombarda senza grosse aspettativedopo aver conquistato la salvezza contre giornate d’anticipo e dopo aversalutato il proprio pubblico con unabella vittoria sette giorni fa.

COLLEONI: Gotti 8, Colombi (libero),Bucchi ne, Zambetti, Fusari, Moro,Gallizioli 10, Bonetti 3, Canevali 9,Lorenzi ne, Cassis 5, Baldassarre 17.All. Dall’Angelo

CESENA: Cancellieri 8, Fabbri, Altinine, Marchi (libero), Poggiali, Gardini6, Giovanardi, Zebi 14, Di Fazio 8,Fogolin 2, Calisesi. All. Bazzocchi

ARBITRI: Gessica Mamprin (Como) eSimona Giungato (Pavia).

NOTE: Durata 1h e 10min. (25-16; 26-24; 25-13). Punti totali 76-53. Erroripunto 17-25. Muri 9-1. Battutevincenti 10-9. Battute sbagliate 6-12.

Nove Colli, in sellaben 12mila ciclisti

utto pronto per la Nove Colli, lafamosa Granfondo di ciclismoche partirà domenica mattinada Cesenatico, porterà i

corridori in vetta a nove colliromagnoli per poi terminare di nuovoin riva all’Adriatico. Sono 12mila i partecipanti e l’edizione2014 conferma il suo carattereinternazionale con 1.344 ciclististranieri iscritti in rappresentanza di47 nazioni.L’altro dato che emerge èl’aumento delle donne iscritte allaregina delle granfondo: 712 quelle ingriglia di partenza nel 2014 contro le696 del 2013.Per quanto riguarda le nazionalitàrappresentate al via sul primo gradinodel podio si conferma la Germaniacon 364 partecipanti, al secondoposto la Svizzera con 253, al terzoposto la Gran Bretagna con 142iscritti. Seguono Austria (102), Svezia(100), Belgio (71), Canada (65), StatiUniti (51); da segnalare anche 21cicloturisti australiani e 19provenienti dal Brasile.Spulciando trale età dei partecipanti emerge che dei

T12mila partenti, 623 hanno un’etàinferiore ai 30 anni, 2.337 tra i 30 e i 40anni. La fascia d’età più rappresentata èquella ricompresa tra i 40 e i 50 annicon 4.638 iscritti, 3.343 di etàricompresa tra i 50 e i 60 anni e infine1.059 over 60. L’iscritto più anziano èun uomo classe 1930 residente a Ternimentre il più giovane è un ragazzo del1997 residente a Ruvo di Puglia(Bari).Tra le donne la ciclista piùesperta è del 1942 e risiede a Bolzanomentre la ragazza più giovane adaffrontare gli impegnanti colli dellagranfondo sarà una giovane brasilianaclasse 1996. Sul versante italiano sono10.656 gli amanti delle due ruote al

via. Guardando più nel dettaglio laregione più rappresentata è laLombardia con 2.603 iscritti, l’Emilia-Romagna schiera al via 2.005 ciclistimentre sul terzo gradino del podio ilLazio con 1.124 partenti.Per l’edizione2014 della Nove Colli saranno 2.048 lesquadre iscritte: la più numerosa è ilG.S. Cicli Matteoni FRW con 106iscritti, al secondo posto il G.S.Sportissimo Top Level con 93, terzogradino del podio per l’ASD UnioneCiclistica Bormiese con 92 iscritti. IlComitato organizzatore distribuirànumerosi premi fedeltà per gliaffezionati della Nove Colli, inparticolare 48 ciclisti saranno premiatiper aver raggiunto 15 partecipazioni.

Domenica 18 maggioalle 6 partenzadal PortocanaleIl ciclista più anzianoha 84 anni, il più giovane 17

Gli stranieri sono 1344, le donne 712

Pippofoto

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Giovedì 15 maggio 201426 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

IL CSIINCONTRA

PAPA FRANCESCOCome è noto, sabato 7 giugno pros-simo in piazza San Pietro, papaFrancesco incontrerà il Centro Spor-tivo Italiano rappresentato da tutti isuoi Comitati territoriali con la pre-senza delle proprie società sportive.È un evento di portata storica alquale stiamo lavorando tutti alacre-mente da almeno cinque mesi e ilComitato di Cesena naturalmentenon si è sottratto all’impegno.Al momento siamo riusciti a riem-pire quattro pullman che, in moda-lità diverse, si recheranno quelgiorno a Roma.Colgo l’occasione per ringraziaretutti coloro che parteciperanno aquesto bellissimo evento e solleci-tare quelli che vorrebbero venire mache ancora non si sono decisi adiscriversi. È necessario farlo nel piùbreve tempo possibile altrimenti sirischia di rimanere “fuori”.A questo proposito la PolisportivaOsservanza sta cercando di riempireun quinto pullman.Chi fosse interessato può iscriversicontattando i responsabili riportatisulla locandina.

Luciano Morosipresidente Csi Cesena

Calcio Csi

Al via i primitornei estiviNel mese di giugno partono i primi torneiestivi di calcio, promossi da varie societàin collaborazione con il comitato cesenatedel Csi.Tra questi ricordiamo innanzituttoil Torneo di calcio a 5 maschile “Open”,giunto alla sua 25esima edizione,organizzato dalla Polisportiva 1980 Asddi Santa Maria Nuova.La competizione, che si svolgerà dal 3giugno al 6 luglio, prevede lapartecipazione di 16 squadre cheverranno suddivise in quattro gironi.Le iscrizione si chiudonomartedì 27 maggio. Le formazioniclassificate al 1° e 2° posto di ogniraggruppamento parteciperannoalla 2ª fase, a eliminazione diretta,dei play-off, mentre le compaginigiunte terze e quarte daranno vitaalla seconda fase, a eliminazione,dei play-out.Per informazioni e iscrizionici si può rivolgere alla Polisportiva 1980Asd (Giovanni, 393 2898142;Mattia, 333 5934487;Alessandro, 340 3959774).Il secondo torneo estivo in programmariguarda sempre il calcio a 5 maschile ed èla “Toyota Cup-Trofeo Bcc di Sarsina”,checelebra quest’anno la sua settimaedizione.La competizione, indetta dal CircoloGiuoco Calcio Sarsina, avrà inizio il 16giugno e terminerà il 17 luglio.Per iscrizioni (il cui termine è fissatoper il 31 maggio) e informazionioccorre fare riferimento alla sededel Circolo stesso,tel. 0547 698036, 348 1517777o agli organizzatori del torneo:Massimiliano Comandini (335 299279) eFabio Fusai (3487 622803).

Torneo di calcio“senza confini”Ha avuto inizio da pochi giorniuna competizione sportiva assaiinteressante, volta a favorirel’integrazione degli stranierinel tessuto della società cesenate.Si tratta del Torneo di calcio“Senza confini”, organizzatodal Centro per la pace e dal CentroStranieri in collaborazionecon il comitato cesenate del Csi,che vede scendere in campo,suddivise in due raggruppamenti,sette formazioni.Del girone “A” fanno partela Costa D’Avorio, il Centro Islamico e ilBurkina Faso; del girone “B” il Senegal,l’Italia, il Benin e la Nigeria.Tutte le partite si disputanoil sabato e la domenica pomeriggionel campo del Quartiere Fiorenzuola.

Correttezza in campo e fuori, lo scambio di mail tra responsabiliSocietà e Centro sportivo a conclusione di una finale di calcio

iportiamo fedelmente qui diseguito le e-mail che si sonoscambiate, dopo una partita

di calcio, Ivan Bucci (vicepresidente e responsabile dellasquadra US Mercatese 1931),Luciano Morosi (presidente del CsiCesena) e Valerio Fabbri(responsabile del Gruppo Arbitri dicalcio).

Buongiorno,con la presente è intenzione della UsMercatese 1931 fare i complimenti alvostro Comitato e alla terna arbitra-le che ha diretto la partita in oggetto,per avere onorato questa sfida chevaleva il campionato. Anche se il ri-sultato finale non ha premiato la no-stra società; con la bella partita, ilfolto pubblico, tutto il contesto, com-preso l’impeccabile direzione di gara,è stata onorata questa affascinanteed emozionante sfida. Ringraziamoil vostro Comitato per avere portatorispetto alle squadre in campo conun’ottima terna arbitrale e il relativocommissario al seguito. Credo cheanche la nostra società abbia dimo-strato correttezza e sportività esem-

plari. Infine, vogliate fare arrivare inostri complimenti alla PolisportivaSala che si è aggiudicata meritata-mente il quinto campionato conse-cutivo.

Ivan BucciUs Mercatese 1931

Ciao Ivan, non puoi immaginarequanto mi abbiano fatto piacere leparole che hai speso per il nostro e“tuo” Comitato, in particolare per ilGruppo Arbitri di calcio. Ecco,quando si arriva a questo tipo dirapporto tra Società sportiva eComitato, credo veramente che sisiano centrati tutti gli obiettivi che ilCentro Sportivo Italiano si prefiggeprima, durante e dopo le attivitàsportive che promuove.Congratulandomi con te per l’altospessore umano e sportivo chedimostri di possedere ogni volta che“scendi in campo”, vorreiringraziarti calorosamente a nomeanche del presidente degli arbitri esalutarti con l’abbraccio piùfraterno”

Luciano Morosipresidente Csi Cesena

Sono Valerio Fabbri, responsabile delGruppo Arbitri di calcio del Comita-to Csi di Cesena. Ho letto la vostra e-mail del 20 aprile e la e-mail di ri-sposta, di questa mattina, del nostropresidente Luciano Morosi, i cui con-tenuti condivido in pieno.Anch’io sabato ho assistito a granparte della gara, purtroppo degli im-pegni familiari dell’ultimo momentomi hanno fatto giungere al camposolo nella parte finale del primotempo.La scelta del designatore arbitrale delGruppo (Simon Babini) che, in pienae concorde sintonia con il sottoscrittoe con la Commissione calcio, avevaritenuto detta gara meritevole di ter-na e osservatore, è stata più che az-zeccata.Il resto lo avete fatto voi con il vostrocomportamento sportivo.Grazie quindi per avere trasformatoun normale sabato pomeriggio digioco, in un sabato pomeriggio di sa-no agonismo e quindi di puro diver-timento.Cordiali saluti.

Valerio Fabbriresponsabile Gac

REcco il vero volto del Csi

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Giovedì 15 maggio 2014 27Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

In Italia la giustizia è lentissimaNe sappiamo qualcosa anche a Cesena

Caro direttore, questa lettera è perfare una denuncia sul fatto chesicuramente non le risulterà nuovo,

ma che comunque io non ho mai vistoaffrontato sul Corriere Cesenate, puressendone un’assidua lettrice. Si tratta delcantiere, bloccato nei lavori da diversianni e malamente recintato, che fa partedel complesso dell’ex istituto della SacraFamiglia, a Cesena.Il cantiere fa fronte su tre strade - viaCavallotti, via Pascoli e via Verdi - creandogrande disagio al traffico, è diventatopraticamente una palude, ricettacolo dianimali e insetti diversi: rane, rospi, topi,bisce, zanzare ecc., e di sterpaglie di ognigenere, piante marcite e piante checrescono sul putridume, insomma un’areasommamente malsana dalla qualebisognerebbe stare lontani, e invece questoluogo è vicino al centro storico della città ein più contiguo a una scuola. Il cantiere èlì fermo da sette/otto anni e non c’è alcunsegnale di sblocco della situazione; si sache c’è un processo in corso, ma quantotempo ci vorrà ancora per sanare almenotale area non si sa e i cittadini che abitanonei paraggi vivono tutto il disagio checomporta questa situazione e non sanno achi appellarsi. Mia figlia, esasperata dalconcerto di rane, grilli, gatti che in questastagione esplode in tutto il suo vigore, hatelefonato in Comune e un bel tipo le harisposto in modo spiritoso e direiimpudente che le rane mangiano gliinsetti, quindi benvenute le rane. È chiaroche non mi permetto di entrare nel meritodella questione, ma non posso nonindignarmi sul modo di affrontare certiproblemi nel nostro Paese, sullelungaggini assurde, la deriva implacabiledell'immobilismo e il senso di ingiustiziache suscita nella gente. E pensare cheviviamo in una Regione che è considerataevoluta proprio perché i diritti civilisembra siano tenuti in grandeconsiderazione. Che cosa dovremmo diredi certe regioni del Sud Italia dove opereingenti in cui si sono buttati milioni dieuro e che, rimaste incompiute, vanno inmalora e sono oggetto di tutte le razziepossibili? Purtroppo c’è un'Italia che va arilento o addirittura non vuole cambiareperché, tenendo fermo tutto, si tiene fermoanche il potere che ne fa parte. Ricordo alriguardo il principe del “Gattopardo” che,al giovane nipote infiammato da ideenuove, risponde con sottile ironia e dabuon siciliano che nulla sarebbe cambiatomai.

✎ Il direttore risponde

Mercato europeo a Cesena. Un successo di gente in centro storico, con centinaia dibanchi un po’ ovunque, anche attaccati alla Cattedrale, come mostra lo scatto attentodel Corriere. L’ingresso laterale su corso Garibaldi è rimasto libero a fatica, appena unvarco per accedere. Forse si può fare meglio e si può mantenere una maggiore distanzadi rispetto.

Il cardinale Tarcisio Bertonee i giudizi affrettati

Egregio direttore, sono rimasto scandalizzato nell'apprendere che il cardinalBertone si sta sistemando un appartamento di circa 700 metri quadrati.Che differenza con il Santo Padre che vive in un appartamento di circa 40 mqe con il successore di Bertone, monsignor Pietro Parolin, che vive in un mono-locale. Forse il cardinale non ha letto bene il Vangelo secondo San Marco, alcapitolo quinto. Rimane l'amarezza per come uno scandalo di questa portatasia stato assorbito dalla Chiesa senza reagire.Io sono un cristiano praticante ed è per questo che mi indigno, perché pensoche questi comportamenti siano dannosi per la Chiesa. Non ho visto la notiziasul Corriere Cesenate, ma non si può far finta di niente, bisogna informare lepersone perché qualcuno intervenga e metta fine a questo ed altri scandali.Saluti cordiali

Arnaldo Barocci

Egregio Barocci, tutti quanti dobbiamo stare attenti a giudicare dalle appa-renze. A volte si rischiano brutte figure. Non sto io a risponderle, ma le ri-propongo la lettera scritta il 25 aprile dal cardinal Bertone e pubblicata suisettimanali di Vercelli, Genova e Ivrea (le diocesi in cui è stato il cardinalecome vescovo e quella della sua origine), “cugini” del Corriere Cesenate, inrisposta alle accuse a lui rivolte da gran parte della stampa, anch’essa, comelei, indignata da “un tale scandalo”. Cordialità.

Fz

Dal Vaticano, 25 aprile 2014

Egregio Direttore,

nei giorni scorsi alcuni media hanno parlato in maniera malevola a propo-sito dell’appartamento che abiterò in Vaticano e, per rincarare la gogna me-diatica, l’ “informatore” ne ha raddoppiata la metratura. E’ stato detto, fral’altro, che il Papa si sarebbe infuriato con me per tanta opulenza. Addiritturaè stato messo a confronto lo spazio del “mio” appartamento con la presuntaristrettezza della residenza del Papa. Innanzitutto ringraziamo Dio e la sollecitudine di tanti, per il fatto che ilPapa sia alloggiato e assistito dignitosamente a Santa Marta dove può svol-gere agevolmente le sue attività istituzionali.

Eppure non è sempre così, c’è anche un’altraItalia che spera e lotta perché le cose cambino; ioho fede in Gesù Cristo e so che lui tesse la storiaper un esito di salvezza per tutti, ma la tesse atrame larghe, offre cioè a noi le occasioni dicollaborare, di farci carico delle situazioniproblematiche e questo dobbiamo fare, ciascunosecondo le sue possibilità.Comunque, per non esulare troppo dalproblema che le ho presentato, per ora spero soloche pubblichi questa mia lettera, magaricorredata da qualche fotografia del vostro“Occhio indiscreto” e che mi dia una rispostasulla sua visione della situazione.Cordialmente.

Giannina Semprini

Gentilissima dottoressa, non sto a dirle cosa ilCorriere non pubblica: la lista sarebbe infinita.Confido nella sua comprensione. Comunqueci siamo occupati anche del cantiere sottosequestro dall’ottobre 2009. Abbiamo parlatodel disagio che arreca alla circolazionestradale e oggi lei aggiunge anche il malessereper una situazione di degrado di tutta l’area.Neppure io entro nelle questioni più tecnicheche riguardano processi e altre materie legatealla giustizia. Che più di qualcosa non vada inquesto nostro Paese è ben evidente. E non èsolo questione di Sud. E neppure solo digiustizia, vero pantano dal quale, se si restaaggrovigliati, diventa difficilissimo uscire. Lecito solo un esempio ben noto a tutti. Hopercorso più volte in auto, nelle ultimesettimane, più volte la E45 in direzione diRoma: da Borello a Pieve Santo Stefano lastrada, in entrambi i sensi, non può esseredefinita tale. È tutto un cambio di corsia e dicarreggiata, con segnalazioni visibili bene solodi giorno. Per non parlarledel manto stradale piùsimile a un gruviera che auna via di grandecomunicazione. Dettoquesto, mi pare, nonpossiamo meravigliarci dinull’altro. Nel merito della nostrafaccenda cesenate, speriamosolo che qualcuno si muovae che al più presto venganotolti i sigilli per poterrisistemare l’intera zona. Leiha ragioni da vendere: cosìnon è più tollerabile. Ma sa,in Italia, i sigilli sono sigilli. A presto.

Francesco [email protected]

Personalmente, poi, sono grato e commosso per la telefonata affettuosa cheho ricevuto da Papa Francesco il 23 aprile scorso per dirmi la sua solidarietà eil suo disappunto per gli attacchi rivoltimi a proposito dell’appartamento, delquale era informato fin dal giorno in cui mi è stato attribuito.Tante persone, conosciute durante gli anni del mio ministero a Vercelli e aGenova, o compaesani della mia diocesi di origine Ivrea, mi hanno scritto etelefonato per condividere il dispiacere. Scrivo questa lettera ai settimanali diocesani per ringraziare queste personeamiche e per quelli che possono essere rimasti meravigliati dalla notizia.L’appartamento spazioso, come è normalmente delle residenze negli antichipalazzi del Vaticano, e doverosamente ristrutturato (a mie spese), mi è con-cesso temporaneamente in uso e dopo di me ne usufruirà qualcun altro.Come diceva il Santo Pontefice Giovanni XXIII “non mi fermo a raccogliere lepietre che sono scagliate contro di me”.Cordiali saluti.

Tarcisio cardinale Bertone

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C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2014

ELEZIONICESENA

CANDIDATI A CONFRONTO

INSERTO SPECIALEUN DOCUMENTODELLA DIOCESI