cicerone marzo 2013

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In questo numero: Elezioni politiche 2013: chi di “porcellum” ferisce di “porcellum” perisce Documento Finale Il diritto “al” e “del” lavoro nella Costituzione Italiana ORGANO DI INFORMAZIONE DEI PENSIONATI Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/04 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB - Roma - N. 1/2013

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Page 1: Cicerone Marzo 2013

In questo numero:

• Elezioni politiche 2013:chi di “porcellum” feriscedi “porcellum” perisce

• Documento Finale

• Il diritto “al” e “del” lavoronella Costituzione Italiana

O R G A N O D I I N F O R M A Z I O N E D E I P E N S I O N A T IPoste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/04 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB - Roma - N. 1/2013

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Il S.A.PENS. cura la diffusione della rivista in base a una mailing list continuamente ag-giornata. Ai sensi dell’Art. 13, comma 1 della Legge n. 675/96 sulla “Tutela dei dati per-sonali”, ciascun destinatario della pubblicazione ha diritto, in qualsiasi momento e deltutto gratuitamente, di fare modificare o cancellare i propri dati personali, o semplice-mente di opporsi al loro utilizzo. Tale diritto può essere esercitato scrivendo a:Beniamini Group s.r.l. - Via Panfilo Castaldi, 37/51 - 00151 RomaLa Beniamini Group s.r.l. lascia agli autori la responsabilità delle opinioni espresse negliarticoli firmati e agli artisti quella dei contenuti espressi nelle loro opere.Rivista stampata su carta Fedrigoni “Ecologica”

Il S.A.PENS. ha una propria indissolubile autonomia decisionale. Aisoci è garantita la più ampia libertà di espressione, assicurando ilreciproco rispetto di tutte le opinioni politiche, ideologiche e di federeligiosa. Nel contempo il sindacato respinge e non ammette alcunainfluenza e ingerenza di organismi politici, ideologici e religiosi...(Dall’art. 2 dello Statuto S.A.PENS.)

Bimestrale S.A.PENS. - Sindacato Autonomo PensionatiReg. Trib. di Roma N. 536/2000 del 13/12/2000Via Magenta, 13 - 00185 Romawww.sapens.it • [email protected]

Progetto grafico e stampaBeniamini Group s.r.l.Via Panfilo Castaldi, 37/5100151 Roma

Concessionaria per la pubblicitàBeniamini Group s.r.l.Via Panfilo Castaldi, 37/5100151 RomaTel. 06.5881157 - Fax [email protected]

Direttore responsabileSilvia La Torre

Comitato di redazioneAnna Maria BrunoGiuseppe PisanoGaetano Trigilio

FotografieLa RedazioneErmenegildo Colazza

S.A.PENS.Sindacato Autonomo PensionatiOR.S.A.Via Magenta, 13 - 00185 RomaTel. e Fax 06.4440.361www.sapens.it - [email protected]

È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della Legge suldiritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivistacompresi gli spazi pubblicitari senza consenso scritto dell’editore.

SommarioN.1 • 2013

CICERONE

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Elezioni 2013“il grande bluff...” con meritoria pulizia!

Al nuovo Governo ed al Parlamento

550 milioni per una ingovernabilità

Crescita e coesione sociale

Documento FinaleMontegrotto Terme (Pd) 5 - 6 febbraio 2013

Benedetto XVI e le dimissioninella storia della Chiesa

È l’alta finanza che governa il mondo!Ma lo fa molto male

Elezioni politiche 2013: chi di “porcellum”ferisce di “porcellum” perisce

Il diritto “al” e “del” lavoronella Costituzione Italiana

La riforma Fornero

Il gioco d’azzardo: una piaga sociale

Il gioco

Pronti per la dichiarazione dei redditiModello 730/2013

Notizie in breve

I vostri quesiti

Chiuso in redazione in data 12 marzo 2013

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25 febbraio 2013, ore 23,30 circa, l'Italia conosce irisultati della tornata elettorale nazionale per ilrinnovo del Parlamento.E … … boom!, il cielo ombroso di nubi viene at-traversato da cumuli di Cinquestelle, accompa-gnate dal canto stridulo, ossessivo di un Grillo chenon smette più di saltellare. Nei “dissacrati” pa-lazzi della vetusta politica cala un pesante silen-zio, rotto soltanto da balbettii informi edinconcludenti.Eh sì, i “barbari” hanno vinto e, baldanzosi, si av-viano a prendere possesso delle“cadreghe” romane.Nel frattempo gli autori dei bal-bettii di cui sopra, “sinceri, demo-cratici e libertari” (anche lorovincitori, ma di meno, molto dimeno e si capisce il perché!) pren-dono atto e riprendono a litigare,fuori tempo massimo e fuori luogo“massimissimo”!Tre schieramenti politici hanno ilvoto di oltre l'85% dell'elettorato.Al quarto posto troviamo una lista,fondata e formata dal Capo tec-nico Monti, “pro tempore” Presi-dente del Consiglio, “a vita”Senatore, che ha raggranellatopoco più del 10%, sufficiente peravere una pattuglia di deputati e di senatori, datosignificativo di riconoscimento elettorale e socialedell'abisso economico e sociale in cui la “profes-soralità” tecnica ha portato l'Italia. Altre liste, tutteal di sotto del 4%, o non hanno ottenuto seggi perla regola dello “sbarramento”, oppure hanno avutosparute presenze parlamentari per opportuni efurbi apparentamenti di coalizioni con le forze po-litiche maggiori.A questa situazione di “non maggioranza” regi-striamo un fantasioso “e......mmò!?!” del nostroPresidente della Repubblica. “Io mai con te!”, “tumai con me!”, “voi mai con noi!” (quest'ultima contono stridulo, quindi “grillesco”): l'Italia, con tuttii problemi che ha, con gli impietosi dati ufficialiforniti dall'ISTAT, con non un parametro, uno chesia produttivo, economico e sociale che si salva,l'Italia, il cittadino italiano, deve assistere a que-

sti pietosi spettacoli della politica politicante.Ma questi “tizi” sanno che esiste “ il buon senso”?E sanno che il “buon senso” prevede anzi impone,in queste situazioni, di gettare alle spalle qual-siasi tipo di rivalità politica ed adoperarsi per ilbene di tutti?Diciamo che se ne “FOTTONO”!Eh eh, però il cittadino elettore una nota augurale,agognata e perseguita l'ha, in parte, raggiunta:mandare a casa rappresentanti della “Casta” vec-chi e nuovi.

Non ce l'abbiamo fatta con tutti masiamo sulla buona strada!Ci sono i cosiddetti “peones”, cioèquelli che “non cuntanu e n'accu-sanu” (gli ignavi di Dante), ed i co-siddetti “pezzi grossi” defuntipoliticamente (e finalmente), quellidi “io sono io, voi non siete un‘c...o’!”(vedi il Marchese del Grillo,quello più comico dell'attuale).I gemelli eterozigoti Fini (adieu,adieu!) e Casini (confermatosi Pier-furby): il primo ha trovato, con suasomma sorpresa e con nostro som-missimo gaudio, l'ala tecnica delMonti, tanto ma tanto rachitica danon riuscire a “farsi coprire” (per talesi intende la elezione); il secondo,

Casini, molto più navigato (era un DC, e, pergiunta, Moroteo), (Pier)furbescamente ha utiliz-zato le due ali tecniche del Monti (ne avrebbe vo-lute tre di ali ma neanche nel gioco del calcio sonotre!) e sfuggito ad una, è riuscito a “coprirsi” conl'altra e... purtroppo..!E tanti, tanti altri “manducatori”, magnoni, alcuniconclamati, altri che volevano tornare, altri an-cora, ultimi, che volevano entrare nella “greppia”.Porteranno queste elezioni alla formazione di ungoverno per questo nostro martoriato Paese?Allo stato delle cose ne dubitiamo, anche se ènelle nostre aspettative.Sappia però, la Casta politica, che il popolo elet-tore è pronto a “Fini-re” il lavoro di pulizia del-l'amato Paese.La ramazza? Il libero voto!Per ora!

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Elezioni 2013“il grande bluff...” con meritoria pulizia!di Giuseppe Pisano

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Il 12 febbraio scorso il Forum dei Pensionati ha pro-mosso a Roma un Convegno Nazionale sui temidella previdenza ed assistenza sanitaria. La nutritapartecipazione dei pensionati giunti da ogni parted’Italia ha dato il valore aggiuntivo all’iniziativa.Il documento unitario, in linea con quanto prospet-tato in sede europea in materia di diritti fondamen-tali, ha ricevuto la dovuta attenzione da parte di tuttii rappresentanti dei partiti che si apprestano a go-vernare il paese.Gli interventi di Beatrice Lorenzin (Pdl), Angelo San-tori (Scelta Civica), MarcoRoda (Lista Tremonti), FabrizioGhera (Fratelli d’Italia), LuigiScardaone (Psi), Riccardo Do-brilla (Rivoluzione Civile), Giu-liana De Medici e FabrizioSantori (La Destra), Emilio Ga-baglio (Pd), Angelo d’Ovidio(Fed. Cristiano Popolari), Eliod’Orazio (Lista Zingaretti), Mi-chele Poerio (Confedir), MauroPantano (Consap), Freschi(Cobas), hanno evidenziato lasostanziale convergenza con ildocumento rivendicativo del Forum dei Pensionatinel denunciare la drammatica condizione di vita dimilioni di cittadini penalizzati dal blocco della pe-requazione delle pensioni, dai tagli ai servizi sanitarie sociali, dall’aumento della pressione fiscale, deitributi locali, dei beni, servizi e tariffe.Al nuovo Governo ed al futuro Parlamento sonostati chiesti interventi concreti a sostegno dei pen-sionati e degli anziani, importante risorsa per l‘in-tera collettività. Questo il documento rivendicativo:Il FORUM dei Pensionati denuncia ancora una volta la col-pevole mancanza – da parte di tutti i partiti italiani – di unapolitica a favore del mondo anziani. Mentre a livello europeosi è appena concluso l’Anno dell’invecchiamento attivo con unacampagna a favore di una società migliore per tutte le età,mentre la riduzione della mortalità e le generali condizioni divita rendono sempre più palese la trasformazione demograficain atto, in Italia nulla si sta facendo per l’adeguamento deiservizi sociali, assistenziali e sanitari da dedicare a una popo-lazione di over 65 che attualmente rappresenta il 20,6% degliabitanti nel nostro Paese, ma che arriverà al 34,4% nel 2050.Risulta pertanto indispensabile e urgente la creazione anche inItalia di un Dicastero o altra Istituzione specifica che – a so-miglianza di quanto operante in Francia e Germania dove esi-

stono rispettivamente una Segreteria di Stato per gli Anzianied un Ministero Federale degli Anziani – con strutture ade-guate anche a livello regionale possa dedicarsi alle problema-tiche dei cittadini della terza età valorizzandone anche l’apportolavorativo e il concreto aiuto che essi possono dare in tema disocialità e di convivenza civile.L’assenza di ogni iniziativa a favore degli anziani è da noi ag-gravata pesantemente dalla politica vessatoria e punitiva inatto da tempo in materia di pensioni e di assistenza sanitaria.Il blocco della rivalutazione delle pensioni, la perdita del loropotere d’acquisto ormai riconosciuta da tutte le istituzioni in

una percentuale del 35% per gli ul-timi 15 anni, l’aumento del pre-lievo fiscale e dei prezzi al consumo,gli interventi restrittivi sui servizisanitari sono provvedimenti adot-tati da tutti gli ultimi governi chehanno trovato più agevole colpiresempre le stesse categorie evitandole riforme strutturali necessarie esalvaguardando le lobby conserva-trici ben rappresentate nelle sediistituzionali. Si tratta di una realtàiniqua e punitiva – particolarmenteper i pensionati – che viene resa

ancor più intollerabile dall’elevato tasso di corruzione, dalladilagante evasione fiscale e dai ripetuti scandali finanziari checonstatiamo ogni giorno assieme all’assenza di concrete mi-sure moralizzatrici.

PENSIONIAd iniziare dal Governo Prodi che si era accanito contro le pen-sioni di reversibilità decurtandole di oltre 200 euro mensili, aquelli di Berlusconi e Monti, c’è stato un crescendo persecuto-rio con ripetuti blocchi della rivalutazione dei trattamenti pre-videnziali di milioni di soggetti provocando decurtazionipermanenti anche su redditi minimali e ciò in palese contra-sto con i dettami sanciti dalla Corte Costituzionale con le sen-tenze 30/2004 e 316/2010. Va ricordato che ciò che quegliEsecutivi definiscono ipocritamente come privilegi, per i pen-sionati sono sacrosanti diritti guadagnati con decine di annidi lavoro e pesanti contribuzioni previdenziali e fiscali. Va per-tanto ripristinato con immediatezza il meccanismo di indiciz-zazione di tutte le pensioni così come va garantito ilmantenimento del loro potere di acquisto con il collegamentoalla dinamica delle retribuzioni dei lavoratori attivi.

WELFAREDa troppi anni i tagli indiscriminati alla spesa sociale hanno

Al nuovo Governoed al Parlamentodi Giuseppe Torrente

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Gli Italiani hanno deciso, dallo spoglio delle urne èuscito fuori uno “tsunami” di proporzioni tali dacostringere le principali forze politiche ad assumersile proprie responsabilità delegate per oltre un annoe mezzo ad un Governo Tecnico. Il costo delle elezioniquantificato in 390 milioni circa, ed i 160 milioni dadestinare ai rimborsi elettorali da spartirsi tra tuttiquei partiti che hanno eletto almeno unparlamentare, sono l’unica certezza acquisita intempi di grosse difficoltà economiche. Dalla mancatariforma elettorale scaturiscono l’ingovernabilità di unpaese euroscettico in materia di politica del rigore edi “nominati” dai capi partiti affezionati al“porcellum”. Se una vittoria di misura delcentrosinistra alla Camera consente una ampiamaggioranza in virtù del cosiddetto premio, a PalazzoMadama il mancato raggiungimento dei 158 segginon consente di avere la fiducia nei due rami delParlamento. Una condizione che, per forza di cose,obbligherà le maggiori formazioni politiche adassumersi le proprie responsabilità per la formazionedi un Governo Politico, pena tornare a votare.Condannati a governare, dimenticando il “giaguaroda smacchiare”, il “mai più con i nostri avversari”, il“gargamella”, pur nella consapevolezza delleincompatibilità delle ricette economiche proposte in

campagna elettorale, è l’imperativo per evitarel’isolamento europeo del nostro paese, la reazionenegativa dei mercati con il ritorno ad un spreadmolto vicino a quello greco. Gli slogan offensivipronunciati durante tutta la campagna elettoraleandranno accantonati per lasciare il posto a propostetali da consentire la formazione di un Governo chesia espressione della volontà popolare, che tengaconto del segnale inequivocabile lanciato dal popoloitaliano nei confronti di una politica che ha creatoeffetti negativi sui conti pubblici, sulla crescita, suiposti di lavoro e sul potere d’acquisto di pensioni esalari. Dal responso elettorale è stata chiara lavolontà dei cittadini che, spinti dall’esasperazione edalla protesta, si sono espressi contro l’austerità, letroppe tasse, i tagli generalizzati, la corruzione, lemancate promesse, le iniquità. Il record delleastensioni, risultate le più alte della storiarepubblicana, è il segno eloquente della disaffezionedel corpo elettorale verso tutti i partiti, oggi lontanidalle esigenze primarie dei cittadini ma troppoattenti a curare i propri interessi.Solo con un cambiamento radicale del modo di farepolitica si potrà ridare fiducia al popolo italiano nonpiù disponibile ad accettare il malcostume a tutt’oggipresente.

penalizzato soprattutto le persone an-ziane. Milioni di cittadini sono rimastisoli – a totale carico delle rispettive fami-glie – ed altri ancora stanno per subire lastessa sorte andando ad alimentare undramma di inciviltà non degno di unpaese come l’Italia. Chiediamo ad altavoce che venga adeguatamente finanziatoil Fondo per le Politiche Sociali e soste-nuto il Fondo per la Non Autosufficienza– oggi praticamente annullato – in ma-niera tale da ripristinare servizi di assi-stenza sostitutivi in mancanza dei qualirimane solo la famiglia (non di rado so-stenuta da pensionati) o il ricovero instrutture residenziali a pagamento. Larevisione della spesa sanitaria, per comesin qui è stata fatta, ha allungato la ver-gognosa piaga delle liste di attesa, ha di-minuito indiscriminatamente i postiletto, ha provocato la chiusura di nume-rose strutture ospedaliere, il fallimentodelle unità di cure primarie, dei presiditerritoriali di prossimità e della speciali-

stica ambulatoriale. Siamo di fronte ad un insieme di insicu-rezze sempre più rilevante che minaccia ilmondo degli anziani in contemporaneacon la riduzione dei loro redditi pensio-nistici in molti casi già vicini alla sogliadi povertà.Chiediamo – per noi e nell’interesse del-l’intera comunità nazionale – di essereaiutati ad invecchiare attivamente.Ciò vuol dire, come evidenziato dallaCarta Europea, garantire un ambientepiù sereno alle persone con problemi disalute, ma anche di consentire a loro lapossibilità di conservare il controllo dellavita il più a lungo possibile per conti-nuare a dare un contributo alla societànella cura dei nipoti, nel sostegno eco-nomico alla famiglia, nei consumi, nel-l’assistenza a famigliari malati odisabili e nel volontariato. Il Forum dei Pensionati – alla vigilia diimportanti scadenze elettorali – ritienedi rivolgere a tutte le forze politiche un

pressante invito a considerare adegua-tamente quanto espresso in questo do-cumento. Si ricorda che ciò che è statosinora fatto dai governi Berlusconi eMonti – colpendo quasi esclusivamentela società italiana operosa (i lavoratori)e quella elettivamente maggioritaria (ipensionati), pur considerando gli effettidella crisi internazionale – ha prodottoda noi una gravissima e particolare re-trocessione economico-finanziaria conl’avvitamento del Paese in una fase dipesante recessione di cui ancora non sivede la fine. Riteniamo che non modificare drastica-mente, o addirittura continuare questomodo di operare porterebbe la nostra co-munità a livelli di pericolosa tensione e– per giustificate difficoltà economiche –al dilagare della disobbedienza civile.Chiediamo che la politica riprenda il suoruolo naturale fatto di scelte orientatealla giustizia, alla vera equità ed allasolidarietà sociale.

550 milioni per una ingovernabilitàdi Giuseppe Torrente

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Alla fine del mese di febbraio u.s. la Commissione Euro-pea ha sollecitato i Paesi Membri ad accentuare gli in-vestimenti in materia di crescita e protezione sociale.Age Platform Europe, rappresentativa di 30 milioni dicittadini anziani attraverso le 165 organizzazioni che viaderiscono, ha deciso di promuovere azioni concrete nel-l’utilizzazione dei Fondi Europei per sostenere le riformeadeguate. I documenti elaborati dai Gruppi di Esperti

AGE in materia di impiego, sanità, inclusione e prote-zione sociale, avranno il compito di proporre iniziativetendenti ad eliminare gli aspetti negativi dell’invecchia-mento demografico, a promuovere l’inclusione attiva deicittadini esclusi dal mercato del lavoro, a migliorare laregolamentazione dei servizi sociali in materia di assi-stenza a lungo termine.Questo il Comunicato della Commissione Europea:

La Commissione ha esortatogli Stati membri a porre in cimaalle priorità gli investimenti so-ciali e a modernizzare i proprisistemi di protezione sociale.Ciò implica strategie di inte-grazione attiva più performantie un uso più efficiente ed effi-cace delle risorse destinate alsociale. Tale invito è esposto inuna comunicazione sugli Inve-stimenti sociali finalizzati allacrescita e alla coesione appenaadottata dalla Commissione.La comunicazione fornisce inol-tre orientamenti agli Statimembri su come utilizzare almeglio il sostegno finanziariodell’UE, in particolare quello of-ferto dal Fondo sociale euro-peo, per realizzare gli obiettiviprospettati. La Commissioneeffettuerà un attento monito-raggio del funzionamento deisistemi di protezione socialedei singoli Stati membri nelcontesto del semestre europeoe formulerà all'occorrenza rac-comandazioni specifiche ad usodei paesi interessati."Gli investimenti sociali sono fonda-mentali per emergere dalla crisi più

forti, più coesi e più competitivi. Nelrispetto degli attuali vincoli di bilan-cio è opportuno che gli Stati membririvolgano la loro attenzione al capi-tale umano e alla coesione sociale.Tale azione è di importanza decisivaper compiere reali progressi verso ilconseguimento degli obiettivi dellastrategia Europa 2020. Investireoggi nel sociale ci aiuta a evitare chegli Stati membri sostengano costi fi-nanziari e sociali molto più alti in fu-turo," ha dichiarato LászlóAndor, commissario per l’occu-pazione, gli affari sociali e l’in-tegrazione.Le conseguenze sociali dell’at-tuale crisi finanziaria sonomolto gravi. Il pacchetto Inve-stimenti sociali, appena pre-sentato dalla Commissione,offre agli Stati membri orienta-menti per perseguire politichesociali più efficienti ed efficaciin risposta alle problematicheattuali, che comprendono gravidifficoltà finanziarie, aumentodella povertà e dell’esclusionesociale, nonché livelli record didisoccupazione, in particolaretra i giovani. A ciò si aggiunge ilproblema dell’invecchiamento

della società e della contra-zione della popolazione in etàlavorativa, che mette a prova lasostenibilità e l’adeguatezza deisistemi sociali nazionali.Il pacchetto Investimenti socialicomprende anche una racco-mandazione della Commissionein tema di lotta alla povertà in-fantile, che esorta ad applicareun approccio integrato agli in-vestimenti sociali a favore deibambini. Investire nei bambinie nei giovani è un modo parti-colarmente efficace di spezzareil circolo chiuso intergenerazio-nale della povertà e dell’esclu-sione sociale, nonché dimigliorare le loro opportunitàpiù avanti nella vita.Il pacchetto Investimenti so-ciali costituisce un quadro in-tegrato di interventi che prendein debita considerazione le dif-ferenze sociali, economiche edi bilancio tra gli Stati membri.Esso prevede:- Garantire che i sistemi diprotezione sociale soddisfinoi bisogni delle persone neimomenti critici della lorovita. È necessario fare di più

Crescita e coesione socialedi Giuseppe Torrente

Bruxelles, 20 febbraio 2013 - COMUNICATO STAMPAInvestimenti sociali: la Commissionesollecita gli Stati membri a concentrarsisulla crescita e sulla coesione sociale

COMMISSIONE EUROPEA

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per ridurre il rischio di disgre-gazione sociale ed evitare in talmodo una spesa sociale piùelevata in futuro.- Semplificazione delle politi-che sociali e concentrazionesugli effettivi destinatari inmodo da fornire sistemi diprotezione sociale adeguati esostenibili. Alcuni paesi ripor-tano risultati migliori per la so-cietà rispetto ad altri Stati purdisponendo di risorse simili oinferiori, il che dimostra cheesistono i margini per unaspesa più efficiente in inter-venti sociali.- Perfezionare le strategie diinclusione attiva negli Statimembri. Cura dell’infanzia eistruzione sostenibili e qualita-tivamente valide, prevenzionedell’abbandono scolastico, for-mazione e aiuto nella ricercadel lavoro, facilitazioni in fattodi alloggio e accessibilità del-l’assistenza medica sono tuttisettori di intervento con forticaratteristiche di investimentosociale.

ContestoIl pacchetto Investimenti so-ciali si fonda sull’analisi deidati (ad esempio della Rasse-gna annuale 2012 sull'occupa-zione e gli sviluppi sociali inEuropa, si veda al propositoIP/5/13) e delle pratiche esem-plari esistenti, da cui si evinceche gli Stati membri ferma-mente impegnati negli investi-menti sociali (agevolazioni eservizi che potenziano le abilitàe le competenze della popola-zione) mostrano tassi inferioridi popolazione a rischio di po-vertà o di esclusione sociale,migliori risultati nell’istru-zione, un tasso di occupazionepiù alto, minori deficit e un PILpro capite più elevato.Il pacchetto Investimenti so-ciali si compone di una Comu-nicazione che espone il quadro

strategico, le azioni concreteche vanno adottate dagli Statimembri e dalla Commissione eorientamenti sull’impiego deifondi unionali a sostegno delleriforme. Essa è corredata di:• Una raccomandazione dellaCommissione intitolata "Inve-stire nell’infanzia: spezzare ilcircolo vizioso dello svantag-gio" contenente un quadro in-tegrato di interventi volti amigliorare la condizione deibambini;

• Un documento di lavoro dellaCommissione che riporta datirelativi alle tendenze demogra-fiche e sociali e al ruolo dellepolitiche sociali nel fornire ri-sposte ai problemi sociali, eco-nomici e macroeconomicidell’UE;• Un documento di lavoro dellaCommissione che fa seguitoalla propria raccomandazionedel 2008 relativa all’inclusioneattiva delle persone escluse dalmercato del lavoro;• La terza relazione biennalesui Servizi sociali di interessegenerale, mirata ad aiutare leautorità pubbliche e gli stake-holder a comprendere e porrein atto la normativa unionale ri-veduta in fatto di servizi sociali;

• Un documento di lavorodella Commissione sull’assi-stenza di lungo periodo che il-lustra le problematiche e lepossibilità di intervento;• Un documento di lavorodella Commissione su comeaffrontare il problema dellepersone senza fissa dimora,che illustra lo stato attuale ditale realtà nell'Unione europeae le strategie possibili;• Un documento di lavorodella Commissione dedicato

agli investimenti nellasalute, contenentestrategie volte a mi-gliorare l'efficienza el’efficacia dei sistemisanitari in un contestodi bilanci per la sanitàpubblica sempre piùcontenuti, unitamentea una disamina dicome buone condi-zioni di salute pos-sano contribuire amigliorare il capitaleumano e l’inclusionesociale; • Un documento di la-

voro della Commissione chedelinea in quali forme il Fondosociale europeo contribuirà al-l’attuazione del pacchetto In-vestimenti sociali.Il pacchetto Investimenti so-ciali continua l’opera già ini-ziata con la Piattaformaeuropea contro la povertà el’esclusione sociale e si ag-giunge ad altre iniziative re-centi della Commissione inrisposta ai problemi sociali edeconomici dell’Europa, ossia ilpacchetto Occupazione, il pac-chetto Occupazione Giovanilee il Libro bianco sulle pen-sioni. Tali iniziative hanno for-nito agli Stati membri altriorientamenti sulle riforme na-zionali indispensabili per ri-spettare gli impegni relativiagli obiettivi concordati dellastrategia Europa 2020.

László Andor, commissario perl’occupazione, gli affari sociali el’integrazione

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Documento FinaleConsiglio Generale S.A.Pens. - OR.S.A.Montegrotto Terme (Pd) 5 – 6 febbraio 2013Nei giorni 5 e 6 febbraio 2013nella Sala Congressi dell’HotelPetrarca si sono svolti i lavori delConsiglio Generale S.A.Pens. -OR.S.A. La relazione del Segretario Gene-rale, approvata all’unanimità, haevidenziato le varie tematiche le-gate al momento politico chetutti i cittadini italiani stanno vi-vendo. Sono milioni i pensionatiche in seguito ai provvedimentidei Governi Monti, Berlusconi eProdi hanno visto bloccato il va-lore della propria pensione conuna consistente perdita econo-mica che ben poche altre catego-rie hanno pagato per tentare dirisanare il dissestato bilanciopubblico, contravvenendo al con-cetto di equità più volte sbandie-rato dal Governo dei Tecnici. A tale proposito, dall’anno 2013va recuperata la quota di indiciz-zazione negata con la legge salvaItalia del 2011. Per questi motivi il S.A.Pens. hagià promosso azioni giudiziariepresso la Corte dei conti affinchévenga riconosciuta l’illegittimitàcostituzionale dei provvedimentipresi in quanto non rispondentiai dettami della Carta Costitu-

zionale.Il Convegno Nazionale program-mato dal Forum dei Pensionatiper il 12 febbraio a Roma ha loscopo di sottoporre alle coali-zioni che si apprestano a gover-nare il Paese le problematiche sualcuni temi quali sanità e previ-denza in modo da arrestare ilcontinuo impoverimento di pen-sioni e salari, nonché iniziativeper la creazione di posti di lavoroper i giovani.Va pertanto ripristinato con im-mediatezza il meccanismo di in-dicizzazione di tutte le pensioni,così come va garantito il man-tenimento del loro potere di ac-quisto per adeguarlo ai livellieuropei collegandolo alla dina-mica salariale. Da troppi anni itagli indiscriminati hanno pe-nalizzato le persone anzianeche spesso rimangono sole atotale carico delle loro famiglie.Da qui la necessità che vengaadeguatamente finanziato ilFondo per le Politiche Sociali esostenuto il Fondo per la NonAutosufficienza, in modo da ga-rantire un invecchiamento di-gnitoso e attivo.Il S.A.Pens. rivendica ferma-

mente che la politica faccia dellescelte che siano orientate versola giustizia, la dignità umana e lasolidarietà sociale. Il Consiglio Generale ha delibe-rato la convocazione del Con-gresso Generale che si terrà nelperiodo dal 2 al 9 settembre 2013a Furnari (ME). Ha inoltre appro-vato la ripartizione dei delegatiregionali e la nomina della Com-missione Modifica Statuto.Il Consiglio Generale dà man-dato al Segretario Generale dipromuovere le opportune inizia-tive per il prosieguo dei lavoridel 1° Congresso ConfederaleOR.S.A.Il S.A.Pens., che per 25 anni hatutelato gli interessi dei pensio-nati, non smetterà di combattereper una vera giustizia sociale.

LA COMMISSIONEDOCUMENTO FINALE

Bilardi LianaPisano GiuseppeRonzoni Silvana

Sebastianelli Maria

Il S.A.Pens.Sindacato Autonomo Pensionati

augura a tutti

Buona Pasqua2013

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La notizia delle dimissioni di Papa Benedetto XVIdal soglio pontificio, un fulmine a ciel sereno perl'universo cattolico-cristiano, ha suscitato, oltre allostraordinario impatto mediatico, sorpresa, amarezzae grandi emozioni, facilmente comprensibili.Indubbiamente le dimissioni di un Papa sono unevento storico e per la massima “carica” religiosa eper l'assoluta improbabilità dell'accadimento, con-siderato che un Papa lo è tale fino alla morte.Infatti è consueto il detto “ad ogni morte di Papa”,non solo come fine temporale del magistero papalema anche per indicare umanamente delle prospet-tive temporali molto remote. Unpontefice lo è per sempre per man-dato e per missione. BenedettoXVI, con il suo gesto, riteniamoponderato non da poco tempo, hagettato nella confusione miliardi dicredenti e miliardi di gente co-mune, ma ha anche “gettato” il le-gittimo seme della coscienza deldubbio sulle proprie capacità fisi-che, debilitate da costante ed in-tenso impegno ecumenico ereligioso, per se stesso e, soprattutto, per gli altri.Eppure, negli ultimi tempi, ha affrontato con sag-gezza, vigore e comprensione cristiana, lo scandalodel cosiddetto “Corvo” del Vaticano, pregno di in-fime bassezze e malcelata ostilità, da cui maldicenzee complotti. Alla fine le sue forze fisiche hanno ce-duto e con un atto di reale riconoscimento, di affie-volimento delle energie necessarie ad affrontare esuperare gli impegni che l'alto magistero impone,ha detto con forte presa di coscienza “non ce la fac-cio più!”. Ed ha vinto!Novello Celestino V è l'improponibile riferimentostorico, per analogia, che alcuni (subdolamente?),hanno inteso ricordare prescindendo dalla veritàstorica e facendo proprie le “poetiche” verità di partedi Dante Alighieri. Nell'Inferno, canto III, Dante in-tese “porre” gli ignavi, ovvero i vili, gli infingardi e,tra questi, … … … “colui che fece per viltate il granrifiuto” ossia Papa Celestino V. La verità storica ciconsegna, senza dubbio alcuno, un frate eremita,Pietro del Morrone che, in odore di santità per leopere e le preghiere, estraneo a qualsiasi “idea” dipotere, fu scelto quale Papa (1294) perché “non pe-ricoloso”, in un tempo in cui i Pontefici venivanoeletti con aspri combattimenti verbali, e non solo, in

aggiunta a precisi “appetiti” dinastici dei potentidell'epoca.Celestino V fece in tempo ad ordinare 11 cardinali e,presa coscienza della propria inadeguatezza, so-prattutto “ambientale”, dopo quattro mesi si dimise.Celestino V, detto il Papa Angelico, come lo noma-vano i suoi seguaci, deceduto nel 1296, nel 1313 fuelevato agli onori dell'altare, ovvero dichiaratosanto. Ma allora perché Dante lo pone nell'antin-ferno, tra gli ignavi?Pare che Dante non abbia mai perdonato a Cele-stino V le dimissioni, considerato che il successore,

Bonifacio VIII, al secolo Adelmo Cae-tani, era un suo acerrimo nemico.Bonifacio VIII viene ricordato per l'at-taccamento ossessivo al danaro eper l'attenzione, troppa, che manife-stava per le donne e per i bei ragazzi,nonché per l'istituzione, invenzione,ai fini di raccolta di denaro, del Giu-bileo, patrimonio della tradizioneebraica, non presente, sino all'ora,nella tradizione cristiana.Dante, nel suo furore morale, ante-

pose motivazioni di carattere personale, non affe-renti le capacità e l' “eroismo” religioso di CelestinoV, tanto da porlo nell'Inferno per la sola colpa delledimissioni. Per mera cronaca storica, non per com-parazioni motivazionali, è opportuno ricordare i no-minativi dei Papi che, per motivi diversi, si dimisero:Clemente I (97), Ponziano (235), Silverio (537), Be-nedetto IX (1045), Gregorio XII (1415) ed il già ricor-dato Celestino V.“Sarò con voi e pregherò per voi!”.Così, il 28 febbraio 2013, con l'umiltà di sempre, Be-nedetto XVI, Papa emerito, grande studioso e Mae-stro del Verbo cristiano, ha salutato il Suo amatopopolo!

P.S. Al momento di andare in stampa apprendiamocon gioia la notizia dell’elezione del nuovo PonteficePapa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, fi-glio di ferroviere piemontese emigrato con la famigliain Argentina.La comunità dei ferrovieri è orgogliosa dell’avvento alSoglio Pontificio di un Papa di estrazione natale delmondo dei ferrovieri.

Benedetto XVI e le dimissioninella storia della Chiesadi Giuseppe Pisano

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Le vicende SAIPEM ed Mps che hanno tenutobanco in queste ultime settimane hanno rivelatotorbidi intrecci tra politica ed affarismo ascrivi-bile all’alta finanza, giochi, simulazioni e non siriesce a capire quale la differenza tra semplici ir-regolarità e vere e proprie illegalità o commis-sione di veri e propri reati. Spesso i banchierigiocano con i risparmi dei cittadini ignari e con-vinti di aver fatto buoni inve-stimenti e di aver affidato inmani esperte e sicure i lorosudatissimi risparmi. In modiformalmente legali, ma so-stanzialmente truffaldini siutilizzano i risparmi dei citta-dini spesso servendosi dileggi fatte apposta per rag-giungere questi scopi. Da quisi evince il tremendo intrec-cio, tra politica ed affari, chefa pagare ad ignari cittadini lo scotto di opera-zioni speculative di grande ampiezza. Spesso lagrande finanza ricorre, per il raggiungimento discopi speculativi, al falso in bilancio, alle tangenti, allacorruzione, al c.d. scudo fiscale, anche attraverso spo-stamenti di capitali all’estero ed utilizzati in im-prese finanziarie fantasma. Insommaprovvedimenti creati dalla politica per favorire laspeculazione. La politica spesso fa parte di questo torbidogioco, non solo chiudendo gli occhi, ma for-nendo strumenti legislativi di comodo ed os-servando un vergognoso silenzio su certeoperazioni che andrebbero perseguite congrande rigore.“La speculazione – scrive il magistrato Antonio In-groia, oggi in politica, che può piacere o non pia-cere ma è certamente un esperto di questeproblematiche - è il morbo che sta uccidendo la nostraeconomia e che ha creato la crisi”.

Ben sappiamo che la crisi ha origini da oltreoceano: speculazioni, titoli avvelenati sono statidiffusi a piene mani, hanno assicurato, ad igno-bili signori dai colletti bianchi, enormi e spropo-sitati profitti ed hanno prodotto e stannoproducendo sofferenza ed indigenza per centi-naia di milioni di persone nel mondo.Ricordiamo il disastro dei bond argentini, per cuicentinaia di migliaia di risparmiatori, anche inItalia, videro assottigliarsi pericolosamente i pro-pri risparmi. La cronaca ci consegnò un quadrotremendo di risparmiatori che, a loro insaputa,per opera di disonesti consulenti, si trovarono in-

testatari di bond fasulli e vi-dero bruciare i risparmi diun’intera vita.Venendo al nostro paese, cirendiamo conto che anche danoi l’intreccio tra politica edaffari ha prodotto guasti chepesano sui cittadini onesti:pensionati, lavoratori, piccoliimprenditori, insomma legrandi masse popolari che la-

vorano, od hanno lavorato, e che sole produconoricchezza. Con amarezza dobbiamo constatare che il cancroche si chiama speculazione pesa oggi soprattuttosui giovani cui è stato rubato il futuro. Con leggiignobili, chiamate riforme, sono state create dif-ficoltà immense nel mondo del lavoro e nel si-stema di accesso alla pensione. Il tutto pergarantire ad una classe dirigente e politica esosae corrotta vantaggi, profitti ed operazioni specu-lative di ogni genere. Oggi molti giovani che si avvicinano al mondodel lavoro, per effetto del ritardo con cui si ac-cede al lavoro, per effetto del lavoro precario,non riusciranno a mettere insieme gli anni ed icontributi necessari per accedere alla pensione,saranno pensionati senza pensione, senza un mi-nimo assegno, destinati all’indigenza totale. Tornando all’economia dobbiamo ricordare cheall’inizio delle avvisaglie della crisi il MinistroTremonti concesse notevoli finanziamenti alle

Torbide forme speculative sonoall’origine della crisi che attanagliail mondo.

È l’alta finanza che governa ilmondo! Ma lo fa molto maledi Gaetano Trigilio

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banche... per evitare rischi di fallimenti ed eva-porazione dei risparmi, si disse... ed inoltre che laBCE ha concesso alle banche italiane finanzia-menti ad un tasso dell’1% ed oggi le banche ne-gano o rendono particolarmente difficoltosa laconcessione di prestiti o finanziamenti alle fami-glie ed alle imprese, tutelando così soltanto iloro interessi.Occorre trovare il modo di eliminare l’intrecciofra politica ed affari, non è possibile che uominipolitici o addirittura uomini di governo siano nelcontempo amministratori di Fondazioni bancarieo addirittura alla presidenza o nei consigli di am-ministrazioni di banche o di finanziarie o co-munque di gruppi economici. Occorre una nuova stagione di buona politica,una nuova cultura della politica e degli affari,occorrono leggi giuste che non favoriscano ilcancro della speculazione. Occorre una seria legge per regolare il “conflitto

d’interessi”. Quando si parla di conflitto d’interessisi pensa solo al signor Berlusconi, è un errore,nel paese, nelle sfere di potere e di governo, atutti i livelli, quanti conflitti ci sono! Quante voltescopriamo che amministratori di cosa pubblica,od anche le …mogli o familiari di pubblici am-ministratori sono titolari di imprese o ditte chehanno rapporti diretti od addirittura esclusivi conenti pubblici.Questo paese non si salverà se non nasce unanuova stagione di buona politica, se non nasceuna nuova cultura dell’onestà in tutte le sfere di-rigenti.La maggioranza politica e la nuova composizionedel parlamento italiano, venute fuori dalle re-centi elezioni del 24 e 25 febbraio scorso lascianoben poco da sperare. Una litigiosità incongruentesembra essersi installata nel massimo organodeliberante del nostro paese con risultati chetutti temiamo disastrosi.

Il 24 e 25 febbraio i cittadini ita-liani hanno scelto chi dovrebbeguidare il Paese per i prossimianni. Purtroppo ancora unavolta si è andati alle urne con lalegge elettorale detta “porcel-lum”, legge con cui si è votatonel 2006 e nel 2008; tutto ciò si-gnifica liste bloccate con l’im-possibi l i tà d i espr imerepreferenze e votare candidatiscelti direttamente dagli elet-tori, premi di maggioranza allaCamera, soglie di sbarramentoal 4% e del 10% per le coali-zioni: in sostanza la coalizione

vincente ottiene un premio perla governabilità sia alla Camerache al Senato. Vale la pena diricordare che in tutti questianni passati nessuna coali-zione, pur avendo in qualcheperiodo una larghissima mag-gioranza al Parlamento, ha vo-luto cambiare, evidentementeper ragioni opportunistiche,l’attuale legge elettorale.Ai partiti vincitori di questa tor-nata elettorale che si accin-gono a governare – sempre checi riescano – vogliamo ricor-dare che i pensionati, comesempre, ma soprattutto nell’ul-timo biennio, sono stati “la

cassa continua” dalla quale si èattinto in abbondanza e senzaalcuna equità.I pensionati sono stati colpitisia con prelievi alla fonte checon un blocco della rivaluta-zione degli assegni pensioni-stici, nonché con una riduzionedi servizi in materia di welfare esanità che, come è ovvio, ha isuoi effetti più nefasti sullaparte più debole della popola-zione. Il potere legislativo si èlimitato ad applicare puri contimatematici, ma non per tutti,dimenticando che i pensionatisono una ricchezza di compe-tenze, capacità, conoscenze e

Elezioni politiche 2013:chi di “porcellum” feriscedi “porcellum” periscedi Anna Maria Bruno

Le nostre richieste

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professionalità di cui una Na-zione che si rispetti non do-vrebbe fare a meno.Ora, solamente ora, con moltoritardo sui tempi e solo alla vi-gilia delle elezioni, qualcuno siè accorto che le pensionihanno perso negli ultimi quin-dici anni un potere d’acquistopari al 33%, problema che ilS.A.Pens da sempre ha postoall’attenzione degliorgani e delle istitu-zioni competenti: lesospensioni dei mec-canismi di perequa-zione attuate nel1997, 2007, 2012,2013 e 2014 nonhanno consentito enon consentiranno aipensionati di mante-nere un seppur mi-nimo adeguamentoal costo della vita delvalore delle pensionie di fatto hanno pro-curato un generaleimpoverimento dellacategoria.Per questi motivi,come sindacato abbiamo pre-sentato una denuncia allaCommissione Europea ed unricorso alla Corte Costituzio-nale. Ci auguriamo che nellanuova compagine governativanon si ripeta quanto successonegli anni precedenti quandoben 70 senatori del PD (fra glialtri Finocchiaro, Bianco, DeLuca, Follini, Ichino, MarinoIgnazio e Mauro, Serafini, Pi-notti ecc.) 17 senatori PDL (Ga-sparri, Pisanu, ecc.) 5 di UDCFLI, API e 2 del Gruppo Mistohanno votato a favore del man-tenimento delle pensionid’oro: gli stessi che non hannoavuto alcuna remora a votaresolertemente la riforma dellepensioni “Fornero” in nome del

superamento del divario tragenerazioni.Ora è tardi per piangere sullatte versato: l’incapacità dellaclasse politica di attuare mi-sure eque e volte allo sviluppodel Paese in aggiunta all’as-surda volontà di tutelare pol-trone e interessi personali haportato a risultati elettorali de-finiti “scioccanti” e non ha de-

terminato una coalizione chepossa governare.Ma questo non è stata una sor-presa per i molti elettori esa-sperati e stufi della vecchiapolitica che hanno voluto dareuno “schiaffo” a quella casta dilungo corso che, pur dotata dimolta esperienza, non ha sa-puto e voluto cogliere ed inter-cettare le istanze ed il malesseredel popolo.Certamente è difficile rendersiconto delle reali condizionidella gente comune restandoarroccati nei comodi scrannidelle aule parlamentari o se-duti nelle morbide poltronedella buvette serviti e riveriti,anziché fare qualche visita alleassociazioni assistenziali o alla

Caritas, dove ormai quotidia-mente si reca per un pastoquello che fino a pochi anni faera considerato ceto medio.I primi provvedimenti da farsisono: l’eliminazione dei privi-legi alle caste di politici, magi-strati, funzionari pubblici esuperburocrati che, fra l’altro,potrebbero essere pagati conbond; una reale lotta all’eva-

sione fiscale avvalen-dosi di mezzi serisenza ricorrere a stu-pidi “redditometri”che costano più diquanto introitano;opposizione a qualsi-voglia condono; lottaalla corruzione cheimpedisce di fatto leattività produttive,anche modificando einasprendo la leggeattuale assoluta-mente insufficiente;la costituzione di unOrganismo Istituzio-nale dedicato aglianziani, come in altriPaesi europei, e un

paniere Istat idoneo per la ri-valutazione annuale delle pen-sioni che oltre al recupero deldato inflazionistico, tengaconto delle reali esigenze dellacategoria che includa spesemediche, costo di badanti eassistenza stante la cronica evergognosa carenza di strut-ture pubbliche, non dimenti-cando l’aggancio dellepensioni alla dinamica sala-riale. Queste sono solo unapiccola parte, ma forse le piùurgenti, del lavoro che i nuovigovernanti dovranno affron-tare privilegiando l’equità e losviluppo. Per quanto riguardail rigore economico, i pensio-nati hanno già dato, in abbon-danza!!!

E questo è il ringraziamento perla considerazione di noi Pensionati!!

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Le ultime rilevazioni ISTAT sulla situazione econo-mico-sociale dell'Italia, ci consegnano un paese inpiena recessione con tutti i dati di riferimento in de-ciso segno negativo. Il più deprimente è il dato sullavoro e sulla occupazione. Più deprimente perchésenza lavoro ed occupazione non vi è progresso, pro-sperità e, soprattutto, non vi è speranza di conse-gnare alle future generazioni una aspettativa diesistenza dignitosa, fondata sul lavoro, imprescindi-bile “naturalmente”. Da ciò il “dirittoal lavoro”, in Italia sancito costituzio-nalmente. La nostra Costituzione al-l'art.1, I comma dispone: “L'Italia èuna Repubblica democratica fondatasul lavoro” ed al II comma stabilisceche “la sovranità appartiene al popoloche la esercita nelle forme e nei limitidella Costituzione”. La “rigidità” for-male del secondo comma, un vero eproprio assioma, sembrerebbe asse-gnare la sovranità de quo, nello Statoitaliano, solo a quella parte del po-polo che è costituita da lavoratori. Èun dubbio subito fugato dal succes-sivo art. 3 che mette un punto netto epreciso: “ tutti i cittadini hanno paridignità sociale e sono uguali di frontealla legge senza distinzione di … … …condizioni sociali”. Quindi lavoratoreo non lavoratore si ha uguale capacità e dignità so-ciale. Possiamo tranquillamente dire che l'art. 1 dellaCostituzione vuole, voleva, soltanto affermare l'im-portanza che deve essere attribuita al “lavoro”, nellapiù ampia accezione del termine, nella vita della Na-zione. A ben ragione possiamo dire che l'afferma-zione dell'art. 1 significa porre il lavoro a base delloStato. Stato che così si obbliga al riconoscimento deldiritto al lavoro ad ogni cittadino, promuovendo edattuando le condizioni che rendano effettivo quel di-ritto e prescrivendo allo stesso cittadino di svolgere,secondo le proprie possibilità, una attività o fun-zione che concorra al progresso della società. È beneevidenziare che è situazione frequente l'inserimentonelle Carte Costituzionali di norme in materia di la-voro. Pur tuttavia, pochi Stati hanno inteso porre,quale “incipit” della propria Carta Costituzionale, iltema “diritto al lavoro”. In Italia la scrittura dell'art.1 della Costituzione avvenne, 1948, non solo per lasensibilità e necessità reale sul tema lavoro, maanche per compromessi politici fra i Padri Costi-

tuenti (portatori di ideologie contrapposte!). Questosignifica, in onesta semplicità, che il diritto al lavoroper ogni cittadino lo Stato non potrà mai garantirlo,soprattutto in questi tempi di subordinazione dellerealtà e necessità economiche, sociali ed occupa-zionali alle prevaricanti realtà, per scelta politica, diequilibri finanziari ed economici degli Stati e fra gliStati. Da questo la mancata osservanza dei conte-nuti dei più importanti principi costituzionali in ma-

teria di lavoro: l'obbligo per lo Stato ditutelare il lavoro in tutte le sue formeed applicazioni; di curare la forma-zione e l'elevazione professionale deilavoratori; del diritto del lavoratore aduna retribuzione equa; il diritto dei la-voratori a collaborare alla gestionedelle aziende... ... ...Oggi il diritto al lavoro è diventato unasemplice esercitazione dialettica, sup-portata dalla angosciosa certezza ne-gativa di questi tempi.Altra cosa è discettare sul “diritto dellavoro”, ovvero la branca dell'ordina-mento giuridico e sociale che sovrain-tende ai rapporti tra lavoratore edatore di lavoro. Grandi progressi sulriconoscimento dei diritti dei lavora-tori si palesarono dal XVIII secolo, ri-voluzione industriale, ad oggi, dai

metodi di produzione a tutta la vita sociale. Le tu-tele sociali e previdenziali del lavoratore, inizial-mente occasionali e devolute alla “comprensionebonaria” del datore di lavoro, piano piano ebberovalidità legislativa. Ciò non era ritenuto sufficientee spinse il lavoratore a cercare altre forme di prote-zione, soprattutto immediata. Nacquero così, e sisvilupparono, le associazioni sindacali con il fine dimigliorare le condizioni dei lavoratori attraversoconcessioni e provvidenze, da ottenersi da parte deidatori di lavoro e da parte dello Stato con ognimezzo di lotta, soprattutto con lo sciopero. Oggi,paradossalmente, possiamo dire che il cittadino,nel suo lavoro, è (quasi) garantito dalle tutele giu-ridico-sindacali, ma non è garantito sulla certezza esulla speranza di un lavoro o, peggio, sul manteni-mento del posto di lavoro.Ecco perché, nel nostro intimo, abbiamo voluto di-versificare, con queste note, il diritto “al” lavoro daldiritto “del” lavoro, il primo imprescindibile, il se-condo ininfluente senza il primo!

Il diritto “al” e “del” lavoronella Costituzione Italianadi Giuseppe Pisano

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La “riforma Fornero” è solo l’ul-timo provvedimento di una seriedi atti legislativi che hanno toc-cato pesantemente il sistemaprevidenziale negli ultimi ventianni, provvedimenti più o menogravi ma sempre più restrittivirendendo la pensione una metalontana e sempre più povera.Inizia dal 1983 l’attacco alle pen-sioni con la riduzione nel giro diuna notte della Indennità Inte-grativa Speciale.Si sono poi succedute “la riformaAmato” del 1992 che ha portato iprimi innalzamenti dell’età pen-sionabile, “la riforma Dini” del1995, la “riforma Prodi”del 1997,la “riforma Maroni” del 2004 edinfine la “riforma Fornero” del2011 che, nello spazio di pochis-simi giorni, ha vanificato leaspettative dei lavoratori allon-tanando di molti anni l’uscita dallavoro e senza prendere in consi-derazione il problema “esodati” atutt’oggi irrisolto.Premesso che dal 1° settembre2013 possono andare in pen-sione tutti i dipendenti che alladata del 31.12.2011 avevano ma-turato il diritto a pensione inbase ai vecchi requisiti e tutti co-loro che in base ai nuovi requisitiavevano maturato il dirittoall’1.1.2012, di seguito si illu-strano i principali requisiti intro-

dotti dalla riforma Fornero peraccedere alla pensione.REQUISITI ENTRO IL31.12.2013 Uomini e donne:età anagrafica 66 anni e 3 mesi,anzianità contributiva 20 anni.Inoltre può accedere alla pen-sione di vecchiaia il personalefemminile che alla data del

31.12.2011 aveva 61 anni di età ematurato 20 anni di anzianitàcontributiva.PENSIONE ANTICIPATA:dall’1 settembre 2013 si può ac-cedere alla pensione anticipatacon sistema misto essendo inpossesso di almeno 41 anni e 5mesi di contributi per le donne e42 anni e 5 mesi per gli uomini sei requisiti si raggiungono entro il31.12.2013. Alle sole donne che abbiano ma-turato entro il 31.12.2012 al-

meno 57 anni di età e 35 anni dicontributi è consentito il pen-sionamento dall’1.9.2013 masolo con il calcolo di pensionecontributivo.PENSIONE DI VECCHIAIA CONSISTEMA CONTRIBUTIVO.Il personale che abbia la primacontribuzione versata dall’1.1.1996può accedere alla pensione di vec-chiaia dall’1.9.2013 se in pos-sesso di almeno venti anni dicontributi e 66 anni e 3 mesi dietà a condizione che l’importodella eventuale pensione matu-rata non sia inferiore a 1,5 voltel’importo dell’assegno sociale.Inoltre tali dipendenti possonoaccedere alla pensione all’età di70 anni e 3 mesi con almeno cin-que anni di anzianità contribu-tiva effettiva indipendentementedall’importo della pensione.Possono anche accedere alla pen-sione di vecchiaia dall’1.9.2013 ilavoratori che alla data del31.12.2011 hanno compiuto 65anni di età con almeno cinqueanni di contributi versati a fardata dall’1.1.96.Il personale femminile che alladata del 31.12.2011 ha un’età tra61 e 64 anni e almeno cinqueanni di contributi può avere di-ritto alla pensione a condizioneche la stessa sia superiore a 1,2volte l’assegno sociale.

La riforma Fornerodi Anna Maria Bruno

REQUISITI MINIMI UOMINI DONNE ANZIANITÀ CONTR. IMPORTO PENS.

31.12.2011 65 65 5 anni qualsiasi31.12.2011 – 61-64 5 anni 1,2 assegno soc.01.01.2012 70 70 “ “ 31.12.2012 – 57 35 anni contributivo31.12.2013 66 a 3 m 66 a 3 m 20 anni min. vecchiaia31.12.2013 qualsiasi – 42 a 5 m anticip. mista31.12.2013 – qualsiasi 41 a 5 m anticip. mista

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Giocare d’azzardo è diventato in Italia una perico-losa abitudine. Migliaia di persone di ogni età eceto sociale hanno rovinato la propria vita a causadi questa consuetudine; intere famiglie distrutte dascommesse, carte, slot machine utilizzate sia inmodo reale che virtuale; persone in preda al brividodel gioco così come all’illusione di poter migliorarele proprie condizioni economiche e che antepon-gono il vizio a qualsiasi rapporto familiare e sociale.Tuttavia, stranamente, la società non siribella a queste attività, ma sopportacon grande tolleranza, forse non ren-dendosi ben conto dei disastri procu-rati da questa nuova “droga”, cheinfatti, come le altre, provoca dipen-denza tanto da essere ormai conside-rata una patologia.Cominciando per passatempo o pergioco, convinti di poter smettere in qual-siasi momento, i giocatori si dedicano aquesta attività con sempre maggior fre-quenza, non riuscendo a smettere nean-che di fronte a perdite economiche,sempre più rilevanti, con rovina dei rap-porti familiari e affettivi, per inseguireun sogno che non si realizzerà mai.Questo fenomeno è in continuo aumento anche acausa di una pubblicità pervasiva e subliminale edella facilità e varietà delle offerte proposte: siti webe casinò on line, che hanno come testimonial mo-delle di successo come la Canalis, consentono di gio-care a chiunque 24 ore su 24.Negli ultimi anni il gioco d’azzardo, una volta svoltosolo nei luoghi deputati come i casinò, è entratonella quotidianità e grazie ai mezzi tecnologici mo-derni è possibile giocare on line o sul web senzanemmeno uscire di casa. Videopoker e giochi on line, così come le macchi-nette installate in qualsiasi locale disponibile, sisono aggiunti ai classici lotto, superenalotto eschedine varie.Poiché una alta percentuale di giocatori costituisceuna sostanziosa entrata per le casse statali, è evi-dente che lo Stato accetta con molta tolleranza etende ad incentivare questa attività con una impostamedia inferiore all’11%, molto al di sotto della clas-sica IVA che si paga sui beni di consumo.Un articolo della stampa britannica ci racconta comel’Italia sia il più grande mercato del gioco d’azzardoin Europa e uno dei più grandi nel mondo.

Nonostante la crisi economica, ma forse proprio perquesto, l’illusoria promessa di una vincita attira adogni angolo di strada: nel 2011 il 56% del fatturato èderivato dalle slot machine e videolotterie e circa unmilione e mezzo di persone sono considerate dipen-denti dal gioco d’azzardo, con un incremento del 13%annuo che colpisce anche molti minorenni.A tutto questo si aggiunge il costo sociale per crearestrutture e comunità terapeutiche di cura per chi è

affetto da patologie di dipendenza diquesto tipo.La deregolamentazione del gioco d’az-zardo ha avuto inizio nel 1992, quandoin un periodo di forte crisi economica,il Governo AMATO, lo stesso del pre-lievo forzoso dai conti correnti degliitaliani, pensò di incrementare così leentrate fiscali.Da quel momento l’introduzione di sem-pre nuovi sistemi di gioco ebbe un cre-scendo esponenziale. Nel 2006 la leggeBERSANI–VISCO ha autorizzato l’in-gresso di operatori stranieri nel mercatoitaliano con un crescendo continuo finoalla più recente legge di stabilità 2012,governo MONTI, che ha autorizzato la

concessione di ulteriori mille aperture di sale gioco.Con l’aumento dei giocatori crescono in parallelo leentrate per lo Stato, che continua a fare affari in unsettore che non conosce crisi. I dati parlano di oltre400.000 macchine da gioco nei locali più svariati delPaese: un numero che suscita preoccupazione anchetenendo conto del fatto che spesso le slotmachinesono controllate dalla criminalità organizzata. Recentemente una grande manifestazione si è svoltaa Genova contro l’inaugurazione, che fra l’altroavrebbe dovuto fare la nota signorina Nicole Mi-netti, della più grande casa da gioco della Liguria.Per ora il Comune ha sospeso l’autorizzazione permotivi di carattere burocratico ed ha sollecitato unarevisione ed adeguamento della legge che regolaquesto tipo di gioco.

L’auspicio è che si affronti, con serietà e al piùpresto, questo grave e dilagante problema conla revisione di una legislazione ormai antiquata,per limitare non solo il danno sociale di questofenomeno, ma anche perché i cittadini siano in-formati e sensibilizzati per affrontare questapiaga sociale.

Il gioco d’azzardo:una piaga socialedi Anna Maria Bruno

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Il gioco è una costante del com-portamento dell’essere umanoche accomuna il bambino el’adulto. Libero, ma vincolatodalle proprie regole, il gioco èuno spazio a sé, separato dallarealtà comune.Un gioco per essere definitogioco d’azzardo deve soddisfaretre condizioni:- L’esito del gioco deve essere af-fidato completamente al caso;- Il giocatore deve mettere inpalio del denaro, una posta oqualche cosa di valore;- Il capitale impegnato non puòpiù essere restituito al giocatore(irreversibilità della scommessa). Gioco d’Azzardo Patologico(GAP) è la diagnosi inserita nelDiagnostic and Statistical Manual ofMental Disorders, 4a ed., text revision(DSM-IV-TR; American PsychiatricAssociation, 2000). Precisamente èinserito nella categoria disturbidel controllo degli impulsi nonclassificati altrove.Il GAP è stato inserito nelgruppo dei disturbi del controllodegli impulsi, poiché coloro chegiocano d’azzardo in maniera ec-cessiva mostrano una difficoltànel gestire l’impulso a conti-nuare a giocare, finendo così pernon riuscire a smettere di gio-care. Altra caratteristica che hapermesso l’inserimento del GAPtra i disturbi del controllo degliimpulsi è la tendenza, presentein quasi tutti i giocatori patolo-gici, a rincorrere le perdite. Que-sto fenomeno chiamato chasing èun sintomo esclusivo del giocod’azzardo patologico e consistenell’iniziare, o continuare unasessione di gioco, con l’obiettivodi recuperare i soldi persi recen-temente al gioco. Inoltre è ne-cessario sottolineare che il GAPnon presenta analogie solo con idisturbi del controllo degli im-pulsi; infatti questo disturbo hamolte caratteristiche che lo ac-comunano ad altre due tipologiedi disturbi: i disturbi dello spet-

tro ossessivo-compulsivo e ledipendenze.Il gioco d’azzardo patologico siconfigura come un problemacaratterizzato da una gradualeperdita della capacità di autoli-mitare il proprio comporta-mento di gioco, che finisce perassorbire sempre più tempoquotidiano. La patologia non sisviluppa in maniera repentina,anzi il passaggio che conduce ilgiocatore sociale a diventaregiocatore problematico e suc-

cessivamente dipendente sem-bra lento e subdolo. Sonopoche, infatti, le persone che findall’inizio sviluppano un com-portamento patologico. Il grossoproblema di questo disturbo èche piano piano si insinua nellavita della persona fino ad intac-carne tutti gli ambiti. Si va infattida coloro che solitamente scom-mettono senza subire alcundanno economico, psicologico ointerpersonale, oppure ripor-tano danni di lieve entità, questisolitamente giocano per motivisociali e raramente superano illimite che si sono imposti, finoa coloro che presentano pro-blemi cronici e disabilitanti, cheincludono un significativo dan-neggiamento del funzionamentoquotidiano del soggetto, chepuò includere diversi aspetti:conflitto o deterioramento dellerelazioni con il proprio coniuge

o con le persone significativedella propria vita, perdita dellapropria abitazione, problemi diperformance lavorativa fino allaperdita del lavoro stesso e coin-volgimento in attività criminali.Molti sono gli studiosi chehanno cercato di dare una spie-gazione alla dipendenza da giocod’azzardo, in questo modo si ècreato un folto gruppo di ricercheche hanno esplorato il fenomenoguardandolo attraverso lenti di-verse a seconda del modello in-terpretativo preferito dall’autore,individuando anche modi diversiper affrontarlo. Molti infatti sonoi programmi di trattamento chesono emersi per contrastare ilgioco d'azzardo, uno dei più co-muni risulta essere quello deiGiocatori Anonimi.In conclusione appare necessariosottolineare che negli ultimi anniè stata rivolta un’attenzione mag-giore alla problematica del giocod’azzardo patologico; stanno na-scendo iniziative per sensibiliz-zare sia il personale sanitario, siale persone che vengono in con-tatto direttamente o indiretta-mente con la realtà del giocod’azzardo, nella speranza di riu-scire ad arginare questa emer-genza. Degno di nota è anche ilfatto che sta aumentando il nu-mero di centri per la diagnosi eil trattamento del gioco d’az-zardo e anche i Sert hanno ini-ziato ad occuparsene inmaniera spontanea, tuttaviamaggiori sforzi dovrebbero es-sere fatti per limitare gli enormidanni che il gioco d’azzardo stacreando a molte famiglie e diconseguenza all’intera società.In particolare uno degli obiet-tivi che dovrebbe essere rag-giunto nel futuro prossimo èquello di aumentare l’efficaciadelle campagne di prevenzionee di informazione, evitando so-prattutto che si trasformino dastrumenti di prevenzione astrumenti pubblicitari.

Il giocodi Simone Mangini - Psicologo

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Nei giorni 6, 7 e 8 marzo si è tenuto a MontegrottoTerme un corso di aggiornamento per Operatori Caf.Pur essendo definito “Dichiarazione semplificata deisoggetti che si avvalgono dell’assistenza fiscale” ilModello 730, nel corso degli anni, ha assunto carat-teristiche di notevole complessità. Numerosi sono,infatti, gli interventi dell’Agenzia delle Entrate al finedi fornire chiarimenti interpretativi relativamente anuove discipline fiscali (es: Cedolare Secca, Imu,ecc.) ma anche in riferimento a casistiche ormai con-solidate. Per gli operatori delsettore è, quindi, indispen-sabile provvedere ad un co-stante aggiornamento incampo fiscale, considerandola ricaduta che le modifichenormative e le precisazioniministeriali generano nellacompilazione del modellodichiarativo e sul servizio diassistenza fornito al contri-buente. Particolare attenzione ed evidenza è dataalle novità apportate e alle discipline agevolativepreviste; al riguardo, si segnala che quest’anno le no-vità principali riguardano:- CUD: a partire dal 2013, come previsto dalla Leggedi Stabilità, l’Inps non invia più a casa il Cud (certi-ficazione unica dei redditi di lavoro dipendente,pensione ed assimilati), ma lo renderà disponibilein modalità telematica nel sito istituzionalewww.inps.it. Il certificato potrà essere visualizzatoe stampato dall'utente in possesso di PIN. Chi nonpossiede le dotazioni e le competenze necessarieper stampare il CUD on line, potrà richiedere il mo-dello presso gli sportelli delle Agenzie dell'INPS edell'ex Inpdap ed Enpals, che appronteranno ap-positi sportelli. Ovviamente il cittadino potrà avva-lersi per l'acquisizione del CUD anche di un Centrodi assistenza fiscale (CAF), o presso gli uffici postaliappartenenti alla rete "Sportello Amico".- IMU: l'Imposta municipale unica, un'imposta delsistema tributario italiano che si applica sullacomponente immobiliare del patrimonio, atta adaccorpare in un unico tributo l'imposta sul redditodelle persone fisiche (IRPEF) e le relative addizio-nali dovute in relazione ai redditi fondiari su beninon locati o concessi in comodato d’uso gratuito,e l'imposta comunale sugli immobili (ICI). Tutti gliimmobili devono comunque essere riportati in di-chiarazione, ma chi presta assistenza fiscale cal-

colerà il reddito solo considerando quelli imponi-bili a fini IRPEF.- Spese relative ad interventi di recupero del pa-trimonio edilizio sostenute dal 26 giugno 2012 al 30giugno 2013, la detrazione d’imposta è elevata dal36% al 50%, nel limite di spesa di 96.000 euro. Lastessa detrazione è estesa agli interventi necessarialla ricostruzione o al ripristino dell’immobile dan-neggiato a seguito di eventi calamitosi, se è statodichiarato lo stato di emergenza. Da quest’anno,

non è più prevista la possi-bilità, per i contribuenti dietà non inferiore a 75 e 80anni, di ripartire la detra-zione, rispettivamente, in 5 o3 quote annuali. Tutti i con-tribuenti devono ripartirel’importo detraibile in 10quote annuali.- Detrazione del 55 percento, relativa agli interventi

finalizzati al risparmio energetico degli edifici, è pro-rogata al 30 giugno 2013 ed è estesa anche alle speseper interventi di sostituzione di scaldacqua tradizio-nali con scaldacqua a pompa di calore dedicati allaproduzione di acqua calda sanitaria.- È possibile destinare una quota pari all’otto permille del gettito Irpef alla Sacra Arcidiocesi Orto-dossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionaleo alla Chiesa Apostolica in Italia; è inoltre possibilededurre dal proprio reddito complessivo le ero-gazioni liberali in denaro a favore della Sacra Arci-diocesi Ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’EuropaMeridionale, dell’Ente patrimoniale della Chiesa diGesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni e dellaChiesa Apostolica in Italia.- SSN: i contributi sanitari obbligatori per l’assi-stenza erogata nell’ambito del Servizio sanitarionazionale versati con il premio di assicurazione diresponsabilità civile per i veicoli sono deducibilidal reddito complessivo solo per la parte che ec-cede 40 euro.- Per i redditi di lavoro dipendente prestato al-l’estero in zone di frontiera, va riportato l’intero am-montare dei redditi percepiti, comprensivo dellaquota esente. Chi presta l’assistenza fiscale terràconto, per l’anno 2012, della sola parte di reddito ec-cedente 6.700 euro, mentre per il calcolo dell'ac-conto Irpef dovuto per il 2013 verrà consideratol’intero ammontare del reddito percepito.

Pronti per la dichiarazionedei redditi Modello 730/2013Cettina Patti

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Obbligo certificazione energeticaFino ad oggi al momento di vendere oaffittare un immobile si poteva fornire unaautocertificazione attestante le caratteristicheenergetiche dell’unità immobiliare in questione.In seguito all’entrata in vigore delle modifichecontenute nel Decreto n. 290 del 13-12-2012 nonè più possibile l’autocertificazione nemmeno perdichiarare la classe “G” e cioè la peggiore.Questa prescrizione è applicata in tutte leregioni con modalità diverse da una regioneall’altra specie per quanto riguarda le sanzionida applicare in caso di inadempienza.Al momento del rogito o della stipula delcontratto di affitto il proprietario deve fornirel’attestato di certificazione energetica (ACE) sulquale devono essere riportati i due indiciseguenti:- IPE: indice di prestazione energetica che indicail rapporto tra consumo e superficie in un annocalcolato su un metro quadro. Più è basso questoindice e più è alta l’efficienza energeticadell’appartamento.- CE: indica la classe energetica relativaall’ambiente esterno. Viene calcolato con criteridiversi a seconda delle regioni.La certificazione energetica è obbligatoria in tuttii casi di compravendita, di permuta, di dazione inluogo di pagamenti e conferimento in società.

Va fatta anche quando si trasferisce la nudaproprietà o altro diritto reale di godimento comeusufrutto, uso, abitazione.Non sussiste l’obbligo se si trasferisce l’immobilea titolo gratuito.La certificazione non è necessaria per box,cantine, autorimesse, parcheggi, depositi cosìcome per fabbricati industriali, artigianali eagricoli non residenziali.Usualmente per ottenere una certificazioneenerget ica bisogna r ivolgers i a tecnic ispecial izzat i che dopo una valutazionedell’immobile possono rilasciare il certificato.Il tutto può avere un costo fino a 300 euro perappartamento.

RecensioneSi r i t iene mer i tor iomenzionare la fat icag i o r n a l i s t i c a d iGianluca ROSSELLINIc h e n e l s u o l i b r o“INFERNO DI FANGO”ha illustrato nei dettaglila cronaca reale delleluttuose vicende chehanno colpito dal 2009al 2011 il territorio dellaprovincia di Messina.

Notizie in brevedi Anna Maria Bruno

AutonomiaGiustizia socialeTutela socialeServizi socialiORGOGLIOSOVENTICINQUESIMO

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Un quesito che direttamente o in-direttamente ha a che fare conl'Inps: un collega è nel fondo esu-beri del settore bancario dal31/12/2008. In origine la sua per-manenza nel fondo era previstafino al 31/12/2012, in quanto hamaturato il diritto a maggio 2012per cui la finestra utile successivaera appunto 31/12/2012; poi si èbeccato come tutti l'allunga-mento della finestra mobile e aquesto punto la sua finestra èslittata al 01/06/2013. Chi gli pa-gherà i 5 mesi dal 31/12/2012 al01/06/2013? È previsto che sianoa carico dello stesso fondo esu-beri, quindi con un aggravio dicosti per la banca dato che co-munque non supera i 5 anni, o diquel fantomatico fondo ministe-riale di cui si parlava? Dice che hagià in mano una certificazionedell'Inps in cui risulta essere sal-vaguardato (nel senso che non èsoggetto alla riforma Fornero),ma che all'Inps stessa gli hannodetto che bisognerà poi attenderele apposite autorizzazioni (per i 5mesi di fondo in più o per passareda fondo a pensione?) Lui sem-bra più preoccupato per i 5 mesiche per il passaggio da esodato apensionato. Vorrebbe proprio sa-pere chi pagherà questi 5 mesi discoperto.Si tratta di un quesito inconsistente pervari motivi: l'iscrizione al fondo esuberiha fatto seguito ad un contratto sotto-scritto dall'interessato, dal datore di la-voro, dal sindacato e depositato presso laDirezione provinciale del Ministero dellavoro. A norma di legge, nel capitolatocontrattuale deve essere scritto con totalechiarezza la data dell'iscrizione, la du-rata della permanenza nel fondo, e chidebba farsi carico degli oneri di un even-tuale slittamento (di solito il fondo esu-beri ma deve essere scritto nel contratto).Se, inoltre (come dichiara), avesse inmano un'attestazione Inps che lo salva-guarda dalla riforma Fornero, non mi

pare che ci sia nulla di cui preoccuparsi.

Sono divorziata da nove anni, ilmio ex marito non gode dibuona salute.Vorrei sapere se in caso di suascomparsa avrei diritto alla pen-sione di reversibilità. Questo di-ritto mi spetterebbe anche nelcaso lui si fosse risposato?Facciamo prima l’ipotesi che suo maritonon sia risposato. In questo caso lei hadiritto alla pensione se è già titolare diun assegno divorzile. La legge prevedeanche che per il diritto è necessario chela data di inizio del rapporto assicura-tivo del pensionato sia anteriore alladata della sentenza che ha pronunciatoil divorzio. Inoltre è necessario il perfe-zionamento, in caso di decesso dell’assi-curato, dei requisiti di assicurazione econtribuzione stabiliti dalla legge. Se-conda ipotesi: suo marito si è risposato.In questo caso il compito di ripartire iltrattamento di reversibilità tra coniugesuperstite e coniuge divorziato (cioè lei)compete al Tribunale. L’Inps infatti pro-cede alla ripartizione della prestazionetra gli aventi diritto (che abbiano inol-trato domanda al fine di ottenere la pen-sione indiretta o di reversibilità) sullabase di quanto deciso dal giudice.

Vorrei porre una domanda sullamia situazione pensionistica; al-l’Inps, come sempre, sono statimolto evasivi in merito. Alla finedi novembre 2012 ho compiuto40 anni di servizio e 56 e 8 mesidi età. Aggiungo che ho iniziatol’attività lavorativa all’età di 15anni, regolarmente assicuratocome dipendente. Dal 1989 al2007, per 18 anni, ho una paren-tesi come lavoratore autonomo.Attività che ho cessato per motividi salute.Dal 2008 a tutt’oggi nuovamentein servizio come dipendente inazienda privata. Appurato che ilcalcolo della pensione sarà fattocon il sistema retributivo, avendonel 1995 oltre 20 anni di attività,secondo le norme attuali quando

potrò andare effettivamente inpensione?In base a quanto ha scritto Lei rag-giungerà il requisito per la pensioneanticipata a maggio 2015 quandoraggiungerà i 42 anni e 6 mesi dicontribuzione. A quella data non avràancora compiuto 62 anni di età, per-tanto la quota di pensione relativa al-l’anzianità contributiva accreditata al31/12/2011 sarà soggetta alla pena-lizzazione ex art. 24, c. 10, terzo equarto periodo, D.L.201/2011 senella posizione contributiva risulte-ranno essere accreditati periodi relativia contribuzione diversa da quella dalavoro effettivo, maternità obbligato-ria, servizio militare, malattia, CIGOo infortunio.

La sottoscritta pubblica dipen-dente maturerà, a gennaio 2015,38 anni di contribuzione e, a lugliodello stesso anno, 57 anni di età.Potrà andare in pensione entro il31/12/2015 optando per il sistemacontributivo?Purtroppo esiste un’interpretazione re-strittiva da parte dell’Inps che ripristinail differimento effettivo alla pensione(un anno per le lavoratrici dipendenti,un anno e mezzo per le autonome) enelle sue circolari collega la scadenzadel 31/12/2015 al momento del pen-sionamento e non a quello della matu-razione del diritto. Inoltre, precisa cheai requisiti di età si applica l’incre-mento (3 mesi nel 2013) legato all’au-mento dell’aspettativa di vita. Quindipotranno scegliere il sistema di calcolocontributivo le lavoratrici che, una voltaapplicata la finestra, accedono alla pen-sione entro il 2015.Questo vuol dire che il diritto, con i 57anni (58 per le lavoratrici autonome)e 3 mesi di età e 35 di contributi, deveessere conseguito il 30 novembre 2014per le lavoratrici dipendenti ed entro il31 maggio 2014 per le lavoratrici au-tonome.

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Domande e risposte

Per avere risposte immediatecontattate: [email protected]

I vostri quesitia cura di Fausto Mangini

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O.N.L.U.S.

“L’Associazione non lucrativa di utilità sociale al servizio esclusivo dei Dipendenti e dei Pensionati del Gruppo Ferrovie

dello Stato e delle loro famiglie”

DESTINA IL TUO 5 PER MILLE A BNC ASSISTENZA E SOLIDARIETA’ O.N.L.U.S. L’Associazione BNC Assistenza e Solidarietà ONLUS, creata dalla Fondazione BNC e da HDI Assicurazioni, compagine a cui si è aggiunta l’IBL Banca, rivolge a Te ed ai Tuoi familiari i suoi servizi con iniziative ispirate da sentimenti di solidarietà ed assistenza nonché al sostegno della formazione scolastica e professionale dei figli.

Indica il Codice Fiscale 97177760580 nella dichiarazione dei redditi modello 730 o modello Unico

Con il Tuo contributo incrementerai le disponibilità finanziare della ONLUS, senza alcun aggravio per Te, permettendoci così di esprimere una sempre più concreta solidarietà agli appartenenti al mondo delle Ferrovie. Attivati per la diffusione delle nostre iniziative e per questo anticipatamente Ti ringraziamo.

BNC Assistenza e Solidarietà O.N.L.U.S. - Via Abruzzi, 10 – 00187 Roma - 0642103707