cavarzere apr2016 n53

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Mutui, Prestiti, Assicurazioni? Un consulente Kiron, la risposta alle tue esigenze La nostra offerta integrata alla famiglia Presso ogni Agenzia Kìron o Epicas, troverai i seguenti prodotti convenzionati con i più importanti Istituti di credito: Mutuo acquisto, ristrutturazione e completamento Sostituzione del mutuo o surroga Prestito personale Cessione del quinto dello stipendio Consolidamento debiti e liquidità Prodotti assicurativi per il credito e la famiglia Messaggio pubblicitario con finalità promozionale del servizio di mediazione creditizia.- Il servizio si limita alla messa in relazione, anche attraverso attività di consulenza, di banche ed intermediari finanziari con la clientela al fine della concessione di finanziamenti. Tale servizio non garantisce l’effettiva erogazione del finanziamento richiesto. Fogli avviso e informativi presso le agenzie Kiron ed Epicas. Kiron Partner S.p.A. | Società di Mediazione Creditizia Iscrizione OAM n.M39 AGENZIA DI ROVIGO - VIA LUIGI EINAUDI, 10 - AREA TOSI TEL. 0425 471301 FAX 0425 471393 e-mail: [email protected] Consulente del credito e assicurativo MAURO BERGANTIN 339 1743396 Preventivi e sopralluoghi gratuiti cell. 348 6046422 [email protected] · www.vivaibarendi.com Seguici su Progettazione Realizzazione Potature ad alto fusto Giardini, Parchi Terrazzi Irrigazione Manutenzione nuova apertura CARTURA(Pd) Via Padova, 220 Ambulatorio Veterinario Cartura Dr. Milan Roberto ord. Vet. PD 538 349 1202137 Dr. Lideo Luca ord. Vet. PD 602 349 4238734 PEGOLOTTE DI CONA (Ve) Via Stazione, 13 Aperto anche la Domenica C Date a Cesare quel che è di Cesare Germana Urbani >[email protected]< M entre andiamo in stampa arriva la notizia che po- trebbero partire a giorni i lavori per costruire una barriera anti profughi al Brennero. Finisce così il sogno di un’Europa unita e libera, il sogno di un continente for- te e generoso capace di lanciare al mondo un messaggio intriso di coraggio e solidarietà. Il mondo è cambiato, dicono in molti, occorre tornare indietro, marcare i con- fini, respingere gli invasori! segue a pag 3 Vota il tuo candidato e fai le tue proposte su elezioni.lapiazzaweb.it on-line: Periodico d’informazione locale - Anno XXIII n. 53 • Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 nº 46) Art. 1, Comma 1, NE/PD Elezioni aministrative, i candidati scendono in campo di Cavarzere BOSCOCHIARO Il ponte si è arrivati ad una soluzione 4 CONETTA Nuovi tendoni alla base militare ma non nuovi arrivi 16 SOCIALE Il sindaco fa un bilancio dell’attività 12 SALUTE Andos, una mostra per la prevenzione 11 AMMINISTRAZIONE Il caso del supermercato di via Gramsci 15 Il sindaco Tommasi si ricandida, Paquali corre da solo, la Lega sceglie Munari, Parisotto dovrebbe ripresentarsi per conto proprio servizi alle pagg 6, 7, 8, 10 Cultura p.17 Lettere p.18 Attualità pp.20-21 Turismo p.35 APRILE 2016 POLITICA Macroregione fra Veneto, Friuli e Trentino 25 SOCIETÀ Il Veneto vara una nuova legge anti moschee 22 CULTURA Helmut Newton seduce Venezia con le sue foto 27

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Cavarzere apr2016 n53

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  • Mutui, Prestiti, Assicurazioni? Un consulente Kiron, la risposta alle tue esigenze

    La nostra offerta integrata alla famigliaPresso ogni Agenzia Kron o Epicas, troverai i seguenti prodotti convenzionati con i pi importanti Istituti di credito:

    Mutuo acquisto, ristrutturazione e completamentoSostituzione del mutuo o surrogaPrestito personaleCessione del quinto dello stipendioConsolidamento debiti e liquiditProdotti assicurativi per il credito e la famiglia

    Messaggio pubblicitario con finalit promozionale del servizio di mediazione creditizia.- Il servizio si limita alla messa in re lazione, anche attraverso attivit di consulenza, di banche ed intermediari finanziari con la clientela al fine della concessione di finanziamenti. Tale servizio non garantisce leffettiva erogazione del finanziamento richiesto. Fogli avviso e informativi presso le agenzie Kiron ed Epicas.

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    Cona 16 www.lapiazzaweb.it

    Ex base di Conetta, situazione in stand by

    S ono circa 550 al momento i profughi ospi-tati nellex base di Conetta: un numero stabile ormai da diverse settimane. Ha destato per preoccupazione lallestimento allinterno della struttura di nuovi tendoni, che hanno fat-to presagire nuovi arrivi.

    Dalle informazioni che mi ha dato la prefet-tura non cos - tranquillizza il sindaco Alberto Panfilio -, semplicemente i presenti sono stati distribuiti in zone pi ampie, per dare un po di respiro. E aggiunge: Nel mese di marzo ho fatto fare unispezione allAsl e mi hanno detto che tutto in regola. Anche se i richiedenti asi-lo ospitati allinterno, attraverso la loro pagina Facebook, continuano a lamentare le difficili condizioni di vita. A partire dalla situazione del-le docce, in cui lacqua non scorre ma ristagna. Continuo comunque a denunciare che questa

    La sezione di Cavarzere e Cona di Cuore amico

    Alberto Panfilio: Continuo comunque a denunciare che questa non integrazione

    stata inaugurata lo scorso 2 aprile la nuova sede di Cuore Amico, la sezione di Cavarzere e Cona dellassociazione di Chioggia. Sezione che ha trovato collocazione allinterno della Cittadella sociosanitaria di Cavarzere. Presenti alla cerimonia dinagurazione il presidente dellassociazione Renzo Morato, il referente di Cavarzere Ivo Dal Biondo e i volontari di Cuore Amico insieme con il direttore del distretto dellUlss 14 Riccardo Ranzato, il primario di Cardiologia, Roberto Valle, il direttore sanitario della Cittadella Marilena Mazzato i due sindaci Tommasi e Panfilio, di Cavarzere e Cona, e lassessore di Cavarzere Heidi Crocco e don Achille De Benetti.

    I nuovi tendoni - rassicura il sindaco Panfilio -non servono per ospitare nuovi profughi. Ora nel campo ce ne sono 550

    Foto da www.cavarzereinfiera.it

    I nuovi tendoni che hanno fatto temere nuovi arrivi. Foto da: Officiel Italie immigration

    non integrazione - conclude Panfilio -, un tappabuchi perch nessuno li vuole. Ma almeno che abbiano un po di spazio in pi e che siano trattati come cristiani!. Il recente bando lanciato dalla Prefettura per reperire nuovi posti per laccoglienza - anche in vista dellarrivo della bella stagione e della ripresa dei flussi - non ha dato lesito sperato: due terzi dei posti che la Prefettura cercava sono rimasti irreperibili.

    Giorgia Gay

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    CANDIANA (PD) Tel. 0495349509 Mail. [email protected]

    Cultura 17 www.lapiazzaweb.it

    Un grande concerto in onore di MorriconeIl mese di aprile aperto a Cavarzere con un prestigioso appuntamento con la grande musica: la Serafin Youth Symphony Orchestra ha eseguito i pi famosi temi musicale dellillustre compositore

    V enerd 1 aprile presso il teatro comunale Tullio Serafin di Ca-varzere si svolto un prestigioso con-certo - voluto e realizzato dallasses-sorato alla Cultura in collaborazione con il Conservatorio A. Buzzolla di Adria, la Pro Loco, lOrchestra e Coro T. Serafin e con il sostegno della Ditta A. Turatti - in onore del cele-bre compositore Ennio Morricone, insignito recentemente del premio Oscar per la miglior colonna sono-ra composta per il film The Hateful Eight di Quentin Tarantino.

    Ad eseguire i temi musicali di Mor-ricone stata Serafin Youth Sympho-ny Orchestra, la formazione sinfonica giovanile, sostenuta dallAmmini-strazione Comunale, che si propone come finalit principale la promo-zione e la valorizzazione delle gio-vani risorse musicali presenti nel territorio ed formata da musicisti neodiplomati o diplomandi presso i conservatori di musica della regione.

    Lorchestra, che sotto la direzio-ne del M Renzo Banzato (docente presso il Conservatorio Buzzolla

    di Adria) ha gi raggiunto impor-tanti successi e un livello artistico di primordine, predilige in modo par-ticolare il repertorio delle colonne sonore.

    Nel corso della serata, infatti, lor-chestra giovanile cavarzerana ha fat-to ascoltare ad un pubblico davvero nutrito le pi celebri colonne sonore che il compositore romano ha scrit-to per film divenuti indimenticabi-li grazie alla bellezza e originalit dei rispettivi temi musicali: da Per un pugno di dollari a Nuovo cine-ma Paradiso, passando attraverso Cera una volta il West, Per qualche dollaro in pi, Mission, Gi la testa, Cera una volta in America, per giun-gere infine a La leggenda del piani-sta sulloceano (meravigliosa pagina sinfonica che stata presentata ac-canto al celebre tema Playing love).

    stato un evento commenta lassessore alla Cultura Paolo Fonto-lan - allinsegna del connubio tra la freschezza della giovent con le sue enormi potenzialit ed i frutti della pi splendida maturit che non co-

    nosce limiti di et: penso che questa sinergia tra generazioni diverse sia molto positiva e rappresenti quel-la continuit che sola rappresenta il vero progresso. La scuola e larte sono luoghi privilegiati in cui tutto questo pu realizzarsi a vantaggio di una collettivit. Auspico che anche per Cavarzere sia cos.

    Nel corso della manifestazione sono stati premiati i ragazzi usciti col massimo dei voti dagli ultimi esami di Stato della scuola secondaria di primo e di secondo grado, nonch i vincitori di borse di studio e di altri riconoscimenti, uniniziativa lode-vole chiamata Onore al merito che intende dare un doveroso elogio alle eccellenze del territorio che si sono distinte in ambito scolastico; inol-tre stato consegnato un riconosci-mento ai presidi che hanno guidato le scuole cavarzerane negli ultimi decenni e che dunque hanno rappre-sentato la storia dellistruzione nel nostro paese.

    Nicola Ruzza Nella locandina lOmaggio a Ennio Morricone

    Fotografia, la nuova personale di Duilio Avezz

    stata presentata il 9 aprile presso Ca Cornera Sta-zione di sosta nel delta del Po a Porto Viro la nuova perso-nale di Duilio Avezz, presi-dente del Fotoclub Cavarzere e insigne fotografo, intitolata Nobili e dolenti Persone.

    La mostra, introdotta dal vice sindaco di Porto Viro Silvia Gennari e dallo storico del cinema Enzo Salmaso, si propone come testimonianza di una cultura polesana da non dimenti-care. La bellezza delle fotografie seduce per la sua semplicit, in quanto ogni scatto e ogni scena possiede la forza della verit e della poesia insieme: tutto fa pensare al Neorealismo italiano, a quellItalia senza speranza e piena di miseria trasformata da grandi registi come Roberto Rossellini, Luchino Visconti e Vitto-rio De Sica in qualcosa di bello, eroico e prezioso.

    Lo scrittore Francesco Permunian nella recensione scrive: a ogni mostra fotografica di Duilio Avezz, quando osservo le sue foto in bianco e nero, provo limpressione (netta e straniante) di camminare lungo un corridoio alle cui pareti siano appesi degli ex voto provenienti da un mondo lontano e ormai dissolto cio quello della civilt contadina del Polesine. Una civilt ritratta da Duilio con lo sguardo partecipe e solidale che a lui deriva forse inconsciamente dalla grande lezione del Realismo italia-no. Non ho mai notato alcuna traccia di tentazione retorica in tali fotografie che, in virt della loro naturale drammaticit, respingono qualsiasi approccio meramente decorativo e tanto-meno astrattamente letterario. La mostra rimarr aperta fino al 29 maggio ed ad ingresso libero. Info: 348 7157940. N.R.

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    Lettere 18 www.lapiazzaweb.it

    Riceviamo e pubblichiamo

    Suggerimenti al futuro sindaco di CavarzereG entile Direttore della Piazza di Cavarzere, a pochi mesi dalle elezioni amministrative per scegliere il nuovo Sindaco del Comune Le chiedo di dare voce, oltre che alle liste politiche in gioco e ai suoi componenti, an-che ad un libero cittadino votan-te che vorrebbe esprimere qual-che considerazione al riguardo. Il nostro paese sta vivendo un doloroso declino demografico, sociale, economico e culturale.

    Non sa pi cosa fare per non soccombere definitivamente.

    I l t e s s u t o e c o n o m i c o -imprenditoriale che dava lavo-ro ai cavarzerani e anche a tanti non cavarzerani quasi comple-tamente sparito.

    I giovani che si laureano la-sciano velocemente il nostro

    paese, alla ricerca di un impiego decoroso e di una realizzazione personale, portando con loro le competenze acquisite e impo-verendo sempre di pi la nostra comunit. Manca il lavoro, e pro-prio questa totale mancanza ha determinato questa situazione.

    Ed proprio per questo che chiunque si trover a guidare il nostro paese per i prossimi cin-que anni dovr mettere al primo posto dellagenda comunale la questione lavoro.

    Basta fare campagna elettorale presentando programmi lunari e ipocriti, che promettono palaz-zetti dello sport, piscine, piste ci-clabili, nuovi ponti fluviali, tele-camere dappertutto e tanto altro ancora: sono programmi che ci sono gi stati propinati ad ogni

    campagna elettorale e che non sono mai stati realizzati.

    Il tema del lavoro deve rappre-sentare la priorit assoluta, la no-stra speranza per fermare il decli-no e provare a ripartire.

    E perch le mie non siano solo parole tanto per dire qualcosa, mi permetto di suggerire qual-che idea ai futuri amministra-tori, per esempio: perch non istituire un nuovo Assessorato al Lavoro, costituito da un forte struttura di persone, che si attivi per coinvolgere le rappresentan-ze imprenditoriali dellindustria, dellartigianato, del commercio, dellagricoltura e si faccia pro-motore di proposte concrete e idee innovative e garantisca so-stegno e collaborazione per la loro realizzazione?

    Perch non trovare una strut-tura di propriet comunale (per esempio il vecchio Macello Co-munale) e destinarla a Fabbrica delle Idee e delle Nuove Attivit, creando spazi idonei e servizi di supporto, e offrendoli a costi de-cisamente economici a chiunque fosse interessato?

    Perch non creare uno sportel-lo comunale che assolva a tutte le incombenze che un imprendi-tore deve sostenere per iniziare una attivit nel nostro Comune?

    Perch non sostenere anche economicamente chi presenta e realizzi buoni progetti per creare nuove attivit nel nostro territo-rio?

    Perch non trovare forme di detassazione per chi fa impresa e crea nuovi posti di lavoro?

    Cari futuri Amministratori, aprite il nuovo cantiere di svi-luppo del paese e concentratevi solo su questo, tutto il resto verr dopo.

    Dovrete lavorare molto, questo certo, ma non conosco un al-tro modo per raggiungere un cos grande obiettivo. E per quanto riguarda il compenso economico spettante ad ogni amministrato-re, per piacere, date un grande segno al paese e riducetelo alme-no del 50% per quelli che durante il periodo in cui sono in carica continuano anche a svolgere il loro normale rapporto di lavoro, e per quelli che non svolgessero altre attivit lavorative riducetelo del 30%, cos i cittadini compren-derebbero che non per denaro che il Sindaco e la Giunta e i Con-siglieri stanno seduti a Palazzo Barbiani.

    Allora mi domando: saremo in grado di individuare ed eleggere persone di tale spessore, oneste, capaci, moderne e anche un po visionarie, desiderose solo di fare il bene della nostra comunit?

    E per ultimo, c qualcuno che vuole raccogliere questa impe-gnativa sfida e affrontarla e vin-cerla e cos passare alla storia?

    Flavio Lazzarini

    Cosa vorresti per il tuo paese? Chiedilo al candidato su www.lapiazzweb.it

    Oggi giorno siamo un po tutti uomini e donne social. Non esi-tiamo ad esprimere il nostro pensiero su Fb, dire ci che ci piace e ignorare ci che non ci interessa. Ma spesso ci limitiamo a questo: poche righe senza articolare davvero un ragionamento che aiuti anche altri ad andare oltre i like. La lettera che pubblichiamo qui sopra un buon esempio di quanto affermato: un cittadino in vista delle future amministrative guarda al suo paese e chiede ai candidati di considerare alcune cose in particolare. Lesperienza che siamo facendo con la pagina http://elezioni.lapiazzaweb.it/ ci insegna che le persone hanno voglia di esprimersi e partecipare.

    Quindi lanciamo la proposta: Dite ai candidati quali sono se-condo voi le cose pi importanti da inserire nel loro programma.

    Linvito a scriverci scontato. Siamo sempre lieti di ricevere le vostre lettere e le vostre foto.

    [email protected] - [email protected]

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    Economia e lavoro

    A Nord Est cresce il numero di imprenditori stranieriN egli anni della crisi la pre-senza di imprenditori stra-nieri in Italia aumentata. I dati riferiti al Nord Est, analizzati dal-la Fondazione Leone Moressa, confermano nel 2015 la crescita degli imprenditori stranieri ed il continuo calo degli italiani. Gli imprenditori stranieri attivi nel Nord Est hanno infatti raggiunto quasi quota 85mila, pari all8,5 per cento degli imprenditori to-tali, riportando una crescita del 12,7 per cento in cinque anni. Di-versamente si espressa la dina-mica di quelli nati in Italia: nello stesso arco di tempo (2010-2015) sono scesi del 7,6 per cento (con le cadute pi significative in Ve-neto e Friuli Venezia Giulia).

    La componente pi significa-tiva nel panorama del Nord Est quella cinese, con 9.417 im-prenditori, pari a 11,1 per cento del totale degli stranieri. Segue la Romania, con 7.379 unit (8,7per cento). Sei tra i primi dieci paesi dorigine sono europei, due sono asiatici (Cina e Bangladesh) e due africani (Marocco e Nigeria). Le prime dieci nazionalit rap-presentano quasi il 60 per cento del totale. Negli ultimi cinque anni sono cresciuti in modo si-gnificativo Cina (+39 per cento), Nigeria (+118 per cento) e Ban-gladesh (+ 45 per cento).

    Il 50 per cento degli imprendi-tori stranieri si concentra nelle costruzioni e nel commercio. Ma sono proprio le costruzioni a se-gnare lunica variazione negativa degli ultimi 5 anni 8-4 per cento),

    mentre in forte sviluppo sono i servizi alle persone (parrucchieri, estetiste) con + 42 per cento.

    In termini assoluti sono Verona e Treviso le province con pi imprenditori stranieri. In queste aree e a Venezia, il peso dellimpren-ditoria straniera arriva al 9 per cento sul to-tale degli imprenditori. Nelle altre province i numeri sono pi contenuti. Osservando la variazione 2010-2015, laumento stato par-ticolarmente significativo in alcune provin-ce, che registrano valori superiori anche alla media nazionale. E il caso di Rovigo (+26 per cento), Venezia (+25 per cento) e Padova (+23 per cento). Anche Bolzano (+ 24 per cento) segna una crescita rilevante.

    Mediamente la crescita di imprenditori stranieri 8+12,7 per cento) fa da contrappeso al calo degli italiani 8-7,6 per cento).

    Nel 2015 quasi

    un imprenditore su 10

    nato allestero.

    In forte aumento quelli

    originari dalla Cina,

    Nigeria e Bangladesh.

    Boom a Padova,

    Venezia e Rovigo. Il 50

    per cento si concentra

    nelle costruzioni ma

    stanno aumentando

    anche i parrucchieri

    Nel periodo compreso tra il 2010 e il 2015 c stato un boom del fenomeno. Mediamente sono cresciuti del 12,7 per cento a fronte del calo di quelli italiani (-7,6 per cento)

    Alternanza scuola-lavoro nel Terzo Settore

    U n nuovo percorso per far s che scuola e mondo del lavoro trovino un punto di in-contro in modo rapido ed efficace

    Il Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova ha attivato un nuovo servizio per far incontrare domanda e offerta di stage presso associazioni e cooperative della provincia di Padova e facilitare in questo modo linserimen-to dei giovani nel Terzo Settore. Sono a disposi-zione 850 posti in associazioni e coop a Padova e Provincia per gli stage.

    Con la legge 107/2015 c.d. La buona scuo-la lalternanza scuola-lavoro diventa infatti un elemento strutturale dellofferta formati-va. Gli studenti del triennio conclusivo delle scuole superiori di secondo grado saranno chiamati a svolgere tirocini (della durata di 400 ore per gli istituti tecnici e professionali e 200 ore per i licei) durante i quali sviluppa-re quelle capacit utili per costruire i propri percorsi di vita e lavoro. Nelle previsioni go-vernative, una volta a regime i destinatari del provvedimento saranno oltre un milione di ragazzi in Italia. A Padova e provincia, secon-do losservatorio scolastico-formativo pro-vinciale, nellanno 2011 gli iscritti agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado erano 33.385; si stima quindi che nei prossimi anni circa 20.000 studenti saranno impegnati in tali attivit.

    La legge affida la possibilit di accogliere i ragazzi non solo ad attivit produttive e com-merciali ma anche ad organismi pubblici e privati, anche del terzo settore, ad enti che tutelano il patrimonio artistico, culturale e ambientale e ad enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.

    Per il mondo dellassociazionismo e della cooperazione afferma il presidente del CSV Padova Giorgio Ortolani - si aprono interes-santi prospettive di incontro e accoglienza di giovani per lo stage, durante il quale non solo fargli sviluppare tutte quelle competen-ze trasversali richieste: lavoro di gruppo, pro-gettazione, comunicazione e competenze di cittadinanza, ma anche per trasmettere lim-portante bagaglio valoriale e motivazionale che sta alla base del proprio lavoro.

    ilVenetoAttualit

    A Padova un giovane su tre non lavora

    A Padova il tasso di disoccupazione tra i pi giovani si alzato al 29,3% (27,6% in Veneto: 2014), ben 17 punti sopra il livello pre - crisi, eppu-re le imprese padovane faticano a trovare 1.100 dei 61mila profili tecnici introvabili in Italia (7.300 in Veneto), stando ai dati di Confindustria. Ecco dun-que la necessit di spronare le nuove generazioni a coltivare una mentalit flessibile e intraprendente fin dalla scuola, per costruire attivamente il pro-prio percorso formativo e professionale e le azien-de a prendersi cura della risorsa giovani.

    Da questa considerazione il progetto-pilota Il mio Passaporto verso le imprese promosso da Confindustria Padova insieme allAssessorato alle Politiche giovanili del Comune di Padova e allAs-sociazione Amici dellUniversit di Padova e rivol-to agli studenti delle ultime classi di istituti tecnici e professionali, licei e universitari. Seicento passa-porti messi a disposizione di altrettanti giovani per consentirgli di entrare in 60 aziende del territorio che hanno deciso di aprire le porte, scegliendo in piena autonomia quale impresa incontrare e quando, i temi e le competenze da trattare con i tu-tor aziendali. Passaporti con i dati personali, il tim-bro delle aziende visitate, appunti e impressioni.

    La sperimentazione parte da Padova proprio

    In provincia di Venezia ci sono ancora 26mila disoccupati da sistemare. In calo soprattutto i lavoratori indipendenti

    I n provincia di Venezia i morsi crisi economica che si protrae ininterrotta dal 2008 sono ancora dolorosi a livello occupazionale. Ci sono ancora 26 mila disoccupati da sistemare. Nel 2008, dai dati forniti dallagenzia Veneto Lavoro prima dellinizio della crisi finanziaria ed economica internazionale, si era raggiunto il picco occupazionale, gli occupati erano 358 mila, mentre nel 2015 erano 346 mila. Il calo si fatto sentire nei lavoratori indipendenti che sono scesi da 73 mila a 63 mila, mentre hanno tenuto i dipendenti che sono rimasti quasi invariati rimanendo sui circa 283 mila. A salvare in parte loccupazione c stato il comparto del turismo. Sono cresciuti gli alberghi e i ristoranti che sono passati da 4502 nel 2008 ai 4641 nel 2014, mentre sono calati gli artigiani che nel 2008 erano 28 mila e nel 2014 25 mila. In generale le perdite maggiori hanno riguardato il tessile-abbigliamento, il mobilio e il vetro. Tanti i segnali specifici che luscita completa dal tunnel della crisi non ancora arrivata. Nel sandonatese Apindustria nelle scorse settimane ha certificato dal 2008 ad oggi la perdita di 370 aziende, un terzo delle complessive, per lo pi nel settore delledilizia, per un migliaio di posti di lavoro. Le compravendite di case per in tutta la provincia paiono negli ultimi mesi ripartire, non con le stesse tipologie del periodo pre-crisi. Nellarea di Porto Marghera permane il problema della riconversione del Petrolchimico tema storico mai risolto in maniera strutturale. In Riviera del Brenta e del Miranese la situazione a luci ed ombre. Si registrano delle novit positive per aziende come lAprilia che si stabilizza o Marchi Marano o Polimira che cominciano addirittura ad assumere decine di operai. Nel calzaturiero invece accanto allexploit dei marchi di lusso, c per altre realt minori la delocalizzazione della produzione. (a.a.)

    Un passaporto per battere la disoccupazione giovanile

    Attualit

    nellanno in cui lalternanza scuola-lavoro diven-ta obbligatoria (a partire dalle terze classi, almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e 200 nei licei) e vuole imprimere una svolta verso un orientamento attivo e responsabile che mostra su-bito ai ragazzi la strada per sviluppare i loro talenti e d alle aziende lopportunit di confrontarsi con le risorse di domani.

    Nicola Stievano

  • Tel. e Fax 0426 357022Cell. 393 9433694Fax 0426 505025

    [email protected] su Panificio Zampirolo

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    A Padova un giovane su tre non lavora

    A Padova il tasso di disoccupazione tra i pi giovani si alzato al 29,3% (27,6% in Veneto: 2014), ben 17 punti sopra il livello pre - crisi, eppu-re le imprese padovane faticano a trovare 1.100 dei 61mila profili tecnici introvabili in Italia (7.300 in Veneto), stando ai dati di Confindustria. Ecco dun-que la necessit di spronare le nuove generazioni a coltivare una mentalit flessibile e intraprendente fin dalla scuola, per costruire attivamente il pro-prio percorso formativo e professionale e le azien-de a prendersi cura della risorsa giovani.

    Da questa considerazione il progetto-pilota Il mio Passaporto verso le imprese promosso da Confindustria Padova insieme allAssessorato alle Politiche giovanili del Comune di Padova e allAs-sociazione Amici dellUniversit di Padova e rivol-to agli studenti delle ultime classi di istituti tecnici e professionali, licei e universitari. Seicento passa-porti messi a disposizione di altrettanti giovani per consentirgli di entrare in 60 aziende del territorio che hanno deciso di aprire le porte, scegliendo in piena autonomia quale impresa incontrare e quando, i temi e le competenze da trattare con i tu-tor aziendali. Passaporti con i dati personali, il tim-bro delle aziende visitate, appunti e impressioni.

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    In provincia di Venezia ci sono ancora 26mila disoccupati da sistemare. In calo soprattutto i lavoratori indipendenti

    I n provincia di Venezia i morsi crisi economica che si protrae ininterrotta dal 2008 sono ancora dolorosi a livello occupazionale. Ci sono ancora 26 mila disoccupati da sistemare. Nel 2008, dai dati forniti dallagenzia Veneto Lavoro prima dellinizio della crisi finanziaria ed economica internazionale, si era raggiunto il picco occupazionale, gli occupati erano 358 mila, mentre nel 2015 erano 346 mila. Il calo si fatto sentire nei lavoratori indipendenti che sono scesi da 73 mila a 63 mila, mentre hanno tenuto i dipendenti che sono rimasti quasi invariati rimanendo sui circa 283 mila. A salvare in parte loccupazione c stato il comparto del turismo. Sono cresciuti gli alberghi e i ristoranti che sono passati da 4502 nel 2008 ai 4641 nel 2014, mentre sono calati gli artigiani che nel 2008 erano 28 mila e nel 2014 25 mila. In generale le perdite maggiori hanno riguardato il tessile-abbigliamento, il mobilio e il vetro. Tanti i segnali specifici che luscita completa dal tunnel della crisi non ancora arrivata. Nel sandonatese Apindustria nelle scorse settimane ha certificato dal 2008 ad oggi la perdita di 370 aziende, un terzo delle complessive, per lo pi nel settore delledilizia, per un migliaio di posti di lavoro. Le compravendite di case per in tutta la provincia paiono negli ultimi mesi ripartire, non con le stesse tipologie del periodo pre-crisi. Nellarea di Porto Marghera permane il problema della riconversione del Petrolchimico tema storico mai risolto in maniera strutturale. In Riviera del Brenta e del Miranese la situazione a luci ed ombre. Si registrano delle novit positive per aziende come lAprilia che si stabilizza o Marchi Marano o Polimira che cominciano addirittura ad assumere decine di operai. Nel calzaturiero invece accanto allexploit dei marchi di lusso, c per altre realt minori la delocalizzazione della produzione. (a.a.)

    Un passaporto per battere la disoccupazione giovanile

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    . 22 www.lapiazzaweb.it

    Il Veneto vara la nuova legge anti moschee

    C on 30 voti a favore, 8 con-trari e 1 astenuto sono state approvate dal consiglio regionale del Veneto le modifiche alla legge regionale 11 del 2004 Norme per il governo del territorio e in mate-ria di paesaggio. Cos potr non dire niente, ma stiamo parlando di quella che passata alla cronaca come legge anti moschee: un te-sto che modifica le norme per lin-sediamento sul territorio di edifici e strutture destinate a servizi e atti-vit culturali di carattere religioso.

    Per lassessore regionale al territorio, cultura e sicurezza del-la Regione Cristiano Corazzari si tratta solo di un intervento cor-rettivo per armonizzare la libert

    di culto con il vivere civile e per disciplinare la realizzazione delle strutture religiose e degli edifici a esse connessi, affidando un ruolo importante ai sindaci. Corazzari non nega, per, che tra i diversi obiettivi c anche quello di porre rimedio a un fenomeno che ave-va assunto caratteri preoccupanti come quello dei luoghi di preghie-ra scelti da comunit islamiche, sorti in modo disordinato e soprat-tutto irrispettoso delle regole edili-zie e urbanistiche.

    Abbiamo previsto uno stru-mento urbanistico che permetter agli amministratori locali di avere norme certe e chiare sullinsedia-mento di edifici e locali destina-

    ti a servizi religiosi sottolinea il relatore della legge, Alessandro Montagnoli, consigliere della Lega Nord e relatore in aula del progetto di legge. La mancanza di regole aggiunge - ha favorito il nascere di strutture abusive prive di qualsiasi tipo di permesso.

    Le critiche dallopposizione non si sono certo fatte attende-re: Non ci si pu dire orgogliosi di una Regione che approva una norma che dimostra una palese discriminazione religiosa attacca la consigliera regionale Cristina Guarda (Lista Moretti), che sot-tolinea: Una legge urbanistica speciale che pone vincoli anche a luoghi di servizio alla Comunit ci

    dice quanto essa sia politica, fat-ta per rialimentare lodio di tante campagne elettorali leghiste sul territorio cui abbiamo assistito in questi anni, invece che per affron-tare con seriet i temi dellintegra-zione, del controllo e della sicurez-za.

    Altre novit introdotte dalla legge per la realizzazione di nuo-vi edifici religiosi sono la richiesta delluso della lingua italiana. Spie-gatelo al mondo ebraico o cristia-no ortodosso, visto che recitano le preghiere e i canti nelle lingue tradizionali liturgiche. Dura an-che la consigliera regionale Pa-trizia Bartelle (M5S): Si tratta di fumo gettato in faccia ai cittadini veneti, dato che la legge regionale anti-moschee una legge gi nata incostituzionale.

    Non capisco se si tratti di in-competenza, ignoranza, malafede, o di un diabolico miscuglio di tutte queste cose assieme. Non sar in-fatti possibile da parte della Regio-ne e dei Comuni applicare legitti-mamente e lecitamente una legge che nasce concretamente inappli-cabile, perch esposta al rischio di ricorso alla Corte costituzionale ogni qual si volesse discriminare la libert religiosa, sancito in genera-le dallart. 3 della Costituzione.

    Giorgia Gay

    Non limitare ma potenziare la libert religiosa

    Rilevo con rammarico che le modifiche pro-poste presentano ancora elementi di perplessit e preoccupazione per lesercizio del diritto, ga-rantito dalla Costituzione, di libert religiosa per il nostro territorio. Tale osservazione vale, ovviamente, non solo per i cattolici ma anche per le altre comunit religiose. Cos il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia boccia la legge cosiddetta anti moschee approvata dal consiglio regionale, in un intervento pubblicato sul giornale diocesano Gente Veneta. Per intenderci, sembra che la costruzione di un nuovo edificio o di at-trezzature per il culto o servizi religiosi - nel nostro caso una chie-sa, una parrocchia - sia di fatto equiparata alla costruzione e col-locazione di un nuovo centro di servizi. Una chiesa, un patronato, le aule del catechismo ecc. non possono rispondere alla logica che presiede allinsediamento di un centro commerciale, un distributore di carburante, una palestra o un centro benessere. Se i nostri geni-tori e nonni si fossero mossi secondo la legge che si vuol ora proporre - incalza -, non solo non avremmo oggi gli splendidi tesori artistici e architettonici che rendono noti in tutto il mondo i nostri centri storici ma, ancor pi, non potremmo godere della benefica e capil-lare presenza di parrocchie, patronati, centri dascolto, strutture caritative e di solidariet che rappresentano unautentica ricchezza per il nostro tessuto sociale, sia nelle citt sia nei paesi. La libert religiosa - conclude - deve oggi pi che mai essere potenziata. Non restringiamone i confini! Lesercizio, anche pubblico, della fede va-lore civile ed ecclesiale, che permette a tutti di esprimersi rispettan-do le altrui convinzioni. Mi auguro che ci sia ancora tempo, modo e soprattutto la sincera volont di tutti per riflettere, con serenit e spirito costruttivo, su un tema cos delicato e prima di legiferare su aspetti vitali per tutti i Veneti e non solo per le comunit religiose.

    Per le opposizioni

    la legge

    incostituzionale

    perch ostacola

    la libert

    religiosa

    La norma modifica

    le regole per aprire

    nuovi luoghi di culto islamico

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    . 23 www.lapiazzaweb.it

    Anni 70, il giovane Leone Donazzan, di-plomato perito elettrotecnico si occupa di impianti elettrici, un cliente non pu pagarlo e chiede di potergli dare in cambio dei moto-ri. Ecco che con un semplice baratto avviene lilluminazione, ed il caso di dirlo, si met-te in azione il motore. E che potenza! Inizia cos nel 1971 lavventura della prima azienda dellattuale gruppo Orange, la Eme situata ad Arsi nel bellunese. Lesperienza che il fon-datore acquisisce man mano nel settore dei mega impianti industriali, lo convince a con-vogliare le sue energie verso la progettazione e produzione di motori asincroni monofa-

    Una storia affascinante quella di Orange1 che nasce da un caso del destino e dallabilit del suo fondatore

    A fianco il presidente Armando Donazzan

    se e trifase. Con impegno, abilit e intuito imprenditoriale il business cresce e si apre anche verso i mercati dellEst, in particola-re verso lex Unione Sovietica. La caduta del Muro di Berlino e il crollo dellex Unione So-vietica, alla fine degli anni ottanta, costrin-gono Leone Donazzan a rivedere gli obietti-vi aziendali e accogliere nuove sfide. Senza timore, e con quel coraggio e quella deter-minazione dei veri pioneri dellindustria, cambia la strategia di marketing e quella tecnico-produttiva con lobiettivo di creare nuovi prodotti. Ed ancora una conferma. Nel frattempo la seconda generazione si fa avanti, i figli di Leone crescono e vengono seguiti attentamente in un percorso di cre-scita allinterno dellazienda. A continuare la strada del padre il figlio Armando Do-nazzan, attuale Presidente della Holding. Da matador dellindustria pare aver ereditato dal padre lintuito imprenditoriale, le capa-cit di leadership e una devozione al lavoro

    Economia

    Orange1 Holding e la famiglia Donazzan

    Quando il cambio generazionale conta ancor pi del successo

    senza precedenti. Con creativit e decisione affronta sfide ancora pi grandi acquisendo ulteriori aziende in Italia e allestero. Amplia la gamma di prodotti e servizi, puntando alla leadership europea nel settore. Oggi il ca-pitano di una Holding, Orange1 appunto, con un fatturato annuo di ben 150 milioni di euro, 9 stabilimenti produttivi che danno la-voro a oltre 1000 persone in 3 paesi europei. Lultima acquisizione riguarda un azienda veneta produttrice di componenti in allu-mino pressofuso per il settore automotive, la Metalpres che beneficia subito dello sfor-zo dinnovazione tipico del Donazzan che non transige sul livello di qualit della pro-duzione, investendo oltre che nellacquisto dellazienda ben 40 milioni di euro per lam-modernamento delle attrezzature in essere e nellacquisto di una nuova pressa da 1600 tonnellate. E limprenditore colpisce ancora il bersaglio: lazienda passa nel 2015 ad un fatturato di 40 milioni di euro con un incre-

    mento del 25% rispetto allanno precedente. Il giovane Presidente crea cos una forte filo-sofia aziendale, basata su core values che lui stesso e che i suoi collaboratori incarnano: Anima, cuore, cervello per dare sempre il massimo per i nostri clienti e per noi stessi. Il nostro motto Cavalcare il Tempo per vin-cere la sfida pi appassionante: anticipare le esigenze dei Clienti. Questa la Mission del Gruppo che, attraverso le sue sfide quotidia-ne, cerca giuste soluzioni per i propri clien-ti attraverso lanalisi, lazione e la verifica. Orange1 si definisce soprattutto come Pro-duttore di Soluzioni. Il 2016 riserver anco-ra grandi sorprese, tra queste la neo-fondata divisione Racing: con lOrange1TeamLaza-rus, a bordo di Lamborghini, si parteciper al Super Trofeo Lamborghinie al GT3 Open 2016, esemplificando nella velocit e nellau-dacia il sentimento che anima il gruppo inte-ro e le persone che con entusiasmo affianca-no limprenditore: We are Passion!.

  • . 25 www.lapiazzaweb.it Politica

    I l presidente della Regione Veneto Luca Zaia (Lega Nord) non punta alla costituzione di una macroregione del Triveneto, con Friuli e Trentino Alto Adige, come auspicato da sindaci tosiani, di centrodestra e del Pd, ma punta invece sulla pos-sibilit che il Veneto acquisisca maggiore autono-mia allinterno anche delle potenzialit espresse dalla stessa Costituzione. Per questo Zaia ha spedi-to nelle scorse settimane una lettera ai parlamen-tari e alle forze politiche, in cui chiede un segnale forte di civilt, di responsabilit ma soprattutto di rispetto della volont dei nostri cittadini, alle parti sociali, alle forze produttive e alle organizzazio-ni sindacali. Propone di unirsi nellimpegno di

    far rinascere il Veneto e dargli prospettive solide e durature: tutto nel segno dellautonomia, intesa come terreno comune in cui riuscire a far prevalere linteresse esclusivo dei veneti. Lappello il gover-natore Luca Zaia lo rivolge a tutti coloro i quali rappresentano un interesse collettivo nel Veneto. Con la lettera inviata, Zaia illustra il senso delli-niziativa, che in particolar modo volta ad aprire il negoziato per definire il quesito del referendum consultivo, e gli ambiti di maggiore autonomia da riconoscere alla Regione Veneto rispetto alle altre regioni a statuto ordinario. Questo ai sensi della legge regionale 15/2014 e del terzo comma dellarti-colo 116 della Costituzione Italiana. A.A.

    Nuove realt amministrative Il convegno Un solo Triveneto per lo sviluppo di tutti

    Macroregione fra Veneto, Friuli, Trentino Alto Adige, sindaci entusiasti L a possibilit di costruire una macroregione fra Friuli, Ve-neto e Trentino Alto Adige appare come unopportunit da cogliere per dare pi peso politico ai citta-dini. Questo quanto emerso nel-le scorse settimane a Stra in villa Pisani, ad un convegno dal titolo preciso Un solo Triveneto per lo sviluppo di tutti. Secondo il Co-mitato promotore, il lavoro comin-cia adesso. Per lavvocato Ivone Cacciavillani spetta ai Comuni decidere, se moltiplicare le singole potenzialit dei territori. Abbiamo lobbligo di provarci. I sindaci democratici, tosiani e del centro-destra erano presenti. Mancava la Lega Nord. Fra i pi entusiasti il sindaco di Vicenza, Achille Variati e quello di Verona, Flavio Tosi. Fra gli altri sindaci presenti cerano quel-li di Belluno, Rovigo, Bassano, San Don di Piave e Chioggia. Mancava

    Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia. I sindaci hanno sottolineato il fatto che non devono essere i governato-ri delle regioni interessate, a porta-re avanti il processo per costruire la macroregione, ma i primi cittadini. Siete un raggio di sole in un mon-do avvolto di nebbia tra demagogia e populismo - ha detto il sindaco di Vicenza Variati ai presenti in villa Pisani a Stra - questa una risposta concreta a certe proposte di refe-

    Zaia punta ad un negoziato per definire il quesito del referendum consultivo, per dare pi autonomia al Veneto

    Apertura dal sottosegretario

    Zanetti: per il futuro: o 20 regioni con

    funzioni amministrative, o macroregioni con

    autonomia legislativa pi ampia

    rendum inattuabili. Variati du-rante lintervento ha sottolineato il fatto che lidea di indipendenza o autonomismo spinto, fin qui va-gheggiate non portano da nessuna parte. Il percorso per arrivare alla realizzazione di una macroregio-ne fattibile - ha detto - previsto dalla Costituzione. un percorso complesso e pieno di insidie, ma lunico percorribile. Limportane non cadere nella tentazione di met-terci etichette di partito: sarebbe la fine. Dobbiamo essere noi sindaci a portare avanti questa battaglia per la nostra gente. Sulla stessa linea il sindaco di Verona Flavio Tosi: La Macroregione del Nordest lunico modo concreto per ottene-re maggiore autonomia - ha detto. Il percorso non sar semplice, ma lunico possibile. Con il Friuli e il Trentino Alto Adige va fatto un discorso alla pari. Sappiamo che queste regioni sono gelose delle loro autonomie, e quanto difficile sia trattare con loro. I nostri citta-dini hanno il diritto di avere lauto-nomia come queste regioni. Cera anche il Governo al convegno con la presenza qualificata di due sot-tosegretari, Enrico Zanetti sotto-segretario allEconomia e Barbara Degani sottosegretario allAmbien-te. arrivata unapertura di credito alla proposta della macroregione: Si tratta - ha dichiarato Zanetti - di un percorso che va approfondito e valutato con attenzione. Per il futu-ro possono esserci due scenari: 20 regioni con funzioni amministrati-ve o macroregioni con poteri auto-nomia legislativa pi ampi. Credo che dopo il referendum sulle mo-difiche costituzionali che si terr in autunno, si potr ragionare con calma anche su queste possibilit. Alessandro Abbadir

    >[email protected]

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    . 26 www.lapiazzaweb.itPolitica

    Auto elettriche, il Veneto comincia dalle retiL elettrica nel nostro Paese fatica molto a prendere piede, lo scorso anno ne sono state consegnate lo 0,1% nonostante il dato Europeo segni un raddoppio delle vendite nel 2015

    L auto elettrica una realt e i volumi di vendita comin-ciano a farsi interessanti. La si-tuazione molto diversa tra una Nazione e laltra ma, nonostante la quota media sia molto bassa in generale, spiccano su altri i dati di alcuni Paesi che hanno soste-nuto questo passaggio epocale: la Norvegia con un sorprendente 22.38% e i Paesi Bassi con il 9.67%. Prima in classifica lOlanda con 43.282 immatricolazione, quasi il 10% del totatale, ma va detto che, in questo caso, per la maggior parte si tratta di modelli plug-in mentre per Norvegia e Paesi Bassi si tratta di elettrica pura. E mentre le vendite di elettriche sorprende anche in Francia, Inghilterra e Germania, in italia rappresenta appena lo 0,1% delle consegne segno che qualcosa non va. Le ragioni di questo salto in avan-ti di alcuni piuttosto che di altri sono semplici: molte agevolazio-

    ni allacquisto e infrastrutture. Cos se uno dei principali impe-dimenti allincremento di utilizzo delle auto elettriche la limitata presenza di punti di ricarica nel territorio, il Veneto potr presto migliorare la propria situazione, favorendo una diffusione pi ca-pillare di stazioni nelle quali fare il pieno di chilowatt. Una delibera approvata dalla Giunta regiona-le prevede lutilizzo di 2.050.025 euro del Ministero delle Infra-strutture e dei Trasporti (MIT) de-stinati allimplementazione delle reti di ricarica. Per individuare i soggetti che potranno usufruire di tali risorse spiega lassessore ai trasporti abbiamo approva-to un avviso pubblico che sar pubblicato nel B.U.R. n. 30 del 1 aprile 2016, disponibile anche nel sito www.regione.veneto.it. Per la predisposizione della domanda c tempo fino al 16 maggio 2016. Possono beneficiarne i Comuni, i

    titolari di pompe di carburante, i centri commerciali o i parcheggi che consentono lutilizzo pub-blico degli impianti, i privati che intendono realizzare impianti di alimentazione domestica. Ogni soggetto dovr impegnarsi al cofi-nanziamento delle opere o attra-verso accordi di programma con il MIT o mediante la presentazione di garanzie fideiussorie. I fondi sono vincolati per il 60 per cento alle aree metropolitane e per il 40

    per cento al resto del territorio. In questo caso si ritenuto di indivi-duare come area metropolitana laggregato del Veneto centrale composto da Venezia, Padova e Treviso, sia in ragione del tasso di inquinamento, sia delle relazio-ni casa-lavoro.Abbiamo messo dei limiti di spesa per consenti-re al maggior numero possibile di soggetti di accedere al bando conclude lassessore ai traspor-ti . Inoltre, i criteri di selezione

    rispondono alle linee guida re-gionali sulla mobilit elettrica, in fase di definizione, al fine di limi-tare investimenti poi inutilizzati e scongiurare la vandalizzazione delle opere. Valutiamo che con un contributo di poco superiore ai due milioni sono attivabili in-vestimenti per circa 4-5 milioni complessivi ed ipotizzabile il so-stegno a circa 500 interventi.

    Maria Pavan

    Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti Elisa De Berti

    Ambiente

    Festival show dellAgricoltura

    Quando la terra accoglie cultura e storia, la bellezza diven-ta un evento tutto da sperimentare.

    Loccasione giusta Il Festival Show dellAgricoltura, in programma dal 6 all8 maggio negli spazi dellippodromo Le Padovanelle. Si tratta di un vero e proprio festival in stile an-glosassone interamente dedicato allagricoltura in tutti i suoi molteplici aspetti. Una kermesse che esce dagli schemi tradi-zionali di fiera e vuole essere un momento di festa e di con-divisione per tutti gli amanti degli animali, del viver sano, della vita allaria aperta nella consapevolezza di un sempre maggior recupero di tradizioni legate al mondo agricolo.

    E cos ci saranno gare di bellezza con bovini, ovicaprini e cavalli; sheepdog, ovvero la conduzione di pecore con il cane; gare di salto ad ostacoli di cavalli, gincane con cavalli a sella e attaccati a carrozza, pony games e battessimo della sella; rally obedience e agility dog; spettacolo a cavallo e ricerca esplosivo da parte di cani, evento curato dallEsercito Italia-no.

    Una rassegna morfologica di cavalli Norici e una gara con cavalli di traino del tronco. La rassegna del miglior toro, manza da latte e vacca da carne e il salto ad ostacoli di caval-li a cura di FISE, la federazione italiana sport equestri.

    Nelle serate del fine settimana grande festa country per tutti gli appassionati del ballo country e delle musiche folk.

    Il Festival Show dellagricoltura sar aperto nelle tre gior-nate dalle ore 10:00 alle 22:00, lingresso a pagamento: 8 lintero, 6 il ridotto scaricabile dal sito mentre per i minori di 12 anni lingresso gratuito. www.festivalshowagricoltura.it

    La mostra Dal 7 aprile al 7 agosto alla Casa dei Tre Oci

    Helmut Newton seduce Venezia

    F urono la Maya desnuda e la Maya vestida di Goya, opere darte conservate al Prado di Ma-drid, a ispirare Newton quando decise di introdurre per la prima volta il nudo e lerotismo nella fo-tografia di moda. Una rivoluzione che si consuma negli anni 70 e che incorona il fotografo nellolimpo dei grandi. La provocazione che lanci al mondo con lintrodu-zione di una nudit radicale nella fotografia di moda fu seguita da molti altri fotografi e registi e ri-marr simbolo della sua personale produzione artistica. La rassegna veneziana raccoglie le immagini di White Women, Sleepless Nights eBig Nudes, i primi tre libri di Newton pubblicati alla fine degli anni 70, volumi oggi considerati leggendari e gli unici curati dallo stesso Newton. Nel selezionare le fotografie, Newton mette in se-

    quenza, luno accanto allaltro, gli scatti compiuti per committenza con quelli realizzati liberamente per se stesso, costruendo una nar-razione in cui la ricerca dello stile, la scoperta del gesto elegante sot-tendono lesistenza di una realt ulteriore, di una vicenda che sta allo spettatore interpretare. I primi nudi confluiscono nel libro White Women, pubblicato nel 1976, in cui Newton sceglie 81 immagini (42 a colori e 39 in bianco e nero) . Nel volume successivo, invece, Sleepless Nights, pubblicato nel 1978, Newton si avvia a una visio-ne che trasforma le immagini da foto di moda a ritratti, e da ritrat-ti a reportage quasi da scena del crimine. un volume a carattere pi retrospettivo che raccoglie 69 fotografie (31 a colori e 38 in bian-co e nero) realizzate per diver-si magazine (Vogue, tra tutti) ed

    quello che definisce il suo stile rendendolo unicona della fashion photography. I soggetti vengono colti sistematicamente fuori dal-lo studio, spesso in atteggiamenti provocanti, a suggerire un uso del-la fotografia di moda come puro pretesto per realizzare qualcosa di totalmente differente e molto personale. Con i volume Big Nu-des, del 1981, Newton raggiunge il ruolo di protagonista nella sto-ria dellimmagine del secondo

    Novecento. I 39 scatti in bianco e nero di Big Nudes inaugurano una nuova dimensione della fotografia umana: quella delle gigantografie che, da questo momento, entrano nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo. Nellautobiografia dellar-tista pubblicata nel 2004, Newton spiega come i nudi a figura intera ripresi in studio con la macchina fotografica di medio formato, da cui ha prodotto le stampe a gran-dezza naturale di Big Nudes, gli

    fossero stati ispirati dai manifesti diffusi dalla polizia tedesca per ri-cercare gli appartenenti al gruppo terroristico della RAF (Rote Armee Fraktion). La mostra, visitabile sino al 7 agosto, dunque locca-sione per godere da vicino dello-pera di un grandissimo fotografo e del suo genio artistico che ha sa-puto andare oltre i canoni classici e ha riscritto la storia della fotogra-fia internazionale.

    Maria Pavan

    Per la prima volta nella citt dei Dogi, oltre 200 immagini di uno dei fotografi pi importanti e celebrati del Novecento

    Io sono il NordestLa voce delle scrittrici racconta il territorio e le sue donne.

    Tutte donne le autrici dei rac-conti presenti nel libro Io sono il Nordest-Voci di scrittrici per rac-contare un territorio, a cura di Francesca Visentin e edito da Apo-geo. Le autrici sono venete, tren-tine e friulane e narrano piccoli e grandi drammi che costellano lesistenza, ambientati perlo pi

    nel Triveneto, che sintrecciano, a volte, con la storia. Come nel caso di Antonia Arslan, nata a Pado-va, che rievoca il genocidio degli Armeni e lo strazio delle madri in-capaci di proteggere i propri figli: Essi semplicemente non capiva-no e subivano a occhi spalancati il peggiore dei destini, la privazione improvvisa (e senza possibilit di ricupero) di quel mondo dorato dellinfanzia che si era chiuso alle loro spalle come un cancello inva-licabile, grondante del sangue dei loro cari che non avevano potuto difenderli. Un senso di colpa anche quello che paralizza e at-

    tanaglia Monica, una madre in carriera, che nel testo di Michaela K.Belisario, fatica a conciliare vita privata e professionale: Si rende conto di non aver mai accompa-gnato il figlio a scuola negli ulti-mi mesi neppure una volta, n si ricorda di aver mai conosciuto le altre mamme per essere pun-tuale in ufficio ha dovuto mettere da parte il suo ruolo di madre.

    La vita frenetica di Monica fa da contrappasso a quella semplice e tranquilla di Antonietta la do-mestica, tratteggiata da Francesca Diano, affetta da una fame an-tica. La sua fame veniva da una vita di stenti, di miseria, di denu-trizione che aveva tormentato i suoi genitori. Non si rassegnano invece le Zigherane, le operaie del-la manifattura tabacchi di Sacco (Tn), la cui vicenda ricordata da Isabella Bossi Fedrigotti, che ri-vendicano con forza le loro neces-sit o ottengono, nel 1923, il primo asilo nido aziendale in Italia. Da contadine timide, isolate nei masi di campagna, che a mala pena osavano esprimersi, che come unici luoghi dincontro avevano la chiesa della messa domenicale e la fontana per prendere lacqua e fare il bucato, divennero passo dopo passo persone consce dei loro bisogni e, con il tempo, anche dei loro diritti. Un libro da legge-re tutto dun fiato.

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  • Cultura 29 www.lapiazzaweb.it Cultura

    Venezia Il progetto

    App Museo Orientale per i visitatori pi piccoli

    U napplicazione per aiutare i pi piccoli a familiarizzare con il Museo dArte Orientale di Venezia attraverso il gioco e con gli strumenti per loro pi attra-enti: il cellulare e il tablet, a di-sposizione anche al Museo.

    App Museo Orientale: guarda, tocca, scopri! infatti dedicato ai bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni e alle loro famiglie, e com-prende una app, un sito e diversi materiali tattili e ludici.

    Partner di questo progetto sono Lettura Agevolata Onlus, il Dipartimento di studi linguistici

    e culturali comparati, Universit Ca Foscari Venezia e il Diparti-mento di Studi sullAsia e lAfrica mediterranea, Universit Ca Fo-scari Venezia.

    Il sito > orientalevenezia.it < permette una visita virtuale at-traverso le sale del Museo e nel deposito, accompagnati da una simpatica scimmietta, e insieme si scoprono oggetti misteriosi e non, si gioca, ci si cimenta con il giapponese.

    Inoltre, si guardano brevi fil-mati, si ascoltano fiabe e unau-dioguida che accompagna i bam-

    bini alla scoperta dei tesori del Museo.

    Non mancano neppure i ma-teriali didattici per non vedenti e ipovedenti!

    Cinque libretti tattili scarica-bili e una guida per il loro utiliz-zo sono disponibili sia sul sito, sia in Museo, dove visitatori e insegnanti potranno richiederli

    per giocare e imparare. Un ad-detto museale sar disposizione su appuntamento per una visita guidata speciale con lutilizzo di questi materiali.

    Lapp scaricabile da Google Play Store, disponibile in tre lin-gue: italiano, inglese, francese. La fiaba inoltre raccontata an-che in Lingua dei Segni Italiana.

    Una simpatica sciemmietta far da guida alla visita virtuale del Museo

    Unapplicazione per aiutare i bambini a familiarizzare col Museo attraverso i giochi e utilizzando il tablet o il cellulare. Sul sito la visita virtuale

    Sono dedicati al costume e al lavoro femminile e alla storia della marineria

    Nuovi spazi espositivi al Museo di Chioggia

    I l Museo civico della Laguna sud di Chioggia si arricchisce di due nuove aree espositive, una piccola sezione, dedicata al lavoro e ai costumi femminili del primo Novecento e uno spazio pi esteso dedicato alla storia della marineria.

    La nuova collezione oggi annovera alcuni lavori a filet, carta-modelli originali, costumi tipici ed una macchina rimagliatrice, utilizzata per il rammendo delle calze in seta, uno dei mestieri femminili diffusi nel 900. Accedendo alla sezione dedicata alla marineria, oltre a modellini in scala di imbarcazioni tipiche come la Marciliana, i visitatori potranno trovare esposta una cassetta di primo intervento risalente al 1853, impiegata per soccorrere gli asfittici e i sommersi secondo lars medica del tempo. La nuova sezione dedicata al costume e al filet si sta svi-luppando in parallelo alla proposta trasversale, presentata dal Comune di Bolsena e fatta propria allAmministrazione comu-nale di Chioggia e da molti comuni in tutta Italia, di presentare la candidatura per il riconoscimento del merletto italiano come patrimonio immateriale dellumanit. In ogni regione dItalia infatti le pratiche artigianali del ricamo sono differenziate e rap-presentano tuttora una ricchezza da preservare e riscoprire come veicolo espressivo di cultura, usanze, storia e tradizioni.

    Da sinistra Tobia Don e Stefano Cagol

    Arte, letteratura, storia e video. Tutto questo in programma sul ponte del 25 aprile.

    Per la citt etrusca, infatti, il mese si preannuncia ricco di sti-moli culturali grazie a un inte-ressante e coinvolgente progetto della Pro Loco di Adria, curato e diretto da Tobia Don e Stefano Cagol. Liniziativa, denominata Una visione oltre, ruota attorno alla figura di Luigi Groto, scritto-

    re adriese del 500, sensibile inter-prete di un territorio che riusc a leggere in profondit, anche sen-za lausilio della vista irrimedia-bilmente persa in tenera et.

    Il progetto, sostenuto dalla Fon-dazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nellambito del bando Culturalmente 2015, trae spunto dalletimologia del termi-ne coesione, ovvero connessione, coerenza. Sar Stefano Cagol,

    artista di fama internazionale, a coordinare un gruppo di 15 ar-tisti under 35 e a realizzare una serie di performance dalla forte valenza simbolica, che coinvol-geranno anche i cittadini. Que-sti eventi che avranno luogo nel mese di maggio, saranno prece-duti da tre workshop ospitati nei locali attrezzati della Fondazione Bocchi il 23, 24 e 25 aprile. Tre le conferenze in programma negli stessi giorni, presso i locali della mansarda del Comune, rispet-tivamente tenute dal professor Antonio Lodo, dalla dottoressa Sandra Bedetti e da Alberto Felice De Toni, Rettore dellUniversit di Udine.

    Per la citt liniziativa sar oc-casione di riflessione e porter alla creazione di numerosi video sulla citt, a partire dalle sug-gestioni suscitate dalla figura di Groto e che saranno diffusi nel web. Dalla coesione tra istituzioni e associazioni locali scaturiranno tre spettacoli pubblici, destinati ad essere condivisi attraverso i so-cial media e ad essere fruiti da un vasto pubblico. Non stata tra-scurata la necessit di trasmettere alle nuove generazioni unaccu-rata conoscenza di Groto: tra i giovani artisti ci sar infatti chi si occuper di riportare alla luce la figura dellillustre scrittore adrie-se attraverso i fumetti.

    Pro Loco Adria

    Una visione oltre

  • Addio Arnaldo, con te se va un pezzo della nostra storiaCrivellari stato un uomo dalla vita energica ed avventurosa: talento e padre del rally, panificatore eccellente e ospite cortese.

    Si spento lo scorso 2 aprile allospe-dale di Adria, allet di 83 anni, Arnaldo Cavallari, il padre della Ciabatta, dello Zoccoletto, della Pagnocca polesana e del Pane Pulito italiano. Ma anche pilota e campione di rally, talent scout e presiden-te dellAdriese calcio negli anni 90. Era ricoverato da una decina di giorni in se-guito a una caduta accidentale nella sua abitazione. Le esequie sono state celebrate il 6 aprile in Cattedrale, mentre la camera ardente stata allestita in sala Cordella.

    Era un uomo molto conosciuto e sti-

    mato in tutto il Polesine, e non solo, che aveva fatto il pane in 56 Paesi del Mondo, dallAsia allAfrica allAmerica negli ultimi ventanni, come aveva dichiarato lo scor-so gennaio nel corso di unintervista che ci aveva rilasciato. Ogni mercoled pomerig-gio le porte del laboratorio di via Ca Cima erano aperte a chiunque volesse gustarsi gratuitamente il pane appena sfornato, consumato con affettati vari: Non doveva avanzare nulla aveva spiegato nessuno poteva uscire dai Molini se non dopo aver mangiato quello che io e i miei collaborato-ri avevamo preparato.

    Arnaldo Cavallari era nato il 13 luglio del 1932 a Fiesso Umbertiano, ma si era trasfe-rito nel capoluogo etrusco allet di sei anni. Laureato in Economia e Commercio a Bolo-gna, proprio sui banchi dellateneo emilia-no aveva conosciuto la moglie Bianca, da cui per era da tempo separato. Lattivit di panificatore, tuttavia, lo aveva portato a girare il mondo, soprattutto il Sud America: da quelle trasferte erano nati nove figli da cinque donne diverse.

    La passione giovanile di Arnaldo stata senza dubbio il rally: una carriera di tutto rispetto alla guida di Lancia, Abarth e per-sino Porsche, chiusasi a met degli anni 70 con varie partecipazioni alle corse africane. Suo copilota e allievo era stato il cavarze-rano Sandro Munari, futuro campione del mondo. Ma anche il sindaco di Adria, Mas-simo Barbujani, stato contagiato dallen-tusiasmo di Arnaldo per i motori, tanto da dichiarare, il giorno della scomparsa del panificatore, che sempre stato il mio punto di riferimento. Mi aveva aperto le porte della sua casa, ero solo un ragazzo allepoca, ma poi sono diventato anchio un pilota. Lultimo trofeo Cavallari lo ave-

    va sollevato solo qualche mese fa, lo scorso settembre, quando lufficio brevetti della Camera di Commercio di Rovigo gli aveva consegnato lattestato di registrazione per marchio dimpresa per il Pane Pulito Ita-liano.

    Occorre fare letteralmente pulizia in campo alimentare, a partire dal pane, sim-bolo incontrastato del cibo aveva spiegato -. Il Pane Pulito Italiano contiene solo fa-rine, va impastato rigorosamente il giorno precedente alla vendita e posso garantire che cos naturale da contenere solo l1% di glutine. Le famiglie non butteranno pi via il pane del giorno prima e in questo modo risparmieranno molti soldi. (el.da.)

    Il saluto

  • Addio Arnaldo, con te se va un pezzo della nostra storiaCrivellari stato un uomo dalla vita energica ed avventurosa: talento e padre del rally, panificatore eccellente e ospite cortese.

    Si spento lo scorso 2 aprile allospe-dale di Adria, allet di 83 anni, Arnaldo Cavallari, il padre della Ciabatta, dello Zoccoletto, della Pagnocca polesana e del Pane Pulito italiano. Ma anche pilota e campione di rally, talent scout e presiden-te dellAdriese calcio negli anni 90. Era ricoverato da una decina di giorni in se-guito a una caduta accidentale nella sua abitazione. Le esequie sono state celebrate il 6 aprile in Cattedrale, mentre la camera ardente stata allestita in sala Cordella.

    Era un uomo molto conosciuto e sti-

    mato in tutto il Polesine, e non solo, che aveva fatto il pane in 56 Paesi del Mondo, dallAsia allAfrica allAmerica negli ultimi ventanni, come aveva dichiarato lo scor-so gennaio nel corso di unintervista che ci aveva rilasciato. Ogni mercoled pomerig-gio le porte del laboratorio di via Ca Cima erano aperte a chiunque volesse gustarsi gratuitamente il pane appena sfornato, consumato con affettati vari: Non doveva avanzare nulla aveva spiegato nessuno poteva uscire dai Molini se non dopo aver mangiato quello che io e i miei collaborato-ri avevamo preparato.

    Arnaldo Cavallari era nato il 13 luglio del 1932 a Fiesso Umbertiano, ma si era trasfe-rito nel capoluogo etrusco allet di sei anni. Laureato in Economia e Commercio a Bolo-gna, proprio sui banchi dellateneo emilia-no aveva conosciuto la moglie Bianca, da cui per era da tempo separato. Lattivit di panificatore, tuttavia, lo aveva portato a girare il mondo, soprattutto il Sud America: da quelle trasferte erano nati nove figli da cinque donne diverse.

    La passione giovanile di Arnaldo stata senza dubbio il rally: una carriera di tutto rispetto alla guida di Lancia, Abarth e per-sino Porsche, chiusasi a met degli anni 70 con varie partecipazioni alle corse africane. Suo copilota e allievo era stato il cavarze-rano Sandro Munari, futuro campione del mondo. Ma anche il sindaco di Adria, Mas-simo Barbujani, stato contagiato dallen-tusiasmo di Arnaldo per i motori, tanto da dichiarare, il giorno della scomparsa del panificatore, che sempre stato il mio punto di riferimento. Mi aveva aperto le porte della sua casa, ero solo un ragazzo allepoca, ma poi sono diventato anchio un pilota. Lultimo trofeo Cavallari lo ave-

    va sollevato solo qualche mese fa, lo scorso settembre, quando lufficio brevetti della Camera di Commercio di Rovigo gli aveva consegnato lattestato di registrazione per marchio dimpresa per il Pane Pulito Ita-liano.

    Occorre fare letteralmente pulizia in campo alimentare, a partire dal pane, sim-bolo incontrastato del cibo aveva spiegato -. Il Pane Pulito Italiano contiene solo fa-rine, va impastato rigorosamente il giorno precedente alla vendita e posso garantire che cos naturale da contenere solo l1% di glutine. Le famiglie non butteranno pi via il pane del giorno prima e in questo modo risparmieranno molti soldi. (el.da.)

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    Una voce che conquista il mondo Silvia Frigato considerata dalla critica come linterprete barocca pi significativa nel panorama attuale. Si esibita alla Scala e sar sul palco della Fenice diretta da John Axelrod

    T orner alla Scala di Mila-no il prossimo ottobre ed ingaggiata per un tour mondia-le con il famoso direttore dor-chestra John Eliot Gardiner che porter sulle scene la trilogia di Monteverdi. Silvia Frigato con-siderata dalla critica come lin-terprete barocca pi significativa nel panorama attuale. A soli 34 anni, il soprano adriese ha gi debuttato diversi ruoli dopera e in capolavori di musica sacra e cameristica.

    Come e quando iniziata la tua passione per il canto?

    cominciata in famiglia, poi-ch i miei genitori, mio fratello e i miei parenti pi stretti amano la musica e il canto. Allasilo ho incontrato una suora straordi-naria, suor Teresa, che durante i saggi ha notato in me una natu-rale disposizione musicale e mi ha iscritto al mio primo concorso canoro, La raganella di Adria, che vinsi allet di 5 anni.

    Quanto importante per un

    artista essere formato e guidato da un buon maestro?

    Il maestro una figura fon-damentale per una sana crescita artistica e direi anche spiritua-le. Sulla mia strada ho avuto la fortuna di incontrare grandi arti-sti che si sono poi rivelati anche maestri eccellenti: Raina Kabai-vanska, Sara Mingardo, Monica Bacelli e Roberta Invernizzi. Pur-troppo non tutti hanno la fortu-na di incontrare bravi insegnanti e se questo non accade bisogna avere il coraggio di cambiare strada e di mettersi alla ricerca della persona giusta alla quale affidare il proprio talento, senza mai rinnegare la propria naturale inclinazione.

    Ritieni che oltralpe vi sia per-cezione differente nei confronti dellarte e della cultura?

    In Italia, purtroppo, la situa-zione non florida: ogni anno il numero dei concerti e delle opere diminuisce e la programmazione si riduce spesso a pochi titoli che

    si ripetono ormai da decenni. Allestero invece la sensibilit e lattenzione per la musica mol-to pi viva e le platee sono sem-pre folte e partecipi. Nonostante tutto, il pubblico italiano, quan-do viene a contatto con la gran-de musica, dimostra un grande amore per questa forma darte.

    Qual il tuo repertorio dele-zione e qual il compositore o

    lopera che preferisci? Il mio repertorio delezione

    certamente il 600, Monteverdi e il recitar cantando in generale, anche se nellultimo anno ho in-contrato con entusiasmo il gran-de repertorio del 900 che mi ha incantata. Dire quale siano il mio compositore o la mia opera pre-ferita mi risulta davvero difficile perch finora tutta la musica che

    ho incontrato nel mio percorso mi ha insegnato qualcosa di im-portante.

    A chi non conosce il tuo canto, quale brano faresti ascoltare?

    Sicuramente un brano di Claudio Monteverdi che mi ha portato tanta fortuna e al quale sono legata: Si dolc l tormen-to, da Scherzi delle Ariose Va-ghezze.

    Quali sono i prossimi impe-gni?

    A fine marzo sar in Spagna, a Bilbao, per lo Stabat Mater di Pergolesi con Sara Mingardo e Rinaldo Alessandrini mentre il 17 aprile sar al teatro comunale di Ferrara per la Juditha Thium-phans di Vivaldi. Il giorno succes-sivo partir per un tour francese con lEnsemble Matheus e in lu-glio canter alla Fenice di Vene-zia, in Mirandolina di Bohuslav Martinu, diretta da John Axelrod.

    Massimiliano Beltrame

    La soprano Silvia Frigato, adriese

  • PER I TUOI G IOCHI ALL APERTO

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    Nella vita basta un click

    Anna Nani, cantautrice polesana nonch giornalista, ha presen-tato il suo primo cd alla sala della cultura di Ariano Polesine ad apri-le. Sono orgogliosa di presentare il mio cd partendo proprio da casa mia ha detto la deltina.

    Il titolo del cd Click come spie-ga la stessa autrice: Breve, intenso, perch nella vita basta un click per fare qualsiasi cosa, anche innamo-rarsi. Un evento promosso dalla lo-cale Pro loco in collaborazione con lamministrazione comunale. stata una grande soddisfazione per noi ospitare questa serata-ha com-mentato il sindaco Carmen Mau-ri-. bello che dal nostro territorio muovano i propri passi degli artisti come Anna, so quanto tiene al suo sogno e le auguro di realizzarlo. La prima cittadina ha poi sottolineato come ogni volta che questa talen-tuosa artista porta la sua musica da qualche parte, una parte di Ariano viaggia con lei e non pu che farci piacere. A curare il progetto artisti-co Christian Zecchin della ZProduc-

    spiegato lartista -. Lo spetta