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Ricerca, Formazione & Innovazione 5 Eventi Lunedì 23 settembre 2013 A ggregare competenze diverse, dai biochimici di base ai tecnologi alimen- tari, ai docenti di agraria, ai chimici, agli ingegneri bio- medici, fino ai medici e ai gastroenterologi. È un folto gruppo di rilevanza inter- nazionale quello che forma il Centro interuniversitario per ricerche su alimenti, nutrizione e apparato dige- rente, più semplicemente Ciranad. Nasce nel 1990 ed è una realtà d’eccellenza sia per i progetti di ricerca portati avanti che per le compe- tenze della squadra. Con- venzionato con l’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr di Avellino, con l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzo- giorno, con aziende agroa- limentari e con l’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, il Ciranad è atti- vo sotto ogni profilo. “Sono moltissimi i temi di studio - dice il direttore del centro Carmela Loguercio -. Ad esempio, la nutraceutica, la ricerca in campo alimenta- re nella regione Campania, le abitudini alimentari nel determinismo di malattie gastrointestinali, le neopla- sie gastriche e cardiali, la fi- brosi epatica, i probiotici, la funzione di barriera intesti- nale, giusto per dare un’idea poiché si va molto oltre”. Altrettanta attenzione va alla formazione, con corsi e incontri su temi specifici rivolti non solo alla classe medica, ma anche ad esem- pio agli studenti delle scuole alberghiere o ad altri enti. In questi giorni parte ad esem- pio un corso su “Sostenibi- lità socioambientale della salute”, per la Capitaneria del porto di Napoli. Il Cira- nad aderisce al dottorato di ricerca in “Alimenti e salute: biotecnologie e metodologie applicate alla fisiopatologia digestiva”, è promotore di un master di II livello in Ali- menti e salute, sta preparan- do un nuovo master su “Die- ta mediterranea” insieme alla Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli (Sun). ■■ CIRANAD / Centro interuniversitario per ricerche su alimenti nutrizione e apparato digerente Incontro tra gusto, tecnologie e salute Dal 1990 promuove e sostiene la ricerca interdisciplinare. Anche corsi e master I l prestigio e l’eccellenza dei progetti di ricerca, le collabora- zioni in team multidisciplinari ed eterogenei, la formazione mirata e l’ottima guida sotto il profilo amministrativo di Ma- ria Rusciano sono i fattori che fanno del Ciranad una realtà di assoluta rilevanza scientifica. Lo testimonia già il comitato scientifico, di cui è vicepresidente Filomena Morisco, associa- to di gastroenterologia, già docente presso il corso di laurea in Tecnologie alimentari della Facoltà di agraria dell’Università Federico II di Napoli ed esperta in alimenti quali protettori delle malattie croniche del fegato. Moltissimi i nomi autorevoli, come Corrado Astarita (asso- ciato di Medicina interna presso la Sun, esperto in allergie alimentari), Nicola Caporaso (ordinario di Gastroenterologia dell’Università Federico II, cofondatore del Ciranad, che da tempo dedica le proprie ricerche ai rapporti fra alimentazio- ne e malattie croniche del fegato), Carolina Ciacci (ordinario di Gastroenterolgia dell’Università di Salerno, fra i principali esponenti mondiali nell’ambito della ricerca sulla malattia celiaca). Spicca Fortunato Ciardiello, direttore del Diparti- mento di Internistica clinica e sperimentale della Sun, ordina- rio di Oncologia medica, presidente della Società europea di Oncologia, ai primi posti nell’ambito della ricerca scientifica mondiale sui tumori dell’apparato digerente. Ancora, Rosario Cuomo (associato di Gastroenterologia) e Giuseppe D’Argenio, entrambi dell’Università Federico II di Napoli. Ci sono poi Laura De Magistris (biologa della Sun, del gruppo internazionale di studio sulla malattia celiaca, in collaborazione con Alessio Fasano di Boston), Ilario de Sio (esperto in campo ecografico, titolare di un corso annuale di ecografia diagnostica e operativa, responsabile della linea di ricerca sui tumori del fegato), Irene Dini e Alberto Ritieni (Fa- coltà di Farmacia dell’Università Federico II, rappresentanti del filone degli studi sulla chimica degli alimenti e i contami- nanti), Paola Stiuso (ricercatrice della Sun), Caterina Manna (associato di Biochimica della Sun), Marco Romano (associa- to della Sun), Gianluigi Russo (Istituto di Scienze dell’alimen- tazione del Cnr di Avellino). In tema di nutrizione, il Ciranad annovera Mario Di Sapio (associazione Dietisti italiani) e Alessandro Federico (ricercatore della Sun, dottore di ricerca in Alimenti e salute), mentre le ricerche sul diabete e le malat- tie metaboliche sono coordinate da Sandro Gentile (associato di Medicina interna) e Giuseppina Guarino (ricercatrice), entrambi della Sun. Non manca l’apporto delle competenze chirurgiche, nell’ambito della grande chirurgia dell’apparato digerente con Natale Di Martino e della chirurgia dell’obesità con Ludovico Docimo, ordinari di Chirurgia della Sun. Realtà di assoluta rilevanza scientifica Una mela al giorno, meglio Annurca “Il caffè fa bene”, parola di Morisco e Lembo Il progetto alimentare Romano: “Effetti benefici sul nostro organismo. Anche anticarcinogenetico” Il suo consumo riduce l’insorgenza di malattie croniche. La ricerca di due dottorandi del Ciranad LanDesign/Ali-Ment-Azione: Diaeta mediterranea I membri del comitato del Ciranad impegnati in prima linea nella ricerca e nella didattica U na dieta ricca in frutta fresca e vegetali, dall’ele- vato contenuto in antiossi- danti, esercita un effetto be- nefico in diverse condizioni patologiche, incluse quelle del canale alimentare, con- trastando gli effetti dello stress ossidativo. Soprattut- to, la mela Annurca, tipica della Campania e conosciuta dai tempi di Plinio il Vecchio (“Mala Orcula” nella sua Na- turalisHistoria), e in parti- colare un suo estratto ricco in polifenoli antiossidanti, previene il danno gastrico da antiinfiammatori non ste- roidei lasciando inalterati i fisiologici livelli di secrezione acida gastrica. È il risultato importantissimo al quale è giunto Marco Romano, asso- ciato del Dipartimento medi- co chirurgico di Internistica clinica e sperimentale della Seconda Università di Napo- li, che ha condotto uno studio sugli “Effetti benefici della mela Annurca nell’apparato digerente”, in collaborazione con la Baylor University di Dallas, in Texas. “Riguardo alla mela Annur- ca - dice Romano -, lo stesso estratto esercita un significa- tivo effetto anticarcinogene- tico in modelli sperimentali di cancro del colon. È possi- bile quindi ipotizzare che una dieta ricca in mela Annurca e/o suoi derivati ad azione antiossidante possa trovare un impiego nella prevenzio- ne di patologie sia infiamma- torie che neoplastiche dell’ap- parato gastrointestinale”. I l progetto di ricerca appli- cata “LanDesign/Ali-Ment- Azione: Diaeta mediterranea” è teso alla costruzione di una piattaforma scientifica mul- tidisciplinare permanente sul tema dell’alimentazione, intesa nella scomposizione e ricomposizione dei tre in- gredienti necessari per una sana abitudine alimentare. Per capirci, Ali (componente immateriale, evocativa, fatta di ricordi, di memoria, co- lori, emozioni), intrecciata nella Mente (che organizza, struttura e ci rende consa- pevoli di ciò che mangiamo con la bocca, gli occhi, le orecchie, il naso, il corpo) e Azione (necessaria modalità per promuovere e divulgare i risultati raggiunti grazie alla sinergia di tutte le persone coinvolte in questo processo virtuoso). L’intento è pro- muovere e divulgare lo stile alimentare mediterraneo, espressione di un’identità in cui il territorio è la trama e il clima è l’ordito intrecciati nel paniere delle materie prime (acqua, sale, pesce, cereali, olivo, vegetali, miele, latte, vite). Il focus del progetto è educare (ex ducere) all’ali- ment-azione dei cinque sensi più uno, il buon senso. E per educare occorre fare o meglio far fare con un approccio si- stemico e multidisciplinare, garantito dal comitato scien- tifico composto da Carmine Gambardella, Andrea Buon- donno, Salvatore Genovese, Carmelina Loguercio, Sabina Martusciello, Maria Dolores Morelli, Massimo Pelosi, Pie- luigi Pecoraro, Domenico Po- destà, Luca Rastrelli, Andrea Rea, Lucio Santarpia, Aldo Savarese e altri esperti e ri- cercatori. Ma occorre educare anche attraverso nuovi segni, nuove forme che consentano di recuperare il significato e il valore etico ed estetico della dieta (diaeta) mediterranea. I l caffè, una miscela di miglia- ia di composti diversi: car- boidrati, lipidi, vitamine, sali minerali e metilxantine come la caffeina. Ovvero, una fonte di antiossidanti e altri com- ponenti bioattivi come l’acido clorogenico, le melanoidine, la caffeina, i diterpeni cafeolo e cafestolo. Altro non significa che buone notizie per chi ama questa bevanda. Arrivano di- rettamente da Filomena Mo- risco, associato di Gastroente- rologia, e da Vincenzo Lembo, dottorando in Alimenti e salu- te, entrambi del Dipartimento di Medicina clinica e chirurgia, dell’Università Federico II di Napoli. “Gli effetti benefici del caffè sulla salute dell’uomo non sono esplicati da una singola molecola - dicono Morisco e Lembo -, ma il sinergismo delle diverse sostanze, non- ché il metodo di preparazione stesso, si ritiene siano rilevan- ti. Molti studi epidemiologici associano il consumo di caffè alla riduzione dell’incidenza di Il prof. Marco Romano, sua la ricerca sulle mele Il direttore Carmela Loguercio varie malattie croniche come il diabete, le malattie cardiova- scolari e le malattie neurodege- nerative. Il consumo di caffè è inversamente correlato con la mortalità totale e negli ultimi 20 anni studi epidemiologici e sperimentali hanno evidenzia- to effetti positivi sulle malattie epatiche croniche”. Filomena Morisco, vicepresidente del Ciranad, già docente al corso di laurea in Tecnologie alimentari della Facoltà di agraria dell’Università Federico II di Napoli ed esperta in alimenti protettori delle malattie croniche del fegato

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Ricerca, Formazione & Innovazione 5EventiLunedì 23 settembre 2013

Aggregare competenze diverse, dai biochimici

di base ai tecnologi alimen-tari, ai docenti di agraria, ai chimici, agli ingegneri bio-medici, fino ai medici e ai gastroenterologi. È un folto gruppo di rilevanza inter-nazionale quello che forma il Centro interuniversitario per ricerche su alimenti, nutrizione e apparato dige-rente, più semplicemente Ciranad. Nasce nel 1990 ed è una realtà d’eccellenza sia per i progetti di ricerca portati avanti che per le compe-tenze della squadra. Con-venzionato con l’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr di Avellino, con l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzo-giorno, con aziende agroa-limentari e con l’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, il Ciranad è atti-vo sotto ogni profilo. “Sono moltissimi i temi di studio - dice il direttore del centro Carmela Loguercio -. Ad esempio, la nutraceutica, la ricerca in campo alimenta-re nella regione Campania, le abitudini alimentari nel determinismo di malattie gastrointestinali, le neopla-sie gastriche e cardiali, la fi-brosi epatica, i probiotici, la funzione di barriera intesti-nale, giusto per dare un’idea poiché si va molto oltre”. Altrettanta attenzione va alla formazione, con corsi e incontri su temi specifici

rivolti non solo alla classe medica, ma anche ad esem-pio agli studenti delle scuole alberghiere o ad altri enti. In questi giorni parte ad esem-pio un corso su “Sostenibi-lità socioambientale della salute”, per la Capitaneria del porto di Napoli. Il Cira-nad aderisce al dottorato di ricerca in “Alimenti e salute: biotecnologie e metodologie applicate alla fisiopatologia digestiva”, è promotore di un master di II livello in Ali-menti e salute, sta preparan-do un nuovo master su “Die-ta mediterranea” insieme alla Facoltà di Architettura della Seconda Università di Napoli (Sun).

■■■ CIRANAD / Centro interuniversitario per ricerche su alimenti nutrizione e apparato digerente

Incontro tra gusto, tecnologie e salute Dal 1990 promuove e sostiene la ricerca interdisciplinare. Anche corsi e master

Il prestigio e l’eccellenza dei progetti di ricerca, le collabora-zioni in team multidisciplinari ed eterogenei, la formazione

mirata e l’ottima guida sotto il profilo amministrativo di Ma-ria Rusciano sono i fattori che fanno del Ciranad una realtà di assoluta rilevanza scientifica. Lo testimonia già il comitato scientifico, di cui è vicepresidente Filomena Morisco, associa-to di gastroenterologia, già docente presso il corso di laurea in Tecnologie alimentari della Facoltà di agraria dell’Università Federico II di Napoli ed esperta in alimenti quali protettori delle malattie croniche del fegato. Moltissimi i nomi autorevoli, come Corrado Astarita (asso-ciato di Medicina interna presso la Sun, esperto in allergie alimentari), Nicola Caporaso (ordinario di Gastroenterologia dell’Università Federico II, cofondatore del Ciranad, che da tempo dedica le proprie ricerche ai rapporti fra alimentazio-ne e malattie croniche del fegato), Carolina Ciacci (ordinario di Gastroenterolgia dell’Università di Salerno, fra i principali esponenti mondiali nell’ambito della ricerca sulla malattia celiaca). Spicca Fortunato Ciardiello, direttore del Diparti-mento di Internistica clinica e sperimentale della Sun, ordina-rio di Oncologia medica, presidente della Società europea di Oncologia, ai primi posti nell’ambito della ricerca scientifica mondiale sui tumori dell’apparato digerente. Ancora, Rosario Cuomo (associato di Gastroenterologia) e Giuseppe D’Argenio, entrambi dell’Università Federico II di Napoli. Ci sono poi Laura De Magistris (biologa della Sun, del gruppo internazionale di studio sulla malattia celiaca, in collaborazione con Alessio Fasano di Boston), Ilario de Sio (esperto in campo ecografico, titolare di un corso annuale di ecografia diagnostica e operativa, responsabile della linea di ricerca sui tumori del fegato), Irene Dini e Alberto Ritieni (Fa-coltà di Farmacia dell’Università Federico II, rappresentanti del filone degli studi sulla chimica degli alimenti e i contami-nanti), Paola Stiuso (ricercatrice della Sun), Caterina Manna (associato di Biochimica della Sun), Marco Romano (associa-to della Sun), Gianluigi Russo (Istituto di Scienze dell’alimen-tazione del Cnr di Avellino). In tema di nutrizione, il Ciranad annovera Mario Di Sapio (associazione Dietisti italiani) e Alessandro Federico (ricercatore della Sun, dottore di ricerca in Alimenti e salute), mentre le ricerche sul diabete e le malat-tie metaboliche sono coordinate da Sandro Gentile (associato di Medicina interna) e Giuseppina Guarino (ricercatrice), entrambi della Sun. Non manca l’apporto delle competenze chirurgiche, nell’ambito della grande chirurgia dell’apparato digerente con Natale Di Martino e della chirurgia dell’obesità con Ludovico Docimo, ordinari di Chirurgia della Sun.

Realtà di assoluta rilevanza scientifica

Una mela al giorno, meglio Annurca

“Il caffè fa bene”, parola di Morisco e Lembo Il progetto alimentare

Romano: “Effetti benefici sul nostro organismo. Anche anticarcinogenetico”

Il suo consumo riduce l’insorgenza di malattie croniche. La ricerca di due dottorandi del Ciranad LanDesign/Ali-Ment-Azione: Diaeta mediterranea

I membri del comitato del Ciranad impegnati in prima linea nella ricerca e nella didattica

Una dieta ricca in frutta fresca e vegetali, dall’ele-

vato contenuto in antiossi-danti, esercita un effetto be-nefico in diverse condizioni patologiche, incluse quelle del canale alimentare, con-trastando gli effetti dello stress ossidativo. Soprattut-to, la mela Annurca, tipica

della Campania e conosciuta dai tempi di Plinio il Vecchio (“Mala Orcula” nella sua Na-turalisHistoria), e in parti-colare un suo estratto ricco in polifenoli antiossidanti, previene il danno gastrico da antiinfiammatori non ste-roidei lasciando inalterati i fisiologici livelli di secrezione

acida gastrica. È il risultato importantissimo al quale è giunto Marco Romano, asso-ciato del Dipartimento medi-co chirurgico di Internistica clinica e sperimentale della Seconda Università di Napo-li, che ha condotto uno studio sugli “Effetti benefici della mela Annurca nell’apparato

digerente”, in collaborazione con la Baylor University di Dallas, in Texas. “Riguardo alla mela Annur-ca - dice Romano -, lo stesso estratto esercita un significa-tivo effetto anticarcinogene-tico in modelli sperimentali di cancro del colon. È possi-bile quindi ipotizzare che una dieta ricca in mela Annurca e/o suoi derivati ad azione antiossidante possa trovare un impiego nella prevenzio-ne di patologie sia infiamma-torie che neoplastiche dell’ap-parato gastrointestinale”.

Il progetto di ricerca appli-cata “LanDesign/Ali-Ment-

Azione: Diaeta mediterranea” è teso alla costruzione di una piattaforma scientifica mul-tidisciplinare permanente sul tema dell’alimentazione, intesa nella scomposizione e ricomposizione dei tre in-gredienti necessari per una sana abitudine alimentare. Per capirci, Ali (componente immateriale, evocativa, fatta di ricordi, di memoria, co-lori, emozioni), intrecciata nella Mente (che organizza, struttura e ci rende consa-pevoli di ciò che mangiamo con la bocca, gli occhi, le orecchie, il naso, il corpo) e Azione (necessaria modalità per promuovere e divulgare i risultati raggiunti grazie alla sinergia di tutte le persone coinvolte in questo processo virtuoso). L’intento è pro-muovere e divulgare lo stile alimentare mediterraneo, espressione di un’identità in

cui il territorio è la trama e il clima è l’ordito intrecciati nel paniere delle materie prime (acqua, sale, pesce, cereali, olivo, vegetali, miele, latte, vite). Il focus del progetto è educare (ex ducere) all’ali-ment-azione dei cinque sensi più uno, il buon senso. E per educare occorre fare o meglio far fare con un approccio si-stemico e multidisciplinare, garantito dal comitato scien-tifico composto da Carmine Gambardella, Andrea Buon-donno, Salvatore Genovese, Carmelina Loguercio, Sabina Martusciello, Maria Dolores Morelli, Massimo Pelosi, Pie-luigi Pecoraro, Domenico Po-destà, Luca Rastrelli, Andrea Rea, Lucio Santarpia, Aldo Savarese e altri esperti e ri-cercatori. Ma occorre educare anche attraverso nuovi segni, nuove forme che consentano di recuperare il significato e il valore etico ed estetico della dieta (diaeta) mediterranea.

Il caffè, una miscela di miglia-ia di composti diversi: car-

boidrati, lipidi, vitamine, sali minerali e metilxantine come la caffeina. Ovvero, una fonte di antiossidanti e altri com-ponenti bioattivi come l’acido clorogenico, le melanoidine, la caffeina, i diterpeni cafeolo e cafestolo. Altro non significa

che buone notizie per chi ama questa bevanda. Arrivano di-rettamente da Filomena Mo-risco, associato di Gastroente-rologia, e da Vincenzo Lembo, dottorando in Alimenti e salu-te, entrambi del Dipartimento di Medicina clinica e chirurgia, dell’Università Federico II di Napoli. “Gli effetti benefici del

caffè sulla salute dell’uomo non sono esplicati da una singola molecola - dicono Morisco e Lembo -, ma il sinergismo delle diverse sostanze, non-ché il metodo di preparazione stesso, si ritiene siano rilevan-ti. Molti studi epidemiologici associano il consumo di caffè alla riduzione dell’incidenza di

Il prof. Marco Romano, sua la ricerca sulle mele Il direttore Carmela Loguercio

varie malattie croniche come il diabete, le malattie cardiova-scolari e le malattie neurodege-nerative. Il consumo di caffè è inversamente correlato con la mortalità totale e negli ultimi 20 anni studi epidemiologici e sperimentali hanno evidenzia-to effetti positivi sulle malattie epatiche croniche”.

Filomena Morisco, vicepresidente del Ciranad, già docente al corso di laurea in Tecnologie alimentari della Facoltà di agraria dell’Università Federico II di Napoli ed esperta in alimenti protettori delle malattie croniche del fegato