chiari: lezione su acceleratori di particelle (2012)

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Acceleratori e sorgenti di ioni Bibliografia essenziale: Y. Wang, M. Nastasi ed.s “Handbook of Modern Ion Beam Materials Analysis” MRS R. Hellborg ed. “Electrostatic Accelerators: Fundamentals and Applications” Springer- Verlag B. Wolf ed. “Handbook of Ion Sources” CRC press J.B. Marion “Accelerator Calibration Energies” Rev. Mod. Phys. 38 (1966) 660 Tecniche di analisi con fasci di ioni - A.A. 2011-2012

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Slide delle lezioni su acceleratori di particelle e sorgenti di ioni nell'ambito del corso "Tecniche di analisi con fasci di ioni", corso di Laurea Magistrale in Fisica e Astrofisica, Univ. Firenze AA 2011-2012 (Massimo Chiari, P.A. Mandò)

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Page 1: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Acceleratori e sorgenti di ioni

Bibliografia essenziale:

• Y. Wang, M. Nastasi ed.s “Handbook of Modern Ion Beam Materials Analysis” MRS

• R. Hellborg ed. “Electrostatic Accelerators: Fundamentals and Applications” Springer-Verlag

• B. Wolf ed. “Handbook of Ion Sources” CRC press

• J.B. Marion “Accelerator Calibration Energies” Rev. Mod. Phys. 38 (1966) 660

Tecniche di analisi con fasci di ioni - A.A. 2011-2012

Page 2: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Schema di un tipico set-up

Page 3: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Acceleratore elettrostatico:configurazione “single-ended”

Page 4: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

“Meccanico” “A stato solido”Van de Graaff, Pelletron

Tensione di terminale

Cockroft-Walton

Page 5: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Cockroft-Walton voltage multiplier

Page 6: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Acceleratore elettrostatico:configurazione “Tandem”

Page 7: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Acceleratore elettrostatico:configurazione “Tandem”

Page 8: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Generating Voltmeter (GVM)

Page 9: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Processo di “stripping”: distribuzione stati di carica

Page 10: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Processo di “stripping”

N2

N2 gas

Page 11: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Sorgente di ioni:RF

Page 12: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Sorgente di ioni:Duoplasmatron

Page 13: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Sorgente Duoplasmatron per la produzione di He

Li Charge Exchange Cell

Page 14: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Sorgente di ioni:Cs-sputtering

Page 15: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Work function di una superficie metallica coperta di Cs

Page 16: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Trasporto di un fascio: sorgente-acceleratore

Page 17: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Cosa è un “fascio” ?• Un insieme di particelle in moto, con velocità in una

direzione molto maggiore della velocità nelle altre due

• Ogni particella ha posizione e velocità che possono essere indicate da un punto nello spazio delle fasi a 6 dimensioni {x, vx, y, vy, z, vz}

• Ipotesi:

- le particelle non interagiscono tra loro

- le forze esterne che agiscono sulle particelle sono conservative (il fascio è “reversibile”)

- vz >> vx, vy (z è l’asse di propagazione del fascio)

Page 18: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Teorema di Liouville“Per un insieme di particelle non-interagenti che si muovono per effetto di forze adibatiche (sistema dinamico conservativo) la densità di stati nello spazio delle fasi è costante”

Il teorema di Liouville rappresenta una sorta di “principio di indeterminazione” per i fasci di ioni:

• se si confina il fascio nello spazio lo si rende più divergente

• se si rende il fascio più parallelo, il suo diametro aumenta

x x

! !drift

La forma nello spazio delle fasi cambia, ma l’AREA RIMANE COSTANTE

Page 19: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Forze che agiscono su particelle cariche

Le particelle cariche sono accelerate, deviate (steering) e focheggiate usando combinazioni di campi elettrostatici e magnetici

E

In un campo elettrostatico uniforme:• particelle sono accelerate

(aumenta l’energia)• traiettorie sono linee rette• campo è prop. a E/q (indip.

massa)

In un campo magnetico uniforme:• energia delle particelle

costante (forza perpendicolare alla direzione)

• traiettorie sono circolar• campo è prop. a p/q

qF = qE q

F = qv!B

B v

Page 20: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Quadrupolo magnetico

0

Page 21: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

“Einzel lens”

Page 22: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Simulazione del trasporto di un fascio di particelle

Page 23: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Misura dell’intensità di un fascio di particelle

Page 24: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Soppressione degli elettroni secondari

-

Elettrostatica Magnetica

Page 25: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Visualizzazione di un fascio di particelle

Page 26: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Beam Profile Monitor

Page 27: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Microscopia nucleare

Campione

Rivelatori

Sistema di scansione

Immaginenella memoriadel computer

Fascio di ioni

dall’acceleratoreLente

Page 28: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Microfasci ionici collimatiUtilizzo di un diaframma/apertura per definire il fascio (focalizzazione “bruta”)

✓ Semplice ed economico! Intensità diminuisce con il diametro! Le particelle diffuse dall’apertura e i

segnali di fondo dovuti all’interazione particelle-diaframma possono influenzare le misure

! Il fascio non può essere scansionato rapidamente

Page 29: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Slit scattering• Intorno al bordo delle slitte può

esistere una zona “trasparente” per ioni dell’energia del MeV

• Diffusione a picco angoli cambia energia e direzione degli ioni

• “Alone” di ioni diffusi intorno allo spot del fascio

Rapporto tra zona trasparente e apertura: 2"2 / Rd(R = raggio slitte, d = apertura slitte, " = range ioni)

Fascio diffuso/ fascio direttoR = 6 mm

Page 30: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Microfasci ionici focheggiatiUtilizzo di un sistema di lenti per definire il fascio (focalizzazione “forte”)

✓ Forma uno spot di dimensioni inferiori a quelli dell’apertura

✓ Riduce l’effetto dello slit scattering✓ Rapida scansione (elettromagnetica)! Costi (non è semplice fare delle lenti per ioni di energia

del MeV)

Page 31: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

“Calibrare in energia” un acceleratore...

• B (magnete di analisi) " E#

• V (generating voltmeter) " E

... significa trovare la relazione tra i valori “nominali” e i valori “reali” dei parametri:

Page 32: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Calibrazione in energia di un acceleratore

• Metodo delle risonanze in reazioni (x,γ), (x,x)...

• Metodo dell’energia di soglia in reazioni (x,n)

Page 33: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Metodo delle risonanze in reazioni (x,γ), (x,x)...

Y$,p (Yield o resa), numero di raggi gamma o di particelle rivelate per numero di particelle incidenti di energia E:

Y$,p " !Breit-Wigner(E - Eres)

Page 34: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Metodo dell’energia di soglia in reazioni (x,n)

Yn (Yield o resa), numero di neutroni rivelati per numero di particelle incidenti di energia E:

Yn " (E - Ethr)3/2

Page 35: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Energie di calibrazione (p)

Page 36: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Energie di calibrazione (3,4He)

Page 37: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

Dalle yield all’ “energia”

Metodo delle risonanze:

Y$,p(T) " !Breit-Wigner(T - Tres)• Plot di Y$,p vs T• Fit per trovare Tres

Metodo dell’energia di soglia:

Yn(T) " (T - Tthr)3/2

• Plot di Yn2/3 vs T• Estrapolazione a Yn = 0 per trovare Tthr

Page 38: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

27Al(p,#)28SiER = 991.90 ± 0.04 keV

Misura di “resonance yield”

12C(p,p)12CER = 4808 ± 10 keV

Target spesso

Target sottile

Page 39: Chiari: Lezione su acceleratori di particelle (2012)

E = e(1+q)T + eTsorg TandemE = eqT + eTsorg Single-ended

Dai parametri “nominali” ai parametri “effettivi”