che l'italia non diventi uno stivale da pioggia

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  1. 1. CHE LITALIA NON DIVENTI UNO STIVALE DA PIOGGIA Comune di Collesalvetti Livorno Istituto Comprensivo Anchise Picchi DESTINATARI: alunni delle classi quarte A e B della scuola primaria di Collesalvetti ORE DEDICATE AL PERCORSO: 30 ore in ogni classe
  2. 2. I protagonisti
  3. 3. Le discipline coinvolte in questo progetto sono state Italiano, Storia, Geografia, Scienze, Arte e Immagine, Musica e Tecnologia. Lavorando in modo trasversale sono state fornite conoscenze e attivate competenze specifiche che hanno permesso di valutare in modo critico le tematiche affrontate.
  4. 4. I bambini presentano il progetto
  5. 5. In geografia gli alunni sono partiti dallo studio delle coordinate geografiche: i meridiani, lEquatore, gli emisferi, i poli, la latitudine, la longitudine della Terra individuando poi le tre principali zone climatiche e le loro caratteristiche. E stato cos possibile comprendere che il CLIMA di una certa zona, dipende sia da ELEMENTI METEOROLOGICI (temperatura, precipitazioni, venti e umidit) sia da FATTORI (latitudine, distanza dal mare, rilievi e altitudine) .
  6. 6. In seguito dopo aver osservato che lItalia si trova nella zona temperata, emisfero settentrionale, latitudine Nord, gli alunni, con le competenze acquisite, hanno individuato le zone climatiche italiane.
  7. 7. A determinare le caratteristiche del clima oltre ai fattori e agli elementi concorre anche lopera delluomo che bonificando, disboscando, creando bacini dacqua artificiali, costruendo immense metropoli, modifica climi e ambienti. Gli elementi atmosferici sono stati approfonditi in scienze mentre i fattori in geografia.
  8. 8. In scienze, in un primo momento, stata posta lattenzione sulla differenza fra CLIMA e TEMPO; in seguito stata affrontata nello specifico la meteorologia.
  9. 9. Una volta stabiliti gli elementi che concorrono a determinare il tempo sorta la necessit di capire con quali strumenti potessero essere rilevati. Cos, dopo varie ricerche e discussioni, gli alunni hanno scoperto quali essi fossero.
  10. 10. Insieme, hanno cos progettato gli strumenti.
  11. 11. Gli alunni hanno infine realizzato una piccola stazione meteorologica, costruendo artigianalmente gli strumenti necessari. Manica del ventoPluviometro Anemometro Barometro
  12. 12. Che aria tira!
  13. 13. Dallundici Febbraio allundici Marzo gli alunni hanno registrato su un cartellone : temperatura, nuvolosit, precipitazioni e vento con gli strumenti costruiti.
  14. 14. Analizzando i dati sono emerse le seguenti osservazioni: PREVALENZA DI NUVOLOSITA (22 GIORNI SU 30); PRECIPITAZIONI SCARSE ( 6 GIORNI SU 30): PERIODO VENTOSO (VENTI VARIABILI) TEMPERATURA MEDIA : MINIMA 8,5, MASSIMA 12,7 SI E NOTATO CHE LA TEMPERATURA E ANDATA VIA VIA CRESCENDO.
  15. 15. Dallanalisi dei dati sorta negli alunni lesigenza di confrontare il clima odierno con quello del secolo passato. I nonni sono stati di fondamentale aiuto intervenendo in classe e rispondendo ai numerosi quesiti tramite le loro interviste.
  16. 16. A tal proposito, anche dallintervento del signor Enzo e della signora Francesca del C.N.R., si apprende che il clima sta cambiando. La temperatura aumentata di un grado. Le notti che superano i 25 gradi sono aumentate di 10 giorni, cos come le giornate e le notti di calore. Le piogge ultimamente sono diventate pi forti e di maggior quantit, ma concentrate in meno giorni lanno. Le grandi piogge che causano allagamenti e alluvioni possono essere connesse al cambiamento climatico.
  17. 17. Forse anche un po colpa delluomo. Luomo distrugge quello che la natura ha creato. Come gli alunni, in italiano, hanno appreso dalla lettura di articoli di giornali.
  18. 18. Il Signor Enzo ha detto che se non ci sono piante il terreno pi vulnerabile. Studiando lo sfruttamento dei boschi nel settore primario delle attivit economiche delluomo, si apprende che il terreno rimasto privo di alberi soggetto a fenomeni franosi. Le forti precipitazioni portano via il terreno fertile.
  19. 19. Affrontando largomento delle precipitazioni, si identificano i principali generi di nuvole classificandoli in base alla loro struttura, alla forma e allaltezza nella quale si formano rispetto alla superficie terrestre.
  20. 20. Enzo a conclusione del suo intervento ha portato le classi in giardino per osservare attraverso un infiltrometro quanta acqua assorbe il terreno della nostra scuola. Questi sono i dati emersi. CM MINUTI 0,5 5 1,0 15 1,3 38 2,0 1h,25 Il terreno riesce sempre meno ad assorbire lacqua. Le forti precipitazioni (bombe dacqua) provocano cos alluvioni e gravi danni allambiente.
  21. 21. Enzo ha indotto gli alunni a riflettere su argomenti di particolare valore ambientale. Salvaguardare la natura necessario per evitare al Pianeta di collassare. Ecco alcuni esempi di comportamenti da evitare. Comportamenti scorretti Effetti sullambiente Fumi di ciminiere industriali, dei camini delle abitazioni, di centrali elettriche (eccessiva anidride carbonica); gas di scarico delle automobili. Cloro-fluoro-idrocarburi Effetto serra Global warming Scarichi industriali Inquinamento dellacqua. Disboscamento Terreno soggetto a frane e smottamenti Pesca eccessiva Impoverimento della fauna ittica Cementificazione selvaggia Scomparsa di alcune specie animali
  22. 22. Linquinamento provocato dalle attivit umane sta accelerando il mutamento naturale del clima. Questi cambiamenti possono provocare gravi danni in pi settori.
  23. 23. Al termine di ogni argomento trattato, per verificarne la comprensione, sono state somministrate alcune prove.
  24. 24. Insomma, questa nostra cara mamma natura va curata, amata e cantata!
  25. 25. Risultati ottenuti Gli alunni hanno dimostrato grande interesse per tutti gli argomenti proposti; lesperienza fatta a scuola con gli strumenti da loro costruiti ha fatto s che ponessero attenzione agli avvenimenti correlati alla tematica affrontata. Si sono soffermati a guardare le previsioni meteo, ad osservare le nuvole, a ricercare le notizie riguardanti le catastrofi ambientali e ad utilizzare termometri, barometri, igrometri di casa. Inoltre, durante le uscite didattiche, hanno adottato un comportamento critico verso atteggiamenti sbagliati delluomo nei confronti dellambiente.